Schio, VI Lanificio Conte - Turismo Territorio Riciclo

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010 010 LANDMARK Irene Guida

Transcript of Schio, VI Lanificio Conte - Turismo Territorio Riciclo

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Irene Guida

S Know How Qualità Progettato in Veneto

W Scarsa attrattività Crisi domanda interna Disoccupazione

O Flussi Turistici Brand Territoriale riconosciuto Servizi alle imprese

T Competitors vicini e più attrattivi No Leadership Resistenza al cambiamento

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Il progetto è composto da una piccola torre alta 7,50 m che contiene i servizi, cui sono ancorati due solai, di cui uno mobile che partendo dalla quota 4,20 m raggiunge l’altezza di 6,50 m corrispondente al manto superiore di copertura, e uno fisso, al suo intradosso, alla quota di 4,20 m. Entrambi sono sostenuti da due travi reticolari principali che corrono parallele lungo la dimensione maggiore dei due solai, entrambe in estradosso, per garantire la massima stabilità alla struttura e un comportamento omologo sia alla parte mobile, che a quella fissa. I l manto di copertura eccede il solaio strutturale sottostante di cinquanta centimetri per ogni lato, in modo da disporre una protezione migliore alle intemperie, favorendo il deflusso di acqua e neve, orientandolo verso i punti di raccolta, raggiunti attraverso due piccole grondaie interne, che segnano il limite inferiore del solaio minore. Dunque il progetto si sviluppa anche in verticale su due linee parallele, una fissa, l’altra mobile, che scorrono l’una sull’altra, costituendo rispettivamente le guide-pilastro e la cremagliera che scorre al suo estradosso sollevando/abbassando il manto di copertura superiore. Il doppio simmetrico ordina anche la planimetria, organizzata in una pianta aperta rettangolare disposta secondo una proporzione che, a meno di variazioni minime per le finiture tecniche, si approssima alla radice di due.

Questo rapporto irrazionale permette di disporre sempre di uno spazio armonico in cui organizzare gli spazi serventi e serviti di bordo a due quadrati, uno orientato a sud della torre centrale che ospita la zona giorno, e l’altro a nord dove è situata la zona notte. Il bagno sarà orientato a nord ovest e la cucina a sud est, mentre un armadio contenuto nella torre ospita i mobili ribaltabili, letto a nord e tavolo e panche a sud. La simmetria della pianta, la semplicità costruttiva, la leggerezza del tetto, la completa chiusura in caso di mancato utilizzo, esprimono la capacità di offrire un servizio essenziale, in cui non manca nulla ma dove nulla eccede il tempo e il modo del proprio uso. In questo modo, sarà possibile anche disporre di uno spazio che offre infiniti usi possibili.Dato che si tratta di due stanze intorno a un servizio centrale, si potrà decidere di utilizzarlo per aprirlo al pubblico, per abitarlo su prenotazione, per usarlo come luogo di osservazione e di tutela di un bosco. Inoltre, una volta stabilito il principio di un tetto porta, sono possibili molteplici variazioni al suo utilizzo funzionale, fino alla completa obliterazione quando l’oggetto sarà completamente consumato; si può decidere di smontare la struttura al termine della vita del manufatto, lasciando al suolo una piastra permeabile di raccolta delle acque nello spessore delle fondazioni.

Relazione tecnica di progetto

PROSPETTO | 1:50

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PIANTA COPERTURA | 1:50

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Il piano terra rimane invece sempre pubblico: vi troveranno spazio dispositivi e attrezzature per parcheggiare biciclette, per ricaricare cellulari, gps e disposivi mobili, mappe e informazioni, sia su supporto fisico che on-line. Al piano terra c’è anche il meccanismo che opportunamente sbloccato on-demand, potrà essere azionato per sollevare il manto di copertura. l vantaggio di utilizzare il tetto come dispositivo mobile consiste nell’evitare di climatizzare e riscaldare e mantenere d’inverno uno spazio usato solo da aprile a ottobre, e permette di non sprecare energia nel trasporto di parti mobili da montare ogni volta, come accade per le strutture stagionali degli stabilimenti turistici classici; inoltre evita lo spreco di costruire una casa completamente coibentata e attrezzata ad affrontare disabitata due stagioni intere, senza offrire a chi passa nella cattiva stagione alcun vantaggio, nonostante la propria esistenza. Si tratta di un progetto che riflette sui limiti della temporaneità e della durata, sulla relazione fra interno ed esterno, pubblico e privato. La scelta appropriata del materiale di questa copertura, che in definitiva è il senso di tutto il progetto, appare evidente: serve un materiale molto leggero, duttile, resistente, indeformabile, che non richieda alcuna manutenzione dopo la messa in opera e nelle fasi di esercizio, durevole e resistente alla dilatazione termica e al carico dinamico dovuto sia al vento che al movimento stesso del manufatto. I telai e le strutture portanti saranno in acciaio zincato preverniciato, per garantire le prestazioni di massima leggerezza e resistenza. Inoltre saranno da evitare tutti gli altri metalli per proteggere il manto di rivestimento da effetti di erosione provocati dalle differenze di potenziale. I pannelli di tamponamento esterno saranno montati su telai di alluminio all’intradosso, con perline di poliuretano espanso che lo renderanno traslucido, isolando e permettendo il passaggio della luce. Eventuali parti trasparenti saranno chiuse da un telo montato nell’intradosso in moduli a pacchetto contenuti nel solaio di copertura.

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PIANTA | 1:50

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PIANTA E SEZIONE | 1:50

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PIANTA ORDITURA | 1:50

La lega di zinco, rame e titanio prodotta da zintek® appare come la soluzione ideale, tanto per la finitura di copertura che per il sistema semplice, ma efficace, sintetico e elegante delle gronde interne, dei sistemi di lattoneria che devono garantire chiusura pur restando aperti. Inoltre la leggerezza, la duttilità, la resistenza e l’indeformabilità di questo materiale esprimono e caratterizzano bene il significato di un oggetto che si può adattare a qualsiasi situazione, che porta al limite espressivo il significato di un tetto. Inoltre questa scelta esprime con decisione la valorizzazione di un prodotto di gamma alta, capace di esprimere attenzione per la sostenibilità in tutte le fasi della sua produzione, non deperibile, completamente riciclabile, legato per identità e autodefinizione al mondo della sostenibilità ambientale in architettura, alla cura dei luoghi e del territorio in cui opera.

DETTAGLIO DEL CAMPIONE ZINTEK®

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Il nodo problematico per le infiltrazioni d’acqua è quello dove la parte mobile della copertura incontra la parte fissa, che protegge il blocco centrale dei servizi.Per riuscire a chiudere un tetto che si muove servono dei giunti aperti che però riescano a portare l’acqua verso l’esterno.