Schnucks

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2 FOOD Maggio 2014 CARTOLINE DA SAINT LOUIS DALL’ESTERO Daniele Tirelli e Marco Tirelli POPAI Italia D es Peres, 8.000 abitanti nella periferia di Saint Louis: Sch- nucks, “the Friendliest Stores in Town”, persegue la mis- sione ereditata dal fondatore Edwin H., con episodi signifi- cativi di dedizione al cliente. Nello scorso ottobre, per esempio, un anno dopo il traning per l’uso dell’Automated External Defibril- lator installato in quel punto di vendita, il personale del negozio ha ricevuto un premio per aver salvato la vita ad un cliente colpito da collasso cardio-circolatorio. Un aspetto curioso è che questo flagship (di quasi 8mila mq di superficie) si confronta toe-to-toe con un altro (più recente) di un fuori classe del customer servi- ce: Diergberg’s, posizionato a meno di un chilometro di distanza. Insomma, lo spirito competitivo americano inimmaginabile per i retailer italiani, ha spinto il confronto dall’abituale guerra dei prezzi alla frontiera dell’eccellenza nel servizio, nella varietà e nella qualità dell’offerta. Tutto ha inizio nel 1937 con un piccolo negozio di macelleria tra- sformatosi poi in grocer e, nell’arco di un decennio, grazie allo spi- rito d’iniziativa dei figli e delle rispettive consorti, in una mini-ca- tena di sette negozi. Poi, nei primi anni ’50, nasce Schnuck Markets Inc. che adotta tra i primi la formula del supermercato alimentare specializzato e di grande superficie. Il successo viene ulteriormente irrobustito dalla nuova strategia di “Price Revolution” che sostitu- isce i trading stamps (la raccolta dei punti da redimere) con un ap- proccio più aggressivo sui prezzi. In breve, Schnucks rafforza il suo capillare presidio dell’area metropolitana di St. Louis per sopportare l’impatto della “retail revolution” dei nuovi e agguerriti category killer, area in cui svolge tuttora un ruolo di leader. I due fattori vincenti sono stati la profondità assortimentale dell’offerta e il pre- sidio continuo della relazione con la clientela. L’attenta selezione di un personale incline al “talking face-to-face” si è accompagnata a un’altra grande innovazione: lo sviluppo combinato di una spe- cializzazione alimentare sempre più orientata al fresco/freschissimo e l’integrazione della farmacia. Sin dai primi anni ’90 Schnucks ha poi presidiato i reparti gastronomici tramite un laboratorio culi- nario centralizzato altamente tecnologico, che ha consentito un rifornimento rapido e puntuale di piatti sempre più elaborati. Oggi i suoi supermercati sono oltre cento, concentrati in cinque stati: Missouri, Illinois, Indiana, Iowa e Wisconsin. La strategia espansiva dell’insegna ha così seguito un percorso di crescita progressivo e concentrico, gravitando però saggiamente attorno ad una specifi- ca regione centro-settentrionale degli USA e legando la storia di Schnucks a quella dell’omonima famiglia, nonché della città di St. Louis. In questo modo questa “piccola” catena locale e indipen- dente raccoglie un fatturato di 2,8 miliardi di dollari grazie ai suoi 15mila dipendenti, collocandosi senza dubbio tra le eccellenze del retail alimentare USA. REPARTO FRESCO F Attenzione al cliente e varietà dell’offerta sono da sempre i plus distintivi della catena Una chiave di successo è la profondità dell’assortimento, con oltre 50mila referenze (principalmente alimentari). Tutti i trend espressi dal grande pubblico: prodotti d’origine, esotismo, biologismo, animalismo, localismo, funzionalismo, veganismo, ecc. si materializzano puntualmente nei suoi reparti in ordine perfetto, con il free-tasting quale pratica abituale. CON OLTRE 100 SUPERMERCATI IN CINQUE STATI E UN FATTURATO CHE SUPERA I 2,5 MILIARDI DI DOLLARI LA CATENA È UN FIORE ALL’OCCHIELLO DEL RETAIL ALIMENARE USA. ECCO I SUOI PUNTI FORTI Schnucks, il tempio del fresco

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2 FOOD Maggio 2014

CARTOLINE DA SAINT LOUISDALL’ESTERO

Daniele Tirelli e Marco TirelliPOPAI Italia

Des Peres, 8.000 abitanti nella periferia di Saint Louis: Sch-nucks, “the Friendliest Stores in Town”, persegue la mis-sione ereditata dal fondatore Edwin H., con episodi signifi-

cativi di dedizione al cliente. Nello scorso ottobre, per esempio, un anno dopo il traning per l’uso dell’Automated External Defibril-lator installato in quel punto di vendita, il personale del negozio ha ricevuto un premio per aver salvato la vita ad un cliente colpito da collasso cardio-circolatorio. Un aspetto curioso è che questo flagship (di quasi 8mila mq di superficie) si confronta toe-to-toe con un altro (più recente) di un fuori classe del customer servi-ce: Diergberg’s, posizionato a meno di un chilometro di distanza. Insomma, lo spirito competitivo americano inimmaginabile per i retailer italiani, ha spinto il confronto dall’abituale guerra dei prezzi alla frontiera dell’eccellenza nel servizio, nella varietà e nella qualità dell’offerta. Tutto ha inizio nel 1937 con un piccolo negozio di macelleria tra-sformatosi poi in grocer e, nell’arco di un decennio, grazie allo spi-rito d’iniziativa dei figli e delle rispettive consorti, in una mini-ca-tena di sette negozi. Poi, nei primi anni ’50, nasce Schnuck Markets Inc. che adotta tra i primi la formula del supermercato alimentare specializzato e di grande superficie. Il successo viene ulteriormente irrobustito dalla nuova strategia di “Price Revolution” che sostitu-isce i trading stamps (la raccolta dei punti da redimere) con un ap-proccio più aggressivo sui prezzi. In breve, Schnucks rafforza il suo capillare presidio dell’area metropolitana di St. Louis per sopportare

l’impatto della “retail revolution” dei nuovi e agguerriti category killer, area in cui svolge tuttora un ruolo di leader. I due fattori vincenti sono stati la profondità assortimentale dell’offerta e il pre-sidio continuo della relazione con la clientela. L’attenta selezione di un personale incline al “talking face-to-face” si è accompagnata a un’altra grande innovazione: lo sviluppo combinato di una spe-cializzazione alimentare sempre più orientata al fresco/freschissimo e l’integrazione della farmacia. Sin dai primi anni ’90 Schnucks ha poi presidiato i reparti gastronomici tramite un laboratorio culi-nario centralizzato altamente tecnologico, che ha consentito un

rifornimento rapido e puntuale di piatti sempre più elaborati. Oggi i suoi supermercati sono oltre cento, concentrati in cinque stati: Missouri, Illinois, Indiana, Iowa e Wisconsin. La strategia espansiva dell’insegna ha così seguito un percorso di crescita progressivo e concentrico, gravitando però saggiamente attorno ad una specifi-ca regione centro-settentrionale degli USA e legando la storia di Schnucks a quella dell’omonima famiglia, nonché della città di St. Louis. In questo modo questa “piccola” catena locale e indipen-dente raccoglie un fatturato di 2,8 miliardi di dollari grazie ai suoi 15mila dipendenti, collocandosi senza dubbio tra le eccellenze del retail alimentare USA.

REPARTOFRESCO

F

Attenzione al cliente e varietà dell’offerta sono da sempre i plus distintivi della catena

Una chiave di successo è la profondità dell’assortimento, con oltre 50mila referenze (principalmente alimentari). Tutti i trend espressi dal grande pubblico: prodotti d’origine, esotismo, biologismo, animalismo, localismo, funzionalismo, veganismo, ecc. si materializzano puntualmente nei suoi reparti in ordine perfetto, con il free-tasting quale pratica abituale.

CON OLTRE 100 SUPERMERCATI IN CINQUE STATI E UN FATTURATO CHE SUPERA I 2,5 MILIARDI DI DOLLARI LA CATENA È UN FIORE ALL’OCCHIELLO DEL RETAIL ALIMENARE USA. ECCO I SUOI PUNTI FORTI

Schnucks, il tempio del fresco

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LA CATENA DEL MESE

AREABAKERYUna peculiarità del punto di vendita è la predominanza dei colori morbidi, pastellati, tali da trasmettere una calorosa accoglienza al cliente. Le diverse aree merceologiche sono distinte da lucide pavimentazioni di diverse tonalità. Il tutto si completa con una comunicazione scritta manualmente sulle lavagne a fasce sovrastanti gli espositori dei prodotti freschissimi.

AREAPHARMACYIl supermercato cura gli aspetti di pronto soccorso e l’assistenza ai diversamente abili. Il Free Generic Antibiotic Prescription Program è stato ideato per far risparmiare i clienti sul costo delle prescrizioni. Oltre a un servizio dietistico, diagnostico e di accesso agevolato agli studi medici convenzionati, un altro dettaglio sono le ricche linee di prodotti alimentari per cardiopatici, diabetici, obesi e clienti affetti da altri disturbi fisiologici.

P

AREACOOKING SCHOOL La cura della relazione con il cliente è il fulcro della filosofia aziendale. L’integrazione di ogni tipo di servizio apprezzato dai clienti spazia dalle scuole e dai corsi di cucina alla disponibilità di un’area relax sul mezzanino, con caminetto e comodi divani su cui sfogliare giornali o navigare con il WiFi. Nelle cooking school della catena transitano gastronomi come Anne Burrell, chef del Food Network, per appagare i clienti-gourmet.

C

ZONA RESTAURANT R

B

Da Schnuck’s si può degustare un’ampia selezione di vini, assistere a musica dal vivo o assaggiare le specialità proposte dall’open kitchen dell’area Chef Express e della gastronomia Fresco, interagendo con cuochi ed esperti nutrizionisti. Le migliori specialità internazionali sono conservate a giusta temperatura nella Wine & Cheese Room.