Scuola 2000, numero 76/2009

8
Scuola2000 Autorizzazione . Tribunale Lucca n. 590 18.07.92. Spedizione in abb. postale art. 2 c. 20 l. 662/96, fil. Lucca. 1485 tagli in Toscana + ATA Dunque, come previsto, sono arrivati i tagli. Le 42.100 cattedre in meno sono state “spalmate” in due tranche, 32.100 con l’organico di diritto e 10.000 con l’organico di fatto. In entrambi i casi gli effetti concreti si avranno dal 1 settembre 2009 e non si capisce come qualche sindacato sia riuscito perfino a cantare vittoria. L’analisi dei dati po- ne alcune considerazioni: a) i tagli avvengono soprattutto in alcune regioni del Sud come la Sicilia, la Campania, la Calabria e la Puglia ma non è che le altre regioni restino indenni. L’ordine di scuola più colpito è la Media inferiore, o Secondaria di primo grado che dir si voglia, seguita dalla scuola Primaria che perde circa 10.000 cattedre. In Toscana le cattedre tagliate sono 1.485 che saranno ri- partite, più o meno proporzionalmente, tra le diverse pro- vince. Gli effetti? Stando ai dati sui pensionamenti, il fe- nomeno dei perdenti posto dovrebbe risultare abbastanza contenuto; semmai i tagli incideranno pesantemente sulle immissioni in ruolo. Speriamo che almeno nella scuola dell’infanzia… Due considerazioni finali: a) il piano dei tagli non è che la prima tranche di un percorso triennale per cui se quest’anno è dura, i prossimi potrebbero esse- re addirittura di “lacrime e sangue”; b) non dimentichiamo che oltre al taglio delle cattedre, vi sarà anche quello del personale ATA nella misura di circa 15.000 posti in Italia (circa 800 in Toscana). Buon senso e buona scuola sem- brano sempre di più vuote parole di regime. Facci le previsioni… “Facci le previsioni Belbebù,dicci che tempo farà, tu che puoi attingere alle fonti più misteriose e nascoste…” Questa una delle frasi ricorrenti alle quali si può risponde- re o tranquillizzando e dando pacche sulle spalle o pre- vedendo nuvoloni, temporali e sfracelli. Come muovermi tra questi due poli? A quale infernale alchimia ricorrere? Non ho neppure viscere da consultare come gli antichi aruspici, io…Ed allora la metafora è la seguente: Belzebù ha l’aspetto e la fama di un diavolo ma in realtà nel suo cuore e nella sua anima alberga il lievito dell’onestà. Ed allora è costretto a dirvi: non so rispondere, non so ri- spondere, non so rispondere… E’ chiaro che la scuola pubblica non finirà, nonostante la Gelmini e i suoi iniqui provvedimenti, è chiaro che si sta tirando troppo la corda e prima o poi anche le famiglie ne prenderanno coscien- za, è chiaro che gli slogan non possono a lungo travisare la realtà, è chiaro che tre anni di tagli come questo ri- schiano di diventare insostenibili, è chiaro, è chiaro, è chiaro…Ma dove sta il punto di svolta?Ad oggi non riesco a vederlo, non lo vedo in una maturazione della catego- ria, non lo vedo in un aumento di consapevolezza sociale da parte delle famiglie. Men che meno lo vedo in segnali di pentimento da parte del Governo e del Ministro. Pes- simista? No, realista, anche se sono certo che questo inferno prima o poi dovrà finire. Parola di diavolo! (Belzebù) In questo Scuola 2000 Web: http://scuola2000.altervista.org Notizie utili Riflessioni pedagogiche In attesa del maestro unico Psicologa in classe In classe, concretamente Valutazione svalutata CENTRO SCUOLA E SERVIZI SCUOLA 2000 76 - APRILE 2009 Scuola 2000 pagina 1 Aggiornamento e trasferimento della graduatoria permanente Dopo alcune vicissitudini giuridiche che hanno coinvolto il Tar del Lazio e il Consiglio di Stato, dovremmo essere alla vigilia dell’emanazione dell’Ordinanza che regola- menta l’aggiornamento e il trasferimento di iscrizione in altra o altre province. La questione oggetto di ricorsi e controricorsi è quella relativa all’iscrizione “in coda o a pettine” nelle graduatorie di altre province. Staremo a vedere quale sarà la soluzione finale che rischia, co- munque, di lasciare strascichi. Ad oggi non conosciamo la data di scadenza della presentazione delle domande (presumibilmente intorno al 10 maggio.)

description

Ultimo numero del bollettino del Centro Studi e Ricerche "Scuola 2000" - Lucca

Transcript of Scuola 2000, numero 76/2009

Page 1: Scuola 2000, numero 76/2009

Scuola2000Autorizzazione . Tribunale Lucca n. 590 18.07.92. Spedizione in abb. postale art. 2 c. 20 l. 662/96, fil. Lucca.

1485 tagli in Toscana + ATADunque, come previsto, sono arrivati i tagli. Le 42.100 cattedre in meno sono state “spalmate” in due tranche, 32.100 con l’organico di diritto e 10.000 con l’organico di fatto. In entrambi i casi gli effetti concreti si avranno dal 1 settembre 2009 e non si capisce come qualche sindacato sia riuscito perfino a cantare vittoria. L’analisi dei dati po-ne alcune considerazioni: a) i tagli avvengono soprattutto in alcune regioni del Sud come la Sicilia, la Campania, la Calabria e la Puglia ma non è che le altre regioni restino indenni. L’ordine di scuola più colpito è la Media inferiore, o Secondaria di primo grado che dir si voglia, seguita dalla scuola Primaria che perde circa 10.000 cattedre. In Toscana le cattedre tagliate sono 1.485 che saranno ri-partite, più o meno proporzionalmente, tra le diverse pro-vince. Gli effetti? Stando ai dati sui pensionamenti, il fe-nomeno dei perdenti posto dovrebbe risultare abbastanza contenuto; semmai i tagli incideranno pesantemente sulle immissioni in ruolo. Speriamo che almeno nella scuola dell’infanzia… Due considerazioni finali: a) il piano dei tagli non è che la prima tranche di un percorso triennale per cui se quest’anno è dura, i prossimi potrebbero esse-re addirittura di “lacrime e sangue”; b) non dimentichiamo che oltre al taglio delle cattedre, vi sarà anche quello del personale ATA nella misura di circa 15.000 posti in Italia (circa 800 in Toscana). Buon senso e buona scuola sem-brano sempre di più vuote parole di regime.

Facci le previsioni…“Facci le previsioni Belbebù,dicci che tempo farà, tu che puoi attingere alle fonti più misteriose e nascoste…” Questa una delle frasi ricorrenti alle quali si può risponde-re o tranquillizzando e dando pacche sulle spalle o pre-vedendo nuvoloni, temporali e sfracelli. Come muovermi tra questi due poli? A quale infernale alchimia ricorrere? Non ho neppure viscere da consultare come gli antichi aruspici, io…Ed allora la metafora è la seguente: Belzebù ha l’aspetto e la fama di un diavolo ma in realtà nel suo cuore e nella sua anima alberga il lievito dell’onestà. Ed allora è costretto a dirvi: non so rispondere, non so ri-spondere, non so rispondere… E’ chiaro che la scuola pubblica non finirà, nonostante la Gelmini e i suoi iniqui provvedimenti, è chiaro che si sta tirando troppo la corda e prima o poi anche le famiglie ne prenderanno coscien-za, è chiaro che gli slogan non possono a lungo travisare la realtà, è chiaro che tre anni di tagli come questo ri-schiano di diventare insostenibili, è chiaro, è chiaro, è chiaro…Ma dove sta il punto di svolta?Ad oggi non riesco a vederlo, non lo vedo in una maturazione della catego-ria, non lo vedo in un aumento di consapevolezza sociale da parte delle famiglie. Men che meno lo vedo in segnali di pentimento da parte del Governo e del Ministro. Pes-simista? No, realista, anche se sono certo che questo inferno prima o poi dovrà finire. Parola di diavolo!

(Belzebù)

In questo

Scuola 2000Web: http://scuola2000.altervista.org

Notizie utili Riflessioni pedagogicheIn attesa del maestro unicoPsicologa in classeIn classe, concretamenteValutazione svalutata

CENTRO SCUOLA E SERVIZI SCUOLA 2000 76 - APRILE 2009

Scuola 2000 pagina 1

Aggiornamento e trasferimento della graduatoria permanente

Dopo alcune vicissitudini giuridiche che hanno coinvolto il Tar del Lazio e il Consiglio di Stato, dovremmo essere alla vigilia dell’emanazione dell’Ordinanza che regola-menta l’aggiornamento e il trasferimento di iscrizione in altra o altre province. La questione oggetto di ricorsi e controricorsi è quella relativa all’iscrizione “in coda o a pettine” nelle graduatorie di altre province. Staremo a vedere quale sarà la soluzione finale che rischia, co-munque, di lasciare strascichi. Ad oggi non conosciamo la data di scadenza della presentazione delle domande (presumibilmente intorno al 10 maggio.)

Page 2: Scuola 2000, numero 76/2009

Scuola 2000-Eletto il direttivo 2009

Alfredo Pierotti PresidenteCinzia Bertolucci (LU)Andrea Biso (MS)Anna Angeli (LU))Rosina Corso (LU)Cecilia Fabbri (FI)Elena Falaschi (PI)Simona Martini (LU’Nadia Palomba (LU)Silvia Panigada (LU)Romolo Pranzetti (LI)Renata Biagi (Zona Versilia)M. Cristina Fiori (Zona Garfagnana)

Trasferimenti insegnanti di religione

In data 23 marzo u.s. è stata emanata l’ Ordinanza Ministeriale che regola le procedure per la mobilità degli insegnanti di reli-gione a tempo indeterminato. Le domande possono essere pre-sentate dal 30 marzo al 28 aprile 2009.

Ventiquattromesisti ATA

E’ stata emanata la consueta procedura per l’aggiornamento o l’inserimento nella graduatoria dei ventiquattromesisti ATA. An-che se lo scorrimento sarà minimo è doveroso provarci… Nei prossimi giorni si conosceranno i termini esatti per la presenta-zione delle domande

Seconda posizione economica personale ATA: le do-mande dal 24 marzo al 22 aprile 2009

Il Miur con la nota prot. 3264/09, ha inviato agli uffici scolastici regionali le istruzioni per attivare le procedure relative alla se-conda posizione economica degli assistenti amministrativi e tecnici in applicazione dell'accordo firmato il 12 marzo 2009. Il Ministero ha emanato il bando il 23 marzo prossimo e pertanto le domande potranno essere presentate dal 24 marzo al 22 aprile 2009, utilizzando l’apposito modello.

A Lucca 207 pensionamenti

Sono 207 i pensionamenti con decorrenza 1 settembre 2009 nella provincia di Lucca, così ripartiti:

Scuola infanzia n° 18Scuola primaria n° 50Scuola media n° 34Scuola superiore n° 58Ata n° 46Dirigenti n° 1

Dal punto di vista degli organici, i pensionamenti attenueran-no notevolmente il problema dei tagli ma, al tempo stesso, non è il caso di illudersi sulle immissioni in ruolo (esclusa la materna).

NOTIZIE UTILI N. 76 - APRILE 2009

Scuola 2000 pagina 2

Alfredo Pierotti per unProgetto ComuneIl Presidente di Scuola 2000 Alfredo Pierotti si candida a sindaco di Capan-nori con la lista civica “Progetto Co-mune”. Mentre gli rivolgiamo un “in bocca al lupo” amichevole e lo vogliamo, anche in quel ruolo, impegnato a difendere la scuola e i bambini, assicuriamo ai nostri iscritti che Alfredo continuerà ad occuparsi di Scuola 2000 sia durante la campagna elettorale che dopo i ri-sultati (quali essi siano).Sul web: http://www.alfredopierotti.org

Page 3: Scuola 2000, numero 76/2009

IN ATTESA DEL MAESTRO UNICOdi Gioia Giuliani*

Il ritorno al maestro unico è sicuramente il provvedimen-to strutturale che più di ogni altro “segnerà” la scuola di domani, senza aver dato a chi la rappresenta una qual-siasi possibilità di dire la propria al riguardo. Una mossa a dir poco spiazzante!!E gli oltre vent’anni di storia e di impegno innovativo di chi nella scuola elementare ha creduto? E qual è mai il modello pedagogico che sottende un progetto tanto rivo-luzionario? Sono solo alcuni dei molti interrogativi che ci hanno accompagnati in questi mesi ed a cui abbiamo cercato di trovare risposte più o meno accettabili. Il nostro ministro ci rassicurerebbe dicendo che l’inse-gnante unico “risponde ad una precisa esigenza educati-va perché i bambini piccoli hanno bisogno di una figura di riferimento”. Ma è proprio così corretto ritenere che un solo docente sia meglio di due o tre? La letteratura psi-copedagogica non ci insegna forse che da un punto di vista delle dinamiche affettive, mentre la situazione di monodocenza “cristallizza” i ruoli, fortemente determinati dalle aspettative dell’insegnante, quella della pluridocen-za mette in grado l’alunno di effettuare confronti e “sce-gliere” la figura di riferimento su cui poter investire affetti-vamente, riducendo così il rischio di arrivare a colpevo-lizzare se stesso nell’eventualità di non “corrispondere” a quanto gli è richiesto dall’unico insegnante che gli “è capi-tato”?... Con tutta la possibile serie di reazioni negative in termini sia di comportamenti, sia di apprendimenti, che potrebbero attivarsi. E cos’altro ancora potrà esserci mai di pedagogico nell’immaginare un solo maestro in una classe di “quasi trenta” bambini e per giunta per un tem-po scuola sempre più ridotto?Non sono certo queste le condizioni con cui, poter sola-mente pensare, di gestire le difficili sfide che costante-mente viviamo!!I bambini oggi ci chiedono di essere ascoltati, di poter esprimere le proprie potenzialità, i propri disagi, di essere sostenuti nel loro sempre più complesso percorso di cre-scita, in un contesto sociale in continuo e profondo cam-biamento. E il grande dibattito che accompagnò la figura del mae-stro unico? Cancellato con un colpo di spugna. La scelta di allora, di sostituirlo con una pluralità di figure, non era stata dettata solo dall’esigenza di rispondere alla com-plessità del curricolo della nuova scuola che si stava deli-neando ma aveva anche un’evidente connotazione cultu-rale e pedagogica. Si era preso coscienza infatti di come i percorsi formativi si stessero trasformando e comunque allontanando da quelli di un tempo, per cui il bambino in età evolutiva si vedeva sempre più esposto ad una plura-lità di sollecitazioni ed identificazioni. Se già all’epoca, fu ritenuto inadeguato perseguire l’unitarietà della formazio-ne con una figura unica, figuriamoci quanto questo oggi sia estraneo alle modalità relazionali ed al mondo sociale dei bambini! Ed è proprio in contrapposizione alle innu-merevoli sollecitazioni dell’extra-scuola, generalmente poco interattive, che quelle scolastiche, prodotte dalla

pluralità dei docenti, diventano più che mai indispensabili a promuovere nei bambini una sempre maggiore capacità di dare risposte significative alle numerosi stimolazioni di cui sono facile bersaglio. Ma questo, improvvisamente, non è più importante!Quali strade percorrere dunque per un ripensamento che, nonostante le mille contraddizioni, faccia davvero evolvere la scuola... ma in positivo? Sicuramente partendo dalla nostra storia e sfruttando al meglio quanto in questi anni abbiamo imparato.Continuare a progettare insieme, per eludere il rischio di chiuderci nelle classi, consapevoli che il confronto con i colleghi, resta una risorsa vincente, è sicuramente una delle prime cose da fare. Investire poi sui bambini, ancora di più, per coltivare l’illusione che, formando i cittadini futuri, possiamo in qualche modo rendere migliore la so-cietà del domani.E non dimentichiamo di affinare le nostre “armi”, strate-gie e metodi di lavoro, per potenziare in ognuno emozio-ni forti come quella di sentirsi aiutato e valorizzato e per rafforzare voglia ed entusiasmo di imparare insieme, dando così più significatività alle attività che a scuola si svolgono e valore al contesto nel quale si realizzano. …. Niente di più che qualche semplice idea, rispetto alle molte e fantasiose, che dovremmo farci venire per quan-do saremo chiamati a dare il nostro contributo alla “rior-ganizzazione” della scuola del prossimo anno.

*insegnante di scuola primariaI.C. Porcari

il libro di Cecilia

AA.VV. ,Il Libro Dei Sogni, Coccole E Caccole.

Si è da poco conclusa la fiera internazionale del libro per ragazzi a Bologna, e vorrei proporvi una delle novità di quest'anno presentata da una piccola casa editrice, nata da un sogno che sta diventando, anno dopo anno, conso-lidata realtà.Un progetto che ha coinvolto adulti e bambini, denomina-to DiSognamo:Un libro che raccoglie venti sogni di bambini, “colorati” da alcuni tra i più rappresentativi illustratori italiani e una mostra itinerante, che ci faranno esclamare: “W i bambini e i loro sogni!”.Consigliato a chiunque.

Cecilia Fabbri

RIFLESSIONI PEDAGOGICHE 76 - APRILE 2009

Scuola 2000 pagina 3

Page 4: Scuola 2000, numero 76/2009

UNA PSICOLOGA IN CLASSEdi Cinzia Bertolucci e Rosina Corso*

In ogni sistema, le relazioni e le dina-miche sono continuamente in evolu-zione, soggette a variazioni e sviluppi che, con piccoli assestamenti o veri e propri terremoti, disegnano una nuova geografia di scambi ed equilibri. Alcu-ne variabili determinano l’esistenza di un sistema, altre ne determinano la qualità del tipo di vita.Quest’anno nel nostro eco-sistema, la più importante delle variabili, quella umana, ha prodotto uno stravolgimen-to completo degli equilibri: l’inserimen-to di un nuovo alunno ha richiesto la messa in atto di una molteplicità di strategie al fine di riuscire a “fare scuola” garantendo per tutti un’accet-tabile qualità dell’offerta educativa in un clima, quanto più possibile, sere-no. Il bambino che abbiamo accolto portava e porta con sé, un carico emotivo relazionale tutt’altro che facile da gestire ed inoltre si veniva ad inse-rire in un contesto non certo povero di specifiche difficoltà.La realtà pregressa della classe dove lavoriamo è la “fotografia” della condi-zione nella quale tutti noi, sempre più di frequente, ci troviamo ad agire: molti problemi di apprendimento legati a varie situazioni (dislessia, difficoltà grafo-motorie, immaturità, problemi fonologici, ecc.) e difficoltà legate alla sfera emotiva e relazionale. Tutte condizioni che prevedono la messa in atto di molteplici strategie, prima tra tutte una precisa individualizzazione didattica degli interventi (che, ahi noi, sarà sempre più difficile garantire di questo passo!). Solo con queste stra-tegie riusciamo a ridurre al minimo i disturbi secondari nell’apprendimento soprattutto se in presenza di bambini iperattivi.In classe prima, collegandoci ideal-mente al mondo fantastico proprio della scuola dell’infanzia e concreta-mente ai personaggi del libro di testo scelto, volendo inoltre rendere coin-volgente e significativa l’esperienza scolastica, abbiamo utilizzato un per-sonaggio di fiaba che fungesse da stimolo alle diverse attività didattiche. La marionetta di Re 33, da quasi due anni, introduce i nuovi argomenti e, attraverso la drammatizzazione, aiuta

a problematizzare le situazioni oppure rimanda ai bambini la soluzione di quei conflitti che sono rimasti latenti o irrisolti. La sua funzione “specchio” è stata significativa in quanto ha favorito l’analisi e la rielaborazione dei com-portamenti e delle dinamiche della classe inoltre con il tempo questa fi-gura è divenuta un simpatico compa-gno di viaggio e un’importante occa-sione espressiva per alcuni bambini.Fin dai primi giorni di quest’anno è stato evidente che il nuovo assetto della classe aveva bisogno di ben altri supporti e strategie per contenere le “fughe” e le “esplosioni” che hanno caratterizzato quelle prime giornate di scuola. Supporto che, proprio in un’ot-tica sistemica, abbiamo chiesto alla famiglia, anzi a tutte le famiglie che hanno dato fiducia e sostegno al-l’azione dei docenti. Dimostrando apertura e coinvolgimento le famiglie si sono messe in gioco concordando e sostenendo una precisa linea edu-cativa, all’interno della quale, ruoli e competenze sono stati ben inquadrati e suddivisi inviando a tutti i bambini un messaggio educativo univoco e chiaro.A questo progetto educativo hanno inoltre partecipato tutte le docenti del plesso che, per tre mesi, hanno inve-stito le loro ore di contemporaneità sulla nostra classe oppure hanno pre-stato servizio in orario aggiuntivo in modo da gestire e contenere le dina-miche che si venivano a creare: in presenza di un solo docente veniva sacrificata o la lezione o la partecipa-zione del bimbo alle attività, in quanto il bambino, aveva l’abitudine di ab-bandonare la classe incurante dei richiami ponendosi spesso in situa-zioni di pericolo (ahi noi! E d’ora in poi?!! Dovremo munirci del dono del-l’ubiquità).Bisognava inoltre scongiurare la pos-sibilità che il comportamento negativo fosse preso a modello dagli alunni della classe maggiormente influenza-bili. Se da una parte era vero che il bambino cominciava a rimanere in classe per periodi sempre più lunghi, di contro metteva in pratica azioni di disturbo per dare voce al suo disagio emotivo interrompendo le attività che non riusciva a sostenere. Le strategie messe in atto non davano ancora ri-

sultati confortanti e, il nostro “tabello-ne delle stelline” (Token Economy: sistema di rinforzi nella didattica come ulteriore tentativo) non suscitava nel-l’alunno una reale motivazione affin-ché egli modificasse il suo comporta-mento, specie in presenza di quei do-centi che, per esigenze orarie, inter-vengono sulla classe per poche ore. Le scarse informazioni che ci erano arrivate dagli operatori dell’ASL, han-no fatto sì che con determinazione e insistenza il loro intervento: era evi-dente la necessità di un’ulteriore azione sinergica! Questa cooperazio-ne si è rivelata fin dall’inizio e conti-nua ancora ad essere l’anello più de-bole della catena.L’intervento del Comune, con la figura dell’Assistente Sociale, si è rivelato proficuo. A fine ottobre sono iniziati gli interventi domiciliari dell’educatore;in-terventi già attivi nel precedente co-mune di residenza. (E’ difficile accet-tare il fatto che, passando da un Co-mune di residenza ad un altro, anche se durante il periodo estivo, gli inter-venti socio assistenziali siano interrotti e che l’inserimento in una nuova real-tà scolastica non sia adeguatamente mediato). Le strutture socio sanitarie in questo peculiare aspetto organizza-tivo dovrebbero proprio migliorare, in quanto la comunicazione non si rivela affatto efficace!Di fronte a questi bisogni paga solo l’impiego di azioni sinergiche: è il si-stema, la relazione, lo sfondo integra-tore che dobbiamo scuotere. Un inter-vento di equipe può dare organizza-zione, equilibrio ed efficacia alle azioni della scuola e della famiglia e contri-buire a migliorare, nell’alunno, le ca-pacità di autocontrollo comportamen-tale, la gestione delle emozioni e l’au-to-motivazione al compito. Pensare che ogni agenzia educativa possa fare da sola non è realistico e nem-meno corretto, ciascuno ha una pro-pria parte di responsabilità e di risor-se.Prima della pausa natalizia, cogliendo l’opportunità offerta dal servizio di Educazione alla Salute dell’ASL in collaborazione con il C.E.I.S., abbia-mo fatto richiesta affinché la nostra classe fosse inserita nel progetto “Educare alle relazioni” concordando l’intervento di una psicologa sulla

PROBLEMI IN CLASSE 76 - APRILE 2009

Scuola 2000 pagina 4

Page 5: Scuola 2000, numero 76/2009

classe. L’intervento progettato si è articolato attraverso una serie di in-contri della durata di due ore ciascuno svolti a cadenza quindicinale. Le uni-tà, svolte in classe o in palestra, pre-vedevano la proposta di un gioco e/o di una riflessione ed il rispetto di po-che ma chiare regole ben valutabili. Ogni attività, da una parte, era tesa a far conoscere (o riconoscere ai bam-bini) le dinamiche della classe, dall’al-tra era indirizzata ad ogni singolo stu-dente per la conoscenza di sé: rico-noscere i punti di forza e di debolezza e dare il giusto nome alle proprie emozioni. Utilizzando il canale fantastico, dal quale il bambino neo inserito si sente particolarmente attratto, abbiamo pre-parato l’arrivo della psicologa dicendo ai bambini che Re33, a giorni, avreb-be inviato in classe una sua amica. Egli infatti, da qualche tempo non era più soddisfatto di trovarsi in classe nostra: Re 33 è un pacifico e tutta quell’agitazione e quella rabbia gli provocavano un grande disagio! Egli è anche una persona tenace che non esita a presentarci chi può aiutarci a migliorare.La cronaca di questi incontri, la pecu-liarità e la particolarità delle strategie adottate nonché i brillanti risultati rag-giunti, saranno il tema del prossimo numero del giornalino. Gli interventi che hanno visto l’azione sinergica della psicologa, delle tirocinanti e del-le insegnanti saranno esposti dai pun-ti di vista di ciascun operatore. Mentre stiamo scrivendo nasce l’idea di coin-volgere nel racconto anche bambini e genitori: il loro potrà essere un inte-ressante contributo per una lettura critica del sistema.

*Insegnanti di scuola primaria D. D. Lucca 4°

di Manuela Bulleri*

Riprendiamo il discorso sulle caratte-ristiche necessarie per un’unità didat-tica di lingua italiana adatta ad una classe in cui ci siano anche bambini stranieri. La programmazione del-l’esperienza invece di partire dall’ esi-genza della maggioranza della classe, parte e si struttura sull’esigenza della minoranza non italofona, anche se esigua. Sono consapevole che ciò può sem-brare un paradosso e che si può es-sere legittimamente preoccupati di sprecare il tempo di molti ragazzi. Il significato del mio intervento qui sta nel testimoniare che questo modo di lavorare può funzionare per tutti. Pro-pongo un’esperienza fatta in una classe terza: ventuno alunni di cui tre stranieri, uno arrivato da un mese e da poco uscito dalla cupa fase iniziale del silenzio. Lavoro sul lessico par-tendo da una serie di proposte fatte durante un seminario dal prof. Giu-seppe Faso (Centro interculturale Valdelsa).

Il mio principale obiettivo è introdurre nuovi elementi lessicali. Considera-zioni preliminari: è indispensabile co-involgere attivamente ogni alunno affidandogli compiti significativi, per-ché ciò ha effetti positivi sulla memo-rizzazione. Il significato delle parole è il punto d’arrivo del lavoro che sto svolgendo, non il punto di partenza.

Le parole sono scelte in modo da rientrare nella sfera affettiva perché ciò costituisce la base per costruire futuri racconti di esperienze personali: sono parole esemplari, utili cioè per scoprire una regola grammaticale che permetterà di interpretare molte altre parole italiane che si presentano con la stessa forma. Il lavoro si può divi-dere in cinque fasi, che ho suddiviso in due lezioni di due ore ciascuna.

Seguono le prime due:

1) Si distribuisce a ogni bambino una lista di parole: gatta, nonnino, nonna,

stellina, stella, visino, cavallo, mam-mina, nonno, gattina, cavallino, gatti-no, bambola, viso, mamma, bamboli-na, macchinina, macchina. Si chiede di dividere le parole in due gruppi omogenei, sottolineando che non si deve fare attenzione al significato, ma a “come sono fatte” le parole, al loro aspetto. Si otterranno due liste, da una parte i nomi, dall’altra gli alterati. Si stimolano i ragazzi a fare conside-razioni. Si dovrebbe arrivare alla con-clusione che le parole sono le stesse, ma, allungate, hanno una specie di “coda”

2) Si invita a confrontare le coppie di parole: per passare dalle prime alle seconde che succede?

Non solo qualcosa si aggiunge, la “coda”, ma qualcosa si deve togliere: gatta-a=gatt, poi gatt+ina=gattina. Si può cominciare a parlare di “parole base e parole derivate”: volendo si può dire che il nome della “coda” è suffisso. Si propongono parole base e i ragazzi, applicando la regola appena scoperta, montano la parola alterata.

Non si parla mai di significati, ma ge-neralmente il significato viene fuori, i ragazzi parlano tra loro e lavorando a gruppi di due o di tre cominciano a proporre nuove parole. Questa parte di lavoro si è conclusa realizzando i disegni delle parole su rettangoli di cartoncino che sarebbero serviti per costruite il gioco del memory. Sul fini-re della mattinata erano venuti fuori due problemi, a cui non ho dato nes-suna risposta, ma ho invitato a pen-sarci per la volta successiva: perché “piede” non diventa “pied-ine”, ma pied-ino? E “mammina” significa dav-vero “mamma piccola”?

Alla fine decidono di sì e sulla carta del Memory compare una mamma microscopica, stessa sorte alla nonna e al nonno, ma gli autori non sono convinti. Ci sono già le basi per il la-voro della prossima volta.

*Insegnante di scuola primaria I.C. Montecarlo

STRANIERI IN CLASSE N. 76 - APRILE 2009

Scuola 2000 pagina 5

In classe, concretamente

ULTIMORA A seguito delle ordinanze del Consiglio di Stato, l'Amministra-zione ha rivisto le modalità di ag-giornamento ed in particolare la possibilità di cambio di provincia. Il testo definitivo dovrebbe essere disponibile da martedì 14 Aprile mentre la pubblicazione del bando dovrebbe avvenire il 17 aprile con scadenza delle domande il 18 maggio (essendo il 17 domenica).

Page 6: Scuola 2000, numero 76/2009

VALUTAZIONE SVALUTATAdi Anna Angeli*

Plinio il Vecchio in tempi non sospet-ti... saggiamente suggeriva di affron-tare la materia cum grano salisPensieri…sparsi e senza salisOgni mese…o quasi, salta fuori, qua-si come se avesse vita a sé, una cir-colare sulla valutazione, come una palla rimbalzina che echeggia sui giornali, su internet, in mezzo ai con-sigli di classe. L’ultima è del 14 Mar-zo: “Il Consiglio dei Ministri ha appro-vato il Regolamento sulla valutazione degli studenti nelle scuole di ogni or-dine e grado. Si definiscono nuovi criteri per l’attri-buzione del voto in condotta.Il 5 in condotta comporterà la non ammissione all’anno successivo o agli esami di Stato e concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici. L’insufficienza sarà attribuita dal col-legio dei docenti per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli stu-denti e cioè nei seguenti casi: Allo studente che non fre-quenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli impegni di studio; A chi non ha nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del perso-nale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiede per se stesso; A chi non osserva le disposi-zioni organizzative e di sicurezza det-tate dai regolamenti dei singoli istituti; Agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchi-nari e i sussidi didattici; A chi arreca danno al patri-monio della scuola. Per prendere un’insufficienza in con-dotta, comunque, si deve aver già preso una sanzione disciplinare. Se il comportamento indisciplinato si ripete l’insegnante con il collegio dei docenti può decidere per l’attribuzione del 5.” Novità o lapsus…freudiano?L'insufficienza (del comportamento) sarà attribuita “dal collegio dei docenti per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti". Il co-municato stampa del Ministero affer-ma: “dal collegio”, non dal consiglio di

classe, come aveva sempre sostenu-to.Molti hanno pensato che, dopo i 34.000 cinque in condotta rifilati dai consigli di classe alla fine del primo quadrimestre, fosse stata presa in considerazione l'opportunità di affida-re una sanzione così grave ad un organo più autorevole e democratico. Troppa grazia!!! Successivamente infatti, è stato corretto, ma il lapsus è indicativo di una preoccupazione che, probabilmente, deve aver attraversa-to le stanze del palazzo, ma subito negata. Basterà, com’è stato più volte ripetuto, una nota sul registro o la sospensione di un giorno, per legitti-mare il consiglio di classe a dare il cinque in condotta. Con la conseguente bocciatura.La scuola soffre di cadute di autorità? Ogni giorno ci ricordano che tutti i mali odierni della scuola, lo scarso rendimento, la disaffezione, sono im-putabili al bullismo alla maleducazio-ne, all’arroganza, agli stranieri, ecc.Occorre autorità! Daniel Pennac, che ha insegnato per venticinque an-ni in una scuola per studenti "difficili", nella sua «Fenomenologia del soma-ro», mette in discussione i sistemi di insegnamento superati e il disamore, che a volte, avvolge la professione dell’insegnante. La scuola è in crisi? Pennac dice di non vedere la scuola italiana, così diversa da quella fran-cese. Non pensa insomma che i pro-blemi fondamentali siano differenti. Grembiulini e voti in condotta sono solo «forme esteriori dell’autorità» e alla scuola occorre, invece, un´autori-tà che può essere solo «intellettuale ed esemplare» anche dal punto di vista morale. E l’amore per la scuola come amore per la conoscenza?La gran parte dei ragazzi sente la sofferenza del non capire, ha la sen-sazione di spaesamento, di frustra-zione e paura. Sentimenti che convi-vono nella figura dell’alunno disastro-so. Gli insegnanti lo bollano come, ottuso, svogliato, con il 5 in condotta; i genitori, di solito, hanno due reazioni vedono in lui il fallimento dei loro sforzi, oppure vedono nella scuola la causa principale del disagio del loro “bambino” e con questo trovano ras-sicurazione delle loro assenze educa-tive. Eppure in nelle pieghe di un di-

sastro, in quella valanga di voti delu-denti e di note di biasimo, si rafforza l´idea che la scuola, salvo poche ec-cezioni, renda infelici coloro che la frequentano.E… la dimensione “ecologica”In questa fase d’inseguimento alla razionalizzazione delle risorse…non sicuramente umane, ci sono dei fatto-ri che sono demodé, ma che andreb-bero riscoperti, i fattori “C” come li definisce G. Cerini: comunità classe, cooperazione, condivisione, clima, e perché no creatività. Potremmo rac-coglierli dentro un unico fattore: “cura educativa”, cioè prendersi cura degli alunni, delle loro diversità, delle loro identità. Cura come ascolto, acco-glienza, relazione, tenerezza ma an-che come dialogo, ricerca, spinta ver-so la conoscenza. L’efficienza è una qualità strana di questi tempi: facile confonderla con la produttività, spesso confusa con l’ef-ficacia. G. Petter sostiene che una mente è efficiente quando sa produr-re un racconto e risolvere un proble-ma, capire o elaborare una spiega-zione. L’intelligenza è una qualità da costruire e migliorare. Un’insegnante prima di trasmettere concetti, può aiutare i bambini a costruire modelli, processi di ragionamento ed entusia-smo. Ancora Pennac ci dice: «Occorrereb-be suscitare curiosità senza trasmet-tere certezze», i nostri “cervelli di Trastevere” cosa hanno ri-suscitato? Il voto in condotta e, nuovamente, le insufficienze piovono sui meno bravi, continuando quel circolo vizioso che non porta certo alla conoscenza, ma all’idea di scuola punitiva di cui è be-ne non fidarsi. Cerini, Pennac, Petter scomodano la parola amore Si tratta di una parola pesante che non va declinata affetti-vamente, ed è rivolta soprattutto agli insegnanti. Bisogna amare la materia che si insegna, la scuola, le relazioni, bisogna credere nei bambini; amare il modo di comunicare e amare con curiosità antropologica quella” tribù” di alunni che ogni mattina ci troviamo di fronte.Una favola per una scuola da…favolaCi sarà un tempo in cui i bambini avranno:

PROGETTARE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA N. 76 - APRILE 2009

Scuola 2000 pagina 6

Page 7: Scuola 2000, numero 76/2009

- Una scuola aperta tutto il tempo necessario per imparare a sta-re con gli altri e per gustare la cultura. - Un paese che ascolti prima di decidere come e cosa cambiare. - Un paese dove ci siano più maestre che carabinieri, più bidelle che poliziotti, perché, finalmente si sa che ci sono più bambini che delin-quenti. - Un paese che scommetta sulla formazione e sulla cultura di tutti i suoi cittadini - Una scuola che metta al cen-tro il bambino e la professionalità del-le insegnantiGianni Rodari, personaggio “demodé” diceva: "È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: regalare una rosa al cie-co, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi."Le maes t re conoscono bene Rodari...almeno lo spero.

*Insegnante di scuola primaria I.C. Montecarl

LIM - Una lavagna per sfruttare il webFra le promesse del Ministro Gelimini, figura anche quella della LIM, la lava-gna interattiva multimediale. DSi che si tratta è ormai noto. In pratica è u n computer connesso ad un video proiettore, che consente di mostrare quello che già era possibile con la lavagna di ardesia, solo che consente anche di salvare i contenuti, ripropor-li, e modificarli. Inoltre consente anche di esplorare il web, di mostrare a tutta la classe i contenuti di un sito, di un video, di una proposta interattiva.Ben venga quindi, soprattutto se vie-ne regalata. Ma così non sembra: la lim ha i suoi costi, almeno se si se-guono le proposte commerciali. C’è però un’alternativa: una lavagna fatta in casa con un wiimote e con un vi-deoproiettore, con uso di un reperto-rio di software libero.Per saperne di più sulla LIM, si con-siglia il libro della Giunti, LIM, Nuovi Linguaggi per innovare la didatti-ca.Sul blog di Romolo Pranzetti: http://comelim.blogspot.com

VARIE N. 75 - FEBBRAIO N. 76 - APRILE 2009

Scuola 2000 pagina 7

Tutto su ESSEDINOVITA’“L'ultima luna” è il nuovo romanzo di Alfredo Pierotti , che è stato presenta-to Venerdì 27 febbraio alle ore 17 presso la sala Mario Tobino (già sala ex Corte d'Appello) Palazzo Ducale - Lucca, a cura della dott. Laura Valdi-serra (Autrice Giunti Scuola) mentre la dott. Michela Pucci (esperta teatrale) leggerà alcuni brani. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato.

I bambini della scuola primaria di Montecarlo“Una fiaba matematica”Ed.2007 pagg. 52 € 8,00I bambini delle classi quarte della scuola primaria di Montecarlo, con l’aiuto dell’insegnante Manuela Ulivie-ri, hanno costruito una fiaba ricca di enigmi e di quesiti matematici. Riusci-rà il protagonista a sposare la bella principessa? Per avvicinare gli alunni al libro facendoli sentire protagonisti e scrittori.

Alfredo Pierotti“Imperfetti e sereni” - La risposta a 100 (e tre) domande dei genitoriEd. 2007 pagg.176 € 15,00Essere madri e padri è certamente difficile: non esistono genitori perfetti ma è possibile trovare una bussola per vivere questo ruolo con serenità. Proviamoci! “Imperfetti e sereni” è ri-volto ai genitori di bambini da 0 a 15 anni. 57 schede che affrontano, of-frendo idee e suggerimenti concreti, le principali domande a cui genitori, in-segnanti ed educatori sono chiamati quotidianamente a dare risposta.

NARRATIVAFrealdo Erittopi“Reparto D” (illustrazioni di Michele Lovi),ed. 2000, pagg. 62 € 6,20Una satira dolceamara sul mondodella scuola ai tempi dell’autonomia scola-stica.Alfredo Pierotti“Volavano lievi gli anni ‘60”ed. 2003, pagg. 160 € 12,00Ritmi, abitudini, miti di quegli anniat-traverso gli occhi disincantati, manon troppo, di quattro protagonisti.Per capire e per sorridere…

Fiorella Defons“Fra terra e mare”ed. 2005, pagg. 80 € 8,50La fanciullezza, l’età dei giochi, la ric-chezza dei ricordi… il tempo delle me-le che rivive nelle parole e nella poe-sia.

TERZO MILLENNIOAlfredo Pierotti“Se Comunicando…” Manualedi comunicazione efficace per inse-gnanti e genitoried. 1999, pagg. 135 € 11,00E’ il libro che ha introdotto nellascuola le teorie e le tecniche della scuola americana di Palo Alto. Come affrontare i casi difficili, come gestire la classe, come attivare la positività, come gestire al meglio le relazioni.“Palo Alto nella didattica”ed. 2006, pagg. 116 € 11,00 - a cura di Elena Falaschi e Alfredo Pierotti.Undici esperienze concrete effettuate nelle Scuole dell’Infanzia e Primarie.Una didattica realizzata secondo i principi di Palo Alto. Riproponibili...

NARRATIVA BAMBINIFatima Chini“Le storie della signora acqua”ed. 2003, pagg. 32 (a colori) € 9,00

VARIAAlfredo Pierotti, “Luciano Donatelli, Uomo e maestro”ed. 2000, pagg. 24 OmaggioGiovanni Amato Pierotti, “Com’era buona quella polenta anche senza lavarsi le mani”ed. 2005, pagg.48 Omaggio

Distribuito da ESSEDIB. D’Amore, S. Sbaragli, “Il grande gioco della matematica (2)”ed. 2004, pagg. 110 € 5,00

IMMINENTE: “Amo la vita” di Luca D’Achille.

Per ordinazioni, scrivere specificando il numero di copie richiesto a Scuola 2000 - Via Pisana 1181/d – 55100 S.Anna Lucca, oppure telefonare ai numeri 0583513702 o 3398658576, o m a n d a r e u n ’ e - m a i l a : [email protected]

Page 8: Scuola 2000, numero 76/2009

Come è noto, non facciamo tratte-nute sullo stipendio e costiamo mol-to molto meno di un sindacato. Siamo un’associazione professiona-le, laica, apartitica e aconfessionale, crediamo nel pluralismo ideale e culturale e ci battiamo per la valo-rizzazione della scuola pubblica. Non riceviamo soldi o altri benefici dallo Stato, le nostre risorse sono unicamente quelle degli iscritti o sono il frutto delle attività che svol-giamo. L’iscrizione dura un anno e poi ciascuno è libero di rinnovarla o meno (non c’è, come dicevo prima, la trattenuta sullo stipendio che dura tutta la vita lavorativa a meno che…). E’ dal 1990 che svolgiamo la nostra attività di volontariato cul-turale e fino ad oggi insegnanti e non di Lucca e altre province ci hanno confermato la loro fiducia.Costo dell’iscrizione:

- Personale di ruolo, supplen-ti annuali, pensionati: € 30,00

- Personale supplente tempo-raneo: € 12,00

E’ possibile, per chi lo desidera, avere una copertura assicurativa (pari ad un miliardo delle vecchie lire) che tutela la Responsabilità Civile dell’insegnante nell’eserci-zio delle proprie funzioni. In questo caso basta aggiungere la quota di € 10,00 a quella di iscrizione.

SERVIZISCUOLA 2000Settore giuridicoConsulenza Trasferimenti, Asse-gnazioni, Utilizzi ecc.Consulenza Supplenze (nomine, diritti e Nuovo Regolamento)Consulenza pratiche e adempi-menti per i neo immessi in ruoloConsulenza Pensioni, Buonusci-ta, Fondi Espero

Consulenza giuridica generale (lavoratrici madri, part-time, con-gedi e assenze ecc.)

Settore pedagogico e formazioneCorsi di formazione organizzati in proprioCorsi di formazione commissio-nati dalle scuoleConvenzioni con Enti e Istituti scolasticiConsulenza pedagogicaConsulenza periodo di prova, relazioni universitarie ecc.Organizzazione incontri e con-vegni

Settore Editoriale – Edizioni EssediPubblicazione Libri e Opuscoli*(i servizi sono gratuiti per gli iscritti)

Accordo con la PRISMA INSURANCE

BROKERScuola 2000 ha stipulato un accor-do con la Prisma Insurance Broker di Lucca per consentire ai propri iscritti e ai loro familiari tariffe age-volate nel settore R.C. Autovetture e in tutti gli altri settori assicurativi. Ci si può rivolgere alla Prisma Broker direttamente o tramite Scuola 2000. Ogni informazione o consulenza fornita dovrà essere gratuita. I no-stri iscritti hanno ricevuto, o riceve-ranno a giorni, una lettera con i vari riferimenti. Ricordiamo, ad ogni buon conto quanto segue: 1) la Pri-sma Broker opera con primarie Compagnie Assicurative; 2) Scuola 2000 non ha fornito a prisma Broker alcun tabulato o indirizzo per cui sarà interpellato solo chi lo desidera o è interessato a ricevere informa-

zioni. E’ un ulteriore servizio che Scuola 2000 fornisce ai propri iscritti in un periodo economicamente diffi-cile nel quale risparmio e qualità sono fondamentali. .

Come iscriversiL’iscrizione si può sottoscrivere in sede o tramite bollettino di

CONTO CORRENTE POSTALE n° 12386553 intestato a Centro Studi Scuola 2000 - Via Pisana 1181/d Lucca. La nostra sede si

trova in Via Pisana 1181/d S.Anna – Lucca (assai vicina all’uscita

della Bretella) Recapiti telefonici: 0583 513702

3398658576Sito:

http://scuola2000.altervista.org

APERTURELunedì pomeriggio ore 16 – 18

(negli altri giorni per appun-tamento). Siamo costantemen-te reperibili per telefono in ca-

so di problemi urgenti.

A Castelnuovo Garfagnana:

secondo mercoledì del mese c/o sede Misericordia Via Pa-scoli 10-12 (piano primo) ore

15,30-17,30

Stiamo cercando di trovare un recapito anche in Versilia.

VITA ASSOCIATIVA N. 76 - APRILE 2009

Scuola 2000 pagina 8

Il 31 marzo è scaduto il tempo per l’iscrizione: i ritardatari si affrettino

Scuola 2000mensile del Centro Studi

e Servizi Scuola 2000.

Direzione e Redazione:Via Pisana 1181/d – 55100 S.Anna Lucca.Direttore responsabile: Laura Sar-tini Direzione: Alfredo Pierotti, Romo-lo Pranzetti – Hanno collaborato: Anna Angeli, Manuela Bulleri, Cecilia Fabbri, Gioia Giuliani, Nadia Lucchesi. Cinzia Bertolucci, Rosina Corso.