SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le...

140
Prodotto da Italia SCM1+1 Manuale Utente Versione LCD

Transcript of SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le...

Page 1: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

Prodotto da Italia

SCM1+1

Manuale Utente

Versione LCD

Page 2: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1 - Manuale UtenteVersione 1.0

© Copyright 1998-2001R.V.R. Elettronica SpAVia del Fonditore 2/2c - 40138 - Bologna (Italia)Telefono: +39 051 6010506Fax: +39 051 6011104Email: [email protected]: www.rvr.it

Tutti i diritti sono riservati. Stampato in Italia. Nessuna parte di questomanuale può essere riprodotta, memorizzata in sistemi d’archivio otrasmessa in qualsiasi forma o mezzo, elettronico, meccanico, foto-copia, registrazione o altri senza la preventiva autorizzazione scrittadel detentore del copyright.

Page 3: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

iManuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

Sommario1. Istruzioni preliminari 12. Garanzia 33. Primo soccorso 5

3.1 Trattamento degli shock elettrici 53.2 Trattamento delle ustioni elettriche 6

4. Descrizione Generale 74.1 Configurazioni 8

5. Guida rapida 115.1 Uso dell’encoder 115.2 Guida Rapida del sistema SCM1+1 12

6. Interrogazione sullo Stato del Sistema 196.1 Interrogazione locale 196.2 Interrogazione remota con il software di telecontrollo 196.3 Interrogazione remota con modem GSM+SMS 19

7. Descrizione Esterna 217.1 Descrizione SCM1+1 217.2 Scheda di Scambio 247.3 Scheda di Telemetria Base Aggiuntiva 327.4 Scheda Comando Relais 347.5 Descrizione PIN connettori di servizio 38

8. Identificazione e Accesso ai moduli 398.1 Scheda CPU 398.2 Scheda Pannello 398.3 Scheda Telemetria 408.4 Scheda Comando Relais 418.5 Alimentazione 41

9. Settaggi delle Schede 439.1 Impostazione dell’Indirizzo Interno delle Schede 439.2 Settaggio dei Dip-Switch 4410. Descrizione Software 47

10.1 Diagramma di Flusso 4710.2 Main - Schermata principale 4810.3 GSet - Impostazioni Generali 4910.4 Info - Informazioni sulla Composizione del sistema 5010.5 Wait - Impostazioni dei tempi 5110.6 Alarm - Report di Allarmi 5110.7 INP01, ..., N - Valori degli ingressi della scheda 5210.8 OUT01, ..., N - Stato dei Relais di uscita 53

Page 4: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

ii Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 5: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

1 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

1. Istruzioni preliminari

Questo manuale costituisce una guida generale diretta a personale addestrato equalificato, consapevole dei rischi connessi all’operare su circuiti elettrici edelettronici.

Esso non si propone di contenere una relazione completa di tutte le precauzioni disicurezza che devono essere osservate dal personale che utilizza questa od altreapparecchiature.

L’installazione, l’uso e la manutenzione di questa apparecchiatura implicano rischisia per il personale che per l’apparecchiatura stessa, la quale deve esseremaneggiata solo da personale qualificato.

La R.V.R. Elettronica SpA non si assume la responsabilità di lesioni o dannicausati da un uso improprio o da procedure di utilizzo errate da parte di personalequalificato o meno.

Si prega di osservare le norme locali e le regole antiincendio durante l’installazionee l’uso di questa apparecchiatura.

ATTENZIONE: disconnettere sempre l’alimentazione prima di aprire i coperchi orimuovere qualsiasi parte dell’apparecchiatura.Usare appropriate misure di messa a terra per scaricare i condensatori ed i puntidi alta tensione prima di procedere a qualsiasi manutenzione

ATTENZIONE: questo apparecchio può irradiare energia a radiofrequenza, e senon installato in accordo con le istruzioni del manuale ed i regolamenti in vigorepuò causare interferenze alle comunicazioni radio.Operare con questo apparecchio in un ambiente residenziale può provocare disturbiradio; in questo caso, può essere richiesto all’utilizzatore di prendere misureadeguate.

La R.V.R. Elettronica SpA si riserva il diritto di apportare modifiche al progetto ealle specifiche tecniche dell’apparecchiatura, nonché al presente manuale, senzaalcun preavviso.

Page 6: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

2 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 7: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

3 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

2. Garanzia

La garanzia di 12 (dodici) mesi è riferita a qualsiasi prodotto R.V.R. Elettronica.

Su componenti quali valvole per finali, vale la garanzia della casa costruttrice.La R.V.R. Elettronica SpA estende inoltre tutte le garanzie di fabbricazionetrasferibili.Queste saranno trattenute dalla R.V.R. Elettronica per assicurare un’assistenzapiù precisa e veloce possibile; eventuali reclami dovranno essere inoltratidirettamente alla R.V.R. Elettronica secondo le procedure prestabilite.

La garanzia non include:

1 danni verificatisi durante la spedizione della macchina alla R.V.R. per eventualiriparazioni;

2 qualsiasi modifica o riparazione non autorizzata;

3 danni incidentali o causati non dovuti a difetti dell’apparecchiatura;

4 danni nominali non incidentali;

5 costi di spedizione, di assicurazione dell’apparecchiatura, di sostituzione diparti o unità.

Qualsiasi danno all’apparecchiatura causato dal trasporto deve essere segnalatoal corriere e riportato per iscritto sulla ricevuta di spedizione.

Qualsiasi differenza o danno scoperto dopo la consegna dovrà essere riferito allaR.V.R. Elettronica entro 5 (cinque) giorni dalla data di consegna.

Per far valere la garanzia occorre seguire la seguente procedura:

1 contattare il rivenditore o il distributore dove è stata acquistata l’apparecchiatura;descrivere il problema o il malfunzionamento per verificare se esiste unasoluzione semplice.

Rivenditori e Distributori sono in grado di fornire tutte le informazioni relative aiproblemi che possono presentarsi più frequentemente; normalmente possonoriparare l’apparecchiatura molto più velocemente di quanto non potrebbe farela casa costruttrice;

2 se il vostro rivenditore non può aiutarvi, contattare la R.V.R. Elettronica edesporre il problema; se il personale lo riterrà necessario, Vi verrà spedital’autorizzazione all’invio dell’apparecchiatura con le istruzioni del caso;

3 una volta ricevuta l’autorizzazione, restituire l’apparecchiatura in porto francoall’indirizzo specificato. Imballarla con cura, utilizzando possibilmente l’imballooriginale, e sigillare il pacco.

Non restituire la macchina senza l’autorizzazione all’invio perché potrebbe essererispedita al mittente.

Page 8: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

4 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

4 citare il tipo, modello e numero di serie dell’apparecchiatura; allegare unadiagnosi tecnica scritta dove sono elencati tutti i problemi ed i malfunzionamentiriscontrati ed una copia della fattura di acquisto.

La sostituzione di parti in garanzia o di pezzi di ricambio può essere richiesta alseguente indirizzo:

R.V.R. Elettronica SpAVia del Fonditore, 2/2c40138 BOLOGNAITALYTel. +39 051 6010506

citando il tipo, modello e numero di serie dell’apparecchiatura.

Page 9: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

5 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

3. Primo soccorso

Il personale impegnato nell’installazione, nell’uso e nella manutenzionedell’apparecchiatura deve avere familiarità con la teoria e le pratiche di primosoccorso.

3.1 Trattamento degli shock elettrici

3.1.1 Se la vittima ha perso conoscenza

Seguire i principi di primo soccorso riportati qui di seguito.

• Posizionare la vittima sdraiata sulla schiena su una superficie rigida.

• Aprire le vie aeree sollevando il collo e spingendo indietro la fronte (Fig. 3-1).

• Se necessario, aprire la bocca e controllare la respirazione.

• Se la vittima non respira, iniziare immediatamente la respirazione artificiale(Fig. 3-2): inclinare la testa, chiudere le narici, fare aderire la bocca a quelladella vittima e praticare 4 respirazioni veloci.

Figura 3-1 Figura 3-2

• Controllare il battito cardiaco (Fig. 3-3); in assenza di battito, iniziareimmediatamente il massaggio cardiaco (Fig. 3-4) comprimendo lo sternoapprossimativamente al centro del torace (Fig. 3-5).

Figura 3-3 Figura 3-4 Figura 3-5

• Nel caso di un solo soccorritore, questo deve tenere un ritmo di 15 compressionialternate a 2 respirazioni veloci.

• Nel caso in cui i soccorritori siano due, il ritmo deve essere di una respirazioneogni 5 compressioni.

Page 10: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

6 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

• Non interrompere il massaggio cardiaco durante la respirazione artificiale.

• Chiamare un medico prima possibile.

3.1.2 Se la vittima è cosciente

• Coprire la vittima con una coperta.

• Cercare di tranquillizzarla.

• Slacciare gli abiti e sistemare la vittima in posizione coricata.

• Chiamare un medico prima possibile.

3.2 Trattamento delle ustioni elettriche

3.2.1 Vaste ustioni e tagli alla pelle

• Coprire l’area interessata con un lenzuolo o un panno pulito.

• Non rompere le vesciche; rimuovere il tessuto e le parti di vestito che si fosseroattaccate alla pelle; applicare una pomata adatta.

• Trattare la vittima come richiede il tipo di infortunio.

• Trasportare la vittima in ospedale il più velocemente possibile.

• Se le braccia e le gambe sono state colpite, tenerle sollevate.

Se l’aiuto medico non è disponibile prima di un’ora e la vittima è cosciente e nonha conati di vomito, somministrare una soluzione liquida di sale e bicarbonato disodio: 1 cucchiaino di sale e mezzo di bicarbonato di sodio ogni 250ml d’acqua.Far bere lentamente mezzo bicchiere circa di soluzione per quattro volte e per unperiodo di 15 minuti.Interrompere qualora si verificassero conati di vomito.

Non somministrare alcolici

3.2.2 Ustioni Meno gravi

• Applicare compresse di garza fredde (non ghiacciate) usando un panno il piùpossibile pulito.

• Non rompere le vesciche; rimuovere il tessuto e le parti di vestito che si fosseroattaccate alla pelle; applicare una pomata adatta.

• Se necessario, mettere abiti puliti ed asciutti.

• Trattare la vittima come richiede il tipo di infortunio.

• Trasportare la vittima in ospedale il più velocemente possibile.

• Se le braccia e le gambe sono state colpite, tenerle sollevate.

Page 11: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

7 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

4. Descrizione Generale

Le apparecchiature che compongono il sistema SCM-TLC sono tutte realizzate incontenitori rack da 19" 2U, ad eccezione del TLC300 che ha un formato 19" 1U.

Interamente assemblate con moduli montati sul fondo dell’apparato e collegati traloro con connettori ad innesto, consentono una facile rimozione, sostituzione edaggiunta degli stessi.

Sul pannello frontale è presente un’interfaccia grafica utente di facile comprensioneche permette la lettura e l’impostazione dei parametri di funzionamento; con l’aiutodi una semplice manopola (encoder) è possibile controllare interamente il sistema.

Sul pannello frontale è inoltre presente una serie di indicatori led, anch’essidipendenti dalla configurazione prescelta, che danno a colpo d’occhio una primainformazione sommaria dello stato del sistema.

Sul pannello posteriore sono presenti tutti i connettori da utilizzarsi per i collegamentidell’apparecchiatura ai vari componenti della stazione.

Il sistema di scambio automatico e di telemetria SCM-TLC ed il relativo softwaredi gestione sono stati progettati per risolvere tutte quelle problematiche che nasconodalla gestione di stazioni radio ubicate in luoghi non facilmente raggiungibili o cherichiederebbero un notevole dispendio di tempo per raggiungerle da partedell’operatore.

Le funzioni principali di tale sistema sono le seguenti:

• Gestione di più stazioni radio tramite collegamento remoto con modemtelefonico;

• Telemetrizzazione di tutti i parametri di funzionamento delle apparecchiaturepresenti in ogni singola stazione;

• Memorizzazione degli eventi che hanno causato anomalie;

• Scambio automatico in sistemi di trasmissione radio “1+1” o “N+1”.

Questo sistema consente una gestione remota della stazione radio, permettendoun intervento immediato dell’operatore in caso di anomalia.

La grande flessibilità del sistema SCM-TLC consente di poter incrementare ilnumero delle apparecchiature controllate o modificare il layout della stazione inqualsiasi momento, senza dover cambiare radicalmente il sistema di gestione maaggiungendo solamente schede di espansione che consentono di incrementare ilnumero dei parametri di funzionamento gestibili.

Il sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte leapparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R.purché rendano disponibili all’esterno i principali parametri di funzionamento tramitesegnali analogici con valori compresi tra 0 e +5V.

Page 12: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

8 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Il software di gestione presenta un’interfaccia utente di facile comprensione ed ègestibile tramite un qualsiasi personal computer nel quale sia presente l’ambienteWINDOWS™.

4.1 Configurazioni

Esistono due principali tipi di funzionamento del sistema SCM-TLC, all’interno deiquali sono possibili varie versioni a seconda del numero di schede di acquisizionedati istallate. Scambio automatico (1+1 o N+1) e telemetria, oppure solo telemetria.

4.1.1 Scambio automatico e telemetria

Le apparecchiature che gestiscono questo tipo di operazioni sono due:

• SCM 1+1-LCD: scambio automatico tra il trasmettitore principale ed uno diriserva; supporta fino a 3 schede di telemetria aggiuntive per un totale di 30ingressi analogici bilanciati, 58 ingressi digitali/analogici e 24 uscite relais.

• SCM 4+1-LCD: scambio automatico tra più trasmettitori principali (fino a 4) eduno di riserva, il quale viene configurato in modo automatico per prendere ilposto di quello andato in avaria (la riserva deve avere un comando esterno perl’impostazione della frequenza di lavoro); supporta fino a 2 scheda di telemetriaaggiuntiva per un totale di 27 ingressi analogici bilanciati, 52 ingressi digitali/analogici sbilanciati e 16 uscite relais.

4.1.2 Telemetria

Per la telemetria di una stazione sono disponibili due apparecchiature a secondadella complessità e del numero di parametri da acquisire:

• TLC300: comprende 2 schede di telemetria per un totale di 16 ingressi analogicibilanciati, 32 ingressi digitali/analogici e 16 uscite relais.

• TLC2000: supporta fino a 6 schede di telemetria aggiuntive per un totale di 48ingressi analogici bilanciati, 96 ingressi digitali/analogici sbilanciati e 48 usciterelais.

La seguente tabella riassume brevemente tutte le possibili configurazioni delsistema SCM-TLC.

Page 13: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

9 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

Apparecchiatura Tipo Versione IN bil. IN dig./an. OUT rly SCM1-LCD SCM 1+1 & TLM T0 6 10 0 SCM1-LCD SCM 1+1 & TLM T1 14 26 8 SCM1-LCD SCM 1+1 & TLM T2 22 42 16 SCM1-LCD SCM 1+1 & TLM T3 30 58 24

SCM4/1-LCD SCM N+1 & TLM T0 11 20 0 SCM4/1-LCD SCM N+1 & TLM T1 19 36 8 SCM4/1-LCD SCM N+1 & TLM T2 27 52 16

TLC300 TLM T1 8 16 8 TLC300 TLM T2 16 32 16

TLC2000 TLM T0 (*) 0 0 0 TLC2000 TLM T1 8 16 8 TLC2000 TLM T2 16 32 16 TLC2000 TLM T3 24 48 24 TLC2000 TLM T4 32 64 32 TLC2000 TLM T5 40 80 40 TLC2000 TLM T6 48 96 48

(*) Solo gestione delle comunicazioni esterne.

La denominazione della versione dipende dal numero di schede di telemetriaaggiuntive ed è indicato dal numero posto dopo la sigla “T” (es. T0 indica che nonsono presenti schede di telemetria, T1 indica che è presente una scheda ditelemetria aggiuntiva e così via).

SCM1+1 \T0 SCM1+1 \T1

SCM1+1 \T2 SCM1+1 \T3

SCM4+1 \T0 SCM4+1 \T1

SCM4+1 \T2

Page 14: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

10 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

TLC2000 \T0 TLC2000 \T1

TLC2000 \T2 TLC2000 \T3

TLC2000 \T4 TLC2000 \T5

TLC2000 \T6

TLC300 \T0 TLC300 \T1

TLC300 \T2

Page 15: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

11 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

5. Guida rapida

Questo capitolo ha lo scopo di riassumere i punti necessari per l’uso delle macchine.Nel caso qualche punto non risultasse completamente chiaro, ad esempio quandosi utilizza la macchina per la prima volta, si consiglia di leggere con attenzione ladescrizione del sistema operativo.

5.1 Uso dell’encoder

L’interazione fra l’utente ed il software di controllo dell’apparato avviene tramitel’encoder.

Le operazioni che si possono compiere sull’encoder sono:

• rotazione: sposta il cursore sul display verso il basso o verso l’alto; ruotarel’encoder a sinistra per muovere il cursore verso il basso, a destra per spostareil cursore verso alto; consente inoltre di aumentare o diminuire i parametriselezionati (sinistra diminuisce, destra aumenta) e di selezionare un elementoda una lista di opzioni

• pressione: premere una volta il pulsante quando il cursore si trova sul nome diun menù per entrare in quel menù, premere il pulsante quando il cursore sitrova su di un parametro per entrare in modalità di modifica (il cursore cominciaa lampeggiare); dopo la modifica di un parametro, premere il pulsante permemorizzare il nuovo valore.

Dopo aver modificato un parametro, il cursore continua a lampeggiare per circatrenta secondi in attesa di conferma; se la conferma non avviene, la macchinaemette un suono ad indicare che la modifica non è stata confermata; a questopunto il cursore smette di lampeggiare e rimane posizionato sul parametro scelto.

Ruotare l’encoder verso sini-stra per spostare il cursore ver-so il basso, per decrementareil valore di un parametro o perselezionare un elemento di una

Ruotare l’encoder verso destraper spostare il cursore versol’alto, per incrementare il valo-re di un parametro o per sele-zionare un elemento di una li

Premere il pulsante una volta per entrarenel menù desiderato, quindi una secondavolta per modificare il parametro selezio

Page 16: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

12 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

5.2 Guida Rapida del sistema SCM1+1

5.2.1 Scambio manuale

Per impostare la modalità di scambio manuale, selezionare dalla schermataprincipale il numero di “RETRY”, e porlo a zero. Nel caso non appaia l’icona ,selezionare e premere l’encoder.

Questo tipo di funzionamento inibisce i controlli sulla potenza ed eventualmentesull’ingresso audio del TX: lo scambio tra i due TX può essere provocato solo pervia remota con il software di telecontrollo, o localmente premendo l’encoder quandoil cursore a forma di freccia indica il relay coassiale nella schermata principale.

L’accensione e lo spegnimento dei singoli trasmettitori al di fuori della funzionalitàdi scambio può avvenire premendo l’encoder, quando il cursore a forma di frecciaindica il trasmettore desiderato.

LED MANUAL = ACCESO

LEDS RELAY = SPENTI

ANTENNA POWER GOOD = ACCESA

TXA SU ANTENNATXB SU CARICO

CONDIZIONI NECESSARIE PER IL FUNZIONAMENTO MANUALE

ICONA AUTOMATICO BARRATA E NUMERO RETRY = 0

5.2.2 Scambio automatico

Per impostare la modalità di scambio automatico, selezionare dalla schermataprincipale il numero di “RETRY” che si desidera, poi selezionare l’icona nellaparte in alto a destra del menù e premerere l’encoder.

Questo tipo di funzionamento abilita i controlli sulla potenza ed eventualmentesull’ingresso audio del TX: la messa in onda della riserva al posto del trasmettitoreprincipale avviene automaticamente quando la potenza in uscita al TX èinsufficiente. Anche in questo caso, lo scambio tra i due TX può essere provocatoper via remota con il software di telecontrollo, o localmente premendo l’encoder

Page 17: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

13 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

quando il cursore a forma di freccia indica il relay coassiale nella schermataprincipale.

L’accensione e lo spegnimento dei singoli trasmettitori al di fuori della funzionalitàdi scambio può avvenire premendo l’encoder, quando il cursore a forma di frecciaindica il trasmettore desiderato.

LED MANUAL = SPENTO

LEDS RELAY = SPENTI

ANTENNA POWER GOOD = ACCESA

TXA SU ANTENNATXB SU CARICO

CONDIZIONI NECESSARIE PER IL FUNZIONAMENTO AUTOMATICO

ICONA AUTOMATICO NON BARRATA E NUMERO RETRY > 0

La gestione dei tempi di attesa per ogni singola fase dello scambio è gestita tarmiteil menù “WAIT”, ove si possono impostare tali tempi.

5.2.3 Condizioni di allarme

Le differenti possibili condizioni, di cui l’SCM dà segnalazione, sono descritte diseguito.

5.2.3.1 Trasmettirore in avaria

Si verifica quando il livello di potenza erogata dal TX scende sotto il livello diPower Good analogico impostato e contemporaneamente l’ingresso di Power Gooddigitale va a livello logico alto, cioè quando entrambi i Power Good generano

Page 18: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

14 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

allarme. Questo è il motivo per il quale si consiglia di utilizzarne solo uno dei due:quello analogico inserendo il pull up in corrispondenza dell’ingresso digitale, oquello digitale lasciando aperto l’ingresso analogico.

La procedura per la gestione di una avaria al TX è la seguente:

• spegnimento del TX;

• verifica che il TX sia effettivamente spento;

• commutazione del relay coassiale;

• verifica che il relay coassiale abbia effettivamente commutato;

• accensione del TXB.

In ogni caso il punto esclamativo che segnala l’avaria del TX rimane visualizzatofinché non viene compiuto un reset degli allarmi.

Entrambi i trasmettitori hanno lo stesso peso e lo scambio viene gestito in entrambii sensi, tante volte quante indicatenel numero di “RETRY”.

5.2.3.2 Assenza segnale audio (solo per PTX-LCD)

Il controllo sulla presenza del segnale audio viene fatto solo nel caso in cuil’eccitatore dei trasmettitori sia della serie PTX-LCD, tale controllo, e relativagestione, viene fatto solo sugli eccitatori attivi.

La procedura per la gestione dell’assenza del segnale audio sul trasmettitore è laseguente:

• spegnimento del TX;

• verifica che il TX sia effettivamente spento;

• commutazione del relativo relay coassiale;

• verifica che il relay coassiale abbia effettivamente commutato;

• accensione del TXB.

In ogni caso il punto esclamativo che segnala l’avvenuto scambio automatico deltrasmettitore rimane visualizzato finché non viene compiuto un reset degli allarmi.

5.2.3.3 Avaria del carico fittizio

E’ una situazione collegata ad un surriscaldamento del carico fittizio o ad unaassenza di ventilazione dello stesso, rilevate da appositi sensori.

L’SCM si limita a segnalare localmente ed in remoto questa anomalia.

5.2.3.4 Avaria del relay coassiale

Se i segnali di posizione provenienti dal relay coassiale non sono coerenti con icomandi impartitigli, l’SCM considera in avaria il relay coassiale ponendosi inmodalità manuale e segnalando questa condizione localmente ed in remoto.

Page 19: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

15 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

5.2.3.5 Assenza tensione rete

Se l’SCM è alimentato con batteria tampone, è in grado di fare fronte alla mancanzadella tensione di rete.

Durante l’assenza dell’alimentazione principale lo stato del sistema viene congelato.

Al ritorno della tensione di rete, l’SCM attende il tempo di attesa all’accensioneimpostato nel menù “WAIT”, prima di prendere in considerazione eventuali situazionidi allarme.

Si consiglia, quindi, di impostare a 3 minuti circa il tempo di attesa all’accensione,in modo che le varie apparecchiature che compongono il sistema abbiano il temposufficiente per rimettersi correttamente in funzione al ritorno dell’alimentazioneprincipale, e l’SCM non provochi scambi indesiderati.

5.2.3.6 Codici di default degli allarmi

CODE Indicazione Significato 001 Trasmitter Fault Trasmettitore in avaria 002 Load Fault Carico fittizio in avaria 003 Sw.Coax Fault Relè coassiale in avaria 004 RISERVATO RISERVATO 005 No Audio Assenza del segnale audio 006 Low Power Bassa potenza (–3dB)

amplificatore (*) 007 Fault Mains Power Assenza tensione di rete 008 Fault Mod I2C Avaria Modulo I2C 009 Restart Riavvio del Sistema 010 Interlock Inibizione Scambio Automatico

≥ 011 Allarmi generali impostabili dall’utente

(*): Solo in caso di sistemi con doppio eccitatore.

5.2.4 Segnalazioni degli Allarmi

Segnala le situazioni di malfunzionamento sia localmente, sia in remoto, inviandouna serie di messaggi con modalità che dipendono dalla propria configurazione.

Come per la gestione degli allarmi, anche per la segnalazione l’SCM attende iltempo di attesa gestione allarmi impostato.

5.2.4.1 Segnalazione locale

• Accensione del led GENERAL ALARM sul pannello frontale;

• Aggiunta in coda di una riga nel menu “Alarm” con ora, data e codice

Page 20: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

16 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

dell’allarme.

5.2.4.2 Segnalazione remota con modem telefonico

• L’SCM chiama in sequenza tutti i numeri telefonici impostati e comunica codice,TX interessato e descrizione dell’allarme (dall’altra parte deve esserci collegatoun PC con il software “Hyper Terminal” (in dotazione con tutti gli ambientiWindows™) in stand-by;

• l’SCM ripete, per quante volte indicate nella programmazione remota tramitesoftware di telecontrollo.

5.2.4.3 Segnalazione remota con pager

• L’SCM chiama in sequenza tutti i numeri di pager impostati comunicando ilrelativo codice alfanumerico;

• L’SCM chiama in sequenza tutti i numeri telefonici impostati e comunica codice,TX interessato e descrizione dell’allarme (dall’altra parte deve esserci collegatoun PC con il software “Hyper Terminal” (in dotazione con tutti i sistemi operativiMicrosoft Window) in stand-by;

• l’SCM ripete, per quante volte indicate nella programmazione remota tramitesoftware di telecontrollo.

5.2.4.4 Segnalazione remota con modem GSM

• L’SCM chiama in sequenza tutti i numeri di pager o modem impostati,comunicando il relativo codice alfanumerico;

• L’SCM chiama inoltre tutti i numeri telefonici indicati nella programmazionesoftware di teleconterollo comunicando codice, TX interessato e descrizionedell’allarme tramite messaggi di testo SMS.

Page 21: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

17 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

BAUD RATE = 9600

CONDIZIONI NECESSARIE PER L’INVIO DEI MESSAGGI SMS

MODEM = GSM

MODEM = PRESS FOR LEVEL

Si ricorda che per invio di messaggi sms è altresì necessario programmarel’apparecchiatura con l’apposito programma TELECON, in questo modo si potràinserire il numero del centro servizi fondamentale per il corretto invio dei messaggi.

Page 22: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

18 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 23: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

19 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

6. Interrogazione sullo Stato del Sistema

6.1 Interrogazione locale

Localmente le apparecchiature SCM e TLC2000 comunicano sinteticamente ilproprio stato attraverso le segnalazioni luminose sul pannello frontale ed in manierapiù dettagliata attraverso il menù di impostazione e configurazione.

6.2 Interrogazione remota con il software di telecontrollo

Attraverso un PC sul quale sia installato “Telecon” (il software di telemetria etelecontrollo) è possibile avere un quadro estremamente dettagliato di tutti iparametri di funzionamento del sistema e di tutte le impostazioni delleapparecchiature ed anche degli apparati ad esse collegate.

6.3 Interrogazione remota con modem GSM+SMS

Per interrogare gli apparati con questo sistema si può utilizzare un qualunquetelefono GSM, l’apparato dal canto suo risponderà come iindicato nelle tabelle deiparagrafi a seguire.

Prima di interrogare il sistema tramite messaggi SMS è necessario collegarsi tramiteil programma “TELECON” ed impostare il numero del centro servizi del gestoretelefonico scelto e i numeri di telefono che possono inviare questo tipo di comandialle apparecchiature.

6.3.1 Lista sms inviabili ad apparati SCM1+1

Inviare: Risposta:

INFO

Nome Stazione: TXA Antenna / TXB Antenna / Coax Fault TXA ON / OFF TXB ON / OFF Automatic / Manual Retry:0/0 Load FAULT / OK Mains FAULT / OK

TXONn Nome stazione: TX ON / se n > 2 o n < 1 Not Exist TXOFFn Nome stazione: TX OFF / se n > 2 o n < 1 Not Exist TXSWNn Nome stazione: TXA On Antenna TXSWRn Nome stazione: TXB On Antenna RESETMOD RESET Nome stazione: ALL RESET

Page 24: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

20 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 25: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

21 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

7. Descrizione Esterna

Questo capitolo descrive gli elementi che si trovano sui pannelli anteriore eposteriore dei sistemi SCM-TLC.

7.1 Descrizione SCM1+1

7.1.1 Pannello Frontale

[1] ON Indica l’accensione dell’apperecchio[2] MANUAL Indica che è stata impostata la modalità di scambio manuale[3] REMOTE Acceso fisso indica che è stato impostato il controllo remoto;

acceso lampeggiante indica che è in corso un collegamentotramite la porta seriale RS232

[4] GENERAL ALARM Indica che si è verificato un allarme nel sistema[5] TX Indica se acceso che il TX corrispondente è stato scambiato

con la riserva, ovvero che il relativo relay coassiale hacommutato ed è in posizione 2

[6] DISPLAY Display LCD gestito in modo grafico (240x64 pixels) e testo(30x8 caratteri)

[7] ENCODER Manopola e pulsante per il controllo del software[8] POWER Interruttore di rete

Page 26: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

22 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

7.1.2 Pannello Posteriore

[1] MAINS VOLTAGE Connettore di rete[2] 24VDC Presa per l’alimentazione esterna da 24Vdc[3] RS-232C Connettore DB9 per la comunicazione diretta o comunicazione

modem seriale[4] BALANCED ANALOG INPUT 1

Connettore di ingresso DB25 di otto segnali analogici bilanciaticiascuno, purchè la tensione sia compresa tra 2 e 12V

[5] DIGITAL/ANALOG INPUT 1Connettore di ingresso DB25 di sedici segnali sbilanciati:nel caso di ingressi digitali configurali come attivo bassi,nel caso di ingressi analogici non superare il valore di fondoscala di 5V

[6] RLY OUTPUT 1 Connettore di uscita DB25, mette a disposizione le uscite diotto deviatori bistabili

[7] BAL.ANALOG IN. ADJ. 1 Trimmer per la regolazione della tesione in ingresso allatensione della circuiteria interna della macchina

[8] IN/OUT 1 Ingresso audio TX1[9] IN/OUT 2 Ingresso audio TX2, non utilizzato[10] COMMON Ingresso audio TXR[11] IN/OUT 3 Ingresso audio TX3, non utilizzato[12] IN/OUT 4 Ingresso audio TX4, non utilizzato[13] VOLTAGE CHANGER & Fusibile e blocchetto cambiatensione. Utilizzare un piccolo

A.C. LINE FUSE cacciavite per cambiare il fusibile o la tensione di rete. Ruotareil blocchetto e posizionarlo in corrispondenza della freccia perla tensione desiderata.

[14] I2C BUS Connettore DB9 per comunicazioni in standard I2C[15] EXT. 1 Connettore di uscita DB9 per i segnali adibiti alla

commutazione dei relais coassiali[16] EXT. 2 Connettore di uscita DB9 per i segnali adibiti alla

commutazione dei relais coassiali, non utilizzato[17] EXT. 3 Connettore di uscita DB9 per i segnali adibiti alla

commutazione dei relais coassiali, non utilizzato[18] EXT. 4 Connettore di uscita DB9 per i segnali adibiti alla

commutazione dei relais coassiali, non utilizzato[19] BALANCED ANALOG INPUT 2

Connettore di ingresso DB25 di otto segnali analogici bilanciaticiascuno, purchè la tensione sia compresa tra 2 e 12V

[20] DIGITAL/ANALOG INPUT 2Connettore di ingresso DB25 di sedici segnali sbilanciati:nel caso di ingressi digitali configurali come attivo bassi,nel caso di ingressi analogici non superare il valore di fondoscala di 5V

[21] RLY OUTPUT 2 Connettore di uscita DB25, mette a disposizione le uscite diotto deviatori bistabili

[22] BAL.ANALOG IN. ADJ. 2 Trimmer per la regolazione della tesione in ingresso allatensione della circuiteria interna della macchina

Page 27: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

23 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

[23] DIGITAL/ANALOG INPUT 3Connettore di ingresso DB25 di sedici segnali sbilanciati:nel caso di ingressi digitali configurali come attivo bassi,nel caso di ingressi analogici non superare il valore di fondoscala di 5V

[24] BALANCED ANALOG INPUT 3Connettore di ingresso DB25 di otto segnali analogici bilanciaticiascuno, purchè la tensione sia compresa tra 2 e 12V

[25] BAL.ANALOG IN. ADJ. 3 Trimmer per la regolazione della tesione in ingresso allatensione della circuiteria interna della macchina

[26] RLY OUTPUT 3 Connettore di uscita DB25, mette a disposizione le uscite diotto deviatori bistabili

NOTA: In figura è rappresentato il pannello posteriore di un SCM1+1, versioneT2.

NOTA: I connettori DB25 (4÷6) e i trimmers (7) appartengono alla scheda ditelemetria base n.1 ed è presente in qualunque configurazione dell’SCM1+1.Questa scheda gestisce i comandi, le operazioni di telemetria e gli allarmi standard.

Se è necessario aumentare i parametri da tenere sotto controllo, vengono aggiunteuna o due ulteriori schede di telemetria (19÷22 e 23÷26).

Page 28: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

24 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

7.2 Scheda di Scambio

Queste sono normali schede di telemetria, ma vengono utilizzate dal firmware digestione per controllare i parametri della scheda di scambio che influenzano lefunzionalità della macchina.

Acquisisce i dati in due modalità:

• Analogica bilanciata con tensione di fondo scala regolabile da 2V a 12V tramitetrimmer (otto ingressi);

• Analogica sbilanciata con tensione di fondo scala fissa a 5V, o digitale con pull-up interno da 2.2KOhm inseribile tramite jumper (sedici ingressi).

La scheda di telemetria rende disponibili in uscita anche i contatti di otto deviatoria relay (max. 24 - 0.5V).

7.2.1 Balanced Analog Input

Tramite questi connettori possono essere collegati all’apparecchiatura otto segnalianalogici bilanciati ciascuno, secondo lo schema indicato in tabella; ogni ingressoaccetta una tensione compresa tra 2 e 12V.

In tabella sono riportate sinteticamente le funzioni a cui sono dedicati alcuni degliingressi analogici bilanciati di questa particolare scheda.

Page 29: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

25 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

L’ingresso n°1 viene utilizzato per impostare, tramite il relativo trimmer, il livello dipotenza erogata dal TXA, sotto il quale, il trasmettitore, viene considerato in avaria;analogamente l’ingresso n°2 svolge la stessa funzione per il TXB.

Numero pin Significato Trimmer di reg. 2 (+), 14 (−) Livello di Power Good TXA RV1 3 (+), 16 (−) Livello di Power Good TXB RV2 5 (+), 17 (−) Disponibile RV3 6 (+), 19 (−) Disponibile RV4 8 (+), 20 (−) Disponibile RV5 9 (+), 22 (−) Disponibile RV6

11 (+), 23 (−) Disponibile RV7 12 (+), 25 (−) Disponibile RV8 1, 4, 7, 10, 13, 15, 18, 21, 24

Massa

Agli ingressi bilanciati è possibile applicare tensioni di fondo scala da un minimo di2V ad un massimo di 12V. In fase di elaborazione dei dati, però, la CPU lavora conun valore di fondo scala teorico di 5V. Per questo, a fianco del connettore sonopresenti otto trimmers (RV1¸RV8), uno per ogni ingresso, i quali servono peradattare il valore di fondo scala imposto dall’esterno a quello della circuiteria interna.

Per evitare le non linearità introdotte dai diodi di protezione, si consiglia nonsuperare i 4V di fondo scala.

Nella tabella precedente ogni ingresso bilanciato è associato al relativo trimmer diregolazione.

7.2.1.1 Regolazione dei livelli di Power Good

Per regolare il livello di potenza minimo del TX, sotto il quale deve essereconsiderato in avaria, procedere come descritto:

• visualizzare sul display dell’SCM la schermata principale;

• impostare il TX in questione perché eroghi la potenza minima accettabile:compare il simbolo dell’antenna sopra alla rappresentazione del TX;

• regolare il relativo trimmer fino a che il simbolo dell’antenna sopra al TXinteressato si spegne.

Page 30: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

26 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

CN1

RV1 RV2

RV3 RV4

RV5 RV6

RV7 RV8

D1 D2

Led Colore Etichetta Significato D1 Verde -Vee Presenza –15V analogica D2 Verde +Vcc Presenza +15V analogica

Power good 2

Power good 1

7.2.2 Digital/Analog Input

Tramite questo connettore possono essere collegati all’apparecchiatura sediciingressi sbilanciati. Il tipo di ciascun ingresso (analogico o digitale) dipende dalsistema sotto controllo, quindi in ultima analisi dal programma memorizzato nellaEprom e che viene caricato dalla CPU al momento dell’accensione.

Nel caso di ingressi analogici, la tensione di fondo scala è 5V; anche qui, comunque,vale la raccomandazione di limitarlo a 4V per via delle non linearità dei diodi diprotezione.

In tabella sono riportate sinteticamente le funzioni a cui sono dedicati alcuni degliingressi analogici/digitali sbilanciati di questa particolare scheda.

Gli ingressi n°1 e n°2 sono i Power Good digitali di TXA e TXB e sono collegati inAND con i rispettivi Power Good analogici. Un livello logico basso significa che ilTX sta funzionando regolarmente.

NOTA: Nel caso in cui si disponga di un sistema con doppio eccitatore, un livellologico alto sull’ingresso n°3 indica che si è verificata un’avaria all’amplificatore.

Un livello logico basso sull’ingresso n°6 indica che si è verificata un’avaria al caricofittizio.

Page 31: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

27 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

L’ingresso n°7 segnala la mancanza di tensione di rete, ovviamente a condizioneche almeno il sistema SCM sia alimentato tramite batterie tampone.

Un livello logico basso sull’ingresso n°8 pone la macchina in pausa, inibendo leoperazioni di scambio automatico.

Tramite gli ingressi n°9 e n°13 è possibile provocare la commutazione manualedel TXA o del TXB sul carico fittizio. Questa avviene quando si porta l’ingresso allivello logico basso per almeno mezzo secondo.

Led Colore Etichetta Significato D28 Rosso RLY1 Relay coax n°1 Off D29 Rosso RLY2 Relay coax n°2 Off D33 Rosso RLY3 Relay coax n°3 Off D34 Rosso RLY4 Relay coax n°4 Off D30 Rosso RLY5 Relay coax n°5 Off D32 Rosso RLY6 Relay coax n°6 Off D35 Rosso RLY7 Relay coax n°7 Off D31 Rosso RLY8 Relay coax n°8 Off D36 Verde +5V Presenza +5V digitale D2 Verde –Vee Presenza -15V analogica D3 Verde +Vcc Presenza +15V analogica D1 Rosso TEST Controllo passaggio dati

CN1

CN2

JP2

D1 D2

D3 D30

D31 D32

D35 D36

1

2

JP3

1 2

JP4 1 2

D28

D29

D33

D34

1

16

Jumper posizione 6 e 7 non inseriti: identifica l’assenza della gestione dell’allarme del carico fittizio e l’assenza dell’allarme della tensione di rete

Indirizzo 1: identifica la scheda di scambio

Page 32: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

28 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Numero pin Significato Jumper su JP4 2 Power Good digitale TXA pos. 1 inserito

15 Power Good digitale TXB pos. 2 inserito 3 Low Power (-3dB) pos. 3 inserito

16 Disponibile pos. 4 inserito 4 Disponibile pos. 5 inserito

17 Allarme del carico fittizio pos. 6 inserito 5 Mancanza tensione di rete (*) pos. 7 inserito

18 Interlock (Inhibit) pos.8 inserito 21 Scambio manuale di TXA con TXB pos. 9 inserito 9 Disponibile pos. 10 inserito

22 Disponibile pos. 11 inserito 10 Disponibile pos. 12 inserito 23 Scambio manuale di TXB con TXA pos. 13 inserito 11 Disponibile 24 Disponibile 12 Disponibile

1, 6, 7, 8, 13, 14, 19, 20, 25

Massa

(*) Solo se è prevista l’alimentazione dell’SCM tramite batterie tampone.

Si consiglia di utilizzare un solo tipo di Power Good per ogni TX: quello analogico(ingresso analogico bilanciato con regolazione del livello di intervento), o quellodigitale (ingresso digitale/analogico sbilanciato attivo basso).

In ogni caso, il relativo jumper su JP4 deve essere sempre inserito.

7.2.3 Rly Output

Questo connettore mette a disposizione in uscita i contatti di 8 deviatori bistabili arelay; in figura è rappresentata schematicamente la condizione di relay a riposo oOff.

La corrente massima che può essere fatta scorrere attraverso i contatti è di 500mAa 24V.

I contatti dei deviatori a relay di questo connettore sono tutti utilizzati per comandarel’accensione e lo spegnimento dei due TX.

Numero pin Relay Modo Interlock Modo On/Off 1 (C), 14 (NC), 2 (NO) 1 Interlock Interlock EXC1

15 (C), 3 (NC), 16 (NO) 2 Interlock Interlock EXC1 4 (C), 17 (NC), 5 (NO) 3 Interlock Interlock EXC2

18 (C), 6 (NC), 19 (NO) 4 Interlock Interlock EXC2 7 (C), 20 (NC), 8 (NO) 5 On/Off Accensione PA1

21 (C), 9 (NC), 22 (NO) 6 On/Off Spegnimento PA1 10 (C), 23 (NC), 11 (NO) 7 On/Off Accensione PAA 24 (C), 12 (NC), 25 (NO) 8 On/Off Spegnimento PAA

13 Massa Massa

Page 33: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

29 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

114

7.2.4 Descrizione PIN riservati dei connettori

In questo paragrafo si trattano i connettori utilizzati dall’ apparato per le funzionalitàdi scambio.

7.2.4.1 Balanced analog input 1 (Connettore [4])

Tipo: DB25 femmina

1 GND2 Livello Power Good TXA (+)3 Livello Power Good TXB (+)4 GND5 Ingresso disponibile n°3 (+)6 Ingresso disponibile n°6 (+)7 GND8 Ingresso disponibile n°5 (+)9 Ingresso disponibile n°6 (+)10 GND11 Ingresso disponibile n°7 (+)12 Ingresso disponibile n°8 (+)13 GND14 Livello Power Good TXA (- o GND)15 GND16 Livello Power Good TXB (- o GND)17 Ingresso disponibile n°3 (-)18 GND19 Ingresso disponibile n°4 (-)20 Ingresso disponibile n°5 (-)21 GND22 Ingresso disponibile n°6 (-)23 Ingresso disponibile n°7 (-)24 GND25 Ingresso disponibile n°8 (-)

Page 34: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

30 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

114

7.2.4.2 Digital/analog input 1 (Connettore [5])

Tipo: DB25 femmina

1 GND2 Power Good digitale TXA (jumper pos.1 inserito su scheda di telemetria)3 Ingresso disponibile4 Ingresso disponibile5 Guasto tensione di rete (jumper pos.7 inserito su scheda di telemetria)6 GND7 GND8 GND9 Ingresso disponibile10 Ingresso disponibile11 Ingresso disponibile12 Ingresso disponibile13 GND14 GND15 Power Good digitale TXB (jumper pos.2 inserito su scheda di telemetria)16 Ingresso disponibile17 Interlock del carico fittizio (jumper pos.6 inserito su scheda di telemetria)18 Ingresso disponibile19 GND20 GND21 Scambio manuale TXA su carico con TXB in antenna (jumper pos.9 inserito su

scheda di telemetria)22 Ingresso disponibile23 Scambio manuale TXB su carico con TXA in antenna (jumper pos.13 inserito su

scheda di telemetria)24 Ingresso disponibile25 GND

Page 35: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

31 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

7.2.4.3 Rly output 1 (Connettore [6])

Tipo: DB25 femmina

1 Interlock 1 TXA (C)2 Interlock 1 TXA (NO)3 Interlock 2 TXA (NC)4 Interlock 1 TXB (C)5 Interlock 1 TXB (NO)6 Interlock 2 TXB (NC)7 Accensione TXA (C)8 Accensione TXA (NO)9 Spegimento TXA (NC)10 Accensione TXB (C)11 Accensione TXB (NO)12 Spegimento TXB (NC)13 Non utilizzato14 Interlock 1 TXA (NC)15 Interlock 2 TXA (C)16 Interlock 2 TXA (NO)17 Interlock 1 TXB (NC)18 Interlock 2 TXB (C)19 Interlock 2 TXB (NO)20 Accensione TXA (NC)21 Spegimento TXA (C)22 Spegimento TXA (NO)23 Accensione TXB24 Spegimento TXB (C)25 Spegimento TXB (NO)

114

Page 36: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

32 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

7.3 Scheda di Telemetria Base Aggiuntiva

Questa scheda viene utilizzata dal software di gestione del sistema per controllarealtri parametri. L’indirizzo interno di questa scheda deve essere sempre l’ultimodella catena.

7.3.1 Balanced Analog Input

Gli ingressi analogici bilanciati di questa particolare scheda sono tutti disponibilicollegnado i segnali come descritto nel capitolo apposito.

7.3.2 Digital/analog Input

Gli ingressi digitali/analogici sbilanciati di questa particolare scheda sono tuttidisponibili collegando i segnali come descritto nel capitolo apposito.

Numero pin Significato Jumper su JP4 2 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 1 15 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 2 3 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 3 16 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 4 4 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 5 17 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 6 5 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 7 18 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 8 21 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 9 9 Nome e tipo impostabile tramite PC pos. 10 22 Disponibile pos. 11 10 Disponibile pos. 12 23 Disponibile pos. 13 11 Disponibile pos. 14 24 Disponibile pos. 15 12 Disponibile pos. 16

1, 6, 7, 8, 13, 14, 19, 20, 25

Massa

In ogni caso inserire sempre il jumper su JP4 nella posizione corrispondente.

7.3.3 Rly output

I contatti dei deviatori a relay di questo connettore sono tutti disponibili ed hanno3 modalità di funzionamento :

• Generico assume in maniera statica lo stato On ed Off.

• TogleOff e’ sempre in Off e si pone in On per un breve lasso di tempo.

• TogleOn e’ sempre in On e si pone in Off per un breve lasso di tempo.

Numero pin Relay Modo 1 (C), 14 (NC), 2 (NO) 1 Impostabile tramite PC 15 (C), 3 (NC), 16 (NO) 2 Impostabile tramite PC 4 (C), 17 (NC), 5 (NO) 3 Impostabile tramite PC 18 (C), 6 (NC), 19 (NO) 4 Impostabile tramite PC 7 (C), 20 (NC), 8 (NO) 5 Impostabile tramite PC 21 (C), 9 (NC), 22 (NO) 6 Impostabile tramite PC

10 (C), 23 (NC), 11 (NO) 7 Impostabile tramite PC 24 (C), 12 (NC), 25 (NO) 8 Impostabile tramite PC

13 Massa

Page 37: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

33 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

114

7.3.4 Descrizione PIN connettore allarmi generali

In questo paragrafo si tratta il connettore utilizzato dall’ apparato per le funzionalitàdi generazione allarmi generali RVR (impostabili tramite programma “TELECON”).

Questo connettore si riferisce all’ultima scheda di telemetria presente all’internodella macchina.

7.3.4.1 Digital/analog input

Tipo: DB25 femmina

1 GND2 Allarme custom 1 “MAINS” (jumper pos.1 inserito su scheda di telemetria)3 Allarme custom 3 “AUDIO EXT” (jumper pos.3 inserito su scheda di telemetria)4 Allarme custom 5 “CONT GROU” (jumper pos.5 inserito su scheda di telemetria)5 Allarme custom 7 “OPEN” (jumper pos.7 inserito su scheda di telemetria)6 GND7 GND8 GND9 Allarme custom 10 “ALARM 12” (jumper pos.10 inserito su scheda di telemetria)10 Ingresso disponibile11 Ingresso disponibile12 Ingresso disponibile13 GND14 GND15 Allarme custom 2 “USER” (jumper pos.2 inserito su scheda di telemetria)16 Allarme custom 4 “LINK SAT” (jumper pos.4 inserito su scheda di telemetria)17 Allarme custom 6 “FUEL” (jumper pos.6 inserito su scheda di telemetria)18 Allarme custom 8 “ALARM 10” (jumper pos.10 inserito su scheda di telemetria)19 GND20 GND21 Allarme custom 9 “ALARM 11” (jumper pos.9 inserito su scheda di telemetria)22 Ingresso disponibile23 Ingresso disponibile24 Ingresso disponibile25 GND

Page 38: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

34 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

7.4 Scheda Comando Relais

E’ la scheda dalla quale partono i comandi per la commutazione dei relais coassiali.L’indirizzo interno della scheda deve essere sempre il numero 7. Esternamente fasempre capo ai connettori DB9 EXT1...4 ed ai BNC IN/OUT1...4 e COMMON.

Controlla le operazioni di scambio automatico:

Page 39: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

35 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

• Comandando in vari modi (±12Vdc, ±24Vdc, deviatore libero) fino a quattorelais coassiali e sorvegliandone il movimento (3 ingressi digitali per ciascunrelay: fine-corsa posizione 1, fine-corsa posizione 2 e relay in movimento);

• Commutando il segnale audio tramite cinque connettori BNC, collegati comedeviatore a quattro posizioni ed un comune.

7.4.1 Tensione di Comando del Relay Coassiale

E’ possibile scegliere la tensione di comando del relay coassiale spostando ilmorsetto indicato dalla freccia, che si trova all’interno dell’apparecchiatura,nell’angolo in basso a destra, tra il trasformatore toroidale di alimentazione el’interruttore generale.

I valori disponibili sono 12V (figura a destra) o 24V (figura a sinistra).

7.4.2 Modo di Comando del Relay Coassiale per Sistemi SCM

I jumper JP8, JP9, JP10 e JP11 in figura servono per impostare il tipo di comandodel relay coassiale in uso.

Sono disponibili le modalità di comando con tensione positiva, con tensione negativao tramite apertura e chiusura di un contatto (tabella sottostante); altre possibilitàpossono essere implementate realizzando il cavo di collegamento tra relaycoassiale ed SCM in modo opportuno sfruttando i segnali che quest’ultimo mettea disposizione in uscita.

Jumper su JP8÷JP11 Modo di comando pos. 1-2 +12V o +24V DC pos. 3-4 –12V o –24V DC pos. 5-6 Comune su pin 8

Page 40: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

36 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

7.4.3 Ext. 1..4

I connettori DB9 trasportano i segnali che controllano le commutazioni dei relaiscoassiali.

Tipo: DB9 femmina

1 Tensione di comando (+)2 Tensione di comando (-)3 Relay in posizione 1 (OFF)4 Relay in posizione 2 (ON)5 GND6 Commutazione in posizione 2 / NO7 Commutazione in posizione 1 / NC8 Comune (quando selezionato)9 Relay in commutazione

I pin 1 e 2 sono delle uscite sulle quali viene resa disponibile la tensione di comandorelay (12V o 24V DC); entrambi i contatti sono flottanti rispetto a tutte le altretensioni positive o negative.

Sui pin 3 e 4 sono collegati i fine corsa del relay, due contatti che si chiudonoalternativamente verso massa quando il relay è in posizione normale (TX1 inantenna, pin 3 chiuso a massa) o commutata (TXR in antenna, pin 4 chiuso amassa).

I pin 6 e 7 sono i comandi che provocano la commutazione del relay coassialedalla posizione normale (Off) alla posizione commutata (On) e viceversa; il tipo dicomando dipende dal relay coassiale usato e dalla posizione del jumper su JP8(per Ext. 1), JP9 (per Ext. 2), JP10 (per Ext. 3) o JP11 (per Ext. 4) della schedacomando relais, oltre che dal cavo di connessione tra SCM e relay coassiale.

Una delle possibili posizioni del jumper di selezione del modo di comando rendedisponibile sul pin 8 il contatto comune di un deviatore, di cui il pin 6 è il contattonormalmente aperto (NO) ed il pin 7 è quello normalmente chiuso (NC).

Il pin 9 è un contatto aperto finché la commutazione è in corso, e chiuso versomassa quando il relay ha raggiunto la nuova posizione.

16

Page 41: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

37 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

7.4.4 IN/OUT 1..4 e COMMON

Questi connettori BNC servono per lo scambio del segnale audio parallelamenteallo scambio dei TX in antenna.

Ai BNC IN/OUT sono collegati i segnali audio in ingresso ai rispettivi TX, mentreCOMMON costituisce l’ingresso audio del TXR.

Quando si verificano le condizioni che richiedono la commutazione del TXR inantenna, contemporaneamente il segnale audio in ingresso al TX andato in avariaviene commutato sul connettore COMMON.

Nell’SCM1+1 questi connettori non vengono utilizzati: l’audio viene collegatocontemporaneamente in ingresso a TX1 e TXR.

7.4.5 Segnalazioni luminose

I leds verdi D5¸D8 individuano lo stato delle commutazioni dei relais coassiali:sono accesi quando il corrispondente relay è in posizione normale.

Gli altri tre leds verdi (D2, D3 e D9) segnalano la presenza delle tensioni dialimentazione (-15V e +15V analogiche, +5V digitale).

L’ultimo led, l’unico rosso, funge da controllo della comunicazione tra CPU e scheda:se lampeggia significa che i dati passano regolarmente.

Led Colore Etichetta Significato D5 verde RLY1 Relay coax n°1 D6 verde RLY2 Relay coax n°2 Non connessi D7 verde RLY3 Relay coax n°3 Non connessi D8 verde RLY4 Comando ventilazione carico

fittizio D3 verde +Vcc Presenza +15V analogica D2 verde –Vee Presenza –15V analogica D1 rosso TEST Controllo passaggio dati D9 verde +5V Presenza +5V digitale

Page 42: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

38 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

16

16

7.5 Descrizione PIN connettori di servizio

7.5.1 Interfaccia RS232

Il DB9 in questione è la porta di comunicazione dell’SCM e del TLC attraverso laquale il sistema viene comandato a distanza.

Il significato dei segnali presenti ai pin è immediato. Da notare solo che il CTS nonè gestito, nel senso che è sempre attivo.

Tipo: DB9 femmina

1 N.C.2 TX_D3 RX_D4 N.C.5 GND6 +15V7 N.C.8 CTS9 N.C.

7.5.2 Interfaccia I2C

L’interfaccia seriale I2C bus è utilizzata per il trasferimento dati tra l’SCM, gli eccitatoridella serie PTX-LCD, il sistema di telemetria TLC e gli amplificatori PJ-LCD.

Sul pin 2 viaggiano i dati (Serial DAta), sul 3 il clock di campionamento (SerialCLock).

Il pin 4 è un ingresso di reset esterno (attivo basso) dell’apparecchiatura.

Tipo: DB9 femmina

1 GND2 SDA3 SCL4 Reset Esterno5 GND6 N.C.7 N.C.8 N.C.9 N.C.

Page 43: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

39 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

8. Identificazione e Accesso ai moduli

8.1 Scheda CPU

Il cuore dell’apparecchiatura è rappresentato dalla scheda CPU, la quale gestisceed elabora tutte le informazioni provenienti dalle schede di telemetria a dalla schedacomando relais, oltre che dagli apparati connessi mediante l’interfaccia seriale I2Cbus.

Un’altra funzione, tutt’altro che secondaria, riguarda la gestione dell’interfacciagrafica, attraverso la quale l’impostazione e l’esecuzione delle varie operazionisul sistema risultano particolarmente facili.

8.2 Scheda Pannello

Questa scheda pressenta tutti i connettori ove inserirvi la scheda CPU, il connettoreche porta dati e alimentazione alle schede di telemetria ed i connettori per lacomunicazione.

Comprende un display grafico a cristalli liquidi, l’encoder ed alcuni leds disegnalazione. Questa scheda non è presente nel modello TLC300.

Page 44: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

40 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

8.3 Scheda Telemetria

Acquisisce i dati in due modalità:

• Analogica bilanciata con tensione di fondo scala regolabile da 2V a 12V tramitetrimmer (otto ingressi);

• Analogica sbilanciata con tensione di fondo scala fissa a 5V, o digitale con pull-up interno da 2.2KOhm inseribile tramite jumper (sedici ingressi).

La scheda di telemetria rende disponibili in uscita anche i contatti di otto deviatoria relay (max. 24 - 0.5V).

Page 45: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

41 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

8.4 Scheda Comando Relais

Controlla le operazioni di scambio automatico:

• Comandando in vari modi (±12Vdc, ±24Vdc, deviatore libero) fino a quattorelais coassiali e sorvegliandone il movimento (3 ingressi digitali per ciascunrelay: fine-corsa posizione 1, fine-corsa posizione 2 e relay in movimento);

• Commutando il segnale audio tramite cinque connettori BNC, collegati comedeviatore a quattro posizioni ed un comune.

Questo tipo di scheda non è presente nelle apparecchiature di sola telemetria(TLC300 e TLC2000).

8.5 Alimentazione

In alternata con tensione di rete 100-120-220-240V slezionabile dall’esterno, oppurein continua a 24V.

L’alimentatore che fornisce tensione alle varie schede dell’apparecchiatura è ditipo switching.

I modelli SCM1+1 e SCMN+1 dispongono inoltre di una morsettiera per la selezionedella tensione di comando del relay coassiale (12V o 24V).

Page 46: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

42 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 47: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

43 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

9. Settaggi delle Schede

9.1 Impostazione dell’Indirizzo Interno delle Schede

Ad ogni scheda, di comando relais o di telemetria, deve essere assegnato unindirizzo univoco che la caratterizzi e la renda unica per la CPU. A questo scopo,inserire un jumper su ciascuno dei connettori JP2 e JP3 nella posizione indicatanella tabella riportata di seguito.

Indirizzo jumper su JP2 jumper su JP3 Tipo scheda 1 1-2 1-2 Telemetria base 2 3-4 3-4 Telemetria base 3 5-6 5-6 Telemetria 4 7-8 7-8 Telemetria 5 9-10 9-10 Telemetria 6 11-12 11-12 Telemetria 7 13-14 13-14 Comando relais 8 15-16 15-16 Comando relais

Tenere presente che:

• Ad ogni tipo di scheda è assegnato un intervallo di indirizzi fissato;

• Gli indirizzi 1 e 2 sono riservati alle schede di telemetria base n.1 e n.2rispettivamente;

• L’indirizzo 7 è riservato alla scheda comando relais;

• Assegnare sempre il più basso indirizzo libero per ogni tipo.

CN2

CN3JP11

CN6

CN4

CN5

JP10

JP9

JP8

2 1

JP2

D6 D7 D8 D9D1D2D3

1 2

JP3

D5

2 1

2 1

2 1

21

Page 48: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

44 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

CN1

CN2

JP2

D1D2

D3D30

D31D32

D35 D36

1

2

JP3

1 2

JP4

D28

D29

D33

D34

1

16

9.2 Settaggio dei Dip-Switch

In figura è raffigurata una parte della scheda pannello, nella quale sono evidenziatii 24 Dip-Switch, suddivisi in 3 parti di 8 switch l’una numerate da una a tre; perdeterminare la posizione del singolo switch si adotterà la seguente numerazione:

• Sw1.1: rappresenta il primo switch della prima parte.

…………

• Sw8.3: rappresenta l’ultimo switch dell’ultima parte.

3 2 1

9.2.1 Impostazione dei Dip-Switch

9.2.1.1 Numero periferiche presenti in I2C bus

Il numero degli apparati collegati tramite I2C bus viene determinato dai Dip-Switchda Sw1.1 - Sw1.8, in forma binaria.

Page 49: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

45 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

Sw 1.1 Sw 1.2 Sw 1.3 Sw 1.4 Sw 1.5 Sw 1.6 Sw 1.7 Sw 1.8 0 1 On 2 On 3 On On 4 On 5 On On 6 On On 7 On On On 8 On

… 16 On

… 32 On

… 64 On

… 128 On

9.2.1.2 Abilitazione ingresso Interlock

Per abilitare questo ingresso si deve porre in ON lo switch 2.1. La funzionalità diquesto ingresso è definita nel capitolo a seguire ed è abilitata ogni qual voltal’apparecchiatura sia posta in configurazioni con Doppio Eccitatore in scambio.

9.2.1.3 Abilitazione ingresso Low Power

Per abilitare questo ingresso si deve porre in ON lo switch 2.2. La funzionalità diquesto ingresso è definita nel capitolo a seguire ed è abilitata ogni qual voltal’apparecchiatura sia posta in configurazioni con Doppio Eccitatore in scambio.

Page 50: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

46 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 51: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

47 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

10. Descrizione Software

Il software che gestisce i sistemi SCM è stato realizzato con lo scopo di permettereuna facile consultazione ed impostazione dei parametri relativi al sistema sovrintesodall’apparato.

Per tale motivo è stata realizzata una struttura piramidale che partendo dallaschermata principale all’accensione dell’apparato, permette l’accesso a sotto menùvia via più specifici e dettagliati tramite l’encoder posto sul pannello frontale.

Per cambiare le varie voci occorre premere l’encoder con il cursore posizionatosul parametro desiderato e quindi ruotare l’encoder stesso per scorrere i possibilivalori impostabili.

10.1 Diagramma di Flusso

Schermata Principale

Impostazioni Generali

Informazioni sullo stato del sistema

Tempi di attesa per funzionalità automatiche

Report degli Allarmi Descrizione degli allarmi

Valori della Telemetria

Stato relais

La figura mostra le schermate presenti nell’SCM 1+1.

Page 52: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

48 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

10.2 Main - Schermata principale

Una volta acceso l’apparato mediante l’interruttore ON/OFF posto sul pannellofrontale, sul display LCD viene visualizzata una schermata che mostra la situazionecomplessiva dei trasmettitori del sistema e la posizione del relay coassiale discambio.

Al di sopra dei simboli dei trasmettitori possono comparire tre diversi simboli:

• (punto esclamativo): indica che è avvenuta una commutazione automatica(Escluso TXB);

• (antenna): power good; indica potenza in uscita al TXA;

• : indica che è stata rilevata la presenza di un PTX-LCD e che lacomunicazione avviene via IIC bus.

Ruotando l’encoder, un cursore a forma di freccia si sposta ad indicare i simbolidei TX, del relay coassiale, del simbolo manuale/automatico e del numero di“RETRY” o il menù a scorrimento sulla destra dello schermo. Premendo l’encodersi ottiene un diverso effetto a seconda dell’oggetto puntato in quel momento, valea dire:

• TX: provoca l’accensione o spegnimento del TX selezionato;

• Relay: attua uno scambio manuale tra il TX selezionato e collegato alrelay ed il TXB;

• Icona automatico/manuale:pone l’apparato in modalità di scambio automatica oppuremanuale;

• Retry: definisce il numero di scambi automatici prima di porre la modalitàdi scambio in manuale;

• : Fault main, indica la mancanza di corrente e disabilita lo scambioautomatico.

• Menù a scorrimento:visualizza una barra che scorre lungo il menu e che serve perselezionare uno dei vari sottomenù.

Tramite il menu a scorrimento si accede a diverse schermate per impostare e/oleggere i diversi parametri relativi al sistema:

Page 53: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

49 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

• Main: schermata principale;

• GSet: impostazioni generali;

• Info: lettura delle informazioni sulla composizione del sistema;

• Wait: impostazione dei tempi della fase di scambio;

• Alarm: lettura del report degli allarmi;

• INP01, 02, …, N: lettura dei valori degli ingressi analogici e digitali (ne sonopresenti tanti quante sono le schede di comando relais e ditelemetria nel sistema);

• OUT01,02, … , N:lettura dello stato dei relais di uscita (ne sono presenti tantiquante sono le schede di comando relais o di telemetria nelsistema).

10.2.1 Main - Schermata principale in configurazione Doppio Eccitatore

Nel caso che l’SCM1+1 sia configurato in modalità “Doppio Eccitatore”, si trova lanecessità di monitorare due ulteriori segnali.

Potrebbero, quindi, comparire i seguenti simboli in caso di allarme:

• : indica che l’SCM è in condizione di attesa nel caso che uno deidue trasmettitori si spenga, chiudendo a massa il segnaleINTERLOCK;

• : Indica bassa potenza, nel caso che il trasmettitore scenda inpotenza al di sotto del livello regolabile di Power good 2.

10.3 GSet - Impostazioni Generali

Tramite questo menù è possibile impostare i parametri generali e di comunicazionedel sistema di scambio.

Page 54: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

50 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

• Uart Adr.: imposta l’indirizzo dell’unità di scambio; è importante in un sistemain cui sono presenti più apparati di telemetria e telecontrollo in serie tra loro;

• Baud Rate: imposta la velocità di trasmissione dei dati da un minimo di 1200ad un massimo di 19200baud.

• Modem: imposta il tipo modem:

1) Not Present: nessun modem connesso;

2) Present: modem telefonico;

3) Pager: modem telefonico con segnalazione degli allarmitramite messaggi pager;

4) GSM: modem GSM con segnalazione degli allarmi tramitemessaggi SMS;

• Status: imposta la modalità di controllo del sistema:

1) Remote: controllo remoto;

2) Local: controllo locale;

• Reset Alm.: cancella completamente il report degli allarmi e spegne il led“GENERAL ALARM” sul pannello principale;

• RTC: permette di impostare l’ora e la data del Real Time Clock interno.

10.4 Info - Informazioni sulla Composizione del sistema

Visualizza alcuni parametri caratteristici della configurazione del sistema, nonmodificabili.

• Rel. : identifica il numero della release software e la data in cui è statarilasciata;

• IIC : in corrispondenza al numero che rappresenta l’indirizzo l’I2C, vienevisualizzato un simbolo:

• - (meno): indica che l’apparecchiatura non risponde alle richieste e non viè, quindi, comunicazione.

• IIC : indica che l’apparecchiatura è presente e comunica regolarmente.

• Se non vi è alcun simbolo significa che non vi sono apparecchiature che possonocomunicare con questa modalità oppure non sono stati impostati correttamentei dip-switch relativi al numero di apparecchiature presenti.

• Info : nel caso in cui sia presente un modem, ne specifica le fasi diinizializzazione e funzionamento;

• Modem : indica la presenza, o assenza, del modem.

Page 55: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

51 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

10.5 Wait - Impostazioni dei tempi

Tramite questo menù è possibile impostare i tempi delle singole fasi della proceduradi scambio, l’attesa dell’apparato alla partenza e il ritardo sull’allarme audio.

Le voci modificabili sono:

• Start SCM: definisce il periodo nel quale l’apparato dopo l’avvio, rimane inuno stato di inattività. Questo tempo viene utilizzato anche in caso di mancanzadi tensione di rete, in questo modo al ripresentarsi della tensione di alimentazionesi dà la possibilità ai trasmettitori di raggiungere la piena potenza.

• Before Switch:Definisce il periodo di attesa dal verificarsi di una condizione diavaria di un trasmettitore, prima di iniziare la procedura di scambio.

• Wait TX Off:Definisce il periodo massimo di attesa della condizione dispegnimento del trasmettitore in avaria.

• Wait Coax Ack:Definisce il periodo massimo di attesa della condizione di stabilitàdel relay coassiale nella posizione corretta.

• After Switch:Definisce il periodo massimo di attesa dopo la conclusione dellaprocedura di scambio per dare modo al trasmettitore accesodurante la procedura di raggiungere la piena potenza.

• Audio Alarm:Se maggiore di 0, abilita la rilevazione degli allarmi e nne ritardala loro segnalazione, nel caso contrario disabilita tale allarme.

10.6 Alarm - Report di Allarmi

Visualizza l’ora e la data degli ultimi sei eventi di allarme che l’SCM ha rilevato.

Page 56: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

52 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Selezionando l’allarme desiderato, compare un’altra schermata nella quale vienevisualizzato il codice di allarme, il trasmettitore interessato e la causa per cui èstato segnalato l’evento di allarme.

10.7 INP01, ..., N - Valori degli ingressi della scheda

Nel menù a scorrimento sono presenti tante voci di questo tipo quante sono leschede di comando relais o di telemetria contenute nel sistema sovrinteso dall’SCM.

Tramite questo menù è possibile visualizzare tutti i valori degli ingressi analogici odigitali presenti sulla scheda selezionata (compresi tra 0 e 5V circa).

Le prime due righe (otto valori) si riferiscono agli ingressi analogici bilanciati; lealtre quattro (sedici valori) agli ingressi digitali/analogici sbilanciati.

La prima, “INP01”, si riferisce sempre alla scheda di telemetria base; l’utlima riportai valori degli ingressi digitali della scheda di comando relais.

Per sapere a quali apparecchiature si riferiscono i valori delle altre schede (seinstallate), fare riferimento al manuale tecnico di stazione.

10.8 OUT01, ..., N - Stato dei Relais di uscita

Nel menù a scorrimento sono presenti tante voci di questo tipo quante sono leschede di comando relais o di telemetria contenute nel sistema sovrinteso dall’SCM.

Tramite questo menù è possibile visualizzare lo stato ON/OFF dei vari relais presentisulla scheda selezionata.

Page 57: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

53 / 54Manuale Utente Rev. 1.0 - 29/11/01

La prima, “OUT01”, si riferisce sempre alla scheda di telemetria base; l’ultima riportalo stato dei relais coassiali.

Per sapere a quali apparecchiature si riferiscono i valori delle altre schede (seinstallate), fare riferimento al manuale tecnico della stazione.

I deviatori a relais delle schede di telemetria possono essere comandati solo tramiteil software di telecontrollo. Opzionalmente può essere abilitato il comando locale.

Page 58: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

54 / 54 Manuale UtenteRev. 1.0 - 29/11/01

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 59: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

1 / 2User ManualTecnical Appendix

1.0 - 17/01/03

Appendix A Descrizione del software Telecon / Teleconsoftware description

Questa parte del manuale contiene informazioni e dettagli tecnici riguardanti l’usodel software di telecontrollo per i sistemi SCM-TLC.

This part of the manual contains informations and technical details about the useof remote control software for SCM-TLC systems.

Page 60: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

2 / 2 User ManualTechnical Appendix

1.0- 17/01/03

Sommario1. Descrizione Software di Telecontrollo 1

1.1 Principio di Funzionamento 11.2 Installazione 11.3 Esecuzione 21.4 Funzionamento 41.5 Programmazione della Stazione Remota 111.6 Architettura delle Stazioni 141.7 Architettura delle Stazioni 161.8 Creazione di Gruppi e Stazioni 191.9 Creazione e Modifica della Finestra di Personalizzazione 24

2. Gestione Telemetrie Stazioni 332.1 Principio di Funzionamento 332.2 Installazione 332.3 Software di Telemetria 332.4 Funzionalità di Scheduling 372.5 Informazioni Tecniche sulla Realizzazione 39

3. Esempi di Interconnessione (TLC) 433.1 In Digitale con Apparecchiature LCD Standard RVR 433.2 In Analogico con Apparecchiature Standard RVR 433.3 In Analogico con Apparecchiature Generiche 44

4. Comandi da Remoto (TLC) 475. Messaggi sullo Stato del Modem (solo TLC2000) 49

Page 61: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

1 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

1. Descrizione Software di Telecontrollo

1.1 Principio di Funzionamento

Il programma sfrutta il collegamento seriale via RS232, con l’ausilio di modem senecessario, per collegarsi alla stazione RVR remota.

Ogni stazione RVR è composta da più parti dette “moduli” che vengono interrogatein modo sequenziale per ricevere o spedire i dati. Questi vengono interpretati perottenere il valore della misura a cui si riferiscono.

Il collegamento viene effettuato sempre con il primo modulo, sia nel caso di stazionecon più moduli (TLC300, TLC2000, SCM) che nel caso di stazione con un modulosolo (PTXLCD).

La massima velocità di connessione è 19200 baud nel caso di trasmissione sulinea telefonica tradizionale, 9600 baud nel caso di trasmissione su linea telefonicaGSM.

1.2 Installazione

• Inserire il CD-ROM nel lettore.

• Aprire “Gestione Risorse” dal Desktop.

• Fare doppio-clic sul lettore CD-ROM per visualizzarne il contenuto.

• Fare doppio-clic sul programma Tlc32bit.exe per avviare l’installazione.

Verranno installati, se necessario, i drivers necessari per l’accesso ai dati, poiil software.

• Ad installazione terminata, verrà creato il gruppo “Tlc32bit” con al suo interno iprogrammi: “Telecon 32bit” e “GSM Init”; compariranno inoltre sul Desktop leicone di collegamento.

Requisiti minimi di sistema:

• Sistema operativo:

Windows 95®, Windows 98® sia prima che seconda edizione, Windows ME®.

Il software non funziona sotto Windows NT® e Windows 2000®.

• Processore:

Intel Pentium® 75 MHz o superiore.

• Memoria:

16MB Ram.

• Spazio su Hard Disk:

Minimo 50Mb.

Page 62: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

2 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

1.3 Esecuzione

Fate doppio_clic sull’icona “Telecon 32bit” presente sul desktop oppure selezionateTelecon 32bit dal menù “Start -> Programmi -> TLC32bit -> “, per eseguire ilprogramma.

1.3.1 Scelta e configurazione della stazione

Nella finestra principale è possibile scegliere la stazione da chiamare ed editare iparametri relativi alla comunicazione.

• La finestra “Connessione scelta” (1) indica quale stazione verrà chiamatapremendo il tasto “START” (3).

• Cliccando sul “Menu scelta gruppi” (2) è possibile scegliere fra vari gruppi distazioni (se memorizzate).

• Il pulsante “START” (3) da’ inizio alla chiamata.

• Il tasto “EXIT” (5) termina l’esecuzione del programma.

• Cliccando sulla “Finestra di scelta stazioni” (4) è possibile scegliere qualestazione chiamare fra quelle presenti, varierà anche la selezione nella finestra(1).

Premendo la croce a sinistra del nome della stazione si avrà la descrizionedella stessa.

La stazione è composta da due menu:

• “Connection Configuration” in cui risiedono i parametri di connessione (stringadi inizializzazione del modem, numero di telefono, ecc..),

• “Station Configuration” in cui risiede la struttura della stazione.

Page 63: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

3 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

• Cliccando sul pulsante “Modifica connessioni” (6) si apre la finestra di figura, incui è possibile modificare i vari parametri di connessione per ogni stazione.

La prima volta che si utilizza il software, occorre inserire:

• il numero di telefono,

• la porta COM utilizzata,

• il Baud rate,

• il tipo di connessione (diretta via cavo, modem o GSM).

Per evitare problemi di funzionamento, la costruzione delle stazioni non vienetrattata. Rivolgetevi alla R.V.R. S.p.A. per l’aggiunta di nuove stazioni.

Page 64: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

4 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

1.3.2 Collegamento

Quando è stata scelta la stazione, premere “START” (3).

Comparirà la finestra della connessione, che rimarrà fino a collegamento avvenuto.

Nel caso la linea telefonica fosse occupata, sarà possibile premendo il tasto “Retry”eseguire un nuovo tentativo di connessione.

Il tasto “More Detail >>” fornisce ulteriori informazioni sullo stato della connessione.

Il tasto “Exit” riporta alla finestra di selezione della stazione.

1.4 Funzionamento

Il programma ha due interfacce con l’utente:

1.4.1 Personalizzazione

La prima è detta “Personalizzazione” ed è la quella che compare dopo laconnessione con la stazione.

Normalmente è quella più usata perché è più comoda da usare e di immediatalettura (la figura 10.5 si riferisce alla personalizzazione di un VJ25000).

Oltre che ai vari indicatori sia analogici che digitali e alle spie di allarme, sonopresenti anche dei pulsanti per effettuare le azioni più frequenti (accensione,spegnimento, reset degli allarmi).

Premendo il pulsante viene richiesta una conferma dell’azione in corso.

Page 65: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

5 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Per variare alcune grandezze come l’attenuazione degli ingressi e la percentuale dipotenza in uscita del PTXLCD, basta fare doppio-clic sulla misura interessata einserire il nuovo valore.

Se desiderate creare o modificare la personalizzazione, fate riferimento al Capitolo:“Creazione e modifica della Finestra di Personalizzazione”.

1.4.2 Interfaccia standard

Dietro alla finestra della Personalizzazione, c’è l’interfaccia standard del Telecon.

E’ composta da 5 zone principali:

Page 66: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

6 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

1) La finestra riassuntiva della stazione:

Come spiega il nome, indica le parti costituenti la stazione (ovviamente per quantoriguarda la telemetria).

Cliccando sui componenti (moduli) si ha la visualizzazione dei dati relativi nellafinestra delle misure (3).

2) I pulsanti delle funzioni:

• Il tasto “Alarm”:

Il tasto “Alarm” apre la finestra dello storico degli allarmi verificati (valido solo permacchine SCM e TLC).

Page 67: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

7 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Gli allarmi occorsi, oltre che venire memorizzati nella stazione, vengono inseriti neldatabase della stazione stessa.

• Il tasto “Detail”:

Il tasto “Detail” apre la finestra della personalizzazione (Vedi punto 10.4.1).

• Il tasto “History”:

Il tasto “History” apre la finestra dello schedule (non supportato in questa versionedi software).

• Il tasto “Print”:

Il tasto “Print” stampa la situazione della stazione: un foglio per ogni modulo contutte le misure come compaiono nella finestra delle misure (3).

• Il tasto “Info”:

Il tasto “Info” apre una finestra in cui è possibile selezionare i moduli per avereinformazioni sulle versioni software e hardware, il numero di I/O analogici e digitali.

Page 68: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

8 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

• Il tasto “Phone”:

Il tasto “Phone” apre la finestra di settaggio dei numeri di telefono nella memoriadell’ SCM.

N.B. questa opzione è valida solamente se l’SCM è collegato con un modemanalogico.

• Il tasto “Help”:

Il tasto “Help” apre la Guida in linea.

• Il tasto “Exit”

Il tasto “Exit” causa l’uscita dal programma.

3) I pulsanti di scelta misure:

• Il tasto “Measure”:

Premendo il tasto “Measure”, si ha la visualizzazione degli ingressi, sia quellianalogici bilanciati che quelli analogico/digitali, nella “Finestra delle misure”(4).

• Il tasto “I/O”:

Premendo il tasto “I/O”, si ha la visualizzazione delle uscite nella “Finestra dellemisure”(4).

Page 69: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

9 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

• Il tasto “General”:

Premendo il tasto “General”, si ha la visualizzazione delle misure generiche nella“Finestra delle misure”(4).

4) La finestra delle misure:

• La colonna “Type” indica il tipo di misura:

“In” -> ingresso analogico,

“InD” -> ingresso digitale,

“Out” -> uscita.

Cliccando su una qualsiasi delle misure, si apre la finestra di settaggio dellamisura stessa (ovviamente solo per le quelle di tipo “I/O” e “General” abilitate).

Per inserire un nuovo dato occorre scriverlo nella casella “Data” e premereinvio.

Page 70: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

10 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

5) La barra di controllo:

La barra di controllo è composta di tre parti:

• Le icone di controllo:

La password: La prima icona rappresenta la password. Se nella stazione èabilitata l’icona diventa un lucchetto chiuso su sfondo giallo, altrimenti è apertocome da figura.

Cliccando sull’icona si ha la comparsa della finestra di selezione password.

Il blocco del ciclo di misura: La seconda icona indica lo stato del ciclo diinterrogazione dei moduli. Cliccando sull’icona si ha il blocco dell’interrogazionesul modulo selezionato nella finestra riassuntiva della stazione(1):

Viene usato quando si ha la necessità di aggiornare solamente alcune misurepiù velocemente.

Quando è selezionato lo sfondo dell’icona diventa rosso.

La programmazione della stazione: La quarta icona apre, nelle stazionipredisposte, la finestra di programmazione remota.

Quando la stazione è predisposta, non occorre programmare i dati sulla SIMcard del modem GSM perché sono residenti all’interno della macchina.

Fare riferimento al capitolo: “Programmazione della stazione remota” perl’utilizzo di questa funzione.

La quinta icona mostra la data e l’ora.

• Le icone di controllo:

Page 71: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

11 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Permette di registrare su database tutti i dati ricevuti dalla stazione.

Il funzionamento è analogo a quello di un normale registratore a cassette.

• Le icone di stato della comunicazione:

Analizzano lo stato della comunicazione seriale.

A sinistra, sotto la scritta “Comunication” vengono scritti il numero di nodo e dimodulo interrogati.

Al centro ci sono due icone che indicano lo stato della trasmissione e ricezioneseriale (verde=OK, rosso=No).

A destra, sotto la scritta “Selection” vengono scritti il nodo e il modulo selezionatinella finestra riassuntiva della stazione(1).

1.5 Programmazione della Stazione Remota

Facendo clic su questa icona si ha l’apertura della finestra di programmazione dellastazione remota.

Page 72: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

12 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

In questa finestra è possibile:

• leggere e scrivere i parametri nella stazione remota,

• caricare e salvare i parametri nel database della stazione stessa.

All’apertura la finestra non contiene dati, occorre leggerli o dalla stazione remotao dal database.

1.5.1 I tasti funzione

Premere questo tasto per leggere i parametri dalla stazione.

Premere questo tasto per programmare i parametri nella stazione.

Page 73: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

13 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Premere questo tasto per leggere i parametri dal database dellastazione.

Premere questo tasto per scrivere i parametri nel database dellastazione.

In questo modo ogni stazione memorizzata nel Telecon ha al suo interno i parametriprogrammati.

Le categorie di dati identificano i gruppi di opzioni programmabili:

1) General: sono i parametri comuni a tutti i tipi di stazioni RVR

• ID della stazione

• Nome della stazione

• Numero del Centro Servizi SMS

• Numero di tentativi SMS

2) Telephone:

• Numeri di telefono riconosciuti dalla stazione

• Abilitazione all’invio di comandi SMS al sistema

• Abilitazione alla ricezione di SMS

3) Inputs: gestione ingressi ausiliari che provocano la generazione di allarmi (neisistemi predisposti)

• Nome dell’allarme (che viene trasmesso nel messaggio)

• Soglia di intervento dell’allarme in percentuale (0% = 0VDC, 100% = 5VDC)

• Fronte di attivazione dell’allarme (indica se l’allarme si attiva quando viene amancare tensione o viceversa)

4) Outputs: gestione delle uscite (nei sistemi predisposti)

• Tipo di commutazione dell’uscita (a stato, impulsiva ON o impulsiva OFF)

5) Alarms Enable: (nei sistemi predisposti)

• Abilitazione degli allarmi standard della stazione

Cliccando sul parametro che si intende modificare appare la finestra di immissionedati.

A seconda del tipo di misura da modificare la finestra cambia leggermente.

Finestra di immissione nomi e numeri, è possibile scrivere ciò che si vuole (Figura15.16).

Finestra di immissione dati, occorre scegliere fra le opzioni proposte Figura 15.17).

Page 74: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

14 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

1.6 Architettura delle Stazioni

Il Telecon lavora esclusivamente con i database.

Ogni stazione presente nel Telecon, è composta da tanti blocchi detti Moduli.

All’interno della cartella del programma, ci sono quattro cartelle chiamate: Default,Module, Phbook e Stations, contenenti i database delle stazioni.

Struttura delle stazioni:

\MODULE\

\Gruppo_A\

Staz_2.mdb

Staz_3.mdb

\PHBOOK\

Gruppo_C.mdb

Gruppo_B.mdb

Gruppo_A.mdb

TX_1 (Staz_1.mdb) TX_2 (Staz_2.mdb) TX_3 (Staz_3.mdb)

\STATIONS\

\Gruppo_B\

\Gruppo_C\

Staz_1.mdb

Mod1 (Md_0001.mdb) Mod2 (Md_0002.mdb) Mod3 (Md_0003.mdb)

\Gruppo_A\

Md_0001.mdb

Md_0002.mdb

Md_0003.mdb

Md_0004.mdb

Md_xxxx.mdb

\Gruppo_B\

\Gruppo_C\

Mod4 (Md_0004.mdb)

Page 75: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

15 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Alla partenza del programma viene visualizzato il database utilizzato residente nellacartella \PHBOOK\ , es. “Gruppo_A.mdb”. Ogni gruppo rappresenta una serie distazioni.

I database nella cartella \PHBOOK\ contengono le informazioni generali dellestazioni: numero di telefono, Baud Rate di collegamento, porta COM utilizzata,ecc.

Ogni stazione inserita in “Gruppo_A.mdb” ha un collegamento ad un databaseresidente nella cartella \STATIONS\Gruppo_A\, che contiene i nomi dei databasedei moduli che la compongono. Tali database risiedono nella cartella\MODULE\Gruppo_A\ e vengono prelevati e rinominati al momento della creazionedella stazione dalla cartella \DEFAULT\.

Esempio: Immaginiamo di avere un gruppo chiamato “Radio1”, contenente unasola stazione chiamata “TX500”.

Il record del database “Radio1.mdb” sarà così composto:

ID Name Descriptions Phone ModemString DialString DBName Com Baud Type InitString Protocol1 TX500 -- None -- 01239 ATX3 ATDT TX500.MDB 1 4 0 9600,n,8,1 PROTOCOL_RVR

Il campo “DBName” contiene il nome del database (TX500.mdb) presente nellacartella \STATIONS\Radio1\ contenente le informazioni sulla composizione dellastazione.

Il database della stazione, è composto da cinque tabelle:

• Alarm

Contiene i dati sugli allarmi ricevuti.

• Alarm_Storic

Non utilizzato.

• Configuration

Contiene i dati sulla composizione della stazione.

• Measure_Storic

Non utilizzato.

• Personal_Window

Contiene i dati sulla finestra di personalizzazione.

Quindi nella tabella “Configuration” del database \STATIONS\Radio1\TX500.mdbavremo le informazioni sulla composizione della stazione.

Struttura della tabella “Configuration”.

Page 76: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

16 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Node Module Name DBName Module Number Enabled Type Configuration 0 0 Total Node 1 0 1 0 TLCLCD MD_0001 3 -1 TLCLCD >__ 1 1 PTX30LCD MD_0002 0 -1 PTX30LCD >____e_ 1 2 TLM PJ500 MD_0003 0 -1 TLM2 >____· _

Il campo “DBName” contiene il nome dei database presenti nella cartella\MODULE\Radio1\ contenenti le informazioni dei moduli.

1.7 Architettura delle Stazioni

Il TLC300 dispone di una (oppure due) schede di telemetria (8 ingressi analogicibilanciati, 16 ingressi analogico/digitali e 8 uscite a relè) e un bus I2C.

Dal punto di vista del Telecon, ogni scheda di telemetria presente e ogni apparatocollegato via I2C sono visti come Moduli

Ci sono delle regole da osservare:

1) Il primo Modulo (numero 0) contiene SEMPRE l’apparato con la telemetria.

2) Di seguito vengono posti gli apparati collegati via I2C Bus.

3) Seguono le schede di telemetria.

Analizziamo una stazione tipo: TX500 con telemetria (TLC300/T1).

Il TX500 è composto da: un PTX30LCD, un PJ500MC e ovviamente il TLC300.

La stazione, per il Telecon, sarà composta da:

0 - TLC300

1 - PTX30LCD

2 - Scheda di telemetria per PJ500MC

1.7.1 I moduli

Ad ogni Modulo corrisponde un database nel quale sono contenuti i dati dellemisure disponibili.

Il database, al suo interno, contiene sette tabelle:

• Alarm Name

contiene le informazioni sugli allarmi

• Analog Input

contiene i dati degli ingressi analogici

• Analog Output

contiene i dati delle uscite analogiche

Page 77: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

17 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

• Digital Input

contiene i dati degli ingressi digitali

• Digital Output

contiene i dati delle uscite digitali

• General

contiene i dati delle misure generali

• Info

contiene le informazioni sul modulo

NOTA: A seconda del tipo di apparato che devono rappresentare, le tabelle possonoanche non contenere dati.

Analizziamo il modulo relativo alla scheda di telemetria standard: essa contiene:24 ingressi analogici (8+16) e 8 uscite rele’; quindi avremo i dati solamente nelletabelle Analog Input e Digital Output.

Analogamente, per il PTXLCD (avendo 39 ingressi analogici, 2 uscite analogiche,8 ingressi digitali, 29 uscite digitali, 8 misure generali), avremo dati in tutte letabelle.

Tutte le tabelle (tranne Info e Alarm Name) hanno la stessa struttura:

Nome campo Tipo dati Descrizione Key Numerico Chiave univoca di identificazione ID Measure Numerico Identificativo misura Display Order Numerico Ordine di visualizzazione Enable Input Si/No Abilitazione input Enable Display Si/No Abilitazione visualizzazione Name Testo Nome misura Measure Unit Testo Unita’ di misura Conversion Type Testo Tipo di conversione End Scale Numerico Fondo scala Start Scale Numerico Inizio scala Max Numerico Valore massimo Nominal Numerico Valore nominale Min Numerico Valore minimo (offset) Format Testo Formato di visualizzazione Input Mask Testo Maschera di input Resolution ADC Numerico Risoluzione convertitore A/D Type Numerico Tipo di misura Text for Max Testo Testo da visualizzare quando raggiunto Max Text for Min Testo Testo da visualizzare quando raggiunto Min

Ad esempio:

il primo ingresso analogico della scheda di telemetria e’ cosi’ composto.

Key 0 Numero del record nel database

ID Measure 0 Numero della misura

Display Order 1 Posizione nell’ordine di visualizzazione

Enable Input Si E’ possibile inserire valori (non per gliingressi)

Page 78: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

18 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Enable Display Si E’ visualizzata sulle griglie del Telecon

Name Analogica 1 Nome della misura

Measure Unit V Unità di misura, Volt

Conversion Type TENS/CORR Conversione per misure di tensione ecorrente

End Scale 5 Valore visualizzato con ingresso al massimo

Start Scale 0 Valore visualizzato con ingresso al minimo

Max 6 Valore dopo il quale genera allarme

Nominal 0 Parametro non utilizzato

Min 0 Valore sotto il quale genera allarme

Format #0.0 il dato ha una cifra dopo la virgola

Input Mask ### Parametro non utilizzato

Resolution ADC 1024 Risoluzione ADC (serve per i calcoli)

Type 1 1 = ingresso analogico

Text for Max ??? Testo visualizzato al max (solo ingressodigitale)

Text for Min ??? Testo visualizzato al min (solo ingressodigitale)

Con questi settaggi, si avra’ la visualizzazione della tensione applicata all’ingresso.

1.7.2 Modifiche ai database

Se occorre modificare delle misure su database già esistenti, i campi interessatisono:

• Conversion Type

• End Scale

• Max

• Enable Input

• Enable Display

Conversion Type: determina i calcoli da eseguire sul dato ricevuto.

I vari algoritmi sono stati creati basandosi sulle esigenze delle macchine prodottedalla R.V.R. e comprendono misure di potenza, tensione e corrente, stato logico,ecc.

End Scale: indica il valore massimo visualizzato in corrispondenza della massimatensione applicata all’ingresso.

Max: valore che indica la soglia di generazione di un allarme visivo sulle griglie delTelecon.

Page 79: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

19 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Enable Input: valore Si/No che indica se è possibile impostare un valore per lamisura.

Es. per gli ingressi il campo è su “No”, perché non si può impostare il valore di uningresso, mentre per misure tipo la potenza d’uscita del PTXLCD, è su “Si” perchéè l’utente che decide il valore da inserire.

Enable Display: valore Si/No che indica se la misura compare o meno nelle grigliedel Telecon e conseguentemente anche nella personalizzazione.

1.8 Creazione di Gruppi e Stazioni

In questo capitolo verranno affrontate sia la creazione di una stazione che di ungruppo.

1.8.1 Creazione di un gruppo

Dalla finestra principale, premere il tasto “New”.

Vi verrà chiesto se volete duplicare la lista delle stazioni del gruppo correntementeselezionato, di seguito verrà richiesto il nome del nuovo gruppo.

Alla fine del processo di creazione avrete il nuovo gruppo con una stazione chiamata“Default” se avete scelto di non duplicare la lista delle stazioni, altrimenti vi ritroveretela stessa lista che avevate nel gruppo di partenza.

Page 80: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

20 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

1.8.2 Creazione di una stazione

Dalla finestra principale, premere il tasto “Edit”.

Comparirà la finestra di editing della stazione. Bisogna premettere che le stazionisono composte da due parti, una risiede nella rubrica dove viene gestito ilcollegamento e una nella Struttura della stazione.

Page 81: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

21 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Zona di Struttura della stazione:

Procediamo ora alla creazione di una stazione:

La stazione scelta è TX500 con telemetria.

Come già accennato, la stazione sarà composta da tre moduli,

0 - TLC300

1 - PTX30LCD

2 - Scheda di telemetria per PJ500MC

Occorre creare una nuova voce nella Rubrica, premendo il tasto (3).

Dopo aver inserito il nome, avrete una nuova stazione nella rubrica che potreteriempire con i dati.

Passiamo alla creazione della struttura della stazione:

1) Premete il tasto (5), vi verrà chiesto se volete duplicare la stazionecorrentemente scelta, premete “no”; inserite il nome della nuova stazione(Es.TX500 ).

2) Scegliete la stazione appena creata dal menù (4).

Page 82: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

22 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

3) Nella “Finestra di composizione stazione” (1), avrete:

4) Cercate nella lista (7) il modulo “TLC300.mdb”

5) Cliccate sul modulo e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinatelosulla finestra (1).

6) Vi verrà chiesto se volete cambiare il modulo selezionato (Default) con quelloda voi scelto. Scegliete “Si”.

Page 83: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

23 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

In questo modo avrete sostituito il modulo “Default” con “TLCLCD”, che è la sigladel TLC300.

Nella finestra (6) è comparso “Md_00001.mdb”, che è il database “TLC300.mdb”rinominato e copiato nella cartella \MODULE\Group1\.

7) Cercate nella lista (7) il modulo “PTX30LCD.mdb”.

8) Cliccate sul modulo e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinatelosulla finestra (1).

9) Vi verrà chiesto se volete cambiare il modulo selezionato (TLCLCD) con quelloda voi scelto. Scegliete “No”.

Vi verrà chiesto se volete aggiungere (append) il modulo alla configurazionedella stazione. Scegliete “Si”. Se scegliete “No” non verrà aggiunto il moduloalla stazione. Vi verrà chiesto di confermare i numeri di nodo e modulo, ilprogramma automaticamente sceglie i valori, non cambiateli.

Page 84: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

24 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Nella finestra (6) è comparso “Md_00002.mdb”, che è il database“PTX30LCD.mdb” rinominato e copiato nella cartella \MODULE\Group1\.

10) Cercate nella lista (7) il modulo “PJ500.mdb”.

11) Ripetete i passi 8 e 9. Dovete ritrovarvi nella situazione di figura:

12) La struttura della stazione è finita, occorre collegarla alla voce della rubrica.Per far ciò premete il tasto (2).

La creazione guidata di una stazione è terminata.

1.9 Creazione e Modifica della Finestra di Personalizzazione

1.9.1 Cenni preliminari

In questo capitolo analizzeremo la creazione di una personalizzazione partendoda una finestra vuota.

Per visualizzare la finestra di Personalizzazione, premete il tasto “Detail”.

Page 85: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

25 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Premendo il tasto “F4” con il mouse sulla finestra, si entra nel modo “edit” e la

forma del puntatore cambia .

Cliccando con il tasto destro del mouse, si apre il menù con tre opzioni:

• Add Control.

Aggiunge un controllo.

• View Grid.

Accende o spegne la visualizzazione della griglia.

• Save Window.

Memorizza la finestra di personalizzazione.

NOTA: Si consiglia di utilizzare spesso questa funzione onde evitare di perdere illavoro svolto.

Page 86: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

26 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Il menù “Add Control” contiene un sottomenù con il quale si ha la scelta degli oggettiinseribili nella finestra:

• Add Label.

Aggiunge un’etichetta.

• Add Measure.

Aggiunge una misura numerica (si consiglia in ogni caso l’utilizzo del controllo“Alpha Display”) .

• Add Angular Gauge.

Aggiunge uno strumento analogico.

• Add Pushbutton.

Aggiunge un pulsante per inviare comandi.

• Add Led.

Aggiunge un led di segnalazione.

• Add Seven Segment Display (S o L).

Aggiunge un display stile LCD per misure numeriche

• Add Alpha Display (S o L).

Aggiunge un display alfanumerico, utilizzabile per qualsiasi misura.

Page 87: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

27 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

1.9.2 Creazione guidata di una personalizzazione

In questa breve guida, verranno spiegate le operazioni necessarie per creare unafinestra di personalizzazione.

La stazione usata come riferimento sarà un TX500 (TLC300, PTXLCD, PJ500MC)

Vogliamo inserire uno strumento che indichi la potenza diretta in uscita.

1) Premere F4 per attivare il modo EDIT.

2) Cliccare con il tasto destro del mouse nel punto dove volete inserire il controllo.

3) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Angular Gauge”.

4) Comparirà la finestra di selezione.

Scegliere dalla casella “A” il modulo “1-2” che è quello relativo al PJ500.

5) Cliccare fra i tasti “B” su “InAna” per avere la lista delle misure analogiche.

6) Scegliere dalla casella “C” la misura “Fwd Power”.

“000 (A) TX1 Fwd Power” significa: “000” è il numero dell’ingresso, “(A)” indicache l’ingresso è di tipo analogico, il resto è il nome dell’ingresso (uguale allacasella “Text:” del gruppo “D”.

7) Queste opzioni sono valide solo per il controllo “Angular Gauge”:

Caselle del gruppo “D”.

Se si desidera cambiare il fondo scala dello strumento analogico, scrivere nellacasella “End scale” il valore desiderato.

Se si desidera dare un valore massimo all’interno della scala (in modo da avereuna segnalazione luminosa sul controllo, quando il valore è maggiore), scriverlonella casella “Max/Col”.

Page 88: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

28 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Esempio: se si inserisce 760 come “End scale” e 600 come “Max/Col”, si avrà ilcontrollo come da figura. Da notare come al superamento del valore impostatoin “Max/Col”, il pallino verde nell’angolo in alto a destra diventa rosso.

8) Premere il “Tasto OK”.

Il nuovo controllo è stato posizionato. E possibile ora spostarlo, ridimensionarloo cancellarlo.

E’ da notare che al passaggio del puntatore sul controllo, cambia l’icona .

Per spostare, cancellare, variare le dimensioni o cambiare i parametri delcontrollo, premere il tasto destro del mouse. Comparirà il menu dal quale e’possibile effettuare le scelte.

Le voci “Change Font” “Change Back color” e “Change Fore Color”, vengonousate per le etichette (label).

Inseriamo ora una etichetta (label) per riconoscere la misura.

1) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Label”.

2) Scegliere la stessa misura scelta in precedenza: PJ500 FWD Power.

3) Premere il “Tasto Ok”.

Il risultato sarà questo:

Page 89: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

29 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Vediamo ora come inserire un led che mi indichi la presenza di allarme SWR.

1) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Led”.

2) Scegliere il modulo PJ500 dalla casella “A”.

3) Cliccare su “InAna” nei tasti “B”.

4) Scegliere dalla casella “C” la misura “011 (D) TX1 SWR”.

Notate come l’ingresso sia indicato come (D) ad indicare che è di tipo digitale.

5) E’ possibile ora scegliere il colore del led a seconda dello stato dell’ingresso.I colori disponibili sono cinque:

Page 90: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

30 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

0 - Nero.

1 - Rosso.

2 - Giallo.

3 - Verde.

4 - Blu.

6) Premere il “Tasto Ok”.

7) Se necessario, posizionare il led nel punto desiderato.

8) Ripetere il processo per inserire un’etichetta con il nome dell’allarme.

Procediamo ora alla creazione di due pulsanti per accendere e spegnere iltrasmettitore.

1) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Pushbutton à On Type”.

2) Scegliere il modulo PJ500 dalla casella “A”

3) Cliccare su “OutDig” nei tasti “B”.

4) Scegliere dalla casella “C” la misura “000 (>) TX1 On”

5) Digitare nella casella “Text:” il testo che si vuole visualizzare sul pulsante.

6) Premere il “Tasto Ok”.

7) Se necessario riposizionare e ridimensionare il pulsante.

8) Scegliere dal menu’ “Add Control à Add Pushbutton à Off Type”.

9) Cliccare su “OutDig” nei tasti “B”.

10) Scegliere dalla casella “C” la misura “001 (>) TX1 Off”

11) Digitare nella casella “Text:” il testo che si vuole visualizzare sul pulsante.

12) Premere il “Tasto Ok”.

13) Se necessario riposizionare e ridimensionare il pulsante.

La personalizzazione dovrebbe essere circa così:

Page 91: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

31 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Ora non vi resta che salvare la finestra cliccando col tasto destro del mouse escegliendo “Save Window”.

Page 92: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

32 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 93: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

33 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

2. Gestione Telemetrie Stazioni

2.1 Principio di Funzionamento

È un software di telemetria con la possibilità di chiamare automaticamente eciclicamente una lista di stazioni, visualizzando in modo semplice e chiaro il lorostato, indicando quali sono in allarme e di quale allarme si tratta.

In più è possibile che il software chiami una stazione al sopraggiungere di unallarme SMS, per scaricarne la situazione immediatamente.

2.2 Installazione

• Inserire il CD-ROM nel lettore.

• Aprire “Gestione Risorse” dal Desktop.

• Fare doppio-clic sul lettore CD-ROM per visualizzarne il contenuto.

• Fare doppio-clic sul programma Gts.exe per avviare l’installazione.

Verranno installati, se necessario, i drivers necessari per l’accesso ai dati, poiil software.

• Ad installazione terminata, verrà creato il gruppo “Gts” con al suo interno iprogrammi: “Gestione Telemetrie Stazioni” e “Telecon 32bit”; comparirannoinoltre sul Desktop le icone di collegamento.

Requisiti minimi di sistema:

• Sistema operativo:

Windows 95®, Windows 98® sia prima che seconda edizione, Windows ME®.

Il software non funziona sotto Windows NT® e Windows 2000®.

• Processore:

Intel Pentium® 200 MHz o superiore.

• Memoria:

32MB Ram.

• Spazio su Hard Disk:

Minimo 50Mb.

2.3 Software di Telemetria

Come si può vedere dall’immagine il software di telemetria viene strutturato in trefinestre principali:

Page 94: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

34 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

2.3.1 Lista delle Stazioni (A).

In questa lista compaiono tutte le stazioni che riguardano un cliente. Vengonoordinate per: presenza sulla mappa, priorità, frequenza di chiamata e numerodella stazione nel database.

Posizionando il mouse su una stazione, si ha il centraggio automatico dellamappa (B) su tale stazione, che inizia a lampeggiare.

2.3.2 Mappa delle stazioni (B).

Vengono visualizzate le posizioni delle stazioni e il loro stato. Tale mappa vienecostruita dall’utente semplicemente trascinando, dalla Lista delle Stazioni (A), lastazione desiderata nel punto della mappa in cui è localizzata. Una volta piazzatasi aprirà la finestra di gestione scheduling per programmarne la gestione. Lastazione avrà un’icona diversa a seconda dello stato degli allarmi.

Fermandosi con il cursore su una di queste icone compare una finestra conall’interno gli ultimi parametri campionati e gli eventuali allarmi, se ricevuti.

Page 95: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

35 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

“Cliccando” con il pulsante destro sempre sopra l’icona compare un menu a tendinache riporta le seguenti funzioni:

Scegliendo “ Interroga Stazione “ si esegue la chiamata immediata con ilconseguente aggiornamento dei dati.

Scegliendo “Reset Stazione” si tenta di ripristinare le condizioni di funzionamentoin caso di allarme.

Scegliendo “Telecon” si esegue la chiamata alla stazione utilizzando il normalesoftware di telemetria in modo da poter avere informazioni più dettagliate (perutenti più esperti).

Page 96: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

36 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Scegliendo “ Proprietà” viene visualizzato un sottomenu con due voci:

“ Gestione Scheduling” richiama la finestra di settaggio dei parametri di schedulinge della priorità di chiamata. Tale priorità verrà anche utilizzata per ordinare lestazioni nella Lista (A);

“Muovi Stazione” serve per riposizionare la stazione sulla mappa.

“Elimina Stazione” serve per cancellare la stazione dalla mappa (ma non daldatabase).

Muovendo il mouse sulla mappa tenendo premuto il tasto sinistro, si ha lo “scrolling”della carta geografica.

2.3.3 Mappa Ridotta (C).

Tale mappa è un riferimento per la Mappa Delle Stazioni (B). In pratica e’ la stessamappa, ridotta e divisa in 16 quadranti. Tali quadranti permettono i selezionarequale parte della nazione visualizzare, essendo impossibile nello schermo mostrarel’intera mappa in maniera definita. Oltre a questo, in caso di allarme il quadrante incui si trova la stazione si colora di rosso per indicare una situazione anomala. Inquesto modo è possibile avere sotto controllo lo stato di tutte le stazioni senzadover eseguire alcuna operazione con il mouse.

Page 97: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

37 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

2.4 Funzionalità di Scheduling

Lo Scheduling è strutturato nel seguente modo:

1) I parametri modificabili nella proprietà della stazione sono:

• Frequenza di chiamata con una scelta fra i seguenti valori:

1 - 3 Volte al giorno (mattina, pomeriggio e sera)

2 - 1 volta al giorno, mattina

3 - 1 volta al giorno, pomeriggio

3 - 1 volta al giorno, sera

4 - 3 Volte alla settimana

5 - 1 Volta alla settimana

6 - 1 Volta al Mese

7 - Mai

Page 98: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

38 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

• Priorità. La priorità sarà selezionata tramite un cursore (slider) a tre posizioni(alta, media, bassa) che il cliente potrà usare per gestire l’ordine delle chiamate.In pratica se alcune stazioni sono più importanti di altre occorrerà dare a talistazioni una priorità più alta rispetto alle altre. Quando il sistema parte adeseguire le chiamate per prime chiamerà le stazioni a priorità maggiore e perultime quelle a minore. Oltre a questo la priorità influenza l’ordine divisualizzazione della Lista (A).

• Numero di Tentativi. E’ possibile impostare un numero di retry da 1 a 99 + ¥che rappresentano il numero di tentativi che il programma deve eseguire primadi considerare scollegata la stazione quindi di generare allarme dicomunicazione. Se si sceglie ¥ il software tenterà di collegarsi fino a quandonon vi riuscirà.

Tutti gli altri parametri di chiamata, numero di telefono ecc., vengono prelevatidal database di Telecon.

Le stazioni vengono ordinate vengono ordinate nella lista (A) per:

• presenza sulla mappa,

• priorità

• frequenza di chiamata,

• numero di identificazione nel database di Telecon

2) I due pulsanti : “Partenza Scheduling” e “Stop Scheduling” servono per farpartire o per bloccare la procedura automatica di chiamata. In questo modo seun utente desidera interrogare manualmente una stazione (mentre il ciclo è inatto), dovrà impostare il software in “Stop Scheduling”, attendere che la chiamatain atto termini (se ce n’è una attiva) e quindi eseguire la chiamata tramite ilmenu a tendina che compare “Cliccando “ con il pulsante destro del Mousesull’icona. Non sarebbe male prevedere una password per portare il sistemada automatico a manuale in modo che solo il tecnico specializzato è in grado dieseguire tale operazione. Il software deve comunque partire sempre inAutomatico.

3) In modalità automatica il software parte dalla prima stazione della Lista (A), earrivare fino alla ultima (N.B. vengono interrogate SOLAMENTE le stazionipresenti sulla mappa). Una volta terminata la lista deve, in accordo con il numerodi retry impostati, richiamare le stazioni che al giro precedente non hannorisposto. Il software proseguirà fino ad aver ottenuto risposta da tutte le stazioniavrà esaurito il numero di retry disponibili.

Nel caso che il ciclo di chiamata delle stazioni venga completato prima delcambio della fascia di chiamata, il programma rimane in attesa; il pulsante di“Partenza Scheduling” cambia diventando “Interroga Stazioni”.

In questo modo è possibile far eseguire al programma un ciclo aggiuntivo dichiamate a tutte le stazioni senza tenere conto dell’ultima chiamata e senzauscire dal ciclo di scheduling.

Page 99: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

39 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

4) La simbologia utilizzata prevede quattro icone per definire lo stato delle stazioni:

• indica che la stazione funziona correttamente.

• indica che la stazione è in allarme.

• indica che è stato esaurito il numero massimo di retry.

• indica che la stazione è in retry.

Più tre simboli utilizzati nella lista(A):

• indica che si sta chiamando la stazione (utilizzato solo in scheduling).

• indica che la stazione non è stata ancora chiamata (utilizzato solo in

scheduling)

• indica che la stazione non è presente sulla mappa.

Oltre a questo tra i parametri da visualizzare (Potenza , frequenza ecc. ) visarà anche la data e l’ora dell’ultimo collegamento.

5) Quando il ciclo di scheduling è attivo, le seguenti funzioni sono disattivate:

• spostamento delle stazioni sulla mappa

• posizionamento delle stazioni dalla lista(A) alla mappa

• il menu richiamato con il tasto destro del mouse è disabilitato, tranne che per lafinestra di configurazione scheduling, che è solo consultabile ma nonmodificabile.

2.5 Informazioni Tecniche sulla Realizzazione

Per la realizzazione di tale software si è utilizzato il software di telemetria(TELECON) con l’aggiunta di questa nuova finestra.

La struttura di base per la comunicazione rimane la stessa e la totalità delle funzionidel Telecon rimane invariata. Si aggiunge solo questa nuova finestra e si apportanomodifiche al database del cliente presente nella directory PHBOOK del Telecon.

In questo database si andranno ad aggiungere campi e tabelle nuove secondo ilseguente criterio:

A. Alla tabella Phone_Book del database vengono aggiunti cinque nuovi campi:

1) Presenza della stazione sulla mappa e quindi anche presenza nella proceduraautomatica di scheduling.

2) Nome della tabella in cui si trovano i dati campionati e i parametri di scheduling.

Page 100: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

40 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

3) Numero della priorità di tale stazione.

Il campo 3 verrà utilizzato per definire l’ordine di disposizione nella lista delle Stazioni(A) e quindi l’ordine di chiamata automatico.

4) Frequenza di chiamata della stazione secondo lo schema:

0 - Tre volte al giorno.

1 - Una volta al giorno, mattino.

2 - Una volta al giorno, pomeriggio.

3 - Una volta al giorno, sera.

4 - Tre volte alla settimana.

5 - Una volta alla settimana.

6 - Una volta al mese.

7 - Mai.

5) Data d’inizio dello scheduling.

B. Tabelle di configurazione delle stazioni. In pratica per ogni stazione presentenella Tabella Phone_Book si avranno due corrispondenti tabelle che presenterannoun nome progressivo a cui questa stazione farà riferimento nel campoprecedentemente descritto. Le due stazioni di diversificheranno fra loro tramite unsuffisso:

“_sto” per la tabella dove vengono immagazzinati i dati ricevuti dalla stazioneremota,

“_cfg” per la tabella dove risiedono i dati di configurazione dello scheduling.

In queste tabelle sono contenuti i seguenti campi:

Tabella “_cfg”

1) Posizione X sulla mappa. (Single)

2) Posizione Y sulla mappa. (Single)

3) Data Start Scheduling

4) Ora start Scheduling

5) Numero di Retry da 1 a 99, con 0 che rappresenta “illimitato”

6) Data dell’ultimo collegamento

7) Ora dell’ultimo collegamento

8) Stato della stazione nell’ultimo collegamento:

0 - OK - Stazione funzionante correttamente.

1 - COM - Problema di comunicazione (raggiunto il numero massimo diRetry).

2 - RETRY - Stazione in fase di Retry.

3 - FAULT - Stazione in Allarme.

Page 101: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

41 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

Tabella “_sto”

1) Stringa ricevuta con i dati.

2) Stringa ricevuta con gli allarmi.

3) Byte che mi indica il numero degli allarmi presenti.

4) Data dell’ultimo collegamento.

5) Ora dell’ultimo collegamento.

6) Stato della stazione nell’ultimo collegamento(vedi punto n.8 precedente).

Ogni stazione presente nella tabella Phone_Book avrà la corrispondente tabelladi configurazione come da punto B.

Ogni volta che il software riparte questi dati vengono caricati e visualizzati.

Page 102: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

42 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 103: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

43 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

3. Esempi di Interconnessione (TLC)

3.1 In Digitale con Apparecchiature LCD Standard RVR

Quando si vogliono connettere al sistema TLC apparecchiature digitali standardRVR esclusivamente utilizzando l'ingrasso digitale su bus IIc bisogna rispettarealcuni accorgimenti:

• Gli eccitatori serie PTX-LCD debbono avere sempre gli indirizzi più bassipossibili.

• Gli accoppiatori serie HC-LCD debbono seguire gli eccitatori e devono avereType = 133.

• Seguiranno poi tutti gli amplificatori.

I Type identificativi delle schede digitali sono riepilogati nella seguente tabella:

3.2 In Analogico con Apparecchiature Standard RVR

Per interconnettere tra loro apparecchiature standard RVR che non digitali bisognanecessariamente utilizzare una IB (vedi accessori) che permetta la ridistribuzionedei segnali provenienti dalle apparecchiature per farli giungere in maniera correttasugli ingressi del TLC.

Tutte le connessioni tra gli apparati viene effettuata tramite cavi paralleli standard,connettendo tra la IB e l'apparecchiatura le uscite che presentano la stessaserigrafia:

Page 104: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

44 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Type Nome 0 None 1 PTX30LCD 2 SCM4 3 TLC300/2000 4 SCM1 5 PTX60LCD 6 PTX100LCD 7 TLC Valvolare 8 PTRL NV 9 RXRL NV

129 Telemetry card type 1 130 Telemetry card type 2 131 Telemetry card type 3 132 Protezione Mosfet 133 Hc Primario 134 Hc Semplice

• Service -> Service

• Telemetry -> Telemetry

3.3 In Analogico con Apparecchiature Generiche

In questo caso bisogna ricorrere alle tabelle di connessione, ricordando che gliingressi bilanciati sopportano le tensioni non maggiori di 12V mentre quelle digitaliarrivano al massimo a 5V.

Le tensioni debbono essere in corrente continua.

Page 105: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

45 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

3.3.1 Come monitorare una tensione continua superiore a 5V

Collegare al DB25 segnato come BALANCED ANALOG INPUT sui piedini descrittiin tabella.

Numero pin Significato Trimmer di reg. 2 (+), 14 (−) Ingresso analogico bilanciato n°1 RV1 3 (+), 16 (−) Ingresso analogico bilanciato n°2 RV2 5 (+), 17 (−) Ingresso analogico bilanciato n°3 RV3 6 (+), 19 (−) Ingresso analogico bilanciato n°4 RV4 8 (+), 20 (−) Ingresso analogico bilanciato n°5 RV5 9 (+), 22 (−) Ingresso analogico bilanciato n°6 RV6 11 (+), 23 (−) Ingresso analogico bilanciato n°7 RV7 12 (+), 25 (−) Ingresso analogico bilanciato n°8 RV8

1, 4, 7, 10, 13, 15, 18, 21, 24

Massa

Ottenere il massimo della tensione e regolare il trimmer corrispondente per ottenerela visualizzazione sul software di telecontrollo la tensione di 5V. A questo puntoricorrere al manuale del software per impostare correttamente il databasenecessario per avere un'immediata visualizzazione del parametro nelle giuste unitadi misura.

3.3.2 Come monitorare una tensione inferiore a 5V

Collegare al DB25 segnato come DIGITAL/ANALOG INPUT sui piedini descritti intabella:

Numero pin Significato Jumper su JP4 2 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°1 pos. 1 15 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°2 pos. 2 3 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°3 pos. 3 16 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°4 pos. 4 4 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°5 pos. 5 17 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°6 pos. 6 5 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°7 pos. 7 18 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°8 pos. 8 21 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°9 pos. 9 9 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°10 Pos. 10 22 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°11 Pos. 11 10 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°12 Pos. 12 23 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°13 Pos. 13 11 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°14 Pos. 14 24 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°15 Pos. 15 12 Ingresso digitale/analogico sbilanciato n°16 Pos. 16

1, 6, 7, 8, 13, 14, 19, 20, 25

Massa

Page 106: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

46 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Otterrete quindi la visualizzazione sul software di telecontrollo del parametro. A questopunto ricorrere al manuale del software per impostare correttamente il databasenecessario per avere un'immediata visualizzazione del parametro nelle giuste unitadi misura.

3.3.3 Come Utilizzare le Uscite a Relay

Ricordando che in figura è rappresentata schematicamente la condizione di relaya riposo o Off e che la disposizione dei contatti nel connettore è riportata nellaseguente tabella.

Numero pin Significato 1 (C), 14 (NC), 2 (NO) Relay n°1 15 (C), 3 (NC), 16 (NO) Relay n°2 4 (C), 17 (NC), 5 (NO) Relay n°3 18 (C), 6 (NC), 19 (NO) Relay n°4 7 (C), 20 (NC), 8 (NO) Relay n°5 21 (C), 9 (NC), 22 (NO) Relay n°6 10 (C), 23 (NC), 11 (NO) Relay n°7 24 (C), 12 (NC), 25 (NO) Relay n°8

13 Massa

La corrente massima che può essere fatta scorrere attraverso i contatti è di 500mAa 24V.

A questo punto ricorrere al manuale del software per muovere il relay ed impostarecorrettamente il database necessario per avere funzionamento del relay adeguatoalle esigenze.

Page 107: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

47 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

4. Comandi da Remoto (TLC)

Tramite questi semplici comandi inviati sotto forma di messaggi SMS si possonomodificare gli stati di alcune uscite ed attivare alcune funzioni del TLC.

• INFO: Inviando questo messaggio in formato SMS da un qualunquetelefono cellulare, si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMS nelquale riporta il numero e nome della stazione, la Potenza diretta e riflessapresenti in percentuale e gli allarmi attualmente in corso.

• ALARM: Inviando questo messaggio in formato SMS da un qualunquetelefono cellulare, si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMS nelquale riporta il numero e nome della stazione, la Potenza diretta e riflessapresenti in percentuale, nome e numero degli ultimi 6 allarmi attualmente inmemoria.

• TXON: Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefonocellulare abilitato, si muove in modalità TOGLE_OFF il relay 1 della scheda ditelemetria base n.1 e si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMSnel quale riporta numero, nome della stazione e la dicitura " Comand SMSOk".

• TXOFF: Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefonocellulare abilitato, si muove in modalità TOGLE_OFF il relay 2 della scheda ditelemetria base n.1 e si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMSnel quale riporta numero, nome della stazione e la dicitura " Comand SMSOk".

• OUTON(out): Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefonocellulare abilitato, si muove nella modalità programmata il relay "num" dell'ultimascheda di telemetria e si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMSnel quale riporta numero, nome della stazione e la dicitura " Comand SMSOk".

• OUTOFF(out): Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefonocellulare abilitato, si muove nella modalità programmata il relay "num" dell'ultimascheda di telemetria e si ha in risposta al chiamante un altro messaggio SMSnel quale riporta numero, nome della stazione e la dicitura " Comand SMSOk".

• RESET: Inviando questo messaggio in formato SMS da un telefonocellulare abilitato, si resettano gli allarmi presenti in memoria e si ha in rispostaal chiamante un altro messaggio SMS nel quale riporta numero, nome dellastazione e la dicitura " Comand SMS Ok".

Page 108: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

48 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 109: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

49 / 50Manuale Utente Rev. 1.0 - 17/01/03

5. Messaggi sullo Stato del Modem (solo TLC2000)

In questa parte si tratta la visualizzazione dei messaggi di stato sul display perquanto riguarda il modem.

Questi messaggi si possono trovare nell'angolo in alto a destra del display, sulpannello frontale (del solo TLC2000) e informano sullo stato corrente del modem.

Questi messaggi possono essere:

• Init: Questo messaggio informa che il modem deve ancora essereinizializzato e quindi la procedura di inizializzazione e' ancora in corso.

• StdBy: Il modem e' inizzializzato ed in attesa di comandi come si puòvedere anche dall'apposito LED posto sempre sul pannello frontale.

• wait: Questo messaggio informa che il modem sta tentando di eseguireun'operazione di invio messaggio o di connessine con altro modem.

• NoDia: Questo messaggio informa che il modem in seguito ad unarichiesta di operazione non riesce a comunicare.

• ?Busy: Questo messaggio informa che il modem e' occupato e staignorando il comando che gli viene dato.

• OkCon: Questo messaggio informa che il modem comunica con l'esternoe sta inviando un messaggio sia questo SMS o normale.

• Send>: Questo messaggio informa che il modem il sta per inviaremessaggio.

• Ok!: Questo messaggio informa che il modem ha inviato il messaggioSMS con successo.

• Hang: (solo PSTN)Questo messaggio informa che il modem staeffettuando la procedura di Hang up e quindi sta interrompendo lacomunicazione.

Page 110: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM-TLC

50 / 50 Manuale UtenteRev. 1.0 - 17/01/03

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

Page 111: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

1 / 2User ManualTecnical Appendix

1.3 - 21/07/03

Appendix B Piani di montaggio, schemi elettrici, listecomponenti / Component layouts,schematics, bills of material

Questa parte del manuale contiene i dettagli tecnici riguardanti la costruzione dellesingole schede componenti il SCM1+1. L’appendice è composta dalle seguentisezioni:

This part of the manual contains the technical details about the different boards ofthe SCM1+1. This appendix is composed of the following sections:

Description RVR Code Vers.Pages

CPU section CSPTCPU55202 1.1 4Power supply CSSWPSUP0003 1.0 4Main card TLC SCM CSTLSCCPU002 1.1 4Scheda telemetria base 24 input / 8 Relays

CSTLMINP1-01 1.0 4Scheda TLC (Analogica bilanciata) CSTLMANABI01 1.0 4Scheda scambiatore 4-1 con comando coassiali

CSTLMSC41-01 1.0 4Scheda filtro connettore DB9 CSDB9MFILFL2 1.0 4

Page 112: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

2 / 2 User ManualTechnical Appendix

1.3 - 21/07/03

Pagina lasciata intenzionalmente in biancoThis page intentionally left blank

Page 113: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSPTCPU55202 - 1 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.1 - 08/10/02

Page 114: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

2 / 4 - CSPTCPU55202 Technical AppendixRev. 1.1 - 08/10/02

Jum

per

Sel

etto

reD

CE

/CT

E

Est

ensi

one

RA

M e

ster

na

Indi

cato

ri di

sta

to

\\JA

CK

\C

PU

SE

CTI

ON

SLP

TCP

U55

202

1.0

SC

M1+

1

/

MA

NU

ALI

\SC

M_T

LC\S

CH

EM

I\SC

M1\

CP

U55

2\S

LPTC

PU

5520

2.D

SN

RE

V.:

BE

RTI

J.

11/0

7/01

11

A3

��

����

��

��

��

���

���

���

��

��

��

����

��

���

��

���

��

���

���

���

�����

���

���

��

����

���

��

����

�����

��

���

���

���

��

PW

M0

D0

D7

A7

A0

D0

A0

D0

D7

PW

M1

D1

D6

A6

A1

D1

A1

D1

D6

D2

D5

A5

A2

D2

A2

D2

D5

D3

D4

A4

A3

D3

A3

D3

D4

EW

D4

D3

A3

A4

D4

A4

D4

D3

D5

D2

A2

A5

D5

A5

D5

D2

D_I

O15

D6

D1

A1

A6

D6

A6

D6

D1

D_I

O14

D7

D0

A0

A7

D7

A7

D7

D0

D_I

O13

A8

A8

D_I

O12

A8

A9

A9

D_I

O11

A9

A10

A10

D_I

O10

A10

A11

A11

SC

LA

11A

12A

12S

DA

A12

A13

A13

A13

A14

A14

A14

A15

A15

RX

DA

15A

15R

DTX

DR

DW

RIN

T0

WR

INT

1D

_IO

9E

AD

_IO

8R

DW

R

CT

SD

_IO

7D

_IO

6D

_IO

5D

_IO

4D

_IO

3A

N_I

N1

D_I

O2

AN

_IN

2D

0D

1D

_IO

1A

N_I

N3

D2

D3

AN

_IN

4D

4D

5A

N_I

N5

D6

D7

AN

_IN

6A

0A

1A

N_I

N7

RX

DA

2A

3A

N_I

N8

TXD

A4

A5

SC

LA

6A

7S

DA

A8

A9

D_I

O6

A10

A11

D_I

O7

A12

A13

D_I

O8

A14

A15

D_I

O9

RD

WR

CS

1C

S2

CS

3C

S4

CS

5C

S6

CS

7C

S8

INT

0IN

T1

EW

EA

A10

CS

1A

N_I

N1

AN

_IN

2R

ES

ET

A11

CS

2A

N-I

N3

AN

_IN

4D

_IO

15A

12C

S3

AN

_IN

5A

N_I

N6

D_I

O14

CS

4A

N_I

N7

AN

_IN

8D

_IO

13C

S5

D_I

O12

A15

CS

6D

_IO

1D

_IO

2D

_IO

11A

14C

S7

D_I

O3

D_I

O4

D_I

O10

A13

CS

8D

_IO

5D

_IO

6D

_IO

7D

_IO

8D

_IO

9D

_IO

10D

_IO

11D

_IO

12D

_IO

13D

_IO

14D

_IO

15C

TS

SE

R_T

XS

ER

_RX

RE

SE

TS

ER

_CT

PW

M0

PW

M1

RX

DTX

DD

I_IO

9S

CL0

SD

A0

DI_

IO8

TXD

SE

R_T

XC

TS

RX

DS

ER

_RX

SE

R_C

T

D[0

..7]

A[0

..15]

ALE

RE

SE

T

SD

A

SD

A

VC

CS

DA

0

SC

L

SC

L0S

CL

VC

C

GN

D

VS

S

VC

C

VC

C

VC

C

VC

C

VC

C

VC

C

VC

C

VC

CV

CC

VC

C

+V5

+V5

+V5

VC

C

VC

C

R1

100

R2

100

R6

100

R3

56K

R15 1

FIX

1F

IX35

FIX

2F

IX35

FIX

3F

IX35

FIX

4F

IX35

C18

0.1u

F

C17

0.1u

F

C15

0.1u

F

C16

0.1u

F

U8

NC

1 2 3

7 6 5

A0

A1

A2

PT

C

SC

L

SD

A

U12

NC

8 7 6 54321

VC

C LY SY

NC

GN

DS

XLXN

C

D1

D2

D3

D4

D5

D6

D7

D8

D9

RR

2

10K

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

RR

3

2K2

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

RR

1

10K

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

Q1

Q14

M74

+C

1010

uF

C2

22pF

C1

22pF

C8

0.1u

F

C12

10nF

C24

0.1u

F

C19

0.1u

F

C7

2n2

+

C11

10uF

+C

2510

uF

+C

2010

uF

U1

80C

552

57 56 55 54 53 52 51 50 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 3031 61 60 59 58 1 68 67 66 65 64 63 6249

34 5 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 15 7 8 9 10 11 12 13 14 35 346

P0.

0/A

D0

P0.

1/A

D1

P0.

2/A

D2

P0.

3/A

D3

P0.

4/A

D4

P0.

5/A

D5

P0.

6/A

D6

P0.

7/A

D7

P2.

0/A

8P

2.1/

A9

P2.

2/A

10P

2.3/

A11

P2.

4/A

12P

2.5/

A13

P2.

6/A

14P

2.7/

A15

PS

EN

ALE

P3.

6/W

RP

3.7/

RD

AV

DD

AV

SS

AV

RE

F+

AV

RE

F-

P5.

0/A

DC

0P

5.1/

AD

C1

P5.

2/A

DC

2P

5.3/

AD

C3

P5.

4/A

DC

4P

5.5/

AD

C5

P5.

6/A

DC

6P

5.7/

AD

C7

EA

ST

AD

C

PW

M0

PW

M1

P1.

0/C

T0I

P1.

1/C

T1I

P1.

2/C

T2I

P1.

3/C

T3I

P1.

4/T

2P

1.5/

RT

2P

1.6/

SC

LP

1.7/

SD

A

P3.

0/R

XD

P3.

1/T

XD

P3.

2/IN

T0

P3.

3/IN

T1

P3.

4/T

0P

3.5/

T1

RE

SE

T

P4.

0/C

MS

R0

P4.

1/C

MS

R1

P4.

2/C

MS

R2

P4.

3/C

MS

R3

P4.

4/C

MS

R4

P4.

5/C

MS

R5

P4.

6/C

MS

R6

P4.

7/C

MS

R7

XT

AL1

XT

AL2

EW

U5

74H

C57

3

219

318

417

516

615

714

813

912

11 1

D1

Q1

D2

Q2

D3

Q3

D4

Q4

D5

Q5

D6

Q6

D7

Q7

D8

Q8

C OC

U4

27C

512

10 9 8 7 6 5 4 3 25 24 21 23 2 26 27 1 20 22

11 12 13 15 16 17 18 19

A0

A1

A2

A3

A4

A5

A6

A7

A8

A9

A10

A11

A12

A13

A14

A15

CE

OE

O0

O1

O2

O3

O4

O5

O6

O7

U6

74H

C54

1

218

317

416

515

614

713

812

911

1 19

A1

Y1

A2

Y2

A3

Y3

A4

Y4

A5

Y5

A6

Y6

A7

Y7

A8

Y8

G1

G2

U2

74H

C13

8

1 2 3 6 4 5

15 14 13 12 11 10 9 7

A B C G1

G2A

G2B

Y0

Y1

Y2

Y3

Y4

Y5

Y6

Y7

CN

1

ST

M90

D

135791113151719212325272931333537394143454749515355575961636567697173757779818385878990 88 86 8284 80 78 76 74 72 70 68 66 64 62 60 58 56 54 52 50 48 46 44 42 40 38 36 34 32 30 28 26 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2

J1 ST

M18

D

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

U10

MA

X23

2

12

3 4 5

6

7 814 131211 10 9

C1+

V+

C1-

C2+ C2-

V-

T2O

UT

R2I

N

T1O

UT

R1I

NR

1OU

T

T1I

NT

2IN

R2O

UT

U11

NC

7 64321

B AD

ID

ER

E*

RO

J2 ST

M08

D

12

34

56

78

J3 NC1 2 3

U3

N.C

.

10 9 8 7 6 5 4 3 25 24 21 23 2 26 1 20 22 27

11 12 13 15 16 17 18 19

A0

A1

A2

A3

A4

A5

A6

A7

A8

A9

A10

A11

A12

A13

A14

CS

OE

WE

D0

D1

D2

D3

D4

D5

D6

D7

Page 115: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSPTCPU55202 - 3 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.1 - 08/10/02

CPU SECTION Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part

____________________________________________________________________________________________

1 1 CN1 STM90D

2 2 C2,C1 22pF

3 1 C7 2n2

4 7 C8,C15,C16,C17,C18,C19, 0.1uF

C24

5 4 C10,C11,C20,C25 10uF

6 1 C12 10nF

7 9 D1,D2,D3,D4,D5,D6,D7,D8, LED-R3

D9

8 4 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4 FIX35

9 1 J1 STM18D

10 1 J2 STM08D

11 4 J3,U8,U11,U12 NC

12 1 Q1 Q14M74

13 2 RR2,RR1 10K

14 1 RR3 2K2

15 3 R1,R2,R6 100

16 1 R3 56K

17 1 R15 1

18 1 U1 80C552

19 1 U2 74HC138

20 1 U3 N.C.

21 1 U4 27C512

22 1 U5 74HC573

23 1 U6 74HC541

24 1 U10 MAX202ECPE

Page 116: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

4 / 4 - CSPTCPU55202 Technical AppendixRev. 1.1 - 08/10/02

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

This page was intentionally left blank

Page 117: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSSWPSUP0003 - 1 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01

Page 118: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

2 / 4 - CSSWPSUP0003 Technical AppendixRev. 1.0 - 10/09/01

\\JA

CK

\P

OW

ER

SU

PP

LY

CS

SW

PS

UP

0003

1.1

SC

M1

/

MA

NU

ALI

\SC

M_T

LC\S

CH

EM

I\SC

M1\

PO

WE

R S

UP

PLY

\SD

C10

0.D

SN

RE

V.:

BE

RTI

J.

09/1

0/01

11

A3

��

����

����

��

���

���

���

����

���

���

���

����

�����

���

���

���

�����

���

���

��

����

���

��

����

�����

��

���

���

���

��

VIN

V/F

B

V/F

B

VIN

R3

R47

-2W

L5 VK

200

+C

1122

0/25

L3 VK

200

C22

.1uF

JP4

KB

4/K

S41 2 3 4

JP3

KB

4/K

S41 2 3 4

C8

CM

.1uF

C7

CM

.1uF

R4

22R

Q1

BU

K45

5-10

0A

R6

1K32

+C

1422

0/25

TS

W2

TS

WT

CH

2

110

542 3

6789

C1

CM

100P

FC

15

CP

10K

P-5

%

R2

2k2 U1

UC

3843

AN

1 2 3 4

8 7 6 5

CO

MP

V/F

B

ISE

NS

RT

/CT

VR

EF

VC

C

OU

T

GN

D

R11

1K

D7

11D

Q06

+C

610

0/35

+C4

1/25

R9

87W

-1K

C3

CM

10K

PF

R10

56R

C2

CD

1KP

F

R1

220K

D1

11D

Q06

R7

6K65

JP2

KB

2/K

S2

1 2

JP1

KB

2/K

S2

1 2

+C5

1000

/35

C21

CM

.1uF

-+ D6

KB

L04

FS

1

1.5A

T

L4 VK

200

L2 VK

200

+C

1222

0/25

+C

922

0/25

C17

CD

560P

F

C18

CD

560P

FR

5

100R

D5

11D

Q06

D4

11D

Q06

R8

1K

C19

CM

.1U

FC

16C

M.1

UF

D2

1N54

02

L1 VK

200

+C

20

1000

/35

+

C13

220/

25

+C

1022

0/25

+C

2310

0/35

D3

1N40

04

Page 119: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSSWPSUP0003 - 3 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01

POWER SUPPLY Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part

____________________________________________________________________________________________

1 1 C1 CM100PF

2 1 C2 CD1KPF

3 1 C3 CM10KPF

4 1 C4 1/25

5 2 C5,C20 1000/35

6 2 C6,C23 100/35

7 5 C7,C8,C16,C19,C21 CM.1uF

8 6 C9,C10,C11,C12,C13,C14 220/25

9 1 C15 CP10KP-5%

10 2 C18,C17 CD560PF

11 1 C22 .1uF

12 4 D1,D4,D5,D7 11DQ06

13 1 D2 1N5402

14 1 D3 1N4004

15 1 D6 KBL04

16 1 FS1 1.5AT

17 2 JP1,JP2 KB2/KS2

18 2 JP3,JP4 KB4/KS4

19 5 L1,L2,L3,L4,L5 VK200

20 1 Q1 BUK455-100A

21 1 R1 220K

22 1 R2 2k2

23 1 R3 R47-2W

24 1 R4 22R

25 1 R5 100R

26 1 R6 1K32

27 1 R7 6K65

28 2 R11,R8 1K

29 1 R9 87W-1K

30 1 R10 56R

31 1 TSW2 TSWTCH2

32 1 U1 UC3843AN

Page 120: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

4 / 4 - CSSWPSUP0003 Technical AppendixRev. 1.0 - 10/09/01

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

This page was intentionally left blank

Page 121: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSTLSCCPU002 - 1 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.1 - 28/05/03

Page 122: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

2 / 4 - CSTLSCCPU002 Technical AppendixRev. 1.1 - 28/05/03

//JA

CK

/M

ain

card

TLC

SC

M

SLT

LSC

CP

U00

2

1.1

SC

M1+

1

/A

.T. -

RE

V.:

BE

RTI

J.

11

A2

Wed

nesd

ay, J

une

04, 2

003

/

��

����

��

��

��

���

��

�����

��

��

��

����

���

����

���

��

���

���

���

�����

���

���

��

����

���

��

����

�����

��

���

���

���

��

+V

51 2 3

AN

_IN

1A

n14

AN

_IN

2A

n2D

0D

15

AN

_IN

3A

n3V

dig

D2

D3

6A

N_I

N4

An4

D4

D5

7A

N_I

N5

An5

D6

D7

A0

CE

1A

N_I

N6

An6

A0

A1

A1

CE

2A

2A

3A

2C

E3

A4

A5

CE

4A

6A

7C

E5

-15F

A8

A9

+V5

CE

6+V

58

16+V

5A

10A

11W

RC

E7

917

A12

A13

CS

3C

E8

1018

A14

A15

1119

RD

WR

1220

CS

1C

S2

1321

CS

3C

S4

1422

CS

5C

S6

1523

CS

7C

S8

INT

0IN

T1

D0

En1

LD1

D1

En2

D2

En3

AN

_IN

1A

N_I

N2

D3

En4

AN

_IN

3A

N_I

N4

D4

En5

RE

SE

T0

0D

0A

N_I

N5

AN

_IN

6D

5E

n61

1D

1V

LCLD

2A

N_I

N7

AN

_IN

8D

6E

n72

2D

2W

RR

DD

7E

n83

3D

3C

S1

A0

D_I

O1

D_I

O2

44

D4

D_R

ES

D_I

O3

D_I

O4

CE

15

5D

5D

0D

1D

_IO

5D

_IO

6R

ES

ET

66

D6

D2

D3

LD3

D_I

O7

D_I

O8

77

D7

D4

D5

D_I

O9

D_I

O10

D6

D7

+V

5D

_IO

11D

_IO

12C

S2

P_N

D_I

O13

D_I

O14

RD

D_I

O15

CT

SLD

4

SE

R_T

XS

ER

_RX

D0

LD1

RE

SE

TS

ER

_CT

D1

LD2

88

D0

PW

M0

PW

M1

D2

LD3

99

D1

RX

DT

XD

D3

LD4

1010

D2

LD5

SC

L1S

DA

1D

4LD

511

11D

3D

5LD

612

12D

4D

6LD

713

13D

5D

7LA

MP

1414

D6

1515

D7

LD6

+V

5+

V5

CE

2R

ES

ET

CS

3R

D

LD7

D_I

O7

1616

D0

D_I

O6

1717

D1

VLC

En1

1818

D2

A0

En2

D_R

ES

1919

D3

RD

En3

2020

D4

WR

En4

0R

ES

2121

D5

D0

En5

2222

D6

D1

En6

2323

D7

D2

En7

RE

SW

DD

3E

n8IN

T1

CS

4D

4V

dig

RD

D5

An1

D_I

O2

RE

SD

6A

n2D

7A

n3C

S1

An4

D_R

ES

An5

+V

5-1

5FA

n6+

V5

D_I

O1

P_N

EX

RE

+V

5+

V5

BLE

D

Vdi

g+

V5

D_I

O9

D_I

O8

D_I

O9

D_I

O7

D_I

O8

PW

M0

D_I

O6

En1

DA

C0

En2

En3

En4

En5

En6

En7

+V

5E

n8A

n1A

n2A

n3A

n4A

n5A

n6R

ES

D_I

O10

D_I

O11

D_I

O12

+V

5D

_IO

9+V

D_I

O8

+V

-V-V

PW

M1

DA

C1

Vdi

g

SE

R_T

XS

ER

_RX

SE

R_C

T

SD

A

D_R

ES

D_I

O10

Vdi

g+V

+5D

_IO

9D

_IO

8A

N_I

N7

SD

AA

N_I

N8

SC

LS

CL1

INT

0E

XR

ES

CL

Vdi

gLA

MP

Vne

g-V

-15F

Vdi

g

Vdi

gD

AC

0

DA

C1

+5

EX

RE

RE

SW

DV

neg

Vne

g

Vdi

gV

dig

Vdi

gV

dig

D_I

O8

D_I

O9

+5+5

+V

dig

+5+5

SD

A1

BLE

D

RE

SE

T

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

+V

5

VC

C

VD

D

VE

E

VS

S

GN

D

C39

D16

1N41

48

R39

220H

0

R17

10K

0

+C57

0.1F

C42

R11

C29

0.1u

F

RA

FF

2R

AF

220

C22

0.1u

F

+C

410

uF

C41

R10

+

C30

47uF

R9

C43

C44

SW

1

SW

DIP

8

1 2 3 4 5 6 7 8

16 15 14 13 12 11 10 9

SW

2

SW

DIP

8

1 2 3 4 5 6 7 8

16 15 14 13 12 11 10 9

JP1

ST

F90

D

CP

U

135791113151719212325272931333537394143454749515355575961636567697173757779818385878990 88 86 8284 80 78 76 74 72 70 68 66 64 62 60 58 56 54 52 50 48 46 44 42 40 38 36 34 32 30 28 26 24 22 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2

SW

3

SW

DIP

8

1 2 3 4 5 6 7 8

16 15 14 13 12 11 10 9

BZ

1

TM

B-0

5

C47

R27

22K

1

C45

R28

4K7

Q2

BC

557

+

C60

10uF

C48

R29

470

C46

U8

74H

C54

1

218

317

416

515

614

713

812

911

1 19

A1

Y1

A2

Y2

A3

Y3

A4

Y4

A5

Y5

A6

Y6

A7

Y7

A8

Y8

G1

G2

C59

0.1u

F

JP10

ST

F20

DD

ispl

ay 6

4

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

U15

74H

C54

1

218

317

416

515

614

713

812

911

1 19

A1

Y1

A2

Y2

A3

Y3

A4

Y4

A5

Y5

A6

Y6

A7

Y7

A8

Y8

G1

G2

C70

0.1u

F

C49

RR

6

10K

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

C53

R44

47H

0

C51

U7

7805

1

2

4

3IN

GND

FXOU

T

C54

U6C

7406

56

C52

C50

U4

74H

C57

4

219

318

417

516

615

714

813

912

11 1

D1

Q1

D2

Q2

D3

Q3

D4

Q4

D5

Q5

D6

Q6

D7

Q7

D8

Q8

CLK

OC

+

C24

47uF

C5

220n

F

C31

0.1u

F

U5

74H

C57

4

219

318

417

516

615

714

813

912

11 1

D1

Q1

D2

Q2

D3

Q3

D4

Q4

D5

Q5

D6

Q6

D7

Q7

D8

Q8

CLK

OC

C6

220n

F

U11

NC

RT

C

1 2 3 45678

XIN

XO

UA

0V

SS

SD

AS

CL

INT

VD

D

C32

0.1u

F

D15

1N41

48

+ -

U14

BLM

358N

5 67

FIX

1F

IX35

R7

JP15

CN

10P

D

KE

YB

12

34

56

78

910

FIX

2F

IX35

FIX

3F

IX35

C64

0.1u

F

U1C

7407

56

FIX

4F

IX35

C58

0.1u

F

C56

A10

0nF

U1D

7407

98

FIX

5F

IX35

R8

U1E

7407

1110

C34

0.1u

F

FIX

6F

IX35

U1F

7407

1312

+

C12

10uF

R47

10K

0

C33

0.1u

F

Q4

BC

547

C17

0.1u

F

C3

0.1u

F

R40

2M20

+

C13

47uF

C19

0.1u

F

R41

2M20

+C

247

uF

C61

0.1u

F

C11

0.1u

F

RR

34K

7

2345678910

1

+C

147

uF

JP13

ST

F11

1

R14

22K

0

C62

0.1u

F

R45

4K70

R46

4K70

C63

0.1u

F

U1A

7407

12

D14

1N41

48

D12

BA

T83

U10

PC

F85

94

EE

PR

OM

2

1 2 3

7 6 5

WP

A1

A2

PT

C

SC

L

SD

A

U12

PC

F85

98

EE

PR

OM

3

1 2 3

7 6 5

WP

NC

A2

PT

C

SC

L

SD

A

D5

LED

-R5

TX1

C20

2p2

R50

0

D4

LED

-R5

ALA

RM

R48

10K

0

R49

NC

D3

LED

-Y5

Rem

ote

R22

56K

C27

2p2

D2

LED

-G5

Man

ual

C65

0.1u

F

+C

2610

0uF

U6A

7406

12

R38

56K

+C

6610

uF

U6B

7406

34

C18

CV

30pF

Clk

Adj

U6D

7406

98

L4 2u2

JP4

CN

06P

S

Enc

oder

1 2 3 4 5 6

R15

100

JP16

CN

16P

D

Sul

lpy

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

D9

Z4V

7

Q1

BC

557

C8

220n

F

JP2

CN

10P

D

RS

-232

12

34

56

78

910

D10

Z15

V

R5

10K

0

C9

220n

F

JP3

ST

M03

S

Pos

-Neg

1 2 3

JP14

CN

10P

D

DA

C O

ut

12

34

56

78

910

R42

330H

0

R24

4K70

R4

22K

0

R43

330H

0

R3

22K

0

R6

+

C10

10uF

RR

5

10K

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

D1

LED

-G5

Pow

er

D11

Z15

V

L1 2u2

C14

0.1u

F

+C

6710

uF

R23

470

JP6

CN

34P

D

Mod

ule

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

L3 2u2

L2 2u2

U2

74H

C13

8

1 2 3 6 4 5

15 14 13 12 11 10 9 7

A B C G1

G2A

G2B

Y0

Y1

Y2

Y3

Y4

Y5

Y6

Y7

C68

0.1u

F

X1N

C

U9

MB

3773

WA

TC

HD

OG

1 2 3 45678

CT

RE

SC

KG

ND

VC

CV

RE

FV

SR

ES

U3

74H

C54

1

218

317

416

515

614

713

812

911

1 19

A1

Y1

A2

Y2

A3

Y3

A4

Y4

A5

Y5

A6

Y6

A7

Y7

A8

Y8

G1

G2

+ -

U13

ALM

358N

3 21

48

JP5

CN

10P

D

IIC B

us

12

34

56

78

910

C55

0.1u

F

+ -

U13

BLM

358N

5 67

+C

2322

uF

C28

0.1u

F

R32

10H

0

RR

4

100K

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

C69

470p

F

R33

10H

0

D13

1N41

48

JP7

NC

TE

ST

-PO

INT

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

C21

0.1u

F

R31

10H

0

FIX

7F

IX35

CN

1

CN

04M

R

1 2 3 4

R25

0

+

C25

10uF

FIX

8F

IX35

cwR

V1

10K

R12

1K0

FIX

9F

IX35

U1B

7407

34

R26

0

R34

4K70

FIX

10F

IX35

D6

LED

-R5

TX2

FIX

11F

IX35

D7

LED

-R5

TX3

R35

4K70

FIX

12F

IX35

JP11

ST

F20

SD

ispl

ay 1

281 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

D8

LED

-R5

TX4

+

RY

1AR

LYT

Q2

2 43

1

10

5

JP8

ST

M03

S

x1/x

2

123

FIX

13F

IX35

+

RY

1BR

LYT

Q2

9 78

6

FIX

14F

IX35

R1

22K

0

JP12

ST

F02

S

LED12

R36

4K70

C35

R2

22K

0

Q3

BD

139

RR

2

10K

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

R37

4K70

C36

RR

12K

2

2345678910

1

R20

1H0

JP9

ST

M03

S

x1/x

2

123

+C

1510

uF

R19

1H0

C16

0.1u

F

R16

4K70

R21

1K0

C38

R18

1K0

R30

4K7

C37

+ -

U14

ALM

358N

3 21

48

C7

100n

F

RA

FF

1R

AF

220

CR

1310

K

C40

C56

NC

C56

A10

0nF

Page 123: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSTLSCCPU002 - 3 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.1 - 28/05/03

Main card TLCSCMBill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part

____________________________________________________________________________________________

1 1 BZ1 TMB-05

2 1 CN1 CN04MR

3 5 C1,C2,C13,C24,C30 47uF

4 24 C3,C11,C14,C16,C17,C19, 0.1uF

C21,C22,C28,C29,C31,C32,

C33,C34,C55,C58,C59,C61,

C62,C63,C64,C65,C68,C70

5 8 C4,C10,C12,C15,C25,C60, 10uF

C66,C67

6 4 C5,C6,C8,C9 220nF

7 2 C7,C56A 100nF

8 1 C18 CV30pF

9 2 C27,C20 2p2

10 1 C23 22uF

11 1 C26 100uF

12 20 C35,C36,C37,C38,C39,C40, 100pF

C41,C42,C43,C44,C45,C46,

C47,C48,C49,C50,C51,C52,

C53,C54

13 1 C56 4n7

14 1 C57 0.1F

15 1 C69 470pF

16 2 D2,D1 LED-G5

17 1 D3 LED-Y5

18 5 D4,D5,D6,D7,D8 LED-R5

19 1 D9 Z4V7

20 2 D10,D11 Z15V

21 1 D12 BAT83

22 4 D13,D14,D15,D16 1N4148

23 14 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4,FIX5, FIX35

FIX6,FIX7,FIX8,FIX9,

FIX10,FIX11,FIX12,FIX13,

FIX14

24 1 JP1 STF90D

25 4 JP2,JP5,JP14,JP15 CN10PD

26 3 JP3,JP8,JP9 STM03S

27 1 JP4 CN06PS

28 1 JP6 CN34PD

29 4 X1,JP7,U11,R49 NC

30 1 JP10 STF20D

31 1 JP11 STF20S

32 1 JP12 STF02S

33 1 JP13 STF1

34 1 JP16 CN16PD

35 4 L1,L2,L3,L4 2u2

36 2 Q2,Q1 BC557

37 1 Q3 BD139

38 1 Q4 BC547

39 2 RAFF2,RAFF1 RAF220

40 1 RR1 2K2

41 5 RV1,RR2,RR5,RR6,R13 10K

42 3 RR3,R28,R30 4K7

43 1 RR4 100K

44 1 RY1 RLYTQ2

Page 124: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

4 / 4 - CSTLSCCPU002 Technical AppendixRev. 1.1 - 28/05/03

45 5 R1,R2,R3,R4,R14 22K0

46 4 R5,R17,R47,R48 10K0

47 9 R6,R7,R8,R9,R10,R11,R12, 1K0

R18,R21

48 1 R15 100

49 8 R16,R24,R34,R35,R36,R37, 4K70

R45,R46

50 2 R19,R20 1H0

51 2 R38,R22 56K

52 2 R23,R29 470

53 3 R25,R26,R50 0

54 1 R27 22K1

55 3 R31,R32,R33 10H0

56 1 R39 220H0

57 2 R40,R41 2M20

58 2 R42,R43 330H0

59 1 R44 47H0

60 3 SW1,SW2,SW3 SWDIP8

61 1 U1 7407

62 1 U2 74HC138

63 3 U3,U8,U15 74HC541

64 2 U4,U5 74HC574

65 1 U6 7406

66 1 U7 7805

67 1 U9 MB3773

68 1 U10 PCF8594

69 1 U12 PCF8598

70 2 U14,U13 LM358N

Page 125: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSTLMINP1-01- 1 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01

Page 126: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

2 / 4 - CSTLMINP1-01 Technical AppendixRev. 1.0 - 10/09/01

\\JA

CK

\Sc

heda

tele

met

ria b

ase

24 in

put /

8 R

elay

s

SLT

LMIN

P1-

01

1.0

SC

M1+

1

/R

EV

.: B

ER

TI J

.

21

A3

Thur

sday

, Jun

e 27

, 200

2

MA

NU

ALI

\SC

M_T

LC\S

CH

EM

I\SC

M1\

TELE

MET

RIA

\TlM

IN1_

1.D

SN

No

me P

ro

gett

o:

Au

tore:

Co

dic

e P

ro

gett

o:

No

me P

C i

n R

ete

:

Fil

e/

Carte

lla:

Data

:

Revis

ion

e:

Co

dic

e:

No

me P

arte

:

Au

toriz

zazio

ne:

Pag

ina:

Siz

e:

di

Rel

ays

TLM

RLY

01.S

CH

R1O

FF

R2O

FF

R3O

FF

R4O

FF

R5O

FF

R6O

FF

R7O

FF

R8O

FF

R8O

N

R7O

N

R6O

N

R5O

N

R4O

N

R3O

N

R2O

N

R1O

N

+5 GN

D

+V

in-V

in

D_I

O7

D_I

O6

En1

+5E

n2E

n3E

n4E

n5+5

19

En6

En7

En8

+5A

n1A

n2A

n3A

n4A

n5A

n6R

ES

210

D_I

O10

D_I

O11

D_I

O12

+Vin

+Vin

-Vin

-Vin

311

412

An1

An2

An3

513

An4

An5

An6

D_I

O11

D_I

O12

614

20 17 18 19E

n1E

nabl

eE

n27

15E

n3E

n4E

n5E

n6E

n7E

n88

16

AS

1A

S2

+5A

S3

AS

4E

nabl

e1

AS

5D

_IO

72

AS

6D

_IO

63

AS

7R

ES

4A

S8

AS

1+5

5A

S2

621

AS

37

17A

S1

AS

48

18A

S2

AS

519

AS

3A

S6

AS

4A

S7

AS

5A

S8

AS

6A

S9

AS

7A

S10

AS

8A

S11

AS

12A

S13

+59

AS

1410

AS

1511

AS

9A

S16

12A

S10

AS

913

AS

11A

S10

14A

S12

AS

1115

AS

13A

S12

16A

S14

AS

1324

+5A

S15

AS

14A

S16

AS

15A

S16

22 17+V

in+5

18 19

17 18 19D

_IO

1020 21 22

2423 24

+V

in+

Vin

-Vin

-Vin

VC

C

VD

D

VS

S

VE

E

GN

D

+V

JP6

ST

F10

DS

UP

PLY

-OU

T

12

34

56

78

910

JP3

ST

M16

DE

nabl

e-S

el

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

CN

1

DB

25M

SO

Ana

log-

IN-9

-25

13251224112310229218207196185174163152141

U3

4094

1 2 3 15

4 5 6 7 14 13 12 11 9 10

ST

RD C

LKO

E

Q1

Q2

Q3

Q4

Q5

Q6

Q7

Q8

QS

QS

U2

4094

1 2 3 15

4 5 6 7 14 13 12 11 9 10

ST

RD C

LKO

E

Q1

Q2

Q3

Q4

Q5

Q6

Q7

Q8

QS

QS

U1

4094

1 2 3 15

4 5 6 7 14 13 12 11 9 10

ST

RD C

LKO

E

Q1

Q2

Q3

Q4

Q5

Q6

Q7

Q8

QS

QS

U4H

ULN

2803

118

U4G

ULN

2803

127

U4F

ULN

2803

136

U4E

ULN

2803

145

U4D

ULN

2803

154

U4C

ULN

2803

163

U4B

ULN

2803

172

U4A

ULN

2803

181

D27

5V1

D26

5V1

D25

5V1

D24

5V1

D23

5V1

D22

5V1

D21

5V1

D20

5V1

U7

4051

13 14 15 12 1 5 2 4 6 11 10 9

3X

0X

1X

2X

3X

4X

5X

6X

7

INH A B C

X

Q1

BC

547

R2

10K

0

R1

10K

0

R24

1K0

R19

1K0

R20

1K0

R23

1K0

R25

1K0

R22

1K0

R21

1K0

R18

1K0

C5

0.1u

FC

40.

1uF

U8

7805

1

2

4

3IN

GND

FXOU

T

+C

310

0uF

+C

610

uF

JP5

ST

M26

DA

nalo

g-IN

-1-8

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

C30

100p

FC31

100p

FC32

100p

FC33

100p

FC34

100p

F

C42

100p

FC41

100p

FC40

100p

FC39

100p

FC38

100p

FC37

100p

FC36

100p

FC35

100p

F

C27

100p

FC28

100p

FC29

100p

F

RR

1

2K2

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

C15

100p

FC

1410

0pF

C13

100p

FC

1210

0pF

C11

100p

FC

1010

0pF

C9

100p

FC

810

0pF

C7

0.1u

FC

2310

0pFC

2210

0pFC

2110

0pFC

2010

0pFC

1910

0pFC

1810

0pFC

1710

0pFC

1610

0pF

FIX

6F

IX35

FIX

5F

IX35

FIX

4F

IX35

FIX

3F

IX35

FIX

2F

IX35

FIX

1F

IX35

U9H

ULN

2803

118

U9G

ULN

2803

127

U9F

ULN

2803

136

U9E

ULN

2803

145

U9D

ULN

2803

154

U9C

ULN

2803

163

U9B

ULN

2803

172

U9A

ULN

2803

181 R

27M

OV

12R

26M

OV

24

D1

LED

-R3

TE

ST

C2

0.1u

FC

10.

1uF

JP1

CN

34P

DT

oMai

n

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

C25

100p

F

C43

100p

F

C24

100p

F

C50

100p

FC

4910

0pF

C26

100p

F

C45

100p

FC

4610

0pF

C47

100p

FC

4810

0pF

JP2

ST

M16

DA

nalo

g-S

el

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

C44

100p

F

D7

5V1

D6

5V1

D5

5V1

D4

5V1

U6

4051

13 14 15 12 1 5 2 4 6 11 10 9

3X

0X

1X

2X

3X

4X

5X

6X

7

INH A B C

XU5

4051

13 14 15 12 1 5 2 4 6 11 10 9

3X

0X

1X

2X

3X

4X

5X

6X

7

INH A B C

X

R7

1K0

R5

1K0

R4

1K0

R3

1K0

D11

5V1

D10

5V1

D9

5V1

D8

5V1

D12

5V1

D13

5V1

D14

5V1

D15

5V1

D16

5V1

D17

5V1

D18

5V1

D19

5V1

R9

1K0

R8

1K0

R6

1K0

R10

1K0

D2

LED

-G3

-VE

E

D3

LED

-G3

+V

CC

R16

1K0

R14

1K0

R17

1K0

R15

1K0

R30

1K0

R13

1K0

R12

1K0

RA

FF

1R

AF

220

R11

1K0

R28

2K20

R29

2K20

R31

2K20

JP4

ST

M32

DO

JUM

PE

R12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

RR

2

2K2

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

Page 127: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSTLMINP1-01- 3 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01

\\JA

CK

\Sc

heda

tele

met

ria

base

(usc

ite r

ele'

)

SLT

LMIN

P1-

01

1.0

SC

M1+

1

/R

EV

.: B

ER

TI J

.

22

A4

Thur

sday

, Jun

e 27

, 200

2

MA

NU

ALI

\SC

M_T

LC\S

CH

EM

I\SC

M1\

TELE

ME

TRIA

\TlM

IN1_

1.D

SN

No

me P

ro

gett

o:

Au

tore

:C

od

ice P

rogett

o:

Nom

e P

C in

Rete

:

Fil

e/

Carte

lla:

Data

:

Revis

ion

e:

Co

dic

e:

No

me P

arte

:

Au

tori

zzazio

ne:

Pag

ina:

Siz

e:

di

L1 L2 L3 L4 L5 L6 L7 L8 +5

+5

L1L2

L3L4

L5L6

L7L8

+5

CN

2

DB

25M

SO

13251224112310229218207196185174163152141

+RY

8BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

8AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

7BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

7AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

6BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

6AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

5BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

5AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

4BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

4AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

3BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

3AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

2BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

2AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

1BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

1AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

RR

3

2K2

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

D28

LED

-R3

RLY

1

D36

LED

-G3

+5V

D31

LED

-R3

RLY

8

D35

LED

-R3

RLY

7

D32

LED

-R3

RLY

6

D30

LED

-R3

RLY

5

D34

LED

-R3

RLY

4

D33

LED

-R3

RLY

3

D29

LED

-R3

RLY

2

R1O

NR

2ON

R3O

NR

4ON

R5O

NR

6ON

R7O

NR

8ON

R8O

FF

R7O

FF

R6O

FF

R5O

FF

R4O

FF

R3O

FF

R2O

FF

R1O

FF

+5

GN

D

Page 128: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

4 / 4 - CSTLMINP1-01 Technical AppendixRev. 1.0 - 10/09/01

Scheda telemetria base 24 input / 8 Relays Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part

____________________________________________________________________________________________

1 2 CN2,CN1 DB25MSO

2 5 C1,C2,C4,C5,C7 0.1uF

3 1 C3 100uF

4 1 C6 10uF

5 43 C8,C9,C10,C11,C12,C13, 100pF

C14,C15,C16,C17,C18,C19,

C20,C21,C22,C23,C24,C25,

C26,C27,C28,C29,C30,C31,

C32,C33,C34,C35,C36,C37,

C38,C39,C40,C41,C42,C43,

C44,C45,C46,C47,C48,C49,

C50

6 9 D1,D28,D29,D30,D31,D32, LED-R3

D33,D34,D35

7 3 D2,D3,D36 LED-G3

8 24 D4,D5,D6,D7,D8,D9,D10, 5V1

D11,D12,D13,D14,D15,D16,

D17,D18,D19,D20,D21,D22,

D23,D24,D25,D26,D27

9 6 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4,FIX5, FIX35

FIX6

10 1 JP1 CN34PD

11 2 JP3,JP2 STM16D

12 1 JP4 STM32DO

13 1 JP5 STM26D

14 1 JP6 STF10D

15 1 Q1 BC547

16 1 RAFF1 RAF220

17 3 RR1,RR2,RR3 2K2

18 8 RY1,RY2,RY3,RY4,RY5,RY6, RLYTQ2L205

RY7,RY8

19 2 R2,R1 10K0

20 24 R3,R4,R5,R6,R7,R8,R9,R10, 1K0

R11,R12,R13,R14,R15,R16,

R17,R18,R19,R20,R21,R22,

R23,R24,R25,R30

21 1 R26 MOV24

22 1 R27 MOV12

23 3 R28,R29,R31 2K20

24 3 U1,U2,U3 4094

25 2 U4,U9 ULN2803

26 3 U5,U6,U7 4051

27 1 U8 7805

Page 129: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSTLMANABI01 - 1 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01

Page 130: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

2 / 4 - CSTLMANABI01 Technical AppendixRev. 1.0 - 10/09/01

Strip Femmina lato saldature

\\JA

CK

\S

ched

a TL

C (A

nalo

gica

bila

ncia

ta)

SLT

LMA

NA

BI0

1

1.0

SC

M1+

1

\R

EV

.: B

ER

TI J

.

11

A3

Thur

sday

, Jun

e 27

, 200

2

MA

NU

ALI

\SC

M_T

LC\S

CH

EM

I\SC

M1\

TLA

NA

BIL

\TlM

AN

A01

.DSN

��

����

��

��

��

���

���

���

��

��

��

����

��

���

��

���

��

���

���

���

�����

���

���

��

����

���

��

����

�����

��

���

���

���

��

-Vin

+V

in

-1 +1-V

in-1

+2C

1A

B1

-2+1

AB

1A

B2

-3A

B3

+3A

B4

+4+V

inA

B5

-4A

B6

-5A

B7

+5A

B8

+6 -6-V

in

-7 +7-2

+8C

2+V

in+V

in-8

+2A

B2

-Vin

-Vin

-Vin

+V

inT6

-3-6

C3

C6

+3A

B3

+6A

B6

+Vin

-Vin

-Vin

+V

in

-7-4

C7

C4

+7A

B7

+4A

B4

+Vin

-Vin

T5T8

+V

in

-8-5

C8

C5

+8A

B8

+5A

B5

+Vin

T3 T4

T1 T2

T7

+V

in

-Vin

-Vin

C35

1nF

C34

1nF

C33

1nF

C32

1nF

C31

1nF

CN

1

DB

25M

SO

AN

ALO

G-I

NP

UT

-8-B

al

13251224112310229218207196185174163152141

C30

1nF

C29

1nF

C28

1nF

cw

RV

3

10K

AD

J-3

cw

RV

2

10K

AD

J-2

cw

RV

1

10K

AD

J-1

R72

475H

0

R71

475H

0

R70

475H

0

R69

475H

0

R68

475H

0

R67

475H

0

R66

475H

0

R65

475H

0

cw

RV

8

10K

AD

J-8

cw

RV

7

10K

AD

J-7

cw

RV

6

10K

AD

J-6

cw

RV

5

10K

AD

J-5

cw

RV

4

10K

AD

J-4

+

C53

10uF

+C

5210

uF

C12

1nF

C16

1nF

C15

1nF

C14

1nF

C13

1nF

C19

1nF

C18

1nF

C17

1nF

R44

10K

0

C20

10nF

R43

40K

2

R41

10K

0

R42

10K

0

R52

40K

2

R51

10K

0

R50

10K

0

C22

10nF

R49

40K

2

R48

10K

0

R47

10K

0

C21

10nF

R46

40K

2

R45

10K

0

C25

10nF

R58

40K

2

R57

10K

0

R56

10K

0

C24

10nF

R55

40K

2

R54

10K

0

R53

10K

0

C23

10nF

C27

10nF

R64

40K

2

R63

10K

0

R62

10K

0

C26

10nF

R61

40K

2

R60

10K

0

R59

10K

0

R78

1K0

R77

1K0

R76

1K0

R75

1K0

R74

1K0

R73

1K0

JP1

ST

F26

D

TO

-MA

IN

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

R80

1K0

R79

1K0

TP

1

TP AN

-1

C60

0.1u

FC

590.

1uF

JP2

ST

M10

D

SU

PP

LY

12

34

56

78

910

R81

2K20

R82

2K20

D2

LED

-G3

+V

CC

D1

LED

-G3

-VE

E

TP

8

TP AN

-8

TP

6

TP AN

-7

TP

7

TP AN

-6

TP

5

TP AN

-5

TP

4

TP AN

-4

TP

3

TP AN

-3

TP

2

TP AN

2

C11

10nF

C57

10nF

C56

10nF

C55

10nF

C54

10nF

C58

10nF

C5

10nF

C6

10nF

C7

10nF

C8

10nF

C9

10nF

C10

10nF

R33

100H

0

R4

1M0

R2

1M0

C4

10nF

R3

1M0

C3

10nF

C2

10nF

C1

10nF

C51

0.1u

F

C50

0.1u

F

R6

1M0

C49

0.1u

F

C48

0.1u

F

R34

100H

0

R5

1M0

R8

1M0

R7

1M0

C36

0.1u

F

C37

0.1u

F

R35

100H

0

R9

1M0

R12

1M0

R11

1M0

R10

1M0

R36

100H

0

FIX

4F

IX35

FIX

3F

IX35

FIX

2F

IX35

R13

1M0

FIX

1F

IX35

R16

1M0

R15

1M0

R14

1M0

R37

100H

0

R17

1M0

R20

1M0

R19

1M0

R18

1M0

C38

0.1u

F

C39

0.1u

F

R39

100H

0

R25

1M0

R28

1M0

R27

1M0

R26

1M0

C40

0.1u

F

C41

0.1u

F

R24

1M0

R21

1M0

R22

1M0

R23

1M0

C45

0.1u

F

C44

0.1u

F

R32

1M0

R29

1M0

R30

1M0

R31

1M0

C43

0.1u

F

C42

0.1u

F

R38

100H

0

C47

0.1u

F

C46

0.1u

F

R40

100H

0

+-

U1B

TL0

82

567

+-

U1A

TL0

82

321

4 8

+ -

U6B

TL0

82

5 67

+ -

U6A

TL0

82

3 21

48

+ -

U5B

TL0

82

5 67

+ -

U5A

TL0

82

3 21

48

+-

U4B

TL0

82

567

+-

U4A

TL0

82

321

4 8+-

U3B

TL0

82

567

+-

U3A

TL0

82

321

4 8+-

U2B

TL0

82

567

+-

U2A

TL0

82

321

4 8

+ -

U8B

TL0

82

5 67

+ -

U8A

TL0

82

3 21

48

+ -

U7B

TL0

82

5 67

+ -

U7A

TL0

82

3 21

48

R1

1M0

Page 131: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSTLMANABI01 - 3 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01

Scheda TLC Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part

______________________________________________

1 1 CN1 DB25MSO

2 24 C1,C2,C3,C4,C5,C6,C7,C8, 10nF

C9,C10,C11,C20,C21,C22,

C23,C24,C25,C26,C27,C54,

C55,C56,C57,C58

3 16 C12,C13,C14,C15,C16,C17, 1nF

C18,C19,C28,C29,C30,C31,

C32,C33,C34,C35

4 18 C36,C37,C38,C39,C40,C41, 0.1uF

C42,C43,C44,C45,C46,C47,

C48,C49,C50,C51,C59,C60

5 2 C53,C52 10uF

6 2 D2,D1 LED-G3

7 4 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4 FIX35

8 1 JP1 STF26D

9 1 JP2 STM10D

10 8 RV1,RV2,RV3,RV4,RV5,RV6, 10K

RV7,RV8

11 32 R1,R2,R3,R4,R5,R6,R7,R8, 1M0

R9,R10,R11,R12,R13,R14,

R15,R16,R17,R18,R19,R20,

R21,R22,R23,R24,R25,R26,

R27,R28,R29,R30,R31,R32

12 8 R33,R34,R35,R36,R37,R38, 100H0

R39,R40

13 16 R41,R42,R44,R45,R47,R48, 10K0

R50,R51,R53,R54,R56,R57,

R59,R60,R62,R63

14 8 R43,R46,R49,R52,R55,R58, 40K2

R61,R64

15 8 R65,R66,R67,R68,R69,R70, 475H0

R71,R72

16 8 R73,R74,R75,R76,R77,R78, 1K0

R79,R80

17 2 R81,R82 2K20

18 8 TP1,TP2,TP3,TP4,TP5,TP6, TP

TP7,TP8

19 8 U1,U2,U3,U4,U5,U6,U7,U8 TL082

Page 132: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

4 / 4 - CSTLMANABI01 Technical AppendixRev. 1.0 - 10/09/01

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

This page was intentionally left blank

Page 133: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSTLMSC41-01- 1 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01

Page 134: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

2 / 4 - CSTLMSC41-01 Technical AppendixRev. 1.0 - 10/09/01

\\JA

CK

\S

ched

a sc

ambi

ator

e 4-

1 co

n co

man

do c

oass

iali

SLT

LMS

C41

-01

1.0

SC

M1+

1

/R

EV

.: B

ER

TI J

.

21

A3

Thur

sday

, Jun

e 27

, 200

2

MA

NU

ALI

\SC

M_T

LC\S

CH

EM

I\SC

M1\

TLM

SC\T

LMSC

4_1.

DSN

No

me P

ro

gett

o:

Au

tore:

Co

dic

e P

ro

gett

o:

No

me P

C in R

ete

:

File/

Carte

lla:

Data

:

Revis

ion

e:

Co

dic

e:

No

me P

arte

:

Au

toriz

zazio

ne:

Pag

ina:

Siz

e:

di

TO

Coa

xial

CO

AX

CM

D1

FC

1_1

FC

1_2

FC

2_1

FC

2_2

FC

3_1

FC

4_1

FC

4_2

FC

3_2

PO

S1

PO

S2

PO

S3

PO

S4

FC

C1

FC

C2

FC

C3

FC

C4

+R

LY

-RLY

SE

T1

RS

T1

SE

T2

RS

T2

SE

T3

RS

T3

SE

T4

RS

T4

+V

in

GN

D S1

R1 S2

R2 S3

R3 S4

R4

+V

in

D_I

O7

+Vin

D_I

O6

En1

+Vin

En2

En3

En4

En5

+5E

n6E

n7C

OM

1S

1E

n8+5

An1

An2

An3

An4

An5

An6

CO

M1

RE

SC

OM

2C

OM

2D

_IO

10D

_IO

111

SE

T1

D_I

O12

+Vin

+Vin

+Vin

-Vin

-Vin

R1

D_I

O10

239

RS

T1

An1

AS

1S

ET

1A

n2A

S2

RS

T1

An3

AS

3A

n4A

S4

SE

T2

+Vin

An5

AS

5R

ST

2A

n6A

S6

D_I

O11

AS

7S

ET

3D

_IO

12A

S8

RS

T3

AS

1+5

S2

AS

220

SE

T4

AS

317

RS

T4

AS

418

AS

5C

OM

119

AS

6C

OM

2E

n1A

S7

2S

ET

2E

n2+

RLY

+Vin

AS

8E

n3E

n4-R

LY+V

inE

n5E

n6E

n7E

n8A

S9

+5R

2A

S10

AS

9S

1A

S11

AS

10R

1A

S12

10R

ST

2A

S11

AS

13A

S12

S2

AS

14E

nabl

e1

AS

13R

2A

S15

D_I

O7

2A

S14

AS

16D

_IO

63

AS

15S

323

RE

S4

AS

16R

35 6

21S

47

17R

48

18 19

+Vin

+Vin

94

SE

T4

S4

S3

10 11 12 13C

OM

1C

OM

114

CO

M2

CO

M2

153

SE

T3

16

+Vin

+Vin

12R

ST

4R

4R

3

1711

RS

T3

18 19 20 21+

Vin

22 23 24

Ena

ble

-Vin

+R

LY

-RLY

+5

VC

C

VD

D

VS

S

VE

E

GN

D

+V

U7D

ULN

2803

154

U7C

ULN

2803

163

U7B

ULN

2803

172

U7A

ULN

2803

181

+R

Y4B

RLY

TQ

2L20

5

6 10

89

7

+

RY

4AR

LYT

Q2L

205

15

32

4

+

RY

3BR

LYT

Q2L

205V

05

6 10

89

7

+

RY

3AR

LYT

Q2L

205

15

32

4

+

RY

2BR

LYT

Q2L

205

6 10

89

7

+

RY

2AR

LYT

Q2L

205

15

32

4

+

RY

1BR

LYT

Q2L

205

6 10

89

7

+

RY

1AR

LYT

Q2L

205

15

32

4

U7H

ULN

2803

118

U7G

ULN

2803

127

U7F

ULN

2803

136

U7E

ULN

2803

145

JP3

ST

M16

D

Ena

ble-

Sel

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

U3

4094

1 2 3 15

4 5 6 7 14 13 12 11 9 10

ST

RD C

LKO

E

Q1

Q2

Q3

Q4

Q5

Q6

Q7

Q8

QS

QS

U2

4094

1 2 3 15

4 5 6 7 14 13 12 11 9 10

ST

RD C

LKO

E

Q1

Q2

Q3

Q4

Q5

Q6

Q7

Q8

QS

QS

U1

4094

1 2 3 15

4 5 6 7 14 13 12 11 9 10

ST

RD C

LKO

E

Q1

Q2

Q3

Q4

Q5

Q6

Q7

Q8

QS

QS

JP15

JSM

03

LOA

D

123

JP14

JSM

03

LOA

D

123JP

13JS

M03

LOA

D

123JP

12JS

M03

LOA

D

123

Q1

BC

547

R2

10K

0

R1

10K

0

C5

0.1u

FC

40.

1uF

U6

7805

1

2

4

3IN

GND

FXOU

T

+C

310

0uF

+C

610

uF

RR

1

2K2

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

C15

100p

FC

1410

0pF

C13

100p

FC

1210

0pF

C11

100p

FC

1010

0pF

C9

100p

FC

810

0pF

C7

0.1u

FC

2310

0pFC

2210

0pFC

2110

0pFC

2010

0pFC

1910

0pFC

1810

0pFC

1710

0pFC

1610

0pF

FIX

6F

IX35

FIX

5F

IX35

FIX

4F

IX35

FIX

3F

IX35

FIX

2F

IX35

FIX

1F

IX35

RA

FF

1R

AF

220

R4

MO

V12

R3

MO

V24

D1

LED

-R3

TE

ST

C2

0.1u

FC

10.

1uF

JP1

CN

34P

D

ToM

ain

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

1718

1920

2122

2324

2526

2728

2930

3132

3334

C25

100p

FC

2410

0pF

C26

100p

F

JP2

ST

M16

D

Ana

log-

Sel

12

34

56

78

910

1112

1314

1516

U5

4051

13 14 15 12 1 5 2 4 6 11 10 9

3X

0X

1X

2X

3X

4X

5X

6X

7

INH A B C

XU4

4051

13 14 15 12 1 5 2 4 6 11 10 9

3X

0X

1X

2X

3X

4X

5X

6X

7

INH A B C

X

+C

2710

00uF

D4

KB

U04

CN

1

CN

02M

R

RLY

SU

PP

LY

1 2

CN

6B

NC

_IS

90

CO

MM

ON

CN

5B

NC

_IS

90

IN4

CN

4B

NC

_IS

90

IN3

CN

3B

NC

_IS

90

IN2

CN

2B

NC

_IS

90

IN1

R10

10K

0

R9

10K

0

R8

10K

0

R7

10K

0D

2LE

D-G

3

-VE

E

D3

LED

-G3

+V

CC

R5

2K20

R6

2K20

D9

LED

-G3

+5V

RR

2

2K2

2 3 4 5 6 7 8 9 10

1

Page 135: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSTLMSC41-01- 3 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 10/09/01

\\JA

CK

\S

ched

a sc

ambi

ator

e 4-

1 co

n co

man

do c

oass

iali

SLT

LMS

C41

_01

1.0

SC

M1+

1

/R

EV

.: B

ER

TI J

.

22

A3

Thur

sday

, Jun

e 27

, 200

2

MA

NU

ALI

\SC

M_T

LC\S

CH

EM

I\SC

M1\

TLM

SC\T

LMSC

4_1.

DSN

No

me P

ro

gett

o:

Au

tore:

Co

dic

e P

ro

gett

o:

No

me P

C in R

ete

:

File/

Carte

lla:

Data

:

Revis

ion

e:

Co

dic

e:

No

me P

arte

:

Au

toriz

zazio

ne:

Pag

ina:

Siz

e:

di

+R

LY+

RLY

+R

LY+

RLY

-RLY

-RLY

-RLY

-RLY

-RLY

-RLY

-RLY

-RLY

+R

LY+

RLY

+R

LY+

RLY

+Vin

+V

in+

Vin

+V

in+V

in

+RY

6AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

5BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

5AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

8BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

8AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

7BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

+RY

7AR

LYT

Q2L

205

153

2 4

+RY

6BR

LYT

Q2L

205

6108

9 7

R14

4K70

R13

4K70

R12

4K70

R11

4K70

JP7

CN

10P

D

EX

T4

12

34

56

78

910

JP6

CN

10P

D

EX

T3

12

34

56

78

910

JP5

CN

10P

D

EX

T2

12

34

56

78

910

JP4

CN

10P

D

EX

T1

12

34

56

78

910

JP11

ST

M06

D

MO

DE

-SE

L

123456

JP10

ST

M06

D

MO

DE

-SE

L

123456

JP9

ST

M06

D

MO

DE

-SE

L

123456

JP8

ST

M06

D

MO

DE

-SE

L

123456

D8

LED

-G3

RK

Y4

D7

LED

-G3

RLY

3

D6

LED

-G3

RLY

2

D5

LED

-G3

RLY

1

+V

in

SE

T1

RS

T1

SE

T2

RS

T2

SE

T3

RS

T3

SE

T4

RS

T4

PO

S1

PO

S2

PO

S3

PO

S4

+R

LY-R

LYF

C1_

1F

C1_

2F

C2_

1F

C2_

2F

C3_

1F

C3_

2F

C4_

1F

C4_

2

FC

C4

FC

C3

FC

C2

FC

C1 S1

R1

S2

R2

S3

R3

S4

R4

Page 136: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

4 / 4 - CSTLMSC41-01 Technical AppendixRev. 1.0 - 10/09/01

Scheda scambiatore Bill Of Materials Page1

ItemQuantity Reference Part

____________________________________________________________________________________________

1 1 CN1 CN02MR

2 5 CN2,CN3,CN4,CN5,CN6 BNC_IS90

3 5 C1,C2,C4,C5,C7 0.1uF

4 1 C3 100uF

5 1 C6 10uF

6 19 C8,C9,C10,C11,C12,C13, 100pF

C14,C15,C16,C17,C18,C19,

C20,C21,C22,C23,C24,C25,

C26

7 1 C27 1000uF

8 1 D1 LED-R3

9 7 D2,D3,D5,D6,D7,D8,D9 LED-G3

10 1 D4 KBU04

11 6 FIX1,FIX2,FIX3,FIX4,FIX5, FIX35

FIX6

12 1 JP1 CN34PD

13 2 JP3,JP2 STM16D

14 4 JP4,JP5,JP6,JP7 CN10PD

15 4 JP8,JP9,JP10,JP11 STM06D

16 4 JP12,JP13,JP14,JP15 JSM03

17 1 Q1 BC547

18 1 RAFF1 RAF220

19 2 RR1,RR2 2K2

20 8 RY1,RY2,RY3,RY4,RY5,RY6, RLYTQ2L205

RY7,RY8

21 1 RY3 RLYTQ2L205V05

22 6 R1,R2,R7,R8,R9,R10 10K0

23 1 R3 MOV24

24 1 R4 MOV12

25 2 R6,R5 2K20

26 4 R11,R12,R13,R14 4K70

27 3 U1,U2,U3 4094

28 2 U4,U5 4051

29 1 U6 7805

30 1 U7 ULN2803

Page 137: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSDB9MFILFL2 - 1 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 21/07/03

Page 138: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

2 / 4 - CSDB9MFILFL2 Technical AppendixRev. 1.0 - 21/07/03

SC

M1+

1

/

1

A.T

.

DB

9M F

ILTE

RE

D

CS

DB

9MFI

LFL2

\\JA

CK

\

MA

NU

ALI

\SC

M_T

LC\S

CH

EM

I\S

CM

1\S

CH

ED

A P

AN

NE

LLO

\DB

9MFI

L.D

WG

28/0

7/03

A4

1

1.0

���

���

���

��

���

��

�����

���

���

���

���

����

�����

���

���

���

�����

���

���

���

���

���

��

����

�����

��

���

���

���

��

GN

DH

JP1

CN

10P

D

12

34

56

78

910

CN

1

DB

9MS

O

594837261

C6

1nF

C7

1nF

C5

1nF

C4

1nF

C3

1nF

C9

1nF

C8

1nF

C1

1nF

C2

1nF

Page 139: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

CSDB9MFILFL2 - 3 / 4Appendice Tecnica Rev. 1.0 - 21/07/03

SLDB9MFILFL1 Bill Of Materials Page1

Item Q.ty Reference Part

___________________________________________________________________________________________

1 1 CN1 DB9MSO

2 9 C1,C2,C3,C4,C5,C6,C7,C8, 1nF

C9

3 1 JP1 CN10PD

Page 140: SCM1+1110IT.pdfIl sistema SCM-TLC è stato studiato per lavorare al meglio con tutte le apparecchiature R.V.R., ma può lavorare anche con apparecchiature non R.V.R. purché rendano

SCM1+1

4 / 4 - CSDB9MFILFL2 Technical AppendixRev. 1.0 - 21/07/03

Pagina lasciata intenzionalmente in bianco

This page was intentionally left blank