Scuola di Pallavolo News n. 75

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giugno_luglio 2012_BIMESTRALE ANNO 15_N° 75 In Ricordo di Gianfranco Astolfi IV Educational : “sul Cimone per sport” Album: Finali XI Trofeo P. Bussinello e Kinder+Sport Spring Cup

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Rivista bimestrale della Scuola di Pallavolo Anderlini

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In Ricordo di Gianfranco Astolfi

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Album: Finali XI Trofeo P. Bussinello e Kinder+Sport Spring Cup

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Conto Compilationil conto corrente che allarga gli orizzonti

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GIUGNO_LUGLIO 2012anno 15_ N° 75

SOMMARIO

Sommario

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EditorialeCIAO GIGI...di Daniele Soragni

Primo PianoGRAZIE “PROF”di Giobbe, Matteo Lancellotti, Davide Saguatti, Enrico Carretti

FINALE XI TROFEO PAOLO BUSSINELLOdi Franco Cosmai

II EDIZIONE KINDER+SPORT SPRING CUP!di Marcello Galli

4^ EDUCATIONAL: INSIEME PER CRESCERE!di Marco Neviani

YOUNG VOLLEY IGEA MARINAdi Barbara Bidinelli, Paola Forni

FINALI REGIONALI UNDER 14 M/Fdi Marco Neviani, Davide Soattini

CAMPIONATI UNDER 13 M/Fdi Samuel, Simone Tassoni, Chiara Arlandini

CLINIC ALLENATORI CECINA E SESTOLA

Speciale FoppapedrettiSI CHIUDE UNA STAGIONE CON UN PUBBLICO STREPITOSOdi Giorgia Marchesi

Centro estivo Modena

Time OutTORNEO CLASSI Vdi Serena Marrone

BACHECA Fa cura delle squadre agonistiche femminili

BACHECA Ma cura delle squadre agonistiche maschili

Speciale SassuoloTANTA SASSUOLO ALLO YOUNG VOLLEY!di Nicole Lolli

UN ANNO INSIEME CON TANTA PALLAVOLO MA ANCHE TANTO DIVERTIMENTOdi Elena Miglioli, Chiara e le ragazze U16/18

Speciale SerramazzoniUNA GRANDE ESPERIENZAdelle ragazze del 99

UNDER 16- 3^DIVISIONE MASCHILEdi Marcello Romagnoli

UN GRUPPO STELLARE!di Greta Gubertini

CENTRO ESTIVO SERRAMAZZONI 2012

RubricheMARKETING • MOTIVAZIONE E COMPORTAMENTOdi Rodolfo “Giobbe” Giovenzana

TECNICA • L’ASPETTO MORALE DELLA DIFESAdi Karc Kiraly

PSICOLOGIA • LA SQUADRA, IL LEADER E LA GESTIONE DEI CONFLITTIdella dott.ssa Claudia Fiorini

MEDICA • DISTORSIONE DI CAVIGLIA! parte IIdi Andrea Sternieri e Cristiano Cambi

Album 75KINDER+SPORT SPRING CUPE FINALE TROFEO P. BUSSINELLO

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DIRETTORE RESPONSABILE: Daniele SoragniASSISTENTE RESPONSABILE: Lori PagliariREDAZIONE: Mauro Dondi, Franco CosmaiDIRETTORE EDITORIALE: Rodolfo GiovenzanaCOLLABORATORI: Giobbe, Matteo Lancellotti, Davide Saguatti, Enrico Carretti, Franco Cosmai, Marcello Galli, Marco Neviani, Barbara Bidinelli, Paola Forni, Giorgia Marchesi, Serena marrone, Nicole Lolli, Elena Miglioli, Chiara e le ragazze U16, le ragazze del 99, Marcello Romagnoli, Greta Gubertini, Karc Kiraly, Dott.sa Claudia Fiorini, Andrea Sternieri, Cristiano Cambi.

FOTOGRAFIA: www.fotomodena.itPROGETTAZIONE CREATIVA E IMPAGINAZIONE: Sts ItalianaSTAMPA: Tipolitografi a Montagnani - V.le Amendola, 452 - 41125 - Modena

SEDE SOCIALE e REDAZIONE: Cooperativa Scuola di Pallavolo - Stradello Armenone, 88 - 41040 Saliceta S. Giuliano (Mo) - Tel. e Fax 059-394886

Ciao Gigi...

EDITORIALE

di Daniele Soragni

Ciao Gigi, avevi ragione, Ettore Fieramosca eri tu, ben più alto e atletico di me.

Ciao Gigi e lassù salutaci Paolo e Vigor!

Ma augurando a voi lettrici e lettori una buonissima estate vorrei chiudere con qualche parola di gioia, facendo i complimenti e gli auguri agli azzurri della pallavolo di Mauro Berruto (che ha dedicato il successo a Vigor Bovolenta) che andranno alle Olimpiadi di Londra. Il lasciapassare per l’Inghilterra a Cinque Cerchi le ragazze del nostro Barbolini lo avevano conquistato da tempo ed è bello sapere che tutto il volley italiano attraverserà la Manica.

Buona lettura e buone schiacciate a tutti!!

In copertina ci saluta un amico che ci ha lasciato, Gigi Astolfi.

Un amico della pallavolo, un amico della nostra Scuola, un mio vecchio amico. C’eravamo conosciuti nei lontani Anni Cinquanta alle scuole elementari Edmondo De Amicis di viale Caduti in Guerra. Avevamo la stessa maestra, la dolcissima Fausta Tacchini, che un giorno ci rimproverò entrambi perchè ci rincorrevamo nei corridoi brandendo due tubi di cartone per noi bambini immaginarie spade. «Che fate?» ci chiese con malcelata severità. «Giochiamo alla disfida di Barletta (leggendario duello fra tredici cavalieri italiani ed altrettantifrancesi datato 1503) e io sono Ettore Fieramosca, il capitano» rispose prontamente Gigi. «No, sono io Ettore Fieramosca» replicai a mia volta». «No, in questo momento siete solo due somari, filate in aula».

Gigi da capitano divenne poi professore di ginnastica e ha sempre vissuto nel mondo della pallavolo.

Ci vedevamo poco, io a Milano e lui a Modena, ma nei rari (ahimè) incontri era naturale salutarci con un forte abbraccio.

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Grazie Gianfranco, per tanti “Il Prof” semplicemente “Il Prof.”, grazie per la gioia di vivere che ci hai trasmesso, per la tua ironia, per la tua disponibilità, per le giornate illuminate dalla tua simpatia, grazie di essere stato con noi.

Vorrei dedicarti le parole più belle che esistono, dedicarti i pensieri più dolci, poterti dedicare tutto ciò che di bello c’è dentro a chi ti ha voluto bene, ci manchi e ci mancherai!

Grazie per i successi ottenuti alla Scuola di Pallavolo Anderlini, sei stato importante per noi, sei stato importante per la tua stupenda famiglia, per tua moglie Lara e i figli Roberto e Max, e per tutti quei ragazzi che hai allenato facendoli diventare uomini!Sì,… “Grazie di esistere” perché il tuo ricordo esisterà per sempre dentro di noi!

Raccontare che il Prof. Astolfi fosse un allenatore vincente e preparato è troppo facile, i risultati ottenuti in 40 anni di carriera e le testimonianze di tutti gli sportivi che sono entrati in contatto con lui lo dimostrano.Quello che voglio ricordare è un altro lato del “Prof”.Quando conobbi il “Prof.” alla fine della stagione 2006/07, nella quale ero retrocesso dalla B2 alla C con la S.di P., ero uno dei pochi pallavolisti di Modena che non era mai stato allenato da lui. Mi telefonò per portarmi a Correggio, dove allenava già da alcuni anni ed aveva da poco conquistato la promozione in B1.Durante la prima telefonata che ci scambiammo io gli dissi che avevo paura di non essere all’altezza della categoria e lui mi rispose che non solo non avrebbe accettato un rifiuto, ma che aveva intenzione di farmi giocare il campionato da protagonista e di vincerlo, prima o poi, con la sua squadra.Così è stato, infatti quest’anno, dopo 5 stagioni sotto la sua guida, abbiamo ottenuto la storica promozione in A2 di Correggio. Il Prof. era così: testone, ottimista e lottatore, ed era bravissimo ad infonderti la sua determinazione con la passione che metteva soltanto nel parlare di pallavolo.

Il giorno prima che se ne andasse sono andato a trovarlo insieme ad alcuni nostri compagni di squadra; era la prima volta che ci vedevamo dopo la partita della promozione che avevamo giocato ad Asti e lui aveva seguito tramite Skype dall’ospedale.Appena entrati, mentre gli stavamo facendo i complimenti per la promozione e cercavamo di capire come stesse, mi ha preso un braccio e mi ha detto “Ma perchè hai battuto sul libero sabato? Ti avevo detto di battere sul numero 10!”. Nonostante tutto il suo pensiero era rivolto alla pallavolo, la sua grande passione.La lezione più importante che mi ha regalato il “Prof.” non me l’ha spiegata con le parole, ma me l’ha data, in questi anni, con l’esempio:

non mollare mai!

di Giobbe di Matteo Lancellotti

GRAZIE “Prof.”Alcuni dei pensieri di amici e giocatori del Prof. Gianfranco Astolfi che hanno voluto così ricordarlo e dargli un ultimo saluto.

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Il braccio ripiegato sul petto e l’inseparabile cartellina in mano, che usava come molti per nascondere le zone di battuta all’avversario. L’inconfondibile posizione di battaglia del Prof. Solamente un anno trascorso con lui, nel passaggio in quella serie B che mi ospita ormai da tanti anni. Nel passaggio verso la pallavolo di categoria, dove il gioco comincia a farsi serio, come l’espressione che chi l’ha conosciuto non dimenticherà facilmente.

Un anno difficile, fatto di tanti sacrifici con una salvezza agguantata sul filo di lana grazie ad una squadra dal cuore grande, che non ha resistito ad indossare nuovamente quella indimenticabile maglia blu proprio pochi giorni fa in occasione della prima partita in suo ricordo, contro la sua ultima squadra, la Correggio da serie A. Nonostante i tanti allenamenti e i pochi set giocati, quell’anno rimarrà nei miei ricordi grazie proprio a lui e ai suoi storici giocatori della S.di P., che lo hanno seguito al termine di quella stagione nelle prime avventure a Correggio. L’amicizia del gruppo e la voglia di prendersi delle soddisfazioni sono stati gli ingredienti perfetti, miscelati a quelli segreti del Prof., la sua esperienza e la sua personalità vincente, di una ricetta stupenda. “Ciao Saguatti”, ogni volta che lo salutavo al termine delle splendide partite alle Einaudi che riuscivo ad andare a vedere.

Non si scordava di nessuno, tantomeno dei suoi atleti.

Così come non faremo noi, che amiamo la pallavolo anche grazie a lui.

Arrivederci Prof.!

Ciao Prof.,

grazie per i bellissimi anni che abbiamo passato assieme, grazie per il favoloso gruppo di ragazzi che hai creato, grazie per la tua spontaneità, grazie per averci fatto conquistare traguardi che mai avremmo pensato possibili, grazie per essere stato il nostro prof!

di Davide Saguatti di Enrico Carretti

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IIn un PalaPaganelli al limite della capienza, sono Trentino Volley e Volleyrò Casal De Pazzi ad aggiudicarsi l’undicesima edizione del Trofeo Internazionale Paolo Bussinello, riservato rispettivamente alle categorie Under 16 Maschile e Femminile.La manifestazione, pur presentando una partecipazione di squadre straniere di assoluto prestigio, potrebbe avere quindi rappresentato una succulenta anteprima delle finali nazionali di categoria in programma per il primo week-end di Giugno.

di Franco Cosmai

Un PalaPaganelli da tutto esaurito applaude Trentino e Volleyrò

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Non ci stupiremmo infatti che tanto le finaliste quanto diverse altre squadre presenti al Bussinello recitino un ruolo da assolute protagoniste nella massima vetrina nazionale.Altissimo il livello in ambito maschile dove il successo è arriso appunto ai trentini solo dopo un tiratissimo (15-13 il risultato finale) tie break su MRoma, ma dove si sono anche distinte le due squadre polacche (Top Jedynka e KS Jastrzebie) e la Selezione Nazionale Allievi.Ma altrettanto validissimo lo svolgimento del torneo femminile con le romane che hanno avuto ragione delle ragazze della Norda Foppapedretti Bergamo, mentre per il terzo posto le sorprendenti tedesche della Selezione Hessen si sono imposte in volata sulle venete del Brunopremi.com.Il Bussinello, per ricapitolare, ha confermato quindi tutte le aspettative della vigilia andando a mettere in scena una due giorni di pallavolo giovanile di

grande spessore in cui hanno potuto mettersi in mostra alcuni dei più bei talenti del panorama europeo e dei quali non ci stupiremmo di vedere le gesta fra qualche anno su palcoscenici ancora più prestigiosi.Ma il Bussinello, come da tradizione consolidata, non significa solo pallavolo di alto livello, ma anche tanto,

tantissimo divertimento.Ruolo decisivo in tal senso quello svolto dal Bussinello & Spring Party, consueto appuntamento di festa, riservato a tutte le delegazioni partecipanti alle due manifestazioni e che rappresenta un assoluto valore aggiunto dell’intera iniziativa.

FINALE maschile e femminile• • Modena

CIRCUITO

XI TROFEO INTERNAZIONALE PAOLO BUSSINELLO6-7 APRILE 2012

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Non ci stupiremmo infatti che tanto le

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Confermatissimi i numeri e la formula della passata stagione, con 8 formazioni maschili e 24 femminili ai nastri di partenza, che si sono date battaglia a colpi di muri e schiacciate per raggiungere le finali in programma Sabato 7 al Pala-Paganelli di Sassuolo e succedere così a Lube Banca Marche Macerata ed Anderlini Unicom Starker che hanno trionfato nell’Aprile 2011.I primi match prendono il via nel pomeriggio di Giovedì 5 Aprile, con tutte e 32 le partecipanti che lottano per conquistare un posto in finale. Al termine di due giornate di gare molto intense a spuntarla sono il Vero Volley Vedano e il Volley Club Le Signe, in campo femminile, e Volano Volley e Polisportiva Virgilio tra i maschi. Come da tradizione, nella serata che precede la fase conclusiva della manifestazione, tutti i giovani partecipanti si sono ritrovati al Party organizzato per trascorrere un momento di festa tra musica e balli e allentare un po’ la tensione accumulata in campo.Ad aprire la giornata di finali, che vede anche le fasi conclusive del Trofeo Bussinello disputarsi sul parquet sassolese nel pomeriggio, sono proprio le due squadre femminili, con le toscane

di Le Signe che si aggiudicano il Trofeo Kinder regolando con il punteggio di 2-0 le avversarie in una gara dominata nel primo parziale e combattuta punto a punto nel secondo e decisivo set. Salgono sul podio anche le ragazze dell’Anderlini Unicom Starker Blu che hanno la meglio nel derby col San Prospero.In campo maschile l’incontro è condotto dall’inizio alla fine dai Trentini del Volano che, col punteggio di 2-0, si

laureano campioni della categoria Under 13 Maschile. Gradino più basso del podio per i liguri del Carige Genova che, al termine di un incontro estremamente combattuto, superano l’Artiglio.Ringraziando tutti i partecipanti per aver contribuito al fantastico successo di questa edizione, fissiamo l’appuntamento per il prossimo anno con la Kinder+Sport 2013, per rivivere ancora tante emozioni assieme.

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ComitatoProvincialeModena

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di Marcello Galli

Seconda edizione e secondo grande successo! Tutto come da copione o forse qualcosa di più dal punto di vista organizzativo per la Kinder+Sport Spring Cup, la manifestazione della Scuola di Pallavolo Anderlini riservata alle categorie Under 13 Maschile e Femminile.

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II EDIZIONE maschile e femminile5-6-7 APRILE 2012

Classifi ca fi naleMASCHILE:

1 Volano2 Pol. Virgilio3 Carige Genova4 Artiglio5 S. di P. Anderlini6 S. di P. Serramazzoni7 San Giorgio8 Pallavolo Scarperia

FEMMINILE:

1 Volley Club Le Signe2 Vero Volley Vedano3 Anderlini Unicom Starker Blu4 San Prospero5 Scuola Nuova di Pallavolo6 Volley Club Etruria7 Pallavolo Zanica8 Estel San Paolo9 Volley Pontemediceo10 Scuola Pallavolo Teramo11 Vip Bologna12 Mondial Carpi13 Donoratico Volley14 Nano Elegance Junior15 U.S.M.A.16 Pallavolo Libertas Livorno17 Properzi Volley Lodi18 VBC Casarza Ligure19 Foppapedretti Bergamo20 S.di P. Serramazzoni21 Pallavolo Susegana22 Volano23 Pallavolo Ceggia24 Anderlini Unicom Starker Gialla

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persone intervenute, la certezza è che la Scuola di Pallavolo ha come al solito imparato tanto dalle società invitate: l’Educational ha permesso infatti momenti di confronto in cui sono state messe in luce tante interessantissime iniziative e soprattutto ha consentito di venire in contatto con tante belle realtà e magnifiche persone che condividono gli stessi obiettivi fornendo infine a tutti tantissimi spunti da poter sviluppare in futuro. In particolare nella serata di venerdì si è parlato della capacità di affrontare il cambiamento attraverso la proiezione del video sui paradigmi mentre nel pomeriggio di sabato sono stati presentati concetti e attività che costituiscono il mondo Scuola di Pallavolo Anderlini. La serata di sabato prevedeva invece un lavoro a gruppi che ha permesso di approfondire alcuni argomenti fondamentali e che ha fornito tanti spunti poi approfonditi nella mattinata di chiusura della domenica.

Come già detto si arriva quindi ad un bilancio estremamente positivo: l’Educational infatti non vuole essere un momento unico e finale ma vuol essere un punto di partenza per approfondire ulteriormente i rapporti con le società intervenute e per permettere a queste di sviluppare idee e progetti, che vista l’immensa qualità delle persone accorse all’Educational siamo sicuri di avere stimolato! Diamo appuntamento a questi nuovi amici e a tanti altri alle prossime edizioni dell’Educational!

Si è svolto nel weekend da venerdì 11 a domenica 13 maggio nello splendido scenario di Sestola e Fanano la quarta edizione dell’Educational

“Sul Cimone per Sport” che ha visto ospiti della Scuola di Pallavolo Anderlini circa 60 persone in rappresentanza di 30 società provenienti da tutta Italia. Il programma prevedeva infatti momenti dedicati alla pallavolo alternati a momenti dedicati alla scoperta del bellissimo territorio delle Valli del Cimone. Nella mattinata di sabato i partecipanti, deliziati da una stupenda giornata di sole, hanno visitato il Castello e il centro di Sestola e il Lago della Ninfa. Tutta la tre giorni, ospitata dall’Albergo Firenze di Fanano ha poi permesso di gustare le eccellenze gastronomiche locali presso l’Hotel Cristallo di Sestola, presso l’Agriturismo “La Palazza” del Cimoncino e presso il ristorante “Pane, Vino e Maialino” di Fanano e tutti sono rimasti estasiati dalla varietà e dai sapori delle pietanze servite. Se a questo si aggiunge l’enorme entusiasmo e il grandissimo interesse delle società presenti nello scoprire il mondo della Scuola di Pallavolo Anderlini, si può capire quanto questa esperienza possa aver lasciato nei partecipanti. E non è tutto. Se la speranza è che la Scuola di Pallavolo sia riuscita a trasmettere qualcosa alle

di Marco Neviani

Insieme per crescere!

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Fanano e Sestola, 11-12-13 Maggio 2012

4^ Educational ‘Sul Cimone per Sport’

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argomenti fondamentali e che ha fornito tanti spunti poi approfonditi nella

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di chi erano tutti quei cappuccini???). E così, in perfetto stile “gita scolastica”, in un viaggio non proprio silenzioso (Lua, ogni riferimento NON è puramente casuale), siamo arrivate in quel di Igea giusto in tempo per sistemare le valigie in hotel, fare un pò di shopping e pranzare con MOLTA CALMA in spiaggia. Tutti puntuali all’appuntamento previsto per le 14.30 i nostri giovani atleti hanno iniziato a familiarizzare con la sabbia cimentati nei primi tornei, in un’atmosfera magica condita da musica nell’aria che ha fatto da cornice a tutte e tre le giornate. Dopo la cena consumata nei rispettivi alberghi (da un punto di vista logistico, tutti molto comodi), la serata è trascorsa piacevolmente in centro, in Viale Ennio, tra maghi, acrobati, comici, giocolieri e animazione musicale. Fiumi di ragazzi e di bambini scorrevano in tutte le direzioni sotto gli sguardi attenti e forse anche un pò “invidiosi” di allenatori e genitori. Il lunedì mattina, mentre i più grandicelli erano impegnati in altri tornei, i piccini hanno potuto giocare liberamente nei campi allestiti (una marea...), oppure partecipare alla “Ludoteca dei giovani artigiani” con divertenti laboratori creativi. Al pomeriggio di nuovo tornei, sempre più equilibrati e sempre più emozionanti, tra i tuffi sulla sabbia, il tifo dei genitori e la sapiente guida degli istruttori. La sera, dopo cena, oltre agli spettacoli in centro, per i più “carichi”

Grande Festa “on the beach “

con musica e balli scatenati... neppure le istruttrici incinta sono riuscite a trattenersi!!! Martedì mattina, ultimo giorno, “c’era una volta il gioco”: animazione in spiaggia con trucca-bimbi, palloncini animati, giochi con la musica, mini-beach golf, cheecoting, gare di precisione, circuiti, corsa dei sacchi e zucchero filato a volontà. Martedì pomeriggio abbiamo giocato le fasi finali di tutti i tornei, purtroppo sospese all’ultima partita dal primo vero temporale, che però non ci ha impedito di concludere in bellezza questa breve vacanza con il meritato e agognato momento del Piadina Party... Rientro sotto l’acqua in autostrada, per poi ritrovare il sole a Modena (ci sorge un dubbio... siamo noi che lo portiamo?) Che dire... siamo stati proprio bene! Grazie a tutte le famiglie che hanno creduto in questa iniziativa ed hanno consentito ai propri figli di giocare con noi; grazie a Rossano e a Jack organizzatori della Kiklos, sempre più bravi ed esperti; grazie a Ilenia, che ha gestito il tutto in modo impeccabile, grazie ai bambini con il loro contagioso entusiasmo; grazie alle mie amiche/colleghe, che hanno condiviso con me questi giorni meravigliosi e infine grazie a GIOBBE, che ancora, dopo 12 anni di Young Volley non ci fa pagare per partecipare!!! Arrivederci alla prossima edizione.

Più di 300 tra atleti e accompagnatori solo da Modena e Sassuolo, altri 300 provenienti da Serramazzoni, tutto sommato ben più di una “goccia” in un mare di oltre 6500 partecipanti. Tre splendide giornate trascorse in allegria all’insegna dello sport e del divertimento non solo per i mini-atleti, ma anche, e soprattutto, per le loro famiglie. Siamo scesi in campo (ops...in spiaggia) con i pargoli del minivolley, con l’U/11 maschile e femminile e con l’Under 13/14/16/18 femminile. Un vero peccato per le squadre che non hanno potuto partecipare perchè già impegnate in altri tornei. Quest’anno, come per l’edizione precedente, le premesse non erano le migliori, nonostante ciò siamo riusciti a svolgere regolarmente tutte le attività previste senza inzupparci. Mentre i più temerari si concedevano i primi bagni di stagione, tra qualche nuvola, qualche goccia e qualche timido raggio di sole, non sono mancati momenti tipicamente estivi che hanno lasciato il segno sulle nostre spalle arrossate e scottate. Tempo instabile, dunque, ma molto meglio del previsto, ad ogni modo tutti insieme appassionatamente accomunati dalla stessa voglia di giocare, di vacanze e di mare... Noi “girls” della S.di P. siamo partite la domenica mattina dopo un’abbondante e piacevole colazione a bordo del mitico pulmino della società, alla guida sicura di Serena (a proposito,

di Barbara Bidinelli (Bidi)

“E come potevamo noi mancare...”Anche quest’anno la Scuola di Pallavolo ha partecipato all’ormai storico torneo di beach volley organizzato dallo staff Kiklos a Igea Marina.

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Divertimento assicurato quindi per tutti; i bambini del mini volley che fra tornei, giochi in spiaggia e spettacoli serali, non hanno mai avuto tempo per annoiarsi, mio figlio non mi ha chiesto di guardare la tv per tre giorni !!!Divertimento per tutti gli Under che tra partite, feste in spiaggia ed un pò di tintarella ci hanno anche regalato grandi emozioni raggiungendo con il gruppo

Under 13 femminilecomposto da Martina, Alessia, Carolina e Francesca, una meritatissima finale,

persa poi ma con grande onore. Unico rammarico... se si vinceva, l’allenatore Tommy aveva promesso alle sue ragazze che avrebbe fatto un bagno in mare, anche sotto l’acqua che ha accompagnato le ultime battute del torneo.Divertimento anche per i genitori che, affidati i figli agli allenatori, hanno potuto rilassarsi sotto il sole e, contagiati dal rumore di palloni e la distesa di campi che riempivano la spiaggia di Igea, improvvisarsi pallavolisti, partecipando anche al torneo dedicato agli accompagnatori, oltre che correre ad occupare un campo

appena lo si trovava libero.Quindi anche quest’anno ci siamo portati a casa un po’ di stanchezza in più, ma il ricordo di tre giorni passati con gli amici, i compagni di squadra ed i colleghi, divertenti e spensierati.

Ciao a tutti,ci vediamo nel 2013 sempre più numerosi!!!

di Paola Forni

YOUNG VOLLEY chiama…S.di P. Serramazzoni risponde!… e risponde alla grande: 305 presenze per i tre giorni più divertenti di tutta la stagione pallavolistica.

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Per i ragazzi dell’Under 14 Maschile la vittoria del

Titolo Provinciale

ha spalancato le porte per la fase regionale in cui erano al via 12 squadre suddivise in 3 gironi da 4. Nel primo girone abbiamo affrontato 4 Torri Ferrara, Zinella Bologna e Pallavolo Conselice ottenendo 2 vittorie da 3 punti e una sconfitta al tie-break con Zinella: una sequenza di risultati altalenanti visto che se il 3 a 1 con cui abbiamo espugnato il campo di Ferrara può essere considerato un buon risultato, la sconfitta interna con Bologna ha sicuramente lasciato un pò di amaro in bocca. La classifica finale del girone ci ha visto a pari punti con Zinella (che nell’ultima giornata ha vinto faticosamente con Ferrara per 3 a 2) ma con i bolognesi primi in virtù delle partite vinte; questi 7 punti conquistati ci hanno permesso di classificarci alla Finale Regionale come migliore seconda di tutti i gironi. Nella fase successiva abbiamo dunque affrontato le vincenti dei 3 gironi in quella che era di fatto una Finale Regionale a quattro squadre con incontri di sola andata. Il primo

match contro i VVf Marconi di Reggio ci ha visto superare qualche momento di tensione nel primo set ed imporci poi per 3 a 1 fuori casa. Il secondo match contro la Robur Ravenna era quello che i ragazzi aspettavano di più, avendo giocato con Ravenna la Finale Regionale Under 13 dello scorso anno e avendo visto gli avversari in alcuni tornei di questa stagione. Inoltre il vantaggio di giocare la partita in casa ha probabilmente dato a tutti quel pizzico di carica in più: la partita è da subito molto equilibrata con Ravenna che trova lo spunto giusto nel primo set mentre riusciamo ad imporci per 25-20 nel secondo set. Il terzo set se lo aggiudica di nuovo Ravenna, il quarto è di nuovo nostro ma il tie-break inizia nel peggiore dei modi compromettendo il risultato finale. Ci inchiniamo dunque ad avversari di primo livello e ci poniamo comunque l’obiettivo di chiudere nella miglior maniera possibile la fase regionale nell’ultima partita con Zinella riscattando la sconfitta della prima fase. Purtroppo perdiamo 3-1 e chiudiamo così il girone al terzo posto conquistando il bronzo Regionale con un pizzico di delusione e forse con la testa dei ragazzi rimasta alla sconfitta per 3 a 2 con Ravenna.

Al di là della posizione finale il bilancio dell’annata è assolutamente positivo soprattutto in virtù del fatto di essere riusciti a giocarsela con tutti. Il riferimento è sicuramente alla partita con Ravenna, che sicuramente è una squadra di ottimo livello con una individualità eccezionale ma con cui abbiamo dimostrato di poter giocare alla pari e di avere addirittura i mezzi per poter vincere il match. Stesso discorso per i vari tornei disputati durante l’anno in cui siamo sempre arrivati a disputare le fasi finali e che hanno permesso al gruppo di amalgamarsi e legarsi sempre più anche a dispetto di una composizione molto numerosa ed eterogenea. Inoltre da settembre i ragazzi hanno mostrato una grande crescita sia dal punto di vista tecnico che umano che ha portato a grossi miglioramenti individuali. Quello su cui dovremo lavorare per il futuro sarà nell’approccio mentale ai match e agli allenamenti per poter contare sui nostri mezzi e sulle nostre certezze anche quando le situazioni si fanno più tese e concitate. Insomma diventare una squadra a tutti gli effetti per poter vivere queste situazioni in maniera meno nervosa, meno istintiva e sicuramente molto più divertente!

di Marco Neviani

Under 14 MaschileUn bronzo regionale chiude un bella ed intensa annata!

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Superati in modo agevole gli ostacoli Cattolica, Ferrara e Bologna nel girone di semifinale, la formazione modenese si è trovata ad affrontare nel girone finale, Ravenna, Parma e di nuovo Bologna.Tutto si è deciso nella prima partita giocata nella palestra dei Vigili del Fuoco di Ravenna, in quanto, dopo la splendida prestazione dei primi due set che aveva visto la squadra di Soattini-Benedetti-Mari giocare una pallavolo di alto livello, imponendo il proprio gioco in modo perfetto, e costringendo le avversarie a subire l’ottima tattica di battuta e muro impostata dalle modenesi, ha pagato a caro prezzo la reazione della formazione locale, che è riuscita ad imporsi per 3-2.Nelle altre due partite del girone, Pincella e compagne hanno fatto il loro dovere vincendo a Parma ed in casa con Bologna rispettivamente per 3-1 e 3-0. Purtroppo l’unica sconfitta subita dalla squadra della S.di P. nell’intera stagione sportiva, non ha permesso alla compagine modenese di accedere alle finali nazionali.

Resta il rammarico di non aver potuto affrontare anche in casa la squadra ravennate, in un girone di andata e ritorno come sempre avvenuto negli ultimi anni in questa fase finale del campionato regionale.

È un peccato che in questa categoria, le squadre che arrivano alle finali per diversi mesi, circa da ottobre ad aprile, giochino partite per lo più semplici e poco stimolanti, mentre le partite più combattute ed allenanti che servono a far crescere le atlete spesso si esauriscano nell’arco di poche settimane.L’accesso alla fase nazionale sarebbe stato per queste atlete e per lo staff che le ha seguite il coronamento di due anni di lavoro svolto sempre al massimo con il costante apporto in palestra di altri allenatori, provenienti da società della provincia ed anche di fuori provincia, che incuriositi venivano a vedere il lavoro che si sviluppava in palestra.Questo gruppo è formato da ragazze fantastiche che riuscivano ad ogni

allenamento a dimostrare la voglia che avevano di imparare e di lavorare, bastava guardare i loro occhi vivi e lucenti per capire l’attenzione che ponevano ad ogni singolo gesto o correzione.Sono sicuro che la lezione impartita a Ravenna abbia insegnato a queste atlete che la pallavolo, come la vita, è fatta di esaltanti vittorie ma anche di brucianti sconfitte. Questo, dev’essere per loro un punto di partenza, che le deve stimolare ancora di più a migliorarsi giorno dopo giorno in palestra per cercare di ottenere quello che per una manciata di punti gli è sfuggito quest’anno.

di Davide Soattini

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Under 14 FemminileUn argento regionale che lascia un pò di amaro in bocca all’U14 Femminile blu.

PRIMO PIANO

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professionalità e passione nella ristorazioneper una sicurezza famosa in tutto il mondo

Sede di Modena: via Portogallo, 13 - 41100 Modena tel. 059 317611 - fax 059 452058

[email protected] • www.cir-food.it

CIR food, è una delle maggiori aziende italiane ed europee di ristorazione.

Sviluppa la sua attività in tutti i segmenti di mercato: •Ristorazione Collettiva (ristorazione aziendale, scolastica, sociosanitaria, per militari e per comunità)•Ristorazione Commerciale (ristoranti Pastarito-Pizzarito, self service RITA, pizzerie-focaccerie Piazza del Sole, snack bar Flash Cafè) •Buoni Pasto con la Divisione Bluticket •Banqueting con il marchio Gargantuà•Progettazione Servizi Educativi con la società Progettare Zerosei

Opera direttamente o concedendo i propri marchi e il proprio know-how in franchising.

Il Gruppo CIR food è presente in 15 regioni italiane ed ha sedi ed uffi ci in 19 città; la sede nazio-nale è a Reggio Emilia. Fuori dai confi ni italiani, è presente in Belgio, Croazia, Bulgaria, Grecia, Spagna, Stati Uniti, Turchia, Cina e Vietnam. Opera con partecipazioni societarie o accordi com-merciali strategici ed è attiva in numerose società di Global service e di Project Financing.

Dal 1997 CIR food è in possesso di un Sistema Qualità certifi cato secondo la norma internazionale UNI EN ISO 9001, in versione Vision 2000 dal 2003, anno in cui CIR food ha raggiunto la certifi -cazione del sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001 e la certifi cazione per l’uso e la produzione di prodotti biologici in alcune sedi produttive. Da ottobre 2007 CIR food ha ottenuto la certifi cazione UNI EN ISO 22.000:2005 per il proprio sistema di gestione della sicurezza della catena alimentare, offrendo una soluzione univoca di buona pratica riconosciuta a livello mondiale.

pag_ist_A4_modena_portogallo.ind1 1 28-01-2008 9:38:54

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S.di P. NEWS

Fiore all’occhiello della squadra la vittoria del titolo provinciale CSI conseguito ad inizio Aprile. Risultati sportivi a parte, il gruppo ha ottenuto notevoli miglioramenti tecnici in tutti i fondamentali cosa che tornerà utile nelle prossime annate, quando l’obiettivo rimarrà quello di migliorarsi ancora.

Salutiamo felici l’arrivo dell’estate, ma al tempo stesso speriamo passi in fretta e cominciamo già a buttare un occhio a Settembre, quando tutti insieme riprenderemo a divertirci e sudare nell’Under 14!

La stagione si sta ormai chiudendo e, anche se la voglia di sudare e divertirsi in palestra è ancora tanta, è ora di tirare le conclusioni dell’annata trascorsa.Quella appena conclusa è stata una stagione caratterizzata da alti e bassi come è normale che sia per ragazzi giovani, ma al tempo stesso siamo riusciti a toglierci delle belle soddisfazioni.In particolare, in questo periodo finale le prestazioni positive sono sempre più frequenti e sono arrivati successi netti contro squadre che in precedenza ci avevano sempre messo in difficoltà come Soliera e Artiglio ad esempio.

UNDER 13 Gialla

Seguo queste ragazze da poco più di due mesi… giorno dopo giorno imparo a conoscerle sempre più (sia sotto l’aspetto tecnico che, soprattutto caratteriale) e l’aver partecipato alla Kinder + Spring Cup ci ha dato modo di conoscerci in modo molto più veloce. Lo reputo quindi un passaggio importantissimo e positivo anche per tantissimi altri aspetti nonostante il risultato finale. Al momento stiamo partecipando a due campionati primavera; mentre nel Fipav i risultati sono altalenanti, nel CSI per ora ci siamo fatti valere e ci troviamo al primo posto.Abbiamo ancora tanti alti e bassi [come ho detto alle ragazze...” sembriamo delle montagne russe... cerchiamo di farle diventare collinette” ;-)] ma ogni giorno si vedono miglioramenti che fanno ben sperare per il finale di stagione. Il gruppo è molto unito, soprattutto fuori dagli spazi palestra; questo non può che essere un punto favorevole! Se poi riusciranno a “limare alcuni spigoli di invidia” e capire l’importanza fondamentale di tutte... penso che faremo un ulteriore passo in avanti.

UNDER 13 Blu

La scrittura di queste parole arriva nel momento piú gratificante, quello che appaga e che fa gioire. A Nonantola abbiamo coronato il nostro sogno diventando Campionesse Provinciali e tutto ciò che riguarda questa squadra, riguarda il CUORE. Un grazie infinito alle ragazze, che hanno ben chiaro in testa il concetto di SQUADRA, a Noe e Vasco.

Mi piace ricordare che la tecnica non é importante, é BASILARE, ma quando si gioca con squadre dello stesso livello,

o piú forti, il CUORE, la FAME, danno quel qualcosa in piú e queste splendide ragazze ne hanno da vendere!!!

di Samuel

di Simone Tassoni di Chiara Arlandini

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Una stagione che va per una nuova che arriverà - U13 M

2 squadre, tanti campionati ed un’unico futuro: la pallavolo

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Dal 1997 CIR food è in possesso di un Sistema Qualità certifi cato secondo la norma internazionale UNI EN ISO 9001, in versione Vision 2000 dal 2003, anno in cui CIR food ha raggiunto la certifi -cazione del sistema di gestione ambientale UNI EN ISO 14001 e la certifi cazione per l’uso e la produzione di prodotti biologici in alcune sedi produttive. Da ottobre 2007 CIR food ha ottenuto la certifi cazione UNI EN ISO 22.000:2005 per il proprio sistema di gestione della sicurezza della catena alimentare, offrendo una soluzione univoca di buona pratica riconosciuta a livello mondiale.

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PRIMO PIANO

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S.di P. NEWS

PROGETTO CLINIC ALLENATORI 2012

CECINADirettore Tecnico Prof. Carl Michael Mc Gown

Argomenti pratici• LA GESTIONE DEL SERVIZIO    * in allenamento    * in esercizi di allenamento tipo 6x6    * in gara• LA RICEZIONE E L’ATTACCO    * il bagher laterale    * il ruolo di attaccante-ricettore    * la distribuzione del palleggiatore • CON LA DIFESA SI VINCE    * le tecniche di difesa    * la tattica di difesa e la “coperta corta“    * difesa e mentalità vincente

Argomenti teorici• LA GESTIONE DEGLI ERRORI * come cercare di sbagliare il meno possibile senza generare la paura dell’errore   * come correggere * come classificare gli errori e come comportarsi di conseguenza• LA SPECIALIZZAZIONE DEI RUOLI * quando è bene specializzare e quando può creare barriere all’apprendimento    * modelli di gioco per U/14, per U/16 e per U/18  * rapporto fra lavoro di tecnica individuale e lavoro di squadra

CostiCosto con pensione completa al giorno a persona (in appartamento) € 120,00Costo con pensione completa al giorno a persona (in camera doppia) € 130,00Costo con pensione completa al giorno a persona (in camera singola) € 150,00Costo per residenti al giorno con pranzo e cena (senza pernotto) € 100,00Costo per residenti al giorno (senza pranzo, cena e pernotto) € 50,00

Chi desiderasse assolvere all’obbligo dell’aggiornamento FIPAV dovrà partecipare ad almeno un modulo di due giornate e versare una quota forfettaria di € 20,00 per diritti di segreteria.

DOMENICA 1 LUGLIO 2012ore 18,00 arrivo dei partecipanti al Clinic allenatoriore 20,00 cenaore 21,00 riunione tecnica

LUNEDÌ 2 LUGLIO 2012ore 8,30 briefing: incontro tra Mc Gown e i tecnici durante il quale verrà illustrato brevemente il programma tecnico degli allenamenti della giornata ore 9,30 partecipazione agli allenamentiore 13,00 pranzoore 15,30 partecipazione agli allenamentiore 20,00 cenaore 21,00 clinic: approfondimento tecnico degli argomenti affrontati in palestra

MARTEDÌ 3 LUGLIO 2012ore 8,30 briefing: incontro tra Mc Gown e i tecnici durante il quale verrà illustrato brevemente il programma tecnico degli allenamenti della giornata ore 9,30 partecipazione agli allenamentiore 13,00 pranzoore 15,30 partecipazione agli allenamentiore 20,00 cenaore 21,00 clinic: approfondimento tecnico degli argomenti affrontati in palestra

MERCOLEDÌ 4 LUGLIO 2012ore 8,30 briefing: incontro tra Mc Gown e i tecnici durante il quale verrà illustrato brevemente il programma tecnico degli allenamenti della giornata ore 9,30 partecipazione agli allenamentiore 13,00 pranzopomeriggio mareore 20,00 cenaore 21,00 lezione tecnica

GIOVEDÌ 5 LUGLIO 2012ore 8,30 briefing: incontro tra Mc Gown e i tecnici durante il quale verrà illustrato brevemente il programma tecnico degli allenamenti della giornata ore 9,30 partecipazione agli allenamentiore 13,00 pranzoore 15,30 partecipazione agli allenamentiore 20,00 cenaore 21,00 clinic: approfondimento tecnico degli argomenti affrontati in palestra

VENERDÌ 6 LUGLIO 2012ore 8,30 briefing: incontro tra Mc Gown e i tecnici durante il quale verrà illustrato brevemente il programma tecnico degli allenamenti della giornata ore 9,30 partecipazione agli allenamentiore 13,00 pranzoore 15,30 partecipazione agli allenamentiore 20,00 cenaore 21,00 clinic: approfondimento tecnico degli argomenti affrontati in palestra

L’idea1.Il “Clinic” organizzato dalla Scuola di Pallavolo Anderlini con il patrocinio della FIPAV C.R. Toscana e con la formula Work Shop, sarà aperto a tutti gli allenatori del territorio nazionale e sarà valido come corso di aggiornamento F.I.P.A.V., previo consenso dei CR (per gli Allenatori di Terzo e Secondo grado) e/o CP (per gli Allenatori di Primo Grado ed Allievi Allenatori) di appartenenza, per i tecnici che nell’ultima stagione (2011-2012) non abbiano assolto l’obbligo di aggiornamento oppure, se assolto, consente l’assolvimento dell’obbligo di aggiornamento per la stagione 2012-2013. I CR di Toscana ed Emilia-Romagna hanno già dato il loro consenso riconoscendo la validità per un modulo di aggiornamento. 2.Gli Allenatori presenti, sotto la direzione del Direttore Tecnico del Clinic, avranno la possibilità di aggiornarsi, confrontandosi attraverso lezioni e riunioni tecniche giornaliere, oltre che partecipando attivamente alle sedute di allenamento.3.Materiale didattico, dispense e T.shirt con il logo del Clinic verranno offerti a tutti i tecnici partecipanti.

I Responsabili Tecnici• Prof. Carl Michael Mc Gown: Professor of Physical Education, Direttore Tecnico USA Olympic team e USA National team. Inducted into the AVCA (American Volleyball Coaches Association) Hall of Fame. • Angelo Lorenzetti, allenatore di altissima esperienza in A1, ha ricoperto per anni il ruolo di allenatore della Nazionale Juniores Maschile e quest’anno ha allenato la Copra Volley Piacenza.• Prof. Giacobbe Antonio, Direttore Tecnico Volley Cecina ex allenatore Nazionale Femminile Italiana, dal 2000 al 2007 è stato il primo allenatore della Squadra Nazionale Maschile Seniores della Tunisia e nel 2009 per due anni ha guidato quella dell’Egitto.• Prof.ssa Roberta Maioli: Direttore Tecnico Settore Femminile della Scuola di Pallavolo Anderlini, Campione d’Italia Under 16 nel 2007 e plurimedagliata ai Campionati Nazionali giovanili.• Maurizio Giacobbe: Studioso ed esperto di metodologie didattiche e di allenamento,allenatore di pallavolo dal 1989, dalle giovanili alla serie A2 Maschile.

I responsabili organizzativi• Prof. Rodolfo Giovenzana: Managing Director S.di P. Anderlini• Prof.ssa Ilenia Panini: Direttore Responsabile Area Sviluppo

PROGRAMMA

PER INFORMAZIONI www.scuoladipallavolo.it

Il PROGETTO CLINIC, con la formula WORK SHOP, parte dall’esigenza di avere proposte di aggiornamento tecnico basate sull’osservazione, partecipazione e confronto.

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S.di P. NEWS

CostiPensione completa (camera doppia o tripla) € 60,00 al giorno a personaPensione Completa (camera singola) € 75,00 al giorno a persona

L’idea

1.Il “Clinic” organizzato dalla Scuola di Pallavolo Anderlini con la formula Work Shop, sarà aperto a tutti gli allenatori del territorio nazionale Gli iscritti al Clinic parteciperanno attivamente alle sedute d’allenamento e avranno la possibilità di aggiornarsi, confrontarsi anche attraverso riunioni tecniche secondo programma stilato dai Direttori Tecnici.

I Responsabili Tecnici

Modalità di iscrizione

All’atto dell’iscrizione occorre compilare la cedola di iscrizione ONLINE, allegando la ricevuta del versamento di un acconto di €100,00 (la ricevuta può essere inviata anche via fax al n. 059/4821526).

L’acconto può essere versato tramite bonifico bancario su:

IBAN IT28C0538712906000000660157Intestato a G.S. Scuola di Pallavolo AnderliniCausale “ACCONTO CLINIC ALLENATORI 2012 e nome partecipante“

Copia del versamento dovrà essere inviato via fax al n. 0594821526, oppure allegato il form di iscrizione online qui

N.B.: È indispensabile prima dell’iscrizione verificare telefonicamente la disponibilità dei posti.

PER INFORMAZIONI www.scuoladipallavolo.it

PROGETTO CLINIC ALLENATORI 2012

SESTOLAProf. Liano Petrelli e Proff.sa Roberta Maioli

Il PROGETTO CLINIC, con la formula WORK SHOP, parte dall’esigenza di avere proposte di aggiornamento tecnico basate sull’osservazione, partecipazione e confronto.

ore 8,00 colazione ore 9,00 - 12,00 allenamento presso il palazzetto di Sestolaore 13,00 pranzoore 15,00 - 18,00 allenamento presso il palazzetto di Sestolaore 19,30 cenaore 21,00 briefing tecnico o animazione

PROGRAMMA GIORNATA TIPO

• Liano Petrelli: Atleta di livello internazionale, allenatore con grandissima esperienza nel mondo giovanile, sino all’anno passato ha guidato la Nazionale Italiana Maschile Juniores.

• Prof.ssa Roberta Maioli: Direttore Tecnico Settore Femminile della Scuola di Pallavolo Anderlini, Campione d’Italia Under 16 nel 2007 e plurimedagliata ai Campionati Nazionali giovanili.

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S.di P. NEWS

Due immagini speciali fotografano la stagione 2011-2012 della Norda Foppapedretti Bergamo: quella della Supercoppa Italiana conquistata nella notte di Monza il 16 febbraio, la numero sei per la bacheca del Volley Bergamo, e quella dei tifosi rossoblù, inesauribili, appassionati, calorosi. In una parola, strepitosi. Un trofeo e un pubblico protagonisti di un’annata vissuta velocemente e intensamente, che non ha lasciato spazi per ricaricare energie, con un ritmo altissimo e divisa tra Campionato, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa.

Trentotto garedall’8 ottobre al 4 aprile, che hanno riempito senza tregua il tempo di atlete, tecnici, dirigenti e tifosi bergamaschi. Proprio questi ultimi, nei diciassette match casalinghi, hanno saputo regalare una cornice spettacolare al cammino della Norda Foppapedretti: oltre trentamila spettatori che hanno riempito il cuore sia del PalaNorda che del PalaFacchetti (nei cinque incontri disputati a Treviglio per la Champions League). Il picco nell’ultima sfida con Villa Cortese, il primo aprile, quando sugli spalti si sono registrate duemilaottocento presenze. È da tutto esaurito anche la gara di Regular Season con la MC Carnaghi, il 27 novembre, quando la capienza dell’impianto di piazzale Tiraboschi si fermava a duemilaseicento posti, tutti occupati dai tifosi bergamaschi. E sempre Villa Cortese ha fatto registrare la maggior presenza di pubblico a Treviglio, più di duemila persone per vivere l’incredibile battaglia dei Quarti di Finale di Champions League, chiusa dal Golden Set, dopo i cinque che avevano portato alla “vittoriapareggiaconti “ delle rossoblù. Insomma, un’annata che ha regalato emozioni forti, sul campo come sugli spalti.

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di Giorgia Marchesi

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Si chiude una stagione con un pubblico strepitoso

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S.di P. NEWS

Un’annata dove il cuore dei tifosi ha accompagnato la classe di capitan Piccinini, la forza di trascinare ed entusiasmare di Arrighetti, Di Iulio e Quaranta, la sapiente regia di Serena e Signorile, l’esperienza di Nucu, l’esuberanza di Diouf e Ruseva, i recuperi di Merlo e Gabbiadini, e la potenza di Vasileva. Tutte pedine essenziali, quelle composte da atlete, tecnici e tifosi, per rendere unico lo show messo in scena in tutti gli incontri.Coraggio e cuore contraddistinguono da sempre il Volley Bergamo, quello che sta in campo e quello che vive intorno all’arena di gioco a nutrirsi di emozioni e a trascinare la squadra.

E ora che il campo di gioco chiude i battenti per la lunga pausa estiva, negli occhi continuano a rimanere le immagini che hanno reso ancora una volta unici questi mesi.

SPECIALE FOPPAPEDRETTI

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Nelle due pagine, alcune istantanee della stagione 2011/2012 della Norda Foppapedretti: le splendide atlete e lo strepitoso pubblico.

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AlbumANNO 15_N° 75

II Edizione

Kinder + Sport Spring Cup

XI Trofeo Bussinello: Finali

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Kinder + Sport Spring Cup

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Party

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Finali XI Bussinello

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Assessorato allo Sport

MODENA CITTÀ EUROPEA DELLO SPORT 2013Il titolo di Città Europea dello Sport 2013 offre alla città una grande occasione: portare per un intero anno lo sport modenese sotto i riflettori di un palcoscenico europeo, che potrà giudicare ed apprezzare il ricco patrimonio sportivo che Modena può vantare:

34 palestre comunali5 palestre provinciali

13 campi da calcio comunali, 4 campi privati convenzionati con il Comune, 9 campi in diritto di superficie30 polisportivecirca 200 km di piste ciclabili cittadine

18 aree verdi attrezzate per attività sportive (calcio, basket, pallavolo, pattinaggio, ping pong, skateboard, percorso natura)

Grandi impianti comunali:Stadio A. BragliaPalazzo dello sport G. Panini CasamodenaStadio del baseball G. TorriCittadella del rugbyCampo di atletica leggera e palestra indoorPalazzetto dello sport F. AnderliniPalazzetto dello sport PalamolzaIppodromo GhirlandinaPiscina DogaliPiscina Pergolesi

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S.di P. NEWS

TIME OUT

di Serena Marrone

Torneo Classi V...… molto di più che un torneo!

Da molti anni la Scuola di Pallavolo Anderlini porta avanti nella scuole primarie di Modena e provincia il progetto

“Sport a Scuola”finalizzato allo sviluppo delle capacità motorie nonché all’insegnamento e alla diffusione della pallavolo fra i bambini.Organizzato con modalità diverse a seconda delle esigenze scolastiche, esso ha però un appuntamento fisso a conclusione del percorso didattico: il torneo delle classi quinte, che quest’anno si è svolto domenica 22 aprile alle 15.30 presso il Pala Anderlini. Dopo aver imparato i fondamentali, le regole, il lavoro di squadra ed essersi esercitati durante l’anno scolastico, viene infatti il momento di mettere tutto in pratica e di confrontarsi con il nuovo!Ma questo non è un torneo come tutti gli altri: la pallavolo è molto di più di un semplice palleggio, perciò questo torneo è aperto anche a chi non vuole giocare!! Le classi, infatti, si devono organizzare in squadre di pallavolo a tutti gli effetti e possono nominare un allenatore, un dirigente e avere la propria tifoseria. Ed è con questo spirito che circa 250 ragazzi si sono ritrovati per giocare e divertirsi...Per molti di loro è la prima volta, molti vengono da fuori Modena e ammettono tutti di avere un pò di timore, ma partita dopo partita, i timori e le paure svaniscono, i volti si rilassano e i sorrisi

di gioia riempiono la palestra. A bordo campo poi, ci sono persino le insegnanti e fra i giovani atleti c’è chi spera in un bel voto extra. Dopo due ore di palleggi, bagher e persino schiacciate il torneo si è concluso con un infuocato “derby” fra le squadre 1 e 2 della classe 5^A scuole Pisano di Modena. Tutti i partecipanti si sono radunati intorno al campo centrale ed il tifo è stato fortissimo! Punto dopo punto i ragazzi della squadra 1 hanno preso il largo e si sono aggiudicati il torneo. Il terzo gradino del podio è stato poi assegnato alla squadra della 5^A di Cittanova di Modena.

Come ogni nostra festa, anche questa si è conclusa con la merenda per tutti, le classiche foto di rito ed in più un buono omaggio per un mese di lezioni gratuite presso i centri della Scuola di Pallavolo Anderlini per tutti i partecipanti.

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di gioia riempiono la palestra. A bordo

GUARDA LE FOTOSUL SITO

GUARDA IL VIDEOSUL SITO

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S.di P. NEWS

BACHECA FEMMINILE

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Under 12 bianca

Le “mie” tredici schegge impazzite... ogni tanto le chiamavo così perchè c’erano alcuni momenti dove la loro vivacità prendeva il sopravvento su qualsiasi cosa... poi bastava una parola oppure uno sguardo ed era come non fosse successo nulla, ma con loro è impossibile arrabbiarsi! È stata una stagione divertente, tra partite e tornei ci siamo sempre contraddistinti per

la voglia di lottare su tutti i palloni fino all’ultimo punto, anche quando incontravamo squadre sulla carta più forti di noi. In questo periodo si stanno comportando bene, non vorrei fosse la “calma prima della tempesta”, chissà cosa stanno programmando per la settimana di Fanano... sinceramente non so cosa aspettarmi! Speriamo bene! Davide

Under 11 verde

Eccoci qua a tirare le somme di un’annata ricca di emozioni che ci hanno arricchito sia dal punto di vista tecnico che da quello umano!!!La nostra squadra ha partecipato nella prima parte dell’anno al campionato Under 12 CSI e devo dire che non siamo state all’altezza pagando molto la differenza di età con le avversarie. Nella seconda parte invece abbiamo disputato il campionato Under 11 FIPAV concludendo terze nel girone e, a parte il risultato normale, devo dire che siamo cresciute tanto tecnicamente e finalmente siamo riuscite a far vedere un pò di bel gioco.Inoltre il gruppo è maturato molto dal punto di vista dell’impegno capendo che soltanto il lavoro costante può poi pagare sul campo ed ora è pronto alle nuove sfide che si presenteranno l’anno prossimo.È stato un vero piacere allenare questo gruppo e faccio a tutte un grosso in bocca al lupo per il proseguo del loro percorso tecnico sperando che trovino sempre nuovi stimoli per migliorarsi ancora!

Ciao Lua

Under 14 blu

Non ci sono parole per descrivere un gruppo di ragazze che in una stagione intera fatta di ore su ore di allenamento, partite, tornei ed amichevoli, ha sempre dato il 100% non mancando mai un impegno ed un appuntamento. Questo è un gruppo che “si allena da solo” perchè formato da atlete motivate e dotate della giusta maturità sportiva.

Non smetterò mai di ringraziare tutte le persone che durante la stagione si sono prodigate in palestra per aiutare questa squadra a crescere tanto, sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. Infine ringrazio le atlete stesse per quello che hanno dato a me in questa stagione, mi hanno fatto capire quanto sia importante il concetto di “squadra” e quanto questo sia fondamentale per il conseguimento del risultato finale.

GRAZIE BABBE!

Davide

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S.di P. NEWS

BACHECA FEMMINILE

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Under 15

Ciao siamo l’U15 e vogliamo aggiornarvi sull’andamento della nostra stagione... abbiamo iniziato il torneo “Bevini” con 2 vittorie, l’ultima delle quali contro le ragazze dell’U16 blu neocampionesse provinciali... il chè ci lascia un pò di amaro in bocca per come è andata nel campionato... ma ci da allo stesso tempo la carica per continuare ad allenarci con impegno in vista dei prossimi appuntamenti! Nel campionato CSI abbiamo concluso al primo posto il nostro girone e siamo in attesa di conoscere la nostra avversaria nei quarti di finale. Nel frattempo tra influenze e infortuni, il nostro gruppo sta dimostrando di essere una squadra molto unita, dove ci si trova bene con tutte le compagne, cosa che ci aiuta nei momenti di difficoltà in campo e fuori.Stiamo bene anche con le allenatrici Giorgia e Sabrina e col super dirigente Claude, che sono severi quando serve ma che ci lasciano anche divertire negli allenamenti e pensiamo che sia importante anche questo!

A presto... e OPPA!

Under 16 blu

Grazie ragazze! Grazie per le emozioni che ci avete fatto vivere in questo nostro primo anno nel mondo del volley femminile… Grazie per l’impegno in palestra e nelle tante, forse troppe, partite… Grazie per averci aiutato a capire le non piccole differenze (e non le abbiamo ancora capite tutte) fra la gestione di un gruppo femminile e quella di uno maschile, a cui eravamo ormai abituati! In questi 9 mesi la nostra squadra è costantemente cresciuta, sia dal punto

di vista tecnico che mentale e questo ci ha permesso di ottenere successi non proprio scontati. Nonostante tutto questo, crediamo che nessuno si debba accontentare: ci sono ancora ampie possibilità di miglioramento sia a livello individuale sia nella coesione del gruppo… e siamo convinti che in futuro ci aspetteranno ancora tante, tante soddisfazioni.

Stefano e Fede

Under 16 verde

Con la vittoria di giovedì 1, vincendo contro l’Under 16 blu, abbiamo dimostrato che nel Fipav avremmo potuto avere risultati anche migliori di quelli ottenuti. Nonostante ciò, andiamo avanti con le partite che ci restano da fare e ci impegneremo al massimo, come quasi sempre abbiamo fatto nelle partite precedenti, con tutta la grinta e l’atteggiamento che servono per ottenere buoni risultati.

Quello che si sta dimostrando nel nostro gruppo è che siamo una squadra molto unita, e crediamo che sia anche grazie a questo che riusciamo ad andare avanti, perché trovarsi bene con tutte le ragazze che vediamo per più di due ore ogni giorno, aiuta molto anche in campo. Ci si trova bene anche con le allenatrici (Giorgia e Sabrina) e il dirigente (Claude) che sono severi quando serve ma che ci lasciano anche divertire negli allenamenti, e pensiamo che sia importante anche questo.

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S.di P. NEWS

BACHECA MASCHILE

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S.di P. NEWS

BACHECA MASCHILE

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Under 12

Un anno lungo, ricco di impegni e di novità. Un gruppo di ragazzi eccellente con cui abbiamo potuto sperimentare nuove tattiche di gioco per ragazzotti così giovani. Una capacità di apprendimento incredibile e tanta voglia di fare allenamento sono ciò che più hanno contraddistinto questo Under 12. La partenza è stata splendida, vincendo tutte le partite in Under 13 CSI e confrontandoci con tutte le formazioni dell’Under 12 CSI, ma soprattutto arrivando a dicembre con l’introduzione di evoluzioni tattiche in ricezione e difesa. La difesa diventa il nostro punto di forza visto che ancora le doti fisiche non ci permettono di fare schiacciate potenti in campionato superiori. Decidiamo di iscriverci anche alla seconda parte del torneo di Under 13 Fipav e arriva anche qualche meritata sconfitta, ma, ogni giorno, impariamo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti: rispetto delle regole, del gruppo e degli adulti, il sapore della vittoria ed anche la rabbia della sconfitta che ci stimola costantemente a migliorare e a superare i propri limiti. Ora siamo tutti un pò stanchi per avere giocato tanto, ma con una nuova consapevolezza: che siamo una squadra che è cresciuta ed è pronta per affrontare nuove sfide.

Ciao Claudia

Under 18 - Serie C

Ritengo la mia prima esperienza con atleti di categorie giovanili molto positiva, certo le metodologie di allenamento rispetto alle categorie seniores sono abbastanza differenti ma,

dopo aver trascorso un’intera estate a visionare allenamenti di under mi sono fatto una cultura e l’approccio con il mondo giovanile mi è risultato meno difficoltoso del previsto. La squadra è composta da atleti di ottimo avvenire, ma quello che mi ha favorevolmente colpito è l’aspetto umano di questi ragazzi che sono sempre disponibili a qualsiasi richiesta di impegno ulteriore, oltre a quello già notevole che comporta fare due campionati (Serie C e Under 18) oltre ai quattro allenamenti settimanali e tutti a loro modo mi hanno dato molto e permesso di crescere confrontandomi con le esigenze, aspettative e problematiche del mondo giovanile. Ringrazio infine, oltre che la società che mi ha permesso di fare questa esperienza, i genitori che hanno dimostrato un grande rispetto nei confronti del lavoro svolto e per la collaborazione che spesso hanno prestato (trasporti, segnapunti, addetti all’arbitro, paste!!), Guido insostituibile amico, prima che dirigente, Lana compagno di stanza nonché grande scout ed infine Francesco ultimo arrivato ma subito integrato al 100% Per quel che riguarda gli obiettivi direi che dopo la tranquilla salvezza in Serie “C” adesso tocca ai più “giovani” dimostrare il loro effettivo valore...

Barozzi Marco

Under 16

Credo che sia stato un anno molto positivo per tutti noi con molte soddisfazioni.

Tuttavia si è concluso con due sconfitte che saranno ricordate per molto tempo dalla squadra che ha sfiorato la final four regionale. Il nostro percorso, però, non è ancora terminato perchè si stanno concludendo il torneo Bevini e ci rimangono ancora da giocare le finali regionali del campionato CSI. Comunque vada sarà un successo!

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S.di P. NEWS

Le feste serali sono state super, sia la discoteca in piazza sia quella in spiaggia sono ben riuscite e hanno visto tutte le ragazze di Sassuolo scatenate fino alla chiusura. Solo una pioggia improvvisa ha concluso un pochino in anticipo il torneo, i saluti si sono susseguiti rapidi con la promessa di tornare ancora più numerosi l’anno prossimo!

Come ogni anno il gruppo di Sassuolo ha risposto con grande entusiasmo al richiamo del torneo più divertente dell’anno quello dello Young Volley, organizzato in modo esemplare dalla Kiklos ad Igea Marina. Alcune bimbe erano giorni che entravano in palestra dicendomi quanto mancava all’evento, un count-down continuo in cui si capiva la loro voglia di stare via 3 giorni insieme, lontano dalla palestra e forse anche dai genitori!!! Domenica 29 Aprile siamo partiti da Sassuolo in 75, divisi in 2 pullman, tutti i gruppi hanno partecipato al torneo: Under 18, 2 Under 14, Under 12, Under 11 e poi grande novità di quest’anno anche le piccole del Minivolley hanno partecipato con i loro genitori. Le gare si sono susseguite dal pomeriggio di domenica fino al 1° Maggio, tra alti e bassi tutte le squadre hanno dimostrato il loro valore sul campo, anche le 2 squadre accompagnatori hanno dato filo da torcere agli avversari! Come ogni anno, alcune atlete più che sul campo hanno dimostrato il loro valore sul palco, ormai colleghe dei dj di Radio Bruno, si sono distinte soprattutto per il ballo sulla canzone Rock Party Anthem dei Lmfao.

SPECIALE SASSUOLO

di Nicole Lolli

di Elena Miglioli

di Chiara e le ragazze Und.16/18

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Tanta Sassuolo allo Young Volley!

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S.di P. NEWS

Ciao a tutti!! Il nostro gruppo Under 16 e 18 è nato nel settembre 2010 dall’unione di due squadre con annate diverse (97, 96 e 95). La maggior parte di noi ha iniziato a giocare a pallavolo insieme già al mini volley nella vecchia Sassuolo Volley ed è diventata sempre di più la nostra passione.Col passare degli anni si sono aggiunte e tolte alcune ragazze, ci sono stati momenti facili e momenti di difficoltà, ma la voglia di giocare, di divertirci e di migliorarci sempre di più ci ha fatto sentire più unite!Lavoriamo sodo durante gli allenamenti, anche se a volte la nostra “pausa acqua” si trasforma in una chiacchiera infinita...poi si riinizia a giocare!

Ciao a tutti, ormai siamo arrivate alla fine, e anche se i risultati non si sono  rivelati quelli sperati, siamo fiere e contente di poter ricordare quest’anno con le molte belle avventure passate insieme! Iniziando dal ritiro preparatorio per le stagione, a Fanano, fino ad  arrivare alla mitica Igea! Aspettando l’inizio del campionato, infatti  siamo andate qualche giorno a Fanano, dove ci siamo allenate sia di mattina che di pomeriggio per prepararci al meglio per il nuovo anno  (ma soprattutto per smaltire e riprenderci un pò da un’estate fatta di mare, sole, lettini e gelati)! Dopo aver vissuto la prima parte di campionato con risultati altalenanti, i primi di gennaio ci siamo sbizzarrite al Bear Wool Volley a Biella! Un torneo assolutissimamente fantastico, in cui abbiamo alternato  momenti di serietà in campo, a momenti di vera e propria  pazzia collettiva, in albergo e durante le serate “discoteca” !Per finire, per il ponte del 1^ maggio (come ogni anno) siamo tornate  alla tanto attesa e amata Igea Marina al torneo Young Volley, definibile come il più bel torneo di  beach in assoluto! E come ogni anno, ogni nostra piccola

squadretta ha fatto un’ottima  figura. Non è da negare però, che il momento più atteso fosse la sera, momento in cui ognuna di noi  ha dato il meglio di se stessa in termini di “divertimento”! Ora che  siamo arrivate alla fine, vogliamo dare il meglio di noi e poi...tutti al mare e soprattutto impazienti di divertirci al mitico CAMP!

Quest’anno, allenate da Claudio Santisi e con l’aiuto preziosissimo del nostro dirigente Ivano Braglia, non arriveremo a risultati sorprendenti, ma le nostre soddisfazioni ce le siamo comunque tolte!! Un altro avvenimento al quale non manchiamo mai e che ci fa sentire un vero gruppo è lo Young Volley di Igea Marina; per alcune di noi questo è stato ben il quinto anno!! Le ragazze hanno partecipato in massa a questo avvenimento, il gruppo più numeroso di Sassuolo, ben 16 atlete, ha dato battaglia sul campo e in discoteca!! Ragazzi noi vi salutiamo augurando a tutti un’estate all’insegna della pallavolo e del Beach Volley!!!

SPECIALE SASSUOLO

di Elena Miglioli

di Chiara e le ragazze Und.16/18

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Un anno insieme con tanta pallavoloma anche tanto divertimento Le ragazze dell’Under 16/18 della Anderlini Unicom Starker di Sassuolo.

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S.di P. NEWS

La convocazioneper un allenamento con la nazionale juniores Grandissima soddisfazione per la Scuola di pallavolo Serramazzoni per quello che è accaduto nei giorni scorsi ad un’atleta: Venturelli Carlotta, cresciuta nella nostra società per poi passare in questa stagione a giocare nell’Anderlini Modena.

il prezioso e non è voluto salire. Ci siamo divertite moltissimo anche se, dato che il mattino dopo giocavamo presto, siamo dovute andar via solo alle 10. Il sabato dopo aver giocato alla mattina le finali, siamo andati con i nostri allenatori e i nostri amici dell’Under 13 maschile di nuovo in mensa e poi a vedere le finali del Bussinello al PalaPaganelli... wow sono state bellissime, sognavamo di

dovuta recare a Milano in quanto ero stata convocata, per uno stage di allenamenti, dai tecnici della Nazionale Juniores Femminile.È stata una notizia fantastica ed inaspettata, dopo aver ricevuto i complimenti e gli auguri di compagne e amici, è giunto il 30 aprile e sono partita per Milano emozionata ma soprattutto agitatissima!!! A Milano ho svolto due intensi allenamenti con i Tecnici Federali Marco Mencarelli e Marco Paglialunga, nel primo effettuato la mattina abbiamo lavorato sulla ricezione mentre in quello pomeridiano abbiamo provato situazioni di gioco.È stata un’esperienza meravigliosa che spero di poter rivivere in futuro.

giocare come loro. Magari un giorno ci riusciremo anche noi, per la felicità dei nostri poveri allenatori.Beh che dire, è stato veramente un’esperienza bellissima, perciò vogliamo ringraziare i nostri allenatori Tommi e Sara... GRAZIE DI TUTTO!!! Ci vediamo alla Winter Cup, se ce lo meriteremo. Ciao ciao!!!

Ciao siamo le ragazze dell’Under 14 blu di Serra... e vi volevamo raccontare della Spring Cup, un torneo che nei giorni del 5-6 e 7 aprile ha riunito la nostra squadra dell’anno scorso. Tutto è cominciato il giovedì pomeriggio quando, anche se non abbiamo ottenuto grandissimi risultati, abbiamo giocato le nostre prime 2 partite... divertendoci molto. Il venerdì invece, dopo esserci svegliate fin troppo presto per i nostri gusti, abbiamo vinto la nostra prima e unica partita contro le cugine dell’Anderlini gialla. Dopo essere state a mangiare alla mensa (e aver fatto tanto casino) abbiamo giocato un’altra partita e poi Sara ci ha portato in gita al Grand’Emilia dove abbiamo svaligiato tutti i negozi di smalti. La sera è arrivato il momento più atteso di tutto il torneo... LO SPRING PARTY!!! Ci siamo buttate subito in pista e dopo non tante implorazioni siamo riuscite a far ballare anche la Sara e Mattia sul cubo, mentre Tommy ha fatto

Ringraziamo Carlotta per l’impegno, la dedizione e la disponibilità che ha dimostrato negli anni passati nella S.di P. Serramazzoni, ringraziamo anche tutti gli allenatori che hanno fatta crescere prima a Serra poi a Modena. Ti auguriamo che questo spossa essere solo l’inizio di un cammino che ti porterà sempre più in alto.Ma ecco cosa ci ha raccontato Carlotta della sua esperienza.“Ciao a tutti, mi chiamo Carlotta Venturelli e gioco nel ruolo di libero nella formazione Under 16 della Scuola di Pallavolo Anderlini Modena.Circa due settimane fa alla fine dell’allenamento, il mio tecnico mi ha comunicato che il 30 aprile mi sarei

SPECIALE SERRAMAZZONI

scritto da “le ragazze del 99”

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Una grande esperienza

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Montagnani

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S.di P. NEWS

SPECIALE SERRAMAZZONI

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L’Under 16 maschile ha vissuto una intensa stagione agonistica che l’ha vista partecipare sia al torneo FIPAV Under 16 che al Memorial Giancarlo Bevini, sempre organizzato dal FIPAV. La squadra ha beneficiato dell’arrivo di tre validi atleti provenienti da Pavullo. Essi inizialmente hanno dovuto amalgamarsi all’interno dell’organico preesistente, ma hanno trovato rapidamente un accordo con i compagni e il modo di dare un apporto importante ad una squadra che, rispetto all’anno precedente, aveva visto partire alcuni elementi di ottimo valore. L’U16 ha inoltre partecipato ad altri eventi più puntuali come ad esempio il torneo internazionale Sparkassen Rondo Cup a Feldkirch in Austria e alla 12^ edizione dello Young Volley a Igea Marina, torneo di pallavolo sulla spiaggia dove i giovani pallavolisti della Scuola di Pallavolo di Serramazzoni hanno dato vita a due squadre che si sono ben comportate sulla sabbia della riviera romagnola.

Queste manifestazioni, a cui va aggiunto il bel torneo Toto Cuoghi, hanno permesso agli U16, oltre che di divertirsi nelle attività extra sportive che vengono sempre organizzate come corollario, di confrontarsi con pari età diversi da quelli che hanno incontrato durante i tornei provinciali a cui hanno partecipato durante la stagione. Ciò rappresenta un ulteriore motivo di autovalutazione e di stimolo per loro, che gli consentirà di crescere negli anni futuri.

La 3a divisione maschile ha vissuto una stagione 2011/12 di trasformazione. Alcuni importanti atleti dell’anno precedente, per motivi di lavoro o di studio non hanno partecipato al campionato FIPAV. Altri hanno potuto garantire la loro presenza in allenamento e partita solo saltuariamente a causa di impegni vari. La squadra, senza un alzatore titolare con esperienza in grado di allenarsi costantemente con i compagni, con un’alta percentuale di giocatori giovani che devono pertanto fare esperienza, ha affrontato comunque a testa bassa il lungo torneo di 3a

Divisione Maschile risultando imbattuta nel girone d’andata e mantenendo tale condizione fino a pochissime partite dalla fine quando, venendo a mancare tra l’altro uno dei giocatori migliori per esperienza e capacità tecniche, è stata sconfitta nei due scontri diretti al vertice. Dopo questa coppia di scivoloni, dovuti molto alla situazione descritta pocanzi, ha ripreso a macinare vittorie e oggi, a poche partite dalla fine del campionato, è speranzosa di vincerne ancora. Una selezione di giocatori giovani della 3a divisione si è poi unita alla U16 per dare vita ad una squadra che ha partecipato con successo al torneo Top-Junior del CSI. Pur ritrovandosi solo in occasione delle partite, la selezione ha saputo andare avanti nel torneo arrivando 2a nella categoria juniores, posizione che gli ha dato la possibilità di proseguire nei successivi concentramenti che andranno a venire.

Le due squadre sono state inoltre coinvolte in un interessante esperimento di scambio tecnico tra allenatori. Infatti periodicamente sono stati allenati da

alcuni dei migliori allenatori della Scuola di Pallavolo Anderlini. Questa iniziativa, dai risultati sicuramente positivi, ha permesso loro di vedere altri tipi di allenamento e agli allenatori di Serramazzoni di potersi confrontare costruttivamente con loro colleghi di grande esperienza e capacità. Ciò ha permesso di legare ancora di più le società superando la distanza geografica.

In conclusione una buona annata quella delle squadre maschili della Scuola di Pallavolo di Serramazzoni. L’attività ha permesso agli atleti di crescere tecnicamente e tatticamente, imparando dalle vittorie così come dalle sconfitte; come d’altra parte deve essere sia nella vita così come nella pallavolo.

SPECIALE SERRAMAZZONI

di Marcello Romagnoli

Under 16 - 3^ divisione maschileUn gruppo numeroso e tecnicamente vario, ma che ci ha dato tante soddisfazioni!

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S.di P. NEWS

SPECIALE SERRAMAZZONI

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Ciao a tutti, sono il capitano della terza divisione femminile di Serramazzoni e oggi sono qui a raccontarvi un pò di questa bellissima squadra. Innanzitutto il gruppo che si è formato deriva dall’unione di due squadre, l’U16 e la terza divisione dell’anno scorso, con un totale di 14 ragazze con età che vanno dai 16 ai 21 anni; come si può notare la differenza di età è abbastanza evidente ma nonostante ciò si è da subito creata una magnifica complicità e unione grazie anche all’aiuto del nostro allenatore Massimino

(Massimiliano Grosoli), il nostro secondo Just (Simone Giusti) e il nostro dirigente Cap (Luca Cappi). Quest’anno abbiamo intrapreso il campionato di terza divisione e quello top junior e in più ci siamo imbattute anche nel Torneo Regionale (la Coppa Emilia Romagna), e c’è da dire che è stato abbastanza faticoso ma alla fine sono le soddisfazioni che ti ripagano di tutti gli sforzi fatti! Infatti per ora abbiamo ottenuto dei buoni risultati; siamo arrivate seconde nel campionato top junior che ci darà l’accesso ai regionali e seconde anche nella Coppa

Emilia Romagna. Il campionato di terza divisione è ancora in corso, ci mancano poche partite e in base ai risultati di queste ne va del nostro primo obiettivo: andare in seconda divisione.

Per tale motivo vorrei cogliere l’occasione per ringraziare i nostri allenatori in particolare Massimino per la pazienza e dire alle mie compagne che se stiamo unite tutto è possibile perciò forza bimbeeeeeeeeeeeeeeee!

SPECIALE SERRAMAZZONI

di Greta Gubertini

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Centro Estivo SerramazzoniUn’estate piena di divertimento!

CENTRO ESTIVO “BABY PALLANDIA”Aperto ai bambini nati nel 2009 che abbiano già frequentato i servizi per la prima infanzia.(Questo Centro Estivo sarà attivo se raggiungerà un numero minimo di partecipanti).

Dove: Entrata dalla sezione primavera;Uscita dalla sezione primavera

Giornata tipo: 7.30-9.00 entrata per chi usufruisce del servizio pre 9.00-11.45 uscite, giochi e attività didattico ricreative12.00 pranzo13.00 -14.30 attività tranquille e riposino facoltativo15.00 uscite, giochi e attività didattico ricreative16.30 merenda e giochi liberi16.45-17.00 ritorno a casa

CENTRO ESTIVO PALLANDIA Aperto a tutti i bambini e bambine nati nel 2008-2007-2006.In questo centro si faranno giochi, attività sportive, laboratori musicali ed artistici.

Dove: Entrata dalle scale di fi anco alla sezione primavera;Uscita dalla sezione primavera

Giornata tipo: 7.30-9.00 entrata per chi usufruisce del servizio pre 9.00-11.45 uscite, giochi e attività didattico ricreative12.00 pranzo13.00-14.30 attività tranquille, riposino facoltativo15.00 uscite, giochi e attività didattico ricreative16.30 merenda16.45-17.00 ritorno a casa

CENTRO ESTIVO “GIOVANI MARMOTTE” Aperto a tutti i bambini nati nel 2005 - 2004 - 2003.In questo Centro Estivo si farà tanta vita all’ariaaperta, saranno proposte svariate discipline sportive ma non mancheranno i laboratori musicali ed artistici.

Dove: entrata presso il Centro Pineta di Serramazzoni, uscita presso la scuola dell’infanzia.

Giornata tipo: 7.30-9.00 entrata per chi usufruisce del servizio pre presso la scuola dell’infanzia8.45-9.00 apre il centro presso il Centro Pineta (i bambini che usufruiscono del servizio pre, verranno accompagnati da un istruttore in pineta)9.00-12.00 attività sportive e giochi in pineta- piscina12.30-13.30 pranzo presso la scuola dell’infanzia13.30-15.00 attività libere e compiti per chi li vuole svolgere15.00-16.45 tornei in pineta - caccia al tesoro, laboratori artistici e musicali presso la scuola dell’infanzia16.45-17.00 uscita presso la scuola dell’infanzia

“PINETA SUMMER VILLAGE” Aperto a tutti i bambini nati nel 2002-2001-2000-1999-1998.Parola d’ordine: tanto sport e divertimento!

Dove: Entrata ed uscita presso il centro pineta di Serramazzoni.

Giornata tipo: 7.30-9.00 entrata per chi usufruisce del servizio pre 9.00 apre il centro, accoglienza dei ragazzi9.30 iniziano le attività sportive12.30 pranzo presso un ristorante convenzionato14.00-15.00 attività libera15.00 riprendono le attività sportive16.45-17.00 ritorno a casa

Pineta Summer Village, Giovani Marmotte, Baby Pallandia e Pallandiadal 2-07-2012 al 3-08-2012

Quest’estate la Scuola di Pallavolo Serramazzonisi fa in 4 per i vostri fi gli...! E vi propone 5 CentriEstivi distinti per età e per tipo di attività svolte.

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In tutti i Centri Estivi è possibile frequentare con modalità differenti: giornata intera giornata intera senza pasto mezza giornata con pastomezza giornata senza pasto

Per tutti i Centri è previsto l’utilizzo della piscina di Serramazzoni per 2-3 volte la settimana con corso di acquaticità per i più piccoli BABY PALLANDIA-PALLANDIA e corso di nuoto per i più grandi GIOVA-NI MARMOTTE, PINETA SUMMER VILLAGE.

Tutti i ragazzi che ne faranno richiesta potranno svolgere nelle ore libere i compiti delle vacanze, seguiti dai nostri educatori.

I bambini saranno seguiti nelle attività da insegnanti di educazione fi sica, educatori professionisti ed allenatori della S.di P. Serramazzoni.

Per chi abita a Riccò, S. Dalmazio e Selva, sarà disponibile un servizio navetta (attivo solo se si raggiunge un numero minimo di richieste).

TEMPI D’ISCRIZIONE:

Per iscrizioni:Uffi cio palestra polivalente di Serramazzoni (tel.0536073622)

Da Sabato 9 Giugno per tutti i Sabati di Giugno dalle 10.00 alle 12.00Durante l’apertura del centro estivo sarà possibile effettuare le iscrizioniil Giovedì ed il Venerdì dalle 17.00 alle 18.00.FINO AL 9 GIUGNO l’uffi cio sarà aperto anche nelle mattine di Lunedì e Mercoledì dalle 10.00 alle 12.00

Oppure potete stampare direttamente i moduli sul sito www.scuoladipallavolo.it link “centro estivo serramazzoni”.

Per informazioni: Prof.ssa Paola Forni

3493231370. [email protected]

CENTRO ESTIVO “HAPPY SUMMER” Per tutti i bambini nati dal 2001 al 2005 dalle ore 8.00 alle ore 12.30. Presso la palestra polivalente di Serramazzoni

Periodi:11-15 giugno • 18-22 giugno • 25-29 giugno • 20-24 agosto • 27-31 agosto • 3-7 settembre

Giornata tipo: 8.00-9.00 ritrovo presso la palestra polivalente di Serramazzoni9.00-10.30 giochi in palestra o in pineta a seconda del tempo10.30-11.00 merenda11.00-12.00 giochi di ruolo, musica, laboratori presso la sede dell’arco12.00-12.30 uscita presso l’associazione Arco via IV Novembre

Attività proposte: Multisport: pallavolo, basket, calcio, freesbe, piscina (solo se il tempo lo permette) ecc.; giochi sportivi: palla prigioniera, omino nero, lupo e pecore ecc.; passeggiate alla scoperta del territori, giochi di ruolo: carte, monopoli, bigliardino, ecc.; percussioni, disegni ecc.

OBBLIGO CAMBIO DELLE SCARPE PER ACCEDERE IN PALESTRAOBBLIGO CERTIFICATO MEDICO DI SANA E ROBUSTA COSTITUZIONE

PER ISCRIZIONI uffi cio scuola di pallavolo, presso la palestra polivalente situata in via Lago delle MoreLunedì e martedì dalla 18.30 alle 20.00Da sabato 9 Giugno per tutti i sabati di Giugno dalle 10.00 alle 12.00FINO AL 9 GIUGNO l’uffi cio sarà aperto anche nelle mattine di Lunedì e Mercoledì dalle 10.00 alle 12.00.Gli uffi ci in agosto saranno da Lunedì 20 Agosto.Possibilità di usufruire del trasporto da Riccò, S. Dalmazio, e Selva (su richiesta e se si raggiunge il numero minimo di iscrizioni).PER INFO Paola Forni 3493231370 • Medhi 3486943460 • Uffi cio Scuola di Pallavolo Serramazzoni 0536073622

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S.di P. NEWS

Motivazione e comportamentoLo sviluppo della personalitá

Via via che maturano, gli individui sviluppano modelli di comportamento rispetto a vari stimoli. Il complesso di questi modelli abituali, così come vengono percepiti dagli altri, determina la personalità.Abitudine A, abitudine B, abitudine C,... abitudine N = PERSONALITÁ.

Quando incominciamo a comportarci in modo simile al verificarsi di concomitanze simili, questo é il comportamento che gli altri imparano a conoscere come il nostro, ovvero come la nostra personalità.Gli altri si aspettano, e possono addirittura prevedere, determinati tipi di comportamento da parte nostra.

Come cambia la personalitàMolti sostengono che dopo i sette-otto anni la personalità può subire pochi cambiamenti. Utilizzando un modello analogo a quello della figura 2.7. possiamo capire perché introdurre dei cambiamenti nella personalità di persone mature diventa sempre più difficile. Quando un individuo mette in atto un determinato comportamento all’interno di una situazione motivante, quel comportamento si trasforma in un nuovo imput per la somma delle esperienze passate di quella persona, così come indica l’anello del Feedback della figura 2.8. Più precocemente si verifica questo input nel corso della nostra esistenza, maggiore é il suo effetto sul comportamento futuro.Inoltre, più a lungo un comportamento si consolida, più esso assume la forma di un modello e più difficile sarà sradicarlo. Per questo motivo é estremamente importante introdurre dei cambiamenti o consolidarne altri nella prima fase della crescita di un giocatore perché più si “invecchia”, più tempo e nuove esperienze occorrono per provocare un cambiamento nel comportamento.

La gerarchia dei bisogni

Si é già detto che il comportamento degli individui in un dato momento é solitamente determinato dal più forte dei bisogni. Per l’allenatore, quindi, potrebbe essere interessante avere una certa comprensione dei bisogni comunemente più importanti per gli individui. Abraham Maslow ha elaborato un interessante schema, che contribuisce a spiegare la forza di determinati bisogni. Secondo Maslow, esisterebbe una gerarchia in base alla quale si collocano i bisogni umani, come illustra la figura 2.9.I bisogni fisiologici vengono situati all’inizio della gerarchia perché tendono ad avere la max forza finché non vengono in qualche misura soddisfatti. Finché questi bisogni elementari non vengonosoddisfatti, la maggior parte dell’attività di un individuo si svolgerà a questo livello, il resto darà scarsa motivazione. Ma che cosa succede alla motivazione di una persona quando si incominciano a soddisfare questi bisogni elementari? Al posto dei bisogni fisiologici, diventano importanti altri livelli di bisogni. Una volta appagati in qualche misura questi bisogni emergono altri bisogni ancora,

e così via, lungo la scala gerarchica proposta da Maslow. I bisogni fisiologici e di sicurezza in un giocatore di pallavolo, inserito nella realtà italiana, possiamo asserire che siano sufficientemente soddisfatti e quindi non saranno la molla del comportamento. Una volta che i bisogni fisiologici e di sicurezza sono sufficientemente soddisfatti, emergono i bisogni sociali e di appartenenza e cioé l’esigenza di appartenere al gruppo e di essere accettati. Dopo aver cominciato a soddisfare il proprio bisogno di appartenenza, le persone generalmente avvertono il bisogno di stima, intesa sia come stima di se stessi sia come riconoscimento da parte degli altri e in particolare dell’allenatore. Il soddisfacimento di questo bisogno di stima produce sensazioni di fiducia in se stessi, potere e controllo, i giocatori cominciano ad avere l’impressione di essere utili e di potere contribuire positivamente alla crescita dell’ambiente. Una volta che i bisogni di stima cominciano ad essere adeguatamente soddisfatti, sono i bisogni di autorealizzazione a prevalere come mostra la figura 2.10.

RUBRICA MARKETING

di Rodolfo “Giobbe” Giovenzana

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ASPETTATIVA

FISIOLOGICI

SICUREZZA(PROTEZIONE)

ELEVATA

INTE

NSI

TÀ D

EI B

ISO

GN

I

MODESTA

SOCIALI(APPARTENENZA)

STIMA(RICONOSCIMENTO)

AUTOREALIZZAZIONE

DISPONIBILITÀ

MOTIVI

OBIETTIVI

ATTIVITÀ RIVOLTEALL’OBIETTIVO

ATTIVITÀ OBIETTIVO

COMPORTAMENTO

ASPETTATIVA(SOMMA DELLE

ESPERIENZE PASSATE)

DISPONIBILITÀ

MOTIVO

ANELLO DEL FEEDBACK

OBIETTIVI

COMPORTAMENTO

AUTOREALIZZAZIONE

STIMA

SOCIALI

SICUREZZA

FIS.

Figura 2.7

ASPETTATIVA

FISIOLOGICI

SICUREZZA(PROTEZIONE)

ELEVATA

INTE

NSI

TÀ D

EI B

ISO

GN

I

MODESTA

SOCIALI(APPARTENENZA)

STIMA(RICONOSCIMENTO)

AUTOREALIZZAZIONE

DISPONIBILITÀ

MOTIVI

OBIETTIVI

ATTIVITÀ RIVOLTEALL’OBIETTIVO

ATTIVITÀ OBIETTIVO

COMPORTAMENTO

ASPETTATIVA(SOMMA DELLE

ESPERIENZE PASSATE)

DISPONIBILITÀ

MOTIVO

ANELLO DEL FEEDBACK

OBIETTIVI

COMPORTAMENTO

AUTOREALIZZAZIONE

STIMA

SOCIALI

SICUREZZA

FIS.

Figura 2.8

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S.di P. NEWS

L’autorealizzazione é il bisogno di massimizzare il proprio potenziale, qualunque esso sia. Come ha detto Maslow: « Un uomo deve essere quello che può essere ». L’autorealizzazione, quindi, é il desiderio di diventare quello che si é in grado di diventare. Il modo in cui si esprime l’autorealizzazione può cambiare durante il ciclo dell’esistenza. Un giocatore ad esempio, può con il tempo impegnarsi in ruoli nuovi nei quali massimizzare il proprio potenziale, allorché i suoi attributi fisici si modificano nel tempo e i suoi orizzonti si ampliano. Stà all’allenatore creare un ambiente in cui i giocatori si sentano motivati a soddisfare i bisogni di stima e di autorealizzazione e creare degli uomini pronti a passare a un livello dell’esistenza superiore. Quando ciò avviene, si può essere certi che il gruppo dà quello che é in grado di dare.

La ricercamotivazionaleUn allenatore deve essere profondo conoscitore di se stesso e rendersi conto di non poter dirigere un gruppo di giocatori che gravitino a livelli di esistenza superiori. A ogni determinato livello, un individuo manifesta il comportamento e i valori caratteristici delle persone di quel livello; un allenatore che graviti intorno a un livello inferiore (per esempio con problemi di appartenenza) non può neppure capire persone che si trovino a un livello superiore. Quindi un allenatore deve come minimo godere della stima dell’ambiente in cui opera.

La stimaDue bisogni hanno a che fare con la stima: il prestigio e il potere.

Il prestigioChe cos’é esattamente il prestigio? Gellerman lo definisce come «una specie di definizione non scritta dei tipi di condotta che ci si aspetta che le altre persone manifestino in nostra presenza: che grado di rispetto o di disprezzo, di formalismo o di confidenza, di riservatezza o di franchezza». Il prestigio é qualcosa di immateriale che la gente concede a un individuo.

Il potereLa risorsa che permette a una persona di influenzare gli altri o indurli al consenso é il potere. Esso é il potenziale di influenza di una persona. Tendenzialmente ci sono due tipi di potere: il potere della posizione e quello personale. Gli individui che sono in grado di indurre gli altri al consenso grazie al ruolo che ricoprono nell’organizzazione hanno il potere della posizione, gli individui che devono l’influenza che esercitano alla personalità e al loro comportamento, hanno il potere personale.Il bravo allenatore deve essere dotato di tutti e due i poteri.

L’autorealizzazioneMolto difficile definire l’autorealizza-zione, ma comunque due motivi sono collegati ad essa: la competenza e l’affermazione.

La competenzaIl senso di competenza si collega strettamente con il concetto di aspettativa trattato in precedenza. Il fatto che gli allenatori abbiano un senso di competenza forte o debole dipende dai loro successi o insuccessi nel passato: se i successi sono tali da mettere in ombra gli insuccessi, il senso di competenza sarà di norma elevato. Avranno un atteggiamento positivo nei confronti della vita e considereranno quasi tutte le nuove situazioni come un’interessante sfida che

possono vincere. Dato che l’aspettativa tende ad influenzare i motivi, gli allenatori con un basso senso di competenza saranno raramente motivati a cercare nuove sfide o ad assumersi dei rischi. Il senso di competenza non é necessariamente permanente. Un’evenienza imprevista, buona o cattiva, può influenzare il senso di competenza di una persona in modo positivo o negativo.

L’affermazioneLe persone motivate dall’affermazione non sono giocatori d’azzardo e preferiscono lavorare su un problema, anziché lasciare il risultato al caso.Quanto agli allenatori, fissare obiettivi moderatamente difficili, ma potenzialmente raggiungibili, può costituire un elemento di valutazione del loro atteggiamento nei confronti del rischio. Gli allenatori che tendono a estremizzare il proprio atteggiamento nei confronti del rischio, o favorendo grossi azzardi nelle scelte, o minimizzando l’esposizione a possibili sconfitte, si comportano come i giocatori d’azzardo che scelgono il grosso rischio perché il risultato finale non dipende da loro e, quindi, essi possono facilmente eludere, mediante una pseudorealizzazione, ogni responsabilità personale in caso di sconfitta. L’individuo prudente sceglie rischi modesti, in cui il guadagno é piccolo ma sicuro, forse perché ci sono pochi pericoli e, conseguentemente, é contenuta la probabilità che esso venga biasimato nel caso le cose non vadano per il verso giusto. Gli allenatori motivati dalla affermazione assumono una posizione intermedia, preferendo una misura moderata di rischio, perché ritengono che i loro sforzi e le loro capacità potranno influenzare il risultato. Nel mondo dello sport in effetti, questo realismo aggressivo é il marchio che contraddistingue l’allenatore di successo.

RUBRICA MARKETING

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ASPETTATIVA

FISIOLOGICI

SICUREZZA(PROTEZIONE)

ELEVATA

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NSI

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ISO

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I

MODESTA

SOCIALI(APPARTENENZA)

STIMA(RICONOSCIMENTO)

AUTOREALIZZAZIONE

DISPONIBILITÀ

MOTIVI

OBIETTIVI

ATTIVITÀ RIVOLTEALL’OBIETTIVO

ATTIVITÀ OBIETTIVO

COMPORTAMENTO

ASPETTATIVA(SOMMA DELLE

ESPERIENZE PASSATE)

DISPONIBILITÀ

MOTIVO

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ESPERIENZE PASSATE)

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Figura 2.9 Figura 2.10

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RUBRICA TECNICA

di Karc Kiraly

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L’aspetto morale della difesaAlla fi ne degli anni 80 esplode il fenomeno “squadra Americana”.

Gli anni 90 sono dominati dalla squadra Nazionale Italiana che è stata capace, non solo di fare una sintesi di tutte le esperienze pallavolistiche precedentemente avviate da altre scuole, ma di esprimere originalità tecnico-tattiche che ne hanno fatto la “Scuola” pallavolistica più ammirata nel mondo.Parleremo della filosofia della difesa che ha attinto a piene mani dai concetti nati dalla esperienza Americana, rifacendoci a concetti ormai universalmente adottati ed espressi da due allenatori americani tra i più bravi al mondo, Carl Michael Mc Gown e Doug Bill.Distinzione tra l’aspetto tecnico e quello morale: l’aspetto MORALE prescinde dalla tecnica stessa ma è valorizzato dalla nostra disposizione mentale al lavoro (ci sono ragazzi/e tecnicamente ben impostati che non difendono una palla e, al contrario, atleti/e non in possesso di una buona tecnica, ma che raccolgono molti palloni).La difesa, nel complesso della sua filosofia, è un fondamentale che richiede tempi lunghi di acquisizione per il coinvolgimento dell’IO interiore (acquisizione della mentalità attraverso il cambiamento del carattere). È un lavoro lento, ma che dà risultati nel tempo e anche i risultati non saranno apprezzabili facilmente, perché si passerà da due palle salvate su dieci, a tre palle salvate su dieci, non apprezzabile da chi guarda, ma dati alla mano si vede che in un set si sono salvate sei palle in più di quella che era la media precedente, una a testa, ipotesi.Obiettivi che noi ci possiamo porre, ma che dipendono molto dalla disposizione mentale dei giocatori.La mentalità di allenamento alla difesa deve essere trasferita su tutti i fondamentali.Andare in palestra non per passare due o tre ore di allenamento, ma per ottenere dei risultati di allenamento. Nel discorso difesa, almeno il 70% dipende dalla nostra disposizione mentale all’allenamento: allenamento perché la partita è solo una conseguenza dell’allenamento; è impossibile che chi si allena bene, con la giusta mentalità, poi giochi male. Far sì che quando si va in palestra si sia mentalmente educati a perseguire degli obiettivi.

1. OBIETTIVO: non sopportarel’errore, non tollerarlo. Avere un’avversione fisica allo sbaglio, avere un “odio” totale verso tutto quello che non è corretto, tutto quello che non è il gesto e il risultato giusto da ottenere in allenamento. Esternare disapprovazione e rabbia nei confronti di chi non ha fatto nulla per evitare che una situazione negativa si verificasse e ha sbagliato per non avere fatto il massimo, è un qualche cosa che fa sì che io non possa permettermi di sbagliare. Io non sopporto l’errore e quindi non sopporto di perdere e se sono una persona razionale faccio di tutto per evitare di perdere e, per evitare di perdere non basta dire nello spogliatoio: “Ragazze/i, oggi bisogna vincere!”.Bisogna prepararlo nell’allenamento attraverso una metodologia che rispecchi questa filosofia. Filosofia nella quale non c’è posto per paure e insicurezze.Partiamo da un altro ragionamento per spiegare meglio la filosofia del “non sopportiamo l’errore”.Noi, cosa ci alleniamo a fare?Andiamo in palestra per sezionare la partita, dividendola in esercizi che sono poi dei pezzetti di partita più o meno analitici che noi vogliamo analizzare e ripetere tante volte.

Ripetiamo tante volte dei gesti per far scaturire l’automatismo e quindi far diventare quei gesti automatici. Vogliamo che diventino degli automatismi giusti e cioè gesti giusti che ci facciano vincere le partite, non quelli che ce le fanno perdere.A questo punto, ATTENZIONE, così come si instaurano gesti giusti se la nostra serie di ripetizioni è positiva, così, senza che noi lo vogliamo, si instaurano allo stesso modo automatismi negativi, se quello che facciamo è scorretto, cioè esattamente il contrario di quello che vogliamo ottenere dall’allenamento. Se noi non instauriamo una mentalità, una metodologia di lavoro di un certo tipo, questo automatismo negativo si inserisce senza che noi ce ne accorgiamo.Andando oltre, facciamo un esempio: se io faccio un gesto positivo, vado a +1 nella scala che mi porta all’efficienza (obiettivo di allenamento inteso come raggiungimento dell’efficienza in un qualcosa, vuoi difesa, ricezione, servizio, ecc.). Se io quel qualcosa lo faccio male o non lo faccio affatto (cioè lascio, perché fare un gesto scorretto, non vuol dire solo farlo, ma vuol dire anche lasciare che una situazione negativa vada da sola), ad esempio se quando arriva la palla io non faccio niente per prenderla, c’è già stato un gesto scorretto, perché tutto il mio sistema nervoso non ha reagito pur vedendola, quindi l’impulso automatico, dal vedere all’agire, è stato inibito

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RUBRICA TECNICA

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segnando un – 1 nella scala dell’efficienza. Questo –1 però non ha lo stesso valore del +1 del gesto positivo, ma il rapporto è di 1 a 10 e nella scala dell’efficienza andrò a: (+1 –10)= -9.Sappiamo che togliere un difetto è più difficile che instaurare un automatismo nuovo su un terreno vergine, per cui se si instaura un automatismo negativo devo ripetere 10 volte il gesto positivo per poter annullare il –9 nella scala dell’efficienza. L’allenamento quindi è negativo se non è fatto bene, non è bene andare in palestra a fare –1, -2, -3, e lasciare che si instaurino automatismi negativi, perché poi quelli non li togliamo più e arriveremo al punto che vinceremo solo se gli altri sono peggio di noi. Rivedere quindi il nostro approccio mentale all’allenamento in modo tale d’arrivare ad essere efficienti è sicuramente un processo lungo, che comunque parte, dall’educazione dell’individuo e dall’auto-responsabilizzazione perché, come già sappiamo, l’allenatore non può stare dietro il sedere di ognuno, ad ogni azione, come non si può costringere all’efficienza una persona se non si ha la sua collaborazione: questa è l’unica via per raggiungere l’efficienza.

2. OBIETTIVO:provare sempre. Non esiste una palla che non sia gestibile, il tarlo dell’inefficienza sta proprio nel provare a gestire solo i palloni facili, mentre quelli difficili, o quasi impossibili, non fanno parte del nostro lavoro. Troppo spesso succede che se la palla non è tirata facile, piano e addosso, non è difesa e se arrivano 20 schiacciate e non se ne prende neanche una, ci si arrabbia e ci si scusa: “cosa vengo a fare all’allenamento, non ho toccato nemmeno un pallone!”. Se invece in quell’esercizio specifico,

ci vengono tirate tutte palle addosso, precise, ci si concentra, si raccolgono tutte le energie, si prendono tutti i palloni, si fa bella figura “mi raccomando, addosso qui, in mezzo alle ginocchia non tanto forte” e si prende un pallonetto prendibilissimo, si è contenti e si pensa: “oggi sono stato bravo in difesa, buona percentuale”. Questo è un esercizio fine a se stesso, è un test (palloni piano addosso) che non centra niente con la pallavolo. Si è contenti di aver preso quei palloni piano e addosso, ma poi quando prosegue l’allenamento e si sta in campo per perseguire altri obiettivi come muro, attacco, battuta, ricezione, ecc… Tutte le volte che ci sono palloni che volano, mi pongo nei loro confronti come se fossi in difesa e quindi “solo se piano e addosso”, condizione che comunque nella pallavolo non esiste mai. Difesa vuol dire impedire che un pallone cada a terra, non vuol dire prendere una schiacciata.Gli Stati Uniti sintetizzarono così il concetto di difesa: una palla che sta andando tra il pubblico a 20 m di distanza, il giocatore la rincorre ugualmente; questa è l’espressione massima del concetto “proviamo sempre” in cui un giocatore non sta a porsi il problema se la palla che arriva la può prendere o non la può prendere (“è fuori dalla mia portata non la prendo”).La palla è talmente veloce che uno, in quei momenti, non può fare dei ragionamenti, deve solamente agire e nell’ambito della tecnica che gli è stata insegnata, fa un gesto che può avvenire da fermo, o può invece spostare i piedi e iniziare una corsa per raggiungere la palla, dopo di che, farà un tuffo come ultima risorsa a disposizione. Fatto questo, se non avrà preso la palla, avrà comunque fatto tutto quello che era nelle sue possibilità e se fosse stato nelle sue possibilità, avrebbe preso la palla. Provando sempre, oltre ad instaurare quell’automatismo positivo visto prima, dalla ripetizione costante

traggo dei benefici per aumentare le mie possibilità.999 volte dobbiamo provare a prendere quella palla e per 999 volte non ci arriviamo, ma ci sarà una millesima volta in cui questa palla entra nel campo delle mie possibilità. Quei 20 cm che mi separano dalla palla, 999 volte di ripetizioni me li hanno coperti, ma attenzione quella millesima volta esiste solo se ci sono stati quei 999 tentativi apparentemente negativi. Se noi ci blocchiamo non ci sarà mai una millesima volta in cui noi saremo padroni di un gesto superiore alle nostre attuali possibilità. “Non sopportare l’errore”, “Provare sempre” sono concetti morali che noi dobbiamo trasferire nel nostro allenamento perché ne sono la linfa vitale. Non esiste alternativa, l’alternativa è l’inefficienza, non solo nella difesa, ma in tutti i fondamentali: la rincorsa della schiacciata fatta sempre bene, perché la rincorsa non è un trasferimento, uno spostamento da un posto all’altro, ma è un’acquisizione di velocità orizzontale che si trasforma in elevazione e se non la facciamo sempre bene succede che ogni volta che schiacciamo siamo praticamente fermi, ci siamo mossi in anticipo e, da fermi, non abbiamo potenza perché non si ha massa e perché non si ha energia cinetica acquisita: non si ha niente. Andare a muro ogni volta anche nelle condizioni più difficili, andare: dice “non ci arrivo”. Provaci!.È opportuno lavorare nella direzione della perfezione pur sapendo che non la si raggiungerà mai. “Raggiungere la perfezione è un viaggio non una meta!”.Ultimo aspetto è il concetto di aspettarsi sempre la palla: ci sono delle situazioni in cui il giocatore vedendo una palla pensa che non lo riguardi giudicando l’attacco in un altro settore del campo; spesso questo giocatore è portato ad avere un attimo di rilassamento, commettendo un errore grossolano perché esiste una possibilità che quella palla arrivi nella sua zona. Ad esempio il pallone che tocca le mani del muro, o se lo schiacciatore è molto abile nel nascondere la direzione reale di attacco, o comunque quei palloni che nessuno di noi può prevedere in anticipo. Automaticamente un rilassamento mentale, prima ancora che di posizione, mi porta a non essere più nelle condizioni di gestire quella palla. Un buon difensore è quello che è convinto che la palla la dovrà gestire lui, non che la toccherà qualcun altro e che il compito spetterà a lui a prescindere dal fatto che poi quella palla la gestirà effettivamente lui o un altro.

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che i ruoli sono importantissimi perché definiscono che cosa posso aspettarmi dall’altro ed in generale quando i membri del gruppo hanno ruoli ben definiti tendono ad essere soddisfatti e ad offrire buone prestazioni.Ma perché vi è la necessità di appartenere ad un gruppo? Nel passato evolutivo dell’uomo lo stabilire legami con altre persone ha rappresentato un enorme vantaggio per la sopravvivenza: cioè maggiori possibilità di caccia, la possibilità di difendere più efficacemente i figli, maggiore quantità di cibo disponibile… quindi il bisogno di appartenenza è innato e proprio di tutte le culture e società. I ragazzi sono la massima espressione di questo bisogno di appartenenza e soprattutto alla loro età è evidente un certo conformismo al gruppo: seguire una moda, fumare o bere più facilmente...Il conformismo può essere definito come un cambiamento nel comportamento dovuto all’influenza, reale o immaginaria degli altri (Kiesler e Kiesler, 1969). Il conformismo può dipendere da 2 aspetti:

1. Ci si uniforma al comportamento degli altri quando si è incerti sul da farsi o quando ci si trova in una situazione nuova o inattesa. Quindi il comportamento della gente intorno a noi ci suggerisce che cosa si deve fare, cioè si usa l’informazione esterna per decidere come comportarsi.

2. Ci si uniforma al comportamento degli altri per non apparire ridicoli o, in alcuni casi, vi è addirittura la paura di essere puniti per il fatto di essere diversi dagli altri.

Quindi l’adesione incondizionata al comportamento altrui lo si fa per essere accettati ed evitare di essere rifiutati o poco considerati dagli altri membri del gruppo.Immaginiamo che qualcuno si convinca che il mondo finirà presto. Costui potrebbe trovare qualche seguace che ha il suo stesso pensiero e così costituire un gruppo. Molto probabilmente questo gruppo sarà deriso dai non appartenenti e questo renderà il gruppo ancora più forte e coeso, in tutti gli adepti aderiranno a norme, valori e comportamenti molto particolari, talvolta anche estremi (esempio le sette). Questo, ovviamente anche in forme meno estreme o pericolose, succede in tutti i gruppi sociali a cui apparteniamo, tra cui anche il gruppo squadra.In questo esempio è chiaro come il conformismo possa spiegare il processo di consolidamento del gruppo ma il funzionamento del gruppo dipende anche da altri aspetti come: le capacità del leader, la capacità di risoluzione dei conflitti da parte del gruppo e dalla capacità dei membri di prendere soluzioni vantaggiose per il gruppo.Come disse Michael Jordan: ‘il talento individuale fa vincere una partita, la squadra fa vincere il campionato’. Jordan è considerato un buon esempio di leadership avendo un’attenzione selettiva sul compito e un orientamento sull’obiettivo (quelle che comunemente chiamiamo voglia di riuscire e di vincere ad ogni costo ed ogni sfida). Inoltre non dominava il gioco solo da un punto di vista atletico ma anche per capacità strategiche che indirizzavano al compito e all’obiettivo l’intera squadra.I leader come Jordan sono persone con grandi capacità tecnico tattiche ma anche con personalità forti. Leader deriva dal verbo inglese to lead che significa guidare per cui essere leader significa avere determinate capacità per

La pallavolo è uno

sport di squadra, cioè un gruppo di atleti si confronta durante prestazioni competitive con un altro gruppo di atleti. Oltre al gruppo squadra, nella nostra realtà sono coinvolti altri gruppi a livelli differenti, ad esempio il gruppo genitori ed il gruppo tifosi.Il gruppo è l’insieme delle persone che stanno nello stesso posto e nello stesso momento. Il gruppo diventa sociale nel momento in cui le persone del gruppo interagiscono tra di loro e sono interdipendenti, ovvero i bisogni e gli scopi di ognuno dipendono anche dall’altro. È chiaro quindi che i membri di una squadra si influenzano vicendevolmente per raggiungere insieme scopi comuni, come la vittoria.Ovviamente per far si che un gruppo si strutturi sono necessarie delle norme sociali, cioè delle regole implicite (talvolta anche esplicite) di comportamenti, di valori e di credenze accettabili dal gruppo. Ad esempio sono tipiche del gruppo sportivo le regole esplicite di come vestirsi oppure implicite, come non rubare negli spogliatoi. Oltre alle regole all’interno del gruppo vi sono anche dei ruoli ben definiti: la posizione dell’allenatore è ben diversa da quella del giocatore. Sia le norme

RUBRICA PSICOLOGIA

della Dott.ssa Claudia Fiorini

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La squadra, il leader e la gestione dei confl itti!

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S.di P. NEWS

agire o essere come un leader. La parola Leadership pone l’accento sull’insieme delle esperienze che una squadra può condividere e quindi sulla possibilità che la leadership sia significativamente un ‘processo ‘di squadra. La connotazione, ovviamente, è positiva e virtuosa.In diversi studi si è cercato di isolare e comprendere quali fossero i tratti o le caratteristiche maggiormente associate all’essere leader. Caratteristiche quali la capacità di giudizio, l’intelligenza, il grado di conoscenza, l’originalità di giudizio, lo spirito di iniziativa, il bisogno di riuscita, la perseveranza, la cooperazione, il controllo emotivo, la socievolezza, il bisogno di eccellere, la cooperazione, l’onestà sono tutte caratteristiche, a detta della ricerca scientifica, necessarie, se non sufficienti, a garantire una leadership efficace. In sostanza non è leader solo colui che possiede doti innate, piuttosto, sembra, che queste specifiche qualità che il leader debba possedere siano tali se la persona si trova nel posto giusto al momento giusto. In questi termini l’allenatore è uno dei condottieri del gruppo.Alcuni allenatori sono orientati maggiormente al compito cioè prestano più attenzione al risultato ed alla quantità di lavoro che viene fatto, altri sono più orientati alle relazioni tra i membri. Non esiste un leader più efficace dell’altro ma è leader colui che riesce ad adattare questi due stili alle

RUBRICA PSICOLOGIA

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Dott.ssa Claudia [email protected]. 347 3551370

diverse situazioni. In altre parole sia la prestazione che la soddisfazione o il benessere della squadra dipendono da un continuo allineamento o adattabilità del coach a quelle che sono le richieste e i bisogni che provengono dal gruppo, sia esso gruppo atleti che gruppo società. Una nota importante che ci viene dalla ricerca è sottolineare che i comportamenti degli allenatori incidono più marcatamente sull’utenza più giovane ed inesperta. La necessità è di creare un benessere generale tra gli atleti in quanto questo è direttamente correlato al risultato sportivo e al mantenimento dell’impegno sportivo, cercando di trovare il giusto equilibrio tra le differenti esigenze dei ragazzi e la necessità di controllo finalizzato all’apprendimento tecnico-tattico e quindi al risultato della prestazione.Altra caratteristica fondamentale è come la leadership di un allenatore interviene nei processi di coesione della squadra, coesione che può essere variabile fondamentale al fine del raggiungimento della vittoria sportiva. Per valutare il grado di coesione di una squadra occorre analizzare ciò che ogni atleta riporta sia rispetto a giudizi, valutazioni sul grado di coesione che percepisce per se stesso e per i suoi compagni di squadra, sia la valutazione sulla sua personale disponibilità a farne parte o, piuttosto, di prenderne le distanze. Si parla di gruppo coeso quando la maggior parte o tutti gli atleti si ritrovano a valutare, percepire e giudicare la propria squadra e il loro desiderio o senso di appartenenza ad essa in maniera simile o identica. Alcuni strumenti possono essere utili sia per individuare il leader della squadra sia per capire se il gruppo è coeso. Il sociogramma di Moreno è uno strumento che tutti conoscono e che può evidenziare un risultato anche senza fare un’elaborazione più complessa. Facciamo un esempio di un test sociometrico applicato ad una squadra giovanile.

Ad ogni atleta vengono rivolte 3 domande:1- Tra tutti i tuoi compagni di squadra, chi vorreste che facesse parte della tua squadra?2- tra tutti i tuoi compagni di squadra, chi invitereste alla tua festa di compleanno?3- Se tu dovessi confidare un segreto

a quale dei tuoi compagni di squadra lo confideresti?

Ad ogni domanda bisogna rispondere con un nome e la stessa persona può comparire in ogni risposta. Ovviamente i criteri indagati sono bravura, simpatia,affettività, fiducia. Il più nominato è colui che è nominato leader ed è possibile capire anche per quale criterio.Un’altra forma del sociogramma di Moreno è rivolgere ai propri atleti le seguenti domande:

• Scelta di compito:1. Ipotizza di giocare una partita importante. Scrivi in ordine di preferenza tre compagni che vorresti in squadra.2. Chi invece escluderesti? Scrivi in ordine di preferenza altri tre nomi

• Scelta affettiva:1. Ipotizza di andare in trasferta. Scrivi in ordine di preferenza tre compagni che vorresti in squadra.2. Chi, invece, non vorresti in camera. Scrivi in ordine di preferenza tre compagni che vorresti in squadra.

Rispetto alla coesione in gruppo è possibile utilizzare un semplice questionario: questionario sulla coesione di Johson (1969). E’ un questionario a cui può rispondere l’allenatore e ad ogni risposta ‘si’ si assegnano 3 punti, 2 punti per i ‘qualche volta’, 1 punto per i ‘no’. Se il punteggio totale è tra 8 e 12 la coesione del gruppo è scarsa, tra 13 e 18 è buona e oltre i 19 punti è ottima.Vediamo le domande:

1. al gruppo piace lavorare insieme?2. gli atleti lavorano bene in gruppo?3. si mostrano fieri del loro lavoro, delle loro attività e dei risultati sportivi?4. sostengono il gruppo?5. fanno blocco contro le influenze e le opinioni esterne?6. considerano gli scopi del gruppo come importanti?7. il gruppo fa in modo che gli allenamenti siano effettuati con impegno?

Per una valutazione più completa e approfondita della coesione di squadra è necessario l’intervento di uno psicologo sportivo però già questo può dare spunti di lavoro e di comprensione di alcune dinamiche.

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La LIBRA è una tavoletta elettronica collegata a un computer che attraverso la vista o attraverso un rumore permette di correggere gli errori in fase di statica utilizzando un canale diverso dalla propriocezione (canale visivo o uditivo).

Il TRX ( foto 3) è un altro strumento molto semplice, che permette di effettuare una serie innumerevole di esercizi provanti sia per la forza sia per la propriocezione della caviglia e del corpo nel suo insieme.

Infine il KINESIS ( foto 4), nato come strumento per aumentare la forza nelle palestre fitness, può essere utilizzato anche a scopo fisioterapico in quanto offre una resistenza costante in tutti i movimenti, sia a corpo libero, sia con l’ausilio di tavolette o pedane. Un altro apparecchio elettronico che viene spesso utilizzato è il SENSORIZE ( foto 5, 6); questo strumento misura lo spostamento in verticale del baricentro andando a misurare effettivamente lo spostamento e calcolando con precisione la misura del salto.

Dopo aver spiegato come avviene e come si tratta in fase acuta una distorsione si passa alla vera e propria riabilitazione prima della ripresa dell’attività sportiva.A causa della lesione più o meno importante del legamento peroneo astragalico anteriore e del legamento peroneo calcaneare, vengono a mancare la forza e la propriocettività, elementi fondamentali per la stabilità e per il ruolo che la caviglia ha nell’attività di un atleta. Oltre alle semplici ma mai banali camminate sulle punte e sui talloni, utilizzo di tavolette dure e morbide, vengono utilizzati alcuni strumenti per migliorare la qualità del lavoro svolto e che possano aumentare le prestazioni dello sportivo stesso ( foto 1, 2).

RUBRICA MEDICA

di Andrea Sternieri e Cristiano Cambi

Distorsione di caviglia!L’importanza del gesto atletico e il recupero dell’attività sportiva!

••SECONDA PARTE

FOTO N°1

FOTO N°3

FOTO N°2

FOTO N°4

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È molto interessante osservare il salto con un piede andando a confrontare la differenza tra la caviglia sana e quella che ha riscontrato l’infortunio per capire qual’è il deficit che bisogna recuperare.

Questi esercizi vanno svolti tutti i giorni per cercare di diminuire i tempi dell’infortunio senza però andare a sovraccaricare la caviglia ed evitare nuove infiammazioni. Il numero di giorni variano anche dall’entità della lesione e vanno dai sei ai quindici giorni circa. Questa sarebbe un’ottima riabilitazione ma non sufficiente.

Spesso si hanno recidive proprio perché non si integra la caviglia all’interno del gesto atletico o non si da sicurezza mentale all’atleta. Questo deficit pisco-fisico, nel lungo periodo può provocare ulteriori lesioni all’arto interessato o attraverso compensi ad altri distretti Quindi si metteranno in atto gli esercizi propriocettivi e di rinforzo muscolare facendo eseguire al giocatore il gesto tecnico con la palla, questo permetterà al Terapista e all’atleta di avere un test perfetto sul recupero dall’infortunio.L’ultima fase prevede quindi l’utilizzo degli strumenti elencati precedentemente, ma andando ad integrare le fasi di statica o di dinamica con quei gesti che l’atleta svolge innumerevoli volte in palestra durante gli allenamenti. Questa fase deve essere integrata e contemporanea alla ripresa graduale degli allenamenti e può protrarsi anche per diverse settimane.

RUBRICA MEDICA

Per informazioni o chiarimenti contattare CINESICA poliambulatorio privato fisioterapia 3356443535 (Andrea 3349534545).

FOTO N°5

FOTO N°6

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C’è un amico in+ che scendein campo con voi.È Kinder+Sport, checon il suo sostegnoè ovunque ci sia volleyin Italia: a scuola così come con i nostri azzurri.

Kinder+Sport è il progetto di Ferreronato per diffondere e promuoverela pratica sportiva come una sana abitudine quotidiana, incominciandodalle nuove generazioni.In Italia, Kinder+Sport supportala passione dei giovani atleti attraversole principali federazioni sportive.In Europa, collabora con le istituzioniper organizzare attività che avvicinano i più piccoli ad uno stile di vita sano.

Che cos’è Kinder+Sport?

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