SCHEDA TEMATICA PER IL SEMESTRE EUROPEO
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1. INTRODUZIONE
La pubblica amministrazione riflette le basi
istituzionali della gestione di un paese1, risponde alle esigenze della società e
funziona sulla base di strutture, processi, ruoli, relazioni, politiche e programmi di
tipo organizzativo; influenza la prosperità economica sostenibile2, la coesione sociale
e il benessere umano3; influisce inoltre
sulla fiducia sociale e definisce le condizioni per la creazione di valore
pubblico4.
Le istituzioni svolgono un ruolo centrale nel fissare i giusti incentivi, nel ridurre
l’incertezza e nel favorire la prosperità a
lungo termine. Un funzionamento carente della pubblica amministrazione può
ostacolare in maniera significativa il funzionamento del mercato unico, gli
1 Holmberg, S. e Rothstein, B., Good Government: The Relevance of Political Science, Edward Elgar Publishing, 2012. 2 Kaufmann, D., Kraay, A. e Zoido-Lobatón, P., "Governance Matters", Policy Research Working Paper 2196. 3 Hallerod, B., Rothstein, B., Nandy, S., Daoud, A., "Bad governance and poor children: a comparative analysis of government efficiency and severe child deprivation in 68
low- and middle-income countries", World
Development, agosto 2013; vol. 48, pagg. 19-31. 4 Il valore pubblico è il valore condiviso da tutti i soggetti presenti nella società: cittadini, imprese, organizzazioni e gruppi informali. È il risultato di tutte le decisioni di assegnazione
delle risorse che tutti le componenti della società nel suo complesso hanno preso.
investimenti a livello regionale e locale5, nonché l’innovazione.
Alcuni paesi dell’UE si sono impegnati sistematicamente per migliorare il
funzionamento delle loro amministrazioni; altri, invece, devono rivedere gli elementi
costitutivi del loro sistema amministrativo. I rapidi cambiamenti sociali, tecnologici ed
economici attuali impongono a tutte le
amministrazioni pubbliche di adeguarsi alle nuove realtà.
L’UE sostiene le azioni in questo campo
attraverso finanziamenti, norme tecniche e strumenti, analisi, scambi tra pari,
orientamenti e assistenza tecnica (cfr.
l’allegato 1).
La presente scheda analizza gli aspetti trasversali del funzionamento della
pubblica amministrazione. Nello specifico, esamina il conseguimento dei
risultati e come migliorare la
responsabilità, l’elaborazione delle politiche, le strutture e i processi, le
risorse umane e l'erogazione dei servizi. Gli aspetti legati alla governance, quali la
sostenibilità delle finanze pubbliche, la corruzione, l’efficacia dei sistemi giudiziari
e dei regimi fiscali, nonché l’amministrazione fiscale, sono oggetto di
schede distinte.
5 Comitato delle regioni, Results of the CoR
online consultation on obstacles to investments at local and regional level, Segretariato della
commissione Politica economica (ECON), Bruxelles, settembre 2016.
SCHEDA TEMATICA PER IL SEMESTRE EUROPEO
QUALITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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Coesione sociale
Fiducia dei cittadini nei poteri pubblici
Riduzione della burocrazia interna/formalità burocratiche
Partecipazione e coinvolgimento dei cittadini
Coerenza e coordinamento delle politiche
Attrattiva del pubblico impiego come datore di lavoro
Motivazione del personale e atteggiamento verso il lavoro
Efficacia delle politiche
Parità di accesso ai servizi
Innovazione
Trasparenza esterna e apertura
Comportamento etico tra i funzionari pubblici
Costi ed efficienza
Equo trattamento dei cittadini
Qualità dei servizi
2. PRINCIPALI SFIDE
2.1. Risultati e limiti delle recenti
azioni di riforma
Le riforme attuate negli Stati membri negli ultimi due decenni hanno per certi versi
migliorato l’efficacia in termini di costi e
l’efficienza della pubblica amministrazione. Nel complesso, le istituzioni sono
diventate più aperte e trasparenti e l’accesso ai servizi, nonché la loro qualità,
sono migliorati. Per contro, la fiducia dei cittadini nei poteri pubblici, la coesione
sociale e l’attrattiva del pubblico impiego sono peggiorate.
Figura 1 — Risultati delle riforme6
Fonte: Hammerschmid et al.7.
Il lavoro in partnership e in rete non ha registrato miglioramenti soddisfacenti.
È difficile analizzare i motivi di questi progressi variabili poiché la valutazione
sistemica dei risultati delle riforme tende ad essere sottovalutata e quindi limitata8.
6 Da 1= forte peggioramento a 7= forte miglioramento. 7 Hammerschmid, Gerhard et al., "Trends and
Impact of Public Administration Reforms in
Europe: Views and Experiences from Senior Public Sector Executives", COCOPS European
Policy Brief, 2013. 8 Hammerschmid, Gerhard, ed. et al., Public Administration Reforms in Europe — The View from the Top, Elgar, 2016.
Vi è inoltre carenza di analisi comparative tra paesi, aree politiche e organizzazioni
amministrative per quanto riguarda le
esperienze di riforma e il successo delle riforme9.
Molte iniziative di riforma avviate in Europa sono incentrate sulla
riorganizzazione delle strutture e delle procedure formali, sono sovente gestite
dall’alto, seguendo una logica politica o di bilancio, e talvolta dimenticano di
sviluppare il potenziale umano, di ripensare il funzionamento della pubblica
amministrazione o di cambiare la cultura
amministrativa. I dirigenti pubblici godono sovente di scarsi livelli di autonomia.
Raramente le istituzioni vengono sollecitate a rafforzare la capacità di
riflessione interna, a trarre insegnamenti dagli insuccessi o a innovare. In molti
paesi la ristrutturazione formale prolungata e intensiva ha portato a una
"stanchezza da riforme" generale.
Gli Stati membri che hanno aderito all’UE
dopo il 2004 hanno attuato riforme amministrative sostanziali in vista
dell'adesione. Le riforme erano tese a
9 Peters, B. G. e Pierre, J., "Two Roads to Nowhere: Appraising 30 Years of Public Administration Research", Governance, vol. 30, 2017, pagg. 11–16.
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modernizzare l’elaborazione delle politiche, a migliorare il coordinamento e a creare
una funzione pubblica meritocratica in
grado di attirare e trattenere personale qualificato.
Diversi anni dopo l’adesione, tuttavia,
l’impegno costruttivo in molti di questi paesi era svanito10. Molti aspetti del
cambiamento amministrativo si sono mantenuti fragili e frammentari. La
sostenibilità era sovente compromessa
dall’assenza di consenso politico sulla sostanza e sulla direzione, dall’incapacità
di contrastare la politicizzazione di fondo e dalla debolezza e instabilità delle
istituzioni governative centrali. La mancanza di un’alta dirigenza
indipendente e professionale alla guida della modernizzazione ha impedito a
diverse modifiche legislative di riflettersi
nelle pratiche lavorative11.
2.2. Capacità esecutiva
Gli indicatori di governance sostenibile12
esaminano la capacità dei governi di produrre politiche valide e analizzano le
competenze partecipative e di supervisione dei soggetti presenti nella
società. Emergono notevoli differenze nell’UE in termini di capacità esecutiva e
responsabilità. Un numero considerevole di paesi utilizza ancora poco nella pratica i
dispositivi formali per una migliore
elaborazione delle politiche.
La pianificazione strategica e il coordinamento sono più deboli in Grecia, a
Cipro e in Ungheria, sono invece meglio integrati nel processo politico in
10 Meyer-Sahling, Jan-Hinrik, "The Sustainability of Civil Service Reform in Central
and Eastern Europe Five Years after Accession", SIGMA, articolo n. 44. OCSE, Parigi, 2009. 11 Verheijen, Tony, "Administrative Capacity in
the New EU Member States: The Limits of Innovation?", documento di lavoro n. 115 della Banca mondiale, Washington, DC, 2007. 12 Gli indicatori di governance sostenibile
(SGI), messi a punto dalla Bertelsmann Stiftung, misurano la sostenibilità della
governance in 41 paesi dell’UE e dell’OCSE sulla base di tre pilastri: Risultati delle politiche, Democrazia e Governance (Bertelsmann, 2017).
Danimarca, Finlandia e Regno Unito. In un numero significativo di paesi l’utilizzo di
informazioni fattuali nell’elaborazione delle
politiche è ancora limitato e occorre migliorare in maniera significativa la
qualità della valutazione d’impatto della regolamentazione (RIA). Un maggiore
coinvolgimento della società civile e del mondo accademico nello sviluppo e nella
valutazione delle politiche può migliorare la qualità delle politiche in Grecia,
Ungheria e Romania.
Nel complesso, 14 Stati membri dell’UE
mostrano una tendenza al ribasso nell’indice complessivo relativo alla
governance (Estonia, Croazia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Paesi
Bassi, Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia).
Dall'introduzione degli indicatori soltanto
tre paesi (Italia, Cipro e Malta) hanno registrato un miglioramento più
sostanziale della loro capacità esecutiva nel corso degli ultimi 4 anni (oltre 0,5
punti percentuali).
2.3. Sviluppare le potenzialità dei
dipendenti nella pubblica amministrazione
Il settore pubblico è il comparto più
grande dell’UE. Occupa circa 75 milioni di persone, ossia il 25% circa della forza
lavoro. La spesa pubblica rappresenta
quasi il 50% del PIL.
Le ultime indagini13 rivelano che, dopo il calo del 2012 (al 7% in Grecia e al 4,7%
nel Regno Unito), l’occupazione globale nel
settore pubblico negli Stati membri è tornata ai livelli pre-crisi. Alcuni paesi
hanno attuato riduzioni del personale (3,5% in Lettonia, 3,6% nei Paesi Bassi),
altri hanno aumentato il personale della
pubblica amministrazione fino a 2 punti percentuali (Repubblica ceca, Estonia,
Ungheria, Slovenia). I dati disponibili
suggeriscono che le amministrazioni centrali e sub-centrali hanno generalmente
condiviso gli oneri degli aggiustamenti occupazionali. Esistono alcune eccezioni,
in parte dovute alla riorganizzazione della
13 OCSE, Government at a Glance 2017, OECD Publishing, Parigi, 2017.
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fornitura di servizi tra i vari livelli amministrativi.
L’invecchiamento dei funzionari pubblici rappresenta il maggior rischio per le
istituzioni pubbliche di tutta l’UE. In alcuni paesi (Belgio, Spagna e Italia), fino al
45% dei funzionari pubblici andrà in pensione nei prossimi 15 anni. Tali cifre
sollevano serie preoccupazioni per quanto riguarda la capacità a lungo termine, la
stabilità istituzionale e la qualità dei
servizi14.
Occorre attuare strategie volte ad attirare talenti, a garantire il trasferimento di
conoscenze e a offrire opportunità di sviluppo professionale.
Il clientelismo nell'assunzione di personale rappresenta un problema serio in alcuni
paesi e può ostacolare ogni razionale sforzo di migliorare la pubblica
amministrazione15. La politicizzazione e l’assenza di meritocrazia nel reclutamento
dei funzionari pubblici producono
corruzione nella pubblica amministrazione e danneggiano la qualità dei servizi16.
Il taglio della spesa pubblica durante la
crisi ha influito sui salari dei dipendenti pubblici e sugli investimenti nella
formazione nel settore pubblico17. In
media, il reddito dei professionisti esperti della pubblica amministrazione è di 2,6
volte inferiore a quello dei loro alti dirigenti amministrativi. Il divario
retributivo più ampio tra gli alti funzionari pubblici (e gli alti dirigenti) si registra in
Italia, quello minore in Grecia, Lettonia e
14 Baltic Institute of Social Sciences, et al., The
Study on the Future Role and Development of the Public Administration, Riga, 2015. 15 Kopecky, Petr, et al. eds., Party Patronage and Party Government in European
Democracies, Oxford: Oxford University Press, 2012. 16 Meyer-Sahling, Jan-Hinrik e Sass Mikkelsen
Kim, "Civil Service Laws, Merit, Politicization,
and Corruption: The Perspective of Public Officials from Five East European Countries",
Public Administration, 2016. 17 OCSE, Engaging Public Employees for a High-Performing Civil Service, OECD Publishing, Parigi, 2016.
Slovenia18. Nel complesso, l’intensità del lavoro e lo stress nella pubblica
amministrazione sono cresciuti. Non si
osserva una crescita di comportamenti eticamente scorretti.
La maggior parte delle politiche in materia
di risorse umane focalizza l’attenzione sulle prestazioni, mentre lo sviluppo delle
potenzialità dei dipendenti non sempre raggiunge lo stesso livello di priorità. La
gestione dei processi prevale sulla
gestione delle persone. In alcuni paesi dell’Europa centrale e orientale gli approcci
a livello centrale e periferico sono incoerenti19. Considerato il ruolo
fondamentale del livello regionale e locale nella fornitura di servizi (e in alcuni casi
nella regolamentazione), un migliore coordinamento a tutti i livelli di governo
permetterà di assicurare una funzione
pubblica qualificata ed efficiente.
2.4. Qualità dei servizi pubblici
Secondo una recente indagine20, la qualità
dei servizi pubblici di un paese è strettamente correlata al livello di fiducia
nella pubblica amministrazione, alla facilità di fare impresa e al benessere sociale.
Essa è anche un indicatore valido del buon funzionamento generale di uno Stato.
La figura 2 evidenzia nette differenze nella percezione dei servizi pubblici tra i paesi
dell’UE.
18 I termini usati sono quelli definiti dall’OCSE. Gli "alti funzionari pubblici" sono i funzionari di grado inferiore al ministro o al segretario di
Stato. Gli "alti dirigenti" sono di grado inferiore agli alti funzionari pubblici. I "professionisti esperti" sono analisti politici e altri
professionisti che si occupano di sviluppare
politiche e programmi. 19 Commissione europea, Overview of public
administrations in EU Member States (di prossima pubblicazione). 20 Cfr. il portale Open Data dell’UE, Standard Eurobarometer 85, dati del 2016, volume A.
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Figura 2 — Qualità percepita dei servizi pubblici
La figura 2 mostra nette differenze nel modo in cui i servizi pubblici sono percepiti nell’UE.
2.5. Fornitura di servizi online
I servizi di eGovernment, se ben concepiti, sono in grado di trasformare la qualità e
l’efficienza del servizio pubblico.
Figura 3 — Prestazioni dell’eGovernance
Fonte: Commissione europea, 2016
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
NL LU FI MT SE DE AT EE DK UK BE LV CZ FR LT SI HU IE PL SK PT ES CY HR RO BG IT EL
Fornitura di servizi pubblici
Soddisfacente ("ottima" o "abbastanza soddisfacente") Insoddisfacente ("pessima" o "abbastanza insoddisfacente") Non sa
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La relazione di analisi comparativa 2017 sull’eGovernment evidenzia, tuttavia, forti
differenze nelle prestazioni
dell’eGovernment in Europa. Il gruppo che ha conseguito i risultati migliori è
costituito dai paesi nordici, i paesi baltici, i paesi iberici, la Germania, Malta, i Paesi
Bassi e l’Austria, mentre il gruppo che ha registrato i risultati peggiori è quello dei
paesi dell’Europa sudorientale. Le prestazioni vengono valutate in base alla
media dei punteggi per 4 parametri di riferimento di alto livello: centralità
dell’utente, trasparenza, mobilità
transfrontaliera, abilitatori fondamentali.
Esaminando le priorità del nuovo piano d’azione per l’eGovernment, volto ad
avviare nuove iniziative in base ai sette principi sotto elencati, la relazione di
analisi comparativa dell’UE
sull’eGovernment indica che i servizi pubblici online sono migliorati in modo
disomogeneo.
"Digitale per definizione": i servizi elettronici obbligatori per le imprese sono
prassi comune in molti paesi (la metà dei
paesi dell’UE ha reso obbligatori uno o più servizi online) e i servizi rivolti agli
studenti sono aumentati (in 11 paesi su 34). Tuttavia, nel resto dell’UE ciò non si è
verificato (4 paesi su 34).
Negli Stati membri che presentano i servizi
online più sviluppati, il canale online è quello predefinito per il 43% dei servizi ai
cittadini. Il 48% dei cittadini dell’UE che hanno bisogno di utilizzare i servizi
pubblici non sono, tuttavia, ancora in grado di usare il canale online; il principale
ostacolo è la mancanza delle competenze necessarie.
"Principio una tantum": il riutilizzo delle informazioni è aumentato solo in
lieve misura, di un punto percentuale, e le informazioni vengono attualmente
riutilizzate nella metà dei servizi pubblici. Il 10% dei servizi necessari per avviare
un’impresa è stato automatizzato, ma
questa percentuale è molto più bassa per i servizi ai cittadini. L’utilizzo di software
obsoleto ha reso molto difficile l’ammodernamento dei servizi di
eGovernment e sta ostacolando la piena attuazione del principio "una tantum".
«Inclusività e accessibilità»: quasi tutti i cittadini dell’UE hanno la possibilità di
accedere a Internet. L’uso dei dispositivi
mobili per accedere a Internet è aumentato in modo esponenziale nel corso
degli ultimi cinque anni: attualmente un sito web pubblico su due è compatibile con
i dispositivi mobili.
«Transfrontaliero per definizione»: la valutazione comparativa della mobilità
delle imprese evidenzia un certo ritardo
nei servizi transfrontalieri: il 17% dei servizi necessari agli imprenditori per
avviare un’impresa (o le informazioni su tali servizi) non sono accessibili
dall’estero. Per contro, gli imprenditori che avviano un’impresa nel loro paese
incontrano questo problema in meno dell’1% dei casi.
Gli ostacoli più comuni sono la lingua, la mancanza di informazioni sul sito web e la
necessità di un incontro diretto per erogare il servizio.
«Interoperabile per definizione»: i dati indicano che l’interoperabilità nell’UE
potrebbe gradualmente migliorare: allo stato attuale, un documento elettronico
rilasciato all’estero viene accettato solo nel 31% dei casi e un’identificazione
elettronica straniera può essere utilizzata solo nel 22% dei casi.
«Fiducia e sicurezza»: la maggior parte dei cittadini dell’UE ritiene di avere un
certo controllo sulle informazioni che trasmette online (possibilità di gestire i
dati personali nei servizi pubblici online), ma la maggior parte ritiene di non averne
un controllo totale (mediamente soltanto il 15% dei rispondenti). In alcuni paesi esiste
un paradosso riguardo ai dati personali: i
cittadini ritengono di avere il controllo dei
loro dati personali, ma in realtà i loro governi offrono una trasparenza solo
limitata. In alcuni paesi si osserva anche il fenomeno opposto.
L’identificazione elettronica (eID)
assicura l’identificazione univoca di una
persona e permette di erogare il servizio alla persona che ne ha il diritto. Quasi tutti
gli Stati membri hanno, o stanno creando con il sostegno delle autorità nazionali, un
sistema di identificazione elettronica.
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Tuttavia, la mancanza di una base giuridica comune impedisce agli Stati
membri di riconoscere e accettare le eID
rilasciate in altri Stati membri.
La trasparenza è migliorata per quanto riguarda le responsabilità e le prestazioni
dei governi, il processo di fornitura dei servizi e i dati personali implicati. Anche
se la trasparenza sembra essere una priorità per la maggior parte dei governi, i
risultati variano e non mostrano un
rispetto uniforme di questo principio: alcuni Stati membri sono molto avanti,
altri sono invece in ritardo.
2.6. Dati aperti (open data)
La pubblicazione di "dati aperti"21 e la
definizione di regole relative al loro riutilizzo hanno un duplice beneficio:
rafforzano la trasparenza e la responsabilità dei governi e stimolano
l’offerta di servizi online innovativi da parte degli operatori privati22. I dati aperti
possono ulteriormente stimolare la ricerca
e la partecipazione dei cittadini e quindi rafforzare la base di conoscenze per
l’elaborazione delle politiche.
21 L’indicatore relativo ai dati aperti misura lo stato di tali dati e il riutilizzo delle informazioni
del settore pubblico in tutta l’UE (l’indicatore
può assumere un valore compreso tra 0 e 700). Cfr.: Commissione europea, European
Public Sector Information Scoreboard, 2014. 22 Commissione europea, comunicazione "Costruire un’economia dei dati europea", 2017.
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0
500
1000
1500
2000
2500
3000
Disponibilità di dati aperti Maturità dei portali Maturità dei dati aperti
Figura 4 — Dati aperti
Fonte: Commissione europea, 2016
La panoramica relativa alla disponibilità di
dati aperti e alla maturità dei portali degli Stati membri evidenzia che i paesi devono
dare maggiore visibilità (politica) ai dati
aperti, aumentare i processi automatizzati sui loro portali per agevolare l’utilizzo e il
riutilizzo dei dati, nonché organizzare più eventi e formazioni per sostenere le
iniziative sia locali che nazionali23.
2.7. Pubblica amministrazione in
tempi di risanamento dei conti pubblici
La crisi finanziaria ha aumentato la
pressione finanziaria sui governi e sul settore pubblico, portando la gestione
finanziaria in primo piano nella riforma del
settore pubblico. Le risposte alla crisi sono state diverse e fortemente legate a fattori
specifici dei singoli paesi e a fattori contestuali. Sebbene si possa affermare
che i tagli mirati sono preferibili a un approccio unico e uguale per tutti, molti
Stati membri hanno scelto di effettuare tagli proporzionali.
23 Commissione europea, European Data Portal, Insights into the European State of Play, 2016.
2.8. Pubblica amministrazione e sfide sociali
Il ruolo della pubblica amministrazione è quello di anticipare le sfide sociali e
affrontarle in modo preventivo per ridurre gli shock per i cittadini e le imprese.
Tuttavia la stessa pubblica amministrazione è influenzata da
importanti fattori esterni24, come indicato
nell’allegato 2.
Non esistono soluzioni immediate in grado di contrastare tali fattori. Le organizzazioni
pubbliche future dovrebbero cercare di essere orientate alle missioni e
all’innovazione, focalizzate sul lungo
termine, decentrate, collegate in rete e pronte ad assumere rischi25. Anticipando le
trasformazioni future, i dirigenti pubblici potranno dotare più facilmente le loro
istituzioni delle capacità, competenze, conoscenze e strutture necessarie.
24 Pollitt Christopher, Advanced Introduction to
Public Management and Administration, Edward Elgar Publishing, 2016. 25 Mazzucato Mariana, Mission-Oriented Innovation Policy, IIPP Working Paper 2017-1.
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3. LEVE STRATEGICHE PER IL SUPERAMENTO DELLE SFIDE
3.1. Gli ingredienti per una pubblica amministrazione migliore
La pubblica amministrazione fa parte del
più ampio quadro della governance
pubblica26. La definizione e la realizzazione delle riforme amministrative deve quindi
tenere conto del contesto politico27.
Questa sezione esamina le possibilità che gli Stati membri hanno di creare
amministrazioni pubbliche migliori. Le cinque dimensioni seguenti, tra loro
interconnesse, hanno rilevanza per tutte le
politiche e i settori pubblici28:
Risultati e responsabilità
Strutture e processi istituzionali
Gestione dei servizi pubblici e delle risorse
umane
Sviluppo e attuazione delle politiche
Fornitura di servizi
3.2. Risultati e responsabilità
In una società moderna sempre più complessa dove le aspettative nei
confronti dei governi sono sempre più elevate, gli approcci transazionali29
dominanti nella pubblica amministrazione
devono lasciare il posto a un approccio sistemico30. Un elemento essenziale di tale
approccio è una responsabilità del governo
26 Pollitt, Christopher e Bouckaert, Geert, Public Management Reform: A Comparative
Analysis, 3ª edizione, Oxford University Press, 2011. 27 Per una panoramica degli strumenti di
analisi dell’economia politica cfr.: Mcloughlin, C., Political Economy Analysis: Topic Guide (2ª edizione), GSDRC, University of Birmingham, Regno Unito, 2014. 28 L’aspetto correlato, estremamente pertinente, della gestione delle finanze pubbliche è oggetto di una scheda distinta. 29 Morieux, Yves e Tollman, Peter, Six Simple
Rules: How to Manage Complexity without Getting Complicated, Harvard Business Review
Press, 2014. 30 OCSE, Systems Approaches to Public Sector Challenges: Working with Change, OECD Publishing, Parigi, 2017.
basata su meritocrazia31, trasparenza e partecipazione dei cittadini. Gli enti
pubblici devono utilizzare meglio le
conoscenze, il giudizio, l’iniziativa e l’integrità dei loro dipendenti per
massimizzare il valore pubblico32.
3.3. Strutture e processi istituzionali
Lo scenario istituzionale di un paese è
solitamente caratterizzato da una pletora di organizzazioni diverse, quali ministeri,
agenzie e altri enti pubblici che operano a livello nazionale, regionale o locale. La
qualità dell’interazione tra questi organismi influisce in maniera significativa
sull’efficacia o l’inefficienza di un paese.
Le seguenti opportunità potrebbero aiutare
a migliorare il sistema nel suo complesso:
aumentare la produttività del sistema migliorando la qualità dei
rapporti e la collaborazione;
rafforzare la governance
multilivello, ricorrendo anche alla mappatura e ai riesami funzionali per
chiarire le responsabilità e ridurre le sovrapposizioni;
assicurare che ai poteri/alle responsabilità siano destinate risorse
ad ogni livello amministrativo;
incoraggiare la collaborazione
intercomunale, anche attraverso la messa in comune delle risorse e la
creazione di reti tra e nei vari livelli di governo;
ottimizzare e semplificare i
processi, promuovere il concetto e la
31 Per una strategia di misurazione della meritocrazia cfr. Charron, Nicholas, et al., Measuring meritocracy in the public sector in
Europe, A New National and Sub-National Indicator, working paper series, the Quality of Government Institute, University of
Gothenburg, 2015. 32 Un approccio promosso dal cosiddetto quadro della nuova sintesi, cfr.: Bourgon,
Jocelyne, A New Synthesis of Public Administration: Serving in the 21th Century, School of Policy Studies, Queen's University, 2011.
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pratica dell’interoperabilità tra e nelle amministrazioni;
ricorrere a soluzioni informatiche progettate in modo olistico in grado
di trasformare l’interazione e la comunicazione inter e intraistituzionale,
migliorando così le prestazioni delle amministrazioni pubbliche.
L’organizzazione del settore pubblico non può basarsi su un approccio unico e
uguale per tutti. Occorre adottare un approccio differenziato, che consideri i
costi e i benefici associati alla progettazione e alla gestione di varie
combinazioni di governo per il raggiungimento dei risultati auspicati e
l’assegnazione ottimizzata delle risorse
secondo le diverse esigenze33. Le gerarchie tradizionali vengono sempre più
rimpiazzate da nuove forme organizzative, il che pone un nuovo accento su ciò che si
può chiamare capacità collaborativa. Il cosiddetto approccio esteso a tutta
l’amministrazione si basa sulla collaborazione e sul coordinamento
all’interno della pubblica amministrazione
e con le parti interessate e gli intermediari. Tale approccio implica
l’eliminazione della compartimentazione34 tra le varie entità amministrative,
attraverso la condivisione di infrastrutture, processi, dati, beni, conoscenze, risorse,
contenuti e strumenti35.
SOLVIT36 è un esempio di rete che
collega le amministrazioni degli Stati membri tra loro e al loro interno. Può
aiutare a risolvere i problemi amministrativi legati al vivere o al fare
impresa in un altro paese dell’UE. Il successo di reti come questa richiede la
partecipazione attiva degli Stati membri e
la capacità di offrire ai cittadini e alle
33 Meuleman, Louis, Public Management and the Metagovernance of Hierarchies, Networks and Markets — The Feasibility of Designing and
Managing Governance Style Combinations,
Springer, 2008. 34 Tett, Gillian, The Silo effect, Simon &
Schuster, 2015. 35 Commissione europea, A Vision for Public Services, 2013. 36 http://ec.europa.eu/solvit/.
imprese i risultati attesi in maniera tempestiva.
Allo stesso tempo, un cieco smantellamento degli enti istituzionali può
far sparire le strutture formali, che possono essere necessarie ai fini
dell’efficacia e della responsabilità37.
Così come le strutture organizzative
devono trovare un compromesso tra gerarchia e collaborazione, allo stesso
modo i vantaggi di un decentramento politico, amministrativo e fiscale
devono essere soppesati rispetto alle opportunità di ottimizzazione e
semplificazione e agli effetti di scala positivi38.
La governance multilivello può funzionare bene se le responsabilità delle
amministrazioni subnazionali sono definite in modo chiaro. I loro poteri, le loro
risorse e le loro capacità devono essere in linea con le loro responsabilità. La
suddivisione territoriale deve essere
attuabile e i limiti territoriali devono essere indiscussi; inoltre occorre regolamentare
in modo chiaro il margine di interferenza dall’alto nell’autonomia delle
amministrazioni subnazionali39.
3.4. Gestione dei servizi pubblici e
delle risorse umane
Il personale è la principale risorsa delle organizzazioni pubbliche. Con
l’invecchiamento della popolazione e la crescente automazione dei processi di
routine diventa sempre più importante
anticipare i problemi strategici e rispondervi. Questo richiede una
leadership competente, capace di coinvolgere tutto il personale. Le
opportunità specifiche di sviluppo
37 Niestroy, Ingeborg e Meuleman, Louis,
Teaching Silos to Dance: A Condition to Implement the SDGs, IISD, SDG Knowledge Hub, 2016. 38 Netivist, Political organisation: centralisation
vs decentralisation — which is the best approach?, 2015. 39 Buis, Hans e Boex, Jamie, Improving local government performance by strengthening their 5 core capabilities, VNG International, 2015.
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organizzativo tramite le risorse umane includono:
pianificare il proprio organico per migliorarne le prestazioni, ingaggiando le
persone giuste con le giuste competenze al momento giusto;
attrarre nuovo personale nelle amministrazioni pubbliche attraverso una
migliore promozione dell’immagine aziendale (employer branding) e una
migliore gestione dei talenti;
consentire la mobilità all’interno delle istituzioni e tra le istituzioni per
condividere il know-how e sviluppare
flessibilità e capacità di reazione; procedere con cautela perché anche la
stabilità e l’affidabilità sono importanti;
agevolare l’evoluzione del ruolo di dirigente da controllore e responsabile
delle decisioni a facilitatore e sostenitore
del team; utilizzare i sistemi di gestione della qualità per migliorarsi;
promuovere il lavoro di squadra e la
collaborazione, la gestione delle conoscenze, le reti di apprendimento e
l’apprendimento intergenerazionale;
attuare politiche di reclutamento,
promozione e sviluppo basate sulle competenze, che riconoscano il merito e
promuovano l’apprendimento e lo sviluppo professionale permanenti;
creare posti di lavoro stimolanti e accrescere la fiducia nel personale per
motivare e responsabilizzare i dipendenti, e trarre il massimo dalla diversità della
forza lavoro; sondare e valutare la soddisfazione del personale;
creare un quadro più ampio affinché la gestione delle prestazioni rispecchi
la realtà effettiva di un contesto in continuo mutamento, il bisogno di agilità e
di responsabilità, il raggiungimento dei risultati, e quindi l’importanza di un
apprendimento permanente.
Occorrono sistemi e strumenti che
permettano alle organizzazioni di trasformare la conoscenza tacita e
implicita in conoscenza esplicita, condivisibile in tutta l’organizzazione. Ciò
può rendere le organizzazioni meno vulnerabili all’avvicendamento del
personale e ridurre il rischio di perdite di
efficienza.
Si dovrebbero incentivare pratiche delle risorse umane basate sul feedback per
accrescere la motivazione, la collaborazione e la professionalità nella
pubblica amministrazione. Tuttavia, se non vengono gestite in modo adeguato, le
pratiche relative alle risorse umane
possono creare divisioni e demotivazione, e disincentivare il lavoro di squadra.
Migliorare la gestione delle risorse
umane all’interno degli enti pubblici dipende in larga misura dal contesto, e i
modelli non sono necessariamente
trasferibili40. È chiaro, tuttavia, che ciò che accade all’interno di un’organizzazione ha
un impatto diretto sulla sua abilità e capacità di attuare politiche e fornire
servizi.
3.5. Sviluppo e attuazione delle
politiche
"Per il progresso delle nostre economie e delle nostre società niente è più
importante di una buona regolamentazione. Una "buona"
regolamentazione è quella che raggiunge
gli scopi legittimi della politica pubblica in maniera efficace in termini di costi; è una
regolamentazione che contribuisce a migliorare il benessere dell’intera
comunità".41
Il processo politico non è solo lineare e
costituito da fasi sequenziali, ma presenta anche elementi interconnessi e
interdipendenti tra loro, nonché meccanismi di feedback. L’impatto delle
decisioni politiche dovrebbe sempre essere anticipato, ma non può mai essere
previsto alla perfezione. I meccanismi di feedback sono fondamentali per
correggere la direzione quando la politica
non sta raggiungendo i suoi obiettivi. I
40 Demmke, Christoph, Doing Better with Less? The future of the Government Workforce,
Politics of Public HRM reforms in 32 countries, Peter Lang, 2016. 41 OCSE, OECD Regulatory Policy Outlook 2015, OECD Publishing, Parigi, 2015.
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soggetti maggiormente interessati dalle decisioni politiche, in particolare i cittadini
e le imprese, dovrebbero partecipare
attivamente al processo di elaborazione delle politiche.
Le opportunità a tal riguardo includono:
sviluppare la capacità di analisi e migliorare la base di conoscenze
comprovate, introdurre nell’elaborazione delle politiche l’analisi dei dati, il pensiero
progettuale e le conoscenze comportamentali;
coinvolgere le organizzazioni della
società civile, gli istituti di ricerca e
le associazioni di categoria nella co-creazione e nell’elaborazione delle
politiche, sin dalle fasi iniziali;
istituire un centro di governo efficace che si occupi di elaborare norme,
negoziare la definizione delle politiche
oltre i confini istituzionali e monitorarne l’attuazione;
passare alla prova/sperimentazione
e riflessione, effettuando un monitoraggio continuo e un adeguamento
in tempo reale (adottare e adattare);
accrescere la trasparenza e
l’apertura e mettere a disposizione i dati per sviluppare prodotti e servizi migliori.
Rispettando le debite procedure ed effettuando sufficienti consultazioni si
ottiene una più ampia accettazione delle scelte politiche. Si dovrebbe evitare la
"policy capture", pratica attraverso la quale pochi soggetti privati dettano le
politiche per tutelare i propri interessi a scapito degli interessi collettivi.
Pensare oltre la legislazione. Anche se la legislazione resta lo strumento politico
dominante, alcuni paesi si affidano sempre di più alle conoscenze comportamentali
per raggiungere i risultati politici desiderati42.
42 OCSE, Behavioural insights and new approaches to policy design — The views from the field. Summary of an international seminar, Parigi, 2015.
Le sfide principali non sono problemi di un unico settore o di una singola
organizzazione. Gli Stati membri stanno
sperimentando e hanno creato specifici dipartimenti di analisi, laboratori politici
(come il CPB olandese, il MindLab danese o la Nudge Unit britannica), nonché alcune
task force (come il Finland Futures Research Centre finlandese o la Smarter
Network olandese).
Il ruolo dei dati è molto importante ai
fini dell’elaborazione di politiche efficaci e affidabili. Essi costituiscono una solida
base di conoscenze comprovate da cui attingere. Ciò significa raccogliere e
interpretare i dati da svariate fonti e punti di vista, nonché superare le idee
preconcette e le pratiche correnti per trovare soluzioni strategiche più efficaci43.
La disponibilità di statistiche essenziali è
fondamentale. I rappresentanti dei settori politici dovrebbero precisare in modo
chiaro di quali dati specifici hanno bisogno.
La capacità di attuare le politiche e la legislazione è un altro requisito
indispensabile. Il divario di attuazione,
ossia la misura in cui la regolamentazione vigente non viene applicata o la sua
applicazione poco rigorosa non viene adeguatamente monitorata e sanzionata,
rappresenta una sfida seria per la credibilità di un’amministrazione.
Indispensabili in questo ambito sono la qualità dei controlli indipendenti e la
supervisione della società.
Il sistema di scambio di esperti TAIEX
REGIO PEER 2 PEER è uno strumento che consente di fare incontrare la
domanda e l’offerta di esperti in diversi paesi. Questo strumento orientato alla
domanda risponde direttamente a richieste
specifiche da parte delle amministrazioni nazionali o regionali che gestiscono i Fondi
strutturali e d’investimento europei attraverso missioni di esperti, visite di
studio e laboratori specifici.
TAIEX-EIR P2P è un altro strumento della
Commissione volto a sostenere lo scambio di esperti tra le gli enti nazionali, regionali
43 Commissione europea, Quality of Public Administration — A Toolbox for Practitioners, 2015.
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e locali responsabili di attuare la legislazione e le politiche dell’UE in campo
ambientale.
3.6. Fornitura di servizi
Questo è il punto in cui la politica e la vita
quotidiana dei cittadini si incontrano. Gli
attuali cambiamenti sociali, tecnologici ed economici creano nuove aspettative sul
piano dei servizi pubblici. Molti utenti desiderano servizi personalizzati,
semplificati od automatizzati, fruibili attraverso i loro canali preferiti, sempre
più mobili44.
Si potrebbero quindi considerare le
seguenti opportunità:
comprendere quali esigenze e aspettative hanno i cittadini, le
imprese e altre amministrazioni in materia di servizi pubblici, ricorrendo ad
esempio a sondaggi, gruppi di riflessione,
acquisti in incognito ("mystery shopping"), alla mappatura del percorso del cliente,
all’analisi degli eventi della vita e a tecniche basate sull’empatia;
fornire servizi nel momento, nel luogo
e al ritmo che meglio soddisfano le
esigenze degli utenti, e prevedere opzioni multicanale nell’ambito del
principio «digitale per definizione»45;
offrire ai cittadini la registrazione unica e servizi automatizzati (servizi
offerti automaticamente sulla base di
diritti acquisiti), offrire "nuvole" di servizi pubblici che permettono agli utenti di
creare propri pacchetti di servizi elettronici, e passare al "digitale per
definizione";
rivedere l’intero portafoglio di servizi
per stabilire se questi si sovrappongono o sono obsoleti;
effettuare uno smantellamento
creativo e sostituire i servizi obsoleti per raggiungere risultati migliori;
44 Commissione europea, eGovernment Benchmark Report, 2017. 45 The Vanguard Periodical, The Vanguard Method and Digital, 2017.
passare a servizi interni condivisi laddove opportuno per accrescere
l’efficienza e soprattutto adottare un
approccio più centrato sul cliente (internamente);
incoraggiare i cittadini e le
organizzazioni della società civile a utilizzare le conoscenze acquisite in qualità
di utenti dei servizi per partecipare al processo di co-creazione e co-produzione
con le amministrazioni pubbliche, e
condividerne la titolarità (compreso l’acquisto collaborativo).
L’interoperabilità e il principio
"transfrontaliero per definizione" sono diventati sempre più importanti nelle
politiche pubbliche a causa della crescente
digitalizzazione e internazionalizzazione della società.
La diffusione delle eID e dei servizi
fiduciari può migliorare la sicurezza e la praticità di attività online quali la
presentazione di una dichiarazione dei
redditi, l’iscrizione a un’università straniera, l’avvio di un’impresa in un altro
Stato membro, la presentazione di un’offerta nell’ambito di un appalto
pubblico online, ecc.
L’attuazione della strategia digitale per
definizione a livello dell’UE potrebbe far risparmiare annualmente circa 10 miliardi
di euro46. La conversione ai sistemi digitali è anche essenziale per garantire una
gestione dei bilanci pubblici efficiente e responsabile47.
L’applicazione del principio della registrazione unica negli Stati membri
potrebbe portare verosimilmente a un risparmio netto annuo, a livello di UE, di
circa 5 miliardi di euro entro il 201748.
Oggi gli utenti desiderano amministrazioni
pubbliche aperte e trasparenti, che
46 Commissione europea, Study on collaborative production in eGovernment
(SMART 2010/0075), 2010. 47 Commissione europea, eGovernment Benchmark Report, 2017. 48 Commissione europea, Study on eGovernment and the Reduction of Administrative Burden (SMART 2012/0061), 2012.
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permettano loro di tracciare le procedure e i processi amministrativi, di dare un
riscontro sulla qualità dei servizi forniti, di
contribuire al miglioramento dei servizi amministrativi e all’attuazione di nuove
idee. Le consultazioni dovrebbero essere viste come un processo continuo, che
inizia con l’identificazione delle esigenze e delle aspettative iniziali e prosegue con il
monitoraggio e la valutazione della soddisfazione per quanto riguarda il
seguito dato a tali preferenze o la loro evoluzione49.
Mettere a disposizione le informazioni del settore pubblico in formato
elettronico è un valido modo di sostenere le imprese basate sui dati, e quindi la
crescita. Si stima che ciò possa portare utili economici per circa 40 miliardi di euro
all’anno50. L’impatto diretto dell’apertura
dei dati sull’economia dell’UE era stimato nel 2010 a 32 miliardi di euro, con un tasso annuo di crescita stimato al 7%51.
Le tecnologie dell'informazione e della
comunicazione e l’automazione sono senza dubbio fattori propulsivi di un servizio
pubblico migliore, ma occorre anche riflettere su alcuni rischi.
Non digitalizzare la burocrazia — Le considerazioni tecnologiche dovrebbero
svolgersi al termine della progettazione integrata basata su processi semplificati,
diversamente si rischia di digitalizzare la burocrazia anziché offrire un servizio
senza soluzione di continuità.
Condividere e riutilizzare strumenti,
sistemi e servizi52 — La tentazione di reinventare la ruota nel campo delle
tecnologie dell'informazione e della comunicazione è molto forte. Molti progetti
in questo settore hanno prezzi eccessivi e
49 Commissione europea, Quality of Public Administration — A Toolbox for Practitioners,
2015. 50 Vickery, Graham, Review of recent studies on PSI re-use and related market
developments, 2011. 51 Capgemini Consulting, The Open Data Economy — Unlocking Economic Value by
Opening Government and Public Data, 2013. 52 Deloitte, Study on cloud and service oriented architectures for eGovernment (per la Commissione europea), 2011.
risultati inferiori alle attese. Esistono già molte soluzioni digitali collaudate per i
servizi pubblici, messe liberamente a
disposizione da diversi programmi dell’UE, quali il Meccanismo per collegare
l’Europa53 (MCE) o il programma ISA tramite la piattaforma JoinUp54.
Protezione dei dati — È fondamentale
che siano pienamente rispettate le norme sulla protezione dei dati; in caso contrario
i cittadini perderebbero la fiducia nelle
amministrazioni pubbliche.
Sicurezza — Le minacce informatiche costituiscono un problema che ignora le
frontiere e che ha conseguenze negative per la nostra economia, i diritti
fondamentali dei cittadini e la società nel
suo complesso. La protezione dei dati personali, della vita privata e della
riservatezza sono fondamentali per far crescere la fiducia nei servizi digitali e
aumentarne la diffusione.
3.7. Attuare riforme di successo: gli
ingredienti per il buon esito
La questione relativa a come progettare e attuare riforme in grado di produrre i
risultati e i benefici attesi è di fondamentale importanza. Un punto di
partenza importante è l’esame del
contesto specifico e del processo politico55. Ulteriori consigli trasversali per attuare
riforme di successo includono56:
le riforme dovrebbero basarsi su valutazioni ex ante di particolari
circostanze e su dati concreti riguardo alle
sfide e alle carenze principali;
focalizzare le riforme amministrative in minor misura sul taglio dei costi e
maggiormente sugli obiettivi/ i risultati, puntando a un maggior
coinvolgimento del pubblico e del
personale;
la modifica delle strutture formali e delle regole non è sufficiente e talvolta
non è necessaria;
53 https://ec.europa.eu/digital-single-
market/en/connecting-europe-facility. 54 https://joinup.ec.europa.eu/. 55 Hammerschmid, et al. 2016 56 Hammerschmid, et al. 2016.
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sviluppare le potenzialità dei funzionari pubblici per migliorare le loro
capacità e competenze per il futuro.
Focalizzare l’attenzione sulla cultura amministrativa, avviare piani sul medio e
lungo termine per la transizione verso organizzazioni più giovani, piccole,
flessibili e rispettose dei valori del settore pubblico57;
il livello di autonomia gestionale e di
politicizzazione può limitare l’attuazione e
l’impatto delle riforme;
prestare attenzione al ritmo e alla velocità delle riforme (evitare di
sovraccaricare le riforme!);
adottare un approccio pragmatico:
utilizzare sistemi semplici, rilevanti sia per la direzione che per il personale;
evitare di ricorrere a soluzioni
temporanee: pazienza e perseveranza
sono elementi importanti per il buon esito delle riforme;
non considerare le riforme come un
esercizio politico o tecnico — la comunicazione, la ricerca del
consenso e la creazione di fiducia sono
fondamentali;
la messa in atto dovrebbe includere un costante controllo/esame dei punti forti
e di quelli deboli.
4. ANALISI DELLA SITUAZIONE
NEGLI STATI MEMBRI
4.1. Priorità di riforma negli Stati membri
Quali sono le priorità percepite nell’ambito della riforma della pubblica
amministrazione? Secondo un’indagine condotta tra i dirigenti pubblici di Stati
membri selezionati58, i servizi digitali o di eGovernment dominano l’agenda, insieme
al miglioramento della collaborazione e
della cooperazione nel settore pubblico.
57 Pollitt, Christopher e Geert Bouckaert, A
Comparative Analysis - Into The Age of Austerity, Oxford University Press Oxford, 2017. 58 Hammerschmid, et al. 2016.
Segue la priorità della trasparenza. Il ridimensionamento resta importante, così
come il miglioramento degli esiti/
dei risultati e l’eliminazione delle formalità burocratiche. Le priorità di riforma quali la
privatizzazione, la creazione di agenzie e l’esternalizzazione hanno tutte perso
notevole slancio.
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0 1 2 3 4 5 6
Servizi digitali o di e-government
Collaborazione e cooperazione nel settore pubblico
Trasparenza e governo aperto
Ridimensionamento del settore pubblico
Focalizzazione su esiti e risultati
Riduzione burocrazia interna/formalità burocratiche
Trattamento degli utenti come clienti
Partnership esterne e alleanze strategiche
Occupazione flessibile
Fusioni di enti governativi
Metodi/iniziative di partecipazione dei cittadini
Esternalizzazione
Estensione dei servizi statali a nuovi settori
Creazione di agenzie autonome e introduzione di logiche aziendali
Privatizzazione
Figura 5 — Priorità di riforma in Stati membri selezionati
Fonte: Hammerschmid, et al. 2016
Per quanto riguarda la misurazione delle
prestazioni, si assiste a un graduale passaggio da una "responsabilità basata
su indicatori" a un "apprendimento basato su indicatori"59.
4.2. Esempi interessanti di riforme della pubblica amministrazione
nell’UE
Di seguito si riporta una serie di esempi interessanti. Si tratta di cinque casi diversi
per scala, portata, sottosettore e
contesto60, che mostrano il modo in cui il paese in questione ha affrontato le sfide e
le opportunità descritte nelle precedenti sezioni.
Riforma pluridimensionale della
pubblica amministrazione (Spagna)
In seguito alle forti pressioni sul bilancio
indotte dalla crisi finanziaria del 2008, il governo spagnolo ha riconosciuto la
necessità di un ampio e radicale cambiamento della pubblica
amministrazione.
59 Van Dooren, Wouter, et al., «Performance
Management in the Public Sector», Routledge, London, 2015. 60 Per altri numerosi e interessanti esempi si rimanda al documento Quality of Public Administration — A Toolbox for Practitioners, Commissione europea, 2015.
Un approccio globale e un’attuazione rigorosa, oltre che un attento
monitoraggio dei risultati, rendono questo
caso esemplare:
La Commissione per la riforma delle pubbliche amministrazioni (CORA) è
stata creata durante la vicepresidenza spagnola, in collaborazione con importanti
interlocutori, al fine di migliorare
l’efficienza e l’efficacia del servizio pubblico e ridurre i costi senza
pregiudicare la qualità dei servizi forniti. CORA ha focalizzato l’attenzione
sull’eliminazione delle doppie strutture amministrative, su una maggiore
semplificazione amministrativa, sulla gestione di servizi e risorse comuni, e
sull’amministrazione istituzionale. A tal
riguardo ha proposto 218 misure volte a migliorare e semplificare il funzionamento
delle amministrazioni pubbliche, a livello sia nazionale che locale.
Tali misure vengono sistematicamente
attuate dall’Ufficio per l’attuazione delle
riforme amministrative (OPERA) e i risultati, in termini di efficienza, chiarezza
amministrativa, riduzione dei costi e servizi migliori, vengono regolarmente
comunicati a CORA e da essa esaminati.
Conseguire risultati
responsabilizzando il personale (Belgio)
La maggior parte delle riforme della
pubblica amministrazione è di natura
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politica e viene diretta dall’alto. Un esempio interessante proveniente dal
Belgio mostra, tuttavia, che è possibile
produrre cambiamenti positivi anche semplicemente attraverso una buona
gestione a livello organizzativo.
Il Servizio pubblico federale per la sicurezza sociale (FPS) da "peggior
ministero dell’Occidente" si è trasformato nel "datore di lavoro più attraente del
Belgio", secondo Frank van Massenhove,
che ne ha assunto la gestione nel 2002. Van Massenhove ha adottato uno stile di
gestione unico, basato sulla fiducia, l’autonomia e la flessibilità dei dipendenti,
ed è stato estremamente chiaro riguardo ai risultati attesi. I membri del personale
lavorano in gruppi autonomi con poche interferenze da parte della direzione. Il
personale è libero di lavorare dove vuole,
il che si traduce in un minor fabbisogno di spazio. Il risultato è stato un enorme
risparmio sulle spese di esercizio. Lo spazio di lavoro è organizzato in modo da
incoraggiare la collaborazione e il lavoro di gruppo. Questo approccio ha consentito
all’FPS di diventare il datore di lavoro pubblico più attraente del Belgio. La
cultura, lo stile di gestione, le pratiche di
lavoro e i locali fisici hanno portato a considerevoli aumenti di produttività. I
casi di burnout e di assenteismo per malattia sono quasi del tutto scomparsi.
Prestazioni per figli a carico senza
domanda (Austria)
I servizi di eGovernment sono un tema
centrale dell’ammodernamento della pubblica amministrazione. Sfruttarne
appieno le potenzialità, ossia offrire servizi migliori, un’organizzazione più integrata e
vantaggi economici, non è tuttavia così
semplice nella pratica. L’Austria dimostra come il ripensamento dei processi possa
apportare benefici sia ai cittadini che all’amministrazione:
il progetto "Prestazioni per figli a carico
senza domanda" riguarda un servizio automatizzato basato sull’integrazione dei
processi e l’interoperabilità. Prima del
progetto i cittadini dovevano presentare una specifica domanda di prestazioni per
figli a carico all’autorità fiscale tramite posta oppure online (solo il 20% delle
domande). I funzionari responsabili raccoglievano quindi i dati pertinenti ed
esaminavano la domanda.
In seguito al progetto, la notifica di nascita
di un figlio vivente da parte dell’ospedale avvia un processo completamente
automatizzato. Il sistema genera il certificato di nascita e verifica il diritto a
percepire prestazioni per figli a carico mettendo a confronto i dati pertinenti
presenti nelle apposite banche dati. Il
trattamento della domanda richiede in media due giorni. Un pagamento
automatico viene effettuato in oltre il 60% dei casi. Nel 45% dei casi rimanenti il
sistema chiede in aggiunta solo i dati bancari. Il risparmio di tempo per i
cittadini è stimato a circa 39 000 ore annue. Il tasso di errore registrato è del
2%. Grazie alla riduzione del carico di
lavoro legato a queste domande, l’amministrazione può reindirizzare il
personale verso altre attività che richiedono l’intervento umano.
Pianificazione lungimirante delle
politiche (Finlandia)
La maggior parte delle amministrazioni
pubbliche è reattiva ai problemi. In un contesto sempre più instabile,
imprevedibile, complesso e ambiguo può essere fondamentale prepararsi ad
anticipare il futuro. La Finlandia fa da
modello:
Il finlandese Comitato per il futuro è un comitato permanente di 17 parlamentari,
in rappresentanza di tutti i partiti, basato
sulla Costituzione. I membri deliberano su
questioni che riguardano lo sviluppo futuro e lavorano per contrastare la miopia del
governo. Non partecipano alla redazione o all’esame delle proposte legislative, ma
fungono da consulenti, conducono ricerche
sulle eventuali future evoluzioni ed esaminano lo sviluppo tecnologico e le
conseguenze sociali delle politiche. Ricorrono a tecniche partecipative, quali
ad esempio udienze con i cittadini e il crowdsourcing, per perfezionare i metodi
di ricerca sugli sviluppi futuri. Il loro lavoro ha influenzato, ad esempio, le politiche
sanitarie e ha cambiato la mentalità
politica finlandese portandola a
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considerare le opzioni future a lungo termine.
Fornire un servizio pubblico migliore — Mappatura del percorso del cliente
(Francia)
I cittadini e le imprese si aspettano servizi
pubblici migliori, che facilitino il rispetto della normativa e siano attenti alle
esigenze degli utenti.
La Francia ha adottato misure per soddisfare tali aspettative:
Il Secrétariat général pour la modernisation de l'action publique
promuove un approccio realmente incentrato sull’utente nell’ambito
dell'erogazione dei servizi pubblici, che
copre l’intero iter amministrativo: l’interazione con una serie di enti pubblici,
i documenti da presentare, i fascicoli da
aprire, le scadenze da rispettare. Questo approccio ha già reso più facili le
interazioni amministrative di molti utenti, ad esempio per quanto riguarda la
preparazione alla pensione, la costituzione di un’impresa, le pratiche legate al
decesso di un parente prossimo o l’iscrizione alla lista elettorale. Questo
approccio ha insegnato che una fase di ascolto degli utenti aiuta a stabilire
rapidamente in quale modo specifico il
servizio fornito può essere migliorato. Esso dimostra inoltre che non sempre i
miglioramenti più efficaci sono quelli più difficili da realizzare.
Data: 22.11.2017
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5. RISORSE UTILI
Schede tematiche per il semestre europeo
https://ec.europa.eu/info/strategy/european-semester/thematic-factsheets_it
Vedi in particolare: fiscalità, lotta alla corruzione, appalti pubblici, efficacia dei
sistemi giudiziari, sostenibilità delle finanze pubbliche
Commissione europea, Quality of Public Administration — A Toolbox for
Practitioners http://ec.europa.eu/esf/main.jsp?catId=575&langId=en
Commissione europea, eGovernment action plan (Piano d’azione per l’eGovernment)
http://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/communication-eu-
egovernment-action-plan-2016-2020-accelerating-digital-transformation
Commissione europea, Portale europeo dei dati
http://www.europeandataportal.eu/it/dashboard
Commissione europea, A Vision for Public Services
http://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/vision-public-services
Commissione europea, eGovernment factsheets (schede tematiche
sull’eGovernment) http://joinup.ec.europa.eu/community/nifo/og_page/egovernment-factsheets
Commissione europea, Study on Analysis of the Needs for Cross-Border Services
and Assessment of the Organisational, Legal, Technical and Semantic Barriers (SMART 2011/0074), 2011
https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/final-report-study-analysis-needs-cross-border-services-and-assessment-organisational-legal
TAIEX — Environmental Implementation Review Peer 2 Peer (Riesame dell'attuazione delle politiche ambientali)
http://ec.europa.eu/environment/eir/p2p/index_en.htm
Rete europea della pubblica amministrazione (European Public Administration
Network, EUPAN)
http://www.eupan.eu/
OCSE — Observatory of Public Sector Innovation (Osservatorio dell’innovazione
nel settore pubblico) https://www.oecd.org/governance/observatory-public-sector-innovation
OCSE — Raccomandazione del Consiglio sulle strategie per la pubblica amministrazione digitale
http://www.oecd.org/gov/digital-government/Recommendation-digital-government-strategies.pdf
SIGMA — Principles of Public Administration (principi della pubblica
amministrazione) http://www.sigmaweb.org/publications/principles-public-administration.htm
Esempi pratici
Riforma della pubblica amministrazione (Spagna) http://www.seap.minhap.es/en/web/areas/reforma_aapp.html
Service public fédéral "Sécurité sociale"/Federale Overheidsdienst "Sociale Zekerheid", Belgio
http://socialsecurity.belgium.be/en
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Prestazioni per figli a carico senza domanda (Austria) https://www.bmfj.gv.at/familie/finanzielle-
unterstuetzungen/familienbeihilfe0/antrag-familienbeihilfe.html
Pianificazione delle politiche (Finlandia) http://www.fdsd.org/ideas/the-committee-for-the-future-finnish-parliament
Mappatura del percorso del cliente (Francia) http://www.modernisation.gouv.fr/en/mapping-users-journey-improve-service-
public
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ALLEGATO TECNICO 1: PANORAMICA DEL SOSTEGNO DELL’UE PER MIGLIORARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Le iniziative e il sostegno della Commissione europea in questo settore includono: finanziamenti, elementi di un quadro strategico per l’eGovernment, attività di ricerca,
orientamenti tecnici e assistenza tecnica.
Finanziamenti
Le principali fonti di finanziamento includono il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo di sviluppo regionale:
L’obiettivo tematico 11 si prefigge di "rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e promuovere un’amministrazione pubblica
efficiente" tramite il FSE/FESR con un bilancio pari a circa 4,2 miliardi di euro in 17 Stati membri.
Il FESR sostiene inoltre l’infrastruttura di eGovernment nel quadro dell’ obiettivo tematico 2.
La Commissione contribuisce a rafforzare la capacità amministrativa delle amministrazioni nazionali e regionali attraverso miglioramenti a strutture, risorse
umane, sistemi e strumenti:
http://ec.europa.eu/regional_policy/it/policy/how/improving-investment/.
Il Meccanismo per collegare l’Europa investe nell’interoperabilità transfrontaliera
dell’eGovernment e promuove il riutilizzo di importanti abilitatori digitali comuni.
Politiche in materia di eGovernment
Il quadro strategico maggiormente sviluppato è nel settore dell’eGovernment:
Il piano d’azione per l’eGovernment 2016-2020 presenta una visione per le
amministrazioni pubbliche, con i relativi principi e le priorità strategiche.
Il regolamento eIDAS ha istituito un quadro giuridico prevedibile per consentire ai
cittadini, alle imprese (in particolare alle PMI) e alle amministrazioni pubbliche di passare al digitale in sicurezza, utilizzando l’identificazione elettronica (eID) e i servizi
fiduciari (p. es. firme elettroniche, sigilli elettronici, validazioni temporali elettroniche, servizi elettronici di recapito e di autenticazione di siti web).
Diversi studi stanno aiutando a capire meglio come ridurre l’onere amministrativo, come passare a un governo aperto e come analizzare il valore della nuova
generazione di servizi di eGovernment (riferimenti).
Anche la condivisione di buone pratiche e di banche dati interrogabili contenenti casi esemplari di eGovernment, costituiscono un importante strumento di
apprendimento e di sostegno.
Sostegno alla ricerca-innovazione
L’UE sta inoltre finanziando progetti di ricerca e innovazione tramite i programmi 7°PQ/Orizzonte 2020, quali ad esempio LIPSE (Learning from Innovation in Public Sector
Environments), COCOPS (Coordinating for Cohesion in the Public Sector of the Future) od OPSI (Osservatorio OCSE dell’innovazione nel settore pubblico).
Lo studio Behavioural Insights Applied to Policy (BIAP) realizzato dal Centro comune di ricerca della Commissione europea aiuta a esaminare lo status quo e ad ampliare le
conoscenze per migliorare l’elaborazione delle politiche.
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Orientamenti e assistenza tecnica
La Commissione guida e sostiene gli Stati membri attraverso l’EU Quality of Public
Administration Toolbox e promuove l’apprendimento e la creazione di reti tra pari.
Per aiutare gli Stati membri a migliorare la loro amministrazione, su loro richiesta, la
Commissione ha istituito un servizio di assistenza per le riforme strutturali, che fornirà assistenza tecnica attraverso il programma di sostegno alle riforme strutturali.
Da ultimo, ma non meno importante, la Commissione europea cofinanzia il premio europeo del settore pubblico, organizzato dall’Istituto europeo di amministrazione pubblica (EIPA).
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ALLEGATO TECNICO 2: CAMBIAMENTI SOCIALI E CONSEGUENTI SFIDE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Cambiamenti
sociali Sfide per la pubblica amministrazione
Globalizzazione
La crescente interconnessione e complessità della società rende difficile prevedere le
tendenze dello sviluppo. Le continue perturbazioni nella società moderna esigono un
costante adattamento, non attuabile attraverso le tradizionali pratiche di gestione e
organizzazione. La ricerca di ottimizzazione e di efficienza riduce la resilienza delle
organizzazioni e dei sistemi pubblici. La necessità di amministrazioni pubbliche agili e
flessibili mette in discussione alcuni dei loro principi tradizionali.
Mutamenti
demografici
L’invecchiamento della popolazione mette sempre più sotto pressione i sistemi pubblici
ed esige nuove soluzioni strategiche e servizi, oltre che modalità diverse di utilizzo delle
risorse.
Una quota elevata di dipendenti della pubblica amministrazione si sta avvicinando alla
pensione; vi è quindi la necessità di attirare nuovi lavoratori tra i giovani sempre meno
numerosi che entrano nel mercato del lavoro.
Cambiamenti
climatici
Maggiori rischi ambientali richiedono nuove competenze e capacità a tutti i livelli
dell’amministrazione per processi governativi integrati orizzontalmente, basati su dati
concreti e innovativi.
Le capacità e le infrastrutture devono essere adattate.
Innovazioni
tecnologiche
Le nuove tecnologie portano cambiamenti in ogni ambito della nostra vita. Il governo
deve trovare un compromesso tra la necessità di agevolare il cambiamento e quella di
garantire una concorrenza aperta ed equa. Le nuove tecnologie impongono nuove
riflessioni su come garantire la sicurezza, la tutela della privacy, la trasparenza, l’uguaglianza e la libertà di espressione.
L’innovazione richiede investimenti importanti a lungo termine. Tali investimenti
possono trovarsi a competere per i fondi pubblici con altre priorità.
I progressi tecnologici chiedono ai funzionari pubblici nuove abilità e competenze.
Passando al "digitale per definizione" nella fornitura dei servizi pubblici, il divario
digitale potrebbe seriamente ostacolare l’accesso ai servizi in alcuni contesti.
La tecnologia digitale può ricreare burocrazia e ridurre la capacità delle istituzioni di comprendere le esigenze dei cittadini e di rispondervi in maniera adeguata.
I tipi di occupazione nella pubblica amministrazione cambieranno con la digitalizzazione
delle funzioni di analisi e il progresso dell’intelligenza artificiale. La digitalizzazione deve
trovare un compromesso tra centralizzazione e decentramento.
Traiettorie
economiche
Le sfide sociali aumentano la competizione per fondi pubblici limitati.
L’ambiente in rapida evoluzione impone ai governi di reagire con prontezza con
strategie centrali.
La spinta al risparmio a breve termine crea la necessità di definire priorità chiare, onde
evitare di danneggiare servizi e capacità fondamentali.
Fiducia pubblica nel
governo
I confini del settore pubblico stanno diventando più indistinti in seguito alla
privatizzazione, all’esternalizzazione, alle partnership tra pubblico e privato e ad altri
metodi moderni di erogazione dei servizi e di elaborazione delle politiche. Questo ha
ripercussioni sulla responsabilità pubblica nell’attuazione delle politiche e nella fornitura
dei servizi.
I governi nazionali sono chiamati a rispondere alle crisi globali che nascono oltre i
confini nazionali.
La natura dell’ambiente politico sta cambiando. Le sfide sociali rafforzano la sfiducia nel
governo e nelle sue risposte. Movimenti sociali e politici mettono in discussione la
legittimità dello Stato.
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Fonte: riadattamento del testo di Pollitt61
61 Pollit, Christopher, Future Trends in European Public Administration and Management: An outside-in Perspective, COCOPS, 2014.