SCRITTORI IN ERBA CLASSE 3A IL RACCONTO FANTASTICO ...C’era una volta, una meravigliosa bambina di...

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SCRITTORI IN ERBA CLASSE 3A Quest'anno, noi alunni di 3A ci siamo divertiti a scrivendo testi di vario genere, da soli, in coppia e in gruppo. É stato bello lavorare insieme, abbiamo imparato a collaborare di più, ad ascoltare l'altro e a prendere in considerazione anche il suo punto di vista. Abbiamo imparato a fare meglio i testi e nello stesso tempo ci siamo conosciuti meglio e abbiamo approfondito la nostra amicizia! Ecco alcuni dei nostri lavori. IL RACCONTO FANTASTICO CAPPUCCETTO BIANCO Cappuccetto Bianco vive in una casa di legno nel bosco innevato. Cappuccetto Bianco si chiama così, perché indossa sempre un cappuccio con il pompon bianco. Ha un’amica anatra che i chiama Mimì e una volpe povera a cui porta del cibo. La mamma è una bella signora che prepara sempre un ottimo pranzo al suo Cappuccetto Bianco. Alla nonna piace stare nel bosco in mezzo agli animali. Francesco e Badar CAPPUCCETTO AZZURRO C’era una volta, una meravigliosa bambina di nome Cappuccetto Azzurro che viveva in una casa in campagna di colore giallo. Gli amici di Cappuccetto Azzurro erano: una farfalla di nome Ginevra che aveva le ali color arcobaleno, un riccio di nome Spino e uno scoiattolo che giocava con l’amica tigre. La mamma di Cappuccetto Azzurro si chiamava Jenni ed era bellissima; aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri e un grembiule bianco con il pizzo. La sua nonna si chiamava Sara aveva settantadue anni e vendeva vestiti. Giulia e Giorgia CAPPUCCETTO ARANCIONE C’era una volta Cappuccetto Arancione che viveva al centro della savana vicino ad un vulcano spento. Cappuccetto Arancione aveva quattro amici: una tigre di nome Striscia, un boa di nome Velelino, un leoncino di nome Calippo e un cucciolo di brachiosauro che si chiamava Peperone. Cappuccetto aveva una mamma gentilissima, bellissima e bravissima a fare le torte. Aveva dei capelli lunghissimi e biondi, si chiamava Cristina, sua nonna invece si chiamava Maria. La mamma di Cappuccetto le aveva dato un cestino da consegnare alla nonna: conteneva una saponetta all’arancia, una bottiglia di succo di pesca, delle carote, un’arancia e un leoncino di peluches. Irene, Serena e Andrea C.

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SCRITTORI IN ERBA CLASSE 3A

Quest'anno, noi alunni di 3A ci siamo divertiti a scrivendo testi di vario genere, da soli, in coppia e in gruppo. É stato bello lavorare insieme, abbiamo imparato a collaborare di più, ad ascoltare l'altro e a prendere in considerazione anche il suo punto di vista. Abbiamo imparato a fare meglio i testi e nello stesso tempo ci siamo conosciuti meglio e abbiamo approfondito la nostra amicizia! Ecco alcuni dei nostri lavori.

IL RACCONTO FANTASTICO

CAPPUCCETTO BIANCO

Cappuccetto Bianco vive in una casa di legno nel bosco innevato. Cappuccetto Bianco si chiama così, perché indossa sempre un cappuccio con il pompon bianco. Ha un’amica anatra che i chiama Mimì e una volpe povera a cui porta del cibo. La mamma è una bella signora che prepara sempre un ottimo pranzo al suo Cappuccetto Bianco. Alla nonna piace stare nel bosco in mezzo agli animali.

Francesco e Badar

CAPPUCCETTO AZZURRO

C’era una volta, una meravigliosa bambina di nome Cappuccetto Azzurro che viveva in una casa in campagna di colore giallo. Gli amici di Cappuccetto Azzurro erano: una farfalla di nome Ginevra che aveva le ali color arcobaleno, un riccio di nome Spino e uno scoiattolo che giocava con l’amica tigre. La mamma di Cappuccetto Azzurro si chiamava Jenni ed era bellissima; aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri e un grembiule bianco con il pizzo. La sua nonna si chiamava Sara aveva settantadue anni e vendeva vestiti.

Giulia e Giorgia

CAPPUCCETTO ARANCIONE

C’era una volta Cappuccetto Arancione che viveva al centro della savana vicino ad un vulcano spento. Cappuccetto Arancione aveva quattro amici: una tigre di nome Striscia, un boa di nome Velelino, un leoncino di nome Calippo e un cucciolo di brachiosauro che si chiamava Peperone. Cappuccetto aveva una mamma gentilissima, bellissima e bravissima a fare le torte. Aveva dei capelli lunghissimi e biondi, si chiamava Cristina, sua nonna invece si chiamava Maria. La mamma di Cappuccetto le aveva dato un cestino da consegnare alla nonna: conteneva una saponetta all’arancia, una bottiglia di succo di pesca, delle carote, un’arancia e un leoncino di peluches.

Irene, Serena e Andrea C.

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CAPPUCCETTO GIALLO

C’era una volta un ragazzo di nome Cappuccetto Giallo che viveva in un bosco pieno di fiori e foglie colorate. Gli amici di Cappuccetto Giallo erano il calabrone Teo, il pulcino Pio, il cane Tobi, il camaleonte Pippi e l’uccellino Rebbi. La mamma di Cappuccetto Giallo era una fata di nome Martina e voleva mandare Cappuccetto Giallo a portare un cesto giallo alla nonna Rinapinina. Il cesto conteneva: peperoni gialli, un limone, un mandarino e una zuppa di zucca. Cappuccetto Giallo si incamminò con le raccomandazioni della mamma Martina. Cappuccetto Giallo arrivò senza problemi alla casa della nonna Rinapinina e tutti vissero felici e contenti.

Daniela e Andrea B.

CAPPUCCETTO ARCOBALENO

Cappuccetto Arcobaleno viveva in una casa sull’albero e da lassù poteva vedere tutto il bosco. Gli amici di Cappuccetto Arcobaleno erano un camaleonte, un unicorno, un uccello arcobaleno e un coniglio. La mamma di Cappuccetto Arcobaleno era una fata con poteri magici. La nonna di Cappuccetto Arcobaleno, invece, era una regina molto ricca e come amici aveva quattro piccoli elfi che si chiamavano Marco, Kevin, Andrea e Mattia.

Marco e Kevin

CAPPUCCETTO BIANCO

In una casetta vicino a un bosco, viveva una bambina di nome Cappuccetto Bianco. Cappuccetto Bianco aveva tanti amici tra i quali il cobra Stiv che portava sempre il miele a Cappuccetto Bianco, Cicì la biscia che faceva sempre gare di velocità con il cobra Stiv e poi c’era il gatto Mitì che cercava sempre di prendere i topini. La mamma di Cappuccetto Bianco era bellissima e assomigliava alla regina delle fate che si chiamava Fatalina . Cappuccetto Bianco portava sempre il miele alla nonna Emma che aveva il raffreddore.

Mattia e Oscar

CAPPUCCETTO LILLA

C’era una volta Cappuccetto Lilla che abitava in uno splendido paesino di campagna. Vicino a quel paesino, c’era un bellissimo bosco dove c’erano: fiori, castagne, fragole, ghiande e frutti di bosco.

Ogni giorno ella andava a giocare con i suoi amici: c’era Marta la rondine che era molto simpatica, poi c’era Lulù la farfalla che non smetteva mai di svolazzare e infine c’erano Lorenzo e li suo cane Bobi.

Lorenzo era il cugino preferito di Cappuccetto Lilla e Bobi quando vedeva Cappuccetto le faceva sempre le coccole.

La mamma di Cappuccetto Lilla si chiamava Anna ed era bionda con gli occhi azzurri. Un giorno la mamma di Cappuccetto Lilla le chiese di andare a trovare la nonna. La nonna era una donna bella e giovane e si chiamava Maria. Cappuccetto incontrò Lorenzo e insieme andarono dalla nonna felici e contenti.

Arianna & Emma

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CAPPUCCETTO ARCOBALENO

Cappuccetto Arcobaleno abitava in una casetta nel bosco. Intorno alla sua casa, c’erano tanti e bellissimi fiori colorati. Cappuccetto Arcobaleno aveva tanti amici colorati che le facevano tanti bei fiocchi di fiori da mettere in testa. La mamma di Cappuccetto Arcobaleno, quando vedeva i fiocchi colorati che le avevano fatto i suoi amici, diceva che erano bellissimi. La sua nonna le faceva dei bellissimi maglioncini colorati e delle scarpette di foglie.

Beatrice e Cristiano

CAPPUCCETTO AZZURRO

Cappuccetto Azzurro vive in una casetta azzurra, ha un uccellino che si posa sempre sulla sua spalla. Ha anche altri amici! Ha una micetta di nome Tania e una farfalla che si chiama Celestina. Cappuccetto Azzurro si chiama così perché ha un berretto azzurro. La mamma di Cappuccetto Azzurro è la fata Turchina. Invece sua nonna è la fata Smemorina.

Dora e Yassen

CAPPUCCETTO ARANCIONE

C' era una volta un bambino di nome Cappuccetto Arancione. Si chiamava cosi perché aveva un cappellino arancione fatto di bucce di arance. Questo bambino viveva in un bosco di aranci e le arance gli piacevano molto. Il migliore amico di Cappuccetto Arancione era una volpe di nome Giorgio. Altri amici erano un orso e un serpente. La mamma di Cappuccetto era gentile e bella. La nonna era molto anziana e camminava con il bastone, però era bravissima a fare la marmellata di arance.

Joelle e Zakaria

LO GNOMO NEL BOSCO

Luca ha raccontato a Jenny di aver visto uno gnomo nel bosco. Jenny rimase sconvolta e disse: - Non è possibile! Beh allora ti ci porterò io. Appena arrivati nel bosco, Luca iniziò a urlare: - Gnomo dove ti sei cacciato? Però nessuno gli rispose. Jenny sentì che qualcuno le tirava la gonna, era proprio lo gnomo! Luca non credette ai suoi occhi, quindi svenne. Quando Luca si riprese chiese allo gnomo: -Come ti chiami? Lo gnomo rispose : -Mi chiamo Marco. Infine i bambini diventarono amici dello gnomo Marco. Giulia e Giorgia

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LA STREGA ARCOBALENO

Tanto tempo fa, in una casa nel bosco una ragazzina di nome Giorgia disse a Paolo che aveva visto una strega di tutti i colori. Giorgia portò Paolo alla casa della strega e la bambina bussò alla porta. Naturalmente non aprì nessuno. Ad un tratto, la strega uscì e disse: -Cosa è questo baccano? Stavo facendo una pozione. Giorgia, per lo spavento, fece un salto e arrivò fino al ramo di un albero. Infine Giorgia e Paolo fecero amicizia con la strega arcobaleno.

Francesco e Badar

L’ARCOBALENO PARLANTE DEL CASTELLO

Una volta, una bambina di nome Alessia raccontò a Cristian di aver visto un arcobaleno parlante. -Wow!! Me lo fai vedere? - Certo, ti aspetto al castello. Appena arrivati al castello, Alessia bussò al portone, ma l’arcobaleno non uscì. Cristian, insospettito chiese: - È un arcobaleno come gli altri? -No, è solo di un colore. All’improvviso dal portone uscì l’arcobaleno parlante. Cristian restò a bocca aperta. Alessia e Cristian chiesero se potevano fare una scivolata sulla sua schiena. L’arcobaleno accettò e insieme andarono a divertirsi.

Cloe e Inès IL FOLLETTO DEL MARE

C’era una volta un piccolo folletto che abitava su un’ isola. Un giorno Cristiano raccontò ad Arianna, la sua compagnia di classe, che aveva visto un folletto di mare. Il giorno successivo, presero la barca dello zio di Cristiano e arrivarono nell’isola del folletto. Cercarono sotto la sabbia, sotto le sdraio e infine bussarono ad un albero. Toc, toc, toc nessuno rispose. Riprovarono, ma nessuno ancora rispose. Arianna chiese a Cristiano come si chiamasse il folletto del mare. -Forse si chiamerà folletto del mare - rispose l'amico. Il folletto aprì la porticina sul tronco di un albero: -Io non mi chiamo folletto del mare, ma mi chiamo Francesco di Mare, professione folletto! Cristiano e Arianna diventarono subito amici di Francesco e dopo un’ora Cristiano svenne perché non sapeva che i folletti esistessero.

Arianna & Cristiano

IL CAVALLO ALATO

Un bel giorno, Massimo, alla fine della scuola, disse alla sua amica Giulia di aver visto un cavallo alato nel suo frutteto. Giulia non gli credette. Allora Massimo decise di portare Giulia nel suo frutteto, nel punto in cui aveva visto il cavallo alato.

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Dopo un po', Giulia chiese a Massimo dove fosse il cavallo. Massimo allora prese una mela, che piaceva tanto al cavallo, e iniziò a chiamarlo, però il cavallo non si fece vedere. Dopo un po', Giulia vide un bagliore che finì nell'altra corsia del frutteto. Massimo e Giulia corsero dall'altra parte del frutteto e videro un bellissimo cavallo bianco con le ali d'oro. Giulia rimase sorpresa. Giulia disse a Massimo: -Ciao Massimo io volo su questo bellissimo cavallo alato!!!

Beatrice e Serena

LO GNOMO SENZA FORTUNA

C’ erano una volta due bambini che si chiamavano Sara e Luca che raccoglievano le castagne in un bellissimo bosco; era una giornata di sole. Luca, per sdrammatizzare la raccolta, decise di raccontare una bugia a Sara. Così le raccontò che in quel bosco vivevano gli gnomi. La portò vicino a un fungo. Luca bussò però non rispose nessuno, allora riprovò a bussare, ma ancora non ottenne risposte. Luca, allora, alzò bandiera bianca. Era ora di tornare a raccogliere le castagne, quando Sara vide qualcosa che la lasciò a bocca aperta. Dal fungo era uscito proprio uno gnomo, però molto particolare, perché era molto sfortunato. Diceva: - Sono uno gnomo proprio molto sfortunato, voi mi potete aiutare? Luca e Sara gli risposero di sì. Lo gnomo replicò: -Accompagnatemi alla fine dell’arcobaleno. Luca e Sara fecero così. Alla fine tutti furono felici e contenti: Luca eS ara perché avevano aiutato un amico e lo gnomo perché era diventato fortunato.

Daniela e Emma

IL GUARDIANO DELLA FORESTA

In un giorno di sole, all’intervallo, Marco disse a Filippo che aveva visto uno yeti nella foresta. Filippo non ci credette e allora Marco lo portò in quella foresta. Là Marco e Filippo videro una roccia gigantesca e bussarono, ma nessuno rispose. Dopo un po’ bussarono di nuovo, ma questa volta qualcuno urlò: -Chi sta disturbando la mia pennichella?! Da quel roccione uscì un grande yeti. Appena lo yeti uscì, i due bambini svennero per la paura. Però anche lo yeti aveva tanta paura e allora i due amici lo adottarono.

Andrea C. e Andrea B.

PEGASO

Tanto tempo fa, in una giornata di sole, Leonardo racconta a Emma di aver visto Pegaso nel bosco dietro la scuola. Nonostante sia una bugia, la sua amica Emma ci crede, allora Leonardo ed Emma vanno a cercare Pegaso.

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Camminano e camminano fino a delle rocce. Leonardo si mette a bussare su una roccia. Al primo colpetto sulla roccia, non esce nessuno e anche il secondo ha lo stesso effetto. Ad un certo punto, Leonardo si gira e dice ad Emma che è solo una bugia! Ma Emma non sta guardando Leonardo, bensì Pegaso che è uscito dalle rocce ! Leonardo si dà subito due schiaffi per vedere se è sveglio, perché non crede ai suoi occhi.

Dora e Mattia

IL FOLLETTO DEL PARCO

In un giorno di sole, mentre stavano uscendo per l'intervallo, Federico disse a Stefania che il giorno precedente era andato al parco e lì aveva visto un folletto. Nonostante si trattasse di uno scherzo, decise di accompagnarla sul posto. Giunti al parco, Federico bussò sul tronco di un ciliegio, toc, toc, toc. Aspettarono un po' e poi bussarono di nuovo, toc, toc, toc, ma dal tronco non uscì nessuno. Federico stava per spiegare tutto a Stefania, quando ad un tratto uscì un folletto. Aveva un vestito tutto verde, con le scarpe rosse e un cappello blu, Federico fu sorpreso nel vedere il folletto e svenne. Dopo un po', si rialzò e il folletto si presentò dicendo che si chiamava Pino. Federico promise che d'ora in poi non avrebbe più detto bugie e i tre diventarono grandi amici.

Irene e Yassen

LO SCHELETRO E LE DUE BAMBINE

Tanto tempo fa, in un giorno tempestoso, c’ era una casa abbandonata nel bosco. In una camera remota c’ era una tomba dove viveva uno scheletro. Due bambine andarono in quel bosco a raccogliere le mele, i lamponi e le more. Videro quella casa ed entrano. Trovarono la stanza con la tomba dello scheletro, aprirono la tomba e non trovarono niente, ma sentirono dei passi dietro di loro. Era proprio lo scheletro che aveva in mano una palla. Così giocarono a palla tutti insieme e vissero felici e contenti.

Marco e Kevin

L'ORCO BUONO

Una volta, Zakaria decise di fare uno scherzo alla sua compagna di classe Arianna. Durante l' intervallo, il bambino si avvicinò all'amica e le disse che aveva visto un orco al parco Paganelli. Arianna non ci credeva, allora Zakaria le propose di andare a vedere insieme a lui. Dopo la scuola, andarono al parco e Zakaria cominciò a chiamare l'orco, ma sapeva che non sarebbe venuto perché aveva detto una bugia. Invece l'orco uscì da dietro un albero! I due bambini si spaventarono e si nascosero dietro una panchina. L'orco si avvicinò a loro e portò due tazze di camomilla, perchè voleva fare amicizia. Zakaria non credeva ai suoi occhi e Arianna vomitò per la paura, ma poi fecero amicizia. Da quel giorno, i due bambini andarono sempre a fare merenda al parco con il loro nuovo amico.

Joelle e Zakaria

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IL FOLLETTO DEL BOSCO

Oscar raccontò a Marco di aver visto un folletto mentre raccoglieva le more. Oscar accompagnò Marco nel posto in cui aveva visto il folletto; arrivati sul posto, Oscar iniziò ad urlare: - Follettino, folletino, vieni dallo zio Oscar ! Ma nessuno rispose. Allora Marco chiese a Oscar: - Come si chiama il folletto? Oscar disse: –Si chiama Kevin. Oscar si sedete vicino a un fungo e Marco sentì una vocina che proveniva dal fungo. Era un pianto leggero. Marco andò a guardare e vide un folletto e anche Oscar andò vedere. Quando Oscar vide il folletto, svenne per la paura. Intanto Marco chiese al folletto: -Perchè piangi? Il folletto rispose: -Il tuo amico quando si è seduto ha rotto la mia casa e poi non mi chiamo Kevin, ma Mattia! In quel momento, Oscar si riprese e Marco spiegò perchè piangeva . Oscar si avvicinò al folletto e disse: -Per rimediare al mio errore ti ospito a casa mia. Cosi diventarono amici.

Marco P. Oscar

IL RACCONTO REALISTICO

IL LITIGIO Mercoledì scorso, ero in salotto e la mamma è arrivata con i miei fratelli. All’inizio, Lorenzo ha aperto la porta e io gli ho tirato una coperta in testa. Allora lui mi ha messo al tappeto. Ad un certo punto, sono riuscito a rialzarmi, però lui mi ha tirato un pugno nella schiena. Poi sono andato in camera mia e ho preso il cuscino. Dopo un po’, Lorenzo mi ha trovato nascosto sotto il letto e allora l’ho riempito di cuscinate. Infine, dopo ceffoni e pugni, siamo andati in cucina a fare merenda. Andrea C. Una settimana fa, io e mia sorella abbiamo litigato mentre guardavo la tv in soggiorno: ero sul divano tranquillo e stavo guardavo un programma di montain bike, quando è arrivata mia sorella e ha iniziato ha darmi fastidio. Mi sono arrabbiato perché, mentre ascoltavo quello che dicevano in tv, lei alzava il volume della radio. Ad un certo punto, mi sono alzato e ho cominciato a picchiarla, lei scappava e io la rincorrevo. Infine il papà ci ha diviso e ci ha chiesto di fare pace. Marco R. Sabato scorso, a casa, io e mio fratello abbiamo litigato. All'inizio eravamo tranquilli a giocare in salotto, quando io gli ho tirato la coperta in testa. Poi abbiamo cominciato ad inseguirci: abbiamo fatto il giro della cucina, del bagno della cameretta e di un'altra camera.

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Sono riuscita a seminarlo e mi sono nascosta, ma lui mi ha trovato e abbiamo ricominciato a picchiarci . Ad un certo punto, è arrivata la mamma, proprio quando ci stavamo picchiando. La mamma ci ha sgridato tanto, anzi tantissimo e noi ci siamo seduti sul divano. Infine abbiamo fatto pace e finalmente merenda. Serena Questa mattina, io e mio fratello Luca stavamo facendo colazione in cucina. All’improvviso mio fratello ha rovesciato il mio tè caldo. All’inizio eravamo tutti e due arrabbiatissimi e quindi è scoppiato un litigio. Ad un certo punto, l’ho detto alla mamma e Luca si è arrabbiato moltissimo. Allora il litigio è peggiorato. Mio fratello di solito quando si veste canta ed io, presa dalla rabbia, con voce alta gli ho detto di smetterla. Poi non ci siamo parlati più. Infine io ho preso il pulmino e non abbiamo fatto pace. Emma Una settimana fa, ho litigato con mia sorella nel salotto. Lei era sdraiata sul divano, mentre io ero per terra, perché non c’era più posto sul divano. Ad un certo punto, lei si è alzata a prendere l’acqua. A me faceva male la schiena e allora mi sono seduta sul divano. Quando è arrivata mia sorella, mi ha tirato un pugno sull’occhio. Più tardi, mi sono seduta ancora per terra dove Martina aveva appoggiato l’acqua; io non ho fatto apposta, ma ho rovesciato il bicchiere e allora lei mi ha tirato uno schiaffo sulla faccia. Mia sorella Martina non voleva più parlarmi. Infine abbiamo fatto pace e ci siamo calmate. Arianna Qualche mese fa, in salotto io e il mio fratellino stavamo giocando a fare le torri con le costruzioni. All’inizio andava tutto bene, ma ad un certo punto, il mio fratellino mi ha distrutto la torre. Io mi sono infuriato e così anch’io gli ho distrutto la sua. Abbiamo litigato tantissimo. Ma alla fine, abbiamo fatto pace e siamo tornati a giocare. Mattia Sabato pomeriggio, io e mia sorella Clara stavamo giocando. Ad un certo punto, volevamo utilizzare la stessa cosa: un telecomando per la luce che se lo schiacci cambia il colore della luce. Io mi sono arrabbiata, così abbiamo iniziato a litigare. Io le sono salita addosso e lei mi ha graffiato. Il graffio si è gonfiato ed è diventato rosso. Poi abbiamo scelto un colore della luce insieme e abbiamo fatto pace. Ines Ieri a casa, quando stavo facendo i compiti, le mie sorelle sono entrate in cucina a disturbarmi. All'inizio mi e' andata giù, però dopo due, tre, quattro volte mi sono arrabbiata tantissimo.

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Ad un certo punto, ho smesso di fare quello che stavo facendo e ho detto che, se mi disturbavano ancora, avrei chiuso la porta a chiave e non l'avrei riaperta più finchè non avevo finito. Poi finalmente ho finito i compiti. Infine, per far pace, io e le mie sorelle abbiamo guardato un cartone insieme. Beatrice Molto tempo fa, ho litigato con il mio fratello più piccolo che si chiama Diego. Abbiamo litigato a casa, ecco cos’ è successo: un giorno, Diego sbirciava dalla serratura della nostra camera, intanto io stavo mettendo al sicuro i miei tic tac. Quando sono uscito, Diego ha preso la scatoletta dei tic tac, è andato nel bagno di sopra, li ha nascosti ed è rimasto lì. Quando sono salito in bagno, lui non mi lasciava entrare, perchè non voleva essere scoperto. Tre giorni dopo, avevo voglia di tic tac, così sono andato a prenderli. Nel nascondiglio non c’erano più; allora sono piombato in salato e ho chiesto a tutti se avevano visto i miei tic tac, ma tutti hanno risposto di no. Dopo due settimane, la mamma ha ritrovato la scatoletta dei tic tac in bagno. Allora ho capito chi era stato: mi sono diretto verso mio fratello Diego e gli ho dato uno “sciafù” poi sono andato a cambiare il nascondiglio dei tic tac. Non so dire quanto tempo è passato per poterlo perdonare. Marco P.

Due giorni fa, nella stanza di mia sorella Anna, io e lei abbiamo litigato. All’inizio lei doveva fare i compiti. Io volevo giocare con lei, ma lei non poteva perchè doveva fare i compiti. Mi sono arrabbiato. - Dai Cristiano….gioco dopo con te! Dopo pochi minuti, ho iniziato a farle di dispetti. Non pensavo davvero che dovesse fare i compiti . Anna si è arrabbiata molto. Poco dopo, ho continuato a farle dispetti fino a quando lei mi ha dato uno schiaffo. Allora ho capito e le ho detto: -Scusami, a volte non mi trattengo! E così siamo andati in giardino a giocare. Cristiano Molto tempo fa, mia sorella Ilaria stava facendo i compiti e io ero lì in cucina con lei. Ad un certo punto, iniziai a fare “la la la” e mi arrivarono una graffiata e un pugno. All' inizio, restai lo stesso lì con lei, ma poi, quando mia sorella mi picchiò di nuovo, corsi dal papà a piangere per il dolore. Il papà guardò dove mi aveva picchiato mia sorella, ma mi disse che non era niente di grave. Poi restai lì con lui per decidere cosa fare dopo. Infine il litigio non si chiarì. Qualche giorno dopo, mia sorella Ilaria mi disse che le dispiaceva per quello che aveva fatto quel giorno. Irene Ieri sera io e mio fratello abbiamo litigato. Eravamo in camera dei genitori, perchè volevamo vedere la televisione. Mio fratello mi continuava a fare i dispetti e io non riuscivo a stare comoda nel letto.

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Ad un certo punto, Cosma mi ha fatto il solletico e io mi sono arrabbiata. Poi mi ha lanciato un calzino e io gliel'ho nascosto. Infine sono scesa in soggiorno e l'ho detto alla mamma che mi ha promesso che gli avrebbe parlato. Cloe Al mare quando io e mia sorella Sara stavamo giocando, abbiamo iniziato a litigare. Io dicevo che non avevo fatto niente e invece lei diceva che ero stata io a buttarle l'acqua addosso. Dopo però ho ammesso di essere stata io. Infine abbiamo fatto pace, ci siamo abbracciate e ci siamo chieste scusa. Giulia Tre giorni fa, io e mia sorella Letizia abbiamo litigato, perché io avevo fatto una coccola alla mamma. Letizia si è messa a picchiarmi, così ho reagito anch’io usando le mani. Alla fine, la mamma ci ha sgridate però ha sgridato di più lei, comunque un po’ tutte e due. Io e Letizia, però abbiamo continuato a litigare e lei mi ha detto: - Io non gioco più con te!!!. Il giorno dopo non ho giocato con lei. La mamma era al lavoro e il papà guardava la tele, perciò ho deciso di giocare da sola. Alla fine, naturalmente, abbiamo fatto pace .

Daniela Qualche mese fa io e Joelle abbiamo litigato, come sempre. Durante l’intermensa, stavamo giocando a maestre e ad un certo punto è scoppiato un litigio furibondo, perché volevamo fare tutte e due le maestre. Però alla fine abbiamo fatto pace. Giorgia

Molto tempo fa, quando avevo sei anni e mi trovavo in macchina con il miei cugini Giulia e Massimo è avvenuto un litigio che ricordo ancora. Ad un certo punto, Massimo ha messo una mano nella tasca della portiera e ha preso le mie cuffie: ha cominciato a tirarle e me le ha rotte!!!!!!!!!!!!!!!!!! Allora ho cominciato a piangere come una fontana . Massimo mi ha dovuto chiedere scusa un milione di volte prima che io lo perdonassi.

Dora

Due mesi fa, ho litigato con mia sorella per decidere chi doveva tenere il cane. Lei ha cominciato a picchiarmi e io ho contrattaccato e ho ripreso il cane. A quel punto, mia sorella ha proposto di fare un gioco in due, abbiamo giocato un po’, poi mi sono stancato e ho preso il cane. Mia sorella si è arrabbiata ed è andata in bagno, si è chiusa a chiave e ha pianto. Io allora ho giocato un po’ con il cane e poi glie l’ho dato e l’ho lasciato dieci minuti da solo con mia sorella. Alla fine abbiamo fatto pace, giocando cinque minuti ciascuno. Andrea B. IO E IL GATTO DI MIA ZIA SILVANA Un giorno, io e mia sorella Sara siamo andate a casa di zia Silvana. Appena entrate, abbiamo visto un meraviglioso gatto di nome Pallina.

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Abbiamo giocato con il gattino e ci siamo divertite tanto, poi abbiamo mangiato e dormito con la zia. Il giorno seguente, io e mia sorella non volevamo andare subito a casa, perciò la zia ha detto ai miei genitori che andavamo dalla nonna a mangiare. Io e mia sorella ci siamo divertite moltissimo! Giulia UN GIORNO SPECIALE Sono stato con la mia famiglia in Germania per tre giorni, siamo stati a Dussedorf, Aachen e Coline. Ho visitato una torre alta e ho fatto delle foto bellissime . Al ristorante ho ordinato sempre la carne e ho assaggiato il gulash. Sono salito sui tram e ho scoperto che l'inglese è molto importante. Con mamma e papà ho visto il fiume più lungo della Germania, il Reno; c’erano tante barche merci. Infine sono stato sull’aereo, è stato impressionante e bello. Quando decolliamo e quando atterriamo è proprio emozionante... Ho anche visto che spruzzavano un liquido sulle ali dell’aereo. Francesco

LA DESCRIZIONE LA PRUGNA La prugna è un frutto a forma rotonda e di color viola. Ha un profumo di fiore e ha la buccia liscia e fredda. Ha un sapore dolce e a volte aspro. Ines LA BANANA La banana è a forma di luna ed è di colore giallo, ma se è troppo matura ha delle macchie nere; sotto la buccia, la banana è di colore giallo chiaro. Questo frutto se cade fa poco rumore. La banana ha un profumo buono che fa venir voglia di sbucciarla e mangiarla. La sua buccia è liscia e fresca e la polpa all’interno è morbida. La banana ha un sapore molto dolce e gradevole ma è un po’ asciutta. Questo frutto fa molto bene, è sostanzioso e dà energia. Mattia LA FRAGOLA La fragola e' rossa e se la si osserva bene si nota che ha dei puntini. Sopra ha delle foglioline verdi e se la tocchi a volte e' un po' dura. Ha un sapore delizioso, dolce e un po' asprigno. Il suo profumo e' dolce e invitante. Beatrice IL MANDARINO Il mandarino è a forma di sfera, è di un arancione acceso ed è piccolo come un pugno. Se lo faccio cadere, produce un suono lieve. Odora di agrumi, la sua boccia è ruvida e fredda. Quando lo mangio, sento un sapore a volte aspro, altre volte dolce, sempre piacevole. E’ ricco di succo dissetante, ma purtroppo contiene anche dei semi amari. La polpa è divisa in tanti spicchi protetti da una pellicola trasparente. Marco P.

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IL MANDARANCIO Il mio mandarancio è rotondo e di colore arancione. Quando lo sbucci fa un fruscio. Il mio mandarancio profuma di agrumi, la superficie è ruvida e tiepida. Il sapore è dolce e gradevole. Oscar LA PICCOLA FRAGOLINA ROSSA Un giorno d’estate mentre stavo giocando con la palla, sono andata a vedere i vasi di fragole nel mio giardino. Quando ho visto il primo vaso, le fragole erano tutte verdi, ma dopo ho visto una piccola fragolina ed era l’unica rossa: aveva una forma come un cuore, aveva un colore come una rosa rossa con tanti puntini. Poco dopo, l’ho annusata e aveva un profumo delizioso e allora, poiché avevo voglia di mangiarla, sono andata a lavarla. Quando l’ho toccata era un po’ ruvida e fredda e mangiandola mi sono accorta che aveva un sapore dolce ed era buonissima. Arianna IL POMPELMO ROSA Il pompelmo è un frutto autunnale, ha una forma rotonda leggermente più grossa dell'arancia. La buccia è arancione e un po' rosa, ha un profumo leggermente fresco e quando la tocco non è liscia ma porosa; se lascio cadere il frutto per terra fa un tonfo. Quando si apre, il pompelmo rosa ha un profumo aspro. All'interno è di un colore rosa acceso e si può ammirare la forma triangolare degli spicchi. Quando si tocca l'interno, il frutto è bagnato e liscio. Ha un sapore aspro e allo stesso tempo dolce, a me ricorda l'autunno. E' buono e ricco di vitamine, a me piace tanto!!!!!!!! Serena LA MELA La mela ha una forma rotonda e può essere di colore giallo, verde e rosso. La superficie è liscia ma può essere anche rugosa. La mela non ha odore. Il sapore è molto gradevole e molto dolce. Cristiano IL MANDARINO Il mandarino è di forma rotonda e di colore arancione con le foglie verdi. E' di dimensioni piuttosto piccole. La buccia ha un profumo dolce. La buccia è ruvida, le foglie sono lisce ed è freddo. All'interno ha spicchi arancioni è morbidi che si possono mangiare. Gli spicchi sono pieni di succo dolce. Cloe LA MELA Oggi voglio descrivere la mela. A prima vista si può notare che la sua buccia ha vari colori in base alla maturazione, i suoi colori sono: rosso, verde e giallo. Aprendola, si può notare che la polpa è bianca e ci sono vari noccioli. Se noi la tocchiamo è solida e il suo gambo è molle, diciamo che si lascia andare.

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Se io la getto sul tavolo, fa un rumore assai forte. La mela ha un profumo memorabile e ti fa capire che la mela è invitante. Quando la mangi esce il succo. Alcune mele sono aspre e alcune mele sono dolci. Secondo il mio parere, una mela al giorno toglie il medico di torno. Emma IL MANDARINO Il mandarino è un frutto invernale arancione, tondeggiante con la buccia liscia. É ricoperto da puntini e se lo schiacci esce un liquido molto profumato. Il mandarino fa parte della famiglia degli agrumi. Certe volte ha il picciolo con attaccate le foglie che io ho sempre visto verdi. Se lo schiaccio, fa uno strano rumore simile a “ciski! ciski!ciski!”. Quando lo sbucci, devi stare attenta a non fargli un buco altrimenti esce tutto il succo e dopo a me e a mia sorella non piace più e lo diamo alla mamma o al papà. Quando lo sbucci inoltre, rimane attaccata la parte bianca interna della buccia e se è tanta, in bocca sembra di avere la carta. Il mandarino è diviso in spicchi e di solito sono circa nove. Solitamente è succoso, può essere dolce o aspro. Il succo è dentro una specie di “sacchettino”. Ce ne sono tanti e molto piccoli che riempiono lo spicchio. A me piace mangiarlo sia caldo che freddo. Daniela IL KIWI Il frutto che voglio descrivere è il Kiwi. Il Kiwi quando è tagliato a metà sembra un cerchio, mentre da fuori assomiglia un po’ ad un uovo. Il Kiwi, fuori è marrone, all’interno è verde un po’ bianco e dentro ha dei semini neri. Il Kiwi è un frutto profumato. Il Kiwi è dolce. La buccia del Kiwi è marrone ed è ricoperta di tanti pelini. Il Kiwi non fa nessun rumore.

Marco R. LA BANANA La banana è un frutto di colore giallo. E’ morbida e dolce ed ha la forma di uno spicchio di luna. La buccia può diventare marrone quando il frutto è troppo maturo. La banana si può mangiare cruda o utilizzarla per fare dei dolci. A me piace tanto.

Giorgia IL MANGUSTIN Il mangustin è un frutto africano. Ha la forma di un pomodoro ma non di quelli piccoli, ma di quelli grandi. E' di un viola melanzana ed il suo profumo è delicatissimo. Ha la buccia liscia ma è molto dura da togliere . Dentro ci sono tanti spicchi; è dolce e con il nocciolo dentro. Ha un sapore tutto suo ed è impossibile confonderlo con altri frutti!!!!!!

Dora IL MANDARINO Il mandarino è arancione e il suo picciolo è verde. E’ molle, fragile e profuma di succo di arancia. E’ pieno di buchini neri ed è molto piccolo. Nel mandarino ci sono nove spicchi che hanno delle strisce bianche. E’ acido, ha tanta polpa ed è succoso. Dentro il mandarino, dietro la buccia è bianco e fra gli spicchi c’è un buco.

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Uno spicchio è piccolo e fragile. Se lo faccio cadere, fa un leggero rumore, ma non si rompe. Profuma di mandarino e dentro gli spicchi ci sono dei semi. Andrea B. Il KIWI Il frutto che voglio descrivere è il kiwi. Se chiudo gli occhi e lo tocco sento che punzecchia come se avesse degli spini. Con la vista vedo che è marrone, ma se guardo meglio ha delle sfumature verdi ed è ricoperto da tanti "peli". Il kiwi non ha il picciolo, ma in compenso si vede dove era attaccato. Infine vorrei dire che quando cade non fa tanto rumore. Quando lo mangio, certe volte è asprigno ed altre no.

Irene L’ANANAS L’ananas è un frutto un po’ lungo e dritto. Fuori è giallino e marroncino. Dentro è marroncino e verde chiaro. L’ ananas è un frutto abbastanza grande. Io tengo sempre gli ananas nel cestino della frutta. Quando lo faccio cadere fa un rumore piacevole e rotola. Quando è maturo profuma di dolce ed è piacevole, ma quando è troppo maturo puzza. Sulla superficie, quando lo tocco, punge tantissimo. L’ananas ha un sapore dolce e gradevole. Yassen LA CILIEGIA La ciliegia è un frutto rotondo e rosso scuro. E’ liscia e quando cade rotola. Ha un odore buono. Quando cade, la ciliegia fa un rumore sordo. La ciliegia è fredda, liscia e vellutata. Ha un sapore buono, dolce e gradevole. Badar LA PESCA La pesca è rotonda. E’ gialla e arancione quando è matura, e rossa quando è marcia. La pesca è un frutto abbastanza grande. Io tengo le pesche nel cestino della frutta. La pesca quando cade fa un po' di rumore. La pesca ha un buonissimo odore. È anche liscia, è dolce e gradevole. La pesca è buonissima. Zakaria IL MIO ASTUCCIO Il mio astuccio e' abbastanza grande, di colore verde e rosso e ha tre cerniere. Sopra ci sono disegnate una tartaruga e una lumaca che fanno una gara di corsa. Lo tengo sempre sul mio banco oppure in cartella. Nella prima cerniera ci sono i pastelli. Nella seconda tasca ci sono le biro. Nella terza

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cerniera ci sono i pennarelli. Quando mi cade produce un rumore forte. Il mio astuccio e' morbido e liscio. Profuma di scuola. Joelle IL MIO PUPAZZO Oggi, ho deciso di descrivere il mio pupazzo che è una tartaruga. Me l’ hanno regalata quando sono nato. Il mio pupazzo ha la pancia rotonda come la sua testa. Non è tanto alto, è alto quasi come la mia mano. Si chiama Tati è tutto verde con la faccia rosa chiaro. La fronte è azzurra con un piripicchio sulla testa. Il mio pupazzo odora di lavanda, perché spesso la mamma lo lava in lavatrice. La mia tartaruga non ha nessun sapore. La sua testa è morbida, invece la sua pancia è dura. Il mio pupazzo pesa pochissimo, ma quando la faccio cadere sembra che cada qualcosa di pesante. Io voglio tanto bene alla mia tartaruga Tati. Marco R. IL MIO LIBRO Il mio libro di Geronimo Stilton ”Viaggio nel tempo 2” è a forma di parallelepipedo. La copertina è di colore oro, bianco, rosso e verde con un bel disegno che mi dà allegria. Se tocco la copertina, sento che il disegno in alcune parti è piatto, mentre in altre è in rilievo. Quando lo faccio cadere, produce un suono sordo, perchè è formato da tante pagine e quindi è pesante. Odora d'inchiostro. A me questo libro piace molto, perchè racconta storie ambientate nel tempo dei romani, dei maya e del “ Re Sole.”

Marco P. LA MACCHINA DEL CAFFÈ La mia macchina del caffè è di forma rettangolare e di colore bianco E' vicina alla macchina che fa la schiumetta e anche al microonde. Quando deve fare il caffè, fa uno strano rumore. Odora di caffè. Sopra e ai lati è liscia e davanti un po’ meno. Giulia IL MIO PELUCHES CUORICINO Il giorno della mia festa di compleanno un mio amico Marco Loiacono mi ha regalato un peluches di colore rosso, bianco, nero e rosa brillantinato. Con le mani tiene un cuore rosso, ha la forma di orsetto, è di grandezza media ed è seduto. Se lo faccio cadere, fa un rumore un po’ fastidioso, perché i suoi occhi e il suoi naso sono fatti di plastica dura. È molto profumato e mi ricorda il gelsomino. Quando lo tocco da un lato è morbido e liscio, mentre dall’altro è duro. Da una parte è caldo, invece il naso e gli occhi sono freddi. Ogni sera lo porto sempre a letto con me. Arianna

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IL MIO OROLOGIO Il mio orologio e' bianco e rosa. Sul cinturino ha otto buchi e la scritta “vagary”. Ha i numeri e le lancette delle ore e dei minuti fluorescenti, poi ha anche la lancetta che segna i secondi. Se tocco il cinturino e' di gomma e se appoggio l'orecchio sul vetro si sente “tic, tac, tic, tac”.

Beatrice

IL MIO DIARIO

Il mio diario è nero con dei disegni di dinosauri. La copertina è di cartone e le pagine sono di carta sottile. Quando cade fa molto rumore, ha una forma rettangolare.

Kevin Bonalumi

LA TELEVISIONE La televisione è un apparecchio a forma rettangolare e di diverse dimensioni, di solito è di colore nero, però può essere anche di diversi colori. Trasmette programmi per adulti e per bambini. A me piacciono molto i cartoni animati e i film.

Ines LA BARBIE La mia barbie è alta e magra. Ha un viso dolce e magro, gli occhi azzurri, un piccolo naso e la fronte alta. Ha una bocca sorridente, le orecchie piccole e i capelli lunghi e biondi con “mechès” verdi. Indossa una gonna a "palloncino", fatta con una stoffa a pois di colore rosso, azzurro e fucsia, una camicetta nera e in vita porta una cinturina violetta. Ai piedi calza delle bellissime scarpe col tacco nere e aperte sul davanti. I suoi vestiti sono morbidi, i capelli lisci e il corpo duro. A me piace giocare con lei!!!!!!!!!! Cloe Il MIO CAMINO Il mio camino è molto grande, ha una forma rettangolare ed è di colore bianco e marrone. Il camino si trova a metà parete. Ogni tanto scoppietta. A volte, quando si carica la legna, esce puzza di fumo. Quando è acceso scotta, quando è spento la superficie è fredda e ruvida. Cristiano IL MIO TRONCO PORTA FORTUNA Io ho un tronco della felicità. La sua forma assomiglia a quella di un folletto. Ha occhi naso e bocca ed è molto carino e simpatico. Il suo colore è marrone. Gli hanno scavato un viso con occhi neri, bocca rossa e naso a punta, con le sopracciglia bianche. Il suo corpo è un tronco ed è un porta fortuna. Quando cade, il rumore assomiglia a quello di un albero caduto. Il suo profumo è sgradevole, perchè è fatto di legno. La superfice è ruvida. Oscar

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LA CANDELA La mia candela ha una forma cilindrica ed è di colore rosso . E' alta circa dieci centimetri. Quando cade, (meglio di no), va in mille pezzi, perchè la cera è molto fragile. E' molto liscia però non è lucida, ma opaca. Non so che sapore ha, però so di certo che non va mangiata. Dora IL MIO PELUCHE ELEFANTINO Il mio peluche del cuore si chiama Elefantino, io ci sono molto affezionata. Lo uso per dormire e a volte per giocare. Ha una magnifica maglietta rossa a strisce bianche. Elefantino è alto trentotto centimetri, pesa quattrocentosessanta grammi, è grigio, ha una proboscide lunga quindici centimetri, ha un ciuffetto nero sulla testa, occhi dolci e le orecchie grandi. Quando cade, Elefantino fa un rumore leggero come quando cadono dei sassolini. Profuma come me e del mio letto; Elefantino è molto morbido, vellutato, caldo e liscio. Gli occhi però sono più ruvidi. Non vedo l'ora di andare a letto con il mio peluche Elefantino per coccolarlo!!!! Serena UN LAMPADARIO DI CASA MIA Sopra il tavolo in sala da pranzo c’è un lampadario con una barra centrale a forma di lungo parallelepipedo. A questa barra sono applicate sei lampadine rotonde. Tutta questa struttura è appesa al soffitto grazie a due fili d’acciaio sottili e tesi e uno in plastica collegato alla corrente elettrica. Il lampadario è color argento e toccandolo sento che è liscio e freddo. Quando è acceso illumina molto il tavolo e il salotto. Andrea C. DESCRIVO UN OGGETTO DI CASA Oggi descriverò una Barbie. Me l’ha regalata mia zia che si chiama Monica. I suoi cappelli sono biondi con dei fili luccicanti, ha un gilet argento, una maglia rosa, una gonna rosa e dei pantaloni rosa. La tengo sulla mensola della mia cameretta. Lei muove le braccia solo con il mio aiuto. Quando la scuoto, si sente appena un rumorino, invece quando la collego al suo cucciolo prima di tutto il cucciolo vola e poi lei fa un rumore molto più forte. Quando la annuso, mi sembra di sentire un odore di plastica. La sua superficie è liscia tranne una piccola parte che, a causa della sua tuta spaziale e super accessoriata è un po' ruvida.

Emma

RIELABORAZIONE DI UNA FIABA: LA PERFIDA BIANCANEVE

C’era una volta un regno in cui viveva una fanciulla di nome Biancaneve. Biancaneve era antipatica e viziata. Con lei viveva la matrigna, una regina buona e dolce, che cercava in tutti i modi di accontentarla.

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Ma un giorno Biancaneve scacciò la regina buona, perché non aveva lucidato le scarpe e non aveva stirato i vestiti. La regina, triste e sconsolata si perse in un bosco e incontrò due coniglietti di nome Serena e Cristiano. I due coniglietti decisero di aiutare la regina buona seguendola al castello. Arrivati a castello, la regina si accorse che i due coniglietti erano magici perché la stavano seguendo volando. Biancaneve sentì un rumore e uscì del castello infuriata chiamando il suo drago. I due coniglietti protessero dalle fiamme e riuscirono a sconfiggere il drago. Alla fine la regina riuscì a far cambiare idea a Biancaneve e vissero felici e contenti.

Cristiano e Serena

C'era una volta un regno in cui viveva una fanciulla di nome Biancaneve. Biancaneve era antipatica e viziata e faceva i dispetti a tutti. Con lei viveva la matrigna, una Regina buona e dolce, che cercava in tutti i modi di accontentarla. Ma un giorno Biancaneve scacciò la Regina buona perché voleva il castello tutto per sé, quindi andò nella cantina sotterranea. La Regina, triste e sconsolata, incontrò una famiglia di topi, due topini e due topine che vennero in suo aiuto e le chiesero cosa le fosse successo. Lei raccontò tutto ai topi e loro decisero di aiutarla. Decisero di andare nel castello della cattiva Biancaneve a prendere l'antidoto e lo fecero bere sia a Biancaneve, sia alla Regina. Biancaneve diventò buona e la Regina diventò cattiva. Così vissero felici e contenti.

Inés e Cloe C’era una volta un regno in cui viveva una fanciulla di nome Biancaneve. Biancaneve era antipatica e viziata e faceva i dispetti a tutti. Con lei viveva la matrigna, una regina buona e dolce, che cercava in tutti i modi di accontentarla. Ma un giorno Biancaneve scacciò la regina buona, perché voleva avere tutto il regno. La regina andò in un prato e incontrò una volpe magica. La volpe magica aiutò la regina buona con il suo mezzo magico che era una sfera magica. La volpe e la regina buona decisero di andare al castello. La regina con la sfera magica della volpe fece tornare buona Biancaneve. Biancaneve cercò di fermare la regina e la volpe, ma ormai era troppo tardi. Alla fine, la regina e la volpe fecero diventare buona Biancaneve e vissero tutti felici e contenti.

Mattia C’era una volta un regno in cui viveva una fanciulla di nome Biancaneve. Biancaneve era antipatica e viziata e faceva i dispetti a tutti. Con lei viveva la matrigna, una regina buona e dolce che cercava in tutti i modi di accontentarla. Ma un giorno Biancaneve scacciò la Regina buona perché voleva diventare lei la regina.

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La Regina fuggì in una foresta incantata, poi andò in una caverna, per non farsi vedere da nessuno. Triste e sconsolata incontrò un cane a tre teste. Insieme decisero di andare nel castello della cattiva Biancaneve e sentirono che la “regina” Biancaneve licenziava tutta la servitù. La Regina buona entrò nel castello e Biancaneve venne obbligata a diventare buona. Alla fine, la Regina fece pace con Biancaneve e vissero felici e contenti. Andrea, Giulia, Yassen C’era una volta un regno una fanciulla di nome Biancaneve. Biancaneve era antipatica e viziata e faceva i dispetti a tutti. Con lei viveva la matrigna, una regina buona e dolce che cercava in tutti i modi di accontentarla. Ma un giorno Biancaneve scacciò la regina buona perchè non le aveva comprato il diario che voleva. La regina andò da sua sorella Amelia che la ospitò. Un giorno arrivò un uccellino che la condusse in un paese incantato. In un bosco incontrò un folletto che era disposto ad aiutarla. Il folletto le porse una bottiglia piena di succo di limone magico e le disse che doveva farlo bere a Biancaneve. La regina arrivata a castello servì a Biancaneve un bicchiere di quel liquido fatato. Biancaneve lo bevve e divenne la principessa delle fate e, magicamente, anche la regina diventò una splendida fata e vissero tutti felici e contenti. Emma e Daniela C’era una volta un regno in cui viveva una fanciulla di nome Biancaneve Biancaneve era antipatica e viziata e faceva i dispetti a tutti. Con lei viveva la matrigna, una regina buona e dolce che cercava in tutti i modi di accontentarla. Ma un giorno Biancaneve scacciò la regina buona perché la regina era diventata più bella di lei. Così la regina si ritrovò sola in una montagna isolata. triste e consolata, incontrò i sette elfi magici, ognuno di loro aveva una penna magica di pavone. I sette elfi magici decisero di aiutare la regina e andarono al castello della cattiva Biancaneve. Fecero poi un incantesimo a Biancaneve per farla diventare buona. Alla fine, la regina e Biancaneve incontrarono due bei ragazzi e si sposarono. La regina andò a ringraziare i setti elfi e i suoi amici. E vissero felici e contenti.

Arianna & Marco R.

C’era una volta un regno in cui viveva una fanciulla di nome Biancaneve, era antipatica e viziata e faceva i dispetti a tutti. Con lei viveva la matrigna, una regina buona e dolce che cercava in tutti i modi di accontentarla. Ma un giorno Biancaneve scacciò la regina buona perché voleva dei funghi da mangiare e mandò la regina nel bosco a prenderli. La regina, triste e sconsolata incontrò un cane a tre teste che le chiese: -Come posso aiutarti?

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La regina rispose che l’ aveva mandata Biancaneve in cerca di funghi da mangiare. Allora il cane a tre teste la portò in un regno di funghi dove raccolse funghi in abbondanza. Insieme decisero di andare nel castello della cattiva Biancaneve e le dissero di smetterla di comportarsi così male. Alla fine, la regina potò i funghi a Biancaneve ed ella, dopo averli mangiati, diventò buona e vissero tutti felici e contenti.

Giorgia C'era una volta, un regno in cui viveva una fanciulla di nome Biancaneve. Biancaneve era antipatica e viziata e faceva i dispetti a tutti. Con lei viveva la matrigna una regina buona e dolce che cercava in tutti i modi di accontentarla. Ma un giorno Biancaneve scacciò la regina buona perché voleva diventare regina. La regina se ne andò triste vicino a uno stagno. Sconsolata, incontrò un mago di nome Gigi che voleva aiutarla. Insieme decisero di andare nel castello dalla cattiva Biancaneve e farla diventare buona con un incantesimo. Alla fine, la regina assieme al suo adorato mago corse al castello per dare la pozione a Biancaneve. Credendo che fosse una nuova bibita, Biancaneve la bevve e divenne la persona più brava del mondo. La regina e il mago andarono al castello e si sposarono. La regina ebbe molti bimbi e vissero tutti felici e contenti

Irene e Joelle

LA FAVOLA

BEATRICE LA STELLA MARINA E MARCO IL DELFINO C'era una volta nel mare un delfino di nome Marco. Marco non aveva amici, perché i suoi genitori non lo facevano mai uscire di casa da solo. Un giorno, arrivò una stella marina di nome Beatrice. Beatrice era buona, gentile, educata e rispettosa. Beatrice chiese Marco cosa stava succedendo e Marco rispose che era triste, perché non aveva amici. Allora Beatrice disse che neanche lei aveva amici e dopo queste parole Marco si commosse. Si chiedeva perché una stella marina bella come lei fosse sola. Alla fine, Marco e Beatrice diventarono amici e ritrovarono la felicita', così scoprirono che chi trova un amico trova un tesoro. Beatrice LA TIGRE E IL CERBIATTO C'era una volta una tigre che scorrazzava nelle praterie della savana. Un giorno, la tigre annoiata e affamata decise di andare sotto la quercia ad aspettare qualche spuntino da mangiare. Dopo un po', un cerbiatto si avvicinò e innocentemente le chiese: -Vuoi giocare con me? La tigre pensò che si sarebbe divertita un po' e poi avrebbe mangiato il cerbiatto. La tigre, compiaciuta, rispose di sì e insieme cominciarono a giocare ad acchiapparella. Si divertirono talmente tanto che giocarono tutto il giorno. La tigre si fermò e disse:

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-Vado a bere, vieni anche tu? Il cerbiatto rispose: -Va bene, anche io ho molta sete adesso! Mentre stavano andando al laghetto, la tigre pensò che arrivati sul posto si sarebbe mangiata il cerbiatto. Però quando vi arrivarono, la tigre un po' triste pensò che se avesse mangiato il cerbiatto non avrebbe più potuto giocare e divertirsi con nessuno. Quindi la tigre ci ripensò e decise di lasciare vivo il cerbiatto. Chi trova un amico trova un tesoro. Serena LA LUMACA E IL CERBIATTO C'era una volta una lumaca che viveva in pianura e non era abituata alle salite di montagna. Un giorno, però, incontrò lungo il suo cammino un sentiero ripido e pieno di sbalzi. Sapeva che in cima avrebbe trovato un prato di lattuga, ma pensò che con la sua lentezza ci avrebbe impiegato dieci anni. Decise comunque di avviarsi, ma all'improvviso un cerbiatto la fermò e incuriosito le chiese cosa facesse da quelle parti. La lumaca gli spiegò che voleva andare a mangiare la lattuga, allora il cerbiatto si offrì di accompagnarla e la fece salire sulla testa. Quando arrivarono in cima il cerbiatto e la lumaca si fecero una bella scorpacciata!!!!!!!!!!!!! Chi trova un amico trova un tesoro. Dora IL GORILLA SENZA AMICI C’era una volta un gorilla di nome Martino che doveva sconfiggere un drago per prendere il diamante più lucente. Dopo un po’ lo sconfisse e così trovò il diamante che era infilato in una buca profonda. Passò di lì la fata Anna con la sua bacchetta Brillina che fece comparire un cucciolo di talpa. Martino chiese alla talpa se voleva aiutarlo a raggiungere il diamante in fondo alla buca. Lei gli rispose di sì. Insieme decisero di vendere il diamante e di usare i soldi ricavati per comprare una cornice a forma di cuore per metterci una loro foto. I due rimasero amici per sempre. Daniela BOBI E LAMPO C’era una volta un cane di nome Bobi che abitava in una foresta e che desiderava andare a trovare la sua nonna che non vedeva da tanto. Per arrivarci doveva attraversare un fiume, ma lui non sapeva nuotare e per questo era molto triste e ogni giorno si fermava sulla riva a pensare come poteva raggiungere l’altra sponda. Un giorno, passò di lì un cavallo di nome Lampo che si avvicinò e gli chiese:- Perché ogni giorno stai qui? Il cane rispose: -Vorrei tanto andare dalla mia nonna, ma per arrivarci devo attraversare il fiume e io ho paura dell’acqua. Tu mi potresti aiutare? Il cavallo rispose: -Ma certo, seguimi, io conosco un ponte che ti permetterà di raggiungere l’altra riva. I due animali partirono insieme, arrivarono al ponte, lo attraversarono e finalmente raggiunsero la casa della nonna del cagnolino.

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La nonna e il nipote si abbracciarono felici e Bobi ringraziò il suo nuovo amico Lampo che l’aveva aiutato a realizzare il suo sogno di riabbracciare la nonna. Mattia IL PAVONE E LA GALLINA C’ erano una volta, in una fattoria, un pavone e una gallina . Il pavone prendeva sempre in giro la gallina, perché lui credeva di essere più bello. Una notte, attratti dal cancello spalancato, il pavone e la gallina fuggirono dalla fattoria. Il giorno seguente, mentre la gallina era in cerca di vermi, il pavone venne avvistato da due cacciatori. Mentre i due gustavano già il sapore del pavone arrosto, arrivò la gallina che, capendo il pericolo, cominciò a beccare i due cacciatori fino a farli scappare. Il pavone non credeva ai suoi occhi!!!! Ringraziò la gallina e le chiese scusa per tutte le volte che l’aveva presa in giro. Da quel giorno il pavone e la gallina furono amici per la pelle. Cristiano IL CANE E LA VOLPE Un giorno d’autunno la zia di Luna le chiese di andare a raccogliere nel bosco fiori e castagne e con lei portò il suo cane. Quando fu dentro il bosco, Luna andò a raccogliere i fiori e qualche castagna, però appena si allontanò il cane si ritrovò da solo. Quando vide una volpe, il cane le chiese aiuto, ma la volpe non lo aiutò, anche se il cane lo supplicò. Alla fine però, la volpe aiutò il cane portandolo fuori dal bosco ed esso le disse che le sarebbe stato riconoscente per tutta la vita. Il giorno successivo, il cane sentì delle urla che provenivano dal bosco e allora andò a vedere cosa succedeva. Vide la volpe in difficoltà e allora lo aiutò. Così il cane e la volpe diventarono amici del cuore e ogni giorno giocarono insieme. Morale: chi trova un amico trova un tesoro. Un gesto d’aiuto è un segno di amicizia. Arianna IL PINGUINO SOLITARIO C'era una volta un pinguino di nome Giò che aveva tantissimi giochi che non voleva condividere con nessuno e quindi tutti gli altri pinguini non lo guardavano. Passava le sue giornate a guardare i suoi giochi ed era triste. Un giorno, la sua mamma gli chiese perché era sempre triste e lui le rispose che aveva tanti giochi, ma nessuno con cui giocare. La mamma invitò dei pinguini del suo gruppo a giocare con suo figlio e con i suoi giochi. Poi disse al suo figlio di non essere egoista. Tutti insieme si divertirono tantissimo giocando. Un giorno, Giò stava passeggiando e cadde nel mare, stava affogando, ma gli altri pinguini le videro e gli vennero in aiuto. Da quel giorno, Giò capì che avere un amico è importante e bello, più che avere tanti giochi. Cloe CORNADORO E LAMORTE In un bosco Irlandese, c‘era un cervo ricco che aveva il doppio dei possedimenti di Paperone.

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Si chiamava Cornadoro. In quel bosco abitava anche un tapiro di nome Lamorte. Era un famoso criminale che cercava di rubare l’oro del cervo. Il tapiro aveva anche un aiutante che si chiamava Occhiteneri. Una sera d’estate Lamorte esclamò: -Ho un piano!!!!!!!!!! Subito, arrivò Occhiteneri e gli chiese: -Cosa c’è ? L’altro rispose : -Ho un piano per diventare ricchi! E glielo spiegò. Dopo un mese, Lamorte e Occhiteneri riuscirono ad entrare nella fortezza di Cornadoro, ma fecero un baccano tremendo e Cornadoro si svegliò e disse a Lamorte: -Perchè mi derubi? Se vuoi ti do metà dei miei possedimenti. Lamorte rispose: -Sono ricco però, mi sento triste. -Tu che sei uno tra gli animali più saggi, sai dirmi perchè sono triste? Il cervo rispose: -Perchè non hai un amico! Perchè non diventi amico di Occhiteneri? Lamorte chiese a Occhiteneri: -Vuoi diventare il mio migliore amico? Occhiteneri rispose: -Certo, ho sempre sperato di esserlo. E così diventarono amici per sempre. Lamorte cambiò nome in Lamico. E’ proprio vero che chi trova un amico, trova un tesoro. Marco P. LA VOLPE E L’ERMELLINO C’erano una volta in un bosco una volpe ed un ermellino. I due erano molto amici, ma qualche giorno prima l’ermellino aveva rubato una preda alla volpe, che non voleva essere più sua amica. Un giorno, la volpe vide un cespuglio di bacche. Si avvicinò e stava per prenderne una, quando si punse. Una spina gli era entrata nella zampa e allora cominciò ad urlare per il grande dolore. L’ermellino sentì le sue urla, le riconobbe e corse subito dalla volpe. Appena la raggiunse, l’ermellino tolse la spina dalla zampa della volpe grazie ai suoi artigli. La volpe sentì subito un gran sollievo e smise di urlare, si voltò e vide che ad aiutarla era stato proprio l’ermellino. Lo abbracciò e lo ringriaziò. Fu cosi che i due tornarono ad essere grandi amici. MORALE: chi trova un amico, trova un tesoro. Andrea C. NERINA E LA SUA AMICA SCINTILLA In una fattoria viveva un cane pastore di nome Tobia insieme ad un gregge di pecore. Questo gregge era formato da cento pecore tutte ubbidienti eccetto una di nome Nerina. Lei era molto vivace e spesso scappava dal recinto, andava in luoghi pericolosi e rovinava gli orti dei vicini. Il cane Tobia, non sapendo chi rovinava gli orti dei vicini, sgridava sempre tutte le pecore che si offesero e non vollero essere più amiche di Nerina.

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Un giorno, mentre il gregge pascolava, Nerina si perse nel bosco e le altre pecore tranne una di nome Scintilla se ne tornarono a casa nel recinto senza avvertire nessuno. Scintilla, invece, si mise subito a cercare Nerina e la trovò impigliata in un cespuglio. La liberò e la portò a casa. Alla fine, le pecore dispiaciute accolsero Nerina con gioia e le fecero una gran festa. Irene

IL RACCONTO DELLA MIA PRIMA COMUNIONE Ieri mi sono svegliata molto agitata, ho fatto colazione, mi sono lavata i denti poi sono andata a cambiarmi. Mi sono messa le calze, i pantaloni, una maglietta bianca, una giacchetta leggera, poi ho messo la vestina e le scarpe nuove. Sono andata in bagno per togliere le mollette dai capelli e ho visto che mi si sono formati i boccoli. Più tardi, tutti insieme siamo andati all'asilo. Lì ci hanno fatto le foto e poi siamo entrati e ho giocato con i miei amici. Successivamente, ci siamo messi in fila e sono arrivate le nostre maestre! Ero felicissima, ma dovevamo partire per fare la processione. Finalmente siamo arrivati in chiesa. Io ho partecipato all'offertorio, ho portato all'altare la busta e finalmente abbiamo preso la Particola. Arrivati al ristorante, abbiamo mangiato e ho aperto i regali: dalla nonna paterna ho ricevuto un orologio della Sector, dalla nonna materna un peluches, un cuscino e un braccialetto d'oro, dalla mamma e dal papà un braccialetto e una collana con il ciondolo a forma di farfalla, da mia cugina due paia di orecchini a forma di coccinella e un braccialetto e da mio fratello i lego di Oceania!!!! Serena Il sette maggio ho fatto la Prima Comunione e quando mi sono svegliato, ero agitato, mi sono lavato, cambiato e ho fatto colazione. Mi sono vestito con un paio di pantaloni blu, una camicia azzurra ed un maglione blu. La vestina bianca era molto lunga. Alle nove e un quarto circa sono arrivato all’asilo e lì ho fatto le foto. Verso le dieci e quindici è arrivato il parroco ed è partita la processione: la banda era davanti e noi eravamo accompagnati dai genitori. A messa abbiamo partecipato alla Comunione mangiando il Pane consacrato. C’erano due preti, il più anziano era lo zio di mia mamma. Dopo la messa, siamo andati al ristorante. Ho mangiato: un piatto di pasta, una cotoletta con le patatine, il gelato, la torta e come contorno formaggio, polpette e salumi. Ho ricevuto anche dei regali: un mappamondo, il Milleniun Falcon Lego, quattro Lego technics due in uno, due porte da calcio, una maglietta del Milan, dei coni per fare allenamento e cinque buste. E’ stata una giornata indimenticabile. Andrea C. La mattina è iniziata con un bel risveglio e ho subito indossato gli indumenti che avrei indossato quel giorno.

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Tra questi c’erano un papillon, una camicia bianca e una giacca blu. I pantaloni erano abbinati alla giacca e alle scarpe . Poiché ho fatto colazione, subito dopo mi sono lavato i denti. Verso le nove e mezza eravamo già in partenza per andare all’asilo dove si sarebbero fatte le foto. Successivamente, ho visto il mio amico Mattia e insieme abbiamo ricordato i vecchi momenti passati insieme. Ci siamo messi in fila e abbiamo aspettato a lungo il parroco, ma prima che arrivasse il parroco sono arrivate le nostre maestre. Più tardi, siamo partiti in processione verso la chiesa. La messa è stata lunga ma quanto è arrivato il momento della Comunione, mi sono proprio emozionato. La festa è stata davvero eccezionale: tutto è andato bene, non c’è stato nessun litigio il cibo era buono e soprattutto i regali erano belli. Non potevo chiedere di meglio! Cristiano Il sette maggio ho fatto la Prima Comunione. Mi sono svegliata alle sei e mezza e sono andata dalla parrucchiera; poi ho fatto colazione. Quando sono tornata a casa, mi sono cambiata e ho indossato ballerine blu, calze bianche e un vestito blu perlato con dei pallini bianchi e un golfino blu. Prima di arrivare all’asilo, ho indossato la tunica bianca, la croce e il cordone bianco. All’asilo ci hanno fatto le foto. Verso le dieci e un quarto è arrivato il parroco e la banda e siamo andati in chiesa. Il momento che mi sono emozionata di più è stato quando il parroco mi ha dato la Particola cioè il corpo di Cristo, però anche gli altri momenti sono stati molto belli. Mi sono emozionata anche quando ho visto i miei parenti, gli amici e le maestre. Quando siamo usciti dalla chiesa, ho salutato tutti i miei parenti, gli amici e le maestre. Successivamente, siamo andati al ristorante La Maresana con parenti e amici. Abbiamo mangiato e poi siamo andati un po’ fuori a giocare. Quando siamo rientrati, ho aperto i regali. Ho ricevuto un orologio, tre braccialetti, un anello, una collana, gli orecchini, soldi e roller. Alla fine abbiamo mangiato la torta. È stata una giornata bellissima. Arianna Ieri mi sono svegliata agitatissima, mi sono alzata, ma era molto presto e quindi sono andata sul divano. Quando anche mia mamma si è alzata, mi sono messa un vestito molto bello sotto la tunica. Successivamente, sono andata all’asilo e mi hanno fatto tante foto e dopo sono arrivate a salutarci le nostre maestre. Dopo un po’, siamo andati tutti insieme in chiesa. Sono andata al mio posto e alla fine della messa mi hanno dato la Particola. Dopo siamo andati a pranzo e abbiamo mangiato: lasagne, arrosto e tiramisù, però non abbiamo potuto mangiare il tiramisù perché io l’ho fatto cadere. Successivamente, ho fatto il rinfresco e c’era anche un gonfiabile. Abbiamo mangiato, bevuto e giocato e poi siamo andati a casa e sono andata a letto. Ero stanca ma felice. Giorgia

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Domenica, mi sono svegliato ed ero ancora assonnato, ma non ero molto emozionato per la Comunione. Poi mi sono vestito con una camicia bianca, un gilet e dei jeans. Siamo saliti in chiesa, abbiamo fatto le foto e mi hanno dato un fiore. Durante la messa, i momenti più belli sono stati quando ho letto e quando mi hanno dato la Particola. A mangiare sono andato al Bigio. Ho mangiato dei bignè con il ripieno di taleggio, la bresaola, l’insalata, un piatto di polenta con la salsiccia, dei ravioli ripieni di taleggio, la carne con un carciofo e una patata, il riso e una fetta di torta. Poi sono andato con un mio amico alle bancarelle e ho comprato un po’ di caramelle e lui ha comprato due uccelli. Al pomeriggio, ho distribuito le bomboniere poi ho fatto una passeggiata. Di regali ho ricevuto un orologio e una tuta da bici. Andrea B. La mattina della mia Prima Comunione ero agitata, ma molto contenta. Alle 8.00 è arrivato mio cugino per pettinarmi e ci ha messo un po’. Io mi sono vestita in fretta, ma sono arrivata all’ asilo un po’ in ritardo. Avevo la vestina bianca di pizzo con le ballerine bianche col fiocco. All’asilo abbiamo fatto le foto, abbiamo giocato, poi ci hanno chiamato e ci siamo messi in fila. In quel mentre, sono arrivate le nostre belle e adorate maestre e le abbiamo abbracciate tanto. Durante la processione c’era la banda che suonava per noi, mentre camminavamo verso la chiesa. A messa il momento più bello è stato quando ci hanno dato la Particola e quando abbiamo cantato. Alla festa c’ erano tutti i miei parenti (59 persone). Abbiamo mangiato: pasticcini, torte, torte salate, fragole, pizze, panini, patatine, bibite... Ho ricevuto anche dei regali: un orologio, la cartella, le ciabatte, le scarpe, due completini, un set per imparare a cucire, un peluches “grande un metro” (venticinquesimo peluches), top model, due collane e un anello… È stata una giornata emozionante Giulia Quando mi sono svegliata, mio papà era agitato e dopo un po’, si è svegliata la piccola peste, cioè mia sorella. Il mio vestito era come quello di una sposa: aveva delle roselline bianche, però il vestito era bianco panna. Avevo anche le ballerine con il tacco e un fiocco sulla punta. Avevo un’acconciatura speciale un codino in alto e i capelli sciolti con i boccoli. All’asilo siamo entrati e ci siamo messi in ordine alfabetico; poi sono arrivate le nostre maestre Anna, Giovanna e Ivonne. Successivamente con la banda che ci accompagnava siamo andati in chiesa con la mamma e il papà per mano e chi ce l’aveva una sorella o un fratello. Dopo aver camminato a lungo, siamo arrivati in chiesa e ci siamo seduti ad un tavolo grande a forma di ferro di cavallo. Era grande perché eravamo in trentasei.

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Io all’Offertorio ho portato l’olio che mi scivolava dalle mani, perché erano sudate e infine quando ho avuto la Particola a me non sembrava che sapesse di vino. Quando siamo arrivati al ristorante, io ho ricevuto anche dei regali: una collana d’argento con un cuore con la mia iniziale cioè la D, una macchina fotografica e un overboard…. E’ stata una giornata emozionante! Daniela Il sette maggio al risveglio non ero agitata. Mi sono vestita con un paio di jeans bianchi, una maglietta a strisce blu e bianche ed un golfino bianco. Quando sono arrivata all'asilo, ho fatto le foto prima da sola e poi con i genitori; più tardi sono entrata per aspettare che iniziasse il corteo. Mentre ci stavamo preparando, sono arrivate le maestre. Quando è arrivato il prete, siamo partiti verso la chiesa con la banda che suonava. Durante la messa, sono stata tranquilla. A pranzo siamo andati ai Quattro Piantoni ed eravamo tantissimi. Purtroppo non c'era neanche un bambino della mia età, allora ho giocato con il cane di mia zia che si chiama Baffo. Il piatto che mi è piaciuto di più è stato il pesce. Prima della torta, ho aperto i regali che mi sono piaciuti tutti. Nel pomeriggio, sono andata alla baracca degli alpini a festeggiare con la mia amica Giulia. E' stato una giornata fantastica Cloe Ieri notte, ero molto agitato. Quando mi sono svegliato, sono andato in cucina a fare colazione, dopo ho fatto la doccia e mi sono asciugato. Mi sono vestito, ho messo i jeans, una camicia bianca, un giubbettino in cotone blu e il papillon azzurro. All’ asilo, abbiamo fatto le foto. Quando ho visto le maestre, ero contentissimo. Alla processione, c’ era un sacco di gente che applaudiva e i miei cugini della Svizzera e mio zio continuava a fare foto e video. Quando siamo entrati in Chiesa, era bellissimo, perché c’era la gente in piedi che applaudiva e i banchi erano tutti pieni. Un altro momento bello è statoquando ci hanno dato le Particole. Alla fine, sul sagrato della chiesa ho fatto le foto e dopo siamo andati al ristorante in Città Alta. Abbiamo mangiato un sacco e dopo è arrivata la torta che era bellissima: si chiama Mimosa e sopra aveva la scritta “Prima Comunione Marco”. Dopo pranzo, ho aperto i regali e nel pacchetto dei miei zii della Svizzera c’ era un orologio computerino, gli evidenziatori, il vangelo e il bianchetto. Ho ricevuto anche i soldi. È stata una giornata speciale. Marco R. Ieri mi sono svegliato, in parte felice e contento, ma anche un po’ agitato. Mi sono messo i jeans, la maglietta bianca, la camicia rossa e nera e la vestina bianca.

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Dopo sono andato all’asilo a fare le foto. Lì sono arrivate per salutarci le nostre maestre, ero contentissimo. Poi abbiamo fatto la processione accompagnati dalla banda. Ho visto mio zio che mi rincorreva per farmi un video. Il momento della Messa che mi è piaciuto di più è stato quando il parroco mi ha dato la Particola. Alla festa, mi sono divertito tantissimo ma uno dei miei momenti preferiti è stato quando ho mangiato la torta: era buonissima!

Mattia

Ieri mi sono svegliata un po' agitata, dopo che durante la notte ho avuto un incubo. Mi sono vestita con una maglietta bianca, una vestina bianca con i brillantini, un coprispalle pesante e la vestina con la croce e un cordone. All'asilo ci hanno fatto le foto e poi c'è stata una sorpresa...sono arrivate le nostre care maestre. Alla processione, verso le dieci e mezza, ero vicino alla mia mamma e al mio papa'. Durante la messa, il momento più bello è stato quando abbiamo cantato la canzone e quando il parroco ci ha dato la Particola consacrata. Alla festa mi sono divertita tanto, perché ho ricevuto un lettore MP3, il ciondolo Dodo, orecchini e una catenina uguale agli orecchini. A pranzo c'erano pizze, polpette, patatine, focaccia, brioches con insalata e affettato, panini con il salmone, polipetti affogati... Nel momento in cui abbiamo tagliato la torta, mia zia mi ha detto che il primo taglio della torta dovevo farlo io. Mi sono divertita tanto. Beatrice Ieri mi sono svegliata alle sette del mattino, nonostante non avessi dormito un granchè la notte. Mi sentivo agitata come le bollicine dell’acqua frizzante. Dopo aver fatto colazione, mi sono vestita con un abito tipo bambola inglese giallo e bianco con delle calze bianche ricamate di fiorellini bianchi e con ballerine bianche con un cuore. Successivamente, sopra il vestito, ho indossato la tunica con il cordone e il crocifisso. Più tardi, io e la mia famiglia ci siamo avviati all’ asilo. All’asilo ho invontrato tutti i miei amici tra cui Cloe, Inès e Irene. Quasi subito ho fatto le foto. Ad un tratto, la banda ha iniziato a suonare e all’improvviso sono arrivate le nostre MAESTRE!!!!!!!!!!!!! Dopo molto tempo dall’arrivo delle maestre, il corteo si è mosso e siamo arrivati in chiesa dove tutti ci stavano aspettando. I momenti più belli della messa sono stati quando il parroco ci ha dato l’Ostia consacrata e quando abbiamo cantato “Ci inviti alla tua festa”. Al ristorante ho mangiato quasi tutto e mai mi sono divertita di più. Quando ho aperto i regali, ero emozionatissima. Ho ricevuto un braccialetto doppio con un orsetto, un braccialetto rosa con l’orsetto della dolcezza, un orologio, degli orecchini, un altro braccialetto e i pattini di SOY LUNA. Che cosa posso dire, questa giornata mi è piaciuta molto e i confetti erano proprio buoni!!!! Erano alla frutta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Emma

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Ieri al risveglio ero emozionata e felice, mi sono vestita e sono andata dalla parrucchiera. Quando sono tornata a casa, mi sono cambiata i vestiti e ho indossato una gonna bianca con ricamati dei fiori, una maglietta blu con un fiocco, le ballerine nere e le calze color panna con i pois. Successivamente, ci siamo incamminati verso l'asilo dove abbiamo fatto alcune foto con le nostre vestine bianche e abbiamo incontrato pure le maestre. Dopo un po', ci siamo incamminati verso la chiesa. Nella processione c'era anche la banda. I momenti che mi sono piaciuti di più sono stati quando ho letto al microfono e il momento della Comunione. Alla festa c'erano almeno dieci portate e ho notato che anche altre bambine che c'erano al ristorante avevano ricevuto la Prima Comunione. La torta era buonissima e sopra c'era scritto con il cioccolato: Prima Comunione Irene. Ho ricevuto anche dei regali: un paio di pantaloni, una maglietta, un lego friends, un orologio e un dischetto della Wii che si chiama Mario Party nove. E' stato il giorno più bello della mia vita. Irene Ieri mattina, quando mi sono svegliato, ho bevuto il latte. Mi sono vestito con i jeans, la camicia, un maglione e la vestina e poi sono andato all'asilo con i miei genitori. All'asilo è arrivata la banda e sono arrivate anche le maestre Anna Lorenzi e Giovanna Messori. Davanti alla processione c'era la banda che ci ha accompagnato in chiesa. A messa abbiamo cantato e ascoltato le parole del parroco. Alla festa ho mangiato: prosciutto, patate, ravioli e torta. Ho ricevuto anche dei regali: un orologio con un cinturino di ricambio, la cartella, un astuccio e anche dei soldi. Oscar Ieri mattina, quando mi sono svegliata, ero agitata ma anche un po’ assonata. Poi sono andata a vestirmi e ho indossato un vestitino blu con delle strisce bianche e le calze in tinta. All’asilo abbiamo fatto le foto e mentre ci preparavano per partire sono arrivate le nostre adorate maestre Anna e Giovanna e alla fine ci siamo incamminati verso la chiesa. Mentre andavamo in Chiesa ho visto la mia bisnonna che era da tanto che non la vedevo e mi ha fatto molto piacere rivederla! La messa è stata molto emozionante, ma soprattutto quando abbiamo mangiato l’Ostia. Poi alla fine della cerimonia siamo andati a pranzo a un ristorante di nome Bettola. La cosa più buona e stata il sorbetto (analcolico). Ho ricevuto anche molti regali: il dodo a forma di stella marina che significa chi mi trova è Felice, un sacco a pelo, un orologio a due giri, la bici con le marce dietro e davanti, la forchetta, il coltello ei cucchiai con inciso il mio nome . E’ stata una giornata davvero emozionante !

Inès

Ieri mattina, mi sono svegliato normalmente, ho fatto colazione e ho visto mamma, papà e mia sorella pronti. Allora mi sono ricordato che c’era la prima Santa Comunione. Mi sono vestito con jeans e maglietta di Star Wars e poi ho indossato la tunica. Io e la mia famiglia poi siamo andati all’asilo per fare le foto.

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Ad un certo punto, sono arrivate anche le maestre. Appena è arrivato il parroco, siamo partiti in processione fino alla chiesa. A messa il mio momento preferito è stato quando ho visto le maestre e quando ho ricevuto la Particola consacrata. Alla festa non ho mangiato nulla di nulla e ho solo giocato con i miei cugini. E’ stata una bella giornata!

Kevin Ieri, quando mi sono svegliata, non ero agitata. Mi sono vestita con un abito a fiori tutto colorato, le calze bianche e le scarpe bianche. Ho indossato anche un cerchietto con un fiocco bianco. Alle nove e mezza siamo andati all'asilo e abbiamo fatto le foto. Sono arrivate le nostre maestre Anna e Giovanna per salutarci e noi ci siamo emozionati. Siamo andati in chiesa accompagnati dalla banda e tutti hanno applaudito. Durante la messa sono stata tranquilla ma mi sono emozionata al momento della Comunione. Alla fine della messa, ho fatto la foto sull'altare e poi siamo andati a festeggiare alla Valle Incantata. Mi hanno regalato due orologi e un paio di scarpe. È stata una bella giornata.

Joelle

LA MIA DOMENICA Domenica mi sono svegliato presto per andare a Vicenza con la mamma, la zia Dorina, lo zio Stefano e la nonna . Quando siamo arrivati, lo zio è andato a fare una gara di corsa mentre noi siamo andati a visitare due musei. Nel primo museo, abbiamo visto le sculture di un pittore e abbiamo ascoltato la sua storia, nel secondo, abbiamo ammirato i dipinti con un altro stile. Mi sono piaciuti entrambi. Abbiamo mangiato in una pizzeria, io ho mangiato la pizza ai wurstel. Infine lo zio ci ha raggiunti e siamo tornati a casa. E ‘ stata una bella giornata. Francesco