SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN … · turisti e pellegrini arrivati nel 2014), poi...

47
1 SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: UNITALSI 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Giubil-handy 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore: Assistenza Area d’intervento: Disabili Codifica: A 06 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: La vocazione che contraddistingue L’UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) fin della sua nascita nel 1903, è l’attenzione alle persone disabili e ammalate. L’Associazione - che conta oggi circa centomila aderenti e una struttura organizzativa e amministrativa che comprende 19 Sezioni Regionali, 2 delegazioni estere (Malta e Repubblica di San Marino) e 267 Sottosezioni - muove i primi passi con i famosi “treni bianchi” o “treni della speranza” per accompagnare i malati al santuario di Lourdes e, in un secondo momento, anche agli altri Santuari sia nazionali (Loreto, Siracusa e San Giovanni Rotondo) che internazionali (Fatima, Banneux, Terra Santa), per giungere oggi ad una molteplicità di iniziative tra cui anche il Servizio Civile Nazionale occasione, ormai irrinunciabile, di crescita non solo per i giovani che ne fanno esperienza, ma per la stessa Associazione che li accoglie. E proprio all’interno di tale proficuo scambio si colloca il progetto “Giubil-handy” II NZ01696 Nazionale

Transcript of SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN … · turisti e pellegrini arrivati nel 2014), poi...

1

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

UNITALSI 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

Giubil-handy

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

Settore: Assistenza Area d’intervento: Disabili Codifica: A 06

6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si

realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

La vocazione che contraddistingue L’UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) fin della sua nascita nel 1903, è l’attenzione alle persone disabili e ammalate. L’Associazione - che conta oggi circa centomila aderenti e una struttura organizzativa e amministrativa che comprende 19 Sezioni Regionali, 2 delegazioni estere (Malta e Repubblica di San Marino) e 267 Sottosezioni - muove i primi passi con i famosi “treni bianchi” o “treni della speranza” per accompagnare i malati al santuario di Lourdes e, in un secondo momento, anche agli altri Santuari sia nazionali (Loreto, Siracusa e San Giovanni Rotondo) che internazionali (Fatima, Banneux, Terra Santa), per giungere oggi ad una molteplicità di iniziative tra cui anche il Servizio Civile Nazionale occasione, ormai irrinunciabile, di crescita non solo per i giovani che ne fanno esperienza, ma per la stessa Associazione che li accoglie. E proprio all’interno di tale proficuo scambio si colloca il progetto “Giubil-handy”

II

NZ01696

Nazionale

2

che nasce in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia annunciato da Papa Francesco lo scorso 13 marzo, nella concomitanza del secondo anniversario del suo pontificato. «Cari fratelli e sorelle ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della Misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia». Con queste parole, che hanno colto tutti di sorpresa, è stato annunciato l'Anno Santo Straordinario che avrà inizio nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre 2015, e si concluderà il 20 novembre del 2016, Domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo e volto vivo della misericordia del Padre. «Nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio; tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte permangono spalancate - conclude il Papa - perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono». Un’accoglienza “da cui nessuno può essere escluso” proprio come esige il carisma della nostra Associazione e che trova la sua immagine simbolica nel rito iniziale dell’apertura, come da tradizione, della Porta Santa della Basilica di San Pietro il prossimo 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, cui seguirà anche quella delle altre principali Basiliche di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo (entrambe il 13 dicembre) e Santa Maria Maggiore (il 1° gennaio). Il primo Anno Santo fu istituito da Papa Bonifacio VIII, che il 24 dicembre 1299 indisse il primo Giubileo valido per tutto il 1300. Se per gli ebrei il Giubileo indicava un anno sabbatico, di riposo, diverso è il significato che esso assume all'interno della tradizione cattolica. Solitamente fatto iniziare il giorno della vigilia di Natale, scandisce il periodo durante il quale il Papa concede ai fedeli l'indulgenza plenaria: una grazia eccezionale che permette di ottenere la remissione della pena eterna per i peccati commessi. La cadenza di questo magnifico evento fu fissata ogni 25 anni, per permettere a tutti i fedeli di viverne almeno uno nella propria vita. Oggi sappiamo che il Giubileo può essere di due tipologie: “ordinario”, se legato alla prestabilita scadenza venticinquennale; “straordinario” se viene indetto per qualche motivo particolarmente importante. Ad oggi, gli Anni Santi ordinari celebrati sono stati 26. L'ultimo, in ordine temporale, è stato quello del 2000 indetto da Papa Giovanni Paolo II. Si è trattato di un Anno Santo particolare e decisamente importante, perché in esso si sono celebrati i due millenni dalla venuta di Cristo sulla Terra. Con 10 anni di anticipo rispetto alla scadenza ordinaria, il Giubileo Straordinario della Misericordia (ecco, dunque, perché “straordinario”) è stato indetto da Papa Bergoglio con la Bolla “Misericordiae vultus” resa pubblica lo scorso 11 aprile, nella Basilica di San Pietro in Vaticano, durante la recita dei Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia. «Una domanda è presente nel cuore di tanti: perché oggi un Giubileo della Misericordia? Semplicemente perché la Chiesa, in questo momento di grandi cambiamenti epocali, è chiamata a offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio» spiega Papa Francesco nell’omelia, rispondendo a tutti i

3

possibili quesiti sorti in merito all’Anno Santo Straordinario proclamato. «Questo non è il tempo per la distrazione, ma al contrario per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale». Dovrà essere un Anno Santo durante il quale si sentirà «forte in noi la gioia di essere stati ritrovati da Gesù, che come Buon Pastore è venuto a cercarci perché ci eravamo smarriti. Un Giubileo per percepire il calore del suo amore quando ci carica sulle sue spalle per riportarci alla casa del Padre. Un Anno in cui essere toccati dal Signore Gesù e trasformati dalla sua misericordia, per diventare noi pure testimoni di misericordia». E proprio il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito è l’immagine, molto cara alla Chiesa antica, scelta per rappresentare il logo del Giubileo Straordinario. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere come il Buon Pastore tocchi in profondità la carne dell’uomo e lo faccia con amore tale da cambiargli la vita.

Il logo, opera di padre Marko Ivan Rupnik (vedi figura), rappresenta una summa teologica della misericordia e, insieme al motto che lo accompagna “Misericordiosi come il Padre” (tratto dal Vangelo di Luca 6,36) propone di vivere la misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e donare amore senza misura. La forma stessa del logo, a mandorla, è densa di significato. La figura richiama la compresenza in Cristo delle due nature, divina e umana. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente più chiaro verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l’uomo fuori dalla notte del

peccato e della morte. D’altra parte, la profondità del colore più scuro suggerisce anche l’imperscrutabilità dell’amore del Padre che tutto perdona.

«[...] Come i Roman per l’essercito molto, / l’anno del giubileo, su per lo ponte / hanno a passar la gente modo colto, // che da l’un lato tutti hanno la fronte / verso ’l castello e vanno a Santo Pietro; / da l’altra vanno verso il monte»: in questo modo Dante, nel canto XVIII dell'Inferno, descriveva suggestivamente la gran folla che nel 1300 era giunta a Roma in vista del primo Anno Santo della storia della Chiesa Cattolica, voluto come detto da Papa Bonifacio VIII. Ieri come oggi, il Giubileo ha sempre attirato a Roma migliaia di pellegrini provenienti da tutto il mondo e non sarà da meno l'Anno Santo della Misericordia. Infatti, nonostante sia la prima volta nella storia dei Giubilei che l’indulgenza plenaria si potrà ottenere anche nelle singole diocesi, in ognuna delle quali è offerta la possibilità di aprire la Porta della Misericordia, nella Capitale sono attesi 33 milioni di turisti e pellegrini. Se si pensa che per il Grande Giubileo del 2000 erano stati 25 milioni, si tratta davvero del “Giubileo dei record”, come è stato già soprannominato! Turisti e pellegrini a Roma sono, infatti, aumentati dai 7,5 milioni di arrivi registrati nel 2000 ai 13,4 milioni del 2014, con uno straordinario incremento del 77,5%. Le presenze turistiche nella capitale (il numero totale delle notti trascorse dai turisti

4

e pellegrini in arrivo) sono aumentate del 46,5% negli anni 2000-2014 superando i 32,8 milioni. Gli arrivi dall’estero hanno registrato una crescita del 40,2% pure nei difficili anni 2008-2014. Amano Roma, più di tutti, gli americani (1,6 milioni di turisti e pellegrini arrivati nel 2014), poi gli inglesi (643.000), i tedeschi (634.000), gli spagnoli (494.000), i francesi (485.000) e i giapponesi (477.000). Record di crescita degli arrivi negli ultimi sei anni per argentini (+181,7%), cinesi (+117,8%), turchi (+109,5%), russi (+91,5%) e polacchi (+83,7%). Ufficialmente sono 167.000 i posti letto negli esercizi ricettivi di Roma. Di questi, 110.000 sono in alberghi (il 66%) e 57.000 in strutture extralberghiere (il 34%). Dal 2000 a oggi i posti letto complessivi sono aumentati del 67%, con un incremento del 41% negli alberghi e soprattutto un vero e proprio boom (+164%) delle strutture extralberghiere come case per vacanza e bed & breakfast, anche grazie alla facilità delle prenotazioni attraverso le tante piattaforme web specializzate e ai prezzi più convenienti. Negli anni più recenti (2008-2014) Roma è la città italiana che ha visto crescere maggiormente la presenza di esercizi ricettivi non alberghieri: i posti letto in case per vacanza e bed & breakfast sono 20.000 in più negli ultimi sei anni. Un’indagine commissionata dalla Coldiretti in occasione della canonizzazione di Wojtyla e Roncalli rivela che Roma è la meta nazionale preferita dai pellegrini. In media la città eterna può contare su sette milioni di presenze all’anno, secondo la «World Tourism Organization». La forza di attrazione di Roma è, dunque, in crescita costante e questo è ancor più vero da quando Jorge Mario Bergoglio è Papa Francesco. Dalla sua elezione al soglio pontificio, infatti, le presenze dei fedeli in piazza San Pietro sono triplicate: «Le cifre che abbiamo sui partecipanti alle udienze e alle celebrazioni religiose registrano un importante aumento - osserva il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi - I dati sulla frequenza e la provenienza dei pellegrini attestano che è notevolmente cresciuta anche la circolazione, non solo italiana, dei gruppi. Arrivano comitive e persone da tutte le parti del mondo». Insomma, si tratta di un «flusso universale di gente di varie nazionalità», con una «rotazione molto ampia». Due italiani su cinque sono più propensi a visitare l’Urbe. «L’elezione di Francesco ha accresciuto l’interesse dei viaggiatori italiani nei confronti della Capitale», fotografa un sondaggio di TripAdvisor, condotto su oltre 1300 utenti della community. Il 42% degli italiani si dichiara intenzionato a visitare Roma a causa di Papa Bergoglio, con una crescita del 28% nel traffico Web nelle pagine dedicate alla città eterna. Statistiche e senso comune coincidono: nelle strade intorno a piazza San Pietro il mercoledì mattina e la domenica per l’Angelus, la presenza di turisti e pellegrini è salita costantemente negli ultimi 12 mesi. “L’effetto Francesco” è stato positivo anche nel riavvicinamento alla chiesa e ai sacramenti da parte di persone che se ne erano allontanate e che si sono sentite colpite dalle parole del Papa. Secondo il Centro studi sulle nuove religioni (Cesnur), su un campione di 200 sacerdoti e religiosi il 53% ha affermato di avere riscontrato nella propria comunità un aumento delle persone che si riavvicinano alla Chiesa o si confessano, aggiungendo che queste persone citano esplicitamente gli appelli di Papa Francesco come ragione del loro riavvicina-mento alla pratica religiosa.

5

Quella che è stata chiamata “attrazione turistica” del Papa ha raggiunto livelli globali: quest’anno un record di sette milioni di turisti e pellegrini hanno varcato le porte del Vaticano. “L’effetto Papa Francesco” è confermato altresì dal trend decisamente in crescita dei turisti e pellegrini provenienti dall’Argentina: +28%, che tradotto in numeri significa 13.271 arrivi e 33.892 presenze. Nel 2013 erano sbarcati in 10.345 per 26.891 presenze. L’aumento, a dir poco significativo, causato nelle vendite della tratta da Buenos Aires a Roma e viceversa, se calcolate dall’anno 2012 (ossia prima dell’elezione del pontefice) all’anno 2014 ha conosciuto addirittura un + 205 % secondo quanto pubblicato dal sito “Todo Noticias” (che ha segnalato quanto comunicato, a sua volta, dal tour operator Despegar.com).

Questo si può vedere in modo più chiaro anche nelle seguenti tabelle:

ROMA: OCCUPAZIONE CAMERE E LETTI NEGLI ALBERGHI GENNAIO 2015

ROMA: ARRIVI E PRESENZE NEGLI ALBERGHI GENNAIO 2015

6

Un significativo incremento di presenze, dunque, è verosimilmente atteso nella Capitale in conseguenza del Giubileo Straordinario della Misericordia, come dimostrano i dati rilevati nel periodo tra gennaio e luglio 2015.

Sono stati, infatti, oltre sei milioni i turisti e pellegrini arrivati nella Capitale, secondo l’Ente Bilaterale del Turismo del Lazio che segnala una crescita per il turismo del + 6,05% per gli arrivi e +5,51% per le presenze, rispetto allo stesso periodo del 2014. Dei 6.024.893 di turisti e pellegrini totali che hanno soggiornato negli alberghi romani nei primi sette mesi di quest’anno, 2.192.092 (+5,25%) sono italiani e 3.832.801 sono stranieri (+6,51%). Il trend positivo riguarda anche le presenze totali che, in questi sette mesi, sono cresciute, passando da 13.397.518 a 14.135.570. I turisti statunitensi si confermano ancora i più numerosi e con ben 215.064 arrivi e 518.125 presenze, detengono circa il 30% del mercato turistico della Capitale. Tra i turisti europei, la maggior parte giungono dal Regno Unito con 50.448 arrivi e 144.720 presenze. Subito dopo si confermano gli spagnoli: 44.524 arrivi e 124.128 presenze, infine tedeschi, francesi e russi.

Di notevole rilevanza, la crescita costante registrata anche nei servizi offerti ai turisti e pellegrini da Roma capitale. I Pit - Punti Informativi Turistici (nel periodo gennaio/luglio 2014) hanno registrato un +9,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 1.584.450 contatti a 1.698.700, dato che comprende anche i punti Informativi temporanei attivi nei giorni della Canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. Il sito www.turismoroma.it ha fatto registrare sempre nel periodo tra gennaio e luglio 2014, un incremento di visitatori, pari a +17,35%, per un totale di 1.006.075 navigatori, rispetto agli 857.323 dello stesso periodo del 2013. Il call center del portale www.060608.it (nel periodo gennaio/luglio 2014) ha avuto un incremento del 14,7% rispetto all’anno precedente, con una media mensile di chiamate di 28.236, circa 932 al giorno. Positivo anche il successo delle carte di accesso ai servizi e di quelle ai musei civici. Roma Pass e Roma Pass 48 Hours (lanciata durante la canonizzazione) che hanno registrato un incremento del 2,4% rispetto all’anno precedente (gennaio 19.981, febbraio 27.960, marzo 36.515, aprile 61.986, maggio 54.953, giugno 57.332 e luglio 2014: 56.490 dato non definitivo). E ancora. Attingendo a dati ancor più vicini nell’ordine temporale, nel secondo trimestre 2015 gli arrivi negli esercizi ricettivi sono stati pari a 31,6 milioni di unità e le presenze a oltre 96,4 milioni, con aumenti, rispetto al secondo trimestre del 2014, rispettivamente del 2,2% e dello 0,8%. Si sono registrate 53 milioni di presenze di turisti e pellegrini non residenti, che rappresentano il 55,0% delle presenze totali. Le presenze dei residenti sono state oltre 43,4 milioni. Le presenze negli esercizi alberghieri sono state pari a 66,9 milioni di unità, corrispondenti al 69,4% delle presenze totali, mentre le presenze negli esercizi

7

extralberghieri ammontano a 29,5 milioni. Le presenze registrate nel secondo trimestre 2015, rispetto allo stesso trimestre del 2014, sono aumentate sia per la componente residente della clientela sia per quella non residente (rispettivamente dello 0,3% e dell'1,2%). Le presenze per tipologia di esercizio hanno mostrato incrementi per entrambe le tipologie: +1,1% le strutture alberghiere e +0,2% le strutture extralberghiere. Infatti, non bisogna dimenticare i romani che si aggiungeranno alle fila dei turisti e dei pellegrini attesi. Non bisogna dimenticare che Roma conta, al 1° gennaio 2015, 2.872.021 abitanti (di cui 1.362.103 femmine e 1.509.918 maschi) con una densità di 2.228,72 ab./km² e una superficie territoriale di 1.287,36 km². Mentre, se estendiamo la ricerca, analizzando anche i dati provinciali, abbiamo che la popolazione è composta da 4.342.046 abitanti al 1° gennaio 2015 (2.081.773 maschi e 2.260.273 femmine).

Il movimento stimato dalle ricerche di mercato valuta in 38 milioni i turisti e pellegrini DISABILI in Europa e 3,5 milioni in Italia. Cifre alle quali deve essere aggiunto il fattore moltiplicatore di 2.8, perché in vacanza non si va da soli. Una fascia di turisti e pellegrini che nel 2011 ha rappresentato il 20,3% del totale, nel 2013 il 26,5%, e nel 2050 si prospetta che arrivi al 31,8%.

Le persone con disabilità, lo abbiamo detto, rappresentano la nostra fascia d’intervento privilegiata. Ma quando parliamo di “disabilità”, ne possiamo identificare almeno 4 possibili tipologie (le ultime tre, in particolare, sono quelle effettivamente riscontrabili anche nei nostri gruppi di pellegrini):

1. Confinamento individuale (costrizione a letto, su una sedia a rotelle o in casa) che riguarda il 2,1% della popolazione di 6 anni e più.

2. Disabilità nelle funzioni (difficoltà nel vestirsi, lavarsi, mangiare) per il 3% della popolazione dai 6 anni in su;

3. Disabilità nel movimento (difficoltà nel camminare, salire le scale, chinarsi, coricarsi, sedersi); il 2,2% delle persone oltre i 6 anni presenta queste disabilità;

4. Disabilità sensoriali (difficoltà a sentire, vedere, parlare), che coinvolgono circa l'1,1% della popolazione dai 6 anni in su.

La limitazione del grado di autonomia può costituire, effettivamente, un oggettivo impedimento per la fruizione di spettacoli e intrattenimenti fuori casa limitando, quindi, anche l’integrazione sociale e il benessere individuale. L’analisi dei livelli di fruizione e di coinvolgimento in queste attività permette di evidenziare l’esistenza di un rapporto diretto, infatti, al diminuire del grado di autonomia diminuisce anche il tasso di partecipazione (vedi tabella pagina successiva). Le visite nei musei e alle mostre è la seconda attività del tempo libero che coinvolge più persone in assoluto: il 27,7% del totale della popolazione, il 10,4% delle persone con limitazione del grado di autonomia elevata o parziale e il 7,4% di chi ha una limitazione della propria autonomia personale elevata. Mentre, si posizionano ad un ottimo posto anche le visite a monumenti e siti archeologici con il 21,1% del totale della popolazione, l’8,5% delle persone con

8

limitazione del grado di autonomia elevata o parziale e il 5,9% di chi ha una limitazione della propria autonomia personale elevata. Il cinema è in vetta alla classifica della popolazione con limitazioni di autonomia con il 14,6%, seguono il teatro (7,7%), spettacoli sportivi (7,4%), i locali in cui si balla (5,9%), concerti (5,8%) e i concerti di musica classica (4,5%).

PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ CHE HANNO FRUITO NELL’ULTIMO ANNO DEI VARI TIPI DI SPETTACOLI E INTRATTENIMENTI PER GRADO DI AUTONOMIA

PERSONALE (PER 100 PERSONE CON LE STESSE CARATTERISTICHE)

Fonte: Istat, Aspetti della vita quotidiana - Anno 2006 (ultimo aggiornamento)

Un presupposto per un’efficace azione di integrazione e sviluppo in ogni settore dell’attività umana e della vita sociale delle persone con riduzione di autonomia risulta, dunque, evidente essere il diritto a una mobilità più agevole nel territorio potendo disporre di una pluralità di alternative.

Il trasporto pubblico urbano di Roma (ATAC) per migliorare la qualità del servizio in vista del Giubileo, ha dato avvio, per esempio, ad un piano di investimenti che porteranno a sostituire circa 5 Km di rotaie nei tratti maggiormente usurati di metro A, B e B1.

La città di Roma può contare su:

♠ n. 3 linee di metropolitana (oltre la A, la B e B1 citate prima, si aggiunge la linea C aperta nel 2014), per un totale di 60 km;

♠ n. 8 relazioni regionali operate da Trenitalia sul nodo ferroviario di Roma e numerate da FL1 a FL8;

♠ n. 1 collegamento rapido Leonardo Express fra la stazione Termini e l’aeroporto di Fiumicino;

♠ n. 3 ferrovie regionali; ♠ n. 2.750 vetture (autobus, tram e filobus) e n. 401 linee di superficie, per

un totale di 2.305 km. Per quanto riguarda le ferrovie, invece, la stazione principale e l'unica nel centro storico, è Roma Termini (la più trafficata stazione d’Italia), ma i treni ad alta velocità di Trenitalia, NTV e i treni nazionali, fermano anche a Roma Tiburtina (destinata a gestire livelli di servizio pari a Termini).

Infine, la città è servita da quattro aeroporti:

1. l’Aeroporto militare “Mario De Bernardi” (più noto come Pratica di Mare)

9

2. l’Aeroporto dell'Urbe 3. l’Aeroporto Intercontinentale “Leonardo da Vinci” (meglio conosciuto

come Fiumicino dal nome del comune che lo ospita) 4. l’Aeroporto Internazionale “Giovan Battista Pastine” (più noto

semplicemente con il nome di Ciampino). Questi ultimi due sono i principali aeroporti della città.

A tal proposito, dalla seguente tabelle possiamo trarre aspetti interessati in merito all’utilizzo dei mezzi di trasporto da parte delle persone disabili:

PERSONE DI 14 ANNI E PIU’ PER GRADO DI AUTONOMIA E UTILIZZO DEI SERVIZI DI TRASPORTO: MEZZI PUBBLICI URBANI (autobus, filobus, tram), PULLMAN E

TRENO (per 100 persone di 14 anni e più con le stesse caratteristiche)

Fonte: Istat, Aspetti della vita quotidiana - Anno 2006 (ultimo aggiornamento)

Appare evidente come le persone con riduzione di autonomia utilizzano i servizi di trasporto in misura costantemente inferiore al resto della popolazione. Nella graduatoria dei servizi di trasporto utilizzati dalle persone di 14 anni e più con riduzione di autonomia, al primo posto ci sono i mezzi pubblici urbani (autobus, filobus e tram), seguiti poi dal treno e dal pullman. Utilizzano i servizi di trasporto più gli uomini che le donne, fatta eccezione per i mezzi pubblici urbani dove c’è una leggera prevalenza femminile. Distinguendo l’utilizzo dei servizi rispetto al grado di autonomia delle persone, il 20,3% degli utenti con limitazioni utilizzano i mezzi pubblici urbani, il 13,7% il treno e il 10,6% il pullman; le quote diminuiscono per le persone con gravi limitazioni: il 15,7% utilizza i mezzi pubblici urbani, il 10,9% il treno e l’8,2% il pullman. Il treno in particolare, sembra essere il mezzo utilizzato con più difficoltà dalla popolazione disabile: le differenze di utilizzo rispetto alla popolazione complessiva sono in questo caso particolarmente rilevanti e crescenti al diminuire del grado di autonomia personale. Relativamente al grado di soddisfazione dei servizi di trasporto, gli utenti con riduzione di autonomia sono soddisfatti soprattutto dalla possibilità di trovare

10

posto a sedere: all’aumentare del grado di limitazione, infatti, aumenta il grado di soddisfazione per questo aspetto del servizio. Purtroppo, la quota di utenti soddisfatti è inferiore al 50%. Alla luce di questi dati esplicativi acquista ancor più valore il servizio di trasporto e accompagnamento dedicato ai turisti e pellegrini disabili offerto dai Volontari del Servizio Civile Nazionale dell’Unitalsi con i mezzi messi a disposizione dalla sede progetto nei quali, fra l’altro, il posto a sedere è assicurato!

Con la seguente tabella, invece, desideriamo mette in evidenza come lo stesso movimento dei turisti e pellegrini disabili nella città di Roma abbia subito un incremento vertiginoso nell’ultimo anno:

MOVIMENTO dei TURISTI e PELLEGRINIDISABILI NELLA CITTÀ DI ROMA

ALBERGHI E STRUTTURE SIMILI, ALLOGGI PER VACANZE E ALTRE STRUTTURE PER BREVI SOGGIORNI, AREE DI CAMPEGGIO E AREE ATTREZZATE PER CAMPER E ROULOTTE

PROVENIENZA Mondo Paesi esteri Italia

Indicatori arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze

TIPOLOGIA DI ESERCIZIO

Totale esercizi ricettivi 433.349 1.236.104 305.294 932.213 128.054 303.891

Esercizi alberghieri 394.513 1.085.171 279.076 834.706 115.436 250.465

Esercizi extra-alberghieri 38.836 150.932 26.218 97.507 12.618 53.426

Campeggi e villaggi turistici 13.068 53.766 8.920 33.462 4.148 20.304

Alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale 4.738 18.011 3.241 11.936 1.498 6.075

Agriturismi 236 784 135 486 101 298

Bed and breakfast 7.630 29.098 5.271 19.638 2.359 9.460

Altri esercizi ricettivi 13.163 49.273 8.652 31.984 4.512 17.289

Se è vero, dunque, che il Giubileo sarà un evento di straordinaria importanza dal punto di vista della Fede, è altrettanto vero, e lo abbiamo dimostrato con i numeri appena descritti, che la Santa Sede avrà bisogno di aiuto nell'accoglienza dei pellegrini . Per questo motivo è stata istituita:

Ö una Segreteria Tecnica del Giubileo, in supporto al Prefetto di Roma nelle attività di gestione del Giubileo: un organismo operativo composto da 10 esperti individuati tra i dipendenti delle Amministrazioni Statali e degli enti locali interessati dall’evento giubilare, con il compito di garantire la realizzazione di tutti gli strumenti di pianificazione e il coordinamento delle attività di gestione della comunicazione. Tra questi “dieci” è presente anche il nostro Olp e Formatore Specifico, individuato per il progetto.

11

La Segreteria Tecnica, è inserita in una più ampia Cabina di Regia del Giubileo, ove siedono, oltre alla Prefettura, la Regione Lazio, Roma Capitale, Governo e Santa Sede, l’Assessorato ai Lavori Pubblici, l’Agenzia per la Mobilità e l’Assessorato Trasporti e Mobilità.

La sinergia tra i diversi attori, sta dando vita ai primi interventi dedicati al pellegrino. Fra le iniziative, ad esempio, già da ottobre, è possibile compilare online il modulo per candidarsi a diventare Volontario del Giubileo. Inoltre, è stato istituito lo Sportello del pellegrino, al servizio di turisti e fedeli che si recheranno nella capitale durante il Giubileo Straordinario, per segnalare problemi, disservizi, disagi ecc. Sarà, valorizzata e ripristinata la fruibilità degli antichi itinerari religiosi del Lazio, le cui strade sono state percorse, per secoli, dai pellegrini in cammino verso la Città Santa. Quattro i cammini individuati per il loro profondo valore spirituale oltre che storico e culturale: 9 la Via Francigena nel nord (da Roma a Proceno, ai confini con la Toscana); 9 la Via Francigena nel sud (da Roma a Minturno e a Cassino, ai confini con la

Campania e il Molise); 9 il Cammino di Benedetto (che attraversa il Lazio da Norcia a Montecassino); 9 il Cammino di Francesco (dall’Umbria a Roma attraverso la Valle Santa

reatina).

Ancora quattro sono i cammini giubilari per consentire ai fedeli di compiere il proprio pellegrinaggio lungo le strade della Città di Roma. “La misericordia è una meta da raggiungere che richiede impegno e sacrificio”. Con queste parole Papa Bergoglio, nella Bolla di Indizione “Misericordiae vultus”, invita i fedeli a mettersi in pellegrinaggio per vivere pienamente lo spirito giubilare. Così, per mantenere l'antica tradizione dei pellegrinaggi che attraversavano Ponte Sant’Angelo, i cammini hanno come primo punto di arrivo Castel Sant'Angelo, da cui inizia il percorso pedonale che conduce alla Basilica di San Pietro. Il primo e il secondo itinerario, definiti “Cammino Papale”, ricalcano il percorso seguito per secoli dai Papi dalla Basilica di San Giovanni in Laterano alla Basilica di San Pietro (e viceversa); il terzo è il “Cammino del Pellegrino”; infine, il “Cammino Mariano” che ha inizio dalla Basilica di Santa Maria Maggiore. Rispetto alla differente scelta di “Cammino” si passerà accanto alle tre chiese giubilari di San Salvatore in Lauro, Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova) e San Giovanni Battista dei Fiorentini e si attraverseranno luoghi di grande valore storico, artistico e archeologico. Si tratta di percorsi in grado di far scoprire, in piena sicurezza, alcuni degli angoli più belli e suggestivi della nostra città.

Ma non finisce qui. Si intende valorizzare con itinerari tematici i Cammini, la via delle Abbazie, la rete delle Porte Sante, i percorsi legati alla penitenza, alle storie dei Santi e alle tradizioni religiose del pellegrinaggio. Infine, è stato dato il via ai lavori per allargare i marciapiedi, rifare gli attraversamenti pedonali, installare nuovi e moderni elementi per abbellire

12

l’arredo urbano e facilitare l’orientamento di chi visita Roma. Saranno altresì realizzati percorsi e scivoli per i disabili in modo da eliminare il maggior numero di barriere architettoniche e rendere accessibile la nostra città.

Queste iniziative saranno di supporto nel far sì che durante l’Anno Santo si sviluppi e si rafforzi il desiderio di saper cogliere i tanti segni della tenerezza che Dio offre al mondo intero e soprattutto a quanti sono nella sofferenza, soli e abbandonati e anche senza speranza di sentirsi amati dal Padre. E’ lo stesso Papa Francesco che ci sprona, scrivendo nella Bolla di indizione: «Penso, inoltre, a quanti per diversi motivi saranno impossibilitati a recarsi alla Porta Santa, in primo luogo gli ammalati e le persone anziane e sole, spesso in condizione di non poter uscire di casa. Per loro sarà di grande aiuto vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vicinanza al Signore che nel mistero della sua passione, morte e risurrezione indica la via maestra per dare senso al dolore e alla solitudine». Qui si tocca un punto nevralgico per l’UNITALSI. È proprio a questo “pensiero”, infatti, a questa speciale attenzione del Papa verso “gli ammalati e le persone anziane e sole, spesso in condizione di non poter uscire di casa” che risponde il nostro progetto, affinché – secondo il carisma che è proprio dell’Associazione – quelle persone ammalate, anziane, sole, spesso disabili possano uscire di casa, partire per un pellegrinaggio, partecipare al Giubileo Straordinario della Misericordia. Ciò è avvalorato dall’incarico conferito espressamente all’Unitalsi dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, per l’accoglienza delle persone disabili e ammalate che giungeranno a Roma per partecipare al Giubileo Straordinario.

D’altra parte il rapporto di collaborazione tra l’Unitalsi con il Vaticano è di lunga data. Comincia 10 anni fa, la sera del 2 aprile 2005, con la morte di Papa Giovanni Paolo II e fino al giorno 8, con le esequie del defunto pontefice. Papa Giovanni Paolo II fu pianto da una folla di più di tre milioni di pellegrini. Moltissimi cattolici, ma anche molti non cattolici, confluirono a Roma per rendere omaggio alla salma del papa, attendendo in fila anche fino a 24 ore per poter accedere alla Basilica di San Pietro nella Città del Vaticano. L’Unitalsi fu presente in quella circostanza straordinaria, ponendo le basi per una cooperazione proficua e duratura. Il Servizio della nostra Associazione, infatti, fu richiesto successivamente più volte durante il pontificato di papa Benedetto XVI, in relazione ai grandi eventi, fino all’elezione di Papa Francesco che sancisce un insediamento definitivo e stabile dell’Unitalsi in San Pietro: compare il primo Gazebo in Piazza Sant’Uffizio per fornire informazioni, consegnare i biglietti di accesso, le carrozzine, ecc.; e i volontari Unitalsi sono presenti in supporto e assistenza ai pellegrini disabili e malati che partecipano alle udienze papali del mercoledì e all’Angelus la domenica. Questo servizio continua ancora oggi. E in occasione dei grandi eventi e delle celebrazioni straordinarie in programma in piazza San Pietro (come è stato, ad esempio, per le canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II), in conseguenza dell’aumento del flusso di pellegrini e fedeli, monitorato dalle richieste di assistenza che giungono al Numero Verde Unitalsi (i cui uffici sono presenti nella sede progetto accreditata), i punti di assistenza diventano tre: al Gazebo in Piazza Sant’uffizio se ne aggiunge un secondo in via della Conciliazione

13

(all’altezza della Chiesa di Santa Maria in Traspontina) e un terzo a Piazza Risorgimento. Inoltre, l’Unitalsi segue gli eventi legati al Santo Padre anche fuori da piazza San Pietro, durante le varie funzioni nelle altre Basiliche di Roma e, comunque, ove richiesto.

Dall’inizio di questa stretta collaborazione con il Vaticano, i Gazebo Unitalsi hanno ricevuto circa n. 3.000 richieste di assistenza (carrozzine, biglietti per accedere alle celebrazioni, accompagnamento di una persona disabile); e n. 900 richieste di transfert. L’Associazione durante le udienze papali del mercoledì ha accolto tra le n. 50/70 persone disabili, alle quali sono state fornite assistenza logistica e informazioni riguardo il percorso loro dedicato per raggiungere piazza San Pietro. In alcune udienze, il numero delle accoglienze è giunto anche a picchi di n. 400 fedeli disabili. La domenica, invece, in occasione dell’Angelus, l’Unitalsi svolge un servizio di accoglienza a circa n. 25 fedeli disabili. Ma, durante le celebrazioni presiedute dal Santo Padre il numero delle persone disabili che richiedono il nostro aiuto e il nostro supporto, raggiunge vette di circa n. 500, anche 600 fedeli disabili (come ad esempio, in occasione della cerimonia di Intronizzazione di Papa Francesco, durante la Giornata Mondiale del Malato, oppure per la canonizzazione di San Luigi Guanella).

Affinché la macchina organizzativa sia efficiente sul campo e possa rispondere in modo concreto e puntuale alle esigenze delle persone disabili che giungono in piazza San Pietro per assistere alle diverse celebrazioni, Il Numero Verde Unitalsi si occupa, dalla sede progetto, di raccogliere le molteplici richieste di aiuto che giungono da Roma e da tutta Italia, in modo da coordinare e programmare gli interventi, preparare il materiale necessario e reclutare i volontari occorrenti a coprire i servizi richiesti.

Dal 2005 ad oggi il Numero Verde Unitalsi ha ricevuto circa n. 3.900 telefonate con richiesta di aiuto specifiche. Mentre, se vogliamo quantificare il dato al solo anno 2014 le telefonate giunte al nostro Numero Verde sono state n. 1.300. Le richieste di assistenza presso i nostri Gazebo sono state n. 1.000 e n. 300 le richieste di trasporto da parte di persone disabili, malate o con problemi di deambulazione.

L’esplodere dei numeri e delle presenze dall’elezione a Sommo Pontefice di Jorge Mario Bergoglio, è stato subito evidente anche per la nostra Associazione con almeno due iniziative correlate che ci ha visto protagonisti:

1. l’organizzazione di un pellegrinaggio a Roma, esclusivo per l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme (OESSG);

2. l’organizzazione di un Convegno Nazionale a Roma, con udienza da Papa Francesco aperto a tutti i soci Unitalsi.

Il primo si svolse dal 10 al 15 settembre 2013 e coinvolse n. 1.486 partecipanti da tutto il mondo, come meglio si evince dalla seguente tabella:

14

PELLEGRINAGGIO OESSG

Nazione Presenze Nazione Presenze Lussemburgo 19 Svizzera 56

Belgio 76 Germania 81 Filippine 31 Inghilterra 42

Australia 44 Galles 39

Irlanda 98 Porto Rico 64

Scozia 32 Taiwan 34

Finlandia 18 Australia 53 Canada 53 USA 205 Russia 27 Portogallo 37 Svezia 4 Belgio 62

Slovenia 6 Italia 90 Italia 8 Argentina 41

Norvegia 9 Spagna 63 Ungheria 2 Francia 47

Olanda 40 Princ. Monaco 14

Austria 91 TOTALE 1.486

Il secondo, invece, si svolse dall’8 al 10 novembre sempre del 2013 (primo anno di pontificato di Papa Francesco) e raccolse n. 3.302 presenze:

UNITALSI ROMA - 8/10 NOVEMBRE 2013

SEZIONI UNITALSI

0/3 anni

3/12 anni adulti > 12 Autisti PARTECIPANTI

ABRUZZO 0 58 58 CALABRIA 3 1 256 3 263 CAMPANA 3 13 173 189 EMILIA 0 195 195 LIGURIA 0 43 43 LOMBARDA 0 3 574 12 589 LUCANA 0 75 75 MARCHE 0 65 65 MOLISE 0 26 26 PIEMONTE 0 105 105 PUGLIA 1 5 370 376 ROMANA 0 88 88 SARDA NORD 0 43 43 SARDA SUD 0 129 129 SICILIA OCC. 0 257 257 SICILIA OR. 0 4 261 265 TOSCANA 0 167 167

15

TRIVENETO 0 1 344 345 UMBRIA 0 22 22 USTAL 0 2 2

TOTALE 3.302

Possono risultare interessanti anche i numeri relativi ai pellegrinaggi, con meta la città di Roma, che sono stati organizzati dalle nostre Sezioni durante la scorsa stagione (Anno 2014). Qui le presenze registrate sono state n. 2.723 in totale, ma dalla seguente tabella possiamo evince la provenienza dei pellegrini avendo i dati parziali per Sezione.

È plausibile, dunque, attendere in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia una moltitudine di turisti e pellegrini e che la nostra Associazione sia coinvolta in prima linea per assicurare la propria presenza e assistenza a tutti i pellegrini disabili e malati che saranno presenti nella Capitale durante l’Anno Santo. Questo sarà facilitato, come si è detto, da un filo diretto con la Santa Sede e dalla presenza di un rappresentante Unitalsi anche al tavolo della Segreteria

16

Tecnica del Giubileo. In questo scenario non rimane difficile comprendere l’importanza di poter contare su un aiuto costante e affidabile che solo i Volontari del Servizio Civile Nazionale sono in grado di offrire.

I DESTINATARI che ci proponiamo di raggiungere con il nostro progetto:

9 N. 16 TURISTI e PELLEGRINI DISABILI al giorno, italiani o stranieri, giunti per brevi o più lunghi soggiorni nella città di Roma in occasione del Giubileo.

I BENEFICIARI, favoriti indirettamente dal progetto, sono le famiglie e i parenti più prossimi dei pellegrini disabili, a cui è offerta la possibilità di un “recupero” psico-fisico necessario in tali contesti, nonché la possibilità di un aiuto costante e affidabile su cui poter contare, anche se per pochi giorni.

Inoltre, le guide turistiche locali; i tour operator e le agenzie di viaggi locali, le strutture ricettive e ristorative.

Infine, ad ampio raggio, non possiamo tralasciare, le Istituzioni e i Servizi Sociali e Sanitari per cui i nostri progetti costituiscono un valido aiuto e supporto.

Da un’indagine svolta sul territorio, relativa alla stagione 2014, la DOMANDA DI SERVIZI ANALOGHI risulta essere: Ö prima accoglienza dei turisti e pellegrini in visita alla città: n. 32.900 turisti

disabili;

Ö richieste particolari di Assistenza Sanitaria da parte dei pellegrini disabili o malati in Piazza San Pietro: n. 2.750 pellegrini disabili;

Ö richiesta informazioni su percorsi, luoghi accessibili e servizi specifici: n. 32.900 turisti e pellegrini disabili;

Ö attività di trasporto in città, in hotel, in stazione e in aeroporto: n. 17.454 pellegrini disabili;

Ö supporto logistico e assistenza durante le udienze, l’Angelus e le diverse celebrazioni: n. 28.079 pellegrini disabili.

Analizziamo ora l’OFFERTA presente sul territorio di riferimento, cioè la città di Roma. Di seguito sono quantificate le organizzazioni che offrono, a vario titolo, servizi di assistenza e turismo accessibile alle persone disabili.

L’offerta per la regione Lazio è quantificata in circa n. 1.929 organizzazioni, di cui n. 1.377 nella provincia di Roma. I numeri scendono vertiginosamente, però, se andiamo a restringere il campo sulle associazioni attive nel territorio del Comune di Roma, interessato dal nostro progetto. Quelle che si avvicinano al Servizio svolto dalla nostra Associazione, sono state individuate dal sito del Comune e censite proprio in vista del Giubileo della Misericordia. Sono di seguito elencate:

� Capodarco Cooperativa Sociale Integrata ARL � CO.IN Cooperative Integrate Onlus � Diverso viaggiare � Handyblog - Integrazione e disabilità � Ortopedia Sanitaria Il Giglio

17

� Presidio Lazio � Roma per tutti � Rome and Italy, servizi e turismo per disabili � Sala Blu - assistenza disabili Trenitalia � Società Coop. Fausta � T.I.S. Turismo internazionale per sordi

(Fonte: Sito del Comune di Roma http://www.060608.it/it/accoglienza/servizi/disabili)

Si tratta di un’offerta piuttosto esigua a fronte delle enormi necessità individuate, inoltre, quelle elencate sono per lo più di Associazioni che forniscono servizi molto simili a quelli svolti da normali agenzie di viaggi oppure offrono, rispetto all’Unitalsi, servizi parziali concentrati, ad esempio, solo sull’attività di trasporto delle persone che ne hanno necessità e ne fanno richiesta.

Mentre l’Unitalsi, diventata Associazione di Promozione Sociale nel 2003, si colloca tra queste realtà come un’Associazione che, da sempre attenta ai bisogni delle persone disabili e ammalate o bisognose, mira a costruire relazioni fondate sull’attenzione alla persona nella sua globalità e su rapporti di gratuità che sostanzialmente si differenziano da tutti i rapporti operatore turistico/cliente o anche operatore professionale/paziente presenti in molti dei servizi individuati.

7) Obiettivi del progetto:

L’obiettivo non è cambiare la condizione “oggettiva” delle persone disabili con cui entriamo in contatto, ma la loro “posizione” nella società riducendo la solitudine, laddove esiste; invogliando a uscire di casa chi ritiene, o si è lasciato convincere, che non può. Molte persone disabili, infatti, tendono a isolarsi diventando diffidenti nei confronti di chiunque, senza riuscire, talvolta, nemmeno a esprimere le proprie necessità.

Non soltanto “qualcosa” di materiale per alleviare momentaneamente la sofferenza, la solitudine, il disagio. Ma un sostegno concreto attraverso la creazione di una rete di vicinanza, di condivisione, di sostegno.

Una rete fatta di persone, sempre presenti e raggiungibili per quella parte di popolazione disagiata che necessita di un aiuto per esprimere i propri bisogni, per riappropriarsi di un sentimento di fiducia verso gli altri e verso se stessi, per concedersi anche un viaggio religioso se ne ha piacere! Una rete di “cittadini attivi”. Di cittadini che vogliono imparare a esserlo. Scoprire come esserlo.

Con il nostro progetto “Giubil-handy”, dunque, ci proponiamo di intervenire in modo diretto sulla situazione territoriale e settoriale descritta alla voce 6) della presente scheda. Il progetto pur non essendo mai stato realizzato prima come risposta ad un Bando di Servizio Civile Nazionale, nasce per dare risposte concrete a specifici bisogni emersi ed osservati in questi ultimi anni in conseguenza dell’elezione di Papa Francesco a Sommo Pontefice. Le attività già in essere per la nostra sede accreditata forniscono, dunque, un buon punto di partenza per individuare obiettivi concreti, quali:

Ö rafforzare la CAPACITÀ RICETTIVA del Numero Verde Unitalsi così da poter

18

accogliere n. 1.500 telefonate con richieste di aiuto (rispetto alle 1.300 accolte lo scorso anno, con un incremento pari al 13,3%);

Ö fornire un SERVIZIO DI PRIMA ACCOGLIENZA presso i GAZEBO UNITALSI per almeno n. 2.000 pellegrini disabili tra quelli previsti in arrivo nella Capitale in occasione del Giubileo della Misericordia (rispetto ai 1.000 assistiti lo scorso anno, con un incremento pari al 50%);

Ö allestire n. 1 nuovo GAZEBO a Castel Sant’Angelo, punto nevralgico di raccordo per tutti i pellegrini in visita a Roma e snodo principale dei diversi “Cammini Giubilari” della città;

Ö allestire n. 4 nuovi GAZEBO MOBILI nei pressi delle Basiliche giubilari nei quali offrire i servizi di informazione, supporto e prima accoglienza per i pellegrini disabili;

Ö soddisfare n. 150 RICHIESTE DI ASSISTENZA SANITARIA PARTICOLARE da parte dei pellegrini disabili o malati che giungeranno in Piazza San Pietro per le celebrazioni giubilari (rispetto alle 100 soddisfatte lo scorso anno, con un incremento pari al 33,3%);

Ö effettuare n. 400 attività di TRASPORTO in hotel, in stazione e in aeroporto o per piccole commissioni, in farmacia nella città (rispetto ai n. 300 effettuati lo scorso anno, con un incremento del 25%);

Ö organizzare e accompagnare i pellegrini disabili che lo richiedono, nelle visite turistiche della città di Roma, per far scoprire loro le bellezze artistiche, i musei, i monumenti storici e i siti archeologici presenti nella Capitale: n. 2 visite a settimana (servizio non effettuato prima);

Ö offrire SUPPORTO LOGISTICO E ASSISTENZA durante le udienze papali del mercoledì a n. 90 pellegrini disabili (rispetto ai n. 70 assistiti lo scorso anno, con un incremento del 22,2%);

Ö offrire SUPPORTO LOGISTICO E ASSISTENZA durante l’Angelus della domenica a n. 50 pellegrini disabili (rispetto ai n. 25 assistiti lo scorso anno, con un incremento del 50%).

8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale

le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Le attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi fin dai primi giorni di avvio del progetto sono:

1. Primo incontro e conoscenza dei Volontari di Servizio Civile Nazionale [1° mese] 2. Supporto e continuo raffronto con l’Ufficio Servizio Civile della Presidenza

Nazionale, sede centrale di coordinamento e di interfaccia con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale [1° mese]

3. Incontro e conoscenza con i Volontari di Servizio Civile Nazionale degli anni precedenti [1° mese]

19

4. Analisi dei bisogni [1° mese] 5. Presentazione del “piano di lavoro” da parte degli Operatori Locali di Progetto e

programmazione delle attività [1° mese] 6. Sopralluoghi all’interno del Vaticano, nella Basilica di San Pietro, in Via della

Conciliazione e in Piazza San Pietro; nelle quattro Basiliche papali e lungo i “Cammini giubilari” [1° mese]

7. Formazione Specifica dei Volontari: in presenza e in FAD [entro 90 giorni (3° mese) dall’avvio del progetto il 70% delle ore di Formazione prevista, entro 270 giorni (9° mese) il restante 30%]

8. Corso di Formazione Generale: in presenza e in FAD [entro il 6° mese (180 gg.)] 9. Verifica in itinere [al 6° mese] 10. Programmazione [dal 1° al 12° mese] 11. Attività di ascolto al Numero Verde Unitalsi, raccolta e smistamento richieste di

aiuto [dal 1° al 12° mese] 12. Preparazione del materiale necessario richiesto [dal 1° al 12° mese] 13. Presidio e supporto nei gazebo Unitalsi [dal 1° al 12° mese] 14. Accoglienza e accompagnamento dei pellegrini disabili all’ingresso in piazza San

Pietro, in Basilica o nei percorsi giubilari, nel passaggio della Porta Santa, nelle Basiliche papali [dal 1° al 12° mese]

15. Accompagnamento dei pellegrini disabili che ne fanno richiesta in ospedale, in farmacia, a svolgere terapie o piccole commissioni [dal 1° al 12° mese]

16. Sostegno e accompagnamento dei pellegrini disabili nelle visite turistiche della città di Roma [dal 1° al 12° mese]

17. Trasporto dei pellegrini disabili in aeroporto, in stazione, in hotel [dal 1° al 12° mese]

18. Accoglienza a Casa Bernadette dei “volontari del giubileo” [dal 1° al 12° mese] 19. Verifica finale [12° mese]

MESI

ATTIVITÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Primo incontro e conoscenza dei Volontari di SCN

Supporto e raffronto con l’Ufficio Servizio Civile Unitalsi

Incontro con i Volontari di SCN degli anni precedenti

Analisi dei bisogni

Presentazione del “piano di lavoro”

Sopralluoghi in Vaticano, Via della Conciliazione, Basiliche

papali e nei “Cammini”

20

Formazione Specifica dei Volontari (in presenza + FAD)

Corso di Formazione Generale

Verifica in itinere

Programmazione

Attività di ascolto al Numero Verde Unitalsi

Preparazione del materiale necessario richiesto

Presidio e supporto nei gazebo Unitalsi

Accompagnamento dei pellegrini disabili in piazza San

Pietro, in Basilica, ecc.

Accompagnamento dei pellegrini disabili in ospedale,

farmacia, ecc.

Accompagnamento dei pellegrini disabili nelle visite

turistiche di Roma

Trasporto dei pellegrini disabili in aeroporto, in

stazione, in hotel

Accoglienza a Casa Bernadette dei “volontari del giubileo”

Verifica finale

1. PRIMO INCONTRO E CONOSCENZA DEI VOLONTARI DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE # Incontro iniziale e conoscitivo tra i Volontari di Servizio Civile Nazionale con il

rispettivo Olp.

# Conoscenza, inoltre, del personale Volontario e non, che gravita intorno alla sede, con cui si relazioneranno i ragazzi, frequentando la sede.

# Presentazione dell’Unitalsi e delle sue attività istituzionali a livello locale, del progetto e delle attività richieste ai Volontari. Presentazione della sede e dei locali.

# Assolvimento adempimenti burocratici di avvio (firma del Contratto, moduli apertura c/c bancario, modulo Domicilio Fiscale).

# Preparazione delle “Cartelline Personali” per ciascun Volontario, comprensive di fogli di presenza da compilare e firmare, diario di bordo ecc.)

21

# Lettura, condivisa, del Contratto di avvio al Servizio firmato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, dall’Olp e dal Volontario.

# Lettura, condivisa, del progetto di Servizio Civile scelto da ogni Volontario al momento della presentazione della Domanda di ammissione alle selezioni.

2. SUPPORTO E CONTINUO RAFFRONTO CON L’UFFICIO SERVIZIO CIVILE DELLA PRESIDENZA NAZIONALE, SEDE DI COORDINAMENTO CENTRALE E DI INTERFACCIA CON IL DIPARTIMENTO # Contatti e comunicazione costante tra l’Ufficio Servizio Civile dell’Unitalsi,

situato in Presidenza Nazionale (sede legale dell’Ente) e gli Operatori Locali di Progetto per chiarimenti, richieste, necessità.

# Aggiornamento costante sullo stato della documentazione di avvio dei Volontari che la sede di attuazione progetto è tenuta ad inviare alla Presidenza Nazionale Unitalsi la quale, non appena in possesso della documentazione completa dei Volontari interessati dal progetto, provvede a inviare al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.

# Aggiornamento in tempo reale delle rinunce per l’eventuale richiesta di subentro, qualora possibile, al Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.

3. INCONTRO E CONOSCENZA CON I VOLONTARI DI SERVIZIO CIVILE DEGLI ANNI PRECEDENTI # La sede di attuazione progetto di Roma impegna Volontari di Servizio Civile

da diversi anni ormai, su diversi progetti. Per questo è possibile organizzare un incontro tra i “vecchi” Volontari di Servizio Civile e i “nuovi” per il “passaggio del testimone”.

# Conoscenza tra i ragazzi, testimonianza concreta, quindi più efficace delle sole parole, degli ex-Volontari per uno scambio circolare e positivo di esperienze, opinioni, curiosità che accrescano l’entusiasmo dei neo-Volontari e ne chiariscano anche gli eventuali dubbi o perplessità.

4. ANALISI DEI BISOGNI # Attraverso la raccolta delle richieste pervenute al Numero Verde Unitalsi, si

effettua un’analisi dei bisogni secondo le necessità emerse. Si organizza l’eventuale materiale necessario, si pianificano le attività quotidiane e i diversi interventi, secondo le specifiche esigenze.

5. PRESENTAZIONE DEL “PIANO DI LAVORO” DA PARTE DEGLI OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ # Gli Operatori Locali di Progetto presentano ai Volontari il “piano di lavoro”,

nato dall’analisi dei bisogni e dalla programmazione degli appuntamenti quotidiani.

# Il “piano di lavoro” terrà conto, naturalmente, delle esigenze dei singoli Volontari e verrà concordato insieme agli OLP e agli altri Volontari sulla stessa sede. Anche le eventuali turnazioni verranno definite insieme.

22

# Il Servizio si svolgerà su 30 ore settimanali, per 5 ore al giorno, su 6 giorni a settimana.

6. SOPRALLUOGHI ALL’INTERNO DEL VATICANO, NELLA BASILICA DI SAN PIETRO, IN VIA DELLA CONCILIAZIONE E IN PIAZZA SAN PIETRO; NELLE QUATTRO BASILICHE PAPALI E LUNGO I “CAMMINI GIUBILARI” # I Volontari di Servizio Civile insieme agli Olp, effettueranno dei sopralluoghi

nei punti nevralgici e di snodo del Giubileo Straordinario della Misericordia, dove la loro presenza è essenziale in supporto delle persone disabili che partecipano al Giubileo.

# In questo modo, saranno invitati a vivere, in prima persona, l’eccezionalità della città di Roma dal punto di vista storico, culturale e artistico; la forza magnetica e arcaica dei luoghi santi quali le basiliche e i diversi percorsi giubilari.

# Saranno individuati i percorsi più facili da seguire e i luoghi per eventuali soste. Così, i nostri Volontari di Servizio Civile saranno “testimoni” prima che “guide”, per i pellegrini disabili, malati o con problemi di deambulazione che accompagneranno.

7. CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI: IN PRESENZA E IN PIATTAFORMA (FAD) # In accordo con quanto previsto e descritto in modo più dettagliato dalla

voce 35 alla voce 41 della presente scheda progetto, saranno attuati degli incontri formativi fra i Volontari di Servizio Civile Nazionale e il proprio Operatore Locale di Progetto con il supporto dei Formatori Specifici. Verrà presentata l’Unitalsi e le sue attività istituzionali a livello locale e verranno fornite ai ragazzi le prime nozioni e conoscenze sul servizio che svolgeranno con i turisti disabili o con problemi di deambulazione. Inoltre, verranno informati dei rischi connessi alle attività del loro Servizio e presentate le misure di prevenzione da attuare. Laddove possibile, gli incontri saranno arricchiti dalla professionalità e dalle specifiche competenze di esperti per affrontare in modo più esaustivo gli argomenti previsti dai moduli di Formazione. La Formazione Specifica in presenza (pari al 70% delle ore totali) è prevista entro il 3° mese (90 giorni) dall’avvio del progetto. Entro il 9° mese (270 giorni) , invece, i Volontari potranno seguire un corso di Formazione specifica A Distanza (FAD) a completamento delle ore previste (pari al 30% delle ore totali).

8. CORSO DI FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI: IN PRESENZA E IN PIATTAFORMA (FAD) # In accordo con quanto previsto, in modo più dettagliato, dalla voce 29 alla

voce 34 della presente scheda progetto, il Corso di Formazione Generale è erogato in un'unica soluzione (entro il 6° mese - 180 giorni -dall’avvio), secondo le modalità già riscontrate anche nella Formazione Specifica: in presenza (“lezioni frontali” e “dinamiche non formali”) e in FAD.

# Il Corso si avvarrà della partecipazione di esperti che metteranno a disposizione dei Volontari di Servizio Civile dell’Unitalsi, la propria

23

professionalità, alternandosi negli interventi in aula, sui diversi argomenti in programma.

# Inoltre, sarà strutturato secondo la sapiente alternanza di momenti di Formazione teorica (“modalità formale”) con momenti di Formazione partecipata, attraverso attività pratiche richieste ai Volontari (“modalità informale”).

# Una parte del Corso di Formazione, si svolgerà nella modalità della FORMAZIONE A DISTANZA, denominata per consuetudine FAD. Una modalità che si è sviluppata moltissimo in questi ultimi anni, divenendo il naturale prosieguo dei corsi in aula. Entrambe le modalità didattiche contribuiscono, infatti, se usate contestualmente, a superare i limiti di ciascuna delle due.

# Da casa o dalla propria sede di attuazione progetto, attraverso l'uso del computer e di un comune collegamento Internet, i Volontari potranno scaricare il materiale utilizzato durante il Corso, seguire nuovi argomenti di Formazione non trattati in aula, essere in contatto con tutti gli altri Volontari di Servizio Civile anche di sedi lontane dalla propria, scambiare opinioni e aggiornamenti sul Corso e sul Servizio Civile, svolgere esercitazioni e simulazioni, questionari, verifiche e sondaggi, facilitando un apprendimento partecipativo, sempre sotto la supervisione del docente e del tutor.

# Durante l’incontro in presenza saranno forniti ai Volontari gli strumenti e le conoscenze base per poter accedere alla piattaforma, la cui finalità è, dunque, quella di accompagnare i Volontari nel proprio percorso formativo permettendo una continua interazione tra corsisti e docenti.

9. VERIFICA IN ITINERE # I due Operatori Locali previsti sul progetto somministreranno ai propri

Volontari di Servizio Civile un “Questionario di autovalutazione semestrale” per verificare l’andamento del Servizio fino a quel momento svolto.

# I questionari verranno poi analizzati, discussi e commentati in un successivo incontro organizzato dagli Olp con tutti i Volontari, in modo da far emergere le problematiche eventualmente riscontrate e poterle risolvere in un clima di confronto e scambio.

# Avvalendosi anche dell’utilizzo della “scheda SWOT”, uno strumento di pianificazione strategica usata per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di una qualsiasi situazione in cui un individuo si trova a dover prendere una decisione per raggiungere un obiettivo. Così le criticità emerse potranno essere affrontate, discusse e rielaborate per una soluzione positiva in modo da poter intraprendere il secondo semestre con la speranza di non incorrere più negli sbagli del primo.

# Ci si avvarrà anche dello strumento del Logical Framework o “Quadro Logico”, adottato per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto. Verrà compilato dagli Olp e dai Volontari a metà del cammino svolto, come verifica semestrale.

24

10. PROGRAMMAZIONE # I Volontari di Servizio Civile insieme ai propri Operatori Locali di Progetto,

svolgeranno delle riunioni settimanali o mensili, per programmare le attività e i vari servizi secondo le diverse esigenze.

# Gli incontri lasceranno spazio anche a momenti di scambio e confronto tra i Volontari rispetto alle esperienze e all’andamento settimanale o mensile del Servizio svolto, in modo da individuare e far emergere i progressi, i risultati raggiunti nonché le criticità e le eventuali problematiche - sia esterne (rispetto ai servizi e alle persone seguite dai ragazzi) che interne (nel gruppo) - e per sollecitare il dialogo, l’empatia e la risoluzione pacifica dei conflitti.

# Anche qui, ci si avvarrà della “scheda SWOT”, ma solo per quelle criticità esterne e/o interne che ricorrono in maniera strutturata e definitiva, durante i diversi incontri, senza trovare soluzione, così da sviscerare la problematica una volta per tutte.

11. ATTIVITÀ DI ASCOLTO AL NUMERO VERDE UNITALSI, REGISTRAZIONE DEGLI ACCESSI TELEFONICI E DEI PERCORSI INDIVIDUALIZZATI, ATTIVITÀ DI INSERIMENTO E AGGIORNAMENTO BANCA DATI, RACCOLTA E SMISTAMENTO RICHIESTE DI AIUTO PRESSO CUI INTERVENIRE

12. PREPARAZIONE DEL MATERIALE NECESSARIO RICHIESTO, DELLE CARROZZINE, DEI PRESIDI MEDICI

13. PRESIDIO E SUPPORTO NEI GAZEBO UNITALSI

14. ACCOMPAGNAMENTO E SUPPORTO LOGISTICO DEI PELLEGRINI DISABILI ALL’INGRESSO DI PIAZZA SAN PIETRO, IN BASILICA O DOVE NECESSARIO NELLE AREE CIRCOSTANTI

15. SOSTEGNO E ACCOMPAGNAMENTO DELLE PERSONE DISABILI DURANTE I PERCORSI GIUBILARI, NEL PASSAGGIO DELLA PORTA SANTA, NELLE BASILICHE PAPALI, ALLE UDIENZE, ALLE CELEBRAZIONI E ALL’ANGELUS, SE RICHIESTO

16. ACCOMPAGNAMENTO DEI PELLEGRINI DISABILI CHE NE FANNO RICHIESTA IN OSPEDALE, IN FARMACIA, A SVOLGERE TERAPIE O PICCOLE COMMISSIONI

17. SOSTEGNO E ACCOMPAGNAMENTO DEI PELLEGRINI DISABILI NELLE VISITE TURISTICHE DELLA CITTÀ DI ROMA E DURANTE LE VISITE DEI LUOGHI SACRI, DEI MUSEI, DEI MONUMENTI STORICI, DEI SITI ARCHEOLOGICI E DI RILEVANZA ARTISTICA PRESENTI NELLA CAPITALE

18. TRASPORTO DEI PELLEGRINI DISABILI IN AEROPORTO, IN STAZIONE, IN HOTEL

19. ACCOGLIENZA A CASA BERNADETTE (SEDE ACCREDITATA DEL PROGETTO) DEI “VOLONTARI DEL GIUBILEO”, VISITA DELL’ALLOGGIO INDIVIDUATO E SPIEGAZIONE DELLE “REGOLE” DELLA NOSTRA CASA ACCOGLIENZA

# I Volontari di Servizio Civile procederanno con le attività di assistenza e sostegno previste dal progetto per il raggiungimento degli obiettivi (cfr. voce 8.3), che SI SVOLGERANNO LUNGO TUTTO IL CORSO DELL’ANNO DI SERVIZIO CIVILE.

25

# Si dedicheranno all’assistenza dei pellegrini disabili, malati o con problemi di deambulazione (anche temporanei come ad esempio: infortunati con stampelle), offrendo loro supporto e compagnia durante i percorsi giubilari, le celebrazioni, le visite turistiche della città o, se necessario, per piccole commissioni.

20. VALUTAZIONE FINALE

# Gli Operatori Locali di Progetti somministreranno ai Volontari di Servizio Civile il “Questionario di autovalutazione finale”: un questionario teso a verificare l’andamento complessivo del percorso formativo e del Servizio fino a quel momento svolto.

# Gli Operatori Locali di Progetto, inoltre, insieme con i Volontari, compileranno il Logical Framework o “Quadro Logico” già utilizzato per la verifica semestrale, così da valutare l’andamento delle attività del progetto anche a Servizio Civile concluso.

# Ogni Volontario stilerà una relazione finale individuale sull’anno di Servizio appena terminato, sul clima del gruppo, sul lavoro svolto, sugli obiettivi raggiunti dal progetto, individuando i punti di forza e i punti di debolezza.

# Sarà cura degli Operatori Locali di Progetto inviare le schede raccolte, complete di relazione finale e “Quadro Logico”, all’Ufficio Servizio Civile della Presidenza Nazionale Unitalsi.

# Seguirà un incontro finale di saluto, organizzato dagli Olp con tutti i Volontari, nella sede di attuazione progetto.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Per la realizzazione delle attività previste dal progetto “Giubil-handy”, sono state coinvolte le seguenti figure professionali VOLONTARIE:

N. 1 Assistente Spirituale L’UNITALSI essendo un Ente Ecclesiastico si prefigge la crescita spirituale dei propri soci attraverso un cammino di formazione affidato alla figura dell’Assistente Spirituale. “Assistente” viene dal verbo latino “adsistere,” che significa: stare vicino, aiutare attraverso la propria attiva partecipazione, proteggere, favorire. L’Assistente Spirituale è, dunque, la persona chiamata ad “assistere” per eccellenza e in virtù della sua competenza, che metterà a disposizione anche dei Volontari di Servizio Civile Nazionale che volessero usufruirne.

N. 3 Volontari al Numero Verde Si occupano di rispondere alle telefonate che giungono numerose al Numero Verde, compilano le schede per le richieste di aiuto o accoglienza, organizzano le banche dati e aggiornano le informazioni. All’occorrenza si occupano anche dell’accoglienza nelle Case e della redazione di tabelle rispecchianti i bisogni emersi e le richieste su cui poter organizzare il piano delle attività e dei servizi anche per i volontari di Servizio Civile.

26

N. 2 Psicologi Utilizzano gli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione/riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico, rivolti alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Non possono somministrare farmaci.

N. 1 Sociologo Si occupa delle strutture sociali, delle loro organizzazioni, delle norme e dei processi che uniscono (e separano) le persone non solo come individui, ma come componenti di associazioni, gruppi e istituzioni. Il campo di interesse spazia dall'analisi dei brevi contatti fra individui anonimi sulla strada, allo studio dei processi sociali globali, ai rapporti storici tra società differenti.

N. 1 Medico Sono i professionisti che si occupano della salute dell’essere umano, prevenendo, diagnosticando e curando le malattie dopo aver eseguito l'anamnesi (storia clinica) del paziente e dopo averlo visitato, richiedendo, all’occorrenza, dei test diagnostici al fine di diagnosticare il disturbo o la malattia e proporre (eventualmente eseguire) interventi e cure terapeutiche.

N. 1 Impiegato Ha il ruolo specifico di regolare e snellire, rendendole più semplici e veloci, le comunicazioni tra la sede locale (sezione/sottosezione) e l’Ufficio Servizio Civile dell’Unitalsi (Roma, Presidenza Nazionale). Si occupa, inoltre, di supportare l’Operatore Locale di Progetto e gli stessi Volontari di Servizio Civile in ogni necessità di tipo burocratico e amministrativo legate alla sede e rimane a disposizione con mansioni di segreteria.

N. 4 Autisti Trattandosi di un progetto che prevede lo spostamento con automezzi dell’Associazione, attrezzati per persone disabili, il supporto degli autisti volontari dell’Ente, che abbiano svolto altre volte questo particolare compito, risulta quanto mai importante.

I suddetti VOLONTARI dell’Associazione si rendono disponibili - di persona, on line o telefonicamente - per qualsiasi parere o per incontri eventualmente richiesti dai Volontari del Servizio Civile Nazionale, singolarmente o in gruppo.

Come si può dedurre da questa breve descrizione di compiti e ruoli, l’apporto delle diverse figure professionali individuate risulta quanto mai proficuo ai fini del buon andamento del nostro progetto e di un arricchimento dello stesso.

Inoltre, risulta evidente l’attinenza tra le professionalità messe in campo e l’area d’intervento del progetto: si tratta di profili, per la quasi totalità, strettamente legati ai delicati ambiti coinvolti nel nostro progetto.

8.3 Ruolo ed attività previste per i Volontari nell’ambito del progetto

L’esperienza di Servizio Civile acquisita negli anni dall’Unitalsi conferma il ruolo fondamentale che i Volontari ricoprono all’interno del progetto e nella Associazione stessa.

Il giovane Volontario di Servizio Civile, partecipando attivamente e mettendosi in

27

gioco in prima persona, permette e facilita la fruizione delle attività giubilari anche ai pellegrini disabili, o con problematiche speciali, che vi vogliono prendere parte, ponendosi come tramite e punto di congiuntura con la dimensione di vita offerta dall’Unitalsi che si basa proprio sull’accoglienza, la condivisione, la gioia.

Per le persone disabili, ammalate o che si trovano in particolari situazioni di disagio, solitudine, sofferenza, è davvero molto importante un sostegno e una relazione con i giovani, i quali rappresentano un valore in sé e incarnano la freschezza e la speranza con la loro semplice presenza.

In particolare, il Volontario di Servizio Civile impegnato nel progetto “Giubil-handy” ha la possibilità di assicurare una presenza che è quotidiana e continuativa; caratteristica da non trascurare che, insieme alla gratuità della scelta, aggiunge valore alla natura stessa del Servizio svolto.

Di seguito le ATTIVITÀ che svolgeranno i Volontari in Servizio Civile:

♣ Attività di ascolto al Numero Verde Unitalsi, registrazione degli accessi telefonici e dei percorsi individualizzati.

♣ Attività di inserimento e aggiornamento banca dati, raccolta e smistamento richieste di aiuto presso cui intervenire.

♣ Contatto e reclutamento dei volontari dell’Associazione da impiegare nei servizi richiesti, secondo le diverse necessità.

♣ Preparazione delle schede anagrafiche dei pellegrini che richiedono supporto o manifestano necessità particolari (legate ad es. a patologie specifiche).

♣ Preparazione delle schede anagrafiche dei pellegrini che richiedono una carrozzina.

♣ Preparazione del materiale necessario e delle carrozzine richieste. ♣ Organizzazione Assistenza Sanitaria per i pellegrini disabili che ne segnalano la

necessità (es. richiesta di “respiratori” o “aspiratori”). ♣ Comunicazione con i Servizi Sanitari del Vaticano per assicurare necessità

particolari ai pellegrini disabili che ne fanno richiesta. ♣ Richieste al Comune dei permessi relativi alla salita e discesa dai pullman che

trasportano pellegrini disabili. ♣ Distribuzione nei gazebo Unitalsi dei biglietti di accesso per i pellegrini che ne

hanno fatto richiesta. ♣ Comunicazione di informazioni, indicazioni, chiarimenti e delucidazioni sulle

visite in Vaticano, sui percorsi giubilari e sui servizi specifici offerti. ♣ Distribuzione delle carrozzine per i pellegrini che ne hanno fatto richiesta e per

chi ne ha necessità. ♣ Accoglienza e supporto durante la salita e la discesa dai pullman o dai treni dei

pellegrini disabili. ♣ Accompagnamento e supporto logistico dei pellegrini disabili durante

l’ingresso in piazza San Pietro, in Basilica o dove necessario nelle aree circostanti.

♣ Sostegno e accompagnamento delle persone disabili durante i percorsi giubilari, nel passaggio della Porta Santa, nelle Basiliche papali, alle udienze,

28

alle celebrazioni e all’Angelus, se richiesto. ♣ Accompagnamento dei pellegrini disabili che ne fanno richiesta in ospedale, in

farmacia, a svolgere terapie o piccole commissioni. ♣ Accompagnamento dei pellegrini disabili alle attività di animazione e culturali

previste dal redigendo “Calendario Giubilare”. ♣ Sostegno e accompagnamento dei pellegrini disabili nelle visite turistiche della

città di Roma e durante le visite dei luoghi sacri, dei musei, dei monumenti storici, dei siti archeologici e di rilevanza artistica presenti nella Capitale.

♣ Accompagnamento e partecipazione con i pellegrini disabili nei luoghi di ritrovo e negli appuntamenti giubilari, nonché negli spazi comuni offerti dalla sede progetto, affinché si trasformino in luoghi di socializzazione, conoscenza e comunicazione interpersonale, organizzando se necessario anche momenti di aggregazione o conviviali.

♣ Trasporto dei pellegrini disabili in aeroporto, in stazione, in hotel. ♣ Accompagnamento e sostegno durante le attività di animazione e

socializzazione organizzate dall’Associazione. ♣ Accoglienza a Casa Bernadette (sede accreditata del progetto) dei “volontari

del giubileo”, visita dell’alloggio individuato e spiegazione delle “regole” della nostra Casa Accoglienza.

♣ Servizi di “tregua” psicologica e fisica, per i genitori, i parenti o gli accompagnatori (se diversi da genitori e parenti).

Inoltre, i Volontari, come meglio specificato alla voce n. 20 della presente scheda progetto, dovranno:

� Partecipare alle riunioni settimanali e/o mensili in sede.

� Compilare i Questionari di autovalutazione semestrale e finale per il monitoraggio, somministrati dagli Operatori Locali di Progetto.

� Compilare la scheda di analisi SWOT dopo le riunioni settimanali o mensili, se necessaria a risolvere criticità emerse.

� Programmare le attività e i turni del Servizio in collaborazione con gli Operatori Locali di Progetto.

� Scrivere una relazione mensile da inviare (tramite posta elettronica) all’Ufficio Servizio Civile della Presidenza Nazionale con fatti, impressioni ed emozioni rilevanti accaduti nel corso del mese e degni di nota.

� Scrivere una relazione finale corredata da foto e report.

� Raccontare sul diario di bordo le situazioni vissute, le sensazioni provate, nonché eventuali problemi o criticità incontrati, in modo da poter avere, anche a distanza di tempo, una memoria aggiornata (soprattutto per la stesura della relazione mensile e, ancor più, finale).

� Compilare e aggiornare il proprio foglio di presenza, avendo cura di indicare l’orario di ingresso in servizio e di uscita, eventuali giorni di permesso e malattia; apponendo la propria firma in corrispondenza dei giorni di Servizio svolti.

� Compilare il Quadro Logico insieme agli Olp, per la valutazione dell’andamento

29

delle attività del progetto sia a metà del cammino svolto, come verifica semestrale che alla fine dell’anno di Servizio Civile, come verifica conclusiva e finale.

9) Numero dei Volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti con vitto e alloggio:

11) Numero posti senza vitto e alloggio:

12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei Volontari, ovvero monte ore annuo:

14) Giorni di servizio a settimana dei Volontari (minimo 5, massimo 6):

15) Eventuali particolari obblighi dei Volontari durante il periodo di servizio:

Flessibilità oraria.

Disponibilità a vivere esperienze residenziali di brevi periodi fuori sede in occasione delle attività dell’Associazione - quali pellegrinaggi, gite fuori porta, soggiorni estivi e montani - per un massimo di 30 giorni come indicato al punto 6.2 del DM del 22/04/2015.

16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili

Locali di Ente Accreditato:

Sede progetto: ROMA, via degli embrici n° 32 Operatori Locali di Progetto: Alessandro Pinna e Giuliana Chieruzzi

17) OMISSIS 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

Il “Sistema di Selezione” che utilizzerà l’Unitalsi prevede che il candidato possa ottenere un punteggio massimo finale pari a 100 punti risultante dalla sommatoria dei punteggi massimi ottenibili sulle scale parziali relative alle seguenti prove:

1. Colloquio: punteggio massimo ottenibile pari a 60 punti.

2. Valutazione titoli di studio ed esperienze maturate: punteggio massimo

8

0

8

0

30

6

30

ottenibile pari a 40 punti.

1. Colloquio (punteggio massimo ottenibile pari a 60 punti).

Il colloquio selettivo per i candidati verterà sui seguenti argomenti:

� Il Servizio Civile Nazionale.

� Conoscenza dell’Ente che realizza il progetto.

� Conoscenza dell’ambito d’intervento del progetto prescelto.

� Conoscenza del progetto prescelto.

� Motivazioni che hanno spinto il candidato a scegliere il Servizio Civile nell’Unitalsi e, in particolare, nel progetto scelto.

� Le aspettative del candidato rispetto al progetto.

� Conoscenza e disponibilità del candidato rispetto alle condizioni di Servizio richieste nel progetto scelto.

� Disponibilità del candidato a guidare, qualora in possesso di patente, mezzi attrezzati per disabili, previa formazione.

� Particolari doti e abilità possedute dal candidato (musica, teatro, danza ecc.).

� Valutazione delle “competenze trasversali” del candidato osservabili durante il colloquio (soft skills).

Il colloquio si intende superato se il candidato ottiene un punteggio pari o superiore a 36/60.

2. Valutazione titoli di studio ed esperienze maturate (punteggio massimo ottenibile pari a 40 punti):

a) Valutazione titoli di studio (si valuta solo il titolo di studio più elevato) - punteggio massimo ottenibile pari a 16 punti:

¾ Laurea specialistica o vecchio ordinamento attinente al progetto

16 punti

¾ Laurea specialistica o vecchio ordinamento non attinente al progetto

14 punti

¾ Laurea triennale attinente al progetto 12 punti

¾ Laurea triennale non attinente al progetto 10 punti

¾ Diploma Scuola Media Superiore attinente al progetto 8 punti

¾ Diploma Scuola Media Superiore non attinente al progetto 6 punti

¾ Diploma Scuola Media Inferiore 4 punti

31

b) Valutazione precedenti esperienze lavorative e di volontariato - punteggio massimo ottenibile pari a 24 punti:

9 Esperienze maturate presso l’UNITALSI attinenti al progetto (punteggio massimo ottenibile pari a 9 punti): il periodo massimo valutabile corrisponde a 12 mesi, vengono attribuiti 0,75 punti per ogni mese, o frazione di mese, uguale o superiore a 15 giorni. È possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile.

9 Esperienze maturate presso altri enti attinenti al progetto (punteggio massimo ottenibile pari a 6 punti): il periodo massimo valutabile corrisponde a 12 mesi, vengono attribuiti 0,5 punti per ogni mese, o frazione di mese, uguale o superiore a 15 giorni. È possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile.

9 Esperienze lavorative, di volontariato, di studio, master o stage (punteggio massimo ottenibile pari a 3 punti): il periodo massimo valutabile corrisponde a 12 mesi, vengono attribuiti 0,25 punti per ogni mese, o frazione di mese, uguale o superiore a 15 giorni. È possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile.

9 Possesso della patente di guida “B”: 6 punti.

Il candidato che al colloquio ottiene un punteggio INFERIORE A 36/60 NON HA SUPERATO LA SELEZIONE ed è dichiarato “non idoneo” a prestare Servizio Civile nel progetto per il quale ha sostenuto le prove selettive.

In tal caso, nel computo del punteggio finale, non sarà preso in considerazione il punteggio parziale relativo alla valutazione dei titoli.

Analogamente, non sarà computato nel punteggio finale, il punteggio parziale relativo ai titoli per i candidati ASSENTI al colloquio.

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Il monitoraggio interno del nostro progetto di Servizio Civile Nazionale: “Giubil-handy” ha come oggetto l’andamento delle attività previste dal progetto così come approvate dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale.

Per effettuare tale verifica, sarà necessario coinvolgere nel piano di rilevazione tutte le figure interessate nella realizzazione del progetto ai vari livelli di responsabilità (in particolare gli Operatori Locali di Progetto e i Volontari), con strumenti di rilevazione diversi a seconda di ciò che si vuol misurare, come di

32

seguito esposto:

# Riunioni settimanali o mensili

Dopo la prima fase di assestamento, i Volontari con i rispettivi Operatori Locali di Progetto si riuniranno ogni settimana (o mese), con il duplice intento di effettuare insieme la programmazione delle attività e di creare occasioni di scambio e confronto tra i Volontari, sia rispetto al grado di coinvolgimento e motivazione, sia rispetto all’andamento del Servizio svolto in modo da individuare e far emergere i progressi, i risultati raggiunti, nonché le criticità e le eventuali problematiche - esterne (rispetto ai servizi e alle persone seguite dai ragazzi) e interne (nel gruppo) - e da sollecitare il dialogo, l’empatia e la risoluzione pacifica dei conflitti.

# Scheda di analisi SWOT

A supporto degli incontri settimanali (o mensili), gli Operatori Locali di Progetto compileranno insieme ai Volontari la scheda di analisi SWOT: uno strumento di pianificazione strategica utilizzato per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) di una qualsiasi situazione in cui un individuo si trova a dover prendere una decisione per raggiungere un obiettivo. Verrà compilata una scheda (o più) quando si verificheranno, durante gli incontri, criticità esterne e/o interne ricorrenti in maniera strutturata e definitiva senza apparente soluzione, in modo da sviscerare la problematica una volta per tutte. Con questa tecnica si vuole fornire ai ragazzi uno strumento per affrontare i problemi in un’ottica di risoluzione dibattuta, pacifica e di opportunità di scambio e di crescita.

Per questo motivo la scheda di analisi SWOT appena descritta, potrà essere di supporto anche in un secondo contesto: dopo la somministrazione del “Questionario semestrale”, di seguito indicato. Una volta che i questionari sono stati condivisi, se dovessero emergere criticità più gravi potranno essere affrontate e discusse attraverso la scheda SWOT per una soluzione positiva così da intraprendere il secondo semestre con la speranza di non incorrere più negli errori del primo.

# Diario di bordo

I ragazzi dovranno scrivere un diario di bordo: un quaderno o un’agenda personale su cui annotare, di giorno in giorno, eventi particolari accaduti, riflessioni e sensazioni provate, nonché eventuali problemi o fatti spiacevoli incontrati. Da queste “memorie” potranno attingere nel momento in cui si troveranno a dover scrivere la relazione mensile da inviare a Roma, all’Ufficio Servizio Civile della Presidenza Nazionale e, ancor più, nel momento di stilare la relazione finale.

# Relazione mensile

Ai Volontari verrà, infatti, chiesto di scrivere, in modo puntuale, una “relazione mensile” per tutta la durata del Servizio Civile che sarà inviata, insieme a copia del foglio firme, all’Ufficio preposto al Servizio Civile della Presidenza Nazionale Unitalsi. In queste righe i ragazzi dovranno trascrivere fatti, impressioni ed emozioni rilevanti accaduti nel corso del mese, in modo

33

da poter avere, anche a distanza, una memoria aggiornata delle situazioni vissute, delle sensazioni provate, nonché di eventuali problemi degni di nota. Questo consentirà una comunicazione costante e diretta tra i ragazzi e l’Ufficio Servizio Civile dell’Unitalsi, volto a tutelare i Volontari e a intervenire qualora si verifichino situazioni non adeguate o non previste, che rischino di compromettere il buon esito del progetto. Le “relazioni mensili” scritte con l’aiuto del “Diario di bordo”, forniranno il punto di partenza per la stesura, al termine del Servizio, di una “relazione finale” eventualmente corredata da foto e report.

# Logical Framework

Lo strumento del “Logical Framework” o Quadro Logico, adottato per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto, come strumento di monitoraggio interno, verrà compilato dagli Operatori Locali di Progetto insieme ai Volontari a metà del cammino svolto, come verifica semestrale e alla fine dell’anno di Servizio Civile, come verifica conclusiva. La scheda da compilare è la seguente:

DESCRIZIONE

LOGICA D’INTERVENTO

INDICATORI MEZZI DI VERIFICA

ASSUNTI (CRITICITÀ)

OBIETTIVO GENERALE

OBIETTIVO SPECIFICO

RISULTATI

ATTIVITÀ

# Questionario semestrale e finale

I Volontari di Servizio Civile dovranno, inoltre, compilare due questionari: il primo, verrà loro somministrato dopo circa sei mesi dall’avvio del progetto; il secondo, invece, a conclusione del progetto. Si tratta, nello specifico, di “Schede di autovalutazione semestrale e finale” volte a verificare l’andamento del Servizio svolto fino al momento della compilazione.

Le schede verranno analizzate, discusse e commentate in un successivo incontro organizzato dagli Operatori Locali di Progetto con tutti i Volontari, in modo da far emergere le problematiche eventualmente riscontrate e poterle risolvere in un clima di dialogo e confronto pacifico, avvalendosi, se necessario, della scheda di analisi SWOT sopra descritta.

# Relazione finale

Al termine dell’anno di Servizio Civile, i Volontari sono tenuti a scrivere una “relazione finale” corredata , quando possibile, da foto e report. Potranno avvalersi di quanto riportato nel “Diario di bordo” e nelle “relazioni mensili” conservate nelle cartelline personali. Qui saranno liberi di esprimere il proprio parere su ciò che questa esperienza ha lasciato in loro, ripercorrendo le tappe del cammino, le emozioni, le gioie o anche le piccole difficoltà incontrate.

34

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre

quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Nessuno

23) OMISSIS 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

COPROMOZIONI ENTI NON PROFIT

* L’Unitalsi ha stipulato un accordo con la Cooperativa Sociale “L’Isola Solidale” la quale si impegna a mettere a disposizione per la realizzazione delle attività previste dal progetto, le proprie risorse a sostegno dei volontari nell’espletamento dei servizi di:

� assistenza psicologica per gli accompagnatori delle persone disabili;

� mezzi di trasporto per l’accompagnamento delle persone disabili secondo le diverse necessità;

� disponibilità di eventuali locali necessari allo svolgimento delle attività di accoglienza previste dal progetto in oggetto. (Cfr. allegato)

* L’Unitalsi ha stipulato un accordo con la parrocchia “San Domenico di Guzman” la quale si impegna a mettere a disposizione dei volontari del progetto le proprie risorse professionali e gli ausili logistici, per meglio realizzare l’attività di accompagnamento delle persone disabili e con difficoltà di deambulazione che lo richiedono. (Cfr. allegato)

COPROMOZIONI SOCIETÀ PROFIT

* L’Unitalsi ha stipulato un accordo di copromozione con il ristorante “L’Osteria della carne”, la quale s’impegna a mettere a disposizione i propri prodotti (quali per esempio pane, pasta, dolci, rustici) per i momenti di convivialità organizzati durante il soggiorno nella capitale. (Cfr. allegato)

* L’Unitalsi ha stipulato un accordo di copromozione con il negozio “Rosy Moda”, il quale s’impegna a mettere a disposizione la propria competenza e strumentazione per la realizzazione di capi di abbigliamento e accessori (magliette, felpe, zaini, cappellini) con i loghi dell’U.N.I.T.A.L.S.I. e del Servizio Civile Nazionale, ad un prezzo di favore, da far indossare ai volontari durante il proprio Servizio ed anche ai pellegrini disabili che lo richiederanno. (Cfr. allegato)

35

COPROMOZIONI UNIVERSITÀ

* L’Unitalsi ha stipulato un accordo di copromozione con l’Università “UNITRE Università delle Tre Età”, la quale si è impegnata a mettere a disposizione, per la realizzazione delle attività del progetto:

� i supporti tecnologici quali la guida “Sport attivo”, il programma di attività motorie edito da UNITRE, utile ausilio per la scelta di una corretta proposta a sostegno dei percorsi e “Cammini giubilari” che i pellegrini anziani, ammalati e disabili effettueranno durante il loro pellegrinaggio;

� i supporti tecnologici per la preparazione e l’organizzazione di eventi per i soci dell’Associazione;

� il supporto professionale del Personale universitario, quali i Medici, gli Psicologi, gli Assistenti Sociali e i Maestri d’Arte presenti in UNITRE, per seguire e orientare i Volontari di Servizio Civile che lo richiederanno, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie di comunicazione moderne. (Cfr. allegato)

25) OMISSIS

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

Nessuno

27) Eventuali tirocini riconosciuti:

Nessuno

28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento

del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

* L’UNITALSI ha stipulato un accordo con l’IRC (Italian Resuscitation Council) Gruppo Italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare: un’associazione che nasce con lo scopo primario di diffondere la cultura e la pratica della rianimazione cardiopolmonare in Italia. L’IRC, al termine del progetto, rilascerà ai Volontari di Servizio Civile un attestato in cui saranno specificate le competenze e le professionalità acquisite dai Volontari nella rianimazione cardio-polmonare e nell’uso del defibrillatore. (Cfr. allegato)

* L’UNITALSI ha stipulato un accordo con l’associazione “Amici di Padre Savino Onlus”, fondata per volontà di Padre Savino Castiglione, missionario della “Piccola Missione per i Sordomuti”, che cura un vasto programma di adozioni scolastiche a distanza per aiutare i giovani sordi dei Paesi meno fortunati quali Filippine, India, Nigeria, Congo. L’associazione “Amici di Padre Savino Onlus”, al termine del progetto,

36

rilascerà ai Volontari di Servizio Civile un attestato in cui saranno specificate le competenze e le professionalità acquisite dai Volontari durante l’espletamento del Servizio, certificabili e valide ai fini del curriculum vitae. (Cfr. allegati)

FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) Sede di realizzazione:

CASA BERNADETTE - Via degli Embrici n. 32 (Roma).

30) Modalità di attuazione:

In proprio presso l’Ente, con Formatori dell’Ente. Per le lezioni frontali i Formatori si avvarranno di esperti sulle tematiche trattate, i cui nominativi saranno indicati - con relativi Curricula Vitae allegati - nel registro della formazione generale.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

NO 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

La Formazione Generale per i Volontari di Servizio Civile dell’Unitalsi, sarà erogata con l’utilizzo delle seguenti metodologie:

1. LEZIONE FRONTALE (per un monte ore non inferiore al 30% del totale indicato alla successiva voce 34). Con il termine “frontale” ci si riferisce, comunemente, a quel metodo di apprendimento che contrappone l'insegnante seduto alla cattedra e gli studenti disposti di fronte, a differenza dei metodi in cui l'insegnante si unisce agli studenti (come, ad esempio, in attività comuni di laboratorio, esercitazioni, simulazioni, ecc.). La distanza fisica tra insegnante e studente è evidente, ma va oltre, a significare una distanza in termini di conoscenze sulla materia trattata: l’insegnante ha il compito di fare in modo che gli studenti acquisiscano almeno una parte delle sue conoscenze, ma senza unirsi a loro in attività di laboratorio o esercitazioni. L’Unitalsi si avvarrà di questa metodologia nella sua forma più classica: la spiegazione dei diversi argomenti da parte del Formatore o degli esperti di volta in volta individuati, che metteranno a disposizione la propria competenza e professionalità. Per ogni tematica trattata è previsto un momento dedicato al confronto e alla discussione tra i partecipanti con conseguenti dibattiti, nei quali sarà dato ampio spazio a domande, chiarimenti e riflessioni sui contenuti proposti.

37

In questo modo la lezione frontale risulterà più interattiva, finalizzata alla promozione di processi di apprendimento e non limitata alla mera illustrazione di contenuti. Le “lezioni frontali” verranno integrate da “dinamiche informali”.

2. DINAMICHE NON FORMALI (per un monte ore non inferiore al 40% del totale indicato alla successiva voce 34) Questa metodologia si basa sul coinvolgimento attivo e diretto dei partecipanti attraverso l’utilizzo di diverse tecniche formative che, stimolando le dinamiche di gruppo, facilitano la percezione e l’utilizzo delle risorse interne al gruppo stesso. Le risorse sono costituite dall’esperienza e dal patrimonio culturale di ciascun volontario, sia come individuo che come parte di una comunità. Inoltre, facilitano i processi di apprendimento in quanto le conoscenze non sono calate dall’alto, ma partono dalle conoscenze dei singoli individui e dal gruppo nel suo complesso, per diventare patrimonio comune di tutti i componenti. Se nella lezione frontale la relazione tra formatore/docente e discente è di tipo “verticale”, con l’utilizzo delle dinamiche non formali si struttura una relazione “orizzontale”, di tipo interattivo, in cui i discenti e il formatore sviluppano insieme conoscenze e competenze. Queste tecniche permettono l’emergere e la condivisione nel gruppo, dei dubbi, delle osservazioni, delle problematiche riscontrate. Attivano, inoltre, tutte le dimensioni dell’individuo: la razionalità, ma anche l’emotività, la fisicità e la spiritualità, consentendo di analizzare e rielaborare fatti o pensieri che, di norma, le proprie attitudini mentali non farebbero percepire. L’apprendimento è dunque, organizzato come un duplice processo in cui le persone, attraverso la partecipazione diretta, lo scambio di esperienze e l’interazione, imparano le une dalle altre in un apprendimento reciproco. E il Corso si trasforma da un semplice passaggio di informazioni a un’occasione di confronto e di crescita dei Volontari che vi partecipano, anche attraverso quelle piccole scoperte di sé e del gruppo, che non arrivano dalle parole pronunciate o scritte.

3. FORMAZIONE A DISTANZA La formazione a distanza, altrimenti detta FAD, prevede l’utilizzo di un sistema software (una “piattaforma”) che permette di gestire a distanza, tramite un comune collegamento Internet, uno o più corsi di formazione. Nel nostro caso, terminato il Corso di Formazione Generale in presenza, realizzato con l’utilizzo di entrambe le metodologie appena descritte, sarà possibile proseguire e completare il percorso formativo, proprio sulla piattaforma, dove il Volontario potrà trovare il materiale utilizzato durante il Corso appena concluso, seguire nuovi argomenti di Formazione non trattati in aula, essere in contatto con tutti gli altri Volontari di Servizio Civile anche di sedi lontane dalla propria, scambiare opinioni e aggiornamenti sul Corso e sul Servizio Civile, svolgere esercitazioni e simulazioni, questionari, verifiche e sondaggi, facilitando un apprendimento partecipativo. Questo grazie anche alla possibilità di fruire dei contenuti in maniera flessibile, sempre sotto la supervisione del docente e del tutor.

38

Si tratta, dunque, di una Formazione a distanza on-line ogni qualvolta si accede alla piattaforma e si lavora su di essa (scaricando materiale, approfondendo argomenti su internet, svolgendo test, sondaggi, questionari, utilizzando gli strumenti della chat o del forum per comunicare con il gruppo in formazione), ma anche off-line quando non si lavora direttamente collegati in piattaforma ma ad es. si svolgono i compiti assegnati o si studia il materiale scaricato. In particolare, è previsto un questionario di verifica iniziale, per saggiare le conoscenze pregresse del volontario e un questionario di verifica finale, a conclusione del percorso formativo, per testare il livello di apprendimento raggiunto.

L’utilizzo congiunto di tutte e tre le modalità appena descritte fornisce ai Volontari di Servizio Civile Nazionale un percorso formativo esaustivo, completo e continuativo.

33) Contenuti della formazione:

I contenuti della Formazione Generale, in coerenza con “Le linee guida per la Formazione generale dei giovani in Servizio Civile Nazionale” (Decreto n. 160 del 19/07/2013) si esplicano nei seguenti moduli, raggruppati all’interno di macroaree tematiche:

1. “Valori e identità del SCN”

1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo

Questo modulo verrà affrontato propedeuticamente a tutti gli altri, dal momento che si propone di lavorare sulla costruzione di un’identità di gruppo dei Volontari di Servizio Civile in formazione, consapevole e funzionale all’apprendimento. L’apprendimento, infatti, non è un atto cognitivo individuale, ma la partecipazione a pratiche ed esperienze culturali realizzate in un determinato contesto comunitario di appartenenza.

Sarà realizzato in modalità “non formale” con attività che coinvolgano i Volontari secondo tre classi di obiettivi:

o creare il gruppo e definire le modalità di lavoro che il gruppo seguirà lungo tutto il Corso di formazione;

o far esplicitare le motivazioni e le aspettative dei Volontari rispetto al Servizio Civile Nazionale.

o presentare i contenuti del Servizio Civile Nazionale e del Corso.

Il formatore, partendo dai concetti di “Patria”, “difesa senza armi”, “difesa non violenta”, avrà come obiettivo quello di creare nel Volontario la consapevolezza che questo è il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di Servizio Civile.

1.2 Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale

Attraverso questo modulo, si evidenzierà il legame storico e culturale del

39

Servizio Civile Nazionale con l’obiezione di coscienza, ripercorrendo la storia del fenomeno in Italia. Si partirà dalla legge n. 772/72, per poi passare alla legge di riforma n. 230/98 con l’evoluzione e il mutamento del contesto socio-politico; dalla storia del fenomeno dell’obiezione di coscienza in Italia, dal dopoguerra a oggi, all’evoluzione nel tempo delle motivazioni e dei valori “tipici” degli obiettori; per giungere infine alla sua attuale configurazione così come delineata nella legge 64/2001, ovvero difesa civile della Patria con mezzi e attività non militari, dimensione che lo caratterizza e lo differenzia da altre forme di intervento e impegno sociale.

1.3 Il dovere di difesa della Patria - difesa civile non armata e nonviolenta

1.3a In questo modulo verrà approfondito il concetto di Patria e di difesa civile della Patria attraverso mezzi e attività alternativi a quelli militari a partire dai principi costituzionali della solidarietà (art.2 Cost.), dell’uguaglianza sostanziale (art.3 Cost.), del progresso materiale o spirituale della società (art.4), della promozione dello sviluppo della cultura, della tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione (art.9) e della pace tra i popoli (art. 11 Cost.). In particolare ciò avverrà attraverso lo studio delle varie pronunce della Corte Costituzionale nelle quali è stato dato a tale concetto un contenuto ampio e dettagliato.

1.3.b Saranno delineati alcuni cenni storici di “difesa popolare nonviolenta” e si presenteranno, contestualmente, le forme attuali di realizzazione della “difesa alternativa” sul piano istituzionale e della società civile. Nell’ambito dei riferimenti al diritto internazionale si potranno, inoltre, approfondire le tematiche relative alla “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla “prevenzione della guerra” e alle “operazioni di polizia internazionale”, nonché ai concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”. Possono, inoltre, essere inserite tematiche concernenti la pace e i diritti umani alla luce della Costituzione italiana, della Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite

1.4 La normativa vigente e la Carta d’Impegno Etico

Verranno illustrate le norme previste dalla legge 64/2001 sull’istituzione del Servizio Civile Nazionale, nonché le applicazioni che ne regolano il sistema e la Carta d’Impegno Etico. In particolare si evidenzierà l’importanza della sottoscrizione della Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante dell’Ente, quale condizione per l’accreditamento di quest’ultimo: un patto tra l’UNSC e l’Ente, con cui le parti si impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla base della cultura e dell’identità del Servizio Civile Nazionale.

2. “La cittadinanza attiva”

2.1 La formazione civica

40

La formazione civica si sostanzia nella conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Carta costituzionale e, quindi, dell’insieme dei principi, dei valori, delle regole e dei diritti e doveri in essa contenuti, che costituiscono la base della civile convivenza e quadro di riferimento indispensabile affinché i giovani Volontari possano diventare cittadini attivi. Sarà opportuno analizzare la funzione e il ruolo degli organi costituzionali, i loro rapporti, dando particolare risalto all’organizzazione delle Camere e all’iter di formazione delle leggi. Il percorso di formazione o educazione civica serve non solo a fornire al giovane Volontario la consapevolezza di essere parte di un corpo sociale e istituzionale che cresce e si trasforma nel tempo, ma anche a trasmettergli la conoscenza di quelle competenze civiche e sociali funzionali per vivere una “cittadinanza attiva”. Si illustrerà, quindi, ai Volontari il percorso che lega l’educazione civica alla cittadinanza attiva, ricollegando i principi teorici ad azioni pratiche e insegnando loro a tradurre in comportamenti e azioni, le idee e i valori sanciti dalla Carta costituzionale.

2.2 Le forme di cittadinanza

Auspicabile conseguenza della formazione civica, innanzi descritta, è l’incremento dell’impegno civico da parte dei giovani. In questo modulo, dunque, si illustreranno le forme di partecipazione, individuali e collettive, che possono essere agite dal cittadino, in un’ottica di cittadinanza, appunto, “attiva”.

Si tratteranno, in particolare temi come la partecipazione alle formazioni sociali del volontariato, la cooperazione sociale, la promozione sociale, l’obiezione di coscienza, il Servizio Civile nazionale, l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, le azioni nonviolente, l’educazione alla pace, la partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati, ecc. Questi temi saranno illustrati e discussi nell’impostazione, nell’azione e nelle conseguenze, invitando i ragazzi a proporre e ad elaborare un percorso di azione, anche tramite le metodologie non formali e la logica progettuale.

2.3 La Protezione Civile Sarà presentato ai Volontari il tema della protezione civile, perfetta integrazione del concetto di difesa della Patria come difesa dell’ambiente, del territorio e delle persone; nonché fattore di educazione e di crescita di cittadinanza attiva. Questo argomento verrà affrontato non solo attraverso propedeutici cenni tecnici e operativi, ma soprattutto dal punto di vista culturale. Partendo dall’importanza della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio, visti come il necessario e imprescindibile substrato delle attività umane, si illustrerà come possa essere colpito da eventi naturali e antropici, in grado di metterne a dura prova l’esistenza. A tal scopo, seguendo un percorso che si estrinseca attraverso la logica del

41

progetto, si mostrerà come la protezione civile agisca attraverso la previsione e prevenzione dei rischi (concetto connesso alla responsabilità, individuale e collettiva), l’intervento in emergenza e la ricostruzione post- emergenza. Sarà, inoltre, sottolineato lo stretto rapporto tra prevenzione/tutela ambientale e legalità, nonché tra ricostruzione e legalità. Nel presente modulo verranno, infine, illustrate le norme di comportamento da seguire nella gestione delle emergenze, anche per poter espletare al meglio eventuali compiti di assistenza e soccorso nei confronti delle popolazioni colpite da eventi calamitosi.

2.4 La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile

Una delle forme di partecipazione e di cittadinanza attiva che si presenteranno ai volontari durante l’anno di Servizio Civile, sarà la possibilità pratica di partecipare e di candidarsi alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN. Sarà, dunque, illustrata ai volontari tale possibilità, inserendola nel contesto della cittadinanza agita, ne verrà spiegato il funzionamento e la sua importanza anche come presa in carico di un comportamento responsabile, le cui conseguenze potranno essere visibili solo in tempi medio lunghi, ma non per questo meno importanti.

3. “Il giovane volontario nel sistema del Servizio Civile”

3.1 Presentazione dell’ente

Verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche, le modalità organizzative e operative della nostra Associazione: l’UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), per fornire ai Volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si trovano a prestare il proprio Servizio per l’intero anno. In particolare si tratterà la nascita, lo Statuto, la mission e le finalità prevalenti. Si illustrerà il contesto territoriale dove opera l’Associazione e i principali destinatari delle attività. Sarà presentato il “Salus Infirmorum”: la Casa dell’Unitalsi a Lourdes e l’Organigramma dell’Ente con le diverse figure di riferimento, con le quali dovrà rapportarsi il giovane in Servizio Civile.

3.2 Il lavoro per progetti

Per consentire la governabilità dei processi complessi, nel rispetto degli obiettivi prefissati e dei vincoli temporali, nasce e si sviluppa la metodologia del lavorare per progetti. Si tratta di un lavoro ad alta integrazione, risultato che non si ottiene automaticamente, ma che va costruito nel tempo, la cui qualità dipende dalla qualità delle competenze che ciascuno mette in gioco. Il progetto viene suddiviso in fasi e compiti che vengono assegnati ad un team di persone. L’integrazione del team è il risultato della capacità di comunicazione, coordinamento e cooperazione di tutte queste figure. I volontari in Servizio Civile sono parte integrante di questo processo e la loro crescita umana è fondamentale per la riuscita del progetto.

42

Non bisogna dimenticare che una conoscenza imprecisa del progetto nel suo insieme, una scorretta definizione iniziale dei tempi, dei metodi, degli obiettivi, una scadente qualità dei rapporti fra le persone possono determinarne il fallimento.

3.3 L’organizzazione del Servizio Civile e le sue figure

Per la buona riuscita di un progetto, come già detto nel modulo precedente, e in particolare per la buona riuscita del progetto di Servizio Civile su cui presta servizio ogni Volontario coinvolto nella Formazione, è fondamentale una buona conoscenza dello stesso nel suo insieme, nonché un’attenta conoscenza delle diverse figure e dei loro ruoli. Il raggiungimento degli obiettivi attraverso la realizzazione di una serie di azioni è direttamente riconducibile alle figure che operano al suo interno. A sua volta, lo stesso Ente è collocato all’interno di una sovrastruttura più grande , che costituisce “il sistema di Servizio Civile” (gli enti di SCN, l’UNSC, le Regioni e le Province autonome). E’ importante che il volontario conosca “tutte” le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari etc.) e all’interno dello stesso Ente (differenza fra ente e partner, fra sede operativa etc.) per il raggiungimento degli obiettivi.

3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale

In questo modulo sarà evidenziato il ruolo e la funzione del Volontario di Servizio Civile e verrà illustrato il “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile Nazionale” (DM 22 aprile 2015) in tutti i suoi punti.

3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

La comunicazione è un elemento essenziale dell'uomo nella sua esperienza quotidiana, sia nei rapporti fra singoli individui, sia a livello di gruppi. Poiché la comunicazione determina una combinazione di scopi e può produrre una combinazione di risultati, occorre prendere in esame i suoi elementi costitutivi, quali: il contesto, l'emittente, il messaggio, il canale comunicativo, il destinatario e la ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo. L'analisi della comunicazione all'interno di un gruppo, quale è quello in cui è inserito il Volontario, condurrà a un esame delle dinamiche che ogni nuovo inserimento sviluppa in un gruppo di lavoro. Sarà utile, pertanto, considerare il gruppo come possibile causa di conflitti, riconoscendo il momento iniziale del sorgere di questi ultimi (capacità di lettura della situazione), l'interazione con gli altri soggetti (funzionale / disfunzionale), la loro risoluzione in modo costruttivo (alleanza / mediazione / consulenza).

***

4. La privacy

Sarà presentato il Decreto Legislativo n° 196 del 30 giugno 2003, con accenni alle Fonti Comunitarie e Nazionali, che costituiscono l’intera

43

legislazione in materia. La finalità di questo modulo si ravvisa nell’esigenza di trasferire ai volontari del Servizio Civile le regole di base per trattare i dati identificativi, sensibili e giudiziari degli assistiti. Di fronte a origini razziali diverse, convinzioni religiose, opinioni politiche, adesioni a partiti, identità sessuale ecc., i nostri volontari dovranno imparare, al di là del rispetto da serbare per ognuna delle persone con cui verranno in contatto, a fare un uso corretto di questi dati, secondo le modalità prescritte dalla normativa.

34) Durata:

La durata complessiva della formazione generale è di 41 ore da erogare tutte entro il 180° giorno dall’avvio del progetto.

FORMAZIONE SPECIFICA (relativa al singolo progetto) dei Volontari

35) Sede di realizzazione:

La Formazione Specifica sarà erogata nella nostra sede progetto accreditata a Roma, in via degli Embrici n. 32

36) OMISSIS 37) OMISSIS 38) OMISSIS 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

I Corsi di Formazione Specifica, si realizzeranno secondo le metodologie già individuate e utilizzate per la Formazione Generale, con l’intervento di esperti della materia individuati di volta in volta rispetto allo specifico modulo e campo d’interesse.

Le tecniche e le metodologie utilizzate per la realizzazione dei Corsi di Formazione Specifica sono dunque:

1. LEZIONE FRONTALE: strumento tradizionale di insegnamento e di trasmissione di contenuti didattici, dove docenti e discenti riproducono funzioni e ruoli acquisiti e consolidati. Affinché sia finalizzata alla promozione di processi di apprendimento e non limitata alla mera illustrazione di contenuti, sarà più interattiva, attraverso l’introduzione di momenti di confronto e discussione tra i partecipanti. Per ogni tematica trattata, ci sarà un momento di concentrazione e di riflessione dei partecipanti sui contenuti proposti, con conseguenti dibattiti con i relatori, nei quali dare ampio spazio a domande, chiarimenti, riflessioni.

Le “lezioni frontali” verranno alternate all’utilizzo delle “dinamiche non

44

formali”.

2. DINAMICHE INFORMALI: tecniche formative che, stimolando le dinamiche di gruppo, facilitano la percezione e l’utilizzo delle risorse interne al gruppo stesso, costituite dall’esperienza e dal patrimonio culturale di ciascun volontario, sia in qualità di individuo che come parte di una comunità. Queste risorse, integrate da quelle messe a disposizione dalla struttura formativa, facilitano i processi di apprendimento, in quanto le conoscenze non sono calate dall’alto, ma partono dai saperi dei singoli individui e dal gruppo nel suo complesso per diventare patrimonio comune di tutti i componenti. Se nella lezione frontale la relazione tra formatore/docente e discente è di tipo “verticale”, con l’utilizzo delle dinamiche non formali si struttura una relazione “orizzontale”, di tipo interattivo, in cui i discenti e il formatore sviluppano insieme conoscenze e competenze. Tramite queste tecniche l’apprendimento è organizzato come un duplice processo in cui le persone, attraverso la partecipazione diretta, lo scambio di esperienze e l’interazione, imparano le une dalle altre (apprendimento reciproco).

3. FORMAZIONE A DISTANZA: prevede l’utilizzo di un sistema software (una “piattaforma”) che permette di gestire, a distanza, vari corsi di formazione, ognuno dei quali può essere seguito da una o più classi, monitorati da appositi tutor. Implica la somministrazione di un questionario di verifica all’inizio e a conclusione del percorso formativo per testare il livello di apprendimento raggiunto. Ogni piattaforma consentirà di fruire dei contenuti in maniera flessibile e adattabile al singolo utente. Si potrà utilizzare la modalità on-line ogni qualvolta si accede alla piattaforma e si lavora su di essa (scaricando materiale, approfondendo argomenti su internet, svolgendo test, sondaggi, questionari, utilizzando gli strumenti della chat o del forum per comunicare con il gruppo in formazione), ma anche off-line quando non si lavora direttamente collegati in piattaforma ma ad es. si svolgono i compiti assegnati o si studia il materiale scaricato.

L’utilizzo delle tre le modalità appena descritte, fornisce ai Volontari di Servizio Civile un percorso formativo esaustivo nonché stimolante, trattandosi di modalità di interazione e scambio utilizzate comunemente dai giovani di oggi.

40) Contenuti della formazione:

1° Modulo Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti

di Servizio Civile. Durata: 8 h (entro i primi 90 giorni dall’avvio del progetto)

Formatori: Federico Lorenzini, Leandra Pagliuca e Matteo Ballerini

Questo modulo risponde alla necessità di potenziare e radicare nel sistema del Servizio Civile una solida cultura della salute e della sicurezza, non solo per prevenire incidenti o infortuni ai Volontari ma anche, e soprattutto, al fine di

45

educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita. Il Volontario infatti, è spesso impegnato nello svolgimento di attività pratiche che comportano inevitabilmente dei rischi. Questi saranno valutati e presentati ai Volontari in relazione alle attività previste nel progetto. Inoltre, saranno definite e adottate misure di prevenzione e di emergenza in relazione all’attività svolta dal Volontario e saranno analizzate e valutate le possibili interferenze tra questa e le altre attività che si svolgono nell’ambito della stessa Associazione.

2° Modulo Il contesto territoriale e l’organizzazione logistica.

Durata: 6 h Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16)

Questo modulo consentirà ai Volontari di conoscere l’organizzazione e le attività dell’Ente nelle sue caratteristiche specifiche a livello locale, focalizzando l’attenzione sul mondo del volontariato e su come i soci “agiscono” il loro essere volontari. Inoltre, saranno istruiti, sul come far fronte alle diverse richieste e necessità che giungeranno dai pellegrini disabili, in modo da sapersi muovere con sicurezza.

3° Modulo Sopralluoghi all’interno dei percorsi giubilari, in piazza San Pietro e nelle Basiliche.

Durata: 6 h Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16)

Con l’aiuto degli Olp, anche Formatori Specifici, i Volontari di Servizio Civile Nazionale effettueranno dei sopralluoghi nei punti di snodo del Giubileo. In questo modo, saranno invitati a vivere, in prima persona, l’eccezionalità della città di Roma dal punto di vista storico, culturale e artistico; la forza magnetica e arcaica dei luoghi santi quali le basiliche e i diversi percorsi giubilari.

Inoltre, sarà mostrato loro dove sono posizionati i gazebo Unitalsi, le Basiliche Papapli e tutti gli altri punti di interesse relativi al Giubileo della Misericordia.

4° Modulo L’importanza della relazione con persone disabili.

Durata: 6 h Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16),

Veronica Loni, Saveria Alò e Francesca Mussati

Questo modulo approfondirà, anche in maniera concettuale, la necessità per i giovani Volontari, di comprendere quanto sia importante riuscire a costruire con le persone disabili relazioni positive e consapevoli, a cominciare dal primo contatto telefonico per richiesta di informazioni, anche quando le loro capacità di comunicazione non sono perfettamente chiare e comprensibili.

5° Modulo Conoscenze e problematiche relative all’area disabili.

Durata: 6 h Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16), Marzia

Tanini, Veronica Loni, Federico Baiocco e Carmen Trepiccione

Questo modulo affronterà, in maniera più scientifica, le varie problematiche

46

relative alle persone disabili sia da un punto di vista delle patologie, che delle capacità residue.

6° Modulo Diritti e tutela dei cittadini.

Legislazione in materia di handicap. Durata: 6 h

Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16), Salvatore Pagliuca, Marzia Tanini e Francesca Mussati

Questo modulo servirà a far acquisire ai Volontari conoscenze legislative sulle materie specifiche in oggetto, oltre a far riflettere sui diritti delle persone disabili e sulle forme di tutela da attivare, al fine di generare una presa di coscienza nel campo della cittadinanza attiva.

7° Modulo La figura dell’accompagnatore e del Volontario di SCN nella situazione di aiuto.

Esamina e superamento di eventuali situazioni conflittuali. Durata: 8 h

Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16), Veronica Loni, Saveria Alò e Roberta Cepale

Con questo modulo si vuol focalizzare l’attenzione dei Volontari su alcune situazioni che generano conflitto all’interno del gruppo, ma anche all’esterno, con le persone con cui i Volontari saranno a contatto. Verranno forniti validi strumenti per poter riconoscere, affrontare, eventualmente risolvere, situazioni conflittuali.

8° Modulo Metodi per favorire, iniziare e mantenere una relazione interpersonale positiva.

Durata: 7 h Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16), Marzia

Tanini, Veronica Loni e Saveria Alò Con questo modulo si vogliono fornire strumenti utili e adeguati ai Volontari per la costruzione di relazioni interpersonali positive durante lo svolgimento del Servizio, indispensabili per chi - come i nostri Volontari - deve confrontarsi quotidianamente con persone disabili. In modo che, una volta acquisiti, possano diventare anche motivo di crescita personale.

9° Modulo Dalla teoria al saper fare.

Durata: 7 h Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16)

Con questo modulo si vogliono far acquisire ai Volontari tecniche specifiche per poter svolgere il proprio Servizio con le persone disabili destinatarie del progetto, affinché questo avvenga con consapevolezza e in sicurezza per entrambi, nel rispetto della persona e dei luoghi.

10° Modulo Prove pratiche di guida degli automezzi con esercitazioni sulla messa in sicurezza

delle persone trasportate. Durata: 7 h

Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16) Questo modulo è centrato su una verifica iniziale delle capacità possedute dai

47

Volontari di guidare i mezzi dell’Ente (macchine e pulmini attrezzati per disabili e non), seguita da un vero e proprio addestramento sulla messa in sicurezza delle persone trasportate, affinché possa avvenire con competenza, preservando l’incolumità di tutti.

11° Modulo Le attività di animazione.

Durata: 5 h Formatori: gli OLP della sede di realizzazione del progetto (cfr. voce 16)

Con questo modulo si vuol descrivere ai Volontari quali sono le attività che vengono realizzate nella sede locale, incentivando i ragazzi a mettere a disposizione, laddove possedute, le proprie capacità artistiche e creative.

41) Durata:

La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore, erogata secondo le seguenti modalità:

Æ il 70% delle ore entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto;

Æ il rimanente 30% entro e non oltre 270 giorni dall’avvio del progetto.

In caso di Volontari subentrati, i termini decorreranno dall’inserimento in servizio degli stessi.

Questa tempistica consentirà di poter affrontare entro i primi 3 mesi dall’avvio al Servizio i temi fondamentali e propedeutici a garantire al volontario le competenze e gli strumenti necessari per lo svolgimento della sua attività, come il modulo concernente l’informativa sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile; o quello concernente il contesto territoriale e l’organizzazione logistica, necessario affinché i ragazzi sappiano orientarsi nel mondo - per molti nuovo - dell’Associazione. Questa prima parte sarà erogata utilizzando le “lezioni frontali” e le “dinamiche non formali”. Il restante monte ore, invece, sarà erogato in modalità FAD, così da poter tornare su alcuni moduli formativi, consentendo ai Volontari una rielaborazione del contenuto degli stessi in funzione delle esperienze che stanno vivendo nel concreto. In particolare, tale ripresa dei contenuti formativi si rivela efficace sulla piattaforma che ben si presta al confronto e alla comunicazione intergruppo (grazie a strumenti come la chat, il forum, i newsgroup), ma anche alla riflessione personale, rispetto alle esperienze acquisite.

ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE

42) OMISSIS

Roma, 5 Novembre 2015 Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale Avv. Salvatore Pagliuca Progetto: “Giubil-handy”