SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN … Edimar... · all’ULSS 8 di Asolo ... Venezia,...
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
ASSOCIAZIONE EDIMAR
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
CA’ EDIMAR: FAMIGLIA AIUTA FAMIGLIA
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
E-01 Centri di aggregazione; 03 Animazione culturale verso giovani
6) Descrizione dell'area di riferimento e del contesto territoriale entro il quale si realizza
il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori
misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto
Ca’ Edimar è un villaggio alla periferia di Padova, gestito dalla Fondazione Opera
Edimar-ONLUS aperto a famiglie con figli in difficoltà per prevenire situazione di
disagio nella convivenza e nella conduzione educativa tramite interventi e sostegni e,
dove necessario, farsi carico dei minori anche per periodi di allontanamento dalla
famiglia di origine attraverso forme e procedure o decise autonomamente dalla famiglia
o, nei casi più gravi, concordate e/o attivate dai Servizi Sociali competenti.
I dati sui “minori fuori famiglia”, pubblicati a fine 2012 dal Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, mettono in evidenza la diffusa difficoltà di assicurare a tutti i
bambini e i ragazzi la tutela del diritto di crescere in un contesto familiare.
Sta crescendo la consapevolezza che, se si eccettuano situazioni grave dove
l’allontanamento, più o meno temporaneo, dalla famiglia di origine è inevitabile per il
NZ00969
4 Albo Nazionale provvisorio degli enti
di servizio civile nazionale
bene del minore, le forme di aiuto con le quali farsi carico della difficoltà educativa e
genitoriale, non si possono più limitare a modelli precostituiti, quali l’affido (comunque
molto problematico in età adolescenziale) e il collocamento in una comunità familiare o
educativa.
Attorno al minore e alla sua famiglia in difficoltà potrebbe invece generarsi un
movimento di capaci di adulti condividere e sostenere (e solo nei casi estremi
sostituire) i nuclei familiari deboli, offrendo loro, in modo ordinato e guidato,
opportunità fatte di relazioni, accompagnamento e altre forme di aiuto adeguate alle
situazioni di affaticamento genitoriale e di carenze educative nei confronti dei minori.
A tale proposito la Regione Veneto ha attivato in aprile 2014 - tramite bando affidato
all’ULSS 8 di Asolo (TV) (Delibera 296 del 13.03.2014) - un progetto per la creazione
di “Luoghi di Accoglienza e Condivisione (LAC)” che non si caratterizzano più per
l’offerta rigida di un servizio o struttura, ma che offrono una pluralità di opportunità e
aiuti, potenziando l’osservazione iniziale, la flessibilità dell’intervento e la ricerca fra
tutti gli attori interessati delle proposte più adeguate e rispettose dei diritti di ogni
persona coinvolta.
La caratteristica principale di questi luoghi LAC è la presenza di più nuclei familiari
che, nel rispetto di ognuno e nella chiarezza delle responsabilità, condividano la stessa
esperienza in modo che la diversità e la pluralità favoriscano la non rigidità nella
risposta.
La presenza di famiglie che vivono stabilmente in un luogo tende a rendere evidente la
caratteristica e la natura originale di questo luogo: non solo la presenza di un “clima
familiare” che qualunque adulto può contribuire a creare, ma un ambito di legami stabili
che sono all’origine di una casa e che si allargano e si intrecciano con la vita di chi,
anche temporaneamente, passa attraverso queste case.
Rappresenta pertanto la possibilità che ogni famiglia che ci abita ed è responsabile
dell’accoglienza nella propria casa sia sostenuta da un ambito comunitario.
Tutto questo rappresenta un fattore ulteriore e importante per il successo dell’affido e
dell’accoglienza in genere in una famiglia perché spesso tali esperienze falliscono anche
per la solitudine in cui vivono o sono spesso lasciate le famiglie accoglienti di fronte ad
emergenze e difficoltà.
Ca’ Edimar è stata scelta per sperimentare tale progetto e ha come destinatari:
- servizi sociali territoriali (attualmente attivi rapporti con Padova, Venezia, Alta
Padovana)
- consultori familiari (rapporti in atto con ULSS 16)
- luoghi di intercettazione del bisogno: parrocchie, scuole, associazioni familiari
Le azioni previste si suddividono in quattro macro ambiti:
a) accoglienza, ascolto e presa in carico di situazioni di famiglie con forti problemi
educativi con i propri figli o necessità di forme temporanee di sostegno
b) accoglienza residenziale di minori per i quali è necessario un lavoro educativo
complementare a quello della famiglia o, nei casi ritenuti più problematici dai
Servizi competenti, temporaneamente sostitutivo tramite l’inserimento in una
comunità familiare o in progetti di affido
c) accoglienza di minori in progetti diurni aventi lo scopo di favorire il successo
formativo o l’inserimento nel lavoro e/o altre attività che facciamo emergere
attitudini e potenzialità
d) progetti-ponte di accoglienza anche residenziale di giovani che, pur arrivati alla
maggiore età, dopo l’uscita dalle comunità e/o dai progetti protettivi previsti per
i minori, sono privi di ambiti parentali di origine che sostengano il nuovo
percorso verso l’inserimento positivo nella vita attiva (in particolare
nell’inserimento lavorativo e nell’autonomia responsabile)
In collegamento con Ca’ Edimar, l’Associazione Edimar e la Fondazione Opera Edimar
gestiscono il Centro Regionale per le Difficoltà di Apprendimento, che usufruisce
tramite apposito Accordo della supervisione scientifica dell’Università degli Studi di
Padova. Il Centro garantisce progetti personalizzati per allievi delle scuole elementari,
medie e del biennio delle superiori che presentano evidenti difficoltà
nell’apprendimento scolastico, al fine di potenziare le abilità di base, migliorare il
metodo di studio e rimotivare all'impegno scolastico.
All’interno di questo articolato contesto di attività e di servizi educativi, poter utilizzare
n. 3 volontari in servizio civile consentirà alle famiglie responsabili di Ca’ Edimar di
organizzare la vita e la convivenza del villaggio in modo da garantire a tutti gli ospiti
l’attenzione necessaria e, in particolare, incrementare le opportunità di crescita offerte ai
beneficiari del presente progetto:
- famiglie con figli in difficoltà e/o situazioni di disagio conclamate
- minori in situazione di allontanamento dalla famiglia
- maggiorenni con legami parentali deboli o assenti
- piccoli nuclei familiari (in particolare madri con figli) con legami parentali deboli
o assenti
- minori con difficoltà di apprendimento.
Le attività si svolgeranno all’interno del villaggio di Ca’ Edimar e/o presso le sedi delle
attività previste per i ragazzi come ad esempio le sedi scolastiche o di progetti
scolastici/formativi, sede delle attività sportive, abitazione di amici/parenti, luoghi per
incontro con i genitori.
7) Obiettivi del progetto:
Questo progetto permette ai volontari in servizio civile di:
- maturare la consapevolezza della “risorsa famiglia” all’interno di una organizzazione
del “welfare di comunità”;
- contribuire alla conduzione di progetti educativi a favore di minori in collocazione
eterofamiliare;
- conseguire competenze riguardo a: lavoro in equipe, lavoro all’interno del progetto
della presa in carico, gestione di relazioni educativamente significative;
- conseguire competenze specifiche all’attività personalizzata con minore e giovani in
difficoltà;
- formarsi riguardo a: accogliere la diversità dell’altro, la visione intera dell’essere
umano che si declina poi in aree di progettazione e proposta educativa all’interno
della libertà del ragazzo;
- entrare nelle attuali problematiche degli Enti di solidarietà sociale che sono chiamati a
rimodulare la loro presenza e attività all’interno di un welfare in continuo
cambiamento.
Questo progetto permette ai volontari in servizio civile di:
- maturare la consapevolezza della “risorsa famiglia” all’interno di una organizzazione
del “welfare di comunità”;
- contribuire alla conduzione di progetti educativi a favore di minori in collocazione
eterofamiliare;
- conseguire competenze riguardo a: lavoro in equipe, lavoro all’interno del progetto
della presa in carico, gestione di relazioni educativamente significative;
- conseguire competenze specifiche all’attività personalizzata con minore e giovani in
difficoltà;
- formarsi riguardo a: accogliere la diversità dell’altro, la visione intera dell’essere
umano che si declina poi in aree di progettazione e proposta educativa all’interno
della libertà del ragazzo;
- entrare nelle attuali problematiche degli Enti di solidarietà sociale che sono chiamati a
rimodulare la loro presenza e attività all’interno di un welfare in continuo
cambiamento.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività
previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile
nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Si sintetizza attraverso il seguente diagramma di Gant nei 12 mesi previsti dal
progetto:
ATTIVITA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
Accoglienza volontari X
Incontro tra volontari e
personale dell'ente che
ricopre ruoli di
responsabilità al fine di
sensibilizzare l'ente al
servizio civile
X X X
Incontro con le figure
professionali del progetto,
i volontari, e i volontari di
altro ente.
X X X
Formazione generale X X X
Formazione specifica X X X X
Incontri di monitoraggio
tra OLP e formatori
X X X
Verifica dell’operatività dei
volontari nei vari ambiti
del progetto
X X X X X X X X X X X X
Monitoraggio attività
volontari
X X X
Relazione finale volontari X
Corso per Certificazione
competenze dei volontari
X
Monitoraggio efficacia ed
efficienza del progetto
X X X
I volontari saranno coinvolti nei seguenti ambiti con le rispettive risorse umane:
a) la comunità familiare Casa famiglia, per 6 minori di sesso maschile, età compresa
tra 8 e 13 anni, sotto la responsabilità di una delle tre famiglie coinvolte in Ca’
Edimar e degli educatori
b) la casa di una delle famiglie residenti che accoglie temporaneamente minori (al
momento fino a 2) che sono in attesa della definizione di un progetto educativo
adeguato (inserimento più stabile in comunità familiare, progetto-ponte verso
l’affido, rientro graduale in famiglia, etc.)
c) i progetti diurni per adolescenti aventi lo scopo di favorire il successo formativo o
l’inserimento nel lavoro e/o altre attività che facciamo emergere attitudini e
potenzialità
d) l’appartamento-ponte per maggiorenni privi di ambiti parentali di origine che
sostengano il loro percorso verso l’inserimento positivo nella vita attiva
e) la proposta di incontri anche a carattere conviviale, in cui poter discutere e
approfondire tematiche educative, anche proposte dai genitori stessi, in particolare
dei figli adolescenti, insieme ad altre famiglie della rete di Ca’ Edimar che hanno
affrontato o stanno affrontando gli stessi problemi
f) attività nel tempo libero comuni tra famiglie, tra adulti e/o con i figli, con il
coinvolgimento attivo di tutti nell’organizzazione.
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste,
specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente.
I volontari in servizio civile inseriti presso Ca’ Edimar opereranno in stretta relazione e
collaborazione con le risorse umane di sistema previste dal progetto:
- responsabile generale di Ca’ Edimar
- psicologo psicoterapeuta
- pedagogista.
Per quanto riguarda invece le risorse umane necessarie all’espletamento delle attività
individuate, i volontari in servizio civile collaboreranno con le seguenti risorse umane:
attività risorse umane
dipendenti
risorse umane
volontarie
dell’ente
comunità familiare Casa famiglia, per 6 minori di sesso maschile,
età compresa tra 8 e 13 anni 2 6
casa famiglia per progetti ponte verso l’affido 0 4
progetti diurni per adolescenti 2 10
l’appartamento-ponte per maggiorenni 1 3
eventi culturali 0 10
attività nel tempo libero comuni tra famiglie 0 10
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Durante le prime settimane i volontari in servizio civile fruiranno di una formazione
d’aula generale e specifica e prenderanno familiarità con l’ambiente di Ca’ Edimar
anche attraverso la presentazione dei macro ambiti e dei vari ambiti dell’attività.
Già dalla seconda settimana ciascun volontario inizierà gradualmente a collaborare al
progetto attraverso l’individuazione e l’assegnazione di ognuno di loro nella/e area/e,
tenuto conto anche delle inclinazioni professionali e sensibilità di ciascun volontario.
Tale aree, tenuto conto del progetto complessivo e dei suoi ambiti di intervento, sono
così suddivise:
area A:
attività di affiancamento educativo agli educatori e alle famiglie all’interno di Ca’
Edimar per le attività previste per i minori accolti durante la giornata (attività
scolastiche, organizzazione del tempo libero, cura della cucina, etc.)
accompagnamento dei ragazzi per attività sportive e ricreative in genere (con mezzi
messi a disposizione della Fondazione Opera Edimar
area B:
affiancamento degli operatori assegnati per le altre forme di accoglienza previste
(maggiorenni, nuclei familiari in temporanea difficoltà)
area C:
sostegno nella preparazione e gestione di eventi comunitari (feste, gite, etc.)
Ciascun volontario farà riferimento ad un capo-area, scelto dai responsabili di Ca’
Edimar d’intesa con l’OLP, che curerà anche l’attivazione dei rapporti con gli operatori
dello stesso ambito di lavoro.
I capi-area saranno il punto di riferimento operativo per ciascun volontario e
parteciperanno ai periodici incontri di verifica del progetto con l’operatore locale di
progetto, previsti al terzo, sesto e nono mese di attività.
9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto: perché l’orario di servizio comprende il pranzo
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Disponibilità a prevedere fino a 2 gg di servizio al mese durante giornate festive.
3
4
0
0
3
30 ore sett.
6
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato
N. Sede di
attuazione del
progetto
Comune Indirizzo
Cod.
ident.
sede
N. vol.
per
sede
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Cognome e nome Data di nascita C.F.
1 Ca’ Edimar Padova Via Due Palazzi 43 1 3 Dupuis Mario 07.10.1950 DPSMRA50R07C638B
2
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
La pubblicizzazione del progetto avviene attraverso un piano articolato di promozione che si avvale di diversi strumenti, tra cui si individuano:
1) il sito www.operaedimar.org, a cui si può accedere dalla rete delle associazioni
di volontariato a livello locale (il Centro Servizi Volontariato), dalla Regione
Veneto, dall’osservatorio Regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Il sito è già
molto consultato dagli studenti universitari di Padova (della facoltà di Psicologia
e scienze della formazione), Verona (scienze della formazione), Bologna
(scienze della formazione), Trieste (psicologia), Milano (Università Cattolica del
Sacro Cuore) con le quali l’associazione Edimar ha le convenzioni per i tirocini
universitari;
2) newsletter che arriva a circa 2.000 persone;
4) pagina facebook di Ca’ Edimar;
3) manifesti nelle scuole superiori e presso l’ Università di Padova;
3)brevi articoli sulla stampa locale
e di alcune occasioni di incontri con la proposta di servizio civile attraverso stand
concordati in spazi accessibili:
per le scuole medie superiori per complessive 15 h
in università: per complessive 12 h
per un totale di 27 h.
18) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari:
Nessuno
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell'andamento delle attività del progetto:
Il piano di monitoraggio prevede diversi momenti:
1. Per l’attività dei volontari:
a) una serie di incontri strutturati tra tutti i volontari del presente progetto e, per tre
volte, un incontro con i volontari in servizio civile che operano nel progetto gestito
dalla Fondazione San Gaetano-Onlus (criterio aggiuntivo ai sensi della Delibera
Giunta Regionale del Veneto n. 665 del 13.05.2014) per un’osservazione comune
critica e sistematica sull’esperienza in atto, analizzare i problemi emersi e raccogliere
proposte, critiche e domande (vedi allegato:PARTNER_Fondaz San Gaetano.pdf );
b) tre incontri tra OLP e formatori per verificare l’aderenza del percorso formativo con
le problematiche e le competenze necessarie che il coinvolgimento dei volontari con
le attività proposte fanno evidenziare;
c) al termine del servizio viene richiesta ai volontari una relazione conclusiva che
identifichi criticità e positività del progetto ed elenchi le acquisizioni individuali.
2. Per tutte le figure che a vario titolo intervengono nella realizzazione del progetto:
a) nel corso dell’anno sono previsti almeno tre incontri di verifica generale del progetto
e di riprogettazione; in ogni incontro viene analizzato lo stato di attuazione del
progetto, il raggiungimento degli obiettivi quantitativi e qualitativi, i problemi sorti e
le criticità;
b) alla conclusione del progetto è prevista una riunione di verifica finale.
3. Per i “fondatori” dell'Associazione Edimar, le diverse figure che intervengono nel
progetto (OLP, progettista, responsabile formazione, responsabile informatico e
responsabile amministrativo) e i volontari in servizio civile
sono previsti almeno 3 momenti di incontro comune (all’inizio, a metà e a fine progetto):
- all’inizio vi è un momento di informazione/formazione comune per illustrare la realtà
associativa di Ca’ Edimar, il progetto e presentare le figure di riferimento, i ruoli e le
competenze, allo scopo di sensibilizzare i responsabili ultimi sul valore della risorsa di
volontariato attraverso il servizio civile;
- a metà progetto per una verifica generale del progetto ed una eventuale riprogettazione;
- alla fine del progetto per una verifica complessiva, finalizzata anche alla
pubblicizzazione dei risultati.
Questo risponde anche al criterio aggiuntivo ai sensi della Delibera Giunta Regionale del
Veneto n. 665 del 13.05.2014 (vedi allegato: Incontro volontari-responsabili ente
gestore.pdf)
E’ previsto infine il monitoraggio complessivo sugli aspetti qualitativi e quantitativi
attraverso la rilevazione di variabili di efficacia ed efficienza rispetto alle azioni di
progetto e formative dei volontari. (vedi allegato: Questionario su efficienza
progetto.pdf) allo scopo di pubblicizzare i risultati conseguiti.
Per le azioni di progetto si valuterà:
. Continuità del progetto
. Livello di gradimento degli utenti rispetto al prodotto e rispetto al rapporto con gli
operatori
. Prodotti/servizi erogati
. Numero degli interventi
. Coinvolgimento progettuale dei volontari
. Coinvolgimento di altre agenzie educative del territorio
. Coinvolgimento degli enti locali
Per le azioni rivolte ai volontari si valuterà:
. Livello di soddisfazione dei volontari
. Capacità di stare in gruppo insieme
. Capacità di gestire e distinguere processi di collaborazione/conflitto
. Capacità di riconoscere forme e processi di comunicazione efficace tra leadership e
collaboratori
. Capacità di riconoscere fasi e processi di progettazione
. Incremento delle competenze e conoscenze personali
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti
dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Generalmente si richiede il diploma di scuola media superiore.
Si prevede una riserva pari al 33%, cioè per 1 volontario, rivolta a giovani con bassa
scolarizzazione (scuola dell’obbligo) (criterio aggiuntivo ai sensi della Delibera Giunta
Regionale n. 655 del 13.05.2014)
Fatto salvo il criterio precedente sarà data priorità a candidati muniti di patente, in quanto
la sede di Via Due Palazzi non è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
costo della formazione specifica 4.000 €
costo della eventuale certificazione di competenze 2.000 €
TOTALE 6.000 €
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
La Fondazione Opera Edimar, gestore di Ca’ Edimar, all’interno dell’Accordo di
collaborazione con l’Associazione Edimar, favorirà tutte le iniziative per permettere un
inserimento positivo ed efficace dei volontari all’interno della vita e dell’esperienza di
Ca’ Edimar (vedi allegato: PARTNER_Fondaz Opera Edimar.pdf).
La Fondazione San Gaetano, titolare di un proprio progetto, collaborerà per attivare, per
tre volte, un incontro tra i propri volontari in servizio civile e quelli del presente progetto
(criterio aggiuntivo ai sensi della Delibera Giunta Regionale del Veneto n. 665 del
13.05.2014) per un’osservazione comune critica e sistematica sull’esperienza in atto,
analizzare i problemi emersi e raccogliere proposte, critiche e domande. (vedi
allegato:PARTNER_Fondaz San Gaetano.pdf )
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Il progetto prevede che ciascun volontario possa disporre di una propria postazione di
lavoro, comprensiva di un computer, per la propria attività. A tale scopo l’Associazione
Edimar mette a disposizione per i volontari in servizio civile un apposito spazio, perché
ciascun volontario deve poter disporre di un proprio tavolo e un proprio computer. La
biblioteca presente a Ca’ Edimar e il servizio documentazione on line possono essere
inoltre utilizzati anche dai volontari in servizio civile.
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Non previsti
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
L’Associazione Edimar è in convenzione per il tirocinio con la Facoltà di Psicologia
dell’Università di Padova e la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di
Padova, Verona e Bologna e e con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
In particolare l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano si impegna a riconoscere
i crediti formativi relativi al tirocinio ai propri studenti impegnati nel servizio civile
nazionale presso questo progetto dell’Associazione Edimar come da apposita
convenzione del 14.09.2006 ((vedi allegato:TIROCINI_Università Cattolica MI.pdf ))
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Al termine del servizio verrà rilasciato a ciascun volontario un attestato in cui verranno
descritte le attività svolte durante l’anno, nonché le competenze formative e professionali acquisite.
Tali competenze e professionalità fanno riferimento alle seguenti aree:
- sviluppo di capacità relazionali con adolescenti e famiglie
- capacità di progettare interventi educativi personalizzati
- capacità di realizzare interventi educativi
- capacità di lavorare in équipe
- capacità di stendere relazioni sulle attività educative realizzate
- capacità di organizzare e realizzare attività ricreative
- capacità di affrontare situazioni di emergenza educativa.
Per i volontari che lo richiedono le competenze saranno certificate da apposito Ente di
formazione accreditato in Regione Veneto secondo la normativa vigente.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Associazione Edimar – via Due Palazzi 43 – Padova
30) Modalità di attuazione:
La formazione generale viene effettuata in proprio, dai formatori individuati
dell’Associazione Edimar.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
NO
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Le tecniche utilizzate varieranno a seconda dei singoli moduli: prevalentemente si tratta
di tecniche che prevedono la partecipazione attiva dei volontari attraverso lavori di
gruppo, esercitazioni e simulazioni.
In particolare si utilizzeranno collaudate tecniche per contestualizzare, allenare,
“vivacizzare” e personalizzare il percorso di apprendimento (Training tools)
Non si esclude comunque la possibilità che alcune tematiche siano trattate nella forma
della lezione frontale.
33) Contenuti della formazione:
Lo scopo della formazione è quello di far esplicitare e confrontare i volontari circa le motivazioni e le attese di ciascuno nei confronti della scelta di Servizio Civile.
I contenuti affrontati saranno i seguenti:
“L'identità del gruppo in formazione”
“Dall'obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e
differenze tra le due realtà”
“Il dovere di difesa della Patria”
“La difesa civile non armata e nonviolenta”
“La protezione civile”
“La solidarietà e le forme di cittadinanza”
“Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato”
“La normativa vigente e la Carta di impegno etico”
“Diritti e doveri del volontario in servizio civile”
“Dall’Associazione Edimar alla nascita di Ca’ Edimar: storia, mission, progettualità”
a questo incontro partecipano anche i “fondatori” dell'Associazione Edimar: Il
progetto CA’ EDIMAR: FAMIGLIA AIUTA FAMIGLIA
34) Durata:
42 ore (6 giornate da 7 ore ciascuna)
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
Associazione Edimar, via Due Palazzi 43 a Padova
36) Modalità di attuazione:
La formazione specifica viene realizzata a partire dalla seconda settimana di servizio
da esperti individuati dall’Associazione Edimar e tenuto conto delle competenze
presenti all’interno della Fondazione Opera Edimar.
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Lucia Micheletto nata a Borgoricco (PD) il 02/06/1961
Zobel Maria Rita nata a San Giovanni Rotondo (FG) il 06/12/1964
Palamin Anna nata a Motta di Livenza (TV) il 30/10/1978
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Lucia Micheletto, psicologa del lavoro, esperta di formazione
Zobel Maria Rita, psicologa e psicoterapeuta, formatore, esperta in problematiche
giovanili e familiari
Palamin Anna, pedagogista e esperta nei processi formativi
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Tecniche analoghe a quelle descritte per la formazione generale.
Verranno distribuiti, comunque, materiali cartacei o informatici relativi ai vari
contenuti affrontati.
40) Contenuti della formazione:
Programma con contenuti della formazione specifica, indicazione esperti e ore
previste (criterio aggiuntivo ai sensi della Delibera Giunta Regionale del Veneto n.
665 del 13.05.2014)
- “Il volontario in servizio civile e i rapporti con adulti e i minori: comunicazione,
ascolto, leadership”; dott.ssa Lucia Micheletto, n. 12 ore di attività formativa
- “L’adolescente in disagio sociale: il lavoro gruppoanalitico nel dispositivo della
presa in carico e lavoro di rete”; Dott.ssa Maria Rita Zobel, n. 12 ore di attività
formativa
- “Difficoltà e disturbi dell’apprendimento: cause e modalità di individuazione”;
Dott.ssa Lucia Micheletto, n. 6 ore di attività formativa
- “I principali strumenti di intervento per le difficoltà scolastiche”; Dott.ssa Anna
Palamin, n. 6 ore di attività formativa
- “Il sostegno educativo nelle situazioni problematiche: pedagogia della famiglia”;
Dott.ssa Maria Rita Zobel, n. 12 ore di attività formativa
- “Metodologia dell’animazione”; Dott.ssa Lucia Micheletto, n. 6 ore di attività
formativa.
“L’intervento di rete nel lavoro con i minori e con le famiglie”; Dott.ssa Maria
Rita Zobel, 12 ore di attività formativa
“Le difficoltà di studio: l'atteggiamento dello studente”; Dott.ssa Anna Palamin, n.
6 ore di attività formativa
41) Durata:
72 ore
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Ciascun formatore, alla fine della proprio modulo, somministrerà un questionario di
valutazione.
Al termine di ciascun ciclo di formazione l’OLP provvede all’organizzazione di un
incontro con tutti i formatori coinvolti durante il quale si analizzeranno i risultati dei
questionari di valutazione di fine modulo somministrati ai volontari. Durante
l’incontro viene distribuito a tutti i formatori un questionario i cui risultati verranno
successivamente elaborati.
30 luglio 2014
Il Responsabile legale dell’ente