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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 92018460631- DISTRETTO 32 E-Mail intranet: [email protected] -
POF
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Anno Scolastico 2008\09
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “B. COZZOLINO”
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADOTel/fax0818656240 - Distretto 32 – E-Mail intranet: naic862008@ istruzione.it - E-Mail: [email protected]
Legge n.97/94
A partire dall’anno scolastico 2000/2001 il Plesso Nappo (comprendente alcune classi di scuola dell’infanzia e primaria ) è stato accorpato alla Scuola Secondaria di primo grado “B.Cozzolino “ per
effetto della Legge 97/94 dando luogo ad un Istituto Comprensivo
potenziale laboratorio delle innovazioni previste dalla riforma della scuola di base.
DIRIGENTE SCOLASTICO: LIGRONE GIUSEPPE
RESPONSABILE AMMINISTRATIVO: Annunziata Giovanni
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: Rainone Luisa
Nunziata Domenica
Fabbrocino Giuseppina
Simonetti Giovanni
Sorrentino Umberto
ORARIO APERTURA UFFICIO: Tutti i giorni dalle ore 7.30 alle ore 13.30
ORARIO APERTURA UFFICIO AL PUBBLICO:
Pomeriggio : martedì dalle ore 14,30 alle ore 16,30
ORARIO APERTURA UFFICIO DIRIGENTE SCOLASTICO :
Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 13.00
Quadro riassuntivo del Piano dell’offerta formativa. Anno scolastico 2008\09
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 2
Orario di funzionamento dell’ Ufficio di Segreteria
SEZ. A – SCUOLA SEZ. B – TERRITORIO
Gli alunni frequentanti nel corrente anno scolastico formano n.21 classi scuola secondaria di primo grado n.5 classi scuola primaria n.3 scuola dell’infanzia
Struttura tempo dell’ I.C. S.
Scuola secondaria di primo grado
n°21 classi : Modulo 30+3
Risorse professionali:docenti N° 51 di cui n°7 docenti di scuola primaria n°8 docenti della scuola dell’infanzia
personale ATA n°19
n° 1 Responsabile amministrativo n° 5 collaboratori amministrativi
Risorse materiali.Edificio scuola secondaria di I grado : 21 aule,4 laboratori, 1 auditorium, 1 sala per la dirigenza,2 uffici amministrativi,1 sala professori.
Laboratori: informatico e/o multimediale, scientifico, ceramica. Palestra, atelier per attività artistiche, giardino per quelle ambientali, biblioteca. Cucina.Sussidi didattico- scientifici e multimediali.
Plesso Nappo : 11 aule – salone _ 1 laboratorio d’informatica spazio esterno per attività
San Gennaro Vesuviano è un paese di circa 11000 abitanti, non omogeneo per distribuzione degli stessi sul territorio.
------------Negli ultimi anni il paese è cresciuto a causa di un flusso migratorio rilevante che ha alterato l’identità urbanistica e socioculturale preesistente.
-------Il settore di economia prevalente è quello terziario, con presenze importanti di almeno tre insediamenti industriali. ----Esistono associazioni culturali, società sportive e di volontariato, che ancora non hanno assunto una dimensione organizzativa integrata capace di rispondere ai bisogni di cultura e di occupazione del tempo libero in rapporto alla complessità sociale, anche per la frammentazione della politica di programmazione territoriale.
-------Si rilevano forme di disagio che si manifestano attraverso comportamenti caratterizzati da forme di egocentrismo e di isolamento, di rafforzamento di stereotipi, di emulazione modelli negativi esistenti sul territorio che non favoriscono la solidarietà e la partecipazione sociale e civile.
---------I flussi immigratori più recenti fanno registrare la presenza di cinesi e di cittadini provenienti dall’est europeo con problemi di integrazione, di identità e di scambi interculturali. ----Nell’immaginario sociale la scuola assume una collocazione periferica e una funzione marginale nella risoluzione dei problemi socioculturali, relazionali e occupazionali.
SEZ. C – FINALITÀ, OBIETTIVI, SCELTE PEDAGOG. SEZ. D – INTEGRAZIONE COL TERRITORIO
Formazione dell’uomo e della donna, del cittadino/a in grado di : esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda,
e influenzarlo positivamente; risolvere i problemi che di volta in volta incontra; riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di
crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre; comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi
simbolici e culturali; maturare il senso del bello; conferire senso alla vita. essere soggetti attivi, di compiere scelte, di dare valore e
significato alle proprie esperienze comprendere se stessi, vedersi in relazione con gli altri,
soprattutto nella prospettiva di un proprio ruolo definito e integrato nell’universo circostante
porsi in modo attivo di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni comportamentali esterne,
Protocolli d'intesa :
1. Scuola primaria e d’infanzia per il progetto “Continuità”
2. Scuole secondarie e realtà economiche del territorio per progetti di:
orientamento integrazione offerta formativa
3. progetti in rete ”-l’Istituto d’Arte
-l’Istituto Agrario -Comune per la partecipazione ad iniziative culturali sul territorio locale
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 3
senza subirle ma decifrando, riconoscendo e valutando anche i messaggi impliciti, negativi e positivi, che le accompagnano.
Scoprire la difficoltà, ma anche la necessità, dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà
riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli (in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento;
avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità.
4. -Consorzio dei comuni e ASL per il progetto L. 285/97
5. Università per progetti sulle lingue europea
6. Progetto scuola (art. 9) “Insieme si sta bene”
SEZ. E - ATTIVITA’ FORMATIVE e PROGETTUALI SEZ. F – PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI
1. Avviamento alla pratica sportiva.2. Educazione alla salute3. Educazione ambientale/alimentare.4. Educazione alla legalità 5. Laboratorio di lettura e scrittura .6. Scuola sicura7. Progetto cineforum8. Progetto teatro9. Progetti di recupero e sviluppo 10. Informatica 11. Latino 12. Laboratorio di disegno tecnico e geometrico13. Laboratorio di lingua inglese : storia, costumi, tradizioni e
folklore14. Attività motorie15. Educazione stradale e patentino
Progetti:
Autoformazione
Aggiornamento
Partecipazione ad iniziative progettuali esterne
SEZ. G – PIANO ORGANIZZATIVO SEZ. H – VALUTAZIONE SISTEMA
Organi e figure funzionali al sistema:
Dirigente Scolastico Staff di Presidenza: collaboratori e funzioni strumentali . Dipartimenti disciplinari Referenti progetti Coordinatori Gruppo GLH Sub-consegnatari Team-work. Équipe di lavoro. Gruppo Sicurezza Gruppo Qualità
I criteri:Pertinenza: rispondenza progetto-realtà socialeEfficacia: qualità standard formativiEfficienza: rapporto costi-benefici Valutazione interna ed esterna
Strumenti di Monitoraggio:
questionari sulla percezione della qualità griglie e schede di rilevazione attività e dati
analisi dati delle rilevazioni anno s. 2000/2001 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2001/2002 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2002/2003 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2003/2004 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2004/2005 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2005/2006 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2006/2007 analisi dati delle rilevazioni anno s. 2007/2008
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 4
SEZIONE I: ALLEGATI
Sezione POF progetti Calendario annuale impegni dei docenti Calendario attività Regolamento interno e di disciplina. Orario, regolamento e funzionamento segreteria, Orario laboratori, biblioteca, ricevimento genitori, attività integrative Elenchi materiale didattico-scientifico, dotazioni librarie, software e strumentazioni
audiovisive
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 5
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 6
Torre Civica.( dal 1865 simbolo di autonomia
da Palma Campania)
San Gennaro Vesuviano
Comune dal 1841
San Gennaro Vesuviano
San Gennaro, comune di Napoli, si colloca in una posizione strategica, al centro di una vasta pianura, conosciuta sin dall’antichità col nome di “Planum Palmae” tra l’agro nolano e quello nocerino- sarnese; la zona si presta bene all’agricoltura sia per il clima che per la fertilità del suolo. Questa attività era prevalente fino a qualche decennio fa, ma l’incremento edilizio le ha sottratto vaste aree, per cui oggi permangono le attività agricole per uso familiare.Sotto il profilo storico il territorio sangennarese ha una notevole importanza, perché presenta vari reperti, che stanno a testimoniare la sua posizione strategica come terra di passaggio, ne sono testimonianza i resti dell’acquedotto augusteo, le piscine rinvenute in località Miccarielli, la tomba ritrovata in località Magliacane.La storia più recente del paese è legata alla donazione che Scipione Pignatelli fece nel 1613 ai frati francescani di quaranta (40) moggi di terreno. In seguito il territorio accolse i lavoratori dei paesi vicini, che si assunsero il compito di disboscare e di coltivare la terra avuta in enfiteusi. I contadini portarono oltre alle loro famiglie anche il nome di provenienza, per cui, ancora oggi i poderi si denominano dai luoghi di origine. La nascita del comune risale al 1840 come sancito dal decreto emanato da Re Ferdinando II di Borbone col nome di San Gennaro di Palma.Nel 1865 furono soppressi gli enti religiosi e si costrui’ la torre Civica come simbolo di autonomia da Palma .Solo nel 1930 il comune assunse la denominazione di San Gennaro Vesuviano su richiesta dell’amministrazione podestarile. Un’istituzione ancora oggi molto importante è la fiera in onore del Santo Patrono(1613) legata alle origini del paese, tenuta fino a tempi recenti nello spazio antistante il convento e un’altra è il mercato del lunedì.Il paese ha avuto un istituto magistrale fin dal periodo fascista, che ha offerto a centinaia di giovani l’opportunità di proseguire gli studi e di conseguire il diploma, contribuendo così ad innalzare il grado di cultura della popolazione.Oggi il comprensorio scolastico di San Gennaro comprende la scuola materna, elementare e media, l’Istituto d’Arte e l’Istituto agrario; sono presenti inoltre vari circoli: Culturale, L. Da Vinci e associazioni come la Banca del tempo, ACLI, Pro loco, società sportive e circoli vari le cui attività concorrono all’organizzazione di sagre, ricorrenze civili e religiose, e in qualche caso offrono anche programmi culturali per i giovani.Mancano strutture pubbliche in grado di rispondere alla domanda dei giovani di avere spazi per le proprie attività e i propri interessi, per esempio una biblioteca, delle sale ricreative; inoltre la suddivisione del comune in quindici (15) frazioni non facilita il raccordo con le attività del centro.Sotto l’aspetto economico e produttivo, pur con stridenti contraddizioni, San Gennaro appare un centro dinamico e produttivo; si vanno affermando sempre di più attività di tipo artigianale ed industriale con notevole incremento del terziario, (commercio e servizi). Accanto ad alcune industrie di fama nazionale come BESANA (frutta secca) e IERVOLINO (materie plastiche) e ALFA MARMI si sono sviluppate nell’ultimo decennio varie attività produttive, a volte anche sommerse di confezioni, di trasporti e dell’edilizia. Il fiore all’occhiello della vivacità imprenditoriale locale è rappresentato dalla secolare fiera del 19 settembre.I mutamenti verificatesi nel tessuto economico determinano forti contraddizioni nella società, stretta tra una perdurante mentalità agricola legata alle tradizioni e prorompenti fenomeni di modernismo e di corsa all’arricchimento con relativi e consequenziali comportamenti. A ciò si è aggiunta un’impennata nell’incremento demografico con la venuta di nuovi nuclei familiari dall’interland napoletano e con numerose migrazioni dall’est europeo, Polonia in particolare,
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e dai paesi extraeuropei, soprattutto dal Magreb e dal sud-est asiatico con conseguenti problemi di integrazione sociale e di inserimento nel tessuto scolastico dei più giovani.Il quadro economico delineato pone il problema di un mercato del lavoro esigente, che richiede giovani sempre più preparati culturalmente e aggiornati nell’uso dei sistemi telematici, con una mentalità flessibile e aperta alle innovazioni, capaci di inventarsi un lavoro, vista la crisi del posto fisso.La scuola deve dimostrare attenzione a tutte queste esigenze e attrezzarsi per preparare giovani che siano in sintonia con i tempi e attrezzati ad affrontare i problemi che via via si presentano.
Prospetto degli ultimi cinque anni della popolazione del Comunedi San Gennaro Vesuviano
Anni Maschi Femmine Totale1995 4.490 4.568 9.0501996 4.528 4.612 9.140 1997 4.545 4.658 9.203 1998 4.574 4.703 9.277 1999 4.628 4.750 9.3782003-2004-2005-2006-2007
Circa 12000
Dati ISTAT relativi agli anni 1936-1991
Anni Abitanti1936 44921951 53591981 72511991 8365
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CARATTERISTICHE SOCIALI DEL TERRITORIO
Le caratteristiche socio-economiche, culturali e territoriali della comunità di appartenenza degli allievi si possono così riassumere:
1. bassi livelli di acculturazione per il grado di istruzione e per le attività lavorative svolte Da indagini svolte sulla popolazione di alunni frequentanti e sulle classi quinte in entrata, si rileva che il 75% delle famiglie degli allievi, è in possesso di un titolo di scuola dell’obbligo, circa il 19% è in possesso del diploma secondario ed il 6% del diploma di laurea. Confrontando questi dati con la tabella ISTAT del 1990, si evidenziano notevoli scarti con i dati del censimento – (Dati ISTAT ottenuti dal censimento di famiglie di alunni della scuola secondaria: 11.4% in possesso di laurea; 23.9% diploma superiore; 33.4% diploma inferiore; 29.2% licenza elementare; 2.1% semi analfabeti.)
2. incremento demografico da parte di famiglie provenienti da paesi limitrofi per la notevole estensione dell’area edile.
3. immigrazione comunitaria ed extracomunitaria più forte negli ultimi anni ed esistenza di minoranze emarginate;
4. carente funzionalità dei servizi offerti dai trasporti pubblici per il collegamento coi paesi vicini e la città – Il mezzo privato è il più usato per gli spostamenti;
5. assenza di strutture e spazi pubblici per incontri, assemblee e manifestazioni culturali giovanili;6. presenza di circoli culturali, società sportive e associazioni di volontariato che non offrono una
risposta organica, organizzata e polivalente di cultura e di occupazione del tempo libero in rapporto alla complessa società in cui si vive;
7. frammentazione della politica di programmazione territoriale per offerte culturali e di integrazione;8. aspettative familiari discordanti col modello educativo proposto per la “collocazione periferica” e di
“parcheggio” della scuola nell’immaginario sociale;9. diffusione di comportamenti “egoistici” e “individualistici” che ostacolano l’acquisizione di regole e
atteggiamenti di partecipazione civile e democratica;10. tendenza alla deresponsabilizzazione e a delegare alla scuola le decisioni e gli interventi sulle
problematiche del DISAGIO (psico-sociale e affettivo e relazionale) e dell’HANDICAP
TIPOLOGIE DEI BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALLIEVI
L’osservazione sistematica dei comportamenti degli allievi che hanno frequentato e frequentano l’istituto , la rilevazione degli standard formativi, l’analisi dei livelli di competenze e conoscenze e la complessità dei problemi di disagio e di handicap, hanno evidenziato una tendenza molto diffusa relativa alle caratteristiche:A) sfera dei rapporti relazionali problematica per:
prevalenza di modelli aggressivi nella interazione con i pari; presenza di modelli di comportamenti competitivi a scapito dei valori di collaborazione e di
solidarietà; adesione acritica a modelli negativi di prevaricazioni presenti sul territorio persistenza di forme di egocentrismo nel rapporto con gli altri che impediscono lo sviluppo di processi
empatici problemi di integrazione per l’inserimento di alunni extracomunitari e di etnie diverse.
B) significativa deprivazione da stimoli culturali per lo sviluppo complessivo della personalità per:
carenze di conoscenze e di “esperienze linguistiche” limitate alla pratica dialettale e al vissuto familiare;
integrazione di linguaggi e di esperienze di etnie diverse; fruizione passiva e acritica dei media.
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La scuola è stata istituita dal 1° ottobre 1961 come scuola media unificata
Alunni iscritti nell’anno scolastico 1961/62
Anno di corso n.° classi n.° alunniPrimo 3 83Secondo 1 24Terzo / /
Totale 4 107
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ISTITUTO COMPRENSIVO
STATALE( Ex scuola media statale dal 2000/2001)
“Biagio Cozzolino”di
San Gennaro Vesuviano
POPOLAZIONE SCOLASTICA
SCUOLA DELL’INFANZIA
3 anni 4 anni 5 anni totaleAnno scol.. 1995\96 35Anno scol.. 96\97 44Anno scol.. 97\98 51Anno scol.. 98\99 22 22 22 66Anno scol.. 99\00 24 24 18 66Anno scol.. 2000\01 20 21 27 68Anno scol.. 2001/02 16 16 18 50Anno scol.. 2002/03 15 17 15 47Anno scol.. 2003/04 22 17 20 59Anno scol.. 2004/05 20 15 14 49Anno scol.. 2005/06 21 22 15 58Anno scol.. 2006/07 14 15 23 52Anno scol.. 2007/08 22 17 19 58
SCUOLA PRIMARIA (EX SCUOLA ELEMENTARE)
Alunni classe I
Alunni classe II
Alunni classe III
Alunni classe IV
Alunni classe V
T0T.
Anno scol.. 1995\96 14 18 16 19 33 100Anno scol.. 96\97 24 17 17 16 19 93Anno scol.. 97\98 20 23 17 18 17 95Anno scol.. 98\99 11 19 22 17 19 88Anno scol.. 99\00 12 12 15 19 17 75Anno scol.. 2000\01 14 14 12 17 20 77Anno scol.. 2001/02 15 17 15 13 15 75Anno scol.. 2002/03 10 12 12 13 11 58Anno scol.. 2003/04 15 11 12 12 12 62Anno scol.. 2004/05 16 15 9 12 12 64 Anno scol.. 2005/06 18 15 12 9 12 66Anno scol.. 2006/07 9 12 15 13 8 57Anno scol.. 2007/08 16 10 9 14 11 60
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ( EX SCUOLA MEDIA)
A. S. Maschi Femmine Totale1995\96 238 232 4701996\97 268 250 5181997\98 242 240 4881998\99 248 233 4811999/OO 231 221 4522000/01 252 230 4822001/02 236 252 4882002/03 240 231 4712003/04 248 233 4812004\05 260 229 489
2005/06 237 262 499 2006/07 247 251 498 2007/08 246 229 475
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Profilo educativo, culturale e professionale(PECuP)
Profilo educativo, culturale e professionaleA partire dal 1° settembre 2004 è entrato in vigore il nuovo ordinamento del sistema scolastico italiano, definito dalla L.53/03, dal D.Lgs. 59/04 e dalle Indicazioni Nazionali per i Piani di studio personalizzati. La riforma prevede l’articolazione del sistema educativo di istruzione e di formazione in scuola dell’infanzia di durata triennale; un primo ciclo di istruzione che comprende la scuola primaria della durata di 5 anni, e la scuola secondaria di 1° grado, della durata di tre anni. Il secondo ciclo, è costituito dal sistema dei licei e dal sistema dell’istruzione e della formazione professionale.La formazione educativa e lo sviluppo di competenze socio-affettive,cognitive e relazionali da conseguire nel primo ciclo rappresentano una tappa importante nello sviluppo della personalità e del progetto di vita di ogni individuo in età evolutiva. Il Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECuP) rappresenta pertanto ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e fare per essere “uomo e cittadino” in questo particolare momento della sua crescita globale, per affrontare in modo positivo e consapevole le esperienze successive proprie del Secondo ciclo di istruzione e formazione, nonché i problemi del vivere quotidiano e del responsabile inserimento nella vita familiare, sociale e civile in questa particolare fase dell’età evolutiva.Il Profilo atteso alla fine del Primo Ciclo di istruzione si sviluppa attraverso le seguenti aree: -Identità e autonomia-Convivenza civile-Orientamento-Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza.
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La scuola, nella prospettiva delle finalità della formazione e dello sviluppo delle competenze previste dal PECuP alla conclusione del 1° Ciclo dell’istruzione, utilizza gli “obiettivi generali del processo formativo” e gli “obiettivi specifici di apprendimento” riportati nelle Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado, per progettare il percorso educativo personalizzato di ciascun allievo.
PECuP (Allegato D delle Indicazioni )
La prospettiva educativa deve sollecitare tutte le capacità di un individuo e
valorizzare tutte le risorse disponibili nei vari processi evolutivi per favorire uno sviluppo equilibrato attraverso :
la valorizzazione dei punti di forza per permettere lo sviluppo dei punti di debolezza, soprattutto in quelle situazioni che appaiono ancora ripiegate su se stesse.
lo sviluppo di qualsiasi condizione di eccellenza in un campo dell’esperienza educativa e culturale senza trascurarne o abbandonarne altri.
L’educazione deve esigere costantemente
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano
PECuPIdentità e autonomia Convivenza civile Orientamento Strumenti culturali
• Prendere coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria identità;
• Elaborare modalità di essere, di pensare, basate sulla fiducia in sé, riconoscendo il valore della propria esperienza e di quella altrui.
• Scoprire la necessità dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà;
• Interagire con coetanei e adulti, sviluppare un positivo meccanismo di emulazione-contrapposizione che gli consente di distinguere tra modelli positivi e negativi.
• Pensare al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale e professionale;
• Elaborare un proprio progetto di vita, che tenga conto del percorso svolto da integrare nel mondo reale in modo dinamico ed evolutivo.
• Le conoscenze disciplinari ed interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare) sono strumenti per sviluppare in maniera armonica e globale le capacità (intellettuali, estetico-espressive, motorie, operative, sociali, morali e religiose) di ciascuno, di trasformarle in competenze, e porre ogni individuo in condizioni di capire il mondo e di interagire con esso.
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uno sviluppo armonico, integrale ed integratodi tutte le dimensioni della persona e in tutti i momenti della vita.
Più in particolare, il Profilo atteso per la fine del Primo Ciclo di istruzione si dispone nelle seguenti articolazioni.
Finalità:
“porsi in modo attivo di fronte alla crescente quantità di informazioni e di sollecitazioni comportamentali esterne,
senza subirle ma decifrandole, riconoscendole, e valutando anche
nei messaggi impliciti, aspetti negativi e positivi, che le accompagnano.”
Attraverso la 1. Conoscenza di sé :
interrogarsi sulla portata e sulle difficoltà del processo interiore che porta a trasformare le molte sollecitazioni interne ed esterne in una personalità unitaria;
armonizzare le diversità, ad affrontare, dando loro un senso più ampio, gli eventi contingenti.
Comprendere l’ importanza ed il senso attribuito all’insieme delle proprie esperienze e ai problemi di cui si è protagonista.
saper gestire la propria irrequietezza emotiva ed intellettuale, nell’affermazione della propria identità, riuscendo a comunicarla, senza sentirsi a disagio, ai coetanei e agli adulti più vicini (genitori, il docente tutor, gli altri insegnanti
cercare (anche con l’aiuto degli altri) soluzioni e alternative razionali ai problemi esistenziali, intellettuali, operativi, morali, estetici, sociali non risolti.
progettare il proprio futuro e comprendere le responsabilità cui si va incontro, nel confronto di esperienze vissute direttamente, con quelle altrui, testimoniate da grandi uomini e donne o attraverso l’universalità dei personaggi creati dall’arte (poetica, letteraria, cinematografica, musicale…), che hanno contribuito ad arricchire l’umanità di senso e di valore.
Farsi carico di compiti significativi e socialmente riconosciuti di servizio alla persona (verso i familiari, gli altri compagni, gli adulti, anziani ecc.) o all’ambiente o alle istituzioni.
2. Relazione con gli altri . Imparare ad interagire con i coetanei (è il miglior modo per conoscere e per conoscersi) e
con gli adulti (sviluppa un positivo meccanismo di emulazione-contrapposizione che gli consente di distinguere tra modelli positivi e negativi).
affermare la capacità di dare e richiedere riconoscimento per i risultati concreti e socialmente apprezzabili del proprio lavoro;
scoprire la difficoltà, ma anche la necessità, dell’ascolto delle ragioni altrui, del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà, anche quando richiedono sforzo e disciplina interiore;
porsi problemi esistenziali, morali, politici, sociali e avvertire la necessità di dare risposte personali non semplicemente ricavate dall’opinione comune;
imparare a comprendere che, se seguire le proprie convinzioni è meglio che ripetere in modo acritico quelle altrui, non sempre ciò è garanzia di essere nel giusto e nel vero.
mantenere sempre aperta la disponibilità alla critica, al dialogo e alla collaborazione per riorientare via via al meglio i propri convincimenti e comportamenti e le proprie scelte.
3. Orientamento . Essere in grado di pensare al proprio futuro, dal punto di vista umano, sociale e
professionale. Elaborare , esprimere ed argomentare un proprio progetto di vita che tiene conto del
percorso svolto e integrarlo nel mondo reale in modo dinamico ed evolutivo.Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 16
Collaborare responsabilmente e intenzionalmente con la scuola e con la famiglia nella preparazione del Portfolio delle competenze personali
riconoscere e interagire con i singoli individui e con le organizzazioni sociali e territoriali che possono partecipare alla definizione e alla attuazione del proprio progetto di vita;
dimostrare disponibilità a verificare con costanza l'adeguatezza delle decisioni sul proprio futuro scolastico e professionale.
Strumenti culturali( le discipline)
Educazione motoria• conoscere il proprio corpo e, in maniera elementare, il suo funzionamento;• padroneggiare le conoscenze e le abilità che, a partire dalle modificazioni dell’organismo,
consentono, mediante l’esercizio fisico, l’attività motorio-espressiva, il gioco organizzato e la pratica sportiva individuale e di squadra, un equilibrato ed armonico sviluppo della propria persona;
• valutare criticamente le esperienze motorie e sportive vissute in proprio o testimoniate dagli altri• imparare ad utilizzare le competenze acquisite per svolgere funzioni di giuria e di arbitraggio in
discipline sportive di base;• attraverso la pratica sportiva, imparare a relazionarsi e a coordinarsi con gli altri, rispettando le
regole stabilite e scoprendo quanto il successo di squadra richieda anche l’impegno e il sacrifico individuale;
Educazione linguistica• conoscere e utilizzare , in maniera elementare, tecniche differenziate di lettura silenziosa dei testi• leggere correttamente, ad alta voce, testi noti e non noti di semplice dettato;• usare un vocabolario attivo e passivo adeguato agli scambi sociali e culturali• capire i messaggi orali e visivi intuendone, almeno in prima approssimazione, gli aspetti impliciti;• nell’orale e nello scritto essere in grado di produrre testi brevi, ragionevolmente ben costruiti (sia a
livello linguistico sia di costruzione progressiva dell’informazione) e adatti alle varie situazioni interattive;
• avere una idea precisa, della natura e della funzione delle singole parole (analisi grammaticale) e della struttura della frase semplice e complessa (analisi logica)
• muoversi con sicurezza nell'identificare le classi di parole (soggetto, oggetto diretto e indiretto, tipi di complemento, connettivi, tipi di subordinate, tipi di frase, ecc.)
• riuscire a percepire come una frase produca un significato e lo configuri dal punto di vista della comunicazione;
• riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e comunicative di testi diversi, • servirsi dei principali strumenti di consultazione (dizionari di vario tipo, grammatiche, ecc.)• conoscere gli elementi della storia della lingua italiana e dei rapporti tra l’italiano e i dialetti e tra
l’italiano e le principali lingue europee;• conoscere e praticare funzionalmente la lingua inglese e, da principiante, una seconda lingua
comunitaria;• sapersi orientarsi entro i principali generi letterari antichi e moderni (fiabe, miti, leggende, poemi,
poesia lirica ed epica, teatro, racconti, romanzi, resoconti di viaggio, ecc.) • sviluppare, grazie al contatto con i testi semplici ma significativi della nostra letteratura e della
nostra cultura (da apprendere anche a memoria), il gusto per l’opera d’arte verbale (poesia, narrativa, ecc.), e per la “lucida” espressione del pensiero;
Religione• avere consapevolezza, sia pure in modo introduttivo, delle radici storico-giuridiche, linguistico-
letterarie e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico-cristiano, e dell'identità spirituale e materiale dell'Italia e dell'Europa;
• collocare , in questo contesto, la riflessione sulla dimensione religiosa dell’esperienza umana e l’insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive Intese;
Storia e geografia
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• sapersi orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi fra realtà geografiche e storiche diverse, per comprendere, da un lato, le caratteristiche specifiche della civiltà europea e, dall’altro, le somiglianze e le differenze tra la nostra e le altre civiltà del mondo;
• saper collocare, in questo quadro, i tratti spaziali, temporali e culturali dell’identità nazionale e delle identità regionali e comunali di appartenenza;
Arte e immagine • adoperare , per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi dalla parola, come la
fotografia, il cinema, Internet, il teatro, ecc.,comprenderne quindi il valore, il senso e, in maniera almeno elementare, le tecniche.
• Saper leggere un’opera d’arte e collocarla nelle sue fondamentali classificazioni storiche,• conoscere , leggere , comprendere e, soprattutto, gustare , sul piano estetico, il linguaggio
espressivo musicale nelle sue diverse forme, anche praticandolo attraverso uno strumento oppure attraverso il canto, con la scelta di repertori senza preclusione di generi;
• leggere quotidiani e ascoltare telegiornali, confrontandosi con le opinioni che esprimono; • compilare un bollettino postale• leggere carte stradali, mappe della città, l’orario ferroviario, le bollette di servizi pubblici ecc.;Matematica • eseguire semplici operazioni aritmetiche mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo,• leggere dati rappresentati in vario modo,• misurare una grandezza• calcolare una probabilità• risolvere semplici problemi sul calcolo di superfici e volumi dei solidi principali; • padroneggiare concetti fondamentali della matematica • riflettere sui principi e sui metodi impiegati;• leggere la realtà e risolvere problemi non soltanto impiegando forme verbali o iconiche, ma anche
forme simboliche caratteristiche della matematica (numeri, figure, misure, grafici, ecc.), dando particolare significato alla geometria;
• per risolvere problemi concreti e significativi, saper organizzare una raccolta dati, ordinarla attraverso criteri, rappresentarla graficamente anche con tecniche informatiche, interpretarla;
• adoperare il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo cause di fenomeni problematici in contesti vari, per spiegarli, rappresentarli ed elaborare progetti di risoluzione;
• osservare la realtà, per riconoscervi, anche tramite l’impiego di appositi strumenti tecnici, relazioni tra oggetti o grandezze, regolarità, differenze, invarianze o modificazioni nel tempo e nello spazio;
• giungere alla descrizione-rappresentazione di fenomeni anche complessi in molteplici modi: disegno, descrizione orale e scritta, simboli, tabelle, diagrammi grafici, semplici simulazioni;
• individuare grandezze significative relative ai singoli fenomeni e processi e identificare le unità di misura opportune;
• effettuare misurazioni di grandezze comuni usando correttamente gli strumenti; Scienze• esplorare e comprendere gli elementi tipici di un ambiente naturale ed umano inteso come sistema
ecologico; • sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle
proprie esperienze, di interesse per i problemi e l'indagine scientifica;• essere consapevole che la comprensione dei concetti scientifici necessita di definizioni operative che
si possono ottenere soltanto con la ricerca e con esperienze documentate e rinnovate nel tempo;• comprendere che i concetti e le teorie scientifiche non sono definitive, ma in continuo sviluppo, al
fine di cogliere aspetti sempre nuovi, diversi e più complessi della realtà; • conoscere l’universo animale e il mondo vegetale nelle loro molteplici sfaccettature;• conoscere la geografia fisica della Terra e il significato dei principali fenomeni naturali che la
riguardano; ha coscienza dell’immensità del cosmo;• saper riconoscere semplici sistemi tecnici, individuandone il tipo di funzione e descrivendone le
caratteristiche; • analizzare e rappresentare processi ricorrendo a strumenti tipo grafi, tabelle, mappe ecc. oppure a
modelli logici tipo formule, regole, algoritmi, strutture di dati ecc.;
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• seguire, comprendere e predisporre processi e procedure allo scopo di ideare, progettare e realizzare oggetti fisici, grafici o virtuali, seguendo una definita metodologia;
Tecnologia • mettere in relazione la tecnologia con i contesti socio-ambientali che hanno contribuito a
determinarla; Informatica• usare strumenti informatici per risolvere problemi attraverso documentazioni, grafici e tabelle
comparative,• riprodurre e riutilizzare immagini, scrittura e archiviazione di dati, selezione di siti Internet e uso
mirato di motori di ricerca.
Convivenza civile
Alla fine del Primo Ciclo di istruzione, grazie alla maturazione della propria identità e delle competenze culturali,
il ragazzo è consapevole di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri
per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile.
In questa prospettiva:• affronta, con responsabilità e indipendenza, i problemi quotidiani riguardanti la cura della
propria persona in casa, nella scuola e nella più ampia comunità sociale e civile.• Conosce l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese, nonché gli
elementi essenziali degli ordinamenti comunitari ed internazionali e le loro funzioni. • Riflette sui propri diritti-doveri di cittadino, trasformando la realtà prossima nel banco di
prova quotidiano su cui esercitare le proprie modalità di rappresentanza, di delega, di rispetto degli impegni assunti all'interno di un gruppo di persone che condividono le regole comuni del vivere insieme.
A 14 anni, inoltre, il ragazzo• conosce le regole e le ragioni per prevenire il disagio che si manifesta sotto forma di
disarmonie fisiche, psichiche, intellettuali e relazionali • si impegna a comportarsi in modo tale da promuovere per sé e per gli altri un benessere
fisico strettamente connesso a quello psicologico, morale e sociale. • È consapevole della necessità di alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze
fisiologiche, in modo non stereotipato né conformato ai modelli culturali, che rispondono più alle logiche del consumo e del commercio che a quelle della salute
• conosce i rischi connessi a comportamenti disordinati (uso di sostanze “aggiuntive” alla normale alimentazione, uso/abuso di alcool, fumo, droghe o alterazioni fisiologiche dei ritmi sonno-veglia) e cerca responsabilmente ad evitarli .
• Si comporta, inoltre, a scuola (viaggi di istruzione compresi), per strada, negli spazi pubblici, sui mezzi di trasporto, in modo da rispettare gli altri, comprendendo l’importanza di riconoscere codici e regolamenti stabiliti
• fa proprie le ragioni dei diritti, dei divieti e delle autorizzazioni che essi contengono. • Rispetta l’ambiente, lo conserva, cerca di migliorarlo, ricordando che è patrimonio a
disposizione di tutti, e adotta i comportamenti più adeguati per la salvaguardia della sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie o straordinarie di pericolo.
UNA SINTESI
Dopo aver frequentato la scuola dell’infanzia e il Primo Ciclo di istruzione,grazie anche alle sollecitazioni educative
nel frattempo offerte dalla famiglia e dall’ambiente sociale,i ragazzi sono nella condizione di:
• riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale,
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consapevoli (in proporzione all’età) della loro interdipendenza e integrazione nell’unità che ne costituisce il fondamento;
• abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione;
• distinguere, nell’affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza;
• concepire liberamente progetti di vario ordine – dall’esistenziale al tecnico – che li riguardino, e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell’inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti;
• avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile;
• avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili;
• essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore;
• avere consapevolezza, sia pure adeguata all’età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità;
• porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all’ampiezza dei problemi sollevati.
Obiettivi Specifici di Apprendimento (OSA)
Gli OSA definiscono le conoscenze (il sapere) e le abilità (il saper fare) che la Scuola deve tradurre in attività educative e didattiche unitarie volte alla promozione delle competenze finali degli allievi a partire dalle loro capacità. Gli OSA per la scuola primaria e per la scuola secondaria di 1° grado, sono ordinati per discipline e per “educazioni”.
I Piani di Studio Personalizzati (PSP)
È’ compito dei Docenti di ciascun gruppo – classe tradurre gli obiettivi generali del processo formativo e gli obiettivi specifici di apprendimento in obiettivi formativi, cioè in obiettivi di apprendimento effettivamente declinati sugli stili e processi di apprendimento dei singoli allievi, e progettare le relative Unità di Apprendimento, i contenuti, i percorsi e le esperienze di apprendimento necessari per raggiungere tali obiettivi e trasformarli in reali competenze.I Docenti, suddivisi in gruppi disciplinari e interdisciplinari, hanno strutturato e progettato le Unità di Apprendimento delle singole discipline e delle “Educazioni”. L’insieme delle Unità di Apprendimento rappresenta il punto di partenza per l’impostazione dei Piani di Studio Personalizzati. Per ogni alunno, il PSP si realizza attraverso l’implementazione delle U.A. ritenute più adatte ai livelli, alle modalità di apprendimento e alle caratteristiche socio-affettive relazionali di ciascuno. Esso è costituito dalla sequenza delle esperienze di insegnamento-apprendimento effettuate durante l’implementazione delle Unità di Apprendimento.
La scheda di valutazione : È uno strumento didattico formativo, ha la funzione di documentazione e di valorizzazione di tutte le potenzialità dell’alunno; accompagna e documenta l’iter scolastico dell’allievo.La funzione è quella di guidare l’alunno a riflettere sui suoi apprendimenti e sulle sue aspettative nei confronti della scuola attraverso un percorso che, a partire dalle sue capacità, possa consentirgli di percepire i suoi progressi, aiutandolo ad orientarsi nelle sue scelte scolastiche e formative.
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Unità di Apprendimento per il biennio
Nel definire il percorso educativo la Scuola Secondaria di 1° grado, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale dello studente alla conclusione del I ciclo dell’istruzione, utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento indicati per il primo biennio e per la terza classe nelle tabelle dell’ allegato C per progettare le Unità di Apprendimento. Queste partono da obiettivi formativi adatti e significativi per i singoli allievi, definiti anche con i relativi standard di apprendimento, si sviluppano mediante appositi percorsi di metodo e di contenuto e valutano, alla fine, sia il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto esse abbiano maturato le competenze personali di ciascun allievo (art. 8 del Dpr. 275/99).
I dipartimenti disciplinari hanno elaborato le Unità di Apprendimento, individuali, di gruppi di livello, di compito o elettivi oppure di gruppo classe, per il biennio della scuola Secondaria di primo grado costituite dalla progettazione:
1. di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati (definiti anche con i relativi standard di apprendimento, riferiti alle conoscenze e alle abilità coinvolte);
2. delle attività educative e didattiche unitarie, dei metodi, delle soluzioni organizzative ritenute necessarie per concretizzare gli obiettivi formativi formulati;
3. delle modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto tali conoscenze e abilità si sono trasformate in competenze personali di ciascuno.
Gli schemi riassuntivi delle unità condivise sono riportati seguendo l’elenco delle discipline
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVEScuola secondaria di primo grado
BIENNIOGli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLOU.A. n° 1 Io e gli altriU A. n° 2 Conoscenza ed utilizzo dei piccoli e grandi attrezziU.A. n° 3 Le capacità motorie condizionaliU.A. n° 4 La coordinazione motoria U.A. n° 5 Pallavolo e Pallacanestro: dai fondamentali alla costruzione del giocoU.A. n° 6 Atletica leggera: correre ,saltare,lanciareU.A. n° 7 Educazione al mantenimento della salute U.A. n° 8 Educazione e sicurezza stradale Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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EDUCAZIONE LINGUISTICA
Scuola secondaria di primo gradoBIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1: Testo narrativo fantastico : Favola e FiabaU.A. n° 2 : Testo mitologico : Mito e LeggendaU. A n 3 : Elementi base del testo poetico : Conte, nonsense, filastrocche e poesieU.A. n° 4: Testo epico : Iliade, Odissea ed EneideU.A. n° 5: Il FumettoU.A. n° 6: IL RaccontoU.A. n° 7: IL RomanzoU.A. n. 8: Il DiarioU.A. n. 9 : La LetteraU.A. n. 10: Media e Linguaggi : Pubblicità – televisione - quotidianoU.A. n. 11 : La PoesiaU.A. n. 12: I Classici : del Duecento del Trecento dell’Epica cavalleresca dell’Età moderna U.A. n. 13: La Fonologia
U.A. n. 14 : La Morfologia U.A. n 15 : Sintassi della proposizione
U.A n .16 : Lingua e Comunicazione
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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Storia - GeografiaScuola secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
Storia U.A. n°1 : Raccordo con la Scuola Elementare : uno sguardo indietro : richiami di Storia antica I caratteri distintivi delle antiche civiltà U.A. n° 2 : Dalla crisi dell’Impero a Carlo Magno U. A n °3 : La rinascita dell’Occidente
U.A. n° 4 Il mondo del Rinascimento
U.A. n° 5 La Riforma e la Controriforma
U.A. n° 6 Due Europa tra il seicento e I settecento
U.A. n° 7 L’età delle rivoluzioni
Geografia
U.A. n. 1 Strumenti della GeografiaU.A. n. 2 Elementi del Paesaggio U.A. n. 3 Le Macroregioni Europee U.A. n. 4 L’Italia in generale U.A. n. 5 L’Europa in generale U.A. n. 6 Gli Stati d’ Europa
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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ARTE E IMMAGINE
Scuola secondaria di primo gradoBIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLOI anno
U.A. n° 1 IL LINGUAGGIO VISIVO E I SUOI COMPONENTIU.A. n° 2 AVVIO ALLO STUDIO DELLA STORIA DELL’ARTE. DALLA PREISTORIA ALLA STORIAU.A. n° 3 IL MAR EGEO E IL MONDO GRECOU.A. n° 4 IL MONDO ETRUSCO E ROMANOU.A. n° 5 ARTE PALEOCRISTIANA ED ALTOMEDIEVALEU.A. n° 6 IL MONDO ROMANICOU.A. n° 7 ARTE, NATURA E COMUNICAZIONEU.A. n° 8 ARTE DAL VIVO
II anno
U.A. n° 1 IL LINGUAGGIO VISIVO E I SUOI COMPONENTIU.A. n° 3 ARTE, NATURA E HABITATU.A. n° 4 ARTE,UOMO E COMUNICAZIONEU.A. n° 5 IL MONDO ROMANICO E GOTICOU.A. n° 6 IL RINASCIMENTOU.A. n° 7 DAL MANIERISMO AL BAROCCO, VERSO L’OTTOCENTOU.A. n° 8 ARTE DAL VIVO
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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SCIENZEScuola Secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1 La materia e i suoi stati fisici
U.A. n° 2 Temperatura e calore
U.A. n° 3 Forza, movimento ed equilibrio
U.A. n° 4 Composizione e trasformazione della materia
U.A. n° 5 Il lavoro e l’energia
U.A. n° 6 La litosfera
U.A. n° 7 Gli esseri viventi
U.A. n° 8 Monere, protisti, funghi e virus
U.A. n° 9 Piante vascolari: ciclo vitale U.A. n° 10 Animali vertebrati e invertebrati.
U.A. n° 11 Sistemi e apparati del corpo umano
U.A. n° 12 Ecosistema Terra : ambiente terrestre e marino
U.A. n° 13 Concetti di habitat, popolazione, catena e rete alimentare
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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MATEMATICA
Scuola Secondaria di primo grado
BIENNIOGli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n°1 I sistemi di numerazione
U.A.n° 2 Il Numero : le 4 operazioni, risoluzione di problemi ed espressioni aritmetiche
U.A.n° 3 Le potenze: operatività, problemi ed espressioni aritmetiche
U.A.n° 4 Multipli e divisori: MCD e mcm
U.A.n° 5 Approfondimento e ampliamento del concetto di numero: le frazioni
U.A.n° 6 Operatività in Qa
U.A.n° 7 Ripresa della Geometria piana della Scuola Primaria: le figure piane
U.A.n° 8 Equiscomponibilità delle figure piane ed il teorema di Pitagora
U.A.n°9 Le trasformazioni geometriche
U.A.n°10 Il sistema di riferimento cartesiano
U.A.n°11 Le misure
U.A.n°12 Dati e previsioni
U.A.n° 13 Probabilità
U.A.n° 14 Rapporti e proporzioni
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione
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degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
INGLESEScuola secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1 Identificare sé stessi e gli altri
U.A. n° 2 Vita familiare e scolastica
U.A. n° 3 Descrivere persone e animali
U.A. n° 4 L’ambiente circostante: la casa, il paese.
U.A. n° 5 Alimentazione e gusti personali
U.A. n° 6 Bisogni fisici e affettivi
U.A. n° 7 Il tempo libero
U.A. n° 8 Alla scoperta del passato
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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FRANCESE
Scuola secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1 Identificare sé stessi e gli altri
U.A. n° 2 Vita familiare e scolastica
U.A. n° 3 Descrivere persone e animali
U.A. n° 4 L’ambiente circostante: la casa, il paese
U.A. n° 5 Alimentazione e gusti personali
U.A. n° 6 Bisogni fisici e affettivi
U.A. n° 7 Il tempo libero
U.A. n° 8 Alla scoperta del passato
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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MUSICA
Scuola secondaria di primo gradoBIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
I anno
TITOLOU.A. n° 1 IL SUONO: NOZIONI DI BASEU.A. n° 2 IL RITMOU.A. n° 3 LA SCRITTURA MUSICALE ( I LIVELLO)U.A. n° 4 LA MUSICA NEL TEMPO: Dalle origini al baroccoU.A. n° 5 LA FESTA, IL GIOCO, IL LAVOROU.A. n° 6 GLI STRUMENTI MUSICALIU.A. n° 7 LA PRATICA STRUMENTALEU.A. n° 8 LA PRATICA VOCALEU.A. n° 9 PAROLE E MUSICA U.A. n° 10 MUSICA E SPETTACOLO U.A. n° 11 I MEZZI E LE FORME STRUMENTALI
II anno
U.A. n° 1 L’UNIVERSO SONOROU.A. n° 2 LA SCRITTURA MUSICALE ( II LIVELLO)U.A. n° 3 GLI STRUMENTI MUSICALIU.A. n° 4 LA MUSICA NEL TEMPO: Il barocco e il classicismoU.A. n° 5 LA PRATICA STRUMENTALE U.A. n° 6 LA PRATICA VOCALE U.A. n° 7 LA MUSICA CANTATAU.A. n° 8 LA DANZAU.A. n° 9 PAROLE E MUSICA U.A. n° 10 MUSICA E SPETTACOLO U.A. n° 11 I MEZZI E LE FORME STRUMENTALI
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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TECNOLOGIA E INFORMATICA
Scuola secondaria di primo gradoBIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TECNOLOGIA
TITOLO
U.A. n° 1 Tecnologia dei materiali
U A. n° 2 La casa – struttura ed impianti
U.A. n° 3 Tecnologie ambientali
U.A. n° 4 I materiali metallici e non metalli
U.A. n° 5 Città e territorio
U.A. n° 6 Problemi dei rifiuti solidi urbani
U.A. n° 7 Alimentazione
INFORMATICA
U.A. n° 1 Funzioni dei diversi componenti del sistema operativo
U.A. n° 2 l’ambiente Windows
U.A. n° 3 Lavorare con word
U.A. n° 4 Introduzione di un semplice linguaggio di programmazione U.A. n° 5 Uso del programma: Excel
U. A. n 6 Comunicazione in rete in tempo reale Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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RELIGIONE Scuola secondaria di primo grado
BIENNIO
Gli obiettivi formativi , le conoscenze e le abilità disciplinari programmate per la classe, per gruppi di alunni e per il singolo devono tradursi in competenze specifiche per gli alunni, in relazione agli specifici stili di apprendimento e alle modalità di organizzazione dei compiti. Per implementare i processi di apprendimento relativi all’acquisizione delle competenze sono state individuate le seguenti Unità di Apprendimento per il biennio.
TITOLO
U.A. n° 1 Segni religiosi intorno a noi
U.A. n° 2 Storia della salvezza
U.A. n° 3 la Bibbia
U.A. n° 4 Gesù di Nazareth ( I parte)
U.A. n° 5 Gesù di Nazareth ( II parte)
U.A. n° 6 la Chiesa
U.A. n° 7 I Sacramenti
Per ogni Unità di Apprendimento sono stati specificati gli obiettivi formativi, le attività, le modalità organizzative, i tempi e metodi, le procedure, gli strumenti di verifica e la valutazione degli apprendimenti in uno schema guida personalizzato a seconda della realtà della classe e delle esigenze del singolo allievo.
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
Tel/fax 081865624- Distretto32 –E-Mail intranet: namm45400t@ istruzione.it - E-Mail: [email protected] FERROVIA,1 80040 – SAN GENNARO VESUVIANO (NA) codice fiscale : 92018460631
Quadro riepilogativo
delle Unità di Apprendimento disciplinari\ interdisciplinari
per la Scuola secondaria di I° grado
Anno Scolastico 200… \200….
Materia\e ……………………… Docente\i ……………………………
Unità di Apprendimento: Durata Periodo 1.2.3.4.5.6.7.8.9.10.11.12.13.14.15.16.17.18.19.20.
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Unità di Apprendimento n°…………. di ………………………….A. s.…………classe……… sez……..
TITOLO ………………………………………………
……………………………………………..
Periodo: dal……………al………….
Individuale Di gruppo di livello Di compito Di gruppo elettivo Di gruppo classe
Obiettivi formativi :
1. ……………………………………..
2. ……………………………………..
3. ……………………………………..4. …………………………………… 5. ……………………………………. 6. …………………………………….
Metodologie di insegnamento- apprendimento
Induttiva Deduttiva Lezione frontale Lavori a coppie di alunni.- Esercitazioni individuali.- Tutoraggio fra alunni – Insegnamento individualizzato Giochi di squadre. Lavori di gruppo. Didattica conversazionale- circle time-role-playing
–problem-solving
Laboratorio…………………………..
Modalità e soluzioni organizzative (mezzi, strumenti, attività…)…………………………………………………………………………………………………………
Obiettivi specifici di apprendimento (O.S.A. -- allegato C)
Conoscenze1.2.3.4.5.
Abilità1.2.3.4.5.
Standard di livello
…………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ………………………………………………………… ……………………………………………………… ……………………………………………………… …………………………………………………….. …………………………………………………..
Modalità di verifiche:
questionari test oggettivi ( V\F , a risposta multipla,
completamenti) interrogazioni esercitazioni discussione nel gruppo classe elaborati manufatti domande dirette sondaggi conversazione-dialoghi
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Metodologie e\o strategie didattiche
L’articolazione delle attività curricolari è orientata allo sviluppo di mappe di abilitazioni trasversali per aree di capacità e di competenze costituenti il profilo culturale e professionale dell’alunno in uscita . L’educazione deve esigere costantemente uno sviluppo armonico, integrale ed integrato di tutte le dimensioni della persona e in tutti i momenti della vita.
Le modalità e le strategie di formazione per lo sviluppo di competenze e/o padronanza e/o abilitazioni a seconda delle esigenze formative e stili cognitivo –affettivi- relazionali degli alunni riguardano:
La didattica modulare e l’elaborazione di Unità di Apprendimento nell’organizzare i processi di insegnamento-apprendimento con la precisa indicazione di obiettivi formativi, degli obiettivi specifici di apprendimento e conoscenze finalizzate al conseguimento di specifiche competenze capitalizzabili nel tempo e costituenti il credito formativo. I moduli facilitano la programmazione delle strutture portanti delle discipline e lo sviluppo diversificato di abilità e competenze consentendo percorsi flessibili.
Le Unità di Apprendimento permettono di personalizzare i processi messi in atto e costituiscono uno strumento per pianificare gli interventi di insegnamento-apprendimento.
Le classi aperte come pratica di un modello pedagogico capace di assicurare interazioni e scambi socio-affettivi e cognitivi con l’uso razionale e organizzato degli spazi e delle interazioni-aggregazioni scolastiche, come organizzazione dei curricoli delle classi omogenee per il tempo-scuola; classi a tempo prolungato, classi con sperimentazione del bilinguismo, classi a tempo normale; come sperimentazione di consigli di classe aperti in orizzontale per procedere alle operazioni di programmazione e verifica.
Compresenza e\o contemporaneità di docenti per sviluppare nuove forme organizzative riguardanti il lavoro per gruppi a rotazione oppure per operare contemporaneamente sulla classe
Laboratori per la promozione di capacità del saper fare e per la facilitazione dei processi di costruzione e scoperta-ricerca delle conoscenze. I laboratori di informatica, di scienze, di ceramica, di disegno tecnico, di drammatizzazione, musicale, geografico-storico, di lingue, spazi attrezzati per lo sviluppo dell’operatività saranno resi accessibili in modo da permettere la massima occupazione nel tempo, per gruppi elettivi, gruppi di livello, su compito ed insegnamenti disciplinari e per un’ ulteriore personalizzazione delle attività di apprendimento anche a livello individuale.
*L’organizzazione didattica per laboratori permette di sostituire la struttura rigida centrata sull’insegnamento frontale, con articolazioni flessibili ed interventi mirati sui soggetti che apprendono. Nell’attività laboratoriale il docente ricerca strategie didattiche efficaci volte all’apprendimento e alla sperimentazione di nuove relazioni concretamente educative avvalendosi di diverse tipologie di laboratorio. *La didattica laboratoriale propone ai ragazzi di giocare con le conoscenze acquisite, per rafforzarle, e disporre di uno strumento efficace che consenta di afferrarne di nuove e proporle ad altri per elaborarle a loro volta. Si tratta di dare senso allo studio, creare un contesto di apprendimento dove si fondono insieme studio e operatività. *I laboratori sono spazi che:• attribuiscono unità di senso all’esperienza degli alunni; • sono occasione di generatività e di creatività che si automotiva;• aumentano l’autostima dei fanciulli;• accrescono l’ampiezza e lo spessore delle competenze di ciascuno nelle interazioni e nel confronto
con quelle degli altri.
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TIPOLOGIE DI PROGETTI PER IL SUCCESSO FORMATIVO
La dimensione progettuale nelle istituzioni educative è l'indicatore che misura la capacità del sistema di produrre cultura e di cogliere, interpretare e gestire i cambiamenti e le trasformazioni in atto nella società in cui si vive .La scuola è “l'istituzione educativa” per eccellenza ,è la 'mediatrice 'dei processi di trasferimento della cultura della specie umana ,è anche luogo di costruzione di culturae di co-costruzione della conoscenza sociale.
Qualsiasi sistema che si definisce educativo non può prescindere da una dimensione progettuale specifica per alimentare processi innovativi di gestione dei cambiamenti.
Favorire la dimensione progettuale significa :
Ricerca e arricchimento dei contenuti, integrazione e ampliamento dei curricoli Sperimentazione di tecniche e di metodologie operative più rispondenti ai modelli di apprendimento
degli allievi Sviluppo di motivazioni positive nei riguardi dell'istituzione scuola
Creazione di relazioni positive nella pratica scolastica quotidiana tra operatori scolastici e tra alunni
I Progetti
1. Attività di sviluppo e recupero di conoscenze e abilità riguardanti:• l’area linguistica• l’area logico-matematica• area psicomotoria
Le modalità del progetto prevedono attività di compresenza per gruppi di alunni – Il progetto è articolato per obiettivi, metodologie, tempi e verifiche sugli esiti attesi – 2. Attività integrative riguardanti l’ampliamento dell’offerta formativa prevedono l’articolazione di
laboratori a classi aperte costituiti in seguito alle opzioni degli alunni. I laboratori riguardano: la ceramica; l’alfabetizzazione informatica; il corso di latino; il cineforum, laboratori di manipolazione, e attività di drammatizzazione.
3. Progetto Lingue nell’ottica di una formazione potenziata dello sviluppo delle lingue comunitarie. Oltre a sviluppare competenze comunicative tale progetto va ad integrare e supportare il curricolo ordinario sia per l’impiego di tecnologie educative che per la pragmaticità dei suoi fini.
4. Attività di Orientamento per favorire l’iniziativa del soggetto, per operare scelte nell’immediato e nel futuro – Il progetto, a scansione triennale, è caratterizzato dalla conoscenza del mondo del lavoro e del sistema scolastico per accedere alle varie professioni.
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ATTIVITA’ FORMATIVEPROGETTUALI
5. Progetto Continuità per la programmazione di curricoli integrati e sviluppo di forme di raccordo metodologico-didattico.
6. Progetto Educazione motoria fisica e sportiva per favorire l’aggregazione e l’autocontrollo attraverso percorsi finalizzati a canalizzare l’aggressività e a orientare in modo costruttivo l’agonismo.
7. Progetto di “Educazione alla legalità” come percorso che vuole offrire agli studenti, in un contesto, in cui convivono culture parallele dell’illegalità e dell’avere a tutti i costi, un’occasione concreta di riflessione sui propri modelli culturali e stili di vita, promovendo atteggiamenti intellettuali e sociali quali la democrazia, la conoscenza dei diritti dell’uomo e del bambino, il dialogo , la partecipazione diretta, la solidarietà, la consapevolezza e la valorizzazione della persona.
8. Progetto Scuola aperta al territorio per programmazioni e realizzazioni di percorsi formativi comuni per temi ed esperienze in collaborazione con l’ISTITUTO AGRARIO e l’Istituto d’ ARTE di San Gennaro Vesuviano .
9. Progetto Educazione alla salute per sviluppare l’integrazione fra vari ambiti disciplinari e i raccordo tra scienze e educazione fisica per il perseguimento degli obiettivi dello star bene fisicamente e psicologicamente. Attività di “Educazione alimentare “ concorreranno al perseguimento delle finalità del progetto.
10. Progetto Biblioteca scolastica per potenziare abilità linguistiche, arricchire l’offerta per il laboratorio di lettura, creare reali interessi per i libri e per l’avventura e/o viaggi percorsi mentali che possono attivare.
11. Protocollo di intese con l’ente locale per la partecipazione al “Maggio sangennarese” e per attività d’integrazione .
12. Protocollo di incontri con l’équipe sociopsicopedagogica per scambi, collaborazioni e per supporto, riguardanti le problematiche di svantaggio ed handicap.
13. Progetto di Educazione all’immagine per lo sviluppo di alfabeti visivi riguardanti la codifica e decodifica di strumenti e messaggi della cultura multimediale
14. Progetto Gemellaggio con altre scuole del territorio per favorire scambi culturali
15. Progetto di Educazione ambientale per favorire la dimensione ecologica nel cogliere i rapporti di interdipendenza tra uomo e ambiente e gli effetti di tale relazione.
16. Progetto “Scuola sicura” per attività di prevenzione e tutela e dell’integrità psichica e fisica dell’individuo in rapporto all’ambiente scuola.
17. Progetto” San GENNARO Vesuviano ed il territorio locale” : itinerari naturalistici ed archeologici” per sviluppare una conoscenza del territorio rispetto all’asse storico-naturalistico
18. Progetto Teatro per potenziare i mezzi espressivi e favorire la comprensione dei punti di vista dei personaggi interpretati .
19. Progetto di Educazione stradale per attività di tutela dell’individuo e di emancipazione
I progetti ,articolati per obiettivi ,moduli di lavoro, mezzi e strumenti, modalità di verifica e valutazione , sono agli atti della scuola.
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INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Premessa
L’integrazione scolastica degli alunni con handicap è oggi un dato ormai consolidato nel nostro Istituto.
Da tempo sono state sperimentati percorsi di insegnamento-apprendimento per superare ogni forma di emarginazione e discriminazione nei confronti dei bambini in difficoltà ed in particolare di quelli in situazione di handicap.
“La natura non mira all’eguaglianza: ogni essere vivente è un diverso, nell’assoluta irripetibilità del suo esistere.
La natura non fa nemmeno parti uguali: distribuisce vantaggi e svantaggi in modo del tutto difforme, giocando tra il caso e la necessità, secondo un disegno che trascende di gran lunga la singolarità degli individui.
Il concetto di uguaglianza, che ogni consesso civile, compresa la scuola, deve perseguire, trova fondamento non nella uguaglianza degli individui, bensì nell’uguaglianza dei diritti, giacché soltanto in relazione a questi, possiamo ritenere che tutti gli individui siano uguali.”Viene data così attuazione concreta al dettato costituzionale relativo alla piena e sostanziale “uguaglianza” dei cittadini “…senza distinzione di… condizioni personali e sociali” (ART:3), all’apertura della scuola a “tutti” (ART.34), al diritto all’educazione per i bambini diversamente abili.
L’integrazione non si limita all’accoglienza ed alla assistenza, ma si delinea un programma educativo (imperniato su traguardi da realizzare nelle aree di apprendimento e dell’autonomia), reso possibile da un contesto sociale ed educativo di piena accettazione del bambino in difficoltà; è importante affermare l’importanza dello sguardo pedagogico, sguardo che, pur partendo da prospettive parziali, punta sempre a sollecitare un progetto di vita globale per la persona che c’è, nella sua unità e globalità, consapevole che essa è in divenire e possiede comunque risorse originali, sorprendenti e creative che è professionalità scoprire e valorizzare in prospettiva educativa.
Analisi della situazione
Alunni iscritti e frequentanti nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado dell’Istituto
Infanzia 0 0 1Primaria 0 0 0 0 0
Secondaria 1 grado 3 3 2Totale 3 3 3 9
Questi alunni presentano, a livelli diversi, problemi di autonomia, socializzazione e apprendimento, quindi uno degli obiettivi fondamentali riteniamo sia la conquista di un repertorio di abilità e competenze che mettano ciascuno in grado di gestire la propria vita, facendo ricorso il meno possibile all’aiuto degli altri, a partire dalle cose fondamentali, elementari, quotidiane. Tra le aree di abilità va posta prioritariamente quella relativa alla autonomia personale.
Obiettivi
AUTONOMIA1. Sviluppare la capacità di muoversi negli spazi dell’edificio scolastico2. Sviluppare la capacità di cura e igiene personale3. Sviluppare la capacità di preparare e riordinare i materiali richiesti dalle attività scolastiche
SOCIALIZZAZIONE1. Sviluppare la capacità di stabilire relazioni con il gruppo-classe e non2. Sviluppare la capacità di conoscere e rispettare le principali regole del vivere insieme
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3. Sviluppare la capacità di conoscere il susseguirsi delle attività scolastiche4. Sviluppare la capacità di partecipare alle attività comuni, al gioco libero e organizzato
APPRENDIMENTO1. Sviluppare le capacità di attenzione e concentrazione2. Sviluppare la capacità di ascoltare e comunicare3. Sviluppare la capacità di comprendere e produrre messaggi di vario tipo (orali/scritti-iconici…)4. Sviluppare la capacità di utilizzare le competenze acquisite in situazioni diverse 5. Sviluppare la capacità di risolvere situazioni problematiche concrete6. Sviluppare la conoscenza del “sé” corporeo in rapporto allo spazio e al tempo7. Sviluppare abilità psico-motorie
Organizzazione scolastica
La scuola viene considerata come una comunità di sostegno per tutti gli alunni in particolare per quelli diversamente abili; la loro integrazione non si esaurisce con la sola presenza in classe, ma deve coinvolgere la scuola in tutte le sue componenti.
Per ogni alunno si dovrà studiare un percorso “originale” in grado di valorizzare le capacità di ciascuno. Sul piano didattico dovranno essere offerte mediazioni di vario tipo, da quelle percettive e sensoriali fino alle tecnologie informatiche e ai codici multimediali.
Si prevede:
Programmazione individualizzata concordata fra gli insegnanti di sostegno, gli insegnanti di classe, i genitori e gli operatori del Servizio Materno Infantile della ASL.
Inserimento in gruppi e sottogruppi Attività specifiche strettamente adeguate al bambino in difficoltà Dotazione di nuovi materiali (es. CD) per migliorare il processo di insegnamento-apprendimento Ricorso a tempi “distesi” (flessibilità di orari e spazi).
Verifica e valutazione
La valutazione terrà conto :• dei livelli di apprendimento, di conoscenze e abilità e di autonomia in rapporto alle esperienze di
insegnamento-apprendimento realizzate (sempre considerando le possibilità di realizzazione a livello personale);
• della buona riuscita scolastica considerando sia il miglioramento sul piano delle conoscenze, ma anche su quelle sul piano affettivo,sociale e relazionale;
• dei continui feed-back di tutto il lavoro realizzato.
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Integrazione alunni stranieri
I dati ufficiali relativi alla presenza degli stranieri in Italia mostrano come, oggi,le famiglie, i cui componenti sono tutti stranieri siano 415 mila, a testimonianza del fatto che la quasi totalità degli immigrati residenti nel paese vive in famiglia.Sono oltre 500 mila i bambini e gli adolescenti appartenenti ad un’altra nazionalità che vivono in Italia e che si trovano spesso nella situazione di dover conciliare l’esigenze dettate da un’origine differente con il desiderio di inserirsi all’interno di una realtà sociale e culturale nuova e che avvertono come propriaSono le differenze socio-culturali, religiose e generazionali ad essere fonte di sofferenze per i bambini e i giovani immigrati.Questo fenomeno interessa anche paesi come San Gennaro Vesuviano e la scuola dove si registra la frequenza di immigrati provenienti dall’est –europeo, dai paesi extracomunitari e dalla Cina.
L'integrazione è un concetto multidisciplinare e multidimensionale, che ha a che fare con l'acquisizione di strumenti e di capacità, con i rapporti tra individui, riferendosi all'incontro di un soggetto con un contesto di altri soggetti, infine con l'integrità del sé, ovvero con la possibilità di ricomporre ed esprimere la propria storia, la propria lingua e la propria appartenenza
Le attività di integrazione, devono avere come finalità il rispetto del e identità e delle diversità etniche.
Ciò che contraddistingue il termine integrazione è il suo carattere dinamico. È un percorso che coinvolge due entità distinte: l'individuo che cerca di integrarsi e di coesistere al meglio nel contesto di accoglimento e la società ospitante che lo aiuta, lo lascia fare o lo ostacola nel raggiungere il suo scopo
In genere si tratta di un lento, ma profondo lavoro, in cui l'identità viene formata dal continuo confronto tra i due mondi, la famiglia e la società d'arrivo, confronto che non comporta risoluzioni definitive o estremiste, ma un processo di selezione ed adeguamento. In tal modo il minore riesce ad avere un'identità formata dall'armonizzazione ed integrazione dei valori delle due differenti culture, e soprattutto viene sviluppato un senso di duplice appartenenza.
In genere, favorire lo sviluppo della doppia etnicità è considerata la soluzione migliore , proprio perché permette al minore un maggiore equilibrio, nonché una maggiore capacità critica, una maggiore obiettività e sensibilità. Si tratta comunque di un equilibrio assai articolato che può essere realizzato soltanto se la società stessa ha sviluppato un'organizzazione multiculturale (o per lo meno bi-culturale) superando anche quel razzismo istituzionale assai difficile da sradicare .
Integrazione significa quindi acquisizione di diritti, possibilità di realizzazione di sé senza ostacoli, costruzione di relazioni sociali e formazione di sentimenti di appartenenza e di identificazione.
Negli ultimi anni la nostra scuola è stato interessata da un notevole incremento di presenze di alunni stranieri di recente immigrazione.Oggi si registra la presenza complessiva di ……… alunni, eterogenei sia per nazionalità sia per livello di conoscenza della lingua italiana, i quali presentano problematiche differenti:
• totale non conoscenza della lingua italiana • conoscenza della L2 frammentaria e legata alle necessità della vita quotidiana • limitate competenze lessicali, grammaticali e sintattiche • difficoltà nello studio delle varie discipline • difficoltà nell'inserimento e nell'integrazione
Pertanto, considerata la varietà delle culture e delle situazioni concrete di ogni singolo alunno, bisogna mettere in atto iniziative tali da
• garantire un'accoglienza adeguata in termini di tempi, spazi ed interventi specifici • sviluppare l'acquisizione della lingua
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• promuovere attività volte a favorire l'integrazione e l'educazione interculturale
Paesi d'or igine degl i alunni stranieri present i ne l l ' Is t i tuto Comprens ivo
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA I °
Germania 1
Albania 1
Bulgaria 1
Polonia 6
Serbia-Montenegro 3
Ucraina 5
Cina 4
Totale
Numero complessivo Alunni stranieri :
21
Alunni stranieri neo arrivati nel corso dell'anno:Scuola dell'infanzia: ………Scuola primaria: ………Scuola secondaria I grado: ……
Struttura del progetto
Docenti responsabili: le componenti della Commissione alunni stranieri.Docenti coinvolti: docentiDestinatari:
• gli alunni stranieri • i docenti e i compagni delle classi di inserimento
Aree d'intervento
Accoglienza
• raccogliere informazioni e dati sugli alunni • raccogliere dati sulla loro storia scolastica, sulla loro biografia linguistica attraverso
l'osservazione/valutazione delle competenze all'ingresso • creare contatti con le famiglie ricorrendo, se necessario, all'aiuto di mediatori e traduttori (altri
genitori stranieri presenti nella scuola, connazionali ...) • individuare i bisogni specifici di apprendimento • realizzare attività di accoglienza, per ridurre l'ansia, la diffidenza, la distanza
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• stabilire contatti con enti e associazioni del territorio • acquisire materiali, risorse e testi presso centri di documentazione e attraverso contatti con altre
scuole • presentare l'organizzazione scolastica alle famiglie
Alfabetizzazione linguistica
Organizzare esperienze linguistiche per l'apprendimento intensivo della lingua italiana a vari livelli, con attenzione:
1. al linguaggio orale, al fine di: o migliorare l'uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana o arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni o superare le difficoltà linguistiche, spesso legate alle differenze fonetiche fra la lingua
d'origine e la lingua italiana 2. al linguaggio scritto, al fine di:
o favorire il consolidamento del nuovo lessico via via acquisito o intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche
Lingua dello studio
• realizzare interventi per la facilitazione degli apprendimenti • predisporre attività di recupero o di rinforzo dell'apprendimento a livello individuale o a piccoli
gruppi
Educazione interculturale
Elaborare percorsi didattici interculturali per educare
• alla conoscenza di sé • alla solidarietà • alla cooperazione • all'accettazione delle "diversità" • ad una convivenza interculturale • al rispetto delle regole del vivere civile
Obiettivi
• facilitare l'inserimento e l'integrazione • facilitare la socializzazione come elemento centrale per la crescita psicologica della persona
e per favorire l'apprendimento scolastico • promuovere il diritto alla lingua e alla comunicazione • agevolare l'apprendimento dei linguaggi specifici delle varie discipline per l'utilizzo
dell'italiano come lingua veicolare ai fini di acquisizione di conoscenze • favorire la crescita globale degli alunni stranieri, accompagnandone lo sviluppo cognitivo,
sociale e affettivo • offrire l'opportunità di proseguire con profitto e autonomia l'iter scolastico
Tematiche e attività
• attività finalizzate all'accoglienza e all'inserimento (rilevazione delle competenze linguistiche e disciplinari, definizione di interventi, contatti con le famiglie straniere)
• elaborazione di percorsi individualizzati di apprendimento sulla base delle condizioni di partenza e della scuola frequentata
• attività volte a sviluppare le competenze in italiano L2 a vari livelli
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• utilizzo di eventuali interventi di interpreti (o mediatori), di compagni – tutor per far superare le difficoltà linguistiche iniziali
• attività di continuità e raccordo fra i tre ordini di scuola per promuovere esperienze comuni • elaborazione di percorsi didattici interculturali e di attività ludiche che possano favorire in
classe un clima di apertura e curiosità verso l'altro • rilettura di punti della programmazione delle singole discipline per offrire spunti di
intercultura all'interno del normale lavoro in classe • rapporti con enti locali e altre scuole del territorio
Metodologia
Flessibilità didattica
• nella metodologia dell'insegnamento • nella selezione dei contenuti • nella gestione della classe, degli strumenti e dei materiali didattici (specifici e semplificati) • nella programmazione personalizzata• nella valutazione
Curricolarità
• compresenze per interventi individualizzati o per piccoli gruppi • laboratori (recupero e sviluppo delle abilità)
Strumenti
• protocollo di Accoglienza • testi per alunni stranieri • manuali operativi specifici • schede di rilevamento delle competenze • testi plurilingue • video per conoscere usi, costumi e tradizioni di Paesi diversi e per affrontare problematiche
legate all'identità e alle differenze • letture interculturali
Modalità di verifica delle attività
Prove al termine degli interventi.
Durata
Pluriennale (progetto in continuità verticale).
Ore di attività per i destinatari
Tutto l'anno scolastico.
Risultati attesi
• facilitazione nell'inserimento e nell'integrazione • miglioramento della socializzazione • miglioramento del rendimento scolastico • conseguimento di una discreta autonomia linguistica • partecipazione al lavoro attivo della classe • raggiungimento di determinati obiettivi delle programmazioni disciplinari
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• accettazione e comprensione delle diversità
Valutazione complessiva del progetto
Chi deve verificare i risultati in itinere e finali è l'équipe pedagogica nella sua globalità, perché è nel contesto classe che l'alunno straniero interagisce fattivamente con i compagni e qui si verificano i progressi sia nell'ambito delle competenze linguistiche sia in quello dell'integrazione.
Protocollo di accoglienza di alunni stranieri
“Una parte consistente degli alunni stranieri che ogni anno varca la soglia della scuola non conosce l’italiano. Entra nella nuova classe con gli stessi impacci di chi viene inserito in un’orchestra senza avere prima imparato a suonare; o meglio, sapendo suonare solo uno
strumento agli altri ignoto.” (G. Favaro, “Alfabeti interculturali”)
All’arrivo di un bambino o di un ragazzo straniero, che non conosce affatto la lingua italiana, bisogna considerare alcuni fattori che entrano in gioco:
L’età .
La scolarità : legati al fattore età, i percorsi di scolarizzazione nel Paese d’origine sono diversi. Vi sono alunni che hanno seguito un iter scolastico coerente con l’età anagrafica e altri che hanno avuto esperienze scolastiche frammentarie o addirittura interrotte. La storia scolastica precedente deve essere tenuta presente.
La biografia linguistica: qual è la lingua del bambino, o meglio parla nella sua famiglia la vera lingua d’origine o una sorta di dialetto? Infatti molto spesso il codice materno e familiare non corrisponde con la lingua di scolarità che è anche lingua nazionale del Paese di provenienza.
Le condizioni della famiglia : sarebbe necessario conoscere i motivi che l’hanno spinta ad emigrare dal loro Paese e come vivono la loro situazione di “non appartenenza” in Italia; la composizione del nucleo familiare, la scolarità dei singoli membri, condizioni di vita (lavoro, alloggio, scambi con autoctoni, situazione giuridica).
La storia di ciascun bambino e\o ragazzo : oltre alle variabili “oggettive” (età, scolarità, lingua) e legate alla situazione familiare (viaggio, progetto migratorio, condizioni di inserimento), vi sono le componenti proprie della storia di ciascun bambino. Vi sono le emozioni, le paure, i timori che hanno accompagnato la partenza e l’arrivo; le aspettative; il desiderio di riuscire e il disagio di “sentirsi fuori posto”. Si trova anche a dover rispondere a delle sfide, ricomporre la sua storia affettiva, tra distacchi e nuove realtà, dover vivere in un Paese che non ha scelto ma nel quale ci si è trovato all’improvviso.
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Le tappe dell’accoglienza
Attività e dimensioni dello sviluppo
1. PRIMO CONTATTO:
Accoglienza dell’alunno neo-arrivato e della sua famiglia, raccolta della documentazione ( se disponibile) o delle autocertificazioni, raccolta informazioni sulla scuola del paese d’origine prime informazioni sulla scuola fornite all’alunno e alla famiglia (opuscoli bilingue).
2. INTERVISTA/COLLOQUIO CON L’ALUNNO NEOARRIVATO:
Aspetti della storia personale (viaggio, aspettative, timori…), descrizione di una giornata tipo e del rapporto con lo spazio extrafamiliare, rilevazione delle pratiche linguistiche quotidiane.
3. PROVE E MOMENTI DI OSSERVAZIONE:
Rilevazione delle competenze acquisite rispetto a : • lingua d’origine ( scritta e orale);• lingua straniera (eventuale); • lingua italiana ( eventuale, se arrivato da qualche tempo, oppure esposto all’italiano nel
Paese d’origine);• funzioni di base; abilità logico-matematiche; abilità espressive (utilizzo di materiali in
L1 e di schede/prove non verbali).
RESTITUZIONE DELLE OSSERVAZIONI:
Comunicazione all’alunno neo arrivato rispetto alla classe e sezione di inserimento, delle modalità organizzative, del percorso intensivo (full- immersion)
PERCORSO AUTOBIOGRAFICO
Attraverso la “memoria autobiografica” costruire e creare la propria Identità e nel riconoscimento della soggettività educare all’accettazione delle differenze, della definizione del proprio sapere, del ruolo che occupa la scuola nel proprio processo di apprendimento. La costruzione dell’autostima come prerequisito per condividere con gli altri le esperienze. Tale scopo verrà perseguito attraverso una sperimentazione e una ricerca/azione in verticale, che vedrà coinvolti i docenti dell’asse linguistico, espressivo-pittorico, espressivo-musicale
EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA
Utile mezzo per raggiungere una consapevolezza dei propri pensieri ed emozioni, un’accettazione delle possibilità e limiti individuali, una capacità di confrontarsi con gli altri, l’abilità di risolvere efficacemente conflitti e problemi. E’ già stato attivato un progetto in rete con altre scuole che vede coinvolte alcune classi dei vari plessi. Sarà avviata una formazione anche per nuovi insegnanti.
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FARE TEATRO
Il teatro come luogo aperto di incontro, in una dimensione pratica, orienta verso l’esplorazione e il potenziamento delle diverse attitudini degli alunni e sul valore cognitivo e affettivo della relazione.
Utilizzare il teatro, oltre la sua forma spettacolare, come percorso educativo in cui l’espressività valorizzi e potenzi i saperi, le capacità comunicative, attraverso pratiche di espressione corporea, dei vari linguaggi, del racconto di sé.
Per rispettare gli altri, prima di tutto occorre conoscere e comprendere le motivazioni dell’altro; perciò è necessario impostare un’attività formativa non solo degli studenti, ma anche degli insegnanti, del personale ATA e dei genitori, per poter costruire un percorso comune di crescita e di arricchimento culturale di ciascuno: sia di chi viene (immigrati) che di chi accoglie ( comunità sociale). Tutto ciò per favorire la cooperazione e integrazione, aiutando i giovani a costruire un profilo personale, educandoli all’autoconoscenza e al rispetto delle norme e delle regole che sono alla base della comunità scolastica e della società.
Attività grafico -espressive
Il grafismo, in quanto comportamento spontaneo e inconscio, viene messo in rapporto con gli aspetti profondi, inconsapevoli, emotivi e motivazionali della personalità in evoluzione: il disegno non è più l’espressione della sola intelligenza, ma diventa l’espressione della vita affettiva ed emotiva.Il bambino esercitandosi a usare bene la matita , sollecita un’equilibrata coordinazione dei propri movimenti; s’abitua ad organizzare , in uno spazio prestabilito , idee e impulsi .
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PIANO DI AGGIORNAMENTO
ANNO SCOLASTICO 2007\08
PERSONALE DOCENTE E PERSONALE ATA
La formazione è una risorsa strategica per il miglioramento della scuola ed ha per obiettivi l’aggiornamento e la crescita professionale del personale, in relazione anche alle trasformazioni e alle innovazioni in atto.
Considerando che gli insegnanti sono gli attori determinanti del successo o del fallimento di qualunque progetto di riforma, è doveroso ribadire la forte rilevanza della formazione professionale degli insegnanti, soprattutto nell’aspetto dell’aggiornamento, del perfezionamento e della riqualificazione durante il servizio.
Nel quadro dei processi d'innovazione, la formazione e la riqualificazione professionale sono orientate, in particolare, alla consapevolezza dei processi di riforma in atto, all’attuazione dell’autonomia scolastica, all’innovazione metodologica didattica, all’uso delle nuove tecnologie.
Tali obiettivi vengono perseguiti anche direttamente dall’Amministrazione centrale attraverso programmi di aggiornamento a distanza o in sede ai quali i docenti è chiamato a partecipare e dei quali occorre tenere conto nella predisposizione del piano annuale di istituto.
Occorre infine tenere conto delle esigenze formative relative alla sicurezza sul luogo di lavoro.
Per l’anno scolastico 2007\08, sono previste innanzitutto le seguenti attività formative:
Personale Docente:
a. Iniziative promosse dall’Amministrazione:
L’istituto si riserva di aderire, in corso d’anno, ad iniziative di aggiornamento promosse dall’Amministrazione a livello centrale e periferico.L’adesione potrà riguardare anche singoli docenti purché l’impegno non risulti alternativo a quelli già deliberati dall’istituto e risulti compatibile con il pieno assolvimento delle specifiche funzioni.
b. Iniziative programmate direttamente dall’Istituto
Ciclo di seminari su tematiche interdisciplinari: scienze e studio del territorio
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PIANO DI FORMAZIONE
Incontri di aggiornamento sulla Riforma della scuola con particolare riguardo alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado
Corso di formazione per addetti al primo soccorso finalizzato a formare apposite figure sensibili per il potenziamento delle condizioni di sicurezza all’interno dell’istituto.
Incontri di aggiornamento a sostegno dei docenti impegnati in progetti particolarmente innovativi.
c. Iniziative realizzate autonomamente da docenti dell'istituto
Saranno favorite attività di gruppo di docenti (non meno di 6 docenti) finalizzate all'attuazione di progetti relativi a:
ideazione, progettazione e sperimentazione di Unità di Apprendimento monodisciplinari o interdisciplinari
produzione di strumenti di osservazione e di verifica; uso delle apparecchiature informatiche e della rete INTERNET.
d. Iniziative proposte da soggetti esterni e riconosciute dall’Amministrazione
Rientrano in questa categoria, tutte le iniziative che, incluse nel piano annuale, elaborato dall’IRRE Campania o dal C.S.A. di Napoli, possano interessare i docenti.
Una volta noto il piano annuale definito dall’IRRE Campania, potranno essere definite, a cura del Collegio dei docenti, quote di partecipazione dei docenti dell’istituto alle varie attività formative nel rispetto degli specifici obiettivi perseguiti dall’istituto.
Per quanto riguarda la partecipazione dei docenti, resta inoltre stabilito quanto segue:
la frequenza di eventuali corsi di istruzione per l'uso di apparecchiature e sussidi didattici organizzati dalla scuola in collaborazione anche con ditte distributrici, è obbligatorio per i docenti delle discipline più direttamente interessate
i periodi di esonero previsti dall’art. 62 del CCNI 24.07.2003 per la partecipazione ad iniziative di formazione riconosciute dall’Amministrazione potranno essere fruiti contemporaneamente, di regola, da non più di tre insegnanti. Detti periodi di esonero sono contenuti nel corso dell’anno in 5 giorni complessivamente. Ciascun docente ne può usufruirne una sola volta nel corso dell'anno scolastico, ferma restando la possibilità di frazionare il periodo massimo consentito in due o più periodi. Il dirigente scolastico, tenuto conto delle esigenze didattiche, può autorizzare una partecipazione che comporti l’assenza dal servizio di istituto superiore ai cinque giorni, prevedendo i necessari recuperi avvalendosi dello strumento della flessibilità dell’orario delle lezioni.
al rientro in sede, il docente o i docenti che avranno partecipato alle attività di aggiornamento a seguito di autorizzazione del Dirigente scolastico presenteranno una relazione scritta o altri materiali strutturati, appositamente elaborati, che illustrino contenuti, metodi ed obiettivi dell'esperienza maturata. La relazione, affissa in bacheca, potrà, inoltre, essere oggetto di discussione in apposita riunione dei docenti delle stesse discipline, aperta anche agli altri insegnanti dell'istituto. La partecipazione dei docenti delle stesse discipline a dette riunioni è obbligatoria entro i limiti di cui al comma successivo.
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La partecipazione alle attività di formazione obbligatorie per il personale docente e ATA sono contenute entro il limite di 30 ore nel corso dell’anno scolastico.
Considerata, inoltre, l'essenzialità di una continua attività di autoaggiornamento, essa è sostenuta con la predisposizione, nei limiti del possibile, degli strumenti e delle strutture occorrenti.
La direzione della Biblioteca, entro il mese di novembre, coordinando le proposte dei singoli docenti, sottoporrà al Dirigente scolastico apposito piano di potenziamento delle risorse bibliografiche e multimediali (riviste, libri ecc. ) ritenute necessarie per favorire l’auto- aggiornamento continuo.
Personale ATA
Per il personale amministrativo è fondamentale un aggiornamento continuo sia di carattere teorico che pratico che miri da un lato a favorire la conoscenza della normativa in vigore, a partire da quella relativa al settore di più specifica competenza, dall'altro a potenziare le competenze di ordine pratico con particolare riguardo all’uso delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione.
Risolta anche fondamentale favorire una crescita ad ampio raggio delle competenze professionali, così da consentire ad essi di passare con facilità da un settore all’altro.
Per i collaboratori scolastici sarà favorita la loro crescita culturale e professionale anche nella prospettiva di affidare ad essi compiti specifici che, anche se esulano dal proprio profilo professionale, sono sempre più importanti anche perché collegati al sostegno degli uffici amministrativi, ai rapporti con gli alunni e con le famiglie, al Servizio di assistenza nei confronti dei disabili, al Servizio di Pronto Soccorso e al Servizio di Prevenzione e di Protezione, in genere.
Nel corso dell’anno sarà favorita la partecipazione di tutto il personale ATA ad iniziative di formazione e di aggiornamento esterne e nel contempo saranno attivate le seguenti iniziative direttamente dalla scuola:
corso di aggiornamento per il potenziamento delle competenze informatiche per il personale amministrativo aperto anche al restante personale tecnico e ausiliario (Word, excell, access)
percorsi di aggiornamento e di auto aggiornamento del personale amministrativo finalizzati alla familiarizzazione di tutto il personale con i vari software gestionali utilizzati in tutti i reparti;
occasioni di aggiornamento del personale ausiliario miranti a rendere stabili le competenze acquisite attraverso il corso svolto per il servizio antincendio
corso di formazione aperto a tutto il personale ATA, in particolare ai collaboratori scolastici, per addetti al primo soccorso
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STRUTTURA ORGANIZZATIVA
DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO “ B. COZZOLINO”
Dirigente Apparato Amministrativo Organi Collegiali Staff Organizzativo
Il dirigente scolastico Prof. Giuseppe Ligrone
DIRIGENTE SCOLASTICO
Esercita la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica
Assicura la gestione unitaria dell’istituto
E’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali
Esercita autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.
Il Dirigente si avvale della collaborazione di docenti da lui individuati e può delegare loro specifici compiti per lo svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative.
Per lo svolgimento dei compiti amministrativi si avvale della collaborazione del Direttore dei servizi generali amministrativi impartendo le direttive per il coordinamento del personale ATA.
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PIANO ORGANIZZATIVO
APPARATO AMMINISTRATIVO
La sede degli uffici di presidenza e segreteria dell’Istituto Comprensivo si trovano in via Ferrovia, 1.
La segreteria è costituita da:
-1 Direttore amministratore dei Servizi Generali (svolge funzioni di direzione e controllodel personale non docente e si occupa della gestione amministrativa
e contabile di tutte le attività avviate dall'istituzione scolastica).
- 5 Assistenti amministrativi.
I servizi amministrativi e gestionali sono così organizzati:
a) gestione alunni b) gestione personale
c) gestione risorse e patrimoniod) gestione protocollo
L'ufficio è informatizzato con computer collegati in rete.
Il Ministero della Pubblica Istruzione ha dotato la scuola di un computer Compaq Celeron 43 GB
con collegamento Intranet con il Ministero (linea ISDN) Software: Ambiente scuola e SISSI.
N° 11 Collaboratori scolastici svolgono compiti di pulizia, di vigilanza, di sostegno alle attività scolastiche,
di collaborazione con la segreteria e assicurano l'apertura e la chiusura dei locali scolastici attraverso la turnazione e sono così suddivisi:
-- 10 presso la ScuolaSecondaria di primo grado "B.Cozzolino" -- 1 al Plesso "G. Nappo"
Nel plesso “Nappo” svolgono lavori di pulizia e vigilanza n°2 operatori socialmente utili.
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CONSIGLIO DI INTERSEZIONE,
CONSIGLIO DI INTERCLASSE
CONSIGLIO DI CLASSE
Nella Scuola dell'Infanzia e Primaria
è costituito da:
• 1 genitore per ogni sezione/classe • Gli insegnanti di ogni sezione/classe • Il Capo d'Istituto o suo delegato che presiede
Nella Scuola Secondaria di primo grado
è costituito da:
• 4 genitori per ogni classe• Gli insegnanti di ogni classe• Il Capo d'Istituto o suo delegato che presiede
Formula proposte sull'organizzazione e
sull'azione educativa e didattica e sulle sperimentazioni
Agevola ed estende i rapporti fra docenti e
genitori
Esamina i problemi e propone soluzioni
COLLEGIO DEI DOCENTI
E' costituito:
• docenti della Scuola dell'Infanzia• Scuola Primaria ( ex scuola Elementare)
• Secondaria di Primo grado ( ex Scuola Media)
• Capo d'Istituto che presiede
• Delibera il funzionamento didattico della Scuola le attività di Sperimentazione, il piano di Aggiornamento e la scelta dei libri di testo
• Cura la stesura del POF e della Programmazione educativa • Formula proposte per la formazione e composizione delle classi
e l'assegnazione dei docenti • Valuta la realizzazione di quanto indicato nel POF
• Elegge il Comitato di valutazione e individua le Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa
CONSIGLIO DI ISTITUTO
E' costituito da.
8 Genitori, uno dei quali presidente -- 8 Docenti
9 -------2 Personale A.T.A -------Il Capo d'Istituto
Elabora e adotta gli indirizzi generali (P.O.F.) Delibera il Bilancio e l'impiego dei mezzi finanziari Predispone il regolamento interno Adotta il Calendario scolastico
Delibera in merito alle uscite scolastiche
GIUNTA ESECUTIVA
E' È’ costituita da:
Capo di Istituto che presiede 2 genitori
• Prepara i lavori del Consiglio di Istituto
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Le modalità di comunicazione interattiva dei vari organi e/o figure funzionali al sistema non è gerarchica ma segue una modularità di percorso in ogni fase di funzionamento delle attività annuali .
I coordinatori dei consigli di classe ,in questo sistema di interazione hanno funzioni di:• traduzione operativa in termini di azioni di insegnamento-apprendimento;
• di sperimentazione -implementazione del modulo formativo;• verifica e valutazione risultati .
Tutti questi processi socializzati dai coordinatori negli organismi collegiali rappresentano un feed-back per le scelte formative ai vari livelli di progettazione e /o di verifica e valutazione.
Il modello di interazione-comunicazione dei vari organismi è circolare:ogni funzione è determinata da quella precedente ma determina anche quella che segue .
Piano didattico organizzativo
Le funzioni dell’organizzazione scolastica sono di due tipi, quelle orientate alla soluzione di problemi inerenti l’insegnamento e quelle rivolte a definire la condizioni e le risorse necessarie alla realizzazione dei progetti e attività.La gestione di tali funzioni significa per i docenti assumersi responsabilità nuove come: gestione e articolazione delle strutture interne
utilizzo e coordinamento dell’ambiente esternoIl sistema scuola deve essere in grado di governare tutti i suoi processi e i suoi prodotti mediante una costruzione logica come ricerca ottimale per raggiungere i suoi fini e scopi.Vi sono aspetti da prendere in considerazione:L’EFFICACIA come rapporto tra realtà e obiettivi programmati;LA PRODUTTIVITA’ come rapporto tra realtà e capacità di utilizzare preventivamente le risorse disponibili.La verifica deve consentire di rilevare gli scarti tra i vari aspetti e deve essere condotta attraverso opportune procedure nei vari campi e vari livelli.Bisogna rendere compatibile il rapporto tra l’organizzazione formale e le attività da svolgere, gli obbiettivi e i fini da perseguire. Ogni ripartizione di compiti e di competenze rischia di decentrare l’organizzazione fino al punto di farla perdere l’unità di azione. Il Collegio dei Docenti, i Gruppi per discipline, i Consigli di Classe, le Commissioni per aree di attività, i singoli docenti, i Responsabili delle Funzioni Obiettivo, devono agire in base a criteri ben definiti, attraverso i quali è possibile riaggregare le attività parcellizzate. Il coordinamento è l’attività fondamentale per ottenere obiettivi omogenei, non scollegati, verificabili e confrontabili.
Funzioni:
a) Collegio Docenti:• individua gli obiettivi generali della scuola
• individua le articolazioni organizzative idonee ad assolvere il compito demandato ai gruppi di lavoro• individua le linee generali cui attenersi nell’utilizzo delle risorse a disposizione
• individua le linee di intervento a favore degli alunni svantaggiati• individua le linee della scuola in merito alla valutazione
• delibera in merito all’esperienza e alla organizzazione delle sue linee di fondo
b)Dipartimento di programmazione disciplinare:• programma l’articolazione triennale degli obiettivi generali individuati
• programma l’intervento disciplinare nel triennio, sull’anno e sui singoli segmenti• provvede ad approntare gli strumenti idonei alla verifica di tali obiettivi [prove strutturate – prove
oggettive e test]• verifica orizzontale [tutte le classi del medesimo livello] il raggiungimento dell’obiettivo che ci si è posti
• appronta una scheda [od individua i parametri] per la valutazione disciplinare
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• provvede alla individuazione dei prerequisiti in entrata (formazione delle classi prime) e sperabilmente in uscita (profilo triennale)
• appronta i necessari strumenti anche suddividendosi in gruppi di lavoro• dà linee indicative per l’utilizzo delle ore in compresenza
c) Consiglio di Classe:• provvede all’analisi della situazione di partenza della classe
• programma l’utilizzo delle ore di compresenza e la scelta dei progetti e dei percorsi formativi nel POF• programma eventuali interventi di sostegno/recupero
• programma l’intervento specifico sull’alunno portatore di handicap• programma il lavoro per Moduli e Unità Didattiche in base all’obiettivo sovradisciplinare (abilità
cognitive ; competenze comunicative/linguistiche ecc.) prescelto nel quadrimestre• provvede alla verifica degli obiettivi che si è dato
• provvede alla valutazione quadrimestrale
d)Referente di progetti e attività
• Organizza il progetto tenendo conto dei bisogni dei docenti coinvolti• individua le forme organizzative appropriate: incontri con esperti; visite guidate; proiezioni; incontri a
classi aperte; scambi culturali .• socializza le esperienze acquisite
• provvede alla verifica dell’attività tramite i questionari di percezione (operatori – utenti – famiglie) o strumenti equivalenti.
• e) Coordinatori :
1) preparare il lavoro dei consigli di classe al fine di rendere produttive al massimo le riunioni;2) presiedere le sedute;
3) coordinare le attività didattiche;4) curare le verbalizzazioni delle riunioni.
Preparare il lavoro dei Consigli di Classe significa:
a) predisporre l’o.d.g. delle riunioni tenendo conto dei problemi e proposte segnalati dai colleghi di classe e renderlo noto tramite il registro delle comunicazioni/ docenti;
b) documentare l’o.d.g., cioè consegnare ad ogni collega i documenti utili per la discussione in Consiglio.A titolo esemplificativo:
− fotocopia delle programmazioni svolte da ogni singolo docente nel periodo antecedente la riunione;− fotocopia della programmazione svolta per l’integrazione di alunni portatori di handicap;
− altri documenti utili per la discussione del Consiglio.)c) precisare i compiti che ogni docente deve svolgere prima della riunione in modo da facilitare la
discussione e la decisione durante gli incontri dei Consigli di classe e “pretendere” che detti compiti vengano svolti regolarmente;
d) informare le famiglie circa la data delle riunioni (ovviamente nel caso in cui il Consiglio sia aperto ai genitori) e circa l’o.d.g. in programma.
Presiedere le sedute significa:a) coordinare la discussione;
b) richiedere l’attenzione e la partecipazione di tutti (non è possibile che una persona contemporaneamente partecipi alla discussione e svolga un altro lavoro - esempio: compili i profili degli alunni, programmi il
suo lavoro personale ecc.);c) controllare che la discussione sia attinente agli argomenti all’o.d.g. (non consentire deviazioni e
divagazioni);d) chiedere che il gruppo formuli sintesi cioè definisca il punto di arrivo della discussione in termini di
decisioni a cui tutti i docenti devono attenersi.
Coordinare le attività didattiche significa:Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 54
a) conoscere quali attività ogni docente sta svolgendo richiedendo richiedendo per esempio ad ogni singolo docente fotocopia della sua programmazione periodica;
b) far circolare dette informazioni;c) prevedere momenti di confronto tra i docenti per garantire coordinamento tra le attività coordinabili;d) prevedere dei momenti di verifica per definire l’evoluzione del lavoro ed individuare problemi aperti.
Curare le verbalizzazioni significa:a) registrare le discussioni, le decisioni ecc.;
b) storicizzare il lavoro, cioè documentarlo con tutti gli allegati che servono per comprendere che cosa si sta facendo in un data classe, da parte di chi, perché, come, in quali tempi ecc;
c) pubblicizzare gli atti qui sopra indicati.
Compiti dei coordinatori dei team-work e dei referenti:
1) predisporre l’o.d.g. delle riunioni concordandolo con i colleghi e/o con il preside e tenendo conto dei compiti che il consiglio di settore deve svolgere;
2) documentare l’o.d.g., cioè consegnare ad ogni collega documenti utili per la discussione (es. dispense – articoli di giornali – proposte di schemi di lavoro – proposte di acquisti e/o di gite ecc.);
3) rendere noto l’o.d.g. tramite il registro delle comunicazioni docenti;4) presiedere le riunioni (si vedano le operazioni indicate per i coordinatori dei consigli di classe);
5) curare le verbalizzazioni (si vedano le operazioni indicate per i coordinatori dei consigli di classe);6) far circolare il materiale prodotto (es. consegnare ad ogni collega copie della programmazione effettuata,
consegnare ai coordinatori dei consigli di classe proposte per gite e acquisti e attività ecc.).
.
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VALUTAZIONE IN AMBITO FORMATIVO
I processi valutativi devono rifarsi ai parametri di pertinenza, efficacia ed efficienza.Per giudicare la qualità del sistema scolastico occorre disporre di informazioni affidabili circa il grado di pertinenza della sua struttura (ordinamenti, curriculi, risorse) agli scopi socialmente assegnatogli. Senza un confronto tra le ragioni che hanno giustificato la strutturazione del sistema e le sue eventuali revisioni, e le realizzazioni di fatto concretizzate, risulta impossibile esprimere apprezzamenti sulla validità del modello complessivo, oltre che dei suoi singoli elementi costitutivi.Il grado di pertinenza può essere misurato facendo ricorso a criteri interni o a criteri esterni al sistema, tra i quali sussiste una relazione di complementarietà.I criteri interni si riferiscono agli outputs scolastici espressi in termini di apprendimenti fatti acquisire agli allievi.I criteri esterni rimandano al livello di riuscita sociale, culturale e persino economica della popolazione in uscita dalla scuola, rilevata a breve, a medio e a lungo termine. Vi è comunque una impossibilità attuale di cogliere longitudinalmente, lungo l’asse del tempo, il peso della formazione che si è ricevuta nella determinazione della riuscita sociale per mancanza di centri sociali attrezzati per compiere rilevazioni diacroniche sul destino sociale delle diverse leve scolastiche.I parametri di efficacia sono espressi da quelle misure capaci di indicare unicamente se l’azione formativa sviluppata a scuola abbia raggiunto o meno gli obiettivi previsti formalmente o a che distanza si situano i risultati. Tali parametri riguardano aspetti qualitativi (tipologia conoscenze fatte acquisire in uscita da specifici corsi scolastici, caratteristiche dei processi educativi attivati …) e quantitativi (numero allievi che raggiungono determinati standard qualitativi, tassi di abbandono, di ripetenze, di regolarità degli studi ….)L’analisi di rapporti tra caratteristiche di ingresso degli allievi, tipologia dei processi attuati e risultati raggiunti, consente invece di verificare la congruenza tra impianto didattico, caratteristiche storiche della popolazione scolastica e traguardi scolastici passati sul piano nazionale.I parametri di efficienza sono definiti dal rapporto di due dati econometrici: costi e benefici di una certa attività.In ambito scolastico vale il riferimento ai costi-finanziari del servizio e loro distribuzione (spese correnti, di investimento, di aggiornamento, costo per allievo per anno di scuola …)Costo e benefici vanno definiti innanzi tutto come espressione quali-quantitativa dell’imput, del processo e dell’outupt. L’esito del rapporto è il grado di produttività del sistema .Quando si parla di risorse bisogna distinguere fra risorse umane e materiali. Le risorse umane sono costituite dalle caratteristiche dei docenti, età, sesso, formazione iniziale ed in servizio, innovazione e strategie didattiche impiegate, qualità dell’interazione con gli allievi. Le risorse materiali fanno riferimento al materiale didattico-scientifico, uso spazi, tempo laboratori, risorse territoriali.L’analisi incrociata di ogni variabile con le condizioni di ingresso e di uscita degli allievi dà conto, tendenzialmente, del grado di efficienza dell’intero sistema.
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CRITERI DI VALUTAZIONEDEL
SISTEMA
Modalità e strumenti di valutazione
La verifica delle attività del POF e la valutazione dei risultati, avrà frequenza quadrimestrale per favorire lo sviluppo dei percorsi formativi più articolati e per procedere in modo ponderato e sulla base di misure multiple dei processi attuati e degli standard da valutare.I Consigli di classe, attraverso la costruzione e l’uso di strumenti adeguati, rileveranno la tenuta dei processi in atto. Le attività di monitoraggio, per la rilevazione sistematica di indicatori di riuscita, verranno effettuate con questionari, griglie di classificazioni, prove strutturate e/o semistrutturate, test di verifica delle abilità cognitive e/o verbali, colloqui e interviste. La valutazione sarà fondata su parametri quantitativi e qualitativi.I parametri quantitativi della valutazione per gli esiti di attività curriculari e progettuali terranno conto degli indicatori di frequenza, del numero di alunni per attività, del numero dei corsi attivati, del traffico di alunni per l’occupazione dei laboratori e spazi attrezzati, delle certificazioni di conoscenze e competenze degli alunni in ordine ai processi e ai percorsi formativi sviluppati.Gli strumenti di rilevazione, costruiti ed elaborati specificamente dal Collegio, già annessi alla programmazione educativa riguardano:
• Scheda di rilevazione dell’ambiente socio familiare degli alunni in ingresso• Griglia di decodifica della scheda con annessi indicatori di area• Griglia di classificazione per l’osservazione sistematica dei comportamenti degli allievi • Griglie di osservazione, compilate periodicamente e riassunte in un quadro generale.• Prove strutturate e/o semistrutturate per la verifica in ingresso delle competenze e/o conoscenze in
possesso degli allievi• Questionari di percezione della qualità del servizio (alunni-genitori-docenti)• Schede di rilevazione attività progettuali dei Consigli di classe, delle frequenze di utilizzo dei
laboratori e relative decodifiche.• Schemi riassuntivi delle attività dei referenti
I prodotti delle attività, in quanto risultati di un processo formativo, saranno valutati per le specifiche caratteristiche e secondo standard di qualità definiti a priori. Altri aspetti della verifica riguarderanno l’incidenza quantitativa delle collaborazioni attivate con le agenzie formative presenti sul territorio con la definizione di:
♦ protocolli di intese♦ programmazione di moduli formativi integrati♦ organigramma di relazioni, funzioni e compiti♦ calendari di incontri
I parametri quantitativi delle prove strutturate e/o semistrutturate saranno organizzate in tabelle e analizzate secondo i criteri dell’analisi statistica per accertare l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento e per intervenire in modo opportuno e tempestivo. I parametri qualitativi delle rilevazioni con questionari, interviste, incontri e scambi su atteggiamenti ed interessi serviranno a definire e a integrare le modalità e i contenuti del piano e dei progetti annuali.
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 9201846063 DISTRETTO 32 E-Mail intranet: [email protected] - E- Mail internet [email protected] - Web: http://space.tin.it/scuola/virgfer
Autoanalisi d’Istituto
Il 27 giugno 2001, alle ore 17.00, si è riunito il Comitato incaricato dell’autoanalisi d’Istituto per procedere alla decodifica delle schede-questionario e procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti(docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. Dal verbale redatto e dall’analisi delle frequenze dei punteggi, si possono riassumere i dati
Qualitàpercepita dai docenti
(decodificate 45/63 schede)
Qualitàpercepita dagli alunni
(decodificate 142/ schede)
Qualitàpercepita dai genitori
(decodificate 73/ schede)
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva Buono
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva Buono
1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva
Adeguato
1. I miei alunni
Valutazione complessivaBuono
2. I miei docenti
Valutazione complessivaBuono
2.Comunicazione scuola-utenza
Valutazione complessivaSoddisfacente
2. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Molto buono
3. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva Molto buono
3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva
Soddisfacente
Docenti Alunni
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di laboratori e attrezzature. Scarsa collaborazione del personale A.T.A.
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di laboratori, attrezzature. impianti sportivi e spazi verdi
Scarsa collaborazione del personale A.T.A.
Motivi di soddisfazioni
Alunni genitori
Motivi di soddisfazioni
Dirigente scolastico Docenti Corso di informatica
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi e sussidi♦ Favorire la collaborazione fra docenti♦ Organizzare spazi-tempo per comunicare e collaborare
con le Funzioni -Obiettivo
Suggerimenti
♦ Introdurre attività interessanti♦ Far capire che l’apparato lavora per noi alunni♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature♦ Potenziare la biblioteca
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♦ Cambiare le regole♦ Dialogare con gli alunni in difficoltà♦ Aiutare gli alunni a rendere al meglio
Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:
Metodo e didattica
Valutazione complessiva Buono
ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva Adeguato
Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva
Appena adeguato
Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva
Appena adeguato
Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Molto interessanti sono i suggerimenti degli alunni per migliorare la convivenza all’interno dell’ istituzione e per rendere le attività più interessanti.
Da questa indagine iniziale sulla percezione del vissuto della scuola da parte di operatori ed utenti, emerge la necessità di
Valutare qualitativamente gli aspetti di disagio che emergono dalla rilevazione per poter intervenire con opportune modifiche
approfondire l’analisi su indicatori di efficacia e di efficienza(valutazioni alunni in entrata con quelli di uscita; confronto con il titolo di studio di entrambi i genitori; confronto con le attività messe in campo dalla scuola………….)
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 9201846063 DISTRETTO 32 E-Mail intranet: [email protected] - E- Mail internet [email protected] - Web: http://space.tin.it/scuola/virgfer
Autoanalisi d’Istituto
Il 28 maggio 2002, alle ore 17.00, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti (docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata condotta nel periodo di aprile maggio 2002, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati dalla scuola durante l’anno scolastico 2001, solo il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo, a problemi di una comunicazione chiara e di organizzazione del servizio mensa. Il CPPI(comitato di progettazione, programmazione e indirizzo ) nel procedere alla programmazione delle attività di autoanalisi , ha ritenuto opportuno integrare la commissione con la componente alunni e dei genitori per favorire la condivisione degli obiettivi che coinvolgono tutto il sistema scuola .I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi , ai docenti e ai genitori degli alunni di terza. Si ravvisa la necessità di integrare l’indagine con la cooptazione degli ATA all’interno della commissione per poter procedere ad un’analisi completa del sistema scolastico nella sua effettiva complessità. La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta :
Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnati
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Alunni delle classi terze 162 145 =89%Genitori alunni classi terze 162 120=74%Docenti 63 51=80%
Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).Dal verbale redatto della decodifica dei questionari con dall’analisi delle frequenze dei punteggi, si possono riassumere i seguenti dati :
Qualitàpercepita dai docenti
80%(decodificate 51/63 schede)
Qualitàpercepita dagli alunni
89%(decodificate 145/ 162schede)
Qualitàpercepita dai genitori
74%(decodificate 103/ 162schede)
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva Adeguato
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva Adeguato
1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Adeguato
4. I miei alunni
Valutazione complessiva Buono
2. I miei docenti
Valutazione complessiva Buono
2.Comunicazione scuola- utenza
Valutazione complessivaAdeguato
5. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buono
6. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva Buono
3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva
Buono
Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:
METODO E DIDATTICA
Valutazione complessiva Buono
ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva Adeguato
Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva
Appena adeguato
Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva
Appena adeguato
Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 60
Docenti Alunni
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di laboratori , attrezzature di supporto e di sussidi utilizzabili
Scarsa collaborazione del personale A.T.A Migliorare l’igiene dei locali. Ritardo degli alunni Limitati raccordi interdisciplinari Scarsa collaborazione tra docenti di scuola media ed
elementare Pochi scambi tra docenti della stessa disciplina Conflittualità tra docenti e di collaborazione nei consigli
di classe
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature. impianti sportivi e spazi verdi
Scarsa collaborazione del personale A.T.A. Pulizia e igiene dei locali Intervallo breve per la colazione Aule piccole Indisponibilità di alcuni insegnanti al dialogo Poche visite guidate
Motivi di soddisfazioni
Alunni Genitori Dirigente scolastico Collaborazione tra docenti
Motivi di soddisfazioni
Dirigente scolastico Docenti Laboratori Attività extrascolastiche Palestra Corsi pomeridiani
Suggerimenti♦ Adeguare spazi e sussidi♦ Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali♦ Favorire la collaborazione fra docenti♦ Organizzare spazi- tempo per comunicare e collaborare
con le Funzioni –Obiettivo♦ Rispetto e stima reciproca tra i diversi operatori♦ Migliorare la struttura del plesso scuola elementare ♦ Corsi di aggiornamenti per aree disciplinari per
migliorare la didattica ♦ Migliore fruibilità dei laboratori♦ Migliorare la comunicazione tra docenti
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori ♦ Potenziare la biblioteca♦ Cambiare le regole e farle rispettare♦ Dialogare con gli alunni in difficoltà♦ Ristrutturare la scuola e ♦ Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali♦ Abbellire le aule♦ Migliorare i rapporti con i docenti♦ Rendere gli ATA disponibili e aperti alle esigenze degli
alunni♦ Visite guidate più lunghe e frequenti♦ Campo per il gioco del calcio
Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Dall’analisi triangolare dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:• La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e
genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema scuola. Va fatta una ricognizione analitica per ogni richiesta posta dalle domande.
• Il livello dei rapporti tra docenti e alunni, da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le attività costruite dal sistema.
• I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione.
• Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).
Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente ognuna con la propria specificità.
Molto interessanti si rivelano i suggerimenti dei vari operatori per migliorare la qualità del servizio.Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 61
Le domande aperte sui motivi di insoddisfazione ,soddisfazione e suggerimenti , ruotano su alcune problematiche comuni relative a:
Ambiente scuola : igiene, rapporto con gli ATA, laboratori, attrezzature, mensa. Rapporti e comunicazione fra i vari operatori scolastici con le figure di sistema(F.O.), le varie commissioni, tra i
diversi ordini di scuola(infanzia, elementare e media). Scelte organizzative e didattiche riguardanti l’intervallo di mensa, la frequenza delle visite guidate, la gita
scolastica lunga, la maggiore disponibilità dei docenti al dialogo su temi più personali degli alunni in età adolescenziale.
Da questa indagine iniziale sulla percezione del vissuto della scuola da parte di operatori ed utenti, emerge la necessità di :
approfondire l’analisi con indicatori di efficacia e di efficienza(valutazioni alunni in entrata con quelli di uscita; confronto con il titolo di studio di entrambi i genitori; confronto con le attività messe in campo dalla scuola……parametri di pertinenza per la rispondenza sociale della scuola …….)
cooptare nella commissione per l’autoanalisi e valutazione con la componente dei genitori, alunni e A.T.A. rendere l’autoanalisi un processo sistematico e continuo con precisi obiettivi e sottosistemi da valutare per rendere
il processo formativo qualitativamente migliore e vicino a standard nazionali e socialmente funzionali. costituire la commissione valutazione all’inizio dell’anno scolastico con orari e obiettivi specifici sui quali lavorare attivare il Collegio docente, Dirigente, Consiglio d’Istituto e i vari operatori per analizzare, discutere e adottare
opportune modifiche e integrazioni sulle problematiche di disagio.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 9201846063 DISTRETTO 32 Autoanalisi d’Istituto
Il 18 giugno 2003, alle ore 18.30, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti (docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata condotta durante il mese di aprile 2003, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati dalla scuola durante gli anni scolastici 2001e 2002, il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo, a problemi di una comunicazione chiara e di organizzazione del servizio mensa. Quest’anno è stato elaborato un questionario per gli ATA sugli stessi indicatori posti agli altri operatori della scuola. Il CPPI(comitato di progettazione, programmazione e indirizzo ) nel procedere alla programmazione delle attività di autoanalisi, ha ritenuto opportuno integrare la commissione valutazione con un rappresentante della componente ATA, per favorire la condivisione degli obiettivi che coinvolgono tutto il sistema scuola.
I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi della scuola media, agli alunni di quinta elementare, ai docenti e ai genitori degli alunni di terza media e di quinta elementare e agli ATA dell’Istituto Comprensivo.
La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta :Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnati
Alunni delle classi terze 158 103\158 =65%Genitori alunni classi terze 148 52\148 =35%Docenti scuola media 51
36\51=71%
Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni della quinta classe elementare 11 10\11 =95%Genitori alunni della quinta classe elementare e di 5 anni della scuola dell’infanzia
21 20\21 =95%
Docenti scuola elementare e dell’infanzia
16 15\16 = 94%
Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnati
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ATA 19 8\19 =42%Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).
Scuola mediaLa decodifica dei questionari con il calcolo delle frequenze ha dato avvio alle procedure di analisi e valutazione dei punteggi. Da tale procedure emergono i seguenti dati :
Qualitàpercepita dai docenti
Qualitàpercepita dagli alunni
Qualitàpercepita dai genitori
1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Quasi adeguato
Punti di debolezza• Le attività promosse dalle
funzioni obiettivo• Le attrezzature della scuola
• La comunicazione tra i vari organismi collegiali
Punti di forza• I buoni rapporti con i colleghi
della stessa disciplina
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza• Le attrezzature della scuola
• Disponibilità del personale ausiliare
• Il numero di attività extrascolastiche
1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Adeguato
Punti di debolezza Gli indicatori che ha fatto rilevare una frequenza significativa per inadeguatezza risultano :• Struttura scolastica
• Pulizia e igiene dei locali scolastici
7. I miei alunniValutazione complessiva Quasi buonoPunti di debolezza• la frequenza scolastica non
motivante • il poco interesse alle lezioni
• la risoluzione dei problemi di vita quotidiana
• la tendenza a rivolgersi agli insegnanti per risolvere problemi non attinenti la scuola
Punti di forza• relazioni umane e informali
con gli allievi• la comunicazione didattica
• l’incoraggiamento degli allievi
2. I miei docenti
Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza• la mancanza di varietà dei metodi e di
strumentiPunti di forza• l’atteggiamento di disponibilità e
collaborazione• clima di rispetto e di fiducia
• trasmettere i contenuti con chiarezza
2.Comunicazione scuola- utenza
Valutazione complessivaAdeguata
Punti di debolezza• informazioni sull’organizzazione e
gestione scolastica(orario, incontri, iniziative…..)
Punti di forza• I rapporti con i docenti e non
8. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buono Punti di debolezza• Motivazione del personalePunti di forza• La presenza attiva nelle
riunioni e nei Consigli di classe
9. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva BuonaPunti di debolezza• Risolvere i problemi assumendone
la responsabilità Punti di forza• Disponibilità per i colloqui privati
• Promuovere la partecipazione alla vita scolastica
3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva
BuonoPunti di debolezza• Attività musicaliPunti di forza• Corso di informatica
• Attività sportive
• Attività teatrali
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.Docenti Alunni
Motivi di insoddisfazioni• collaboratori scolastici
• arroganza degli ATA
• mancanza di correttezza nei rapporti interpersonali
• attrezzare i laboratori e gli spazi
• disorganizzazione delle attività complementari
• raccordi interdisciplinari superficiali
• classi numerose con alunni molto bravi
• mancanza di comunicazione
• mancanza di forme di accoglienza di docenti nuovi
• mancanza di condivisione dei problemi
Motivi di insoddisfazioni Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature.
impianti sportivi e spazi verdi Scarsa collaborazione del personale A.T.A. Pulizia e igiene dei locali Intervallo breve per la colazione Aule piccole Indisponibilità di alcuni insegnanti al dialogo Poche visite guidate Insufficienza di armadietti Troppa teoria e poche attività pratiche in Educazione
Tecnica
Motivi di soddisfazioni Il buon rapporto con gli alunni Dirigente scolastico Collaborazione tra docenti
Motivi di soddisfazioni Dirigente scolastico Docenti Laboratori Attività extrascolastiche Palestra Corsi pomeridiani
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi e sussidi♦ Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali♦ Favorire la collaborazione fra docenti♦ Organizzare spazi- tempo per comunicare e collaborare
con le Funzioni –Obiettivo♦ Rispetto e stima reciproca tra i diversi operatori♦ Corsi di aggiornamenti per aree disciplinari per
migliorare la didattica ♦ Migliore fruibilità dei laboratori♦ Migliorare la comunicazione tra docenti
Suggerimenti♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori ♦ Potenziare la biblioteca♦ Cambiare le regole e farle rispettare♦ Dialogare con gli alunni in difficoltà♦ Ristrutturare la scuola ♦ Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali e dei WC♦ Abbellire le aule♦ Migliorare i rapporti con i docenti♦ Rendere gli ATA disponibili e aperti alle esigenze degli
alunni♦ Visite guidate più lunghe e frequenti♦ Campo per il gioco del calcio
Scuola elementare e d’infanzia
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Qualitàpercepita dai docenti
Qualitàpercepita dagli alunni
Qualitàpercepita dai genitori
1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Appena adeguato Punti di debolezza• Le attività promosse dalle
funzioni obiettivo• Le attività extracurriculari
• Le attrezzature della scuola
• Il clima scolastico Punti di forza• I buoni rapporti con i colleghi
della stessa disciplina• Il lavoro per gruppo e per
progetti
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza• Le attrezzature della scuola
• La paura di non essere capace di fare il lavoro
Punti di forza• L’interesse per le attività
1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Appena adeguato
Punti di debolezza
• Struttura scolastica
• Pulizia e igiene dei locali scolastici
• Gestione della mensaPunti di forza• Rispondenza del tempo scuola alle
esigenze formative degli alunni
10. I miei alunniValutazione complessiva
buonoPunti di debolezza• la risoluzione dei problemi di
vita quotidiana• la tendenza a rivolgersi agli
insegnanti per risolvere problemi non attinenti la scuola
Punti di forza• relazioni umane e informali
con gli allievi• la comunicazione didattica
• l’incoraggiamento degli allievi
2. I miei docenti
Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza• la mancanza di varietà dei metodi e di
strumentiPunti di forza• l’atteggiamento di disponibilità e
collaborazione• clima di rispetto e di fiducia
• trasmettere i contenuti con chiarezza
2.Comunicazione scuola- utenza
Valutazione complessivaAdeguata
Punti di debolezza• informazioni sull’organizzazione e
gestione scolastica(orario, incontri, iniziative…..)
Punti di forza• I rapporti con i docenti e non
11. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva
Buono Punti di debolezza• Motivazione del personalePunti di forza• La presenza attiva nelle
riunioni e nei Consigli di classe • Promuove l’integrazione della
scuola nel territorio
12. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza• Risolvere i problemi assumendone
la responsabilità Punti di forza• Disponibilità per i colloqui privati
• Promuovere la partecipazione alla vita scolastica
3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva
BuonePunti di forza• Visite guidate
• Attività psicomotorie e manipolative
• Attività espressive e grafico-pittoriche
Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:
METODO E DIDATTICAValutazione complessiva
BuonoPunti di debolezza
ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva Adeguato
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• Il libro come strumento didattico a cui si fa maggiormente ricorso
Punti di forza • Rispetto delle regole della programmazione collegiale,
degli obiettivi e dei criteri di valutazione• La comunicazione
Punti di debolezza• Funzionamento del gruppo di lavoro
• Funzionamento delle commissioni
• Funzionamento del Consiglio d’Istituto
Punti di forza• Funzionamento del Consiglio di classe
Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva
AdeguatoPunti di debolezza• Disponibilità degli ATA e degli assistenti di laboratori
Punti di forza• Funzionamento e servizio reso dalla segreteria
Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva
AdeguatoPunti di debolezza• Le attrezzature messe a disposizione dalla scuola e le
tecnologie di supporto alla didattica Punti di forza• il buon rapporto e la comunicazione con gli alunni
Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella. Docenti Alunni
Motivi di insoddisfazioni• strutture della scuola
• la sostituzione dei colleghi
• mancanza di sussidi, di materiali di facile consumo e materiale ludico
• conflittualità dei docenti
• l’organizzazione modulare
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di attrezzature, impianti sportivi, spazi verdi e biblioteca
Manca una fotocopiatrice e i computer
Motivi di soddisfazioni Il buon rapporto con gli alunni e i genitori Dirigente scolastico Collaborazione tra docenti
Motivi di soddisfazioni I docenti Le visite guidate
Suggerimenti♦ Adeguare spazi e sussidi♦ Dotare la scuola delle attrezzature necessarie♦ Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali♦ Favorire la collaborazione fra docenti♦ Migliorare la comunicazione tra docenti
Suggerimenti♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori .♦ Ristrutturare la scuola ♦ Abbellire le aule♦ Migliorare i rapporti con i docenti♦ Visite guidate più lunghe e frequenti♦ Biblioteca e sala computer
Personale ATA
Ambiente scuola Alunni Organismi amministra
tivi
Dirigente scolastico
Nell’attività lavorativa mi hanno aiutato
Docenti Genitori
Valutazione complessivaAdeguata
Punti di debolezza
Valutazione complessivaAdeguata
Valutazione complessiva
Buona
Valutazione complessiva
Buona
Valutazione complessiva
Buona
Valutazione complessivaAdeguata
Valutazione complessivaAdeguata
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• Distribuzione carichi di lavoro
• La comunicazione tra i vari operatori
Punti di forza
• I rapporti con i colleghi
• La sicurezza della struttura scuola
Punti di debolezza
• Gli alunni si rivolgono per problemi non attinenti alla scuola
Punti di forza
• Tendo ad essere disponibile a risolvere i problemi
• Tendo a stabilire relazioni umane
Punti di debolezza
• Collaboratori scolastici
e commission
i
Punti di forza
• Funzionamento segreteria
Punti di debolezza
• Gestione della conflittualità
Punti di forza
• disponibilità
Punti di debolezza
• disponibilità colleghi
• attrezzature
Punti di forza
• il clima cordiale
• la comunicazione con i docenti
Punti di debolezza
• disponibilità ad accogliere le richieste dei docenti
Punti di forza
• disponibilità a reperire il materiale richiesto
Punti di debolezza
• igiene dei locali
• funzionamento scuola
Punti di forza
• comunicazione
• informazioni
Il primo dato che emerge è la percentuale di questionari a cui hanno risposto i genitori. Il dato è basso rispetto a quello degli anni precedenti. C’è da rilevare che gli allievi quest’anno non sono stati coinvolti nella raccolta e decodifica dei questionari. Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Dall’analisi triangolare dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:1. La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e
genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema scuola. Il punto di debolezza riconosciuto da tutti è la pulizia e l’igiene dei locali, altro motivo di insoddisfazione sono le attrezzature scolastiche. Va fatta una ricognizione analitica per ogni richiesta posta dalle domande e un’analisi rigorosa per eliminare le disfunzioni del servizio.
2. Il livello dei rapporti tra docenti e alunni , da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le attività costruite dal sistema.
3. I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione. I punti di forza individuati sono la disponibiltà del Dirigente, la presenza attiva nelle riunioni collegiali e la promozione della partecipazione alla vita scolastica.
4. Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).
5. Il personale ATA si è espresso sugli stessi indicatori ed ha fornito in generale le stesse valutazioni
Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente ognuna con la propria specificità.
L’indagine della commissione ha riguardato la rilevazione di alcuni indicatori in uscita, come i risultati di licenza media degli ultimi 5 anni e la rilevazione dei titoli di studio dei genitori degli alunni di terza media. I dati dell’indagine sono riportati da tabelle e grafici allegati al presente verbale.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”
Autoanalisi d’Istituto
Il 28 giugno 2004, alle ore 18.30, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti (docenti, alunni ,famiglie) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata condotta durante il mese di giugno 2004, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 67
dalla scuola durante gli anni scolastici 2001\2002\03, il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo.
I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi della scuola media, agli alunni di quinta elementare, ai docenti e ai genitori degli alunni di terza media e di quinta elementare e agli ATA dell’Istituto Comprensivo.
La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta:
Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi terze 161 128\161 =79%
Genitori alunni classi terze 161 128\161 =79%Docenti scuola media, media e d’infanzia
6350\63=79%
Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni della quinta classe elementare 12 7\12 =58%Genitori alunni della quinta classe elementare Genitori alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia
12
17
7\12 =58%
17\17=100%
ATA 16 7\16 =43%
Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).
Scuola media
La decodifica dei questionari con il calcolo delle frequenze ha dato avvio alle procedure di analisi e valutazione dei punteggi. Da tale procedure emergono i seguenti dati :
Qualitàpercepita dai docenti
Qualitàpercepita dagli alunni
Qualitàpercepita dai genitori
1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Quasi adeguato
Punti di debolezza• Le attrezzature della scuola
Punti di forza• I buoni rapporti con i colleghi
• Partecipazione ai progetti e lavoro di gruppo
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza• Le attrezzature della scuola
• Disponibilità del personale ausiliare
• Il numero di attività extrascolastiche
1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Adeguato
Punti di debolezza
• Struttura scolastica
• Pulizia e igiene dei locali scolastici
13. I miei alunniValutazione complessiva Quasi buonoPunti di debolezza• la frequenza scolastica non
motivante • offrire spiegazioni aggiuntive
Punti di forza• stabilire relazioni umane e
informali con gli allievi
2. I miei docenti
Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza• la mancanza di varietà dei metodi e
di strumentiPunti di forza• l’atteggiamento di disponibilità e
collaborazione• clima di rispetto e di fiducia
2.Comunicazione scuola- utenza
Valutazione complessivaAdeguata
Punti di debolezza• pubblicizzazione regolamento del
servizio scolasticoPunti di forza• I rapporti con i docenti e non
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 68
• la comunicazione didattica
• l’incoraggiamento degli allievi
• trasmettere i contenuti con chiarezza
14. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva
Buono Punti di debolezza• Motivazione del personalePunti di forza• La disponibilità per colloqui
• La presenza attiva nelle riunioni e nei Consigli di classe
15. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva Buona
Punti di forza• Disponibilità per i colloqui privati
• Promuove la partecipazione alla vita scolastica
3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva
BuonoPunti di debolezza• Visite guidate
• Attività espressivo.pittoriche Punti di forza• Corso di informatica
• Attività sportive
METODO E DIDATTICA
Valutazione complessiva BuonoPunti di debolezza• Il libro come strumento didattico a cui si fa
maggiormente ricorso
Punti di forza • Rispetto delle regole della programmazione collegiale,
degli obiettivi e dei criteri di valutazione• La comunicazione
ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva AdeguatoPunti di debolezza• Funzionamento del gruppo di lavoro
• Funzionamento delle commissioni
Punti di forza• Funzionamento del Consiglio di classe e del Collegio dei
docenti
Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva
AdeguatoPunti di debolezza• Disponibilità degli ATA e degli assistenti di laboratori
Punti di forza• La tempestività e il servizio reso dalla segreteria
Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva
AdeguatoPunti di debolezza• Le attrezzature messe a disposizione dalla scuola e le
tecnologie di supporto alla didattica
Punti di forza• il buon rapporto e la comunicazione con gli alunni
Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 69
Docenti Alunni Motivi di insoddisfazioni• mancanza di flessibilità
• l’igiene dei locali
• persone estranee per i corridoi della scuola
• attrezzare i laboratori e gli spazi
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature. impianti sportivi e spazi verdi
Scarsa collaborazione del personale A.T.A. Pulizia e igiene dei locali Poche visite guidate Insufficienza di armadietti Troppa teoria e poche attività pratiche Non avere buoni rapporti con i docenti Mancanza di comprensione
Motivi di soddisfazioni
Il Dirigente scolastico crea un clima favorevole Maggiore collaborazione tra docenti
Motivi di soddisfazioni I rapporti con i Docenti Attività extrascolastiche Qualità dell’insegnamento
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi e sussidi♦ Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali♦ Favorire la collaborazione fra docenti♦ Rispetto e stima reciproca tra i diversi operatori♦ Migliorare la comunicazione tra docenti
Suggerimenti♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori ♦ Dialogare con gli alunni in difficoltà♦ Ristrutturare la scuola ♦ Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali e dei WC♦ Migliorare i rapporti con i docenti♦ Docenti più coinvolgenti con gli alunni
Scuola elementare e d’infanzia
Qualitàpercepita dai docenti
Qualitàpercepita dagli alunni
Qualitàpercepita dai genitori
1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Appena adeguato Punti di debolezza• Le attività extracurriculari
• Le attrezzature della scuola
• Il clima scolastico Punti di forza• I buoni rapporti con i colleghi
della stessa disciplina• Il lavoro per gruppo e per
progetti
1. Ambiente scuola
Valutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza• Le attrezzature della scuola
• La paura di non essere capace di fare il lavoro
Punti di forza• L’interesse per le attività
1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Appena adeguato
Punti di debolezza
• Struttura scolastica
• Pulizia e igiene dei locali scolastici
• Gestione della mensaPunti di forza• Rispondenza del tempo scuola alle
esigenze formative degli alunni
16. I miei alunniValutazione complessiva
buonoPunti di debolezza• la risoluzione dei problemi di
vita quotidiana• la tendenza a rivolgersi agli
insegnanti per risolvere
2. I miei docenti
Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza• la mancanza di varietà dei metodi e di
strumentiPunti di forza
2.Comunicazione scuola- utenza
Valutazione complessivaAdeguata
Punti di debolezza• informazioni sull’organizzazione e
gestione scolastica(orario, incontri,
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 70
problemi non attinenti la scuolaPunti di forza• relazioni umane e informali
con gli allievi• la comunicazione didattica
• l’incoraggiamento degli allievi
• l’atteggiamento di disponibilità e collaborazione
• clima di rispetto e di fiducia
• trasmettere i contenuti con chiarezza
iniziative…..)Punti di forza• I rapporti con i docenti e non
17. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva
Buono Punti di debolezza• Motivazione del personalePunti di forza• La presenza attiva nelle
riunioni e nei Consigli di classe • Promuove l’integrazione della
scuola nel territorio
18. Il Dirigente scolastico
Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza• Risolvere i problemi assumendone
la responsabilità Punti di forza• Disponibilità per i colloqui privati
• Promuovere la partecipazione alla vita scolastica
3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva
BuonePunti di forza• Visite guidate
• Attività psicomotorie e manipolative
• Attività espressive, grafico-pittoriche e di ballo
Il questionario dei docenti riporta altre sezioni di indagine riguardanti:
METODO E DIDATTICAValutazione complessiva
BuonoPunti di debolezza• Il libro come strumento didattico a cui si fa
maggiormente ricorso
Punti di forza • Rispetto delle regole della programmazione collegiale,
degli obiettivi e dei criteri di valutazione• La comunicazione
ORGANI COLLEGIALI Valutazione complessiva AdeguatoPunti di debolezza• Funzionamento del gruppo di lavoro
• Funzionamento delle commissioni
Punti di forza• Funzionamento del Consiglio di classe
Segreteria/personale non docenteValutazione complessiva
AdeguatoPunti di debolezza• Disponibilità degli ATA e degli assistenti di laboratoriPunti di forza• Funzionamento e servizio reso dalla segreteria
Aiuto nelle attività didatticheValutazione complessiva
AdeguatoPunti di debolezza• Le attrezzature messe a disposizione dalla scuola e le
tecnologie di supporto alla didattica Punti di forza• il buon rapporto e la comunicazione con gli alunni
Dalla tabulazione delle risposte date ai quesiti aperti riguardanti i motivi di soddisfazioni, insoddisfazioni e suggerimenti , sono emersi una varietà di problematiche come da tabella.
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Docenti Alunni
Motivi di insoddisfazioni• strutture della scuola
• la sostituzione dei colleghi
• mancanza di sussidi, di materiali di facile consumo e materiale ludico
• conflittualità dei docenti
Motivi di insoddisfazioni
Insufficienza di attrezzature, impianti sportivi, spazi verdi e biblioteca
Manca una fotocopiatrice e i computer
Motivi di soddisfazioni Il buon rapporto con gli alunni e i genitori Dirigente scolastico Collaborazione tra docenti
Motivi di soddisfazioni I docenti Le visite guidate
Suggerimenti
♦ Adeguare spazi e sussidi♦ Dotare la scuola delle attrezzature necessarie♦ Migliorare l’igiene e l’estetica dei locali♦ Favorire la collaborazione e la comunicazione tra
docenti
Suggerimenti♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori .♦ Ristrutturare la scuola ♦ Migliorare i rapporti con i docenti♦ Visite guidate più lunghe e frequenti♦ Biblioteca e sala computer
Personale ATAValutazione complessiva
Punti di debolezza Punti di forza
Ambiente scuola Adeguata • Distribuzione carichi di lavoro
• La comunicazione tra i vari operatori
• I rapporti con i colleghi
• La sicurezza della struttura scuola
Alunni Adeguata • Gli alunni si rivolgono per problemi non attinenti alla scuola
• Tendo ad essere disponibile a risolvere i problemi
• Tendo a stabilire relazioni umane
Organismi amministrativi Buona • Collaboratori scolastici e commissioni
• Funzionamento segreteria
Dirigente scolastico Buona • Gestione della conflittualità • disponibilità
Nell’attività lavorativa mi hanno aiutato
Buona • disponibilità colleghi e attrezzature
• il clima cordiale
• la comunicazione con i docenti
Docenti Adeguata • disponibilità ad accogliere le richieste dei docenti
• disponibilità a reperire il materiale richiesto
Genitori Adeguata • igiene dei locali
• funzionamento scuola
• comunicazione
• informazioni
Il primo dato che emerge è la percentuale di questionari a cui hanno risposto i genitori. Il dato è alto se confrontato con gli anni precedenti Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: docenti e alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Dall’analisi triangolare dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:6. La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e
genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema
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scuola. Il punto di debolezza riconosciuto da tutti è la pulizia e l’igiene dei locali, altro motivo di insoddisfazione sono le attrezzature scolastiche.Per l’igiene scolastica e le attrezzature della scuola vanno indicate soluzioni condivise dai diversi livelli del sistema scuola per contribuire, a seconda delle rispettive responsabilità, alla risoluzione del problema.
7. Il livello dei rapporti tra docenti e alunni , da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le attività costruite dal sistema. Gli alunni pur riconoscendo la disponibilità al dialogo dei docenti, richiedono maggiore comprensione e il coinvolgimento nelle attività.
8. I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione. I punti di forza individuati sono la disponibilità del Dirigente, la presenza attiva nelle riunioni collegiali e la promozione della partecipazione alla vita scolastica.
9. Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).
10. Il personale ATA si è espresso sugli stessi indicatori ed ha fornito in generale le stesse valutazioni
Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente ognuna con la propria specificità.L’indagine della commissione ha riguardato la rilevazione di alcuni indicatori in uscita, come i risultati di licenza media degli ultimi anni riportati dalla tabella e grafici allegata al presente verbale.
Valutazione esami di licenza media Valutazioni Anno 2000\01
N° alunni Anno 2001\02
N° alunniAnno 2002\03 N°
alunniAnno 2003\04N° alunni
Sufficiente 52= 35,4% 76=43,5% 42,6% 35%Buono 33=22,4% 34=19,4% 22,9% 25%Distinto 25=17% 32=18,2% 21,6% 25%Ottimo 37= 25,2% 33=18,9% 12,7% 15%
Da questa indagine iniziale sulla percezione del vissuto della scuola da parte di operatori ed utenti, emerge la necessità di : approfondire l’analisi con indicatori di efficacia e di efficienza(valutazioni alunni in entrata con quelli di uscita;
confronto con il titolo di studio di entrambi i genitori; confronto con le attività messe in campo dalla scuola……parametri di pertinenza per la rispondenza sociale della scuola …….)
intervenire con proposte per organizzare i servizi in modo da prevedere le singole responsabilità su compiti specifici
far lavorare nella commissione per l’autoanalisi e valutazione le diverse componenti, dai genitori agli alunni, dai docenti agli A.T.A, per individuare gli indicatori di qualità del servizio e garantire la condivisione e responsabilità a seconda del ruolo svolto all’interno del sistema scuola.
rendere l’autoanalisi un processo sistematico e continuo con precisi obiettivi e sottosistemi da valutare per rendere il processo formativo qualitativamente migliore e vicino a standard nazionali e socialmente funzionali.
costituire la commissione valutazione all’inizio dell’anno scolastico con orari e obiettivi specifici sui quali lavorare attivare il Collegio docente, Dirigente, Consiglio d’Istituto e i vari operatori per analizzare, discutere e adottare
opportune modifiche e integrazioni sulle problematiche di disagio.
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”80040 San Gennaro Vesuviano (NA) - Via Ferrovia - Tel\Fax 081\8656240 - C.F. 9201846063 DISTRETTO 32 E-Mail intranet:
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QUESTIONARIO PER I GENITORI Classe …………. Sez…..
Sezione I: la comunicazione scuola- utenza
Indicatori di rilevazione qualità inadeguati adeguato soddisfacente1.I rapporti con:
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i docenti non docenti2.Strumenti, e modalità di comunicazione alle famiglie3. Informazioni sull’organizzazione e gestione scolastica (orario, incontri scuola-famiglia, iniziative didattiche, POF, visite guidate, ricevimento)4.Pubblicizzazione regolamenti del servizio scolastico
Sezione II: l’organizzazione della scuola
1.Orario apertura al pubblico degli uffici2.Tempestività rilascio certificazioni3.Condizioni predisposte dalla scuola per l’esercizio del diritto- dovere di formulare proposte da parte dei genitori4.Strutture scolastiche(aule, bagni e laboratori) e strumenti didattici5.Pulizia e igiene locali scolastici6.Rispondenza del tempo scuola alle esigenze formative degli alunni7.Gestione della mensa
Sezione III : le scelte formative
1.Rispondenza degli obiettivi prescelti dalla scuola alle esigenze del territorio2.Come giudica l’organizzazione e l’efficacia delle seguenti attività svolte quest’anno dalla scuola? (Rispondere solo per le attività alle quali il/la figlio/a ha partecipato):
Corsi di ampliamento buona soddisfacente insoddisfacentea) Latinob) Informaticac) Cucito e ricamod) Lingua 2000e) Visite guidatef) Corsi di recuperog) Attività musicaleh) Attività teatralei) Attività sportivaj) Attività psicomotorie e manipolativek) Attività espressive e grafico-pittoriche
Altro ( specificare) …………………………………………………………………………….
Ambiente scuola (1=pochissimo 2=poco 3=abbastanza 4=molto 5=moltissimo)1. La mia scuola è un ambiente professionalmente stimolante 1 2 3 4 52. Nella mia scuola si stimola l’attività di aggiornamento 1 2 3 4 53. Ho buoni rapporti con i miei colleghi 1 2 3 4 54. Tengo generalmente a intessere rapporti con i colleghi della stessa disciplina 1 2 3 4 55. Partecipo volentieri ad attività di gruppo e/o lavori per progetti 1 2 3 4 56. Nella mia scuola c’è un clima lavorativo positivo, motivante e disteso 1 2 3 4 57. La scuola incentiva il lavoro di gruppo e per progetto 1 2 3 4 58. Ritengo che il P.O.F. sia adeguato alle esigenze degli alunni 1 2 3 4 59. L’organizzazione delle attività è efficace 1 2 3 4 510. Le funzioni obiettivo hanno promosso iniziative specifiche 1 2 3 4 511. La comunicazione tra i vari organismi collegiali è funzionale 1 2 3 4 5
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QUALITÀ PERCEPITA DAI DOCENTI
12. Il raccordo tra POF e didattica modulare è una pratica diffusa 1 2 3 4 513. Le attrezzature della scuola sono adeguate 1 2 3 4 514. La scuola fornisce attività extracurricolari 1 2 3 4 5
Alunni15. Ritengo che gli alunni frequentino volentieri la scuola 1 2 3 4 516. Ritengo che gli alunni sono generalmente interessati alle lezioni 1 2 3 4 517. Mi è capitato di cogliere problemi di “vita quotidiana” degli alunni e li abbiamo risolti insieme 1 2 3 4 518. Tendo a stabilire relazioni informali e umane con gli allievi 1 2 3 4 519. Ritengo che la mia comunicazione con gli alunni sia chiara 1 2 3 4 520. Comunico e motivo gli esiti delle prove di verifica 1 2 3 4 521. Informo gli alunni sui tempi e lo svolgimento dei programmi 1 2 3 4 522. Rendo trasparenti i criteri con cui valuto 1 2 3 4 523. Sono disponibile all’insegnamento di attività di recupero 1 2 3 4 524. Mi accerto che gli alunni abbiano capito 1 2 3 4 525. Mi capita di dover ripetere ed offrire spiegazioni aggiuntive 1 2 3 4 526. Gli alunni tendono a rivolgersi a me anche per questioni non strettamente attinenti la scuola 1 2 3 4 527. Ritengo che sia utile incoraggiare gli alunni 1 2 3 4 5
Metodo e didattica 28. Esplicito sempre il contratto formativo 1 2 3 4 529. Rispetto gli obiettivi disciplinari previsti all’inizio dell’anno 1 2 3 4 530. Applico i criteri di valutazione in modo coerente e uniforme 1 2 3 4 531. Rispetto le regole della programmazione collegiale 1 2 3 4 532. Impiego metodologie didattiche alternative 1 2 3 4 533. Lo strumento didattico cui faccio maggiormente ricorso è il libro di testo 1 2 3 4 5
Organi collegiali34. Sono soddisfatto/a del funzionamento dei Consigli di classe 1 2 3 4 535. Sono soddisfatto/a del funzionamento del Collegio dei docenti 1 2 3 4 536. Sono soddisfatto/a del funzionamento delle commissioni 1 2 3 4 537. Sono soddisfatto/a del funzionamento dei gruppi di lavoro 1 2 3 4 538. Sono soddisfatto/a del funzionamento del Consiglio d’Istituto 1 2 3 4 5
Segreteria/personale non docente39. Sono soddisfatto/a del funzionamento della segreteria 1 2 3 4 540. Sono soddisfatto/a della disponibilità degli A.T.A. 1 2 3 4 541. Il servizio reso dalla segreteria è tempestivo 1 2 3 4 542. Sono soddisfatto/a della disponibilità degli assistenti dei laboratori 1 2 3 4 5
Il Dirigente Scolastico43. E’ disponibile per colloqui 1 2 3 4 544. E’ disponibile all’individuazione e all’analisi dei problemi 1 2 3 4 545. E’ propenso a risolvere i problemi assumendosene la responsabilità 1 2 3 4 546. Garantisce una gestione efficiente dell’Istituto 1 2 3 4 547. E’ presente in modo attivo nei Consigli e nelle riunioni 1 2 3 4 548. Possiede doti di comunicazione chiara ed efficacia 1 2 3 4 549. Motiva il personale 1 2 3 4 550. Possiede doti organizzative e gestionali 1 2 3 4 551. Possiede conoscenze giuridiche e amministrativo-contabili 1 2 3 4 552. Possiede conoscenze nel campo delle scienze educative 1 2 3 4 553. Promuove l’integrazione della Scuola nel territorio 1 2 3 4 554. Sa gestire la conflittualità 1 2 3 4 5
Nell’attività didattica mi hanno aiutato55. L’impegno mostrato dagli alunni 1 2 3 4 556. Il buon rapporto con gli alunni 1 2 3 4 557. La facilità di comunicazione con gli alunni 1 2 3 4 5
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58. L’interdisciplinarità con i colleghi 1 2 3 4 559. I frequenti scambi di opinione e di contenuti professionali con i colleghi 1 2 3 4 560. La diffusa cultura di lavoro per gruppi e per progetti 1 2 3 4 561. Le tecnologie di supporto alla didattica impiegate 1 2 3 4 562. I metodi didattici alternativi impiegati 1 2 3 4 563. Le attrezzature messe a disposizione dalla Scuola 1 2 3 4 564. Le capacità di stimolo e di motivazione del Dirigente Scolastico 1 2 3 4 565. Il clima disteso e cordiale con i colleghi 1 2 3 4 5
MOTIVA LE TUE INSODDISFAZIONI:
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................MOTIVA LE TUE SODDISFAZIONI:
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................
....................................................................................................................................................................SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE:
....................................................................................................................................................................
...................................................................................................................................................................
QUALITÀ PERCEPITA DAGLI ALUNNI
Ambiente scuola (1=mai 2=quasi mai 3=qualche volta 4=il più delle volte 5=sempre)
1. Vado volentieri a scuola 1 2 3 4 52. Il lavoro di classe è interessante 1 2 3 4 53. Ho paura di non essere capace di fare il lavoro 1 2 3 4 54. Le attività extracurricolari sono interessanti 1 2 3 4 55. Le attrezzature della Scuola (biblioteca, laboratori, ecc…) sono adeguate 1 2 3 4 56. La scuola fornisce un numero adeguato di attività extrascolastiche 1 2 3 4 57. Ciò che la Scuola insegna è utile nella società contemporanea 1 2 3 4 58. Sono soddisfatto/a della disponibilità del personale ausiliare 1 2 3 4 5 I miei insegnanti
9. Riescono a interessare gli studenti 1 2 3 4 5
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10.Mostrano un atteggiamento di disponibilità e di comprensione 1 2 3 4 511.Mantengono un clima di rispetto e di fiducia 1 2 3 4 512.Comunicano e motivano gli esiti delle prove 1 2 3 4 513.Comunicano le informazioni attinenti ai tempi e allo svolgimento dei programmi 1 2 3 4 514. Comunicano le informazioni attinenti ai tempi e alle modalità della valutazione 1 2 3 4 515.Trasmettono i contenuti con chiarezza 1 2 3 4 516.Impiegano i metodi di verifica diversificati (test, prove strutturate……..) 1 2 3 4 517.Variano i metodi didattici e usano strumenti diversi 1 2 3 4 5 Il Dirigente scolastico è18. Disponibile per i colloqui privati 1 2 3 4 519.Propenso a risolvere i problemi assumendone la responsabilità 1 2 3 4 520.Possiede doti di comunicazione chiara ed efficace 1 2 3 4 521.Promuove la partecipazione alla vita scolastica 1 2 3 4 5
Motiva le tue insoddisfazioni
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Motiva le tue soddisfazioni
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Cosa fare per migliorare
………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………….
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Ambiente scuola (1=pochissimo 2=poco 3=abbastanza 4=molto 5=moltissimo)15. La mia scuola è un ambiente professionalmente stimolante 1 2 3 4 516. Nella mia scuola si stimola l’attività di aggiornamento 1 2 3 4 517. Ho buoni rapporti con i miei colleghi 1 2 3 4 518. Le condizioni di sicurezza della struttura scuola sono adeguate 1 2 3 4 519. Partecipo volentieri ad attività di gruppo e/o lavori per progetti 1 2 3 4 520. Nella mia scuola c’è un clima lavorativo positivo, motivante e disteso 1 2 3 4 521. La scuola incentiva il lavoro qualificato 1 2 3 4 522. Ritengo che la distribuzione dei carichi di lavoro sia efficace 1 2 3 4 523. L’organizzazione delle attività è efficace 1 2 3 4 524. Le funzioni aggiuntive hanno promosso iniziative specifiche 1 2 3 4 525. La comunicazione tra i vari operatori è funzionale 1 2 3 4 526. Il raccordo tra il personale dei vari uffici è efficiente 1 2 3 4 527. Le attrezzature della scuola sono adeguate 1 2 3 4 528. La scuola fornisce attività attività extrascolastiche 1 2 3 4 5
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Questionario ATA
Alunni28. Ritengo che gli alunni frequentino volentieri la scuola 1 2 3 4 529. Ritengo che gli alunni sono generalmente interessati alle lezioni 1 2 3 4 530. Mi è capitato di cogliere problemi di “vita quotidiana” degli alunni e li abbiamo risolti insieme 1 2 3 4 531. Tendo a stabilire relazioni informali e umane con gli allievi 1 2 3 4 532. Ritengo che la mia comunicazione con gli alunni sia chiara 1 2 3 4 533. Sono disponibile ad accogliere le richieste degli alunni 1 2 3 4 534. Informo gli alunni sulle regole e regolamenti della scuola 1 2 3 4 535. Rendo trasparenti i criteri di funzionamento degli uffici 1 2 3 4 536. Sono disponibile a reperire materiali richiesti 1 2 3 4 537. Gli alunni tendono a rivolgersi a me anche per questioni non strettamente attinenti la scuola 1 2 3 4 538. Ritengo che sia utile incoraggiare gli alunni 1 2 3 4 5
Organismi amministrativi26.Sono soddisfatto/a del funzionamento dell’ufficio di segreteria 1 2 3 4 527.Sono soddisfatto/a del funzionamento dei collaboratori scolastici 1 2 3 4 528.Sono soddisfatto/a del funzionamento delle commissioni 1 2 3 4 529.Sono soddisfatto/a della disponibilità degli assistenti dei laboratori 1 2 3 4 530.Il servizio reso dalla segreteria è tempestivo 1 2 3 4 531Sono soddisfatto/a del funzionamento dei gruppi di lavoro 1 2 3 4 532.Sono soddisfatto/a del funzionamento del Consiglio d’Istituto 1 2 3 4 5
Il Dirigente Scolastico33.E’ disponibile per colloqui 1 2 3 4 534.E’ disponibile all’individuazione e all’analisi dei problemi 1 2 3 4 535.E’ propenso a risolvere i problemi assumendosene la responsabilità 1 2 3 4 536.Garantisce una gestione efficiente dell’Istituto 1 2 3 4 537.E’ presente in modo attivo negli uffici e nelle riunioni 1 2 3 4 538.Possiede doti di comunicazione chiara ed efficacia 1 2 3 4 539.Motiva il personale 1 2 3 4 540.Possiede doti organizzative e gestionali 1 2 3 4 541.Possiede conoscenze giuridiche e amministrativo-contabili 1 2 3 4 542.Sa gestire la conflittualità 1 2 3 4 5
Nell’attività lavorativa mi hanno aiutato43.L’impegno mostrato dai colleghi 1 2 3 4 544.Il buon rapporto con gli alunni 1 2 3 4 545La facilità di comunicazione con gli insegnanti 1 2 3 4 546I frequenti scambi di opinione e di contenuti professionali con i colleghi 1 2 3 4 547.Le tecnologie informatiche di supporto impiegate 1 2 3 4 548.Le attrezzature messe a disposizione dalla Scuola 1 2 3 4 549.Le capacità di stimolo e di motivazione del Dirigente Scolastico 1 2 3 4 550.Il clima disteso e cordiale con i colleghi 1 2 3 4 5
Docenti 51.Ritengo i docenti disponibili alla comunicazione 1 2 3 4 552.I docenti collaborano volentieri alla gestione della scuola 1 2 3 4 553.Mi è capitato di risolvere insieme ai docenti problemi degli alunni 1 2 3 4 554.Tendo a stabilire relazioni informali e umane con i docenti 1 2 3 4 555.Ritengo di essere disponibile a collaborare con i docenti 1 2 3 4 556.Sono disponibile ad accogliere le richieste dei docenti 1 2 3 4 557.Sono disponibile a reperire materiali richiesti 1 2 3 4 5
Genitori 58.Ritengo i genitori soddisfatti del funzionamento della scuola 1 2 3 4 559.I genitori sono generalmente interessati alle attività della scuola 1 2 3 4 560.Tendo a stabilire relazioni informali e umane con i genitori 1 2 3 4 561.Ritengo che la mia comunicazione con i genitori sia chiara 1 2 3 4 5
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62.Sono disponibile ad accogliere le richieste dei genitori 1 2 3 4 563..Informo i genitori sulle regole e regolamenti della scuola 1 2 3 4 564.Rendo trasparenti i criteri di funzionamento degli uffici 1 2 3 4 565.I genitori sono soddisfatti dell’igiene dei locali 1 2 3 4 566.I genitori sono interessati al funzionamento degli uffici amministrativi 1 2 3 4 5
Il Dirigente Amministrativo66.E’ disponibile per colloqui 1 2 3 4 567.E’ disponibile all’individuazione e all’analisi dei problemi 1 2 3 4 568.E’ propenso a risolvere i problemi assumendosene la responsabilità 1 2 3 4 569..Garantisce una gestione efficiente dell’Istituto 1 2 3 4 570..E’ presente in modo attivo negli uffici e nelle riunioni 1 2 3 4 571..Possiede doti di comunicazione chiara ed efficacia 1 2 3 4 572.Motiva il personale 1 2 3 4 573.Possiede doti organizzative e gestionali 1 2 3 4 574..Possiede conoscenze giuridiche e amministrativo-contabili 1 2 3 4 575.Sa gestire la conflittualità 1 2 3 4 5
MOTIVA LE TUE INSODDISFAZIONI:
.............................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................... ..MOTIVA LE TUE SODDISFAZIONI:
.................................................................................................................................................................... ..............SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE
………………………………………………………………………………………………………………………………….
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
Autoanalisi d’Istituto
Il 27 giugno 2005, alle ore 16.00, si è riunita la commissione incaricata dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere alla valutazione delle attività di monitoraggio e di analisi dei dati rilevati. Quest’anno scolastico, in rapporto alla riforma Moratti per la scuola Primaria e Secondaria di Primo grado , legge n°53 del 28\03\ 2003 e del DLn°59\2004, il Collegio docenti e la scuola tutta hanno dovuto procedere all’applicazione della riforma nei suoi vari aspetti da quelli didattici, pedagogici, metodologici e organizzativi, struttura orario e modalità di valutazione. L’aspetto innovativo che ha prodotto i cambiamenti più rilevanti è stata l’ organizzazione didattica per laboratori per sostituire la struttura rigida centrata sull’insegnamento frontale, con articolazioni flessibili ed interventi mirati sui soggetti che apprendono. L’attività laboratoriale ha impegnato i docenti nella ricerca di strategie didattiche efficaci volte all’apprendimento e alla sperimentazione di nuove relazioni concretamente educative avvalendosi di diverse tipologie di laboratorio:
• su compito ed insegnamenti disciplinari
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• per gruppi di livello • per gruppi elettivi
Questa modalità organizzativa ha avuto ricadute anche sull’organizzazione oraria ed ha dovuto tenere conto delle scelte delle famiglie per quelle attività che la scuola ha messo in campo per andare incontro alle esigenze e richieste di formazione. Nella determinazione annuale dell’orario scolastico i laboratori hanno rappresentano spazi di decisionalità di cui sono titolari famiglie, alunni e docenti. In considerazione dei processi di cambiamento attivati quest’anno scolastico per tutti gli alunni in entrata, e per i quali è stato riformulato il piano della offerta formativa, è emersa l’esigenza di monitorare l’andamento didattico e organizzativo dei laboratori per cogliere i punti di forza e di debolezza, per operare le prime attività di analisi dei diversi aspetti ( didattico e organizzativo) , per ottimizzare prestazioni e servizio, per formulare una proposta formativa della scuola significativa per gli alunni.L’indagine sui laboratori ha richiesto una riprogrammazione delle attività di monitoraggio e degli strumenti di indagine.La scelta di campo ha fatto emergere la necessità di :
costruire un questionario d’indagine diretto agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado per valutare l’efficacia delle esperienze nei vari aspetti, da quelli informativi, a quelli relazionali e organizzativi
rielaborare il questionario dei genitori della scuola primaria, d’infanzia e secondaria di primo grado intervistare a voce i docenti e gli operatori che hanno avuto diversi ruoli nel funzionamento di tali attività
Il questionario d’indagine per gli alunni è stato costruito per valutare :1. la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza2. il grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta come la qualità delle relazioni e dell’ambiente3. i punti di forza e di debolezza dell’esperienza
La tabulazione dei dati relativi al numero dei questionari degli alunni e genitori può essere così riassunta:
Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi prime 181 95%
Genitori alunni classi prime 181 80%
Genitori alunni classi scuola Primarie 6095%
I risultati dell’indagine relativa ad ogni classe si possono evincere dalle tabelle:
Classe IA
Laboratori
Indicatore I:
Corrispondenza del laboratorio
alle richieste ed ai bisogni espressi
dall’utenza
Indicatore II:
Grado di soddisfazione
dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Indicatore III:
Punti di forza e di debolezza dell’esperienza
Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti 1. Storia 75% 85% -disegno
-imparare cose nuove
-si fanno sempre le stesse cose
-divertire di più-fare cose diverse-spostare l’ora di fisica
2.Inglese 60% 80% -migliora lo studio delle cose difficili
- è difficile
-si fa lezione normale
-non è un vero laboratorio
-far divertire -giocare-disegnare-fare pratica con oggetti
3.Musica 90% 90% -è divertente -essere interrogati --non bisogna fare arrabbiare la
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 80
-è bello
-impara a suonare
professoressa
4. Ceramica 90% 90% -è divertente
-è bello
-non si può lavorare sui banchi dell’aula
-avere un vero laboratorio
5.Informatica 90% 90% -impari ad usare il computer-si fanno cose divertenti
-molti computer sono rotti
-avere computer nuovi
6.Disegno tecnico e geometrico
60% 60% -impari ad usare le squadrette
-stare in silenzio -essere più chiari
Classe IB
Laboratori
Indicatore I:
Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza
Indicatore II:
Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Indicatore III:
Punti di forza e di debolezza dell’esperienza
Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti
1. Educazione civica
75% 85% -rispetto delle regole
-la confusione ---------------------
2.Inglese 80% 80% -migliora lo studio dell’inglese
- la confusione -siamo troppi
-gruppi di un numero minore di allievi
3.Musica 60% 60% -impara a suonare
uno strumento
-l’insegnante è un po’ severa
-----------------
4. Ceramica 90% 90% -l’insegnante è molto bravo
-non si può lavorare sui banchi dell’aula
-avere un vero laboratorio
5.Informatica 99% 100% - uso del computer-l’insegnante
-molti computer non funzionano
-avere computer nuovi
6.Disegno tecnico e geometrico
50% 60% -è utile per la geometria
-stare in silenzio -essere più chiari
7. Lettura 60% 80% -si impara a leggere e a scrivere
-il numero di alunni -orario
---------------
Classe IC
Laboratori
Indicatore I:
Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza
Indicatore II:
Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Indicatore III:
Punti di forza e di debolezza dell’esperienza
Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti 1. Narrativa 75% 85% -imparare a leggere
-acquisire un linguaggio migliore-imparare parole nuove
-poche ore ---------------------
2.Inglese 75% 80% -arricchire le - -------------- -far vedere
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 81
conoscenze -nuove esperienze
videocassette-comprare vocabolario
5.Informatica 90% 80% - uso del computer -molti computer non funzionano
-avere computer puliti -controllare i computer
Classe I D
Laboratori
Indicatore I:
Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza
Indicatore II:
Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Indicatore III:
Punti di forza e di debolezza dell’esperienza
Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti
1. Educazione Civica
50% 50% -è istruttivo -il chiasso-non è interessante
-far parlare di più gli alunni-più cose pratiche
2.Geografia 55% 55% -conoscere le regioni d’Italia-imparare cose nuove
-fare scrivere troppo-le cartine rotte-i compagni scostumati
-nuove cartine-più ore-fare più plastici
5.Informatica 90% 95% -professore bravo-impari nuove cose
-molti computer non funzionano
-avere computer nuovi
Classe I E
Laboratori
Indicatore I:
Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza
Indicatore II:
Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Indicatore III:
Punti di forza e di debolezza dell’esperienza
Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti
1. Storia 60% 65% -imparare cose nuove -nuovi amici-faciltà ad imparare
-non fare andare in bagno-noioso-le ripetizioni-le sgridate-non è interessante
- più materiali-più cartelloni storici-più cose pratiche
2.Inglese 75% 75% -collaborano tutti-l’insegnante spiega bene-la professoressa ci rispetta ed è gentile
--è pesante -lo stereo non c’è-è difficile
-far scrivere di meno -avere uno stereo nuovo
5.Informatica 30% 40% ------ -molti computer non funzionano -non si fa niente
-avere computer nuovi- il professore deve essere paziente, gentile,calmo e spiegare cosa dobbiamo fare
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 82
Classe I F
Laboratori
Indicatore I:
Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza
Indicatore II:Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Indicatore III:
Punti di forza e di debolezza dell’esperienza
Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti 1. Educazione Civica
80% 80% -imparare cose nuove ed ampliare le conoscenze
-troppo rumore - migliorare il comportamento degli alunni -maggiore severità dell’insegnante
2.Geografia 80% 80% -ampliamento delle conoscenze
-alunni più attenti
3.Inglese 80% 80% - -ampliamento delle conoscenze
------------ -più materiali-i professori più severi-farlo sempre
4.Informatica 100% 100% -socializzazione-ampliamento delle conoscenze
-difficoltà nell’uso del computer
-----------------
5. Ceramica 100% 100% socializzazione-ampliamento delle conoscenze
------------------- ------------------
Classe I G
Laboratori
Indicatore I:
Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza
Indicatore II:
Grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Indicatore III:
Punti di forza e di debolezza dell’esperienza
Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti
1.Geografia 80% 80% -professoressa-lavorare in gruppo-imparare le regioni-la costruzione del plastico
-mancano cartine e materiali-poca organizzazione-si fa confusione-nessuno
-più materiali-più ore-un vero laboratorio attrezzato- più organizzazione
2.Inglese 75% 75% -si impara a cantare, nuove cose-si migliora l’inglese-si arricchisce il lessico-si ascolta la radio -è divertente e istruttivo
- è stressante -più materiali-gruppi con meno ragazzi-uno stereo per aula-non fare lezione ma ascoltare CD
4.Informatica 80% 75% -migliorare le conoscenze -è istruttivo
-pochi computer e rotti -confusione
-comprare nuovi computer con internet-un computer per alunno--più sorveglianza
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 83
-più materiali
Dalla lettura di questi dati emerge che:- la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza è molto alta e che l’offerta
formativa della scuola va a soddisfare i bisogni della società in cui opera.- L’esperienza vissuta concretamente dagli alunni ha soddisfatto per l’ alto grado di frequenze espresse (la
media, in totale è sull’70\80%). Ci sono laboratori che hanno completamente soddisfatto ed altri( pochi) che hanno avuto un grado di soddisfazione al 50%. L’esperienza vissuta è stata misurata con domande sulla qualità delle relazioni con i compagni ed i docenti e con la valutazione dei materiali.Gli aspetti controversi riguardano i materiali, gli spazi attrezzati per il laboratorio, il numero grande di alunni per alcuni laboratori.
- I punti di forza vanno ricondotti alla chiarezza dei docenti, alla capacità di divertire, di non annoiare, di essere posti di fronte a stimoli nuovi e a situazioni di tipo pratico ed operative, di avere degli ambienti attrezzati per le diverse tipologie di laboratori, di non fare lezione in modo tradizionale .
Il questionario somministrato ai genitori fa registrare dati positivi per quanto riguarda la comunicazione , l’organizzazione e l’efficacia delle attività opzionali\ facoltative attivate dalla scuola. La quasi totalità dei genitori si esprime a favore della collocazione dei laboratori in orario antimeridiano o al termine delle lezioni curriculari.Le interviste fatte ai docenti sui punti di forza e di debolezza dei laboratori fanno emergere una notevole concordanza da ciò che si è rilevato dagli alunni: avere spazi attrezzati con la possibilità di usufruire di più strumenti anche audio e multimediali.
Le interviste fatte agli ATA che sono stati coinvolti nella gestione degli spazi e controllo degli alunni durante le attività di laboratorio, mettono in evidenza l’organizzazione adeguata e la mancanza di materiali.I dati rilevati alla scuola d’Infanzia e Primaria confermano la stessa analisi fatta sulla scuola secondaria di primo grado.Tutti i questionari con le relative decodifiche sono agli atti della scuola.
ISTITUTO COMPRENSIVO “BIAGIO COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
Questionario per gli alunni
Indagine conoscitiva sui laboratori e\o attività opzionali –facoltative per l’anno s. 2004\05
Al fine di migliorare l’attività di laboratorio, sei pregato di compilare la presente scheda in modo accurato e con adeguata riflessione. Il questionario è anonimo per consentire di esprimerti con la massima sincerità.
TI RINGRAZIAMO PER IL TUO CONTRIBUTO.
LABORATORIO di ………………………………………………………….
1. Le informazioni iniziali date sul laboratorio sono state : Chiare ed esaurienti □ si □ no □ in parte
2. Il laboratorio ha corrisposto alle tue aspettative □ si □ no □ in parte
3. Il laboratorio ha consentito di esprimere i tuoi interessi □ si □ no □ in partePiano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 84
4. Il laboratorio ha migliorato le tue conoscenze e abilità □ si □ no □ in parte
5. Con l’insegnante del laboratorio ti sei trovato a tuo agio □ si □ no □ in parte
6. Con i compagni di laboratorio ti sei trovato bene □ si □ no □ in parte
7. I materiali del laboratorio sono stati adeguati □ si □ no □ in parte
8. Complessivamente l’esperienza del laboratorio è stata per te
Molto positiva Abbastanza positiva Poco positiva Negativa
9. Quali sono stati gli aspetti positivi del laboratorio?……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
10. Quali sono stati gli aspetti negativi del laboratorio? ……………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………
11. Se un tuo amico ti chiedesse un parere sul laboratorio frequentato : Gli consiglieresti di sceglierlo, perché……………………………………………
…………………………………………………………………………………….
Gli consiglieresti di non sceglierlo, perché……………………………………….……………………………………………………………………………………..
12. Dai tuoi suggerimenti per migliorare il laboratorio
……………………………………………………………………………………………….
Griglia di decodificaQuestionario alunni
Indagine conoscitiva sui laboratori e\o attività opzionali –facoltative per l’anno s. 2004\05
Laboratorio di ……………………. Giorno ……… orario …….. prof……………………
N° alunni frequentanti …………… N°alunni che hanno risposto……..in %……...
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 85
Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza Si no in parte
1. Le informazioni iniziali date sul laboratorio sono state : Chiare ed esaurienti n°……. % …… % ……%.
2. Il laboratorio ha corrisposto alle tue aspettative n°……. % …… % ……%.
3. Il laboratorio ha consentito di esprimere i tuoi interessi n°……. % …… % ……%.
4. Il laboratorio ha migliorato le tue conoscenze e abilità n°……. % …… % ……%.
Considerazione sui dati rilevati:…………………………………………………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………………………….
INDICE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
Autoanalisi d’Istituto
Il 26 maggio 2006 , alle ore 15.00, si è riunita la commissione incaricata dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere alla valutazione delle attività di monitoraggio e di analisi dei dati rilevati sull’applicazione della riforma Moratti nei suoi vari aspetti da quelli didattici, pedagogici, metodologici e organizzativi, struttura orario e modalità di valutazione. L’aspetto innovativo che ha prodotto i cambiamenti più rilevanti è stata l’ organizzazione didattica per laboratori per integrare la struttura rigida centrata sull’insegnamento frontale, con articolazioni flessibili ed interventi mirati sui soggetti che apprendono. L’attività laboratoriale ha impegnato i docenti nella ricerca di strategie didattiche efficaci volte all’apprendimento e alla sperimentazione di nuove relazioni concretamente educative avvalendosi di diverse tipologie di laboratorio:
• su compito ed insegnamenti disciplinari • per gruppi di livello • per gruppi elettivi
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 86
Soddisfazione e \o insoddisfazione dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Si no in parte
5.Con l’insegnante del laboratorio ti sei trovato a tuo agio n°……. % …… % ……%.
6.Con i compagni di laboratorio ti sei trovato bene n°……. % …… % ……%.
7.I materiali del laboratorio sono stati adeguati n°……. % …… % ……%.
8. Complessivamente l’esperienza del laboratorio è stata per te
Molto positiva n°……. % Abbastanza positiva n°……. % Poco positiva n°……. % Negativa n°……. % Punti di forza e di debolezza dell’esperienza 9. Aspetti positivi del laboratorio 10. Aspetti negativi del laboratorio n°……. % n°……. %
11. consigli per la scelta consigli per la non scelta…………………………………. ……………………………………………………..……………………………………. ……………………………………………. ….. ….
12 Suggerimenti ……………………………………………………………………………………………………….
Questa modalità organizzativa ha avuto ricadute anche sull’organizzazione oraria ed ha dovuto tenere conto delle scelte delle famiglie per quelle attività che la scuola ha messo in campo per andare incontro alle esigenze e richieste di formazione. In considerazione dei processi di cambiamento già attivati a partire dall’anno scolastico 2004\05, e per i quali è stato riformulato il piano della offerta formativa, è emersa l’esigenza di monitorare l’andamento didattico e organizzativo dei laboratori, per cogliere i punti di forza e di debolezza, per ottimizzare prestazioni e servizio, per formulare una proposta formativa della scuola significativa per gli alunni.
La scelta di campo ha fatto emergere la necessità di :
rivedere il questionario d’indagine diretto agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado per valutare l’efficacia delle esperienze nei vari aspetti, da quelli informativi, a quelli relazionali e organizzativi
rielaborare il questionario dei genitori della scuola primaria, d’infanzia e secondaria di primo grado alla luce dei cambiamenti già in atto nella scuola.
Il questionario d’indagine per gli alunni è stato costruito per valutare :1. la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza2. il grado di soddisfazione dell’esperienza vissuta come la qualità delle relazioni e dell’ambiente3. i punti di forza e di debolezza dell’esperienza
I questionari sono stati somministrati ai genitori e agli alunni frequentanti le prime classi della scuola secondaria di primo grado, ai genitori degli alunni delle classi terminali della scuola primaria e d’infanzia.
La tabulazione dei dati relativi al numero dei questionari degli alunni e genitori può essere così riassunta:
Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi prime 145 87%
Genitori alunni classi prime 145 80%
Genitori alunni classi quinte della scuola Primaria
12100%
Genitori alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia
15100%
I risultati complessivi dell’indagine, in tutte le prime classi della secondaria di primo grado, si possono evincere dalle tabelle:
Prime classi della scuola secondaria di primo gradoIndicatore I:
Corrispondenza del laboratorio alle richieste ed
ai bisogni espressi
dall’utenza
Indicatore II:
Grado di soddisfazione
dell’esperienza vissuta: qualità delle relazioni e dell’ambiente
Indicatore III:
Punti di forza e di debolezza dell’esperienza
Punti di forza Punti di debolezza Suggerimenti
80% 85 %
-imparare cose nuove
-ampliamento delle conoscenze
-migliorare lo studio delle lingue -imparare a leggere
-si fanno sempre le stesse cose
-poche ore dedicate ai laboratori
- i docenti poco pazienti e insofferenti
-divertire di più
-fare cose diverse
-comprare nuovi computer con internet
--più sorveglianza
-più materialiPiano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 87
e acquisire un linguaggio migliore- arricchire le competenze -fare nuove esperienze-utilizzo del computer-imparare a suonare uno strumento- disponibilità e gentilezza dei docenti - lavorare con i compagni
- a volte i laboratori sono faticosi e difficili
.pulizia e igiene dei locali
-aule strutturate come laboratori
-attrezzature nuove - avere un insegnante solo per i laboratori
Dalla lettura di questi dati emerge che:
- la corrispondenza del laboratorio alle richieste ed ai bisogni espressi dall’utenza è molto alta e l’offerta formativa della scuola va a soddisfare i bisogni della società ed il contesto territoriale in cui opera.
- L’esperienza vissuta concretamente dagli alunni ha soddisfatto in generale e, complessivamente si ritiene l’esperienza condotta positiva e significativa per le competenze acquisite e per gli aspetti socializzanti.
- .Gli aspetti controversi riguardano materiali,attrezzature e spazi per le attività di laboratorio, l’igiene e la pulizia dei locali.
- I punti di forza vanno ricondotti alla chiarezza e disponibilità dei docenti, alla capacità di divertire, di non annoiare, di essere posti di fronte a stimoli nuovi e a situazioni di tipo pratico ed operativo, di non fare lezione in modo tradizionale.
I dati relativi al l questionario somministrato ai genitori, sono riassunti nella tabella
Sezione I:la comunicazione scuola-
utenza
Sezione II: l’organizzazione della
scuola
Sezione III :le scelte formative
Adeguata
Adeguata Buona
Il questionario somministrato ai genitori fa registrare dati positivi per quanto riguarda:
- la comunicazione, e le informazioni sull’organizzazione e gestione scolastica (orario, incontri scuola-famiglia, iniziative didattiche, POF, visite guidate, ricevimento);
- la tempestività nel rilascio di certificazioni- i rapporti con i docenti;- l’organizzazione e l’efficacia delle attività opzionali\ facoltative attivate dalla scuola; - la rispondenza del tempo scuola alle esigenze formative degli alunni.
I punti di debolezza rilevati dai genitori riguardano la pulizia e l’igiene dei locali scolastici, aule, bagni e laboratori.
I dati rilevati alla scuola d’Infanzia e Primaria confermano la stessa analisi fatta sulla scuola secondaria di primo grado.Tutti i questionari con le relative decodifiche sono agli atti della scuola.
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE“B. COZZOLINO”SCUOLA DELL’INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO
Autoanalisi d’IstitutoIl 28 maggio 2007, alle ore 15.00, si è riunito il Comitato di programmazione e indirizzo, incaricato dell’autoanalisi d’Istituto, per procedere ad una prima valutazione dell’indagine sulla percezione della “Qualità del sevizio scolastico” da parte degli operatori ed utenti (docenti, famiglie, ATA ) e alla triangolazione dei punti di vista. L’indagine è stata condotta durante il mese di maggio 2007, con la distribuzione dei questionari sulla percezione della Qualità già usati dalla scuola durante gli anni scolastici precedenti , il questionario destinato alle famiglie è stato rielaborato alla luce delle nuove esigenze poste dalle attività integrative messe in campo, a problemi di una comunicazione chiara ed efficace. I questionari sono stati distribuiti agli alunni delle terze classi della scuola secondaria di I grado, ai genitori delle classi finali della secondaria, della primaria e della scuola d’infanzia e , agli ATA dell’Istituto Comprensivo.
La tabulazione dei dati relativi ai questionari degli alunni, genitori e docenti può essere così riassunta:
Secondaria di I grado
Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiAlunni delle classi terze 175 153\175 =87%Genitori alunni classi terze 175 95\175 =54%
Scuola Primaria e scuola dell’Infanzia
Soggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiGenitori alunni della quinta classe elementare e di 5 anni della scuola dell’infanzia
13 +8=21 21\35 =60%
Personale ATASoggetti n. questionari somministrati n. questionari consegnatiATA 19 5\19= 26%
Ogni questionario è dotato di una scala di valutazione di 5 livelli ( scala Likert, da mai a sempre, corrispondenti a valutazioni qualitative : totalmente inadeguato, parzialmente adeguato, adeguato, buono , eccellente).
Scuola secondaria di I grado
La decodifica dei questionari con il calcolo delle frequenze ha dato avvio alle procedure di analisi e valutazione dei punteggi. Da tale procedure emergono i seguenti dati :
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Qualitàpercepita dagli alunni
Qualitàpercepita dai genitori
1. Ambiente scuolaValutazione complessiva Adeguato Punti di debolezza• Le attrezzature della scuola
• Disponibilità del personale ausiliare
• Il numero di attività extrascolastiche
• Pulizia e igiene dei locali scolastici
1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Adeguato
Punti di debolezza
• Struttura scolastica
• Pulizia e igiene dei locali scolastici
2. I miei docenti
Valutazione complessiva BuonaPunti di debolezza• la mancanza di varietà dei metodi e di strumentiPunti di forza• l’atteggiamento di disponibilità e collaborazione
• clima di rispetto e di fiducia
• trasmettere i contenuti con chiarezza
2.Comunicazione scuola- utenza
Valutazione complessivaAdeguata
Punti di debolezza• informazioni sull’organizzazione e gestione
scolastica(orario, incontri, iniziative…..)Punti di forza• I rapporti con i docenti e non
19. Il Dirigente scolasticoValutazione complessiva BuonaPunti di debolezza• Risolvere i problemi assumendone la responsabilità Punti di forza• Disponibilità per i colloqui privati
• Promuovere la partecipazione alla vita scolastica
3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva
BuonoPunti di forza• Corso di informatica
• Attività sportive
• Attività teatrali
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 90
AlunniMotivi di insoddisfazioni Insufficienza di laboratori, biblioteca attrezzature. impianti sportivi e spazi verdi Scarsa collaborazione del personale A.T.A. Pulizia e igiene dei locali Aule piccole Indisponibilità di alcuni insegnanti al dialogo Insufficienza di armadietti
Motivi di soddisfazioni Dirigente scolastico Docenti Laboratori Attività extrascolastiche Palestra Corsi pomeridianiSuggerimenti♦ Adeguare spazi, sussidi, attrezzature e laboratori ♦ Dialogare con gli alunni in difficoltà♦ Ristrutturare la scuola ♦ Migliorare la pulizia e l’igiene dei locali e dei WC♦ Abbellire le aule♦ Rendere gli ATA disponibili e aperti alle esigenze degli alunni
Scuola Primaria e d’infanzia
Qualitàpercepita dai genitori
1. Ambiente scuola: organizzazioneValutazione complessiva Appena adeguato
Punti di debolezza
• Struttura scolastica
• Pulizia e igiene dei locali scolasticiPunti di forza• Rispondenza del tempo scuola alle esigenze formative degli alunni
• Tempestività nel rilascio delle certificazioni 2.Comunicazione scuola- utenza
Valutazione complessivaAdeguata
Punti di debolezza• informazioni sull’organizzazione e gestione scolastica(orario, incontri iniziative...)Punti di forza• I rapporti con i docenti e non
3 .Scelte formative della scuolaValutazione complessiva
BuonaPunti di forza• Visite guidate
• Attività psicomotorie e manipolative
• Attività espressive e grafico-pittoriche
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Il primo dato che emerge è la percentuale di questionari a cui hanno risposto gli alunni . Il dato è alto se confrontato con gli anni precedenti Dalla comparazione dei dati , si evince che la percezione del sistema scuola , su alcuni indicatori è la stessa: alunni ed in parte i genitori esprimono gli stessi livelli di valutazione e gli stessi motivi di soddisfazione e di insoddisfazione. Dall’analisi del confronto dei livelli medi e delle frequenze degli indicatori emerge:11.La percezione dell’ambiente scuola riporta la stessa valutazione: adeguata , sia dagli alunni che dai docenti e
genitori. Il livello espresso pur essendo positivo, è comunque da migliorare per poter parlare di qualità del sistema scuola. Il punto di debolezza riconosciuto da tutti è la pulizia e l’igiene dei locali, altro motivo di insoddisfazione sono le attrezzature scolastiche.Per l’igiene scolastica e le attrezzature della scuola vanno indicate soluzioni condivise dai diversi livelli del sistema scuola per contribuire, a seconda delle rispettive responsabilità, alla risoluzione del problema.
12.Il livello dei rapporti tra docenti e alunni , da entrambi i punti di vista, è buono . Il rapporto insegnanti e alunni, in media e\o per il prevalere di frequenze positive, è quello che dà maggiori soddisfazioni ed è il motore di tutte le attività costruite dal sistema. Gli alunni pur riconoscendo la disponibilità al dialogo dei docenti, richiedono maggiore comprensione e il coinvolgimento nelle attività..
13.I rapporti col Dirigente scolastico sono percepiti a livello buono sia dagli alunni che dai docenti. Le modalità di rapporto del Dirigente si mostrano efficaci sul piano della comunicazione e della relazione. I punti di forza individuati sono la disponibilità del Dirigente, la presenza attiva nelle riunioni collegiali e la promozione della partecipazione alla vita scolastica.
14.Le scelte formative della scuola sono state ritenute buone , in media, dalla maggior parte dei genitori degli alunni delle classi terze( alunni in uscita dalla scuola ).
15. Il personale ATA si è espresso sugli stessi indicatori ed ha fornito in generale le stesse valutazioni
Complessivamente , il giudizio sul sistema scuola si può ritenere nel complesso positivo, bisogna fissare standard di qualità e attivarsi per raggiungerli attraverso la cooperazione- condivisione degli obiettivi da parte di ogni componente ognuna con la propria specificità.
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 92
INDICE
Orari apertura uffici amministrativi e dirigenziali pag. 1
Quadro riassuntivo del Piano dell’Offerta Formativa pag.2-3-4
Territorio pag. 5
San Gennaro Vesuviano (cenni storico- sociali) pag. 6-7 Caratteristiche sociali del territorio pag. 8
Tipologie e bisogni formativi degli allievi pag. 8
La scuola pag. 9 Popolazione scolastica dal 1995 pag. 10-11
Scopi, obiettivi, finalità e scelte pedagogiche pag. 12
PECuP (Profilo educativo, culturale e professionale) pag. 13-18
OSA, PSP, SCHEDA DI VALUTAZIONE pag. 19
UNITÀ DI APPRENDIMENTO (UA) per il biennio pag. 20
“Scienze motorie e sportive” p ag. 20 “Educazione linguistica” pag. 21 “Storia e geografia” pag.22 “ Arte e immagine” pag.23
“Scienze” pag. 24
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 93
“Matematica” pag.25
“Inglese “ pag.26
“Francese” pag.27
“Musica” pag.28
“Tecnologia e Informatica” pag.29
“Religione” pag.30Schema guida delle Unità di Apprendimento per l’elaborazione dei PSP(piano di studi personalizzati) pag.31-32
Metodologie e\o strategie didattiche pag.33 Attività formative progettuali pag . 34
Tipologie di progetti per il successo formativo pag. 34 -35Integrazione alunni diversamente abili pag.36-37Integrazione alunni stranieri pag. 38-42Protocollo di accoglienza pag.42Le tappe dell’accoglienza pag.43-44
Piano di formazione dei docenti pag . 45 Piano di aggiornamento pag.45 -47
Piano organizzativo pag. 48
Dirigente Scolastico pag. 48Apparato Amministrativo pag.49Organi Collegiali pag. 50Consiglio d’Istituto pag. 50
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 94
Giunta Esecutiva pag. 51Comitato di Valutazione pag. 51Staff organizzativo:--Collaboratori pag. 51-52 --Tutor-coordinatori pag.52--Funzioni strumentali pag. 53-56--Commissioni pag.56Piano didattico organizzativo pag.57-59
Criteri di valutazione del sistema pag. 60
Valutazione in ambito formativo pag. 60
Modalità e strumenti di valutazione pag. 61
Autoanalisi d’Istituto anno scol.2000/01 pag. 62-63
Autoanalisi d’Istituto anno scol.2001/02 pag. 63-66Autoanalisi d’Istituto anno scol.2002 \03 pag. 66-71Autoanalisi d’Istituto anno scol.2003 \04 pag. 71 -76Questionari di rilevazione Qualità del servizio scolastico:
Questionario genitori pag.77 Questionario docenti pag.78-79Questionario alunni pag.80Questionario ATA pag.81-82Autoanalisi d’Istituto anno scol.2004 \05 pag.83-87 Questionario per l’indagine sui laboratori per gli alunni pag.88 Griglia di decodifica pag.89- Autoanalisi d’Istituto anno scol.2005 \06 pag.90-92Autoanalisi d’Istituto anno scol.2006\07 pag.92-95 Indice Pag. 96-97
Piano dell’Offerta Formativa I.C.S.”B. Cozzolino – San Gennaro Vesuviano 95