Scheda sintetica di ricognizione di p/p determinati piani e programmi sull’am iente; - Direttiva...

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1 Allegato 1 Scheda istruttoria del percorso di VAS per il Programma di Sviluppo Turistico “Varese – Land of Tourism” 2012-2014 INDICE 1. INFORMAZIONI GENERALI pag. 3 1.0 PREMESSA 1.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.2 LOCALIZZAZIONE 2. ASPETTI PROCEDURALI pag. 4 2.1 AVVIO DEL PROCEDIMENTO 2.1.1 Atto di avvio del procedimento 2.1.2 Soggetti coinvolti 2.2 MESSA A DISPOSIZIONE DELL’INFORMAZIONE 2.2.1 Documento di orientamento iniziale della VAS (Rapporto preliminare/scoping) 2.2.2 Proposta di PST, Rapporto ambientale e Sintesi non tecnica 2.3 CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE 2.3.1 Incontro informativo 2.3.2 Prima conferenza di valutazione 2.3.3 Seconda conferenza di valutazione 2.3.4 Partecipazione del pubblico 3. PRINCIPALI CONTENUTI DEL PST pag. 9 3.1 CONTENUTI PRINCIPALI 3.1.1 Elaborati del PST 3.1.2 Finalità e/o obiettivi principali del PST 3.1.3 Descrizione sintetica 4. PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE pag. 13 4.1 CONTENUTI PRINCIPALI 4.1.1 Indice del Rapporto Ambientale 4.1.2 Obiettivi di sostenibilità ambientale 4.1.3 Analisi del contesto 4.1.4 Scenari di riferimento 4.1.5 Individuazione di alternative di PST 4.1.6 Stima degli effetti 4.1.7 Misure di mitigazione e compensazione 4.1.8 Analisi di coerenza interna 4.1.9 Analisi di coerenza esterna

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Allegato 1 Scheda istruttoria del percorso di VAS

per il Programma di Sviluppo Turistico “Varese – Land of Tourism” 2012-2014

INDICE

1. INFORMAZIONI GENERALI pag. 3

1.0 PREMESSA

1.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

1.2 LOCALIZZAZIONE

2. ASPETTI PROCEDURALI pag. 4

2.1 AVVIO DEL PROCEDIMENTO

2.1.1 Atto di avvio del procedimento

2.1.2 Soggetti coinvolti

2.2 MESSA A DISPOSIZIONE DELL’INFORMAZIONE

2.2.1 Documento di orientamento iniziale della VAS (Rapporto preliminare/scoping)

2.2.2 Proposta di PST, Rapporto ambientale e Sintesi non tecnica

2.3 CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE

2.3.1 Incontro informativo

2.3.2 Prima conferenza di valutazione

2.3.3 Seconda conferenza di valutazione

2.3.4 Partecipazione del pubblico

3. PRINCIPALI CONTENUTI DEL PST pag. 9

3.1 CONTENUTI PRINCIPALI

3.1.1 Elaborati del PST

3.1.2 Finalità e/o obiettivi principali del PST

3.1.3 Descrizione sintetica

4. PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE pag. 13

4.1 CONTENUTI PRINCIPALI

4.1.1 Indice del Rapporto Ambientale

4.1.2 Obiettivi di sostenibilità ambientale

4.1.3 Analisi del contesto

4.1.4 Scenari di riferimento

4.1.5 Individuazione di alternative di PST

4.1.6 Stima degli effetti

4.1.7 Misure di mitigazione e compensazione

4.1.8 Analisi di coerenza interna

4.1.9 Analisi di coerenza esterna

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4.2 VALUTAZIONE DI INCIDENZA

4.2.1 Interferenza con i Siti Rete Natura 2000 (SIC e ZPS)

4.3 MONITORAGGIO

4.3.1 Sistema di monitoraggio

5. LA VALUTAZIONE AMBIENTALE DEL PIANO pag. 23

5.1 IL NUCLEO TECNICO REGIONALE VAS

5.2 CONSIDERAZIONI IN MERITO AI FATTORI AMBIENTALI INTERFERITI

5.3 CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLE AZIONI DI PIANO

5.4 CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLE OSSERVAZIONI ED AI CONTRIBUTI PERVENUTI

5.5 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

5.5.1 Punti di attenzione

5.5.2 Prescrizioni

5.5.3 Mitigazioni/Compensazioni

5.5.4 Monitoraggio

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1. INFORMAZIONI GENERALI

1.0 PREMESSA La Provincia di Varese, con Deliberazione della Giunta provinciale n. 447 del 20/10/09, ha avviato il procedimento di aggiornamento del sistema turistico “Varese Land of Tourism” e con successivo atto (Deliberazione della Giunta provinciale n. 413 del 14/09/10) è stato attribuito all’Agenzia del Turismo il ruolo di coordinatore del Sistema Turistico e di soggetto proponente ai sensi della DCR 8/351 del 13/03/07. Il Programma di Sviluppo Turistico (PST), finalizzato al rinnovamento del Sistema Turistico provinciale “Varese Land of Tourism” e all’individuazione di rinnovate strategie per il rilancio del territorio, è uno strumento previsto dalla normativa nazionale, recepita ed integrata a livello regionale.

Ai sensi della d.G.R. 8/5255/2007 il PST è impostato su un arco temporale triennale (2012-2014). Il PST è soggetto al procedimento di valutazione ambientale - VAS, come previsto dalla DGR n. 9/761 del 10/11/10 (allegato 1i) e dalla DGR n. 8/5255 del 02/08/07. 1.1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Per il PST:

- Legge regionale 16 luglio 2007, n. 15 “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo”;

- Deliberazione di Giunta Regionale n. 8/3860 del 20 dicembre 2006 "Aggiornamento delle linee di indirizzo per i sistemi turistici e modalità di valutazione della coerenza con gli indirizzi della programmazione regionale (art. 3 della l.r. 2004, n. 8 Norme per il turismo in Lombardia)";

- Deliberazione di Giunta Regionale n. 8/5255 del 2 agosto 2007 "Modalità per l'aggiornamento e la presentazione dei Programmi di Sviluppo Turistico per la valutazione e l'attribuzione del riconoscimento dei Sistemi Turistici (art. 4 l.r. n. 15/2007 Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo)”;

Per la VAS:

- Direttiva 2001/42/CE, del Parlamento Europeo e del Consiglio, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente;

- Direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale;

- Direttiva 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 maggio 2003 che prevede la partecipazione del pubblico nell'elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale e modifica direttive del Consiglio 85/337/CEE e 96/61/CE relativamente alla partecipazione del pubblico e all'accesso alla giustizia;

- Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante “Norme in materia ambientale”, e ss.mm.ii.;

- Legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 “Legge per il governo del territorio”, articolo 4 che introduce la valutazione ambientale dei piani (VAS) dando attuazione alla Direttiva 2001/42/CE;

- Deliberazione del Consiglio regionale 13 marzo 2007, n. 8/351 “Indirizzi generali per la Valutazione Ambientale di piani e programmi”;

- Deliberazione di Giunta regionale 10 novembre 2010, n. 9/761 - “Determinazione della procedura di Valutazione ambientale di piani e programmi – VAS (art. 4, l.r. n. 12/2005; d.c.r. n. 351/2007) – Recepimento delle disposizioni di cui al d.lgs. 29 giugno 2010, n. 128, con modifica ed integrazione delle dd.g.r. 27 dicembre 2008, n. 8/6420 e 30 dicembre 2009, n. 8/10971” (Allegato 1i – Modello metodologico procedurale e organizzativo della valutazione ambientale di piani e programmi – VAS – Programma di sviluppo turistico);

Per la Valutazione di Incidenza:

- Direttiva 92/43/CEE del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;

- DPR 8 settembre 1997, n. 357 "Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali nonché della flora e della fauna selvatiche" e s.m.i.;

- Legge regionale 30 novembre 1983, n.86 "Piano generale delle aree regionali protette. Norme per

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l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale" e s.m.i. (art. 25 bis);

- Deliberazione di Giunta regionale 8 agosto 2003, n. 7/14106 “Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l'applicazione della valutazione d'incidenza” e s.m.i.

1.2 LOCALIZZAZIONE La proposta di PST riguarda il territorio della Provincia di Varese, costituito da 141 Comuni (dei quali 135 aderenti e 6 coinvolti dalle ricadute degli interventi).

2. ASPETTI PROCEDURALI 2.1 AVVIO DEL PROCEDIMENTO

2.1.1 Atto di avvio del procedimento

L’Agenzia del Turismo della provincia di Varese, in qualità di proponente, avvia il procedimento di redazione del PST e la relativa VAS dandone avviso in data 05/10/2011 (prot. n. 114), pubblicato sul sito web SIVAS, sul sito web della DG Commercio, Turismo e Servizi, sul sito dell’Agenzia del Turismo www.vareselandoftourism.it, sul sito della Provincia www.provincia.va.it

2.1.2 Soggetti coinvolti

Proponente Agenzia del Turismo della Provincia di Varese (deliberazione di giunta provinciale n. 413 del 14/09/2010)

Autorità procedente Regione Lombardia - DG Commercio, Turismo e Servizi – Struttura Sistemi Turistici e Imprese

Autorità competente per la VAS Regione Lombardia – DG Territorio e Urbanistica – Struttura Strumenti per la Pianificazione

Autorità competente per la VIC Regione Lombardia – DG Sistemi Verdi e Paesaggio – Struttura Valorizzazione delle Aree Protette e Biodiversità Soggetti interessati

L’Agenzia del Turismo della provincia di Varese, in qualità di proponente, sentite l’Autorità Procedente e l’Autorità competente per la VAS, con nota prot. n. 128 dell’11/11/2011 ha individuato i seguenti soggetti da coinvolgere nel processo di VAS e ha individuato le modalità di informazione e partecipazione del pubblico, nonché di diffusione e pubblicizzazione delle informazioni. Soggetti competenti in materia ambientale ARPA – Dipartimento Provinciale di Varese ASL – Direzione Generale di Varese Enti gestori delle aree regionali protette:

- Consorzio Parco Regionale Campo dei Fiori - Consorzio Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate - Consorzio Parco Regionale della Valle del Ticino - Provincia di Varese – ente gestore delle Riserve Naturali “Palude Brabbia e “Lago di Biandronno” - Comune di Ranco - ente gestore del Monumento naturale “Sasso Cavallaccio” - Comune di Castiglione Olona - ente gestore del Monumento naturale “Gonfolite e Forre dell’Olona”

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia - Milano Autorità Competente in materia di SIC e ZPS, Regione Lombardia - Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio

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Enti territoriali interessati Regione Lombardia - Milano Regione Lombardia – Sede Territoriale di Varese Comuni Provincia di Varese Comunità Montane della provincia di Varese Altri soggetti interessati Autorità Competente in materia di VIA, Regione Lombardia - Direzione Generale Ambiente Energia e Reti – Valutazione di Impatto Ambientale Camera di Commercio di Varese Prefettura di Varese ERSAF - Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste Autorità di Bacino del Fiume Po Consorzio Parco Alto Milanese- Busto Arsizio Parco della Valle del Lanza – Comune di Malnate Parco I° Maggio – Comune di Malnate Consorzio Parco del Lura – Cadolago (CO) Fontanile di San Giacomo – Comune di Gerenzano Bosco del Rugareto – Comune di Cislago Cislago Parco Medio Olona – Comune di Fagnano Olona Parco Rile Tenore Olona – Comune di Castiglione Olona Parco del Golfo della Quassa – Ranco Contesto transfrontaliero Svizzera – Canton Ticino Regione Piemonte Provincia di Milano Provincia di Como Provincia di Monza - Brianza Provincia Verbano Cusio Ossola Provincia di Novara Regio Insubrica – Comunità di Lavoro – Balerna, CH Pubblico e settori del pubblico interessati Associazioni di categoria - Organizzazioni che promuovono la protezione dell’ambiente - Fondazioni Cooperative Associazione Artigiani della provincia di Varese – Confartigianato Federalberghi Varese API – CONFAPI – Associazione Piccole e Medie Industrie – Varese CNA – Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa – Varese Confagricoltura – Unione Provinciale Agricoltori – Varese UNIASCOM – Confcommercio provincia di Varese Federazione Coldiretti Varese Confturismo – Varese Confesercenti Varese FIPE – Federazione Italiana Pubblici Esercizi – Varese Associazione Albergatori – Varese Associazione Terranostra – Varese ACAI – Associazione Cristiana Artigiani Italiani – Varese Associazione Commercianti – Varese UNIVA – Unione Industriali della provincia di Varese – Varese Associazione Costruttori Edili – Varese ANAV – Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori – Varese

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Confcooperative – Varese Lega Regionale Cooperative e Mutue della Lombardia – Milano Fondazione Cariplo - Milano Fondazione Lombardia per l’Ambiente – Milano Varese Europea – Varese Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI) – Varese Legambiente – Varese Lega Italiana Protezione Uccelli – Varese WWF - Gallarate Italia Nostra, Varese FIAB – Ciclocittà – Varese Federazione Italiana Golf – delegazione provinciale – Varese Federazione Italiana Canottaggio – Comitato provinciale Varese Federazione Ciclistica Italiana – C.P. Varese Fondazione Museo Maga – Gallarate Varese Convention & Visitors Bureau – Varese Il Colibrì sas– Sesto Calende Associazione “Pro Arcumeggia” – Casalzuigno Anffas Ticino Onlus – Somma Lombardo Cooperativa Sociale La Corte arl - Varese Associazione Controluce Onlus - Comerio Amici della Terra – Varese Agenda 21 – Cadrezzate Associazione Allevatori provincia di Varese, Castronno Associazione Auto Storiche – Varese Soggetti Privati Angleria Tours – Sesto Calende La Vecchia Pesa snc - Luino TES srl – Gazzada Schianno Aletti Montano & Co. Family Office srl – Varese Azienda Agricola Francesco Aletti Montano, Varese Monterosa srl - Varese F.lli Longhi sas - Casalzuigno SS&C srl Marketing e Comunicazione - Varese Mauca Film srl - Varese Aeroporto Adele Orsi – Calcinate del Pesce Sciovie Forcora srl – Casale Litta Binda Valentino e Mason Mario, Viggiù Fattoria sostenibile “Il Mulino di Gin” di Romina Ripa - Azzio Macchione srl - Varese Oliati Laura - Viggiù Caf Art.ser srl, Varese Gruppi di Azione Locale GAL Valli del Luinese – Luino GAL dei Laghi e della Montagna – Cassano Valcuvia Strade del vino e dei Sapori Strada dei Sapori delle Valli Varesine – Luino Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative CGIL Varese – Confederazione Generale Italiana Lavoratori CISL Varese - Confederazione Italiana Sindacato Lavoratori UIL Varese – Unione Italiana Lavoratori UGL Varese – Unione Generale del Lavoro Università Università degli Studi dell’Insubria – Varese

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LIUC – Università Carlo Cattaneo – Castellanza 2.2 MESSA A DISPOSIZIONE DELL’INFORMAZIONE

2.2.1 Documento di orientamento iniziale della VAS (Documento di scoping)

Data di pubblicazione In data 01/12/2011 è stato pubblicato sui siti web istituzionali il documento di scoping, contenente lo schema del percorso metodologico procedurale definito, gli obiettivi di sostenibilità del PST, l’ambito di influenza del PST con le possibili interferenze con i siti Rete Natura 2000, la portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale. Il Proponente ha dato avviso della pubblicazione tramite nota prot. n. 138 del 01/12/2011. Termine per la presentazione delle osservazioni Il Proponente ha fissato il termine per la presentazione dei contributi al 09/01/2012, poi prorogato al 31/01/2012 con nota prot. n. 9 del 19/01/12. Indirizzi web dove è possibile reperire il documento sito web dell’Autorità procedente – D.G. Commercio, Tursimo e Servizi

http://www.commercio.regione.lombardia.it nella sezione Turismo/Sistemi turistici/VAS in corso sito web dell’Autorità competente per la VAS – D.G. Territorio e Urbanistica

www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas sito web della Provincia di Varese – area tematica Turismo

http://www.provincia.va.it/code/30823/Programma-di-Sviluppo-Turistico-“Varese-Land-of-Tourism” Valutazione-ambientale-(VAS)

sito web dell’Agenzia del turismo http://www.vareselandoftourism.it/?lang=it&macro=0138&argomento=0456&PAG=prima-documentazione

2.2.2 Proposta di PST, Rapporto ambientale e Sintesi non tecnica

Data di pubblicazione In data 03/04/2012 sono stati pubblicati sui siti web istituzionali gli elaborati di proposta di PST, il Rapporto Ambientale e la Sintesi non tecnica, lo Studio di Incidenza. Il Proponente ha comunicato ai soggetti interessati la messa a disposizione tramite note Prot. n. 44, n.45, n.46 del 03/04/2012. Termine per la presentazione delle osservazioni Il termine di 60 giorni dalla messa a disposizione per la presentazione delle osservazioni e dei pareri scadeva in data 02/06/2012. Indirizzi web dove è possibile reperire il documento sito web dell’Autorità procedente – D.G. Commercio, Tursimo e Servizi

http://www.commercio.regione.lombardia.it nella sezione Turismo/Sistemi turistici/VAS in corso sito web dell’Autorità competente per la VAS – D.G. Territorio e Urbanistica

www.cartografia.regione.lombardia.it/sivas sito web della Provincia di Varese – area tematica Turismo

http://www.provincia.va.it/code/30823/Programma-di-Sviluppo-Turistico-“Varese-Land-of-Tourism” Valutazione-ambientale-(VAS)

sito web dell’Agenzia del turismo http://www.vareselandoftourism.it/?lang=it&macro=0138&argomento=0456&PAG=prima-documentazione

2.3 CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE

2.3.1 Incontro informativo

Data e luogo della seduta In data 06/12/2011 si è svolta presso la sala convegni della Provincia di Varese, piazza Libertà 1, una prima riunione illustrativa e di presentazione del documento di scoping, convocata dal Proponente con nota prot. n. 139 del 01/12/2011. Verbale della seduta

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Oggetto dell’incontro informativo è stata la presentazione del documento di scoping, il cui verbale è scaricabile dal sito web SIVAS.

2.3.2 Prima conferenza di valutazione

Data e luogo della seduta In data 18/01/2012 si è svolta la prima conferenza di valutazione VAS presso la sala convegni della Provincia di Varese, piazza Libertà 1, convocata dal Proponente con note prot. n. 154 e n. 155 del 29/12/2011. Verbale della seduta Scopo della prima conferenza di valutazione è stata l’acquisizione di elementi informativi ed osservazioni utili alla redazione del Rapporto Ambientale. Il verbale della seduta è consultabile sul sito web SIVAS. Pareri, contributi e osservazioni pervenuti nel periodo di consultazione e relative risposte In seguito alla pubblicazione del documento di scoping sono pervenuti 10 contributi da parte di 8 soggetti interessati, ai quali è stata data risposta nel Rapporto Ambientale (par. 0.1). Di seguito sono riportati i soggetti e la sintesi dei contributi pervenuti, con le relative risposte e considerazioni. ENTI TERRITORIALMENTE INTERESSATI Comune di Jerago con Orago: ha espresso parere favorevole in merito al documento di scoping. Comune di Varese: ha presentato due contributi. Nel primo ha fatto delle segnalazioni inerenti due progetti presentati, riguardo alla loro appartenenza ai PdA. Queste considerazioni hanno portato a modificare il progetto 256 che ora ha come PdA principale il piano d'azione "Varese terra d’arte e di cultura: valorizzare le espressioni artistico‐culturali del territorio nel territorio stesso (VTA)." Nel secondo contributo, ha comunicato la presenza di un servizio di bike sharing già attivato nel Comune di Varese, del quale il Parco Campo dei Fiori dovrà tener conto nella realizzazione dell'intervento n. 165 "Godersi il parco in bicicletta". Comune di Albizzate: ha presentato un progetto che è stato valutato e inserito nel portafoglio interventi del PST. Il progetto inserito è il n. 333 "Percorso ciclopedonale di interconnesione dei parchi della Valle del Ticino e della Pineta di Tradate". PUBBLICO INTERESSATO Gruppo Insubrico di Ornitologia Onlus ‐ Clivio: con una prima comunicazione, ha richiesto di essere invitato al procedimento VAS, e poi ha presentato delle valutazioni specifiche su trentuno progetti presenti nell'Allegato A del documento di scoping. LIPU–Varese: ha espresso alcune critiche e perplessità sulla strategia, sugli obiettivi e sulla sostenibilità economica del PST, ha fatto delle valutazioni su sessantotto progetti presenti nell'Allegato A del documento di scoping. Amici della Terra – Varese: ha espresso alcune critiche sulla strategia e sulla tempistica del PST. Coldiretti, Confagricoltura e Copagri Varese: ha fatto delle considerazioni sul ruolo dell'agricoltura e ha rilevato la necessità che gli venga riconosciuto un ruolo più rilevante nel PST. Queste considerazioni sono state valutate e affrontate all'interno del Documento Strategico e hanno portato all'inserimento del progetto n. 334 "Agrimuseo Fattorie Visconti". Associazione Varese Europea: ha espresso alcune critiche sulla strategia e sulla tempistica del PST, e ha suggerito sette progetti/temi per il PST. Dall'analisi delle proposte effettuate in sede di documento strategico è emerso che il programma di sviluppo turistico contiene già dei progetti che raggiungono gli stessi obiettivi che si propongono con questo contributo. In generale, rispetto ai contributi che hanno sollevato rilievi in merito alla coerenza e alla robustezza della strategia, ai suoi obiettivi e al tema della sostenibilità economica, è stata condotta un’attenta valutazione che ha consentito una miglior specificazione del percorso logico e di progettazione e una maggiore efficacia del programma e di cui si dà traccia all'interno del Documento Strategico del PST. Per quanto riguarda i contributi riguardanti i progetti inseriti nell’allegato A del Documento di Scoping, sono stati valutati e considerati sia nella stesura del rapporto ambientale (per i contenuti attinenti la VAS) sia nella stesura del documento strategico (per quanto attiene la scelta di inserimento dei progetti nel portafoglio del piano).

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Restando sui contributi attinenti la VAS, sono stati trattati in parte nelle schede di valutazione delle tipologie di intervento (Allegato 1 del Rapporto Ambientale), in parte nello studio d'incidenza. In alcuni casi, degli interventi sono stati eliminati dal portafoglio del PST.

2.3.3 Seconda conferenza di valutazione Data e luogo della seduta In data 07/06/2012 si è svolta la seconda conferenza di valutazione VAS presso la sala convegni della Provincia di Varese, piazza Libertà 1, convocata dal Proponente con note Prot. n. 44, n. 45, n. 46 del 03/04/2012. Verbale della seduta Sono stati illustrati i contenuti della proposta di PST e del Rapporto Ambientale e si è reso conto delle osservazioni pervenute, dando spazio alla segnalazione di ulteriori contributi e osservazioni. Il verbale è consultabile sul sito web SIVAS. Pareri, contributi e osservazioni pervenuti nel periodo di consultazione A seguito della pubblicazione del Rapporto Ambientale sono pervenuti cinque contributi inviati dai seguenti soggetti:

Gruppo Insubrico di Ornitologia Onlus – Clivio (Prot. O1.2012.0004285 del 15/05/2012);

ARPA – Dipartimento Varese (Prot. O1.2012.0004944 del 04/06/2012);

Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione regionale Milano (Prot. O1.2012.0004966 del 05/06/2012) ;

ASL – Varese (Prot. Provincia di Varese n. 0051021 del 07/06/2012);

Amici della Terra – Varese (Prot. Provincia di Varese n. 0051257 del 08/06/2012). Risposte alle principali osservazioni pervenute La sintesi delle osservazioni pervenute e le relative controdeduzioni sono contenute nell’allegato 2 – Esame delle osservazioni e controdeduzioni.

2.3.4 Partecipazione del pubblico Sono stati previsti due forum aperti al pubblico interessato, contestualmente alle due conferenze di valutazione (18/01/2012 e 07/06/2012). Contributi e osservazioni pervenute nel periodo di consultazione e relative risposte Vedere i paragrafi 2.3.2 Prima conferenza di valutazione e 2.3.3 Seconda conferenza di valutazione.

3. PRINCIPALI CONTENUTI DEL PST 3.1 CONTENUTI PRINCIPALI

3.1.1 Elaborati del PST Sono stati redatti i seguenti elaborati, consultabili sui siti web istituzionali citati ai punti precedenti, tra cui il SIVAS: Proposta di Programma di Sviluppo Turistico

Documento strategico Allegato 1 - Portafoglio interventi Allegato 2 – Schede interventi Allegato 3 – Quadro di sintesi

Studio di Incidenza Relazione Tavola 1

Valutazione Ambientale Strategica Rapporto Ambientale Allegato 1 – Schede di valutazione Sintesi non tecnica Tavola 1 “Ripartizione per Piani di Azione” Tavola 2 “Relazioni con emergenze ambientali”

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3.1.2 Finalità e/o obiettivi principali del PST Il PST si basa sulla strategia TS-CAB che fa leva sull’interazione fra due componenti: un turismo sostenibile (TS) che valorizzi le vocazioni territoriali (cultura, ambiente, business - CAB). Gli obiettivi strategici e generali del PST sono così relazionati:

OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI GENERALI

Individuare e implementare un “filo conduttore” (coerente con i principi del turismo sostenibile), un fattore collante che connoti e identifichi “a prima vista” le identità e le vocazioni del territorio, favorendone la fruibilità complessiva

Accrescere e sviluppare il grado di attrattività del territorio anche tramite l’emersione e la valorizzazione di vocazioni e asset attrattivi di elevata qualità ma ad oggi poco intensamente conosciuti e fruiti

Dare impulso alla mobilità sostenibile a medio‐corto raggio e alla infrastrutturazione “leggera” (a vantaggio dei turisti, dei residenti e del territorio tutto) e migliorare l’accessibilità al territorio sia nel suo complesso sia rispetto ai singoli asset o elementi specifici dell’offerta turistica

Rendere organiche le svariate offerte turistiche per sfruttare economie di scala senza rinunciare a quelle di scopo

Rafforzare il peso della “destinazione turistica Varese” sui mercati turistici nazionali e internazionali, nel pieno rispetto dei vincoli “naturali” e infrastrutturali alla capacità di accoglienza

Operare una saldatura tra turismi diversi Favorire la saldatura tra: (a) (demand side) turismo business e turismo leisure e rafforzare la capacità di attrazione verso i segmenti di domanda “orientati” (b) (geography) territori nord e sud e territori est e ovest della Provincia e (c) (supply side) offerta turistica tradizionale e “offerta di turismi ibridi”, nonchè accentuare la diversificazione delle proposte nella direzione delle contaminazioni e delle filiere integrate. Consolidare e sviluppare le intersezioni tra turismo e altre attività produttive.

Delineare un brand coerente coi principi del turismo sostenibile e ben identificabile

Potenziare la qualità ambientale e la tutela del territorio e promuovere la diffusione (tra turisti e residenti) della cultura della sostenibilità e l’adozione di conoscenze e metodiche coerenti con i principi del rispetto ambientale

Riportare al centro i concetti di territorio e territorialità (interazione tra uomo e territorio)

Dare impulso alla mobilità sostenibile a medio‐corto raggio e alla infrastrutturazione “leggera” (a vantaggio dei turisti, dei residenti e del territorio tutto) e migliorare l’accessibilità al territorio sia nel suo complesso sia rispetto ai singoli asset o elementi specifici dell’offerta turistica

3.1.3 Descrizione sintetica Inquadramento territoriale di massima Il PST riguarda tutto il territorio della Provincia di Varese. Descrizione delle principali azioni di Piano Il PST si articola nei seguenti Piani d’Azione (PdA) e sottopiani: PdA 1. Il turismo sportivo outdoor a contatto con natura e ambiente (TS)

Il cicloturismo come fil rouge tra natura, arte e cultura (TS.1)

Gli altri sport (TS.2)

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Il PdA 1 è dedicato a quelle forme di turismo sportivo la cui pratica, sia a livello amatoriale, sia a livello (semi)professionale comporta una fruizione rispettosa del territorio e dell’ambiente naturale. Esso prevede una serie di interventi infrastrutturali, strutturali e promozionali finalizzati a una fruizione corretta e rispettosa del territorio mediante la pratica di discipline sportive che si sviluppano in contesti/impianti outdoor e possibilmente “liberi” (ossia non necessariamente in impianti gestiti), il cicloturismo, la vela, il canottaggio, il golf, il deltaplano, l’ippica, il trekking e molti altri. L’obiettivo è connotare in senso fortemente ambientale e territoriale la pratica sportiva, favorendo mediante essa una migliore conoscenza del territorio, una sua fruizione dolce e rispettosa e una diffusione dei valori dello sport e della natura.

PdA 2. Varese terra d’arte e di cultura: valorizzare le espressioni artistico-culturali del territorio nel territorio stesso (VTA)

Arte e spiritualità (VTA.1)

Testimonianze artistiche e culturali in un rapporto simbiotico con la natura (VTA.2)

Arte e salute (VTA.3)

Cultura, design e ingegno (VTA.4) Il PdA 2 è dedicato alla valorizzazione del significativo patrimonio di eccellenze artistico‐culturali del territorio con una attenzione particolare agli artisti, alle correnti, ai fenomeni, ai manufatti, alle espressioni di creatività che siano per lo più espressione della tradizione autoctona e della storia culturale della provincia di Varese, coerentemente con i principi del turismo sostenibile che invitano alla valorizzazione delle culture locali. Inoltre, nell’ottica di intercettare nuovi segmenti di domanda turistica mediante la proposta di turismi ibridi, larga parte delle progettualità incluse in questo PdA intende combinare organicamente arte e cultura con altri asset turistici territoriali. Ne è chiara espressione l’articolazione del PdA nei quattro sotto Programmi che lo costituiscono.

PdA 3. L'acqua: quadro e cornice per i turismi sostenibili (AT)

Il Lago Maggiore (AT.LM)

Il Lago di Varese e gli altri laghi minori (AT.LV)

Il Ticino e le altre vie d’acqua (AT.VDA) Il PdA 3 elegge a proprio tema centrale l’acqua, ossia l’elemento naturale che in assoluto più identifica il territorio rispetto a qualunque altro territorio regionale. L’obiettivo è proporre un’offerta turistica che trova nell’acqua non solo una semplice cornice paesaggistica di fascino, o il luogo adatto a una fruizione turistica tradizionale (ad esempio il turismo vacanziero di lago), ma un elemento essenziale per lo sviluppo e la crescita delle “civiltà” antiche e moderne che nel territorio hanno trovato la loro casa. Al contempo l’offerta turistica qui sviluppata intorno al tema dell’acqua prevede il rispetto di questo elemento naturale come fattore la cui corruzione pregiudica qualunque forma di preservazione sostenibile del territorio. La tutela e la valorizzazione turistica protetta e armonica dei contesti ambientali circostanti i corsi e i bacini d’acqua costituiscono infatti un aspetto imprescindibile per qualunque programma di sviluppo del turismo sostenibile ed anche alcuni dei temi “eletti” nell’ambito della programmazione comunitaria in vista dell’expo 2015.

PdA 4. Sostenibilità, turismo d’affari e turismo commerciale: non solo congressi (TAC)

Il turismo congressuale “total green” (TAC.1)

Il turismo commerciale finalizzato alla valorizzazione, alla promozione e eventualmente alla commercializzazione di prodotti che appartengono alla tradizione manifatturiera (quasi) esclusiva e connotante del territorio (TAC.2)

Agriturismo e turismo enogastronomico (TAC.3) Il PdA 4 è focalizzato su uno dei motori storici della decennale crescita turistica provinciale, ossia il circuito degli affari nelle sue varie declinazioni, tutte reinterpretate secondo i parametri della sostenibilità ambientale, culturale ed economica. Esso risponde a una doppia rilevanza perché rappresenta l’ambito nel quale sviluppare attività che consentono di perseguire due obiettivi strategici: operare la saldatura tra turismo e altre attività produttive e favorire il superamento della rigida separatezza (e a volte contrapposizione) tra turismo business e turismo leisure. Ovviamente l’azione di consolidamento e di sviluppo riguarda solo quelle particolari forme di turismo d’affari che risultano compatibili con il concetto di sostenibilità, ossia attività (come il congressuale green) rielaborate e plasmate secondo criteri di responsabilità ambientale, oppure orientate a valorizzare

12

espressioni autentiche della cultura locale (artigianato, shopping e prodotti di enogastronomia locale).

PdA 5. Andar per “teatri” naturali: boschi, montagne e aree protette (BM) Il PdA 5 enfatizza il ruolo chiave del patrimonio di “natura e ambiente” che, stando alle analisi di Regione Lombardia, costituisce uno degli asset più appetibili nel territorio di Varese. Esistono senza dubbio sul territorio provinciale patrimoni ambientali e naturali di straordinaria rilevanza e preziosità, ma ciò che ancor più rende unico il contesto varesotto è l’enorme varietà di scenari e ambientazioni che mix diversi di questi “gioielli” naturali producono sul territorio. La combinazione ogni volta originale di specchi e vie d’acqua, aree boscose e parchi protetti, colline e montagne ora più dolci, ora più impervie, brughiere e spazi a prato produce “teatri” naturali che, oltre a costituire scenografie di estrema suggestione e fascino, possono rappresentare il contesto ottimale per forme di turismo fortemente orientate al prodotto “natura”. Tra queste scenografie, quelle che esibiscono una vocazione turistica prevalente molto connotata sono state inserite (e così anche gli interventi che le coinvolgono) secondo un ovvio criterio di coerenza in altri PdA; altre, che per ampiezza, flessibilità di utilizzo, multivocazionalità, possono essere meta di diversi segmenti di domanda turistica e con finalità ogni volta differenti, hanno suggerito la progettazione di questo PdA “dedicato” che si rivolge a quelle forme di fruizione del territorio che pongono la componente ambientale tout court al centro dell’attenzione, a prescindere dalle attività specifiche che nell’ambiente vengono sviluppate.

PdA 6. Mobilita' sostenibile e intermodalita': muoversi sul territorio in modo pulito e integrato (MS) Il PdA 6 è dedicato alla implementazione di interventi dedicati allo sviluppo della mobilità sostenibile e della infrastrutturazione leggera, come condizioni necessarie per mettere il turista nelle condizioni di muoversi capillarmente sul territorio senza provocare diseconomie e fenomeni di congestione e nel pieno rispetto dell’ambiente, della qualità e dei ritmi di vita dei residenti. In misura coerente con le capacità di “assorbimento” del territorio, si intende potenziare i collegamenti tra alcune realtà turistiche di grande pregio e attrattività (specialmente lungo i laghi) e quelli tra esse e le principali porte di accesso al territorio (aeroporto e stazioni ferroviarie), mediante sistemi di connessione e vettori che godano di tre caratteristiche fondamentali: (a) bassa (o nulla) emissione di sostanze inquinanti, (B) efficiente utilizzo delle risorse energetiche e (c) capacità di alleggerire e decongestionare la rete viaria interna, offrendo anche ai residenti reti di mobilità alternative.

PdA 7. Diventare accessibile per essere sostenibile (AS) Ciò che differenzia il PdA 7 dagli altri, attribuendogli dignità autonoma, è la tipologia di target turistico, ossia l’attenzione alle categorie comunemente indicate come deboli, in assoluta coerenza con uno dei pilastri fondanti dell’idea stessa di turismo responsabile e sostenibile, ossia quello della sostenibilità socio‐culturale. Le azioni qui progettate puntano ad agevolare la fruizione turistica del territorio da parte di soggetti svantaggiati, mediante la rimozione delle barriere fisiche e di ogni altro elemento discriminante. Anziani, famiglie con bambini, disabili, persone con difficoltà di salute e altre categorie rientrano tra i target di questo PdA.

PdA 8. Diffondere la cultura della sostenibilità e promuovere il territorio in senso sostenibile (CSPR) Il PdA 8 assolve due funzioni. Da un lato contiene azioni mirate alla diffusione dei principi di sostenibilità nei confronti di turisti, operatori e anche residenti; in secondo luogo ospita una pletora di interventi dedicati alla promozione e alla comunicazione del territorio (sempre in senso sostenibile), sia attraverso eventi e manifestazioni, sia per mezzo di iniziative editoriali, giornalistiche, telematiche e di altro tipo. In questa sezione sono state fatte convogliare tutte le azioni aventi in qualche forma uno spiccato contenuto in termini di marketing.

Gli interventi programmati nella proposta di PST sono 299, così suddivisi tra i PdA:

Piani d’azione N° progetti

PdA 1. Il turismo sportivo outdoor a contatto con natura e ambiente (TS) 48

PdA 2. Varese terra d’arte e di cultura: valorizzare le espressioni artistico-culturali del territorio nel territorio stesso (VTA)

80

13

Piani d’azione N° progetti

PdA 3. L'acqua: quadro e cornice per i turismi sostenibili (AT) 50

PdA 4. Sostenibilità, turismo d’affari e turismo commerciale: non solo congressi (TAC) 21

PdA 5. Andar per “teatri” naturali: boschi, montagne e aree protette (BM) 44

PdA 6. Mobilita' sostenibile e intermodalita': muoversi sul territorio in modo pulito e integrato (MS)

7

PdA 7. Diventare accessibile per essere sostenibile (AS) 9

PdA 8. Diffondere la cultura della sostenibilità e promuovere il territorio in senso sostenibile (CSPR)

40

TOTALE 299

Effetti sulla pianificazione/programmazione territoriale Il PST, attraverso i Piani d’Azione, mette a sistema gli interventi e ne specifica le priorità di attuazione. La coerenza del PST con gli ambiti a vocazione e potenzialità turistica individuati dalla Giunta Regionale costituisce priorità nella selezione degli interventi a valere sulla normativa di settore (art. 3, comma 2 della L.R. 15/2007) per poter accedere alle fonti di finanziamento pubbliche.

4. PRINCIPALI CONTENUTI DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE

4.1 CONTENUTI PRINCIPALI

4.1.1 Indice del Rapporto Ambientale

0. Il programma di sviluppo turistico e la valutazione ambientale strategica 0.1. Contributi pervenuti in sede di scoping

1. Obiettivi e contenuti della proposta di PST 1.1. Il quadro di scenario: il turismo in provincia di Varese 1.2. Linee guida per programmare lo sviluppo turistico nel prossimo triennio 1.3. Dal precedente al rinnovato sistema turistico Varese Land of Tourism 1.4. Obiettivi di sostenibilità del PST 1.5. I Piani d’Azione in cui si articola il PST

2. Analisi della coerenza 2.2. Analisi della coerenza esterna

2.2.1 Il Piano Territoriale Regionale 2.2.2 L'accordo Quadro di Sviluppo Territoriale della Provincia di Varese 2.2.3 Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale

2.3. Analisi della coerenza interna 3. Quadro ambientale

3.1. Popolazione, struttura economica e produttiva 3.2. Acqua

3.2.1 Aspetti quantitativi ed utilizzo della risorsa idrica 3.2.2 Qualità dei corpi idrici 3.2.3 Raccolta e trattamento delle acque reflue

3.3. Agenti fisici (Inquinamento acustico, elettromagnetico e luminoso) 3.3.1 Pressioni derivanti dagli agenti fisici 3.3.2 Riduzione e contenimento degli agenti fisici

3.4. Aria 3.4.1 Qualità dell’aria e rete di monitoraggio 3.4.2 Emissioni in aria e relative fonti

3.5. Clima 3.5.1 Macroclima ed effetto serra 3.5.2 Microclima

3.6. Energia 3.6.1 Consumi energetici 3.6.2 Fonti energetiche rinnovabili

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3.7. Paesaggio e biodiversità 3.7.1 Consistenza e continuità degli ecosistemi 3.7.2 Biodiversità (Flora e fauna) 3.7.3 Tutela della natura

3.8. Rifiuti 3.8.1 Produzione di rifiuti 3.8.2 Raccolta dei rifiuti 3.8.3 Destino dei rifiuti

3.9. Suolo e sottosuolo 3.9.1 Stato del suolo 3.9.2 Pressioni sulla risorsa suolo 3.9.3 Risanamento ambientale

4. Valutazione della sostenibilità del PST 4.1. Ridefinizione degli obiettivi 4.2. Schede di valutazione delle tipologie di intervento 4.3. La matrice di valutazione 4.4. Gli interventi immateriali 4.5. Considerazioni conclusive

5. Il sistema degli indicatori di monitoraggio

4.1.2 Obiettivi di sostenibilità ambientale Il PST si basa sulla strategia TS-CAB legata al concetto di turismo sostenibile (TS) che valorizzi le vocazioni territoriali (Cultura Ambiente Business – CAB), facendo riferimento a: - i 3 pilastri del Turismo Responsabile (sostenibilità economica, sostenibilità socio-culturale, sostenibilità

ambientale) e le corrispondenti linee guida per la best practice definite durante la conferenza internazionale di Cape Town del 2002;

- i 12 obiettivi per raggiungere un turismo sostenibile definiti dall’UNEP (United Nations Environment Programme) e dal WTO (World Tourism Organization) 1. Fattibilità economica 2. Prosperità economica dei Paesi scelti come destinazione 3. Condizioni di lavoro eque e fair 4. Equità sociale 5. Soddisfazione del cliente 6. Controllo locale 7. Benessere delle comunità locali 8. Ricchezza culturale 9. Integrità 10. Biodiversità 11. Efficienza nell’impiego delle risorse 12. Incontaminazione dell’ambiente naturale

Sono stati definiti gli obiettivi per la valutazione del PST a partire dagli obiettivi generali e specifici di sostenibilità ambientale del PTCP della Provincia di Varese e sulla base di considerazioni emerse dallo studio del quadro ambientale e dalle indicazioni del documento strategico del PST. Gli obiettivi così ridefiniti sono:

- Contenere l'emissione in atmosfera in modo da limitare i livelli di esposizione della popolazione e/o della fauna

- Contenimento del consumo; evitare sovra sfruttamento e/o uso improprio - Mantenimento della qualità e della balneabilità delle acque - Riqualificazione di aree degradate - Contenimento impermeabilizzazione dei suoli - Contenimento consumo inerti - Limitare la pressione su a aree pregiate per biodiversità, unicità paesaggistica e storica - Aumento e riqualificazione degli spazi verdi di fruizione pubblica

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- Attuazione di interventi locali in materia di tutela e riqualificazione del paesaggio, di aree naturali e di aree urbane

- Miglioramento dei collegamenti tra le reti e la promozione di strategie di sviluppo territoriale integrato

- Miglioramento dell’equità nella distribuzione di risorse e servizi, per garantire alla collettività un accesso adeguato ai servizi e alle attrezzature turistiche

- Recupero della qualità storica e naturalistica delle aree urbane e rurali, attraverso la conservazione e lo sviluppo del patrimonio naturale e culturale

- Aumento del trasporto ambientalmente più sostenibile o moderazione del traffico nei centri abitati e nelle località turistiche

- Mantenere e valorizzare la vocazione agricola - Promozione di nuove imprese connesse alle pratiche agricole - Avvio di azioni positive mirate a conoscere e ridurre gli impatti ambientali del turismo, ad

aumentare l’innovazione ambientale nel settore, a promuovere l’offerta di turismo sostenibile - Contenere l'emissione sonora in modo da limitare i livelli di esposizione delle persone e della

fauna - Rispetto della normativa in materia di inquinamento luminoso - Contenimento e/o riduzione dei consumi Energetici - Uso di fonti rinnovabili - Contenimento della produzione di rifiuti e utilizzo della raccolta differenziata di RSU

Inoltre l'analisi di sostenibilità iniziale del PST si basa sul confronto tra gli obiettivi generali in esso contenuti con i dieci criteri di sviluppo sostenibile individuati dal Manuale per la valutazione ambientale redatto dalla Unione Europea:

1. Ridurre al minimo l’uso di risorse energetiche non rinnovabili; 2. Utilizzo delle risorse rinnovabili entro i limiti della capacità di rigenerazione; 3. Uso e gestione corretti, dal punto di vista ambientale, delle sostanze e dei rifiuti pericolosi/inquinanti; 4. Conservare e migliorare lo stato della fauna e flora selvatiche, degli habitat e dei paesaggi; 5. Conservare e migliorare la qualità dei suoli e delle risorse idriche; 6. Conservare e migliorare la qualità delle risorse storiche e culturali; 7. Conservare e migliorare la qualità dell’ambiente locale; 8. Protezione dell’atmosfera; 9. Sensibilizzare maggiormente alle problematiche ambientali, sviluppare l’istruzione e la formazione in campo ambientale; 10. Promuovere la partecipazione del pubblico alle decisioni che comportano uno sviluppo sostenibile.

4.1.3 Analisi del contesto

L’analisi del contesto contenuta nel Documento Strategico del PST descrive il quadro d’insieme territoriale in materia di: performance turistiche, sistema delle attrattività e delle potenzialità territoriali, caratteristiche dell’offerta turistica e del sistema di infrastrutturazione, percezione che il territorio ha della propria vocazione turistica, attitudini e profilazione della domanda turistica effettiva e potenziale. Nel rapporto ambientale viene definito il quadro ambientale che verte sui seguenti aspetti: popolazione, struttura economica e produttiva, acqua, agenti fisici (inquinamento acustico, elettromagnetico e luminoso), aria, clima, energia, paesaggio e biodiversità, rifiuti, suolo e sottosuolo. Principali potenzialità emerse Nel documento strategico del PST l’analisi SWOT evidenzia i punti di forza e le opportunità per il territorio legate al sistema turistico. PUNTI DI FORZA

Posizione geografica

Patrimonio di attrattività a valenza turistica: culturali, ambientali e sportive

Livello di infrastrutturazione logistica (aeroporto e rete ferroviaria)

Dotazione di infrastrutture ambientali

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Trend complessivamente positivo dei flussi turistici

Limitata stagionalità dei flussi

Vocazione internazionale

Alcuni prodotti turistici consolidati (congressuale, prodotto natura, turismo sanitario)

Offerta turistica diversificata

Offerta ricettiva di qualità

Parco strutture ricettive e congressuali adeguatamente dimensionato

Collaborazione pubblico-privato in materia di turismo

Estremo Dinamismo

Attitudine a intercettare una domanda profilata e con buona propensione alla spesa

Portafoglio di eccellenze produttive OPPORTUNITA’

Cooperazione/Competizione con Canton Ticino e sponda piemontese Lago Maggiore

Immagine turistica in progressivo consolidamento ma non ancora in forma di Brand

Eccellenze di spicco ancora non pienamente “sfruttate” (siti UNESCO, Parchi, circuito delle Ville Liberty, arte

contemporanea)

Eventi culturali e sportivi

Soggetti che si occupano di sviluppo turistico

Turismi ibridi

Principali criticità emerse Nel documento strategico del PST l’analisi SWOT evidenzia i punti di debolezza e i vincoli per il territorio legate al sistema turistico. PUNTI DI DEBOLEZZA

Alcune attrattività rimangono potenziali e non effettive

Polarizzazione e segmentazione territoriale della performance turistica e dei modelli di ricettività e accoglienza

Permanenza media del turista

Grado di sfruttamento/occupazione letti

Redditività strutture alberghiere

Infrastrutture viarie interne e di accesso

Identificabilità internazionale

Mancanza di un Brand fortemente connotato

Capacità storica di attrarre risorse economiche

Poca attenzione alla razionalizzazione della qualità e al contenimento dei prezzi

Poca attenzione ad alcuni prodotti turistici tradizionali (es. lago) VINCOLI

Cooperazione/Competizione con Canton Ticino e sponda piemontese Lago Maggiore

Immagine turistica in progressivo consolidamento ma non ancora in forma di Brand

Mobilità interna a corto/medio raggio

Cultura dell’accoglienza

Dotazione di risorse complessiva

4.1.4 Scenari di riferimento

Viene descritto un solo scenario di riferimento che delinea il quadro attuale d’insieme territoriale in materia di performance turistiche, sistema delle attrattività e delle potenzialità territoriali, caratteristiche dell’offerta turistica e del sistema di infrastrutturazione, percezione che il territorio ha della propria vocazione turistica, attitudini e profilazione della domanda turistica effettiva e potenziale.

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4.1.5 Individuazione di alternative di PST Non sono state individuate alternative di programma in quanto i Programmi di Sviluppo Turistico si configurano come la sistematizzazione di istanze proposte da un ampio partenariato. Non sono pertanto l’espressione di un “disegno o progetto” calato dall’alto, per il quale possono essere proposte alternative progettuali. Tuttavia, si ritiene che durante l’attuazione dei singoli interventi, dovranno essere perseguite le migliori tecniche disponibili in materia ambientale e di sviluppo sostenibile, in alternativa a quelle di tipo convenzionale, seguendo le indicazioni del dispositivo del presente atto.

4.1.6 Stima degli effetti

Vista la natura programmatoria del PST, l’elevato numero di progetti (299) e il livello di dettaglio e di progettazione operativa spesso molto generale, la valutazione ambientale si è focalizzata sulla sostenibilità ambientale dei piani d’azione e si è svolta secondo le seguenti fasi:

1. Confronto tra gli obiettivi generali del PST e i dieci criteri di sviluppo sostenibile individuati dal Manuale per la valutazione ambientale redatto dall'Unione Europea, dal quale si evince che i settori con il maggior numero di interazioni sono “modelli insediativi”, “turismo” e “ecosistemi e paesaggio”, mentre il settore con il minor numero di interazioni è “industria e commercio”.

2. Confronto tra obiettivi di sostenibilità proposti nella VAS del PTCP e i piani d'azione del PST. 3. Definizione degli obiettivi di sostenibilità del PST mediante revisione di quelli del PTCP e sulla base

delle considerazioni emerse dall'analisi del quadro ambientale. 4. Valutazione della sostenibilità delle singole tipologie progettuali (14 tipologie, esclusa 1

immateriale) sia in termini generali che specifiche per PdA, con contestuale evidenziazione di indicazioni puntuali riferite a singoli progetti (Allegato 1 al Rapporto Ambientale).

5. Costruzione della matrice di valutazione dei singoli PdA, articolata in funzione di quanto emerso al punto precedente, in cui sono rappresentate le relazioni tra l’insieme degli obiettivi di sostenibilità ambientale ed i piani d'azione declinati in macro categorie di intervento.

Inoltre tutti i progetti contenuti nel portafoglio interventi sono stati analizzati rispetto alla Valutazione d’Incidenza e alla VIA (11 interventi dovranno essere sottoposti a verifica di assoggettabilità a VIA). Anche per gli interventi immateriali sono stati considerati i possibili effetti indiretti, in particolare per quanto riguarda i progetti promozionali (eventi e materiale promozionale). La valutazione effettuata, in relazione al livello di dettaglio e di progettazione operativa della maggior parte degli interventi contenuti nel PST, ha fatto emergere una sostanziale sostenibilità del PST che però richiederà di essere riconfermata in sede di valutazione dei singoli interventi, in funzione della effettiva attenzione in sede progettuale a quanto segnalato sia dal Rapporto Ambientale che dallo Studio di incidenza. In particolare ha evidenziato che le criticità potenziali del programma risiedono principalmente nelle ricadute degli interventi sulle “risorse ambientali primarie”, con particolare riferimento ad alcune tipologie di intervento: “realizzazione aree di sosta e/o parcheggi”, “realizzazione/ampliamento aree portuali”, “realizzazione/riqualificazione impianti per sciare”.

4.1.7 Misure di mitigazione e compensazione

Nelle schede di valutazione delle tipologie di intervento previste dal PST (Allegato 1 al Rapporto Ambientale), per ogni tipologia sono sinteticamente e genericamente riportate le misure di mitigazione e/o compensazione dei possibili effetti negativi. Vi è anche una sezione con delle considerazioni specifiche effettuate su alcuni interventi ritenuti più rilevanti dal punto di vista ambientale.

TIPOLOGIA INTERVENTI NUMERO INTERVENTI

MISURE DI MITIGAZIONE E/O COMPENSAZIONE

Ampliamenti servizi culturali, promozionali e fruitivi

30 Prevedere un corretto inserimento ambientale e paesistico; Minimizzare il consumo di suolo; Lasciare il più possibile superfici permeabili; Utilizzare materiali desunti dalla ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili; Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

Creazione parco 7 Utilizzare materiali naturali desunti dall’architettura biologica e

18

TIPOLOGIA INTERVENTI NUMERO INTERVENTI

MISURE DI MITIGAZIONE E/O COMPENSAZIONE

tematico e/o naturalistico

dall’ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili; La progettazione dei percorsi e delle relative strutture di supporto non deve interessare aree sensibili dal punto di vista naturalistico, inoltre deve prevedere sistemi per impedire l'accesso a mezzi che compromettono lo stato ecosistemico delle aree (es. moto da cross, quad, ecc.); Individuazione di strumenti per il monitoraggio del livello di fruizione evitando forme di turismo "intensivo" nelle aree sensibili (es. organizzazione di visite/escursioni guidate a numero limitato); Individuazione di strumenti informativi (es. pannelli, segnaletica, ecc.) che promuovono comportamenti "sostenibili" del turista e degli operatori; Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

Implementazione servizi per la mobilità sostenibile

3 La progettazione del servizio e delle relative strutture di supporto non deve interessare aree sensibili dal punto di vista naturalistico; Individuazione di strumenti per il monitoraggio del livello di fruizione evitando forme di turismo "intensivo" nelle aree sensibili; Individuazione di strumenti informativi (es. pannelli, segnaletica, ecc.) che promuovono comportamenti "sostenibili" del turista e degli operatori; Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

Realizzazione aree a lago/fiume attrezzate

18 Prevedere un corretto inserimento ambientale e paesistico; Minimizzare il consumo di suolo (soprattutto in aree sensibili); Lasciare il più possibile superfici permeabili; Utilizzare materiali desunti dalla ingegneria naturalistica e tecniche eco‐compatibili; L'accessibilità a tali aree deve essere riservata a pedoni e biciclette; Le strutture presenti devono prevedere una gestione sostenibile (es. uso di energia rinnovabile, recupero acqua, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.); Individuazione di strumenti informativi (es. pannelli, segnaletica, ecc.) che promuovono comportamenti "sostenibili" del turista e degli operatori; Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

Realizzazione aree di sosta e/o parcheggi

11 La realizzazione dell'intervento deve essere determinata in base ad un'analisi dettagliata della domanda di parcheggi; Prevedere un corretto inserimento ambientale e paesistico; Lasciare il più possibile superfici permeabili nella realizzazione dei parcheggi ed utilizzare materiali desunti dalla ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili; Dotare i parcheggi di alberi, siepi, elementi naturali e di illuminazione a basso consumo energetico; Prevedere dei punti di intermodalità tra auto‐bici; Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

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TIPOLOGIA INTERVENTI NUMERO INTERVENTI

MISURE DI MITIGAZIONE E/O COMPENSAZIONE

Realizzazione nuova struttura

2 Prevedere un corretto inserimento ambientale e paesistico; Minimizzare il consumo di suolo; Utilizzare materiali naturali desunti dall’architettura biologica e dall’ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili; Lasciare il più possibile superfici permeabili nella progettazione degli spazi, che devono essere dotati di alberi, siepi, elementi naturali; Le strutture realizzate devono prevedere una gestione sostenibile (es. uso di energia rinnovabile, recupero acqua, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.)

Realizzazione/ampliamento area attrezzata

2 Prevedere un corretto inserimento ambientale e paesistico; Minimizzare il consumo di suolo; Lasciare il più possibile superfici permeabili nella progettazione degli spazi, che devono essere dotati di alberi, siepi, elementi naturali; Le strutture realizzate devono prevedere una gestione sostenibile (es. uso di energia rinnovabile, recupero acqua, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.)

Realizzazione/ampliamento aree portuali

7 Prevedere un corretto inserimento ambientale e paesistico; Minimizzare il consumo di suolo; Lasciare il più possibile superfici permeabili nella progettazione degli spazi, che devono essere dotati di alberi, siepi, elementi naturali; Le strutture realizzate devono prevedere una gestione sostenibile (es. uso di energia rinnovabile, recupero acqua, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.); Prevedere tutte le misure per evitare sversamenti volontari o accidentali di inquinanti nel sottosuolo o a lago; Individuazione di strumenti informativi (es. pannelli, segnaletica, ecc.) che promuovono comportamenti "sostenibili" del turista e degli operatori; Per le strutture di dimensione maggiore si consiglia di valutare la possibilità di adottare un sistema di gestione/certificazione ambientale per l'organizzazione di tutte le attività connesse al porto turistico (EMAS, ISO 14001); Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

Realizzazione/ampliamento struttura o infrastruttura sportiva

11 Prevedere un corretto inserimento ambientale e paesistico; Minimizzare il consumo di suolo; Utilizzare materiali naturali desunti dall’architettura biologica e dall’ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili; Lasciare il più possibile superfici permeabili nella progettazione degli spazi, che devono essere dotati di alberi, siepi, elementi naturali; Le strutture realizzate devono prevedere una gestione sostenibile (es. uso di energia rinnovabile, recupero acqua, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.); Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

Realizzazione/riqualificazione impianti per sciare

4 La progettazione delle nuove strutture non deve interessare aree sensibili dal punto vista naturalistico; Corretto inserimento dell’infrastruttura nel contesto ambientale

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TIPOLOGIA INTERVENTI NUMERO INTERVENTI

MISURE DI MITIGAZIONE E/O COMPENSAZIONE

e territoriale individuato con particolare riguardo al paesaggio naturale; Individuazione di strumenti per il monitoraggio del livello di fruizione evitando forme di turismo "intensivo" nelle aree sensibili; Le strutture presenti devono prevedere una gestione sostenibile (es. uso di energia rinnovabile, recupero acqua, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.); Individuazione di strumenti informativi (es. pannelli, segnaletica, ecc.) che promuovono comportamenti "sostenibili" del turista e degli operatori; Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

Realizzazione/riqualificazione sentieri e/o percorsi equestri

30 Prevedere un corretto inserimento ambientale e paesistico; Minimizzare il consumo di suolo; Lasciare il più possibile superfici permeabili nella realizzazione dei percorsi; Utilizzare materiali desunti dalla ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili; Privilegiare la realizzazione di percorsi che si inseriscono all'interno della rete ciclopedonale esistente in modo da creare un sistema integrato di percorsi; La progettazione dei percorsi e delle relative strutture di supporto non deve interessare aree sensibili dal punto vista naturalistico, inoltre deve prevedere sistemi per impedire l'accesso a mezzi che compromettono lo stato ecosistemico delle aree (es. moto da cross, quad, ecc.); Individuazione di strumenti per il monitoraggio del livello di fruizione evitando forme di turismo "intensivo" nelle aree sensibili (es. organizzazione di visite/escursioni guidate a numero limitato); Individuazione di strumenti informativi (es. pannelli, segnaletica, ecc.) che promuovono comportamenti "sostenibili" del turista e degli operatori; Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

Realizzazione/valorizzazione di infrastruttura lineare per la mobilità dolce (percorsi ciclo‐pedonali)

30 Prevedere un corretto inserimento ambientale e paesistico; Minimizzare il consumo di suolo; Lasciare il più possibile superfici permeabili nella realizzazione dei percorsi; Utilizzare materiali desunti dalla ingegneria naturalistica e tecniche eco compatibili; Privilegiare la realizzazione di percorsi che si inseriscono all'interno della rete ciclopedonale esistente in modo da creare un sistema integrato di percorsi. La progettazione dei percorsi e delle relative strutture di supporto non deve interessare aree sensibili dal punto vista naturalistico, inoltre deve prevedere sistemi per impedire l'accesso a mezzi che compromettono lo stato ecosistemico delle aree (es. moto da cross, quad, ecc.); Individuazione di strumenti per il monitoraggio del livello di fruizione evitando forme di turismo "intensivo" nelle aree

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TIPOLOGIA INTERVENTI NUMERO INTERVENTI

MISURE DI MITIGAZIONE E/O COMPENSAZIONE

sensibili (es. organizzazione di visite/escursioni guidate a numero limitato); Individuazione di strumenti informativi (es. pannelli, segnaletica, ecc.) che promuovono comportamenti "sostenibili" del turista e degli operatori; Impiego di illuminazione a basso consumo energetico. Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

Riqualificazione aree del centro storico

19 Lasciare il più possibile superfici permeabili nella progettazione degli spazi, che devono essere dotati di alberi, siepi, elementi naturali; Rispetto della normativa in materia di inquinamento luminoso e efficienza energetica per interventi di rinnovo dell'illuminazione pubblica; Prevedere aree ciclo‐pedonali nelle zone di intervento

Riqualificazione/ristrutturazione immobili

54 Incentivare l’uso di tecniche di edilizia sostenibile e architettura biologica per minimizzare consumi idrici ed energetici degli edifici recuperati; Le strutture presenti devono prevedere una gestione sostenibile (es. uso di energia rinnovabile, recupero acqua, raccolta differenziata dei rifiuti ecc.); Per gli interventi che ricadono in Rete Natura valgono le prescrizioni della VIC

4.1.8 Analisi di coerenza interna

E’ stata effettuata l’analisi di coerenza interna attraverso una matrice che valuta se gli obiettivi generali del PST si riflettono e sono sufficientemente articolati nei PdA che declinano gli obiettivi generali stessi. Inoltre è stata effettuata un’analisi di coerenza tra PdA e progetti che vi appartengono.

4.1.9 Analisi di coerenza esterna L’analisi della coerenza esterna è stata svolta attraverso il confronto tra gli obiettivi e i piani d’azione del PST e i seguenti Piani/Programmi:

Programma Regionale di Sviluppo della IX legislatura;

Piano Territoriale Regionale (PTR);

Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP);

Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale della Provincia di Varese (AQST). Inoltre nel Documento Strategico del PST si fa cenno anche alla coerenza tra le linee guida espresse dal PST rispetto ad azioni e strumenti di portata locale:

PISL Valganna e Valmarchirolo

PISL lago Ceresio e diGhirla

PISL Green Way del Medio Olona

Piano Territoriale d’area Malpensa

AQST “Contratto di fiume Olona-Bozzente-Lura” e “Riqualificazione ambientale di aree inquinate della Valle Olona”

ADP valorizzazione del Sacro Monte sopra Varese

ADP “Riqualificazione e sviluppo del Polo culturale e congressuale di Varese

Sistema Museale Archeologico della provincia di Varese (SiMARch)

Progetto di valorizzazione di 9 itinerari turistici lungo la Linea Cadorna

ADP per la valorizzazione dell’area del PanPerduto nel Parco del Ticino

Carta del Turismo Congressuale eco-sostenibile del territorio di Varese

22

4.2 VALUTAZIONE DI INCIDENZA

4.2.1 Interferenza con i Siti Rete Natura 2000 (SIC e ZPS)

Esistono potenziali interferenze tra il PST e i seguenti Siti Rete Natura 2000: 1. SIC IT2010001 Lago di Ganna 2. SIC IT2010002 Monte Legnone e Chiusarella 3. SIC IT2010003 Versante Nord del Campo dei Fiori 4. SIC IT2010004 Grotte del Campo dei Fiori 5. SIC IT2010005 Monte Martica 6. SIC IT2010006 Lago di Biandronno 7. ZPS/SIC IT2010007 Palude Brabbia 8. SIC IT2010008 Lago di Comabbio 9. SIC IT2010009 Sorgenti del Rio Capricciosa 10. SIC IT2010010 Brughiera del Vigano 11. SIC IT2010011 Paludi di Arsago 12. SIC IT2010012 Brughiera del Dosso 13. SIC IT2010013 Ansa di Castelnovate 14. SIC IT2010014 Turbigaccio, Boschi di Castelletto e Lanca di Bernate 15. SIC IT2010015 Palude Bruschera 16. SIC IT2010016 Val Veddasca 17. SIC IT2010017 Palude Bozza - Monvallina 18. SIC IT2010018 Monte Sangiano 19. SIC IT2010019 Monti della Valcuvia 20. SIC IT2010020 Torbiera di Cavagnano 21. SIC IT2010021 Sabbie d’Oro 22. SIC IT2010022 Alnete del Lago di Varese 23. SIC IT2020007 Pineta pedemontana di Appiano Gentile 24. ZPS IT2010401 Parco Regionale Campo dei Fiori 25. ZPS IT2010501 Lago di Varese 26. ZPS IT2010502 Canneti del Lago Maggiore 27. ZPS IT2080301 Boschi del Ticino

Lo Studio di incidenza è stato pubblicato sul sito web SIVAS e messo a disposizione in data 03/04/2012 contestualmente al Rapporto Ambientale e alla proposta di PST. Dallo Studio di incidenza emerge che i 70 progetti che possono interferire con i Siti Rete Natura 2000 sono interventi a bassa aggressività ambientale legati ad un utilizzo sostenibile del territorio. Per i progetti potenzialmente in grado di incidere sulla Rete Natura 2000 sono state fornite proposte di prescrizioni in grado di indirizzare la futura progettazione in maniera tale da ridurne al minimo l’incidenza, fermo restando l’obbligo di sottoporre tutti i progetti indicati, nella loro fase definitiva o esecutiva, a procedura di Valutazione di Incidenza da parte degli Enti preposti. Con decreto dirigenziale n. 6526 del 20/07/2012 l’Autorità competente per la Valutazione d’incidenza (DG Sistemi Verdi e Paesaggio - Struttura Valorizzazione Aree Protette e Biodiversità) ha espresso una valutazione d’incidenza positiva con prescrizioni, consultabile sul sito web SIVAS e dei cui esiti il parere motivato deve rendere conto. 4.3 MONITORAGGIO

4.3.1 Sistema di monitoraggio

Nel Rapporto Ambientale sono stati definiti degli indicatori di monitoraggio coerenti agli obiettivi di sostenibilità ambientale e in relazione a ciascuna componente ambientale, sulla base degli indicatori individuati nelle schede di valutazione delle tipologie di intervento. Non sono stati però definiti i soggetti coinvolti, la periodicità dei rapporti, né i costi e i finanziamenti disponibili.

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Nel Documento Strategico del PST viene invece descritto il contesto in cui verrà organizzato il Sistema di monitoraggio e l’Osservatorio dei fenomeni turistici.

5. LA VALUTAZIONE AMBIENTALE DEL PIANO 5.1 IL NUCLEO TECNICO REGIONALE VAS

In data 09/05/2012 è stato convocato il Nucleo Tecnico Regionale VAS per l’illustrazione sintetica del PST e del Rapporto Ambientale da parte dei redattori (Agenzia del Turismo della Provincia di Varese e Provincia di Varese). Sono pervenuti i pareri di competenza delle seguenti Direzioni Generali:

DG Sanità (Prot. Z1.2012.0014086 del 29/05/2012) evidenzia la necessità di perseguire la coerenza tra gli obiettivi di PST e gli obiettivi di tutela della salute della popolazione, in particolare in relazione alle acque destinate alla balneazione, alle acque destinate al consumo umano e alla gestione del sistema del verde per il contenimento delle principali specie infestanti;

DG Agricoltura (Prot. Z1.2012.0015330 del 12/06/2012) esprime considerazioni in relazione al PdA 4 “Sostenibilità, turismo d’affari e turismo commerciale: non solo congressi (TAC)” che comprende il programma “Agriturismo e turismo enogastronomico (TAC.3)”;

DG Ambiente, Energia e Reti (Prot. Z1.2012.0015454 del 13/06/2012, Prot. Z1.2012.0017068 del 02/07/2012) esprime considerazioni in tema di Green Public Procurement, segnala la possibile interferenza tra l’intervento n. 295 (riqualificazione dell’antica “Fornace Romana” in Comune di Travedona Monate) con il Piano Cave della Provincia di Varese, puntualizza la necessità di porre attenzione al tema della qualità delle acque nelle successive fasi di programmazione e progettazione degli interventi;

DG Sistemi Verdi e Paesaggio (Prot. Z1.2012.0015931 del 18/06/2012) evidenzia alcune criticità relative agli impatti sulla risorsa suolo, al patrimonio boschivo e suggerisce alcune integrazioni al sistema di monitoraggio.

5.2 CONSIDERAZIONI IN MERITO AI FATTORI AMBIENTALI INTERFERITI

Per quanto riguarda la valutazione dei possibili effetti significativi sull’ambiente, si esprimono le seguenti considerazioni in relazione ai fattori ambientali interferiti: BIODIVERSITA’, FLORA E FAUNA In relazione al patrimonio boschivo si segnala:

il divieto di modificare le aree boschive classificate dai Piani di Indirizzo Forestale come "non trasformabili" ai sensi della d.g.r. 7728/2008 (in applicazione della l.r. 31/2008, artt. 43 e 47).

la necessità di inibire o, in subordine limitare al massimo, la trasformazione dei boschi individuati dalla circolare n. 7 del 24 aprile 2009 (BURL, s.o. n. 20 del 18.05.2009), con particolare riferimento ai: - “boschi da seme” di cui all’art. 53 della l.r. 31/2008; - tipi forestali particolarmente rari, già individuati con d.g.r. 8/7728/2008; - boschi sottoposti al “vincolo per altri scopi” di cui all’art. 17 del r.d. 3267/1923.

Si fa presente che per eventuali interventi che dovessero riguardare aree boscate individuate dal Piano di Indirizzo Forestale, la LR 31/2008 richiede per ogni intervento di trasformazione del bosco il rilascio dell’autorizzazione da parte dell’ente competente (provincia, comunità montana o ente gestore di parchi e riserve regionali) e prevede l’obbligo per il richiedente di realizzare a suo carico gli interventi di compensazione, la cui estensione deve essere calcolata secondo i criteri stabiliti dalle normative regionali e dal PIF. POPOLAZIONE/SALUTE UMANA La coerenza tra gli obiettivi di piano e gli obiettivi di tutela della salute della popolazione dovrà essere garantita per le acque destinate alla balneazione ai sensi del D.Lgs. 116/2008 ”Attuazione della direttiva

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2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE” e per le acque destinate al consumo umano come individuate dalla specifica pianificazione di settore. Per tali aspetti l’ASL di Varese può fornire gli elementi di conoscenza disponibili. Un’attenzione dovrà essere posta alla gestione del sistema del verde al fine di un contenimento delle principali specie infestanti che hanno una riconosciuta ricaduta sulla salute della popolazione quali ad esempio Zanzare (Culex pipiens, Aedes albopictus, Aedes coreanus), Euprtottide (Euproctis crysorrea), Processionaria del Pino e della Quercia (Thaumetopoea pityocampa, Thaumetopoea processionea), mosche, zecche, imenotteri aculeati, prevedendo modalità e attività di controllo come previsto dal D.M. 30 ottobre 2007 “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del Pino Thaumetopoea pityocampa e dalle note informative a cura dell’ASL Varese inviate annualmente ai Sindaci. Nel caso di disinfestazioni per zanzare, euprottide o processionaria ecc, in ragione del contesto di rinaturalizzazione si consigliano interventi sostenibili, come ad es. l’utilizzo del Bacillus Thuringensis specifico per le specie interessate. Si ricorda inoltre la necessità di mettere in atto opere di contrasto alla diffusione della Ambrosia (Ambrosia Artemisiifolia) in ragione dei documentati rischi sanitari in soggetti sensibili ed oggetto delle annuali note regionali (“Prevenzione dalle allergopatie da Ambrosia in Lombardia” Prot. n. H1.2011.0011637) Occorre inoltre adottare in maniera sistematica soluzioni attente agli obiettivi di promozione e tutela della salute pubblica, di igiene del territorio e dell’abitato, nonché di igiene e sicurezza sul lavoro. In un’ottica di ottimizzazione dell’efficacia degli interventi di promozione della salute potrebbe essere prevista in maniera organica nel PST l’attivazione di una forma di collaborazione strutturata con l’ASL di Varese che permetta una veicolazione dei messaggi di educazione sanitaria in tema di sani stili di vita, sana alimentazione e attività motorie. Riguardo alla tutela dall’inquinamento elettromagnetico, si ricorda che per tutti i progetti del PST è opportuno che in sede di progettazione esecutiva venga verificata l’eventuale vicinanza con elettrodotti ad alta tensione o impianti di radiotelecomunicazione. Riguardo ai primi, si ricorda che la presenza di elettrodotti pone dei vincoli sull’uso del territorio sottostante e implica la necessità di definire le fasce di rispetto previste nella L. 36/2001 e nel D.P.C.M. 8 luglio 2003, nella quali è preclusa l’edificabilità di alcune tipologie di edifici (quelle che prevedono la presenza di persone per più di 4 ore giornaliere). In merito agli impianti di radiotelecomunicazioni, si precisa che prevedono in linea di principio la presenza di volumi in cui non potrà essere portata a termine la costruzione di edifici elevati o l’elevazione di edifici già esistenti. Si dovrà pertanto valutare, mediante analisi dell’impatto elettromagnetico dell’impianto, se le eventuali volumetrie che saranno edificate interagiscano con i volumi di rispetto per il valore di attenzione del campo elettromagnetico, in modo da determinare l’eventuale insorgenza di incompatibilità. Per quanto concerne la tutela dall’inquinamento acustico, si ricorda che per gli aeroporti e le aviosuperfici, nonché per gli impianti sportivi e i p.e. dovrà essere presentata la previsione di impatto acustico, secondo quanto prescritto dagli Art.1 e 5 della DGR n. 7/8313 del 8/03/2002 inerente alle “Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico”, allo scopo di impedire l’insediamento/ampliamento di attività rumorose che alterino il clima acustico dell’area a discapito dei recettori sensibili.

SUOLO La criticità che emerge è relativa alla mancanza di un bilancio complessivo degli impatti degli interventi sulle risorse suolo, anche agricolo, e soprasuolo vegetale naturaliforme. Infatti diverse sono le tipologie di intervento che comportano un impatto potenzialmente negativo rispetto alle risorse citate: esemplificando la realizzazione di aree di sosta e/o parcheggi, o di nuove strutture potrebbero comportare la sottrazione e/o l’impermeabilizzazione di suolo e/o la trasformazione di risorse verdi presenti sul territorio. Nel caso d’interventi di nuova costruzione che sottraggono superfici agricole nello stato di fatto, si richiama l’obbligo di applicazione della maggiorazione del contributo di costruzione previsto dal comma 2 bis dell’art. 43 della l.r. 12/2005. Infine a supporto della fase progettuale si segnalano “Linee guida per la valutazione degli impatti delle grandi infrastrutture sul sistema rurale” (deliberazione G.R. n. VIII/3838 del 20 dicembre 2006).

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ACQUA

Rispetto alla previsione di localizzazione dei numerosi interventi occorre verificare la presenza, sia nelle aree interessate sia in quelle limitrofe, di:

pozzi ad uso potabile, in modo da rispettare le relative zone di protezione e aree di salvaguardia, ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e dalla DGR n. 7/12693 del 10 aprile 2003;

corsi d’acqua del reticolo idrico minore (DGR n. 7/7868 del 25 gennaio 2002 e s.m.i.), tutelati tramite le relative fasce di rispetto e le norme di polizia idraulica, tra cui il divieto di nuove edificazioni e movimenti di terra in una fascia non inferiore a 4 metri dal ciglio di sponda o dal piede esterno dell’argine e il divieto di tombinatura dei corsi d’acqua.

Per quanto riguarda la qualità delle acque si fa presente che ARPA si rende disponibile a fornire i dati rilevati nelle stazioni di monitoraggio presenti lungo i corsi d’acqua del territorio provinciale oggetto del PST. In merito a questo aspetto, di fondamentale importanza risulta essere la verifica del sistema di smaltimento/depurazione dei reflui per tutti quei progetti che prevedono la realizzazione/ampliamento/ristrutturazione di edifici. A tale proposito si osserva che in fase di progettazione attuativa deve essere dimostrato, attraverso idonea documentazione tecnica (schemi funzionali, schede e relazioni tecniche), che le soluzioni proposte per la gestione delle acque reflue prodotte all’interno dell’area d’intervento siano compatibili con le opere di urbanizzazione esistenti e/o in progetto e conformi ai criteri indicati dalla normativa vigente in materia, nonché per i nuovi scarichi derivanti da insediamenti isolati, deve essere dimostrato che gli stessi vengano gestiti in conformità a quanto disposto dall’art. 8 del RR n. 3 del 24 marzo 2006. A tal fine è quindi necessario coinvolgere gli uffici d’ambito competenti in materia di Servizio idrico integrato nella valutazione preliminare di tali progetti in modo che siano correttamente inseriti all'interno della programmazione prevista dal Piano d'ambito provinciale. Questo è, inoltre, indispensabile anche nell'ottica di ottemperare agli obiettivi imposti dalle direttive comunitarie in materia di risorse idriche e servizio idrico integrato per non aggravare ulteriormente la situazione già critica del sistema di collettamento e depurazione della zona e per rendere conformi il più celermente possibile gli agglomerati agli obblighi derivanti dalla direttiva 91/271/CEE che risultano oggi quanto mai stringenti onde evitare l’avvio di una procedura di infrazione comunitaria.

Infine, in merito al risparmio idrico, si sottolinea l’importanza, come indicato anche nel Rapporto Ambientale, che nella realizzazione dei progetti edilizi, compresa la ristrutturazione, siano messe in atto le misure necessarie all’eliminazione degli sprechi e alla riduzione dei consumi di acque della rete potabile mediante soluzioni tecniche adeguate che prevedano il risparmio e, ove possibile, il riuso di tale risorsa come previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 152/2006 e RR n. 2/2006). Le proposte inserite nel programma che sono più strettamente legate alla vicinanza di corpi idrici superficiali, dovranno limitare qualsiasi impatto sul corpo idrico stesso sia dal punto di vista idromorfologico che dal punto di vista naturalistico-ecologico al fine di non compromettere il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale fissati per i corpi idrici significativi dal Piano di Tutela e Uso delle Acque (PTUA) della Regione Lombardia (approvato con D.G.R. n. 2244 del 29 marzo 2006), nonché nel rispetto della Direttiva 2000/60/CE. ARIA/FATTORI CLIMATICI In relazione all’aumento di consumo energetico, indirettamente collegato alla qualità dell’aria e agli effetti sul clima, si osserva che il rapporto ambientale ha sottolineato la necessità di promuovere principi di risparmio energetico nei progetti di nuovi servizi/strutture turistiche e realizzazione/conversione di impianti di produzione di energia rinnovabili: a tale proposito si ricorda che il decreto n. 28 del 03 marzo 2011 sulle fonti rinnovabili in recepimento alla Direttiva 2009/28/CE, impone l’utilizzo del 50% di fonti rinnovabili per la produzione di acqua calda sanitaria come condizione per il rilascio del titolo edilizio, sia per gli edifici nuovi che per le ristrutturazioni rilevanti, e, dal 31 maggio 2012, l’utilizzo del 20% di fonti rinnovabili per la produzione della somma dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento, quota che aumenterà negli anni successivi secondo lo schema previsto nell’allegato 3 del medesimo decreto. Lo stesso Allegato 3, al punto 3, prevede inoltre l’obbligo di installazione presso i suddetti edifici di impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di

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potenza minima, progressivamente crescente nel tempo, proporzionale alla superficie in pianta dell’edificio. Pertanto si osserva che la promozione del risparmio e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili è auspicabile per quote maggiori a quelle previste dalla legge, permettendo di raggiungere più velocemente traguardi di sostenibilità nei consumi e miglioramento della qualità dell’aria. Gli altri fattori che possono influire sulla qualità dell'aria sono essenzialmente riconducibili a traffico veicolare e cantierizzazione di alcune opere. Per quanto riguarda le emissioni derivanti dal traffico veicolare indotto, premettendo che la mobilità sostenibile è uno dei criteri che caratterizzano il PST e dunque vari interventi hanno effetti di tipo positivo sulla qualità dell'aria, alcuni progetti prevedibilmente determineranno flussi veicolari aggiuntivi. Rispetto alle tipologie di interventi previsti si può ragionevolmente considerare che gli interventi di maggior rilevanza da questo punto di vista rientrano fra quelli che saranno sottoposti a VIA o verifica di VIA, dunque è opportuno che in tale sede vengano effettuati approfondimenti specifici sui singoli interventi in merito alle emissioni da traffico veicolare indotto e alle possibili forme di mitigazione. In merito alla fase di cantierizzazione delle opere di tipo infrastrutturale, per quanto gli effetti sulla qualità dell'aria, derivanti soprattutto dalla dispersione di polveri, siano di durata temporale ridotta ed estensione locale, si ritiene che debbano essere previste opportune misure di mitigazione, volte a minimizzare in particolare le emissioni di polveri derivanti dalle lavorazioni e dalla movimentazione dei mezzi di cantiere. Si sottolinea inoltre che, nell'ambito delle proposte di azione del PRIA (Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell'Aria), attualmente in fase di VAS, vi è l'emanazione di linee guida volte a mitigare gli impatti dei cantieri con misure di mitigazione e buone pratiche, che potranno costituire un utile riferimento in questo settore. PAESAGGIO/BENI MATERIALI E PATRIMONIO CULTURALE, ANCHE ARCHITETTONICO E ARCHEOLOGICO

Si osserva l’assenza nel Rapporto Ambientale di riferimenti specifici agli ambiti tutelati (Beni culturali e Beni paesaggistici).

Profilo paesaggistico

Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR), approvato in data 19 gennaio 2010 e da allora vigente, individua (art. 16 della Normativa di Piano) l’intero territorio regionale come ambito di valenza paesaggistica e pertanto lo stesso è interamente soggetto alla disciplina normativa del Piano, a prescindere dall’esistenza di provvedimenti espliciti di tutela paesaggistica (art. 136 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.) o di aree tutelate ope legis (art. 142 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.).

A tale scopo si richiamano gli artt. 16 bis (Prescrizioni generali per la disciplina dei beni paesaggistici), art. 17 (Tutela paesaggistica degli ambiti di elevata naturalità), art. 19 (Tutela e valorizzazione dei laghi lombardi), art. 20 ((Rete idrografica naturale), art.22 (Geositi), art. 23 (Siti UNESCO), art. 24 (Rete verde regionale), art. 25 (Individuazione e tutela dei Centri, Nuclei ed Insediamenti storici), art. 26 (Riconoscimento e tutela della viabilità storica e d’interesse paesaggistico), art. 27 (Belvedere, visuali sensibili e punti di osservazione del paesaggio lombardo), art. 28 (Riqualificazione paesaggistica di aree e ambiti degradati o compromessi e contenimento dei processi di degrado).

Si ricorda altresì che:

- per gli ambiti sottoposti a tutela paesaggistica mediante provvedimenti di dichiarazione di notevole interesse pubblico (art. 136 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.) qualunque intervento di modifica dello stato esteriore dei luoghi è soggetto alla preventiva autorizzazione paesaggistica, secondo quanto previsto dall’art. 146 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i. Tale autorizzazione è provvedimento autonomo e preordinato a titoli autorizzativi di natura urbanistico-edilizia.

- Per gli ambiti non sottoposti a tutela paesaggistica, ai sensi degli articoli da 35 a 39 della normativa del Piano Paesaggistico Regionale, i progetti che insistono sullo stato esteriore dei luoghi e degli edifici devono essere sottoposti ad esame di impatto paesistico, ai sensi della d.g.r. 11045 dell’8 novembre 2002.

Profilo culturale (beni architettonici e archeologici)

Ai sensi del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i. (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) Parte II si ricorda che:

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- i beni culturali e le cose oggetto di specifiche disposizioni di tutela sono definite dagli artt. 10 e 11 del citato Codice;

- nello specifico, le cose immobili e immobili appartenenti allo Stato, alle Regioni, agli altri Enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro sono sottoposte ope legis alle disposizioni di tutela previste dal citato decreto se aventi più di settanta anni e se opera di autore non più vivente, fino all’avvenuta verifica dell’interesse culturale ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.;

- per il combinato disposto degli artt. 11 comma 1 lettera a), 50, 169 il distacco di affreschi, stemmi, graffiti, lapidi, iscrizioni, tabernacoli ed altri elementi decorativi di edifici, esposti e non alla pubblica vista, è vietato senza l’autorizzazione del Soprintendente;

- per il combinato disposto degli artt. 11 comma 1 lettera c) e 52, l’esercizio del commercio nelle aree pubbliche riconosciute di valore culturale (architettonico, storico-artistico e archeologico) è dato dal Comune su parere del Soprintendente di riferimento;

- gli artt. 21 e 22 del citato Codice definiscono gli interventi soggetti ad autorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali;

- l’art. 45 (Prescrizioni di tutela indiretta) del citato Codice definisce la facoltà del Ministero di sottoporre a forme di tutela indiretta alcune realtà per evitare il danneggiamento del decoro, della prospettiva, della luce o semplicemente delle condizioni di ambiente di un bene tutelato ai sensi dei menzionati artt. 10, 12 e 13 del Codice;

- l’art. 49 del citato Codice stabilisce che la collocazione o l’affissione di mezzi pubblicitari su edifici (anche se coperti da ponteggi) e in aree tutelate o su strade site nell’ambito o in prossimità degli stessi è subordinata all’autorizzazione del Soprintendente di riferimento;

- l’art. 56 del citato Codice definisce le modalità di alienazione dei beni culturali soggette ad autorizzazione da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali;

- particolare attenzione deve essere posta all’individuazione di architetture del primo e secondo Novecento, per le quali definire appositi criteri di gestione delle trasformazioni (artt. 11 e 37 del Codice);

- sotto il profilo archeologico, è importante ricordare che gli indicatori archeologici (ivi compresi i dati geo-morfologici relativi alle trasformazioni del territorio nel tempo) sono elementi conoscitivi necessari al processo di pianificazione. In generale essi sono parte integrante della ricostruzione storico-ambientale e consentono una conoscenza approfondita di carattere diacronico del territorio stesso. Le aree cosiddette “a rischio di rinvenimento archeologico” costituiscono inoltre elementi di vulnerabilità e di fragilità ed è evidente come la conoscenza di queste possa concorrere ad una valutazione della sostenibilità degli interventi e delle nuove trasformazioni territoriali.

Si esprimono inoltre alcune considerazioni in merito al rischio idrogeologico e all’inquinamento luminoso.

Geologia In aggiunta a quanto definito dal PAI, in fase di definizione puntuale degli interventi strutturali si ricorda di prendere in considerazione, per l’area in cui è collocato ogni intervento, lo studio della componente geologica, idrogeologica e sismica del territorio comunale, redatto ai sensi dell'art. 57 della LR 12/2005 e s.m.i. e secondo i criteri ed indirizzi della DGR n. 8/1566 del 22 dicembre 2005 e s.m.i., che costituisce uno strumento determinante per una corretta pianificazione del territorio. In particolare occorre verificare la classe di fattibilità geologica con le relative limitazioni ed eventuali interferenze con la falda.

Agenti fisici: inquinamento luminoso In riferimento all’installazione di nuove fonti di illuminazione nelle aree esterne, nel ricordare che la maggior parte della superficie provinciale ricade nella fascia di rispetto prevista per gli Osservatori Schiapparelli del Campo dei Fiori, New Millennium Observatory di Mozzate e Osservatorio Città di Legnano, si sottolinea la necessità di specificare, in fase di progetto esecutivo, la modalità di attuazione dell’illuminazione esterna, che dovrà necessariamente rispettare quanto previsto dalla L.R. 17/00

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(modificata dalla L.R. 38/04) in relazione alle zone tutelate e ai criteri applicativi aggiuntivi per le fasce di rispetto previste nell’art. 8 dell’Allegato A della D.G.R. 20 settembre 2001 N. 7/6162. 5.3 CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLE AZIONI DI PIANO

Considerazioni generali In generale, si valuta positivamente l’approccio utilizzato per la costruzione del PST che, sulla base dell’analisi delle vocazioni territoriali e delle istanze della domanda turistica, ha definito per l’aggiornamento del PST una strategia basata sull’interazione di due componenti: un filo conduttore rappresentato dal concetto di turismo sostenibile e la valorizzazione di due vocazioni/attrattività del territorio provinciale, ossia cultura e ambiente, che andranno ad affiancare il filone principale del precedente programma turistico, cioè il turismo d’affari e congressuale. Analogamente un giudizio positivo viene espresso rispetto all’obiettivo generale di perseguire una crescita del sistema turistico rispettosa della sostenibilità ambientale, sociale (con il PdA AS – Diventare accessibile per essere sostenibile) ed economica e che sia tale da favorire il rafforzamento turistico del territorio della provincia di Varese più sul piano della qualità in senso lato che su quello del volume di flussi. Per una valutazione esaustiva della sostenibilità ambientale del PST si ritiene opportuno tenere conto non solo degli effetti determinati dai singoli obiettivi/interventi ma anche degli effetti secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei. In questo modo è possibile determinare i possibili effetti ambientali significativi del PST sull’ambiente e, di conseguenza, individuare le opportune misure di mitigazione o di compensazione per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali effetti negativi dovuti all’attuazione del Piano. Inoltre si ritiene che per la buona riuscita del PST, che presenta aspetti molto interessanti soprattutto per quanto concerne l’ossatura portante della sostenibilità ambientale, sia necessario un grande sforzo di coinvolgimento e coordinamento tra i vari attori interessati, in particolare i Comuni, allo scopo di perseguire contemporaneamente il medesimo scopo di sviluppo sostenibile. Ad esempio, per quanto attiene al PdA 6 – Mobilità sostenibile e intermodalità: muoversi sul territorio in modo pulito ed integrato, si osserva che la strada intrapresa con l’acquisto di battelli elettrici/fotovoltaici e bus navetta elettrici potrebbe essere l’inizio di un modo diverso di impostare il trasporto pubblico, che travalica l’aspetto legato al solo turismo, tanto più efficace quanti più Comuni saranno coinvolti. La capacità di trasformarsi in una provincia “sostenibile” produrrà certamente un aumento della attrattività, con maggiori introiti da investire, instaurando un processo virtuoso in grado di migliorare la qualità ambientale del territorio.

Nell’ottica di raggiungere l’obiettivo strategico di valorizzare l’offerta turistica nel pieno rispetto della sostenibilità, si suggerisce inoltre di promuovere la diffusione del marchio di qualità ecologica Ecolabel per alberghi, campeggi, strutture ricettive, ecc. (Regolamento n. 1980 del 17 luglio 2000) nonché di altre certificazioni ambientali volontarie quali la registrazione EMAS (Regolamento n. 761/2001/CEE). Si ritiene infine utile l’inclusione del tema del Green Public Procurement (GPP) nell’attuazione del PST affinché, nell'ambito degli obiettivi di sostenibilità perseguiti, siano valorizzati strumenti e procedure a minore impatto ambientale nell'approvvigionamento e nella fornitura di beni e servizi, con particolare riferimento al comparto merceologico relativo alla "Organizzazione di eventi di comunicazione". Si segnala, a tal proposito, che è disponibile, tra gli altri, un disciplinare tecnico caratterizzante criteri ambientali minimi. Risulta inoltre emanato dalla CCIAA di Varese un bando destinato alle imprese (con riferimento anche a quelle operanti nel comparto turistico) e finalizzato a incentivare l'adozione di strumenti ambientali a carattere volontario, in attuazione dell'Accordo volontario siglato tra Regione, Unioncamere, ARPA e Centrale regionale acquisti, per incentivare l'eco-innovazione mediante la promozione di beni e servizi verdi. Considerazioni specifiche

Aree protette

Per la tipologia di territorio considerato, ricco di beni tutelati, pare utile ricordare che le tipologie di intervento proposte, fatta eccezione per la categoria “Immateriali”, possono interessare in maniera importante contesti tutelati: a puro titolo esemplificativo ma non esaustivo, si richiamano le categorie “realizzazione di aree a lago/fiume attrezzate”, “realizzazione aree di sosta e/o parcheggi”, “realizzazione nuove strutture”, “realizzazione/ampliamento aree portuali”, “realizzazione/riqualificazione impianti per sciare”, “riqualificazione aree del centro storico”, “riqualificazione/ristrutturazione immobili”.

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Appare utile distinguere più chiaramente le attività e i progetti previsti dal PST e inclusi in aree protette, da quelli non inclusi. Relativamente alle prime, oltre alle esperienze degli Enti Gestori, utile riferimento è fornito da precedenti esperienze, quali il progetto "Parchi e Turismo per la Lombardia", o la redazione del "Manuale tecnico per l'applicazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile", attraverso il quale può trovare efficace attuazione anche la proposta riqualificazione di sito minerario ubicato nel Parco regionale Campo dei Fiori. Azioni particolarmente critiche dal punto di vista ambientale Occorre considerare che, per alcune tipologie di interventi, si evidenziano possibili impatti negativi sulle componenti ambientali, emerse dalla valutazione nel Rapporto Ambientale (Allegato 1 - Schede di valutazione delle tipologie di intervento) e dalle osservazioni pervenute. Alcuni interventi dovranno inoltre essere sottoposti a Valutazione di Incidenza e/o verifica di Valutazione di Impatto Ambientale, sulla base di quanto emerso dalla valutazione nel Rapporto Ambientale e dal decreto di Valutazione di Incidenza del PST.

Intervento (n°)

Verifica VIC (SI/NO)

VIC (SI/NO) Verifica VIA (SI/NO)

Criticità R.A. (schede di

valutazione)

Osservazioni (SI/NO)

4 x x x

5 x

11 x x x x

14 x

21 x x

24 x x x

27 x

28 x

42 x x x

43 x x

46 x x x

50 x x

55 x x

62 x x

63 x

69 x

71 x x

72 x

78 x

82 x x

83 x

91 X x

92 x

94 x

95 x x x x

97 x x

98 x x

101 x

102 x

107 x x

115 x

117 x

119 x x

120 x x x

121 x

30

Intervento (n°)

Verifica VIC (SI/NO)

VIC (SI/NO) Verifica VIA (SI/NO)

Criticità R.A. (schede di

valutazione)

Osservazioni (SI/NO)

133 x x

134 x x

136 x

139 x x

141 x

142 x

145 x

146 x x x x

147 x x

148 x x x

154 x x

156

158 x

159 x x x

160 x x

161 x

162 x x

163 x x

164 x

165 x

166 x

167 x

168 x

169 x x

170 x

171 x x x

172 x

173 x

174 x

175 x

176 x x

181 x x

182 x

184 x x

189 x

191 x

195 x

196 x x

199 x x x x

201 x x

202 x

203 x x

207 x

211 x

212 x x

214 x x

225 x x

227 x x

230 x

31

Intervento (n°)

Verifica VIC (SI/NO)

VIC (SI/NO) Verifica VIA (SI/NO)

Criticità R.A. (schede di

valutazione)

Osservazioni (SI/NO)

239 x x

240 x

242 x x

244 x x

245 x

247 x

248 x

257 x

258 x

261 x x

262 x x x

263 x

274 x

276 x

278 x

280 x

283 x x

285 x x

286 x x

289 x x x x

294 x

296 x x x

306 x x x

308 x x

314 X

317 x x

319 x

321 x x

Nella tabella vengono evidenziati quegli interventi che, oltre ad essere stati oggetto di osservazioni ed essere segnalati nelle schede di valutazione del Rapporto Ambientale per i possibili impatti sulle componenti ambientali, dovranno essere sottoposti alle procedure di VIC e verifica VIA e per questo particolarmente critici per i potenziali impatti negativi:

intervento n. 11 – Adeguamento strutture ricettive-turistiche in località Forcora: adeguamento impianto di risalita;

intervento n. 95 – Opere di adeguamento dell’Aeroporto P. Contri al fine di ospitare gare nazionali e internazionali di volo a vela, tra cui Grand Prix;

intervento n. 146 – Adeguamento strutture ricettive-turistiche in località Forcora: nuovo impianto di risalita a piattello (skilift);

intervento n. 199 – Adeguamento/incremento e sistemazione aree portuali;

intervento n. 289 – Adeguamento/incremento e sistemazione aree portuali. Si segnala inoltre l’intervento n. 147 - Adeguamento strutture ricettive-turistiche in località Forcora: sistemazione anello sci di fondo con adeguamento alle nuove normative, che dovrà essere sottoposto sia alla procedura di VIC che a quella di verifica VIA. Agriturismi (PdA 4) In relazione al Piano d’Azione n. 4 “Sostenibilità turismo d’affari e turismo commerciale: non solo congressi” che comprende il programma “Agriturismo e turismo enogastronomico” (TAC. 3) si condivide l’obiettivo di promuovere la componente produttiva al fine di innescare flussi turistici nella direzione della sostenibilità: il programma mostra un’attenzione particolare al mondo delle “eccellenze agricole” in grado

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di fornire prodotti esclusivi e servizi ricettivi (agriturismi), e in genere svolgere funzione di presidio del territorio e conservazione della cultura contadina locale. I 16 progetti, di cui 8 di tipo strutturale e 8 immateriali, si raggruppano in 5 categorie riconoscibili per le seguenti caratteristiche omogenee: a) ricettività agrituristica b) valorizzazione dei prodotti locali c) cura e promozione del territorio d) eccellenza della ristorazione e) conservazione delle tradizioni agricole. La mancanza di una descrizione dettagliata degli interventi non consente una esaustiva valutazione degli effetti sulle componenti ambientali e socio-economiche: la matrice riportata nelle schede del Rapporto ambientale appare dettagliata ma il giudizio evidenziato potrebbe essere diverso a seconda del grado di dettaglio della proposta progettuale. Si rilevano inoltre i seguenti aspetti che potrebbero comportare una rivisitazione della classificazione delle proposte progettuali e conseguentemente la loro valutazione: • rispetto al gruppo b) il progetto n. 85 pare abbia maggiore affinità con gruppo a), • rispetto al gruppo c) il progetto 298 andrebbe localizzato sulle tavole cartografiche in quanto dalla sintetica descrizione pare assumere un aspetto localizzativo individuabile geograficamente. Per quanto riguarda le proposte relative al gruppo a) si ritiene che le stesse andrebbero contestualizzate e sviluppate all’interno del quadro degli agriturismi attualmente presenti sul territorio provinciale. Considerata la presenza diffusa sul territorio degli agriturismi, sarebbe opportuno verificare, anche col supporto delle associazioni di categoria, l’interesse da parte delle aziende di applicare forme di diversificazione dell’attività agricola. Sarebbe forse più efficace per lo sviluppo turistico di settore, articolare l’azione programmatica provinciale su proposte agrituristiche esistenti e introdurre non solo nuove progettualità ma anche misure/azioni per creare connessioni e trasversalità con ulteriori forme di attrattività. A titolo esemplificativo il progetto n. 69 “strada verde varesina” che riguarda la definizione di percorsi per la mobilità lenta (ippovie, ciclovie e strade pedonali) potrebbe configurarsi anche come percorso di collegamento tra gli agriturismi. Infine, per il sostegno finanziario delle proposte, si indica la possibile applicabilità delle misure disponibili nel Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, considerando che anche il futuro programma dedicherà specifiche forme di sostegno per la multifunzionalità dell’attività agricola. Piano Cave Provinciale Si segnala una possibile interferenza tra l’intervento n. 295 previsto dal PST nel Comune di Travedona Monate per la riqualificazione dell’antica “Fornace Romana” e le previsioni relative all’ATEc03 del Piano cave della Provincia di Varese, approvato con d.c.r. 30 settembre 2008, n. 698. Suolo Si rilevano positivamente tra gli obiettivi del PST:

il contenimento dell’impermeabilizzazione dei suoli;

la riqualificazione delle aree degradate;

l’aumento e valorizzazione degli spazi verdi. Tuttavia emerge come criticità il fatto che la progettazione a diversi stadi di definizione (studio di fattibilità, preliminare, idea di progetto etc.) e l’esatta localizzazione degli interventi non sono sempre note. Al proposito risulta quindi necessaria una forte attenzione in sede progettuale via via che gli interventi giungeranno nelle diverse fasi di progettazione (preliminare, definitiva, esecutiva). Si osserva infine che il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale vigente è stato approvato dal Consiglio Provinciale con delibera n. 27 dell’11/04/07, ovvero prima della modifica all’art. 15, comma 4 della L.R. 12/05, introdotta dalla L.R. 4/08, relativa all’individuazione degli ambiti destinati all’agricoltura di interesse strategico.

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5.4 CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLE OSSERVAZIONI ED AI CONTRIBUTI PERVENUTI L’Autorità competente per la VAS esprime il proprio parere motivato tenendo conto delle osservazioni, dei pareri e dei contributi pervenuti nei 60 giorni successivi alla messa a disposizione del Rapporto Ambientale e della proposta di PST. In particolare i pareri dei soggetti competenti in materia ambientale e delle Direzioni Generali che compongono il Nucleo Tecnico Regionale VAS hanno fornito un supporto per la stesura delle prescrizioni e per l’integrazione del sistema di monitoraggio. Le osservazioni e i contributi pervenuti dal pubblico interessato sono stati utili nella fase di analisi e valutazione delle criticità emerse durante l’istruttoria, le relative controdeduzioni sono contenute nell’“Allegato 2 – Esame delle osservazioni e controdeduzioni”. 5.5 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

5.5.1 Punti di attenzione La valutazione effettuata, in relazione al basso livello di dettaglio e di progettazione operativa della maggior parte degli interventi contenuti nel PST, ha fatto emergere una sostanziale sostenibilità del PST che però richiederà di essere riconfermata in sede di valutazione dei singoli interventi, in funzione della effettiva attenzione in sede progettuale (via via che i diversi interventi giungeranno nella fase di progettazione esecutiva) a quanto segnalato sia dal Rapporto Ambientale che dallo Studio di incidenza. Le maggiori criticità riguardano alcune tipologie di interventi: “realizzazione aree di sosta e/o parcheggi”, “realizzazione/ampliamento aree portuali”, “realizzazione/riqualificazione impianti per sciare”. Risultano particolarmente critici dal punto di vista degli impatti ambientali su aree di Rete Natura 2000 i seguenti interventi:

intervento n. 11 – Adeguamento strutture ricettive-turistiche in località Forcora: adeguamento impianto di risalita;

intervento n. 95 – Opere di adeguamento dell’Aeroporto P. Contri al fine di ospitare gare nazionali e internazionali di volo a vela, tra cui Grand Prix;

intervento n. 146 – Adeguamento strutture ricettive-turistiche in località Forcora: nuovo impianto di risalita a piattello (skilift);

intervento n. 147 - Adeguamento strutture ricettive-turistiche in località Forcora: sistemazione anello sci di fondo con adeguamento alle nuove normative;

intervento n. 199 – Adeguamento/incremento e sistemazione aree portuali (Comune di Bardello);

intervento n. 289 – Adeguamento/incremento e sistemazione aree portuali (Comune di Ternate).

5.5.2 Prescrizioni

Sulla base delle valutazioni effettuate con l’istruttoria VAS, tenuto conto dei pareri pervenuti dalle DG Sanità, DG Agricoltura, DG Ambiente, Energia e Reti, DG Sistemi Verdi, dei pareri dei soggetti competenti in materia ambientale (ARPA, ASL, Ministero per i Beni e le Attività Culturali), nonché delle prescrizioni previste dal decreto di valutazione di incidenza, l’Autorità competente per la VAS esprime il parere motivato positivo con le seguenti condizioni e prescrizioni di natura ambientale da recepire nella fase di attuazione del PST: 1. Per i progetti di interventi ritenuti particolarmente critici dal punto di vista degli impatti ambientali su

aree di Rete Natura 2000, si esprime quanto segue:

intervento n. 11 – Adeguamento strutture ricettive-turistiche in località Forcora: adeguamento impianto di risalita: sono confermate e ritenute sufficienti le prescrizioni previste dalla Valutazione di Incidenza del PST, il progetto dovrà comunque essere sottoposto a Valutazione di Incidenza e a verifica di Valutazione di Impatto Ambientale;

intervento n. 95 – Opere di adeguamento dell’Aeroporto P. Contri al fine di ospitare gare nazionali e internazionali di volo a vela, tra cui Grand Prix: sono confermate e ritenute sufficienti le prescrizioni previste dalla Valutazione di Incidenza del PST, il progetto dovrà comunque essere sottoposto a Valutazione di Incidenza e a verifica di Valutazione di Impatto Ambientale;

intervento n. 146 – Adeguamento strutture ricettive-turistiche in località Forcora: nuovo impianto di risalita a piattello (skilift): il progetto si configura come nuovo intervento all’interno di un SIC, si

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confermano le prescrizioni previste dalla Valutazione di Incidenza del PST, il progetto dovrà essere sottoposto a Valutazione di Incidenza e a Valutazione di Impatto Ambientale, nell’ambito della quale dovranno essere approfonditi in particolare gli aspetti idrici ed energetici;

intervento n. 147 - Adeguamento strutture ricettive-turistiche in località Forcora: sistemazione anello sci di fondo con adeguamento alle nuove normative: sono confermate e ritenute sufficienti le prescrizioni previste dalla Valutazione di Incidenza del PST, il progetto dovrà comunque essere sottoposto a Valutazione di Incidenza e a verifica di Valutazione di Impatto Ambientale;

intervento n. 199 – Adeguamento/incremento e sistemazione aree portuali (Comune di Bardello): sono confermate e ritenute sufficienti le prescrizioni previste dalla Valutazione di Incidenza del PST, il progetto dovrà comunque essere sottoposto a Valutazione di Incidenza e a verifica di Valutazione di Impatto Ambientale;

intervento n. 289 – Adeguamento/incremento e sistemazione aree portuali (Comune di Ternate): sono confermate e ritenute sufficienti le prescrizioni previste dalla Valutazione di Incidenza del PST, il progetto dovrà comunque essere sottoposto a Valutazione di Incidenza e a verifica di Valutazione di Impatto Ambientale.

2. Sono richiamate e confermate le prescrizioni espresse dal Dirigente della Struttura Valorizzazione Aree

Protette e Biodiversità, della Direzione Generale Sistemi Verdi e Paesaggio di Regione Lombardia, con Decreto n. 6526 del 20/07/2012 “Valutazione di incidenza del programma di sviluppo turistico della Provincia di Varese “Varese Land of Tourism” (ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 357/97 e s.m.i.)” e tabella allegata.

3. Relativamente ai progetti sottoposti a procedure di Verifica di Assoggettabilità a VIA / Valutazione di Impatto Ambientale, fatte salve le analisi istruttorie delle Autorità competenti (Provincia o Regione), nonché le tempistiche di presentazione delle istanze da parte dei relativi Soggetti Attuatori, le analisi di tipo ambientale presentate dai Proponenti non potranno prescindere dalla valutazione dell’effetto cumulativo con altri interventi analoghi (per tipologia progettuale) o prossimi (in quanto ricadenti nel medesimo ambito territoriale), anche al fine di evitare una artificiosa segmentazione degli interventi.

4. Devono essere rispettate le seguenti condizioni, in relazione ai vari fattori ambientali:

a) BIODIVERSITA’, FLORA E FAUNA Rispetto alla realizzazione/riqualificazione di percorsi ciclopedonali all’interno di aree di elevato valore naturalistico occorre prevedere accorgimenti volti a prevenire eventuali effetti negativi sulla biodiversità, determinati ad esempio da eccessivo calpestio in aree con specie floristiche di pregio, disturbo della fauna, abbandono di rifiuti, ecc.

b) ARIA/FATTORI CLIMATICI Nei progetti di nuovi servizi/strutture turistiche e realizzazione/conversione di impianti di produzione di energia rinnovabili, per raggiungere più velocemente traguardi di sostenibilità nei consumi e miglioramento della qualità dell’aria, si prescrive: - In riferimento agli obblighi previsti all’All. 3, punto 1 del D.Lgs 28/2011 relativi alla copertura

dei consumi di energia termica con fonti rinnovabili, non sussistendo ad oggi procedure attuative fornite dal MISE:

o la copertura di almeno il 50% del fabbisogno di energia termica utile per la produzione di acqua calda sanitaria con fonti rinnovabili;

o la copertura di almeno il 35% del fabbisogno complessivo di energia termica utile per la produzione di acqua calda sanitaria e la climatizzazione invernale con fonti rinnovabili;

o per quanto riguarda le prestazioni minime relative alla climatizzazione estiva dell’involucro degli edifici si richiede il raggiungimento di un indice di fabbisogno di energia per la climatizzazione estiva o il raffrescamento ETc <4 kWh/m3 anno (corrispondente alla classe A e A+ della tabella a.4.4 dell'allegato A alla dgr 8745/2008).

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Oltre al rispetto degli obblighi previsti all’All. 3, punto 3 del D.Lgs 28/2011 che prevede l’installazione di impianti FER per la produzione di energia elettrica di potenza minima calcolata in base alla formula indicata nell’All.3 medesimo, si richiede di tendere all’obiettivo di copertura del 100% dei fabbisogni di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso l’acquisto di energia rinnovabile certificata da rete. Per gli interventi sottoposti a verifica di VIA o VIA, in tale fase debbono essere effettuati, in relazione alle caratteristiche dell'intervento, ove si preveda un aumento non irrilevante di traffico indotto, approfondimenti specifici in merito alle emissioni da traffico indotto e alle possibili forme di mitigazione. Si raccomanda di adottare, per le opere di tipo infrastrutturale, opportune misure di mitigazione in fase di cantiere, volte a minimizzare in particolare le emissioni e la dispersione di polveri derivanti dalle lavorazioni e dalla movimentazione dei mezzi di cantiere.

c) RUMORE Dovrà essere tenuto in considerazione anche l'effetto del traffico indotto dalla realizzazione di progetti che costituiscano attrattori/generatori di traffico. Ai fini della compatibilità ambientale dal punto di vista acustico non si dovranno verificare, per effetto del PST, transizioni da condizioni di conformità a condizioni di non conformità ai limiti di rumore né incrementi apprezzabili di livelli di rumore che, indipendentemente dagli effetti del PST, fossero già ora superiori ai limiti.

d) PAESAGGIO/BENI MATERIALI E PATRIMONIO CULTURALE, ANCHE ARCHITETTONICO E

ARCHEOLOGICO Con riferimento ai criteri di attuazione della pianificazione comunale e ai “Criteri e procedure per l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di beni paesaggistici” (d.g.r. 2727/2011) forniti da Regione Lombardia, si richiede che gli studi territoriali di approfondimento paesaggistico, oltre ad un riferimento generale alla strumentazione di pianificazione paesaggistica regionale e provinciale e agli obiettivi di massima della stessa, scendano di scala rispetto ad esse e diano conto in maniera critica:

i. con riferimento al D. Lgs. 42/2004 e s.m.i. Parte III:

- della verifica della presenza sul territorio comunale di provvedimenti di tutela paesaggistica decretati o di aree di tutela ope legis o comunque di aree individuate con specifica tutela dal PPR. Si ricorda che l’elenco dei beni paesaggistici e delle aree tutelate presenti sul territorio può essere verificata attraverso il sito www.cartografia.regione.lombardia.it/mapsiba20;

ii. con riferimento al PPR

- dell’Unità tipologica di paesaggio di riferimento, con verifica di rispondenza agli indirizzi di tutela previsti dalla normativa di piano;

- delle strutture insediative e dei valori storico-culturali del paesaggio (centri e nuclei storici, elementi di frangia, elementi del verde, presenze archeologiche, infrastrutture di rete, strade e punti panoramici, luoghi della memoria storica) con verifica di rispondenza agli indirizzi di tutela previsti dalla normativa di piano;

- degli ambiti di degrado paesaggistico (se presenti) con verifica di rispondenza agli indirizzi di riqualificazione e contenimento del rischio previsti dalla normativa di piano;

iii. con riferimento al PTCP:

- Norme Tecniche di Attuazione, con riferimento al Titolo II (Tutela e valorizzazione dei suoli agricoli e boschivi) e Titolo III (Paesaggio);

- Approfondimenti, con riferimento ai Repertori Paesaggio;

- Elaborati cartografici della sezione Paesaggio.

Gli studi di approfondimento culturale e paesaggistico devono dare conto:

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- della verifica della presenza sul territorio di provvedimenti di tutela monumentale e archeologica decretati ai sensi degli artt. 12, 13 e 45 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.

- della verifica della presenza sul territorio di provvedimenti di tutela monumentale e paesaggistica decretati ai sensi dell’art. 136 o individuati come sottoposti a tutela ope legis ai sensi dell’art. 142 del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i.

- della individuazione degli edifici “per i quali si intende formulare proposta motivata di vincolo” (art. 10, comma 2 della L.R. 12/2005 e s.m.i.)

- pur non essendo necessariamente sottoposti a specifico provvedimento di tutela ministeriale, dei beni catalogati da Regione Lombardia con schede SIRBeC sul sito www.lombardiabeniculturali.it (ai sensi del Decreto del Dirigente dell’U.O. “Infrastruttura per l’informazione territoriale” del 10 novembre 2006, n. 12520, “Approvazione delle linee guida per la realizzazione degli strumenti del SIT integrato per la pianificazione locale ai sensi dell’art. 3 della L.R. 12/2005);

- dell’analisi delle componenti archeologiche, tramite uno studio corredato da cartografie tematiche in scala idonea e da schede descrittive sintetiche relative ai diversi siti e ritrovamenti, analogo a quello previsto dalla procedura della Verifica archeologica preventiva dell’interesse archeologico, applicabile agli interventi sottoposti alla disciplina del Codice Contratti (art. 95 del D. Lgs. 163/2006).

In considerazione del fatto che l’attività di valorizzazione non può prescindere da una preordinata attività di tutela dei contesti eventualmente tutelati, sia sotto il profilo monumentale che sotto quello paesaggistico, è indispensabile che gli interventi, anche in fase di proposta, siano preliminarmente valutati dagli organi ministeriali preposti alla tutela in ordine alla concreta fattibilità e coerenza con le istanze di conservazione tanto dei beni culturali quanto dei beni paesaggistici eventualmente coinvolti. Pertanto in tutti gli accordi, intese, concertazioni, derivanti anche da negoziazioni con soggetti privati, qualora riguardanti direttamente o indirettamente beni tutelati ai sensi del D. Lgs. 42/2004 e s.m.i., devono essere coinvolte preventivamente anche le Soprintendenze competenti in materia, ai fini di non generare aspettative non realistiche ed evitare danni economici agli operatori coinvolti.

e) ACQUA

Per quanto riguarda le proposte di riqualificazione e valorizzazione di corsi d’acqua superficiali, al fine di garantire benefici dal punto di vista idrogeologico, naturalistico, ecologico e fruitivo, si richiede:

di prediligere l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica (cfr. DGR 48740/2000);

di utilizzare specie vegetali (alberi, arbusti, erbacee) autoctone ed ecologicamente idonee al sito. Gli elenchi delle specie sono reperibili negli allegati della LR 10/2008 (DGR n. 8/7736 del 24 luglio 2008 e DGR n. 8/11102 del 27 gennaio 2010), nel PTCP, nelle NTA dei PTC di aree protette, nella DGR 48740/2000 sull'ingegneria naturalistica. Le fasce a verde devono avere ampiezza adeguata ed essere costituite da alberi ed arbusti di diverse specie, in modo che possano svolgere una effettiva funzione ecologica e paesaggistica.

Nella realizzazione dei progetti edilizi, compresa la ristrutturazione, devono essere messe in atto le misure necessarie all’eliminazione degli sprechi e alla riduzione dei consumi idrici, quali l’installazione di contatori per ogni singola unità abitativa e il collegamento a reti duali, ove già disponibili. I progetti di nuova edificazione e gli interventi di recupero degli edifici esistenti devono prevedere: - dispositivi per la riduzione del consumo di acqua negli impianti idrico-sanitari; - reti di adduzione in forma duale; - misuratori di volume omologati; - sistemi di captazione filtro e accumulo delle acque meteoriche.

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f) SUOLO Si richiede:

la minimizzazione del consumo di suolo agricolo, con particolare riferimento ai suoli di valore alto e moderato (Classe del valore agroforestale determinate secondo le modalità indicate nella D.G.R. 8059/2008);

l’impiego di specie vegetali (alberi, arbusti, erbacee) autoctone ed ecologicamente idonee al sito per tutti gli interventi di realizzazione di opere a verde (ad esempio la riqualificazione degli spazi lungolago, delle aree verdi, delle aree di sosta turistica, degli impianti sportivi all’aperto, ecc.); gli elenchi delle specie sono reperibili negli allegati della LR 10/2008 (DGR n. 8/7736 del 24 luglio 2008 e DGR n. 8/11102 del 27 gennaio 2010), nei PTCP, nei PTC di aree protette e riserve e nella DGR 48740/2000 sull'ingegneria naturalistica.

5.5.3 Mitigazioni/Compensazioni Si confermano le misure di mitigazione e/o compensazione dei possibili effetti negativi individuate per tipologia di intervento nelle schede di valutazione (Allegato 1 al Rapporto Ambientale), comprese le considerazioni specifiche effettuate su alcuni interventi ritenuti più rilevanti dal punto di vista ambientale. 5.5.4 Monitoraggio Il monitoraggio ha quale obiettivo la rappresentazione dell’evoluzione dello stato del territorio e dell’attuazione delle azioni del PST, consentendo, di conseguenza, la valutazione del raggiungimento degli obiettivi, il controllo degli effetti indotti, l’eventuale attivazione di misure correttive e il riorientamento/aggiornamento del PST. Un sistema di monitoraggio ben strutturato comprende informazioni circa gli elementi misurati (indicatori) e le modalità di comunicazione. Per ciascun indicatore devono essere verificate: - la coerenza con gli obiettivi e le azioni di piano; - la presenza di eventuali “traguardi” da raggiungere; - la definizione precisa di ciò che è misurato; - la definizione dell’unità di misura; - l’elencazione delle fonti di reperimento dei dati necessari al calcolo degli indicatori; - l’eventuale coinvolgimento di soggetti esterni all’ente estensore del piano. Oltre ad una definizione precisa degli indicatori, il sistema di monitoraggio si avvalora con la previsione di momenti di comunicazione e reporting ambientale periodico dei risultati. Inoltre deve individuare le responsabilità e la sussistenza delle risorse necessarie per la realizzazione e gestione del monitoraggio. I Rapporti di monitoraggio dovranno essere accompagnati da cartografie esplicative della precisa localizzazione degli interventi e del loro possibile impatto sull’ambiente e il territorio. Tali cartografie verranno prodotte in formato elettronico con programmi appartenenti alla famiglia dei GIS. Il piano di monitoraggio dovrà infine prevedere indicatori specificamente dedicati:

1. alle variazioni d’uso dei suoli ricadenti in Aree agricole e Territori boscati con riferimento alle Classi 2 e 3 della Legenda DUSAF 2.1 di ERSAF (Livello 1 e successivi);

2. al recupero ed alla riqualificazione delle aree degradate o in stato di abbandono; 3. a rilevare gli effetti prodotti sui Siti Natura 2000 e sugli elementi della Rete Ecologica Regionale

coinvolti, quali:

- superficie di habitat di interesse comunitario persa o compromessa; - superficie di habitat di interesse comunitario valorizzata; - specie faunistiche di interesse comunitario compromesse; - specie faunistiche di interesse comunitario favorite; - n. campagne di sensibilizzazione sul tema della biodiversità e della Rete Natura 2000; - n. di partecipanti alle iniziative di cui sopra; - superfici della RER compromesse; - superfici della RER ripristinate.