SCUOLA INFANZIA “ARCOBALENO” – ISTITUTO COMPRENSIVO ...
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SCUOLA INFANZIA “ARCOBALENO” – ISTITUTO COMPRENSIVO MARCHETTI
PROGRAMMAZIONE DI PLESSO A.S 2019-2020
“LA MAGIA DELLE PAROLE E NON PAROLE”
Ascoltoparlocomunico
Trame e orditi per tessere insieme la tela della comunicazione ….
La comunicazione si trova alla base di ogni relazione
umana e le relazioni tra gli esseri umani sono determinate
da fattori emotivi, cognitivi, motivazionali e fisici, per cui,
la comunicazione coinvolge tutti i livelli della realtà
umana e sociale. Comunicare significa emettere, trasmettere,
dare informazioni o idee, far conoscere qualcosa a qualcuno.
Deriva dal latino "communis" cioè comune, che appartiene a
molti, che è pubblico. La comunicazione,quindi, è un
fenomeno molto complesso per tutti i processi che riesce ad
attivare e a coinvolgere, ed è un processo dinamico, che
implica una risposta da parte del destinatario.
Perché è importante
comunicare?
Il bambino per il suo sviluppo ha
bisogno di vivere quotidianamente
situazioni comunicative che siano
stimolanti, gratificanti e soprattutto
chiare. Infatti sin dalla scuola
dell’Infanzia il bambino entra in
contatto costante con i coetanei e
gli adulti con i quali trascorre
moltissimo tempo e con i quali
stabilisce relazioni solide e
significative, trasferendo loro
informazioni e ricevendone.
La comunicazione è fondamentale
per gli esseri viventi ed è
impossibile NON comunicare.
È importante che la scuola
dell’infanzia offra ai suoi alunni
scambi comunicativi adeguati
all’età dei soggetti, accrescendo in
loro curiosità conoscitiva e
relazionale. Ruolo fondamentale
nello scambio comunicativo è
quello dell’insegnante, il quale
deve trasmettere ai bambini non
solo informazioni didattiche, ma
norme riapplicabili nella società.
La COMUNICAZIONE nelle
Indicazioni Nazionali del 2012 Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono
sempre più ricchi di stimoli culturali, ma anche
più contraddittori. Il paesaggio educativo è
diventato estremamente complesso, ogni singolo
bambino/a nella sua esperienza quotidiana deve
tener conto di informazioni sempre più eterogenee
e si confronta con una pluralità di culture.
La promozione e lo sviluppo di ogni bambino/a
stimola in maniera vicendevole la promozione e lo
sviluppo degli altri bambini; non basta vivere
nella società, ma questa società bisogna curarla e
crearla continuamente insieme. Ecco perché sia la
comunicazione “oggettiva” sia quella “soggettiva”
vanno sostenute ed insegnate. La scuola
dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere
la padronanza della lingua italiana, rispettando
l’uso della lingua d’origine, ma deve anche aiutare
i bambini a sviluppare tutti i tipi di linguaggio
attraverso cui la comunicazione si realizza.
La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le
potenzialità di tutti i bambini, che in questa fascia d’età esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che
sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi e agli adulti domande impegnative e
inattese. Attraverso il raggiungimento delle finalità che la scuola dell’Infanzia si prefigge,
* Consolidare l’identità * Sviluppare l’autonomia * Acquisire competenze * Vivere esperienze di cittadinanza
i bambini elaboreranno ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi linguaggi, sui
sistemi simbolici dei quali spesso fruiscono e non sempre in modo passivo.
o» (
IL MANIFESTO DELLA
COMUNICAZIONE NON OSTILE
1) VIRTUALE È REALE
2) SI È CIÒ CHE SI COMUNICA
3) LE PAROLE DANNO FORMA AL
PENSIERO
4) PRIMA DI PARLARE BISOGNA
ASCOLTARE
5) LE PAROLE SONO UN PONTE
6) LE PAROLE HANNO
CONSEGUENZE
7) CONDIVIDERE È UNA
RESPONSABILITÀ
8) LE IDEE SI POSSONO DISCUTERE.
LE PERSONE SI DEVONO
RISPETTARE
9) GLI INSULTI NON SONO
ARGOMENTI
10) ANCHE IL SILENZIO COMUNICA
“COMUNICAZIONE
NON OSTILE”
.
Da quando il Manifesto della
comunicazione non ostile è stato
presentato al pubblico, a febbraio
2017, sono successe tante cose, una
più bella dell’altra. In tantissimi
hanno sposato i suoi
principi,iniziando a parlarne nelle
scuole.
Quotidianamente gli insegnanti
cercano di trasmettere agli alunni
quanto importante sia essere avidi di
conoscenza e cercano di sensibilizzare
i più piccoli verso un uso corretto
delle parole. Le parole infatti se usate
male possono arrecare danno e
sofferenza.
La parola giocata si farà strumento per lo sviluppo di
un pensiero fantastico, divergente, immaginifico, non
un pensiero minore, ma un pensiero altro ….
Attraverso la PAROLA MAGICA scopriremo che prima di
parlare bisogna ascoltare, che le idee si possono
discutere e che le persone si devono rispettare.
Comprenderemo che le PAROLE SONO UN PONTE
attraverso cui attivare un legame con gli altri.
Le parole hanno conseguenze e ci permettono di dare
forma al nostro pensiero.
Apprenderemo che NESSUNO HA SEMPRE RAGIONE e
che anche il SILENZIO ha voce.
Impareremo che anche il nostro CORPO E I GESTI che
quotidianamente facciamo parlano di noi, raccontano
le nostre emozioni, i nostri stati d’animo.
Rifletteremo su piccoli consigli PER STARE BENE
INSIEME.
EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA
La globalizzazione richiede un nuovo
slancio per educare alla cittadinanza
globale. Questo implica
aiutare gli alunni a comprendere e
apprezzare i diritti umani e le sfide
globali comuni, in modo da
diventare cittadini impegnati. Nella
Scuola dell’ Infanzia si pongono le basi
per l’esercizio della Cittadinanza
attiva intesa come “scoperta degli altri,
dei loro bisogni e della necessità di
gestire i contrasti attraverso regole
condivise, che si definiscono per mezzo
delle relazioni, del dialogo,
dell’espressione del proprio pensiero,
del primo riconoscimento dei propri
diritti e doveri …..”
Il nostro progetto si propone di educare i bambini ad essere
“cittadini” capaci d’autonomia, partecipazione, condivisione; di
insegnare loro a prendersi cura di se stessi, degli altri e
dell’ambiente e di mettere in atto forme di cooperazione e
solidarietà. Impareranno a rapportarsi e comunicare con gli altri
attraverso il dialogo, la riflessione, il confronto e l’ascolto delle
opinioni altrui.
personale, la riflessione
METODOLOGIA EDUCATIVA……..
Partiamo dall’idea di una pedagogia attiva dove ogni
bambino è attore e protagonista della sua esperienza,
per creare situazioni dove tutti hanno la possibilità di
ricercare, sperimentare, progettare, imparare facendo,
scoprendo le proprie capacità espressive in un clima
disteso, collaborativo e di confronto continuo.
Rispettare tempi e ritmi di apprendimento
Valorizzare le relazioni interpersonali
Utilizzare la dimensione ludica
Riscoprire la capacità di progettazione autonoma
come possibilità creativa di risoluzione
delle difficoltà
* COMUNICAZIONE NELLA
MADRELINGUA
* COMUNICAZIONE NELLE
LINGUE SRANIERE
* COMPETENZA
MATEMATICA E
COMPETENZE DI BASE IN
SCIENZA E TECNOLOGIA
* COMPETENZA DIGITALE
* IMPARARE A IMPARARE
* COMPETENZE SOCIALI E
CIVICHE
* SPIRITO DI INIZIATIVA E
IMPRENDITORIALITÀ
* CONSAPEVOLEZZA ED
ESPRESSIONE CULTURALE
COMPETENZE EUROPEE ……………
Sviluppare fiducia e motivazione
nell’esprimere e nel comunicare
agli altri emozioni, domande e
pensieri
Ascoltare e comprendere la
lettura di storie e racconti
Utilizzare il linguaggio
per progettare attività e
per definire regole
“TRAGUARDI DI SVILUPPO
per tutti i bambini 3-4-5
anni”
Sviluppare la padronanza
della lingua italiana e
arricchire il lessico
Sviluppare il senso dell’identità
personale, percepire le proprie
esigenze e i propri sentimenti
riuscendo ad esprimerli in
maniera sempre più adeguata.
Riconoscere il proprio corpo,
imparare a controllarlo,
sperimentarne il potenziale
comunicativo ed espressivo
Interagire con gli altri nei
giochi di movimento, nella
danza, e nella comunicazione
Scoprire il paesaggio sonoro
attraverso attività di percezione e
produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti
Imparare ad esplorare
le potenzialità offerte
dalle tecnologie
Inventare storie e saperle
esprimere attraverso la
drammatizzazione, il disegno,
la pittura e altre attività
manipolative
Avvicinare il bambino
alle varie forme d’arte e a
nuove tecniche espressive
Raggruppare e ordinare
oggetti e materiali
secondo criteri dati
Confrontare lingue diverse,
riconoscere, apprezzare e sperimentare
la pluralità linguistica
SCUOLA E FAMIGLIA
La scuola e la famiglia rappresentano per i bambini i due
ambienti di vita fondamentali. I piccoli per crescere
hanno bisogno di una rete educativa che li orienti e li
sostenga lungo il percorso, una rete fatta di alleanze,
competenze, rapporti di fiducia che vanno costruiti,
riconosciuti e sostenuti. È un dialogo che si traduce in
sinergia di responsabilità fra istituzione scolastica e
genitori. Lavorare con i bambini costituisce un’occasione
di crescita anche per gli adulti
SEZIONE E: ETEROGENEA
7 BAMBINI di 3 ANNI
11 BAMBINI di 4 ANNI
CI PRESENTIAMO …….
SEZIONE A: OMOGENEA
22 BAMBINI di 5ANNI
SEZIONE B: OMOGENEA
24 BAMBINI di 4ANNI
SEZIONE C: OMOGENEA
25 BAMBINI di 3ANNI
SEZIONE D: ETEROGENEA
17 BAMBINI di 4 ANNI
4 BAMBINI di 3 ANNI
SEZIONE E: ETEROGENEA
11 BAMBINI di 5 ANNI
4 BAMBINI di 4 ANNI
3 BAMBINI di 3 ANNI
Due insegnanti per ogni sezione
Una insegnante di sostegno
Una insegnante di religione
Tre collaboratrici scolastiche
La giornata
scolastica
08.00 - 09.00
Ingresso/accoglienza
nel salone con gioco libero, canti
e girotondi
09.00 – 09.30
Calendario delle presenze:
“Chi c’è oggi a scuola?”
09.30 – 10.00
Colazione
10.00 -12.00
Attività didattica
programmata
12.15 – 12.30
Uscita senza mensa
12.00 – 13.30
Preparazione al pranzo,
routine igienica e poi … tutti
a tavola
13.30 – 14.30
Gioco libero e guidato
in sezione o in salone
14.30 – 15.30
Lavoriamo e
impariamo
15.30 - 16.00
Ultima uscita
Nel corso di ogni anno scolastico, per l’ampliamento dell’offerta formativa,
accanto alle attività didattiche ed ai laboratori, vengono proposti dei
Progetti gestiti dalle insegnanti o da esperti esterni.
PROGETTO
ACCOGLIENZA
PROGETTO
LETTURA
PROGETTO DI
LINGUA INGLESE
PROGETTO
CONTINUITÀ
W. W. W.
ARCOBALENO. IT
INSEGNAMENTO
RELIGIONE CATTOLICA
L’accoglienza è un’esperienza relazionale che si realizza in ogni momento della nostra vita; è ricca di attese e di
emozioni, non si esaurisce con un sorriso, un abbraccio, poiché essa non è solamente un gesto, bensì un modo di
pensare e d’incoraggiare. “ Nel passaggio da casa a scuola ci sono braccia che lasciano andare, ma ci sono braccia
che accolgono, che sostengono il bambino in questo passaggio di mani e di menti”.
Accogliere significa avvolgere il bambino nell’affetto e favorire per lui un percorso di crescita il più agevole ed
efficace possibile. Per i bambini del secondo e terzo anno si tratta di riprendere i contatti con persone e ambienti
già noti, per i bimbi del primo anno coincide spesso con il loro primo ingresso in una comunità scolastica.
Particolare cura è necessario dedicare alla:
FORMAZIONE DEL
GRUPPO SEZIONE
PROMOZIONE DEI LEGAMI
COOPERATIVI TRA I SUOI
COMPONENTI
GESTIONE DEI CONFLITTI
INDOTTI DALLA
SOCIALIZZAZIONE
In quanto comunità educante la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed
emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società
come parte di una comunità vera e propria. Ecco allora che per svolgere al meglio il proprio compito la scuola deve
porre attenzione:
Certamente l’accoglienza non si limita solamente ai bimbi poiché come si evince dalle Indicazioni Nazionali “Le
famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini”. È necessario allora
istaurare con le famiglie una relazione positiva, basata sulla corresponsabilità educativa, che implica una
necessaria condivisione, raggiungibile attraverso una costante comunicazione e ponendo al centro di questo agire
il benessere del bambino che si relaziona con genitori ed insegnanti. Di qui la necessità di porre cura e
attenzione alla relazione con le famiglie attraverso la valorizzazione degli incontri quotidiani, dei colloqui
individuali e di tutti gli incontri assembleali previsti per ogni anno scolastico.
Altresì per rendere partecipi e maggiormente consapevoli le famiglie del percorso scolastico la scuola documenta
le esperienze e le attività proposte.
STORIA DEL
BAMBINO
RISPETTO
DEI TEMPI
PRENDERSI
CURA
ORGANIZZAZIONE
DEGLI SPAZI
PROGETTO LETTURA
Gli anni della scuola dell’infanzia sono densi di
narrazioni, di storie, di trame semantiche e
fantastiche; trame in cui si intrecciano differenti
culture, modi di vivere, diversità e sensibilità. I
libri ci aiutano a comprendere cosa succede
dentro e intorno a noi, ci consentono di creare
spazi comuni di esperienza, di conoscenza, di
condivisione e,non meno importante, di
fantasticare e creare. A scuola, le narrazioni
suscitano, motivano, accompagnano le esperienze
dirette da vivere con il corpo, con i materiali, le
attività mediate dai diversi linguaggi e potenziate
dalle possibilità offerte dalle tecnologie digitali.
Leggere insieme, leggere ad alta voce per il
bambino non è solo trasmettere delle conoscenze,
è un momento d’intensa relazione affettiva.
Con i libri e il prestito si è scelto così di dare la
possibilità ai bambini di portare a casa uno
strumento prezioso per la loro crescita che
rafforza anche il legame tra casa e scuola.
Ogni sezione, quindi, ha una biblioteca alla quale i
bambini accedono liberamente, entrano in relazione con i
libri e avendone la massima cura scelgono quale portare a
casa per condividere con la famiglia. Il libro verrà riportato
a scuola in un giorno stabilito e raccontato ai compagni di
sezione e alle insegnanti, o utilizzato come imput per altre
attività.
Ogni bambino ha la sua borsa che può personalizzare con i
genitori; un oggetto non personale, ma di comunità che
pertanto va trattato con il massimo rispetto.
Il Progetto nasce e si sviluppa alla luce della sempre più importante esigenza di rapportarsi e di aprirsi alla lingua
inglese. La capacità che i bambini della Scuola dell’Infanzia hanno di assorbire i suoni e le parole di una lingua
straniera è caratterizzata dalla spontaneità, dalla facilità e dal piacere di apprendere; l’obiettivo principale è che
ciascun bambino familiarizzi con la lingua inglese in modo piacevole e divertente.
Il progetto è rivolto a tutti i bambini della nostra scuola con lo scopo di renderli consapevoli dell’esistenza di lingue
diverse dalla propria e agevolarli a divenire sempre più cittadini del mondo. Il laboratorio viene gestito da
un’insegnante esterna e si inserisce trasversalmente nel progetto di plesso.
PROGETTO DI
LINGUA INGLESE
HELLO!!
BYE BYE!!
YOU SPEAK ENGLISH?
PROGETTO CONTINUITÀ: SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA
BUON
VIAGGIO
…..
Il progetto deriva dall’esigenza di favorire il più possibile una gradualità nel passaggio dalla Scuola
dell’Infanzia alla Scuola Primaria. Con la continuità educativa, si propone la realizzazione di momenti di
incontro tra gli alunni e le insegnanti dei due ordini di scuola: infanzia e primaria, per
facilitare la transizione da un contesto conosciuto ad un nuovo ambiente.
Tra le finalità del progetto ricordiamo:
FAVORIRE
un percorso formativo
unitario
REALIZZARE incontri ed
attività comuni per
PROMUOVERE la
conoscenza reciproca
REALIZZARE
Progetti comuni in cui
docenti e bambini
confrontano le proprie
esperienze e i propri
vissuti scolastici.
RISPETTARE E
VALORIZZARE
le diversità e
individualità dell’altro
DIMINUIRE
l’ansia e l’insicurezza
davanti al “cambiamento”
W.W.W.
ARCOBALENO.IT
Le tecnologie digitali, sempre più pervasive nella nostra quotidianità,
hanno condizionato e continuano a condizionare le nostre abitudini, il
nostro modo di costruire relazioni. Questo vale anche per i bambini, che
immersi fin dalla nascita nel mondo digitale, sviluppano facilmente
abilità e conoscenze relative al loro uso. In quanto insegnanti, non
possiamo stare a guardare cosa accade fuori: il legame tra il dentro e
fuori la scuola è elemento centrale per la crescita dei bambini. Pertanto,
l’uso delle tecnologie digitali anche nella scuola dell’infanzia, come
elemento di continuità con il fuori(famiglia e società) deve puntare alle
potenzialità multimediali di esse ed EDUCARE al buon uso del digitale.
In questo modo, fin dall’infanzia, è necessario avviare forme di
educazione alla cittadinanza digitale verso lo sviluppo di quella
competenza digitale consistente in un uso consapevole dei dispositive e
anche di internet. Per sostenere al meglio i più piccoli in questo processo
di sviluppo, cercheremo di far entrare nella didattica l’utilizzo del
computer, di strumenti di registrazione audio e video, del tablet
considerandoli a tutti gli effetti strumenti di gioco,
di conoscenza del mondo ma anche di sé,
di sperimentazione della realtà.
INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
Piano annuale
L’insegnamento della religione cattolica accompagna i bambini durante tutto
l’anno scolastico e coinvolge tutte e tre le fasce d’età. Viene svolta da
un’insegnante esterna e documentata attraverso un raccoglitore consegnato a
fine anno ad ogni famiglia.
“Le attività in ordine all’insegnamento della Religione Cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni
per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola,
promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato
di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi
all’I.R.C sono distribuiti nei vari campi di esperienza” (D.P.R Febbraio 2011)
L’attività ha la durata di un’ora e trenta a settimana per ogni fascia d’età e viene svolta il mattino o il pomeriggio
a rotazione, secondo un calendario stabilito ad inizio anno. Solamente per la sezione “C” e per i bambini di
3 anni delle sezioni “D” ed “E” si è stabilito un giorno canonico, il martedì.
Nel piano educativo-didattico per l’a.s 2019/2020 l’insegnamento di religione cattolica focalizza le sue esperienze
sulle “PAROLE GENTILI”. I bambini verranno a contatto con parole che sono espressione dell’amore per sé stessi, per
gli altri e per il mondo intero; saranno accompagnati a riflettere sul significato delle parole:
AMICIZIA
GESÙ
PERDONO
CONCHIGLIA PACE
UNITÀ DI APPRENDIMENTO:
* “La pace” * “L’amicizia
* “Gesù” * “Il perdono”
* “La conchiglia”
TITOLO DEL PROGETTO:
“ Le parole gentili”
METODOLOGIA:
* Gioco
* Racconti
* Drammatizzazioni
* Conversazioni su immagini
* Visione di cartoni animatici a tema
VERIFICA:
* Osservazione dei comportamenti, degli atteggiamenti,
delle capacità comunicative e relazionali
* Raccolta e valutazione di elaborati grafico pittorici
* Discussione - conversazione, ascolto di canzoni,
racconti
e narrazioni.
“LA
VALUTAZIONE”
La valutazione nella scuola dell’ Infanzia risponde ad una funzione di
carattere formativo che riconosce, accompagna, descrive e documenta i
processi di crescita dei bambini. È orientata ad esplorare ed incoraggiare
tutte le loro potenzialità.
Riferimento alle Indicazioni nazionali del 2012
La valutazione quindi e un processo indispensabile per riflettere sul
contesto e sull’azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione
dell’ attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo
e gli stili di apprendimento dei bambini.
Deve avere carattere di oggettività ed imparzialità pertanto i docenti per
valutare si avvarranno di una molteplicità di strumenti:
Osservazioni sistematiche di comportamenti agiti in relazione
all’argomento di lavoro (comprensione e adeguatezza al compito,
organizzazione e gestione degli spazi e dei materiali...)
Osservazioni occasionali con l’annotazione, nel corso dell’attività, del
numero e della qualità degli interventi (domande e/o risposte
pertinenti, interventi coerenti al contesto...)
Documentazione di elaborati grafico –pittorici
I docenti potranno valutare:
Elaborati grafico-pittorici (disegni liberi, pitture, percorsi grafici, schede di completamento del segno grafico ...)
L’area della comunicazione (formulazione di domande, esposizioni orali: risposta a domande precise, narrazione di
fiabe o eventi, interventi spontanei, capacità di inserirsi in un semplice dialogo....)
Esercitazioni pratiche (composizioni con materiale strutturato e non, organizzazione autonoma di materiali e
immagini conosciute per realizzare diverse forme artistiche, elaborati realizzati con tecniche e/o materiali vari,
abilità in attività quali: scollare, incollare, strappare, tagliare, colorare, infilare, capacità di eseguire percorsi
motori più o meno complessi... )
Capacità relazionali e sociali (capacità di relazionarsi ed interagire positivamente con il gruppo di pari e con gli
adulti, conoscenza e rispetto delle regole scolastiche, capacità di instaurare rapporti di collaborazione cooperazione,
capacità di gestire le emozioni e tollerare le frustrazioni...)
LA DOCUMENTAZIONE…….
La documentazione è un aspetto importante della vita della scuola. Serve ai
bambini per fare memoria e riflettere sulle proprie esperienze, alle famiglie
per prendere parte al percorso educativo dei propri figli, agli insegnanti per
verificare l’andamento delle esperienze proposte.
“Ascolta i bambini e favorisci la loro partecipazione:i bambini sono cittadini pieni di risorse. In grado di
contribuire a costruire un mondo migliore per tutti. Dobbiamo rispettare il loro diritto a esprimersi e a partecipare
a tutte le questioni che li riguardano, conformemente alla loro età e maturità “