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SC L’ascolto, il parlato e la narr La scelta nasce dal fatto che la indispensabile per la costruzio quanto interazione verbale che e l’IMMAGINARIO . Inoltre tocca gli elementi narra CHI, COSA, QUANDO, DOVE Consente di lavorare molto su LEGAMI cioè sulla coerenza e CONTRADDIZIONE, elemento Percorsi costruiti con la collab raggiungere questi obiettivi: Classe prima : Messaggeria Si lavora sulla relazione ovver spontaneo e naturale con i com Classe seconda : Dialoghi Dialoghi quale strumento di ed introducono: pensieri e sentim Classe terza: l’Autobiografia : l descrittiva . Classe quarta :Ridere e sorrid Classe quinta: I misteri nella s una leggenda allo scopo di im stimolando la fantasia, e con l’ relativi alla storia stessa. CUOLA PRIMARIA razione (da parte del bambino e dell’ad a “Narrazione” è un elemento one dell’Identità del bambino/a in e consente e favorisce il PARLATO atologici fondamentali quali: E, PERCHÉ’……. . ulla STORIA PERSONALE e sui e sul principio di non o fondamentale della logica. borazione della prof .Piscitelli (CIDI di Fire ro sul bisogno del bambino di comunicare mpagni e con gli adulti. ducazione all’ascolto e al parlato grazie a menti come specchio del sentire del ragaz l'esplorazione del sé in una prospettiva na dere : dalla storiella al racconto umoristico. sfera narrativa: L’attività prende l’avvio da mmergere i bambini nel racconto, facendo ’intento di anticipare in forma narrativa al dulto) enze) per e in modo al quale si zzo……. arrativa e . alla narrazione di leva sui sensi e lcuni elementi

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SCUOLA PRIMARIA L’ascolto, il parlato e la narrazione (da parte del bambino e dell’adulto) La scelta nasce dal fatto che la “Narrazione” è un elemento indispensabile per la costruzionequanto interazione verbale che consente e favorisce il PARLATO e l’IMMAGINARIO . Inoltre tocca gli elementi narratologici fondamentali quali:CHI, COSA, QUANDO, DOVE, PERCHÉ’……. .Consente di lavorare molto sulla STORIA PERLEGAMI cioè sulla coerenza e sul principio di non CONTRADDIZIONE, elemento fondamentale della logica. Percorsi costruiti con la collaborazione della prof .Piscitelli (CIDI di Firenze) per raggiungere questi obiettivi: Classe prima : Messaggeria Si lavora sulla relazione ovvero sul bisogno del bambino di comunicare in modo spontaneo e naturale con i compagni e con gli adulti.Classe seconda : Dialoghi Dialoghi quale strumento di educazione all’ascolto e al parlato grazie al quale si introducono: pensieri e sentimenti come specchio del sentire del ragazzo……. Classe terza: l’Autobiografia: l'esplorazione del sé in una prospettiva narrativa e descrittiva . Classe quarta :Ridere e sorridere Classe quinta: I misteri nella sfera narrativa: L’attività prende l’avvio dalla narrazione di una leggenda allo scopo di immergere i bambini nel racconto, facendo leva sui sensi e stimolando la fantasia, e con l’intento di anticipare in forma narrativa alcuni elementi relativi alla storia stessa.

SCUOLA PRIMARIA

L’ascolto, il parlato e la narrazione (da parte del bambino e dell’adulto)

La scelta nasce dal fatto che la “Narrazione” è un elemento indispensabile per la costruzione dell’Identità del bambino/a in quanto interazione verbale che consente e favorisce il PARLATO

Inoltre tocca gli elementi narratologici fondamentali quali: CHI, COSA, QUANDO, DOVE, PERCHÉ’……. . Consente di lavorare molto sulla STORIA PERSONALE e sui LEGAMI cioè sulla coerenza e sul principio di non CONTRADDIZIONE, elemento fondamentale della logica.

Percorsi costruiti con la collaborazione della prof .Piscitelli (CIDI di Firenze) per

Si lavora sulla relazione ovvero sul bisogno del bambino di comunicare in modo spontaneo e naturale con i compagni e con gli adulti.

Dialoghi quale strumento di educazione all’ascolto e al parlato grazie al quale si no: pensieri e sentimenti come specchio del sentire del ragazzo…….

: l'esplorazione del sé in una prospettiva narrativa e

Ridere e sorridere: dalla storiella al racconto umoristico.

nella sfera narrativa: L’attività prende l’avvio dalla narrazione di una leggenda allo scopo di immergere i bambini nel racconto, facendo leva sui sensi e stimolando la fantasia, e con l’intento di anticipare in forma narrativa alcuni elementi

L’ascolto, il parlato e la narrazione (da parte del bambino e dell’adulto)

Percorsi costruiti con la collaborazione della prof .Piscitelli (CIDI di Firenze) per

Si lavora sulla relazione ovvero sul bisogno del bambino di comunicare in modo

Dialoghi quale strumento di educazione all’ascolto e al parlato grazie al quale si no: pensieri e sentimenti come specchio del sentire del ragazzo…….

: l'esplorazione del sé in una prospettiva narrativa e

: dalla storiella al racconto umoristico.

nella sfera narrativa: L’attività prende l’avvio dalla narrazione di una leggenda allo scopo di immergere i bambini nel racconto, facendo leva sui sensi e stimolando la fantasia, e con l’intento di anticipare in forma narrativa alcuni elementi

CLASSE PRIMA La messaggeria

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO TRAGUARDI CONTENUTI E

ATTIVITA'

- Usare in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, adottando opportune strategie di attenzione e comunicazione. -Partecipare a scambi comunicativi con compagni e docenti attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione

L'alunno: • Ascolta, parla e

mantiene l'attenzione sul messaggio orale e sull'interlocutore

• ascolta e comprende consegne e comunicazioni di vario tipo • riferisce i propri bisogni e le esperienze personali in modo chiaro e comprensibile • interagisce nello scambio comunicativo rispettando il proprio turno • chiede e dà informazioni, collabora nello svolgimento delle attività • produce semplici testi per soddisfare esigenze comunicative • riconosce gli elementi essenziali di un messaggio scritto • inizia a riconoscere gli scopi della narrazione • acquisisce e consolida le abilità di letto-scrittura

- Messaggeria: scambio di messaggi spontanei tra coetanei. Rappresentazioni grafiche.

24H

LA MESSAGGERIA

Nella seconda parte dell'anno i bambini cominciano ad usare autonomamente la scrittura e sentono l'esigenza di farlo per sperimentare quello che hanno imparato. Scrivere e ricevere messaggi è un mezzo naturale e accattivante per avvicinare i bambini

agli usi della lingua. Saranno loro a scriverli, a parlare delle amicizie e dei litigi, gelosie e malintesi.Colui che li riceve avrà voglia di leggere, di capire ciò che un compagno ha voluto comunicargli, dovrà mettere in atto strategie di comprensione e interpretazione del messaggio.

Motivare l’alunno ad esprimere sensazioni, emozioni, brevi esperienze personali per mezzo del linguaggio iconico, verbale e scritto.

- OBIETTIVI - favorire la comunicazione scritta e orale- comprendere e produrre testi- soddisfare esigenze comunicative- interagire in modo efficace per chiedere e dare informazioni- collaborare allo svolgimento di attività didattiche- Leggere il messaggio per capire la struttura e lo scopo del messaggio- apprendere e consolidare le abilità - iniziare a rispettare le prime convenzioni morfo-

ATTIVITA' - realizzazione di una cassetta per la posta- scrittura spontanea individuale di brevi messaggi indirizzati ai compagni- correzione collettiva o individuale- rappresentazioni grafiche

OBIETTIVI

- avvicinare i bambini al testo letterario - favorire la discussione collettiva

- comprendere gli elementi e le caratteristiche essenziali di un testo- analizzare i contenuti - usare la rappresentazione

narrazione ATTIVITA'

- lettura di semplici testi d'autore- analisi, comprensione e lessico dei brani letti o ascoltati- rappresentazioni grafiche

Testi di appoggio Diario segreto di Paul di Christine Jacqueline Wilson Bambina affittasiPossono essere proposti altri brani d’autore opportunamente scelti

agli usi della lingua. Saranno loro a scriverli, a parlare dei loro affetti e dei loro problemi delle amicizie e dei litigi, gelosie e malintesi. Colui che li riceve avrà voglia di leggere, di capire ciò che un compagno ha voluto comunicargli, dovrà mettere in atto strategie di comprensione e interpretazione del

LA POSTA DEL CUORE

Motivare l’alunno ad esprimere sensazioni, emozioni, brevi esperienze personali per mezzo del linguaggio iconico, verbale e scritto.

favorire la comunicazione scritta e orale comprendere e produrre testi soddisfare esigenze comunicative interagire in modo efficace per chiedere e dare informazioni collaborare allo svolgimento di attività didattiche

Leggere il messaggio per capire la struttura e lo scopo del messaggioapprendere e consolidare le abilità di letto-scrittura iniziare a rispettare le prime convenzioni morfo-sintattiche

realizzazione di una cassetta per la posta scrittura spontanea individuale di brevi messaggi indirizzati ai compagnicorrezione collettiva o individuale

ioni grafiche

LA POSTA D'AUTORE

avvicinare i bambini al testo letterario favorire la discussione collettiva comprendere gli elementi e le caratteristiche essenziali di un testo

usare la rappresentazione grafica per documentare la comprensione della

lettura di semplici testi d'autore analisi, comprensione e lessico dei brani letti o ascoltati rappresentazioni grafiche

di Christine Nostlinger Bambina affittasi.

Possono essere proposti altri brani d’autore opportunamente

dei loro affetti e dei loro problemi

Colui che li riceve avrà voglia di leggere, di capire ciò che un compagno ha voluto comunicargli, dovrà mettere in atto strategie di comprensione e interpretazione del

Motivare l’alunno ad esprimere sensazioni, emozioni, brevi esperienze personali per

Leggere il messaggio per capire la struttura e lo scopo del messaggio

scrittura spontanea individuale di brevi messaggi indirizzati ai compagni

comprendere gli elementi e le caratteristiche essenziali di un testo

grafica per documentare la comprensione della

CLASSE SECONDA I dialoghi al mercato

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO TRAGUARDI CONTENUTI E

ATTIVITA' TEMPI

- Usare in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, adottando opportune strategie di attenzione e comunicazione.

L'alunno: • ascolta, mantenendo la concentrazione e l’interesse • rileva le informazioni fondamentali, individuando l’argomento centrale • è consapevole della rilevanza del non verbale • focalizza l’attenzione sulla situazione di comunicazione

- dialoghi ( in famiglia, al mercato)

24 ore

PRIMA FASE L’ESPLORAZIONE DELL’AMBIENTE LINGUISTICO Obiettivi L’alunno: – si concentra nell’ascolto – individua le informazioni essenziali – negozia significati, partendo da dati – focalizza gli aspetti paralinguistici del linguaggio verbale – rileva alcuni tratti del codice orale – riconosce alcune fondamentali convenzioni grafiche – legge e comprende brevi testi d’uso quotidiano – utilizza la scrittura per “riportare” esperienze SECONDA FASE LA COMPRENSIONE GLOBALE Obiettivi L’alunno: - individua le informazioni fondamentali, collocandole in una sequenza temporale - compie inferenze - opera previsioni e specificazioni - rileva i segni non verbali e i tratti soprasegmentali del discorso orale - individua gli elementi della situazione di comunicazione, individuando l’argomento centrale

– legge e comprende brevi testi d’uso quotidiano– riconosce alcune fondamentali convenzioni grafiche TERZA FASE L’OSSERVAZIONE E L’ANALISIObiettivi L’alunno: – ricostruisce la situazione di comunicazione– traduce in linguaggio ”scritto” alcuni tratti del codice orale (intonazione, pause, sottintesi, etc.) – individua gli elementi più propriamente linguistici (lessico, registro linguistico)– negozia significati, partendo da dati– identifica il discorso diretto – riproduce le forme apprese – utilizza la scrittura per comunicare esperienze QUARTA FASE L’ESPLORAZIONE DELL’ AMBIENTE LINGUISTICOObiettivi L’alunno: – si concentra nell’ascolto – individua le informazioni essenziali– focalizza gli aspetti paralinguistici del linguaggio verbale– negozia significati, partendo da dati QUINTA FASE L’OSSERVA ZIONE E L’ANALISIObiettivi L’alunno: – riconosce alcune differenze elementari tra il codice orale e scritto– individua gli elementi più propriamente linguistici (lessico, registro linguistico)– rileva i doppi sensi – individua l’argomento centrale– legge e comprende brevi testi d’uso quotidiano– utilizza la scrittura per comunicare esperienze, idee emozioni SESTA FASE LA RISCRITTURA INDIVIDUALEObiettivi L’alunno: – mobilita le conoscenze utili di volta in volta– familiarizza con aspetti testuali – utilizza la scrittura per comunicare idee, emozioni, esperienze– riconosce alcune fondamentali convenzioni grafiche TESTI DI APPOGGIO Chiara P. ( 1990), Le avventure di Pierino, Piumini R. (2003), Il primo mercato

legge e comprende brevi testi d’uso quotidiano riconosce alcune fondamentali convenzioni grafiche

L’OSSERVAZIONE E L’ANALISI

ricostruisce la situazione di comunicazione guaggio ”scritto” alcuni tratti del codice orale (intonazione, pause, sottintesi,

individua gli elementi più propriamente linguistici (lessico, registro linguistico)negozia significati, partendo da dati

utilizza la scrittura per comunicare esperienze

L’ESPLORAZIONE DELL’ AMBIENTE LINGUISTICO

individua le informazioni essenziali focalizza gli aspetti paralinguistici del linguaggio verbale negozia significati, partendo da dati

ZIONE E L’ANALISI

riconosce alcune differenze elementari tra il codice orale e scritto individua gli elementi più propriamente linguistici (lessico, registro linguistico)

individua l’argomento centrale ge e comprende brevi testi d’uso quotidiano

utilizza la scrittura per comunicare esperienze, idee emozioni

LA RISCRITTURA INDIVIDUALE

mobilita le conoscenze utili di volta in volta familiarizza con aspetti testuali tramite la rielaborazione personale utilizza la scrittura per comunicare idee, emozioni, esperienze riconosce alcune fondamentali convenzioni grafiche

Le avventure di Pierino, Milano, Mondadori. Il primo mercato in Storie per chi le vuole, Trieste, Edizioni E

guaggio ”scritto” alcuni tratti del codice orale (intonazione, pause, sottintesi,

individua gli elementi più propriamente linguistici (lessico, registro linguistico)

L’ESPLORAZIONE DELL’ AMBIENTE LINGUISTICO

individua gli elementi più propriamente linguistici (lessico, registro linguistico)

, Trieste, Edizioni EL.

CLASSE TERZA L'autobiografia

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO TRAGUARDI CONTENUTI E

ATTIVITA' TEMPI

- Raccontare oralmente e scrivere storie, rispettando l’ordine logico-cronologico, organizzandole in parti equilibrate fra loro. - Scrivere testi a dominanza narrativa e descrittiva mettendo in relazione emozioni ed esperienze personali con situazioni e contesti del passato. - Scrivere e leggere con interesse testi di vario tipo.

L'alunno: • rileva la situazione di comunicazione • formula domande e prevede risposte(orali/scritte) • negozia significati • familiarizza con alcuni elementi dell’intervista • si avvia alla descrizione costruisce uno schema per esporre in modo chiaro e logico

- esplorazione del sé in una prospettiva narrativa e descrittiva

30 ore

ATTIVITA': La proposta di attività per la classe terza conduce i bambini ad esplorare se stessi. Tramite la raccolta e l’analisi, di gruppo ed individuale, di reperti, foto, oggetti.. e la ricerca di testimonianze ( interviste a genitori, insegnanti…) gli alunni rivisitano momenti fondamentali della loro storia , si “raccontano”, maturano le “prime consapevolezze relative all’idea di permanenza e di mutamento nel tempo e nello spazio” e mettono in atto forme di conoscenza del sé e dell’altro. A supporto ed integrazione del percorso vengono le esperienze culturali di taluni scrittori (testi d’appoggio). Là dove la documentazione si mostri insufficiente possiamo affidarci all’immaginazione (autobiografia documentaria e immaginaria). Sono possibili agganci con la lingua straniera.

STEP ATTIVITA' 1

RICERCA FOTO

1.1 Chiediamo ai bambini di ricercare foto che appartengono al loro passato e che sono per loro significative.

2 OSSERVAZION

E E

DESCRIZIONE

DI FOTO

2.1 Scegliamo una foto e mostriamola alla classe. 2.2 Attraverso un libero brainstorming si esplicitano tutte le informazioni che ci dà l'immagine. 2.3 Al termine della conversazione il proprietario della foto espone al gruppo quello che si ricorda dell'episodio immortalato. 2.4 Procediamo analogamente con altre foto

3 PREPARARE

UN'INTERVISTA

La prima fase si caratterizza per spontaneità e "libertà" di espressione tuttavia emergono sollecitazioni che richiedono di essere discusse e riordinate pertanto dobbiamo insieme: 3.1 Scegliere le informazioni da raccogliere; 3.2 Concordare cosa è opportuno precisare per elaborare una prima scaletta di domande (QUANDO, DOVE, COSA, CHI, PERCHÉ...) da rivolgere all'intervistato (la mamma, la nonna, il babbo ecc.) sulle foto. Dopo: 3.3 mettere le domande per iscritto, predisponendo gli spazi per trascrivere le risposte. POSSIBILE MODELLO DI INTERVISTA

• Quanti anni avevo quando è stata scattata la foto? • Dove è stata scattata la foto? • Chi c'era quel giorno? • Cosa è successo prima e dopo? • Ricordi profumi? • Ricordi suoni? • Ricordi qualche dialogo? (cioè le parole che mi stavi dicendo)

Raccontami... 4

LETTURA

DELLE

INTERVISTE

4.1 Leggiamo in classe le interviste e discutiamo sugli elementi comuni.

5

SECONDA

INTERVISTA: COM'ERO?

Ad integrazione della prima, la seconda intervista esplora alcuni tratti significativi dell’io, approfondisce la ricerca del sé. 5.1 Guidiamo la classe a preparare una seconda intervista focalizzata sul chi (persona) da effettuare in famiglia, in maniera libera da tutti gli alunni. Possibile modello di intervista Com’ero….? _ aspetto fisico: ero grasso, magro, alto, basso. I miei capelli sono stati sempre così? Avevo i capelli? _ carattere: ero vivace, tranquillo? Espansivo, chiuso? Ubbidiente o disubbidiente? Pestifero, dispettoso? Piangevo tanto o poco? Avevo paura di qualche cosa? _ comportamento: docile, ribelle? mangiavo? Avevo un piatto preferito?

Avevo un cibo che non amavo? _ mi addormentavo facilmente? Mi addormentavo con una ninna nanna? Dormivo? Mi raccontavate una storia? _ linguaggio: balbettante, veloce, sicuro? come parlavo? Parlavo tanto/ poco? Avevo qualche segno particolare? Cicatrici, segni...

6

LETTURA

DELLE

INTERVISTE

6.1 Leggiamo le interviste e discutiamo le risposte degli intervistati (i contenuti della discussione vengono verbalizzati). 6.2 Verifica: – descrivere una foto; – ricostruire la situazione di comunicazione (quando, dove, cosa, chi, perché).

Gli step seguenti sono propedeutici ala stesura di brevi testi descrittivi e necessitano di ore di ulteriori ore di lavoro

7 RITORNO BAMBINO

-Ritorniamo poi sulla descrizione individuale di Com'ero; alcuni bambini si soffermano sulla descrizione degli aspetti fisici e sul carattere, mentre altri accennano appena i tratti fisici, sviluppando quelli relativi al comportamento e al linguaggio. L’attenzione prestata al linguaggio consente di: – aprire una parentesi vivace e animata su "come parlavo quando ero bambino"; – giocare a ritornare bambini; -I bambini si divertono a inventare scenette sul tema: ritorno bambino…riutilizzando i racconti dei genitori e le risposte fornite nelle interviste. - Alle attività svolte seguono letture che arricchiscono il lavoro di esplorazione sul sé ed offrono occasioni di incontro significativo con il testo letterario in lingua italiana ( e in lingua straniera).

8 L'ESPANSIONE

DEI TESTI E LA

RIELABORAZIO

NE

PERSONALE

Sulla base dei dati raccolti e delle schede personali nelle quali ogni bambino ha trasferito le risposte dei genitori, 8.1 I bambini ampliano e affrontano il compito della scrittura individuale, rielaborando il materiale a disposizione. Queste attività sono sostenute dal materiale raccolto, dalle schede personali che rappresentano delle vere e proprie tracce di sviluppo del racconto. 8.2 Consegna: rICOSTRUISCI LA TUA STORIA, COMPORTANDOTI COME

UN INVESTIGATORE E USANDO LE INFORMAZIONI A DISPOSIZIONE. La finestra di riflessione A completamento del lavoro svolto, 8.3 i bambini riflettono su quanto hanno imparato (porre domande, trascrivere risposte, ampliare i testi, etc.) e a cosa è loro servito per ricostruire la loro storia. Si approfondisce il

lessico (sinonimi e contrari) e si ricercano le forme verbali dominanti. Le risposte sono scritte alla lavagna.8.4 Viene oralmente aggiunto che:– non possiamo ricordare tutti i fatti;– quando scriviamo la nostra storia, il nostro passato, scriviamo la nostra vita;– quando scegliamo gli episodi non seguiamo una regola precisa, se non quella che si tratti di qualcosa di rilevante per noi, qualcosa che ci abbia colpito e coinvolto in modo speciale.Precisiamo che: quando si scrive la propria vita, si scrive

scrittura (grafia) della vita (bio) fatta da se stesso (auto) cioè si mette per iscritto la propria vita. Si racconta la propria esistenza, affidandoci sovente alle sensazioni, ai ricordi di qualcosa (un oggetto, un episodio); ricordi che affscatenano stati d’animo particolari, facendoci vedere le cose in tanti modi diversi.

BIBLIOGRAFIA E SITI WEB: TESTI DI APPOGGIO Morante E. (1995), Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina e altrestorie, Trieste, EL . – Nanetti A. (1999), Le memorie di Adalberto, Trieste, EL .– Palazzeschi A. (1958), Chi sono in Poesie , Opere Giovanili, Milano, A.Mondadori.– Pitzorno B. (1990), Balbettii infantili da La casa sull’’albero , Milano,Mondadori Junior.– Pitzorno B. (2002), Quando eravamo piccole , Milano, Mondadori Jiunior.– Pitzorno B. (1989), Parlare a vanvera , Milano, Mondadori Jiunior.– Romano L. (1977), La sorellina da La penombra che abbiamo attraversato, Torino, Einaudi.Salinger J.D.( 1961), Una sorell Beauvoir S. (1998) La mia primissima infanzia da Memorie di una ragazza perbene , Torino, Einaudi. – Carpi P. ( 1981), La bambina che non voleva andare a dormire , Trieste, Edizioni EL .– Costa N. ( 1999), Quando avevo dieci anni in Quando avevo la tua età . Tutti gli scrittori per bambini sono stati bambini, Milano, I Delfini, Fabbri Editori.– Ginzburg N. (2002.) La mia infanzia da Mai devi domandarmi , Torino, Einaudi.– Ginzburg N. (2000) Il tempo di via Pastrengo , da Lessico famigliare , Torino, Einaudi.– Maraini D.(1999), Caro Bambino , in Quando avevo la tua età. Tutti gli scrittori per bambini sono stati bambini, Milano, I Delfini, Fabbri Editori.– Montale E. (1984), Nei miei primi Mondadori. – Morante E. (1957), Come vestivamo da L’isola di Arturo, Trieste, Edizioni E L.– Papini G. (1962) Un bambino vecchio, da Un uomo finito, Mialno, Mondadori.– Petrosino A. (1995), Le fatiche di Valentina, Alessandria, Edizioni Piemme Jiunior.– Wilson J.( 1991), Bambina affittasi, Milano, Salani editore.– Wrigt R. ( 1954), Quando ho imparato a cantare in Ragazzo negro, Torino, Einaudi. Da libri in adozione a.s. 2012-

(sinonimi e contrari) e si ricercano le forme verbali

Le risposte sono scritte alla lavagna. 8.4 Viene oralmente aggiunto che:

non possiamo ricordare tutti i fatti; quando scriviamo la nostra storia, il nostro passato, scriviamo

ta; quando scegliamo gli episodi non seguiamo una regola precisa,

se non quella che si tratti di qualcosa di rilevante per noi, qualcosa che ci abbia colpito e coinvolto in modo speciale.Precisiamo che: quando si scrive la propria vita, si scrive

l’auto- bio- grafia scrittura (grafia) della vita (bio) fatta da se stesso (auto) cioè si mette per iscritto la propria vita. Si racconta la propria esistenza, affidandoci sovente alle sensazioni, ai ricordi di qualcosa (un oggetto, un episodio); ricordi che affiorano dentro di noi e scatenano stati d’animo particolari, facendoci vedere le cose in tanti modi diversi.

Morante E. (1995), Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina e altrestorie, Trieste,

Nanetti A. (1999), Le memorie di Adalberto, Trieste, EL . Palazzeschi A. (1958), Chi sono in Poesie , Opere Giovanili, Milano, A.Mondadori.Pitzorno B. (1990), Balbettii infantili da La casa sull’’albero , Milano,Mondadori Junior.

. (2002), Quando eravamo piccole , Milano, Mondadori Jiunior.Pitzorno B. (1989), Parlare a vanvera , Milano, Mondadori Jiunior. Romano L. (1977), La sorellina da La penombra che abbiamo attraversato, Torino,

Einaudi.Salinger J.D.( 1961), Una sorella proprio speciale da Il giovane Holden , Torino,

Beauvoir S. (1998) La mia primissima infanzia da Memorie di una ragazza perbene ,

Carpi P. ( 1981), La bambina che non voleva andare a dormire , Trieste, Edizioni EL .1999), Quando avevo dieci anni in Quando avevo la tua età . Tutti gli scrittori

per bambini sono stati bambini, Milano, I Delfini, Fabbri Editori. Ginzburg N. (2002.) La mia infanzia da Mai devi domandarmi , Torino, Einaudi.

tempo di via Pastrengo , da Lessico famigliare , Torino, Einaudi.Maraini D.(1999), Caro Bambino , in Quando avevo la tua età. Tutti gli scrittori per

bambini sono stati bambini, Milano, I Delfini, Fabbri Editori. Montale E. (1984), Nei miei primi anni abitavo al terzo piano in Tutte le poesie, Milano,

Morante E. (1957), Come vestivamo da L’isola di Arturo, Trieste, Edizioni E L.Papini G. (1962) Un bambino vecchio, da Un uomo finito, Mialno, Mondadori.

fatiche di Valentina, Alessandria, Edizioni Piemme Jiunior.Wilson J.( 1991), Bambina affittasi, Milano, Salani editore. Wrigt R. ( 1954), Quando ho imparato a cantare in Ragazzo

-2013

(sinonimi e contrari) e si ricercano le forme verbali

quando scriviamo la nostra storia, il nostro passato, scriviamo

quando scegliamo gli episodi non seguiamo una regola precisa, se non quella che si tratti di qualcosa di rilevante per noi, qualcosa che ci abbia colpito e coinvolto in modo speciale. Precisiamo che: quando si scrive la propria vita, si scrive

scrittura (grafia) della vita (bio) fatta da se stesso (auto) cioè si mette per iscritto la propria vita. Si racconta la propria esistenza, affidandoci sovente alle sensazioni, ai ricordi di qualcosa (un

iorano dentro di noi e scatenano stati d’animo particolari, facendoci vedere le cose in

Morante E. (1995), Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina e altrestorie, Trieste,

Palazzeschi A. (1958), Chi sono in Poesie , Opere Giovanili, Milano, A.Mondadori. Pitzorno B. (1990), Balbettii infantili da La casa sull’’albero , Milano,Mondadori Junior.

. (2002), Quando eravamo piccole , Milano, Mondadori Jiunior.

Romano L. (1977), La sorellina da La penombra che abbiamo attraversato, Torino, a proprio speciale da Il giovane Holden , Torino,

Beauvoir S. (1998) La mia primissima infanzia da Memorie di una ragazza perbene ,

Carpi P. ( 1981), La bambina che non voleva andare a dormire , Trieste, Edizioni EL . 1999), Quando avevo dieci anni in Quando avevo la tua età . Tutti gli scrittori

Ginzburg N. (2002.) La mia infanzia da Mai devi domandarmi , Torino, Einaudi. tempo di via Pastrengo , da Lessico famigliare , Torino, Einaudi.

Maraini D.(1999), Caro Bambino , in Quando avevo la tua età. Tutti gli scrittori per

anni abitavo al terzo piano in Tutte le poesie, Milano,

Morante E. (1957), Come vestivamo da L’isola di Arturo, Trieste, Edizioni E L. Papini G. (1962) Un bambino vecchio, da Un uomo finito, Mialno, Mondadori.

fatiche di Valentina, Alessandria, Edizioni Piemme Jiunior.

NEL GIARDINO LEGGO 3: "TESTI CHE DESCRIVONO" PAG. 64 - PIER PASTELLO - M. BERNINI PAG. 65 - UNO ZIO ESAGERATO - G. QUARZO PAG. 66 - I DUE MAGHI - J.K. ROWLING PAG. 67 LA MIA BISNONNA, IL MIO CUGINETTO GIOVANNI - A. STURALE

CLASSE QUARTA Ridere e sorridere

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO TRAGUARDI CONTENUTI E

ATTIVITA' TEMPI

- Usare in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, adottando opportune strategie di attenzione e comunicazione. - Leggere testi letterari di vario genere,sia a voce alta con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e

autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. - Comprendere il contenuto di brani letti estrapolando informazioni

L'alunno: • si documenta attraverso l’intervista • trasforma un testo orale in testo scritto • riflette su alcune caratteristiche linguistiche del testo orale e del testo scritto • cambia i personaggi, i luoghi, i tempi, le situazioni in un testo • sviluppa capacità immaginative

- Racconto umoristico: la storiella.

18 ore

RIDERE E SORRIDERE: DALLA STORIELLA AL RACCONTO UMORISTICO

Prima tappa La documentazione I bambini chiedono ai genitori e ai loro nonni di raccontare quelle che, secondo loro, possono essere considerate storielle buffe o aneddoti: alcune saranno registrate a casa, altre raccontate e registrate in classe dai bambini, altre ancora potranno essere raccontate e registrate a scuola direttamente da nonni o genitori. I bambini scelgono una storiella e, dopo averne ascoltato la registrazione analizzano insieme all’insegnante le caratteristiche e i modi di parlare: -gli intercalare, -le espressioni dialettali,

-le ripetizioni, - le eventuali non concordanze di genere e numero,-l’eventuale uso improprio dei verbi,-la mimica Seconda tappa La trasformazione del testo L’insegnante scrive il testo alla lavagna così come è raccontato, senza la punteggiatura e i bambini sono invitati a trascriverloSi propone la ricerca di un titolo per la storiella prima di procedere alla riscrittura del testo. A questo punto emerge che: - la punteggiatura è essenziale-alcune frasi sono tipiche dell’espressione orale-lo scritto richiede alcuni cambiamenti Ha inizio quindi un lavoro di riscri• inserire la giusta punteggiatura• eliminare le ripetizioni e gli intercalare, usando pronomi e sinonimi• rispettare la concordanza tra nomi e verbi• usare correttamente i tempi dei verbi• riformulare frasi , se necessario

Terza tappa La manipolazione del testo L’insegnante guida i bambini inun’analisi delle differenze tra codice orale e scritto , poi propone loro di “giocare” con il testo: cambiare gli elementi narratologici ( personaggio principale, luogo, tempo, altri personaggi)per produrre nuove storie. Quarta tappa Il senso dell’humor Ai bambini viene chiesto di portare a scuola alcune storielle umoristiche.Dopo la lettura si noterà quanto alcune facciano più ridere di altre .L’insegnante guiderà gli alunni al ricoanche attraverso la visione di spezzoni tratti da films quali “ Mr.Bean” “Fantozzi” “Le comiche”. Si individueranno: -situazioni paradossali ed inverosimili; -manipolazione di parole e linguaggi (giochi di -gesti strani ed espressioni buffe. Quinta tappa La verifica:elaborazione di un testo umoristicoDopo queste prime tappe i bambini cercano di scrivere una storiella che faccia ridere tenendo conto di quanto osserprecedenza .

le eventuali non concordanze di genere e numero, l’eventuale uso improprio dei verbi,

L’insegnante scrive il testo alla lavagna così come è raccontato, senza la punteggiatura e i trascriverlo .

olo per la storiella prima di procedere alla riscrittura del testo.

la punteggiatura è essenziale alcune frasi sono tipiche dell’espressione orale lo scritto richiede alcuni cambiamenti

Ha inizio quindi un lavoro di riscrittura seguendo alcune istruzioni: inserire la giusta punteggiatura eliminare le ripetizioni e gli intercalare, usando pronomi e sinonimi rispettare la concordanza tra nomi e verbi usare correttamente i tempi dei verbi riformulare frasi , se necessario

L’insegnante guida i bambini in un’analisi delle differenze tra codice orale e scritto , poi propone loro di “giocare” con il

gli elementi narratologici ( personaggio principale, luogo, tempo, altri rsonaggi)per produrre nuove storie.

Ai bambini viene chiesto di portare a scuola alcune storielle umoristiche.Dopo la lettura si noterà quanto alcune facciano più ridere di altre . L’insegnante guiderà gli alunni al riconoscimento degli elementi che inducono al riso anche attraverso la visione di spezzoni tratti da films quali “ Mr.Bean” “Fantozzi” “Le

situazioni paradossali ed inverosimili;

manipolazione di parole e linguaggi (giochi di parole, doppi sensi e parole deformate);

gesti strani ed espressioni buffe.

La verifica:elaborazione di un testo umoristico Dopo queste prime tappe i bambini cercano di scrivere una storiella che faccia ridere tenendo conto di quanto osservato in

L’insegnante scrive il testo alla lavagna così come è raccontato, senza la punteggiatura e i

olo per la storiella prima di procedere alla riscrittura del testo.

un’analisi delle differenze tra codice orale e scritto , poi propone loro di “giocare” con il gli elementi narratologici ( personaggio principale, luogo, tempo, altri

Ai bambini viene chiesto di portare a scuola alcune storielle umoristiche.

noscimento degli elementi che inducono al riso anche attraverso la visione di spezzoni tratti da films quali “ Mr.Bean” “Fantozzi” “Le

parole, doppi sensi e parole deformate);

TESTI DI APPOGGIO Si consiglia la lettura di brani tratti da : Gargantua e Pantagruele di F. Rabelais ( L’infanzia di Gargantua)

CLASSE QUINTA Enigmi e misteri della vita quotidiana

OBIETTIVI DI

APPRENDIMENTO TRAGUARDI CONTENUTI E

ATTIVITA' TEMPI

- Usare in modo efficace la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri, adottando opportune strategie di attenzione e comunicazione. - Leggere testi letterari di vario genere,sia a voce alta con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e

autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. - Comprendere il contenuto di brani letti estrapolando informazioni

L'alunno: • sviluppa atteggiamenti esplorativi e capacità di osservazione dell’ambiente circostante • si pone in modo attivo nella lettura di testi di vario tipo, di quadri d’autore e di ambienti • mette in relazione esperienze personali con situazioni e contesti del passato • ricerca, raccoglie e rielabora in forma scritta informazioni e dati per ricostruire eventi • racconta storie, rispettando l’ordine temporale e causale • comunica in forma strutturata le proprie ed altrui emozioni

- Enigmi e misteri della vita quotidiana

30 ore

Perché l’enigma? Si parte da una consegna precisa: munirsi di un taccuino giallo, lapis giallo e soprattutto di occhi gialli per esplorare, indagare e svelare i piccoli misteri che accompagnano la vita quotidiana di ognuno di noi. Lo scopo è quello di far costruire storie o leggende, da supportare poi con brani d’autore, ricchi di elementi legati alla tematica del fantastico (notte, buio, mondo oscuro,follia, mostruosità, l’inconoscibile, l’inesplorabile, etc.). Questi elementi saranno, successivamente, approfonditi nel racconto (horror, giallo, poliziesco) e nella poesia, per “sviscerare” situazioni di dubbio, enigmi irrisolti o casi archiviati. Una particolare cura è stata dedicata alle tecniche e strategie argomentative durante il

lavoro sulla narrazione (tratti esemplificativi, didascalici, enigmatici, controversi, problematici). L’itinerario è costituito da tre fasi , da svolgere in più di un mese e mezzo (30h): • La ricerca (8h) • L’esplorazione del mistero tra analisi e sintesi (8h) • L’approfondimento dell’indagine tra rielaborazione e riformulazione (14h) PRIMA FASE: LA RICERCA L’alunno: – raccoglie e rielabora dati – fissa le acquisizioni attraverso un’organizzazione personale – si interroga di fronte ad un compito assegnato – prende appunti, registrando le informazioni con precisione – negozia significati diversi, operando confronti ed integrazioni – comunica in forma strutturata percezioni, sensazioni, ricordi comprende e produce forme testuali orali e scritte adeguate a situazioni comunicative SECONDA FASE: L’ESPLORAZIONE DEL MISTERO TRA SINTES I E ANALISI L’alunno: – negozia significati diversi, operando confronti ed integrazioni – usa indizi contestuali e testuali per inferire atteggiamenti, stati d’animo e intenzioni – effettua trasformazioni in un testo tramite riduzioni ed espansioni – comprende e produce forme testuali orali e scritte adeguate a contesti di comunicazione – comunica in forma strutturata percezioni, sensazioni, ricordi – sviluppa capacità immaginative da rappresentare in forma scritta TERZA FASE: L’APPROFONDIMENTO DELL’INDAGINE E LA RI ELABORAZIONE L’alunno: – effettua trasformazioni in un testo tramite riduzioni, espansioni, cambiamenti di desti natari, di scopi e di registri – individua le caratteristiche distintive di alcune forme testuali – si attrezza nello sviluppare un testo rispettando i requisiti della testualità – comprende e produce forme testuali orali e scritte adeguate a contesti di comunica-zione – progetta, produce e revisiona alcune forme testuali orali e scritte coerenti e coese – sviluppa capacità immaginative per operare espansioni POSSIBILI TESTI DI APPOGGIO Armellini G. ( 1990), Il piacere di aver paura, Firenze, La Nuova Italia. Benni S. (1998), Priscilla Mapple e il delitto della II C da Il bar sotto il mare, Milano, Feltrinelli.

Benson E. F. La faccia da Fantasmi e no Theoria in Armellini. G. ( 1990), Brown D. ( 2003), Il codice da Vinci. 48 Calvino I. (1991), Il giardino incantato da Ultimo viene il corvo, I, Milano, Arnoldo Mondadori. Calvino I. (1994), Se una notte Cammilleri R., ( 1998), L’InquisitoreChecov A.. ( 2004), La signora col cagnolino Christhie A. ( 1982), Dieci piccoli indiani; Christhie A. ( 1981), Il misterioso signor QuinChristhie A. ( 1980), Il mistero del Treno Azzurro, Dostoevskij F. M. (1997), L’adolescente, Hoffman E.T.A. (2004), L’uomo della l’Espresso S.p.A.-Divisione la Repubblica.Hrabal B. (1995), Il tradimento degli specchi, voglio più abitare, in Racconti europei del novecentoJames J. (2004), Giro di vite, in Jerome J.K. (1998), Il Natale degli spettri, Einaudi tascabili. Joice J. (1961), Eveline, da Gente di Dublino Kafka F. (1995), Un sogno, da REinaudi scuola. King S. (1981), Il baubau da A volte ritornanoLorca G. (2004), Pugnale. Agguato, in Poema del Cante jondo, La grande poesia,Milano RCS Quotidiani, S.p.A.,.Lovecraft H.P.( 1993), L’orrore di DunwichMaupassant M. (1970), Racconti del giorno e della nottePoe E.A. (1950), Manoscritto trovato in unRizzoli. Poe E.A.(1986) Il corvo e altre poesie,

Fantasmi e no a cura di M Skey (1987), RomaTheoria in Armellini. G. ( 1990), Il piacere di aver paura, Firenze, La Nuova Italia.

Il codice da Vinci. Milano. A. Mondadori.

Il giardino incantato da Ultimo viene il corvo, Romanzi e racconti

Se una notte d’inverno un viaggiatore, Milano, Mondadori.L’Inquisitore, Milano, San Paolo S.p.a.

La signora col cagnolino da Racconti. Roma, Espresso Spa.Dieci piccoli indiani; Milano, Arnoldo Mondadori.

, Il misterioso signor Quin, Milano, Arnoldo Mondadori.Il mistero del Treno Azzurro, Milano, Arnoldo Mondadori.

L’adolescente, Torino, Einaudi. L’uomo della sabbia in Racconti, Roma, Gruppo editoriale

Divisione la Repubblica. Il tradimento degli specchi, da Inserzione per una casa in cui non

Racconti europei del novecento, Milano, Einaudi scuola., in Racconti, Roma, Espresso Spa.

Il Natale degli spettri, da Spettri da ridere, a c. M. Skey, Torino,

Gente di Dublino , Milano, Rizzoli. , da Racconti, in Racconti europei del novecento

A volte ritornano, Milano, Bompiani. Lorca G. (2004), Pugnale. Agguato, in Poema del Cante jondo, La grande poesia,Milano RCS Quotidiani, S.p.A.,.

L’orrore di Dunwich, Verona, Demetra, Racconti del giorno e della notte, Firenze, Sansoni.

Manoscritto trovato in una bottiglia da Racconti del terrore

e altre poesie, trad. di M. Cucchi, Milano, Mondatori.

a cura di M Skey (1987), Roma-Napoli, Firenze, La Nuova Italia.

Romanzi e racconti

, Milano, Mondadori.

. Roma, Espresso Spa.

, Milano, Arnoldo Mondadori. Milano, Arnoldo Mondadori.

Roma, Gruppo editoriale

Inserzione per una casa in cui non , Milano, Einaudi scuola.

, a c. M. Skey, Torino,

Racconti europei del novecento, Milano,

Lorca G. (2004), Pugnale. Agguato, in Poema del Cante jondo, La grande poesia,

, Firenze, Sansoni. Racconti del terrore, Milano,

trad. di M. Cucchi, Milano, Mondatori.