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Lateralizzazione e linguaggio SCIENZE MOTORIE A.A. 2007-2008 Docente: M.Stella Valle

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Lateralizzazionee

linguaggio

SCIENZE MOTORIEA.A. 2007-2008

Docente: M.Stella Valle

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SPLIT BRAIN

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Individuo normale Individuo con cervellodiviso

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LATERALITA’ MANUALE E LATERALIZZAZIONE CEREBRALE

• 90% POPOLAZIONE MONDIALE: DESTRIMANE

• 10%: MANCINA

NEL 96%, LINGUAGGIO NELL’EMISFERO SXNEL 4%, LINGUAGGIO NELL’EMISFERO DX O SX/DX

NEL 70%, LINGUAGGIO NELL’EMISFERO SXNEL 15%, LINGUAGGIO NELL’EMISFERO DXNEL 15%, LINGUAGGIO NELL’EMISFERO DX E SX

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L’ASCOLTO DICOTICO

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Il linguaggio si distingue dalle altre forme di comunicazione per la sua CREATIVITA’, per la FORMA, il CONTENUTO.

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Le basi biologiche del linguaggio

Varie aree del cervello (nell’emisfero sinistro della corteccia) controllano le funzioni linguistiche. Lesioni in queste aree provocano deficit del linguaggio (afasie).

Di norma le persone afasiche non hanno difficoltà di pensiero o ragionamento e vi sono patologie in cui persone con intelligenza patologicamente bassa posseggono funzioni linguistiche normali (doppia dissociazione)

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AFASIA

Disturbo a una o più componenti dei

processi di comprensione e produzione del

linguaggio, conseguente a lesione cerebrale

acquisita, non riconducibile a disordini

percettivi, motori o del pensiero.

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P.BROCA Il cervello del signor TAN

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Afasia di BrocaProduzione di parole isolate o sintagmi molto semplificati (ognuno di 2-3 parole), con incertezze ed errori nell’articolazione dei suoni. Le strutture sintattiche sono scarne, con frasi composte prevalentemente da sostantivi e da poche forme verbali, talvolta non flesse (verbi all’infinito), e con omissione di articoli, pronomi e congiunzioni (“stile telegrafico”). In genere, l’eloquio è lento e l’intonazione molto alterata, con lunghe pause tra una parola e l’altra.

Racconto della malattia da parte di un paziente:dicembre… mare mosso… rovesciato… eh… mare mosso… la nave… coma.

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Nel 1873, il neurologo tedesco Carl Wernicke (1848-1904) osservò che un paziente, dopo un ictus, sebbene fosse in grado di parlare e il suo udito fosse intatto, poteva capire appena ciò che gli veniva detto e non comprendeva le parole scritte.

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Afasia di WernickeProduzione di sequenze abbastanza lunghe di parole, non integrate in strutture sintattiche coerenti. Il paziente può produrre poche parole appropriate inframmezzate ad espressioni di uso comune, ma prive di nesso; nei casi piùgravi l’eloquio risulta incomprensibile e “vuoto” e somiglia a un’“insalata di parole. In altri casi, l’eloquio è costituito prevalentemente da parole senza senso (“neologismi”) con produzione di “gergo fonemico”. Tipicamente, gli afasici fluenti non si rendono conto dei propri errori e si esprimono in maniera fluida, con le pause e le variazioni dell’intonazione tipiche del linguaggio normale.

Racconto della malattia da parte di un paziente:Ho chiamato mia madre per televisione e non ho capito la porta. Il mio romario è domattina, penso.

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Distribuzione delle zone lesionate in 25 pazienti con afasia di tipo Broca (A) e in 19 pazienti con afasia di tipo Wernicke (B). Si può rilevare come nel primo caso la lesione interessi costantemente la zona posteriore del lobo frontale sx, mentre nel secondo caso la lesione coinvolge costantemente l’area temporo-parietale sx.

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Disturbi specifici di produzione e comprensione: le afasie

Afasia di Broca

Si comprensione, no produzione (agrammatismo, discorso non fluente e stentato)

Afasia di Wernicke

Si produzione (discorso fluente ma poco coerente), no comprensione uditiva

Afasia di conduzione

Difficoltà nel ripetere le parole

Afasia globale

Disturbate tutte le funzioni del linguaggio

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Immagine semplificata delle aree del linguaggio nell’emisfero sinistro. L’area di Broca (B) controlla la fonazione, l’area di Wernicke (W) controlla la comprensione del linguaggio e le due aree sono unite tra loro dal fascicolo arcuato (freccia rossa).

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AFASIA SOTTOCORTICALE

Il quadro sintomatologico non è sempre costante,ma ad esempio dopo lesioni talamichecompare un quadro abbastanza costante: eloquio non-fluente con parecchie parafasie e comprensione e ripetizione nella norma. nuclei ventrali del talamoanche una lesione ai nuclei della base può generare afasia

NB che indagini con gli studi PET hanno evidenziato che le lesioni sottocorticali che producono afasia sono associate ad una disfunzione della corteccia soprastante.

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AFASIA TRANSCORTICALE

DERIVA DA LESIONI ALLE AREE CORTICALI ASSOCIATE AI PRINCIPALI CENTRI DEL LINGUAGGIO

AFASIA TRANSCORTICALE MOTORIA:

DANNO ALLA CORTECCIA FRONTALE DORSO-LATERALE; DANNO ALL’AREA MOTORIA SUPPLEMENTARE

AFASIA TRANSCORTICALE SENSORIALE:

DANNO ALLA CORTECCIA DI INTERSEZIONE TRA I LOBI TEMPORALE, OCCIPITALE E PARIETALE

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Modello localizzazionista di Wernicke-Geschwind

GIRO ANGOLARE

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DISARTRIA

Occorre distinguere l’afasia da disordini del

linguaggio dovuti a danni periferici; in questo caso

si usa il termine disartria, cioè un disordine di

articolazione o di paralisi dei muscoli responsabili

della fonazione, dovuto a lesioni motorie, dove

però le componenti linguistiche sono intatte.

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Tipo di Afasia Fluenza verbale Comprensione RipetizioneBroca Compromessa Preservata CompromessaWernicke Preservata Compromessa CompromessaConduzione Preservata Preservata CompromessaGlobale Compromessa Compromessa CompromessaTranscorticale motoria Compromessa Preservata PreservataTranscorticale sensitiva Preservata Compromessa Preservata

Diagnosi differenziale dei diversi tipi di Afasia

La diagnosi delle principali forme classiche di afasia si fonda sulla valutazione di almeno 3 capacitàlinguistiche del soggetto:

1) la capacità di parlare (fluenza verbale), 2) la capacità di comprendere quello che gli viene detto 3) la capacità di ripetere quello che sente.

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STRUTTURAZIONE DEL LINGUAGGIO

La comunicazione verbale non è costituita solo dalle parole e dalle frasi, cioè dal contenuto, ma anche da un insieme di componenti associate, quali il timbro dei suoni, l'intensità, la durata,l'accento e soprattutto l'intonazione, che complessivamente ne costituiscono la forma.

Queste componenti associate vengono denominate con il termine di prosodia.

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SIGNIFICATO DELLA PROSODIA

La componente prosodica fa in modo che il messaggio non sia centrato solo sull’oggetto da comunicare, ma anche sul soggetto che invia la comunicazione; ne fa, infatti, risaltare l'identità(sesso, provenienza geografica ecc.), gli stati d'animo, i sentimenti e le emozioni.

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L’EMISFERO DESTRO E IL LINGUAGGIO

L’emisfero cerebrale destro è coinvolto in:

•aspetti prosodici del discorso,•componente emotiva della prosodia,•produzione di parolacce e bestemmie.

Dopo lesioni all’emisfero destro, si hanno deficit in:•interpretazione metafore,•comprensione di contesti particolari (es., umoristici o sarcastici),•capacità musicali.

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L’EMISFERO DESTRO E LA COPROLALIA

La sindrome di Gilles de la Tourette è una malattia non rara i cui sintomi includono movimenti involontari, sopprimibili solo transitoriamente dalla volontà. Alcune persone colpite da tale malattia possono involontariamente pronunciare parole oscene, bestemmie etc.(coprolalia).

La RM funzionale mostra l’attivazione cerebrale di un paziente durante un attacco. Si osserva un aumento di attività (in rosso) nel giro precentrale dx (PG) e nel giro frontale medio sx(MFG). Attività si rileva anche nel nucleo caudato (CN), nel giro cingolato (CG), nel giro angolare (AG), nel giro parietale inferiore (IPG) e nel giro occipitale (OG).