Schede Trasparenza Lm-41 Medicina e Chirurgia UNIPA

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LM-41 – Corso di Laurea in medicina e Chirurgia Palermo – IPPOCRATE – A.A 2009/10 DM 270 MATERIA SSD CFU Ippocrate - Docente I ANNO I sem Chimica e Propedeutica Biochimica BIO/10 6 PROF. A. BONO Fisica FIS/07 6 PROF. M. BRAI Metodologie medico scientifiche e comunicazione Ing-inf/05 MED/01 MED/25 3 3 1 PROF. S. VITABILE Prof. D. MATRANGA PROF. D. LA BARBERA Inglese L-LIN/12 6 PROF. T. CANZIANI I ANNO II sem Biologia e genetica BIO/13 6 4 PROF. R. ALESSANDRO PROF. DOLCEMASCOLO Anatomia Umana BIO/16 6 PROF. E. FARINA Biochimica BIO/10 7 PROF. M LAURICELLA Istologia ed Embriologia BIO/17 7 PROF. V. TESSITORE II ANNO I sem. Anatomia Umana BIO/16 5 5 PROF. G. ZUMMO PROF. F. CAPPELLO Biochimica BIO/10 7 PROF. G. TESORIERE II ANNO I sem. Fisiologia Umana BIO/09 6 PROF. R. FILECCIA Microbiologia MED/07 7 PROF. A. GIAMMANCO Immunologia MED/04 6 PROF.F. DIELI III ANNO I sem. Fisiologia Umana BIO/09 6 6 PROF. N. BELLUARDO PROF.G. FERRARO Patologia Generale MED/04 4 4 PROF. C. CARUSO PROF. G. CANDORE III ANNO II sem. Fisiopatologia clinica MED/09 MED/18 3 3 PROF. G. PARRINELLO PROF. G. VETRI Farmacologia BIO/14 5 4 PROF.N. D’ALESSANDRO PROF. R. SANGUEDOLCE IV ANNO I sem. Metodologia Clinica MED/09 MED/18 3 3 PROF. G. CAIMI PROF. C. SCIUME’ Patologia Sistematica I MED/10 MED/11 3 3 PROF. M.SPATAFORA PROF. S. NOVO Patologia Sistematica II MED/12 MED/15 3 3 PROF.A. CRAXI’ PROF.S. SIRAGUSA Patologia Sistematica III MED/13 MED/14 MED/16 3 2 2 PROF. M. DONATELLI PROF. M. LI VECCHI PROF. G. TRIOLO IV ANNO II sem. Medicina di laboratorio BIO/12 MED/05 MED/07 2 2 2 PROF. M. CIACCIO PROF.D. LIO PROF.A. CHIARINI

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LM-41 – Corso di Laurea in medicina e Chirurgia Palermo – IPPOCRATE – A.A 2009/10 DM 270

MATERIA SSD CFU Ippocrate - Docente

I ANNO I sem Chimica e Propedeutica

Biochimica BIO/10 6 PROF. A. BONO

Fisica FIS/07 6 PROF. M. BRAI Metodologie medico

scientifiche e comunicazione

Ing-inf/05 MED/01 MED/25

3 3 1

PROF. S. VITABILE Prof. D. MATRANGA PROF. D. LA BARBERA

Inglese L-LIN/12 6 PROF. T. CANZIANI I ANNO II sem

Biologia e genetica BIO/13 6 4

PROF. R. ALESSANDRO PROF. DOLCEMASCOLO

Anatomia Umana BIO/16 6 PROF. E. FARINA Biochimica BIO/10 7 PROF. M LAURICELLA

Istologia ed Embriologia BIO/17 7 PROF. V. TESSITORE II ANNO I sem.

Anatomia Umana BIO/16 5 5

PROF. G. ZUMMO PROF. F. CAPPELLO

Biochimica BIO/10 7 PROF. G. TESORIERE II ANNO I sem.

Fisiologia Umana BIO/09 6 PROF. R. FILECCIA Microbiologia MED/07 7 PROF. A. GIAMMANCO Immunologia MED/04 6 PROF.F. DIELI

III ANNO I sem.

Fisiologia Umana BIO/09 6 6

PROF. N. BELLUARDO PROF.G. FERRARO

Patologia Generale MED/04 4 4

PROF. C. CARUSO PROF. G. CANDORE

III ANNO II sem.

Fisiopatologia clinica MED/09 MED/18

3 3

PROF. G. PARRINELLO PROF. G. VETRI

Farmacologia BIO/14 5 4

PROF.N. D’ALESSANDRO PROF. R. SANGUEDOLCE

IV ANNO I sem.

Metodologia Clinica MED/09 MED/18

3 3

PROF. G. CAIMI PROF. C. SCIUME’

Patologia Sistematica I MED/10 MED/11

3 3

PROF. M.SPATAFORA PROF. S. NOVO

Patologia Sistematica II MED/12 MED/15

3 3

PROF.A. CRAXI’ PROF.S. SIRAGUSA

Patologia Sistematica III MED/13 MED/14 MED/16

3 2 2

PROF. M. DONATELLI PROF. M. LI VECCHI PROF. G. TRIOLO

IV ANNO II sem.

Medicina di laboratorio BIO/12 MED/05 MED/07

2 2 2

PROF. M. CIACCIO PROF.D. LIO PROF.A. CHIARINI

Patologia Sistematica IV MED/18

MED/22-23 MED/24

2 2 2

PROF. G. DI VITA PROF. G. RUVOLO PROF. R. ASCOLI

Diagnostica per Immagini

MED/36 5 PROF. G. BRANCATELLI

Anatomia Patologica MED/08 7 PROF. F. ARAGONA V ANNO I sem.

Anatomia Patologica MED/08 8 PROF. RM. TOMASINO Neurologia MED/26 6 PROF. G. SAVETTIERI Psichiatria MED/25 5 PROF. S. FASULLO

Igiene e Medicina del Lavoro

MED/42 MED/44

6 3

PROF.A FIRENZE PROF. D. PICCIOTTO

V ANNO II sem. Dermatologia e Malattie

Infettive MED/17 MED/35

3 3

PROF. L. TITONE PROF. M. ARICO’

Malattie app. locomotore, fisiatria e

chir. plastica

MED/19 MED/33 MED/34

3 3 3

PROF. A. CORDOVA PROF. U. MARTORANA PROF. G. LETIZIA

Chirurgia Generale MED/18 4 PROF. G. DIANA

Medicina Interna MED/09 MED/49

MED/09(geriatria)

4 2 3

PROF. G. RINI PROF. S. BUSCEMI PROF. R. SCAGLIONE

Oncologia Clinica MED/06 MED/18

3 3

PROF. S. PALMERI PROF. G. PANTUSO

Malattie degli Organi di Senso

MED/28 MED/30 MED/31

2 2 2

PROF. P. MESSINA PROF. G. LODATO PROF. G. CUPIDO

VI ANNO I sem.

Emergenze medico-chirurgiche

MED/41 MED/09 MED/18

3 2 2

PROF. A SANSONE PROF. S. PATERNA PROF. C. DI BERNARDO

Medicina Legale , Bioetica e Storia della

medicina

MED/43 MED/02

3 2

PROF. A. ARGO PROF. R. MALTA

Ostetricia e Ginecologia MED/40 5 PROF. A. PERINO Pediatria MED/38 6 PROF. G. CORSELLO

Chirurgia Generale MED/18 4 PROF. G. MODICA

Medicina Interna MED/09

M-EDF/01 4 2

PROF. G. CERASOLA PROF. D. DI RAIMONDO

1 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chimica e Propedeutica biochimica TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Struttura,funzione e metabolismo delle molecole

di interesse biologico CODICE INSEGNAMENTO 01857 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI uno SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Antonino Bono Ordinario di Biochimica Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Primo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula A – plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta e orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedì,martedì,mercoledì e giovedì ore 10-12

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì e mercoledì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro comportamento chimico-fisico. Conoscere e comprendere gli aspetti generali della struttura e delle proprietà dei composti organici e delle macromolecole di interesse biologico. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite ed avere la capacità di comprendere i meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita. Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica . Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA ORE FRONTALI

60 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA 1. CALCOLI E MISURE: Introduzione, Metodo Scientifico, Materia,

Sistemi di misura, Principali unità di misura, Accuratezza, Precisione, Errori, Espressioni significative e Notazioni Scientifiche, Cifre significative nei Calcoli.

2. ATOMI E MOLECOLE: Introduzione, Tavola Periodica, Configurazioni Elettroniche, Livelli e Sottolivelli energetici, Regola dell’ottetto, Orbitali, Riempimento elettronico, Proprietà periodiche.

3. FORZE INTERMOLECOLARI: , Composti ionici, Composti Covalenti, Ioni Poliatomici, Nomenclature, Geometria della molecole, Polarità, Tipi di forze esistenti fra i composti ionici e polari, Legame ad idrogeno.

4. REAZIONI CHIMICHE: Bilanciamento delle equazioni, Classificazione delle reazioni chimiche, Numero di ossidazione e Reazioni Redox, Altre classi di reazioni, Equazioni ioniche, Rapporti ponderali, Reagenti limitanti.

5. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale, Stato Solido, Stato Liquido, Stato Gassoso,Cambiamenti di stato.

6. SOLUZIONI E COLLOIDI: Solubilità, Modi di esprimere la concentrazione, Stechiometria delle soluzioni, Soluzioni Acquose, Proprietà Colligative, Osmosi, Tensione di Vapore, Colloidi, Dialisi.

7. VELOCITA’ DI REAZIONE ED EQUILIBRIO CHIMICO: Termodinamica, Cinetica, Catalisi, Equilibrio chimico, Principio di Le Chatelier.

8. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base, Acidi e Basi e loro proprietà, Forza degli equilibri acido base, pH e pOH, Sali ed loro Idrolisi,Titolazioni (cenni), Tamponi e tamponi biologici.

9. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione, Principali tipi di Radiazioni, Tempo di dimezzamento, Fissione e Fusione, principali usi degli isotopi radioattivi, Applicazioni Mediche, Sicurezza in campo radiativo

10. ALCANI: Carbonio, Formule, Strutture ed Isomeri, Alcani e nomenclatura, Cicloalcani, Fonti e reazioni, Alogenuri alchilici

11. IDROCARBURI INSATURI: Proprietà, Alcheni e Nomenclatura, Alchini e Nomenclatura, Isomeri Geometrici, Reazioni degli Alcheni, Idrocarburi Aromatici.

12. COMPOSTI ORGANICI E MOLECOLE BIOLOGICHE: Alcoli, Fenoli ed Eteri, Aldeidi e Chetoni, Acidi carbossilici e loro derivati, Esteri ed Anidridi di importanza biologica, Ammine ed Ammidi, Carboidrati, Lipidi, Proteine, Enzimi, Acidi Nucleici, Nutrizione ed Energia per la vita, Metabolismo dei Carboidrati, Metabolismo dei Lipidi, Metabolismo degli Amminoacidi, Fluidi biologici.

13. APPROFONDIMENTI Principali correlazioni metaboliche La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà da un punto di vista quantitativo alcuni argomenti trattati a lezione ( soluzioni , pH e pOH, soluzioni tampone ,osmosi, idrolisi)

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTI:Kotz e Purcell Chimica EdiSES

Brown Chimica Organica EdiSES

2 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisica TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate degli organi e

apparati umani CODICE INSEGNAMENTO 03245 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI uno SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/07 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Maria Brai Professore Ordinario (Fisica Applicata) Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Primo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula A – plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed Esercitazioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta con test a risposte multiple e

successiva Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Martedì,mercoledì, giovedì e venerdì ore 08-10

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Mercoledì, dalle ore 15:00 alle ore 17:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo, della termodinamica e della fluidodinamica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la tecnica strumentale più adatta per la misura di un parametro fisiologico. Saper valutare l’accuratezza della misura di un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno alla base di certi meccanismi fisiologici. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO FISICA

ORE FRONTALI Ore 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

INTRODUZIONE AL CORSO Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi di Unità di Misura, Equazioni dimensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori. Somma e Differenza di vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre significative. Cenni di teoria degli errori

CINEMATICA Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto rettilineo uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e diagrammi orari. Cenni sul moto circolare uniforme.

DINAMICA I Principio della Dinamica. Definizione di massa, II Principio della Dinamica. Tipi di forze: forza peso, forza elastica, forza di attrito statico e dinamico. Moto di un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio della Dinamica. Quantità di Moto, Conservazione della Quantità di moto. Lavoro di una forza, Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze conservative, Teorema di conservazione dell’energia. Urti in una dimensione. Cenni sugli urti in due dimensioni.

FLUIDI Grandezze fisiche della Fluidodinamica: pressione e densità. Fluidi Ideali: Legge di Stevino, Principio di Archimede, Principio dei Vasi Comunicanti. Dinamica dei Fluidi Ideali: Legge di Leonardo. Teorema di Bernoulli. Fluidi Reali: Viscosità, Legge di Poiseuville, Resistenza idrodinamica. Dinamica dei Fluidi Reali: cenni sul moto laminare e turbolento. Trasporto in regime viscoso: Legge di Stokes, Velocità di Eritrosedimentazione. Forze di Coesione e Tensione Superficiale. Fenomeni di Capillarità. Membrane Elastiche e Legge di Laplace, Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio, Semplici applicazioni al sistema cardiocircolatorio.

TERMODINAMICA Grandezze fisiche della Termodinamica: Temperatura e Calore. Cenni sui Calori specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna e I Principio della Termodinamica. Dilatazione termica dei solidi e liquidi. Calorimetria. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni ai gas perfetti. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Kelvin. Rendimento delle macchine termiche. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Clausius. Entropia: definizione e significato fisico. Variazione di Entropia nelle trasformazioni termodinamiche di un gas perfetto e nei cambiamenti di fase. Entropia di un sistema isolato. Potenziali termodinamici. Equilibri di membrana. Potenziale d’azione.

FENOMENI ONDULATORI Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e periodo. Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.

ELETTRICITÀ e MAGNETISMO Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge di Coulomb. Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico. Teorema di Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità di Corrente. La legge di Ohm. Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori. Carica e Scarica di un condensatore. Condensatori in serie ed in parallelo. Campo Magnetico, Legge di Biot-Savart. Forza di Lorentz. Cenni sul Teorema

del flusso magnetico e sul Teorema della circuitazione magnetica. Cenni sui fenomeni di Induzione.

ELETTROMAGNETISMO Campo elettromagnetico. Equazioni di Maxwell. Onde elettromagnetiche. Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori di radiazione elettromagnetica. Cenni di Ottica.

Ore 24 ESERCITAZIONI

Uso del calcolo per la risoluzione di semplici problemi di Fisica Applicata allo studio della Medicina. Le attività teorico-pratiche si svolgeranno alternativamente alle ore di attività didattiche formali anche nelle ore pomeridiane, per un totale di circa 24 ore.

TESTI CONSIGLIATI

Borsa, D. Scannicchio Fisica con applicazioni in biologia e medicina Edizioni Unicopli, Milano R.A. Serway Principi di Fisica EdiSES, Napoli E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano Fondamenti di Fisica EdiSES, Napoli D.C. Giancoli Fisica Casa Editrice Ambrosiana, Milano D. Halliday, R. Resnick, J. Walker Fondamenti di Fisica Casa Editrice Ambrosiana, Milano R. C. Davidson Metodi matematici per un corso introduttivo di fisica EdiSES, Napoli M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno Interazione Radiazione Materia e Cenni di Radioprotezione

3 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia-Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologie medico scientifiche e comunicazione

TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la formazione del

medico CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/01; ING-INF/05; MED/25 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Domenica Matranga Ricercatore Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Salvatore Vitabile Ricercatore Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Daniele La Barbera Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 7 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

105

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

70

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO I SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Complesso Didattico Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Test a risposte multiple TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

come da calendario redatto dal Presidente del cdL

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedi 12-13.30 Modulo di Statistica Martedi 9-10 Modulo di Informatica

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere e comprendere le basi del metodo statistico e le tecnologie per la gestione dell’informazione in ambito medico-sanitario. Essere in grado di utilizzare metodi statistici e strumenti informatici per l’analisi e la gestione dei dati clinici, sanitari e sociali Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali.

Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario. Saper gestire e analizzare un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva analisi e miglioramento. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il corso si propone di introdurre la metodologia statistica indirizzando la conoscenza al genere di problemi che si incontrano più frequentemente nella letteratura biomedica. In particolare, dopo avere presentato i concetti di base della statistica descrittiva, sono introdotti la teoria della probabilità, il campionamento statistico e gli aspetti relativi alla inferenza statistica con applicazioni all’ambito medico-sanitario. MODULO MODULO DI STATISTICA MEDICA ORE FRONTALI

20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA • Concetti elementari: Caratteri statistici qualitativi e quantitativi. Caratteri

discreti e continui. Classificazione dei caratteri secondo la scala di misura: scala nominale, ordinale, intervallare, a rapporti

• Presentazione dei dati: Distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche

• Misure di tendenza centrale e di variabilità • Disegno di uno studio • Elementi di calcolo delle Probabilità. Curva di Gauss e distribuzione

Binomiale • Distribuzioni di campionamento • La stima statistica • Verifica delle ipotesi • Cenni sulla relazione tra variabili qualitative

10 ESERCITAZIONI

• Esercitazioni su dati di fonte amministrativa e di fonte Istat • Esercitazioni relativi all’uso di stimatori e test statistici su dati clinici

TESTI CONSIGLIATI

Libri di testo Daniel W.W., Biostatistica, Edizione EdiSES M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica, Ed. Idelson-Gnocchi, Napoli P.B. Lantieri, G. Ravera, D. Risso. Statistica Medica per le professioni sanitarie. Seconda edizione. McGraw-Hill Altri testi di approfondimento D. Piccolo, Statistica per le decisioni, IL MULINO Colton, Statistica Medica, PICCIN S.A. Glantz, Statistica per discipline biomediche, McGraw Hill

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO La conoscenza dei principi fondamentali del funzionamento dei sistemi informatici e la relativa capacità d'uso costituiscono l'obiettivo principale del modulo. Il modulo propone quindi un

percorso introduttivo sui sistemi informatici, prendendo come paradigma il Personal Computer, per poi approfondire l'uso dei principali strumenti per la produttività individuale nell'ambito sanitario: il foglio elettronico e le basi di dati. MODULO MODULO DI INFORMATICA ORE FRONTALI

20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA • Informatica e algoritmi. • Rappresentazione dell'informazione. • Algoritmi e Programmi. • Le infrastrutture hardware: architettura dei calcolatori. • Le infrastrutture software: sistema operativo, software applicativo. • Le infrastrutture di rete: reti di calcolatori, Internet e World Wide

Web. • Introduzione ai fogli elettronici di calcolo e alle basi di dati

10 ESERCITAZIONI

• Le Applicazioni. Il Foglio elettronico: definizione di una dieta. • Le Applicazioni. Le basi di dati: definizione e gestione di una cartella

clinica. TESTI

CONSIGLIATI Libri di testo : SC: D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari; Introduzione ai sistemi informatici 4/ed, McGraw-Hill. EX: A. Brogi, A. Martinelli, V. Gervasi, P. Manghi, A. Fabrizio, G. Pacini; Il foglio elettronico per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill. DB: P. Manghi, A. Brogi, V. Gervasi, A. Martinelli, G. Fiorentino, A. P: Pala; Le basi di Dati per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill. Libri di consultazione: GL: J.G. Glenn; Informatica – Una panoramica generale, Pearson - Education Italia. Dispense integrative e lucidi proposti dal docente

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E

PROGRAMMA

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

4 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Istologia ed Embriologia TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Morfologia umana CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI Bio17 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Vincenzo Tessitore Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 7 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

105

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

70

PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO 1° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Da stabilire

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattica frontale; esercitazioni; MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI 2° SEMESTRE CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

da stabilire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

lunedi ore 10-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della definizione e interpretazione critica delle conoscenze morfologiche. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Conoscere le caratteristiche principali strutturali ed ultrastrutturali delle cellule e dei tessuti in relazione alla loro specifica attività e derivazione embriologica. Autonomia di giudizio Verranno proposti agli studenti questionari di valutazione del livello di apprendimento, che consentiranno loro di verificare le conoscenze acquisite sulle tematiche oggetto di studio, al fine di colmare tempestivamente eventuali lacune. Abilità comunicative Essere in grado di descrivere ed illustrare attraverso specifica terminologia le caratteristiche fondamentali, l'organizzazione strutturale e ultrastrutturale delle cellule e dei tessuti, correlati alla loro specifica funzione. Capacità di apprendimento Acquisire la capacità di integrazione dei dati derivanti dallo studio della morfologia delle cellule e

dei tessuti e delle relative correlazioni tra struttura e funzione, quale indispensabile bagaglio culturale per la futura comprensione della fisiologia e della fisiopatologia degli organi e degli apparati dell’organismo umano. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare, alla organizzazione dei quattro tessuti principali; conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello sviluppo embriofetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti molecolari che indirizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale. MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO:

C.I. Istologia ed Embriologia ORE

FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

PROGRAMMA 60 A. ISTOLOGIA

1/I. MEZZI DI INDAGINE E METODI Cenni storici della Istologia e i suoi metodi di studio: i primi mezzi di indagini fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’ (meccanostruttura) del microscopio ottico. Limiti del microscopio luce. La diffrazione della luce e dischi di Hairy. Ampiezza dell'area circolare visiva. Il microscopio a fluorescenza. Il microscopio in contrasto di fase. Il microscopio polarizzatore. Il microscopio elettronico: struttura base del microscopio elettronico. Potere risolutivo teorico e reale. Il microscopio a scansione. Laser Pressure Catapulting. Generalità sulle colture cellulari. Cenni di Citologia esfoliativa. Tecniche di allestimento dei preparati istologici: dalla fissazione alla inclusione. Freezing-drying. Artefatti. I coloranti: classificazioni. Proprietà dei coloranti; fattori che influenzano l'attività dei coloranti. Teorie sul meccanismo delle colorazioni. Tecniche di allestimento delle sezioni: microtomo, ultramicrotomo, criostato. Colorazioni elettroniche: ombreggiatura, colorazione negativa. Le centrifughe: la separazione degli organuli per centrifugazione. I metodi istochimici e citochimici: tecniche istochimiche generali. Metodi sulla localizzazione istochimica delle proteine, dei lipidi e dei glicidi. La rivelazione istochimica delle fosfatasi e delle perossidasi. Immunoistochimica: applicazione della rivelazione delle perossidasi alle tecniche immunoistochimiche. Autoistoradiografia: metodo per apposizione, metodo di rivestimento delle sezioni con emulsione liquida. 2/I. CITOLOGIA La dottrina cellulare. Note di bioevoluzionismo: FC, LCAC, Sincizi e plasmodi. La differenziazione delle cellule. Architettura generale della morfologia cellulare. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula: cenni sui componenti inorganici ed organici. Il metabolismo cellulare e le manifestazioni vitali del protoplasma. La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula: l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della membrana plasmatica; le differenziazioni morfo-funzionali plasmalemmatiche. I dispositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e funzioni del reticolo endoplasmatico, mitocondri, lisosomi, microbodies, perossisomi complesso del Golgi. La caratterizzazione sovramolecolare dei costituenti cellulari: il Citoscheletro. 3/I. ISTOLOGIA

Tessuti. Organi. Sistemi. Classificazione dei tessuti. I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli epiteli: epiteli di rivestimento, sensoriali, secernenti. Le unità cellulari secernenti, le ghiandole esocrine, le ghiandole endocrine (classificazione ed organizzazione strutturale). Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. Il sistema neuroendocrino diffuso. I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali. Le cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e funzionali. Il mesenchima. I tessuti connettivi; i tessuti cartilaginei; i tessuti ossei; il sangue, i tessuti e gli organi emopoietici. I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio, tessuto muscolare striato somatico, tessuto muscolare striato cardiaco. Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e metodi di indagine. Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni; forma dei neuroni; classificazioni; struttura ed ultrastruttura dei componenti del neurone (la membrana del neurone, il pirenoforo, la sostanza tigroide, neurotubuli e neurofilamenti, i dendriti, il neurite, la fibra nervosa). Modalità di connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e periferiche. Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e distribuzione topografica (aminergici, colinergici, aminoacidergici, purinergici, peptidergici). Nevroglia: generalità. Glia del Sistema Nervoso Centrale: ependima, macroglia, oligodendroglia, microglia, pituiciti, cellule di Müller, gliociti di Bergmann. Glia del Sistema Nervoso Periferico. B. EMBRIOLOGIA 1/E. GENERALITA’ Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. Le varie tappe dello sviluppo embrionale, misure embrio-fetali. Anatomia embrio-fetale: descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto. La determinazione ed il differenziamento del sesso: il differenziamento delle gonadi. Le cellule germinali primordiali. Lo sviluppo della gonade maschile e femminile. Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali. Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il didimo, l' epididimo, il tubulo seminifero e le cellule di Leydig. Le vie spermatiche. Il controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili. Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la follicologenesi pre-postpuberale; le tube uterine; l'utero; la vagina. Il controllo neurormonale delle funzioni gonadali femminili. La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. Le cellule della linea seminale. Gli spermatogoni. Gli spermatociti. Gli spermatidi. La spermioistogenesi. Lo spermatozoo. Spermatozoi anomali. La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico, uterino e vaginale. 2/E. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI La fecondazione: significato della fecondazione. Il tragitto degli spermatozoi attraverso le vie genitali maschili. Maturazione e motilità degli spermatozoi. L'emissione degli spermatozoi. Lo sperma o seme. La capacitazione degli spermatozoi. Vitalità degli spermatozoi. Tragitto e vitalità dell'ovocito.

Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale, la penetrazione dello spermatozoo nell' ovocellula, l'attivazione dell' ovocito, la reazione corticale. Formazione dello zigote. La fecondazione in vitro: informazioni generali. La segmentazione: dalla morula alla blastula. Tipi di uovo. Tipi di segmentazione. La segmentazione nei mammiferi placentali. Programmazione dello sviluppo. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da parte di programmi genetici materni. Passaggio dal programma materno a quello embrionale. Controllo del programma embrionale di sviluppo. Blastogenesi (Annidamento e Reazione deciduale). La gastrulazione: il significato della gastrulazione. La gastrulazione nei mammiferi placentali. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi. Foglietti embrionali. Coordinamento citoscheletrico e segnali intercellulari nel corso della gastrulazione. La neurulazione: significato ed impegno organizzativo. 3/E.MORFOGENESI E ISTOGENESI Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori endogeni ed esogeni, i. primaria e secondaria, interazioni, organizzatori), Determinazione, Morfogeni, Stem Cells. La prima settimana dello sviluppo (la segmentazione). La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). La quarta settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). Dalla quinta alla trentottesima settimana di sviluppo. Istogenesi. L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Derivati ectodermici. Derivati entodermici. Derivati mesodermici. Gli annessi embrionali: introduzione. Gli annessi embrionali nei mammiferi placentali. Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo. 4/E.ORGANOGENESI Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale, dell' Apparato Respiratorio e Cardiovascolare (emopoiesi), dell' Apparato Gastroenterico e dell' Apparato Urogenitale.

10 ESERCITAZIONI Osservazione al microscopio ottico dei principali tessuti. Descrizione delle varie fasi che caratterizzano l’allestimento di un preparato istologico

TESTI CONSIGLIATI

• AA.VV. CITOLOGIA E ISTOLOGIA FUNZIONALE – Edi Ermes, Milano 2005.

• AA.VV. CITOLOGIA E ISTOLOGIA UMANA – Idelson – Gnocchi, Napoli 2003.

• Rosati e Colombo ISTOLOGIA – Edi Ermes, Milano 2001 • Barbieri e Carinci EMBRIOLOGIA – Ambrosiana, Milano 2001. • Th. W. Sadler EMBRIOLOGIA MEDICA di Langman – Masson,

Milano 2004

5 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Biologia e Genetica TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la formazione del

medico CODICE INSEGNAMENTO 01616 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO13 DOCENTE RESPONSABILE MODULO DI BIOLOGIA

Riccardo Alessandro Professore Associato Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO MODULO DI GENETICA

Giuseppe Dolcemascolo Ricercatore Università di Palermo

CFU 10 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15 x CFU (150 totali)

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

100

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO I SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula A - Complesso didattico di Via Parlavecchio

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ex cathedra, attività guidate, seminari MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE N° 2 prove in itinere seguite da prova

certificativa; in alternativa Prova scritta e Prova orale;

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da Lunedì a Venerdì dalle 8.15 alle 10

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. R. Alessandro: Lunedì dalle 15 alle 17, Dipt. Biopat. e Met. Biomed.,Via Divisi 83; Prof. Giuseppe Dolcemascolo: Mercoledì dalle 16.30 alle 18.30, Dipt. Biopat. e Met. Biomed.,Via Divisi 83

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione - Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline della Biologia e della Genetica; - conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità con cui i caratteri ereditari vengono trasmessi alle generazioni; - conoscere e comprendere le basi genetiche di alcune patologie umane di rilievo o di quelle più comuni o di elevata incidenza nel territorio.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di distinguere, organizzare ed applicare, in autonomia:

- le conoscenze dei processi biologici di base delle cellule e degli organismi; - le leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari nelle specie viventi; - le principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.

Autonomia di giudizio Essere in grado di valutare ed integrare, in maniera autonoma:

- le conoscenze acquisite in biologia e genetica nello studio degli organismi ed in particolare dell’uomo;

- -le implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla base della vita delle cellule.

Abilità comunicative Capacità di comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i processi della biologia e della genetica. Capacità di apprendimento Capacità di utilizzare correttamente la bibliografia scientifica specifica del settore per un continuo aggiornamento delle conoscenze in campo biomedico. Capacità di apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i successivi corsi di insegnamento del curriculum per la laurea in Medicina e Chirurgia. ANNOTAZIONI SPECIFICHE Considerata la peculiarità dei “corsi integrati” e la sostanziale, profonda interconnessione dei contenuti culturali dei due moduli in cui si articola il Corso Integrato di Biologia e Genetica, tanto che molti contenuti potrebbero essere attribuiti indifferentemente all’uno o all’altro dei moduli, risulta didatticamente efficiente ed ottimale, per il raggiungimento degli obiettivi e per un migliore profitto degli studenti, che i docenti integrino effettivamente le loro attività di insegnamento. A tale scopo i docenti, a prescindere dalla titolarità dei moduli, fermo restando il carico orario loro assegnato, si potranno anche alternare durante l’iter formativo, in funzione della sequenza dei contenuti e delle specifiche competenze dei medesimi docenti. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi; Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi; Conoscere i processi che regolano la espressione dei geni. MODULO BIOLOGIA ORE FRONTALI

60 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –

OBIETTIVI SPECIFICI Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il funzionamento di una cellula eucariotica; Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche; Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi. Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e negli eucarioti; Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione genica, del differenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo. Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie tecnologie biomediche

PROGRAMMA

Metodo sperimentale e osservazionale. Teoria cellulare; Principi di classificazione degli organismi viventi; Cenni sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali macromolecole biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole biologiche. Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali. Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli acidi nucleici. Composizione e struttura degli acidi nucleici; Replicazione del DNA. Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli organismi viventi. Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale. Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali del materiale cromatinico: Struttura geni. RNA messaggero, ribosomiale e di trasferimento: strutture e funzioni. Codice genetico e sue proprietà. “Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e biogenesi dei ribosomi; Splicing differenziale dell'RNA. “Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti. Regolazione dell'attività genica nei procarioti; Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Principali meccanismi della regolazione della trascrizione nell’organismo differenziato ed in via di differenziamento; Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare, Totipotenza nucleare e Clonazione organismica; “Piani” di sviluppo e geni omeotici. Significato e meccanismi generali dell’apoptosi. Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e quantità di DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche;

TESTI

CONSIGLIATI "BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. EdiSES, 2008 "BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed. Zanichelli, 2009 "BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE " G. Karp, Ed. EdiSES, 2008 LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE , SCIENCE, BIOLOGICAL REVIEWS , Articoli vari

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere i processi e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari MODULO GENETICA ORE FRONTALI

40 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

OBIETTIVI SPECIFICI Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità e variabilità dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi. Identificare le modalità di trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità della loro comparsa nella progenie; Confrontare le modalità di trasmissione dei caratteri.

Stabilire la probabilità di fenotipizzazione di caratteri ereditari. Comprendere i meccanismi della ereditarietà anche nella specie umana; Individuare nell’uomo l’ereditarietà di caratteri normali e mutati e distinguerne l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’individuo, nel rapporto tra genotipo ed ambiente. Selezionare gli approcci molecolari per lo studio delle patologie ereditarie ed Utilizzare i metodi dell’analisi genetica nella pratica medica Interpretare i risultati di analisi citogenetiche e di indagini molecolari del genoma umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in medicina

PROGRAMMA Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e virus temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei procarioti; Plasmidi ed Episomi. Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica. Crossing-over e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e germinali; Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi di insorgenza delle Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie umane, con l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni cromosomiche, genomiche e loro origine. Metodi di analisi del gene, Endonucleasi di restrizione, Vettori di geni ; Sintesi e Clonazione del cDNA; Utilizzazione di banche genomiche di cDNA; Reazione Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA. Uso dei polimorfismi del DNA nella diagnosi prenatale e in medicina legale; Utilizzo di banche dati e altre risorse bioinformatiche. Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploidia e sessualità. Mendel ed i suoi esperimenti. Eredità intermedia, Valutazione del concetto mendeliano di "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri associati;. Modelli di trasmissione di caratteri ereditari nella specie umana; Comparazione tra caratteri mono- e poligenici; Fenotipi codominanti; Deficienze enzimatiche ereditarie ed Eterogeneità genetica a più loci; Eterogeneità allelica; Eredità citoplasmatica; Distinzione tra patologie genetiche ed ereditarie. Eredità di caratteri quantitativi e polifattoriali; Allelia multipla; Epistasi. La determinazione del sesso nelle specie animali e nell’uomo; Eredità associata al sesso: diaginica in Drosophila e nella specie umana; dosaggio genico e Lyonizzazione; Eredità olandrica specie umana. Variabilità dell'espressione genica; Espressività e Penetranza, incidenza dei fattori ambientali; Genetica di popolazioni. Cariotipo umano: Bandeggiatura dei cromosomi; Tecniche di ibridazione in situ (FISH); Terminologia internazionale per la rappresentazione del cariotipo. Rappresentazione grafica formale dei genotipi. Studio di alberi genealogici. Consultorio genetico e diagnosi prenatale: la probabilità in genetica umana e nell'analisi degli alberi genealogici per la prognosi genetica. Applicazioni della Genetica in Medicina: tecnologie molecolari per la diagnosi; uso dei polimorfismi associati alle mutazioni per la diagnosi molecolare di patologie genetiche; esempi forensi.

TESTI CONSIGLIATI

"BIOLO GIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. EdiSES, 2008 "EREDITA’:PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA GENETICA UMANA" M.R.. Cummings, Ed. EdiSES, 2004 LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE , SCIENCE, BIOLOGICAL REVIEWS , Articoli vari

6 FACOLTÀ Medicina e Chirurgia ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO Anatomia Umana TIPO DI ATTIVITÀ base AMBITO DISCIPLINARE Morfologia umana CODICE INSEGNAMENTO 01286 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI

BIO/16

LINGUA Italiano - Inglese DOCENTE RESPONSABILE

Giovanni Zummo Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTI DEL CORSO Prof. Giovanni Zummo Prof.ssa Elvira V. Farina Prof. Francesco Cappello

CFU 16 + 2 professionalizzanti NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

240

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

160

PROPEDEUTICITÀ Biologia, Istologia ANNO DI CORSO Primo e Secondo SEDE Aula “E. Nesci” ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA

Lezioni frontali Esercitazioni in aula

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre 1° anno e primo semestre 2° anno CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ZUMMO: Il sistema nervoso centrale e gli organi di senso

(6, 8, 13,15, 20, 22, 27, 29 ottobre – 3, 5, 10, 12, 17, 19, 24, 26 novembre – 1, 3, 10 dicembre)

FARINA: Polmone pleura – Parete addomino-pelvica – Canale alimentare

5, 9, 12, 16, 19, 23, 26,30 ottobre – 6, 9, 13, novembre)

CAPPELLO: Fegato e pancreas – Rene e vie urinarie – Organi della riproduzione maschili –

Organi della riproduzione femminile (16, 19, 23, 27, 30 novembre – 4, 7, 11, 14, 15, 17, 18 dicembre)

ATTIVITA’ PROFESSIONALIZZANTE

14 ottobre Neurocranio e meningi 21 ottobre Cuore Zummo 28 ottobre Struttura molecolare del polmone (I) 4 novembre La rete informatica in Anatomia macroscopica Cappello 11 novembre La rete informatica in Anatomia microscopica (I) Cappello 18 novembre Anatomia per immagini del S.N.C. 25 novembre Anatomia per immagini del canale alimentare Farina 2 dicembre La mammella (I) Zummo 9 dicembre Sistema diottrico dell’occhio 16 dicembre Storia dell’Anatomia palermitana Zummo

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. G. Zummo Martedì, Giovedì ore 10-12, Mercoledì ore 17-19 Prof. E. Farina Lunedì, Mercoledì, Venerdì ore 10-12 Prof. F. Cappello Lunedì ore 15-17 - Martedì, Giovedì ore 12-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione di tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e loro distribuzione topografica. Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli di organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità generale, i sistemi motori. Gli organi di senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le modificazioni determinate dall’evoluzione dell’età Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi dell’immagine più attuali e tradizionali. Capacità di esaminare e di produrre diagnosi d’organo attraverso lo studio della struttura microscopica. Autonomia di giudizio Essere in grado di valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello studio della distribuzione degli organi. Abilità comunicative Capacità di descrivere e commentare i risultati degli studi topografici e clinici e di relazionarsi con i colleghi. Capacità d’apprendimento Capacità di aggiornamento mediante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità di proseguire compiutamente gli studi medici, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso. OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivo del corso è fornire le basi anatomiche organogenetiche, sistematiche e topografiche sia macroscopiche che microscopiche, e le principali modificazioni dell’aging indispensabili per giovani che intraprendono gli studi medici. Obiettivo principale è raggiungere la capacità di ragionamento clinico-diagnostico, utilizzando anche gli strumenti metodologici dell’evidence based medicine 1° anno 2° semestre

ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI 2 Generalità – Terminologia anatomica 10 Anatomia generale e sistematica 8 Il sistema locomotore 8 Anatomia del collo e del torace 16 Cuore, vasi e pericardio 16 Vie aeree, polmoni e pleure 2° anno 1° semestre 5 Midollo osseo, timo, linfonodo, malt, milza 8 Anatomia della parete addominale e cavità addominopelvica 14 Canale alimentare 7 Fegato e pancreas 8 Rene e vie urinifere 4 Organi riproduttivi maschili 6 Organi riproduttivi femminili 4 Anatomia della testa compreso lo sviluppo dello stomodeo 8 Midollo spinale, nervi spinale e meningi spinali 8 Encefalo, meningi encefaliche e nervi cranici 6 Vie della sensibilità generale 8 Vie della motilità somatica e viscerale 4 Occhio, annessi oculari e vie ottiche 4 Orecchio e vie acustiche 6 Anatomia topografica degli arti ESERCITAZIONI

30 Osteoartrologia, anatomia settoria, anatomia microscopica TESTI

CONSIGLIATI Anatomia del Gray – Le basi anatomiche della pratica clinica – Elsevier 2009 Martini F.H., Timmonds M.J., Tallitsch R.B.: Anatomia Umana Edises – 2009 Netter: Atlanta di Anatomia Umana - Elsevier-Masson Barr’s Il sistema Nervoso dell’Uomo - Edises Farina F. (a cura di): Anatomia dell’apparato locomotore - Edises

7 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

MEDICINA E CHIRURGIA, IPPOCRATE Sede formativa di Palermo

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO BIOCHIMICA TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e metabolismo delle

molecole d'interesse biologico CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10 DOCENTE RESPONSABILE

GIOVANNI TESORIERE Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

MARIANNA LAURICELLA Ricercatore Confermato Università degli Studi di Palermo

CFU 14 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

210 (15 x 14 CFU)

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

140

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica ANNO DI CORSO I e II SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula A, plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Verifica orale (I anno)

Esame finale Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (I anno)

Primo semestre (II anno) CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

I anno, II semestre: Lunedì,martedì,mercoledì, giovedì e venerdì ore 10-11. II anno, I semestre: Lunedì,martedì,mercoledì, giovedì ore 10-12.

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Tutti i giorni per appuntamento.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche. Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci di applicare le conoscenze acquisite allo studio delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum di studi. Dovrebbero anche essere in grado di formulare giudizi personali sulle possibili cause e di proporre

possibili soluzioni per problemi medici aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente disponibili, mostrandosi anche in grado di ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e di analizzarla con spirito critico. Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le molecole di interesse biologico ed i processi metabolici che le riguardano. Conoscere e comprendere la modalità d’azione degli enzimi, le basi della loro regolazione e della catalisi, le basi della bioenergetica. MODULO 1 BIOCHIMICA I ORE FRONTALI

70 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Meccanismi di trasduzione del segnale Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e difterica. Sistema dei fosfoinositidi. Sistema Ca++-calmodulina. GMP ciclico (cGMP). Guanilato ciclasi di membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi (NOS). Processo della visione. Vitamina A. Trasducina. Trasporto di membrana Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori di glucosio (GLUT). Simporto Na+-glucosio. ATPasi Na+/K+-dipendente. ATPasi Ca++-dipendente. Altri sistemi di trasporto per il calcio. Cromoproteine leganti ossigeno Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto dell’anidride carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina. Carbossiemoglobina. Emoglobine atipiche. Emoglobinopatie. Enzimi Generalità. Meccanismo di catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità. Isoenzimi. Enzimi costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: nfluenza della concentrazione del substrato; influenza della concentrazione dell’enzima; influenza di temperatura e pH. Costante di Michaelis-Menten. Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi di Monod e di Koshland. Meccanismi di inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in Medicina. ACE-inibitori. Antifolici. Aspirina. Regolazione dell’attività enzimatica. Regolazione allosterica. Modifiche covalenti: fosforilazione, ADP-ribosilazione. PARP. Conversione di zimogeni in enzimi attivi. Metabolismo dei glucidi Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e glucochinasi. Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi. Glicolisi in presenza ed assenza di ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo di Cori. Trasferimento degli equivalenti riducenti dal citoplasma ai mitocondri mediante i sistemi pendolari: sistema fosfodiossiacetone/glicerolo-3-fosfato; sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo di Krebs. Ciclo dei pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del fruttosio. Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani. Metabolismo dei lipidi Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino. Recettori per LDL. Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione metabolica degli acidi grassi. Trasporto degli acili attraverso la membrana

interna dei mitocondri: funzione della carnicina. �-ossidazione degli acidi grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi. Biosintesi degli acidi grassi. Metabolismo dei trigliceridi. Metabolismo dei fosfolipidi. Metabolismo del colesterolo. Metabolismo degli amminoacidi Amminoacidi essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoacidi. Transaminazione. Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del glutammato. Sintesi e demolizione della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo dell’urea. Metabolismo della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina. Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e funzione. Fosforilazione ossidativa Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP sintetasi. Fosforilazione a livello del substrato. Vitamine Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed idrosolubili. Vitamine B1, B6 e B12. Acidi folici. Metabolismo dell’unità monocarboniosa. Metabolismo dei nucleotidi Biosintesi dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Biosintesi dell’acido timidilico. Sintesi dei nucleotidi per recupero. Catabolismo dei nucleotidi purinici. Alterazioni del metabolismodell’acido urico: iperuricemie.

ESERCITAZIONI

Esercitazioni in laboratorio in piccoli gruppi sulle principali tecniche biochimiche

TESTI CONSIGLIATI

1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche, CEA Ambrosiana

2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin 3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi 4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill 5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb

Ed. 6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003,

Zanichelli 7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger,

Zanichelli 8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere la biochimica sistematica umana con particolari riferimenti alla neurochimica e all’ormonologia. Conoscere gli aspetti biochimici delle più gravi e comuni patologie umane per una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in medicina.

MODULO 2° BIOCHIMICA II

ORE FRONTALI 70

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Aspetti di Biochimica cellulare Chaperones molecolari. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine. Vie secretorie. Meccanismi di degradazione delle proteine: proteasoma. Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Fattori di crescita. Recettori per fattori di crescita. P21Ras. Cascata delle MAP chinasi. Fattori di trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni oncosoppressori. pRb e ciclo cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter factors”. Fattori angiogenetici ed antiangiogenetici. Apoptosi Recettori di morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e sfingomielinasi. Via intrinseca dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri nell’apoptosi. Neurochimica Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo amminoacidico. Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA. Barriera ematoencefalica. Metabolismo dei nucleotidi. Trasporto assonale. Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipidi complessi: ruolo nella neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il sodio ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche nicotiniche. Sinapsi colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato. Recettori per il GABA. Recettori per le catecolammine. Serotonina. Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve e lungo termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo di Parkinson. Morbo di Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia. Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione arteriosa Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi di riassorbimento. Variazioni di volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia renale. Riassorbimento del glucosio, degli amminoacidi e dei bicarbonato. Ciclo del �-glutammile. Amminoacidurie. Produzione di bicarbonato e di ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; �- e �-bloccanti. Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed angiotensina. Sintesi e degradazione delle catecolammine. Aspetti biochimici della funzione epatica Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e chetolisi. Acidi e Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Acidi colici nella digestione dei lipidi e particelle di emulsione; micelle miste. Produzione di bilirubina. Produzione di bilirubina-diglucuronide. Ittero emolitico ed ittero da stasi. Reazioni di detossificazione: reazioni di idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoacidi, solfato attivo ed acido glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit della gluconeogenesi, incremento della sintesi di acidi grassi. Sangue Metabolismo dell’eritrocita. Formazione di acido 2,3-bisfosfoglicerico. Metaemoglobina redattasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine plasmatiche. Conversione della protrombina in trombina. Vitamina K.

Fibrinogeno. Aspetti biochimici della funzione muscolare Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e cardiaca. Astine. Miosine. Tropomiosina. Contrazione muscolare. Fibre di tipo I e II. Contrazione delle fibre muscolari lisce. Biochimica del tubo gastroenterico Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione di pepsina. Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici. Digestione delle proteine. Digestione dei glucidi. Ormoni Fattori di rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni dell’ipofisi anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo, acromegalia, somatomedine, somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. ACTH: azioni dirette ed indirette. Recettori degli ormoni steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari d’azione. Glucocorticoidi: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria ed immunosoppressiva. Morbo di Addison. Morbo di Cushing. Sintesi degli ormoni tiroidei. Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei. Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3-fosfoinositidi, PKB. Diabete insulino-dipendente e diabete insulino-indipendente. Resistenza all’insulina. Via dei polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi diabetica. Glucagone: effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione. Ormoni sessuali: fattore di rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo stimolante (FSH) e luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni. Ciclo sessuale femminile. Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone. Calcitonina. Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglandine, prostacicline, endoperossidi e trombossani

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche, CEA Ambrosiana 2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin 3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi 4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill 5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed. 6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003, Zanichelli 7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli 8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli

8 FACOLTÀ ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Lingua Inglese TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Inglese scientifico e abilità linguistiche,

informatiche e relazionali, pedagogia medica, tecnologie avanzate e a distanza di informazione e comunicazione

CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI L-LIN\12 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Tatiana Canziani Ricercatore di Lingua e Traduzione Inglese Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Secondo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula A – plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

mercoledì ore 8.00-12.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado di leggere, comprendere e scrivere un breve testo di ambito medico-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione all’ambito terminologico medico specialistico.. Essere in grado di impostare una conversazione semplice con il paziente al fine di raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Lingua Inglese

ORE FRONTALI 60 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

• English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale dei sostantivi regolari, irregolari e di derivazione greca e latina; Il genitivo sassone;I numeri cardinali; I numeri ordinali; La data; L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni di tempo e di stato in luogo;Gli avverbi di frequenza e la loro posizione nei tempi semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni seguite dal gerundio; Lo stile nominale: la nominalizzazione in Medical English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione del discorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerundio; Il presente progressivoIl simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese) Il present perfect (costruzione ed uso – differenze nell’uso tra simple past e present perfect): Il condizionale presente; Il periodo ipotetico di tipo 0 Il perfect conditional; Il past perfect; Il periodo ipotetico di tipo I, II, III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal verbs; la forma passiva

• Medical English � Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico medico

relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono denominate e difficoltà di traduzione; Asking about personal details and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/ Disability: differenze nell’uso; Human body and human organs: Uso dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie; I prefissi Fore-, Hind- in ambito medico; Blood e derivati relativi nell’ambito medico;Asking about pain: location, duration and type of pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle sindromi;Medical acronyms: aspetti linguistici e differenze tra la lingua Italiana e la lingua Inglese

La costruzione del CV in lingua Inglese La comunicazione Medico – paziente in lingua Inglese: On examination: Instructions General health questions concerning: - Medical history - Family History - Cardiology - Paediatrics

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTI:

Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone editore

9 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate di organi, sistemi

e apparati umani CODICE INSEGNAMENTO 03379 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09 DOCENTE RESPONSABILE

Natale Belluardo Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE MODULO 1 Giuseppe Ferraro Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE MODULO 2 Natale Belluardo Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE MODULO 3 Rosaria Fileccia Professore Associato Università di Palermo

CFU 18 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

270

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

180

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica, Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana, Biochimica.

ANNO DI CORSO 2° e 3° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula “Vittorio Zagami”

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in laboratorio

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°

anno CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. N. Belluardo Lunedi-Venerdì 15-18 Prof. G. Ferraro Venerdì 9-11 Prof.ssa R. Fileccia Lunedì-Mercoledì 9.30-12.30

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. Conoscere l’integrazione delle funzioni dalle organiche a quelle psichiche degli organi negli apparati. Conoscere i meccanismi principali di regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati nell’esecuzione di compiti specifici. Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere l’interpretazione dei principali parametri fisiologici dell’uomo sano. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare e respiratorio MODULO FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1 ORE FRONTALI

60 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane biologiche Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i meccanismi di trasduzione di varie forme di energia Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili Generalità sull’attività riflessa Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca definendo la gittata sistolica e la gittata cardiaca Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione arteriosa Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a mercurio (Riva Rocci) Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato delle onde normali nell'ECG Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio idro-elettrolitico Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue: eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli capillari e le loro peculiarità d'organo Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfatico Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle strutture che vi sovrintendono Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare. Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione della funzione respiratoria Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità

respiratoria Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività respiratoria Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività fisica La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI

CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni degli apparati renale, gastro-enterico ed endocrino MODULO FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2 ORE FRONTALI

60 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi di formazione dell'urina: filtrazione glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed escrezione Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio attraverso il rene Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico, della volemia e della pressione arteriosa Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione Illustrare le funzioni del canale alimentare: motilità, secrezione, digestione, assorbimento e spiegare i meccanismi fisiologici del loro espletamento Indicare i meccanismi di regolazione delle funzioni intestinali operati dal s.n.c., dal sistema nervoso enterico e dagli ormoni gastrointestinali Descrivere la motilità dell'intestino colon-retto ed il riflesso della defecazione Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi ed alimenti Descrivere le funzioni tipiche ed il ruolo esercitato dal fegato nella nutrizione e nel metabolismo intermedio Descrivere i meccanismi della termoregolazione Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione di messaggi funzionali specifici Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari, nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse

ipotalamo-ipofisario Illustrare il controllo ormonale della glicemia Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo esercitato in essi dalle paratiroidi Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-ipofisari, ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della midollare surrenale, ormoni gonadici maschili e femminili La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI

CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo. MODULO

FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3

ORE FRONTALI 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente ortosimpatica e parasimpatica Indicare le funzioni della glia Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della sua circolazione Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua modulazione, meccanismi di integrazione sinaptica, liberazione dei neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori. Manipolazione della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. I neuropeptidi. Definire il concetto di plasticità sinaptica, indicare i fattori neurotrofici e sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'udito e della fonazione Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità visiva Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti rifrattometrici Illustrare l'esame audiometrico Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica,

dolorifica, propriocettiva) e viscerale Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa, ruolo degli interneuroni Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo Tono muscolare e sua regolazione Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e riflessi tonici labirintici e cervicali. Locomozione. Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via cortico-spinale) e funzioni motorie Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo motorio Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel controllo dell'attività motoria Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base implicati nel controllo dell'attività motoria Oculomozione Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e patologici dell’elettroencefalogramma Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema limbico e le funzioni omeostatiche dell'ipotalamo Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno, linguaggio, memoria Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psico-endocrinologico. La differenziazione sessuale del sistema nervoso Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle increzioni ormonali Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare Fornire il razionale dell’elettromiografia La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI

CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

10 Microbiologia

11 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Immunologia TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Struttura,funzione e metabolismo delle molecole

di interesse biologico CODICE INSEGNAMENTO 03839 ARTICOLAZIONE IN MODULI No NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Francesco Dieli Professore Ordinario di Immunologa Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Secondo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Magna - Dipartimento di Biopatologia e Metodologie Biomediche, Sezione di Patologia Generale, Corso Tukory 211. Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed attività teorico-pratiche in aula ed in laboratorio.

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta in itinere e prova orale finale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì, ore 9,30-11,00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì, Martedì e Mercoledì ore 12-13.

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i meccanismi cellulari e molecolari fondamentali della risposta immunitaria, ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi e nelle reazioni immunopatogene. Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica . Discutere ed utilizzare i principali meccanismi di funzionamento del Sistema Immune in condizioni fisiologiche e/o patologiche, discutere casi clinici per le loro implicazioni immunologiche ed essere a conoscenza dei metodi ed approcci sperimentali per lo studio del sistema immune. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO IMMUNOLOGIA ORE FRONTALI

60 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA - Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria. Recettori di homing. - Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili molecolari. Il sistema del complemento (attivazione, funzioni. recettori e proteine di controllo). - La fagocitosi. - Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene. - Il complesso maggiore di istocompatibilità. MHC classico e non classico - I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR), funzioni. Popolazioni di linfociti T (CD4, CD8, DN, NKT, γδ). - I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene (BCR), funzioni. I linfociti B1. - Gli anticorpi: struttura, funzioni, interazioni con cellule e fattori dell’immunità innata e acquisita. Gli FcR. - Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione, funzione effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione della produzione anticorpale. - Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e chemochine. Uso terapeutico delle citochine. - I linfociti Natural Killer. - La tolleranza immunologica. L’autoimmunità. - Le immunodeficienze congenite: sindrome di De George, agammaglobulinemia di Bruton, ipogammaglobulinemia variabile comune, deficit selettivo di IgA, ipogammaglobulinemia con iper-IgM, SCID, deficit congeniti dei fagociti, deficit congeniti del complemento. - Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS. Caratteristiche generali, proteine e recettori cellulari dell’ HIV. Il ciclo replicativo dell’ HIV. I meccanismi patogenetici dell’AIDS. - Risposta immune agli agenti infettivi (virus, batteri, funghi, elminti). - I vaccini. - La classificazione delle reazioni immunopatogene. L’ipersensibilita’ I tipo e asma bronchiale. Le reazioni immunopatogene di II tipo, test di Coombs diretto e indiretto. Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Le reazioni di IV tipo: ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina, la tubercolosi. - Immunologia dei trapianti. Alloreattività e rigetto. Ruolo dei linfociti NK nel trapianto di midollo osseo. - Immunologia dei tumori. - Il laboratorio di immunologia: tecniche imnmunologiche, modalità di studio dei linfociti T e B. Principali clusters di differenziazione (CD). Modalità di studio della fagocitosi.

ESERCITAZIONI La attività didattica teorico-pratica consisterà nella dimostrazione, a piccoli gruppi di studenti, delle principali tecniche immunologiche di laboratorio, applicate allo studio della medicina sperimentale e della diagnostica.

TESTI CONSIGLIATI

- IMMUNOLOGIA. D. Male - J. Brostoff - B.D. Roth. Ed. Elsevier (2007). - IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE. A.K. Abbas, A.H. Lichtman, S. Pillai. Ed. Elsevier (2008). - Kuby IMMUNOLOGIA. R.A. Goldsby, T.J. Kindt, B.A. Osborne. Ed. UTET (2001). - IMMUNOBIOLOGIA. C.A. Janeway - P. Travers - M. Walport. Piccin-Nuova Libraria Ed. (2006). - IMMUNOLOGIA. P. Parham. Ed. Zanichelli (2001). - IMMUNOLOGIA. I. Roitt, P.I. Delves. Ed. Delfino (2003). - IMMUNOLOGIA. R. Coico - G. Sunshine - E. Benjamini. Ed. Edises (2005). Inoltre si raccomanda di utilizzare il materiale didattico (diapositive in formato Power Point) scaricabile gratuitamente dal sito di Nature Reviews in immunology, all’indirizzo Web: http://www.nature.com/nri.

12 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia generale TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Patologia generale e molecolare,

immunopatologia, fisiopatologia generale, microbiologia e parassitologia

CODICE INSEGNAMENTO 05547 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI due SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED04 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Modulo di Biopatologia Prof. Calogero Caruso Ordinario di Patologia generale Università di Palermo

DOCENTECOINVOLTO (MODULO 2)

Modulo di Immunopatologia Prof. Giuseppina Candore Aggregato di Patologia generale Università di Palermo

CFU 8 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

120

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

80

PROPEDEUTICITÀ Microbiologia, Immunologia ANNO DI CORSO Terzo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Magna – Sez. Patologia Generale Dip. Biopatologia e Metodologie Biomediche Corso Tukory 211

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta e orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedì,martedì,mercoledì, giovedì e venerdì ore 8.30-10.00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Calogero Caruso Lunedì -Mercoledì – Venerdì ore 13-15 Tel. 091-6555911 [email protected] Prof. Giuseppina Candore Lunedì -Mercoledì – Venerdì ore 12-14 Tel. 091-6555931 [email protected]

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione degli strumenti per la comprensione dei meccanismi etiopatogenetici e fisiopatologici della malattia. Capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di questa disciplina. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere ed applicare gli strumenti conoscitivi ed il rigore metodologico della Patologia generale per il razionale esercizio di qualsiasi attività connessa direttamente ed indirettamente alla tutela della salute. Autonomia di giudizio Essere in grado di sapere valutare in maniera autonoma i risultati di studi volti a chiarire i meccanismi etiopatogenetici e fisiopatologici delle malattie Abilità comunicative Capacità di spiegare, in maniera semplice, immediata ed esaustiva le conoscenze acquisite nonché di sapersi interfacciare con i colleghi, il personale sanitario, il singolo paziente ed i familiari di riferimento. Capacità d’apprendimento Capacità di aggiornamento tramite la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie della disciplina in oggetto. Capacità di partecipare, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, alle iniziative di aggiornamento continuo nell’ambito professionale . OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO INTEGRATO DI PATOLOGIA GENERALE Acquisizione delle competenze necessarie per comprendere i meccanismi etiopatogenetici e fisiopatologici delle malattie e delle alterazioni delle strutture, delle funzioni e dei meccanismi di controllo a vari livelli di integrazione. MODULO 1 BIOPATOLOGIA ORE FRONTALI

40 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA Il concetto di malattia e di noxa patogena. Il concetto di malattia nella

medicina prescientifica e nella medicina sperimentale (la malattia come rottura dell’equilibrio omeostatico). Evidence based medicine (EBM). Il concetto di malattia nella medicina evoluzionistica: cause prossime e cause remote. Etiologia, patogenesi e fisiopatologia: le basi anatomo-funzionali delle malattie. Omeostasi, riserva funzionale e scompenso. Risposte cellulari agli stimoli dannosi. Atrofia, iperplasia, ipertrofia, metaplasia. Il danno cellulare; cause e meccanismi; risposta subcellulare al danno; accumuli intracellulari e calcificazione patologica. I radicali liberi e lo stress ossidativo. Il danno irreversibile: necrosi e morte cellulare programmata. La senescenza cellulare. Biologia dell’invecchiamento e della longevità. Meccanismi dell’invecchiamento; genetica della longevità. L’immunosenescenza. Le malattie infiammatorie correlate all’età: l’aterosclerosi e la malattia d’Alzheimer. Fisiopatologia dell’aterosclerosi e della malattia di Alzheimer: fattori genetici e fattori ambientali. L’Apo-E. La placca aterosclerotica stabile ed instabile: ischemia, trombosi, embolia ed infarto. La placca senile e la placca aterosclerotica: assonanze e dissonanze.

La classificazione dei tumori: generalità. Classificazione istologica, il TNM. Epidemiologia dei tumori. Storia Naturale del Tumore; iniziazione, promozione, progressione. Differenziazione, cancerogenesi e sviluppo tumorale. Microambiente ed interazioni cellulari: molecole di adesione cellula-cellula e cellula-matrice. Comunicazioni intercellulari. Meccanismi di controllo della crescita neoplastica. Ormoni e recettori: struttura, interazioni e

attività trascrizionale. Fattori di crescita, recettori di membrana e trasduzione del segnale. Morte cellulare programmata (apoptosi): aspetti morfologici e biomolecolari, meccanismi di regolazione. Oncogeni ed Oncosoppressori. Virus e tumori: v-onc e c-onc. Proto-oncogeni ed oncogeni: meccanismi di attivazione. Geni oncosoppressori e ciclo cellulare. Eventi genetici nella cancerogenesi colorettale. Ciclo cellulare e cancro. Fasi e durata del ciclo. Cicline e chinasi ciclino-dipendenti. Reclutamento in ciclo. Punti di restrizione. Cancerogenesi ed alterazioni del ciclo. Cancerogenesi chimica e fisica. Tipi di danno al genoma. Instabilità, danno genetico e meccanismi di riparazione. Familiarità e tumori. Cellule staminali e cancerogenesi. Cellule staminali embrionali, fetali e adulte. Comunicazioni intercellulari, differenziazione e cellule staminali. La progressione tumorale. Invasività e metastasi. Neo-angiogenesi. Sistema immunitario e cancro. Immunosorveglianza e cancerogenesi. Basi teoriche dell’immunoterapia. Infiammazione e cancro: risposte locali e sistemiche. Studi diagnostici e prognostici: studi di follow-up. Principi di terapia: basi biologiche delle terapie correnti, combinate e in adiuvante. Basi biologiche di terapie innovative.

MODULO 2 IMMUNOPATOLOGIA

ORE FRONTALI 40 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA L’emopoiesi. L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi, morfologia e fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e basofili. La preparazione di strisci di sangue su vetrini. La formula leucocitaria e le sue variazioni: valori normali delle singole popolazioni, meccanismi eziopatogenetici delle variazioni e significato fisiopatologico. Generalità sulla risposta infiammatoria; la risposta immune naturale e specifica: cellule e tessuti dell’immunità innata e della risposta infiammatoria. L’importanza delle barriere. I recettori del sistema immunitario innato e dell’infiammazione: recettori per peptidi formilati; recettori lectinici (recettore per il mannosio); recettori “scavanger”; recettori di membrana e citoplasmatici per i patogeni (CD14, Recettori Toll-like, Proteine NLR). Le citochine pro-infiammatorie e le chemochine; le citochine emopoietiche e gli interferoni. Le cellule dell’infiammazione. La risposta infiammatoria locale e sistemica. L’angioflogosi: modificazioni vascolari. Iperemia infiammatoria e non infiammatoria. I mediatori cellulari e di fase fluida: mediatori preformati e neoformati. Le ciclo-ossigenasi e gli altri enzimi coinvolti nella genesi dei mediatori. Generalità sui farmaci anti-infiammatori. Le molecole di adesione e la migrazione cellulare; la fagocitosi. I tipi di essudato ed i vari modelli di infiammazione; il LPS e gli altri tipi di noxae infiammatorie: i meccanismi di innesco della risposta infiammatoria. L’infiammazione cronica: cause, caratteristiche morfologiche; cellule dell’infiammazione cronica. I granulomi, eziopatogenesi e classificazione. Le malattie granulomatose polmonari. Riparazione mediante guarigione, cicatrizzazione e fibrosi. Il tessuto di granulazione e la guarigione delle ferite. I processi riparativi come causa di malattia: la cirrosi. La flogosi immune e le reazioni di ipersensibilità di I, II, III e IV tipo. La flogosi allergica e l’Asma Bronchiale. Le malattie da immunocomplessi e le glomerulonefriti. Autoimmunità: classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia delle malattie autoimmuni; l’Artrite Reumatoide. Associazione tra HLA e malattie: significato biologico e clinico. Le metodiche di determinazione delle proteine sieriche e la fisiopatologia

delle proteine sieriche. Le albumine e la classificazione degli edemi. Le globuline e le proteine di fase acuta: le proteine del complemento, le pentrassine lunghe e corte, le antiproteasi, le proteine di trasporto, le immunoglobuline. I deficit del complemento: l’angioedema ereditario. Le proteine della coagulazione e l’Emostasi: la loro interrelazione con il processo infiammatorio. Le proteine di fase acuta nel monitoraggio dei processi infiammatori: la VES, le modificazione del tracciato elettroforetico ed i metodi quantitativi di dosaggio delle proteine sieriche. Il deficit di α1-antitripsina e l’enfisema. L’amiloidosi: classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia. La malattia da Prioni. Fisiopatologia della temperatura corporea: la febbre e le ipertermie non febbrili. Pirogeni e criogeni. Tipi di febbre e significato fisiopatologico. La pirina e la febbre mediterranea familiare. Gli altri effetti centrali delle risposte di fase acuta; gli effetti ipotalamici delle citochine: il comportamento malattia (anoressia, apatia, astenia, sonnolenza) ed il suo significato teleonomico. L’attivazione dell’asse ipotalamico-ipofisario nello stress e nella risposta infiammatoria: i glucocorticoidi e le risposte infiammatorie. Definizione e meccanismi generali dei vari tipi di shock. Lo shock endotossinico e da superantigeni: eziopatogenesi e fisiopatologia; il fenomeno di Sanarelli-Shwartzman. Effetti metabolici delle citochine: la cachessia. La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in laboratorio sulla preparazione e lettura di strisci di sangue su vetrini.

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT; PDF DI ARTICOLI � TESTI: � C. CARUSO - FISIOPATOLOGIA DELLA FLOGOSI – MEDICAL

BOOKS, 1997 � G. MAJNO, I. JORIS - CELLULE, TESSUTI E MALATTIA-

PRINCIPI DI PATOLOGIA GENERALE - 2 ED. CEA, 2009 � C.CARUSO, G.CANDORE, G.COLONNA-ROMANO –

BIOPATOLOGIA DELL’INVECCHIAMENTO – MEDICAL BOOKS (IN PREPARAZIONE)

13 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Ippocrate CORSO INTEGRATO Fisiopatologia Clinica TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,

propedeutica clinica e sistematica medico-chirurgica

CODICE INSEGNAMENTO 10544 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09 – MED18 DOCENTE RESPONSABILE MODULO 1

Prof. Giuseppe Vetri Professore Associato Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO MODULO 2

Prof. Gaspare Parrinello Professore Associato Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana e Patologia Generale ANNO DI CORSO III SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

lunedì e giovedì dalle ore 11 alle ore 13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o biochimiche, relative alle patologie di interesse medico e chirurgico e la loro correlazione con i sintomi. Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla salute dell’individuo. Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali. Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse medico. Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie.

MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA ORE FRONTALI

30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Conoscere i concetti di salute e malattia; di etiologia e patogenesi; Conoscere Cause e meccanismi di formazione dell'edema e dell'ascite Conoscere Perdite di liquido gastro intestinale: vomito e diarrea Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base di origine metabolica e respiratoria Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della ipertermia Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione essenziale Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione arteriosa secondaria Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni piastriniche e della cascata di attivazione della coagulazione Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici dell’Aterosclerosi Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad aterosclerosi (IMA, Ictus, AOP) Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili di Anemia Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche complesse a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste, diabete mellito) Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle paratiroidi Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

HARRISON PRINCIPI DI MEDICINA INTERNA PONTIERI PATOLOGIA GENERALE 2: FISIOPATOLOGIA TEODORI TRATTATO ITALIANO DI MEDICINA INTERNA ED. SEU

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse chirurgico. Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie.

MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle ulcere, delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle ferite e del processo di cicatrizzazione. Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: disordini motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la disfagia Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica. Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: diarrea e stipsi. Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano: ragade, emorroidi, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza. Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione intestinale, emorragie digestive, peritoniti. Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri chirurgici Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

GALLONE-GALLIERA CHIRURGIA ED. AMBROSIANA COLOMBO TRATTATO DI CHIRURGIA ED. MINERVA MEDICA SABISTON TEXTBOOK OF SURGERY: LE BASI BIOLOGICHE DELLA MODERNA PRATICA CHIRURGICA. ELSEVIER SAUNDERS

14 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina di Laboratorio TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina di Laboratorio e Diagnostica Integrata CODICE INSEGNAMENTO 04987 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07, BIO/12, MED/05 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Alfredo Chiarini Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Marcello Ciaccio Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Prof. Domenico Lio Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia Generale ANNO DI CORSO IV SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì e Mercoledì, ore 10-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza. Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.

Autonomia di giudizio Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi. Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. Abilità comunicative Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta. Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche. Capacità di apprendimento Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA Obiettivi dell’Insegnamento di Biochimica Clinica sono quelli di consentire allo studente l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono di valutare criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa ottenibili in relazione alle condizioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità di esami o analisi speciali ed avere la capacità di accedere al dato biochimico clinico come strumento diagnostico. In particolare: � conoscenza dei principali esami di laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e

fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento. � interpretazione critica dei risultati di laboratorio in relazione ai fattori di incertezza della

misura e di variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità diagnostica delle indagini di laboratorio, esemplificazione delle forme corrette di refertazione.

� informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in Biochimica Clinica.

� corretto uso dei tests nei procedimenti di screening, di diagnosi di stadiazione e fasi terapeutiche delle malattie.

� appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e biologici indotti dal fatto patologico.

� acquisizione di una corretta capacità di programmazione/prescrizione dei tests in rapporto all’ipotesi diagnostica o fase di monitoraggio della malattia.

MODULO Biochimica Clinica

ORE FRONTALI 20

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Gli esami di laboratorio: definizione, tipologia, modalità di richiesta. Le unità di misura. La sicurezza in laboratorio. Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali

biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici. Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali di

laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbidimetria, nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi, immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con anticorpi monoclinali, isoelettrofocalizzazione, cromatografia, radioimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso, microscopia clinica, spettrometria di massa, HPLC, tecnologie di biochimica molecolare mediante DNA ricombinante, analizzatori multipli, spettroscopia di risonanza magnetica, PET).

Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche. La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo di qualità dei dati. La variabilità biologica intraindividuale e interindividuale, i valori di

riferimento, nomenclatura e refertazione. La sensibilità e la specificità clinica, la predittività diagnostica dei dati di

laboratorio. Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche

analitiche, l’automazione in biochimica clinica. Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio di Biochimica Clinica. Enzimologia Clinica: Profili d’organo e di tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,

Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi, Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.

Metabolismo glicidico: La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;

Modificazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica; Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, C-peptide plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico, determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico glucidico, curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia, piruvicemia, dislipidemie nel diabetico, alterazioni urinarie nel diabetico).

Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e dismetabolici. Metabolismo lipidico: Acidi grassi. Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceridi, Fosfolipidi. Lipoproteine. Dislipidemie. Ipercolesterolemie. Aterosclerosi e Malattie cardiovascolari. Metabolismo proteico: Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici dell’Insufficienza Renale. Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici del Coma

epatico. Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici.

Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie. Sistema Endocrino: Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e

accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione, ACTH, TSH, e relativi test funzionali.

Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone, Somatostatina.

Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali. Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e

dell’Ipofunzione surrenalica. Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroidismi, delle Tireotossicosi e

degli Ipotiroidismi. Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e

delle Malattie della differenziazione sessuale. Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo. Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.

Calcemia e sua regolazione. Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica. Diagnostica biochimico clinica dei fattori di regolazione della pressione

arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoidi. Alterazioni biochimico cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.

Diagnostica biochimico clinica dei disordini dell’equilibrio acido-base e idro-salino. Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.

Infarto del Miocardio: fattori di rischio; modificazioni biochimiche nell’area infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori di danno miocardio.

Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato. Diagnostica biochimico clinica degli Itteri. Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino. Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica. Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme. Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del

tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni. La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia

neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici di neoplasia.

Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica. Diagnostica di laboratorio delle Malattie genetiche acquisite. Diagnostica di laboratorio delle Malattie Muscolari. Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche. Aspetti biochimico clinici del dolore. Biochimica Clinica del liquido cefalorachidiano. Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico. Biologia molecolare clinica: Tecniche diagnostiche a livello di DNA delle

principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Studio delle mutazioni del DNA mediante analisi diretta e indiretta (polimorfismi di restrizione). Tecnica PCR (reazione di polimerizzazione a catena) per l’amplificazione di sequenze anomale di DNA.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-Gnocchi Editori, 2007.

G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani: Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.

L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006. W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in Medicina Clinica. Mc Graw-

Hill, 1997. B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore: Medicina

di Laboratorio. UTET, 1996. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi di laboratorio Attuare misure di autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici. MODULO Microbiologia Clinica ORE FRONTALI 20

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura, coltura dell'espettorato e di altri materiali biologici) Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi di sangue per valutazioni sierodiagnostiche, determinazioni di antigenemia e ricerche parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di campioni di feci per indagini parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con tecniche bio-molecolari Eseguire tampone tonsillare Eseguire tampone vaginale e cervicale Eseguire prelievo cervicale mediante uso di brush Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta di secreto prostatico o urine di primo gitto per diagnosi di prostatite Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza diretta ed indiretta ed elencarne le utilizzazioni biomediche con specifico riferimento alla microbiologia clinica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura" ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche di sequenziamento genico ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Assistere alla preparazione di campioni per l'esecuzione di indagini microbiologiche tradizionali Assistere al funzionamento di sistemi automatici di identificazione microbica, di saggio di sensibilità ai farmaci e di incubazione e monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi

Interpretare, ai fini dell'attribuzione di ruolo patogeno, referti relativi ad isolamenti microbici da campioni biologici diversi (sangue, urine, espettorato, ecc.) Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità di esecuzione, e discuterne il ruolo nella scelta di una antibiotico-terapia mirata Conoscere i principali marcatori di resistenza batterica e fungina ai farmaci antimicrobici Conoscere le principali modalità di monitoraggio delle sensibilità virali ai farmaci Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni del SNC Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni delle vie aeree Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni dell'apparato digerente Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni cardio-vascolari Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni oculari Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni in gravidanza Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica di infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis, T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp. Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per il riconoscimento ed il controllo delle infezioni nosocomiali

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-Gnocchi Editori, 2007.

G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani: Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.

L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.

15 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologia Clinica SSD: MED/09 - MED/18

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Medica e Chirurgica CODICE INSEGNAMENTO 34402 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09 - MED/18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Gregorio Caimi Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Carmelo Sciumè Professore Associato Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia Clinica ANNO DI CORSO 4 SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Modulo 1 (Prof. Gregorio Caimi) Aula del Dipartimento di Medicina Interna, Malattie Cardiovascolari e Nefrourologiche Modulo 2 (Prof. Carmelo Sciumè) Aula del Dipartimento di Chirurgia Via Liborio Giuffrè n. 5

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula - attività di tirocinio in reparto di degenza, ambulatori, laboratori.

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Modulo 1 (Prof. G. Caimi) Lunedì dalle 8.00 alle 10.00 Venerdì dalle 11.00 alle 13.00 Modulo 2 (Prof. C. Sciumè) Martedì e Giovedì dalle 10.00 alle 12.00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Modulo 1 (Prof. Gregorio Caimi) Martedì 10.30 -11.30 Dipartimento di Medicina Interna, Malattie Cardiovascolari e Nefrourologiche Modulo 2 (Prof. Carmelo Sciumè) Martedì e giovedì dalle 13.00 alle 14.00 Dipartimento di Discipline Chirurgiche

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Fornire allo studente le competenze necessarie per eseguire un esame clinico corretto. Questo potrà realizzarsi attraverso l’apprendimento: di un corretto ed efficace approccio clinico al paziente; dei metodi per raccolta dell’anamnesi; dei metodi per esecuzione dell’esame obiettivo generale e sistematico; dei metodi per la compilazione di una cartella clinica orientata per problemi; delle corrette indicazioni dell’utilizzo degli esami di laboratorio e strumentali; dell’interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio e strumentali; di un rigoroso metodo di ragionamento diagnostico. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. Essere in grado di presentarsi al paziente con sufficiente correttezza e disinvoltura; comunicare empaticamente con il paziente; comunicare correttamente con le diverse figure del personale sanitario; eseguire un accurato esame obiettivo; distinguere i principali sintomi e segni di normalità e di malattia; utilizzare correttamente ed in modo duttile la terminologia medica; compilare in modo ordinato una cartella clinica orientata per problemi; costruire un logico ragionamento diagnostico; indicare gli esami strumentali appropriati per dirimere quesiti diagnostici per ogni sistema ed apparato; interpretare un referto. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di: • adattare il suo atteggiamento e il suo linguaggio in relazione alle condizioni ambientali

(ambulatorio, luogo di cura, domicilio) ed a quelle del paziente, per la corretta esecuzione dell’anamnesi e dell’esame obiettivo;

• raccogliere con accuratezza le informazioni anamnestiche, identificando i vari sintomi e correlandoli fra loro con criteri fisiopatologici;

• conoscere ed eseguire le manovre semiologiche dei singoli apparati utili alla definizione, attraverso i segni clinici, delle condizioni di salute e/o malattia del paziente;

• interpretare le principali procedure di semeiotica funzionale, utili a completare le informazioni dedotte dell’anamnesi e dall’esame obiettivo;

• elaborare i sintomi, i segni e i dati laboratoristici e strumentali in chiave fisiopatologica ed iniziare il ragionamento clinico-diagnostico;

• applicare ai segni, sintomi e dati diagnostici i principi di probabilità, sensibilità, specificità e valore predittivo.

compilare e aggiornare la cartella clinica, usando la corrente terminologia semeiologica. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 1

METODOLOGIA MEDICA

ORE FRONTALI 25

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Tecnica di raccolta dell’anamnesi ed esame obiettivo generale Anamnesi orientata per affezioni dell’apparato cardiovascolare Ispezione, palpazione e percussione della regione precordiale Identificazione dei focolai di ascoltazione, del ritmo cardiaco, dei toni cardiaci e delle loro variazioni, dei toni aggiunti sistolici e diastolici, dei soffi sistolici e diastolici Esplorazione dei polsi periferici Anamnesi orientata per affezioni dell’apparato respiratorio Ispezione, palpazione e percussione del torace Ascoltazione del torace, con particolare riguardo al murmure vescicolare, al soffio bronchiale, ai rumori accessori bronchiali (ronchi e rantoli), polmonari, pleurici.

Interpretazione della comparsa di una condizione itterica, con particolare riferimento all’ittero non ostruttivo Ricerca dei segni di ipertensione portale e di versamento ascitico Anamnesi orientata per le malattie renali Interpretazione delle caratteristiche fisico-chimiche delle urine e dei caratteri del sedimento urinario Valutazione anamnestica e clinica delle possibili cause di proteinuria (selettiva e non selettiva) Iter diagnostico in presenza di una micro- e di una macroematuria Anamnesi mirata per le alterazioni dell’ipofisi anteriore, del sistema ipotalamo-ipofisario (con particolare riguardo alla produzione di ADH), della funzione tiroidea e paratiroidea, della corteccia surrenalica e della midollare surrenalica Anamnesi orientata per le malattie metaboliche Identificazione dei sintomi e segni di iperglicemia, chetoacidosi ed ipoglicemia Valutazione dei segni indicativi di una dislipidemia Identificazione del quadro clinico dell’artrite gottosa acuta e delle caratteristiche dei tofi gottosi Valutazione degli elementi anamnestici ed obiettivi che depongono per una condizione di anemia o di poliglobulia Identificazione, attraverso anamnesi ed esame obiettivo, del sospetto di affezioni mielo- e linfoproliferative

ESERCITAZIONI

Saranno svolte, sotto la guida di personale strutturato e non (dottorandi), presso reparti clinici del Dipartimento integrato di Medicina Interna, Malattie Cardiovascolari e Nefrourologiche ed avranno lo scopo di rendere agevole, attraverso la corretta indagine anamnestica, l’approccio clinico con il paziente, di redigere sinteticamente proposte di cartelle cliniche orientate, di eseguire l’esame obiettivo generale e/o l’esame obiettivo di organi e apparati, di formulare (e/o di simulare) richieste relative ad indagini di laboratorio, comprese quelle ormonali, microbiologiche, virologiche e parassitologiche, e strumentali (radiologiche, ecografiche, ecc.). Sulla scorta di queste premesse, e tenendo anche conto dell’interpretazione ragionata dei risultati relativi alle indagini richieste, si potrà porre in essere un ragionamento clinico. Quest’ultimo non potrà essere avulso da considerazioni relative alle misure epidemiologiche dei fenomeni sanitari, ai metodi di studio utilizzati in ambito epidemiologico e soprattutto alla fase dell’analisi decisionale.

TESTI CONSIGLIATI

B. Tarquini, Il Nuovo Rasario. Semeiotica e Metodologia medica. Casa Editrice Idelson N. Dioguardi, G.P. Sanna, Moderni aspetti di Semeiotica medica. Società Editrice Universo G. Fradà, G. Fradà, Semeiotica medica nell’adulto e nell’anziano. Piccin R. Nuti, A. Caniggia, Metodologia clinica. Edizioni Minerva Medica

MODULO 2

METODOLOGIA CHIRURGICA

ORE FRONTALI 25

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Introduzione all’uso degli esami strumentali. 2. Semeiotica delle tumefazioni 3. Semeiotica delle stazioni linfatiche. 4. Concetti generali di stadiazione delle malattie. 5. Semeiotica del capo. 6. Semeiotica del collo. 7. Semeiotica ed esami strumentali per lo studio della tiroide. 8. Semeiotica ed esami strumentali per lo studio della mammella. 9. Semeiotica del torace: sintomi e segni di normalità e di alterazione

della parete toracica e dello spazio pleurico, dell’apparato respiratorio, del mediastino.

10. Esami strumentali per lo studio delle strutture e degli organi del torace.

11. Semeiotica del torace: sintomi e segni di normalità e di alterazione del cuore e dei grossi vasi.

12. Semeiotica dell’addome: sintomi e segni di normalità e di alterazione della parete addominale, del cavo peritoneale, degli organi cavi e degli organi parenchimatosi intraperitoneali, dello spazio e degli organi retroperitoneali, della regione retto-anale.

13. Esami strumentali per lo studio degli organi dell’apparato digerente. 14. Semeiotica dei traumatismi.

ESERCITAZIONI

A contatto con il paziente e con casi simulati, presso il reparto; approccio clinico al paziente; metodi per raccolta dell’anamnesi; metodi per esecuzione dell’esame obiettivo generale e sistematico; metodi per la compilazione di una cartella clinica orientata per problemi; corrette indicazioni dell’utilizzo degli esami di laboratorio e strumentali; dell’interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio e strumentali; di un rigoroso metodo di ragionamento diagnostico; metodologia clinica ed epidemiologia; medicina di laboratorio; statistica, epidemiologia ed organizzazione.

TESTI CONSIGLIATI

S. De Franciscis, Semeiotica e metodologia clinica, Idelson-Gnocchi R. Dionigi, Chirurgia, IV edizione, Masson.

16 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica I TIPO DI ATTIVITÀ caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle Malattie degli Apparati

Cardiovascolare e Respiratorio CODICE INSEGNAMENTO 05576 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI Due SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/10 e MED/11 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Salvatore Novo Ordinario di Malattie dell’Apparato Cardiovascolare - Università i Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Mario Spatafora Ricercatore Confermato Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Se stabilite dal Corso di Laurea ANNO DI CORSO Quarto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Stellino – Plesso Aule Nuove - Via Parlavecchio per Lezioni frontali Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’A.O.U. Policlinico “P. Giaccone” e DIMPEFINU presso Ospedale V. Cervello, per le Attività pratiche

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali Esercitazioni pratiche al letto del malato Esercitazioni pratiche nei laboratori

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Come da Calendario del Corso di Laurea

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì e mercoledì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: Acquisire le nozioni di base delle discipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline. Capacità di applicare conoscenza e comprensione:

Capacità di riconoscere le più comuni malattie cardiovascolari e dell’apparato respiratorio e capacità di organizzare in autonomia gli interventi medici specifici. Capacità di dare adeguata risposta ai bisogni del paziente in relazione alla patologia cardiovascolare e dell’apparato respiratorio. Autonomia di giudizio: Essere capace di valutare le implicazioni mediche legate alla patologia cardiologica e dell’apparato respiratorio in esame. Abilità comunicative: Capacità di esporre allo staff medico-infermieristico, al paziente e ai suoi familiari il significato attuale e prognostico della patologia cardiologica e dell’apparato respiratorio in esame. Capacità d’apprendimento: Capacità di aggiornare le proprie conoscenze di cardiologia e dell’apparato respiratorio e delle scienze mediche connesse, consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di questi settori. Capacità di effettuare, utilizzando le conoscenze specifiche acquisite durante il corso. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Acquisizione delle conoscenze sull’epidemiologia, l’etiologia, la patogenesi, la sintomatologia, la diagnosi, la prognosi e la terapia delle patologie dell'Apparato Cardiovascolare di più frequente osservazione nella pratica clinica. Completa il corso l’acquisizione delle conoscenze di alcune tecniche diagnostiche e/o terapeutiche di più comune esecuzione nella pratica cardiovascolare corrente. MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 1

MALATTIE CARDIOVASCOLARI ORE FRONTALI

30 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA 14. EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO DELLE

MALATTIE CARDIOVASCOLARI. CONCETTO DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE GLOBALE: descrivere i fattori di rischio, genetici e ambientali, i modelli epidemiologici che hanno consentito di elaborare il concetto di rischio cardiovascolare globale e gli algoritmi le carte del rischio per valutarlo.

15. RUOLO DELL’ANAMNESI E DELL’ESAME OBBIETTIVO CARDIOVASCOLARE : insegnare l’importanza del raccogliere un’anamnesi cardiologica mirata ed eseguire un esame obiettivo attento dell'apparato cardio-vascolare per porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente con sintomi cardiaci.

16. DALL’ATEROSCLEROSI PRECLINICA ALL’ATEROSCLEROSI CONCLAMATA E ALLE SUE COMPLICANZE D’ORGANO, ASINTOMATICHE E SINTOMATICHE: illustrare i meccanismi patogenetici e fisiopatologici che dall’aterosclerosi preclinica, determinano le conseguenze cliniche della malattia aterosclerotica (distrettuale e sistemica). Indicare cause, morfologia e conseguenze dell’iperplasia intimale. Descrivere le cause dell'aterosclerosi, la morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate.

17. IPERTENSIONE ARTERIOSA PRIMITIVA E SECONDARIA : descrivere l'epidemiologia, la patogenesi, la sintomatologia, le complicanze, la prognosi e la valutazione del rischio cardiovascolare globale, nell'ipertensione arteriosa primitiva. Indicare gli elementi clinici e di laboratorio necessari alla diagnosi differenziale dei diversi tipi di ipertensione secondaria (endocrine, renali, nefrovascolare, etc.).

18. L’ECG NORMALE E LE ALTERAZUIONI FONDAMENTALI NELLE PATOLOGIE CARDIACHE: i ndividuare le componenti dell'ECG normale e indicarne il significato elettrofisiologico. Identificare su tracciati ECG patologici i segni di: aritmia sinusale, aritmia extra-sistolica, tachicardia parossistica sopraventricolare, flutter, fibrillazione atriale, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare, blocchi atrio-ventricolari di differente grado, blocchi di branca destro o sinistro. Identificare i segni di: ingrandimento atriale, ipertrofia ventricolare sx, ipertrofia ventricolare dx, ischemia, lesione e necrosi.

19. DIAGNOSTICA NON INVASIVA CARDIOVASCOLARE: descrivere sommariamente le modalità di esecuzione e fornire le indicazioni diagnostiche delle seguenti indagini strumentali: a) ECG da sforzo al cicloergometro o al treadmill, b) ECG dinamico di 24 ore secondo Holter, c) ecocardiografia con o senza stimolazione farmacologica o fisica ed ecocontrastografia, scintigrafia miocardica perfusionale a riposo e dopo stress fisico o farmacologico, d) coronarografia diagnostica e/o interventistica, e) esami vascolari semplici e complessi (doppler, eco-doppler; tests dinamici).

20. CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA : Descrivere i quadri morfologici della cardiopatia ischemica cronica, la diagnostica non invasiva, le indicazioni alla diagnostica invasiva, i lineamenti di terapia medica e le indicazioni a interveneto di angioplastica o di by-pass A-C.

21. CARDIOPATIA ISCHEMICA ACUTA (SINDROMI CORONARICHE ACUTE): descrivere i quadri morfologici di angina instabile, infarto con sopralivellamento del tratto ST (STEMI) e senza sopralivellamento del tratto ST (NSTEMI). Differenziare dal punto di vista diagnostico, prognostico e terapeutico l'angina da sforzo, l'angina a riposo e di Prinzmetal, le Sindromi Coronariche Acute (angina instabile, STEMI, NSTEMI). Fornire le indicazioni dei diversi tipi di trattamento terapeutico nei pazienti con IMA (STEMI e NSTEMI) in relazione alle caratteristiche cliniche di presentazione (età, sintomatologia pregressa, momento di esordio e tempo trascorso, sintomi clinici ed esami di laboratorio in atto, etc). Fornire le indicazioni per il ricovero di pazienti in terapia intensiva coronarica (UTIC). Discutere le indicazioni del by-pass aortocoronarico e delle varianti di angioplastica (con stent metallico o con stent medicato) in relazione alle condizioni funzionali e angiografiche del circolo coronarico. Indicare le possibili etiopatogenesi dell'aneurisma cardiaco e le sue conseguenze fisiopatologiche con la relativa prognosi.

22. VALVULOPATIE: indicare i substrati morfologici delle stenosi e delle insufficienze delle valvole cardiache e della patologia valvolare distrofica, i meccanismi fisiopatologici, la sintomatologia clinica, i segni obbiettivi, gli esami strumentali idonei alla diagnosi e le indicazioni terapeutiche, medica o interventistica (angioplastica o chirurgia cardiaca).

10. VALVULOPATIA AORTICA E OSTACOLI ALL’EFFLUSSO DAL VENTRICOLO SINISTRO : indicare le possibili etiopatogenesi, i sintomi clinici differenziali, le caratteristiche emodinamiche la prognosi e i diversi indirizzi terapeutici nella stenosi e nell’insufficienza aortica. Caratterizzare su basi emodinamiche le conseguenze fisiopatologiche e indicare le caratteristiche diagnostiche differenziali delle condizioni che provocano ostacolo all'efflusso ventricolare sinistro (stenosi valvolare aortica, stenosi sottovalvolari, stenosi sopravalvolari; coartazione

dell'istmo aortico). 11. VALVULOPATIA MITRALICA: descrivere le possibili cause, la

fisiopatologia, la sintomatologia soggettiva e oggettiva e la prognosi in relazione alla situazione emodinamica nonché il conseguente indirizzo terapeutico nella stenosi e nell’insufficienza mitralica.

12. VALVULOPATIA POLMONARE E TRICUSPIDALE: differenziare negli aspetti essenziali dal punto di vista emodinamico, semeiologico e prognostico le valvulopatie polmonari (stenosi e insufficienza) e quelle tricuspidali (stenosi ed insufficienza tricuspidale).

13. ENDOCARDITI: descrivere i quadri morfologici delle endocarditi in relazione alle differenti etiopatogenesi. Illustrare le principali etiologie, la sintomatologia (con particolare attenzione ai sintomi di sospetto diagnostico), la prognosi e gli orientamenti terapeutici delle endocarditi acute e subacute

14. INSUFFICIENZA CARDIACA: indicare le possibili etiologie, i quadri morfologici dell’ipertrofia miocardica, delle miocarditi (complicanze ed esiti), e dei differenti tipi di cardiomiopatie, illustrando il ruolo della biopsia endomiocardica. Descrivere la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e gli orientamenti terapeutici nella cardiomiopatia dilatativa con insufficienza cardiaca di tipo sistolico.

15. INSUFFICIENZA CARDIA DIASTOLICA ED EDEMA POLMONARE ACUTO : indicare le caratteristiche fisiopatologiche, diagnostiche differenziali, prognostiche e terapeutiche dell'insufficienza ventricolare diastolica rispetto alla sistolica, il suo ruolo nell’insorgenza dell’edema polmonare acuto, gli strumenti diagnostici non invasivi ed i lineamenti di terapia. 16. IPERTENSIONE POLMONARE PRIMITIVA E SECONDARIA : Definire dal punto di vista fisiopatologico e diagnostico l'ipertensione polmonare primitiva, indicare le forme secondarie da porre in diagnostica differenziale e indicarne la prognosi e gli attuali orientamenti terapeutici.

17. CUORE POLMONARE CRONICO : Indicare le possibili etiologie, descrivere la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e gli orientamenti terapeutici nel cuore polmonare cronico.

18. PERICARDITI ACUTE E CRONICHE E ALTRE PATOLOGIE PERICARDICHE : fornire un inquadramento generale della patologia pericardica: pericarditi, emopericardio, tamponamento cardiaco.

Descrivere le possibili etiologie, le sintomatologie (con particolare attenzione per i sintomi di sospetto diagnostico), gli approcci diagnostici differenziali, le complicanze e le prognosi delle pericarditi acute e croniche.

19. ANEURISMI DELL’AORTA : classificare gli aneurismi aortici con riferimento alla eziopatogenesi, alla morfologia e alle complicanze. Descrivere condizioni predisponenti, storia naturale, morfologia e complicanze dell’aneurisma dissecante dell'aorta. Indicare i sintomi d'allarme, le indagini di conferma diagnostica e i possibili approcci terapeutici generali degli aneurismi nei differenti tratti dell'aorta.

20. CARDIOPATIE CONGENITE : elencare e classificare su basi emodinamiche e prognostiche le principali cardiopatie congenite.

21. TROMBIOEMOLISMO VENOSO: descrivere le alterazioni

morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonare. Indicare i sintomi d'allarme, le indagini di conferma diagnostica e i possibili approcci terapeutici generali nel tromboembolismo venoso (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare con ipertensione polmonare acuta).

22. TUMORI DEL CUORE : fornire l’inquadramento generale dei tumori del cuore ed indicare i mezzi diagnostici attuali.

23. SINCOPE E LIPOTIMIA : elencare le cause più frequenti e descrivere i quadri clinici della sincope e della lipotimia, discernendo le indagini diagnostiche appropriate.

24. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE: Inquadrare i substrati morfologici delle aritmie cardiache. Descrivere l'etiologia, la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e gli orientamenti terapeutici nella fibrillazione atriale episodica e nelle forme stabili. Definire le differenze fisiopatologiche tra flutter e fibrillazione atriale e indicare gli orientamenti terapeutici in presenza di flutter.

25. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 2 : definire la malattia del nodo del seno e indicarne le manifestazioni cliniche su basi fisiopatologiche con i conseguenti orientamenti terapeutici

26. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 3 : descrivere l'etiologia, la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e gli orientamenti terapeutici nella tachicardie parossistiche sopraventricolari..

27. PRINCIPALI ARITMIE CARDIACHE 4 : descrivere i meccanismi fisiopatologici della tachicardia ventricolare, della fibrillazione ventricolare, della torsione di punta, dell’arresto cardiocircolatorio e illustrare i principi del Primo Soccorso.

28. LO SHOCK : definire lo stato di shock e fornire gli elementi diagnostici utili per differenziare lo shock cardiogeno da quello settico e da quello ipovolemico e illustrare i lineamenti di terapia.

29. VASULITI: descrivere i quadri anatomo-patologici delle principali vasculiti, i meccanismi etiopatogenetici e fisopatologici, la sintomatologia, gli esami strumentali e di laboratorio per giungere alla diagnosi e i lineamenti di terapia.

30. L’ARTERIOPATIA OBLITERANTE DEGLI ARTI INFERIORI: d escrivere l'etiologia, la sintomatologia su basi fisiopatologiche, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e gli orientamenti terapeutici nella claudicatio intermittens e la sua evoluzione fino all’ischemia critica e alla gangrena; definire il ruolo differenziale della terapia medica e chirurgica, palliativa e risolutiva.

ESERCITAZIONI Anamnesi ed esame obiettivo dell’Apparato cardiovascolare e respiratorio. Esposizione e discussione collegiale di casi clinici. Interpretazione delle principali metodiche diagnostiche per gli apparati cardiovascolare e respiratorio.

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT DEL DOCENTE � TESTI: Bonsignore G, Bellia V. Malattie dell'apparato respiratorio.

3° ed. Milano: McGraw Hill 2006. � Oreto G e coll. (ordinari di Cardiologia italiani). E-book di Cardiologia,

consultabile gratuitamente su: www.sicardiologia.it;

� Dalla Volta S. Manuale di Malattie Cardiovascolari, Ed. McGraw Hill, Milano

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 2

Malattie dell’Apparato Rspiratorio ORE FRONTALI

30 1. Anatomia e fisiologia dell’apparato respiratorio 2. Principali sintomi e segni di malattie respiratorie: tosse, dispnea, emoftoe e

dolore toracico, rantoli, sibili, cianosi, ippocratismo digitale. 3. Altri sintomi e segni non specifici associati a patologia respiratoria. 4. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): La bronchite cronica;

L’enfisema polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia

5. L’asma bronchiale e le allergie respiratorie. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia

6. Monitoraggio e gestione infermieristica in acuto ed in cronico della patologia in oggetto.

7. I tumori polmonari. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia.

8. La patologia della pleura: pleuriti e versamenti pleurici; pneumotorace; mesotelioma. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia.

9. La toracentesi e la gestione del drenaggio pleurostomico. 10. La broncoscopia. 11. Le bronchiectasie. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio,

fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia.

12. La sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno (OSAS). Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia

13. Le polmoniti da infezione: acquisite in comunità (CAP) e nosocomiali (HAP). Le polmonite nell’ospite immunocompromesso e le polmoniti da aspirazione (ad ingestis). Ascesso polmonare. Principali agenti patogeni coinvolti (batteri, virus, miceti) nelle CAP e HAP. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia.

14. Le pneumopatie infiltrative diffuse: La fibrosi polmonare idiopatica; La sarcoidosi. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia

15. La tubercolosi polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia

16. Embolia polmonare. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia

17. Tecniche e principi di base di interpretazione dei test di laboratorio di fisiopatologia respiratoria. Test di funzionalità respiratoria; emogasanalisi

arteriosa e saturimetria; test del cammino; monitoraggio poligrafico durante il sonno.

18. L’insufficienza respiratoria acuta e cronica. Definizione, epidemiologia, fattori di rischio, fisiopatologia, anatomia patologica, diagnosi clinica e strumentale storia naturale, complicanze e terapia

19. La ventilazione meccanica non-invasiva: principi di base, indicazioni, effetti secondari.

17 FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Ippocrate CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica II TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Patologia Sistematica Integrata CODICE INSEGNAMENTO 83100 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI Due SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 12: Gastroenterologia

MED 15: Ematologia DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Antonio Craxì Professore Ordinario (Med 12) Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Sergio Siragusa Professore Associato (Med 15) Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Anatomia Umana, Istologia ed Embriologia, Biochimica, Biologia e genetica, Fisiologia Umana, Microbiologia, Immunologia, Patologia Generale, Fisiopatologia Clinica

ANNO DI CORSO Quarto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Secondo calendario

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni frontali). Esercitazioni teorico-pratiche

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Secondo calendario

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Previo contatto telefonico presso Segreteria Gastroenterologia (091 6552280, ore 8-14)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI - Obbiettivo è il raggiungimento di conoscenze e capacità di comprensione nell’ambito della fisiopatologia, della clinica e della terapia medica e chirurgica delle principali malattie dell’apparato digerente, epato-biliari e pancreatiche e delle principali patologie ematologiche e dell’emostasi. Obbiettivo è anche la conoscenza degli aspetti di semeiotica funzionali e strumentali e la metodologia clinica specifica del campo. I Discenti alla fine del C.I. dovranno dimostrare di avere raggiunto i seguenti obiettivi: - capacità di applicare le loro conoscenze e la capacità di comprensione in maniera da dimostrare

un approccio professionale ai problemi clinici di interesse gastroenterologico ed ematologico, dimostrando un’adeguata capacità di risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti. - capacità di raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma le ipotesi diagnostiche più probabili - capacità di comunicare informazioni, dati e soluzioni diagnostiche e terapeutiche ad altri professionisti del settore - capacità di apprendimento necessaria per intraprendere studi successivi in autonomia OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia

ORE FRONTALI

30 0re

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Disfagia e patologia motoria dell’esofago. Diverticoli esofagei. Neoplasie dell’esofago Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo. Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da farmaci. Ulcera peptica Neoplasie dello stomaco Neoplasie del duodeno e tenue. GIST Complicanze dell’ulcera gastroduodenale Malattia celiaca e malassorbimenti. Diarree croniche ad etiologia infettiva e disendocrina. Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn) e loro complicanze Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro complicanze Stipsi. Malattia diverticolare del colon Poliposi e carcinoma del colon-retto Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta Epatiti virali croniche. Cirrosi epatica Epatocarcinoma Steatosi e steatoepatite non alcoolica. Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci. Colelitiasi, coledocolitiasi e colangiti settiche. Carcinomi delle vie biliari e della colecisti. Emocromatosi ereditaria; siderosi epatiche secondarie Malattia di Wilson e altri disordini genetici del metabolismo ad interessamento epatico Lesioni cistiche epatiche non parassitarie. Idatidosi epatica Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite sclerosante) Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite sclerosante) Pancreatiti acute

Pancreatiti croniche Sindrome da colon irritabile Neoplasie del pancreas esocrino ed endocrino e della papilla di Vater Iperbilirubinemie eredo-metaboliche Trapianto epatico

ESERCITAZIONI Tirocinio mediante esercitazioni in Reparto, in Ambulatorio e presso Servizi Diagnostici. Discussioni casi clinici e simulazione di algoritmi di diagnosi e terapia

TESTI CONSIGLIATI

Manuale di Gastroenterologia / Unigastro, Coordinamento nazionale docenti universitari malattie dell'apparato digerente. - Edizione 2009. - Roma : Editrice Gastroenterologica Italiana, [2009].

MODULO Ematologia

ORE FRONTALI

30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Fisiopatologia dell’emopoiesi Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive (Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi Idiopatica) Patologie della cellula staminale: sindromi mielodisproliferative Ph positive (Leucemia Mieloide Cronica e correlate) Sindromi mielodisplastiche (classificazione morfologica e citogenetica) Anemie ipoproliferative Anemie iperproliferative Disordini delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o acquisite) Meccanismi cellulari della coagulazione Diatesi emorragiche congenite ed acquisite Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite Disordine delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS) Disordine delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom) Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica) Linfoma di Hodgkin Linfomi non Hodgkin aggressivi Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT, etc) Leucemie Acute Mieloidi Leucemie Acute Linfoidi Concetti generali di efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua, Remissione completa, parziale e molecolare Trapianto di cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico) Concetti di terapia sostitutiva e trasfusionale

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Malattie del sangue e degli organi ematopoietici 4/ed Autore: Gianluigi Castoldi, Vincenzo Liso - Edizione 2004, The McGraw-Hill Companies

18 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia – Ippocrate INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica III TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante, Professionalizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche

Formazione clinica interdisciplinare e medicina basata sulle evidenze

CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED13,MED14, MED16 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Giovanni Triolo Prof. Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Maurizio Li Vecchi Prof. Associato Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Maria Donatelli Professore associato Università di Palermo

CFU 7 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

105

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

70

PROPEDEUTICITÀ Tutti gli insegnamenti del primo triennio ANNO DI CORSO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Nome Aula

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o ambulatori

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni e orario delle lezioni

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14 Nefrologia. venerdì ore 13:00-14:00 Reumatologia: lunedì dalle 13 alle 14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul sistema escretivo renale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche, endocrine, renali e immunoreumatologiche.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, saperne analizzare ed interpretare i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.,siano esse di rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologia Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza sulla base delle attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico . Essere in grado di riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni in endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico Autonomia di giudizio Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") ) Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. Abilità comunicative Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti. Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Capacità d’apprendimento Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 3 ENDOCRINOLOGIA ORE FRONTALI

30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA 1) VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE,

FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL SISTEMA ENDOCRINO

2) MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA, IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI CUSHING)

3) MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome di Shehan, Sindrome di Simmonds

4) CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO DI IODIO

5) TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI (GRAVES ,HASHIMOTO, SILENTE E POST PARTUM)

6) GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E TOSSICO

7) TUMORI TIROIDEI (PAPILLARE, FOLLICOLARE, ANAPLASTICO, MIDOLLARE)

8) METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE PARATIROIDI

9) MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Addison), da deficit gnetici enzimatici, iposurrenalismi iatrogeni) e IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o diffusa o da ACTH ectopico)

10) IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI 11) TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,

GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN1, MEN2) 12) CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI 13) PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE

TIPO1, TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE 14) ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA 15) COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA 16) COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA 17) IPERURICEMIE E GOTTA

ESERCITAZIONI

Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie endocrinologiche e metaboliche, sapere correlare segni e sintomi alle malattie endocrine e metaboliche. Semeiotica dei diversi organi ed apparati in relazione ai sospetti diagnostici delle malattie endocrine e metaboliche, in particolare con le più frequenti patologie dal punto di vista epidemiologico: sapere palpare una tiroide, saper visualizzare le caratteristiche dei noduli tiroidei, sapere evidenziare i segni clinici di ipo o iperfunzione, saper riconoscere quadri i insulinoresistenza sia dal punto di vista fenotipico che clinico (epatomegalia, ipertensione, dislipidemia, obesità). Semeiotica delle complicanze acute e croniche dellla malattia diabetica (coma ipoglicemico, iperglicemico, cheto o non cheto acidosico iperosmolare) Semeiotica clinica degli ipo e iposurrenalismi. Semeiotica clinica degli ipostaturalismi, dell’acromegalia, degli ipogonadismi.

TESTI CONSIGLIATI

Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin Harrison’s: Principi di Medicina Interna Ed. Piccin

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 2 NEFROLOGIA ORE FRONTALI

20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Parametri di valutazione di malattia renale. 2. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali. 3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica. 4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi di IgA. 5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membrano- proliferativa. 6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome di Goodpasture; nefropatie associate ad ANCA. 7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi tubulare acuta. 8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica. 9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia diabetica.

10.Generalità sulle terapie sostitutive: emodialisi e dialisi peritoneale; trapianto di rene.

ESERCITAZIONI

Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente con sospetto di nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame di urina; eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (mediante stick); raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino coltura; calcolare la clearance della creatinina; presentazione e discussione di casi clinici.

TESTI CONSIGLIATI

Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill; De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario. Editoriale Bios

MODULO 3 Reumatologia

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

MED 16 Reumatologia 1. Diagnosi differenziale e classificazione delle patologie articolari 2. artrite reumatoide 3. artrite psoriasica 4. spondilite anchilosante 5. le connettiviti, classificazione e storia naturale 6. Lupus eritematoso sistemico 7. sclerosi sistemica 8. sindrome di Sjogren 9. polimiositi/dermatomiositi 10. vasculiti, classificazione e storia naturale 11. vasculiti dei piccoli vasi 12. vasculiti dei vasi di grosso calibro 13. Vasculiti ANCA associate 14. le malattie reumatiche dell’anziano 15. osteoartrosi e patologie locoregionali

ESERCITAZIONI

Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere l’anamnesi reumatologia; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente con sospetto di malattie reumatica; lettura ed interpretazione delle indagini serologiche e delle tecniche di immagine; valutazione della obiettività clinica ed articolare; presentazione e discussione di casi clinici.

TESTI CONSIGLIATI

Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill; Unireuma (autori vari) Triolo et al. Immunoreumatologia, EdiSes, Napoli

19 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Laurea Magistrale, Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica IV TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 18 MED 22 MED 24 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

G. Di Vita Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

G. Ruvolo Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Riccardo Ascoli Associato Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO IV SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in corsia, ambulatorio e sala operatoria

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni e orario delle lezioni da definire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni e orari di ricevimento: prof. Di Vita: Lu –Mer ore 12.00- 14.00 Prof. Ascoli: martedì ore 12 - 14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione

− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute. − Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici,

sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di tipo terminale.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

− Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti sociali, come la salute occupazionale.

− Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale. − Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche e

tecniche di base, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema. − Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di

salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza per suggerire le terapie chirurgiche adeguate.

− Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente.

− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.

Autonomia di giudizio − Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e

della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. − Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle

decisioni prese durante la pratica medica. − Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,

per risolvere i problemi. − Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle

buone relazioni tra medico, paziente e famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente.

− Acquisire il senso di responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti. Abilità comunicative

− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti.

− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari.

− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità

− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente

Capacità d’apprendimento − Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione

sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. − Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati

clinici. Conoscenza e capacità di comprensione Gli studenti devono aver acquisito la capacità di saper interpretare le anomalie dell’apparato urinario e genitale maschile che si riscontrano nelle diverse malattie. Devono conoscere l’eziologia e la storia naturale dele malattie acute e croniche. Tali conoscenze verranno acquisite attraverso lezioni di didattica frontale e verificate mediante esami. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Gli studenti devono essere in grado di gestire correttamente le urgenze urologiche più comuni. Devono essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base. Devono saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali. Devono conoscere i ruoli e le responsabilità dell’altro personale sanitario nel provvedere alle cure. Devono dimostrare comprensione dei meccanismi che sono alla base dell’efficacia e della qualità

delle cure. Autonomia di giudizio Gli studenti devono comprendere l’importanza e le limitazioni del pensiero scientifico per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle affezioni urologiche. Devono saper identificare i principi morali, etici e legali inerenti la professione medica. Devono acquisire valori come l’eccellenza, l’altruismo, la responsabilità, la compassione, l’empatia, l’onestà e l’impegno a seguire metodi scientifici. Devono riconoscere che una buona pratica medica dipende dalle buone relazioni fra medico, paziente e famiglia. Devono avere rispetto nei confronti dei colleghi instaurando rapporti di collaborazione. Devono avere la consapevolezza dell’obbligo morale di dover provvedere alle cure mediche terminali comprese le terapie del dolore. Abilità comunicative Gli studenti devono mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti. Devono interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti. Devono dimostrare sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti. Devono saper comunicare in maniera efficace scritta e orale. Capacità d’apprendimento Gli studenti devono essere in grado di raccogliere e organizzare l’informazione sanitaria e biomedica. Devono saper utilizzare la tecnologia associata all’informazione e alle comunicazioni come supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive. Devono saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione dei casi clinici. Devono avere un buon archivio della loro pratica medica per una sua analisi e miglioramento. MODULO (unico)

Chirurgia generale

ORE FRONTALI

20

Etiopatogenesi, sintomatologia e terapia delle infezioni chirurgiche primitive e secondarie con riferimento ad i batteri più frequentemente coinvolti in relazione al sito di insorgenza dell'infezione, alla produzione di tossine, all'antibiotico resistenza Le parassitosi di interesse chirurgico con particolare riferimento all'idatidosi polmonare ed epatica Sintomatologia e complicanze delle malattie esofogee di interesse chirurgico; le caratteristiche cliniche della sindrome di Mallory-Weiss Descrivere e classificare le malattie benigne della mammella maschile e femminile Le malattie della pleura, del mediastino, del polmone e del diaframma di competenza chirurgica Sintomatologia, complicazioni e trattamento chirurgico delle ernie della parete addominale e della regione inguino-crurale Le malattie del peritoneo e del retroperitoneo: le indicazioni per il trattamento chirurgico Orientamenti diagnostici e di terapia chirurgica nelle complicanze delle ulcere gastriche e duodenali Etiopatogenesi, sintomatologia ed iter dignostico - terapeutico della litiasi biliare e delle sue possibili complicanze Indicare gli aspetti etiopatogenetici della poliposi del colon, l'approccio diagnostico e gli orientamenti terapeutici in relazione alla prognosi e alla prevenzione delle complicanze Descrivere le possibili complicanze di competenza chirurgica delle malattie infiammatorie intestinali e gli orientamenti di terapia chirurgica Descrivere le malattie acquisite dell'ano - emorroidi, ragade, ascessi e fistole - i disturbi della defecazione ed il sinus pilonidalis Descrivere l'etiopatogenesi, la sintomatologia, le indicazioni per gli accertamenti diagnostici e la terapia della malattia diverticolare del colon e delle sue possibili complicanze. Patogenesi, sintomatologia e terapia dell'appendicite acuta Generalità, storia naturale e terapia chirurgica (ove indicata) delle principali anomalie congenite nefro-urologiche Sospettare sulla base dei sintomi e dei rilievi semeiologici la natura urolitiasica di una colica addominale, distinguendola da condizioni dolorose acute di altra natura; trattare i sintomi acuti, suggerire le indagini di conferma diagnostica e suggerire gli indirizzi terapeutici e preventivi dell'urolitiasi Sospettare uno stato di ritenzione urinaria distinguendolo dall'anuria; indicarne le possibili cause e i conseguenti approcci diagnostici e terapeutici Definire la patologia ostruttiva acuta e cronica dell'apparato urinario, sospettarne la diagnosi sulla base delle manifestazioni cliniche, indicare le indagini per l'approfondimento diagnostico e suggerire i conseguenti orientamenti terapeutici Porre sulla base delle manifestazioni cliniche la diagnosi di cistite acuta e di cistite ricorrente, distinguendole dalla cistopielite; prescrivere - quando necessario - le indagini per individuarne l'etiologia e indicarne gli orientamenti terapeutici Porre sulla base delle manifestazioni cliniche la diagnosi di uretrite; prescrivere le indagini per individuarne l'etiologia e indicarne gli orientamenti terapeutici Sospettare la diagnosi di prostatite acuta e cronica e rispettivamente di adenoma benigno (ipertrofia) e di cancro della prostata sulla base delle manifestazioni cliniche; prescrivere nella corretta sequenza le indagini utili alla diagnosi differenziale e interpretarne i risultati ; indicare la prognosi e i conseguenti orientamenti terapeutici per le differenti condizioni patologiche Esaminare oggettivamente, raccogliendo gli elementi diagnostici differenziali, le tumefazioni scrotali (varicocele, orchiepididimiti, tumori); suggerire le indagini diagnostiche e gli orientamenti terapeutici nei diversi quadri morbosi Elencare i più frequenti tumori del rene indicandone i sintomi di sospetto, le modalità di approfondimento diagnostico e la prognosi in relazione agli indirizzi terapeutici

ESERCITAZIONI Discutere in modo interattivo la diagnostica differenziale di casi clinici reali o simulati (prototipici di situazioni cliniche di fre quente riscontro) basandosi sul problem solving (con studio individuale e non assistito dei casi clinici proposti dal docente) Discutere in modo interattivo le possibili decisioni diagnostiche e terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati Compilare richiesta motivata di indagini diagnostiche laboratoristiche e strumentali Compilare richiesta motivata di consulenza specialistica Compilare richiesta motivata di ricovero ospedaliero Informare (in condizioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su diagnosi di patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi trattamenti Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo riguardano Discutere con un paziente i benefici e rischi di un trattamento chirurgico

TESTI CONSIGLIATI

Ascelta dello studente Bellantone, De Toma, Montorsi: Chirurgia Generale; Minerva Medica Ed.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Favorire la cognizione degli argomenti trattati con verifiche attuate durante la lezione stessa MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO UROLOGIA

ORE FRONTALI 20

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Padronanza dei seguenti argomenti incentrata sulle nozioni più salienti: Ematuria – Infezioni delle vie urinarie – Diagnostica per immagini in Urologia – Radiologia interventistica in Urologia – Malformazioni urogenitali – Patologia ostruttiva – Ipertrofia prostatica – Prostatiti – Cancro della prostata – Tumori del testicolo – Ritenzione d’urina e anuria – Infertilità maschile – Disfunzioni erettili – Incontinenza – Calcolosi renale – tumori della vescica – Tumori del rene – Patologia cistica del rene – Emergenze urologiche – Strumentario urologico

ESERCITAZIONI

NO TESTI

CONSIGLIATI PAVONE SELVAGGI

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

20 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina - Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Farmacologia TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Farmacologia, tossicologia e

principi di terapia medica CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/14 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Natale D’Alessandro Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. R. Sanguedolce Associato Università di Palermo

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

135

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO III SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Da stabilire

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA lezioni MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

da definire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Natale D’Alessandro - Mercoledì dalle 9,00 alle 13,00 presso il Dipartimento di Scienze Farmacologiche Pietro Benigno, Policlinico P. Giaccone, 90127 Palermo

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Capacità di applicare conoscenza e comprensione Autonomia di giudizio Abilità comunicative Capacità d’apprendimento

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di FARMACOLOGIA II Obiettivo del modulo è quello di fornire allo studente le conoscenze generali indispensabili di farmacodinamica e farmacologia clinica utili all’uso più appropriato dei farmaci nel paziente individuale. Saranno presentate anche le caratteristiche specifiche di una serie di agenti di largo uso in medicina generale. MODULO II FARMACOLOGIA ORE FRONTALI

40 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Farmacodinamica. Meccanismi d’azione dei farmaci. Recettori d’azione. Agonisti. Agonisti parziali. Antagonismo: recettoriale, funzionale e chimico. Modulazione allosterica. Curve dose-risposta. Indice terapeutico. Basi della variabilità individuale nella risposta ai farmaci. Associazioni ed interazioni tra farmaci. Parametri di biodisponibilità e farmacocinetica clinica: Cmax, AUC, emivita, volume di distribuzione apparente, clearance e steady state. Reazioni avverse da farmaci e loro classificazione. Tolleranza e dipendenza. Generalità sulle tossicodipendenze. Farmacovigilanza e segnalazione delle reazioni avverse da farmaci. Farmacologia dell’infiammazione. Antinfiammatori steroidei e non steroidei. Antistaminici. Immunosoppressori. Antiasmatici. Farmaci per le patologie infiammatorie intestinali. Analgesici maggiori. Farmaci per il trattamento della cefalea essenziale. Farmaci per il trattamento dell’ulcera peptica. Antiemetici. Farmaci dell’emostasi. Farmaci per il trattamento dell’osteoporosi e delle malattie da aumentato riassorbimento dell’osso. Farmaci per il diabete. Farmaci del sistema nervoso autonomo. Farmaci antibatterici, antivirali ed antifungini. Sperimentazione preclinica e clinica dei farmaci. Metanalisi. Cenni di farmacoepidemiologia e farmacoeconomia. Valutazione della qualità della vita. Compilazione della ricetta.

TESTI CONSIGLIATI

Farmacologia. A cura di F. Rossi, V. Cuomo, G. Riccardi. Edizioni Minerva Medica, Torino Farmacologia. A cura di H.P. Rang, M.M. Dale, J.M. Ritter, R.J. Flower. Sesta edizione. Elsevier Masson, Milano Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics, McGraw-Hill Medical Publishing Division Farmacologia Generale e Clinica di B.G. Katzung, Edizioni Piccin, Padova

21 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Diagnostica per immagini e radioterapia TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina di laboratorio e diagnostica integrata CODICE INSEGNAMENTO 02324 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/36 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Giuseppe Brancatelli Associato non confermato di Diagnostica per Immagini Università di Palermo

CFU 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

75

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

70

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Quinto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Magna piano terra Sezione di Scienze Radiologiche

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Venerdì 9-13

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Tutti i giorni previo appuntamento via email ([email protected])

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi fisiche delle diverse metodiche per immagini. Comprendere gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Conoscere possibilità e limiti, indicazioni, controindicazioni e rischi delle diverse metodiche di indagine Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame di radiologia tradizionale, tomografia computerizzata e risonanza magnetica. Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia radiologica delle principali patologie con riferimento ai diversi organi ed apparati Esporre alcuni algoritmi diagnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o più comuni Possedere nozioni generali su tecniche e indicazioni della radioterapia OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO Diagnostica per Immagini e Radioterapia ORE FRONTALI

44 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI DI CONTRASTO -Proprietà e modalità di produzione dei raggi X e delle radiazioni

ionizzanti ( elettromagnetiche e corpuscolate ). -Radiazioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in

Diagnostica per Immagini. -Principi di formazione dell’immagine ( analogica e digitale ). -Mezzi di contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche; reazioni avverse e relativi provvedimenti. -Tomografia Computerizzata: principi di funzionamento. -Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature. -Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle

apparecchiature. -Medicina Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle

apparecchiature. -Radiologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure. RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA -Interazione tra radiazioni ionizzanti e materia. -Azione diretta ed indiretta delle radiazioni ionizzanti. -Distribuzione della dose nel tempo ( curve di isoefficacia ). -Radiosensibilità cellulare e curve di sopravvivenza cellulare. -Effetto ossigeno. -Agenti radiosensibilizzanti e radioprotettori. -Danni ( acuti e cronici ) da radiazioni ionizzanti. -Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti. -Principi di radioprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti normativi. -Radioterapia interstiziale ed endocavitaria. -Cenni relativi alle principali apparecchiature di radioterapia (con alte energie ed energie convenzionali). APPARATO RESPIRATORIO -Tecniche di studio del torace e del mediastino. -Opacità ed ipertrasparenze pomonari. -Interstiziopatie. -Processi espansivi del polmone e del mediastino: protocolli di studio. -Studio radio-isotopico dell’apparato respiratorio. -Patologia pleurica. -Patologia diaframmatica. APPARATO DIGERENTE -Esame a doppio contrasto: tecnica ed indicazioni. -Patologia esofagea: tecniche di studio ed indicazioni. -Carcinoma dell’esofago: protocolli di studio e semeiotica. -Malattia peptica: metodiche di studio e semeiotica. -Carcinoma dello stomaco: protocolli di studio e semeiotica. -Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica. -Neoplasie del tenue: protocolli di studio e semeiotica.

-Morbo di Crohn: protocolli di studio e semeiotica. -Colite ulcerosa: protocolli di studio e semeiotica. -Malattia diverticolare: protocolli di studio e semeiotica. -Neoplasie del colon: protocolli di studio e semeiotica. -Addome acuto: tecniche e metodologia di studio. FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA -Metodiche di studio della colecisti e delle vie biliari. -Litiasi biliare e colecistosi. -Ittero: protocolli di studio. -Cirrosi epatica ed ipertensione portale: metodiche di studio. -Processi espansivi epatici: protocolli di studio e semeiotica. -Pancreatiti. -Carcinoma pancreatico: protocolli di studio. -Studio radio-isotopico del fegato e delle vie biliari. -Tecniche e metodiche di studio della milza. APPARATO URO-GENITALE E SURRENI -Tecniche di studio dell’apparato uro-genitale. -Ematuria : protocolli di studio. -Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali. -Litiasi urinaria: protocolli di studio. -Flogosi acute e croniche delle vie urinarie. -Processi espansivi renali: protocolli di studio e semeiotica. -Indicazioni e metodiche di studio della patologia vescicale. -Indicazioni e metodiche di studio della patologia prostatica. -Patologia ovarica. -Isterosalpingografia e studio della sterilità femminile. -Studio radio-isotopico dell’apparato urinario.

-Tecniche e metodiche di studio dei surreni; semeiotica elementare delle principali surrenopatie.

TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI -Studio radio-isotopico della tiroide. -Ecografia tiroidea: indicazioni e limiti. -Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria. -Ecografia mammaria: indicazioni e limiti. -Mammografia: tecnica ed indicazioni. -Galattografia: tecnica ed indicazioni. -Patologia mammaria nodulare: protocolli di studio.

APPARATO OSTEO - ARTICOLARE -Principali metodiche di studio radiologico e radioisotopico dello

scheletro. -Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica

elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteodisplasie. -Scoliosi. -Fratture e lussazioni: principali quadri radiologici. -Tumori ossei primitivi e secondari. -Metodiche di studio delle articolazioni. -Artriti e artrosi. -Tecniche di studio radiologico della teca cranica, dello scheletro

maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato stomatognatico (inclusa l’articolazione temporo-mandibolare). Semeiotica elementare delle principali affezioni.

SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO -Studio radiologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi. -Metodiche angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure interventistiche). -Cenni di Doppler e color-Doppler. -Diagnostica radio-isotopica cardiologica. -Principali cardiopatie congenite. -Aneurismi e dissezioni aortiche. -Linfografia: tecnica ed indicazioni cliniche. -Stadiazione dei linfomi. 10. SISTEMA NERVOSO -Encefalo: principali metodiche di studio. -Studio radio-isotopico dell’encefalo. -Sindrome da ipertensione endocranica. -Processi espansivi endocranici: protocolli di studio. -Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico. -Studio radiologico dell’ipofisi. -Midollo spinale: principali metodiche di studio ed indicazioni.

11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’ COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Diagnostica per immagini e radioterapia di Cittadini Giorgio - Cittadini Giuseppe - Sardanelli Francesco Editore: ECIG Genere: scienze mediche. medicina Argomento: diagnostica medica, radioterapia Edizione: 6 Pagine: 1074 ISBN: 8875441383 ISBN-13: 9788875441388 Data pubblicazione: 2008

22 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Anatomia Patologica TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline anatomo-patologiche e correlazioni

anatomo-cliniche CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/08 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Federico Aragona Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Rosa Maria Tomasino Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 15 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

225

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

150

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO IV - V (Biennale) SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Magna Dipartimento di Patologia Umana

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al microscopio

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre e Primo semestre, CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

IV Anno II semestre: Lu, Me, Gio: 8:15-10:00 V Anno I semestre: Lu, Me Ve: 8:00-10:00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni di ciascun docente viene distribuito in entrambi i semestri. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati; Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico; Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla diagnosi ed alle strategie terapeutiche, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica;

Essere in grado di analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici facilitandone la comprensione ai pazienti; Essere in grado di comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO

ORE FRONTALI 80

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Anatomia Patologica Generale: Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare Quadri morfologici delle alterazioni degenerative Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose Basi morfologiche della displasia e delle lesioni precancerose Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie Basi anatomo-cliniche delle metastasi Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella Principi di stadiazione dei tumori 2. Metodologie e Teniche Diagnostiche La richiesta anatomo-patologica Indicazioni sui diversi tipi di biopsia Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo Cenni sulle principali tecniche di colorazione cito-istologiche Ruolo dell' immunoistochimica Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica Applicazioni anatomo-patologiche di tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie bersaglio dei tumori Indicazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio Finalità e metodologia del riscontro diagnostico Allestimento dei preparati citologici ed istologici Compilazione di una richiesta per esame cito-istologico Allestimento di preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici Estrazione di DNA da tessuto ed esecuzione di tecniche di PCR Osservare tecniche di campionamento macroscopico degli organi Osservare preparati istologici al microscopio ottico 3. Apparato cardio-circolatorio Quadri morfologici della cardiopatia ischemica e dell'infarto miocardico Substrati morfologici delle valvulopatie Quadri morfologici dell’ipertrofia miocardica e dello scompenso cardiaco Quadri morfologici delle miocarditi e delle cardiomiopatie (complicanze e ruolo della biopsia endomiocardica Quadri morfologici delle endocarditi in relazione alle differenti etiopatogenesi Substrati morfologici delle aritmie cardiache Inquadramento generale dei tumori cardiaci Basi anatomiche delle principali cardiopatie congenite

Patologia del pericardio Morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate dell'aterosclerosi Quadri anatomo patologici delle principali vascoliti Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi Quadri morfologici dei disturbi di circolo nei vari organi Alterazioni morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonare

4. Apparato respiratorio Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe Anatomia patologica in relazione alla patogenesi di: atelettasia, polmoniti e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasiti Quadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli stadi evolutivi dell'infezione e degli esiti Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema) Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle differenti etiopatogenesi Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli elementi utili alla stadiazione anatomo-clinica e uolo diagnostico della broncoscopia con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi

Quadri citologici utili alla diagnosi dei preparati da liquido pleurico 5. Apparato urinario Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologichePrincipali quadri morfologici e complicanze di: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie tossiche e da farmaci Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e ruolo diagnostico della biopsia renale Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazioneQuadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla classificazione ed alla stadiazione anatomo-clinica Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla stadiazione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici mediante cistoscopia 6. Apparato emopoietico Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle diverse etiopatogenesi: ruolo ed indicazioni alla biopsia linfonodale Ruolo diagnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoieticoBasi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche e molecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti: principali marcatori diagnostici e prognostici Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a diagnosi, prognosi e terapia Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimento alla prognosi ed alla terapia Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi di progressione verso il mieloma multiploPrincipali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e cronici

Inquadramento e classificazione dei tumori timici Quadri morfologici e diagnosi differenzaiale delle splenomegalie

7. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi: esercitazioni al microscopio ottico.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLI

ATI

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN Presentazioni Power Point

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO ORE FRONTALI

70

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Apparato digerente Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari Quadri morfologici delle esofagiti Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endoscopicaQuadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica Inquadramento istogenetico e diagnosi differenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali, linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori diagnostici ed alle principali applicazioni terapeutiche Quadri morfologici delle principali enteriti Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolo della biopsia endoscopica Quadro morfologico, parametri diagnostici istolpatologici e complicanze della malattia celiacaQuadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle complicanze: ruolo della biopsia endoscopica Basi morfologiche della malattia diverticolare e delle complicanze Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familiare e progressione adenoma-carcinoma Tumori maligni dell'intestino: criteri per la stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico e prognostico della biopsia Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrinoQuadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo diagnostico e prognostico della biopsia epatica e delle principali tecniche di colorazione Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli stadi evolutiviQuadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai diversi meccansmi etiopatogenetici Inquadramento generale e principali quadri morfologici di cirrosi biliare, colangite sclee delle epatopatie su base genetica Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti e delle vie biliari extraepatiche

2. Apparato genitale maschile Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complicanzeAnatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici in relazione a prognosi, storia naturale e diffusione Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epididimo e principali marcatori prognosticiCenni sulle orchiepididimiti Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene

3. Apparato genitale femminile Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto di vista anatomo-patologico Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica di vulva, vagina e cervice uterinaProgressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale): ruolo della citologia esfgoliativa Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice) Quadri morfologici della patologia flogistica e disfunzionale dell'endometrio Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei diversi organi Lesioni polipoidi della cervice e del corpo dell'utero Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturaleCaratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovariciGeneralità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma Patologia non neoplastica della mammella: iter diagnostico del nodulo mammario con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze, quadri morfologici, stadiazione; ruolo - anche come fattori di prognosi - dell'istopatologia, dello studio dei recettori ormonali e di altri marcatori molecolari

4. Apparato endocrino Quadri morfologici degli iper- e ipopituitarismi Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroidismi Quadri morfologici delle tiroiditi croniche Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della tiroide: ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter diagnsotico del nodulo tiroideo Basi morfologiche degli ipo- ed iperparatitroidismi in relazioni ai quadri clinici e neoplasie delle paratiroidi Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nelle varie fasi della storia naturale del diabete Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino Quadri morfologici, storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene

5. Apparato locomotore Classificazione e diagnosi differenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro: correlazioni anatomo-radiologiche e quadri istopatologici Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle diverse eziopatogenesi Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso Inquadramento generale delle distrofie muscolari e miopatie: indicazioni alla biopsia muscolare sulla base del quadro istopatologico Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogenesi e descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi

6. Patologia immunitaria Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni di rigetto Quadri anatomo-patologici dlle lesioni d'organo nelle principali patologie autoimmuni

7. Sistema nervoso Quadri morfologici dei disturbi di circolo cerebrale: ematomi, emorragie, infarto Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi, dell'encefalo e del midolo spinale Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche Inquadramento generale, corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle malattie demielinizzanti Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerativeClassificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici, alla stadiazione ed al ruolo dei marcatori molecolari nella progressione tumorale: ruolo e limiti della biopsia stereotassica

8. Apparato cutaneo Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione verso un melanoma Generalità, storia naturale, quadri istopatologici e stadiazione del melanoma

9. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi; esercitazioni al microscopio ottico.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLI

ATI

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN Presentazioni Power Point

23 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline neurologiche CODICE INSEGNAMENTO 05336 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED-26 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Giovanni Savettieri Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO V SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula “A. Rubino” – Dipartimento Universitario di Neuroscienze Cliniche – Via G. La Loggia, 1

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.), Esercitazioni in aula

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Secondo calendario

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Ogni lunedì e mercoledì ore 12 - 13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico; acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura diagnostica delle più frequenti condizioni di patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado di formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi diagnostiche. Essere in grado di realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate applicando i principi della medicina basata sull'evidenza, ma tenendo conto dell’individualità del singolo paziente. Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al paziente un procedimento diagnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie. Sapere approfondire criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della letteratura scientifica internazionale.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo formativo del modulo di neurologia è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e pratici formulare un’ipotesi diagnostica, una valutazione prognostica ed un’indicazione di trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da casistiche cliniche, utilizzando i principi della medicina basata sull’evidenza attraverso algoritmi diagnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità di applicazione pratica delle conoscenze. MODULO Neurologia ORE FRONTALI 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia. Alberi decisionali in neurologia. Semeiotica neurologica e diagnosi di sede lesionale.

2. Semeiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche, indagini di imaging, analisi del liquido cefalo-rachidiano, indagini morfologiche, diagnostica genetica.

3. Epidemiologia delle malattie neurologiche. 4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale (lobo frontale,

parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’encefalo (sindromi alterne); sindromi da lesione midollare.

5. Malattie dei nervi cranici. 6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,

emorragia cerebrale, emorragia sub aracnoidea, TIA, vasculiti, demenza vascolare.

7. Demenze. Definizione, classificazione,malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale, demenza con corpi di Levy, demenze secondarie (idrocefalo normoteso)

8. Disordini del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della base, sindromi parkinsoniane e malattia di Parkinson, tremori, sindromi coreiche, malattia di Wilson.

9. Cefalee ed algie cranio-facciali. Classificazione, emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo, nevralgia trigeminale.

10. Epilessie. Fisiopatologia dell’epilettogenesi, classificazione, eziologia, cenni di trattamento.

11. Malattie della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai disseminati (ADEM), leucodistrofie.

12. Sclerosi laterale Amiotrofica. 13. Atassie ereditarie. 14. Infezioni del S.N.C. meningiti (sindrome meningea, classificazione),

ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’immunodeficienza; da prioni.

15. Affezioni neurologiche HIV correlate. 16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia. 17. Malattie del sistema nervoso periferico. Polineuropatie, 18. Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis,

sindromi miasteniche.

19. Malattie dei muscoli. Distrofie muscolari, miopatie metaboliche, miopatie infiammatorie.

20. Alterazioni dello stato di coscienza.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

1. V. Bonavita, G. Di Iorio – Neurologia Clinica – Edizioni Medico Scientifiche, 2007 2. B. Bergamasco, R. Mutani – La Neurologia di Bergamini – Ed. Libreria Cortina, Torino, 2006

24 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Psichiatria TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Studio dei principali disturbi mentali nei loro

aspetti clinico-descrittivi, eziopatogenetici e terapeutici.

CODICE INSEGNAMENTO 05960 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI Uno SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/25 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Silvio Fasullo Associato di Psichiatria Università di Palermo

CFU 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

75

N ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÁ DIDATTICHE ASSISTITE

50

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Quinto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Rubino (Dipartimento di Neuroscienze Cliniche – via G.La Loggia)

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali e attività teoricopratiche MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Martedi (9:30/11:00) Giovedi (11:00/12:30)

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì e giovedi ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere gli aspetti generali del funzionamento della mente, la fenomenologia clinica dei disturbi psichici, la sofferenza mentale e le sue manifestazioni e gli strumenti dell’aver cura: la parola e il farmaco. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite e saperle comunicare in maniera chiara OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO PSICHIATRIA

ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

23. Psichiatria e Legislazione, la Malattia Mentale, la Relazione Medico-Paziente.

24. Funzioni Mentali e loro Disturbi: percezione, memoria, intelligenza, pensiero, affettività, volontà, coscienza.

25. Generalità sulle Nevrosi e sulle Psicosi. 26. Disturbi d’ansia (GAD, DAP, DOC, le fobie, DPTS), disturbi

somatoformi, disturbi dissociativi. 27. La Schizofrenia: i sintomi, le cause, le cure. 28. Le Depressioni (i sintomi, le cause, le cure). Il Disturbo Bipolare. 29. La Paranoia. 30. Disturbi della Personalità 31. Disturbi della Condotta Alimentare. 32. Disturbi Mentali Organici. 33. I Farmaci per i disturbi mentali: ansiolitici, antidepressivi,

antipsicotici, stabilizzatori dell’umore. 34. Le Situazioni d’Urgenza in Psichiatria. 35. I Disturbi da Abuso di Sostanze: eroina, alcool, allucinogeni, cocaina,

amfetamina, cannabis.

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTO: Fasullo, Lezioni di Psichiatria, Aracne Editrice, 2008.

25 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

MEDICINA E CHIRURGIA - IPPOCRATE

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Igiene e Medicina del Lavoro TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina e Sanità Pubblica degli ambienti di

vita e di lavoro. Fenomeni clinici e gestione della prevenzione sull’uomo-lavoratore e sull’ambiente.

CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/42, MED/44 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Diego Picciotto Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Alberto Firenze Ricercatore Confermato Università di Palermo

CFU 8 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

120

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

80

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO 5° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aule Nuove – Via Parlavecchio Aula di Igiene

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedi – Mercoledi – Venerdi [8.00-10.00] Lunedì-Mercoledì ore 10-13

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedi [12.00-13.00] Lunedì e Mercoledì ore 13-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Acquisire le nozioni di base delle discipline specialistiche del Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline. Conoscere i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche.

Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere le più comuni malattie professionali e le tematiche di tipo igieni stico. Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali. Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute. Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione; Essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità. Conoscere lo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella morbidità e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto di vista sociale, l'impatto delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni sanitarie internazionali. Acquisire la comprensione della necessità di una responsabilità collettiva negli interventi di promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la popolazione, ed un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una collaborazione intersettoriale. Conoscere l'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che includa le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi ed i principi di management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Dimostrare una buona comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie, efficacia e qualità delle cure. Saper fare un uso corretto dei dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla cura della salute. Autonomia di giudizio Essere capace di valutare le implicazioni mediche ed infermieristiche legate alla patologia professionale e alle più comuni problematiche di Igiene generale. Acquisire capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi. Abilità comunicative Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti. Capacità di esporre il significato della patologia lavoro-correlata e di comunicare in maniera esauriente le soluzioni pratiche di management igienistico. Capacità d’apprendimento Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili; Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario. Capacità di aggiornare le proprie conoscenze consultando le pubblicazioni scientifiche proprie di questi settori. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “MEDICINA DEL LAVORO” MODULO 1° MEDICINA DEL LAVORO ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

4 Definire il concetto di rischio; definire e classificare i fattori di rischio professionali; fornire la definizione dei fattori di rischio connessi ad

attività lavorative ed elencarne i principali. 4 Definire i livelli e i tipi di prevenzione, di tutela e di promozione della

salute in ambito occupazionale. 4 Descrivere il quadro clinico delle patologie da rumore, da alte e basse

temperature, radiazioni ionizzanti, non ionizzanti, vibrazioni e baropatie; illustrare le principali norme preventive.

2 Descrivere il monitoraggio biologico; definire le suscettibilità individuali.

4 Elencare le possibili cause dei principali tumori occupazionali. 2 Elencare le cause ambientali e lavorative delle dermatiti allergiche e

irritative e fornire indicazioni di carattere preventivo e terapeutico. 2 Indicare i possibili effetti di danno non specifico delle attività lavorative

e descriverne gli effetti (lavoro a turni e notturno, stress lavorativo, danni da postura, movimentazione di carichi, lavoro d'ufficio, VDT, stress da eccessivo carico di lavoro, burn-out syndrome, mobbing).

2 Definire il rischio biologico e le principali strategie preventive. 6 Classificare i rischi professionali in ambiente ospedaliero. 4 Descrivere l'inquadramento legislativo ed epidemiologico della medicina

del lavoro. Ricercare le fonti normative nel campo della medicina del lavoro.

2 Partecipazione alla formulazione del giudizio di idoneità al lavoro specifico sulla base dei dati sanitari, del monitoraggio ambientale o del monitoraggio biologico, con riferimento alla disciplina vigente.

TESTI CONSIGLIATI

L. Ambrosi, V. Foà - Trattato di Medicina del Lavoro seconda edizione (UTET Ed. 2003)

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO IGIENE Presentare, analizzare e discutere le metodologie teoriche ed applicative di prevenzione, sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato di salute della popolazione. Indurre una formazione medica orientata alla valutazione e risoluzione di problematiche di Sanità Pubblica correlate al verificarsi di eventi sanitari in ambienti di vita e di lavoro in relazione anche alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale. MODULO 2 IGIENE ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Obiettivi specifici Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della medicina preventiva, educazione sanitaria e promozione della salute, della programmazione, organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi sanitari, dell’igiene degli alimenti, della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, dell’organizzazione di studi epidemiologici ed utilizzazione dei sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria e delle prove di efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria. Programma - Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica - Parametri demografici di interesse sanitario e indicatori di salute di una popolazione - Gli studi epidemiologici

- Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria con relative metodologie applicative. - Pratiche di disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione - Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari - Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo, eliminazione ed eradicazione delle malattie - Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive - Immunoprofilassi attiva e passiva - Vaccini: costituzione, vie di somministrazione, strategie di impiego, valutazione dell’efficacia dei vaccini. Vaccinazioni obbligatorie e consigliate, calendario vaccinale vigente in Italia - Le immunoglobuline: tipi, modalità di somministrazione, efficacia. - Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, applicazioni e strategie. - Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti, HACCP, tossinfezioni alimentari - Igiene dell’ambiente: matrici ambientali, inquinamento atmosferico, acqua e ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana - Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale, Aziende Sanitarie, Livelli Essenziali di Assistenza - Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del rischio clinico

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Igiene Medicina Preventiva Sanità Pubblica W. Ricciardi Monduzzi Editore, Bologna Igiene edilizia ed Ambientale C. Signorelli Società Editrice Universo Trattato di Legislazione Ospedaliera A. Zaglio Piccin – 2009 Manuale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica Faggiano-Donato-Barbone Centro Scientifico Editore

26 Dermatologia e Malattie Infettive

27 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie apparato locomotore, fisiatria e chirurgia plastica

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica dell’apparato

locomotore CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI Tre SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/34 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Giulia LETIZIA MAURO Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa (MED/34) Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO MODULO 2 A. CORDOVA associato Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO MODULO 3 U. MARTORANA associato Università di Palermo

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

135

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO Quinto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

da concordare

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni) MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì dalle 12:00 alle 13:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire nozioni fondamentali sulle patologie di interesse riabilitativo indicandone i principali indirizzi di prevenzione, diagnosi e terapia. Conoscere le modalità di svolgimento della visita specialistica. Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali nozioni per la presa in carico del paziente disabile.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 1 Medicina Fisica e Riabilitativa ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

• Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale • Organizzazione delle strutture riabilitative e del team • Differenze tra menomazione, disabilità e handicap delle malattie

invalidanti più frequenti; descriverne le conseguenti strategie organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente

• Esame obiettivo delle principali articolazioni (rachide, spalla, gomito, mano, anca, ginocchio, piede)

• Visita Fisiatrica • Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale) • Principali scale di valutazione • Principali terapie fisiche per le patologie osteomioarticolari,

neurologiche, etc…. • Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito

osteoarticolare, neurologico, cardiorespiratorio, etc. • Protocolli riabilitativi • Descrivere l'epidemiologia e le differenti determinanti etiopatogenetiche

della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso, all'età, a patologie, a terapie concomitanti, ecc.; indicarne le manifestazioni cliniche e gli accertamenti diagnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici

• Classificare e indicare i principali elementi diagnostici delle più frequenti alterazioni ossee di natura endocrina o metabolica primitive o secondarie

• Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea • Epidemiologia, basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti

diagnostici anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti terapeutici nelle artrosi delle diverse articolazioni

• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfondimento diagnostico e gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombosciatalgie

• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle condizioni fisiologiche e parafisiologiche

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Powerpoint delle lezioni Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia

28 Chirurgia generale FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA PALERMO CHIRONE

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO CHIRURGIA GENERALE TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica generale medica e chirurgica CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE MED18 DOCENTE RESPONSABILE Gaspare GULOTTA

Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 4 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

60

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

40

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO V SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Latteri

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.), Esercitazioni in aula e in Degenza

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni ed orario delle lezioni

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì – Mercoledì ore 09.00 – 11.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: con riferimento al sistema di descrittori dei titoli di studio adottato in sede europea (descrittori di Dublino), lo studente deve conseguire conoscenze e capacità di comprensione degli argomenti di chirurgia generale. La conoscenza e la capacità di comprensione sarà sviluppata essenzialmente con gli strumenti didattici tradizionali, quali le lezioni frontali anche in presenza dell’ammalato. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: lo studente dovrà essere capace di applicare le sue conoscenze sulla chirurgia generale e dovrà mostrare capacità di comprensione e di abilità nel risolvere casi clinici anche in un’ottica multidisciplinare. Autonomia di giudizio: lo studente dovrà acquisire la capacità di valutare in modo autonomo le osservazioni cliniche. Abilità comunicative: lo studente acquisirà la capacità di comunicare in maniera chiara ed

esaustiva ed esprimere problematiche relative alla chirurgia generale. Capacità d’apprendimento: lo studente dovrà avere sviluppato una metodologia di apprendimento che consenta di ampliare le proprie conoscenze in maniera autonoma, essere qundi in grado di raccogliere una corretta anamnesi, di saper cogliere gli aspetti clinici. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere l’epidemiologia delle principali patologie di interesse chirurgico, alla luce dei dati di fisiopatologia e la clinica, dimostrare la capacità di inquadrare la patologia chirurgica al fine di un precoce e corretto trattamento MODULO Chirurgia generale ORE FRONTALI -Patologia della mammella

●Anomalie ●Mastiti aute ●Mastiti croniche ●Tumori benigni ●Tumori maligni ●Indicazioni chirurgiche e tecniche ricostruttive ●Follow-up oncologico -PATOLOGIE DEL POLMONE DELLA PARETE TORACICA E DEL MEDIASTINO ●Pneumotorace classificazione e forme cliniche ● Infezioni polmonari di interesse chirurgico •Ascesso polmonare •Actinomicosi •Aspergillosi •Tubercolosi ●Nozioni generale e trattamento chirurgico di: •Atelettasia polmonare •Bronchiectasie polmonari •Enfisema polmonare •Interstiziopatie polmonari •Vasculopatie polmonari ●Nozioni generali sulla patologia della parte toracica •Patologia malformativa •Tumori benigni •Tumori maligni ●Patologia malformativa del polmone ●Patologia della pleura e della trachea ●Tumori benigni della trachea e dei bronchi ●Tumori maligni broncopolmonari ●Tumori pleurici ●Patologia cistica del polmone e del mediastino ●Sindrome mediastinica ●Tumori del mediastino ●Indicazioni alla timectomia: miastenia gravis ●Tumori neurogeni -PATOLOGIA DELL’ESOFAGO E DEL DIAFRAMMA ●Perforazioni dell’esofago ●Stenosi esofagee da caustici ●Disturbi della motilità esofagea

●Diverticoli esofagei ●Esofagiti ●Varici esofagee ●Tumori benigni dell’esofago ●Tumori maligni dell’esofago ●Ernia iatale e reflusso gastroesofageo ●Ernie diaframmatiche postero-laterali ●Ernie retrosternali ●Ernie traumatiche del diaframma -PATOLOGIA DELLA TIROIDE E DELLE PARATIROIDI ●Nozioni generale sulle tiroiditi e loro indicazioni chirurgiche ●Gozzo tiroideo ●Malattia di Basedow ●Tumori benigni della tiroide ●Tumori maligni della tiroide ●Iperparatiroidismo -ERNIE – LAPAROCELI - PATOLOGIA DELLA PARETE ADDOMINALE ●Laparoceli: clinica- complicanze e trattamento chirurgico ●Ernie: aspetti clinici – complicanze e trattamento chirurgico •Inguinale •Crurale •Ombelicale •Onfalocele •Epigastrica •Ventrale laterale •Otturatoria •Ischiatica •Interna •Lombare ●Tumori della parete addominale -PATOLOGIA DEL PERITONEO - ADDOME ACUTO – OCCLUSIONI INTESTINALI ●Peritoniti acute: cause – clinica e trattamento chirurgico ●Pelviperitoniti circoscritte ●Ascessi subfrenici ●Peritonite tubercolare ●Trasudati ed essudati ascitici ●Emoperitoneo ●Coleperitoneo ●Uroperitoneo ●Chiloperitoneo ●Endometriosi ●Addome acuto: •Considerazioni fisiopatologiche e cliniche •Esame obiettivo •Diagnostica per immagini •Addome acuto da patologie dell’apparato gastroenterico •Addome acuto da traumi addominali •Addome acuto secondario a patologie ginecologiche •Addome acuto non chirurgico

•Indicazioni chirurgiche dell’addome acuto nell’anziano ●Occlusioni intestinali: •Cause - Fisiopatologia e clinica dell’ileo meccanico •Diagnostica e trattamento chirurgico •Ileo adinamico -PATOLOGIA DELLO STOMACO E DEL DUODENO ●Patogenesi – profilassi e trattamento della gastite acuta erosiva e dell’ulcera da stress ●Lesioni da caustici ●Malattia di Ménétrier ●Malattia peptica gastro-duodenale: clinica – complicanze – indicazioni chirurgiche ●Tumori benigni dello stomaco e precancerosi gastriche ●Adeocarcinoma dello stomaco ●Linfoma e sarcoma gastrico ●Dumping syndrome e sindrome dell’ansa afferente ●Sindrome dell’antro escluso o ritenuto ●Compressione vascolare del duodeno ●Tumori del duodeno -PATOLOGIA DELL’INTESTINO TENUE ●Diverticolo di Meckel ●Invaginazione intestinale ●Morbo di Crohn ●Infarto intestinale ●Ischemia intestinale cronica ●L’approccio chirurgico all’obesità patologica ●Tumori benigni del tenue ●Tumori carcinoidi e sindrome da carcinoide ●Tumori maligni del tenue -PATOLOGIE DEL SISTEMA EPATO-BILIO-PANCREATICO E DELLA MILZA ●Litiasi della colecisti e della Via Biliare principale ●Colecistite acuta: clinica – complicanze e trattamento chirurgico ●Colecistite cronica ●Cancro della colecisti ●Ileo biliare e fistole biliari ●Echinococcosi epatica: indicazioni chirurgiche ●Ascessi epatici ●Neoplasie epatiche benigne ●Neoplasie maligne del fegato primitive e secondarie ●Neoplasie delle vie biliari extraepatiche ●Ipertensione portale ●Complicanze chirurgiche della cirrosi e dell’ipertensione portale ●Indicazioni al trapianto di fegato ●Pancreatite acuta e cronica: inquadramento clinico-diagnostico e indicazioni

chirurgiche ●Pseudocisti e cisti pancreatiche ●Neoplasie benigne del pancreas esocrino ●Neoplasie maligne del pancreas esocrino ●Adenocarcinoma periampollare

●Tumori endocrini (apudomi) del pancreas ●Indicazioni al trapianto di pancreas ●Malattie ematologiche ed ipersplenismo indicazioni chirurgiche alla splenectomia: •Porpora trombocitopenica immune •Anemia sferocitica ereditaria •Anemia autoimmune •Porpora trombotica trombocitopenica •Sindrome di Felty •Malattie linfoproliferative ●Lesioni spleniche benigne e maligne ●Aneurisma dell’arteria splenica ●Torsione splenica ●Ascesso splenico -PATOLOGIA DEL COLON – RETTO – ANO ●Appendicite acuta ●Malattia diverticolare del colon – complicanze – trattamento chirurgico ●Malformazione vascolare del colon e del retto ●Volvo del colon ●Rettocolite ulcerosa: clinica – diagnosi differenziale –

indicazioni chirurgiche ●Malattia di Hirschsprung ●Neoformazioni benigne del colon – poliposi colica ●Polipi villosi del sigma-retto ●Neoplasie maligne del colon-retto ●Carcinoma anale ●Prolasso rettale ●La chirurgia laparoscopica nelle patologie colon-rettali ●Emorroidi ●Ragade anale ●Proctiti ●Ascessi anali – perianali – perirettali ●Fistole ano-rettali ●Cisti e fistole pilonidali -PATOLOGIA DELLE GHIANDOLE SURRENALICHE ●Sindrome di Cushing ●Sindrome di Conn: Iperaldosteronismo ●Feocromocitoma e paragangliomi ●Insufficienza surrenalica acuta ●Sindrome adrenogenitale ●Incidentalomi surrenalici ●Sistema neuroendocrino diffuso e apudomi ●La surrenalectomia videolaparoscopica ●Carcinoma surrenalico

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

R.Dionigi – Chirugia Generale

29 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina Interna TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE • Fisiopatologia, metodologia clinica,

propedeutica clinica e sistematica medico-chirurgica

• Clinica generale medica e chirurgica • Farmacologia, tossicologia e principi di

terapia medica • Discipline anatomo-patologiche e

correlazioni anatomo-cliniche • Discipline radiologiche e radioterapiche • Emergenze medico-chirurgiche • Medicina di comunità • Formazione clinica interdisciplinare e

medicina basata sulle evidenze • Medicina delle attività motorie e del

benessere CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09, MED/09 (Geriatria), MED/49 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. GiovamBattista Rini Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Silvio Buscemi Ricercatore non confermato Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Prof. Rosario Scaglione Professore Associato Università degli Studi di Palermo

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

135

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ Corsi integrati dei primi 4 anni ANNO DI CORSO V° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

da definire

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Frequenza in reparto MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (V° anno) CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ

DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. GiovamBattista Rini: martedì, ore 12.00-13.00 Prof. Silvio Buscemi: martedì, ore 12.00-14.00 Prof. Rosario Scaglione: martedì e giovedì, ore 12.00-14.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenze di tipo fisiopatologico, clinico, di diagnosi e terapia delle malattie di interesse internistico. In particolare, saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie. Conoscenze di algoritmi, flow-chart applicate alle malattie internistiche e conoscenze della storia naturale delle malattie internistiche. Gli studenti dovranno, inoltre, conoscere le modificazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello stato di malattia nell’anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza sanitaria nel paziente geriatrico. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Raccogliere una storia clinica integrata del paziente, anche in relazione al suo stato psicologico, condurre un completo esame obiettivo generale e locale, conoscere i valori fisiologici dei parametri di laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. Riconoscere ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente. Essere in grado di gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni. Autonomia di giudizio Formulare un’ipotesi diagnostica clinica, che è alla base del ragionamento clinico di tipo ipotetico-deduttivo. Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non complesso tutti i dati del paziente), “coerente” (nessi fisiopatologici, fattori predisponenti ed eventuali complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata), ed “adeguata” (la malattia sospettata racchiude tutti i dati del paziente). Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Scegliere i farmaci in funzione non solo dei loro effetti ma anche in base alla prevedibile risposta che ogni singolo paziente potrà evidenziare. Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. Abilità comunicative Capacità di dialogare empaticamente e di esporre i risultati dell’iter diagnostico-terapeutico al paziente ed ai suoi familiari, con particolare attenzione nei confronti di problematiche ‘delicate’ (comunicazione di inguaribilità o gravi menomazioni). Saper consigliare anche altri luoghi di cura specialistici come ad es. centri di eccellenza. Capacità di sostenere la validità e correttezza dell’iter diagnostico-terapeutico effettuato sul paziente di fronte ai colleghi della propria e/o di altre U.O. Capacità di richiesta di consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o di altre U.O. Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Capacità d’apprendimento Conoscere i principi della ricerca scientifica, così da poter leggere con senso critico le riviste scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. In particolare, saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Obiettivo del Modulo è la descrizione della tassonomia, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico delle più frequenti patologie, a carattere acuto e cronico, della Medicina Interna. Sarà anche compiutamente esaminato, nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni, il significato clinico, diagnostico e prognostico di alcune indagini laboratoristiche e strumentali di specifica esecuzione nella gestione di alcune entità cliniche internistiche (EGA, spirometria, paracentesi diagnostica e terapeutica, toracentesi, tests coagulativi, diagnostica radiologica). MODULO Medicina Interna ORE FRONTALI 40 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Valutazione dell’individuo nella sua globalità, comprensiva del suo essere psico-fisico, della sua personalità, del suo vissuto e della sua specificità culturale ed ambientale.

2. L’evoluzione epistemiologica della medicina, il concetto di salute, il concetto di malattia, l’approccio olistico al paziente, tecniche di colloquio, principi di metodologia clinica, una corretta alimentazione, il concetto di malattia complessa e complicata.

3. Lo shock, morte improvvisa cardiaca, la valutazione del rischio cerebro- e cardiovascolare, ipertensione e sue complicanze, la cardiopatia ischemica acuta e cronica, lo scompenso di cuore, cuore polmonare, le aritmie ipo- ed ipercinetiche, le endocarditi, le pericarditi e sindrome da tamponamento cardiaco, la TVP e tromboembolia polmonare, le trombosi arteriose acute, la stenosi aortica calcifica, le AOCP.

4. Le polmoniti, l’asma bronchiale, la bronchite cronica e le sue sequele, l’insufficienza respiratoria, le pneumoconiosi, le pleuriti, lo pneumotorace, i tumori polmonari.

5. Il diabete mellito e sue complicanze, le tireopatie, le patologie endocrine delle paratiroidi, gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi, l’obesità e le sue complicanze, la sindrome polimetabolica, la sindrome dell’ovaio policistico, i disturbi idroelettrolitici, i disturbi del metabolismo lipidico.

6. Le FUO, il tifo, la mononucleosi infettiva, la brucellosi, la toxoplasmosi, le rickettiosi, le malattie da parassiti, le malattie da funghi, le malattie virali di interesse internistico, le infezioni nosocomiali, l’AIDS e complicanze, la tubercolosi.

7. Malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, le malattie acido-correlate, le infezioni gastroenteriche, gli addomi acuti non chirurgici, le malattie infiammatorie croniche intestinali, le sindromi da malassorbimento, le sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi epatica e le sue complicanze, il carcinoma epatico, la colestasi, le pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.

8. Le anemie, le piastrinopenie, i disordini della coagulazione, le malattie mielo-linfoproliferative, (le leucemie acute, i linfomi, il plasmacitoma).

9. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti, le pollinosi, le allergie alimentari, i trapianti d’organo, malattie delle ossa, osteoporosi.

10. Glomerulonefriti, nefropatie vascolari, calcolosi renale, IRA, IRC,

trattamento dialitico, infezioni delle vie urinarie, tumori renali. 11. L’ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro diagnosi differenziale,

la sindrome da ipertensione endocranica 12. Danni da farmaci, eccessivo e scorretto uso dei farmaci 13. Oncologia e prevenzione oncologica

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

• Claudio Rugarli. Manuale di Medicina Interna Sistematica. Masson Italia

• Harrison. Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill • Cecil’s Textbook of Medicine. Saunders • Stein. Medicina Interna. Ed. Astra • Zanussi. Terapia medica pratica. UTET • Proiezioni in PowerPoint • Selezione di articoli della letteratura scientifica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2 Acquisizione delle conoscenze generali e dei principi delle scienze dietetiche in ambito di normalità e di patologia, con particolare riferimento alle interazioni tra nutrienti e principali quadri morbosi di interesse internistico.

MODULO Scienze Tecniche Dietetiche ORE FRONTALI

20 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA ASPETTI GENERALI : Nutrizione, dieta, e nutrigenomica. La taglia corporea. La composizione corporea. Metodiche di valutazione della composizione corporea. Il grasso corporeo: profili distributivi adiposi e significato clinico-nutrizionale. Metodiche di valutazione della distrettualità adiposa. BILANCIO ENERGETICO : I nutrienti ed i substrati energetici (carboidrati, lipidi, proteine, alcool). L’introito energetico ed il controllo dell’appetito; il dispendio energetico e le sue componenti. Meccanismi di aumentata efficienza energetica. Metodiche di valutazione dell’introito energetico e della spesa energetica. IL DESTINO METABOLICO DEGLI ALIMENTI : Utilizzazione ossidativa e non ossidativa dei substrati energetici (il Quoziente Respiratorio ed il Quoziente Respiratorio non Proteico) LA MODERNA DIETETICA : il Seven Country Study e la Dieta Mediterranea; il Diabetes Preention Program (DPP) ed il Trattamento Medico Nutrizionale. NUTRIENTI e SALUTE : funzione endoteliale, fattori di rischio CV. Gli anti-ossidanti della dieta. Le fibre. Gli oligoelementi. Le vitamine. L’indice glicemico dei cibi ed il carico glucidico. Alcool. I cibi: carne, pesce, olio e grassi di condimento, vino, latticini, frutta e verdure, pane, pasta e cereali IL TRATTAMENTO DIETETICO : il trattamento dietetico ipocalorico per la riduzione dell’eccesso di peso. La dieta ipoglucidica. La dieta a basso indice glicemico. La dieta ipolipidica. La dieta ipoproteica. Le diete speciali. La dieta DASH. La dieta nelle malattie infiammatorie intestinali. La dieta nell’insufficienza renale (acuta e cronica). La dieta nello scompenso cardiaco.

La dieta nel paziente con insufficienza respiratoria. Il trattamento dietetico del diabete (tipo 1 e tipo 2). La sindrome sarcopenica e la sindrome da fragilità dell’anziano. La dieta nel paziente chirurgico. La dieta nel paziente ospedalizzato internistico. Nutrizione entrale e parenterale. STRATEGIE NUTRIZIONALI DI POPOLAZIONE : Il caso dell’omocisteinemia: rischio trombotico, di demenza e di fratture. Il caso dello iodio: rischio di gozzo.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

• Binetti, Marcelli, Baisi: Manuale di nutrizione clinica e scienze dietetiche applicate. Ed. SEU

• Proiezioni in PowerPoint • Selezione di articoli della letteratura scientifica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 5 Obiettivo del Modulo è la descrizione, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico delle più frequenti patologie internistiche, a carattere acuto e cronico che caratterizzano il paziente anziano e complesso. MODULO Medicina Interna - Geriatria ORE FRONTALI

30 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA 1. Valutazione del rischio cerebro- e cardiovascolare, ipertensione

essenziale e suo trattamento; ipertensioni secondarie e trattamento; cardiopatia ischemica acuta e cronica; versamenti pericardici; le sindromi da insufficienza ventricolare sinistra acute e croniche; cuore polmonare cronico; scompenso cardiaco congestizio; fibrillazione atriale; sindromi cliniche da blocco atrio-ventricolare; tromboembolia polmonare; la stenosi aortica calcifica; le AOCP.

2. BPCO ed l’insufficienza respiratoria acuta e cronica; tumori polmonari.

3. Il diabete mellito e sue complicanze; iper ed ipotiroidismi; gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi,; l’obesità e le sue complicanze; la sindrome metabolica; i disturbi del metabolismo lipidico; le iperuricemie.

4. Le infezioni nosocomiali; la tubercolosi. 5. Le malattie acido-correlate; gli addomi acuti non chirurgici; le

malattie infiammatorie croniche intestinali; le sindromi da malassorbimento; le sindrome dell’intestino irritabile; la cirrosi epatica e le sue complicanze; il carcinoma epatico, la colestasi, le pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.

6. Le anemie, le piastrinopenie, le malattie mielo-linfoproliferative. 7. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti. 8. Calcolosi renale, IRA, IRC, trattamento dialitico, infezioni delle vie

urinarie, tumori del rene, vescica e prostata. 9. Ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro diagnosi differenziale, la

sindrome da ipertensione endocranica. 10. Eccessivo e scorretto uso dei farmaci.

ESERCITAZIONI

TESTI • Claudio Rugarli. Manuale di Medicina Interna Sistematica. Masson

CONSIGLIATI Italia • Harrison. Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill • Selezione di articoli della letteratura scientifica

30 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

IPPOCRATE

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO ONCOLOGIA CLINICA TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,

propedeutica clinica e sistematica medico chirurgica

CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI DUE SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI SSD: MED06 - MED18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Gianni Pantuso MED 18 Professore Associato Fac Medicina e Chirurgia,Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Sergio Palmeri MED 06 Professore Associato Fac Medicina e Chirurgia,Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Secondo il manifesto degli studi ANNO DI CORSO 5° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA lezioni frontali esercitazioni in aula seminari

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da definire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. G. Pantuso: lunedì dalle 13.00 alle 13.45 presso lo studio del Dipartimento di Oncologia dell’AOUP (091.6554501 - [email protected]) Prof. S. Palmeri: giovedì dalle 12.30 alle 13.30 presso lo studio situato al pianterreno del Dipartimento di Oncologia dell’AOUP (0916552506 e mail: [email protected])

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di conoscere e comprendere:

• le modalità della crescita e diffusione dei tumori solidi • le principali modalità diagnostiche per una corretta diagnosi, stadiazione e prognosi dei

tumori solidi • le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,medica

e integrata) dei tumori solidi durante le varie fasi di malattia Capacità di applicare conoscenza e comprensione: alla fine del corso integrato lo studente dovrà conoscere e comprendere:

• quali sono le principali terapie chirurgiche (resettive radicali, di debulking, palliative, ecc..) e mediche (chemioterapiche, ormonali adiuvanti e non)

• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi disponibili per la diagnosi e terapia dei principali tumori solidi

• come impostare una diagnosi differenziale di fronte un paziente con una sospetta neoplasia solida maligna

Autonomia di giudizio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di giudicare: • se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile,

curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie mediche di supporto • in caso di eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri

clinici da prendere in considerazione prima di avviare il paziente al percorso terapeutico individuato

Abilità comunicative: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di comunicare con la necessaria delicatezza, completezza e comprensibilità una diagnosi “difficile” Capacità d’apprendimento: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di interpretare la letteratura scientifica relativa alla disciplina OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Oncologia Medica ORE FRONTALI

30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Le lezioni frontali saranno divise in due parti; 1° parte:

• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della disciplina • principi di crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie terapeutiche • multidisciplinarietà e terapie integrate • le fasi della terapia medica dei tumori solidi

2° parte: • Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia medica dei principali tumori

solidi • le terapie di supporto e il controllo dei sintomi • la relazione medico–paziente in Oncologia

ESERCITAZIONI

• Discussione di casi clinici pratici • Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità

didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di approfondimento da parte degli studenti

TESTI CONSIGLIATI

A. R. Bianco “Manuale di Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill G. Bonadonna ed al. “Medicina Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson M. Lopez Oncologia Medica Pratica 2° Ed. SEU

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi di ordine oncologico affrontando l’iter diagnostico-terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza. MODULO Oncologia Chirurgica ORE FRONTALI

30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA • Introduzione e generalità epidemiologiche • Approccio al paziente oncologico • Principi di chirurgia oncologica • Metodologia e finalità della disciplina • Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia chirurgica dei principali

tumori solidi • Ruolo della chirurgia mininvasiva • Multidisciplinarietà e terapie integrate • Principi di nutrizione artificiale in chirurgia oncologica • Metodiche parachirurgiche terapeutiche e/o palliative • la relazione medico–paziente in Oncologia

ESERCITAZIONI

• Discussione di casi clinici pratici • Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità

didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di approfondimento da parte degli studenti

TESTI CONSIGLIATI

M. A. Latteri “Chirurgia Oncologica e Principi di Oncologia Clinica” Ed. EdiSES

31 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia-Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Emergenze Medico-Chirurgiche-Chirurgia d’Urgenza

TIPO DI ATTIVITÀ Base, Caratterizzante, attività di tirocinio AMBITO DISCIPLINARE MED/41, MED/09, MED/18 CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/41, MED/09, MED/18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Ambrogio Sansone Prof. Ordinario di Anestesiologia MED/41 Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Salvatore Paterna Prof. Associato Medicina Interna MED/09 Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Prof. Cristofaro Di Bernardo Prof. Ordinario di Chirurgia MED/18 Università di Palermo

CFU 7 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

15

PROPEDEUTICITÀ Tutti gli insegnamenti fino al V anno compreso ANNO DI CORSO Sesto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula da assegnare

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezione frontale, esercitazioni in aula ed in reparto, esercitazioni in laboratori di didattica pratica e multimediale

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale e Prova Scritta TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Martedì e Giovedì dalle ore 9:00 alle 11:00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Mercoledì e Venerdì ore 11:00-12:00 Chirurgia Generale e d’Urgenza

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Capacità di applicare conoscenza e comprensione Autonomia di giudizio

Abilità comunicative Capacità d’apprendimento: capacità di sintetizzare le conoscenze acquisite attraverso i moduli su cui è basato il corso integrato, al fine di affrontare, riconoscere e trattare le situazioni di urgenza-emergenza sia come intervento primario o no che come intervento extra-ospedaliero. A tal fine viene approfondito il concetto di trattamento intensivo e di rianimazione; vengono approfondite trattamento e tecniche di terapia medica e chirurgica delle emergenze ed illustrati i principi e le tecniche di primo soccorso. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: capacità di riconoscere, discriminare e trattare le urgenze in ambito medico-chirurgico. MODULO

Emergenze Medico-Chirurgiche

ORE FRONTALI -Principali situazioni di Emergenza Chirurgica. -Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture. -Traumi addominali e toracici. -Patologia del retroperitoneo in urgenza. -Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico. -Multiple organ failure -Diagnosi e trattamento dello shock. -Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto digestivo alto e basso. -Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico. -Pancreatite acuta. -Itteri ostruttivi. -Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome di Mirizzi. -Peritonite. -Ingestione di caustici: diagnosi e trattamento. -Trattamento diagnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato. -Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gatro-intestinali di natura flogistica ed emorragica . -Cause di crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie digestive. -Consenso informato in Chirurgia d’Urgenza -Approccio al paziente con dolore addominale acuto -Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico -Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico

ESERCITAZIONI In corsia e in sala operatoria in piccoli gruppi

TESTI

CONSIGLIATI -Emergenze medico-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B. Andreoni. V. Staudacher. Masson. -Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson. -Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Medica. - Chirurgia Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva Chirurgica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Essere in grado di riconoscere, nell’immediatezza dell’evento, le situazioni cliniche di emergenze

nell’uomo, ponendo in atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita, la conoscenza della modalità di intervento nelle situazioni di catastrofe. L’obiettivo primario nella scelta degli argomenti è dare agli studenti la possibilità di sapere riconoscere le situazioni cliniche di emergenza, acquisendo contemporaneamente le conoscenze, le abilità pratiche e le attitudini idonee al suo management sanitario che dovrà sempre considerare preminente il benessere del paziente. In particolare lo studente deve sapere conoscere la fisiopatologia, la diagnostica differenziale ed i principi di terapia in situazioni di emergenza.

32 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA L.M. MEDICINA E CHIRURGIA INSEGNAMENTO Patologia della testa e del collo. Organi di

senso TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica degli organi di senso CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/28, MED/30, MED/31 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Gaetano Lodato Professore ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO MODULO 1 P. MESSINA Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO MODULO 2 G.CUPIDO Associato Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Sesto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Clinica Oculistica Provvederà la segreteria appena sarà approvato il calendario delle lezioni

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali. Esercitazioni.

MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza degli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere e diagnosticare le principali patologie di pertinenza oculare, nonché di inquadrare i segni oculari delle patologie sistemiche. Autonomia di giudizio Possibilità di formulare iter diagnostici per l’accertamento delle principali patologie oculari Abilità comunicative

Possibilità di indirizzare il paziente verso una più efficace e pronta diagnosi delle principali patologie oculari. Capacità d’apprendimento Acquisizione di una capacità di formazione continua nel campo delle principali patologie oculari. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Lo studente al termine del Corso di Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado di: conoscere gli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo. In particolare, per quanto riguarda la patologia oculare, lo studente deve essere in grado di riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti complicanze oculari delle più comuni malattie sistemiche. MODULO MALATTIE APPARATO VISIVO ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI

1,5 Cause e caratteristiche dei più comuni errori di rifrazione e accomodazione 1,5 Principali indagini strumentali di largo impiego in campo oftalmologico

(esame con lampada a fessura, tonometria, fluorangiografia, campimetria visiva, optometria, etc..): tecniche e principi

1,5 Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina (affezioni flogistiche, vascolari, dismetaboliche, tumorali, distacco della retina) e principali approcci terapeutici

1,5 Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali (ipertensione, diabete, ipertensione endocranica, corioretiniti etc.) e interpretazione dei relativi referti.

1,5 Cause principali, diagnosi differenziale e trattamento dell' “occhio rosso" (congiuntiviti, iriti, ecc).

1,5 La cataratta: cause, epidemiologia, storia clinica e principi di terapia. 1,5 Fisiopatologia dell'idrodinamica dell'umor acqueo; definizione, principi

diagnostici (con particolare attenzione al sospetto diagnostico d'urgenza) e strategie terapeutiche del glaucoma.

1,5 Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche (alterazioni chiasmatiche, retrochiasmatiche e retrogenicolari); descrizione dei principi generali di terapia

1,5 Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio oculo-estrinseco e strabismi paralitici): diagnosi e terapia

1,0 Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato nella diagnostica differenziale con malattie anche di interesse internistico

1,0 Le cause di ipovisione nell’infanzia, i processi cognitivi e riabilitativi. 1,5 Malattie cronico-degenerative, flogistiche, tumorali e dismetaboliche di

annessi oculari (palpebre cornea, sclera-congiuntiva, uvea anteriore etc.) 1,5 Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg. tapeto-

retiniche, maculopatie congenite, albinismo, etc) 1,5 Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche:

corpi estranei, lesioni corneali, danni retinici acuti, lesioni meccaniche del globo oculare, etc.

TESTI CONSIGLIATI

M. Miglior: Oftalmologia clinica. Ed. Monduzzi, Bologna Frezzotti, Guerra, Oftalmologia essenziale, Ambrosiana Sborgia, Delle Noci, Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed. Miglior, Oftalmologia Clinica, Monduzzi Ed. Kanski JJ, Oftalmologia clinica, Ed. Elsevier

33 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina Legale, Bioetica, Storia della medicina

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina e sanità pubblica e degli ambienti di

lavoro e scienze medico legali CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI DUE SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/ 43- MED /02 DOCENTE RESPONSABILE

Prof.ssa Antonina Argo Associato di medicina legale Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Renato Malta Ricercatore Università di Palermo

CFU 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

75

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

50

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO 5 SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

mercoledì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del medico nei riguardi della Autorità Giudiziaria e di quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia. Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità di orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione. Acquisire le nozioni di base delle discipline giuridiche – diritto penale e civile- inerenti il Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline, per gli aspetti medico-sanitari. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio della professione medica, con particolare riguardo alla responsabilità professionale. Acquisire le nozioni fondamentali di tanatologia, patologia e tossicologia forense.

Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite di semeiotica forense per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi diagnostici posti dalla patologia forense nel vivente (valutazione del danno biologico, giudizio in tema di in invalidità civile ed invalidità personale) e nel cadavere, e di tanatologia. Essere in grado di individuare i bisogni del cittadino riguardo a prestazioni previdenziali/assistenziali e per la tutela della disabilità. Essere in grado di esprimere con corretta metodologia un giudizio bioetico. Conoscere il dibattito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del medico è eticamente rilevante e problematica a causa del difficile embricarsi di questioni clinico - mediche, tecnico-pratiche, umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia medica occidentale. 2. Capacità di trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine di decifrare correttamente la rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità di declinare esperienze trascorse della storia dell’arte medica in una visione attuale. 3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione di accompagnamento che comporta l’esercizio medico. Rileggere il vissuto di medici e pazienti nel tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze. 4. Coltivare la relazione dialogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano responsabilmente ed attivamente partecipare al processo di cura. Percorrere la difficile relazione odierna tra paziente e medico alla luce dell’esperienza storica. 5. Seguire l’evoluzione del dibattito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la storia della medicina nella sua espressione sociale. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

MEDICINA LEGALE, BIOETICA (MED 43)

ORE FRONTALI ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1.MEDICINA LEGALE GENERALE Qualifiche giuridiche del medico Denunce Referto Rapporto Certificati Segreto professionale Interruzione volontaria della gravidanza La causalità Il rapporto di causalità Causa unica esclusiva e sopravvenuta Responsabilità professionale Principi generali Teorie dell'errore professionale Responsabilità morale Responsabilità penale Responsabilità civile Consenso al trattamento sanitario Il dovere di prestare assistenza

La responsabilità civile Responsabilità da fatto illecito Responsabilità da inadempimento di obbligazioni Specie della responsabilità Il danno risarcibile L'imputabilità Cause di esclusione dell'imputabilità Età minore Vizio totale e parziale di mente Ubriachezza e stupefazione Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti Sordomutismo L'omicidio in generale Elementi psicologici del reato Infanticidio e feticidio Percosse Lesione personale dolosa Gradi della lesione personale dolosa Lesione personale colposa Lesione personale conseguente ad altro delitto Violenza sessuale Accertamenti medico-legali in caso di delitti sessuali

2.TRAUMATOLOGIA Abrasioni Escoriazioni Ferite lacero-contuse Fratture craniche Lesioni da arma bianca Ferita da taglio Ferite da punta Ferite da punta e taglio Ferite da fendente Lesioni da arma da sparo Lesioni da armi portatili a proiettile unico Caratteri del foro d'entrata Caratteri del foro d'uscita Caratteri del tramite Lesioni da armi portatili a carica multipla I grandi traumatismi Precipitazione Incidenti stradali

3.ASFISSIOLOGIA Generalità Soffocazione diretta Impiccamento Strangolamento Strozzamento Annegamento Sommersione interna Intasamento Soffocazione diretta

Confinamento 4.TOSSICOLOGIA

Veleno ed avvelenamento Diagnosi di avvelenamento Alcolismo: aspetti clinici e medico-legali Alcool e guida: legislazione Intossicazione acuta da alcool Le tossicodipendenze La dipendenza: da oppiacei da cocaina Il crack Canapa indiana, marijuana e hashish Gli allucinogeni Le anfetamine Ecstasy Evoluzione legislativa in materia di stupefacenti e stati di tossicodipendenza

5.TANATOLOGIA Fenomeni tanatologici primari immediati Fenomeni tanatologici primari consecutivi Le ipostasi Il raffreddamento del corpo L'acidificazione e altre modificazioni post-mortali La rigidità cadaverica La disidratazione L'autolisi La putrefazione La macerazione La saponificazione La mummificazione La corificazione Epoca della morte

6.ASSICURAZIONI Infortunio sul lavoro Malattia professionale Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in ambito agricolo ed industriale. Invalidità pensionabile Assegno ordinario di invalidità Pensione ordinaria di inabilità Invalidità civile Indennità di accompagnamento Cenni in tema di Causa di servizio

7.ETICA MEDICA Il codice di deontologia medica italiano e quello europeo La riservatezza ed il segreto professionale La libertà del paziente e quella del medico I fondamenti di liceità dell’atto medico Informazione e consenso La sperimentazione terapeutica

8.BIOETICA Origini della disciplina e sua sistematizzazione

I principi fondanti di bioetica etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita la relazione terapeutica: modelli di medicina a confronto la responsabilità di fronte alla vita nascente questioni bioetiche di fine vita e trapianto d’organo il testamento biologico cure palliative la riflessione sulla scienza e le biotecnologie Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati genetici

9.STORIA DELLA MEDICINA La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà da un punto di vista semiologico –valutativo alcuni argomenti trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTI: Macchiarelli, Feola. Compendio medicina legale. Edizioni minerva medico legale, 2002 C. Puccini, Istituzioni di medicina legale, Ed. CEA, Milano, Ultima edizione (2003).

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO BIOETICA ORE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI

Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-mediche inerente le loro origini e fondazioni, presenta il dibattito bioetico in ambito medico, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle diverse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero medico e della percezione socio-politica. Il modo di procedere dell’insegnamento è quello di fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e peculiari. Attraverso l’analisi di questi prende corpo lo studio degli argomenti di etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici per contribuire a formare la struttura di base del discente. Questi alla fine del Corso potrà essere in grado di cogliere i valori rilevanti da tutelare nell’esercizio medico rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la storia e la tradizione medica. Per ogni argomento verranno con pari dignità presentati i diversi piani del dibattito e le rispettive ragioni a loro sostegno, conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari dignità di tutte le tesi, come del resto si addice ad una Istituzione Statale. Le tematiche storico-mediche devono assolvere al compito di presentare le origini dell’arte medica, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero medico e della professione nella società compreso il diverso modo di progettare ed organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce di porre particolare attenzione agli aspetti umani della medicina ed alla narrazione dell’evoluzione del rapporto tra paziente, medico e cultura sociale.

PROGRAMMA � La nascita dell’arte medica in Occidente � La medicina ellenistica � La medicina nel mondo greco-romano � Carità e assistenza nel medioevo cristiano � Il concetto di malattia � Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia � Il medico nella società � La medicina in una società in trasformazione � Origini della Bioetica e sua diffusione � Definizione di Bioetica � La Bioetica ed il suo statuto epistemologico � Ambiti della Bioetica � La Bioetica ed il paradigma delle Responsabilità � Definizione di valore umano e valore morale � Gerarchia dei valori � Moralmente buono e moralmente corretto � Mezzi, fini e circostanze � Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita � Concetto di persona. � Statuto dell’embrione umano � Dibattito sull’ootide. � Concetto di dignità umana � Legge sulla procreazione medicalmente assistita � Convenzione di Oviedo � Diagnosi pre-impianto � Destino degli embrioni crioconservati � Clonazione e cellule staminali � Eugenetica. Test genetici. � Etica e ricerca scientifica:

o Metodo scientifico-sperimentale o Sperimentazione umana o Dichiarazione di Helsinki o I Comitati etici

� Teorie etiche: o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo

� Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (1978) � Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970) � Modelli di Biodiritto � Diritto e Bioetica: fondamenti, paradigma � Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo � Obiezione di coscienza � Principi della bioetica � Rapporto medico – paziente: � Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –

paradigma, Malattia, Salute, Verità al paziente � Medicina e modelli � Incontro nella relazione clinica � Diritti dei malati: � I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro � Dichiarazione anticipata di trattamento

� Rifiuto, rinuncia alla terapia � La carta di Firenze ed il neonato pre-termine � Eutanasia e diritto � Accanimento terapeutico � Malato terminale � Nutrizione artificiale � Cure Palliative � Rianimazione e Terapia Intensiva � Direttive di non rianimazione (DNR) � Near death experience � Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale � Trasfusione di sangue � Trapianto di organi, midollo osseo, gonadi, terapia genica � Xenotrapianti � Bioetica, Ecologia, Biodiversità, Organismi geneticamente modificati � Principio di precauzione � Etica della allocazione delle risorse in Sanità

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della medicina, Masson, Milano 2008, Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero medico occidentale. Editori Laterza, Bari 1998 Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006. Selezione di articoli scelti dal Docente. I pareri del Comitato Nazionale di Bioetica Dispense del Docente

34 Ostetricia e ginecologia

35 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pediatriche CODICE INSEGNAMENTO 05651 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI UNO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof Giovanni Corsello Ordinario di Pediatria Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO SESTO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula “Achille Albanese” Dipartimento Materno Infantile- Via Cardinale Rampolla n.1

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni), Esercitazioni in aula. Visite in campo, altro

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni : LUNEDI’ Orario delle lezioni : 8-14,00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni : Martedi’ e Giovedi’ Orari di ricevimento : 12,00-14,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia, diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pediatria come branca specialistica non d’organo, ma di fascia d’età che include le diverse competenze di una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la neonatologia, la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. Individuare quelle condizioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza, con un approccio multidisciplinare integrato, in particolar modo tra le aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO PEDIATRIA ORE FRONTALI

60 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica; Assistenza del neonato alla nascita; Il neonato sano; Il neonato pretermine e di basso peso; Il neonato asfittico; Il distress respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi neonatali; Screening neonatali; L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule; Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà: cronologia, anticipazioni e ritardi puberali; Nozioni di adolescentologia; Patologia carenziale in pediatria; I disturbi della crescita; Il bambino con turbe della digestione e dell’assorbimento; Cardiopatie congenite ed acquisite; Patologia genetica ; Malattie cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie; Principali malattie respiratorie del bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le anemie congenite ed acquisite del bambino; Le porpore trombocitopeniche di interesse pediatrico; Difetti della coagulazione del sangue; Malattie da alterata risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas; Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del bambino; Il diabete mellito; Oncologia pediatrica e nozioni di terapia; Masse addominali; Principali malattie congenite del metabolismo; Malformazioni congenite e prevenzione genetica; Le vaccinazioni; Malattie del SNC di interesse pediatrico.

ESERCITAZIONI

Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati TESTI

CONSIGLIATI BURGIO GR. : Pediatria essenziale , UTET CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica , Ambrosiana

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO CHIRURGIA GENERALE II TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE clinica generale medica e chirurgica CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO singolo)

Giuseppe Diana Prof. Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 4 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

52

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

48

PROPEDEUTICITÀ Fisiopatologia, Metodologia Clinica, Patologia Sistematica, Anatomia Patologica, Diagnostica per immagini, Medicina di laboratorio.

ANNO DI CORSO VI SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Come da programmazione del CdL

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, seminari ed esercitazioni in corsia, ambulatorio e sala operatoria

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Test a risposte multiple, Prova Orale. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Come da disposizione del CdL

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

lunedì, martedì, mercoledì ore 15 – 16 giovedì ore 12 - 13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione

− Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute. − Conoscere e saper attuare i principali interventi farmacologici, chirurgici, psicologici,

sociali e di altro genere, nella malattia acuta e cronica, nella riabilitazione e nelle cure di tipo terminale.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione − Saper eseguire correttamente una storia clinica adeguata, che comprenda anche aspetti

sociali, come la salute occupazionale. − Essere in grado di realizzare un esame dello stato fisico e mentale. − Essere in grado di analizzare ed interpretare i risultati delle procedure diagnostiche e

tecniche di base, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.

− Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza per suggerire le terapie chirurgiche adeguate.

− Saper esercitare il corretto giudizio clinico per stabilire le diagnosi e le terapie nel singolo paziente.

− Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.

Autonomia di giudizio − Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e

della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. − Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle

decisioni prese durante la pratica medica. − Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati,

per risolvere i problemi. − Riconoscere che una buona pratica medica dipende strettamente dall'interazione e dalle

buone relazioni tra medico, paziente e famiglia, a salvaguardia del benessere, della diversità culturale e dell'autonomia del paziente.

− Acquisire il senso di responsabilità personale nel prendersi cura dei singoli pazienti. Abilità comunicative

− Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti.

− Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari.

− Dimostrare una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e con la comunità

− Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente

Capacità d’apprendimento − Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione

sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. − Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati

clinici. • OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO • la capacità di analizzare i problemi clinici di ordine, chirurgico ed oncologico, valutando i

rapporti tra benefici, rischi e costi, anche alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza ed indicarne le soluzioni;

• l'abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia sanitaria con specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure diagnostiche e terapeutiche.

MODULO CHIRURGIA GENERALE II

ORE FRONTALI 40

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

OBIETTIVO GENERALE: Gli studenti devono essere in grado di analizzare i sintomi, individuare i segni da integrare con i dati di laboratorio e strumentali per riconoscere l’esistenza, la gravità, la prognosi ed il trattamento delle malattie comprendenti la chirurgia come opzione terapeutica. Essere in grado di valutare i risultati dei trattamenti chirurgici, specie se demolitivi, in relazione alla qualità della vita utilizzando la Medicina Basata sull’Evidenza. OBIETTIVO SPECIFICO Formulare un iter diagnostico e terapeutico mediante decisioni motivate e pertinenti alle situazioni concretamente proposte, valutando di volta in volta i rapporti tra rischi, costi e benefici, fino a definire una strategia complessiva di gestione dello specifico paziente che tenga conto degli aspetti di prevenzione, di terapia e di riabilitazione Utilizzare le basi del ragionamento clinico per definire le indagini diagnostiche di prima scelta, secondo criteri decisionali di efficienza ed efficacia e in funzione del rapporto tra benefici, rischi e costi Descrivere il valore del colloquio medico/paziente come strumento terapeutico, preventivo e di educazione sanitaria Discutere casi clinici di interesse chirurgico, riferiti a malattie prevalenti, focalizzando gli elementi essenziali alla diagnostica differenziale e le indicazioni/controindicazioni alla terapia chirurgica rispetto a quella medica Delineare le peculiarità della preparazione all'intervento del paziente geriatrico e dell'assistenza peri e postoperatoria Indicare le principali urgenze chirurgiche nel paziente geriatrico Descrivere il significato di rischio chirurgico in relazione allo stato di malattia ed alla sua prognosi ed allo stato del paziente

ESERCITAZIONI Discutere in modo interattivo la diagnostica differenziale di casi clinici reali o simulati (prototipici di situazioni cliniche di frequente riscontro) basandosi sul problem solving (con studio individuale e non assistito dei casi clinici proposti dal docente) Discutere in modo interattivo le possibili decisioni diagnostiche e terapeutiche (decision making) in casi clinici reali o simulati Compilare richiesta motivata di indagini diagnostiche laboratoristiche e strumentali Compilare richiesta motivata di consulenza specialistica Compilare richiesta motivata di ricovero ospedaliero Informare (in condizioni reali o simulate) il paziente e i congiunti su diagnosi di patologie gravi, invalidanti o con esito infausto e sui relativi trattamenti Concordare con il paziente l'assunzione delle decisioni che lo riguardano Discutere con un paziente i benefici e rischi di un trattamento chirurgico

TESTI CONSIGLIATI

Ascelta dello studente Bellantone, De Toma, Montorsi: Chirurgia Generale; Minerva Medica Ed. Dionigi: Chirurgia; Masson Ed. Blande et al: General Surgery; Springer Ed. Lowrence: Essential of General Surgery; Lippincott Ed. Viene inoltre fornito un elenco di URL per lo studio on-line

LM-41 – Corso di Laurea in medicina e Chirurgia Palermo – CHIRONE – A.A 2009/10 DM 270

MATERIA SSD CFU Chirone-Docente

I ANNO I sem Chimica e Propedeutica

Biochimica BIO/10 6 PROF. F. DI GAUDIO

Fisica FIS/07 6 PROF.S. MICCICHE’ Metodologie medico

scientifiche e comunicazione

Ing-inf/05 MED/01 MED/25

3 3 1

PROF. S. VITABILE PROF. D.MATRANGA PROF.D. LA BARBERA

Inglese L-LIN/12 6 PROF.T. CANZIANI I ANNO II sem

Biologia e genetica BIO/13 6 4

PROF. G. DE LEO PROF.M.A. DI BELLA

Anatomia Umana BIO/16 6 PROF. B. VALENTINO Biochimica BIO/10 7 PROF. G. TAIBI

Istologia ed Embriologia BIO/17 7 PROF. A. GERBINO II ANNO I sem.

Anatomia Umana BIO/16 5 5

PROF. V. VALENZA PROF. G. PERI

Biochimica BIO/10 7 PROF.I. DI LIEGRO II ANNO I sem.

Fisiologia Umana BIO/09 6 PROF. R. CORTIMIGLIA Microbiologia MED/07 7 PROF. R. DI STEFANO Immunologia MED/04 6 PROF. A. SALERNO

III ANNO I sem.

Fisiologia Umana BIO/09 6 6

PROF. G. CRESCIMANNO PROF. A. BENIGNO

Patologia Generale MED/04 4 4

PROF.N. CACCAMO PROF. G. TOLONE

III ANNO II sem.

Fisiopatologia clinica MED/09 MED/18

3 3

PROF. A. PINTO PROF. E. FIORENTINO

Farmacologia BIO/14 5 4

PROF. A. ANTONA PROF. G. LETO

IV ANNO I sem.

Metodologia Clinica MED/09 MED/18

3 3

PROF.M. AVERNA PROF. G. BUSCEMI

Patologia Sistematica I MED/10 MED/11

3 3

PROF. V. BELLIA PROF. E. HOFFMANNN

Patologia Sistematica II MED/12 MED/15

3 3

PROF. S. VIGNERI PROF. V. ABBADESSA

Patologia Sistematica III MED/13 MED/14 MED/16

3 2 2

PROF. A. GALLUZZO PROF. E. GIARDINA PROF. L. SALLI’

IV ANNO II sem.

Medicina di laboratorio BIO/12 MED/05 MED/07

2 2 2

PROF. M. CIACCIO PROF. D. LIO PROF. A. CHIARINI

Patologia Sistematica IV MED/18

MED/22-23 MED/24

2 2 2

PROF. L. FICANO PROF. G. BAIARDI PROF. D. MELLONI

Diagnostica per Immagini

MED/36 5 PROF.M. MIDIRI

Anatomia Patologica MED/08 7 PROF. V. FRANCO V ANNO I sem.

Anatomia Patologica MED/08 8 PROF. A. M. FLORENA Neurologia MED/26 6 PROF. R. CAMARDA Psichiatria MED/25 5 PROF. D. LA BARBERA

Igiene e Medicina del Lavoro

MED/42 MED/44

6 3

PROF. F. VITALE PROF. F VEGNA

V ANNO II sem. Dermatologia e Malattie

Infettive MED/17 MED/35

3 3

PROF.F. SGARLATA PROF.M. MANTEGNA

Malattie app. locomotore, fisiatria e chir. plastica

MED/19 MED/33 MED/34

3 3 3

PROF.F. MOSCHELLA PROF.M. D’ARIENZ0 PROF.G. LETIZIA

Chirurgia Generale MED/18 4 PROF. G. GULOTTA

Medicina Interna MED/09 MED/49

MED/09(geriatria)

4 2 3

PROF. G. MONTALTO PROF. S. VERGA PROF. M. BARBAGALLO

Oncologia Clinica MED/06 MED/18

3 3

PROF. N. GEBBIA PROF. M. LATTERI

Malattie degli Organi di Senso

MED/28 MED/30 MED/31

2 2 2

PROF. G. GALLINA PROF.S. CILLINO PROF.R. SPECIALE

VI ANNO I sem.

Emergenze medico-chirurgiche

MED/41 MED/09 MED/18

3 2 2

PROF. A. GIARRATANO PROF.S. TRIPI PROF. G. PROFITA

Medicina Legale , Bioetica e Storia della

medicina

MED/43 MED/02

3 2

PROF. P. PROCACCIANTI PROF. R. MALTA

Ostetricia e Ginecologia MED/40 5 PROF. A. MARTORANA Pediatria MED/38 6 PROF. A. LIOTTA

Chirurgia Generale MED/18 4 PROF. M. ROMANO

Medicina Interna MED/09

M-EDF/01 4 2

PROF. G. LICATA PROF. A. PINTO

1 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chimica e Propedeutica biochimica TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Struttura,funzione e metabolismo delle molecole

di interesse biologico CODICE INSEGNAMENTO 01857 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10 DOCENTE RESPONSABILE Prof.ssa Francesca Di Gaudio

Ricercatore Biochimica Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Primo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula B – plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta e orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedì,martedì,mercoledì e giovedì ore 10-12

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì e mercoledì ore 12-13

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro comportamento chimico-fisico. Conoscere e comprendere gli aspetti generali della struttura e delle proprietà dei composti organici e delle macromolecole di interesse biologico. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite ed avere la capacità di comprendere i meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita. Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica . Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO CHIMICA E PROPEDEUTICA BIOCHIMICA ORE FRONTALI

60 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – PROGRAMMA

1. CALCOLI E MISURE: Introduzione, Metodo Scientifico, Materia, Sistemi di misura, Principali unità di misura, Accuratezza, Precisione, Errori, Espressioni significative e Notazioni Scientifiche, Cifre significative nei Calcoli.

2. ATOMI E MOLECOLE: Introduzione, Tavola Periodica, Configurazioni Elettroniche, Livelli e Sottolivelli energetici, Regola dell’ottetto, Orbitali, Riempimento elettronico, Proprietà periodiche.

3. FORZE INTERMOLECOLARI: , Composti ionici, Composti Covalenti, Ioni Poliatomici, Nomenclature, Geometria della molecole, Polarità, Tipi di forze esistenti fra i composti ionici e polari, Legame ad idrogeno.

4. REAZIONI CHIMICHE: Bilanciamento delle equazioni, Classificazione delle reazioni chimiche, Numero di ossidazione e Reazioni Redox, Altre classi di reazioni, Equazioni ioniche, Rapporti ponderali, Reagenti limitanti.

5. STATI DELLA MATERIA: Energia Cinetica e Potenziale, Stato Solido, Stato Liquido, Stato Gassoso,Cambiamenti di stato.

6. SOLUZIONI E COLLOIDI: Solubilità, Modi di esprimere la concentrazione, Stechiometria delle soluzioni, Soluzioni Acquose, Proprietà Colligative, Osmosi, Tensione di Vapore, Colloidi, Dialisi.

7. VELOCITA’ DI REAZIONE ED EQUILIBRIO CHIMICO: Termodinamica, Cinetica, Catalisi, Equilibrio chimico, Principio di Le Chatelier.

8. ACIDI BASI E SALI: Teorie acido-base, Acidi e Basi e loro proprietà, Forza degli equilibri acido base, pH e pOH, Sali ed loro Idrolisi,Titolazioni (cenni), Tamponi e tamponi biologici.

9. REAZIONI NUCLEARI: Introduzione, Principali tipi di Radiazioni, Tempo di dimezzamento, Fissione e Fusione, principali usi degli isotopi radioattivi, Applicazioni Mediche, Sicurezza in campo radiativo

10. ALCANI: Carbonio, Formule, Strutture ed Isomeri, Alcani e nomenclatura, Cicloalcani, Fonti e reazioni, Alogenuri alchilici

11. IDROCARBURI INSATURI: Proprietà, Alcheni e Nomenclatura, Alchini e Nomenclatura, Isomeri Geometrici, Reazioni degli Alcheni, Idrocarburi Aromatici.

12. COMPOSTI ORGANICI E MOLECOLE BIOLOGICHE: Alcoli, Fenoli ed Eteri, Aldeidi e Chetoni, Acidi carbossilici e loro derivati, Esteri ed Anidridi di importanza biologica, Ammine ed Ammidi, Carboidrati, Lipidi, Proteine, Enzimi, Acidi Nucleici, Nutrizione ed Energia per la vita, Metabolismo dei Carboidrati, Metabolismo dei Lipidi, Metabolismo degli Amminoacidi, Fluidi biologici.

13. APPROFONDIMENTI Principali correlazioni metaboliche La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà da un punto di vista quantitativo alcuni argomenti trattati a lezione (soluzioni , pH e pOH, soluzioni tampone ,osmosi, idrolisi)

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTI: Kotz e Purcell Chimica EdiSES

Brown Chimica Organica EdiSES

2 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisica TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate degli organi e

apparati umani CODICE INSEGNAMENTO 03245 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/07 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Salvatore Miccichè Ricercatore Universitario (Fisica Applicata) Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Primo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula B – plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed Esercitazioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta con test a risposte multiple e

successiva Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Martedì,mercoledì, giovedì e venerdì ore 08-10

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì, dalle ore 15:00 alle ore 17:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i principi generali della fisica. Conoscere le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo, della termodinamica e della fluidodinamica. Saper fare un bilancio energetico. Sapere scegliere la tecnica strumentale più adatta per la misura di un parametro fisiologico. Saper valutare l’accuratezza della misura di un parametro fisiologico. saper valutare i principi fisici che stanno alla base di certi meccanismi fisiologici. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO FISICA

ORE FRONTALI Ore 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

INTRODUZIONE AL CORSO Grandezze fisiche primitive e derivavate, Sistemi di Unità di Misura, Equazioni dimensionali. Grandezze fisiche vettoriali e scalari. Vettori. Somma e Differenza di vettori, Prodotto scalare e vettoriale. Cifre significative. Cenni di teoria degli errori

CINEMATICA Grandezze cinematiche: spazio, velocità ed accelerazione. Moto rettilineo uniforme ed uniformemente accelerato. Leggi orarie e diagrammi orari. Cenni sul moto circolare uniforme.

DINAMICA I Principio della Dinamica. Definizione di massa, II Principio della Dinamica. Tipi di forze: forza peso, forza elastica, forza di attrito statico e dinamico. Moto di un grave. Moto dell’oscillatore armonico. III Principio della Dinamica. Quantità di Moto, Conservazione della Quantità di moto. Lavoro di una forza, Teorema dell’energia cinetica, potenza. Forze conservative, Teorema di conservazione dell’energia. Urti in una dimensione. Cenni sugli urti in due dimensioni.

FLUIDI Grandezze fisiche della Fluidodinamica: pressione e densità. Fluidi Ideali: Legge di Stevino, Principio di Archimede, Principio dei Vasi Comunicanti. Dinamica dei Fluidi Ideali: Legge di Leonardo. Teorema di Bernoulli. Fluidi Reali: Viscosità, Legge di Poiseuville, Resistenza idrodinamica. Dinamica dei Fluidi Reali: cenni sul moto laminare e turbolento. Trasporto in regime viscoso: Legge di Stokes, Velocità di Eritrosedimentazione. Forze di Coesione e Tensione Superficiale. Fenomeni di Capillarità. Membrane Elastiche e Legge di Laplace, Elasticità dei vasi sanguigni: Curve tensione raggio, Semplici applicazioni al sistema cardiocircolatorio.

TERMODINAMICA Grandezze fisiche della Termodinamica: Temperatura e Calore. Cenni sui Calori specifici. Equivalente Meccanico della caloria. Energia Interna e I Principio della Termodinamica. Dilatazione termica dei solidi e liquidi. Calorimetria. Trasformazioni cicliche e macchine termiche. Applicazioni ai gas perfetti. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Kelvin. Rendimento delle macchine termiche. II Principio della Termodinamica: Enunciato di Clausius. Entropia: definizione e significato fisico. Variazione di Entropia nelle trasformazioni termodinamiche di un gas perfetto e nei cambiamenti di fase. Entropia di un sistema isolato. Potenziali termodinamici. Equilibri di membrana. Potenziale d’azione.

FENOMENI ONDULATORI Onde e loro caratteristiche: ampiezza, velocità, lunghezza d’onda e periodo. Onde meccaniche. Il suono e la sua propagazione.

ELETTRICITÀ e MAGNETISMO Grandezze fisiche dell’ Elettrostatica: carica elettrica. Legge di Coulomb. Campo elettrico. Lavoro del campo elettrico. Potenziale elettrico. Teorema di Gauss. Teorema della Circuitazione. L' Intensità di Corrente. La legge di Ohm. Resistenze in serie ed in parallelo. Condensatori. Carica e Scarica di un condensatore. Condensatori in serie ed in parallelo. Campo Magnetico, Legge di Biot-Savart. Forza di Lorentz. Cenni sul Teorema

del flusso magnetico e sul Teorema della circuitazione magnetica. Cenni sui fenomeni di Induzione.

ELETTROMAGNETISMO Campo elettromagnetico. Equazioni di Maxwell. Onde elettromagnetiche. Spettro elettromagnetico. Sorgenti e ricevitori di radiazione elettromagnetica. Cenni di Ottica.

Ore 24 ESERCITAZIONI

Uso del calcolo per la risoluzione di semplici problemi di Fisica Applicata allo studio della Medicina. Le attività teorico-pratiche si svolgeranno alternativamente alle ore di attività didattiche formali anche nelle ore pomeridiane, per un totale di circa 24 ore.

TESTI CONSIGLIATI

Borsa, D. Scannicchio Fisica con applicazioni in biologia e medicina Edizioni Unicopli, Milano R.A. Serway Principi di Fisica EdiSES, Napoli E. Ragozzino M. Giordano, L. Milano Fondamenti di Fisica EdiSES, Napoli D.C. Giancoli Fisica Casa Editrice Ambrosiana, Milano D. Halliday, R. Resnick, J. Walker Fondamenti di Fisica Casa Editrice Ambrosiana, Milano R. C. Davidson Metodi matematici per un corso introduttivo di fisica EdiSES, Napoli M. Brai, A. Bartolotta, S. Basile, G. Bruno Interazione Radiazione Materia e Cenni di Radioprotezione

3 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia-Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Metodologie medico scientifiche e comunicazione

TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la formazione del

medico CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/01; ING-INF/05; MED/25 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Domenica Matranga Ricercatore Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Salvatore Vitabile Ricercatore Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Daniele La Barbera Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 7 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

105

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

70

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO I SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Complesso Didattico Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Test a risposte multiple TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

come da calendario redatto dal Presidente del cdL

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedi 12-13.30 Modulo di Statistica Martedi 9-10 Modulo di Informatica

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere e comprendere le basi del metodo statistico e le tecnologie per la gestione dell’informazione in ambito medico-sanitario. Essere in grado di utilizzare metodi statistici e strumenti informatici per l’analisi e la gestione dei dati clinici, sanitari e sociali Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento

orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali. Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario. Saper gestire e analizzare un buon archivio della propria pratica medica, per una sua successiva analisi e miglioramento. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il corso si propone di introdurre la metodologia statistica indirizzando la conoscenza al genere di problemi che si incontrano più frequentemente nella letteratura biomedica. In particolare, dopo avere presentato i concetti di base della statistica descrittiva, sono introdotti la teoria della probabilità, il campionamento statistico e gli aspetti relativi alla inferenza statistica con applicazioni all’ambito medico-sanitario. MODULO MODULO DI STATISTICA MEDICA ORE FRONTALI

20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA • Concetti elementari: Caratteri statistici qualitativi e quantitativi. Caratteri

discreti e continui. Classificazione dei caratteri secondo la scala di misura: scala nominale, ordinale, intervallare, a rapporti

• Presentazione dei dati: Distribuzioni statistiche e rappresentazioni grafiche

• Misure di tendenza centrale e di variabilità • Disegno di uno studio • Elementi di calcolo delle Probabilità. Curva di Gauss e distribuzione

Binomiale • Distribuzioni di campionamento • La stima statistica • Verifica delle ipotesi • Cenni sulla relazione tra variabili qualitative

10 ESERCITAZIONI • Esercitazioni su dati di fonte amministrativa e di fonte Istat • Esercitazioni relativi all’uso di stimatori e test statistici su dati clinici

TESTI CONSIGLIATI

Libri di testo Daniel W.W., Biostatistica, Edizione EdiSES M. Pagano, K. Gauvreau, Biostatistica, Ed. Idelson-Gnocchi, Napoli P.B. Lantieri, G. Ravera, D. Risso. Statistica Medica per le professioni sanitarie. Seconda edizione. McGraw-Hill Altri testi di approfondimento D. Piccolo, Statistica per le decisioni, IL MULINO Colton, Statistica Medica, PICCIN S.A. Glantz, Statistica per discipline biomediche, McGraw Hill

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

La conoscenza dei principi fondamentali del funzionamento dei sistemi informatici e la relativa capacità d'uso costituiscono l'obiettivo principale del modulo. Il modulo propone quindi un percorso introduttivo sui sistemi informatici, prendendo come paradigma il Personal Computer, per poi approfondire l'uso dei principali strumenti per la produttività individuale nell'ambito sanitario: il foglio elettronico e le basi di dati. MODULO MODULO DI INFORMATICA ORE FRONTALI

20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA • Informatica e algoritmi. • Rappresentazione dell'informazione. • Algoritmi e Programmi. • Le infrastrutture hardware: architettura dei calcolatori. • Le infrastrutture software: sistema operativo, software applicativo. • Le infrastrutture di rete: reti di calcolatori, Internet e World Wide

Web. • Introduzione ai fogli elettronici di calcolo e alle basi di dati

10 ESERCITAZIONI

• Le Applicazioni. Il Foglio elettronico: definizione di una dieta. • Le Applicazioni. Le basi di dati: definizione e gestione di una cartella

clinica.

TESTI CONSIGLIATI

Libri di testo : SC: D. Sciuto, G. Buonanno, L. Mari; Introduzione ai sistemi informatici 4/ed, McGraw-Hill. EX: A. Brogi, A. Martinelli, V. Gervasi, P. Manghi, A. Fabrizio, G. Pacini; Il foglio elettronico per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill. DB: P. Manghi, A. Brogi, V. Gervasi, A. Martinelli, G. Fiorentino, A. P: Pala; Le basi di Dati per Medicina e Farmacia, Collana IT4PS, McGraw-Hill. Libri di consultazione: GL: J.G. Glenn; Informatica – Una panoramica generale, Pearson - Education Italia. Dispense integrative e lucidi proposti dal docente

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E

PROGRAMMA

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

4 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE MEDICINA E CHIRURGIA INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO C.I. Istologia ed Embriologia TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Morfologia umana CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI Bio17 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. ALDO GERBINO Professore ordinario Università di Palermo

CFU 7 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

105

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

70

PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO 1° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Complesso Aule Nuove - Policlinico

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattica frontale; esercitazioni; MODALITÀ DI FREQUENZA METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI 2° SEMESTRE CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

da stabilire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Aldo Gerbino martedì ore 10-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione della terminologia istologica ed embriologica quale base della comunicazione e interpretazione dei sapere morfologici. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità intellettuale volta alla diagnostica delle quattro categorie di tessuti normali dell’organismo umano e adeguate conoscenze dello svolgimento degli step embriologici con adeguate finestre sul campo dell’embriologia clinica. Autonomia di giudizio Essere adeguati nell’integrazioni delle conoscenze morfologiche e dare esiti che possono essere riversati nella ricerca scientifica di ordine morfofunzionale; inoltre acquisire capacità critica nel valutare dati e conoscenze della morfologia Abilità comunicative Acquisire chiarezza sugli esiti delle conoscenze, avere sviluppato oltre che la dimensione della ascolto, quella della comunicazione chiara ed efficace.

Capacità di apprendimento Essere adeguati alla formulazione autonoma di giudizi e di quei percorsi che portano, anche attraverso link con altri saperi scientifici, ad un maggiore orizzonte della interpretazione dei dati morfologici. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: Aver fatto proprie le conoscenze relative alla bioarchitettura dell’ecosistema cellulare, alla organizzazione dei quattro tessuti principali; conoscere ancora l’evoluzione delle varie fasi dello sviluppo embriofetale umano sia sul versante della descrittiva sia sul rapporto con i movimenti molecolari che indirizzano e modulano i vari momenti dello sviluppo prenatale. MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO:

C.I. Istologia ed Embriologia ORE

FRONTALI

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI PROGRAMMA

60 A. ISTOLOGIA 1/I. MEZZI DI INDAGINE E METODI Cenni storici della Istologia e i suoi metodi di studio: i primi mezzi di indagini fino al microscopio luce. Il microscopio ottico: le ‘parti’ (meccanostruttura) del microscopio ottico. Limiti del microscopio luce. La diffrazione della luce e dischi di Hairy. Ampiezza dell'area circolare visiva. Il microscopio a fluorescenza. Il microscopio in contrasto di fase. Il microscopio polarizzatore. Il microscopio elettronico: struttura base del microscopio elettronico. Potere risolutivo teorico e reale. Il microscopio a scansione. Laser Pressure Catapulting. Generalità sulle colture cellulari. Cenni di Citologia esfoliativa. Tecniche di allestimento dei preparati istologici: dalla fissazione alla inclusione. Freezing-drying. Artefatti. I coloranti: classificazioni. Proprietà dei coloranti; fattori che influenzano l'attività dei coloranti. Teorie sul meccanismo delle colorazioni. Tecniche di allestimento delle sezioni: microtomo, ultramicrotomo, criostato. Colorazioni elettroniche: ombreggiatura, colorazione negativa. Le centrifughe: la separazione degli organuli per centrifugazione. I metodi istochimici e citochimici: tecniche istochimiche generali. Metodi sulla localizzazione istochimica delle proteine, dei lipidi e dei glicidi. La rivelazione istochimica delle fosfatasi e delle perossidasi. Immunoistochimica: applicazione della rivelazione delle perossidasi alle tecniche immunoistochimiche. Autoistoradiografia: metodo per apposizione, metodo di rivestimento delle sezioni con emulsione liquida. 2/I. CITOLOGIA La dottrina cellulare. Note di bioevoluzionismo: FC, LCAC, Sincizi e plasmodi. La differenziazione delle cellule. Architettura generale della morfologia cellulare. La caratterizzazione fisica e chimica della cellula: cenni sui componenti inorganici ed organici. Il metabolismo cellulare e le manifestazioni vitali del protoplasma. La caratterizzazione morfologica strutturale ed ultrastrutturale della cellula: l'apparecchio membranoso del citoplasma: ultrastruttura e funzione della membrana plasmatica; le differenziazioni morfo-funzionali plasmalemmatiche. I dispositivi microcavitari citoplasmatici: ultrastruttura e funzioni del reticolo endoplasmatico, mitocondri, lisosomi, microbodies, perossisomi complesso del Golgi. La caratterizzazione sovramolecolare dei costituenti cellulari: il

Citoscheletro. 3/I. ISTOLOGIA Tessuti. Organi. Sistemi. Classificazione dei tessuti. I tessuti epiteliali: classificazione e considerazioni morfofunzionali degli epiteli: epiteli di rivestimento, sensoriali, secernenti. Le unità cellulari secernenti, le ghiandole esocrine, le ghiandole endocrine (classificazione ed organizzazione strutturale). Il sistema Ipotalamo-Ipofisario. Il sistema neuroendocrino diffuso. I tessuti trofomeccanici: classificazione e considerazioni morfofunzionali. Le cellule e la matrice extracellulare: considerazioni macromolecolari e funzionali. Il mesenchima. I tessuti connettivi; i tessuti cartilaginei; i tessuti ossei; il sangue, i tessuti e gli organi emopoietici. I tessuti contrattili: tessuto muscolare liscio, tessuto muscolare striato somatico, tessuto muscolare striato cardiaco. Il tesssuto nervoso: bioevoluzione del neurone e metodi di indagine. Il neurone come entità morfologica: numero e grandezza dei neuroni; forma dei neuroni; classificazioni; struttura ed ultrastruttura dei componenti del neurone (la membrana del neurone, il pirenoforo, la sostanza tigroide, neurotubuli e neurofilamenti, i dendriti, il neurite, la fibra nervosa). Modalità di connessione dei neuroni: le terminazioni nervose centrali e periferiche. Il neurone come entità citochimica: aspetti istofunzionali generali e distribuzione topografica (aminergici, colinergici, aminoacidergici, purinergici, peptidergici). Nevroglia: generalità. Glia del Sistema Nervoso Centrale: ependima, macroglia, oligodendroglia, microglia, pituiciti, cellule di Müller, gliociti di Bergmann. Glia del Sistema Nervoso Periferico. B. EMBRIOLOGIA 1/E. GENERALITA’ Introduzione: significato e sviluppo della Embriologia. Le varie tappe dello sviluppo embrionale, misure embrio-fetali. Anatomia embrio-fetale: descrizione delle varie parti dell' embrione e del feto. La determinazione ed il differenziamento del sesso: il differenziamento delle gonadi. Le cellule germinali primordiali. Lo sviluppo della gonade maschile e femminile. Lo sviluppo delle vie e degli organi genitali. Generalità sull' apparato genitale maschile: L’unità testicolare: il didimo, l' epididimo, il tubulo seminifero e le cellule di Leydig. Le vie spermatiche. Il controllo neurormonale delle funzioni gonadali maschili. Generalità sull'apparato genitale femminile: l'unità ovarica e la follicologenesi pre-postpuberale; le tube uterine; l'utero; la vagina. Il controllo neurormonale delle funzioni gonadali femminili. La gametogenesi maschile: il ciclo dell'epitelio seminifero. Le cellule della linea seminale. Gli spermatogoni. Gli spermatociti. Gli spermatidi. La spermioistogenesi. Lo spermatozoo. Spermatozoi anomali. La gametogenesi femminile: ovogenesi e proiezione nel ciclo ovarico, uterino e vaginale. 2/E. FECONDAZIONE E FIGURE EMBRIONALI La fecondazione: significato della fecondazione. Il tragitto degli spermatozoi attraverso le vie genitali maschili. Maturazione e motilità degli spermatozoi.

L'emissione degli spermatozoi. Lo sperma o seme. La capacitazione degli spermatozoi. Vitalità degli spermatozoi. Tragitto e vitalità dell'ovocito. Fenomenologia della fecondazione: la reazione acrosomale, la penetrazione dello spermatozoo nell' ovocellula, l'attivazione dell' ovocito, la reazione corticale. Formazione dello zigote. La fecondazione in vitro: informazioni generali. La segmentazione: dalla morula alla blastula. Tipi di uovo. Tipi di segmentazione. La segmentazione nei mammiferi placentali. Programmazione dello sviluppo. Controllo delle prime fasi dello sviluppo da parte di programmi genetici materni. Passaggio dal programma materno a quello embrionale. Controllo del programma embrionale di sviluppo. Blastogenesi (Annidamento e Reazione deciduale). La gastrulazione: il significato della gastrulazione. La gastrulazione nei mammiferi placentali. Meccanismi citoscheletrici durante la morfogenesi. Foglietti embrionali. Coordinamento citoscheletrico e segnali intercellulari nel corso della gastrulazione. La neurulazione: significato ed impegno organizzativo. 3/E.MORFOGENESI E ISTOGENESI Lo sviluppo embrionale e la morfogenesi nell'uomo: induzione (induttori endogeni ed esogeni, i. primaria e secondaria, interazioni, organizzatori), Determinazione, Morfogeni, Stem Cells. La prima settimana dello sviluppo (la segmentazione). La seconda settimana dello sviluppo (preparazione alla gastrulazione). La terza settimana dello sviluppo (la gastrulazione). La quarta settimana dello sviluppo (morfogenesi secondaria). Dalla quinta alla trentottesima settimana di sviluppo. Istogenesi. L'evoluzione dei foglietti embrionali: introduzione. Derivati ectodermici. Derivati entodermici. Derivati mesodermici. Gli annessi embrionali: introduzione. Gli annessi embrionali nei mammiferi placentali. Gli annessi embrionali (embriofetali) nell'uomo. 4/E.ORGANOGENESI Cenni sullo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale, dell' Apparato Respiratorio e Cardiovascolare (emopoiesi), dell' Apparato Gastroenterico e dell' Apparato Urogenitale.

10 ESERCITAZIONI Osservazione al microscopio ottico dei principali tessuti. Descrizione delle Varie fasi che caratterizzano l’allestimento di un preparato istologico

TESTI CONSIGLIATI

• AA.VV. ,IL MANUALE DI ISTOLOGIA – Idelson – Gnocchi, Napoli 2008.

• Moore, Persaud LO SVILUPPO PRENATALE DELL’UOMO – Edises Napoli 2009.

• Lesile P. Gartner, Iames L. Hiatt, ATLANTE DI ISTOLOGIA –Edises Napoli 2007

5 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE a ciclo unico

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Biologia e Genetica TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Discipline generali per la formazione del

medico CODICE INSEGNAMENTO 01616 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/13 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO BIOLOGIA)

Giacomo De Leo Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO GENETICA)

Maria Antonietta Di Bella Ricercatore confermato- Università di Palermo

CFU 10 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

150

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

100

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO 1° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula B, Complesso didattico Via Parlavecchio- PA

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ex cathedra, attività guidate, seminari MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE n. 2 prove in itinere seguite da una seduta

certificativa orale; in alternativa Prova scritta e Prova orale

TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da lunedì a venerdì dalle 8,15 alle 10,00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Giacomo De Leo: lunedì ore 15,00-17,00 Dip. di Biopatologia e Metodologie Biomediche, Sez di Biologia e Genetica - via Divisi 83, 90133 Palermo Prof. M. Antonietta Di Bella: martedì, 12,00-13,00; 16,00-18,00 Dip. di Biopatologia e Metodologie Biomediche, Sez di Biologia e Genetica - via Divisi 83, 90133 Palermo

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione

- Acquisizione del linguaggio specifico delle discipline della Biologia e della Genetica; - Conoscere e comprendere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi e le modalità con cui i caratteri ereditari vengono trasmessi alle generazioni; - Conoscere e comprendere le basi genetiche di alcune patologie umane di rilievo o di quelle più comuni ed ad alta incidenza nel territorio. Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Capacità di distinguere, organizzare ed applicare, in autonomia le:

- conoscenze dei processi biologici di base delle cellule e degli organismi; - leggi che regolano la trasmissione dei caratteri ereditari nelle specie viventi; - principali metodologie della biologia cellulare e della genetica molecolare.

Autonomia di giudizio - Essere in grado di valutare ed integrare, in maniera autonoma le:

- conoscenze acquisite in biologia e genetica nello studio degli organismi ed in particolare dell’uomo;

- implicazioni che hanno sulle patologie umane le alterazioni dei processi biologici alla base della vita delle cellule.

Abilità comunicative - Capacità di comunicare ed illustrare, in maniera semplice, anche ad un pubblico non esperto, i principali processi e fenomeni della Biologia e della Genetica. Capacità d’apprendimento - Capacità di utilizzare correttamente la bibliografia scientifica specifica del settore per un continuo aggiornamento delle conoscenze in campo biomedico. - Capacità di apprendere e seguire opportunamente, utilizzando le conoscenze acquisite nel corso, i successivi corsi di insegnamento del curriculum per la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. ANNOTAZIONI SPECIFICHE Considerata la peculiarità dei “corsi integrati” e la sostanziale, profonda interconnessione dei contenuti culturali dei due moduli in cui si articola il Corso Integrato di Biologia e Genetica, tanto che molti contenuti potrebbero essere attribuiti indifferentemente all’uno o all’altro dei moduli, risulta didatticamente efficiente ed ottimale, per il raggiungimento degli obiettivi e per un migliore profitto degli studenti, che i docenti integrino effettivamente le loro attività di insegnamento. A tale scopo i docenti, a prescindere dalla titolarità dei moduli, fermo restando il carico orario loro assegnato, si potranno anche alternare durante l’iter formativo, in funzione della sequenza dei contenuti e delle specifiche esperienze dei medesimi docenti. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO BIOLOGIA Comprendere l’organizzazione biologica che sta alla base degli organismi viventi. Conoscere i processi biologici fondamentali degli organismi viventi. Conoscere i processi che regolano l’espressione dei geni MODULO 1 BIOLOGIA ORE FRONTALI

60 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI –

OBIETTIVI SPECIFICI Identificare le strutture biologiche fondamentali, l'organizzazione ed il funzionamento di una cellula eucariotica; Distinguere virus, cellule procariotiche ed eucariotiche; Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi. Interpretare i meccanismi della espressione genica nei virus, nei procarioti e negli eucarioti; Interpretare i meccanismi delle interazioni cellulari, della regolazione genica, del differenziamento cellulare e della “pianificazione” dello sviluppo. Interpretare ed Utilizzare la metodologia scientifica e riconoscere varie

tecnologie biomediche PROGRAMMA

Metodo sperimentale e osservazionale. Teoria cellulare; Principi di classificazione degli organismi viventi; Cenni sull’Evoluzione; Cellula procariotica e cellula eucariotica, Principali macromolecole biologiche; Acqua, interazioni con le macromolecole biologiche. Citomembrane, organizzazione ed esempi funzionali. Il materiale genetico, identificazione sperimentale e valore genetico degli acidi nucleici. Composizione e struttura degli acidi nucleici; Replicazione del DNA. Genoma dei virus, dei procarioti ed eucarioti. Cenni sulla Riproduzione degli organismi viventi. Ciclo cellulare, Mitosi. Meiosi Gametogenesi. Riproduzione sessuale. Organizzazione del DNA nei cromosomi eucariotici, gerarchie strutturali del materiale cromatinico: Struttura geni. RNA messaggero, ribosomiale e di trasferimento: strutture e funzioni. Codice genetico e sue proprietà. “Trascrizione” nei procarioti e negli eucarioti; Organizzatore nucleolare e biogenesi dei ribosomi; Splicing differenziale dell'RNA. “Traduzione” nei procarioti e negli eucarioti. Regolazione dell'attività genica nei procarioti; Regolazione dell'attività genica negli eucarioti; Principali meccanismi della regolazione della trascrizione nell’organismo differenziato ed in via di differenziamento; Sviluppo embrionale e Differenziamento cellulare, Totipotenza nucleare e Clonazione organismica; “Piani” di sviluppo e geni omeotici. Significato e meccanismi generali dell’apoptosi. Genoma eucariotico, I Cromosomi; DNA nucleare e mitocondriale; Geni e quantità di DNA, Sequenze ripetute; Famiglie geniche

TESTI CONSIGLIATI

"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. EdiSES, 2008 "BIOLOGIA MOLECOLARE della CELLULA" B. Alberts et al., Ed. Zanichelli, 2009 "BIOLOGIA CELLULARE e MOLECOLARE " G. Karp, Ed. EdiSES, 2008 LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE , SCIENCE, BIOLOGICAL REVIEWS , Articoli vari

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO GENETICA Analizzare e comparare i processi e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari MODULO 2 GENETICA ORE FRONTALI

40 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

OBIETTIVI SPECIFICI Analizzare e comparare le manifestazioni di continuità e variabilità dell'informazione genetica nei virus, negli organismi aploidi ed in quelli diploidi. Identificare le modalità di trasmissione dei caratteri e valutare la probabilità della loro comparsa nella progenie; Confrontare le modalità di trasmissione dei caratteri. Stabilire la probabilità di fenotipizzazione di caratteri ereditari.

Comprendere i meccanismi della ereditarietà anche nella specie umana; Individuare nell’uomo l’ereditarietà di caratteri normali e mutati e distinguerne l’espressione durante lo sviluppo e la vita dell’individuo, nel rapporto tra genotipo ed ambiente. Selezionare gli approcci molecolari per lo studio delle patologie ereditarie ed Utilizzare i metodi dell’analisi genetica nella pratica medica Interpretare i risultati di analisi citogenetiche e di indagini molecolari del genoma umano ai fini della consulenza genetica e delle applicazioni in medicina

PROGRAMMA Genetica dei Virus e dei Procarioti, Virus a DNA ed a RNA; Virus litici e virus temperati; Virus oncògeni ad RNA. L'organizzazione del genoma dei procarioti; Plasmidi ed Episomi. Variabilità e Mutazione, Meccanismi molecolari e rilevanza biologica. Crossing-over e meiosi come "miscelatore" genetico. Mutazioni somatiche e germinali; Mutazioni e polimorfismi del DNA; Alcuni meccanismi di insorgenza delle Mutazioni e riparazione del DNA: correlazioni con patologie umane, con l’invecchiamento cellulare e con il cancro; Mutazioni cromosomiche, genomiche e loro origine. Metodi di analisi del gene, Endonucleasi di restrizione, Vettori di geni ; Sintesi e Clonazione del cDNA; Utilizzazione di banche genomiche di cDNA; Reazione Polimerasica a Catena; Analisi dei polimorfismi del DNA. Uso dei polimorfismi del DNA nella diagnosi prenatale e in medicina legale; Utilizzo di banche dati e altre risorse bioinformatiche. Genetica formale e Genetica umana, Genotipo e fenotipo. Diploidia e sessualità. Mendel ed i suoi esperimenti. Eredità intermedia, Valutazione del concetto mendeliano di "dominanza" e "recessività"; Il linkage, i caratteri associati;. Modelli di trasmissione di caratteri ereditari nella specie umana; Comparazione tra caratteri mono- e poligenici; Fenotipi codominanti; Deficienze enzimatiche ereditarie ed Eterogeneità genetica a più loci; Eterogeneità allelica; Eredità citoplasmatica; Distinzione tra patologie genetiche ed ereditarie. Eredità di caratteri quantitativi e polifattoriali; Allelia multipla; Epistasi. La determinazione del sesso nelle specie animali e nell’uomo; Eredità associata al sesso: diaginica in Drosophila e nella specie umana; dosaggio genico e Lyonizzazione; Eredità olandrica specie umana. Variabilità dell'espressione genica; Espressività e Penetranza, incidenza dei fattori ambientali; Genetica di popolazioni. Cariotipo umano: Bandeggiatura dei cromosomi; Tecniche di ibridazione in situ (FISH); Terminologia internazionale per la rappresentazione del cariotipo. Rappresentazione grafica formale dei genotipi. Studio di alberi genealogici. Consultorio genetico e diagnosi prenatale: la probabilità in genetica umana e nell'analisi degli alberi genealogici per la prognosi genetica. Applicazioni della Genetica in Medicina: tecnologie molecolari per la diagnosi; uso dei polimorfismi associati alle mutazioni per la diagnosi molecolare di patologie genetiche; esempi forensi.

TESTI CONSIGLIATI

"BIOLOGIA E GENETICA" G. De Leo, E. Ginelli, S. Fasano, Ed. EdiSES, 2008 "EREDITA’: PRINCIPI E PROBLEMATICHE DELLA GENETICA UMANA" M.R.. Cummings, Ed. EdiSES, 2004 LE SCIENZE (Ed. ital. Scientific American), NATURE , SCIENCE, BIOLOGICAL REVIEWS , Articoli vari

6 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia (Chirone) INSEGNAMENTO Anatomia Umana TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Morfologia Umana CODICE INSEGNAMENTO 01286 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO16 DOCENTE RESPONSABILE 1 Prof. Vincenzo Valenza

Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO 2 Prof. Giovanni Peri Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO 3 Prof. Biagio Valentino Professore Associato Università di Palermo

CFU TOTALI 16 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

240

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

160

PROPEDEUTICITÀ Biologia, Istologia ANNO DI CORSO Primo e secondo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula “E. Nesci”

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali Esercitazioni in laboratorio.

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi. PERIODO DELLE LEZIONI Primo anno: secondo semestre.

Secondo anno: primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da stabilire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì, mercoledì e venerdì ore 10.00-11.30

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Acquisizione di tutte le gerarchie costitutive del corpo umano e relativa distribuzione topografica. Riconoscimento delle caratteristiche strutturali, ultrastrutturali degli organi ed apparati. Livelli di organizzazione del sistema nervoso centrale e periferico. Le principali vie della sensibilità generale, i sistemi motori. Gli organi di senso e le vie della sensibilità speciale. L’organogenesi e le modificazioni determinate dall’evoluzione dell’età. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Capacità di riconoscere, in autonomia, gli organi e la loro posizione con i mezzi dell’analisi

dell’immagine più attuali e tradizionali. Capacità di esaminare e di produrre diagnosi d’organo attraverso lo studio della struttura microscopica Autonomia di giudizio Essere in grado di valutare le implicazioni e i risultati dell’analisi dell’immagine nello studio della distribuzione degli organi Abilità comunicative Capacità di descrivere e commentare i risultati degli studi topografici e clinici e di relazionarsi con i colleghi Capacità d’apprendimento Capacità di aggiornamento mediante la consultazione delle pubblicazioni scientifiche proprie del settore e l’utilizzo della rete informatica. Capacità di proseguire compiutamente gli studi medici utilizzando le conoscenze acquisite nel corso OBIETTIVI FORMATIVI Obiettivo del corso è fornire le basi anatomiche organo genetiche, sistematiche e topografiche sia macroscopiche che microscopiche, e le principali modificazioni dell’aging indispensabili per giovani che intraprendono gli studi medici LEZIONI FRONTALI ORE FRONTALI

60

10

1° anno 2° semestre Generalità – Terminologia anatomica Anatomia generale sistematica Il sistema locomotore Anatomia del collo e del torace Cuore, vasi e pericardio Vie aeree, polmoni e pleure

2° anno 1° semestre Midollo osseo, timo, linfonodo, malt, milza Anatomia della parete addominale e cavità addominopelvica Canale alimentare Fegato e pancreas Rene e vie urinifere Organi riproduttivi maschili Organi riproduttivi femminili Anatomia della testa compreso lo sviluppo dello stomodeo Midollo spinale, nervi spinali e meningi spinali Encefalo, meningi encefaliche e nervi cranici Vie della sensibilità generale Vie della motilità somatica e viscerale Occhio, annessi oculari e vie ottiche Orecchio e vie acustiche Anatomia topografica degli arti

ESERCITAZIONI Osteoartrologia, anatomia settoria, anatomia microscopica

TESTI CONSIGLIATI

G. Anastasi et al - Trattato di Anatomia Umana. – Edi-Ermes Anatomia del Gray – Le basi anatomiche della pratica clinica – Elsevier 2009 E. Brizzi et al – Anatomia Topografica – Edi-Ermes K. Moore, A. Agur – Fondamenti di Anatomia Clinica – Casa Editrice Ambrosiana F. Netter – Atlante di Anatomia Umana – Elsevier- Masson

5

7 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

MEDICINA E CHIRURGIA Sede formativa di Palermo, Corso di Laurea “Chirone”

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO BIOCHIMICA TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Struttura, funzione e metabolismo delle

molecole d'interesse biologico CODICE INSEGNAMENTO 01542 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10 DOCENTE COINVOLTO (MODULO 1)

GENNARO TAIBI Professore Associato Università degli Studi di Palermo

DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 2)

ITALIA DI LIEGRO Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 14 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

210 (15 x 14)

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

140

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica ANNO DI CORSO I e II SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Complesso didattico “Aule Nuove”

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Verifica orale (I anno)

Esame finale Orale (alla fine del II anno) TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (I anno)

Primo semestre (II anno) CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

I anno, II semestre: II anno, I semestre:

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Tutti i giorni, su appuntamento

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Gli studenti dovranno conoscere i meccanismi biochimici che stanno alla base dei processi metabolici e della vita. Dovranno, inoltre, avere acquisito una buona comprensione delle basi molecolari delle principali malattie metaboliche acute e croniche. Soprattutto, gli studenti dovrebbero essere capaci di applicare le conoscenze acquisite allo studio delle materie che seguono la biochimica nel loro curriculum di studi. Dovrebbero anche essere in grado di formulare giudizi personali sulle possibili cause e di proporre possibili soluzioni per problemi medici aventi una base biochimica già evidente, ma anche in casi

nei quali queste informazioni non siano ancora chiaramente disponibili, mostrandosi anche in grado di ricercare autonomamente l'informazione scientifica pertinente, e di analizzarla con spirito critico. Gli studenti dovrebbero, infine, saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Conoscere le molecole di interesse biologico ed i processi metabolici che le riguardano. Conoscere e comprendere la modalità d’azione degli enzimi, le basi della loro regolazione e della catalisi, le basi della bioenergetica. MODULO 1 BIOCHIMICA I ORE FRONTALI

70 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA PROGRAMMA Trasporto di membrana Diffusione semplice e facilitata. Trasporto attivo. Trasportatori di glucosio (GLUT). Simporto Na+-glucosio. ATPasi Na+/K+-dipendente. ATPasi Ca++-dipendente. Altri sistemi di trasporto per il calcio. Meccanismi di trasduzione del segnale Sistema dell’adenilato ciclasi. Tossina colerica. Tossina per tossica e difterica. Sistema dei fosfoinositidi. Sistema Ca++-calmodulina. GMP ciclico (cGMP). Guanilato ciclasi di membrana e citosolubile. Ossido nitrico sintasi (NOS). Processo della visione. Vitamina A. Trasducina. Cromoproteine leganti ossigeno Mioglobina (Mb) ed Emoglobina (Hb). Trasporto dell’ossigeno. Trasporto dell’anidride carbonica. Azione tampone dell’Hb. Metaemoglobina. Carbossiemoglobina. Emoglobine atipiche. Emoglobinopatie. Enzimi Generalità. Meccanismo di catalisi enzimatica. Sito attivo. Specificità. Isoenzimi. Enzimi costitutivi ed induttivi. Cinetica enzimatica: nfluenza della concentrazione del substrato; influenza della concentrazione dell’enzima; influenza di temperatura e pH. Costante di Michaelis-Menten. Reazioni sequenziali ed a ping-pong. Sistemi cooperativi di Monod e di Koshland. Meccanismi di inibizione enzimatica. Inibitori degli enzimi in Medicina. ACE-inibitori. Antifolici. Aspirina. Regolazione dell’attività enzimatica. Regolazione allosterica. Modifiche covalenti: fosforilazione, ADP-ribosilazione. PARP. Conversione di zimogeni in enzimi attivi. Metabolismo dei glucidi Ingresso del glucosio nelle cellule. Fosforilazione del glucosio. Esochinasi e glucochinasi. Metabolismo del glicogeno: Glicogenolisi e glicogenosintesi. Glicolisi in presenza ed assenza di ossigeno. Gluconeogenesi. Ciclo di Cori. Trasferimento degli equivalenti riducenti dal citoplasma ai mitocondri mediante i sistemi pendolari: sistema fosfodiossiacetone/glicerolo-3-fosfato; sistema malato/aspartato. Ossidazione del piruvato. Ciclo di Krebs. Ciclo dei pentoso-fosfati. Metabolismo dell’acido glucuronico. Metabolismo del fruttosio. Metabolismo del galattosio. Glicosamminoglicani. Metabolismo dei lipidi Lipoproteine: generalità. Destino dei chilomicroni. VLDL e loro destino. Recettori per LDL. Aterosclerosi. Recettore “scavenger”. Utilizzazione

metabolica degli acidi grassi. Trasporto degli acili attraverso la membrana interna dei mitocondri: funzione della carnicina. �-ossidazione degli acidi grassi. Metabolismo dei corpi che tonici. Chetosi e chetoacidosi. Biosintesi degli acidi grassi. Metabolismo dei trigliceridi. Metabolismo dei fosfolipidi. Metabolismo del colesterolo. Metabolismo degli amminoacidi Amminoacidi essenziali e non essenziali. Catabolismo degli amminoacidi. Transaminazione. Deaminazione ossidativa. Decarbossilazione. Destino metabolico dell’ammoniaca. Sintesi del glutammato. Sintesi e demolizione della glutammica. Sintesi del carbamilfosfato. Ciclo dell’urea. Metabolismo della metionina. Metabolismo della fenilalanina e della tirosina. Fenilchetonuria. Le poliammine. Creatina e fosfocreatina: biosintesi e funzione. Fosforilazione ossidativa Catena delle ossido-riduzioni biologiche, coenzima Q, citocromi, ATP sintetasi. Fosforilazione a livello del substrato. Vitamine Considerazioni generali. Caratteri e funzioni delle vitamine liposolubili ed idrosolubili. Vitamine B1, B6 e B12. Acidi folici. Metabolismo dell’unità monocarboniosa. Metabolismo dei nucleotidi Biosintesi dei nucleotidi purinici e pirimidinici. Biosintesi dell’acido timidilico. Sintesi dei nucleotidi per recupero. Catabolismo dei nucleotidi purinici. Alterazioni del metabolismodell’acido urico: iperuricemie.

ESERCITAZIONI TESTI

CONSIGLIATI 1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche,

CEA Ambrosiana 2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin 3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi 4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill 5. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana2003,

Zanichelli 6. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli 7. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2: Conoscere la biochimica sistematica umana e gli aspetti biochimici delle più gravi e comuni patologie umane, per una adeguata comprensione dei fenomeni biologici significativi in medicina. Essenziale sarà il raggiungimento di un livello conoscitivo tale da garantire la comprensione degli aspetti integrati del metabolismo, con particolare riferimento al ruolo degli ormoni e del sistema nervoso.

MODULO 2° BIOCHIMICA II

ORE FRONTALI 70

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

PROGRAMMA Aspetti di Biochimica cellulare Chaperones molecolari. Sequenze-segnale per lo smistamento delle proteine. Vie secretorie. Meccanismi di degradazione delle proteine: proteasoma. Meccanismi di controllo della proliferazione cellulare Fattori di crescita. Recettori per fattori di crescita. P21Ras. Cascata delle MAP chinasi. Fattori di trascrizione. TGFbeta e recettori. Oncogeni e geni oncosoppressori. pRb e ciclo cellulare. P53. Ciclone e ruolo nel ciclo cellulare. Metastasi. Metalloproteasi, TIMP. “Scatter factors”. Fattori angiogenetici ed antiangiogenetici. Apoptosi Recettori di morte cellulare. Attività delle caspasi. Ceramide e sfingomielinasi. Via intrinseca dell’apoptosi. Ruolo dei mitocondri nell’apoptosi. Neurochimica Metabolismo della cellula cerebrale. Esochinasi cerebrale. Metabolismo amminoacidico. Ciclo glutammica-glutammato. Metabolismo del GABA. Barriera ematoencefalica. Metabolismo dei nucleotidi. Trasporto assonale. Insulina ed SNC. Guaina mielinica e lipidi complessi: ruolo nella neurotrasmissione. Meccanismo della neurotrasmissione. Canali per il sodio ed il potassio. Canali del calcio. Neurotrasmettitori. Sintesi e degradazione dell’acetilcolina. Giunzione neuromuscolare e sinapsi colinergiche nicotiniche. Sinapsi colinergiche muscariniche. Recettori per il glutammato. Recettori per il GABA. Recettori per le catecolammine. Serotonina. Encefalite ed endorfine. Tetano e botulismo. Memoria a breve e lungo termine. Dopamina e cocaina. Miastenia grave. Morbo di Parkinson. Morbo di Alzheimer. Ictus cerebrale. Schizofrenia. Aspetti biochimici della funzione renale e regolazione della pressione arteriosa Metabolismo della cellula del tubulo. Generalità dei processi di riassorbimento. Variazioni di volume e pressione osmotica del tubulo. Soglia renale. Riassorbimento del glucosio, degli amminoacidi e dei bicarbonato. Ciclo del �-glutammile. Amminoacidurie. Produzione di bicarbonato e di ammoniaca. Ruolo della vasopressina. Funzioni dell’aldosterone. Renina ed angiotensina. ACE ed ACE-inibitori. Catecolammine e loro recettori; �- e �-bloccanti. Ormone natriuretico. Sinergismo tra catecolammine ed angiotensina. Sintesi e degradazione delle catecolammine. Aspetti biochimici della funzione epatica Funzione glucostatica del fegato. Metabolismo del fruttosio. Chetogenesi e chetolisi. Acidi e Sali biliari primari e secondari, ciclo enteroepatico. Acidi colici nella digestione dei lipidi e particelle di emulsione; micelle miste. Produzione di bilirubina. Produzione di bilirubina-diglucuronide. Ittero emolitico ed ittero da stasi. Reazioni di detossificazione: reazioni di idrossilazione, mutilazione, coniugazione con amminoacidi, solfato attivo ed acido glucuronico. Metabolismo dell’etanolo. Effetti dell’etilismo: deficit della gluconeogenesi, incremento della sintesi di acidi grassi. Sangue Metabolismo dell’eritrocita. Formazione di acido 2,3-bisfosfoglicerico. Metaemoglobina redattasi. Glutatione ed anione superossido. Proteine

plasmatiche. Conversione della protrombina in trombina. Vitamina K. Fibrinogeno. Aspetti biochimici della funzione muscolare Metabolismo della cellula muscolare scheletrica e cardiaca. Astine. Miosine. Tropomiosina. Contrazione muscolare. Fibre di tipo I e II. Contrazione delle fibre muscolari lisce. Biochimica del tubo gastroenterico Funzioni biochimiche dello stomaco. Pompa protonica. Produzione di pepsina. Colecistochinina. Secretina. Enterochinasi. Enzimi pancreatici. Digestione delle proteine. Digestione dei glucidi. Ormoni Fattori di rilascio ipotalamici: meccanismo d’azione. Gli ormoni dell’ipofisi anteriore. Somatotropo: meccanismo d’azione, nanismo, acromegalia, somatomedine, somatostatina. Prolattina. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene. ACTH: azioni dirette ed indirette. Recettori degli ormoni steroidei e tiroidei: famiglia c-erbA, meccanismi cellulari e molecolari d’azione. Glucocorticoidi: effetti sul metabolismo, azione antinfiammatoria ed immunosoppressiva. Morbo di Addison. Morbo di Cushing. Sintesi degli ormoni tiroidei. Ormone tireotropo (TSH). Funzioni degli ormoni tiroidei. Proinsulina ed insulina, IRS-1, 3-fosfoinositidi, PKB. Diabete insulino-dipendente e diabete insulino-indipendente. Resistenza all’insulina. Via dei polialcoli. Glicosilazione non enzimatica. Chetoacidosi diabetica. Glucagone: effetti sul metabolismo e meccanismo d’azione. Ormoni sessuali: fattore di rilascio. Gonadotropine: ormone follicolo stimolante (FSH) e luteinizzante (LH). Estrogeni e progestinici. Androgeni. Ciclo sessuale femminile. Ormoni e cancro. Metabolismo del calcio. Vitamina D. Paratormone. Calcitonina. Rachitismo. Osteomalacia. Prostaglandine, prostacicline, endoperossidi e trombossani

ESERCITAZIONI

4 ore/studente saranno dedicate ad esperienze pratiche di laboratorio incentrate sulla purificazione di proteine ricombinanti mediante cromatografia d’affinità e sulla loro successiva analisi per elettroforesi su gel di poliacrilammide. Per rendere possibili tali attività, gli studenti saranno suddivisi in piccoli gruppi. Le esercitazioni si svolgeranno nel pomeriggio.

TESTI CONSIGLIATI

1. Baynes JW., Dominiczack MH.Biochimica per le discipline biomediche, CEA Ambrosiana 2. Siliprandi N., Tettamanti G. Biochimica Medica, Ed. Piccin 3. Devlin T.M. Biochimica con aspetti clinici, Ed. Idelson-Gnocchi 4. Murray RK, et al. Harper Biochimica, Ed. McGraw-Hill 5. Caldarera C.M. Biochimica Sistematica Umana. 2a ed. 2003, Clueb Ed. 6. Berg J.M., Tymoczko J.L., Stryer L. Biochimica, 5a ed. italiana 2003, Zanichelli 7. Nelson D.L., Cox M.M. I Principi di Biochimica di Lehninger, Zanichelli 8. Garrett R.H., Grisham C.M. Biochimica, Ed. Zanichelli

8 FACOLTÀ ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Lingua Inglese TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Inglese scientifico e abilità linguistiche,

informatiche e relazionali, pedagogia medica, tecnologie avanzate e a distanza di informazione e comunicazione

CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI L-LIN\12 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Tatiana Canziani Ricercatore di Lingua e Traduzione Inglese Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Secondo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula A – plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed esercitazioni in aula e in laboratorio. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

mercoledì ore 8.00-12.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Sviluppare le competenze linguistiche necessarie per essere in grado di leggere, comprendere e scrivere un breve testo di ambito medico-specialistico in lingua Inglese con particolare attenzione all’ambito terminologico medico specialistico.. Essere in grado di impostare una conversazione semplice con il paziente al fine di raccoglierne i dati anamnestici e la storia clinica. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Lingua Inglese

ORE FRONTALI 60 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

• English Grammar: L’aggettivo; I pronomi personali soggetto; I pronomi personali complemento; Gli aggettivi possessivi; Il plurale dei sostantivi regolari, irregolari e di derivazione greca e latina; Il genitivo sassone;I numeri cardinali; I numeri ordinali; La data; L’orario; L’articolo determinativo ed indeterminativo;Gli aggettivi e pronomi interrogativi ed esclamativi;Le preposizioni di tempo e di stato in luogo;Gli avverbi di frequenza e la loro posizione nei tempi semplici e nelle frasi all’imperativo; Never\ever ;Alcune preposizioni seguite dal gerundio; Lo stile nominale: la nominalizzazione in Medical English ;Usi particolari delle forme in –ing per la costruzione del discorso; Il simple present del verbo To be e To have; Usi particolari dei verbi ausiliari To be e To have; Il simple present dei verbi non ausiliari; L’imperativo; Il gerundio; Il presente progressivoIl simple past (costruzione ed impiego in lingua Inglese) Il present perfect (costruzione ed uso – differenze nell’uso tra simple past e present perfect): Il condizionale presente; Il periodo ipotetico di tipo 0 Il perfect conditional; Il past perfect; Il periodo ipotetico di tipo I, II, III;Modal verbs: can – could; must, may, might, should ; Phrasal verbs; la forma passiva

• Medical English � Introduzione al linguaggio specialistico;Evoluzione del lessico medico

relativo alle parti del corpo; Sindromi\malattie: come vengono denominate e difficoltà di traduzione; Asking about personal details and filling into an Admission card; Illness/ Disease/ Disorder/ Disability: differenze nell’uso; Human body and human organs: Uso dell’articolo determinativo davanti alle parti del corpo e malattie; I prefissi Fore-, Hind- in ambito medico; Blood e derivati relativi nell’ambito medico;Asking about pain: location, duration and type of pain; Drugs (Some Pharmacological Forms); La denominazione delle sindromi;Medical acronyms: aspetti linguistici e differenze tra la lingua Italiana e la lingua Inglese

La costruzione del CV in lingua Inglese La comunicazione Medico – paziente in lingua Inglese: On examination: Instructions General health questions concerning: - Medical history - Family History - Cardiology - Paediatrics

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTI:

Murphy- Pallini, Grammar in use, Cambridge Canciamilla-Canziani, English for specific purposes, Carbone editore

9 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Fisiologia Umana TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Funzioni biologiche integrate di organi, sistemi

e apparati umani CODICE INSEGNAMENTO 03379 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/09 DOCENTE RESPONSABILE

Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE MODULO 1 Arcangelo Benigno Professore Associato Università di Palermo

DOCENTE MODULO 2 Giuseppe Crescimanno Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE MODULO 3 Rosaria Cortimiglia Professore Associato Università di Palermo

CFU 18 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

270

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

180

PROPEDEUTICITÀ Chimica e Propedeutica Biochimica, Fisica, Istologia ed Embriologia, Anatomia Umana, Biochimica.

ANNO DI CORSO 2° e 3° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula “Vittorio Zagami”

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; esercitazioni in aula ed in laboratorio

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI 2° semestre del 2° anno e 1° semestre del 3°

anno CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. G. Crescimanno Lunedi-Mercoledì 8.30-11.30 Prof.ssa R. Cortimiglia Lunedì-Mercoledì 9.30-12.30 Prof.Arcangelo Benigno Lunedì-Mercoledì 9-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le funzioni dei diversi organi del corpo umano. Conoscere l’integrazione delle funzioni dalle organiche a quelle psichiche degli organi negli apparati. Conoscere i meccanismi principali di regolazione della funzione di organi e apparati e dell’integrazione funzionale di più apparati nell’esecuzione di compiti specifici. Acquisire la relazione tra le leggi della chimica e della fisica e la fisiologia delle cellule, degli organi e degli apparati. Conoscere l’interpretazione dei principali parametri fisiologici dell’uomo sano. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sangue e degli apparati cardio-vascolare e respiratorio MODULO FISIOLOGIA UMANA - Modulo 1 ORE FRONTALI

60 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Descrivere la genesi dell'eccitabilità cellulare Tratteggiare i meccanismi di trasporto dell'acqua e dei soluti attraverso le membrane biologiche Spiegare le modalità di funzionamento delle cellule recettoriali e i meccanismi di trasduzione di varie forme di energia Illustrare le modalità d’interazione fra le cellule eccitabili Generalità sull’attività riflessa Illustrare le fasi del ciclo cardiaco correlandole con le meccanica cardiaca definendo la gittata sistolica e la gittata cardiaca Spiegare i fenomeni dell’eccitabilità e dell’automatismo cardiaco Descrivere le caratteristiche funzionali del muscolo striato e di quello liscio Spiegare i meccanismi di regolazione della attività cardiaca e della pressione arteriosa Misurare la pressione arteriosa omerale mediante sfigmomanometro a mercurio (Riva Rocci) Spiegare in termini elettrofisiologici modalità di produzione e significato delle onde normali nell'ECG Descrivere i liquidi corporei e la loro composizione con riferimenti al bilancio idro-elettrolitico Descrivere le caratteristiche morfo-funzionali dei componenti del sangue: eritrociti, leucociti, piastrine, proteine plasmatiche Illustrare il processo dell'emostasi e della fibrinolisi Descrivere sommariamente gli aspetti morfo-funzionali della microcircolazione e dell’emoreologia, spiegandone il significato Illustrare le funzioni (in relazione alla struttura) delle diverse sezioni dell'albero vasale: sistema arterioso, capillari, sistema venoso, i circoli capillari e le loro peculiarità d'organo Fornire le indicazioni basilari sui rapporti tra struttura e funzione del circolo linfatico Correlare le fasi dell’attività respiratoria con la morfologia e la funzionalità delle strutture che vi sovrintendono Spiegare su basi fisiche il meccanismo di espansione dell'alveolo polmonare. Descrivere le nozioni essenziali della fisica dei gas utili alla comprensione della funzione respiratoria Correlare i concetti di meccanica respiratoria e lavoro respiratorio Descrivere l’indagine spirometrica e correlarne i risultati con la funzionalità respiratoria

Illustrare i principi e i meccanismi fisiologici che regolano gli scambi gassosi alveolo-capillari e il trasporto dei gas respiratori nel sangue Spiegare i meccanismi chimici, nervosi e d'altra natura che regolano l’attività respiratoria Spiegare le modalità di regolazione del pH plasmatico da parte della funzione respiratoria e riconoscere le variazioni del pH dovute a questa Spiegare gli aggiustamenti cardio-circolatori e respiratori durante la attività fisica La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI

CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni degli apparati renale, gastro-enterico ed endocrino MODULO FISIOLOGIA UMANA - Modulo 2 ORE FRONTALI

60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Descrivere e spiegare in termini anatomo-funzionali (correlando le funzioni con le strutture anatomiche responsabili), i meccanismi di formazione dell'urina: filtrazione glomerulare, assorbimento, secrezione tubulare ed escrezione Indicare il destino dei più importanti componenti del plasma nel passaggio attraverso il rene Illustrare il contributo del rene all'equilibrio idrico-salino, del pH ematico, della volemia e della pressione arteriosa Descrivere i meccanismi fisiologici della minzione Illustrare le funzioni del canale alimentare: motilità, secrezione, digestione, assorbimento e spiegare i meccanismi fisiologici del loro espletamento Indicare i meccanismi di regolazione delle funzioni intestinali operati dal s.n.c., dal sistema nervoso enterico e dagli ormoni gastrointestinali Descrivere la motilità dell'intestino colon-retto ed il riflesso della defecazione Illustrare i meccanismi del controllo neuro-ormonale sull'assunzione di liquidi ed alimenti Descrivere le funzioni tipiche ed il ruolo esercitato dal fegato nella nutrizione e nel metabolismo intermedio Descrivere i meccanismi della termoregolazione Tratteggiare i meccanismi d’azione degli ormoni, nella trasmissione di messaggi funzionali specifici Descrivere le funzioni degli ormoni ipotalamici e gli ormoni adeno-ipofisari, nonché i meccanismi di feedback delle le ghiandole controllate dall'asse ipotalamo-ipofisario Illustrare il controllo ormonale della glicemia

Illustrare i meccanismi integrati di controllo della calcemia e il ruolo esercitato in essi dalle paratiroidi Indicare sommariamente le funzioni endocrine del timo e della epifisi Illustrare i meccanismi del controllo ormonale sull'accrescimento Indicare gli effetti specifici dei singoli ormoni sulle funzioni dei differenti organi e apparati che ne rappresentano il bersaglio: ormoni pre e post-ipofisari, ormoni tiroidei e paratiroidei, ormoni della corticale e della midollare surrenale, ormoni gonadici maschili e femminili La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI CONSIGLIATI

Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews . Idelson-Gnocchi

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Conoscere le funzioni del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo. MODULO FISIOLOGIA UMANA – Modulo 3 ORE FRONTALI

60 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Indicare nelle linee generali l’organizzazione morfo-funzionale del sistema nervoso centrale, periferico e vegetativo Descrivere le attività del sistema nervoso vegetativo: componente ortosimpatica e parasimpatica Indicare le funzioni della glia Descrivere i principali aspetti funzionali del liquor cefalo-rachidiano e della sua circolazione Descrivere le interazioni elementari tra i neuroni: trasmissione sinaptica e sua modulazione, meccanismi di integrazione sinaptica, liberazione dei neurotrasmettitori e loro interazione con le differenti classi di recettori. Manipolazione della trasmissione sinaptica. Trasmissione gassosa dei segnali nervosi. I neuropeptidi. Definire il concetto di plasticità sinaptica, indicare i fattori neurotrofici e sintetizzare i processi neuro-fisiologici di invecchiamento e morte cellulare Spiegare l’organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi sensitivi Descrivere i meccanismi fisiologici della visione, dell'udito e della fonazione Effettuare la determinazione semeiologica del campo visivo e della acuità visiva Illustrare il meccanismo di accomodamento dell'occhio e le basi dei difetti rifrattometrici Illustrare l'esame audiometrico Descrivere gli aspetti salienti della fisiologia del gusto ed olfatto Illustrare i meccanismi fisiologici della sensibilità somatica (tattile, termica, dolorifica, propriocettiva) e viscerale Indicare nelle sue componenti maggiori l’organizzazione del sistema motorio Illustrare i meccanismi spinali di coordinazione motoria: azione riflessa, ruolo degli interneuroni

Elicitare i riflessi spinali e interpretarne il rilievo Tono muscolare e sua regolazione Postura: meccanismi troncoencefalici; riflessi posturali; apparato vestibolare e riflessi tonici labirintici e cervicali. Locomozione. Illustrare dal punto di vista morfo-funzionale l’organizzazione del movimento volontario: rapporti tra strutture anatomiche (aree corticali, via cortico-spinale) e funzioni motorie Descrivere in generale le caratteristiche funzionali dei sistemi di controllo motorio Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti cerebellari implicati nel controllo dell'attività motoria Descrivere le caratteristiche funzionali dei circuiti dei nuclei della base implicati nel controllo dell'attività motoria Oculomozione Illustrare l’organizzazione anatomo-funzionale della corteccia cerebrale Correlare i principi elettrofisiologici con i più comuni risultati fisiologici e patologici dell’elettroencefalogramma Descrivere gli aspetti anatomo-funzionali del sistema limbico e le funzioni omeostatiche dell'ipotalamo Spiegare le basi anatomo-funzionali delle funzioni nervose superiori: sonno, linguaggio, memoria Descrivere la sessualità come sistema complesso di tipo neuro-psico-endocrinologico. La differenziazione sessuale del sistema nervoso Illustrare i meccanismi generali e specifici di feedback nella regolazione delle increzioni ormonali Indicare le basi biofisiche della contrazione muscolare Fornire il razionale dell’elettromiografia La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà alcuni argomenti trattati a lezione

TESTI

CONSIGLIATI Fisiologia e Biofisica Medica. A cura di F. Baldissera e A. Porro. Poletto Editore Fisiologia. Di R.M. Berne, M.N. Levy, B.M. Koeppen, B.A. Stanton. Casa Editrice Ambrosiana Fisiologia Medica. A cura di F. Conti – Edi-Ermes Fisiologia Umana . Di Schmidt, Lang, Thews. Idelson-Gnocchi

10 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia, Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO MICROBIOLOGIA TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Patologia generale e molecolare,

immunopatologia, fisiopatologia generale, microbiologia e parassitologia

CODICE INSEGNAMENTO 05193 ARTICOLAZIONE IN MODULI no NUMERO MODULI uno SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof.ssa Rosa Di Stefano Professore Straordinario Università di PALERMO

CFU 7 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

105

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

70

PROPEDEUTICITÀ Nessuna Lo studente deve comunque aver acquisito conoscenze di: Chimica inorganica ed organica, Biochimica, Biologia cellulare e molecolare, Genetica ed Immunologia

ANNO DI CORSO II SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed esercitazioni in laboratorio MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni e orario delle lezioni

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedì e Giovedì 13.30-14.30

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione: Dimostrare di avere compreso i rapporti che i microrganismi instaurano con l’ospite, in condizioni normali e patologiche; di conoscere i meccanismi patogenetici mediante i quali essi causano manifestazioni morbose ed i fattori microbici che contribuiscono a mantenere l’equilibrio omeostatico dell'organismo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Aver acquisito la capacità di applicare le proprie conoscenze e la propria comprensione alle principali tematiche della Microbiologa Medica. Esprimere la capacità di integrare le conoscenze acquisite con un atteggiamento critico orientato alla risoluzione di quesiti identificativi, patogenetici e diagnostici, mediante la scelta delle più

idonee metodologie e procedure laboratoristiche. Autonomia di giudizio: Saper interpretare i risultati delle indagini microbiologiche, tramite la valutazione dei quadri patologici, e ricercare autonomamente l’informazione scientifica che supporti il giudizio formulato ed il risultato ottenuto. Abilità comunicative: Saper applicare e trasmettere in modo chiaro le conoscenze acquisite sia in forma verbale che multimediale. Capacità di apprendimento: Aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano di continuare a studiare autonomamente tramite la consultazione di pubblicazioni scientifiche proprie del settore e l’ analisi di temi specifici durante incontri interattivi. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Apprendere le caratteristiche tassonomiche, biologiche, genetiche e patogenetiche dei microrganismi che hanno un ruolo in Microbiologia Medica. Acquisire idonee conoscenze sui rapporti fra microrganismi ed ospite in condizioni normali e patologiche, individuare le vie di trasmissione , definire i principali quadri patologici. Comprendere il ruolo dell’immunità innata e adattativa nel controllo delle infezioni di cui i microrganismi sono responsabili Conoscere le caratteristiche, l’attività ed il meccanismo di azione dei farmaci antimicrobici. Conoscere i metodi per la coltivazione ed identificazione dei microrganismi , acquisire le informazioni laboratoristiche di base utili al loro riconoscimento e la metodologia per la diagnosi delle infezioni da essi sostenute. MODULO 1 MICROBIOLOGIA ORE FRONTALI

70 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Caratteristiche biologiche dei microrganismi cellulari (batteri, miceti e protozoi) e acellulari (virus). Riproduzione dei batteri, miceti e protozoi. Metabolismo ed esigenze nutrizionali dei microrganismi cellulari. Ciclo moltiplicativo e coltivazione dei virus. Genetica batterica e virale. Le popolazioni microbiche residenti, l’ecologia microbica. II ruolo dei microrganismi quali agenti di malattia: patogeni primari e patogeni opportunisti; fattori di patogenicità microbica, modalità di trasmissione dei microrganismi. Rapporti virus-cellula e virus-ospite. Oncogenesi virale Ruolo dell’immunità nelle infezioni microbiche. L’interferone ed il suo ruolo nelle infezioni virali. Metodi di controllo delle contaminazioni e delle infezioni microbiche: fisici, chimici ed immunologici. Sterilizzanti; disinfettanti; farmaci antibatterici, antimicotici ed antivirali; vaccini. Resistenza microbica ai farmaci. Metodi per l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi, per il rilevamento degli anticorpi specifici, per la valutazione dell’attività dei farmaci antimicrobici. Concetti di tassonomia microbica Batteri: Stafilococchi; Streptococchi; Neisserie; Corinebatteri; Micobatteri; Clostridi ed altri anaerobi; Enterobatteri; Vibioni; Emofili; Gram-negativi non-fermentanti ;Brucelle; Bordetelle;Micoplasmi; Clamidie;

Rickettsie;Treponema ed altre spirochete. Miceti: Candida; Cryptococcus; Aspergillus; Miceti dimorfi, Pytirosporum; Trichosporon; Dermatofiti, Pneumocystis Protozoi: Giardia; Trichomonas; Tripanosomi; Leishmania; Entamoeba; Amebe a vita libera; Toxoplasma; Plasmodi; Sarcocystis; Cryptosporidium; Isospora; Babesia; Balantidium; Virus: Poxvirus (virus del vaiolo); Herpesvirus; Adenovirus; Papillomavirus e Poliomavirus umani; Hepadnavirus ; Parvovirus ; Paramyxovirus ; Orthomyxovirus, Rhabdovirus ; Reovirus ; Picornavirus; Togavirus; Flavivirus ; Retrovirus umani; Agenti subvirali: satelliti (HDV) e prioni

30 ESERCITAZIONI

Attività pratica in laboratorio volta alla utilizzazione, alla modalità di esecuzione ed alla valutazione dei seguenti aspetti: - osservazione microscopica di batteri, miceti, virus, protozoi - colture batteriche e fungine - coltivazione virale - farmaci antimicrobici - reazione Ag-Ab - metodiche biomolecolari Attività in aula volta alla valutazione dell’apprendimento tramite: - questionari a risposta multipla - incontri interattivi - seminari

TESTI CONSIGLIATI

PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA – M. La Placa – 11 aed. Ed. Esculapio – 2008 PRINCIPI DI MICROBIOLOGIA MEDICA a cura di Guido An tonelli, Massimo Clementi, Gianni Pozzi, Gian Maria Rossolini –Casa Editrice Ambrosiana – 2008 MICROBIOLOGIA MEDICA- Jawetz, Melnick, Adelberg. 22 a ed. Ed. Piccin 2004

11 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Immunologia TIPO DI ATTIVITÀ Base AMBITO DISCIPLINARE Struttura,funzione e metabolismo delle molecole

di interesse biologico CODICE INSEGNAMENTO 03839 ARTICOLAZIONE IN MODULI No NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Alfredo Salerno Professore Ordinario di Patologia generale Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

20

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Secondo SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Da definire

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni ed attività teorico-pratiche in aula ed in laboratorio.

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta in itinere e prova orale finale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì, ore 9.30- 11.00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedi, Mercoledi, Venerdi ore 12-13.30

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i meccanismi cellulari e molecolari fondamentali della risposta immunitaria, ed il loro ruolo nella difesa contro gli agenti infettivi e nelle reazioni immunopatogene. Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca ,dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica . Discutere ed utilizzare i principali meccanismi di funzionamento del Sistema Immune in condizioni fisiologiche e/o patologiche, discutere casi clinici per le loro implicazioni immunologiche ed essere a conoscenza dei metodi ed approcci sperimentali per lo studio del sistema immune. Saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO IMMUNOLOGIA ORE FRONTALI

60 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA - Anatomia del sistema immunitario e ricircolazione linfocitaria. Recettori di homing. - Il sistema immune innato: le cellule e i recettori per profili molecolari. Il sistema del complemento (attivazione, funzioni. recettori e proteine di controllo). - La fagocitosi. - Le cellule dendritiche e la presentazione dell’antigene. - Il complesso maggiore di istocompatibilità. MHC classico e non classico - I linfociti T: maturazione, riconoscimento dell’antigene (TCR), funzioni. Popolazioni di linfociti T (CD4, CD8, DN, NKT, γδ). - I linfociti B: maturazione, riconoscimento dell’antigene (BCR), funzioni. I linfociti B1. - Gli anticorpi: struttura, funzioni, interazioni con cellule e fattori dell’immunità innata e acquisita. Gli FcR. - Fasi della risposta immune: riconoscimento, attivazione, funzione effettrici, memoria, apoptosi (AICD). Regolazione della produzione anticorpale. - Le citochine e le chemochine. Recettori per citochine e chemochine. Uso terapeutico delle citochine. - I linfociti Natural Killer. - La tolleranza immunologica. L’autoimmunità. - Le immunodeficienze congenite: sindrome di De George, agammaglobulinemia di Bruton, ipogammaglobulinemia variabile comune, deficit selettivo di IgA, ipogammaglobulinemia con iper-IgM, SCID, deficit congeniti dei fagociti, deficit congeniti del complemento. - Le immunodeficienze acquisite: generalità. L’AIDS. Caratteristiche generali, proteine e recettori cellulari dell’ HIV. Il ciclo replicativo dell’ HIV. I meccanismi patogenetici dell’AIDS. - Risposta immune agli agenti infettivi (virus, batteri, funghi, elminti). - I vaccini. - La classificazione delle reazioni immunopatogene. L’ipersensibilita’ I tipo e asma bronchiale. Le reazioni immunopatogene di II tipo, test di Coombs diretto e indiretto. Le malattie da immunocomplessi (III tipo). Le reazioni di IV tipo: ipersensibilità da contatto, reazione alla tubercolina, la tubercolosi. - Immunologia dei trapianti. Alloreattività e rigetto. Ruolo dei linfociti NK nel trapianto di midollo osseo. - Immunologia dei tumori. - Il laboratorio di immunologia: tecniche imnmunologiche, modalità di studio dei linfociti T e B. Principali clusters di differenziazione (CD). Modalità di studio della fagocitosi.

ESERCITAZIONI La attività didattica teorico-pratica consisterà nella dimostrazione, a piccoli gruppi di studenti, delle principali tecniche immunologiche di laboratorio, applicate allo studio della medicina sperimentale e della diagnostica.

TESTI CONSIGLIATI

- IMMUNOLOGIA. D. Male - J. Brostoff - B.D. Roth. Ed. Elsevier (2007). - IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE. A.K. Abbas, A.H.

Lichtman, S. Pillai. Ed. Elsevier (2008). - Kuby IMMUNOLOGIA. R.A. Goldsby, T.J. Kindt, B.A. Osborne. Ed. UTET (2001). - IMMUNOBIOLOGIA. C.A. Janeway - P. Travers - M. Walport. Piccin-Nuova Libraria Ed. (2006). - IMMUNOLOGIA. P. Parham. Ed. Zanichelli (2001). - IMMUNOLOGIA. I. Roitt, P.I. Delves. Ed. Delfino (2003). - IMMUNOLOGIA. R. Coico - G. Sunshine - E. Benjamini. Ed. Edises (2005). Inoltre si raccomanda di utilizzare il materiale didattico (diapositive in formato Power Point) scaricabile gratuitamente dal sito di Nature Reviews in immunology, all’indirizzo Web: http://www.nature.com/nri.

12 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia-

Chirone (LM-41) INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia generale TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Patologia generale e molecolare,

immunopatologia, fisiopatologia generale, microbiologia e parassitologia

CODICE INSEGNAMENTO 05547 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/04 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Giuseppe Tolone Professore Ordinario di Patologia generale Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Dott.ssa Nadia Rosalia Caccamo Ricercatore confermato di Patologia generale Università degli Studi di Palermo

CFU 8 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

120

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

80

PROPEDEUTICITÀ Immunologia per Patologia generale e Patologia generale per Patologia sistematica I,II e III

ANNO DI CORSO III SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Magna del Dipartimento di Biopatologia e Metodologie Biomediche Corso Tukory 211

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattica frontale (lezioni) MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni e orario delle lezioni: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni e orari di ricevimento Prof. Tolone: Lunedi- mercoledi-venerdi dalle 8.00 alle 10.00 Giorni e orari di ricevimento Dott.ssa Caccamo: Martedi- Mercoledi- Giovedi dalle 12.00 alle 13.30 Dipartimento di Biopatologia Corso Tukory 211

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Utilizzare gli strumenti conoscitivi ed il rigore metodologico della Patologia generale rappresenta il presupposto fondamentale per il razionale esercizio di qualsiasi attività connessa direttamente ed indirettamente alla tutela della salute.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Comprendere i meccanismi etiopatogenetici delle malattie (cause, modalità di progressione, etc.) e delle alterazioni delle strutture, delle funzioni e dei meccanismi di controllo a vari livelli di integrazione. MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 1 ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Patologia cellulare: replicazione cellulare (ciclo cellulare e sua regolazione; fattori di crescita; iperplasia e ipoplasia); differenziazione cellulare (cellule staminali e differenziazione terminale; fattori di differenziazione; anomalie del processo differenziativo: metaplasia, blocco maturativo); senescenza e morte cellulare (limite di Hayflick; ruolo della telomerasi; processi alternativi di morte programmata: apoptosi e necrosi); invecchiamento (lesioni ossidative e DNA cellulare; progerie; rapporti tra invecchiamento e insorgenza dei tumori. Patologia molecolare: espressione genica e sua regolazione (micro-RNA, imprinting genomico; isole CpGe metilazione del DNA; acetilazione/de-acetilazione degli istoni e rimodellamento della cromatina); alterazioni del DNA nucleare (tipi di mutazioni e di aberrazioni cromosomiche; meccanismi di riparazione del DNA e loro alterato funzionamento; consulenza genetica); biotrasformazione di agenti xenobiotici (geni CYP; fenotipo metabolizzatore). Oncologia:caratteristiche dei tumori (indici di incidenza, prevalenza e mortalità da tumori; definizione, classificazione e modalità di crescita dei tumori; regressione neoplastica; concetto di anaplasia e displasia; fenotipo neoplastico); proto oncogeni e oncosoppressori; storia naturale del processo neoplastico (iniziazione, promozione e progressione dei tumori); eziologia dei tumori (condizionamento genetico; cancerogenesi chimica, cancerogenesi da radiazioni; virus oncogeni umani); rapporti ospite-tumore (fattori nutritivi, ormonali, immunitari; biomarcatori tumorali); prevenzione oncologica.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

G. Tolone- ONCOLOGIA GENERALE - Medical Books, 2008 Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – Piccin Majno, Joris - CELLULE, TESSUTI E MALATTIE Principi di patologia generale - CEA-Casa editrice Ambrosiana Rubin, Gorstein, Rubin, Schwarting, Stayer- Patologia Fondamenti clinico patologici in medicina Rubin- CEA-Casa editrice Ambrosiana

MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO 2

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Concetto di salute e malattia, omeostasi, eziologia e patogenesi. Malattie da cause intrinseche ed estrinseche. L’esame emocromocitometrico. I leucociti: genesi, morfologia e fisiopatologia dei linfociti, monociti, neutrofili, eosinofili e basofili. La formula leucocitaria e le sue variazioni: valori normali delle singole popolazioni, meccanismi eziopatogenetici delle variazioni e significato fisiopatologico. Le citochine pro-infiammatorie e le chemochine; le citochine emopoietiche e gli interferoni. Il processo infiammatorio acuto: i fenomeni vascolo-ematici. Definizione e significato biologico dell’infiammazione, i principali agenti flogogeni, i fenomeni vascolo-ematici della flogosi, la formazione dell’essudato infiammatorio, i vari tipi di essudato, i segni cardinali della flogosi, le cellule dell’infiammazione, le molecole di adesione e la migrazione cellulare, i recettori Toll-like e la fagocitosi, morte cellulare: necrosi e apoptosi. Il processo infiammatorio cronico:le principali cause di flogosi cronica, le cellule e i mediatori della flogosi cronica, le sequele del processo infiammatorio cronico, cause ed istogenesi della flogosi cronica granulomatosa, esempi di malattie correlate nell’uomo. Processo di guarigione: i meccanismi rigenerativi e riparativi nel processo di guarigione, i mediatori biologici implicati nel processo di guarigione, i fattori locali e generali implicati nelle alterazioni del processo di guarigione, il processo di guarigione in alcuni tessuti specializzati. L’amiloidosi: classificazione, eziopatogenesi e fisiopatologia. Gli effetti sistemici del processo infiammatorio: le proteine della fase acuta, la velocità di eritrosedimentazione, le leucocitosi, la febbre, tipi di febbre e significato fisiopatologico, gli altri effetti centrali delle risposte di fase acuta: effetti ipotalamici delle citochine. I glucocorticoidi e le risposte infiammatorie. La flogosi immune e le reazioni di ipersensibilità. definizione di allergia, atopia, anafilassi, la classificazione dei vari tipi di ipersensibiltà secondo Coombs e Gell: criteri generali e i meccanismi patogenetici, il fenomeno di Koch e la reazione alla tubercolina. Lo shock: Definizione e cause di shock, classificazione patogenetica dello shock, evoluzione degli stati di shock, modificazioni metaboliche nello stato di shock, meccanismi dello shock settico Le malattie infiammatorie correlate all’età.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

G. Tolone- ONCOLOGIA GENERALE- Medical Books, 2008 Pontieri, Russo, Frati – PATOLOGIA GENERALE – Piccin Majno, Joris - CELLULE, TESSUTI E MALATTIE Principi di patologia generale - CEA-Casa editrice Ambrosiana Rubin, Gorstein, Rubin, Schwarting, Stayer- Patologia Fondamenti clinico patologici in medicina Rubin- CEA-Casa editrice Ambrosiana

13 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Chirone CORSO INTEGRATO Fisiopatologia Clinica TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,

propedeutica clinica e sistematica medico-chirurgica

CODICE INSEGNAMENTO 10544 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09 – MED18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Antonio Pinto Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Eugenio Fiorentino Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana e Patologia Generale ANNO DI CORSO III SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

lunedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 11.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i meccanismi alla base delle alterazioni strutturali e funzionali, meccaniche e/o biochimiche, relative alle patologie di interesse medico e chirurgico e la loro correlazione con i sintomi. Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla salute dell’individuo. Dimostrare un approccio critico, uno scetticismo costruttivo, creatività ed un atteggiamento orientato alla ricerca, nello svolgimento delle attività professionali. Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse medico. Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie.

MODULO FISIOPATOLOGIA MEDICA ORE FRONTALI

30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Conoscere i concetti di salute e malattia; di etiologia e patogenesi; Conoscere Cause e meccanismi di formazione dell'edema e dell'ascite Conoscere Perdite di liquido gastro intestinale: vomito e diarrea Conoscere Alterazioni dell'equilibrio acido base di origine metabolica e respiratoria Conoscere i meccanismi fisiopatologici alla base della febbre e della ipertermia Conoscere le alterazioni omeostatiche della pressione arteriosa Conoscere le basi molecolari dell'ipertensione arteriosa Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno dell'ipertensione essenziale Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili dell’ipertensione arteriosa secondaria Conoscere le manifestazioni emorragiche da alterazioni delle funzioni piastriniche e della cascata di attivazione della coagulazione Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno da trombosi ed embolia Conoscere le basi molecolari e meccanismi fisiopatologici dell’Aterosclerosi Conoscere i meccanismi fisiopatologici del danno secondario ad aterosclerosi (IMA, Ictus, AOP) Conoscere i meccanismi fisiopatologici dello shock Conoscere i meccanismi fisiopatologici responsabili di Anemia Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie metaboliche complesse a base genetica (s. plurimetabolica, iperlipoproteinemie miste, diabete mellito) Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle malattie della tiroide e delle paratiroidi Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza renale Conoscere i meccanismi fisiopatologici della insufficienza respiratoria Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’insufficienza epatica

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Harrison Principi di medicina interna Pontieri Patologia generale 2: Fisiopatologia Teodori Trattato Italiano di Medicina Interna Ed. SEU

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Far apprendere i fondamenti fisiopatologici (conoscenza basata essenzialmente sui meccanismi di malattia) e le basi sperimentali dei processi patologici di interesse chirurgico. Saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie.

MODULO FISIOPATOLOGIA CHIRURGICA

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle infezioni cutanee, delle ulcere, delle fistole, delle piaghe, delle necrosi e delle gangrene, delle ferite e del processo di cicatrizzazione. Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle ernie Conoscere i meccanismi fisiopatologici della patologia esofagea: disordini motori esofagei, ernia jatale e reflusso; la disfagia Conoscere i meccanismi fisiopatologici della malattia peptica; il vomito Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del colon: diarrea e stipsi. Conoscere i meccanismi fisiopatologici delle affezioni del retto e dell’ano: ragade, emorroidi, ascessi e fistole, prolasso e incontinenza. Conoscere i meccanismi fisiopatologici dell’addome acuto: occlusione intestinale, emorragie digestive, peritoniti. Conoscere i meccanismi fisiopatologici della calcolosi biliare e degli itteri chirurgici Conoscere i meccanismi fisiopatologici della pancreatite acuta.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Dionigi Chirurgia: basi teoriche e chirurgia generale MASSON Sabiston Textbook of surgery: le basi biologiche della moderna pratica chirurgica ELSEVIER SAUNDERS Gallone-Galliera Chirurgia Ed. Ambrosiana Colombo Trattato di Chirurgia Ed. Minerva Medica

14 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina di Laboratorio TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina di Laboratorio e Diagnostica Integrata CODICE INSEGNAMENTO 04987 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/07, BIO/12, MED/05 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. Alfredo Chiarini Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Marcello Ciaccio Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Prof. Domenico Lio Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Fisiologia Umana, Patologia Generale ANNO DI CORSO IV SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì e Mercoledì, ore 10-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che mantengono l'omeostasi dell'organismo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza. Conoscere l'utilizzo appropriato delle risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute.

Autonomia di giudizio Essere in grado di formulare delle ipotesi, raccogliere e valutare in maniera critica i dati, per risolvere i problemi. Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. Abilità comunicative Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Comunicare in maniera efficace sia a livello orale che in forma scritta. Saper creare e mantenere buone documentazioni mediche. Capacità di apprendimento Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. Saper raccogliere le informazioni specifiche sul paziente dai sistemi di gestione di dati clinici. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI BIOCHIMICA CLINICA Obiettivi dell’Insegnamento di Biochimica Clinica sono quelli di consentire allo studente l’acquisizione delle nozioni fondamentali (teoriche e pratiche) che gli permettono di valutare criticamente sia le metodologie pertinenti alla Biochimica Clinica sia il significato dei dati da essa ottenibili in relazione alle condizioni patologiche dell’uomo. Lo studente dovrà acquisire le basi metodologiche e culturali, nonché l’esperienza sufficiente per saper decidere sull’opportunità di esami o analisi speciali ed avere la capacità di accedere al dato biochimico clinico come strumento diagnostico. In particolare: � conoscenza dei principali esami di laboratorio e delle basi biologiche, molecolari e

fisiopatologiche che ne sono i presupposti e fondamento. � interpretazione critica dei risultati di laboratorio in relazione ai fattori di incertezza della

misura e di variabilità biologica; valutazione dell’affidabilità diagnostica delle indagini di laboratorio, esemplificazione delle forme corrette di refertazione.

� informazione sulle caratteristiche e limiti delle più rilevanti metodologie utilizzate in Biochimica Clinica.

� corretto uso dei tests nei procedimenti di screening, di diagnosi di stadiazione e fasi terapeutiche delle malattie.

� appropriata interpretazione dei risultati e loro correlazione critica con gli eventi molecolari e biologici indotti dal fatto patologico.

� acquisizione di una corretta capacità di programmazione/prescrizione dei tests in rapporto all’ipotesi diagnostica o fase di monitoraggio della malattia.

MODULO Biochimica Clinica

ORE FRONTALI 20

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Gli esami di laboratorio: definizione, tipologia, modalità di richiesta. Le unità di misura. La sicurezza in laboratorio. Fase pre-analitica: la preparazione del paziente, la raccolta dei materiali

biologici, trattamento ed identificazione dei campioni biologici. Fase analitica: il processo analitico biochimico clinico (tecniche generali di

laboratorio con descrizioni dei principi – colorimetria, turbidimetria, nefelometria, fluorimetria, emissione ed assorbimento atomico, tecniche elettrochimiche potenziometriche, reazioni cinetiche, elettroforesi, immunoelettroforesi, immunofissazione, analisi immunochimiche con anticorpi monoclinali, isoelettrofocalizzazione, cromatografia, radioimmunologia, enzimoimmunologia, conte cellulari, citometria a flusso, microscopia clinica, spettrometria di massa, HPLC, tecnologie di biochimica molecolare mediante DNA ricombinante, analizzatori multipli, spettroscopia di risonanza magnetica, PET).

Fase post-analitica: raccolta dati, calcoli, elaborazioni automatiche. La variabilità analitica, l’errore analitico, il controllo di qualità dei dati. La variabilità biologica intraindividuale e interindividuale, i valori di

riferimento, nomenclatura e refertazione. La sensibilità e la specificità clinica, la predittività diagnostica dei dati di

laboratorio. Approcci metodologici in Biochimica Clinica. Le principali tecniche

analitiche, l’automazione in biochimica clinica. Applicazioni biotecnologiche nel laboratorio di Biochimica Clinica. Enzimologia Clinica: Profili d’organo e di tessuto. Fosfatasi acida ed alcalina,

Aldolasi, Aminotransferasi, LDH, CK, γGT, Colinesterasi, Amilasi, Lipasi, Proteasi, G-6-PD, Piruvico chinasi, Lisozima.

Metabolismo glicidico: La Malattia Diabetica: Biochimica del Diabete tipo I e del Diabete tipo II;

Modificazioni biochimiche indotte dalla Malattia Diabetica; Biochimica e Biochimica Clinica delle Complicanze della Malattia Diabetica; Diagnostica Biochimico Clinica (glicemia, glicosuria, insulinemia, C-peptide plasmatico dopo carico, glucagonemia, cortisolemia, GH ematico, determinazione proteine glicate e loro significato, curve da carico glucidico, curve insulinemiche, corpi chetonici ematici ed urinari, lattacidemia, piruvicemia, dislipidemie nel diabetico, alterazioni urinarie nel diabetico).

Le Ipoglicemie: aspetti biochimico clinici e dismetabolici. Metabolismo lipidico: Acidi grassi. Colesterolo, HDL-colesterolo, LDL-colesterolo, Trigliceridi, Fosfolipidi. Lipoproteine. Dislipidemie. Ipercolesterolemie. Aterosclerosi e Malattie cardiovascolari. Metabolismo proteico: Le proteine del plasma. Elettroforesi siero-proteica: criteri interpretativi. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici dell’Insufficienza Renale. Iperammoniemie. Aspetti biochimico clinici e dismetabolici del Coma

epatico. Ciclo della Urea: biochimica clinica dei deficit enzimatici.

Aminoacidopatie: Iperfenilalaninemie. Sistema Endocrino: Diagnostica biochimico clinica dell’Asse Ipotalamo-Ipofisi: GH e

accrescimento, Prolattina ed amenorrea, GnRH, LH, FSH e riproduzione, ACTH, TSH, e relativi test funzionali.

Diagnostica biochimico clinica del Pancreas endocrino: Insulina, Glucagone, Somatostatina.

Diagnostica biochimico clinica degli Ormoni gastro-intestinali. Diagnostica biochimico clinica dell’Iperplasia corticosurrenalica e

dell’Ipofunzione surrenalica. Diagnostica biochimico clinica degli Ipertiroidismi, delle Tireotossicosi e

degli Ipotiroidismi. Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Testicolo, dell’Ovaio e

delle Malattie della differenziazione sessuale. Diagnostica biochimico clinica del Rachitismo. Diagnostica biochimico clinica dell’Osteoporosi, dell’Osteomalacia.

Calcemia e sua regolazione. Recettori ormonali e loro importanza in biochimico clinica. Diagnostica biochimico clinica dei fattori di regolazione della pressione

arteriosa: ANF; Catecolamine; Glucocorticoidi. Alterazioni biochimico cliniche nell’ipertensione essenziale e nelle forme secondarie.

Diagnostica biochimico clinica dei disordini dell’equilibrio acido-base e idro-salino. Emogasanalisi: Interpretazione dei dati e refertazione.

Infarto del Miocardio: fattori di rischio; modificazioni biochimiche nell’area infartuale; enzimologia clinica, moderni marcatori di danno miocardio.

Diagnostica biochimico clinica delle Malattie del Fegato. Diagnostica biochimico clinica degli Itteri. Diagnostica biochimico clinica delle Patologie del Pancreas esocrino. Diagnostica biochimico clinica della funzionalità renale normale e patologica. Diagnostica biochimico clinica del Metabolismo dell’Eme. Diagnostica biochimico clinica delle Malattie reumatiche, delle Malattie del

tessuto connettivo e delle Malattie autoimmuni. La Malattia Neoplastica: alterazioni biochimiche che inducono la malattia

neoplastica; metastasi ed invasività; importanza dei marcatori biochimici di neoplasia.

Biochimica della nutrizione e sua sorveglianza biochimico clinica. Diagnostica di laboratorio delle Malattie genetiche acquisite. Diagnostica di laboratorio delle Malattie Muscolari. Aspetti biochimico clinici delle Malattie Neuro-Psichiatriche. Aspetti biochimico clinici del dolore. Biochimica Clinica del liquido cefalorachidiano. Aspetti biochimico clinici dello Shock, del Trauma e del Paziente chirurgico. Biologia molecolare clinica: Tecniche diagnostiche a livello di DNA delle

principali Malattie Genetiche. Principali alterazioni cromosomiche rivelate dal cariogramma. Malattie monogeniche e tipizzazione del DNA. Studio delle mutazioni del DNA mediante analisi diretta e indiretta (polimorfismi di restrizione). Tecnica PCR (reazione di polimerizzazione a catena) per l’amplificazione di sequenze anomale di DNA.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-Gnocchi Editori, 2007.

G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani: Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.

L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006. W.J. Marshall e S.K. Bangert: Biochimica in Medicina Clinica. Mc Graw-

Hill, 1997. B. Barbiroli, F. Filadoro, C. Franzini, L. Sacchetti, e F. Salvatore: Medicina

di Laboratorio. UTET, 1996. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO DI MICROBIOLOGIA CLINICA Effettuare correttamente la richiesta delle più comuni analisi di laboratorio Attuare misure di autoprotezione nella raccolta, preparazione e gestione dei campioni biologici. MODULO Microbiologia Clinica ORE FRONTALI 20

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi per esami colturali (emocoltura, urinocoltura, coprocoltura, coltura dell'espettorato e di altri materiali biologici) Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi di sangue per valutazioni sierodiagnostiche, determinazioni di antigenemia e ricerche parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di campioni di feci per indagini parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di strisci o schock-tests per indagini micologiche e parassitologiche Conoscere le modalità di esecuzione, conservazione ed inoltro al laboratorio di prelievi per indagini batteriologiche e virologiche da effettuarsi con tecniche bio-molecolari Eseguire tampone tonsillare Eseguire tampone vaginale e cervicale Eseguire prelievo cervicale mediante uso di brush Eseguire massaggio prostatico e successiva raccolta di secreto prostatico o urine di primo gitto per diagnosi di prostatite Descrivere negli elementi essenziali la tecniche della immunofluorescenza diretta ed indiretta ed elencarne le utilizzazioni biomediche con specifico riferimento alla microbiologia clinica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche ELISA ed ELISA "a cattura" ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche PCR e PCR "real time"ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Descrivere negli elementi essenziali le tecniche di sequenziamento genico ed elencarne le applicazioni in diagnostica microbiologica Assistere alla preparazione di campioni per l'esecuzione di indagini microbiologiche tradizionali Assistere al funzionamento di sistemi automatici di identificazione microbica, di saggio di sensibilità ai farmaci e di incubazione e monitoraggio delle emocolture e descriverne criticamente i vantaggi

Interpretare, ai fini dell'attribuzione di ruolo patogeno, referti relativi ad isolamenti microbici da campioni biologici diversi (sangue, urine, espettorato, ecc.) Interpretare le risposte dell'antibiogramma,in relazione alle sue modalità di esecuzione, e discuterne il ruolo nella scelta di una antibiotico-terapia mirata Conoscere i principali marcatori di resistenza batterica e fungina ai farmaci antimicrobici Conoscere le principali modalità di monitoraggio delle sensibilità virali ai farmaci Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni del SNC Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni delle vie aeree Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni dell'apparato digerente Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni delle vie uro-genitali Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni cardio-vascolari Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni della cute e degli annessi cutanei Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni dell'apparato muscolo-scheletrico Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni oculari Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica delle infezioni in gravidanza Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per la diagnosi microbiologica di infezioni sistemiche da: HIV, HBV, M.tuberculosis, T.pallidum, Brucella spp, Rickettsia spp. Indicare le indagini tradizionali e biomolecolari utili per il riconoscimento ed il controllo delle infezioni nosocomiali

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

L. Sacchetti, P. Cavalcanti, G. Fortunato, L. Pastore, F. Rossano, D. Salvatore e F. Scopacasa: Medicina di Laboratorio e Diagnostica Genetica. Idelson-Gnocchi Editori, 2007.

G. Federici, P. Cipriani, C. Cortese, A. Fusco, P. Ialongo e C. Milani: Medicina di Laboratorio. 3a Edizione, McGraw-Hill, 2009.

L. Spandrio: Biochimica Clinica Speciale. Piccin Editore, 2006.

15 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia

CORSO INTEGRATO Metodologia Clinica TIPO DI ATTIVITÀ caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Formazione clinica interdisciplinare e medicina

basata sulle evidenze CODICE INSEGNAMENTO Da attivare ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED09-MED18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Nome e Cognome Giuseppe Buscemi Qualifica P.O. Università di appartenenza PALERMO

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Nome e Cognome Maurizio Averna Qualifica P.O. Università di appartenenza PALERMO

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO 4° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Da assegnare

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni). MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Esame orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da stabilire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni e orari di ricevimento Martedì e Giovedì ore 12-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del Corso lo studente dovrà: -conoscere i principi teorici alla base del metodo clinico e della medicina basata sulle evidenze -saper eseguire correttamente una storia clinica completa,che comprenda anche il contesto sociale in cui vive il paziente -saper rapportarsi con il malato nelle più svariate condizioni ambientali, sia in elezione che in urgenza -saper eseguire un corretto e completo esame obiettivo del paziente,che comprenda sia gli aspetti generali e sistemici che i singoli organi ed apparati -essere in grado di approcciarsi a pazienti affetti dai seguenti segni e sindromi : emorragia digestiva,dolore addominale acuto,dolore toracico,ittero,dispnea,alterazioni della diuresi, della

minzione e dell’alvo -saper rilevare ed interpretare in maniera critica i principali sintomi e segni e individuare il più corretto ed appropriato percorso diagnostico clinico e strumentale Capacità di applicare conoscenza e comprensione Gli studenti potranno spendere le conoscenze acquisite durante il corso direttamente nel mondo del lavoro (in laboratori di ricerca o di analisi pubblici o privati). Autonomia di giudizio Gli studenti saranno in grado di valutare in modo razionale ed autonomo le conoscenze fornite dal corso e saranno capaci di impostare un ragionamento clinico basato sulle evidenze e sulle informazioni derivate dall’esame fisico del paziente. Capacità d’apprendimento Capacità di aggiornamento continuo mediante la conoscenza delle modalità di consultazione ed interpretazione delle fonti di informazione ( pubblicazioni scientifiche, banche dati e risorse informatiche) OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Il modulo di Metodologia Clinica (chirurgica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e di laboratorio. Lo studente apprenderà la metodica di approccio al paziente affetto dalle principali patologie e/o sindromi di interesse chirurgico,utilizzando in modo corretto e critico le più importanti metodiche diagnostiche dalle meno invasive alle più invasive alla luce del rapporto costo/beneficio,utile premessa per i successivi corsi integrati.

MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO

Metodologia clinica (chirurgica) ORE FRONTALI n. 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

Le basi dell’Anatomia Topografica e Clinica Relazione medico-assistito in chirurgia Anamnesi ed esame obiettivo Metodiche strumentali: doppler,ecotomografia,tomografia Computerizzata (TC),risonanza magnetica nucleare (RM),endoscopia digestiva Marcatori tumorali L’esame clinico del collo, delle ghiandole salivari,cisti e fistole del collo,tumefazioni del collo.Semeiotica dell’esofago Metodiche di studio della tiroide e delle paratiroidi Le sindromi mediastiniche Semeiotica dell’addome.L’esame del paziente affetto da ernia o laparocele.Metodologia di approccio al paziente affetto da: ittero, occlusione intestinale,dolore addominale acuto Semeiotica del fegato e delle vie biliari.Semeiotica del pancreas.Semeiotica urogenitale. Metabolismo, nutrizione,equilibrio idro-elettrolitico nel paziente chirurgico

TESTI

CONSIGLIATI R. Bellantone- G. De Toma- M. Montorsi Chirurgia Generale- Ediz. Minerva Medica S. De Franciscis et al. Semeiotica e Metodologia Chirurgica- Ediz. Idelson -Gnocchi

OBIETTIVO FORMATIVIO DEL CORSO Il Modulo di Metodologia Clinica ( medica) si propone di aiutare lo studente a sviluppare un metodo di ragionamento e di lavoro basato sulle evidenze scientifiche e sull’utilizzo razionale e critico delle informazioni raccolte con l’esame fisico del paziente, con le metodologie strumentali e di laboratorio e con i dati della letteratura ( fonti di aggiornamento tradizionali ed informatiche). L’acquisizione del metodo clinico consentirà allo studente di organizzare in modo critico le conoscenze di base già acquisite e quelle che apprenderà nel triennio clinico e lo metterà nella condizione di formulare diagnosi e decidere trattamenti basati sulle evidenze. MODULO 2 DENOMINAZIONE DEL MODULO

Metodologia clinica (medica) ORE FRONTALI

n. 30 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

Il metodo clinico: obiettivi La logica in medicina La comunicazione Medico-Paziente La cartella clinica orientata La storia clinica La EBM La lettura dei lavori scientifici L’esame clinico generale L’esame clinico dell’apparato cardiovascolare L’esame del torace L’esame dell’addome L’esame dello stato mentale L’esame del sistema nervoso La diagnosi clinica Il giudizio clinico L’errore in medicina

TESTI CONSIGLIATI

–B. Tarquini-Il nuovo Rasario (Idelson) -L.Pagliaro-Medicina basata sulle evidenze (Il Pensiero Scientifico)

16 Patologia sistematica I

17 FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Chirone CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica II TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Formazione clinica interdisciplinare e medicina

basata sulle evidenze CODICE INSEGNAMENTO 83100 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI Due SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED 15: Ematologia

MED 12: Gastroenterologia DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Vincenzo Abbadessa Professore Associato (MED 15) Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Sergio Vigneri Professore Associato (Med 12) Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Anatomia Umana, Istologia ed Embriologia, Biochimica, Biologia e genetica, Fisiologia Umana, Microbiologia, Immunologia, Patologia Generale, Fisiopatologia Clinica

ANNO DI CORSO Quarto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Secondo calendario

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni frontali). Esercitazioni teorico-pratiche

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Secondo calendario

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Previo contatto telefonico presso Segreteria Ematologia (091 6554403, ore 9-13)

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI - Obiettivo è il raggiungimento di conoscenze e capacità di comprensione nell’ambito della fisiopatologia, della clinica e della terapia medica e chirurgica delle principali malattie dell’apparato digerente, epato-biliari e pancreatiche e delle principali patologie ematologiche e dell’emostasi. Obbiettivo è anche la conoscenza degli aspetti di semeiotica funzionali e strumentali e la metodologia clinica specifica del campo. I Discenti alla fine del C.I. dovranno dimostrare di avere raggiunto i seguenti obiettivi:

- capacità di applicare le loro conoscenze e la capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale ai problemi clinici di interesse gastroenterologico ed ematologico, dimostrando un’adeguata capacità di risolvere problemi clinici negli ambiti suddetti. - capacità di raccogliere ed interpretare i dati clinici rilevanti ed a formulare in maniera autonoma le ipotesi diagnostiche più probabili - capacità di comunicare informazioni, dati e soluzioni diagnostiche e terapeutiche ad altri professionisti del settore - capacità di apprendimento necessaria per intraprendere studi successivi in autonomia OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO: Gastroenterologia ORE FRONTALI 30 0re

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Disfagia e patologia motoria dell’esofago. Diverticoli esofagei. Neoplasie dell’esofago Ernia jatale, Malattia da reflusso gastroesofageo. Patologie da Helicobacter Pilori. Gastriti acute e croniche. Gastropatie da farmaci. Ulcera peptica Neoplasie dello stomaco Neoplasie del duodeno e tenue. GIST Complicanze dell’ulcera gastroduodenale Malattia celiaca e malassorbimenti. Diarree croniche ad etiologia infettiva e disendocrina. Malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn) e loro complicanze Malattie infiammatorie croniche intestinali (rettocolite ulcerosa) e loro complicanze Stipsi. Malattia diverticolare del colon Poliposi e carcinoma del colon-retto Epatiti virali acute. Insufficienza epatica acuta Epatiti virali croniche. Cirrosi epatica Epatocarcinoma Steatosi e steatoepatite non alcoolica. Epatopatie da alcool. Danni epatici da farmaci. Colelitiasi, coledocolitiasi e colangiti settiche. Carcinomi delle vie biliari e della colecisti. Emocromatosi ereditaria; siderosi epatiche secondarie Malattia di Wilson e altri disordini genetici del metabolismo ad interessamento epatico Lesioni cistiche epatiche non parassitarie. Idatidosi epatica Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite sclerosante) Malattie autoimmuni del fegato (cirrosi biliare primitiva; colangite sclerosante) Pancreatiti acute Pancreatiti croniche Sindrome da colon irritabile

Neoplasie del pancreas esocrino ed endocrino e della papilla di Vater Iperbilirubinemie eredo-metaboliche Trapianto epatico

ESERCITAZIONI Tirocinio mediante esercitazioni in Reparto, in Ambulatorio e presso Servizi Diagnostici. Discussioni casi clinici e simulazione di algoritmi di diagnosi e terapia

TESTI CONSIGLIATI

Manuale di Gastroenterologia / Unigastro, Coordinamento nazionale docenti universitari malattie dell'apparato digerente. - Edizione 2009. - Roma : Editrice Gastroenterologica Italiana, [2009].

MODULO Ematologia ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Fisiopatologia dell’emopoiesi Patologie della cellula staminale: insufficienza midollare Patologie della cellula staminale: sindromi mieloproliferative JAK2 positive (Policitemia Vera, Trombocitemia Essenziale, Mielofibrosi Idiopatica) Patologie della cellula staminale: sindromi mielodisproliferative Ph positive (Leucemia Mieloide Cronica e correlate) Sindromi mielodisplastiche (classificazione morfologica e citogenetica) Anemie ipoproliferative Anemie iperproliferative Disordini delle piastrine: piastrinopenie e piastrinopatie (congenite e/o acquisite) Meccanismi cellulari della coagulazione Diatesi emorragiche congenite ed acquisite Diatesi trombofiliche congenite ed acquisite Disordine delle plasma cellule (Mieloma multiplo, MGUS) Disordine delle plasma cellule (Amiloidosi e M. Waldestrom) Malattie linfoproliferative (Leucemia Linfatica Cronica) Linfoma di Hodgkin Linfomi non Hodgkin aggressivi Linfomi non Hodgkin indolenti (MALT, etc) Leucemie Acute Mieloidi Leucemie Acute Linfoidi Concetti generali di efficacia alla terapia: Malattia Minima Residua, Remissione completa, parziale e molecolare Trapianto di cellule staminali emopoietiche (autologo ed allogenico) Concetti di terapia sostitutiva e trasfusionale

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Malattie del sangue e degli organi ematopoietici - 5° Edizione Autori: Gianluigi Castoldi, Vincenzo Liso - The McGraw-Hill Companies

18 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia – Chirone INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia Sistematica III TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante, Professionalizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche

Formazione clinica interdisciplinare e medicina basata sulle evidenze

CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED13,MED14, MED16 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Aldo Galluzzo Prof. Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Ennio Giardina Prof. Associato Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Libertino Sallì Ricercatore Universitario Università di Palermo

CFU 7 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

105

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

70

PROPEDEUTICITÀ Tutti gli insegnamenti del primo triennio ANNO DI CORSO IV SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Nome Aula

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula e esercitazioni in reparto e/o ambulatori

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni e orario delle lezioni

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Endocrinologia : Mercoledì ore 12-14 Nefrologia. Martedì ore 12:30-14:00 Reumatologia Mercoledì ore 10-12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i meccanismi molecolari, cellulari, biochimici e fisiologici che regolano le funzioni d’organo correlati alle funzioni secretive endocrine, immunologiche ed eventuali influenze sul sistema escretivo remnale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche, endocrine, renali e immunoreumatologiche.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione Essere in grado di eseguire le procedure diagnostiche e tecniche di base, saperne analizzare ed interpretare i risultati, allo scopo di definire correttamente la natura di un problema.,siano esse di rilevanza endocrinologica, metabolica, nefrologica o reumatologia Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche adeguate, allo scopo di salvaguardare la vita e saper applicare i principi della medicina basata sull'evidenza sulla base delle attuali evidenze in ambito endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico . Essere in grado di riconoscere correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni in endocrinologico, metabolico, nefrologico o reumatologico Autonomia di giudizio Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") ) Sapere identificare, formulare e risolvere i problemi del paziente utilizzando le basi del pensiero e della ricerca scientifica e sulla base dell'informazione ottenuta e correlata da diverse fonti. Abilità comunicative Ascoltare attentamente per comprendere e sintetizzare l'informazione rilevante su tutte le problematiche, comprendendone i loro contenuti. Mettere in pratica le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e loro parenti, rendendoli capaci di prendere delle decisioni come partners alla pari. Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Capacità d’apprendimento Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili. Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 1

ENDOCRINOLOGIA

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1) VERIFICA CONOSCENZE DELLE BASI ANATOMICHE, FISIOLOGICHE, BIOCHIMICHE E FISIOPATOLOGICHE DEL SISTEMA ENDOCRINO

2) MALATTIE IPOFISARIE IPERFUNZIONANTI (ACROMEGALIA, IPERPROLATTINEMIE COMPRESI I PROLATTINOMI, MORBO DI CUSHING)

3) MALATTIE IPOFISARIE IPOFUNZIONANTI (IPOPITUITARISMI PARRZIALI E TOTALI): Nanismo ipofisario Sindrome di Shehan, Sindrome di Simmonds

4) CICLO DELLO IODIO E MALATTIE DA CARENZA O ECCESSO DI IODIO

5) TIREOPATIE ENDOCRINE AUTOIMMUNI (GRAVES ,HASHIMOTO, SILENTE E POST PARTUM)

6) GOZZO NODULARE E MULTINODULARE NON TOSSICO E TOSSICO

7) TUMORI TIROIDEI (PAPILLARE, FOLLICOLARE, ANAPLASTICO, MIDOLLARE)

8) METABOLISMO CALCIO FOSFORO E MALATTIE DELLE

PARATIROIDI 9) MALATTIE SURRENALICHE IPOFUNZIONANTI (Addison), da

deficit gnetici enzimatici, iposurrenalismi iatrogeni) e IPERFUNZIONANTI (Iperplasia nodulare o diffusa o da ACTH ectopico)

10) IPOGONADISMI IPO E IPERGONADOITROPI 11) TUMORI NEUROENDOCRINI (FEOCROMOCITOMA, CARCINOIDE,

GASTRINOMI, GLUCAGONOMI, MEN1, MEN2) 12) CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E TEST DIAGNOSTICI 13) PATOGENESI, FIOSIOPATOLOGIA E CLINICA DEL DIABETE

TIPO1, TIPO2 E DEL DIABETE GESTAZIONALE 14) ALTRE FORME DI DIABETE AD EZIOLOGIA NOTA 15) COMPLICANZE ACUTE DELLA MALATTIA DIABETICA 16) COMPLICANZE CRONICHE DELLA MALATTIA DIABETICA 17) IPERURICEMIE E GOTTA

ESERCITAZIONI

Sapere raccogliere una corretta anamnesi mirata alle malattie endocrinologiche e metaboliche, sapere correlare segni e sintomi alle malattie endocrine e metaboliche. Semeiotica dei diversi organi ed apparati in relazione ai sospetti diagnostici delle malattie endocrine e metaboliche, in particolare con le più frequenti patologie dal punto di vista epidemiologico: sapere palpare una tiroide, saper visualizzare le caratteristiche dei noduli tiroidei, sapere evidenziare i segni clinici di ipo o iperfunzione, saper riconoscere quadri i insulinoresistenza sia dal punto di vista fenotipico che clinico (epatomegalia, ipertensione, dislipidemia, obesità). Semeiotica delle complicanze acute e croniche dellla malattia diabetica (coma ipoglicemico, iperglicemico, cheto o non cheto acidosico iperosmolare) Semeiotica clinica degli ipo e iposurrenalismi. Semeiotica clinica degli ipostaturalismi, dell’acromegalia, degli ipogonadismi.

TESTI CONSIGLIATI

Greenspan, Endocrinologia Generale e Clinica, Piccin Harrison’s: Principi di Medicina Interna Ed. McGraw Hill

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 2 NEFROLOGIA ORE FRONTALI

20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Parametri di valutazione di malattia renale. 2. Classificazione delle mm. renali: le grandi sindromi renali. 3. La sindrome nefritica acuta. Glomerulonefrite poststreptococcica. 4. Anomalie urinarie isolate. Nefropatia da depositi di IgA. 5. La sindrome nefrosica. Malattia a lesioni minime; glomerulonefrite focale e segmentale; nefropatia membranosa; glomerulonefrite membrano- proliferativa. 6. Glomerulonefrite rapidamente progressiva. Sindrome di Goodpasture; nefropatie associate ad ANCA. 7. Insufficienza renale acuta. Insufficienza renale prerenale; Necrosi tubulare acuta. 8. Insufficienza renale cronica e sindrome uremica.

9. Nefropatie secondarie. Nefropatia lupica; nefropatia diabetica. 10.Generalità sulle terapie sostitutive: emodialisi e dialisi peritoneale; trapianto di rene.

ESERCITAZIONI

Le esercitazioni teorico-pratiche avranno i seguenti temi: raccogliere l’anamnesi nefrologica; porre i quesiti rilevanti ai fini diagnostici nel paziente con sospetto di nefropatia; lettura ed interpretazione dell’esame di urina; eseguire l’esame standard estemporaneo delle urine (mediante stick); raccogliere le urine per l’esame chimico-fisico; raccogliere le urine per urino coltura; calcolare la clearance della creatinina; presentazione e discussione di casi clinici.

TESTI CONSIGLIATI

Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill; De Santo NG, Camussi G, D’Armiento M. Malattie dell’apparato urinario. Editoriale Bios

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO 3 REUMATOLOGIA ORE FRONTALI

20 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA 1. Classificazione ed epidemiologia delle malattie reumatiche 2. Il laboratorio e l’imaging in reumatologia 3. Valutazione dei segni e sintomi delle malattie reumatiche 4. Osteoartrosi e varianti cliniche 5. Le spondiloartriti sieronegative: spondilite anchilosante, artrite psoriasica, artropatie enteropatiche etc. 6. Artriti da agenti infettivi 7. Artriti reattive 8. Artrite reumatoide 9. Generalità delle connettiviti: 10. Lupus Eritematoso Sistemico (LES), 11. Sindrome da anticorpi antifosfolipidi 12. Sclerosi sistemica 13. Dermatopolimiosite 14. Sindrome di Sjrögen 15. Le vasculiti: generalità, classificazione e quadri clinici, vasculiti ANCA associate 16. Malattia di Behçet 17. Artropatie da microcristalli: gotta, condrocalcinosi, da deposito di idrossiapatite etc. 18. Reumatismi extrarticolari: fibromialgia, polimialgia reumatica etc. 19. Principali malattie ossee: osteoporosi, morbo di Paget, osteomalacie etc. 20. Sindromi algodistrofiche 21. Reumatismi paraneoplastici 22. Malattie rare in reumatologia

ESERCITAZIONI La didattica teorico-pratica avrà i seguenti temi:

- raccogliere un’anamnesi mirata alle malattie reumatiche; - eseguire un accurato esame obiettivo in pazienti con sintomatologia dolorosa a carico delle articolazioni; - rilevare i segni di flogosi e di ridotta funzionalità articolare ed identificare la presenza di versamento; - come si esegue un’artrocentesi; - analisi del liquido sinoviale e le informazioni che questo può darci per la diagnosi differenziale delle artriti; - interpretare ai fini di diagnosi differenziale i risultati delle indagini di laboratorio e strumentali nelle malattie reumatiche; - come si esegue la terapia infiltrativa delle articolazioni.

TESTI CONSIGLIATI

Silvano Todesco, Malattie reumatiche Ed. McGraw Hill Unireuma AA.VV., Reumatologia Ed. Idelson-Gnocchi Harrison. Principi di medicina interna. Ed. McGraw Hill

19 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia, Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Patologia sistematica IV TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica delle specialità medico-chirurgiche CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE MED/24; MED/18; MED/22 DOCENTE RESPONSABILE D. Melloni

Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO PROF. L. FICANO Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO PROF. G. BAIARDI Ordinario Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Anatomia umana, Fisiologia, microbiologia, fisiopatologia e semeiotica

ANNO DI CORSO IV SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Da definire

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA (lezioni, tirocinio) MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, discussione di casi clinici TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Da definire CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da definire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Melloni: Martedì 10 - 12

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Ci aspettiamo che gli studenti abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione in un campo di studi di livello quasi specialistico e raggiungano un livello che, caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati, include anche la conoscenza di alcuni temi d’avanguardia nella materia oggetto del corso; in particolare:

Studio di libri di testo avanzati che consenta: l’apprendimento di approfondite conoscenze di anatomia, fisiopatologia, della semeiotica funzionale e strumentale e della clinica dell'apparato urinario e genitale maschile. Tali conoscenze fondamentali di Anatomia Topografica risultano importanti per raggiungere una capacità applicativa successiva specifica. Devono altresì raggiungere conoscenze di Fisiopatologia, anatomia chirurgica e medicina operatoria; nonché l'acquisizione di adeguate conoscenze informatiche, statistiche, utili sia per una organica gestione di un reparto sia per un corretto inquadramento epidemio-logico delle varie patologie sia per una corretta gestione del follow-up. Inoltre è impotante raggiungere la conoscenza dei principi di asepsi; le problematiche inerenti l'organizzazione e l'igiene ambientale delle sale operatorie; la conoscenza dello strumentario chirurgico, endoscopico, dei materiali di sutura nonché delle tecniche e metodiche chirurgiche tradizionali ed alternative.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Ci aspettiamo che gli studenti siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale al loro lavoro, e possiedano competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo di studi, come definire una cartella clinica urologica, svolgere un adeguato esame clinico obiettivo (con particolare rilevo all’esecuzione di una esplorazione rettale e la valutazione dei genitali esterni) e la successiva identificazione di una strategia diagnostica, terapeutica e, qualora necessario, operatoria; sono specifici ambiti di competenza affine e integrativa la chirurgia delle alte e basse vie urinarie, la chirurgia oncologica, la chirurgia del retroperitoneo, la chirurgia sostitutiva e ricostruttiva, l'andrologia chirurgica. Autonomia di giudizio Ci aspettiamo che gli studenti abbiano la capacità di raccogliere e interpretare i dati ritenuti utili a determinare giudizi autonomi su diagnosi e terapia del paziente urologico. Formulazione di risposte a problemi nel proprio ambito, formulazioni di giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete: L'acquisizione di un'esperienza pratica necessaria per una valutazione clinica di un paziente definendone la tipologia in base alle conoscenze di patologia clinica, anatomia patologica, fisiologia e metodologia clinica; la conoscenza degli aspetti medico-legali relativi alla propria professione e le leggi ed i regolamenti che governano l'assistenza sanitari. Una conoscenza di base e la relativa esperienza pratica, necessarie a definire personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del paziente, una corretta definizione della patologia e dell'indicazione al tipo di trattamento, medico o chirurgico più idoneo in funzione dei rischi, dei benefici e dei risultati per ogni singolo malato; essere in grado di gestire le problematiche inerenti il post-operatorio; sulla base di una valutazione complessiva della malattia e del paziente, acquisite le conoscenze anatomo-chirurgiche, essere in grado di affrontare in prima persona l'esecuzione di atti operatori, sia in elezione che in urgenza.

Abilità comunicative Ci aspettiamo che sappiano comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti ed in particolare: essere in grado di gestire le problematiche inerenti i pazienti, i pre ed il post-operatorio, attraverso una comunicazione efficace ed empatica oltre che col paziente anche con i familiari dello stesso, qualora necessario. Discussione di casi clinici e problem solving in situazioni di formazione e pratica clinica con il tutor. Capacità d’apprendimento Ci aspettiamo che alla fine del corso abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Formare medici con elevato livello di competenza tecnico – culturale nelle problematiche inerenti

l’ Urologia con particolare interesse chirurgico. L’Urologia quale branca della Medicina che si occupa della diagnosi e terapia delle malattie e delle malformazioni dei reni, ureteri, vescica ed apparato genitale maschile ed inoltre della compromissione dell’attività sessuale, della fertilità, ma anche di tutta una serie di disturbi legati all’identità di genere. Ambiti di interesse e quindi obiettivi formativi irrinunciabili sono: Malformazioni apparato urogenitale; Tumori del rene, vie escretrici, vescica e prostata; Calcolosi urinaria; Ipertrofia prostatica benigna. Semeiotica fisica e strumentale delle malattie renali e dell’apparato urogenitale; Infezioni urinarie e sindrome ostruttiva; Reflusso vescico-ureterale. Elementi generali di oncologia dell’apparato urogenitale e terapie integrate; Tumori del testicolo. Andrologia chirurgica; Patologie dell’apparato sessuale maschile ivi comprese la disfunzione erettile e la sterilità. Neurofisiologia della minzione; Vescica neurologica; Incontinenza urinaria e principi di terapia riabilitativa. L’attività Urologica del Policlinico è molto intensa. Le patologie urologiche affrontate sono le più varie ma, tra queste, le neoplasie a carico dell’apparato uro-genitale sono quelle che hanno la maggiore incidenza sulla qualità di vita (QoL) e, nei maschi, sulla salute sessuale in particolare. Dalle stime derivanti dall’epidemiologia dei tumori urologici, si rilevano dati imponenti sull’incidenza e sulla mortalità dei pazienti affetti da tali neoplasie. OGGI NON E’ QUINDI POSSIBILE LAUREARSI IN MEDICINA SENZA AVERE UNA ADEGUATA CONOSCENZA DELL’UROLOGIA E DELLE TECNICHE DIAGNOSTICO TERAPEUTICHE AD ESSA CORRELATE. Obiettivi formativi di base: l'apprendimento di approfondite conoscenze di Anatomia, fisiopatologia, della semeiotica funzionale e strumentale e della clinica dell'apparato urinario e genitale maschile

Sono specifici ambiti di competenza affine e integrativa la chirurgia delle alte e basse vie urinarie, la chirurgia oncologica, la chirurgia del retroperitoneo, la chirurgia sostitutiva e ricostruttiva, l'andrologia chirurgica. Fisiopatologia, anatomia chirurgica e medicina operatoria; l'acquisizione di adeguate conoscenze informatiche, statistiche,utili sia per una organica gestione di un reparto sia per un corretto inquadramento epidemio-logico delle varie patologie sia per una corretta gestione del follow-up. L'acquisizione di un'esperienza pratica necessaria per una valutazione clinica di un paziente definendone la tipologia in base alle conoscenze di patologia clinica, anatomia patologica, fisiologia e metodologia clinica; la conoscenza degli aspetti medico-legali relativi alla propria professione e le leggi ed i regolamenti che governano l'assistenza sanitari; Obiettivi formativi della tipologia: le conoscenze fondamentali di Anatomia Topografica, importanti per definire una cartella clinica andrologica, l'esame clinico obiettivo (con particolare rilevo all’esecuzione di una esplorazione rettale e la valutazione dei genitali esterni) e la strategia diagnostica, terapeutica e operatoria; i principi di asepsi; le problematiche inerenti l'organizzazione e l'igiene ambientale delle sale operatorie; la conoscenza dello strumentario chirurgico, endoscopico, dei materiali di sutura nonché delle tecniche e metodiche chirurgiche tradizionali ed alternative; una conoscenza di base e la relativa esperienza pratica, necessarie a definire personalmente sulla base della valutazione complessiva della patologia e del paziente, una corretta definizione della patologia e dell'indicazione al tipo di trattamento, medico o chirurgico più idoneo in funzione dei rischi, dei benefici e dei risultati per ogni singolo malato; essere in grado di gestire le problematiche inerenti il post-operatorio; sulla base di una valutazione complessiva della malattia e del paziente, acquisite le conoscenze anatomo-chirurgiche, essere in grado di affrontare in prima persona l'esecuzione di atti operatori, sia in elezione che in urgenza. MODULO DENOMINAZIONE DEL MODULO:

UROLOGIA ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Lezioni frontali. Finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi irrinunciabili precedentemente esposti.

ESERCITAZIONI Frequenza a piccoli gruppi delle attività di Reparto.

Frequenza a piccoli gruppi dell’Ambulatorio di Urologia Generale, con la possibilità di essere esposti personalmente a circa 40 pazienti a settimana, nuovi e controlli. Ogni studente preparerà la cartella ambulatoriale del pz, farà l’esame obiettivo e discuterà il caso clinico, diagnosi e terapia con il docente. Si imparerà a visionare gli accertamenti diagnostici esibiti. Si imparerà a formulare ipotesi diagnostiche e terapeutiche. Frequenza a piccoli gruppi dell’attività di ecografia urologica diagnostica ed interventistica (aspirazione percutanea di cisti, nefrostomie, svuotamento di raccolte genitali, biopsie della prostata, cistostomie). Frequenza a piccoli gruppi dell’attività chirurgica specifica in sala operatoria.

TESTI CONSIGLIATI

Urologia Clinica. Di John Blandy SCHENA F.P. SELVAGGI F. :MALATTIE DEI RENI E DELLE VIE URINARIE MCGRAW HILL ITALIA Trattato Italiano di Urologia. A cura di Michele Pavone-Macaluso. UTET Ed.

20 Farmacologia

21 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Diagnostica per immagini e radioterapia TIPO DI ATTIVITÀ Attività formativa Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina di laboratorio e diagnostica integrata CODICE INSEGNAMENTO 02324 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/36 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Massimo Midiri Professore Ordinario di Diagnostica per Immagini Università di Palermo

CFU 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

75

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

50

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Quarto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula Magna piano terra Sezione di Scienze Radiologiche

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Venerdì 9-13

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì mattina previo appuntamento via email ([email protected])

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi fisiche delle diverse metodiche per immagini. Comprendere gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Conoscere possibilità e limiti, indicazioni, controindicazioni e rischi delle diverse metodiche di indagine Saper riconoscere le principali normali strutture anatomiche ad un esame di radiologia tradizionale, tomografia computerizzata e risonanza magnetica. Possedere conoscenze elementari sulla semeiologia radiologica delle principali patologie con riferimento ai diversi organi ed apparati Esporre alcuni algoritmi diagnostici integrati per la valutazioni delle situazioni cliniche più gravi o più comuni Possedere nozioni generali su tecniche e indicazioni della radioterapia OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO

MODULO Diagnostica per Immagini e Radioterapia ORE FRONTALI

44 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA FISICA DELLE RADIAZIONI - TECNICHE E METODOLOGIA - MEZZI DI CONTRASTO -Proprietà e modalità di produzione dei raggi X e delle radiazioni

ionizzanti ( elettromagnetiche e corpuscolate ). -Radiazioni non ionizzanti: caratteristiche fisiche e applicazioni in

Diagnostica per Immagini. -Principi di formazione dell’immagine ( analogica e digitale ). -Mezzi di contrasto: classificazione e caratteristiche; applicazioni cliniche; reazioni avverse e relativi provvedimenti. -Tomografia Computerizzata: principi di funzionamento. -Ecografia: fisica degli ultrasuoni e nozioni generali sulle apparecchiature. -Risonanza Magnetica: principi fisici e nozioni generali sulle

apparecchiature. -Medicina Nucleare: principi fisici e nozioni generali sulle

apparecchiature. -Radiologia vascolare ed interventistica: generalità e principali procedure. RADIOBIOLOGIA E RADIOTERAPIA -Interazione tra radiazioni ionizzanti e materia. -Azione diretta ed indiretta delle radiazioni ionizzanti. -Distribuzione della dose nel tempo ( curve di isoefficacia ). -Radiosensibilità cellulare e curve di sopravvivenza cellulare. -Effetto ossigeno. -Agenti radiosensibilizzanti e radioprotettori. -Danni ( acuti e cronici ) da radiazioni ionizzanti. -Effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti. -Principi di radioprotezione del lavoratore e del paziente e riferimenti normativi. -Radioterapia interstiziale ed endocavitaria. -Cenni relativi alle principali apparecchiature di radioterapia (con alte energie ed energie convenzionali). APPARATO RESPIRATORIO -Tecniche di studio del torace e del mediastino. -Opacità ed ipertrasparenze pomonari. -Interstiziopatie. -Processi espansivi del polmone e del mediastino: protocolli di studio. -Studio radio-isotopico dell’apparato respiratorio. -Patologia pleurica. -Patologia diaframmatica. APPARATO DIGERENTE -Esame a doppio contrasto: tecnica ed indicazioni. -Patologia esofagea: tecniche di studio ed indicazioni. -Carcinoma dell’esofago: protocolli di studio e semeiotica. -Malattia peptica: metodiche di studio e semeiotica. -Carcinoma dello stomaco: protocolli di studio e semeiotica. -Ernie dello iatus: classificazione e semeiotica. -Neoplasie del tenue: protocolli di studio e semeiotica.

-Morbo di Crohn: protocolli di studio e semeiotica. -Colite ulcerosa: protocolli di studio e semeiotica. -Malattia diverticolare: protocolli di studio e semeiotica. -Neoplasie del colon: protocolli di studio e semeiotica. -Addome acuto: tecniche e metodologia di studio. FEGATO - VIE BILIARI - PANCREAS - MILZA -Metodiche di studio della colecisti e delle vie biliari. -Litiasi biliare e colecistosi. -Ittero: protocolli di studio. -Cirrosi epatica ed ipertensione portale: metodiche di studio. -Processi espansivi epatici: protocolli di studio e semeiotica. -Pancreatiti. -Carcinoma pancreatico: protocolli di studio. -Studio radio-isotopico del fegato e delle vie biliari. -Tecniche e metodiche di studio della milza. APPARATO URO-GENITALE E SURRENI -Tecniche di studio dell’apparato uro-genitale. -Ematuria : protocolli di studio. -Ipertensione nefrovascolare; angioplastica delle arterie renali. -Litiasi urinaria: protocolli di studio. -Flogosi acute e croniche delle vie urinarie. -Processi espansivi renali: protocolli di studio e semeiotica. -Indicazioni e metodiche di studio della patologia vescicale. -Indicazioni e metodiche di studio della patologia prostatica. -Patologia ovarica. -Isterosalpingografia e studio della sterilità femminile. -Studio radio-isotopico dell’apparato urinario.

-Tecniche e metodiche di studio dei surreni; semeiotica elementare delle principali surrenopatie.

TIROIDE - MAMMELLA - PARTI MOLLI -Studio radio-isotopico della tiroide. -Ecografia tiroidea: indicazioni e limiti. -Ecocolor Doppler in patologia tiroidea e mammaria. -Ecografia mammaria: indicazioni e limiti. -Mammografia: tecnica ed indicazioni. -Galattografia: tecnica ed indicazioni. -Patologia mammaria nodulare: protocolli di studio.

APPARATO OSTEO - ARTICOLARE -Principali metodiche di studio radiologico e radioisotopico dello

scheletro. -Alterazioni fondamentali della densità e della struttura ossea: semeiotica

elementare, osteonecrosi, osteomieliti e principali osteodisplasie. -Scoliosi. -Fratture e lussazioni: principali quadri radiologici. -Tumori ossei primitivi e secondari. -Metodiche di studio delle articolazioni. -Artriti e artrosi. -Tecniche di studio radiologico della teca cranica, dello scheletro

maxillo-facciale (incluse le cavità paranasali) e dell’apparato stomatognatico (inclusa l’articolazione temporo-mandibolare). Semeiotica elementare delle principali affezioni.

SISTEMA CARDIOVASCOLARE, LINFATICO ED EMOPOIETICO -Studio radiologico convenzionale del cuore e dei grossi vasi. -Metodiche angiografiche e flebografiche (con riferimento alle procedure interventistiche). -Cenni di Doppler e color-Doppler. -Diagnostica radio-isotopica cardiologica. -Principali cardiopatie congenite. -Aneurismi e dissezioni aortiche. -Linfografia: tecnica ed indicazioni cliniche. -Stadiazione dei linfomi. 10. SISTEMA NERVOSO -Encefalo: principali metodiche di studio. -Studio radio-isotopico dell’encefalo. -Sindrome da ipertensione endocranica. -Processi espansivi endocranici: protocolli di studio. -Accidenti vascolari encefalici: ictus emorragico e trombotico. -Studio radiologico dell’ipofisi. -Midollo spinale: principali metodiche di studio ed indicazioni. 11. DEFINIZIONE DI ALGORITMI DIAGNOSTICI NELLE PIU’ COMUNI MALATTIE DEI ORGANI ED APPARATI

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Diagnostica per immagini e radioterapia di Cittadini Giorgio - Cittadini Giuseppe - Sardanelli Francesco Editore: ECIG Genere: scienze mediche. medicina Argomento: diagnostica medica, radioterapia Edizione: 6 Pagine: 1074 ISBN: 8875441383 ISBN-13: 9788875441388 Data pubblicazione: 2008

22 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Anatomia Patologica TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline anatomo-patologiche e correlazioni

anatomo-cliniche CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/08 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Vito Franco Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Ada Maria Florena Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 15 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

30

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO IV - V (Biennale) SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula H Plesso Aule Nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni, ed esercitazioni in laboratorio ed al microscopio

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre e Primo semestre, CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

IV Anno II semestre: Lu, Me, Gio: 8:15-10:00 V Anno I semestre: Lu, Me Ve: 8:00-10:00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

N.B. Dato lo svolgimento biennale del Corso Integrato ed essendo i Docenti afferenti allo stesso SSD (MED/08) il calendario delle lezioni di ciascun docente viene distribuito in entrambi i semestri. RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i principali quadri anatomo-patologici nonché le lesioni cellulari, tessutali e d’organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati; Comprendere il ruolo dell’anatomo-patologo al processo decisionale clinico; Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico alla diagnosi ed alle strategie terapeutiche, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici; sviluppare un atteggiamento orientato alla ricerca e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica;

Essere in grado di analizzare ed interpretare in maniera criticai referti anatomo-patologici facilitandone la comprensione ai pazienti; Essere in grado di comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ANATOMIA PATOLOGICA

ORE FRONTALI

80

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Anatomia Patologica Generale: Aspetti morfologici dell'adattamento e del danno cellulare Quadri morfologici delle alterazioni degenerative Aspetti morfologici delle alterazioni trombo-emboliche Caratteristiche cito-istologiche delle flogosi acute e croniche e degli esiti Quadri morfologici delle flogosi croniche granulomatose Basi morfologiche della displasia e delle lesioni precancerose Basi anatomiche dell'oncogenesi e della progressione tumorale Caratteristiche cito-istologiche delle neoplasie Basi anatomo-cliniche delle metastasi Diagnosi delle micrometastasi: ruolo del linfonodo sentinella Principi di stadiazione dei tumori 1. Apparato cardio-circolatorio Quadri morfologici della cardiopatia ischemica e dell'infarto miocardico Substrati morfologici delle valvulopatie Quadri morfologici dell’ipertrofia miocardica e dello scompenso cardiaco Quadri morfologici delle miocarditi e delle cardiomiopatie (complicanze e ruolo della biopsia endomiocardica Quadri morfologici delle endocarditi in relazione alle differenti etiopatogenesi Substrati morfologici delle aritmie cardiache Inquadramento generale dei tumori cardiaci Basi anatomiche delle principali cardiopatie congenite Patologia del pericardio Morfologia delle lesioni elementari e di quelle avanzate/complicate dell'aterosclerosi Quadri anatomo patologici delle principali vascoliti Classificazione ed aspetti morfologici degli aneurismi Quadri morfologici dei disturbi di circolo nei vari organi Alterazioni morfologiche dei disturbi del circolo polmonare: embolia e ipertensione polmonare

Apparato respiratorio Patologia flogistica e neoplastica delle cavità nasali e del rinofaringe Morfologia delle lesioni pre-neoplastiche e delle neoplasie della laringe Anatomia patologica in relazione alla patogenesi di: atelettasia, polmoniti e broncopolmoniti, ascesso polmonare, bronchiti acute, bronchiectasie e bronchiectasitiQuadri morfologici della tubercolosi polmonare in relazione agli stadi evolutivi dell'infezione e degli esiti Quadri morfologici della bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (enfisema) Quadri morfologici delle patologie interstiziali del polmone in relazione alle differenti etiopatogenesi Quadri morfologici delle principali pneumoconiosi Quadri morfologici dei tumori primitive e metastatici del polmone, con riferimento agli

elementi utili alla stadiazione anatomo-clinica e uolo diagnostico della broncoscopia con lavaggio bronco-alveolare e biopsia transbronchiale Quadri morfologici delle patologie della pleura con particolare riferimento ai mesoteliomi

Quadri citologici utili alla diagnosi dei preparati da liquido pleurico 2. Apparato urinario Storia naturale e quadri morfologici delle principali anomalie congenite nefro-urologichePrincipali quadri morfologici e complicanze di: tubulopatie, nefriti interstiziali, nefropatie tossiche e da farmaci Quadri morfologici delle glomerulopatie primitive e secondarie e ruolo diagnostico della biopsia renale Basi morfologiche ed immunopatologiche delle glomerulopatie e principi della classificazioneQuadri morfologici dei tumori del rene con riferimento agli elementi utili alla classificazione ed alla stadiazione anatomo-clinica Cenni sulle principali neoplasie embrionarie del rene Patologia non neoplastica della vescica e delle vie urinarie Quadri morfologici del carcinoma della vescica, con riferimento alla storia naturale e alla stadiazione, e ruolo dei rilievi citologici e istologici mediante cistoscopia

3. Apparato genitale maschile Quadri morfologici della ipertrofia prostatica e delle prostatiti con riferimento alle complicanzeAnatomia patologica del carcinoma della prostata con riferimento ai quadri istologici in relazione a prognosi, storia naturale e diffusione Classificazione istogenetica delle neoplasie del testicolo Quadri morfologici dei tumori del testicolo e dell'epididimo e principali marcatori prognosticiCenni sulle orchiepididimiti Cenni sui quadri anatomo-patologici della patologia del pene

4. Apparato genitale femminile Principali problematiche evolutive dei tumori ginecologici dal punto di vista anatomo-patologico Caratteristiche morfologiche della patologia flogistica di vulva, vagina e cervice uterinaProgressione tumorale delle neoplasie esocervicali (Neoplasia Intraepiteliale Cervicale): ruolo della citologia esfgoliativa Le neoplasie della cervice uterina (eso- ed endocervice) Quadri morfologici della patologia flogistica e disfunzionale dell'endometrio Quadri anatomo-patologici dell'endometriosi nei diversi organi Lesioni polipoidi della cervice e del corpo dell'utero Quadri morfologici del carcinoma dell'endometrio in relazione con la storia naturale Caratteristiche morfologiche delle neoplasie non epiteliali dell'utero Inquadramento, classificazione, storia naturale e quadri morfologici dei tumori ovarici Generalità sulla patologia della placenta: mola vescicolare, coriocarcinoma Patologia non neoplastica della mammella: iter diagnostico del nodulo mammario con particolare riferimento ruolo della citologia agoaspirativa Tumori benigni e maligni della mammella: storia naturale, progressione e complicanze, quadri morfologici, stadiazione; ruolo - anche come fattori di prognosi - dell'istopatologia, dello studio dei recettori ormonali e di altri marcatori molecolari

5. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi: esercitazioni al microscopio ottico.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLI

ATI

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN Presentazioni Power Point

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO ANATOMIA PATOLOGICA ORE FRONTALI

70

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Metodologie e Teniche Diagnostiche La richiesta anatomo-patologica Indicazioni sui diversi tipi di biopsia Ruolo della collaborazione tra clinico ed anatomo-patologo Cenni sulle principali tecniche di colorazione cito-istologiche Ruolo dell' immunoistochimica Principali tecniche biomolecolari applicate all'anatomia patologica Applicazioni anatomo-patologiche di tecniche bio-molecolari con riferimento alle terapie bersaglio dei tumori Indicazioni e limiti della citologia esfoliativa, per apposizione e per agoaspirazione Finalità, metodologia e limiti dell' esame intraoperatorio Finalità e metodologia del riscontro diagnostico Allestimento dei preparati citologici ed istologici Compilazione di una richiesta per esame cito-istologico Allestimento di preparati cito-istochimici ed immunocito-istochimici Estrazione di DNA da tessuto ed esecuzione di tecniche di PCR Osservare tecniche di campionamento macroscopico degli organi Osservare preparati istologici al microscopio ottico

2. Apparato digerente Classificazione dei tumori delle ghiandole salivari Quadri morfologici delle esofagiti Quadri morfologici e complicanze del carcinoma dell'esofago Quadri morfologici delle gastriti croniche e dell'ulcera peptica e ruolo della biopsia endoscopicaQuadri anatomo-clinici dei tumori gastrici e ruolo della biopsia endoscopica Inquadramento istogenetico e diagnosi differenziale dei tumori gastrici (epiteliali, stromali,linfoproliferativi) con riferimento ai marcatori diagnostici ed alle principali applicazioniterapeutiche Quadri morfologici delle principali enteriti Inquadramento generale e quadri morfologici delle sindromi da malassorbimento: ruolodella biopsia endoscopica Quadro morfologico, parametri diagnostici istopatologici e complicanze della malattia celiacaQuadri morfologici della patologia ischemica dell'intestino Caratteristiche morfologiche della malattia imfiammatoria cronica dell'intestino e delle complicanze:ruolo della biopsia endoscopica Basi morfologiche della malattia diverticolare e delle complicanze

Polipi intestinali non neoplastici e adenomatosi con specifico riferimento alla poliposi familiaree progressione adenoma-carcinoma Tumori maligni dell'intestino: criteri per la stadiazione anatomo-clinica e ruolo diagnostico e prognostico della biopsia Quadri anatomo-patologici delle pancreatiti acute e croniche e complicanze Quadri morfologici delle neoplasia del pancreas esocrino Progressione tumorale e quadri istopatologici dell' adenocarcinoma del pancreas esocrino Quadri morfologici dell epatiti acute e croniche: ruolo diagnostico e prognostico della biopsia epatica e delle principali tecniche di colorazione Istopatologia dell'epatopatia alcoolica con particolare riferimento agli stadi evolutivi Quadri morfologici ed alterazioni istopatologiche delle cirrosi epatiche in riferimento ai diversimeccansmi etiopatogenetici Inquadramento generale e principali quadri morfologici di cirrosi biliare, colangite sclerosante e delle epatopatie su base genetica Quadri morfologici dei tumori epato- colangiocellulari e delle metastasi epatiche Storia naturale, quadri morfologici e complicanze delle colecistiti, dei tumori della colecisti e delle vie biliari extraepatiche

3. Apparato emopoietico Principali quadri morfologici delle linfoadenomegalie in relazione alle diverse etiopatogenesi:ruolo ed indicazioni alla biopsia linfonodale Ruolo diagnostico della biopsia osteomidollare nella patologia dell'apparato emopoieticoBasi e principi delle classificazioni delle neoplasie dell'apparato emopoietico Classificazione e morfologia dei processi linfoproliferativi: caratteristiche immunologiche emolecolari con riferimento alla prognosi e alla terapia Inquadramento generale e cenni sulla istopatologia dei processi mieloproliferativi acuti:principali marcatori diagnostici e prognostici Connotati comuni e specifici morfologici, immunologici e molecolari delle neoplasie mieloproliferative croniche con riferimento a diagnosi, prognosi e terapia Quadri morfologici ed immunoistochimici delle patologie immunoproliferative in riferimentoalla prognosi ed alla terapia Oncogenesi delle gammopatie monoclonali: meccanismi di progressione verso il mieloma multiploPrincipali conseguenze d'organo nelle anemie e nei processi mieloproliferativi acuti e croniciInquadramento e classificazione dei tumori timici Quadri morfologici e diagnosi differenzaiale delle splenomegalie

4. Apparato endocrino Quadri morfologici degli iper- e ipopituitarismi Inquadramento delle neoplasie dell'ipofisi Storia naturale e quadri morfologici degli ipo-ed ipertiroidismi Quadri morfologici delle tiroiditi croniche Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle neoplasie benigne e maligne della tiroide:ruolo della citologia agoaspirativa nell'iter diagnsotico del nodulo tiroideo Basi morfologiche degli ipo- ed iperparatitroidismi in relazioni ai quadri clinici e neoplasiedelle paratiroidi Quadro istologico del pancreas e degli altri organi bersaglio delle complicanze d'organo nellevarie fasi della storia naturale del diabete Inquadramento delle neoplasie del pancreas endocrino Quadri morfologici, storia naturale e complicanze delle insufficienze surrenaliche Quadri morfologici degli ipercorticosurrenalismi e correlazioni anatomo-cliniche Inquadramento delle neoplasie della corticale e midollare del surrene

5. Apparato locomotore Classificazione e diagnosi differenziale dei tumori primitivi e metastatici dello scheletro:

correlazioni anatomo-radiologiche e quadri istopatologici Quadri morfologici delle osteomieliti in relazione alle diverse eziopatogenesi Quadri morfologici delle principali patologie metaboliche dell'osso Inquadramento generale delle distrofie muscolari e miopatie: indicazioni alla biopsia muscolaresulla base del quadro istopatologico Inquadramento generale dei tumori dei tessuti molli con particolare riferimento all'istogenesi e descrizione dei quadri morfologici dei principali sarcomi

6. Patologia immunitaria Principali substrati anatomo-patologici nei processi autoimmunitari Quadri istologici dei danni tissutali e d'organo nelle reazioni di rigetto Quadri anatomo-patologici dlle lesioni d'organo nelle principali patologie autoimmuni

7. Sistema nervoso Quadri morfologici dei disturbi di circolo cerebrale: ematomi, emorragie, infarto Quadri morfologici in relazione all'etiopatogenesi della patologia infettiva delle meningi,dell'encefalo e del midolo spinale Quadro morfologico dell'idrocefalo e correlazioni anatomo-cliniche Inquadramento generale, corralzioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle malattie demielinizzanti Correlazioni anatomo-cliniche e quadri morfologici delle principali malattie neurodegenerativeClassificazione dei tumori del SNC con riferimento ai quadri morfologici, alla stadiazione ed alsignificato dei marcatori molecolari nella progressione tumorale: ruolo e limiti della biopsia stereotassica

8. Apparato cutaneo Generalità e quadri morfologici dei più comuni tumori dell'epidermide Classificazione e quadri istopatologici dei nevi con particolare riferimento all'evoluzione verso un melanomaGeneralità, storia naturale, quadri istopatologici e stadiazione del melanoma

9. Attività teorico-pratica: frequenza in laboratorio di macroscopia al fine di assistere alle tecniche di campionamento degli organi; esercitazioni al microscopio ottico.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLI

ATI

COTRAN KUMAR ROBBINS - Le Basi Patologiche delle Malattie - PICCIN MARIUZZI - Anatomia Patologica e Correlazioni anatomo-cliniche - PICCIN Presentazioni Power Point

23 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Neurologia TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline neurologiche CODICE INSEGNAMENTO

ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI 1 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED-26 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Rosolino Camarda Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ ANNO DI CORSO V SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni, tirocinio, etc.), Esercitazioni in aula

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Secondo calendario

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere le basi anatomo-cliniche delle malattie del sistema nervoso centrale e periferico; acquisire le nozioni fondamentali per affrontare la procedura diagnostica delle più frequenti condizioni di patologia del sistema nervoso centrale e periferico. Avere nozioni adeguate sul management delle principali malattie del sistema nervoso centrale e periferico. Essere in grado di formulare, sulla base della storia clinica e dell’obiettività neurologica, ipotesi diagnostiche. Essere in grado di realizzare una valutazione neurologica ed un esame delle funzioni cognitive Essere in grado di eseguire correttamente le strategie diagnostiche e terapeutiche adeguate applicando i principi della medicina basata sull'evidenza, ma tenendo conto dell’individualità del singolo paziente. Saper comunicare con il paziente in maniera chiara e scevra da termini tecnici e saper proporre al paziente un procedimento diagnostico senza allarmismi, ma con le informazioni necessarie. Sapere approfondire criticamente le problematiche neurologiche attraverso la consultazione della letteratura scientifica internazionale.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo formativo del modulo di neurologia è quello di fornire agli studenti gli strumenti teorici e pratici formulare un’ipotesi diagnostica, una valutazione prognostica ed un’indicazione di trattamento nell’ambito delle malattie del sistema nervoso. Questo obiettivo sarà perseguito attraverso un’analisi dettagliata delle varie patologie, analisi che verrà effettuata partendo da casistiche cliniche, utilizzando i principi della medicina basata sull’evidenza attraverso algoritmi diagnostici. Non saranno tralasciati tuttavia argomenti riguardanti i meccanismi che determinano le varie malattie del sistema nervoso. Si farà in modo che gli studenti apprendano le modalità di applicazione pratica delle conoscenze. MODULO Neurologia ORE FRONTALI 60

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Introduzione alla neurologia clinica. Il metodo clinico in neurologia. Alberi decisionali in neurologia. Semeiotica neurologica e diagnosi di sede lesionale.

2. Semeiotica strumentale in neurologia. Indagini neurofisiologiche, indagini di imaging, analisi del liquido cefalo-rachidiano, indagini morfologiche, diagnostica genetica.

3. Epidemiologia delle malattie neurologiche. 4. Sindromi neurologiche. Sindromi da danno corticale (lobo frontale,

parietale, temporale, occipitale); sindromi del tronco dell’encefalo (sindromi alterne); sindromi da lesione midollare.

5. Malattie dei nervi cranici. 6. Malattie cerebrovascolari. Circolazione cerebrale, infarto cerebrale,

emorragia cerebrale, emorragia sub aracnoidea, TIA, vasculiti, demenza vascolare.

7. Demenze. Definizione, classificazione,malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale, demenza con corpi di Levy, demenze secondarie (idrocefalo normoteso)

8. Disordini del movimento. Neuroanatomia funzionale dei gangli della base, sindromi parkinsoniane e malattia di Parkinson, tremori, sindromi coreiche, malattia di Wilson.

9. Cefalee ed algie cranio-facciali. Classificazione, emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo, nevralgia trigeminale.

10. Epilessie. Fisiopatologia dell’epilettogenesi, classificazione, eziologia, cenni di trattamento.

11. Malattie della mielina. Sclerosi multipla, encefalo mielite a focolai disseminati (ADEM), leucodistrofie.

12. Sclerosi laterale Amiotrofica. 13. Atassie ereditarie. 14. Infezioni del S.N.C. meningiti (sindrome meningea, classificazione),

ascesso cerebrale, encefaliti (virali: sintomatologia, classificazione; da virus lenti; neuro sifilide; da toxoplasma; nell’immunodeficienza; da prioni.

15. Affezioni neurologiche HIV correlate. 16. Tumori del sistema nervoso. Classificazione, sintomatologia. 17. Malattie del sistema nervoso periferico. Polineuropatie, 18. Malattie della giunzione neuromuscolare. Miastenia gravis,

sindromi miasteniche.

19. Malattie dei muscoli. Distrofie muscolari, miopatie metaboliche, miopatie infiammatorie.

20. Alterazioni dello stato di coscienza.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

1. V. Bonavita, G. Di Iorio – Neurologia Clinica – Edizioni Medico Scientifiche, 2007 2. B. Bergamasco, R. Mutani – La Neurologia di Bergamini – Ed. Libreria Cortina, Torino, 2006

24 FACOLTÀ Medicina e Chirurgia ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia INSEGNAMENTO Psichiatria TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica psichiatrica e discipline del

comportamento CODICE INSEGNAMENTO 05960 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/25 DOCENTE RESPONSABILE Daniele La Barbera

Professore Ordinario Università di Palermo

CFU 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

75

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

50

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Quinto SEDE DiNeC, Via La Loggia, 1 ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali

Attività teorico-pratica MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Martedì ore 12:30-14:00 Giovedì ore 9:30-11:00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. D. La Barbera Martedì ore 14:00-15:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione sulle funzioni psichiche, i disturbi di pertinenza psichiatrica, i modelli eziologici di tipo neurobiologico, psicologico, psicodinamico e psicosociale, le principali strategie di intervento terapeutico per il trattamento dei disturbi psichiatrici, sia di tipo farmaco- che psico-terapeutico e riabilitativo. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Riconoscimento del disagio psichico, inquadramento diagnostico, valutazione clinica e individuazione delle possibilità terapeutiche e riabilitative idonee al trattamento dei disturbi psichiatrici Autonomia di giudizio In relazione alla diagnosi psichiatrica e alla scelta dei trattamenti terapeutici… Abilità comunicative Comprensione del significato della comunicazione verbale e non verbale e applicazione di queste conoscenze alla relazione medico-paziente con particolare riferimento alla gestione del paziente psichiatrico Capacità d’apprendimento che consentano una buona utilizzazione delle nozioni apprese per orientarsi nell’ambito della comprensione e riconoscimento del disagio psichico e per potere

continuare ad approfondire tali studi nell’ambito dell’aggiornamento e della formazione continua. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 “PSICHIATRIA” Obiettivo dell’insegnamento è approfondire la conoscenza delle cause, dei sintomi e dei trattamenti del disagio psichico. MODULO 1 PSICHIATRIA ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI

30 � Orientamenti culturali della Psichiatria; � Psicopatologia della coscienza; � Psicopatologia dell’attenzione; � Psicopatologia della memoria; � Psicopatologia dell’affettività; � Psicopatologia della senso-percezione; � Psicopatologia del pensiero; � Disturbi schizofrenici; � Disturbi dell’umore; � Disturbi d’ansia; � Disturbi di personalità; � Delirium e demenze; � Meccanismi biologici dello stress; � Farmaci ansiolitici, antidepressivi e neurolettici; � Aspetti psicologici e relazionali della farmacoterapia; � Riabilitazione psichiatrica; � Legislazione psichiatrica; � Le dipendenze comportamentali; � Aspetti psicologici e psicopatologici delle tecnologie della

comunicazione.

ESERCITAZIONI 20 Esame psichico, Psicodiagnosi e valutazione testologica, Anamnesi

Psicopatologica, Complilazione della cartella clinica psichiatrica, Responsabilità professionale e consenso informato

TESTI CONSIGLIATI

• La Barbera D., Varia S. (2003), Percorsi clinici della Psichiatria, Medical Books, Palermo.

• La Barbera D., La Cascia C., Guarneri M. (2007), Patologie del Limite e Narcisismo, Flaccovio ed., Palermo.

• La Barbera D., Guarneri M, Ferraro L., Il disagio psichico nella post-modernità: configurazioni di personalità e aspetti psicopatologici, Edizioni Magi, 2009.

25 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Igiene e Medicina del Lavoro TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Medicina e Sanità Pubblica degli ambienti di

vita e di lavoro e Scienze Medico Legali CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/42

MED/44 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Francesco Vitale Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Francesco Vegna Professore Associato Università di Palermo

CFU 8 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

120

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

80

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO 5 SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula di Igiene

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta con Test a risposte multiple ed

argomenti di lezioni ed eventuale Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Lunedì-Mercoledì ore 10-13

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì e Mercoledì ore 13-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscere i determinanti e i principali fattori di rischio della salute e della malattia e dell'interazione tra l'uomo ed il suo ambiente fisico-sociale. Conoscere l'eziologia e la storia naturale delle malattie acute e croniche. Conoscere l'epidemiologia, l'economia sanitaria e le basi del management della salute Capacità di applicare conoscenza e comprensione Saper valutare correttamente i problemi della salute e saper consigliare i pazienti prendendo in considerazione fattori fisici, psichici, sociali e culturali. Conoscere l'utilizzo appropriato delle

risorse umane, degli interventi diagnostici, delle modalità terapeutiche e delle tecnologie dedicate alla cura della salute. Conoscere i principali fattori determinanti della salute e della malattia, quali lo stile di vita, i fattori genetici, demografici, ambientali, socio-economici, psicologici e culturali nel complesso della popolazione; Essere consapevole del ruolo importante dei determinanti della salute e della malattia e capacità a saper prendere adeguate azioni preventive e protettive nei confronti delle malattie, lesioni e incidenti, mantenendo e promuovendo la salute del singolo individuo, della famiglia e della comunità. Conoscere lo stato della salute internazionale, delle tendenze globali nella morbidità e nella mortalità delle malattie croniche rilevanti da un punto di vista sociale, l'impatto delle migrazioni, del commercio e dei fattori ambientali sulla salute e il ruolo delle organizzazioni sanitarie internazionali. Acquisire la comprensione della necessità di una responsabilità collettiva negli interventi di promozione della salute che richiedano stretta collaborazione con la popolazione, ed un approccio multidisciplinare, che comprenda i professionisti sanitari e anche una collaborazione intersettoriale. Conoscere l'organizzazione di base dei sistemi sanitari, che includa le politiche, l'organizzazione, il finanziamento, le misure restrittive sui costi ed i principi di management efficiente della corretta erogazione delle cure sanitarie. Dimostrare una buona comprensione dei meccanismi che sono alla base dell'equità all'accesso delle cure sanitarie, efficacia e qualità delle cure. Saper fare un uso corretto dei dati di sorveglianza locali, regionali e nazionali, della demografia e dell'epidemiologia nelle decisioni sulla salute. Conoscere le basi per poter assumere corrette decisioni, quando necessario, nelle problematiche relative alla cura della salute. Autonomia di giudizio Acquisire capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità sociali ed etiche collegate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi. Abilità comunicative Saper comunicare in modo chiaro le conclusioni, nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti. Capacità d’apprendimento Essere in grado di raccogliere, organizzare ed interpretare correttamente l'informazione sanitaria e biomedica dalle diverse risorse e database disponibili; Saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Presentare, analizzare e discutere le metodologie teoriche ed applicative di prevenzione, sorveglianza e controllo per il miglioramento dello stato di salute della popolazione. Indurre una formazione medica orientata alla valutazione e risoluzione di problematiche di Sanità Pubblica correlate al verificarsi di eventi sanitari in ambienti di vita e di lavoro in relazione anche alla organizzazione sanitaria nazionale e regionale. MODULO Igiene

ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E PROGRAMMA

Obiettivi specifici Fornire conoscenze scientifiche e professionali nei campi della medicina preventiva, educazione sanitaria e promozione della salute, della programmazione, organizzazione e valutazione delle tecnologie e dei servizi sanitari, dell’igiene degli alimenti, della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, dell’organizzazione di studi epidemiologici ed utilizzazione dei sistemi informativi sanitari, della legislazione sanitaria e delle prove di efficacia per la prevenzione e l’assistenza sanitaria. Programma - Definizione e obiettivi dell’Igiene e della Sanità Pubblica - Parametri demografici di interesse sanitario e indicatori di salute di una popolazione - Gli studi epidemiologici - Definizione e obiettivi generali della Prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria con relative metodologie applicative. - Pratiche di disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione - Valutazione del rischio biologico negli operatori sanitari - Obiettivi strategici della Prevenzione: controllo, eliminazione ed eradicazione delle malattie - Epidemiologia e prevenzione primaria e secondaria delle malattie infettive - Immunoprofilassi attiva e passiva - Vaccini: costituzione, vie di somministrazione, strategie di impiego, valutazione dell’efficacia dei vaccini. Vaccinazioni obbligatorie e consigliate, calendario vaccinale vigente in Italia - Le immunoglobuline: tipi, modalità di somministrazione, efficacia. - Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronico-degenerative: tecniche di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, applicazioni e strategie. - Igiene degli alimenti: conservazione degli alimenti, HACCP, tossinfezioni alimentari - Igiene dell’ambiente: matrici ambientali, inquinamento atmosferico, acqua e ciclo dell’acqua, gestione dei rifiuti e riflessi per la salute umana - Organizzazione sanitaria in Italia: Piano Sanitario Nazionale, Aziende Sanitarie, Livelli Essenziali di Assistenza - Clinical Governance e suoi strumenti ai fini del controllo e riduzione del rischio clinico

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Igiene Medicina Preventiva Sanità Pubblica W. Ricciardi Monduzzi Editore, Bologna Igiene edilizia ed Ambientale C. Signorelli Società Editrice Universo Manuale di Programmazione e Organizzazione Sanitaria Damiani-Ricciardi Idelson-gnocchi Manuale di Epidemiologia per la Sanità Pubblica Faggiano-Donato-Barbone Centro Scientifico Editore

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Medicina del lavoro ORE FRONTALI ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETT IVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Definire il concetto di rischio; definire e classificare i fattori di rischio professionali; fornire la definizione dei fattori di rischio connessi ad attività lavorative ed elencarne i principali. Definire i livelli e i tipi di prevenzione, di tutela e di promozione della salute in ambito occupazionale. Descrivere il quadro clinico delle patologie da rumore, da alte e basse temperature, radiazioni ionizzanti, non ionizzanti, vibrazioni e baropatie; illustrare le principali norme preventive. Descrivere il monitoraggio biologico; definire le suscettibilità individuali. Elencare le possibili cause dei principali tumori occupazionali. Elencare le cause ambientali e lavorative delle dermatiti allergiche e irritative e fornire indicazioni di carattere preventivo e terapeutico Indicare i possibili effetti di danno non specifico delle attività lavorative e descriverne gli effetti (lavoro a turni e notturno, stress lavorativo, danni da postura, movimentazione di carichi, lavoro d'ufficio, VDT, stress da eccessivo carico di lavoro, burn-out syndrome, mobbing). Definire il rischio biologico e le principali strategie preventive. Classificare i rischi professionali in ambiente ospedaliero Descrivere l'inquadramento legislativo ed epidemiologico della medicina del lavoro. Ricercare le fonti normative nel campo della medicina del lavoro. Partecipazione alla formulazione del giudizio di idoneità al lavoro specifico sulla base dei dati sanitari, del monitoraggio ambientale o del monitoraggio biologico, con riferimento alla disciplina vigente.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

L. Ambrosi, V. Foà - Trattato di Medicina del Lavoro seconda edizione (UTET Ed. 2003)

26 Dermatologia e Malattie Infettive

27 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia - Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie apparato locomotore, fisiatria e chirurgia plastica

TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica dell’apparato

locomotore CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI Tre SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/19 – MED/33 - MED/34 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Franz Moschella Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Michele D’Arienzo Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Giulia LETIZIA MAURO Professore Ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa (MED/34) Università degli Studi di Palermo

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

135

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ Tutte le materie del primo triennio ANNO DI CORSO Quinto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni ed esercitazioni) MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Lunedì dalle 12:00 alle 13:00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Imparare le principali caratteristiche della terapia fisica e dell’esercizio terapeutico. Acquisire nozioni fondamentali sulle patologie di interesse riabilitativo indicandone i principali indirizzi di prevenzione, diagnosi e terapia. Conoscere le modalità di svolgimento della visita specialistica. Apprendere l’organizzazione del team e delle strutture riabilitative. Comprendere le fondamentali nozioni per la presa in carico del paziente disabile.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Chirurgia plastica ORE FRONTALI

30 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Malattie apparato locomotore ORE FRONTALI

30 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO Medicina Fisica e Riabilitativa

ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

• Nozioni riabilitative di tipo medico e sociale • Organizzazione delle strutture riabilitative e del team • Differenze tra menomazione, disabilità e handicap delle malattie

invalidanti più frequenti; descriverne le conseguenti strategie organizzative e terapeutiche per la gestione del paziente

• Esame obiettivo delle principali articolazioni (rachide, spalla, gomito, mano, anca, ginocchio, piede)

• Visita Fisiatrica • Valutazione motoria (esame articolare, muscolare e funzionale) • Principali scale di valutazione • Principali terapie fisiche per le patologie osteomioarticolari,

neurologiche, etc…. • Potenzialità preventive e curative dell'esercizio terapeutico in ambito

osteoarticolare, neurologico, cardiorespiratorio, etc. • Protocolli riabilitativi • Descrivere l'epidemiologia e le differenti determinanti etiopatogenetiche

della osteopenia/osteoporosi in relazione al sesso, all'età, a patologie, a terapie concomitanti, ecc.; indicarne le manifestazioni cliniche e gli accertamenti diagnostici, anche ai fini degli orientamenti terapeutici

• Classificare e indicare i principali elementi diagnostici delle più frequenti alterazioni ossee di natura endocrina o metabolica primitive o secondarie

• Tecniche e indicazioni per l'esame di densitometria ossea • Epidemiologia, basi fisiopatologiche e indicazioni per gli accertamenti

diagnostici anche ai fini della diagnosi differenziale e gli orientamenti terapeutici nelle artrosi delle diverse articolazioni

• Elementi etiopatogenetici, indagini per l'approfondimento diagnostico e gli indirizzi terapeutici delle cervicobrachialgie e lombo sciatalgie

• Ruolo dell'attività fisica (lavorativa ed extralavorativa) e delle modificazioni dello stile di vita nella prevenzione e nella terapia delle condizioni fisiologiche e parafisiologiche

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Powerpoint delle lezioni Valobra – Nuovo trattato di Medicina Fisica e Riabilitazione Brotzman – La Riabilitazione in Ortopedia

28 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

MEDICINA E CHIRURGIA

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chirurgia Generale TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/18 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Maurizio Romano PA Università degli Studi di Palermo

CFU 4 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

60

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

40

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO VI SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula F.S. Latteri

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche lezioni

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da Stabilire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedì e Venerdì ore 12.00-13.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Lo studente deve:

• Sapere distinguere, con una corretta diagnosi differenziale, le patologie di pertinenza chirurgica rispetto a quelle che invece sono di indirizzo medico-internistico.

• Sapere formulare una corretta diagnosi mediante lo sviluppo di una capacità critica raggiunta mediante la sintesi di dati anamnestici, clinici e diagnostico-strumentali.

• Sapere impostare il timing chirurgico-terapeutico, distinguendo le patologie a carattere d’urgenza da quelle trattabili in condizione di elezione.

ATTIVITA’ DIDATTICA FRONTALE

ORE FRONTALI 40

La clinica delle infezioni di interesse chirurgico: • Ascesso, foruncolo, favo, idrosadenite, flemmone, patereccio;

La clinica chirurgica riguardante le patologie di: • esofago, stomaco e duodeno, intestino tenue e crasso, compartimento

ano-rettale. • Difetti della parete addominale: ernie e laparocele • Fegato e vie biliari,pancreas, milza • Tiroide e paratiroidi,surrene

I trapianti d’organo in Chirurgia Generale: • Il donatore cadavere ed il prelievo multi organo • Trapianto di rene, rene-pancreas, fegato, intestino, multiviscerale.

OBIETTIVI FORMATIVI Lo studente deve:

• Sapere sviluppare il ragionamento clinico finalizzato al raggiungimento della corretta diagnosi delle patologie chirurgiche elencate in programma.

• Sapere utilizzare razionalmente e con senso critico le informazioni che lo studente raccoglie mediante una corretta anamnesi ed esame fisico del paziente.

• Conoscere il percorso diagnostico-strumentale delle patologie sud descritte

• Descrivere la terapia adeguata alle patologie chirurgiche. • Giungere mediante le conoscenze acquisite ad una scelta corretta

della terapia chirurgica in funzione della modalità di presentazione della patologia in urgenza o in elezione.

• Sapere sviluppare il ragionamento clinico finalizzato alla diagnosi di morte celebrale per il donatore multi organo

• Conoscere le indicazioni cliniche ed il timing chirurgico al trapianto nelle varie insufficienze d’organo (rene, rene-pancreas, fegato, intestino, multi viscerale)

• Conoscere il percorso diagnostico-strumentale per l’inserimento in lista d’attesa al trapianto per i pazienti in insufficienza d’organo

• Conoscere le basi elementari della terapia medico-chirurgica nei trapianti d’organo

• Aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo.

30 ESERCITAZIONI

Gli studenti divisi in gruppi di 10 frequenteranno l’UOC di Chirurgia Generale d’Urgenza e Trapianti d’Organo per acquisire le conoscenze pratiche relative agli obbiettivi formativi

TESTI CONSIGLIATI

D'amico Davide F. CHIRURGIA GENERALE. Fisiopatologia, Clinica e

Terapia . Ed. PICCIN – Nuova Libraria

29 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina Interna TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE • Fisiopatologia, metodologia clinica,

propedeutica clinica e sistematica medico-chirurgica

• Clinica generale medica e chirurgica • Farmacologia, tossicologia e principi di

terapia medica • Discipline anatomo-patologiche e

correlazioni anatomo-cliniche • Discipline radiologiche e radioterapiche • Emergenze medico-chirurgiche • Medicina di comunità • Formazione clinica interdisciplinare e

medicina basata sulle evidenze • Medicina delle attività motorie e del

benessere CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/09, MED/09 (Geriatria), MED/49 DOCENTE COINVOLTO (MODULO 1)

Prof. Giuseppe Montalto Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. Salvatore Verga Professore Associato Università degli Studi di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Prof. Mario Barbagallo Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 9 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

135

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

90

PROPEDEUTICITÀ Corsi integrati dei primi 4 anni ANNO DI CORSO V° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

da definire

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Frequenza in reparto MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre (V° anno) CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ

DIDATTICHE ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. Giuseppe Montalto: lunedì, mercoledì e venerdì, ore 09.00-11.00 Prof. Salvatore Verga: lunedì e mercoledì, ore 12.00-13.00 Prof. Mario Barbagallo: martedì e giovedì, ore 12.00-13.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenze di tipo fisiopatologico, clinico, di diagnosi e terapia delle malattie di interesse internistico. In particolare, saper interpretare le anomalie morfo-funzionali dell'organismo che si riscontrano nelle diverse malattie. Conoscenze di algoritmi, flow-chart applicate alle malattie internistiche e conoscenze della storia naturale delle malattie internistiche. Gli studenti dovranno, inoltre, conoscere le modificazioni fisiologiche dell’invecchiamento e delle problematiche dello stato di malattia nell’anziano e la capacità di pianificare gli interventi medici e di assistenza sanitaria nel paziente geriatrico. Capacità di applicare conoscenza e comprensione Raccogliere una storia clinica integrata del paziente, anche in relazione al suo stato psicologico, condurre un completo esame obiettivo generale e locale, conoscere i valori fisiologici dei parametri di laboratorio e strumentali utili all’indagine clinica. Riconoscere ogni condizione che metta in pericolo imminente la vita del paziente. Essere in grado di gestire correttamente e in autonomia le urgenze mediche più comuni. Autonomia di giudizio Formulare un’ipotesi diagnostica clinica, che è alla base del ragionamento clinico di tipo ipotetico-deduttivo. Tale ipotesi deve essere “semplice” (la malattia sospettata spiega in modo lineare e non complesso tutti i dati del paziente), “coerente” (nessi fisiopatologici, fattori predisponenti ed eventuali complicazioni sono compatibili con la malattia sospettata), ed “adeguata” (la malattia sospettata racchiude tutti i dati del paziente). Essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere i problemi analitici e critici ("problem solving") e saper ricercare autonomamente l'informazione scientifica, senza aspettare che essa sia loro fornita. Scegliere i farmaci in funzione non solo dei loro effetti ma anche in base alla prevedibile risposta che ogni singolo paziente potrà evidenziare. Essere consapevole del ruolo che hanno la complessità, l'incertezza e la probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica. Abilità comunicative Capacità di dialogare empaticamente e di esporre i risultati dell’iter diagnostico-terapeutico al paziente ed ai suoi familiari, con particolare attenzione nei confronti di problematiche ‘delicate’ (comunicazione di inguaribilità o gravi menomazioni). Saper consigliare anche altri luoghi di cura specialistici come ad es. centri di eccellenza. Capacità di sostenere la validità e correttezza dell’iter diagnostico-terapeutico effettuato sul paziente di fronte ai colleghi della propria e/o di altre U.O. Capacità di richiesta di consulenze ed assistenza ai colleghi della propria e/o di altre U.O. Interagire con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un lavoro di gruppo efficiente. Capacità d’apprendimento Conoscere i principi della ricerca scientifica, così da poter leggere con senso critico le riviste scientifiche e tradurre i risultati della ricerca scientifica nella pratica clinica. In particolare, saper utilizzare la tecnologia associata all'informazione e alle comunicazioni come giusto supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive e per la sorveglianza ed il monitoraggio del livello sanitario.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1 Obiettivo del Modulo è la descrizione della tassonomia, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico delle più frequenti patologie, a carattere acuto e cronico, della Medicina Interna. Sarà anche compiutamente esaminato, nell'ambito delle specifiche patologie esposte nelle lezioni, il significato clinico, diagnostico e prognostico di alcune indagini laboratoristiche e strumentali di specifica esecuzione nella gestione di alcune entità cliniche internistiche (EGA, spirometria, paracentesi diagnostica e terapeutica, toracentesi, tests coagulativi, diagnostica radiologica). MODULO

Medicina Interna

ORE FRONTALI 40 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

1. Valutazione dell’individuo nella sua globalità, comprensiva del suo essere psico-fisico, della sua personalità, del suo vissuto e della sua specificità culturale ed ambientale.

2. L’evoluzione epistemiologica della medicina, il concetto di salute, il concetto di malattia, l’approccio olistico al paziente, tecniche di colloquio, principi di metodologia clinica, una corretta alimentazione, il concetto di malattia complessa e complicata.

3. Lo shock, morte improvvisa cardiaca, la valutazione del rischio cerebro- e cardiovascolare, ipertensione e sue complicanze, la cardiopatia ischemica acuta e cronica, lo scompenso di cuore, cuore polmonare, le aritmie ipo- ed ipercinetiche, le endocarditi, le pericarditi e sindrome da tamponamento cardiaco, la TVP e tromboembolia polmonare, le trombosi arteriose acute, la stenosi aortica calcifica, le AOCP.

4. Le polmoniti, l’asma bronchiale, la bronchite cronica e le sue sequele, l’insufficienza respiratoria, le pneumoconiosi, le pleuriti, lo pneumotorace, i tumori polmonari.

5. Il diabete mellito e sue complicanze, le tireopatie, le patologie endocrine delle paratiroidi, gli ipo- ed ipercorticosurrenalismi, l’obesità e le sue complicanze, la sindrome polimetabolica, la sindrome dell’ovaio policistico, i disturbi idroelettrolitici, i disturbi del metabolismo lipidico.

6. Le FUO, il tifo, la mononucleosi infettiva, la brucellosi, la toxoplasmosi, le rickettiosi, le malattie da parassiti, le malattie da funghi, le malattie virali di interesse internistico, le infezioni nosocomiali, l’AIDS e complicanze, la tubercolosi.

7. Malattie dell’esofago, dello stomaco e del duodeno, le malattie acido-correlate, le infezioni gastroenteriche, gli addomi acuti non chirurgici, le malattie infiammatorie croniche intestinali, le sindromi da malassorbimento, le sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi epatica e le sue complicanze, il carcinoma epatico, la colestasi, le pancreatiti, i tumori del colon-retto e del pancreas.

8. Le anemie, le piastrinopenie, i disordini della coagulazione, le malattie mielo-linfoproliferative, (le leucemie acute, i linfomi, il plasmacitoma).

9. Il dolore lombare, LES, artrite reumatoide, le vasculiti, le pollinosi, le allergie alimentari, i trapianti d’organo, malattie delle ossa, osteoporosi.

10. Glomerulonefriti, nefropatie vascolari, calcolosi renale, IRA, IRC, trattamento dialitico, infezioni delle vie urinarie, tumori renali.

11. L’ictus ischemico ed emorragico, i comi e loro diagnosi differenziale, la sindrome da ipertensione endocranica

12. Danni da farmaci, eccessivo e scorretto uso dei farmaci 13. Oncologia e prevenzione oncologica

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

• Claudio Rugarli. Manuale di Medicina Interna Sistematica. Masson Italia

• Harrison. Principi di Medicina Interna. McGraw-Hill • Cecil’s Textbook of Medicine. Saunders • Stein. Medicina Interna. Ed. Astra • Zanussi. Terapia medica pratica. UTET • Proiezioni in PowerPoint • Selezione di articoli della letteratura scientifica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 4 Obiettivi del Modulo sono: conoscere le caratteristiche degli elementi e delle molecole ed i principi alla base del loro comportamento chimico-fisico; conoscere e comprendere gli aspetti generali della struttura e delle proprietà dei composti organici e delle macromolecole di interesse biologico; essere capaci di applicare le conoscenze acquisite ed avere la capacità di comprendere i meccanismi molecolari alla base dei processi metabolici e della vita; acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi analitici e saper ricercare autonomamente l’informazione scientifica; saper comunicare in modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. MODULO Scienze Tecniche Dietetiche ORE FRONTALI

20 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA ASPETTI GENERALI : Nutrizione, dieta, e nutrigenomica. La taglia corporea. La composizione corporea. Metodiche di valutazione della composizione corporea. Il grasso corporeo: profili distributivi adiposi e significato clinico-nutrizionale. Metodiche di valutazione della distrettualità adiposa. BILANCIO ENERGETICO : I nutrienti ed i substrati energetici (carboidrati, lipidi, proteine, alcool). L’introito energetico ed il controllo dell’appetito; il dispendio energetico e le sue componenti. Meccanismi di aumentata efficienza energetica. Metodiche di valutazione dell’introito energetico e della spesa energetica. IL DESTINO METABOLICO DEGLI ALIMENTI : Utilizzazione ossidativa e non ossidativa dei substrati energetici (il Quoziente Respiratorio ed il Quoziente Respiratorio non Proteico) LA MODERNA DIETETICA : il Seven Country Study e la Dieta Mediterranea; il Diabetes Preention Program (DPP) ed il Trattamento Medico Nutrizionale. NUTRIENTI e SALUTE : funzione endoteliale, fattori di rischio CV. Gli anti-ossidanti della dieta. Le fibre. Gli oligoelementi. Le vitamine. L’indice glicemico dei cibi ed il carico glucidico. Alcohol. I cibi: carne, pesce, olio e

grassi di condimento, vino, latticini, frutta e verdure, pane, pasta e cereali IL TRATTAMENTO DIETETICO : il trattamento dietetico ipocalorico per la riduzione dell’eccesso di peso. La dieta ipoglucidica. La dieta a basso indice glicemico. La dieta ipolipidica. La dieta ipoproteica. Le diete speciali. La dieta DASH. La dieta nelle malattie infiammatorie intestinali. La dieta nell’insufficienza renale (acuta e cronica). La dieta nello scompenso cardiaco. La dieta nel paziente con insufficienza respiratoria. Il trattamento dietetico del diabete (tipo 1 e tipo 2). La sindrome sarcopenica e la sindrome da fragilità dell’anziano. La dieta nel paziente chirurgico. La dieta nel paziente ospedalizzato internistico. Nutrizione entrale e parenterale. STRATEGIE NUTRIZIONALI DI POPOLAZIONE : Il caso dell’omocisteinemia: rischio trombotico, di demenza e di fratture. Il caso dello iodio: rischio di gozzo.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

• Binetti, Marcelli, Baisi: Manuale di nutrizione clinica e scienze dietetiche applicate. Ed. SEU

• Proiezioni in PowerPoint • Selezione di articoli della letteratura scientifica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 5 Obiettivo del Modulo è la descrizione, dell’epidemiologia, dell’etiopatogenesi, della storia naturale, della diagnosi differenziale, della fenomenologia clinica e del management terapeutico delle più frequenti patologie internistiche, a carattere acuto e cronico che caratterizzano il paziente anziano e complesso. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Obiettivo del Modulo è fare si che lo studente acquisisca la conoscenza approfondita delle malattie proprie dell'età geriatrica e conseguire la preparazione culturale necessaria a differenziare lo stato di malattia dall'involuzione fisiologica della senescenza. A tal fine lo studente dovrà pertanto apprendere gli elementi fondamentali della Valutazione Multidimensionale Geriatrica, dei tests e delle scale di valutazione ad essa riferibili, in modo da arrivare ad una corretta diagnosi clinica delle situazioni di comorbilità tipiche dell'età avanzata, e degli stati di fragilità e disabilità età dipendenti. MODULO Geriatria

ORE FRONTALI 30 ore

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI - OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

• Invecchiamento aspetti demografici. • Definizione dei bisogni dell’anziano - implicazioni e conseguenze

della medicalizzazione del vecchio: la tutela dei valori dell’anziano. • Valutazione multidimensionale geriatria. Concetti metodologie e

strumenti. Unità di Valutazione Geriatria e lavoro di equipe. Autonomia ed autosufficienza. Norma e normalità nell’anziano.

• Rete assistenziale Geriatria (U.O. geriatrica per acuti, assistenza domiciliare integrata, residenza sanitaria assistenziale, centro diurno).

• Linee guida WHO per la prescrizione dei farmaci nel vecchio. Implicazioni cliniche delle peculiari caratteristiche farmacocinetiche e farmacodinamiche.

• L’anziano ed il decadimento psico fisico, l’anziano, la morte, il morire, e l’accanimento terapeutico, la contenzione fisica.

• Cenni di Geragogia. • Assistenza all’anziano: aspetti sociali ed integrazione tra assistenza

sanitaria e sociale- interazione con il medico di medicina generale. • Malattie croniche, polipatologie, comorbilità e disabilità: concetto di

spettanza di vita attiva (DALY). • L’anziano fragile: aspetti fisici e sociali ed economici. Povertà,

isolamento, abbandono e patologia da carenza affettiva. • Le grandi sindromi geriatriche e gli Scompensi a cascata nell’anziano. • Demenze. • Delirium (stati confusionali). • Depressione - disturbi del sonno. • Deficit sensitivi e sensoriali e conseguenze clinico-pratiche. • Le Cadute e la sincope. • Osteoporosi e fratture di femore: conseguenze disabilitanti. • Problemi nutrizionali nell’anziano: ipo-disnutrizioni nell’anziano. • Sindrome da immobilizzazione. • Piaghe da decubito. • Incontinenza urinaria e fecale.

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

• Senin U. Paziente Anziano e Paziente Geriatrico. Edises. • Vergani C. Note pratiche di diagnosi e terapia per l’anziano. Elsevier • Proiezioni in PowerPoint • Selezione di articoli della letteratura scientifica

30 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - CHIRONE INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO ONCOLOGIA CLINICA TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Fisiopatologia, metodologia clinica,

propedeutica clinica e sistematica medico-chirurgica

CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI SSD: MED 06 – MED 18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

NICOLA GEBBIA MED 06 Professore Ordinario Fac.Medicina e Chirurgia,Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

MARIO ADELFIO LATTERI MED 18 Professore Ordinario Fac.Medicina e Chirurgia,Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Secondo il manifesto degli studi ANNO DI CORSO 5° SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aule nuove

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali esercitazioni in aula seminari

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da definire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Prof. N.Gebbia: tutti i mercoledì dalle 12.30 alle 13.30 presso la Direzione dell’UOC di Oncologia Medica, sita al pianterreno del Dipartimento di Oncologia dell’AOUP Prof. M.A. Latteri: lunedì dalle 13.00 alle 13.45 presso lo studio del Dipartimento di Oncologia dell’AOUP (091.6552601 – [email protected])

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscenza e capacità di comprensione alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di conoscere e comprendere:

• le modalità della crescita e diffusione dei tumori solidi • le principali modalità diagnostiche per una corretta diagnosi, stadiazione e prognosi dei

tumori solidi • le basi scientifiche che sottendono la corretta pianificazione terapeutica (chirurgica,medica

e integrata) dei tumori solidi durante le varie fasi di malattia Capacità di applicare conoscenza e comprensione alla fine del corso integrato lo studente dovrà conoscere e comprendere:

• quali sono le principali terapie chirurgiche (demolitive/curative, palliative......) e mediche (chemioterapiche, ormonali adiuvanti e non)

• quali sono i limiti e le potenzialità dei trattamenti oggi disponibili per la diagnosi e terapia dei principali tumori solidi

• come impostare una diagnosi differenziale di fronte un paziente con una sospetta neoplasia solida maligna

Autonomia di giudizio: alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di giudicare: • se un paziente, affetto da uno specifico tumore solido sia potenzialmente guaribile,

curabile oppure da affidare esclusivamente a terapie mediche di supporto • in caso di eleggibilità per uno specifico trattamento, quali sono i principali parametri

clinici da prendere in considerazione prima di avviare il paziente al percorso terapeutico individuato

Abilità comunicative alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di comunicare con la necessaria delicatezza completezza e comprensibilità una diagnosi “difficile” Capacità d’apprendimento alla fine del corso integrato lo studente dovrà essere in grado di interpretare la letteratura scientifica relativa alla disciplina OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO Oncologia Medica

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA Le lezioni frontali saranno divise in due parti; 1° parte:

• introduzione alla storia, evoluzione e finalità della disciplina • principi di crescita neoplastica e sue refluenze sulle strategie terapeutiche • multisciplinarietà e terapie integrate • le fasi della terapia medica dei tumori solidi

2° parte: • Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia medica dei principali tumori

solidi • le terapie di supporto e il controllo dei sintomi • la relazione medico–paziente in Oncologia

ESERCITAZIONI

• Discussione di casi clinici pratici • Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità

didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di approfondimento da parte degli studenti

TESTI CONSIGLIATI

A. R. Bianco “Manuale di Oncologia Clinica” 4° Ed. Mc Graw & Hill G. Bonadonna ed al. “Medicina Oncologica” 8° Ed. Elsevier Masson M. Lopez Oncologia Medica Pratica 2° Ed. SEU

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Essere in grado di analizzare e risolvere i problemi di ordine oncologico affrontando l’iter diagnostico-terapeutico alla luce dei principi della medicina basata sull’evidenza. MODULO

DENOMINAZIONE DEL MODULO Oncologia Chirurgica

ORE FRONTALI 30

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E PROGRAMMA

• Introduzione e generalità epidemiologiche • Approccio al paziente oncologico • Principi di chirurgia oncologica • Metodologia e finalità della disciplina • Diagnosi, stadiazione, prognosi e terapia chirurgica dei principali

tumori solidi • Ruolo della chirurgia mininvasiva • Multidisciplinarietà e terapie integrate • Principi di nutrizione artificiale in chirurgia oncologica • Metodiche parachirurgiche terapeutiche e/o palliative • la relazione medico–paziente in Oncologia

ESERCITAZIONI • Discussione di casi clinici pratici • Seminari interattivi su specifici argomenti secondo le necessità

didattiche rilevate dal docente e le eventuali richieste di approfondimento da parte degli studenti

TESTI CONSIGLIATI

M. A. Latteri “Chirurgia Oncologica e Principi di Oncologia Clinica” Ed. EdiSES

31 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia-Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Emergenze Medico-Chirurgiche-Chirurgia d’Urgenza

TIPO DI ATTIVITÀ Base, Caratterizzante, attività di tirocinio AMBITO DISCIPLINARE MED/41, MED/09, MED/18 CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/41, MED/09, MED/18 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof. S. Tripi Prof. Associato di Medicina Interna Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2)

Prof. A. Giarratano Prof. Associato Anestesia e Rianimazione MED/41 Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3)

Prof. Giuseppe Profita Prof. Associato di Chirurgia MED/18 Università di Palermo

CFU 7 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

15

PROPEDEUTICITÀ Tutti gli insegnamenti fino al V anno compreso ANNO DI CORSO Sesto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula da assegnare

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezione frontale, esercitazioni in aula ed in reparto, esercitazioni in laboratori di didattica pratica e multimediale

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale e Prova Scritta TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Martedì e Giovedì dalle ore 9:00 alle 11:00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Mercoledì e Venerdì ore 11:00-12:00 Chirurgia Generale e d’Urgenza

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Autonomia di giudizio Abilità comunicative Capacità d’apprendimento: capacità di sintetizzare le conoscenze acquisite attraverso i moduli su cui è basato il corso integrato, al fine di affrontare, riconoscere e trattare le situazioni di urgenza-emergenza sia come intervento primario o no che come intervento extra-ospedaliero. A tal fine viene approfondito il concetto di trattamento intensivo e di rianimazione; vengono approfondite trattamento e tecniche di terapia medica e chirurgica delle emergenze ed illustrati i principi e le tecniche di primo soccorso. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO: capacità di riconoscere, discriminare e trattare le urgenze in ambito medico-chirurgico. MODULO

Emergenze Medico-Chirurgiche

ORE FRONTALI -Principali situazioni di Emergenza Chirurgica. -Primo Soccorso; Ferite, Traumi, Fratture. -Traumi addominali e toracici. -Patologia del retroperitoneo in urgenza. -Infezioni e Sepsi del paziente chirurgico. -Multiple organ failure -Diagnosi e trattamento dello shock. -Sindromi emorragiche con particolare riferimento al tratto digestivo alto e basso. -Addome acuto vascolare, perforativo, occlusivo, ischemico-cronico. -Pancreatite acuta. -Itteri ostruttivi. -Colecistiti acute-Emobilia-Sindrome di Mirizzi. -Peritonite. -Ingestione di caustici: diagnosi e trattamento. -Trattamento diagnostico e terapia in emergenza nel politraumatizzato. -Diagnosi clinica e strumentale nelle affezioni gatro-intestinali di natura flogistica ed emorragica . -Cause di crisi ostruttive delle vie aeree e delle prime vie digestive. -Consenso informato in Chirurgia d’Urgenza -Approccio al paziente con dolore addominale acuto -Metabolismo e nutrizione del paziente chirurgico -Equilibrio idro-elettrolitico del paziente chirurgico

ESERCITAZIONI In corsia e in sala operatoria in piccoli gruppi

TESTI

CONSIGLIATI -Emergenze medico-chirurgiche. G. Tiberio, A. Randazzo, L. Gattinoni, B. Andreoni. V. Staudacher. Masson. -Chirugia d’Urgenza. Carlo Staudacher. Masson. -Urgenze Emergenze . F. Agrò. Ed.Minerva Medica. - Chirurgia Generale. R. Bellantone, G. De Toma, M. Montorsi. Ed. Minerva Chirurgica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO Essere in grado di riconoscere, nell’immediatezza dell’evento, le situazioni cliniche di emergenze nell’uomo, ponendo in atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita, la conoscenza della modalità di intervento nelle situazioni di catastrofe. L’obiettivo primario nella scelta degli argomenti è dare agli studenti la possibilità di sapere riconoscere le situazioni cliniche di emergenza, acquisendo contemporaneamente le conoscenze, le abilità pratiche e le attitudini idonee al suo management sanitario che dovrà sempre considerare preminente il benessere del paziente. In particolare lo studente deve sapere conoscere la fisiopatologia, la diagnostica differenziale ed i principi di terapia in situazioni di emergenza.

32 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Medicina e Chirurgia - Chirone INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Malattie degli Organi di Senso TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica medico-chirurgica degli organi di senso CODICE INSEGNAMENTO Da attribuire ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 3 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/28 – MED/30 – MED/31 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1 - MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE)

Gallina Giuseppe Professore Ordinario Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 2 - MALATTIE dell’ APPARATO VISIVO)

Cillino Salvatore Professore associato Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO (MODULO 3 – OTORINOLARINGOIATRIA, con elementi di AUDIOLOGIA)

Speciale Riccardo Professore ordinario Università di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

15 x CFU

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

10 x CFU

PROPEDEUTICITÀ Da definire ANNO DI CORSO VI SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Da stabilire

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula ed Esercitazioni in reparto MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, unica e contemporanea, per tutti i

moduli del Corso Integrato, secondo calendario. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Da stabilire

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Gallina Giuseppe: Giovedì 10,00-12,00 Cillino Salvatore: Giovedì 10,00 – 12,00. Speciale Riccardo: Martedì, Giovedì 13-14

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Si riferiscono all’insegnamento/corso integrato e non ai singoli moduli che lo compongono. Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino Conoscenza e capacità di comprensione Conoscenza degli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato stomatognatico, visivo e ORL. Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Capacità di riconoscere e diagnosticare le principali patologie di pertinenza orale, oculare, otorinolaringoiatriche, nonché di inquadrare i segni clinci, in tali distretti, delle patologie sistemiche. Autonomia di giudizio Possibilità di formulare iter diagnostici per l’accertamento delle principali patologie orali, oculari e ORL. Abilità comunicative Possibilità di interagire in ambito plurispecialistico e di indirizzare il paziente verso una più efficace e pronta diagnosi e terapia delle principali patologie orali, oculari e ORL e delle sindromi correlate. Capacità d’apprendimento Acquisizione di conoscenze atte a consentire una capacità di formazione continua nel campo delle principali patologie orali, oculari, ORL e delle sindromi correlate. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE: Acquisire le conoscenze di base di anatomia e fisiologia del cavo orale e delle patologie di maggiore riscontro: carie, malattia parodontale, stomatomucositi, neoplasie. MODULO n. 1 MALATTIE ODONTOSTOMATOLOGICHE ORE FRONTALI n. 20 (CFU = 2)

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI

OBIETTIVI SPECIFICI Conoscere gli aspetti legati alla prevenzione, alla diagnosi precoce ed alla sintomatologia della carie, della malattia parodontale, delle stomatomucositi e delle noeplasie orali. Conoscere le relazioni tra patologie orali, di altri organi, sistemiche e relativi quadri sindromici. Acquisire i principi di terapia medica e chirurgica delle suddette affezioni. Individuare gli orientamenti diagnostici, obiettivi e strumentali, delle patologie del distretto orale. Proporre protocolli di terapia medica e/o chirugica nelle principali patologie disfunzionali, flogistiche, neoplastiche e traumatiche di tale distretto.

PROGRAMMA Anatomia e Fisiologia del cavo orale: Anatomia e fisiologia dei denti, del parodonto, delle ossa mascellari e dei tessuti molli del cavo orale. Designazione grafica dei denti e Formula dentaria. Eruzione dentaria. Disodontiasi, Carie e Traumi dentari: Epidemiologia, eziopatogenesi, sintomatologia, profilassi e cenni di terapia della carie dentale e delle pulpopatie. Disodontiasi 3° molare. Ascessi e flemmoni odontogeni. Traumi dentari. Malattie del Parodonto e dell’A.T.M.: Epidemiologia, etiopatogenesi, sintomatologia, profilassi e cenni di terapia della malattia parodontale. Ipersensibilià dentinale. Sindrome disfunzionale dell’A.T.M.. Nevralgie trigeminali odontogene. Precancerosi e Neoplasie orali: Classificazione, fattori di rischio e diagnosi precoce delle precancerosi orali e delle neoplasie dei tessuti duri e molli del cavo orale. Stomatomucositi: Classificazione, etiopatogenesi, sintomatologia e cenni di terapia delle stomatomucositi infettive, da farmaci, autoimmuni. Xerostomia. Il cavo orale nelle malattie sindromiche e sistemiche

ESERCITAZIONI Visita dei pazienti in ambulatorio, con apprendimento elementare dell’ispezione diretta e della valutazione strumentale del cavo orale e dei tessuti circostanti, in particolare con tecniche radiografiche. Osservazione delle più frequenti patologie del cavo orale e delle tecniche di intervento con particolare attenzione a quelle sindromi-correlate.

TESTI CONSIGLIATI

-Valletta G., Materasso S., Mignogna MD.: "Malattie Odontostomatolo-giche" – Ed. Piccin, Padova; - Montebugnoli L.: "Lezioni di Clinica Odontostomatologica". – Ed. Martina, Bologna; - Pappalardo G.: "Manuale di Clinica Odontostomatologica” - Società Editrice Universo, Roma

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO: Lo studente al termine del Corso di Malattie dell’apparato visivo deve essere in grado di: conoscere gli elementi essenziali di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato visivo. MODULO n. 2 MALATTIE DELL’APPARATO VISIVO ORE FRONTALI n. 20 (CFU = 2)

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI

Relativamente alla patologia oculare, lo studente deve essere in grado di riconoscere i quadri patologici più comuni e conoscere le più frequenti complicanze oculari delle più comuni malattie sistemiche.

PROGRAMMA - Cause e caratteristiche dei più comuni errori di rifrazione e accomodazione - Principali indagini strumentali di largo impiego in campo oftalmologico (esame con lampada a fessura, tonometria, fluorangiografia, campimetria visiva, optometria, etc..): tecniche e principi - Definizione delle principali malattie locali e sistemiche della retina (affezioni flogistiche, vascolari, dismetaboliche, tumorali, distacco della retina) e principali approcci terapeutici - Quadri del fundus oculi nelle principali malattie sistemiche e locali (ipertensione, diabete, ipertensione endocranica, corioretiniti etc.) e interpretazione dei relativi referti. . Cause principali, diagnosi differenziale e trattamento dell' “occhio rosso" (congiuntiviti, iriti, ecc). - La cataratta: cause, epidemiologia, storia clinica e principi di terapia. - Fisiopatologia dell'idrodinamica dell'umor acqueo; definizione, principi diagnostici (con particolare attenzione al sospetto diagnostico d'urgenza) e strategie terapeutiche del glaucoma. - Definizione delle più frequenti malattie del nervo ottico e delle vie ottiche (alterazioni chiasmatiche, retrochiasmatiche e retrogenicolari); descrizione dei principi generali di terapia - Patologie a carico dell'apparato oculomotore (alterazione dell'equilibrio oculo-estrinseco e strabismi paralitici): diagnosi e terapia - Quadri clinici dell'esoftalmo e enoftalmo: cause più frequenti e il significato nella diagnostica differenziale con malattie anche di interesse internistico - Le cause di ipovisione nell’infanzia, i processi cognitivi e riabilitativi. - Malattie cronico-degenerative, flogistiche, tumorali e dismetaboliche di annessi oculari (palpebre cornea, sclera-congiuntiva, uvea anteriore etc.)

- Malattie eredo-degenerative del segmento posteriore dell'occhio (deg. tapeto-retiniche, maculopatie congenite, albinismo, etc) - Cause e possibili quadri clinici delle più frequenti emergenze oculistiche: corpi estranei, lesioni corneali, danni retinici acuti, lesioni meccaniche del globo oculare, etc.

ESERCITAZIONI

Visita dei pazienti in ambulatorio, con apprendimento di nozioni elementari TESTI

CONSIGLIATI M. Miglior: Oftalmologia clinica. Ed. Monduzzi, Bologna Frezzotti, Guerra, Oftalmologia essenziale, Ambrosiana Sborgia, Delle Noci, Malattie dell’Apparato Visivo – Piccin Ed. Miglior, Oftalmologia Clinica, Monduzzi Ed. Kanski JJ, Oftalmologia clinica, Ed. Elsevier

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO di: OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi di AUDIOLOGIA: Riconoscere e descrivere le malattie dell’orecchio esterno, medio ed interno ed indicarne le terapie mediche e/o chirurgiche MODULO n. 1 OTORINOLARINGOIATRIA con Elementi di AU DIOLOGIA ORE FRONTALI n. 20 (CFU = 2)

ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI

Riconoscere l’eziologia e discutere la diagnostica differenziale delle vertigini. Definire le principali malattie dell’VIII nervo e delle vie acustiche. Descrivere analiticamente e discutere la terapia delle principali malattie del naso, delle cavità paranasali. Descrivere in modo analitico e discutere la terapia delle malattie del cavo orale, dell’orofaringe, del rinofaringe. Illustrare la classificazione e le cause delle malattie della laringe, la diagnosi ed il loro trattamento.. Diagnostica e trattamento delle dispnee di pertinenza Otorino. Indicazioni alla tracheotomia e tecnica chirurgica. Descrivere gli elementi caratteristici della visita ORL. Conoscere le principali patologie della comunicazione orale (patologie foniatriche). Illustrare le metodiche di indagini audiologiche e vestibolari. Illustrare le tecniche per affrontare le emergenze più frequenti in ORL (tamponamento nasale nell’epistassi, asportazione corpi estranei, crisi vertiginose, dispnee).

PROGRAMMA Anatomo-fisiologia e semeiotica del naso e dei seni paranasali. Patologia malformativa del naso. Patologia inifiammatoria del naso: le riniti. Patologia treaumatica del naso. Le sinusiti. Epistassi. Neoplasie del naso e dei seni paranasali. Granulomatosi di Wegener. Funzione olfattiva. Anatomo-fisiologia e semeiotica della faringe. Vegetazioni adenoidee. Tunori del rinofaringe. Le faringiti. Le angine. Le tonsilliti. L’ascesso peritonsillare. Tumori del cavo orale e della faringe. Tonsilliti linguali. La patologia delle ghiandole salivari: scialoadeniti, calcolosi salivari, tumori delle ghiandole salivari, patologia immunitaria delle ghiandole salivari. Anatomo-fisiologia e semeiotica della laringe. Patologia congenita della laringe. Traumi laringei. Laringiti. Neoformazioni benigne della laringe. Precancerosi laringee. Tumori maligni. Carcinoma laringeo. Paralisi laringee. Tracheotomia. Disturbi della comunicazione orale: Disfonie, dislalie, disartrie.

Anatomo-fisiologia e semeiotica dell’orecchio. Patologia infiammatoria dell’orecchio esterno. Corpi estranei e tappo di cerume. Le otiti medie e le complicanze. L’otosclerosi. Le malattie dell’orecchio interno: labirintiti e labirintosi. La malattia di Meniérè. Le neoplasie dell’orecchio. Neurinoma dell’acustico. La paralisi del facciale. Le sordità. Le vertigini. Esami funzionali audio-vestibolari: esame audiometrico, es. impedenzometrico, esame vestibolare. Protesi acustiche ed impianti cocleari

ESERCITAZIONI

Visita dei pazienti in ambulatorio ed in reparto, con apprendimento elementare dell’ispezione del naso, della faringe , della laringe. L’otoscopia, la endoscopia rinofaringolaringea. L’esame audiometrico ed impedenzometrico. Frequenza in sala operatoria.

TESTI CONSIGLIATI

M.Rossi, S. Restivo, G.Cortesina: Manuale di Otorinolaringoiatria Editoriale Grasso V. Cappello: Nuovo compendio di Otorinolaringoiatria Edizioni: Gruppo Associati Pubblitaf

33 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Medicina Legale, Bioetica, Storia della Medicina

TIPO DI ATTIVITÀ caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Normativa legale, riferimenti etici e

deontologici della medicina, storia della medicina

CODICE INSEGNAMENTO ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/ 43 – MED 02 DOCENTE RESPONSABILE Prof. Paolo Procaccianti

Ordinario di Medicina Legale Università di Palermo

DOCENTE COINVOLTO Dott. Renato Malta Ricercatore Università di Palermo

MED/02 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

75

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

50

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO 5 SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Medicina Legale

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali ed esercitazioni in aula. MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Procaccianti: mercoledì ore 12-13 Malta: Mercoledì, ore 12.30-14.30

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Conoscere i fondamentali obblighi inerenti l’esercizio professionale del medico nei riguardi della Autorità Giudiziaria e di quella sanitaria pubblica, attualmente vigenti in Italia. Conoscere i fondamenti del rapporto professionale con il paziente ed acquisire la capacità di orientarlo in modo consono ai fondamenti etico-deontologici della professione. Acquisire le nozioni di base delle discipline giuridiche – diritto penale e civile- inerenti il Corso Integrato e la capacità di utilizzare il linguaggio specifico proprio di tali discipline, per gli aspetti medico-sanitari. Essere capaci di applicare le conoscenze acquisite al contesto dell’esercizio della professione medica, con particolare riguardo alla responsabilità professionale.

Acquisire le nozioni fondamentali di tanatologia, patologia e tossicologia forense. Acquisire la capacità di integrare le conoscenze acquisite di semeiotica forense per un approccio critico ed un atteggiamento orientato alla ricerca, dimostrando di essere in grado di formulare giudizi personali per risolvere problemi diagnostici posti dalla patologia forense nel vivente (valutazione del danno biologico, giudizio in tema di in invalidità civile ed invalidità personale) e nel cadavere, e di tanatologia. Essere in grado di individuare i bisogni del cittadino riguardo a prestazioni previdenziali/assistenziali e per la tutela della disabilità. Essere in grado di esprimere con corretta metodologia un giudizio bioetico. 1. Conoscere il dibattito bioetico riferito alle situazioni in cui la scelta del medico è eticamente rilevante e problematica a causa del difficile embricarsi di questioni clinico - mediche, tecnico-pratiche, umane, oggettive e soggettive. Conoscere l’evoluzione del pensiero nella storia medica occidentale. 2. Capacità di trasferire nella attività pratica il bagaglio teorico al fine di decifrare correttamente la rilevanza etica che talune situazioni della cura della salute comportano. Capacità di declinare esperienze trascorse della storia dell’arte medica in una visione attuale. 3. Avere consapevolezza e responsabilità morale sui consigli e l’aiuto alle decisioni suggerite ai pazienti ed ai loro familiari, tenendo sempre al centro il paziente, il suo vissuto e la funzione di accompagnamento che comporta l’esercizio medico. Rileggere il vissuto di medici e pazienti nel tempo passato attualizzando conoscenze ed esperienze. 4. Coltivare la relazione dialogica con i pazienti ed i loro familiari sì che essi possano responsabilmente ed attivamente partecipare al processo di cura. Percorrere la difficile relazione odierna tra paziente e medico alla luce dell’esperienza storica. 5. Seguire l’evoluzione del dibattito bioetico sì da potere assumere decisioni eticamente e scientificamente fondate, oltre che attuali con gli orientamenti personali e sociali. Delineare la storia della medicina nella sua espressione sociale. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO MEDICINA LEGALE (MED 43) ORE FRONTALI

30 ore ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA 1.MEDICINA LEGALE GENERALE

Qualifiche giuridiche del medico Denunce Referto Rapporto Certificati Segreto professionale Interruzione volontaria della gravidanza La causalità Il rapporto di causalità Causa unica esclusiva e sopravvenuta Responsabilità professionale Principi generali Teorie dell'errore professionale Responsabilità morale Responsabilità penale Responsabilità civile Consenso al trattamento sanitario Il dovere di prestare assistenza

La responsabilità civile Responsabilità da fatto illecito Responsabilità da inadempimento di obbligazioni Specie della responsabilità Il danno risarcibile L'imputabilità Cause di esclusione dell'imputabilità Età minore Vizio totale e parziale di mente Ubriachezza e stupefazione Intossicazione cronica da alcool e da stupefacenti Sordomutismo L'omicidio in generale Elementi psicologici del reato Infanticidio e feticidio Percosse Lesione personale dolosa Gradi della lesione personale dolosa Lesione personale colposa Lesione personale conseguente ad altro delitto Violenza sessuale Accertamenti medico-legali in caso di delitti sessuali

2.TRAUMATOLOGIA Abrasioni Escoriazioni Ferite lacero-contuse Fratture craniche Lesioni da arma bianca Ferita da taglio Ferite da punta Ferite da punta e taglio Ferite da fendente Lesioni da arma da sparo Lesioni da armi portatili a proiettile unico Caratteri del foro d'entrata Caratteri del foro d'uscita Caratteri del tramite Lesioni da armi portatili a carica multipla I grandi traumatismi Precipitazione Incidenti stradali

3.ASFISSIOLOGIA Generalità Soffocazione diretta Impiccamento Strangolamento Strozzamento Annegamento Sommersione interna Intasamento Soffocazione diretta

Confinamento 4.TOSSICOLOGIA

Veleno ed avvelenamento Diagnosi di avvelenamento Alcolismo: aspetti clinici e medico-legali Alcool e guida: legislazione Intossicazione acuta da alcool Le tossicodipendenze La dipendenza: da oppiacei da cocaina Il crack Canapa indiana, marijuana e hashish Gli allucinogeni Le anfetamine Ecstasy Evoluzione legislativa in materia di stupefacenti e stati di tossicodipendenza

5.TANATOLOGIA Fenomeni tanatologici primari immediati Fenomeni tanatologici primari consecutivi Le ipostasi Il raffreddamento del corpo L'acidificazione e altre modificazioni post-mortali La rigidità cadaverica La disidratazione L'autolisi La putrefazione La macerazione La saponificazione La mummificazione La corificazione Epoca della morte

6.ASSICURAZIONI Infortunio sul lavoro Malattia professionale Assicurazione obbligatoria per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali in ambito agricolo ed industriale. Invalidità pensionabile Assegno ordinario di invalidità Pensione ordinaria di inabilità Invalidità civile Indennità di accompagnamento Cenni in tema di Causa di servizio

7.ETICA MEDICA Il codice di deontologia medica italiano e quello europeo La riservatezza ed il segreto professionale La libertà del paziente e quella del medico I fondamenti di liceità dell’atto medico Informazione e consenso La sperimentazione terapeutica

8.BIOETICA Origini della disciplina e sua sistematizzazione

I principi fondanti di bioetica etica della sacralità della vita ed etica della qualità della vita la relazione terapeutica: modelli di medicina a confronto la responsabilità di fronte alla vita nascente questioni bioetiche di fine vita e trapianto d’organo il testamento biologico cure palliative la riflessione sulla scienza e le biotecnologie Principi etici e sperimentazione scientifica con particolare riguardo ai dati genetici

9.STORIA DELLA MEDICINA La didattica teorico-pratica consisterà di alcune dimostrazioni in aula e approfondirà da un punto di vista semiologico –valutativo alcuni argomenti trattati a lezione (danno biologico, invalido civile, etc..)

TESTI CONSIGLIATI

� PROIEZIONI IN POWER POINT � TESTI: Macchiarelli, Feola. Compendio medicina legale. Edizioni minerva medico legale, 2002 C. Puccini, Istituzioni di medicina legale, Ed. CEA, Milano, Ultima edizione (2003)

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO BIOETICA ORE FRONTALI OBIETTIVI SPECIFICI

Il Corso, dopo una introduzione delle tematiche Bioetiche e Storico-mediche inerente le loro origini e fondazioni, presenta il dibattito bioetico in ambito medico, facendo emergere ed analizzando la gamma dei valori in gioco nelle diverse specifiche tematiche e nella evoluzione del pensiero medico e della percezione socio-politica. Il modo di procedere dell’insegnamento è quello di fare rilevare le tematiche etiche fondamentali a partire da casi singoli e peculiari. Attraverso l’analisi di questi prende corpo lo studio degli argomenti di etica fondamentale da tradurre come momento applicativo nei casi specifici per contribuire a formare la struttura di base del discente. Questi alla fine del Corso potrà essere in grado di cogliere i valori rilevanti da tutelare nell’esercizio medico rispetto le questioni eticamente sensibili assumendo decisioni eticamente fondate e con responsabile consapevolezza rispetto la storia e la tradizione medica. Per ogni argomento verranno con pari dignità presentati i diversi piani del dibattito e le rispettive ragioni a loro sostegno, conferendo all’aula una laicità culturale attraverso la trattazione con pari dignità di tutte le tesi, come del resto si addice ad una Istituzione Statale. Le tematiche storico-mediche devono assolvere al compito di presentare le origini dell’arte medica, le sue Scuole con l’evoluzione del pensiero medico e della professione nella società compreso il diverso modo di progettare ed organizzare l’assistenza. Il raccordo con la Bioetica suggerisce di porre particolare attenzione agli aspetti umani della medicina ed alla narrazione dell’evoluzione del rapporto tra paziente, medico e cultura sociale.

PROGRAMMA

� La nascita dell’arte medica in Occidente � La medicina ellenistica � La medicina nel mondo greco-romano � Carità e assistenza nel medioevo cristiano � Il concetto di malattia � Le strategie terapeutiche: i farmaci e la chirurgia � Il medico nella società � La medicina in una società in trasformazione � Origini della Bioetica e sua diffusione � Definizione di Bioetica � La Bioetica ed il suo statuto epistemologico � Ambiti della Bioetica � La Bioetica ed il paradigma delle Responsabilità � Definizione di valore umano e valore morale � Gerarchia dei valori � Moralmente buono e moralmente corretto � Mezzi, fini e circostanze � Vita, Sacralità della vita, Qualità della vita � Concetto di persona. � Statuto dell’embrione umano � Dibattito sull’ootide. � Concetto di dignità umana � Legge sulla procreazione medicalmente assistita � Convenzione di Oviedo � Diagnosi pre-impianto � Destino degli embrioni crioconservati � Clonazione e cellule staminali � Eugenetica. Test genetici. � Etica e ricerca scientifica:

o Metodo scientifico-sperimentale o Sperimentazione umana o Dichiarazione di Helsinki o I Comitati etici

� Teorie etiche: o Utilitarismo, Personalismo, Neo-contrattualismo, Relativismo

� Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza (1978) � Dichiarazione sull’aborto terapeutico (A.M.M., Oslo 1970) � Modelli di Biodiritto � Diritto e Bioetica: fondamenti, paradigma � Aborto chimico, pillola del giorno dopo, aborto selettivo � Obiezione di coscienza � Principi della bioetica � Rapporto medico – paziente: � Empatia, Accompagnamento, Ascolto, Compassione, Cura –

paradigma, Malattia, Salute, Verità al paziente � Medicina e modelli � Incontro nella relazione clinica � Diritti dei malati: � I casi Terry Schiavo, Welby, Nuvoli, Englaro � Dichiarazione anticipata di trattamento � Rifiuto, rinuncia alla terapia

� La carta di Firenze ed il neonato pre-termine � Eutanasia e diritto � Accanimento terapeutico � Malato terminale � Nutrizione artificiale � Cure Palliative � Rianimazione e Terapia Intensiva � Direttive di non rianimazione (DNR) � Near death experience � Coma, Stato vegetativo persistente, Morte cerebrale � Trasfusione di sangue � Trapianto di organi, midollo osseo, gonadi, terapia genica � Xenotrapianti � Bioetica, Ecologia, Biodiversità, Organismi geneticamente modificati � Principio di precauzione � Etica della allocazione delle risorse in Sanità

ESERCITAZIONI

TESTI CONSIGLIATI

Angeletti L.R., Gazzaniga V., Storia, filosofia ed etica generale della medicina, Masson, Milano 2008, Grmek Mirko D. (a cura) Storia del pensiero medico occidentale. Editori Laterza, Bari 1998 Viafora Corrado, Introduzione alla Bioetica. Franco Angeli, 2006. Selezione di articoli scelti dal Docente. I pareri del Comitato Nazionale di Bioetica Dispense del Docente

34 Ostetricia e Ginecologia

FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia- Chirone

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO PEDIATRIA TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Discipline Pediatriche CODICE INSEGNAMENTO 05651 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO NUMERO MODULI UNO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/38 DOCENTE RESPONSABILE (MODULO 1)

Prof Andrea Liotta Associato di Pediatria Università degli Studi di Palermo

CFU 6 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

90

NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE

60

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO SESTO SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Aula “Achille Albanese” Dipartimento Materno Infantile- Via Cardinale Rampolla n.1

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Attività didattiche (lezioni), Esercitazioni in aula. Visite in campo, altro

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale. TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Giorni : LUNEDI’ Orario delle lezioni : 8-14,00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Giorni : Martedi’ e Giovedi’ Orari di ricevimento : 12,00-14,00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Acquisire le problematiche di competenza medica non specialistica in tema di fisiopatologia, diagnosi, cura e prevenzione dello stato di salute e delle principali malattie che interessano tutta l’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza. Va considerata la peculiarità della pediatria come branca specialistica non d’organo, ma di fascia d’età che include le diverse competenze di una medicina generale dell’età evolutiva aperta alle tematiche specialistiche incluso la neonatologia, la chirurgia pediatrica e la neuropsichiatria infantile. Individuare quelle condizioni cliniche che rendono utile e necessario l’intervento del medico specialista, anche in rapporto alle patologie per cui si impone un protocollo di intervento specifico, sia a livello ambulatoriale che ospedaliero. Affrontare le problematiche cliniche e biologiche dell’età evolutiva, da quella neonatale all’adolescenza, con un approccio multidisciplinare integrato, in particolar modo tra le aree scientifico-disciplinari che fanno parte del corso integrato. Rendere operative sui pazienti le conoscenze e le competenze acquisite attraverso una idonea interazione clinica multidisciplinare.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO PEDIATRIA ORE FRONTALI

60 ATTIVITA’ DIDATTICHE FRONTALI – OBIETTIVI SPECIFICI E

PROGRAMMA Introduzione alla pediatria e semeiotica pediatrica; Assistenza del neonato alla nascita; Il neonato sano; Il neonato pretermine e di basso peso; Il neonato asfittico; Il distress respiratorio nel neonato; Itteri neonatali; Infezioni e sepsi neonatali; Screening neonatali; L’alimentazione del neonato: allattamento naturale e con formule; Il divezzamento e l’alimentazione dei primi anni di vita; L’accrescimento corporeo in età evoluriva; La pubertà: cronologia, anticipazioni e ritardi puberali; Nozioni di adolescentologia; Patologia carenziale in pediatria; I disturbi della crescita; Il bambino con turbe della digestione e dell’assorbimento; Cardiopatie congenite ed acquisite; Patologia genetica ; Malattie cromosomiche; Malattie renali; Malattie delle vie urinarie; Principali malattie respiratorie del bambino; Il reflusso gastroesofageo; Le anemie congenite ed acquisite del bambino; Le porpore trombocitopeniche di interesse pediatrico; Difetti della coagulazione del sangue; Malattie da alterata risposta immunitaria; Malattia celiaca; Fibrosi cistica del pancreas; Intolleranza alle proteine del latte vaccino; Principali malattie endocrine del bambino; Il diabete mellito; Oncologia pediatrica e nozioni di terapia; Masse addominali; Principali malattie congenite del metabolismo; Malformazioni congenite e prevenzione genetica; Le vaccinazioni; Malattie del SNC di interesse pediatrico.

ESERCITAZIONI

Didattica interattiva su casi clinici reali e simulati TESTI

CONSIGLIATI BURGIO GR. : Pediatria essenziale , UTET CAREDDU : Pediatra Generale e Specialistica , Ambrosiana

36 FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2009/2010 CORSO DI LAUREA (o LAUREA MAGISTRALE)

Medicina e Chirurgia Ippocrate

INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Chirurgia Generale II TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante AMBITO DISCIPLINARE Clinica Generale Medica e Chirurgica CODICE INSEGNAMENTO 01973 ARTICOLAZIONE IN MODULI NO SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MED/18 DOCENTE RESPONSABILE

Prof. Giuseppe Modica Professore Ordinario Università degli Studi di Palermo

CFU 5 NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO STUDIO PERSONALE

14

PROPEDEUTICITÀ Nessuna ANNO DI CORSO Sesto SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI

Dipartimento di Discipline Chirurgiche ed Oncologiche

ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni in aula - attività di tirocinio in reparto di degenza, ambulatori.

MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi, PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE

Martedì, giovedì dalle ore 10.00 alle 12.00

ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI STUDENTI

Martedì e giovedì dalle 12.00 alle 13.00

RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI Ai fini del corso gli studenti dovranno avere acquisito la conoscenza delle cause delle malattie di pertinenza chirurgica, interpretandone i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali; la conoscenza dei meccanismi biologici ed anatomici principali di difesa; la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di interesse medico che chirurgico e la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l’impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità; conoscenza degli aspetti di strategie preventive, terapeutiche e riabilitative essenziali. Saper comunicare im modo chiaro le conoscenze acquisite e aver sviluppato le capacità di apprendimento che consentano loro di continuare a studiare in modo autonomo. Acquisire la capacità della conoscenza pratica dei principali aspetti delle patologie trattate. Lo studente deve dimostrare la capacità di eseguire le attività assistenziali essenziali di uso più ricorrente: compilare le cartelle cliniche, effettuare l’esame clinico e la diagnosi, gestire il paziente da un punto di vista pre, peri e post-operatorio, sapere instaurare le strategie preventive, terapeutiche e riabilitative essenziali, elaborare comportamenti di collaborazione multidisciplinare e abilità di relazione collegiale con ammalato e con personale infermieristico. Acquisire conoscenze dell’uso delle più moderne attrezzature tecnologiche di uso nei laboratori di

diagnostica e di trattamento chirurgico. OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO MODULO CHIRURGIA GENERALE II ORE FRONTALI

50 1. Tiroide Valutazione clinica, Valutazione funzionale, Anomalie di sviluppo, Tiroiditi, Disordini funzionali della tiroide, Ipertiroidismo, Tumori della tiroide, Nodulo solitario della tiroide. 2. Mammella Valutazione clinica, Valutazione radiologica e strumentale Patologia infiammatoria e lesioni correlate, Displasia, T. Epiteliali benigni, T. Misti epiteliali e stromali, Carcinoma mammario, Sarcoma stromale. 3. Esofago e diaframma Affezioni congenite, Diverticoli esofagei, Esofagiti, Lesioni traumatiche, Ernie jatali, Ernie diaframmatiche, Tumori dell’esofago. 4. Stomaco e duodeno Indagini di laboratorio e strumentali, Stenosi ipertrofica del piloro, Volvolo gastrico, Diverticoli gastrici, Bezoar, Ulcera peptica, Ulcera gastrica, Ulcera duodenale, Complicanze, Terapia medica, Terapia chirurgica, Complicanze dopo intervento per ulcera peptica, Ematemesi e melena, Gastrite acuta erosiva, Sindrome di Mallory-Weiss, Neoplasie gastriche benigne, Carcinoma gastrico, Linfoma gastrico, Malattia di Ménétrier, Sindromi funzionali, Sindromi organiche. 5. Parete addominale ed ernie Ernie, Ernie inguinali, Ernie crurali, Ernie ombelicali, Laparoceli. 6. Cavità peritoneale Peritoniti, Ernie interne, Aderenze peritoneali, Pneumoperitoneo, Emoperitoneo. 7. Fegato Cisti, Cisti sierose, ldatidosi, Tumori maligni, Carcinoma epatocellulare, Carcinoma frbrolamellare, Carcinoma colangiocellulare, Tumori metastatici. 8. Vie Biliari Considerazioni generali sull'ittero, Metodi di indagine, Calcolosi biliare, Calcolosi della colecisti, Stenosi benigne del coledoco, Colangite sclerosante, Neoplasie delle vie biliari, Neoplasia della colecisti. 9. Pancreas Valutazione strumentale e funzionale, Malformazioni, Lesioni traumatiche, Pancreatite acuta, Pancreatite cronica, Pseudocisti del pancreas, Ascesso pancreatico, Carcinoma pancreatico, Neoplasie cistiche del pancreas, Neoplasie della papilla, Tumori endocrini del pancreas. 10. Intestino tenue ed appendice Indagini funzionali e strumentali, Sindrome da intestino corto, Tumori del tenue, Diverticolo di Meckel, Appendicite acuta, Tumori dell'appendice. 11. Malattie infiammatorie intestinali Morbo di Crohn, Rettocolite ulcerosa, Sindrome del colon irritabile. 12. Colon-retto Volvolo, Malattia diverticolare del colon, Polipi e poliposi, Tumori

maligni. 13. Retto e canale anale Carcinoma anale, Prolasso rettale, Ulcera solitaria del retto, Retorragie, Ascessi e fistole anali e rettali, Emorroidi, Ragade anale, Ileostomie e colostomie. 13. Addome acuto Il dolore, Semeiotica fisica, Indagini di laboratorio e strumentali, Diagnosi differenziale, Terapia. 14. Occlusione intestinale Ileo meccanico, Invaginazione intestinale, Volvolo, Ileo paralitico.

ESERCITAZIONI

Concetti di base nella pratica clinica orientati all’approccio ed alla assistenza del paziente chirurgico (aspetti fisiopatologici e clinici della gestione del paziente chirurgico, gestione della cartella clinica di competenza chirurgica, pratiche di disinfezione e sterilizzazione in sala operatoria, conoscere le metodiche ed interpretare le principali manifestazioni cliniche), basi fisiopatologiche, metodiche diagnostiche, strumentazione disponibile, esame obiettivo, semeiotica del torace e dell’addome, medicazioni, rimozione di drenaggi, trattamento del paziente pre, peri e post operatorio, semeiotica clinica e strumentale della tiroide, mammella, torace, esofago, colon e vie biliari. Fibrobroncoscopia diagnostica ed operativa, Esofagogastroduodenoscopia diagnostica ed operativa. Gestione pre e postoperatoria del paziente in chirurgia toracica

TESTI

CONSIGLIATI

Dionigi R. Chirurgia IV ed. Masson, 2006 Sabiston D. Trattato di chirurgia. Antonio Delfino Editore. Luigi Gallone CHIRURGIA VII Edizione