Scritture Vagabonde. I Non Romanzi, Costruiti Con Ricordi e Digressioni - La Repubblica 02.08.2013

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    CRISTIANO DE MAJO

    I casi

    MICHEL DE MONTAIGNE

    Con i suoi Saggilautorefrancese (1533-1592) il precursore dellartedella divagazione

    W. G. SEBALD

    (1944-2001), tra i suoi libri,Storia naturaledella distruzione, Gli anellidi Saturno,Austerlitz

    TEJU COLE

    Il suo Citt aperta, oratradotto da Einaudi, una narrazione digressivasullo sfondo di New York

    VAG AB O N DES C R I T TUR EAddio trame, la letteratura

    diventa arte della divagazione

    Sulla scia di Sebald, aumentano gli autoridi non romanzi, costruiti con ricordi e digressioni

    The Faraway Nearby(la lontana vicinanza), ossimoro ri-preso da una frase della pittrice Georgia OKeeffe, il tito-lo dellultimo libro di Rebecca Solnit, scrittrice e giornali-sta americana, molto pi nota in patria che in Italia, dove stata tradotta piuttosto parzialmente. Conosciuta so-

    prattutto per il suo impegno sul fronte dei disastri (uragano Katrina)e delleco-attivismo, con The Faraway Nearby, uscito da poco perPenguin, la Solnit ha scritto il suo libro pi intimo ma allo stesso tem-

    po universale, un testo che nasce come memoir sullAlzheimer del-lanziana madre e diventa un magnifico collage di collegamenti cul-turali, vite vissute e viaggi, che investiga le misteriose concatenazio-ni tra esseri umani. Accoglienza: paragoni con Sebald formulati connote di entusiasmo sulla stampaamericana e inglese; recensioniche lo eleggono a lettura fonda-mentale.

    Il libro abbonda di immaginiche si possono prendere in pre-stito per definirlo, ma tra tutte lapi appropriata sembra quelladel fiume: un flusso di pensieri,riflessioni, racconti, esperienzein cui ogni molecola dacqua

    collegata allaltra dando forma aun insieme che fa perdere le trac-ce dei singoli componenti. Lefrasi scorrono con naturalezzadal mondo interiore dellautricealle letture analizzate con acu-me, dagli incontri ai racconti, daimiti alla ricerca scientifica. Unviaggio in Islanda diventa il mo-tore per raccontare la gestazione

    di Frankenstein e la singolare atragica vita di Mary Shelley siconclude con una vertiginosameditazione sul s. La traversatamotociclistica sudamericanadel Che innesca una dettagliatatrattazione di storia e sociologiadella lebbra, che a sua volta sfo-cia in una riflessione filosoficasul dolore. In un altro capitolo si

    passa senza fatica dal mitologicopittore cinese Wu Daozi a BeepBeep e si arriva ai riti dellIsola diPasqua e alla struttura dei rac-conti fantastici. Esattamente co-me in Sebald, il metodo della di-vagazione produce una narra-zione ipnotica che finisce perrappresentare la vita e le sue di-ramazioni con pi fedelt rispet-

    to al determinismo romanze-sco, dove ogni cosa succede persoddisfare una logica interna,una coerenza che non davverorealistica. Non ci sono soluzioni,n una vera e propria fine: Lamateria di una storia, si legge, come acqua raccolta dal mare inun bicchiere e poi di nuovo resti-tuita al mare. Il pensiero, comeaggregatore di connessioni allaricerca di senso, si fa specchiodella condizione umana.

    Costruito come la cronaca diun pellegrinaggio a piedi nel

    Suffolk (regione dellInghilterraorientale),Gli anelli di Saturno il libro pi rappresentativo di W.G. Sebald, autore di lingua tede-sca, diventato in pochi anni, e giin piena maturit, un gigante delNovecento, poco prima che lasua produzione fosse definitiva-mente interrotta da un inciden-te stradale in cui perse la vita. Daquelle passeggiate e dal relativodivagare, lo scrittore ricav unaforma personale e nuova, cheutilizza lerudizione saggistica,la fotografia documentale e lanarrativa per investigare il sensodella storia. Un senso sfuggenteche luomo tenta ogni volta di ac-ciuffare, tanto che il camminaresenza una meta precisa diventauna luminosa metafora che sim-boleggia un pi astratto non sa-pere dove stiamo andando.

    Di recente, ancora Sebald, co-me tessitore di memorie e mae-stro riconosciuto della divaga-

    IL LIBRO

    The FarawayNearbydi RebeccaSolnit(Penguin) lultimocaso di arte

    delladivagazione

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    GLI OSPITI

    Umberto Eco(in alto)e JrgenHabermas

    zione, stato chiamato in causain occasione delluscita di Cittaperta, altra affascinante narra-zione digressiva, anche se pi vi-cina alla forma romanzo rispet-to a The Faraway Nearby, scrittada Teju Cole e da poco pubblica-ta da Einaudi; un libro che si apree si chiude con immagini di uc-celli che migrano, scelte per rap-presentare la condizione di Ju-lius, enigmatica voce narrante,nigeriano trapiantato a NewYork, camminatore solitario epalombaro della sua stessa me-

    moria. Ma in questi ultimi annigli esempi si moltiplicano; in tut-ti i casi si tratta di testi checonfondono i generi oscillando

    continuamente tra saggio e me-moriale, prendendo a prestitodal romanzo elementi di archi-tettura e montaggio. In Italia, i li-bri di Emanuele Trevi, che me-scolano viaggi, critica letteraria ecronaca quotidiana minima, olindagine di Beppe Sebaste suHenri Paul, lautista di Lady Dia-na, che attraverso la scoperta deipiccoli tasselli della vita di unpersonaggio minore, componeun prodigioso scavo di autoco-scienza.

    Pensare, ricordare, vagabon-

    dare e mettere tutto in relazione:i segni della realt esteriore conle storie piccole e grandi delmondo. Tra i pi importanti in-

    flussi che nel corso del tempohanno dato forma allarte delladivagazione non si possono nonravvisare: i Saggidi Montaigne ele Fantasticherie del passeggia-tore solitario di Rousseau, il fl-neur Baudelaire e gli studi diBenjamin sul poeta francese eParigi, le orchestrazioni interio-ri di Joyce e Proust e il setacciato-re di dettagli minimi Robert Wal-ser, ancora pi in l il metododella deriva predicato da GuyDebord che ha poi dato origine aquella strana disciplina che la

    psicogeografia. Fedele alla lette-ra al metodo, il poeta, saggista epsicogeografo inglese Iain Sin-clair, autore del monumentaleLondon Orbital, resoconto riccodi digressioni delle passeggiateautostradali dellautore sullaM25 di Londra. Lo spazio auto-stradale che per definizione nonpu essere conosciuto se non at-traverso lo schermo della pro-

    pria automobile viene attraver-sato ed esplorato nei suoi anfrat-ti pi nascosti per dare vita a unasorprendente storia del paesag-gio della periferia londinese, do-ve autobiografia e analisi delletrasformazioni economico-so-ciali convivono organicamente.

    Spesso in questi libri, come ilcaso di The Faraway Nearby,aleggia un senso di mistero. Econ questo mistero, da cui si fatto rapire, lautore prova a suavolta a rapire il lettore. Siamomossi dal bisogno di cercare pursapendo che trovare una rispo-sta definitiva impossibile e, os-serviamo, scaviamo, interpre-tiamo, sentendoci allo stessotempo soli e parte di tutto. Per-ch divagare risponde in fondoallutopia di tracciare una map-pa dei larghi e invisibili confini

    delluomo. RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il convegno

    ECO E HABERMAS AD ATENE

    CON I FILOSOFI DEL MONDO

    ATENE Atene ospiter per la prima voltada domenica 4 al 10 agosto la ConferenzaMondiale di Filosofia, giunta questanno al-la ventitreesima edizione. Vi parteciperannointellettuali internazionali come UmbertoEco, Jrgen Habermas, Bill McBride, Alexan-der Nehamas, Dermot Moran e Luca Scaran-tino. In tutto si confronteranno circa 2000esperti, provenienti da 105 nazioni. Filoso-fia come ricerca e stile di vita il tema delconvegno organizzato dalla Federazione In-ternazionale delle Societ Filosofiche (Fisp)e dalla Societ Filosofica greca in omaggio al-le fonti classiche della filosofia. Fra gli orga-nizzatori anche lIstituto italiano per gli stu-di filosofici di Napoli, rappresentato da Sca-rantino, segretario generale della Fisp, non-ch direttore editoriale della rivista Diogne.La cerimonia d'inaugurazione si terr nel-lanfiteatro di Erode Attico, ai piedi della-

    cropoli. Il programma su www.fisp.org.