Scienze dell’Educazione e della Formazione€¦ · Grafica e copertina a cura di Giuseppe Ragno....

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TS6 AMMISSIONE all’UNIVERSITÀ Scienze dell’ Educazione e della Formazione E SIMON EDIZIONI ® Gruppo Editoriale Esselibri - Simone Estratto della pubblicazione

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TS6

AMMISSIONE all’UNIVERSITÀ

Scienze dell’Educazionee della Formazione

ESIMONEDIZIONI ®

G r u p p o E d i t o r i a l e E s s e l i b r i - S i m o n eEstratto della pubblicazione

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Vietata la riproduzione anche parziale

Gli altri volumi della collana

TS 1 • Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentariaTS 2 • Lauree triennali dell’area sanitariaTS 3 • Medicina VeterinariaTS 4 • Architettura e Ingegneria EdileTS 5 • Scienze della ComunicazioneTS 7 • Scienze e tecniche psicologicheTS 10 • Orientamento alla scelta della facoltà

Sviluppo del progetto e coordinamento redazionale: Elvira Giordano

Redazione: Roberta Ricciardi

Ha collaborato con la redazione: Simona Ciotola

Tutti i diritti di sfruttamento economico dell’opera appartengono alla Esselibri S.p.A.(art. 64, D.Lgs. 10-2-2005, n. 30)

Finito di stampare nel mese di aprile 2008da Grafica Sud - Via Nazionale delle Puglie, km 35.935 - Casalnuovo (NA)

per conto della ESSELIBRI - Via F. Russo, 33/D - 80123 - Napoli

Grafica e copertina a cura di Giuseppe Ragno

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Indice • 5

Indice

Premessa ............................................................................................................................................... Pag. 7

INTRODUZIONEI CORSI DI LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE

La classe delle lauree in Scienze dell’Educazione e della Formazione .................................................. » 11Gli sbocchi professionali ....................................................................................................................... » 15

PARTE PRIMATEST-ESERCITAZIONE PER AMBITI DISCIPLINARI

Come affrontare il test a risposta multipla .......................................................................................... » 21Le tipologie di test logico-linguistici ..................................................................................................... » 23Come si svolge la Prova di ammissione ................................................................................................ » 39Programmi di esame ............................................................................................................................. » 40

Questionario 1 - Logica e Cultura generale ........................................................................................ » 41Soluzioni ......................................................................................................................................... » 69Commenti ....................................................................................................................................... » 71

Questionario 2 - Cultura pedagogico-didattica .................................................................................. » 85Soluzioni ......................................................................................................................................... » 104Commenti ....................................................................................................................................... » 106

Questionario 3 - Cultura storico-letteraria ........................................................................................ » 123Soluzioni ......................................................................................................................................... » 142Commenti ....................................................................................................................................... » 144

Questionario 4 - Cultura scientifico-matematica (Biologia, Chimica, Fisica, Scienze della Terra,Matematica) ......................................................................................................................................... » 167

Soluzioni ......................................................................................................................................... » 187Commenti ....................................................................................................................................... » 189

PARTE SECONDAPROVE DI AMMISSIONE UFFICIALI

Prova 1 - Università degli Studi di Firenze ......................................................................................... » 205Soluzioni ......................................................................................................................................... » 224Commenti ....................................................................................................................................... » 225

Prova 2 - Università degli Studi di Bologna ........................................................................................ » 245Soluzioni ......................................................................................................................................... » 262Commenti ....................................................................................................................................... » 263

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6 • Indice

Prova 3 - Università degli Studi di Genova ......................................................................................... Pag. 277Soluzioni ......................................................................................................................................... » 291Commenti ....................................................................................................................................... » 292

Prova 4 - Università degli Studi di Bari ............................................................................................... » 305Soluzioni ......................................................................................................................................... » 321Commenti ....................................................................................................................................... » 322

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Premessa • 7

Premessa

In un mondo attraversato da continui cambiamenti sociali, economici e culturali come risponde-re ai diversi bisogni formativi e, soprattutto, come attuare gli interventi più adeguati in relazioneai problemi specifici?Alla figura dell’educatore si richiede di mettere in atto strategie e tecniche di intervento che gliconsentano di raggiungere obiettivi ampi e articolati. Questo vuol dire anche operare una sceltaconsapevole nel complesso campo delle teorie formative, cosa non facile perché significa attin-gere a modelli estremamente diversi, da quello pedagogico a quello psicologico e sociologico.Certamente tecniche e strategie di interventi nell’ambito delle diverse situazioni educative ris-pecchiano caratteristiche e obiettivi peculiari, che non possono in alcun modo considerarsi neu-tri o interscambiabili. Eppure è quanto mai oggi necessario riflettere sul significato della disci-plina della formazione, un campo del sapere dai contorni quanto mai poco definiti, un mondocaratterizzato da evoluzione e ripensamenti che ne fanno una scienza impegnata in una conti-nua ricerca. È stato, infatti, ormai definitivamente superato il modello formativo tradizionale.Oggi si richiedono conoscenze e competenze molto più ampie, flessibili, in grado di comprenderele dinamiche della società stessa con le sue continue trasformazioni. I corsi di laurea dellaclasse Scienze dell’Educazione e della Formazione nascono proprio per far fronte a queste nuoveesigenze.Più in generale, il laureato della classe di Scienze dell’Educazione e della Formazione dovràapplicare le conoscenze teoriche e le competenze operative acquisite ai rapidi cambiamenti diun’epoca influenzata dal digitale, dalle multietnie e dalla interculturalità. Proprio perché ri-sponde a queste esigenze, che sono poi quelle della non accettazione deterministica e sterile deicambiamenti, sempre più ampi sono gli sbocchi occupazionali di questi laureati. Sempre piùrichieste sono, infatti, le figure di educatore professionale (socio-sanitario, di comunità infanti-li) e le professionalità legate al mondo imprenditoriale come il formatore aziendale, e all’attivitàsociale come l’operatore interculturale.

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Università Corsi di laurea

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IntroduzioneI corsi di laureain Scienze dell'Educazionee della Formazione

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Introduzione • 11

La classe delle laureein Scienze dell’Educazione e della Formazione

La classe delle lauree in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L19) comprende corsidi laurea mirati alla preparazione di figure professionali in grado di operare in diversi am-biti educativi e formativi. I laureati nella classe potranno svolgere attività di “educatoreprofessionale, educatore di comunità e nei servizi sociali; animatore socio-educativo; ope-ratore nei servizi culturali, nelle strutture educative, in altre attività territoriali…; forma-tore, istruttore o tutor nelle imprese, nei servizi, nelle pubbliche amministrazioni; educatoriinfantili”.I corsi di laurea della classe delle lauree in Scienze dell’Educazione e della Formazione hannol’obiettivo di fornire allo studente:• conoscenze teoriche, epistemologiche e metodologiche delle problematiche educative nelle

loro diverse dimensioni, specificità, differenze, condizionamenti, compresi quelli di genere;• conoscenze teoriche e capacità operative di base nei settori della pedagogia e delle scienze

dell’educazione;• conoscenze e metodologie di ricerca e capacità storico-critiche in tema di storia dell’educa-

zione e delle istituzioni;• competenze metodologico-didattiche nei settori dell’educazione e della formazione e sui pro-

cessi di apprendimento-insegnamento anche di discipline specifiche;• capacità di progettazione e di gestione dei processi di orientamento scolastico e professio-

nale e dei processi formativi;• conoscenze e atteggiamenti scientifici in merito alla ricerca e alla sperimentazione nei set-

tori delle scienze dell’educazione a livello locale, nazionale, europeo e internazionale;• conoscenze di base nelle scienze della natura e dell’uomo tali da consentire raccordi disci-

plinari e interdisciplinari;• competenze specificamente finalizzate all’integrazione scolastica e al controllo della di-

spersione;• competenze utili alla formazione attraverso attività creative con valenza socio-educativa;• conoscenze sulle dinamiche del mercato del lavoro, sulla formazione continua e sull’educa-

zione degli adulti.Inoltre il corso di studio richiede che il laureato sia messo in grado di utilizzare efficacemente, informa scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione europea e che acquisisca adeguate compe-tenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione.

Di seguito forniamo una tabella di tutti gli atenei italiani presso cui sono attivati i corsi di laureadella classe di Scienze dell’Educazione e della Formazione.

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12 • Introduzione

Università Corsi di laurea

Università degli Studi di Bari • Educazione Professionale Nel Campo del Disagiowww.uniba.it Minorile, della Devianza e della Marginalità

• Educazione Professionale Nel Campo del Disagio Minorile, del-la Devianza e della Marginalità (Taranto)

• Scienze dell’Educazione e della Formazione• Scienze della Formazione Primaria

Università degli Studi di Bergamo • Scienze dell’Educazionewww.unibg.it

Università degli Studi di Bologna • Educatore Sociale (Bologna, Rimini)www.unibo.it • Educatore di Nido e di Comunità Infantile

• Formatore (Promozione e Sviluppo Risorse Umane)• Operatore Culturale / Esperto in Scienze dell’Educazione• Scienze della Formazione Primaria

Libera Università degli Studi di Bolzano • Educatore Sociale (Bressanone)www.unibz.it • Scienze della Formazione Primaria (Bressanone)

Università degli Studi di Cagliari • Scienze dell’Educazione e della Formazionewww.unica.it • Scienze della Formazione Primaria

Università della Calabria • Scienze dell’Educazione (Rende)www.unical.it • Scienze della Formazione Primaria (Rende)

Università degli Studi di Cassino • Scienze dell’Educazionewww.unicas.it

Università degli Studi di Catania • Educatore dell’Infanziawww.unict.it • Scienze dell’Educazione e della Formazione

Università degli Studi “Gabriele • Scienze delle Professioni Educative (Chieti)D’Annunzio” di Chieti-Pescarawww.unich.it

Università degli Studi di Ferrara • Scienze dell’Educazionewww.unife.it

Università degli Studi di Firenze • Educatore Professionalewww.unifi.it • Formatore Multimediale

• Formatore per lo Sviluppo delle Risorse Umane e dell’Intercul-turalità

• Scienze dell’Infanzia

Università degli Studi di Foggia • Scienze della Formazione Continuawww.unifg.it

Università degli Studi di Genova • Esperto in Processi Formativiwww.unige.it • Scienze Pedagogiche e dell’Educazione

• Scienze della Formazione Primaria

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Introduzione • 13

Università Corsi di laurea

Università degli Studi dell’Aquila • Scienze dell’Educazione e della Formazionewww.univaq.it • Scienze della Formazione Primaria

Università degli Studi di Lecce • Educatori Professionaliwww.unile.it • Esperti della Formazione

• Pedagogia dell’Infanzia

Università degli Studi di Macerata • Formatore per l’E-Learning e la Multimedialitàwww.unimc.it • Formazione e Gestione delle Risorse Umane

• Scienze della Formazione Primaria

Università degli Studi di Messina • Scienze dell’Educazione e della Formazione (Mes-www.unime.it sina, Noto)

Università degli Studi di Milano - Bicocca • Scienze dell’Educazionewww.unimib.it • Scienze della Formazione Primaria

Università Cattolica • Scienze dei Processi Formatividel “Sacro Cuore” di Milano • Scienze dell’Educazionewww.unicatt.it • Scienze dell’Educazione e dei Processi Formativi (Brescia, Pia-

cenza)• Scienze della Formazione Primaria• Scienze della Formazione Primaria (Brescia)

Università degli Studi di Modena • Scienze dell’Educazione (Reggio Emilia)e Reggio Emilia • Scienze della Formazione Primaria (Reggio Emilia)www.unimo.it

Università degli Studi del Molise • Scienze della Formazione Primaria (Campobasso)www.unimol.it

Università degli Studi • Scienze dell’Educazione“Suor Orsola Benincasa” di Napoli • Scienze della Formazione Primariawww.unisob.na.it

Università degli Studi di Padova • Educatore Sociale, Culturale e Territoriale (Rovigo)www.unipd.it • Formatore nelle Organizzazioni

• Scienze dell’Educazione• Scienze della Formazione Primaria• Scienze per la Formazione dell’Infanzia e della Preadolescenza

Università degli Studi di Palermo • Educatore Interculturalewww.unipa.it • Educatore della Prima Infanzia

• Esperto dei Processi Formativi ed Educatore Professionale• Formatore Multimediale (Agrigento)• Scienze della Formazione Primaria

Università degli Studi di Parma • Scienze dell’Educazione e dei Processi Formativiwww.unipr.it

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14 • Introduzione

Università Corsi di laurea

Università degli Studi di Perugia • Coordinamento delle Attività di Protezione Civilewww.unipg.it (Foligno)

• Scienze della Professionalità Educativa• Esperto nella Progettazione dell’Insegnamento a Distanza (Terni)• Scienze della Formazione Primaria

Università degli Studi di Roma • Scienze dell’Educazione e della Formazione“La Sapienza”www.uniroma1.it

Università degli Studi • Scienze dell’Educazione e della Formazionedi Roma “Tor Vergata” • Scienze dell’Educazione e della Formazione in unawww.uniroma2.it Società Multiculturale

Università degli Studi Roma Tre • Educatore Professionale di Comunitàwww.uniroma3.it • Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane

• Scienze dell’Educazione

Libera Università degli Studi • Scienze dell’Educazione e della Formazione“Maria SS.Assunta” - (LUMSA) di Roma • Scienze della Formazione Primariawww.lumsa.it

Università degli Studi di Salerno • Scienze dell’Educazione (Fisciano)www.unisa.it • Scienze della Formazione Primaria (Fisciano)

• Scienze per la Formazione dell’Infanzia e della Preadolescenza(Fisciano)

Università degli Studi di Sassari • Scienze delle Professioni Educative di Base www.uniss.it

Università degli Studi di Siena • Scienze dell’Educazione e della Formazione (Arezzo)www.unisi.it

Università degli Studi di Torino • Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione (Savigliano)www.unito.it • Scienze dell’Educazione

• Scienze della Formazione Primaria

Università degli Studi di Trieste • Scienze dell’Educazione (Portogruaro, Trieste)www.units.it • Scienze della Formazione Primaria

Università degli Studi della Tuscia • Educatore e Divulgatore Ambientale (Viterbo)www.unitus.it

Università degli Studi di Udine • Scienze della Formazione Primariawww.uniud.it

Università degli Studi di Urbino • Educatore Sociale Territorialewww.uniurb.it • Esperto nei Processi di Formazione e nei Servizi Culturali

• Scienze della Formazione Primaria

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Introduzione • 15

Università Corsi di laurea

Università della Valle d’Aosta • Scienze dell’Educazione (Aosta)www.univda.it

Università degli Studi di Verona • Esperti nei Processi Formativiwww.univr.it • Scienze dell’Educazione

Università Telematica • Scienze dell’Educazione e della Formazione (Roma)“Guglielmo Marconi”www.unimarconi.it

Università telematica Leonardo Da Vinci • Formazione alle Professioni Educative (Torrevecchia Teatina)www.unidav.it

Università telematica Pegaso • Scienze dell’Educazione e della Formazione (Napoli)www.unipegaso.it

Università telematica delle scienze umane • Scienze dell’Educazione e della Formazione (Roma)UNISUwww.unisu.it

Gli sbocchi professionali

L’insegnante di scuola elementare Svolge la sua attività professionale nell’ambito dell’istru-zione obbligatoria, in istituzioni pubbliche e private. Ha il delicato compito di provvedere allaprima alfabetizzazione di bambini compresi nella fascia di età tra i 6 e gli 11 anni. Oltre all’ade-guata preparazione didattica, possiede cognizioni socio-psico-pedagogiche. L’insegnante, in-fatti, ha un ruolo fondamentale nella formazione dello sviluppo psico-cognitivo del bambino:deve, quindi, aggiornarsi, avere capacità di progettazione didattica e di verifica continua del-l’apprendimento oltre che competenze comunicative e disponibilità all’interazione e all’ascolto.

L’educatore professionale Svolge la sua attività professionale in iniziative educative, culturali e forma-tive volte alla prevenzione o alla riduzione del disagio della personalità. È attivo in contesti di marginalitàsociale in generale, di multietnia e di multiculturalità, con obiettivi di tutela della persona e della diversi-tà con iniziative per la formazione della personalità, ma anche per la prevenzione del disagio.Gli ambiti di esercizio professionale sono:— le agenzie per le attività del volontariato;— le istituzioni scolastiche, le attività di coordinamento e promozione di iniziative educative

che tengono conto delle nuove configurazioni societarie, in particolare le nuove tipologiefamiliari e i fenomeni migratori;

— tutte le strutture pubbliche e private con funzione educativa, tra cui i centri per anziani e perimmigrati, il sistema penitenziario, le comunità alloggio, i servizi sociali e i servizi culturalicome le ludoteche, i musei ecc.

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16 • Introduzione

L’educatore socio-sanitario Svolge la sua attività professionale, in regime di dipendenza ocome libero professionista, nell’ambito di specifici progetti educativi e riabilitativi impegnatinello sviluppo psico-fisico equilibrato dei soggetti in difficoltà. La specificità di questa figura dieducatore professionale è data dalla sua funzione di rieducazione e prevenzione formativa, chela distingue da analoghe professionalità con caratteristiche prettamente sanitarie e con funzio-ni terapeutiche.I principali ambiti di esercizio professionale sono:— le strutture socio-sanitarie;— le strutture educative e detentive (residenziali e/o semiresidenziali);— i settori dei servizi alla persona, nell’ambito delle comunità, come supporto dei servizi all’infanzia;— i percorsi educativi e riabilitativi nell’ambito della salute mentale e della disabilità, della

devianza, della tossicodipendenza, dell’integrazione interculturale, dell’integrazione inter-generazionale;

— progetti di ricerca, studio e documentazione.

L’educatore di comunità infantili Svolge la sua attività in tutte le strutture pubbliche e privateche richiedono una specifica competenza rispetto all’educazione infantile.I principali ambiti di esercizio professionale sono:— le strutture e agenzie della prima e seconda infanzia (identificabili con la fascia d’età 0-6

anni), quali le istituzioni pre-scolastiche e scolastiche: asili nido e scuole d’infanzia;— le istituzioni para ed extrascolastiche di sostegno e valorizzazione: i servizi socio-educativi

di territorio, consultori, le ludoteche, i centri famiglia.L’educatore di comunità infantili può anche esercitare una funzione di supporto del nucleo fami-liare dei bambini e di coordinamento e interrelazione tra le istituzioni scolastiche e il nucleofamiliare.

L’animatore culturale Svolge la sua attività professionale nelle strutture educative e in quellededite alle attività del tempo libero.Le figure professionali più tipiche sono:— operatore negli uffici istruzione degli enti locali;— operatore negli archivi addetti alla conservazione del patrimonio culturale, in particolare di

quello scolastico;— operatore esperto in didattiche del patrimonio artistico, in ambito museale, nel territorio con

attività connesse al tempo libero e con finalità educative;— consulente pedagogico in ambito scolastico e consulente familiare;— figure di sistema scuola-società-famiglia.Il laureato in questo settore potrà, inoltre, trovare la sua occupazione in ludoteche, laboratori didattici,biblioteche per ragazzi, centri infanzia-adolescenza-famiglia con finalità educativa, campi estivi.

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Introduzione • 17

Il formatore aziendale È una sorta di tutor o istruttore che svolge la sua attività, in ambitopubblico e privato, all’interno di programmi di educazione continua, permanente e ricorrente. Laspecializzazione di questa figura professionale è legata all’esigenza crescente di competenzesempre più evolute relative all’uso di nuovi media e software; infatti, se esperto nell’uso didat-tico delle nuove tecnologie, il formatore aziendale può sintetizzare in sé l’esperienza del mediaeducator con quella del tecnologo dell’educazione e lavorare con particolare riguardo alla for-mazione a distanza (open distance learning).I principali ambiti professionali in cui il laureato in questo settore può trovare la sua occupazio-ne sono:— i centri e le agenzie di formazione professionale;— le agenzie di lavoro interinale e i centri di orientamento professionale;— le strutture pubbliche e private legate alla utilizzazione del Fondo sociale europeo (progettazione,

realizzazione, tutorato, verifica e valutazione), negli Ifts;— le iniziative promosse dalle regioni e dagli enti locali, all’interno di programmi con finalità

didattiche e di aggiornamento professionale;— le unità operative per la formazione e lo sviluppo delle risorse umane delle grandi organizza-

zioni pubbliche, private e del terzo settore;— il campo editoriale, dove può svolgere la sua attività come operatore esperto di software

educativo.

L’operatore interculturale Svolge, all’interno di imprese industriali e turistiche o di istituzioniinternazionali, attività professionali di formatore multiculturale, di esperto per la progettazionee il monitoraggio di piani di formazione a valenza multiculturale, per l’intermediazione, per lacomunicazione. Può trovare la sua occupazione professionale anche come addetto ed esperto nelcoordinamento di attività cooperative nell’ambito di organizzazioni con personale estero o dicomunità multietniche.

Il progettista/gestore di sistemi per la gestione della conoscenza La figura del progettista/gestoredi sistemi per la gestione della conoscenza indica colui che mantiene aggiornato il know-how criticoaziendale, progetta, promuove, facilita i processi di apprendimento per costruire occasioni continue disistematizzazione, capitalizzazione e diffusione delle competenze. Partendo da un’analisi della cono-scenza base dell’azienda, progetta quindi un sistema strutturato di facile accesso al quale ogni sin-gola risorsa può far riferimento per il corretto svolgimento del proprio lavoro. Questo sistema potrebbeessere paragonato a un’enorme biblioteca contenente tutti i manuali inerenti al sapere specificoaziendale, catalogato secondo diverse modalità di un collegamento in “real time” con un esperto dellamateria, in modo da interfacciarsi in maniera ancora più rapida per la soluzione di un problemacomplesso. Le competenze del progettista/gestore di sistemi per la gestione della conoscenza preve-dono la conoscenza delle varie dinamiche dell’apprendimento degli adulti, ottime capacità organizza-tive e di pianificazione, capacità di analisi e visione d’insieme, padronanza della base aziendale e,necessariamente, familiarità con i più comuni linguaggi di programmazione.

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18 • Introduzione

Il ruolo dell’insegnante nell’era digitale La rapida evoluzione delle nuove tecnologie ha determi-nato negli ultimi decenni il verificarsi di una vera e propria rivoluzione nei sistemi di comunicazioneche ha aperto la strada a innovative e più efficaci modalità di apprendimento e di comunicazioneinterpersonale. Compito dell’insegnante, quindi, diventa anche saper gestire l’interazione fra l’al-lievo e le nuove tecnologie. L’efficacia didattica delle tecnologie informatiche, infatti, dipende dal-l’uso e dal progetto di lavoro che sta alla base del percorso educativo programmato dagli inse-gnanti, ai quali è richiesta una specifica competenza nel sostenere adeguatamente tali esperienze.Inoltre, attraverso l’uso delle tecnologie multimediali, gli insegnanti hanno la possibilità di svol-gere un numero sempre maggiore di compiti, che diventano più complessi, avendo però a dispo-sizione una vasta gamma di funzioni e mezzi.Al fine di avviare un’adeguata riqualificazione professionale del docente la maggior parte deipaesi europei ha avviato nella scuola i piani di sviluppo dell’ICT (Tecnologie dell’Informazione edella Comunicazione). Vi è la consapevolezza che, indipendentemente dalla dimensione delleattrezzature e delle reti, è solo tramite insegnanti formati che gli allievi riusciranno a capirepienamente quanto le nuove tecnologie possono aiutarli nel processo di apprendimento. Le com-petenze necessarie per gestire l’ICT sono complesse. Non è possibile, infatti, equiparare i docen-ti a semplici utenti cui insegnare le applicazioni d’ufficio, come ad esempio nel caso degli im-piegati. Dovranno saper usare i pacchetti applicativi generali, le applicazioni multimediali, ilsoftware specifico delle varie materie, trovare le fonti d’informazione idonee su Internet e, com-pito cruciale, valutare se queste siano quelle giuste per l’attività scolastica. È necessario, quin-di, che il docente acquisti non solo una competenza informatica di base, ma una reale capacitàgestionale della multimedialità nella sua interezza.

La formazione dovrà avviarsi verso delle scelte fondamentali quali:— creare competenze funzionali di base sull’ICT: i docenti dovranno conoscere e saper gestire

le ICT;— sviluppare abilità pedagogiche e conoscenza finalizzate all’uso dell’ICT in classe: ai docenti

viene richiesta la consapevolezza di quali nuove opportunità l’ICT offre, di come le risorsetecniche possano essere gestite in classe e come di conseguenza l’apprendimento possacambiare.

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Parte prima ❚ Test - esercitazione per ambiti disciplinari • 19

Parte primaTest - esercitazione per ambitidisciplinari

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Parte prima ❚ Test - esercitazione per ambiti disciplinari • 21

Come affrontare il test a risposta multipla

Di seguito sono elencate alcune regole e consigli pratici per consentire al candidato diacquisire e sfruttare al meglio l’elasticità mentale necessaria alla soluzione dei quesitiprevisti dalle prove di selezione per l’ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso.

1) Il tempo costituisce un fattore fondamentale e determinante; è opportuno, quindi, non dedi-care più di tre minuti alla risoluzione di ogni item e tenere sempre ben presenti i limiti ditempo concessi.

2) Un requisito fondamentale, richiesto ai candidati, è la lettura veloce. D’altro canto è neces-sario leggere attentamente il testo di ogni singola opzione prima di scegliere l’alternativaritenuta esatta.

3) Bisogna attenersi esclusivamente alle indicazioni richieste e sgomberare la mente da ideeinterferenti per cercare la soluzione ottimale (la quale non sempre è la prima che viene inmente).

4) È consigliabile risolvere in un primo momento i quesiti che il candidato ritiene di immediatarisoluzione, e solo in seguito quelli che richiedono maggiore riflessione. Infatti, procedendocon gli item successivi, è possibile riuscire a comprendere la “chiave” di soluzione del test,avendo così la possibilità di ritornare sugli item tralasciati.

5) Risulta sempre vantaggioso ricorrere a un criterio logico, ovvero applicare il principio del-l’esclusione per giungere alla scelta definitiva.

6) I candidati sono tenuti a non lasciare alcun segno di riconoscimento sui fogli che avranno adisposizione.

Consigli utili!

Se ti prende l’ansia prima dell’esame…Innanzitutto, prima di affrontare una prova è sconsigliabile ricorrere a calmanti per dormire:spesso queste sostanze non solo non aiutano a rilassarsi o ad addormentarsi, ma riduconol’attenzione, la concentrazione e la lucidità mentale.È molto proficuo, invece, ricorrere a tecniche rilassanti (esercizi di respirazione, training auto-geno, yoga ecc.) e limitarsi, eventualmente, ad assumere preparati a base di erbe medicinaliche, certamente, non influiscono negativamente sulle capacità intellettive.È bene esercitarsi ripetutamente con gli stessi test, soprattutto dopo averne individuato la“chiave di risoluzione”, in modo da acquisire una sempre maggiore rapidità di reazione e unacerta “elasticità mentale”, ossia la capacità di adattarsi, ogni volta, a un nuovo problema erisolverlo nel modo più efficace.Naturalmente, per riuscire a risolvere con facilità e prontezza i test di tipo culturale è necessa-rio leggere molto, cercando sul vocabolario il significato dei termini che risultano sconosciuti.Per controllare l’ansia durante le prove, oltre a ricorrere alla sempre efficacissima tecnica

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22 • Parte prima ❚ Test - esercitazione per ambiti disciplinari

della “respirazione profonda” (inspirando a bocca chiusa, trattenendo l’aria immessa perlungo tempo e infine espirando a bocca aperta), è necessario allontanare dalla mente tutti ipensieri ansiogeni, disponendosi nei confronti dell’esame con animo sereno, come se si trat-tasse di un gioco in cui bisogna dimostrare la propria abilità.Durante la prova occorre concentrarsi al massimo sulle spiegazioni sia orali che scritte cheaccompagnano i test. È meglio non “sbirciare” le risposte fornite dagli altri candidati, i qualipotrebbero essersi affidati alla sorte. Di fronte ai test che appaiono più complessi, inoltre, nonbisogna scoraggiarsi, ricordando che le difficoltà non sono un problema soggettivo, ma ri-guardano tutti i candidati. La “paura dell’ignoto”, vale a dire il timore di affrontare una situa-zione che non si conosce, è un fattore ansiogeno, ossia contribuisce al sorgere dell’ansia.Numerose ricerche psicometriche hanno dimostrato che, a parità di altre condizioni (livellointellettivo, grado culturale, esperienze nel settore), sono in grado di rendere al massimo dellepossibilità coloro che riescono a controllare o limitare l’ansia, mentre il rendimento risultainferiore negli individui ansiosi.Informarsi, quindi, sulla situazione da affrontare significa “dare un volto all’ignoto”, rendereoggettivo, e pertanto affrontabile il proprio timore. Chi possiede delle informazioni sulle mo-dalità di svolgimento dell’esame, sul contenuto delle domande e sulla loro forma può verifica-re sugli appositi libri di esercizio la propria rapidità di ragionamento e migliorarla in modo daavvicinarsi alle prove con una certa sicurezza. La maggiore difficoltà consiste nel fatto checiascun individuo è in grado di ottenere un buon rendimento in alcune prove, ma non in tutte,mentre, per superare le selezioni, è necessario riuscire ad avere il massimo punteggio possibi-le nel maggior numero di test e ottenere almeno un punteggio medio negli altri. Di solitorischia l’eliminazione colui che, pur ottenendo prestazioni elevate in alcune prove, consegueun valore inferiore alla media anche in un solo test della batteria. Pertanto è necessario fami-liarizzare con reattivi di ogni tipo onde evitare di scoprirsi incapaci di risolvere una particolareprova.

Se non sei in grado di rispondere…È consigliabile rispondere a un quesito anche quando non si è del tutto sicuri della risoluzione:il motivo è nel fatto che il punteggio finale è sempre dato da una somma. Infatti, in vista delpunteggio finale, una risposta sbagliata o uno spazio lasciato in bianco sono la stessa cosa inquanto gli errori non vengono penalizzati. Per quanto alcune commissioni di concorso penaliz-zino gli errori (sottraendo 1/5 per ogni risposta sbagliata), anche in questo caso una probabilerisposta attinente al quesito proposto è preferibile a uno spazio bianco (0 punti).Nel caso in cui non si riesca a risolvere nessuna risposta di un test, bisogna valutare l’oppor-tunità di “rispondere a caso” a tutti gli item per i quali vengono proposte più alternative,ponendo una crocetta su quella che ci sembra la più probabile o, in assenza di indizi, su unaqualunque. È bene sapere, comunque, che al momento della valutazione lo psicologo classifi-cherà le risposte date a caso come indice di carenza di “strategia di soluzione dei problemi”.

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Parte prima ❚ Test - esercitazione per ambiti disciplinari • 23

Le tipologie di test logico-linguistici

❚ Esercizi per la comprensione dei brani

Consistono in esercizi che mirano a valutare la capacità di decodificare testi di vario genere. Più inparticolare, la finalità di ogni esercizio è quella di misurare la capacità di assimilazione dei concet-ti, ovvero delle informazioni e delle notizie contenute in un brano, come anche quella di contestua-lizzare opportunamente i dati raccolti, attraverso i dovuti riferimenti agli intenti dell’autore, alcarattere del brano, alla struttura formale e peculiare dei testi, nonché di inferire le particolarimotivazioni che hanno determinato lo svolgimento degli argomenti descritti. Oltre che per la lun-ghezza, i brani possono essere adeguatamente diversificati sotto il profilo della caratterizzazionestrutturale e delle problematiche affrontate. Ciascuno di essi è seguito da domande, ognuna dellequali presenta possibili risposte, tra cui si dovrà individuare quella giusta.Per una corretta e celere risoluzione di questo genere di test è bene procedere alla preliminare eveloce lettura dei quesiti che seguono per prendere visione dei punti del testo sui quali dovremofocalizzare la nostra attenzione per poi passare a un’attenta lettura del brano in esame.Vale la pena di sottolineare che, al fine d’individuare rapidamente le principali finalità comuni-cative dell’autore, come anche il tema centrale del brano, conviene concentrarsi soprattutto suiprimi paragrafi del testo, dal momento che, generalmente, in essi vengono presentati i concettiche più stanno a cuore all’autore.Naturalmente bisogna tenere nella giusta considerazione anche gli altri concetti o dettagli spe-cifici riportati nel testo, rispetto ai quali però conviene adottare opportune strategie di memoriz-zazione. Sarebbe inutile memorizzarli con la massima esattezza, dal momento che ciò comporte-rebbe solo un inevitabile spreco di tempo e di risorse mentali; al contrario, per meglio fissare idati e i concetti più specifici, conviene ricordare in quali parti del brano essi vengono riportati,magari provvedendo a sottolineare o evidenziare tali parti, così da poterle visualizzare più age-volmente all’occorrenza, soprattutto nel momento in cui sia necessario prendere in esame deter-minati fattori numerici, come date, quantità, percentuali ecc.

Per concludere si può affermare che ciascun esercizio per la comprensione di brani deve mirareal raggiungimento dei seguenti obiettivi:

1) individuazione delle idee-chiave del brano e delle principali finalità perseguite dall’autore;2) individuazione dei dettagli specifici riportati nel testo e loro integrazione con il tema centra-

le del brano;3) approfondimento delle conseguenze logiche implicate dal testo;4) contestualizzazione delle informazioni e dei dati contenuti nel brano.

I test di comprensione dei brani vengono sempre più di frequente inclusi nelle batterie di testpsicoattitudinali perché consentono di valutare le seguenti caratteristiche:

• intelligenza generale;• senso logico astratto;

Estratto della pubblicazione

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• livello logico astratto;• fluidità del pensiero;• cultura generale.

❚ Test di attitudine logica

Per poter affrontare con successo il superamento delle diverse tipologie di test non basta soloacquisire le conoscenze e le competenze di cultura generale: è necessario pure esercitarsi inmaniera adeguata a risolvere nel più breve tempo possibile i quesiti proposti. È bene sapere,infatti, che potrebbe capitare di incontrare quesiti che richiedono una capacità logica notevole.In questo caso l’addestramento ai test a risposta multipla è particolarmente efficace principal-mente per due motivi: in primo luogo, perché consente di allenarsi alla risoluzione dei questio-nari; in secondo luogo, perché aiuta a superare l’emotività connessa all’impatto con una situa-zione nuova. Ai candidati si richiede una forma mentis polivalente, una preparazione interdisci-plinare e una flessibilità mentale notevole per riuscire a districarsi nelle prove di selezione.Tra le diverse tipologie di test logici ci si è soffermati su quelli più frequentemente in uso,ossia quelli che hanno come oggetto il completamento di serie, i sinonimi, i contrari, leanalogie, e quelli denominati “caccia all’intruso”.

❚ I test di completamento di serie

La maggior parte delle batterie utilizzate durante le prove di ammissione comprende uno o piùtest di “completamento di serie”. La serie consiste in un gruppo di oggetti, illustrazioni, concetti(parole) o simboli (lettere o numeri) disposti in una sequenza logica.

I test di completamento di serie misurano la capacità di ragionamento del candidato e in parti-colare:

• attenzione;• ragionamento induttivo (ricavare una legge o un principio partendo da un numero minimo di

dati);• ragionamento deduttivo (trarre una conclusione logica partendo da determinate premesse);• senso logico concreto (capacità di cogliere i rapporti esistenti fra gli oggetti);• senso logico astratto (capacità di individuare i collegamenti fra elementi astratti);• capacità di analisi;• capacità di sintesi;• capacità di associazione (collegare fra loro eventi, oggetti o situazioni in base alla somiglianza

o alla differenza).

Le serie possono essere costituite da elementi anche molto diversi:

• serie di tipo concreto: sono quelle costituite da disegni e da figure geometriche;• serie di tipo astratto: sono quelle costituite da lettere, da parole e da numeri.

Estratto della pubblicazione