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Scoprire la Provincia di Monza e Brianza attraverso Storia e Architettura a cura di Andrea Spiriti

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Scoprire la Provincia di Monza e Brianzaattraverso Storia e Architettura

a cura di Andrea Spiriti

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Pubblicazione fuori commercio realizzata perProvincia di Milano - Assessorato all’attuazione della Provincia di Monza e Brianza

Assessore delegato all’attuazione della Provincia di Monza e BrianzaPietro Luigi Ponti

Direttore CentraleGiuseppe Valtorta

Coordinamento di progettoGianpiero Bocca

Ufficio StampaMarta Caratti

Hanno collaboratoCarmen La MalfaStefania Della Zizza

Redazione testi: Prof. Andrea Spiriti

Progetto grafico e impaginazioneSole di Vetro - Monza

ImmaginiSole di Vetro, Museo e Tesoro del Duomo di Monza

Stampato a febbraio 2008

Un ringraziamento particolare al Professor Andrea Spiriti e a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera

In collaborazione con

Scoprire la Provincia di Monza e Brianzaattraverso Storia e Architettura

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PrefazioneCercare le radici comuni di un territo-rio che si sta conformando nella sua nuo-va unità amministrativa come la Pro-vincia di Monza e Brianza è un’opera-zione che non può fare a meno dei beniculturali: testimoni muti o eloquenti (equesto dipende in gran parte da noi) diun passato che ha lasciato in essi la sua impronta più al-ta. Penso quindi che ogni operazione, come la presente,che calchi le orme di questa realtà, sia uno strumento ci-vico prima ancora che culturale: civico perché finalizzatoa scoprire un passato senza la comprensione del quale nonsi può costruire il futuro; e insieme culturale perché lacittà degli uomini è anzitutto civiltà.Gli itinerari che compongono questa guida rappresenta-no altrettanti fili che tengono idealmente unito un terri-torio come la Brianza, giustamente fiero di identità e spe-cificità, ma consapevole della propria profonda unità, del-l’intima somiglianza delle proprie vicende nei secoli. È impressionante, scorrendone le pagine, cogliere la tramasottile di rimandi, citazioni, derivazioni dei medesimi mo-delli, che si gioca in modo grandioso nell’edilizia di villa,ma che riguarda un po’ tutte le tappe della vicenda evo-cata. Un altro dato merita di essere citato: la quantità. Gliedifici citati sono numerosi; eppure costituiscono solo lepunte di una serie esuberante, diffusa capillarmente nelterritorio e tale da rendere ogni singola comunità ricca dibeni culturali. Beni, che si difendono soprattutto con l’amore e l’attenzio-ne dei cittadini che li sentono propri prima ancora che coni pure necessari interventi di tutela.

Pietro Luigi PontiAssessore delegato all’attuazione della Provincia di Monza e Brianza

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Percorsi storico-artisticoIl territorio brianzolo è ricco di testimonianze dell’intero perio-do identificato come proprio dell’arte lombarda, ossia dall’etàtardoantica al pieno Novecento (secoli IV - XX). Si propongonosei itinerari divisi per periodi cronologici e artistici. Gli itinerarisono percorribili come segue:• Mezza giornata, a piedi.• Una giornata, in macchina.• Una giornata, in macchina.• Due giornate (una da Cesano Maderno a Meda; l’altra da

Lissone a Cavenago di Brianza), in macchina.• Due giornate (una da Limbiate a Muggiò; l’altra da Carate

Brianza a Concorezzo), in macchina.• Due giornate (una da Varedo a Desio; l’altra da Briosco ad

Arcore), in macchina.• Una giornata, in macchina.

Percorsi tematiciÈ possibile visitare il patrimonio artistico brianzolo secondo un’al-tra logica: quella tematica per stili e tipologie architettoniche. Gliedifici sono i medesimi della precedente serie (alla quale sirimanda per dati più analitici su epoca e caratteristiche) e si evi-denziano gli elementi qualificanti per parole-chiave. L’ordine ècronologico, dal paleocristiano al contemporaneo.

Percorsi iconograficiNaturalmente le presenze d’immagini, specie in contesti cristia-ni, è vastissima. Fra i molti percorsi possibili, se ne sono sceltitre in ordine decrescente d’importanza e diffusione: le imma-gini di Gesù (ovviamente le più diffuse), di Maria e di Ambrogio,patrono della diocesi e padre della Chiesa.

PremessaGli itinerari, relativi al territorio della Provincia di Monza e Brianza,sono divisi in tre grandi settori: percorsi storico-artistici (in ordine cro-nologico); percorsi tematici (per categorie architettoniche); percorsi ico-nografici (per quattro situazioni emblematiche). Vengono segnalati so-lo gli edifici accessibili al pubblico. Gli asterischi indicano in ordine cre-scente l’importanza dell’opera. Gli edifici che hanno fasi di costruzio-ne diverse e importanti sono indicati più volte.

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Introduzione 8

Percorsi storico-artisticoBrianza paleocristiana e altomedioevale 10Brianza romanica e gotica 12Brianza rinascimentale e manieristica 14Brianza barocca e rococò 16Brianza neoclassica e storicista 20Brianza neoclassica e storicista 22Brianza razionalista e contemporanea 24

Percorsi tematiciArchitettura sacra medioevale 26Architettura sacra moderna 26Architettura laica istituzionale 27Architettura castellana 27Architettura di villa 27

Percorsi iconograficiL’immagine del Cristo 30L’immagine della Vergine 30L’immagine di Sant’Ambrogio 31L’immagine di San Carlo 31

Indirizzi telefoniciBrianza paleocristiana e altomedioevale 32Brianza romanica e gotica 32Brianza rinascimentale e manieristica 32Brianza barocca e rococò 33Brianza neoclassica 33Brianza storicista 34Brianza razionalista e contemporanea 34

Informazioni sul territorio 35Indice dei luoghi 36

Sommario

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il Castello di Bellusco e Santa Maria Maddalena a CascinaCamuzzago; Palazzo Rasini di Cavenago; Villa Cusani TraversiTittoni a Desio; Villa Pusterla Arconati Crivelli al Mombello diLimbiate; l’ex-casa del fascio di Lissone; San Vittore e la VillaAntona Traversi di Meda; l’Arengario e Santa Maria al Carrobbiolodi Monza; Villa Bagatti Valsecchi di Varedo; il Ponte, Palazzo Trotti,Villa Borromeo d’Adda, Villa Sfondrati Ponti Sottocasa di Vimercatee il Casino di Caccia Borromeo in frazione Oreno;. Anche latipologia è di estrema varietà: edifici sacri di tutti i generi (dal-le basiliche alle chiese, dagli oratori alle cappellette), strutturedifensive (torri, ponti fortificati, mura, castelli), spazi abitativi esoprattutto l’alta concentrazione di ville, in genere con la sortecomune di spazi medioevali riadattati nel Cinquecento, sotto-posti alle grandi trasformazioni sei e settecentesche, ancorariprese nell’Ottocento; e con l’abbinamento frequente dei gran-di giardini, nati all’italiana e trasformati all’inglese.Lo scopo di questa guida è di cogliere le costanti, le ricorren-ze che sono la trama profonda dell’unità del territorio. Lo si èfatto con tre tipi di itinerari, che seguono altrettante piste pos-sibili: quella storico-artistica, in un ordine cronologica che scan-disce anche la successione delle fasi stilistiche dal paleocri-stiano al novecento; quella tipologica, che evidenzia la ricorren-za delle forme dell’architettura; e quella iconografica, che map-pa alcune tipologie d’immagini dalla frequenza particolarmentemarcata. La speranza di rendere il territorio più conosciuto (equindi più amato e più difeso in quella sua identità profondache solo i beni culturali sanno custodire) è quella che ci haanimato e che da senso al nostro lavoro.

IntroduzioneUn territorio esiste ma si ricrea. Parafrasando il grande storicofrancese Fernand Braudel, è impressionante notare come la de-finizione degli spazi abitati dagli uomini sia appunto il risultatodell’interagenza di due fattori determinanti: la natura e l’attivi-tà umana. Un territorio è certo frutto di condizioni naturali og-gettive, peraltro soggette a mutamenti altrettanto naturali; maè frutto di una doppia antropizzazione. La prima è quella sto-rica fatta di interventi costanti a fini agricoli, viari, abitativi…;la seconda è quella amministrativo-politica che crea degli spa-zi artificiali ma potenti, variabili ma destinati a decidere con for-za sulla vita degli uomini. La Provincia di Monza e Brianza ècerto una creazione umana recente, dunque artificiale ed en-tro certi limiti astratta; ma è anche il tentativo di fotografare del-le costanti, delle caratteristiche fisiche e soprattutto storicheche ne fanno un territorio relativamente omogeneo, con mol-ti elementi in comune. Da qui nasce la necessità di descri-verlo attraverso itinerari di visita, strumenti per definizione adat-ti a cogliere i nessi, i legami di significato, i giochi di asso-nanze e di caratterizzazioni.Alcune premesse sono ovvie ma necessarie: territorio basso-collinare, di alta frequenza fluviale, con vicende storiche sostan-zialmente omogenee dopo l’impero romano e con la costan-te appartenenza al dominio milanese, lo spazio in esame ècaratterizzato dalla presenza di due poli, che non a caso necaratterizzano la stessa denominazione recente. Da un latoc’è Monza, la grande area monumentale, la sede di un’istituzio-ne museale di importanza mondiale, il teatro di una vicenda ur-bana ininterrotta di ricca articolazione. Dall’altro c’è la Brianza,o meglio quella parte “milanese” della zona non certo omolo-gabile al solo modello monzese, ma caratterizzata da luoghi conforte identità urbana, anche se poi definita in epoche diverse:basti pensare alla Vimercate dal chiaro impianto medioevalee dalla vocazione settecentesca a città di ville; alla CesanoMaderno dominata dal più importante palazzo del Seicento lom-bardo, modello politico prima ancora che artistico per decine dialtre residenze; alla Desio dove la presenza di un caso preco-cissimo di neogotico europeo si abbina alla codificazione sto-rica (e quindi artistica) della memoria papale di Pio XI. La ricchezza della vicenda storica ha come naturale conseguen-za l’ininterrotta ricchezza della vicenda architettonica ed artisti-ca. Le vette più alte sono note quanto diffuse: la Basilica e ilBattistero di Agliate; il Duomo e la Villa Reale di Monza; PalazzoArese Borromeo di Cesano. Molto rilevanti risultano tanti altriedifici: si ricordino almeno Villa Borromeo D’Adda ad Arcore; 98

Prof. Andrea SpiritiProfessore di Arte ModernaUniversità degli Studi dell’Insubria

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MonzaDuomo di San Giovanni Battistavvv: oltre alla celebre CoronaFerrea, rimane la torre longobarda; dal pavimento della navatasettentrionale sono visibili grazie ad aperture nel pavimento tre tom-be scoperte nel 1989, decorate con motivi a croce databili fra VIe VII secolo (età longobarda).

Museo e Tesoro del Duomovvv: il più importante museo almondo di arte altomedioevale custodisce il lascito della regi-na Teodolinda e il tesoro del regno, arricchito dai sovrani longo-bardi, franchi e preottoniani. Fra i pezzi più celebri: il Dittico diStilicone, il Dittico del Poeta, la Corona votiva di Teodolinda, laChioccia coi pulcini, l’Evangeliario di Teodolinda, la Croce diAgilulfo, la Croce di Adaloaldo, le Ampolline di Terrasanta e ilMedaglione di Gregorio Magno, il Reliquiario del dente di SanGiovanni Battista, la Croce di Berengario I.

Brianza paleocristiana e altomedioevaleIl periodo tumultuoso e affascinante che spazia dal IV al X secolo vede unasuccessione frenetica di eventi: l’ultima crisi e la caduta dell’impero roma-no d’Occidente (476), il regno di Odoacre, il regno degli Ostrogoti, la ri-conquista bizantina, il regno longobardo (566-774), il regno franco epoi il sacro romano impero. Il fitto tessuto di edilizia sacra e profanache caratterizzava queste zone (prima le strutture amministrative del-l’impero romano, poi le chiese cristiane e le numerose fortificazioni) è qua-si del tutto scomparso; ma il Duomo di Monza, legato alla conversione deilongobardi al cattolicesimo ed evocante le grandi figure di Agilulfo,Teodolinda e Gregorio Magno, custodisce opere che segnano tutto il per-corso storico indicato.

Percorsi storico-artistico

A destra enella pagina

a fianco:la Chioccia coi pulcini, la Corona

Ferrea e la Croce

di Adaloaldo custodite

nel Museo del Duomo

di Monza

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SeregnoTorre detta del Barbarossa:struttura dell’XI secolo, già uti-lizzata come campanile del-la chiesa di San Vittore, rima-neggiata dal 1576 e ancoranel 1781 come torre civica.

Carate BrianzaFrazione Agliate, Basilica deiSanti Pietro e Paolo e bat-tistero di San Giovanni:

straordinario complesso romanico, realizzato fra X e XI seco-lo sui resti di edifici precedenti. La basilica è un classico esem-pio di architettura lombarda con facciata a doppia capanna,interno a tre navate (alcune colonne sono romane riutilizza-te), cripta e un prezioso ciclo di affreschi (fine XI secolo). Il

vicino battistero è fra i più an-tichi della regione, e conser-va numerosi frammenti di af-freschi fra X e XVI secolo.

MonzaDuomo di San GiovanniBattistavvv: sui resti della ba-silica longobarda fondata daTeodolinda, la committenzaviscontea promosse dal 1300l’edificio gotico. Malgrado i nu-merosi rimaneggiamenti spic-

Sotto: l’interno

del Battisterodi Agliate

Brianza romanica e goticaI secoli dall’XI alla metà del XV vedono succedersi grandi momentistorici: al dominio dell’imperatore (rappresentato territorialmente dalvescovo) segue l’autonomia dei Comuni, poi l’affermarsi della signo-ria dei Torriani e infine quella dei Visconti, con eventi bellici che vedo-no spesso Monza protagonista. L’itinerario spazia dal grande comples-so romanico di Agliate agli edifici civili di Vimercate e Monza, il cuiDuomo subisce la radicale ricostruzione gotica: è così attestato un pas-saggio che inizia dal primo romanico per arrivare al gotico, una delle cuiultime attestazioni, ormai internazionale, è quella degli Zavattari nel-la cappella di Teodolinda.

cano di quella fase la facciata, l’Evangelicatorio, la lastra del-l’incoronazione, l’altare maggiore d’argento. È quattrocentescoil celebre ciclo tardogotico delle Storie di Teodolinda, realizza-to nell’abside sinistra dagli Zavattari.Museo e Tesoro del Duomovvv: oltre ai materiali scultorei del-la fabbrica, si segnalano gli affreschi trecenteschi da San Michelee Santa Maria in Strada, gli avori e il calice di GiangaleazzoVisconti.Arengariovvv: raro esempio di architettura civile, con portico ter-reno e salone al primo piano, venne eretto nella seconda me-tà del Duecento, e ultimato verso il 1380 dalla “parlera” (tri-bunetta per l’oratore) e poco dopo dalla torre merlata.

VimercateBasilica di Santo Stefanov: l’edificio romanico (X-XI secolo) èstato a più riprese rimaneggiato e ampliato, ma conserva trac-ce importanti delle sue origini: la cripta dell’XI secolo, il cam-panile (con base romana, struttura del 1261 e restauri quat-trocenteschi), una scultura trecentesca della Madonna colBambino inserita sulla facciata.Ponte di San Roccovv: sui resti di un ponte romano vennecostruita a fine XII secolo la porta di Moriano (verso la cit-tà) ultimata con la torre trecentesca; alla stessa epoca risa-le la torre esterna. Nell’insieme costituisce uno delle più pre-ziose opere d’architettura medioevale civile e militare dell’in-tera Lombardia.

SulbiateFrazione Sulbiate Superiore, Oratorio di Sant’Ambrogiov: edi-ficio romanico eretto nella prima metà del XII secolo all’inter-no di un vasto monastero benedettino, e decorato da un ci-clo di affreschi del XIII secolo. 13

Sopra a sinistra: la Torre delBarbarossa a Seregno

Sopra a destra: il Ponte di San Roccoa Vimercate

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BarlassinaParrocchiale di San Giuliov, cappella della Madonna dell’Aiuto:preziosa struttura del 1527, con un affresco riferito a BernardinoLuini ma più probabilmente di scuola, e stucchi barocchi. L’edificiovenne ricostruito dal 1613 al 1623, e ampliato nell’Ottocento.

MedaChiesa di San Vittore: cuore di un monastero benedettino fem-minile noto all’856, l’edificio attuale è classicista cinquecentesco,con un vasto ciclo di affreschi molto vicino a quello milanese delMonastero Maggiore e una Pietà scolpita da Andrea da Milano (ilprotagonista scultoreo del Santuario di Saronno). La chiesa inter-na conserva preziosi resti di decorazione a grottesca.

SeregnoOratorio di San Roccov: costruito nel 1577, venne ornato daun vasto ciclo di affreschi luineschi vicini al grande modellodel Santuario di Saronno.

MonzaDuomo di San Giovanni Battistavvv: l’affresco di BernardinoLuini (San Gerardo), la ricostruzione del presbiterio su ideadel Tibaldi, il grande ciclo nel transetto di Giuseppe Arcimboldoe Giuseppe Meda sono le tappe salienti della basilica nelperiodo.Museo e Tesoro del Duomovvv: il rosone di Stefano de’ Fedeli,numerosi pezzi di oreficeria quattro-cinquecentesca, tre arazzimillefiori e il ciclo cinquecentesco degli arazzi con le Storiedel Battista attestano l’evoluzione formale dal primo umanesi-mo al manierismo.

Vimercatefrazione Oreno, Villa Borromeo Arese, Casino di cacciavvv:importante esempio di un genere ben attestato a Milano e neidintorni, l’edifico conserva un ciclo di affreschi quattrocente-schi – di stile tardogotico con aperture umanistiche – conscene di caccia.

BelluscoCastello Da Cortevv: robusta struttura castellana di origine me-dioevale ma ricostruita nelle forme consuete della piena etàsforzesca intorno al 1467.Frazione Cascina Camuzzago, Oratorio di Santa MariaMaddalena**: già badia dei monaci del Santo Sepolcro, la strut-tura, esistente dal 1152, conserva un vasto ciclo di storie del-la santa, opera di Bernardino Butinone o di un suo diretto col-laboratore (1510 ca.), noto come Maestro di Camuzzago e dal-la decisiva attività per tutta la Brianza.

Cavenago di BrianzaFrazione Campo, Chiesa di Santa Maria in Campisvv: edifi-cata nel XII secolo, la chiesa degli Umiliati venne ricostruita ametà Quattrocento. Il ciclo di affreschi luineschi è in parte all’in-terno in parte, strappato, nella Parrocchiale.

BernareggioOratorio dei Santi Gervaso e Protasov: struttura cinquecente-sca con affreschi del tempo. L’attigua Parrocchiale custodisceuna tela del grande pittore cremonese Bernardino Campi (SanGiovanni Evangelista).

Brianza rinascimentale e manieristicaAlla prima fase della signoria sforzesca (1450-1499) succede un trentacin-quennio di feroci lotte, che vedono gli Sforza contrapposti alle grandi monarchie francese e spagnola; e alla fine l’imperatore Carlo V (1535) s’impossesserà di Milano, rendendola feudo imperiale della monarchia diSpagna, una situazione destinata a protrarsi fino al 1700. In parallelo,la riorganizzazione della Chiesa cattolica dopo la rivoluzione protestanteporta a numerose e radicali ricostruzioni di edifici sacri: è l’età di San CarloBorromeo arcivescovo di Milano (1560-1584). Il Rinascimento trapassaprogressivamente in un Manierismo al servizio degli ideali imperiali dellamonarchia iberica e di quelli spirituali della Controriforma; e la strepito-sa personalità di Bernardino Luini (fonte di un luinismo di durata quasisecolare) segna il passaggio coi suoi interventi.

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Cesano MadernoPalazzo Arese Borromeovvv: la grande reggia barocca diBartolomeo III Arese (1610-1674), centro culturale e paradig-ma per molte residenze della consorteria, è un solenne edificiocon loggia posteriore alla genovese, e custodisce un vasto ci-clo di affreschi del classicismo milanese di metà Seicento, co-ordinato dalle architetture dipinte di Giovanni Ghisolfi. Il giardino mostra notevoli resti del ciclo statuario coevo, e l’in-tero centro storico dipende dall’organizzazione assiale del pa-lazzo. Di eccezionale qualità il ninfeo sei-settecentesco. A breve distanza, Palazzo Arese Jacini e l’annesso Oratorio diSanta Maria del Transito conservano cospicui resti della faseseicentesca.

SevesoFrazione Faroe (San Pietro Martire), Santuario di San PietroMartirevv: sul luogo del martirio dell’inquistore medioevale,Bartolomeo III Arese fece costruire da Gerolamo Quadrio un so-brio edificio classicista, ornato dai dipinti dei Montalto, deiSantagostino e del Busca.

MedaChiesa di San Vittorevvv: l’edificio medioevale e rinascimentalevenne qualificato nel 1626 dalla pala maggiore del Cerano (Cristorisorto e Santi); la facciata, del 1730, è un capolavoro rococò.

LissonePalazzo Baldironev: importante e manomessa residenza di unafamiglia appartenente alla consorteria Arese, con affreschi ar-chitettonici di Giovanni Ghisolfi.

MonzaDuomo di San Giovanni Bat-tistavvv: il grande ciclo nel pre-sbiterio dei Montalto e di ErcoleProcaccini il Giovane apre la sta-gione barocca, proseguita conle molte opere della quadreriae le presenze di Moncalvo, CarloCane, i Nuvolone. Il ciclo di qua-droni di Teodolinda (bastino inomi di Filippo Abbiati e delgrande Sebastiano Ricci) intro-duce al rococò, trionfante ne-gli affreschi del Carloni, delGilardi e del Borroni coordinatidalle architetture dipinte del

Brianza barocca e rococòIl perdurare del dominio spagnolo (1535-1700) segna per l’area un lun-go periodo di pace, qualificata spiritualmente dal lungo episcopato diFederico Borromeo (1595-1631), geniale ripropositore della politica pa-storale del cugino Carlo. Il predominio politico della consorteria Arese siesprime nel sontuoso palazzo di Cesano, modello per molti altri in tuttolo Stato (fra cui palazzo Rasini a Cavenago e palazzo Baldirone aLissone), e nel santuario di Seveso. Il Settecento rococò (con un qua-rantennio di guerre e poi il passaggio all’Austria) trionfa nei cicli delDuomo di Monza, nelle ville di Vimercate, nel riassetto di Cavenago; perconcludersi nella villa Verri di Biassono, luogo ormai illuminista.

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Pagina a fian-co: Palazzo AreseBorromeo a CesanoMaderno

Sotto: Santa Mariadel Carrobioloa Monza

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Castellino; e preannunciato dall’altare di Santa Caterina, delromano Marcantonio Bianchi.Museo e Tesoro del Duomovv: oltre alle oreficerie barocche,molte testimonianze pittoriche del periodo vi trovano sede.Santa Maria del Carrobiolovvv: di origine medioevale, la chie-sa poi dei Barnabiti conserva una ricca quadreria barocca, com-pletata dagli affreschi di Andrea Porta.

BiassonoVilla Verriv: residenza della celebre famiglia di illuministi mila-nesi, è ancora ben leggibile nel suo razionale assetto sette-centesco; sono purtroppo scomparsi gli affreschi.

VimercateSantuario della Madonna del Rosariovv: ricostruzione seicen-tesca di un edificio precedente, con pala riferita a Giulio Campie vasto ciclo dei Nuvolone.Santo Stefanov: la ricostruzione controriformata dell’edificio me-dioevale fu completata dagli affreschi cinquecenteschi del pre-sbiterio e seicenteschi della navata, opera del grande classicistaAntonio Busca.Palazzo Trottivvv: bella dimora rococò con un vasto ciclo diaffreschi distribuiti lungo tutto l’arco del Settecento, con la pre-senza decisiva degli Orelli.

Cavenago di BrianzaPalazzo Rasinivvv: sede di una famiglia della consorteria Arese,custodisce due cicli decorativi: i frammenti cospicui del ciclo sei-centesco, coordinato da Giovanni Ghisolfi, e il salone sette-centesco realizzato da Mattia Bortoloni, il massimo interpretelombardo del rococò di Tiepolo.

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Pagina a fianco: veduta aereadella Chiesadi SantoStefano aVimercate

A sinistra: scorcio diPalazzo Trotti dai giardini

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Limbiate, Frazione Mombello, Villa Pusterla Arconati Crivellivvv: sui restidi una struttura medioevale più volte ampliata, Francesco Crocerealizzò in pieno Settecento la grande villa classicista, con sceno-grafico terrazzamento verso il giardino; completata in età neo-classica, la villa è legata al ricordo della corte di Napoleone I.

Bovisio MasciagoParrocchiale di San Pancraziov: rigorosa costruzione classici-sta iniziata nel 1774 da Giulio Galliori.

Meda Villa Antona Traversivvv: trasformazione dell’antico monastero diSan Vittore, è una sontuosa costruzione neoclassica di LoepoldoPollack, con decorazioni probabilmente di Pelagio Palagi.

SeregnoCollegiata di SanGiuseppevv: piùvolte rimaneggia-ta, la chiesa videpresentiErmenegildo Pini,Giulio Galliori eGiuseppePiermarini, nelpassaggio sette-centesco dal clas-sicismo al neoclas-sicismo.

DesioVilla Cusani Traversi Tittoni: sui resti di un castello e un con-vento medioevali, i Cusani eressero una villa barocca. A fineSettecento Giuseppe Piermarini la trasformò in una grandiosa re-sidenza neoclassica. Il parco si deve ad Antonio Villoresi.

MuggiòVilla Casati Stampavv: dal 1780 Leopold Pollack trasformò unedificio preesistente in una dimora neoclassica; notevole la tor-retta posteriore.

Carate BrianzaParrocchiale dei Santi Ambrogio e Simplicianovv: ricostru-zione neoclassica (1803-1807) di Simone Cantoni, con va-stissima quadreria.

TriuggioFrazione Tregasio, Chiesa dei Santi Gervaso e Protasov: interes-sante edificio neoclassico (1842) a pianta circolare, con deco-razione coeva.Frazione Ponte di Rancate, Chiesa di Santa Maria Assuntav: chie-sa dal ricco decoro di Andrea Appiani e Giocondo Albertolli.Frazione Canonica Lambro, Chiesa di Santa Mariav: già orato-rio settecentesco della fronteggiante villa Taverna, in sobrie formesettecentesche di Giacomo Antonio Quadrio (1735).

Besana BrianzaParrocchiale dei Santi Pietro, Marcellino e Erasmov: grandio-so edificio neoclassico (dal 1825) di Giacomo Moraglia.

MonzaVilla Realevvv: eretta dal Piermarini per l’arciduca Ferdinandod’Asburgo, divenuta la reggia di Napoleone e poi di Umberto I,la villa è uno dei grandi capolavori del neoclassicismo euro-peo, coi sontuosi cicli di Andrea Appiani e Giocondo Albertolli.Duomo di San Giovanni Battistavv: L’altare maggiore di AndreaAppiani (1793-1798) è un caso importante di neoclassico sa-cro lombardo.

ConcorezzoParrocchiale dei Santi Cosma e Damianov: gigantesco edifi-cio progettato nel 1810 da Luigi Cagnola e iniziato nel 1818.

VimercateVilla Sfondrati Ponti Sottocasavv: l’edificio seicentesco venne tra-sformato a inizio Ottocento in una grande dimora neoclassica, confacciata timpanata e scalone con copie di statuaria classica.

Brianza neoclassica e storicistaBrianza neoclassica Il neoclassicismo promosso dal governo austriaco nel secondo Settecentosfocia nello stile impero di Napoleone (1796-1815): l’intera eredità clas-sica viene riletta al servizio della grande nobiltà e soprattutto dei sovra-ni. Al caso raro del San Giuseppe di Seregno si affiancano i grandi palaz-zi patrizi (Arconati Crivelli a Limbiate, Antona Traversi a Meda, CusaniTraversi Tittoni a Desio, Casati Stampa a Muggiò, Sfondrati PontiSottocasa a Vimercate) e le sedi del potere: Ferdinando d’Austria a Monza,Napoleone prima a Limbiate poi a Monza creano luoghi destinati a du-rare nell’immaginario collettivo.

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MedaParrocchiale di Santa Maria Nascentev: importante il ciclo eclet-tico affrescato da Luigi Morgari.

SeregnoSantuario di Santa Valeriav: il complesso seicentesco venne ri-costruito su progetto di Spirito Maria Chiappetta dal 1930 al 1954;notevole la raccolta di Ex-voto.

DesioVilla Cusani Traversi Tittonivvv: la villa neoclassica venne ar-ricchita da Pelagio Palagi con la torre neogotica, fra i primissi-mi esempi in Italia. Lo scalone e il mausoleo si devono a LucaBeltrami (1903).

BrioscoFrazione Fornaci, Parrocchiale dell’Immacolata e Tre Fanciulliv:brillante edificio neomedioevale (1896) in mattoni a vista.

TriuggioVilla Sacro Cuorev: trasformazione di corpi di fabbrica prece-denti ad opera di Spirito Maria Chiappetta, con cinque cap-pelle eclettiche.Frazione Ponte di Rancate, Opificio Viganòv: caso interessantedi archeologia industriale.

SovicoEx Tessiture Frettev: pregevole esempio di archeologia industriale.

ArcoreVilla Borromeo D’Addavvv:nel vasto parco, la villa su-periore è elegantissimo ri-facimento eclettico dellastruttura precedente; la vil-la inferiore, neoclassica, ècompletata dalla cappellaneorinascimentale con lesculture di Vincenzo Vela.

VimercateVilla Sfondrati Ponti Sot-tocasavv: passata agli in-dustriali Ponti nel secon-do Ottocento, la villa ven-ne sontuosamente deco-rata in stile eclettico.

VaredoVilla Bagatti Valsecchivv: notevole esem-pio di storicismo, con numerosi frammen-ti di edifici milanesi, fra i quali il Lazzaretto.

Cesano MadernoParrocchiale di Santo Stefano Nuovovv:opera neogotica alla francese, capolavo-ro di Spirito Maria Chiappetta.

MisintoParco delle Rimembranzev: notevole laPietà realizzata da Mauro Conconi.

Brianza neoclassica e storicistaBrianza storicista L’unità d’Italia (1861) crea la necessità di uno stile nazionale, che fon-da e ricordi quelli del passato: è il grande momento, civile e religioso, del-l’arte eclettica, del recupero storicista di tutti i linguaggi dal paleocri-stiano al neoclassico. Attestata da un numero vastissimo di residenze, que-sta civiltà trionfa nelle ville di Varedo, Desio, Arcore, Vimercate), ed haa Desio uno dei primissimi casi europei di neogotico. Le chiese sono segna-te dall’aggiornatissima cultura del Chiappetta; e non mancano gli im-pianti industriali di ambizioni architettoniche.

A sinistra: particolare diVilla CusaniTraversi Tittonia DesioSotto: VillaBorromeoD’Adda adArcore

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LissoneEx-Casa del Fasciovvv:opera di Giuseppe Ter-ragni e Antonio Car-minati (1938), com-prende il teatro, la tor-re e l’arengo, e si ponequale esempio com-piuto di razionalismoarchitettonico.

BarlassinaScuole elementari e medie di via Colombov: realizzate ri-spettivamente nel 1934 e nel 1960 da Mario Asnago e ClaudioVender, segnano il passaggio dal primo al secondo razionali-smo. Degli stessi è la vicina Casa Vegni di via Trento 12.Palazzo della Cassa Rurale e Artigianav: opera moderna di FrancoAsnaghi e Dario Caini (1978).

Brianza razionalista e contemporaneaIl fascismo (1922-1945) porta alla costruzione di molti edifici raziona-listi, a cominciare dall’importante episodio di Lissone, che vede prota-gonista il grande Terragni. Dopo i danni bellici, l’ultimo sessantenniovede il sorgere di diversi edifici civili, pubblici (soprattutto scuole) eprivati (molte banche), sovente di elevata qualità formale. Di rilievo iltono contemporaneo proprio di molte realizzazioni di Barlassina.

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A destra e sotto:

veduta diLissone e

della piazza antistante

PalazzoTerragni

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Protaso: pianta centrale cu-polata.Besana BrianzaParrocchiale dei Santi Pietro,Marcellino e Erasmo: tipicastruttura ecclesiale “moderna”a croce latina con tre navate,facciata con pronao.ArcoreVilla Borromeo D’Adda, cap-pella: struttura neorinascimen-tale cupolata a pianta centra-le, con matroneo.Briosco, frazione FornaciParrocchiale dell’Immacolatae Tre Fanciulli: struttura lon-gitudinale con mattoni a vista.Cesano MadernoParrocchiale di Santo StefanoNuovo: struttura longitudinalecon numerosi elementi deco-rativi neogotici (pinnacoli, gu-gliotti, vetrate).

Architettura laica istituzionaleMonzaArengario: porticato, salone.

VimercatePonte di San Rocco: struttu-ra di ponte fortificato con duetorrioni e porta civica.LissoneEx-Casa del Fascio: strutturamultifunzionale.BarlassinaScuole elementari e mediedi via Colombo: adattamen-to dello schema razionalistaa struttura scolastica.

Architettura castellanaBelluscoCastello Da Corte: castelloquadrilatero con ingresso avan-zato a rivellino e torri.

Architettura di villaVimercate, frazione OrenoVilla Borromeo Arese, Casinodi caccia: architettura a palaz-zetto secondo il tipico schemadel genere.

Architettura sacra medioevaleCarate Brianza,frazione AgliateBasilica dei Santi Pietro ePaolo: facciata a doppia capan-na, colonne romane di riuti-lizzo, presbiterio sopraelevato,cripta semisotterranea. Battistero di San Giovanni: de-corazione ad archetti, piantaottagonale.

VimercateBasilica di Santo Stefano: cam-panile stratificato, cripta.Sulbiate, frazione Sulbiate SuperioreOratorio di Sant’Ambrogio:struttura ad aula.MonzaBasilica di San Giovanni Bat-tista: facciata a doppia capan-na con rosone e agugliotti, in-terno a tre navate con voltea crociera.

Architettura sacra modernaMedaChiesa di San Vittore: chiesamonastica doppia a pianta ret-tangolare.VimercateSantuario della Madonna delRosario: tipico santuario adaula.Seveso, frazione FaroeSantuario di San Pietro Mar-tire: struttura cupolata a pian-ta centrale.Triuggio, frazione Canonica LambroChiesa di Santa Maria*: orato-rio a pianta centrale cupolata.SeregnoCollegiata di San Giuseppe:pianta centrale cupolata.Triuggio, frazione TregasioChiesa dei Santi Gervaso e

È possibile visitare il patrimonio artistico brianzolo secondo un’altra lo-gica: quella tematica per stili e tipologie architettoniche. Gli edifici so-no i medesimi della precedente serie (alla quale si rimanda per datipiù analitici su epoca e caratteristiche) e si evidenziano gli elementi qua-lificanti per parole-chiave. L’ordine è cronologico, dal paleocristiano alcontemporaneo.

Percorsi tematici

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Sotto:in evidenza

la pianta circolare della

Basilica di San Giuseppe

a Seregno

Sopra:particolare del Castello Da Corte a Bellusco

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Cesano MadernoPalazzo Arese Borromeo: strut-tura assiale, corpo quadrilate-ro, distribuzione su due pianicon suddivisione in quartieri,giardino.VimercatePalazzo Trotti: struttura pala-ziale settecentesca.Cavenago di BrianzaPalazzo Rasini: strutture pa-laziali seicentesca (a galleria)e settecentesca (a salone) in-teragenti.BiassonoVilla Verri: struttura “aperta” set-tecentesca a sviluppo orizzon-tale imperniata sullo scalone.Limbiate, frazione MombelloVilla Pusterla Arconati Crivelli:struttura a U chiusa da arconicon balconata, cappella auto-noma, scalinata a terrazze ver-so il parco.MedaVilla Antona Traversi: struttu-

ra compatta con facciata a svi-luppo orizzontale.DesioVilla Cusani Traversi Tittoni:corpo neoclassico compatto confacciata a colonne, parco conedicole, torrione autonomo.MuggiòVilla Casati Stampa: strutturaclassica con torretta posteriore.VimercateVilla Sottocasa: facciata contimpano sommitale.VaredoVilla Bagatti Valsecchi: struttu-ra a portici.TriuggioVilla Sacro Cuore: caso singo-lare di villa religiosa, a svilup-po orizzontale e con cinquecappelle.ArcoreVilla Borromeo D’Adda: villainferiore a blocco, con cancel-lata e cappella; villa superio-re a sviluppo orizzontale, conterrazzamento posteriore.

Pagina a fianco:i portici

dell’Arengarioa Monza

Sotto:veduta aerea

di palazzoArese

Borromeo

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MedaSan Vittore, cappella dellaPietà: Mater dolorosa.Parrocchiale di Santa MariaNascente, navata: ciclo dell’in-fanzia di Cristo.VimercateSantuario della Madonna delRosario: Misteri del Rosario.BarlassinaParrocchiale di San Giulio,cappella della Madonnadell’Aiuto: Bambino in brac-cio alla madre (Madonna del-l’aiuto).SevesoSantuario di San Pietro Mar-tire, cappella della Vergine:Madonna dell’aiuto.

L’immagine di Sant’AmbrogioAl contrario dei casi preceden-ti, l’iconografia tende alla rico-noscibilità attraverso la ripetizio-

ne dei tratti tipici (barba, mitria,piviale, sferza, spesso pastora-le). I luoghi dove compare:Carate Brianza, frazione AgliateBattistero.SulbiateOratorio di Sant’Ambrogio.MedaChiesa di San Vittore, chiesaesterna.TriuggioVilla Sacro Cuore, chiesa delsacro Cuore.

L’immagine di San CarloDiffusa in tutto il territorio neisecoli moderni, specie dopo labeatificazione (1603) e la ca-nonizzazione (1610), è in ge-nere affidata a immagini di li-vello medio-basso. Una buonaeccezione nella canonica par-rocchiale di Carate Brianza.

L’immagine del CristoPer evidenti ragioni, l’imma-gine di Gesù è onnipresentenegli edifici sacri. Si indicanosolo, con la caratteristiche pro-prie, alcuni casi importanti perl’evoluzione iconografica.

MonzaTesoro e Museo del Duomo:Reliquiario del dente di SanGiovanni Battista, retro: Cristocrocefisso secondo il tipico mo-dello di ascendenza orientale.Ampolline di Terrasanta: bu-sto di Cristo all’uso orientale. Duomo di San Giovanni Bat-tista, transetto: Albero di Jessee Trionfo della Croce.Duomo di San Giovanni Bat-tista, presbiterio: Disputa nelTempio, Moltiplicazione dei pani.Carate Brianza, frazione AgliateBasilica dei Santi Pietro ePaolo, presbiterio: Cristo pan-tocratore benedicente, a mez-zo busto.Parrocchiale dei Santi Ambro-gio e Simpliciano, canonica:Fuga in Egitto.VimercateSanto Stefano, facciata: Bam-bino in braccio alla madre. Cavenago di BrianzaParrocchiale. Bambino in brac-cio alla madre.

MedaChiesa di San Vittore, chiesaesterna: Pietà, Gesù morto inbraccio alla madre. Pala mag-giore: Gesù risorto. Cesano MadernoPalazzo Arese Borromeo, cap-pella esterna di Sant’Antonioda Padova e degli Angeli cu-stodi, volta: Trinità con Cristoeucaristico.Seveso, frazione Faro(San Pietro Martire), Santua-rio di San Pietro Martire, pa-la di sinistra: Bambino in brac-cio alla madre.MisintoParco delle Rimembranze:Pietà.ArcoreVilla Borromeo D’Adda, cap-pella: Pietà.

L’immaginedella VergineAltrettanto onnipresente negliedifici sacri, è omessa quandocompare con Gesù nella clas-sica soluzione della Madonnacol Bambino e nelle altre ico-nografie comunii citate.MonzaMuseo e Tesoro del Duomo:medaglione palestinese in ter-racotta: Prima Annunciazione.Duomo, controfacciata: affre-sco della Madonna in trono(Madonna dell’aiuto).

Naturalmente le presenze d’immagini, specie in contesti cristiani, è vastis-sima. Fra i molti percorsi possibili, se ne sono scelti tre in ordine decrescen-te d’importanza e diffusione: le immagini di Gesù (ovviamente le più dif-fuse), di Maria e di Ambrogio, patrono della diocesi e padre della Chiesa.

Percorsi iconografici

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Sotto: l’interno della Basilicadi Agliate

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Cavenago di Brianza, frazione Campo, Chiesa di Santa Mariain Campis: richiedere alla parrocchia San Giulio, tel. 02.95.01.010.Bernareggio, Oratorio dei Santi Gervaso e Protaso: richiederealla parrocchia di Santa Maria Nascente, tel. 039.69.00.110.

Brianza barocca e rococòCesano Maderno, Palazzo Arese Borromeo: tel. 0362.51.35.45,accessibile con visite guidate (prenotazione tel. 0362.52.82.41)sabato pomeriggio e domenica da marzo a luglio e da set-tembre a ottobre.Seveso, frazione Faroe (San Pietro Martire), Santuario di SanPietro Martire: tel. 0362.64.71.Meda, Chiesa di San Vittore: accessibile nei festivi.Lissone, Palazzo Baldirone: proprietà comunale, tel.039.73.97.271.Monza, Duomo di San Giovanni Battista: aperto tutti i giorni, tel.039.32.34.04.Monza, Santa Maria del Carrobiolo: tel. 039.32.37.17.Biassono, Villa Verri: sede del Comune, accessibile, tel.039.22.01.01.Vimercate, Santuario della Madonna del Rosario: normalmen-te aperto, dipendente dalla parrocchia prepositurale di SantoStefano, tel. 039.66.91.69Vimercate, Santo Stefano: tel. 039.66.91.69.Vimercate, Palazzo Trotti: sede comunale, accessibile, tel.039.66.59.490 e numero verde 800.33.37.22. Cavenago di Brianza, Palazzo Rasini: sede comunale, acces-sibile, tel. 02.95.24.14.91.

Brianza neoclassicaLimbiate, frazione Mombello, Villa Pusterla Arconati Crivelli: pro-prietà provinciale, sede scolastica, tel. 02.99.65.595.Bovisio Masciago, Parrocchiale di San Pancrazio: tel.0362.59.02.25.Meda, Villa Antona Traversi: accessibile in occasioni particolari. Seregno, Collegiata di San Giuseppe: tel. 0362.23.13.08.Desio, Villa Cusani Traversi Tittoni: proprietà comunale, acces-sibile, tel. 0362.39.22.35.Muggiò, Villa Casati Stampa, sede comunale, accessibile, tel.039.27.091.Carate Brianza, Parrocchiale dei Santi Ambrogio e Simpliciano:tel. 0362.90.01.64.Triuggio, frazione Tregasio, Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso:tel. 0362.91.98.44.Triuggio, frazione Ponte di Rancate, Chiesa di Santa MariaAssunta: tel. 0362.99.78.53.

Informazioni utiliLe chiese parrocchiali si intendono normalmente aperte dal-le 8.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00. È sconsigliatala visita alle mattine dei festivi. I numeri telefonici sonoindicati secondo la prima serie degli itinerari.

Brianza paleocristiana e altomedioevaleMonza Museo e Tesoro del Duomo: da martedì a domenica(9.00-13.00 e 14.00-18.00), tel. 039.32.63.83Monza, Duomo di San Giovanni Battista, aperto tutti i giorni(7.30-12.00 e 15.00-18.30), tel. 039.32.34.04.

Brianza romanica e goticaSeregno, Torre detta del Barbarossa: visibile dall’esterno.

Carate Brianza, frazione Agliate, Basilica dei Santi Pietro e Paoloe battistero di San Giovanni: tel. 0362.9034.19 (il battistero arichiesta).Monza, Duomo di San Giovanni Battista: aperto tutti i giorni(la cappella di Teodolinda è inclusa nell’itinerario museale),tel. 039.32.34.04.Monza, Arengario: accessibile per mostre e occasioni culturalio a richiesta, tel. 039.32.20.86Vimercate, Basilica di Santo Stefano: tel. 039.66.91.69.Vimercate, Ponte di San Rocco: accessibile.Sulbiate, frazione Sulbiate Superiore, Oratorio di Sant’Ambrogio:richiedere alla parrocchia di Sant’Antonino in Brentana, tel.039.62.36.31.

Brianza rinascimentale e manieristicaBarlassina, Parrocchiale di San Giulio: tel. 0362.56.06.50Meda, Chiesa di San Vittore: accessibile nei festivi.Seregno, Oratorio di San Rocco: normalmente aperta o richie-dere alla parrocchia prepositurale di San Giuseppe, tel.0362.23.13.08Monza, Duomo di San Giovanni Battista: aperto tutti i giorni, tel.039.32.34.04.Vimercate, frazione Oreno, Villa Borromeo Arese, Casino di cac-cia: accessibile su richiesta, 039.66.90.04.Bellusco, Castello Da Corte: accessibile su richiesta, tel.039.62.08.32.16.Bellusco, frazione Cascina Camuzzago, Oratorio di Santa MariaMaddalena: richiedere alla parrocchia di San Martino, tel.039.62.30.34.

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Informazioni sul territorioDi seguito vengono riportati i riferimenti delle Pro Loco pre-senti sul territorio della Provincia di Monza e Brianza.

Pro Loco AicurzioVia Croce 5 Aicurzio - tel. 039.60.93.015Pro Loco ArcoreLargo Vela 1 - Arcore - tel. 039.60.13.383Pro Loco BelluscoVia Manzoni 22/b - tel. 039.62.36.69Pro Loco BernareggioVia Prinetti 29 c/o Municipio - tel. 039.69.00.763Pro Loco Besana BrianzaVia Pietro Ponti 8 - tel. 0362.92.20.19 Pro Loco Carate BrianzaVia General Cantore 6 - tel. 0362.99.04.70Agenzia per il Turismo e la CulturaVia Garibaldi 20 - tel. 0362.52.82.41 Pro Loco GiussanoVia Aldo Moro 1 c/o Municipio - tel. 0362.35.81Pro Loco Pro MedaVia Udine c/o Palameda - tel. 334.70.05.062Pro Loco MezzagoVia Stefano Biffi 28 - tel. 039.60.20.288Pro Loco MisintoVia Rovellasca 2 - tel. 02.96.32.06.96Associazione Pro MonzaPiazza Carducci 2 - tel. 039.32.32.22Pro Loco MuggiòViale della Repubblica 2 - tel. 039.21.44.335 Pro Loco TriuggioVia Vittorio Emanuele 8 - tel. 0362.97.13.72Pro Loco VeduggioVia Piave 2 c/o Biblioteca - tel. 339.33.76.663Pro Loco Verano BrianzaPiazza Liberazione 1 - tel. 0362.91.23.26

Provincia di MilanoAssessorato all’attuazione della Provincia di Monza e BrianzaP.zza Diaz 1 – 20052 MonzaTel. 039.97.56.740E-mail [email protected]

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Triuggio, frazione Canonica Lambro, Chiesa di Santa Maria: ri-chiedere alla parrocchiale di Santa Maria della Neve, tel.0362.97.02.50.Besana Brianza, Parrocchiale dei Santi Pietro, Marcellino eErasmo: tel. 0362.99.51.66.Monza, Villa Reale: di prossima riapertura tel. 039.32.32.22.Concorezzo, Parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano: tel.039.60.40.870.Vimercate, Villa Sfondrati Ponti Sottocasa: proprietà comuna-le, sede destinata del Museo del Territorio, visitabile, tel.039.66.59.490 e numero verde 800.33.37.22

Brianza storicistaCesano Maderno, Parrocchiale di Santo Stefano Nuovo: tel.0362.50.14.37. Misinto, Parco delle Rimembranze: aperto.Meda, Parrocchiale di Santa Maria Nascente: tel. 0362.34.14.25.Seregno, Santuario di Santa Valeria: tel. 0362.23.00.96.Desio, Villa Cusani Traversi Tittoni: proprietà comunale, acces-sibile, tel. 0362.39.22.35.Briosco, frazione Fornaci, Parrocchiale dell’Immacolata e TreFanciulli: tel. 0362.99.85.02.Triuggio, Villa Sacro Cuore: tel. 0362.91.93.22.Triuggio, frazione Ponte di Rancate, Opificio Viganò: informazio-ni presso il Comune, tel. 0362.97.06.45.Sovico, Ex Tessiture Frette: tel. 039.20.75.020.Arcore, Villa Borromeo D’Adda: proprietà comunale, accessibi-le a richiesta, tel. 039.60.17.328.Vimercate, Villa Sfondrati Ponti Sottocasa: proprietà comuna-le, sede destinata del Museo del Territorio, visitabile, tel.039.66.59.490 e numero verde 800.33.37.22

Brianza razionalista e contemporaneaLissone, Ex-Casa del Fascio: proprietà comunale, accessibile arichiesta, tel. 039.73.971.Barlassina, Scuole elementari e medie di via Colombo: sedescolastica di proprietà pubblica, accessibile a richiesta, tel.0362.56.05.94.Barlassina, Palazzo della Cassa Rurale e Artigiana: sede ban-caria, accessibile a richiesta, tel. 0362.57.711.

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Indice dei luoghiDalla A alla Z, in ordine strettamente alfabetico, vengonoriportate di seguito tutte le località interessate dagli itine-rari e le relative pagine dove citate in guida.

Arcore23, 27, 28, 30Barlassina14, 24, 27, 31Bellusco15, 27Bernareggio15Besana Brianza21, 27Biassono19, 28Bovisio Masciago20Briosco23, 27Carate Brianza12, 21, 26, 30, 31Cavenago di Brianza15, 19, 28, 30Cesano Maderno17, 22, 27, 30Concorezzo21Desio21, 23, 28Limbiate20, 28

Lissone17, 24, 27Meda14, 17, 23, 26, 28, 30, 31Misinto22, 30Monza10, 12, 15, 17, 21, 26, 27, 30Muggiò21, 28Seregno12, 15, 20, 23, 26Seveso17, 26, 30, 31Sovico23Sulbiate13, 26, 31Triuggio21, 23, 26, 28, 31Varedo22, 28Vimercate13, 15, 19, 21, 23, 26, 27, 28, 30, 31

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