Scrittorè N° 1/2013

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Alle 19:06 del 13 marzo 2013, la fumata bianca: i 115 cardinali, che hanno partecipato al Conclave, hanno scelto il successore di Benedetto XVI. C’è stata un’esplosione di gioia della folla riunita in Piazza San Pietro, quando tutti hanno visto la fumata bianca. Alle 20:12 dello stesso giorno il cardinale francese Jean-Louis Tauran ha annunciato: «Annuntio vobis gaudium magnum» che significa: vi annuncio una grande gioia. È stato eletto papa Jorge Mario Bergoglio, con il nome di Francesco. Era l’arcivescovo di Buenos Aires. Le sue prime parole da papa sono state: «Cari fratelli e sorelle, buonasera. I miei fratelli cardinali sono venuti a prendermi quasi alla fine del mondo». Poi ha pregato insieme ai suoi fedeli per Benedetto XVI e ha chiesto al popolo di pregare per lui. Dopo essere stato eletto nella Cappella Sistina, Papa Francesco è stato accompagnato nella sagrestia della Cappella Sistina, nella cosiddetta "stanza delle lacrime" che prende il nome dalle lacrime che i papi nel corso della storia hanno versato appena eletti, per l’emozione. È nato il 17 Dicembre 1936 a Buenos Aires. La famiglia del pontefice è originaria italiana, di Portacomaro, una frazione di Asti. È il 265° successore di Pietro, primo non europeo, primo Francesco, primo dei Gesuiti. M.S. Giudice, F. Bruno Habemus papam! Il Conclave Conclave è un termine che deriva dal latino cum clave, cioè "chiuso con la chiave". Indica la riunione dei cardinali che eleggono il nuovo papa. L'evento storico che diede il nome di Conclave all'elezione dei Pontefici, risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale in modo da metterli in condizioni di decidere al più presto. Anno 2013, Numero 1 Palazzo Montecitorio 2 La Giornata della Memoria 3 Al Planetario tra le stelle 4 Una giornalista tra noi 6 Il gatto con gli stivali 7 Auditorium Parco della Musica 8 Rivalità Milan - Inter 18 SOMMARIO: Notizie di rilievo: Visita a Montecitorio Giornata della Memoria Al Planetario Una giornalista tra noi Il gatto con gli stivali Le classi all’Auditorium Rivalità Milan - Inter FONDAZIONE CRISTO RE SCUOLA PRIMARIA Ce l’abbiamo fatta! Ancora una volta siamo riusciti a pubblicare il giornalino della scuola. Siamo felici per questo e vi invitiamo a leggere tutto ciò che abbiamo prodotto, sperando che vi piacerà. Buon divertimento! La redazione

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Giornalino della Scuola Primaria dell'Istituto Cristo Re

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Alle 19:06 del 13 marzo 2013, la fumata bianca: i 115 cardinali, che hanno partecipato al Conclave, hanno scelto il successore di Benedetto XVI. C’è stata un’esplosione di gioia della folla riunita in Piazza San Pietro, quando tutti hanno visto la fumata bianca. Alle 20:12 dello stesso giorno il cardinale francese Jean-Louis Tauran ha annunciato: «Annuntio vobis gaudium magnum» che significa: vi annuncio una grande gioia. È stato eletto papa Jorge Mario Bergoglio, con il nome di Francesco. Era l’arcivescovo di Buenos Aires. Le sue prime parole da papa sono state: «Cari f r a t e l l i e s o r e l l e , buonasera. I miei fratelli cardinali sono venuti a prendermi quasi alla fine del mondo».

Poi ha pregato insieme ai suoi fedeli per Benedetto XVI e ha chiesto al popolo di pregare per lui. Dopo essere stato eletto nella Cappella Sistina, Papa F r an ce s co è s t a t o a c comp agn a to n e l l a sagrestia della Cappella Sistina, nella cosiddetta "stanza delle lacrime" che prende il nome dalle lacrime che i papi nel corso della storia hanno

versato appena eletti, per l’emozione. È nato il 17 Dicembre 1936 a Buenos Aires. La famiglia del pontefice è originaria italiana, di Portacomaro, una frazione di Asti. È il 265° successore di Pietro, primo non europeo, primo Francesco, primo dei Gesuiti.

M.S. Giudice, F. Bruno

Habemus papam!

Il Conclave

Conclave è un termine che deriva dal latino cum clave, cioè "chiuso con la chiave". Indica la riunione dei cardinali che eleggono il nuovo papa. L'evento storico che diede il nome di Conclave all'elezione dei Pontefici,

risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale in modo da metterli in condizioni di decidere al più presto.

Anno 2013, Numero 1

Palazzo Montecitorio 2

La Giornata della Memoria 3

Al Planetario tra le stelle 4

Una giornalista tra noi 6

Il gatto con gli stivali 7

Auditorium Parco della

Musica 8

Rivalità Milan - Inter 18

SOMMARIO:

Notizie di rilievo:

• Visita a Montecitorio

• Giornata della Memoria

• Al Planetario

• Una giornalista tra noi

• Il gatto con gli stivali

• Le classi all’Auditorium

• Rivalità Milan - Inter

F O N D A Z I O N E

C R I S T O R E

S C U O L A

P R I M A R I A

Ce l’abbiamo fatta! Ancora una volta siamo riusciti a pubblicare il giornalino della scuola. Siamo felici per questo e vi invitiamo a leggere tutto ciò che abbiamo prodotto, sperando che vi piacerà. Buon divertimento!

La redazione

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possono copiare i compiti. Però quando lo sciocco la tocca, la “muraglia” cade e disturba tutta la classe. Nel momento in cui la murag l i a s t a per c adere , l’intelligente chiede di andare in bagno e non viene scoperto. Così lo sciocco non potrà copiare e l’impresa dell’intelligente non potrà fallire!

F. Bruno

Nelle classi ci sono persone intelligenti e persone sciocche. Durante le verifiche, gli intelligenti devono costruire “le muraglie cinesi”, le quali sono fatte di astucci, righelli e altri materiali scolastici. La strategia è quella di non far vedere il compito agli altri, senza far cadere le muraglie. Grazie ad esse, gli sciocchi non

L’11/03/2013 noi, la classe quinta, siamo andati a visitare il Palazzo Monteciorio. Quando abbiamo fatto merenda, c’erano i giornalisti che parlavano davanti alla telecamera di fronte all’entrata della facciata principale “del ‘600”, dove ora entrano i deputati. Nel frattempo, c’erano quattro “grillini” che si volevano registrare e in più volevano lasciare le valigie per andarsi a fare un giro. Siccome erano entrati dalla parte sbagliata non l’hanno potuto fare. Noi siamo entrati dalla parte della facciata “del ‘900”, dove ora entrano i visitatori. Quando siamo entrati, la guida, ci ha fatto togliere le giacche e ci ha fatto fare il check-in. Per fortuna, l’allarme non ha suonato a nessuno! Abbiamo visitato il Transatlantico, la Sala di Aldo Moro, la Sala della Regina e l’Aula dei Deputati. Il Transatlantico è la sala dove i depu ta t i s i r i po s ano e v e n g o n o intervistati. Dopo essere andati nella Sala Aldo Moro, siamo andati alla Sala della Regina. In essa la regina aspettava il re, mentre lui entrava nell’Aula a fare i discorsi. In essa, c’erano molti arazzi tra

cui quello di Mosè che riceve le Tavole della Legge e quello in cui le spezza. C’era anche il libro degli articoli di legge. C’era il fantastico soffitto a cassettoni “Stile Liberty”, d i v e r s o d a q u e l l o d e l

Transatlantico del ‘600 . S ia ne l Transatlantico che nella Sala della Regina i lampadari sono in ferro battuto. Dopo la sala della Regina siamo andati

nell’Aula dove si riuniscono i deputati. La guida, che si chiamava Paolo, ci ha fatto sedere nelle tribune pubbliche e poi ci ha spiegato un po’ di cose.

Scendendo dalle scale per andare a prendere le giacche, alcuni dei nostri compagni si sono persi e abbiamo aspettato un po’. Poi li abbiamo trovati e siamo andati via tutti insieme! Mentre stavamo camminando la maestra è impazzita: ci voleva far prendere il gelato! Noi eravamo tutti contenti. Mentre eravamo alla ricerca di una gelateria il tempo è passato e, purtroppo, siamo dovuti ritornare. Noi eravamo molto dispiaciuti ma la maestra Anna Lisa ha detto che lo prenderemo la prossima volta che ci sarà una gita e faremo una passeggiata in centro!

S. la Macchia, V, Verrecchia, S.S. Andreeva, L. Napoli

Le muraglie cinesi in classe

Visita al Palazzo Montecitorio

“C’era il fantastico soffitto a “C’era il fantastico soffitto a “C’era il fantastico soffitto a “C’era il fantastico soffitto a cassettoni “Stile Liberty”, diverso cassettoni “Stile Liberty”, diverso cassettoni “Stile Liberty”, diverso cassettoni “Stile Liberty”, diverso da quello del Transatlantico del da quello del Transatlantico del da quello del Transatlantico del da quello del Transatlantico del

Seicento”Seicento”Seicento”Seicento”

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CRONACA

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ANNO 2013, NUMERO 1

bambino e una mamma che vanno in un campo di concentramento. Il papà, per non far sapere al bambino la tragedia che stanno vivendo, fa finta che sia tutto un gioco dove si può vincere un carro armato vero. Il papà si sacrifica per salvare la vita a suo figlio. Infatti, viene ucciso a fucilate. Questo film mi fa pensare alla cattiveria delle persone. Grazie a questo film, ho capito anche come venivano trattate tutte queste povere persone, immaginandomi al loro posto. I nazisti dividevano le donne dagli uomini. Gli uomini portavano cose molto pesanti e le donne lavoravano. Ai bambini e alle persone anziane dicevano che dovevano fare la doccia e invece li

portavano nelle camere a gas. Alcuni li uccidevano dentro i forni crematori. film parla anche dell’amore tra padre e figlio e dell’amore tra marito e moglie. Mentre lo guardavo, mi ha fatto come immobi l i z z are : era molto realistico. Nei miei pensieri rimane sia l’amore di quella famiglia che l’odio di quella gente.

G. Garofano

Roma, 28/01/2013 In occasione della Giornata della Memoria abbiamo visto il film “La vita è bella”. La Giornata della Memoria, che è il 27 gennaio, viene celebrata per la liberazione degli Ebrei dai campi di concentramento. I nazisti, comandati da Hitler, un malvagio dittatore, erano quelli che imprigionavano e uccidevano gli Ebrei. Noi abbiamo visto un film

per celebrare questo giorno intitolato “La vita è bella”, di Roberto Benigni. La storia racconta di un papà e un

Il 27 gennaio si celebra una festa che ricorda la liberazione del cam-po di concentramento di Au-switz−Brikenau . Le armate rosse riuscirono a salvare migliaia di ebrei e persone che non accetta-vano le regole di Hitler. Molte persone morivano in questi campi uccise nelle camere a gas, per il freddo ma anche per la fame. Per le classi quarta e quinta della Scuola Primaria e per le classi delle medie è stato proiettato nella sala teatro il film “La vita è bella” di Roberto Benigni. Benigni, nel film, è un ebreo e ha un figlio. Un giorno vengono por-tati in un campo di concentramen-to. Il padre racconta al figlio ciò che vivono in questo campo come un gioco perché vuole che sia sempre e comunque felice. Pur-

troppo, alla fine, questo modo di rendere felice il bambino va trop-po oltre e quindi il padre viene ucciso. Per fortuna, il bambino

incontra la mamma e manifestano il loro amore con un caloroso abbraccio.

V. Verrecchia

Le mie impressioni

La Giornata della Memoria

“Ai bambini e alle persone “Ai bambini e alle persone “Ai bambini e alle persone “Ai bambini e alle persone anziane dicevano che dovevano anziane dicevano che dovevano anziane dicevano che dovevano anziane dicevano che dovevano

fare la doccia e invece li fare la doccia e invece li fare la doccia e invece li fare la doccia e invece li portavano nelle camere a gas.”portavano nelle camere a gas.”portavano nelle camere a gas.”portavano nelle camere a gas.”

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CRONACA

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Nello spazio ci sono diverse galassie e pianeti. Le informazioni al riguardo sono tante. Tutte in un libro di scuola non possono entrare e, visto che noi dobbiamo essere molto informati, la nostra maestra ci ha portati in un posto spaziale “il Planetario”. Appena arrivati, ci hanno fatto mangiare la merenda e, dopo circa un quarto d’ora, siamo entrati in una stanza misteriosa. Il tetto era a cupola e le poltrone formavano un cerchio. In mezzo c’era un apparecchio che non so come definirlo… Ah, sì, spaziale! Era tutto nero e bucherellato. Non so a cosa potesse servire, ma ero sicura che lo abbia scoperto subito. A un certo punto, si sono spente le luci e l’oggetto nero ha cominciato a proiettare stelle. Da un punto della stanza è arrivata una persona con un microfono. Ci ha detto che la notte ci sono dappertutto luci che vengono puntate verso l’alto. L’uomo crede di fare bene ma in questo modo si vedono poche stelle. In realtà le stelle sono molto di più di quelle che vediamo. Se spegnessimo le luci puntate verso l’alto, magari potremmo vedere davvero tutte le

stelle che inviano la loro luce verso la Terra. Ci ha parlato delle costellazioni come il Grande Carro. Dalla terra, qualche volta, vediamo il Grande Carro con la sua splendida forma. Se andiamo nello spazio, per prima cosa vediamo che le stelle non sono allineate. Un’altra cosa che notiamo è che le stel le formano una f igura irregolare. Da questo deduciamo

che il grande carro non esiste. Ci ha parlato anche dei pianeti e del loro giro intorno al sole. Dopo siamo andati al museo. La cosa strana è che su ogni pianeta pesiamo in modo diverso. Su Plutone io peso 2.6 kg e su Marte peso 23.9 kg. È stata di sicuro una bella gita e spero di farne altre belle con la mia classe delle medie.

V.Verrecchia

chiesero subito il suo nome e la sua classe. Lui gli rispose che si chiama Robie e la sua classe era la C. Mr.Black cercò di ucciderlo ma non ci riuscì. Robie tornò dai suoi amici e vissero felici e contenti. A me è piaciuto molto ma n o n v o r r e i rivederlo.

S.S. Andreeva

R o b i e t h e r o b o t , u n a rappresentazione in Lingua Inglese. Il 7 gennaio 2013 la classe quinta è andata a vedere uno spettacolo all’Eliseo, intitolato “Robie the robot". Era tutto in inglese. All’inizio non capivo niente, ma poi ho capito qualcosa. Parlava di un robot che si anima. Il suo nome era Robie. Un giorno arrivò Mr. Black, un cattivo che aveva costruito la città dei robot, il quale disse a Robie che tutti gli volevano male. Mr. Black gli disse di andare alla città dei robot. Robie arrivò e gli

Una giornata tra i pianeti

Spettacolo in Inglese: Robie the robot

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ANNO 2013, NUMERO 1

Gli appassionati di figurine

Zanetti e El Shrawi». Invece, quelli della scuola primaria non fanno assolutamente così: non sono come quelli delle superiori e delle medie, ovvero gli “orchi pelosi”. Noi siamo più pacifici, diciamo. Lo siamo soltanto quando ci rubano le figurine che ci

Yu-Gi-Ho sta appassionando tutti, persino i ragazzi delle medie e anche i liceali. I ragazzi passano le mattine a giocarci. «La mia è più forte della tua. Io ho 4000 punti d’attacco e tu ne hai 2500 ». Insomma, stanno sempre a giocarci. La loro amicizia, però, si infrange perché perdono e non giocano più. Essi sprecano la ricreazione e dicono: «Ecco, mi hai fatto sprecare la ricreazione per una stupida partita !». Poi le carte di Yu-Gi-Ho devono cedere il posto all’arrivo delle figurine dei calciatori Panini. Così la loro moda finisce e quelli che comprano le figurine all’ultimo momento saranno “sfigati” per sempre. Così le figurine dei calciatori dominano la moda del momento con «Ce l’ho, non ce l’ho. Mi scambi De Rossi e Totti per

servono, come Dottor Jackill e Mister Hide! Insomma le Yu-Gi-Ho influenzano tutti, ma sono passate di moda con una forza che ipnotizza più persone. La storia continua!

M.S. Giudice, F. Bruno

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CRONACA

per ultima cosa, attaccarla alla testa di un’atra figurina.

Le figurine non servono solo per essere scambiate o per essere attaccate sull’album. Servono an-che per fargli i “trapianti”, che consistono nel ritagliare la testa dei calciatori e incollarla su un’al-tra figurina. Essi vengono fatti con figurine vecchie, con un procedi-mento lungo e faticoso. Prima di tutto, bisogna staccare il retro della figurine, poi bisogna ritagliare la testa del calciatore e,

I trapianti sono molto divertenti perché puoi attaccare la testa di uno di colore a una persona bian-ca. Poi puoi fare gli scherzi, perché puoi dire che quel giocatore è stato in quella quadra. I trapianti di figurine possono es-sere quindi a tuo piacere. Questa idea permette ai bambini di divertirsi in un modo diverso.

F.Bruno

I trapianti di figurine

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Lunedì 18 febbraio venne a scuola una giornalista di nome Rosaria Malarico che lavora per il giornale “La Stampa” e si occupa di “Economia e Finanza”. Ci ha dapprima parlato dei diversi tipi di giornalismo: la stampa, la televisione, la radio e internet. Poi ci ha spiegato varie cose del giornalismo. Tutti i giornalisti devono sbrigarsi a finire l’articolo entro il Dead Line, cioè la fine della giornata, perché se non si finisce si viene licenziati. La cronaca è il racconto di un fatto in modo più obiettivo possibile, mentre il commento è l’opinione soggettiva di un giornalista. Esistono diversi tipi di cronache: la cronaca nera, che racconta le tragedie; la cronaca rosa, che parla delle storie romantiche di celebrità; la cronaca bianca che parla di repubblica. Ci ha spiegato anche che, in linea di massima, esistono due tipi di giornalista: quello che ha il contratto di esclusiva e lavora esclusivamente per una testata giornalistica e il freelance che lavora liberamente per più testate giornalistiche. La giornalista ci ha parlato anche del concorso a cui parteciperà la classe quinta. Il concorso consiste

nello scrivere un racconto dal titolo “Diversamente persone. Le differenze nella Roma di oggi come ricchezza culturale, sociale ed economica. Sinceramente, non so cosa vuol dire. Ai miei compagni importa solo vincere il biglietto risparmio di mille euro. Appena la maestra ha pronunciato la parola “premio”

i miei compagni si sono messi a strillare “Soldi, soldi, soldi!” La maestra si è messa a elencare i premi: per il primo classificato una medaglia e un buono risparmio di mille euro. Per i restanti cinquecento euro. Spero che mi vada bene!

V. Verrecchia

C’erano inoltre molti altri bambini che partecipavano alle coreografie e al racconto della favola. Una voce narrante raccontava la favola e i bambini mimavano le scene della favola. La sala era molto grande ed era stracolma. Assistevano allo spettacolo bambini e ragazzi, insieme ai loro insegnanti. Durante tutto lo spettacolo, gli spettatori, piccoli e grandi, sono stati molto attenti e silenziosi, godendo sicuramente

Il 4 marzo 2013 le classi prima e terza sono state all’Auditorium Parco della Musica. Hanno assistito allo spettacolo musicale “Mille suoni per Doroty”. Uno spettacolo tutto musicale ispirato alle avventure magiche di una bambina trasportata dal vento. Ad eseguire le musiche c’erano i giovani della JuniOrchestra Very Young Players insieme ai ragazzi della Corale dell’Accademia di Santa Cecilia che cantavano.

della musica e dei canti, oltre che della narrazione della favola.

Una giornalista tra noi

Mille suoni per Dorothy

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ANNO 2013, NUMERO 1

trovarono il fiore. Dopo la regina, si prese il fiore e guarì. Il sogno di Rapunzel, era guardare le luci fluttuanti, che ogni anno il re e la

regina facevano volare. Un bel giorno Rapunzel potette andare a vedere e fu molto felice.

L. Napoli.

Un sabato, ho visto al cinema con mamma e con papà il telefilm intitolato dal titolo “Rapunzel”. Abbiamo scelto di vedere questo film perché dalla pubblicità sembrava un bel telefilm adatto ai nostri gusti. Di solito, noi vediamo i film che trattano di fantasia, di scienza e di avventure. Adesso vi racconterò la storia di una bambina di nome Rapunzel. Su un’isola molto grande e lontana, c’era un piccolo paesino governato da un re e una regina. Un giorno la regina si sentì male e stava per partorire. Il re, quindi, ordinò ai soldati di trovare il fiore magico che avrebbe guarito la regina. Prima dei soldati, lo trovò una strega, la quale diventava giovane quando cantava, grazie al fiore magico. Quando sentì che stavano arrivando i soldati, la strega nascose il fiore sotto una cupola di foglie, ma quando scappò, la cupola si tolse e quindi i soldati

Il giorno 20 marzo siamo andati alla Sala Umberto per assistere allo spettacolo “Il gatto con gli stivali”. Siamo andati insieme alla seconda B e alla terza con tutte le maestre. Dopo essere arrivati a scuola, siamo partiti alle 9,00 con due pullman. Per raggiungere il teatro, abbiamo fatto una passeggiata al centro della nostra bella città: c’erano due chiese e molti negozi con vetrine scintillanti. Giunti a teatro, abbiamo subito fatto merenda e lo spettacolo è iniziato. Era veramente bello e raccontava la storia di un gatto che parlava, grazie ai suoi stivali magici. C’era un povero, figlio di un marchese e di una principessa. Il gatto si inventa di tutto per aiutare il povero marchese a

sposare la sua bella principessa. Gli attori recitavano in Inglese e noi bambini capivamo solo se stavamo veramente attenti.

Tornati a scuola, abbiamo capito che dobbiamo studiare molto bene l’Inglese!

Classe Seconda A

Rapunzel, una chioma lunga e dorata

Puss in boots - Il gatto con gli stivali

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CRONACA

D.

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Il mago di Oz Lunedì 4 marzo, siamo andati in gita con la prima elementare all’Auditorium Parco della Musica. Arrivati, siamo entrati nella sala: era meravigliosa. All’Auditorium, nella Sala di Santa Cecilia, un gruppo di attori, i musicisti della JuniOrchestra e i coristi del Coro di Voci Bianche, tutti bambini, hanno messo in scena il Mago di Oz. Dopo un po’, è iniziato lo spettacolo. La protagonista era una splendida bambina dai capelli rossi che interpretava Dorothy. Era un’abitante del Kansas , uno stato americano, e viveva con i suoi ed il cagnolino Toto. Sul palco c’era una bambina con i capelli rossi che interpretava la parte di Dorothy. Intorno a lei c’erano delle comparse che interpretavano il “nulla”. Ad un certo punto, in Kansas ci fu un tornado e Dorothy fu trascinata. A quel punto dello spettacolo sono apparsi dei gruppi di bambini vestiti di bianco e hanno ballato per descrivere l’accaduto. Si perse in un posto che non aveva

mai visto. Poi incontrò la Strega che le disse di seguire il sentiero dorato per chiedere al mago di Oz di farla tornare a casa. Sulla via incontrò uno spaventapasseri che voleva un cervello, un uomo di latta che voleva un cuore, un leone codardo che voleva un po’ di c o r a g g i o . T u t t i volevano andare dal mago di Oz con Dorothy per avere da l u i c i ò c h e desideravano. Insieme si rimisero in cammino e giunsero, finalmente, d a l m a g o , m a scoprirono che era un imbroglione e li aveva ingannati tutti. Il mago, però, con un po’ di plastica fece un cervello per lo spaventapasseri, ritagliò da un cartoncino rosso un cuore per l’uomo di latta e fece una pozione magica per dare il coraggio al leone. Dorothy scoprì che con le sue stesse scarpe rosse poteva tornare a casa. Alla fine Dorothy

aprì gli occhi, vide il dolcissimo viso di sua zia e scoprì che era stato tutto un sogno. È s t a t o uno s p e t t a co lo emozionante con tanta musica e tante canzoni che ci ha tolto lo stress e e ci ha fatto riposare un po’.

V. Bianconi, G. Longo

La notte stessa sono arrivati pompieri, carabinieri, poliziotti e ambulanza. La scossa è durata per dieci secondi e la magnitudine era di 4.8. È stata così forte che si è sentita anche a Roma e in Toscana. A l’Aquila si è sentita molto forte. Qualcuno ha avuto paura di affacciarsi al balcone, perché sono ancora rimaste le buche del terremoto precedente. Per lui deve essere stato terribile! Molte persone non sono solo spaventate per sé ma anche per i figli piccoli. Nessuno vorrebbe che si ripetesse questo movimento della crosta terrestre. Nell’intervista al

Il 17 febbraio, durante il Festival di Sanremo, inaspettatamente, a l’Aquila e nella provincia di Frosinone c’è stato un terremoto. Qualche persona, per la paura non tornerà più nelle case per un po’. Al telegiornale hanno intervistato qualche abitante, tra quelli che si erano accampati con i materassi e le coperte fuori di casa. Tutti dicevano: “Non si può rischiare di morire solo per stare al caldo!”. Altri dicevano: “Io a casa non ci torno!”. Secondo me, hanno ragione. All’idea di stare in un paese che potrebbe cadere a pezzi, non ci tornerei in casa!

telegiornale, qualche persona diceva che sono stati i dieci secondi più brutti della sua vita. Non si sa se ci sono feriti o morti. Si sa che non è stato piacevole sapere che la città è la più pericolosa d’Italia.

V. Verrecchia

Il mago di Oz all’Auditorium

Il terremoto, un evento terribile!

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ho Minecraft e altri giochi. Un altro gioco per iPod che mi piace è Temple run. È molto semplice ma mi diverte molto quando ci gioco. C’è solo un omino che viene rincorso e, grazie al touch screen, si può decidere la sua direzione e si può farlo saltare. C’è anche un’applicazione di nome W h a t s A p p c h e è u n

Ormai, nell’Italia di oggi e negli altri paesi, si usano solo strumenti elettronici. Sul web ci sono i giornali, le ricette. C’è anche Youtube dove le persone possono ascoltare le proprie canzoni preferite, possono rivedere le scene di film, di fiction e di trasmissioni. Ci sono anche dei giochi come “Minecraft”, un gioco che rappresenta la vita dei primitivi, nelle due versioni: “Survival” e “Creative”. Sul Creative hai già il materiale per costruire case, pozzi… La cosa, però, che mi piace fare di più è costruire città, anche se non ci può vivere nessuno. Inoltre, si può anche volare, superando le nuvole. Il Survival è tutta un’altra storia perché devi costruirti tutto da solo. Non puoi volare e la cosa peggiore è che può nevicare o piovere! Non si parla solo di computer, ma anche di iPod. Infatti, sul mio iPod

“messaggiatore” gratuito. Insomma ormai l’elettronica è un elemento essenziale dell’uomo moderno: si può leggere, scrivere, imparare e giocare. Secondo me, però, non si deve stare sempre davanti al monitor perché bisogna esplorare e conoscere le bellezze dell’Italia.

V. Verrecchia

ANNO 2013, NUMERO 1

Ogni sera devi preparare i vestiti che indosserai per andare a scuola.

Devi controllare che nello zaino ci sia tutto quello che occorre.

Ogni mattina ti devi almeno alzare un’ora prima per arrivare presto e sorprenderai i tuoi amici.

Quando hai un paio d'ore libere puoi vedere un po’ di tivù e poi devi anticiparti con i compiti.

Quando apri lo zaino a scuola devi avere tutto: libri, quaderni, astuccio, diario, fogli da disegno e merenda.

Per non dimenticare nulla dovresti avere una buona memoria o scrivere le cose che dovresti fare su un’agenda.

Per non perdere nulla devi mettere ogni cosa al suo posto così puoi sempre ritrovarla.

Una buona organizzazione ti fa risparmiare tempo.

Un “super organizzato” è preciso ed efficiente, non dimentica mai qualcosa e guadagna un sacco di tempo.

F. Bruno

Telefoni, tablet, iPod...

Consigli per una buona organizzazione

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parodia “Io odio Gangnam style”. Io credo che nessuno, a parte i suoi familiari, sappia il suo vero nome. Io lo so. Park Jae sang è il suo vero nome. Lo chiamano, pe-rò, Psy perché viene da psicosi… pazzia per la musica.

Il cantante è nato da una famiglia benestante di Gangnam, un quar-tiere di Seul, dove è cresciuto. Ha voluto che la sua canzone si intito-lasse proprio come il nome del quartiere in cui è nato.

M.S. Giudice

Adesso c’è una nuova canzone che va molto di moda, si intitola Gan-gnam Style. Quasi un miliardo di persone ha visto il video. Viene visto soprattutto dai coreani. C’è anche qualcuno che la odia, come Michel Righini, il quale ha fatto la

Caro diario, per me il sogno più grande è cantare. L’unico problema è che, quando sto su un palcoscenico, mi prende il panico e recito male. Allora, caro diario, pensa tu a cantare! Ho provato ad esercitarmi tante volte ma, ti assicuro, non riesco ad esibirmi. O meglio, non riesco ad esibirmi in pubblico! Di fare una figuraccia proprio non mi va! Perciò, caro diario, se proprio tieni a me dammi un consiglio. Cara Valeria, se cantare è il tuo sogno, vedrai che per te sarà naturale. Se non riesci a mettere in pratica questo consiglio, prova a pensare che non c’è nessuno e apri il tuo cuore al canto perché, se questo è quello che vuoi fare nella vita, ciò si realizzerà. Caro diario, grazie. Ma io non riesco ad immaginare che non c’è nessuno davvero, perché penso che potrei sprecare l’unica possibilità che ho! Vorrei salire su

quel palco e sfondare per esprimere quello che sono e non impaurirmi. Forse un giorno c’e la farò! Forse allora sarò troppo grande! Caro diario rispondi, rispondi…

Cara Valeria non si è mai troppo grandi per inseguire i propri sogni! Credici, Valeria, credici e vedrai che ce la farai! Grazie, diario, ora so come fare!

V. Verrecchia

Gangnam Style, che canzone!

Sogni riposti nel diario

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CRONACA

gentile, è spiritoso e un po’ tonto, è molto tecnologico ma anche molto pigro. A me piace perché è spiritoso e intelligente. Secondo me, mi assomiglia per cinque motivi: ha i capelli castani come i miei.

F. Bruno

Tra tanti cartoni che io vedo ce n’è uno dove un personaggio mi somiglia. Il cartone parla di un bambino di nome Timmy Turner che ha due Fantagenitori, fate magiche. Timmy è un personaggio che vive a Dimsdale in America. È un personaggio dai capelli castani e gli occhi azzurri; ha un carattere

Un personaggio che mi somiglia molto

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ANNO 2013, NUMERO 1

massimo perché anche nel ballo la concentrazione è importante. Divertirsi è importante ma anche

seguire le regole. Quindi venite e fateci vedere il vostro talento!

V. Verrecchia

L’hip hop è una danza totalmente diversa dalla danza classica artistica… Ci sono diverse mosse tipo: six step, frizer, flipper, wum wolk… Si indossano vestiti vivaci e soprattutto lunghi. Ci sono diverse scuole di hip hop: quella del “Cristo Re” e quella di “You can dance”, che frequento io. Le canzoni sono come le magliette vivaci e mentre si balla lo scopo è divertirsi e non pensare: “Quando finisce l’ora?” Il maestro Antonio di “You can dance” fa divertire anche i più seri! Non fatevi scappare l’occasione più divertente della vostra vita! E mi raccomando impegnatevi al

Ci sono tanti tipi di danza, ma quelle che amo di più sono: la danza classica, la danza moderna e l’hip hop. Io faccio danza classica da sette anni e moderna da tre anni. L’hip hop non l’ho mai fatto, ma mi piacciono i movimenti, la musica, il ritmo… Quest’anno a classica farò Coppelia e a moderna farò Grease. Faccio anche recitazione e mi piace moltissimo! Non vedo l’ora di vedere i costumi di danza e che parte farò a recitazione. Quando sto a casa e non ho niente da fare, metto una canzone di Beyonce, Lady Gaga, Rihanna … e mi metto a ballare! Tutti dicono che la danza classica è facilissima, ma cari miei non è affatto vero.

Devi sempre puntare i piedi, devi stare sempre dritta. Quando fai gli “scenè”, devi fissare un punto e

mettere i piedi nella direzione giusta…

S. S. Andreeva

La danza e il divertimento: hip hop

Danza e recitazione, le mie passioni

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CRONACA

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ANNO 2013, NUMERO 1

Marge, sua figlia Lisa, suo figlio Bart, molto simpatico, e la figlia poppante Maggie. La loro città si chiama Springfield. È molto bella, ma vi abitano delle persone strane. Ogni persona della città è dotata di una sua personalità.

F. Bruno

Guardo molto i cartoni animati e sono molti quelli che mi piacciono. Quello che mi piace di più è "I Simpson” perché è divertente e mi appassiona molto. “I Simpson” mi piacciono pure perchè ho il videogioco sull'iPad. Questo cartone parla della vita del la famigl ia Simpson. I l protagonista è Homer, la moglie

I Simpson è un cartone molto divertente creato d a l f u m e t t i s t a s t a tun i t en se Mat t Groening a fine degli anni ottanta. Sono una famiglia formata da Homer il papà, Marge la mamma, Bart il figlio, Lisa la figlia e la figlia piccolina Maggie. Essi abitano in una città chiamata Sprinfield. Il papà è strano perché ha i fianchi grassi. La madre ha dei capelli strani che sono tanti e lunghissimi. Il figlio è strano perché ha la testa che assomiglia ad una lattina, ha i capelli a punta e ha i fianchi grassi

come il papà. La figlia invece ha solamente i capelli a punta. Racconto brevemente un episodio del cartone.

Il capo dell’E.P.A. aveva avvertito i cittadini che nel lago non si doveva buttare più niente. Homer però buttò i rifiuti del suo maiale nel lago. Il giorno dopo, la notizia fu trasmessa in televisione. Visto che sui rifiuti del maiale c’era scritto il nome di Homer, tutti i cittadini andarono sotto casa sua. Allora tutta la famiglia riuscì a scappare in Alaska

perché avevano rinchiuso i cittadini come topi, con una cupola gigante.

L. Napoli

Una città di personaggi strani

I Simpson, risate assicurate

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SPETTACOLO

Per questo motivo Merida si arrabbiò e ruppe un ricamo della famiglia, distruggendo il legame tra lei ed la sua mamma. Il giorno dopo, Merida fece un incantesimo alla mamma. Le diede un pasticcino, fingendo di averla perdonata. Ma non era così. La mamma si trasformò in un orso e Merida l’aiutò a trasformarsi di nuovo in umana. E vissero felici e contenti.

S. La Macchia, V. Verrecchia

vivevano a Londra. Si vede che Merida per loro fosse una cosa importante. Merida era u n a principessa

che viveva in un castello. Un giorno, il padre sconfisse l’orso. La mamma decise di non farla uscire.

Titolo del film: “Ribelle-The Brave”. Regista John Lassester. Gli spettatori dicono che Merida, la coraggiosa ragazza “ribelle” sia diventata un’ossessione. All’uscita del film, davanti al cinema, si sono presentate ragazze con i capelli rossi, un po’ ricci e lisci come quelli della protagonista del film. Queste ragazze, grazie ai loro capelli, hanno avuto un biglietto omaggio e sono potute entrare gratis. Le ragazze con i capelli rossi

Ribelle mania!

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ANNO 2013, NUMERO 1 Pagina 13

SPETTACOLO

La parola Carnevale deriva dal latino "carnem levare", cioè non mangiare la carne a partire dal primo giorno di Quaresima fino al "Giovedì Santo" prima della Pasqua.

Caratterizzato da colori e schiamazzi, il Carnevale è considerata la festa dell'allegria. Le persone partecipano a balli in maschera e a sfilate variopinte. Tutti si travestono: alcuni da pirati, altre da piratesse, alcuni da Bat Man e alcune da principesse. Ogni città ha un personaggio del carnevale: a Roma ci sono Rugantino e Meo Patacca, a Venezia c’è Pantalone, a Bergamo c’è Arlecchino… L e p i ù i m p o r t a n t i manifestazioni in Italia sono: Il Carnevale di Venezia, il Carnevale di Viareggio, lo Storico Carnevale di Ivrea, il Carnevale di Striano, il Carnevale di Acireale, il Carnevale di Sciacca, il

Carnevale di Fano. La loro fama travalica i confini nazionali e sono in grado di attrarre turisti sia dall'Italia che dall'estero. Uno tra i più antichi d'Italia è il Carnevale di Verona, risalente al tardo medioevo e il cui

nome originale è “Bacanàl del Gnoco”. A Rio de Janeiro preparano una grande sfilata di carri che sono decorati in tutti i modi. I carri ogni anno cambiano e non se ne trova nessuno uguale.

IL Carnevale

dove tu dici tutto quello che vuoi e lui la ripete. La cosa più bella è che quando lui è tanto sporco fa la cacca e se tu la tocchi con un dito diventa una monetina che ti fa accumulare soldi . Ovviamente non si pulisce da solo: lo devi pu l i re con una s a p o n e t t a ! N o n dimenticatevi che non

è gratis ma costa $ 1,80! S. La Macchia!

Poi ci sono dei livelli che devi superare, c’è il registratore

Voi vi starete chiedendo che gioco è Pou. Beh, ora lo scoprirete! Pou, il personaggio di questo gioco, è una cacchetta. Lo scopo è che tu lo devi nutrire come se fosse tuo figlio. Innanzitutto gli puoi dare il nome che vuoi. Lo devi nutrire e gli puoi comprare tutti i cibi che vuoi. Lo puoi far giocare con una pallina. Quando diventa ciccione, gli puoi dare una pozione che lo fa diventare magro.

Pou, il gioco più cliccato

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La fata del Nord

ANNO 2013, NUMERO 1

C’era una volta una laguna piena d’acqua azzurra e luccicante. Un giorno venne il sole con i suoi raggi caldi e prosciugò la bellissima laguna. Tutti i pesci che vivevano nella laguna erano tristi. Allora la fata della laguna fece piovere e la laguna si riempì di nuovo e i pesci erano felici e fecero tutti una grande festa e vissero felici e contenti.

M. Marcone

C’era una volta un bosco bellissimo in una piccola cittadina. Ogni giorno, tutti c i andavano e s i divertivano molto. Un giorno di diluvio, una persona ricca andò nel bosco e decise di sterminarlo quel giorno stesso. Tutti cercavano il bosco, ma nessuno lo trovava. Ad un certo punto, un ragazzo notò un grande hotel dove doveva esserci il bosco. Tutti scoprirono che l’hotel era di quel ricco. Il ragazzo non voleva denunciarlo, ma voleva avere la sua vendetta. Il piano era di andare tutti nell’hotel e rovinarlo: avrebbero distrutto

tutto e il ricco, a furia di pagare, avrebbe dovuto chiudere l’hotel. E così fu. Il ricco diventò povero. Mentre il ragazzo gli passava davanti, pensò: «Ma il parco non si ricostruisce da solo». E tornò a

casa deluso. Per non vederlo così, una notte, i genitori andarono di nascosto al bosco, piantarono miliardi di semi e radunarono tutta la città per innaffiare i semi. Dopo due lunghi giorni, durante i quali il ragazzo rimase lontano dal bosco, la vegetazione diventò uguale a prima e il ragazzo fu felice.

Mi sono ispirata ad una canzoncina in portoghese che parla di un bosco chiamato “Solitudine”.

M.S. Giudice

un cane di nome Briciola. Ci saranno giochi che persone. La scuola sarà con dei caschi mentali che ti faranno imparare tutto in quindici secondi e la scuola durerà un giorno per tutta la vita. Gli alieni arriveranno sul nostro pianeta nel 2020 e faranno i seguenti annunci: la scuola uccide; non si va più a lavorare perché

Fra venti anni, le automobili andranno ad acqua invece che a benzina. Un hamburger costerà 0,02 € e un biglietto per il cinema costerà 2,50 €. I cani e i gatti si ameranno. La biancheria sarà fatta di latta. Le sigarette e la droga non esisterà più. Il presidente della repubblica sarà

grazie a delle lenti a contatto gli uomini creano le banconote; gli sp inac i non sono af fat to commestibili. La cosa che darà più fastidio agli anziani i razzi con bombolette incorporate gli rovinano il giardino.

F. Bruno

La fata della laguna

Miliardi di semi per un bosco

Predìco ufficialmente!

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FANTASIA

C’era una volta un paese dove faceva tanto caldo per-ché la fata del nord aveva perso i suoi poteri. Allora arrivarono delle note musica-li colorate e di-ventò tutto bian-co di neve.

Y. Cuccagna

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ANNO 2013, NUMERO 1 Pagina 15

GIOCHI

C D F U F M C S G C

A O K M U R O C R I

D M J S O G N O S G

E E A S C X W I I N

R N S C O B R A N O

E I P A A I L T G N

O C F S A L A T I G

L A S A O A H O O C

L O A N I M A L S A

A L T A M I C I T S

V O A T X N H E R C

A V B R E A E R E O

C A E A G P J A R P

A T L U M U M M I A

N J L E S D A A N N

I P A L I O T M C N

F D D O O T N I U I

G E L S O A D N B S

X C A O S K J A O U

A C C O S T A R E N

DOMENICA CAVALLO CASA CROSS

SCOIATTOLI SOLDI MUMMIA ORMA

ANIMALI TABELLA NONNO ANIMA

CIGNO ANATRA GIOSTRE CASO

COSE FUOCO MUSA GELSO

COBRA AMACA CASCO TAVOLO

API LAMINA GIALLO ACCOSTARE

CANI BASSO SOLE CALDA

NASO MAMI PALIO INCUBO

AEREO SOGNO AMICI PIATTO

CADERE OLIERA MULTA CAMPETTO

CAOS

Cercaparole S.S. Andreeva

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ANNO 2013, NUMERO 1 Pagina 16

GIOCHI

Test: 1 - Quando stai a casa…

� stai sul computer e chatti con gli amici

� controlli che i tuoi “amici” (cioè i vestiti) siano in ordine

☺ vedi se le tue piantine hanno abbastanza acqua 2 - Quando esci…

� con il cellulare parli con gli amici perché i tuoi genitori ti hanno costretto a uscire e non ti andava

� guardi le vetrine di ogni negozio dicendo: ”Lo comprerò! Lo comprerò!”

☺ ti soffermi su ogni tipo di pianta 3 - A scuola…

� tutti ti lanciano foglietti di carta perché ti porti il computer e vai addosso a tutti gli altri

� tutte le persone ti guardano e puntano gli occhi su di te e sui tuoi vestiti

☺ le persone ti stanno lontane perché puzzi di “fertilizzante per piante”

Maggioranza di faccine � Congratulazioni! Stai sempre al computer. Sei un genio dell’elettricità, però cerca di stare più tempo all’aria aperta.

Maggioranza di faccine � Congratulazioni! Sei una vanitosa. Ti vanti dei tuoi vestiti. Se ti spezzi un’unghia è una tragedia. Dovresti pensare meno al tuo look.

Maggioranza di faccine ☺ Congratulazioni! Sei ecologica. Pensi alle piante come a un tesoro da custodire e questo ti avvicina alla natura.

In camera tua devi avere sempre della carta da riutilizzare per brutte copie. Quando sei in giro e hai dei rifiuti, devi cercare un cestino oppure li metti nel tuo zaino e teli porti a casa. Nel cestino della tua camera devi buttare solo la carta oppure fare la raccolta differenziata. Se stai con il computer acceso lo devi lasciare acceso solo il tempo che ci giochi. Quando ti fai la doccia, devi

chiudere l’acqua mentre ti insaponi.

A casa devi suddividere i rifiuti in: carta e cartone, vetro, alimentari, plastica e metallo. Se un tuo compagno butta qualcosa fuori dal cestino , tu glielo devi far notare. Se al parco c’è una cannuccia per terra tu la devi raccogliere. Se compri qualcosa devi scegliere anche in base all’imballo . Nel tuo giardino ci deve essere un albero invece che qualcosa di personale.

F.Bruno

Per essere ecologico devi...

Sei elettronico, ecologico o vanitoso? V. Verrecchia

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ANNO 2013, NUMERO 1

volta, una pietra che sorregge tutto il resto dell’arco. Gli Etruschi nel set t imo seco lo a .C .

diventarono la più grande f on t e d i commerc io . Riuscivano a commerciare i n modo pacifico con i popoli in vicinanza. In

seguito le cose cambiarono e la città etrusca veniva comandata da un solo uomo che si chiamava “lucumone”. Però, gli Etruschi si ribellarono e i capi ritornarono ad essere gli aristocratici. Essi vivevano in grandi ville, indossavano g i o i e l l i b r i l l a n t i e organizzavano banchetti e feste con danza e musica dove anche le donne erano bene accette. Gli schiavi lavoravano per i pirati o per il re. I servi lavoravano per gli

aristocratici. Questa è una piccola spiegazione sugli Etruschi.

V. Verrecchia

In Italia sono vissuti diversi popoli, tra cui gli Etruschi, un popolo misterioso. Sappiamo che gli Etruschi hanno occupato i seguenti t e r r i t o r i : l a T o s c a n a , l ’ U m b r i a , l a Pianura Padana e la Campania. Non sappiamo molte c o s e s u g l i Etruschi. Il loro a l f a b e to e r a identico a quello greco. Ma le cose che scrivevano non sono state ancora pienamente comprese. Siamo riusciti a ricostruire la vita degli Etruschi grazie alle testimonianze di storici antichi. Gli Etruschi erano agricoltori ma anche bravi allevatori. Alcuni si stanziarono sulle rive dei mari, altri invece si stabilirono lontano dalle pianure paludose. Gli architetti etruschi crearono un modello di porta con un “arco” sopra, che in seguito fu copiato da diverse popolazioni. In mezzo all’arco c’è la chiave di

Gli Appennini Gli Appennini percorrono l’ Italia da nord a sud per oltre 1200 chilometri. Le loro cime hanno forme arrotondate e sono meno elevate di quelle alpine: raramente superano i 2500 metri d’altezza e sono quasi del tutto prive di ghiacciai. Gli Appennini si estendono dal passo di Cadibona, in Liguria, alla punta della Calabr ia ; poi proseguono in Sicilia formando l’Appennino Siculo. Anche la catena montuosa è suddivisa in tre parti: Appennini se t tent r iona l i , Centra l i e Meridionali. Le Alpi La catena montuosa delle Alpi è

lunga 1200 chilometri e comprende le cime più alte d’ Europa: alcune superano i 4000 metri. La catena delle Alpi si estende dal passo di Cadibona, a ovest, al passo di Vrata, a est, in territorio croato, fuori dall’Italia. I geografi suddividono le Alpi in tre settori: Alpi O c c i d e n t a l i c h e segnano il confine tra l’ Italia e la Francia; Alpi Centrali, che separano l’Italia dalla Svizzera; Alpi Orientali, che dividono l’Italia dall’Austria e dalla Slovenia.

M. S. Giudice

Gli Etruschi, un popolo misterioso

Le nostre montagne

“Gli architetti etruschi crearono “Gli architetti etruschi crearono “Gli architetti etruschi crearono “Gli architetti etruschi crearono un modello di porta con un un modello di porta con un un modello di porta con un un modello di porta con un

“arco” sopra, che in seguito fu “arco” sopra, che in seguito fu “arco” sopra, che in seguito fu “arco” sopra, che in seguito fu copiato da diverse popolazioni.”copiato da diverse popolazioni.”copiato da diverse popolazioni.”copiato da diverse popolazioni.”

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CULTURA

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ANNO 2013, NUMERO 1

Il Milan è una squadra di Milano che nasce nell’ anno 1899. Nel campionato 1900/1901 conquista già il suo primo scudetto. Fino ad ora ha conquistato dieci scudetti. Gioca nello stadio di San Siro, che il 3 marzo è stato intitolato a Giuseppe Meazza. È allenata da Allegri. I giocatori indossano una maglia a strisce rosse e nere, pantaloncini bianchi e calzettoni neri. La divisa di trasferta è bianca. La terza maglia cambia ogni anno ma viene usata raramente. È un squadra molto forte. Infatti, ha battuto il Barcellona 2-0 all’andata e ora devono fare il ritorno a Barcellona che è un campo

d i f f i c i l e . L a mascotte del Milan è un diavoletto rosso e piccolo che si chiama Milanello. Mio fratello ha molti oggetti del Milan: il porta videogiochi è del Milan. In camera sua, davanti al letto, c’è una maglia del Milan incorniciata con tutte le firme dei giocatori. A Pasqua gli danno l’uovo del Milan. Una volta gli hanno regalato una s t a t u i n a d i Milanello.

M.S. Giudice

Io sono dell'Inter. Amo questa squadra e ne sono

I l F o o t b a l l C l u b Internazionale Milano S.p.A., meglio conosciuto come Internazionale o, più semplicemente, come Inter, è nato il 9 marzo del 1908. Ha vinto 18 campionati Italiani, 7 coppe Italia, 5 super coppe italiane, 3 Champions League, 3 Coppe U e f a , 2 C o p p e Intercontinentali, 1 Coppa del mondo per club.

fiero. L'Inter è una squadra fantastica. In questa scuola ci sono certe persone che sono del Milan. Io non le stimo per niente e non mi stanno particolarmente simpatiche. Spero sempre di trovare nei pacchetti di figurine qualche calciatore della mia squadra preferita

F. Bruno

Milan, la squadra del cuore

Inter, la mia squadra preferita

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SPORT

Page 19: Scrittorè N° 1/2013

ANNO 2013, NUMERO 1 Pagina 19

SPETTACOLO

Page 20: Scrittorè N° 1/2013

domenica successiva alla prima luna piena (il plenilunio) dopo l'equinozio di primavera. Simboli pasquali

L ' a g n e l l o r i c o r d a l a crocifissione di Gesù. Il coniglietto rappresenta la rinascita della natura. L ’ uo vo è s i mb o lo d i resurrezione e della ciclicità

La Pasqua è la principale festività del Cristianesimo. Essa celebra la risurrezione di Gesù che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce, apparendo inizialmente ad alcune donne e quindi anche ad altri apostoli e discepoli. La festa della Pasqua è mobile e viene fissata ogni anno nella

della vita. La colomba è il simbolo della pace. Dolci pasquali

Colomba pasquale, Pastiera napoletana, cassata siciliana, Casatiello, Pizza di Pasqua, Torta pasqualina.

La Pasqua dei Cristiani

Fondazione Cristo Re Via Acherusio, 71

00139 ROMA

Tel.: 06.8620.7503 Fax: 06.86217055

www.istituto-cristore.it

FONDAZIONE

CRISTO RE

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Napoli Lorenzo

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