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1 Istituto Comprensivo Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado Novoli (Le) Piano Offerta Formativa Anno Scolastico 2014/2015 .

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Istituto Comprensivo

Scuola dell’Infanzia,

Primaria e Secondaria di Primo Grado Novoli (Le)

Piano Offerta Formativa

Anno Scolastico 2014/2015

.

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Indirizzi Generali su cui si fonda il Piano dell’Offerta Formativa

1) Esigenze e potenzialità Educative degli alunni

2) Promozione dello sviluppo della persona umana in tutti i suoi aspetti e dimensioni

3) Esigenze del contesto socio-economico-culturale in

cui opera la scuola

4) Obiettivi generali dei tre ordini di scuola

5) Uguaglianza: erogazione del servizio

senza alcuna discriminazione per motivi di sesso, religione, razze, etnia, lingua, opinioni politiche e condizioni psichiche e socio – economiche

6) Imparzialità e regolarità del servizio -

Accoglienza, inclusione, integrazione dei genitori e degli alunni con DSA, svantaggio socio-economico, linguistico, culturale

7) Diritto di scelta

della scuola nel proseguimento degli studi.

8) Obbligo scolastico

9)Libertà d’insegnamento e frequenza regolare

10) Aggiornamento e formazione del personale

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PREMESSA

Le istituzioni scolastiche sono espressioni di autonomia funzionale e provvedono

alla definizione e alla realizzazione dell’ offerta formativa, nel rispetto delle funzioni

delegate alle Regioni e dei compiti e funzioni trasferiti agli enti locali.

L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di

pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e realizzazione di interventi di

educazione, formazione e istruzione, mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati

ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei

soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le

finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare

l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.

La Scuola è immersa in ambienti più ricchi di stimoli culturali, ma anche più

contradditori, e spesso l’apprendimento scolastico diventa solo una delle tante esperienze

di formazione degli alunni.

La Scuola pertanto deve riscoprire il suo ruolo centrale proprio nel dare “senso” alla

varietà delle loro esperienze contribuendo a ridurre frammentazione ed episodicità. Si

impone oggi più che nel passato l’urgenza e la necessità di ripensare la Scuola come il

“luogo” privilegiato, in cui l’apprendere ad apprendere si deve coniugare con l’insegnare ad

essere. Si impone sia la centralità di una Scuola che proponga percorsi educativi che

portino l’alunno a fare scelte autonome e feconde nel rispetto di regole condivise del

vivere e del convivere, sia e soprattutto, la centralità dell’alunno che apprende “ qui ed

ora” e per il quale devono essere pensati e agiti progetti che lo portino ad acquisire le

chiavi dei saperi.

Formare saldamente ogni persona, sia sul piano cognitivo sia sul piano culturale

affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari

sociali, economici e culturali, sarà compito prioritario della nostra scuola.

FINALITÀ

La nostra scuola si connota come scuola della motivazione, della curiosità,

dell’attitudine alla collaborazione, scuola orientativa e scuola dell’accoglienza ma

soprattutto come scuola inserita a tutto tondo nel tessuto sociale e culturale. Un tessuto

intriso di tradizioni religiose come la festività di Sant’Antonio Abate con la monumentale

“focara”, di tradizioni culturali come il teatro, di retaggi di civiltà contadina e di

coltivazioni di vitigni pregiati, il cui simbolo permane nello stemma cittadino.

Le scelte educative e didattiche dedicheranno parte del loro curricolo al recupero e alla

calorizzazione di tali tradizioni ormai radicate nel territorio.

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IL CONTESTO AMBIENTALE (Aspetti culturali, sociali ed economici)

Territorio Novoli, cittadina dal clima mite, sorge sul dorso di una collinetta a nord – ovest della provincia di Lecce da cui dista km 10. Si eleva a 37 metri sul livello del mare. E’ equidistante, Km 18, dal Mare Adriatico e dallo Ionio. Si estende su una superficie di 17,77 Kmq e conta poco più di 8.000 abitanti.

Situazione Socio – Economica Novoli è un centro agricolo e commerciale del Salento Settentrionale. Le colture prevalenti sono quelle tradizionali della vite, del grano e dell’olivo. L’attività artigianale ha avuto a Novoli, nei decenni passati, botteghe illustri delle quali si conservano manufatti in legno e in pietra leccese.

Non sono presenti industrie di particolare rilievo, ma piccole imprese che non assorbono tutta la manodopera presente o in esubero di provenienza agricola. Sensibilmente ridotto è il numero di mercanti che un tempo operavano con tecniche di lavoro e di persuasione in tutta Italia e persino all’estero, realizzando lauti guadagni. In via di sviluppo il settore terziario.

Situazione Culturale Generale Cittadina di antiche e nobili tradizioni culturali, Novoli è stata sempre un punto di riferimento culturale del Salento. Sono presenti infatti associazioni culturali di vario tipo, laboratori artistici e di poesia. Novoli è anche conosciuta non solo in Puglia ma in altre regioni per la tradizionale festa del patrono, S. Antonio Abate, appuntamento del folklore mediterraneo. L’aggregazione giovanile si realizza negli oratori parrocchiali e, quella spontanea, nei bar e nelle piazze. Gli spazi per il tempo dei ragazzi sono limitati ad alcune palestre private. Sono assenti nel comune i servizi giudiziari e in parte quelli sanitari e culturali (librerie, cinema). E’ stato recentemente ristrutturato il Teatro Comunale sorto alla fine dell’800 ed è presente una struttura, ex Istituto Tarantini, che l’Amministrazione Comunale, grazie al Progetto “ Grottella”, sta provvedendo a ristrutturare.

Soggetti Istituzionali Educativi Scuola Paritaria Elementare / Materna “Vitina Donno”

Altri Soggetti Filiali (Monte dei Paschi e Unicredit) Comune Protezione Civile Vigili Urbani Carabinieri

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Le Agenzie e le Strutture collegate all’azione educativa della Scuola

A. Parrocchie: S. Andrea Apostolo S. Antonio Abate Madonna del Pane Convento Padri Passionisti “ S. Paolo della Croce” Oratorio

B. Associazioni: Associazione Vittime della strada Associazione Armonium Associazione Terra Nova

Referente WWF Italia, referente Panda club, esperto in alimentazione e agricoltura biologica.

Associazione AVIS/ AIDO Atti di convegni su trasfusioni e donazioni d’organo Associazione CNGEI Associazione Genitori onco – ematologia pedriatrica ACLI

Gruppo teatrale dialettale. Iniziative di sport e cultura. AMNESTY INTERNATIONAL “ Salvaguardia dei diritti umani nel

mondo” Centro sociale Don Tonino Bello

Assistenza ai disabili e servizio gratuito di doposcuola Associazione CENTRO CULTURALE – SOCIALE

C. Strutture Sportive, Spazi Attrezzati: Associazione Volley - Novoli Stadio Comunale Palestre private

D. Centri Culturali: Saletta della Cultura Gregorio Vetrugno Gruppo Teatrale Novolese La Focara Società di Storia Patria per la Puglia sez. di Novoli Biblioteca Minima Biblioteca Comunale O. Parlangeli PRO LOCO di Novoli

Aree di Cooperazione e di collaborazione Scuola – Territorio Per preservare, tutelare, valorizzare culture e identità,da una parte, e, dall’altra, per

individuare, favorire , promuovere prospettive di sviluppo e possibilità di crescita culturale , sociale ed economica la scuola deve necessariamente sollecitare / attivare intese, collaborazioni, rapporti interistituzionali; deve aprirsi senza riserve nei confronti dell’extrascuola, per promuovere e favorire sinergie cioè la costruzione e lo sviluppo di un sistema formativo policentrico e integrato tenendo sotto controllo le seguenti aree:

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AREA

ISTITUZIONI

Disagio e Devianza

Altre scuole, Comune, Distretto, A.S.L., Associazioni, Famiglie, Parrocchie

Convivenza e Legalità

Comune, Associazioni, Famiglie, Parrocchie

Ludico - Sportiva Associazioni sportive, Comune, Ludoteca

Integrazione A.S.L. , Comune, Famiglie, Volontariato

Cultura Folkloristica e Ambientale Comune, Associazioni, Famiglie, altre

Scuole

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ANALISI DEI BISOGNI DELL’UTENZA

I BISOGNI FORMATIVI

Una lettura attenta del contesto ambientale ha reso possibile l’individuazione dei seguenti bisogni infantili e le aspettative dell’utenza: o Coniugare i linguaggi della mente e del corpo per un benessere interiore che

favorisca e consolidi lo sviluppo delle abilità sensoriali, linguistiche ed intellettive. o Conoscere se stessi per interagire positivamente con gli altri e star bene con gli altri e

star bene con loro. o Avere spazi favorevoli alle dinamiche relazionali che rispettino i modi e i tempi di

sviluppo individuali. o Sviluppare tutte le forme di comunicazione nel rispetto del mondo delle emozioni e

della creatività di ciascuno. Vi si affiancano le ASPETTATIVE dei genitori che si esprimono, a volte con una

certa diversificazione nei plessi e nella seguente direzione di massima in particolare: o Qualità dell’Offerta Formativa che prevede una forte interazione/coerenza della

scuola con il territorio di appartenenza nonché l’ampliamento della 2ª lingua comunitaria e la diffusione dell’informatica.

o Attivazione di progetti che promuovono inclusione, integrazione, ricerca – azione e che consentono il diversificarsi dell’Offerta Formativa intesa come potenziamento e recupero (per l’azzeramento dell’insuccesso scolastico) di abilità strumentali e cognitive.

o Strutture adeguate.

Pertanto, per dare una risposta concreta a tali bisogni e per garantire un’offerta formativa sempre più efficiente ed efficace, si terrà conto (anche in considerazione delle Indicazioni per il curricolo) delle seguenti priorità: o Adesione alle iniziative finalizzate all’innovazione e ai contenuti delineati nelle

Nuove Indicazioni nazionali relativi ai tre ordini di scuola e quindi assunzione nel POF dei contenuti didattici educativi e pedagogici espressi.

o Sviluppo dell’informatica anche nella Scuola dell’Infanzia compatibilmente con le risorse e i percorsi organizzativi.

o Sviluppo dell’informatica nella Scuola Primaria e Secondaria; o Interventi didattici per alunni in situazioni di svantaggio socioculturale e di ritardo

nell’apprendimento; o Attivazione di progetti a valenza pluridisciplinare, in continuità con esperienze già

fatte con successo negli scorsi anni e attinenti ai bisogni formativi rilevati dalle indagini effettuate e segnalate dai singoli Collegi.

o Valorizzazione della “flessibilità didattico - organizzativa al fine di garantire l’utilizzazione ottimale dell’organico dei docenti.

o Attivazione della lingua inglese anche nella Scuola Materna per i bambini di 5 anni.

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o Tenere conto, nei lavori di programmazione, anche nella Scuola dell’Infanzia delle Indicazioni per il Curricolo (percorsi didattici secondo modalità fondate su obiettivi formativi - specifici di apprendimento e competenze degli alunni).

o Attivazione anche di progetti proposti dall’esterno in linea con le tematiche del POF e compatibili con le risorse della scuola.

o Collaborazione con l’Amministrazione Comunale al Progetto sulla legalità e ad altre iniziative che saranno proposte in sintonia con gli aspetti didattici e organizzativi della Scuola.

o Iniziative da realizzare anche con soggetti esterni alla Scuola e operanti nel territorio per tenere sotto controllo forme e caratteristiche di manifestazione del disagio o di situazioni a rischio (malessere sociale, fumo e tossicodipendenze, infrazione al codice stradale, disoccupazione e sottoccupazione, mancanza di strutture adeguate , …).

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

1. Favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé attraverso strumenti

idonei alle proprie potenzialità.

2. Sapersi relazionare con gli altri con modalità corrette e significative

3. Saper interagire con la realtà naturale e sociale in maniera responsabile

4. Maturare una coscienza del vivere civile

5. Acquisire coscienza che la multi-etnicità è una risorsa umana e culturale

imprescindibile

6. Acquisire le competenze chiave negli assi culturali

OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI

1.1 Saper pianificare un proprio progetto di vita

2.1 Saper interagire, saper collaborare, saper partecipare

3.1 Saper individuare problemi e saper proporre ipotesi di soluzione

4.1 Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale rispettandone i

limiti e le regole

5.1 Saper agire la solidarietà

6.1 Saper trasferire competenze specifiche apprese in ambiti culturali e non

6.2 Saper pianificare il proprio metodo di lavoro scegliendo tempi, modalità e mezzi

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Dati generali

L’Istituto Comprensivo Statale comprende tre ordini di scuola:

Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria di I° grado

suddivise in quattro plessi e ubicate nel Comune di Novoli ai seguenti indirizzi:

o Scuola dell’Infanzia via dei Caduti

o Scuola dell’Infanzia via Montale

o Scuola Primaria via dei Caduti

o Scuola Secondaria di I grado via Luigi Madaro

Risorse strutturali

A. STRUTTURE SCUOLA DELL’INFANZIA

B. STRUTTURE SCUOLA PRIMARIA

PLESSO STRUTTURA Aule occupate

(sezioni) Aule

disponibili Aule Laboratori

v

ia d

ei

Cad

uti

o Palestra in comune con la Scuola Primaria

o Sala Mensa o Sala Giochi o Aula Multimediale e Cortile

in comune con la Scuola Primaria

3

1

(come sala giochi)

---

v

ia M

on

tale

Mo

nta

le

o Sala Mensa

o Atrio Giochi o Cortile

o Aula Multimediale

3

1

2

PLESSO STRUTTURA Aule occupate

(classi) Aule

disponibili Aule Laboratori

v

ia d

ei

Cad

uti

o Palestra o Aula Multimediale e Cortile

in comune con la Scuola dell’Infanzia

o Aula laboratorio linguistico (in fase di allestimento)

15

---

4

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C. STRUTTURE SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO

RISORSE PROFESSIONALI – Personale docente

SCUOLA

Docenti in organico

Docenti di Religione

Docenti di Sostegno

Docenti di Lingua

Infanzia

15 1 1 ---

Primaria

25 2 4 2

Secondaria di I°

grado

19 2 2 3

PLESSO STRUTTURA Aule occupate

(classi) Aule

disponibili Aule Laboratori

v

ia L

uig

i M

ad

aro

o Palestra o Cortile o Aula Multimediale-

-Lavagna Interattiva o Aula Biblioteca-

-Lavagna Interattiva o Laboratorio scientifico

o Laboratorio Linguistico

o Laboratorio Musicale

o Laboratorio Artistico

9

1

6

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RISORSE AMMINISTRATIVE E DI SERVIZIO

Personale Amministrativo

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi N. 1

Assistenti Amministrativi N. 4

Personale Ausiliario

DATI SULL’UTENZA a.s. 2014/2015

Scuola Ubicazione Sezioni/Classi Alunni Alunni

diversamente abili

Alunni non cittadini italiani

INFANZIA

via dei Caduti 3 87 --- ---

via Montale 3 67 1 2

PRIMARIA via dei Caduti 15 329 8 5

SECONDARIA

DI I° GRADO

via L. Madaro

9 201 2 5

Collaboratori Scolastici N. 11

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ASSETTO ORGANIZZATIVO

DIRIGENZA: Dirigente e due docenti Collaboratori, uno nella Scuola Primaria, l’altro nella Scuola Secondaria di I grado.

UFFICI AMMINISTRATIVI con sede nell’edificio di Scuola Primaria di Via dei Caduti; il personale è costituito dal Responsabile Amministrativo e da 4 Assistenti

Amministrativi che curano tutte le operazioni di segreteria sia relative agli alunni, che alle famiglie ed agli Operatori Scolastici.

PERSONALE ATA ha un compito importante e delicato nel favorire l’accoglienza nell’ambiente scolastico e nel garantire ai docenti un prezioso supporto di collaborazione educativa.

PERSONALE DOCENTE - Articolazione interna del Collegio dei Docenti

Il Collegio unitario si articola in sezioni (Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado) e in gruppi di lavoro (gruppi disciplinari e dipartimenti) nei quali è garantita la presenza di docenti dei tre ordini scolastici con lo scopo fondamentale d’individuare strategie e percorsi per garantire agli alunni un percorso formativo unitario, organico e completo nelle varie fasi dell’età evolutiva e nei diversi gradi dell’istituzione Scolastica. Il Collegio Unitario è l’Organo di Governo Didattico, delibera scelte in base a fini istituzionali, tenendo conto dei bisogni dell’utenza e delle risorse normative.

CONSIGLI DI INTERSEZIONE/INTERCLASSE/CLASSE con un docente

coordinatore; i tempi degli incontri sono stabiliti in base al Piano annuale delle attività funzionali all’insegnamento, elaborato dal Dirigente Scolastico e deliberato dal Collegio dei Docenti (v. Allegato PA).

I componenti il Consiglio assolvono i seguenti compiti:

- programmazione annuale dell’attività didattica; - controllo periodico dell’andamento didattico delle attività svolte e dei risultati

ottenuti in relazione all’apprendimento; - individuazione dei bisogni di ciascun alunno tenendo conto delle diverse

situazioni di partenza; - programmazione di interventi in favore di alunni in difficoltà; - valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento.

GRUPPI DI PROGRAMMAZIONE DI PLESSO/INTERPLESSO

(Scuola dell’Infanzia)

DIPARTIMENTI (Scuola Secondaria di I grado)

Area linguistico-espressiva (Religione, Lettere, Arte, Lingua Straniera, Sostegno)

Area Tecnico-Scientifica (Tecnologia, Matematica, Scienze, Scienze motorie, Musica, Sostegno)

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Funzioni Strumentali (n. 20)

Sulla base della corrente normativa (art. 33 comma 2 del Contratto 2007-2009) e alla luce dei bisogni emersi in ordine di priorità, sono state individuate, nella seduta del Collegio dei Docenti dell’8 settembre 2014, n. 20 funzioni strumentali, suddivise tra le 4 aree seguenti, i cui compiti sono dettagliati in allegato (v. Allegato FS): AREA 1: Gestione dell’innovazione – Coordinamento delle attività del Piano dell’Offerta Formativa (n. 1 per la Scuola dell’Infanzia, n.2 per la Scuola Primaria e n. 2 per la Scuola Secondaria di I grado)

AREA 2: Supporto al lavoro dei Docenti (n. 2 per la Scuola dell’Infanzia, n. 3 per Scuola Primaria, n. 2 per la Scuola Secondaria di I grado.

AREA 3:

Supporto sostegno agli alunni (n. 2 per ogni ordine di scuola)

AREA 4:

Scuola - extrascuola (Raccordo con enti e associazioni presenti sul territorio) (n. 1 per la Scuola dell’Infanzia, n. 1 per la Scuola Secondaria di I grado ) COMMISSIONI

Orario

Formazione Classi

Revisione e adeguamento P.O.F.

Progetto “Diritti a scuola”

Unità di Autovalutazione (v. Allegato UV)

Gruppo lavoro Inclusività (v. Allegato GLI)

CALENDARIO SCOLASTICO

L’Istituto Comprensivo attenendosi alle disposizioni vigenti ha adattato il proprio calendario scolastico in relazione alle esigenze derivanti dall’attuazione del proprio Piano dell’Offerta Formativa, anticipando di cinque giorni l’inizio delle lezioni previsto per il giorno 11 settembre; tale periodo sarà recuperato nei giorni:

31 ottobre 2014

16 gennaio 2015 (vigilia Festa del Santo Patrono)

16 – 17 – 18 febbraio 2015 (ultimi giorni di Carnevale). Invariati rimangono la fine delle lezioni (9 giugno 2015 per il secondo e terzo

ordine di scuola, 30 giugno 2015 per il primo) e tutte le altre festività. Per il corrente anno scolastico l’attività è scandita in quadrimestri: il 1° con scadenza il 31 Gennaio 2015, il 2° con scadenza il 9 giugno 2015 nella scuola Primaria e Secondaria di I grado, mentre nella Scuola dell’Infanzia il 30 giugno 2015.

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ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA Scuola dell’Infanzia

Tutte le sezioni dell’Istituto adottano un orario di funzionamento antimeridiano e pomeridiano (dalle ore 8.00 alle ore 15.00 con servizio mensa) dal lunedì al venerdì; antimeridiano al Sabato ( 8.00 – 13.00 ) per un totale di 40 ore settimanali. Sono previsti inoltre ulteriori rientri pomeridiani connessi alle attività del curricolo integrativo e aggiuntivo.

L’ORGANIZZAZIONE della scuola materna prevede la compresenza degli insegnanti nella fascia centrale della giornata ed essa viene utilizzata per svolgere attività con piccoli gruppi individualizzati o per attività preparatoria al pranzo e al suo espletamento. Il curricolo istituzionale legato ai “ campi di esperienza” e all’uso di tutti i linguaggi, s’integra con le attività previste dai progetti educativi rivolti a consentire spazi di approfondimento, riflessione, sperimentazione e a valorizzare la dimensione ludica, la creatività e l’affettività. L’organizzazione spazio – temporale impegna l’arco di tutta la giornata compresi i momenti di accoglienza, pasto, gioco libero, pulizia personale, riposo. La giornata della scuola materna, in linea di massima, è così organizzata:

Entrata (8.00 – 9.15)

Attività di sezione (9.00 – 10.30)

Attività di laboratorio (10.30 – 11.45)

Preparazione al pranzo e pranzo (11.45 – 13.00)

Giochi liberi e organizzati in salone o in classe (13.00 – 14.00)

Attività pomeridiane (14.00 – 15.00)

Uscita (15.00)

ARTICOLAZIONE DELLE SEZIONI: Costituzione di gruppi (a livello macro/micro) per attività sia pre – disciplinari che laboratoriali.

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Scuola Primaria

PREMESSA

Scuola Primaria

Le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”, emanate con decreto n.254 del 16 novembre 2012 e delle relative misure di accompagnamento, presentano una forte continuità con il testo programmatico del 2007. Per la prima volta i programmi sono concepiti in un’unica visione d’insieme per gli alunni dai 3 ai 14 anni, con traguardi in progressione (curricolo verticale), disciplina per disciplina anche in ottica trasversale.

I percorsi didattici per le diverse classi sono stati pertanto progettati e organizzati assumendo come riferimento le suddette “Indicazioni”.

I più recenti provvedimenti governativi (D.P.R. n. 89 del 20/03/2009: regolamento recante la revisione dell’assetto ordinamentale organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione; D.P.R. n. 81/03/2009: norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola) hanno confermato il modello dell’insegnante unico o prevalente.

Alla luce della suddetta normativa vigente e in base all’organico di fatto,

l’ORGANIZZAZIONE della Scuola Primaria di Novoli risulta così configurata:

o tutte le classi adottano un tempo – scuola di ventisette ore settimanali in orario antimeridiano ( 8.30 – 13.00 ) ;

o le classi prime hanno un docente prevalente per 20 h settimanali, accompagnato da un docente che svolgerà 3 h di completamento orario;

o le classi seconde hanno un docente prevalente per 19 h settimanali, accompagnato da

un docente che svolgerà 3 h di completamento orario;

o le classi terze, quarte e quinte hanno un docente prevalente per 20 h settimanali, accompagnato da un docente che svolgerà 2 h di completamento orario;

o l’insegnamento della lingua inglese è esteso a tutte le classi dell’istituto: n. 2 h nelle classi I , n. 3 h dalle classi II alle V;

o l’insegnamento della religione cattolica è esteso a tutte le classi dell’istituto: n. 2 h in ciascuna classe.

Durante le ore di compresenza rese possibili dalla suddetta organizzazione delle classi, i docenti saranno a disposizione per supplenze o per attività di recupero e/o di potenziamento.

Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica rimarranno nelle proprie classi, d’intesa con i genitori.

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Si conferma l’articolazione standard oraria settimanale delle discipline e attività:

* Cittadinanza e Costituzione verrà sviluppata trasversalmente alle discipline.

Scuola Secondaria di I grado

La scuola è costituita da N. 9 classi distribuite in 3 corsi completi (sezioni A, B, C). Tutte le classi svolgono n. 30 ore curricolari settimanali in orario antimeridiano, comprensive dello studio della Seconda Lingua comunitaria (Francese).

Quadro orario e organizzazione didattica

In base alla nuova normativa, relativa alla revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico nel primo ciclo di istruzione, (D.P.R n. 89 del 20 marzo 2009, art.5 comma 5), “ l'orario annuale obbligatorio delle lezioni nella scuola secondaria di I grado è di complessive 990 ore, corrispondente a 29 ore settimanali, più 33 ore annuali da destinare ad attività di approfondimento riferita agli insegnamenti di materie letterarie”, il quadro orario settimanale previsto è di 30 ore.

QUADRO ORARIO prime, seconde e terze classi

Classi e ore settimanali per classe

Discipline *

Classe 1a Classe 2a Classe 3a Classe 4a Classe 5a

Italiano 8 7 7 7 7

Inglese 2 3 3 3 3

Storia 2 2 2 2 2

Geografia 2 2 2 2 2

Matematica 5 5 5 5 5

Scienze 2 2 2 2 2

Tecnologia 1 1 1 1 1

Musica 1 1 1 1 1

Arte e immagine 1 1 1 1 1

Educazione fisica 1 1 1 1 1

Religione Cattolica 2 2 2 2 2

TOTALE 27 27 27 27 27

Discipline N° ore settimanali

N° ore annuali

Italiano, Storia, Geografia 9 297 Attività di approfondimento in materie letterarie

1 33

Matematica e Scienze 6 198 Tecnologia 2 66 Inglese 3 99 Seconda lingua comunitaria (Francese) 2 66 Arte e immagine 2 66 Scienze motorie e sportive 2 66 Musica 2 66 Religione cattolica 1 33

Totale 30 990

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Secondo il comma 6 del medesimo articolo, l’insegnamento di “Cittadinanza e

Costituzione”, previsto dall’art.1 del D.L. n.137 dell’1 settembre 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n.169 del 30 ottobre 2008, è inserito nell’area disciplinare storico-geografica. L’ora di approfondimento in materie letterarie è stata assegnata al docente di italiano e la cattedra di 18 ore di Lettere si articola su due classi con 10 ore in una e 8 ore in un’altra (italiano, storia includendo Cittadinanza e Costituzione). Le ore residue di geografia (2 ore per classe) sono state assegnate ad una docente che ha una cattedra orario interna.

FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA

L’Istituto Comprensivo si basa su una flessibilità organizzativa delle attività

didattiche con utilizzo diversificato e articolato del tempo – scuola, delle risorse professionali, degli spazi. La flessibilità pertanto si articolerà tenendo conto delle seguenti varianti:

adeguamento alle condizioni stagionali dell’orario del rientro pomeridiano, entrate e uscite differenziate al mattino e al pomeriggio nell’orario dei docenti

(Scuola dell’Infanzia), situazioni particolari previste dalla programmazione (realizzazione di progetti,

viaggi d’Istruzione, visite Guidate, organizzazione di spettacoli, laboratori/ attività curriculari),

interazione tra attività curriculari e progetti, recupero, attività individualizzate, attività di di ricerca, competenze e interessi professionali dei docenti, disponibilità di spazi e attrezzature.

Si prevedono inoltre momenti di apertura delle classi/sezioni orizzontale e verticale con costituzione anche di gruppi eterogenei. Nello specifico la flessibilità del gruppo/i classe/sezione si può realizzare attraverso varie modalità: a) Accoglienza/inserimento nuovi iscritti b) Attività per gruppo piccolo – metà classe – eterogeneo – omogeneo – di interesse c) Attività per gruppi in continuità in maniera:

orizzontale: scambio di conoscenze – competenze – metodologie tra bambini della stessa classe/sezione verticale: attività legate a progetti di rete sul territorio come:

Attività di plesso per bambini provenienti da classi/sezioni diverse

Attività in continuità Scuola dell’Infanzia – Scuola primaria – Scuola secondaria di I grado.

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LE SCELTE CURRICOLARI

I quattro assi culturali costituiscono i traguardi, verso cui si muove la scuola del primo ciclo, che ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni; difatti in esso si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.

“I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, riferiti ai quattro assi culturali (v. Allegato AC), costituiscono “il tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa”.

L’ASSE DEI LINGUAGGI ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la

padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

L’ASSE MATEMATICO ha l’obiettivo di far acquisire allo studenti saperi e

competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del modo contemporaneo.

L’ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO ha l’obiettivo di facilitare

lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e compren-dere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. L’ASSE STORICO – SOCIALE ha l’obiettivo di far acquisire allo

studente la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Inoltre il senso di appartenenza, alimentato dalla consapevolezza di essere inserito in in sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.

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COMPETENZE CHIAVE

SCUOLA DELL’INFANZIA

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Scuola dell’Infanzia

Processo Formativo

“ I bambini sono il nostro futuro e la ragione più profonda per conservare e migliorare la vita comune sul nostro pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie, potenzialità, sorprese e anche fragilità – che vanno conosciute, osservate e accompagnate con cura, studio, responsabilità e attesa. Sono portatori di speciali e inalienabili diritti, codificati internazionalmente, che la scuola per prima è chiamata a rispettare. “

Nel rivolgersi a tutte le bambine e i bambini dai tre e sei anni di età, la Scuola dell’Infanzia risponde “al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.”

Le QUATTRO FINALITÀ di questo ordine di scuola, declinate dalle Indicazioni 2012, le prime tre già negli orientamenti del 1991 e l’ultima nelle Indicazioni del 2007, promuovono nei bambini:

1. Il consolidamento dell’identità;

2. lo sviluppo dell’autonomia;

3. l’acquisizione di competenze;

4. l’avvio alla cittadinanza.

Queste finalità, proprio perché di alto spessore, sono da considerarsi come assi portanti dei campi di esperienza e dei loro traguardi di sviluppo, verso un profilo evolutivo unitario del bambino dai tre ai sei anni che cresce nella costruzione di sé, nel rapporto con gli altri, nelle conoscenze e abilità e nella dimensione etico – sociale. Ecco allora che la scuola dell’Infanzia ha il compito di “accompagnare i bambini nell’avventura della conoscenza” e “creare le basi”, con tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno.

Traguardi di Sviluppo essenziali e competenze da promuovere nel corso del

triennio nel contesto didattico e nella progettazione curricolare

Il curricolo della scuola dell’infanzia è: → aperto, in quanto parte dalla concretezza del bambino, dai suoi modi di guardare il

mondo e di apprendere; → dinamico, poiché guarda al futuro, ai traguardi di sviluppo e alle competenze da

promuovere nell’arco di un triennio; → flessibile, contestualizzato, libero da rigidità disciplinari, in quanto non si risolve in

una scansione predeterminata di obiettivi e contenuti settorializzati, definiti e confezionati astrattamente, vale a dire a prescindere dai vissuti, dalle esperienze, dall’identità personale e culturale di ogni bambino e dalle specifiche condizioni ambientali.

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Al centro del progetto educativo della Scuola dell’Infanzia vi sono quindi gli alfabeti del vivere, del pensare, del comunicare, del riflettere insieme, dell’esprimersi e del rappresentare tramite i diversi linguaggi della cultura.

I percorsi didattici sono progettati e organizzati assumendo come riferimenti prioritari le Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio personalizzati e il Profilo educativo, culturale e professionale. Sono, altresì, considerate le condizioni specifiche degli alunni, le risorse della scuola e quelle del territorio. In particolare, le esperienze di apprendimento sono collocate nelle attività all’interno dei campi di esperienza e finalizzate al conseguimento di traguardi per lo sviluppo delle competenze (v. allegato TR1).

Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi

che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale:

1. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui.

2. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.

3. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.

4. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.

5. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.

6. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.

7. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.

8. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

9. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.

10. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.

11. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze. La verifica in itinere degli apprendimenti infantili va, condotta con mezzi diversi:

strumenti osservazione, griglie di rilevazione, di condotta e di analisi delle produzioni infantili, strumenti che consentono di verificare l’andamento del processo di apprendimento e di ricalibrare di conseguenza l’intervento formativo.

In questa prospettiva l’impegno ottimale delle competenze di ogni docente e la flessibilità didattico – organizzativa appaiono indispensabili per garantire ad ogni bambino e bambina il pieno successo formativo e la qualità del progetto educativo.

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I percorsi didattici si sviluppano in Unità di Apprendimento trasversali ai diversi campi di esperienza

Parte Progettuale

Traguardi Obiettivi formativi specifici per età Scelta dei contenuti Metodologie Strumenti – sussidi Verifica Valutazione

Il Contesto Organizzativo

Per conseguire gli obiettivi prefissati, l’Istituto utlizza linee strategiche flessibili in un quadro organizzativo in grado di favorire la crescita formativa (personale, culturale, sociale delle alunne e degli alunni, riconoscendo e valorizzando le diversità.

Tempo – Scuola e orari di funzionamento

L’orario di funzionamento, pari a 40 ore settimanali, è il seguente: - In assenza del servizio di mensa: 8.00 – 13.00 (dal lunedì al sabato) - In presenza del servizio mensa: 8.00 – 15.00 (dal lunedì al venerdì)

8.00 – 13.00 (il sabato)

L’orario di funzionamento è adottato per assicurare margini più ampi di contemporaneità nella fascia centrale della giornata. Esso offre maggiori opportunità per attuare diverse forme aggregative tra i bambini, garantendo una gamma più ricca e stimolante di relazioni e di apprendimento cercando di valorizzare tutti i momenti in cui si articola la vita della scuola.

Orario di servizio dei docenti

L’orario di servizio del personale docente è articolato su base plurisettimanale per corrispondere alla duplice esigenza di organizzazione dell’attività di laboratorio e di realizzazione dell’attività educativa e didattica ordinaria.

I tempi di contemporaneità sono collocati prioritariamente nella fascia centrale della giornata. Viene realizzata la flessibilità di orario, fermo restando l’orario di 25 ore settimanali articolato su una o più settimane.

Attività di intersezione e laboratori

In tutte le scuole dell’infanzia sono organizzati, in modo specifico e generalizzato laboratori (luoghi privilegiati in cui si realizzano situazioni di apprendimento che coniugano conoscenze e abilità specifiche su compiti unitari e significativi per gli alunni).

Attraverso i laboratori il bambino, sorretto e seguito dalla presenza costante dei docenti, esplora, manipola e conosce la realtà circostante. I laboratori rappresentano una valida alternativa al “fare scuola” classico, poiché rendono specialisti gli stessi insegnanti di sezione.

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- Motricità: “Corpo in movimento”; “Scherma a scuola” (con esperto esterno)

- Laboratorio di Prescrittura e Precalcolo: “Immagini, lettere e giochi di numeri

e parole”

- Inglese: “I speak English”

- Religione: “I colori della vita”

Coordinamento delle attività educative e didattiche

La funzione di coordinamento delle attività educative è esercitata dal docente coordinatore di plesso supportato dalle funzioni strumentali.

Rapporti con le famiglie

I rapporti con le famiglie sono assicurati, oltre che dai colloqui informali e dalle attività autonomamente organizzate dai gruppi di insegnamento in ciascuna scuola, dagli incontri programmati all’inizio dell’anno scolastico e che sono compresi nel Piano Annuale delle attività scolastiche elaborate dal Dirigente Scolastico.

Sezioni e Gruppi di alunni

Vengono costituite sezioni eterogene (senza perdere di vista la possibilità di costituire quelle omogenee) per età e organizzati gruppi di intrasezione e intersezione per livelli di età, a seconda delle attività da realizzare.

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SCUOLA PRIMARIA

PREMESSA

La scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità individuali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alla prima situazione logico-critiche, di fare apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale dei suoi fenomeni e delle sue leggi di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo di educare ai principi fondamentali della convivenza civile.

Al fine di organizzare un servizio scolastico qualitativamente capace di rispondere alle esigenze e alle aspettative della complessa e contradditoria società contemporanea, tenuto conto delle nuove “Indicazioni” del 2012 e del D.P.R. n. 275/99 sulla autonomia delle Istituzioni scolastiche, i docenti della scuola primaria si impegnano a far acquisire agli alunni i seguenti traguardi formativi irrinunciabili:

Capacità di assumere atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle

proprie capacità, Capacità di esprimere e controllare i sentimenti e le proprie emozioni, Capacità di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali e

normativi diversi, Capacità di comprendere, rielaborare, comunicare conoscenze relative a

specifici campi di esperienza, Capacità di dominare fatti ed eventi della realtà circostante, Capacità di divenire consapevole delle proprie idee e responsabile delle

proprie azioni, Capacità di operare costruttivamente e di pensare il futuro, Capacità di assumere un corretto atteggiamento verso gli esseri viventi e di

rispettare l’ambiente naturale, le strutture e i servizi di pubblica utilità.

A tal fine i docenti intendono valorizzare le risorse culturali, ambientali e strumentali offerte dal territorio e dalle strutture in esso operanti, in particolare Enti, Assicurazioni e privati, interessati ad interagire con l’istituzione scolastica. I curricoli saranno flessibili e aperti alla progettualità dei docenti così come previsto dal D.P. 234, 2000, fatte salve, comunque, le reali competenze dei docenti, le effettive condizioni organizzative, l’efficacia didattica e l’ottica progettuale e flessibile.

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria

(D.M. 254 del 16 novembre 2012) (vedi allegato TR2)

Il Contesto Educativo

Il contesto educativo si concretizza in un quadro di finalità scaturite da una

considerazione dei bisogni formativi degli alunni e dai contenuti delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012.

Nell’ambito dell’offerta formativa e del suo arricchimento vengono privilegiati i seguenti aspetti:

la conoscenza di sé (identità, relazione con gli altri, orientamento) la convivenza civile l’integrazione dei linguaggi (verbali e non verbali) i valori socialmente condivisi l’inclusione

Il Contesto Didattico

Discipline e Attività

I percorsi didattici sono progettati e organizzati assumendo come riferimento le Indicazioni nazionali per il Curricolo ( D.M. 254 del 16 novembre 2012).

Sono, altresì, considerati il Piano dell’offerta formativa, le condizioni specifiche degli alunni, le risorse della scuola e quelle del territorio.

I percorsi didattici si sviluppano in Unità di Apprendimento trasversali, pluridisciplinari, disciplinari articolate secondo un modello condiviso che prevede tre parti:

Parte Progettuale

- Obiettivi di Apprendimento - Competenze da sviluppare

Parte Realizzativa

- Contenuti ed attività - Soluzioni metodologiche e organizzative - Modalità e strumenti di verifica

Parte valutativa - Griglia di Rilevazione della Situazione di Partenza delle classi (Allegato GRSP) - Quadro delle competenze acquisite e rilevate

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Il Contesto Organizzativo

Per conseguire gli obiettivi prefissati, l’Istituto utilizza linee strategiche flessibili in un quadro organizzativo in grado di favorire la crescita formativa personale, culturale, so-ciale delle alunne e degli alunni, riconoscendo e valorizzando le diversità.

Tempo – Scuola e orari di funzionamento

Nelle classi della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo il tempo scuola è di 27 ore settimanali per tutti gli alunni.

Attività Educative e Didattiche

L’orario giornaliero delle attività educative didattiche è articolato nel modo seguente: dalle ore 8.30 alle ore 13.00 Per il Raggruppamento delle discipline e assegnazione dei docenti si veda l’Allegato AD.

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

OBIETTIVI EDUCATIVI E/O FORMATIVI

Classe prima 1. Rispetta le regole della civile convivenza a scuola e nel gruppo 2. Sta bene con se stesso e governa il proprio corpo 3. Accetta gli altri e sa relazionarsi 4. Conosce il proprio territorio e lo valorizza 5. Comincia ad acquisire i principi base della “legalità”

Classe seconda 1. Accetta le differenze sociali, culturali, religiose 2. Partecipa consapevolmente alla costruzione di realtà sociali più ampie e composite 3. Ha coscienza delle problematiche adolescenziali 4. Ha fiducia in se stesso e nelle proprie potenzialità 5. Assume atteggiamenti responsabili nei diversi contesti sociali e comunicativi 6. Agisce rispettando i principi della “legalità” Classe terza 1. Conosce se stesso e agisce per eliminare i propri punti deboli 2. Effettua scelte di vita autonome e responsabili 3. È consapevole che la multietnicità è una risorsa umana e culturale 4. Ha interiorizzato il piacere della “legalità”

Unità di Apprendimento interdisciplinari

Tali obiettivi educativi, coniugati ad atteggiamenti positivi verso l’apprendimento, quali la motivazione, la curiosità, l’attitudine alla collaborazione, e l’acquisizione delle competenze-chiave, quali saper comunicare, saper progettare, saper risolvere problemi, saper operare collegamenti e trasferimenti d’informazione, saper interpretare, saper partecipare, costituiranno gli assi di riferimento di tutta l’attività didattica che troverà nelle Unità di

Apprendimento interdisciplinari (v. Allegato UA.3) lo spazio e il tempo, perché un semplice accumulo di informazioni in vari campi disciplinari si trasformi in un momento di riflessione per l’alunno che elabora nel proprio microcosmo personale le molteplici connessioni del sapere che attraversa il “macrocosmo” dell’umanità.

Classe prima 1. Io come persona 2. Io e gli altri (famiglia, scuola, territorio)

Classe seconda 1. Esperienze di vita adolescenziale: amicizia, sport, rapporto con gli altri 2. Nutrirsi bene per essere in forma

Classe terza 1. L’adolescenza e i suoi problemi, dal punto di vista dell’affettività, della sessualità e delle

dipendenze , orientamento per il ciclo di studi successivo.

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2. I problemi dell’Umanità: la guerra, il razzismo, il sottosviluppo, il degrado ambientale, la legalità, la globalizzazione, ecc.

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Gli Obiettivi Specifici di Apprendimento, costituiti dall’insieme delle conoscenze e delle abilità, riguardano il “sapere” e “il saper fare” che i singoli Dipartimenti hanno rivisto alla luce delle Indicazioni Nazionali 2012, saranno oggetto di valutazione sui

Registri personali degli insegnanti (v. Allegato OSA.3). Per i traguardi si fa riferimento all’Allegato TR3.

La Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di Novoli ha operato

scelte riguardo gli standard di apprendimento minimi che l’alunno dovrà possedere alla fine del triennio per tutte le discipline (v. Allegato SM).

LABORATORI

Il Laboratorio è una proposta didattica organizzata per consentire agli alunni l’acquisizione di strategie operative e facilitare l’utilizzazione delle conoscenze. Per la sua natura pratica è un’esperienza trasversale a tutti i possibili percorsi formativi che realizzati in ogni situazione scolastica. All’interno del laboratorio l’alunno opera in maniera intenzionale e specifica, affinando abilità e sviluppando competenze, analizzando contesti e situazioni trasferibili per analogia alle molteplici situazioni di apprendimento.

Laboratorio informatico Laboratorio scientifico Laboratorio linguistico Laboratorio musicale Laboratorio artistico Laboratorio multidisciplinare

PROGETTI

Orientamento per le classi terze; in orario antimeridiano nelle ultime due ore della prima settimana di dicembre invitando gli Istituti Superiori a presentare la propria Offerta Formativa.

Progetto di inclusione per alunni B.E.S.

Progetto d’Integrazione alunni diversamente abili (Progetto di Istituto) (v. Allegato DA)

Aggiungi un posto a scuola (adozione a distanza) con la manifestazione “Una Merenda per una Vita”, che si realizzerà con il contributo delle famiglie, coinvolgendo tutte le classi in due distinte occasioni: prima di Natale e prima della settimana Santa.

Solidarietà anziani nella settimana precedente il Natale.

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CITTADINANZA E COSTITUZIONE

“Cittadinanza e Costituzione” è il nuovo insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado con la legge n.169 del 30/10/2008. Con il termine “cittadinanza” si vuole indicare la capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte. Lo studio della Costituzione permette non solo di conoscere il documento fondamentale della nostra democrazia ma anche di fornire una “mappa di valori” utile per esercitare la cittadinanza a tutti i livelli.

L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” ha dunque l’obiettivo di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni. Educare alla cittadinanza e alla Costituzione è anche l’occasione per costruire nelle nostre classi, dove sono presenti ragazze e ragazzi con provenienze, storie, tradizioni e culture diverse, delle vere comunità di vita e di lavoro, che cerchino di dare significati nuovi alla convivenza ed elaborino percorsi che costruiscano contemporaneamente identità personale e solidarietà collettiva, competizione e collaborazione.

Il documento di indirizzo (prot. n. AOODGOS 2079 del 4/03/2009) per la speri-mentazione dell’ insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” prevede, per ogni ordine e grado di istruzione, percorsi specifici:

Scuola dell’infanzia: si dovranno trasmettere conoscenze specifiche sul concetto di famiglia, di scuola e di gruppo, i modi di agire corretti con i compagni, con i genitori, con gli insegnanti e con gli altri adulti.

Scuola primaria: si dovranno insegnare le prime nozioni sulla Costituzione e sulla convivenza, in particolare i diritti fondamentali dell’uomo, il significato delle formazioni sociali, l’importanza della tutela del paesaggio, alcune basilari nozioni di educazione stradale, la salvaguardia della salute, il valore del rispetto delle regole.

Scuola secondaria di primo grado: si studierà la Costituzione, con una particolare attenzione ai diritti e ai doveri del cittadino a il diritto internazionale in materia di diritti umani.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La valutazione, periodica e annuale, affidata ai docenti, dovrà accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo didattico annuale o biennale successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non ammettere all’anno successivo in caso di accertate gravi carenze. La valutazione pertanto e’:

o finalizzata a sostenere, motivare, orientare, valorizzare la crescita e l’apprendimento;

o tesa alla promozione e alla valorizzazione delle capacità e delle caratteristiche individuali;

o relazionale, condivisa, realizzata nello scambio comunicativo tra docenti e alunni;

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o comunicata agli alunni nei suoi valori positivi e nelle sue intenzioni costruttive. La valutazione deve avere funzione di:

o verifica degli apprendimenti individuali; o sviluppo e regolazione della programmazione; o promozione della motivazione; o mezzo di formazione; o comunicazioni d’informazione agli alunni; o autovalutazione dell’insegnante.

Il momento della verifica costituisce un elemento importante dell’azione didattica. La verifica, relativa alle condizioni di ingresso, ai risultati dell’apprendimento, alle modalità di conduzione dell’attività di insegnamento, è organizzata al fine di:

accertare il quadro delle conoscenze, abilità, capacità, competenze possedute e/o acquisite dagli alunni

controllare la funzionalità dei percorsi didattici rispetto agli obiettivi fissati

predisporre tempestivamente interventi di recupero, sostegno didattico, supporto.

La verifica è effettuata:

individualmente dai docenti in modo sistematico, oggettivo e coerente con gli obiettivi stabiliti nel corso dello svolgimento dell’attività, nonché al termine di ciascuna unità di lavoro;

collegialmente nel corso di incontri dedicati alla programmazione periodica.

Nell’azione di verifica vengono utilizzati strumenti di carattere oggettivo e

soggettivo:

Osservazione occasionale e sistematica;

Conversazioni singole e in gruppi ristretti su temi prefissati;

Schede opportunamente elaborate;

Relazioni orali e scritte;

Produzioni di vario tipo;

Questionari opportunamente predisposti;

Prove oggettive di profitto;

Griglie e tabelle per la registrazione.

Queste modalità operative assicurano una valutazione continua delle condizioni di sviluppo del processo di apprendimento/insegnamento.

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE

Poiché è indubbio che la qualità dell’insegnamento dipende in larga misura dalle scelte metodologiche e didattiche i docenti dedicano ad esse particolare attenzione attraverso:

i vari corsi di aggiornamento organizzati da enti ed istituzioni,

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dal confronto e dalla collaborazione con i colleghi,

dai suggerimenti della pedagogia più recente.

Le strategie metodologiche e didattiche di riferimento sono le seguenti:

1) Individualizzazione dell’insegnamento – apprendimento per gli alunni che necessitano di strategie didattiche differenziate mediante:

a. programmazione individualizzata con obiettivi personalizzati b. utilizzo di momenti di compresenza degli insegnanti c. valutazione Formativa d. collaborazione stretta scuola – famiglia e. collaborazione stretta con le risorse educative del territorio

2) Apprendimento per gruppi di lavoro Per favorire soprattutto le relazioni e stimolare la collaborazione produttiva fra gli alunni mediante STRATEGIE di lavoro di gruppo.

3) Valorizzazione dell’errore in senso formativo e cioè: a) come punto di partenza per nuovi apprendimenti senza mortificare l’alunno, b) per orientare il recupero di abilità non ancora consolidate, c) per favorire strategie meta-cognitive.

4) Uso di strumenti didattici e attività di laboratorio Per favorire un apprendimento legato alla concretezza del “fare” la didattica della scuola di base cerca “laboratori” di esperienze, anche mediante l’uso delle tecnologie informatiche e di spazi possibilmente strutturati per differenziare le strategie didattiche anche in relazione ai diversi stili di apprendimento degli alunni.

Continuità Educativa

Al fine di garantire la continuità fra i tre ordini di scuola (dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado) e prevenire le difficoltà che si riscontrano nei passaggi tra una scuola e l’altra, sono realizzate le seguenti iniziative e attività:

- realizzazione di incontri con il coinvolgimento dei docenti che prestano servizio negli anni – ponte;

- realizzazione di visite finalizzate nella Scuola Primaria per i bambini di cinque anni e nella Scuola Secondaria di I grado per gli alunni delle classi 5e;

- utilizzazione integrata dei docenti dei diversi ordini in attività specifiche e/o progetti;

- realizzazione di progetti educativo – didattici che coinvolgono tutti e tre gli ordini di Scuola (v. Allegato PC);

- momenti di aggiornamento comune del corpo docente. Si prevedono riunioni specifiche per la costruzione di un curricolo verticale tra il segmento della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e tra quest’ultimo e quello della scuola secondaria di secondo grado.

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PREMESSA

Come anticipato in precedenti occasioni, la Direttiva 27/12/2012, la successiva C.M. n. 8 del 6/03/2013 e la Circolare dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia del 18/06/2013 (Collegio Docenti del 28/06 u.s.), delincano una precisa strategia inclusiva della scuola italiana, per realizzare appieno il diritto all'apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in difficoltà.

In particolare vengono introdotti nuovi strumenti d'intervento, nei riguardi di alunni con Bisogni Educativi Speciali (indicati con l'abbreviazione BES che possono rientrare in tre sotto-categorie: quella della disabilità, quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale) e prospettate le seguenti novità operative:

a) sul piano didattico vengono ridefinite le modalità di intervento non solo verso gli alunni con certificazione sanitaria (disabilità; DSA; ADHD; funzionamento cognitivo limite;...) ma anche verso quegli alunni con problemi di varia natura che non si avvantaggiano di alcuna certificazione, per i quali la scuola è chiamata a programmare percorsi personalizzati (deprivazione linguistico-culturale; disagio comportamentale e relazionale; svantaggio socio-economico ;...) (v. Allegato PSP.S);

b) sul piano organizzativo e di gestione delle risorse in primis, i singoli Gruppi di Lavoro Operativi per l'Handicap (GLH) di ogni ordine di scuola (Insegnanti di sostegno, Assistenti Educatori, Specialisti Socio-Sanitari ASL) che rappresentano nella loro totalità il GLH d'Istituto, formano ora il nucleo di base del Gruppo di Lavoro per

l'inclusione (v. allegato GLI), gruppo che opportunamente si ampia e si integra ulteriormente con altre risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola, in quanto il suo compito viene appunto esteso oltre l'area della disabilità fino a comprendere tutte le situazioni che richiedono la personalizzazione degli interventi educativi da parte degli insegnanti, riconducendo così la pluralità dei BES (v. Allegato SRB) che si rilevano all'intemo dell'Istituto in un Piano Annuale per l'Inclusione (PAI), "concreto impegno programmatico" che confluisce nel POF, che contiene la rappresentazione del bisogno e che definisce gli obiettivi di incremento dell'inclusività stessa. Tutto questo ovviamente al fine di assicurare all'intemo del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un'efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all'intemo delle classi.

È dunque compito doveroso dei Consigli di Classe e dei teams dei docenti nella Scuola Primaria e nella Scuola dell'Infanzia indicare, e verbalizzare motivando op-portunamente, in quali altri casi sia necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e/o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (v. Allegato PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare secondo un'elaborazione collegiale corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. È necessario che l'attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con BES sia deliberata in Consiglio di Classe o, nella Scuola Primaria e nella Scuola dell'Infanzia, da tutti i componenti del team docenti dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente Scolastico (o da un docente, da questi specificatamente delegato), dai docenti e dalla famiglia. Infine, ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi i1

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Consiglio di Classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. In allegato al documento “Le linee guida per l’Inclusione”(v. Allegato LGI) elaborate dalla Funzione Strumentale Area 3.

RIEPILOGO RILEVAZIONE DEI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)

Scuola dell’infanzia

Scuola primaria

Scuola sec. I grado

TOT

1. Disabilità (certificazioni Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) dotati di diagnosi funzionale e supportati dal docente di sostegno e dalle figure cosiddette aggiuntive quali assistente, ecc…

1 6 2 9

2. Disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010 e ss.) con certificazione

DSA X dislessia

□ disgrafia e disortografia □ discalculia

□ comorbilità (disturbi associati)

3 1 4

ADHD (disturbo da deficit di attenzione ed iperattività)

Funzionamento cognitivo limite (alunni che pur avendo difficoltà cognitive di apprendimento e di adattamento risultano nella norma)

Altro

3. Svantaggio ( in assenza di certificazione) Indicare il disagio prevalente

Socio-economico 2 3 2 7

Linguistico-culturale 1 4 6 11

Disagio comportamentale/relazionale

2 1 3

Altro 1 4 5

TOTALE 5 18 16 39

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Ampliamento dell’Offerta formativa nella Scuola dell’Infanzia

In tale contesto rientreranno tutte le attività di arricchimento e diversificazione dell’offerta formativa promosse dall’istituzione scolastica, anche in collaborazione con l’Ente Locale, in favore degli alunni e degli adulti, oltre il curricolo normale ed in tempi aggiuntivi, ai sensi dell’art. 9 del D.P.R. 275/99.

Compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, saranno attivati specifici progetti formativi per promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza nonché tutte le altre iniziative ed attività. I progetti che s’intendono realizzare sia in orario curriculare che extracurriculare nel corso dell’anno sono i seguenti:

Progetto Continuità (con la Scuola Primaria)

Progetto Natale “I colori della solidarietà”

Inoltre, la Scuola dell’Infanzia parteciperà a:

Iniziative di solidarietà

Festa di S. Antonio Abate (Stand – scuola)

Corsi di formazione per le famiglie sulla genitorialità

Ampliamento dell’Offerta formativa nella Scuola Primaria

Per innalzare la qualità del processo formativo e favorire la continuità orizzontale e verticale nella scuola primaria, i progetti di arricchimento curricolare verranno attivati come gli scorsi anni attraverso l’adattamento dei piani di studio annuali ai contenuti delle proposte dei docenti interessati e di esterni. Si intendono realizzare i seguenti progetti:

Progetto “Continuità” tra scuola dell’infanzia, primaria e scuola secondaria di I grado.

Progetto curricolare di “Alfabetizzazione motoria nella scuola primaria” organizzato dal MIUR-CONI che coinvolgerà tutti gli alunni della scuola primaria con il supporto di un esperto esterno, qualora dovesse essere riproposto.

Progetto “IV Novembre” proposta educativo-didattica curricolare che coinvolgerà gli alunni delle classi quinte.

Progetto “SBAM!” per la promozione dei corretti stili di vita: alimentazione e attività fisica, nell’ambito del Piano Strategico per la Promozione della Salute nella Scuola organizzato dalla Regione Puglia e coinvolgerà gli alunni delle classi quinte.

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Progetto “Vieni a giocare a EASY BASKET” proposta di attività motoria da parte dell’associazione sportiva dilettantistica ”Amici per il basket” che coinvolgerà tutti gli alunni della scuola primaria con il supporto di un esperto esterno.

Progetto “Di festa in festa…” proposta curricolare ed extracurricolare legata a ricorrenze inerenti “ Cittadinanza e Costituzione” con manifestazioni che coinvolgeranno tutti gli alunni della scuola primaria.

Progetto “Diritti a scuola” qualora dovesse essere riproposto.

Progetto Adozione – Lecce 2019 laboratorio teatrale a cura dell’Associazione Culturale Factory Compagnia Transadriatica, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, che interesserà tutte le classi da novembre a gennaio.

Progetto “Iniziative per la diffusione della cultura scientifica” proposto dal MIUR e in rete con l’Istituto Comprensivo Polo 1 di Veglie, qualora dovesse essere approvato.

Progetto “La Valle della Cupa Migrante” promosso dal GAL nell’ambito del progetto di cooperazione “Pugliesi nel mondo” per realizzare un “Laboratorio dell’emigrazione”.

Nell’attuazione di tali progetti l’Istituzione Scolastica si potrà avvalere di altre scuole, dell’Ente Locale, di Associazioni, di centri Sportivi, di privati, di esperti esterni e di altre strutture offerte dal territorio, con eventuale attivazione di accordi di rete, convenzioni, protocolli d’intesa e contratti di prestazione d’opera, tenuto anche conto della flessibilità della nuova organizzazione del bilancio delle istituzioni Scolastiche.

In ogni caso, l’attività della scuola si svilupperà sulla base di una programmazione integrata sul piano didattico e su quello finanziario, al fine di utilizzare tutte le possibili risorse economiche, secondo una coerente logica budgetaria e nella prospettiva della responsabilità di risultato.

Inoltre, la Scuola Primaria parteciperà alle seguenti manifestazioni culturali e sociali:

o Festività del 4 novembre - classi quinte

o Festa della vite (dicembre) - classi quinte

o Concorso scout “Stefano Costa” - classi quarte e quinte

o Iniziative di solidarietà (Cuore amico – FOR LIFE…)

E’ prevista l’eventuale partecipazione ad altre iniziative proposte da enti e/o associazioni del territorio che prevedano percorsi coerenti con l’attività didattica della scuola.

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Ampliamento dell’Offerta formativa nella Scuola Secondaria di I grado

La Scuola secondaria di I grado, in quanto scuola della motivazione e della

curiosità, si impegna ad offrire agli alunni una vasta gamma di progetti che consentano un arricchimento della personalità di ogni singolo scolaro secondo le capacità di ciascuno.

Progetto Continuità tra Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I grado per le classi “ponte”

Progetto Speciale S. Antonio progetto laboratoriale per le seconde classi

Progetto Diritti a scuola (recupero disabilità in italiano e matematica) adesione al

progetto di tipo A e di tipo B promosso dalla Regione Puglia che coinvolgerà gruppi di alunni delle tre classi se approvato. In alternativa saranno realizzati Progetti di Recupero di italiano e matematica finanziati con il fondo di Istituto.

Progetto di Lingua latina per ragazzi delle terze classi selezionati in base al

merito e alla scuola scelta Progetto Olimpiadi di Matematica, finalizzato alla partecipazione a gare

matematiche per alunni delle seconde classi

Progetto Educazione all’Affettività (prime classi) - Progetto Educazione alla Sessualità (terze classi) nell’ambito dell’Educazione alla Convivenza Civile.

Progetto “Iniziative per la diffusione della cultura scientifica” proposto dal

MIUR e in rete con l’Istituto Comprensivo Polo 1 di Veglie, qualora dovesse essere approvato.

Progetto Teatro da realizzarsi secondo le proposte didattiche che perverranno a scuola, opportunamente valutate dagli insegnanti di italiano in base alla fattibilità di risorse economiche e dei tempi, al fine di non concentrare più attività nello stesso periodo. Le terze classi parteciperanno alle rappresentazioni di Palketto stage in lingua inglese e francese.

MANIFESTAZIONI CULTURALI E SOCIALI

o Festività del 4 novembre - terze classi

o Festività di Sant’Antonio Abate - seconde classi

o Giorno della memoria (27 gennaio) - terze classi

o Concorso scout “Stefano Costa” - tutte le classi

o Settimana della cultura scientifica (Università del Salento) – terze classi

o Città del libro - seconde e terze classi

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VISITE GUIDATE – VIAGGI D’ISTRUZIONE

Con riferimento al quadro normativo della C. M. del 14/10/1992 e successive disposizioni, al fine di garantire alle Visite Guidate un’autentica valenza formativa è indispensabile che tali iniziative siano inserite nella progettazione generale dell’attività didattica. Esse, pertanto, configurandosi come esperienza di apprendimento e di crescita della personalità, devono rispondere a specifiche esigenze di natura educativa – didattica ed essere finalizzate al conseguimento di obiettivi prefissati in sede di pianificazione degli interessi degli alunni. E’ necessario che gli alunni medesimi siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sul contenuto delle iniziative stesse.

OBIETTIVI

1. Arricchimento Culturale 2. Ulteriori Opportunità di Socializzazione 3. Scoperta e Valorizzazione del Territorio di appartenenza 4. Utilizzo di Mezzi non privati 5. Preventiva autorizzazione del Consiglio d’Istituto.

I viaggi che possono interessare la scuola si distinguono in:

Viaggi di Istruzione Culturale (effettuati in località italiane per una migliore conoscenza del paese, di manifestazioni o per iniziative di gemellaggio).

Visite Guidate (si effettuano nell’arco di una mattinata o di una sola giornata, presso complessi aziendali, mostre, musei, gallerie, località di interesse storico – artistico, parchi naturali). In questo ambito sono da annoverare la partecipazione a spettacoli teatrali in lingua e non, a ricostruzioni storiche, proiezioni di film legati a particolari ricorrenze (Giornata della Memoria).

Sulla base delle intese raggiunte nella seduta congiunta dei Consigli di Classe del 5 settembre 2014, saranno effettuate visite guidate da svolgersi in orario scolastico e per classi parallele. Le visite di un giorno si realizzeranno a condizione che abbiano una motivazione didattica e che ci siano docenti disponibili come accompagnatori. L’ organizzazione sarà curata dal docente che assumerà l’incarico della Funzione Strumentale – area 4. Le mete proposte suddivise per classi sono le seguenti:

Classi prime: Oria, Otranto, Lecce con visita a musei, parchi o riserve; Classi seconde: Castellana Grotte, con Alberobello e Fasano; Matera con

Gravina di Puglia; Taranto con Grottaglie. Classi terze: Reggia di Caserta; Grotte di Pertosa con Certosa di Padula.

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Premessa

Una valutazione autentica interagisce con la progettazione didattica, si coniuga con prassi didattiche mirate all’acquisizione di competenze, pertanto alla programmazione lineare si sostituisce la progettazione “reticolare” e al paradigma “trasmissione”, nella formazione, si privilegia l’approccio costruttivista nel quale risulta difficile separare”progettazione – formazione – valutazione”.

Presupposti teorici danno luogo ad una prassi valutativa che dovrà muoversi lungo due coordinate: a) la valenza promozionale e non selettiva; b) la dimensione metacognitiva della consapevolezza.

Ciò comporta un impegno costante della Scuola e della Famiglia verso un traguardo educativo teso alla responsabilità e al coinvolgimento dell’allievo stesso sul proprio processo di apprendimento. E’ su questa coordinata che la valutazione diviene autovalutazione e dalla centralità dell’insegnante e dell’insegnamento si arriverà gradatamente alla centralità dell’apprendimento e dell’autovalutazione.

Se la valutazione non avrà più quale suo oggetto privilegiato la “conoscenza”, pur non escludendola, ma presupponendola, essa tenderà a valutare, nelle sedi opportune e nei tempi stabiliti, non il “prodotto” ma il “processo”, il “percorso” con un utilizzo molteplice di indicatori che concorrono a valorizzare la complessità della persona.

La valutazione è quindi uno dei momenti più delicati della programmazione anche a causa del coinvolgimento emotivo. Essa accompagna l’attività degli Istituti ed è uno strumento di crescita e di orientamento degli alunni.

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DIVERSE FORME E FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE

accertamento delle conoscenze e competenze iniziali dell’alunno

definizione dei bisogni

raccolta di informazioni regolazione sia per l’alunno che

per il docente appropriazione dei criteri

(autovalutazione)

accertamento dell’effettivo possesso di determinate conoscenze e competenze

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La valutazione diagnostica e formativa hanno carattere privato, perché riguardano soprattutto l’alunno, il protagonista del processo di apprendimento, mentre quella sommativa è pubblica, in quanto i risultati vengono messi a disposizione delle famiglie.

Le diverse forme di valutazione utilizzano strumenti più o meno formalizzati: prove oggettive e soggettive, colloqui, questionari, ecc. griglie di osservazione, schede di valutazione.

Il controllo degli apprendimenti, è scandito nel tempo, avviene ogni bimestre secondo il calendario delle attività collegiali.

Nella scuola dell’infanzia la valutazione dei bambini avviene nel corso delle varie

unità di lavoro, sia in itinere, sia alla conclusione, attraverso protocolli di osservazione e scale di valutazione, per rilevare i progressi, le conquiste, le eventuali difficoltà dei bambini.

Nella scuola secondaria di I grado si terrà sotto controllo, oltre al livello di conoscenze/abilità disciplinari, anche l’abililtà trasversale della comprensione e produzione e il comportamento (comportamento sociale inteso come sapersi relazionare con gli altri rispettando le regole, partecipazione attiva e responsabile alla vita scolastica secondo quanto affermato nel D.P.R del 22/06/2009) allo scopo di rilevare eventuali disabilità e atteggiamenti e concordare così interventi specifici comuni. L’abilità di comprensione e produzione, inclusa nella valutazione delle abilità disciplinari, sarà oggetto di lavoro comune di tutte le discipline, nel loro specifico e secondo la strutturazione di un percorso condiviso alla luce delle risultanze delle prove nazionali INVALSI.

Il monitoraggio avverrà in tre momenti dell’anno, in occasione della situazione iniziale e della fine dei due quadrimestri (situazione intermedia e finale) attraverso l’uso della seguente modulistica:

a. Tabella di rilevazione dati “Situazione di Partenza” per oggettivare una situazione di ingresso, tabulare i dati raccolti in modo da progettare interventi consequenziali di recupero, consolidamento e sviluppo (v. Allegato GRP).

b. Tabella di rilevazione dati “Situazione intermedia e finale” (valutazione quadrime- strale) (v. Allegati GVI e GVF )

Altre occasioni saranno date dagli incontri dei Consigli di classe, intermedi tra i due

momenti valutativi del I e II quadrimestre, nei quali si potrà controllare l’andamento didattico disciplinare, per predisporre poi interventi specifici a favore degli alunni (v. Allegato GRI). La tipologia di interventi, classificati per voto, è la seguente: potenziamento (da 8 a 10), consolidamento (6-7), recupero (5), casi difficili (al di sotto di 4).

Rilevazione degli apprendimenti

In base alla circolare ministeriale n. 86 del 22 ottobre 2009 e successive modifiche riguardante la rilevazione degli apprendimenti da parte dell’INVALSI nelle scuole del primo ciclo di istruzione, si provvederà a rilevare gli apprendimenti in italiano e

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matematica degli studenti della seconda e quinta classe della scuola primaria e della terza classe della scuola secondaria di primo grado. Per quest'ultima classe, precisa la circolare, si terrà conto della valutazione degli apprendimenti cui sono sottoposti gli studenti in occasione della prova nazionale dell'esame di Stato al termine del primo ciclo.

Scheda di Valutazione

La Scheda di Valutazione è uno strumento di comunicazione – informazione alle famiglie sul processo formativo dell’alunno in merito sia al livello di apprendimento, sia alle modalità di partecipazione e coinvolgimento dell’alunno nelle attività scolastiche.

La Scuola si è dotata di un proprio documento individuale di valutazione degli alunni sia per la scuola primaria sia per la scuola secondaria di I grado. Nella scuola dell’Infanzia, in via sperimentale, si adotterà una griglia di valutazione in riferimento ai traguardi di sviluppo previsti dalle “Indicazioni per il curricolo” al termine della suddetta scuola (v. Allegato GV).

Le nuove norme, D.L. 1/09/2008 n.137, successivamente convertito nella legge n.

169 del 30/10/2008, recante Disposizioni urgente in materia di istruzione ed università e in ultimo il Regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione

degli studenti (D.P.R. n. 122 del 22/06/2009) prevedono l’applicazione di modalità valutative, già sperimentate negli ultimi due anni, disciplinando così, una volta per tutte, tale materia.

La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata: nella Scuola Primaria dal docente unico di riferimento ovvero collegialmente dai

docenti contitolari della classe; nella Scuola Secondaria di I grado dal Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente o

dal suo delegato, con deliberazione assunta, se necessario, a maggioranza.

I voti numerici attribuiti nella valutazione periodica e finale sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni, adottati dalle Istituzioni scolastiche. Solo per l'insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudi-

zio sintetico formulato dal docente. I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, oltre a quelli per i quali svolgono attività di sostegno; il personale docente

esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa, compresi i docenti incaricati delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno.

La valutazione del comportamento degli studenti è espressa, in sede di scrutinio intermedio o finale:

nella Scuola Primaria dal docente unico di riferimento ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti, riportato nel documento di valutazione;

nella Scuola Secondaria di I grado, con voto numerico in decimi espresso collegialmente, riportato anche in lettere nel documento di valutazione ed illustrato

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con una specifica nota. Detta valutazione scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico, tenendo in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno, data la valenza formativa ed educativa attribuitale. Inoltre essa si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe (vedi allegato COM) concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo.

L’ammissione o la non ammissione alla classe successiva è così disciplinata: Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non

ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Nella scuola secondaria di I grado, sono ammessi alla classe successiva (all’interno del periodo biennale o alla fine del biennio) ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi, in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, incluso il comportamento. Il consiglio di classe, in sede di valutazione finale, delibera se ammettere o non ammettere all'esame di Stato gli alunni frequentanti il terzo anno, formulando un giudizio di idoneita' o, in caso negativo, un giudizio di non ammissione all'esame medesimo. Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota a riguardo nel documento individuale di valutazione ed a trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno [le insufficienze gravi (3/4) non potranno superare il numero di quattro]. Ai fini della validita' dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato. Per casi eccezionali, le istitu-zioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L’impossibilità ad accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo, previo preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzato.

ESAME DI STATO

L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi, ottenuti nelle singole prove (scritte e orali, compresa la prova nazionale) e nel giudizio di idoneità, arrotondata all'unita' superiore per frazione pari o

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superiore a 0,5, (per la modulistica, comprensiva dei criteri utilizzati per le prove scritte e il colloquio orale, si veda Allegato ESA). Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità.

Decisioni adottate dalla Scuola Primaria “O. Parlangeli”

Per la valutazione delle singole discipline si farà riferimento alla seguente tabella, già adottata nell’anno precedente:

Tabella Comparativa Giudizio/Voto

GIUDIZIO VOTO

Non sufficiente 5

Sufficiente 6

Buono 7 / 8

Distinto 8 / 9

Ottimo 9 / 10

Con i seguenti descrittori, voto per voto:

VOTO DESCRITTORI

5 Parziale o mancato raggiungimento degli obiettivi

6 Raggiungimento degli obiettivi in modo essenziale.

7 Complessivo raggiungimento degli obiettivi, ma con qualche

incertezza.

8 Completo raggiungimento degli obiettivi.

9 Completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi.

10 Pieno e approfondito raggiungimento degli obiettivi.

Note Per decisione del Collegio Docenti di Scuola Primaria si è scelto di non attribuire, se non in casi eccezionali, valutazioni inferiori al 5, il quale pertanto rileva un’ insufficienza grave o molto grave. Come da Decreto, la valutazione corrispondente al livello di Sufficienza è il 6. Le valutazioni intermedie (es. 7 ½, 8 +, ecc.) potranno essere utilizzate dai docenti per differenziare livelli leggermente disomogenei; comunque i documenti di valutazione, così come l’esito conclusivo, prevedono solo voti netti. Per il rilevamento della situazione di partenza sarà adottata una apposita griglia (v. Allegato GRSP), mentre per le osservazioni sul processo formativo, secondo le nuove modalità di valutazione (Regolamento recante coordinamento delle nuove norme vigenti

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per la valutazione – Decreto n. 122/2009), si utilizzerà la griglia inserita nel registro dell’insegnante.

Decisioni adottate dalla Scuola Secondaria di I grado “F. Cezzi”

In base all’art.3 del D.L. 137/08 già a partire dall’anno scolastico 2008/2009 nella scuola secondaria di I grado la valutazione delle prestazioni fornite dagli alunni, relativamente agli obiettivi delle singole materie, è espressa in decimi. In considerazione di ciò, sono stati fissati i seguenti criteri:

o La parte della scala da utilizzare va da 3 a 10 per le valutazioni in sede di scrutinio; il voto in decimi sarà determinato tenendo conto della media dei voti nelle varie prove effettuate, dei progressi rilevati rispetto al livello di partenza, dell’impegno e partecipazione nelle attività proposte a scuola e nello svolgimento dei compiti. Tale media sarà arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.

o Nelle programmazioni didattico disciplinari ed in quelle educative della classe la determinazione delle fasce di livello sia nella situazione di partenza sia in quella intermedia e finale sarà data dalla media aritmetica dei voti senza effettuare arrotondamenti onde evitare valutazioni eccessive e non rispondenti alla realtà (soprattutto per frazioni pari a 0,5).

o Le valutazioni espresse in decimi saranno riferite anche alle valutazioni in itinere (in questo caso la scala da utilizzare è completa).

o La valutazione delle prove oggettive sarà effettuata utilizzando una scala su 100 con traduzione dei punteggi in voti da 3 a 10 (v. Allegato TAB).

o Per la valutazione dei percorsi individualizzati con obiettivi minimi e/o differenziati, che quindi prevederanno la formulazione di verifiche semplificate, sarà applicata la seguente griglia di valutazione per materia:

Rilievo Voto Modalità di raggiungimento

dell’obiettivo

Obiettivo non raggiunto e problematiche 4 Mancata consegna, comportamento oppositivo

Obiettivo raggiunto in parte 5 Totalmente guidato

Obiettivo sostanzialmente raggiunto 6 Guidato o parzialmente guidato

Obiettivo raggiunto da 7 a 10 In autonomia, con sicurezza, ecc.

o Per l’attribuzione delle valutazioni quadrimestrali si è concordato di assegnare ad ogni voto il descrittore in termini di raggiungimento degli obiettivi, secondo la seguente tabella:

Voto Descrittori

3 Mancato raggiungimento degli obiettivi

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5 Parziale raggiungimento degli obiettivi

6 Raggiungimento degli obiettivi in modo essenziale

7 Complessivo raggiungimento degli obiettivi con alcune incertezze

8 Completo raggiungimento degli obiettivi

9 Completo e sicuro raggiungimento degli obiettivi

10 Pieno e approfondito raggiungimento degli obiettivi

Valutazione degli alunni diversamente abili

La valutazione in decimi va rapportata quindi al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. La valutazione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione delle performance. In base all’articolo n. 9 del D.P.R. n. 122 del 22/06/2009 la valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato previsto dall'articolo 314, comma 4, del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi secondo le modalità e condizioni indicate negli articoli 2 e 7 dello stesso decreto. Per l'esame conclusivo del primo ciclo si prevede la predisposizione di prove di esame differenziate comprensive della prova nazionale, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo, per l'iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l'accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione.

Certificazione delle competenze

L’articolo 10 del D.pr. 275/1999 (Regolamento dell’autonomia scolastica) e la C.M. n. 28 del 15/03/2007 (esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione secondaria di I grado) ribadiscono la necessità di adottare un modello di certificazione delle competenze acquisite alla fine del primo ciclo di istruzione, specificandone le caratteristiche e gli scopi peculiari. La certificazione delle competenze quindi:

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- assume una funzione di orientamento e sostegno al processo formativo di ciascun alunno;

- registra le competenze acquisite, le capacità e le potenzialità dimostrate nelle diverse aree disciplinari e traguardi raggiunti dall’alunno, tenendo presente sia il percorso scolastico che gli esiti delle prove d’esame, sulla base di specifici indicatori individuati dalla scuola;

- evidenzia le particolari attitudini emerse durante la complessiva attività scolastica del triennio;

- indica il piano di studi seguito (monte ore svolto, discipline, attività facoltative ed opzionali, crediti formativi acquisiti, ecc.).

In base alla nuova normativa, D.P.R. n. 122 del 22/06/2009 art. 8, viene ribadito quanto segue:

Comma 1 Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi, ai sensi dell'articolo 3, commi 1 e 2, del D.L. n. 137 dell’1/09/2008. Comma 5 Le certificazioni delle competenze concernenti i diversi gradi e ordini dell'istruzione sono determinate anche sulla base delle indicazioni espresse dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI) e delle principali rilevazioni internazionali. Comma 6 Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e ricerca, ai sensi dell'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono adottati i modelli per le certificazioni relative alle competenze acquisitedagli alunni dei diversi gradi e ordini dell'istruzione e si provvede ad armonizzare i modelli stessi alle disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del D.L. n. 137 ed a quelle del presente regolamento. La nostra scuola si è dotata di modelli di certificazione sia per la Scuola Primaria sia per quella Secondaria di I grado, provvedendo a renderli rispondenti alle norme vigenti in fatto di valutazione, in attesa che vengano prodotti modelli ministeriali, (v. Allegati CC1 e CC2).

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Valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione

La C.M. 47 del 21 ottobre 2014 evidenzia come la Direttiva Ministeriale n.11/2014 riguardante le Priorità strategiche della Valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione per il triennio appena iniziato, sia stata adottata non solo per dare nell'immediato attuazione ad una precisa previsione normativa, ma anche al fine di completare, dopo quasi quindici anni, il disegno tracciato dal regolamento sull'autonomia scolastica adottato con DPR. N. 275/1999.

Ricorda altresi che " l' idea di fondo alla base della Direttiva è quella di favorire, in ogni fase della valutazione e fin dal suo avvio, un coinvolgimento attivo e responsabile della scuola, fuori da logiche di mero adempimento formale. Un buon processo valutativo, infatti, conscnte a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio servizio educativo ". Nella sostanza, la Direttiva è finalizzata quindi alla crescita della qualità del sistema scuola, dell'offerta formativa, dei livelli di apprendimento degli studenti e quindi a ridurre la dispersione scolastica. Considerando pertanto I'importanza della Direttiva e degli adempimenti ad essa connessi si ritiene opportuno fornire anche qui di seguito una sintesi delle diverse fasi dell'attività di autovalutazione che caratterizzerà questo anno scolastico e che è la prima delle quattro fasi nelle quali si articola il procedimento triennale di valutazione delle scuole di cui all'art. 6 del DPR n. 80/2013 (Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione): a) autovalutazione b) valutazione esterna c) azioni di miglioramento d) rendicontazione sociale.

Per l’avviamento della prima fase di autovalutazione nel corrente anno scolastico si

è proceduto alla costituzione di un’unità di autovalutazione (v. Allegato UV) composta dalle docenti che ricoprono la F.S. Area 1 nei diversi ordini di scuola e dal referente di istituto della valutazione.

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VALUTAZIONE P.O.F. CRITERI a. Trasparenza b. Funzionalità degli strumenti utilizzati c. Efficacia TRASPARENZA a. Didattica (Finalità, Obiettivi, Competenze) b. Finanziaria (Distribuzione delle risorse) FUNZIONALITA’ a. Chiarezza espositiva b. Validità degli strumenti utilizzati EFFICACIA a. Risposta reale ai bisogni formativi, alle aspettative delle famiglie e alle richieste del

territorio b. Suggerimenti per migliorare ed integrare l’Offerta

I tempi delle verifiche programmatiche, scanditi dal calendario delle attività funzionali all’insegnamento, costituiranno i “ momenti forti” dell’autoanalisi, volti a:

Promuovere dinamicità e flessibilità all’interno dei curricoli anche con adeguati strumenti di verifica

Sollecitare un “uso formativo” della verifica e dell’osservazione sistematica, volta a cogliere aspetti positivi e problemi per prevenire le difficoltà e promuovere il successo formativo

Evidenziare, all’interno delle riunioni di carattere tecnico, punti di forza e di debolezza del lavoro collegiale.

La nostra scuola inoltre intende assumersi la modalità dell’autovalutazione come

base informativo – conoscitiva per controllare i risultati delle sue azioni, in funzione di un trattamento continuo delle proprie scelte al fine di migliorare il servizio e valorizzare la propria identità d’ Istituto.

Tale impegno passa attraverso il lavoro della commissione preposta e costituita per il corrente anno scolastico denominata NUCLEO di AUTOVALUTAZIONE d’ISTITUTO, composta da alcuni docenti rappresentanti i tre gradi di scuola.

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SCUOLA ed EXTRASCUOLA

Per assicurare maggiori opportunità formative, l’Istituto Comprensivo promuove esperienze di integrazione con il territorio, avvalendosi della competenza di operatori ed esperti esterni e del contributo di enti, istituzioni locali, famiglie degli alunni. In particolare sono realizzate sottoindicate:

Accordo di rete con le scuole comprese nella “Rete Nord – Salento” e realizzazione anche di appositi progetti.

Collaborazione con l’Azienda USL LE/2, Distretto socio – sanitario di Campi S., per garantire agli alunni diversamente abili l’intervento di assistenti ed educatori durante lo svolgimento delle attività didattiche, nonché per la consultazione in ordine ai problemi emergenti.

Intesa con l’Amministrazione Comunale per l’organizzazione di servizi e la realizzazione anche di iniziative comuni e/o per il funzionamento di iniziative assunte autonomamente dalla scuola propedeutiche e finalizzate all’apertura del Teatro Comunale.

Intesa con Associazioni, Parrocchie e Istituzioni per la realizzazione di iniziative particolari e/o comuni.

Intese con i genitori di alunni , disponibili a realizzare nei locali scolastici, attività in collaborazione con la scuola e finalizzata all’arricchimento dell’offerta formativa.

Convenzione con l’Università di Lecce per il Tirocinio dei docenti nella Scuola Secondaria e per il tirocinio nella Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria.

Intese con Aziende private operanti sul territorio per la realizzazione di eventuali iniziative particolari.

La scuola è comunque aperta alle iniziative dell’extrascuola, partecipa a quelle di cui condivide valori e finalità educative; si impegna a diffondere le esperienze più significative attraverso incontri dedicati inviti, eventuali pubblicazioni e mostre. Inoltre, per un ulteriore arricchimento dell’offerta formativa propone agli alunni alcune attività realizzate con il contributo di soggetti esterni.

Tutti i progetti presentati da soggetti esterni all’Istituzione Scolastica saranno presi in considerazione ed eventualmente realizzati in orario extracurriculare purché conformi agli obiettivi didattici ed educativi della scuola previo accordo organizzativo ed economico con le famiglie che intendono usufruire di tale ampliamento dell’Offerta Formativa.

Il Curricolo Aggiuntivo nell’ambito del nostro P.O.F. si propone infatti i seguenti obiettivi:

1. Promuovere forme ed occasione di scambi e cooperazione 2. Valorizzare la cultura locale, il folklore, la storia locale, i mestieri, le arti, lo

sport. 3. Promuovere attività di pittura, scacchi, danza, musica, ecc. condotte da soggetti

esterni in orario aggiuntivo con finanziamento da parte dei genitori e disponibilità dei locali da parte della scuola.

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LA SCUOLA IN RETE

In una scuola dell’autonomia le reti di scuole su problemi comuni non necessariamente individuati nel territorio di appartenenza e le reti interistituzionali su problematiche prevalentemente locali sono indispensabili per le necessarie sinergie che si devono realizzare e per lo stimolo della capacità di progettazione dell’istituzione. La scuola ha pertanto attivato le seguenti reti:

Accordo di programma per la legge 285/97 ( diritti dell’infanzia e dell’adolescenza)

Rete di Scuole “ KJNUA” con scuola capofila V Circolo Lecce

Rete di Scuole per il progetto “Orientare Formando” proposto dall’ITAS Deledda di Lecce

Rete di Scuole per il progetto “Nuove Indicazioni verso la didattica per competenze” con l’Istituto Comprensivo Polo 2 di Squinzano (capofila)

Convenzione con l’Associazione Minivolley di Novoli

Accordi con associazioni private su specifici progetti (Concorso “Stefano Costa” promosso dalla CNGEI – sezione di Novoli)

Partecipazione a eventuali progetti e iniziative proposti e finanziati da altre associazioni e in sintonia con le scelte educative e didattiche dell’istituto.

Accordi e collaborazione con l’Amministrazione Comunale per la realizzazione di determinati progetti e attività.

A seguito degli interventi riformatori attivati della legge delega n. 59/1997 e che ha sancito la nascita dell’Autonomia Scolastica, l’Amministrazione Comunale in tale attuale contesto rappresenta il principale interlocutore e collaboratore per lo sviluppo dell’Istituzione Scolastica e per il “successo formativo” dei nostri alunni

Formazione del Personale Docente

Ai docenti vengono riconosciute, dalle norme vigenti, libertà di insegnamento e autonomia culturale e professionale nello svolgimento della propria funzione, che si esplica collegialmente e corresponsabilmente.

Le inziative di formazione e aggiornamento hanno come obiettivo il miglioramento e la crescita professionale, sia per far fronte a esigenze didattico – metodologiche che per dare risposte positive alle trasformazioni e innovazioni in atto nella scuola.

Il piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione tiene conto degli obiettivi e dei tempi della programmazione e dell’attività didattica e si avvale delle iniziative di formazione – aggiornamento promosse:

autonomamente dalla scuola,

in rete, consorziata con altre scuole,

dall’Amministrazione scolastica centrale e periferica,

in collaborazione con l’ IRRSAE,

in collaborazione con Università, Associazioni professionali e soggetti esterni. Per un positivo impatto dell’azione di Formazione – aggiornamento per il personale

si afferma la necessità di assicurare una reale fruibilità delle opportunità formative riconosciute dall’Amministrazione. La partecipazione a corsi di formazione dovrà produrre la socializzazione degli esiti, la discussione dei risultati e una coerente pratica nell’azione professionale.

58

59

PPAATTTTOO EEDDUUCCAATTIIVVOO DDII CCOORRRREESSPPOONNSSAABBIILLIITTÀÀ

SSccuuoollaa FFaammiigglliiaa

SSttuuddeennttii

La Scuola, quale luogo di crescita civile e culturale della persona,

rappresenta, insieme alla Famiglia, la risorsa più idonea ad arginare il

dilagante fenomeno della trasgressione delle comuni regole di convivenza

sociale e la non consapevolezza che la libertà personale si realizza nel

rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri.

Compito della Scuola, pertanto, è quella di far acquisire non solo

competenze, ma anche valori da trasmettere per formare cittadini che

abbiano senso di identità, di appartenenza, di responsabilità.

Compito della Famiglia, alla quale la legge attribuisce “in primis” il dovere

di educare i figli, è quello di “condividere” con la Scuola i nuclei fondanti

dell’azione educativa e le priorità formative, in uno spirito di reciproca

collaborazione, al fine di evitare che i propri figli si rendano responsabili di

danni a persone o cose o di atti disdicevoli che mettano in pericolo

l’incolumità altrui o ledano la dignità ed il rispetto della persona umana.

Compito della Famiglia è pertanto evitare che si renda inconsapevolmente

responsabile di una “colpa in educando”.

NOTA Il Patto, revisionato in data 8 settembre 2012 e aggiornato in base alle decisioni del 5 settembre 2014 (vedi Allegato PA), è stato socializzato agli alunni e consegnato alle famiglie.

RIFERIMENTI NORMATIVI D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 “Regolamento recante

lo Statuto delle studentesse e degli studenti ella scuola secondaria” uniti agli ulteriori

aggiornamenti apportati dalla C.M. prot. n. 3602/PO del 31 luglio 2008

D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere i vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”

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RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Modalità di colloquio a. INDIVIDUALI nelle prime due settimane di ogni mese secondo un calendario di

ricevimento socializzato alle famiglie

b. COLLEGIALI a scadenza quasi bimestrale secondo il piano delle attività approvato dal Collegio

UFFICIO DI SEGRETERIA

ORARIO DI SERVIZIO In orario antimeridiano: dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.45 In orario pomeridiano: martedì dalle ore 16.30 alle ore 18.30

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO Tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 12.30

Martedì pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 18.30

ORARIO DI FUNZIONAMENTO SCOLASTICO

SCUOLA DELL’INFANZIA In assenza del servizio mensa: 8.00 – 13.00 (dal lunedì al sabato) In presenza del servizio mensa: 8.00 – 15.00 (dal lunedì al venerdì)

8.00 -13.00 (il sabato)

SCUOLA PRIMARIA Tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 13.00

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Tutti i giorni dalle ore 8.15 alle ore 13.15

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Regolamento interno d’Istituto (Scuola Secondaria di I grado)

PPRREEMMEESSSSAA

Compito preminente della Scuola è educare e formare, non punire, pertanto

qualsiasi azione disciplinare deve mirare, di concerto con la Famiglia a

promuovere un percorso di recupero educativo che porti alla

responsabilizzazione.

Prima di irrogare una sanzione disciplinare grave occorre che lo studente

esponga le proprie ragioni verbalmente ovvero per iscritto, occorre che i

genitori vengano avvisati e sia data allo studente la possibilità di convertire

la sanzione con attività di valore pedagogico-educativo, anche in favore

della Comunità Scolastica.

Il criterio seguito nella comminazione delle sanzioni sarà comunque quello

della gradualità e della proporzionalità.

In riferimento alle norme già esistenti (D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 -

Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249,

concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria),

integrate dall’ultima C.M. prot. n. 3603/PO del 31 luglio 2008, è stato

elaborato un regolamento interno d’Istituto, approvato dal Collegio dei

docenti, in seduta congiunta, il 9 settembre 2008, contenente i seguenti

articoli:

AArrtt.. 11 FFrreeqquueennzzaa,, RRiittaarrddii,, GGiiuussttiiffiiccaazziioonnii

AArrtt.. 22 RRiissppeettttoo ddeellllaa ddiiggnniittàà ddeellllaa ppeerrssoonnaa uummaannaa

AArrtt.. 33 RRiissppeettttoo ddeellllee ssttrruuttttuurree ee ddeellllee aattttrreezzzzaattuurree ssccoollaassttiicchhee ee nnoonn

AArrtt.. 44 RRiiccoorrssii,, RReeccllaammii,, IImmppuuggnnaazziioonnii

AArrtt.. 55 RRiissppeettttoo vveerrssoo llaa CCoommuunniittàà SSccoollaassttiiccaa

Il testo è stato aggiornato in base alle normative vigenti e successivamente rivisitato con modifiche per quanto riguarda le sanzioni e la modalità di comunicazione; vedi Allegato RI2. È stata redatta una sintesi del Regolamento di Istituto recante le norme di comportamento, consegnata a tutti gli alunni della scuola (v. Allegato SRI1). Anche la scuola primaria si è dotata di un proprio Regolamento di Istituto in linea con quello adottato dalla scuola secondaria di I Grado; vedi Allegato RI 1.

1

IIINNNDDDIIICCCEEE

Pag. 2 Indirizzi generali

“ 3 CAP. 1 Identità della Scuola

“ 4 Premessa e Finalità

“ 5 Il Contesto ambientale

“ 8 Analisi dei bisogni

“ 9 Obiettivi educativi generali

Obiettivi formativi generali

“ 10 CAP. 2 Fisionomia dell’Istituto e sua organizzazione

“ 11 Dati generali

Risorse strutturali

“ 12 Risorse professionali

“ 13 Risorse amministrative

Dati sull’utenza

“ 14 Assetto organizzativo

“ 15 Calendario scolastico

“ 16 Organizzazione del tempo scuola

“ 19 Flessibilità organizzativa

“ 20 CAP. 3 Il curricolo

“ 21 Le scelte curricolari

“ 22 Competenze chiave

“ 23 Scuola dell’Infanzia

“ 27 Scuola Primaria

“ 30 Scuola secondaria di I grado

“ 32 Cittadinanza e Costituzione

Verifica e valutazione

“ 33 Strategie metodologiche e didattiche

“ 34 Continuità educativa

“ 35 CAP. 4 Inclusione

“ 36 Premessa

“ 37 Riepilogo rilevazione BES

2

Pag. 38 CAP. 5 Ampliamento dell’Offerta Formativa

“ 39 Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria

“ 41 Scuola secondaria di I grado

“ 42 Visite guidate - Viaggi di istruzione

“ 43 CAP. 6 La valutazione

“ 44 Premessa

“ 45 Diverse forme e funzioni della valutazione

“ 46 Rilevazione degli apprendimenti

“ 47 Scheda di valutazione

“ 48 Esame di Stato

“ 49 Decisioni adottate dalla Scuola Primaria

“ 50 Decisioni adottate dalla Sc. Secondaria di I grado

“ 51 Valutazione alunni diversamente abili

Certificazione delle competenze a fine ciclo

“ 53 Valutazione del sistema educativo di istruzione e

formazione

“ 54 Valutazione del P.O.F.

“ 55 CAP. 7 La Scuola e il Territorio

“ 56 Scuola e Extrascuola

“ 57 La Scuola in rete

Formazione del Personale Docente

“ 58 CAP. 8 La Carta dei Servizi

“ 59 Patto educativo di Corresponsabilità

“ 60 Rapporti con le Famiglie

Ufficio di Segreteria

Orario di funzionamento scolastico

“ 61 Regolamento interno d’Istituto