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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI BRESCIA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): E (Educazione e Promozione Culturale) – 08 (Lotta all’evasione scolastica e all’abbandono scolastico) e 10 (Interventi di animazione nel territorio) 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto : La città di Brescia conta 194.240 abitanti ed ha una superficie territoriale di kmq 90.68, suddivisa in 5 circoscrizioni. [dati rilevati ed elaborati al 31.12.2010 dall’ufficio di Informazione statistica del Comune di Brescia]. Uno dei quartieri della città più densamente abitati è San Polo (20.525 abitanti di cui 3.988 minori) che è caratterizzato da tipologie abitative e residenziali diverse. Si è infatti sviluppato attorno a cinque aree: il piccolo nucleo originario, c.d. “S.Polo storico”, che ha mantenuto la caratteristica di 3 NZ00351 Regione Lombardia

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

COMUNE DI BRESCIA 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

E (Educazione e Promozione Culturale) – 08 (Lotta all’evasione scolastica e

all’abbandono scolastico) e 10 (Interventi di animazione nel territorio) 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza

il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

La città di Brescia conta 194.240 abitanti ed ha una superficie territoriale

di kmq 90.68, suddivisa in 5 circoscrizioni.

[dati rilevati ed elaborati al 31.12.2010 dall’ufficio di Informazione

statistica del Comune di Brescia].

Uno dei quartieri della città più densamente abitati è San Polo (20.525

abitanti di cui 3.988 minori) che è caratterizzato da tipologie abitative e

residenziali diverse. Si è infatti sviluppato attorno a cinque aree: il piccolo

nucleo originario, c.d. “S.Polo storico”, che ha mantenuto la caratteristica di

3

NZ00351

Regione Lombardia

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piccolo borgo; S.Polo Ovest e S.Polo Est (definiti S. Polo Nuovo); la zona

Questura e, negli ultimi 5 anni, la zona Sanpolino. Quest’ultima, ancora priva

di molti servizi, è segnalata come zona della città ad alto rischio per la

forte urbanizzazione e la conseguente mancanza di organizzazione sociale

nonché per la carenza di luoghi d’incontro e di servizi alla popolazione.

Un quartiere che presenta punti di forza e punti di debolezza.

Tra i punti di debolezza vanno considerati:

a) identità disomogenea tra “i quartieri nel quartiere” ;

b) problematicità variegata nelle Torri; degrado sociale e presenza di

microcriminalità; coesistenza di culture molto diverse tra loro (una

presenza di stranieri oltre il 10%); degrado ambientale di alcune strutture

abitative.

Tra i punti di forza vanno considerati il numero elevato di realtà del

pubblico e del privato sociale presenti sul territorio.

Nel 2000 il Comune di Brescia ha ritenuto opportuno istituirvi Casa delle

Associazioni che è nata come progetto aperto per favorire lo sviluppo

dell’Associazionismo ed ospitare all’interno di un unico contenitore

associazioni e organismi del no-profit.

Numerose realtà formali ed informali di volontariato presenti in città

offrono servizi che rispondono ad alcune esigenze a cui le istituzioni

faticano a provvedere ed inoltre questi organismi propongono molteplici

opportunità di socializzazione, confronto e crescita per le persone che vi

aderiscono, favorendo la diffusione di forme di cittadinanza attiva spesso

poco visibili.

Gli operatori di Casa Associazioni e le associazioni aventi sede nella citata

struttura hanno maturato l’esigenza di mettersi in rete e di valorizzare sia

la valenza sociale della loro azione sia la potenzialità del loro sistema di

relazione, costruendo una complessa rete comunicativa al servizio dei

cittadini.

Casa delle Associazioni ha dimostrato, nel tempo, di essere in grado di

cogliere i disagi e i problemi del quartiere ai quali ha tentato di fornire

risposte attivando i servizi preposti o coinvolgendo direttamente – con vari

progetti a forte contenuto sociale - le associazioni e gli organismi ivi

presenti.

Tra le problematiche emergenti del quartiere, che ha un elevato numero di

abitanti giovani - il 14,4% della popolazione ha infatti un’età inferiore a 15

anni (= 4.101 ab.)) - vi è quello della dispersione scolastica.

SCUOLE DEL TERRITORIO Situazione della Scuola primaria 34% alunni stranieri

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SCUOLE DEL TERRITORIO Situazione della Scuola

secondaria di I grado

28% alunni stranieri di cui

il 20% bisognoso di

interventi di

accompagnamento

didattico, integrazione,

coesione

Situazione della Scuola

Superiore

a livello cittadino la

dispersione scolastica è

preoccupante: al 1° anno su

11.872 studenti scrutinati i

non ammessi all’anno

successivo sono il 21% e i

soggetti con giudizio

sospeso sono il 28,1% (tot.

49,1%).

La dispersione scolastica è fenomeno articolato, soprattutto in relazione

alle sue molteplici cause, da attribuirsi non solo al contesto socio-economico

ed al disagio personale, ma ad una pluralità di fattori interagenti. In linea

generale riflette una perdita di efficacia dei diversi ambienti educativi:

famiglia, luoghi di aggregazione sociale, scuola; infatti non si manifesta

esclusivamente con l’abbandono dei percorsi didattici, fenomeno culminante

di un processo di rottura, ma anche con disaffezione, disinteresse,

demotivazione, noia, disturbi comportamentali. Il progetto intende dunque attivare interventi di prevenzione

dell'insuccesso scolastico, operando una sinergia tra scuola, realtà del

tempo extrascolastico e famiglie, finalizzata alla collaborazione

permanente e sistematica delle risorse del territorio in forma di rete.

L’iniziativa è sostenuta dai riscontri positivi delle agenzie educative

(scuole, servizi sociali, C.A.G, associazioni) coinvolte nei progetti “Lotta

alla dispersione scolastica nell’anno scolastico 2009/2010 e “Facciamo

meta”, nell’anno scolastico 2010/2011 curati da Casa delle Associazioni. Gli

interventi si sono sviluppati attraverso la presa in carico di 40 ragazzi (di

età compresa tra gli 11 e i 17 anni) delle scuole medie di S. Polo e del

biennio di alcuni istituti superiori, offrendo supporto didattico con lezioni

individuali, l’attivazione di sostegno psicologico e pedagogico - laddove

necessario - ed attività ludico-sportive. I risultati ottenuti non

riguardano solo successi scolastici ma anche un notevole miglioramento

della vita di relazione dei ragazzi e delle loro famiglie.

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La collaborazione già esistente con la scuola, i servizi e le realtà

territoriali (Centri sociali, CAG, Centro Diurno per anziani, Caritas,

Diaconia, Suore Operaie, Associazioni di volontariato, Società Sportiva

rugby Brescia attiva sul territorio di S. Polo), si presenta quale terreno

fertile per dare continuità al progetto, inserendo ulteriori opportunità

finalizzate a prevenire fenomeni di emarginazione, comportamenti a

rischio e a promuovere coesione sociale attraverso interventi di

animazione sul territorio

Destinatari del progetto:

Soggetti in situazione di disagio a rischio dispersione scolastica della

scuola media inferiore e del biennio delle scuole superiori, residenti nella

Circoscrizione Est, segnalati dalle agenzie educative (verrà valutato anche

l’eventuale inserimento di soggetti del biennio segnalati anche se non

residenti) Si ipotizza complessivamente una presa in carico di circa 50

studenti. Beneficiari del progetto

Le famiglie dei ragazzi presi in carico che attraverso i percorsi di

recupero scolastico potranno vedere migliorato il rendimento scolastico

dei propri figli con consequenziale ritorno positivo sul benessere

dell’intero nucleo.

7) Obiettivi del progetto:

Il progetto mira ad attivare interventi di prevenzione dell'insuccesso

scolastico, operando una sinergia tra scuola, realtà del tempo

extrascolastico e famiglie. Si intende in tale modo ridurre il fenomeno

della dispersione scolastica in particolare per coloro che per condizioni

economiche non possono beneficiare del mercato delle ripetizioni private e

migliorare quelle condizioni di disagio (che possono portare ad evadere dal

percorso scolastico) proponendo servizi di accoglienza, informazione ed

orientamento per i giovani.

Il progetto, tuttavia, non prevede soltanto interventi di sostegno in

ambito didattico ma intende impegnare le risorse del servizio civile nel

coinvolgimento di tutte le espressioni della comunità attraverso interventi

di integrazione culturale, intergenerazionale e di coesione sociale.

Si intende infatti costruire una rete tra le figure di adulti significative

all’interno del progetto (allenatori – educatori – insegnanti) che sia

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contenitiva e stimolante per la crescita dei ragazzi.

In particolare si ravvisa la necessità di coinvolgere i ragazzi presi in

carico nella pratica del rugby non solo perché l’attività sportiva influisce

positivamente sullo sviluppo intellettivo (potenzia la capacità di attenzione

e concentrazione, la capacità di valutare le proprie possibilità in rapporto

alle difficoltà da superare), anche nell’ ottica di promuovere il rispetto

delle regole e il controllo dell’aggressività, elementi intrinseci nel rugby. La disciplina sportiva viene intesa non in chiave meramente agonistica, ma

come strumento aggregativo ed educativo, con l’obiettivo di valorizzare le

abilità acquisite e accrescere l’autostima dei ragazzi.

Al fine di rafforzare e non vanificare il lavoro dei docenti durante l’anno

scolastico, gli operatori di Casa delle Associazioni intendono coinvolgere i

ragazzi presi in carico e le loro famiglie in attività di animazione sul

territorio. Verranno pertanto strutturate, con l’ausilio dei volontari del

servizio civile, iniziative volte a favorire la socializzazione, il confronto,

la partecipazione e lo sviluppo di reti sociali. Sono previste attività

ludico-ricreative per l’integrazione tra le famiglie del nuovo

quartiere e del quartiere storico ed interventi per promuovere la

conoscenza dei servizi e del territorio. Queste attività, che verranno realizzate nell’intero anno - in stretta

sinergia con le Associazioni presenti presso casa delle Associazioni -

saranno intensificate nel periodo estivo.

I volontari del servizio civile saranno, pertanto, anche coinvolti in attività

di segretariato di supporto alle iniziative promosse.

Indicatori:

Obiettivo da

raggiungere

Studenti, in situazione di disagio a rischio

di dispersione scolastica, a cui impartire

lezioni individuali di recupero

50 studenti

Studenti, in situazione di disagio a rischio

di dispersione scolastica, coinvolti nello

spazio compiti pomeridiano

50 studenti

Studenti, in situazione di disagio,

coinvolti in attività sportiva dalla Società

Rugby Brescia

15 studenti

Attività di animazione (spettacoli, …..)

organizzate con il coinvolgimento delle

associazioni territoriali

20

manifestazioni

Momenti di incontro con adolescenti di

orientamento allo studio o al lavoro

8 incontri

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8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le

attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo:

8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto verrà realizzato con le seguenti modalità:

Prima fase: ACCOGLIENZA E FORMAZIONE

L’accoglienza dei volontari sarà seguita dall’erogazione ai medesimi

della formazione generale e specifica.

Seconda fase: REALIZZAZIONE

√ inserimento graduale dei volontari nelle attività previste dal progetto e descritte al punto 8.2.

√ Attività di tutoring dei volontari; √ Monitoraggio del progetto, degli obiettivi individuati e delle attività svolte;

√ Messa in atto di eventuali azioni correttive; Terza fase: VALUTAZIONE

√ Valutazione finale del progetto, con specifico riferimento al raggiungimento degli obiettivi, verifica del grado di soddisfazione

del volontario e dell’O.L.P.

√ Stesura della certificazione delle competenze acquisite.

Cronogramma

MESE

ATTIVITÀ 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Formazione generale

Formazione specifica e graduale inserimento

Realizzazione del progetto

Tutoring

Monitoraggio

Valutazione/verifica finale

Prima fase: ACCOGLIENZA E FORMAZIONE

All’avvio del progetto i volontari saranno accolti e presentati agli

operatori locali di progetto di riferimento. Inizieranno da subito la

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formazione generale (che si svilupperà nei primi 5 mesi) e quella

specifica che ha lo scopo di fornire i fondamenti teorici e di base

riferiti al progetto.

Seconda fase: REALIZZAZIONE

Durante il primo mese (fase di formazione) i giovani del SCN verranno

inseriti gradualmente nelle sedi di progetto, al fine di facilitare la

conoscenza del contesto organizzativo e dei servizi offerti da Casa

delle Associazioni. In questo modo si ritiene di facilitare una presa di

contatto con gli obiettivi e le azioni del progetto, con la possibilità di

poterne riflettere nel gruppo della formazione.

Al termine del percorso di formazione specifica (dopo il terzo mese) i

giovani possiederanno gli strumenti minimi necessari per realizzare le

diverse attività del progetto.

In questa fase i volontari saranno inseriti nelle diverse articolazioni

del progetto le cui attività vengono di seguito elencate.

In prima istanza si provvederà a costituire il Tavolo Permanente,

coordinato da Casa delle Associazioni, di raccordo e coordinamento tra

le agenzie educative per diffondere e sostenere la corresponsabilità

educativa.

Si procederà quindi alla calendarizzazione di un momento bimestrale

di verifica tra gli operatori del progetto (CAG, società rugby Brescia,

scuola, insegnanti di supporto, volontari del servizio civile nazionale)

per la definizione degli interventi attraverso lo scambio di

informazioni, monitoraggio in itinere, eventuali adeguamenti,

risoluzione di problemi.

Le agenzie educative partecipanti al Tavolo Permanente segnaleranno

ai coordinatori del progetto di Casa Associazioni i soggetti “a rischio”

per consentirne la presa in carico.

Verranno quindi organizzate le attività di seguito elencate, che

vedranno i volontari del servizio civile affiancare gli operatori e i

volontari delle Associazioni nella realizzazione del progetto:

� lezioni didattiche individuali di recupero da novembre a giugno; � gestione dello spazio compiti pomeridiano a supporto dell’attività didattica in chiave aggregativa. Anche tale attività verrà garantita

da novembre a giugno;

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� promozione dell’attività sportiva sul territorio, a cura della Società Rugby Brescia;

� calendarizzazione e svolgimento di attività sportiva coordinata dall’educatore sportivo della Società Rugby Brescia;

� strutturazione e realizzazione di momenti di animazione e coesione sul territorio;

� strutturazione e realizzazione di momenti conviviali ed aggregativi a cadenza mensile/bimestrale;

I volontari avranno, inoltre, l’opportunità di interagire con il mondo del

volontariato mettendosi a disposizione delle associazioni presenti a

Casa Associazioni e realizzando con loro attività concrete (a titolo

esemplificativo: realizzazione di iniziative animative, piccole attività di

segretariato, collaborazione alle iniziative rivolte all’utenza debole -

Lunapark per i disabili e minori ospiti di comunità alloggio e famiglia;

Santa Lucia per famiglie poco abbienti). Queste attività verranno

espletate dai volontari del servizio civile durante i dodici mesi di

servizio ma li coinvolgeranno maggiormente nel periodo di sospensione

dell’attività scolastica (da luglio a settembre).

Terza fase: VALUTAZIONE

Nell’ultimo mese di servizio verrà effettuata la valutazione finale del

progetto. In particolare verrà rilevato il raggiungimento degli

obiettivi nonchè il grado di soddisfazione del volontario e

dell’Operatore Locale di Progetto.

Si procederà quindi alla stesura della certificazione delle competenze

acquisite da ciascun volontario.

8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività

Risorse umane

Dipendenti

Volontari/Non

dipendenti

Amministrativi di Casa

Associazioni

3

Operatori 2

Referenti

dell’Associazione

Omnibus per la

consulenza pedagogica

1

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Risorse umane (continua da pag.

preced.)

Dipendenti Volontari/Non

dipendenti

Insegnanti per il supporto

scolastico

10

Allenatore sportivo della

Società Sportiva Rugby

di Brescia

1

Associazioni che

svolgeranno attività di

animazione ed

aggregazione

5

8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

Le attività che saranno svolte dai volontari sono così evidenziabili:

� supporto quotidiano nello “spazio compiti” con finalità non solo didattiche ma improntate a stimolare l’aggregazione e la

motivazione del gruppo;

� servizio di orientamento scolastico/lavorativo;

� accompagnamento alla pratica sportiva ed organizzazione di attività ludico-aggregative;

� attività di animazione sul territorio di supporto alle

associazioni di Casa delle Associazioni

� attività di segretariato per le associazioni di Casa delle Associazioni

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio:

0

4

4

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12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:

Impegno minimo settimanale di 12 ore

14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Disponibilità ad effettuare il servizio in una fascia oraria compresa tra le

ore 8.00 e le ore 19.00, in casi eccezionali (interventi di animazione)

essere disponibili anche il sabato e/o la domenica usufruendo pertanto dei

riposi in altri giorni della settimana da concordarsi.

Disponibilità alla guida di automezzi dell’ente.

0

1.400

5

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16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Nominativi dei Responsabili Locali di Ente

Accreditato N.

Sede di attuazione del

progetto Comune Indirizzo

Cod. ident. sede

N. vol. per sede Cognome e

nome Data di nascita

C.F. Cognome e nome

Data di nascita

C.F.

1 COMUNE DI

BRESCIA BRESCIA Via Cimabue 16 30501 2

Palladino

Elena 26.09.1961 PLLLNE61P66B157M

Pisano

Nunzio 16.04.66 PSNNNZ66D16B157K

2 COMUNE DI

BRESCIA BRESCIA Via Cimabue 16 30501 2 Raffi Luisa 20.10.1969 RFFLSU69R60B157B

Pisano

Nunzio 16.04.66 PSNNNZ66D16B157K

3

4

5

6

7

8

9 10 11 12 13 14 15 16

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17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:

Campagna di diffusione del Servizio Civile Nazionale

� Stand del Servizio Civile Volontario nell’ambito di iniziative di

orientamento scolastico o di promozione sociale promosse dal Comune di

Brescia (Informagiovani, Casa Associazioni, altri settori) (5 ore);

In occasione dell’uscita dei bandi di selezione:

� Organizzazione di seminari per la presentazione di ogni progetto approvato (4 ore);

� Incontri individuali per aspiranti volontari da tenersi nelle sedi di servizio (3 ore);

� Segreteria informativa presso il Settore Personale per fornire

delucidazioni sui progetti, sugli incontri individuali, sui seminari, sulla

modalità di presentazione della domanda (si ipotizzano 15 ore per il

periodo di apertura del bando);

� Realizzazione di volantini e manifesti che illustrino sinteticamente i progetti (4 ore);

� Predisposizione di schede riassuntive inerenti a ciascun progetto

finanziato;

� Organizzazione di una conferenza stampa per la promozione dei progetti finanziati (2 ore);

� Stesura di comunicati stampa ai quotidiani locali (1,30 ore).

Attività ordinaria:

Gestione di un account di posta elettronica destinato al Servizio Civile del

Comune di Brescia ([email protected]) attraverso il quale i

giovani possono richiedere informazioni.

18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:

La selezione dei volontari di servizio civile viene effettuata da una

commissione esaminatrice nominata dal Responsabile del Settore

Personale/Delegato dal Sindaco in materia di Servizio Civile e composta

da tre (3) Selettori scelti tra gli OLP o tra il personale operante nella

sede di realizzazione del progetto e un (1) dipendente del settore

Personale con funzioni di Segretario.

La commissione, al fine di accertare l’idoneità del candidato a svolgere le

mansioni previste dalle attività del progetto, terrà conto dei seguenti

elementi di valutazione:

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1) ELEMENTI DESUMIBILI DAL CURRICULUM

− Il possesso di un titolo di studio adeguato e/o attinente alle attività

da svolgere;

− Il possesso di titoli professionali adeguati e/o attinenti alle attività

da svolgere;

− Il possesso di competenze particolari certificate dalla frequenza di

corsi o dal superamento di esami universitari;

− Precedenti esperienze lavorative o maturate in qualità di volontario-

tirocinante-stagista in ambiti attinenti al progetto;

− Il possesso di conoscenze-professionalità-interessi particolari

acquisite dal candidato durante le proprie esperienze di vita;

2) ELEMENTI ACCERTABILI DAL COLLOQUIO ATTITUDINALE

− Possesso delle attitudini necessarie per lo svolgimento delle

mansioni previste dalle attività del progetto (es. autonomia,

flessibilità, autocontrollo, comunicatività, empatia, precisione ecc.)

− Capacità relazionali (utilizza un linguaggio adeguato al contesto ed è

in grado di esprimere in modo chiaro ed efficace i concetti);

− Grado delle conoscenze richieste (conoscenza del Servizio Civile,

conoscenza del progetto scelto e dell’ambito in cui si svolgerà il

progetto)

− Motivazioni e interessi allo svolgimento del servizio (es. condivisione

degli obiettivi perseguiti dal progetto, interesse ad acquisire

particolari abilità/competenze previste dallo svolgimento del

progetto)

− disponibilità a svolgere il servizio secondo le particolari condizioni

richieste dal progetto (es. turni, servizio in giorni festivi ecc.).

Il punteggio massimo attribuibile ai due elementi di valutazione è il

seguente:

1) CURRICULUM MASSIMO PUNTI 30

2) COLLOQUIO CONOSCITIVO-MOTIVAZIONALE-ATTITUDINA-

LE MAX PUNTI 30

Il punteggio massimo ottenibile da ciascun candidato è pertanto PUNTI

60

Per superare la selezione bisogna ottenere un punteggio minimo di punti

21 nel colloquio conoscitivo-motivazionale-attitudinale.

La commissione esaminatrice potrà attribuire i punteggi al curriculum

anche in sede di colloquio approfondendo gli elementi indicati dal

candidato.

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VALUTAZIONE CURRICULUM

ELEMENTI e CRITERI DI VALUTAZIONE

TIPOLOGIA PUNTEGGIO

Laurea specialistica attinente al progetto

8

Laurea specialistica non attinente al progetto

7

Laurea triennale attinente al progetto

6

Laurea triennale non attinente al progetto

5

Diploma di scuola media superiore attinente

4

Titolo di studio max p. 8

(viene attribuito il punteggio solamente al titolo più elevato)

Diploma di scuola media superiore non attinente

3

Titolo professionale attinente al progetto

conseguito al termine di un corso di durata

superiore alle 300 ore

5

Titolo professionale attinente al progetto

conseguito al termine di un corso di durata

inferiore alle 300 oreo

4

Titolo professionale max p. 5

(viene attribuito il punteggio solamente al titolo più elevato)

Titolo professionale non attinente al progetto

conseguito al termine di un corso di durata

superiore alle 300 ore

3

Altre competenze certificate max p. 3

Competenze certificate dal Superamento di

esami universitari o dalla frequenza ad un corso

certificato da Enti

Fino a punti 3

Esperienze max p. 12

(Punti 1 per ogni mese o frazioni di mese superiori a 15

gg)

Esperienze lavorative o in qualità di volontario-tirocinante attinenti al progetto

fino a punti 12

Altre Conoscenze Max p. 2

Conoscenze e professionalità acquisite dal candidato durante la propria esperienza di vita

Fino a punti 2

PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE = 30 PUNTI

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VALUTAZIONE COLLOQUIO

ELEMENTI DI VALUTAZIONE DESCRIZIONE

PUNTEGGIO e CRITERI DI

ATTRIBUZIONE Possesso delle attitudini necessarie per lo svolgimento delle mansioni previste dal progetto

max punti 30

(descrivere le attitudini principali richieste es. autonomia, flessibilità,

assertività, empatia ecc.)

insuff. Da 0 a 20 sufficiente da 21 a 22 discreto da 23 a 25 buono da 26 a 28 ottimo d 29 a 30

Capacità relazionali max punti 30

utilizza un linguaggio adeguato al contesto ed è in grado di esprimere in

modo chiaro ed efficace i concetti

insuff. Da 0 a 20 sufficiente da 21 a 22 discreto da 23 a 25 buono da 26 a 28 ottimo d 29 a 30

Grado delle conoscenze richieste max punti 30

conoscenza del Servizio Civile, conoscenza del

progetto scelto conoscenza dell’ambito

in cui si svolgerà il progetto

insuff. Da 0 a 20 sufficiente da 21 a 22 discreto da 23 a 25 buono da 26 a 28 ottimo d 29 a 30

Motivazioni e interessi allo svolgimento del servizio max punti 30

condivisione degli obiettivi perseguiti dal progetto, interesse ad acquisire particolari abilità/competenze

previste dallo svolgimento del progetto

insuff. Da 0 a 20 sufficiente da 21 a 22 discreto da 23 a 25 buono da 26 a 28 ottimo d 29 a 30

Disponibilità a svolgere il servizio secondo le particolari condizioni richieste dal progetto max punti 30

(descrivere le particolari condizioni richieste es: turni, servizio in giorni

festivi ecc.)

insuff. Da 0 a 20 sufficiente da 21 a 22 discreto da 23 a 25 buono da 26 a 28 ottimo d 29 a 30

PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE = 30 PUNTI

(dato dalla media dei voti conseguiti nei singoli elementi di valutazione Somma del punteggio ottenuto nei singoli elementi di valutazione diviso il numero

degli elementi di valutazione, cioè 5)

19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

no

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20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del

progetto:

Il piano di monitoraggio prevede due tipologie di azione:

1. monitoraggio dei progetto;

2. tutoring dei volontari. Saranno oggetto di verifica gli obiettivi, le attività del progetto e l’effettiva

realizzazione, la formazione specifica, le attività svolte, l’acquisizione di

capacità, le conoscenze, gli atteggiamenti dei volontari coinvolgendo nel

processo tutti i soggetti attivi del progetto. MONITORAGGIO DELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO:

Nel corso dell’anno sono previsti tre incontri e un incontro di verifica finale

che coinvolgeranno il responsabile del progetto, il responsabile del

monitoraggio nonchè gli operatori locali di progetto e i volontari di servizio

civile.

Gli incontri sono finalizzati a rilevare l’andamento del progetto attraverso la

verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati (indicatori di

progetto), le criticità del medesimo nonché le difficoltà incontrate dai

volontari e dagli operatori locali di progetto.

TUTORING DEI VOLONTARI: FINALITA’ � Rilevare il grado di soddisfazione del volontario;

� Favorire e sostenere la capacità di affrontare eventuali situazioni

critiche che emergano nella realizzazione del progetto;

� Attuare interventi specifici volti al contenimento dell’abbandono del

SCN.

OBIETTIVI 1. Favorire la condivisione e il confronto delle esperienze di SCN con

volontari che operano nei diversi progetti;

2. Fornire un terreno “neutrale” di lettura della propria esperienza; 3. Favorire la capacità di valutazione del percorso di SCN in vista di un

orientamento formativo e professionale.

4. Favorire la capacità di analisi dei contesti organizzativi di riferimento, la capacità di lavorare in gruppo;

5. Approfondire tematiche inerenti ai contesti del SCN (comunicazione, gestione del conflitto, ecc.).

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

INCONTRI TRIMESTRALI DI GRUPPO

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I volontari dei diversi progetti verranno suddivisi in gruppi eterogenei. Si

prevede 1 incontro TRIMESTRALE per ciascun gruppo della durata di 3 ore

presso la sede del Servizio Formazione.

INCONTRI INDIVIDUALI CON IL TUTOR Si prevede la possibilità di organizzare incontri individuali su richiesta del

volontario. In base al grado di criticità della situazione esposta, il tutor

stenderà una relazione per il responsabile del settore personale (delegato

dal Sindaco in materia di servizio civile nazionale).

21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

no 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Ai candidati viene richiesto il possesso del diploma di scuola media

superiore, una buona capacità relazionale, di osservazione e di pazienza che

consenta loro di saper adottare modalità comunicative diversificate al fine

di raggiungere e rispondere alle persone prese in carico da Casa delle

Associazioni.

Costituiranno titolo preferenziale:

� La frequenza di corsi universitari in ambito sociale ed educativo;

� Il possesso del diploma di laurea in scienze dell’educazione e formazione

nonché in psicologia;

23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del

progetto:

Il Comune di Brescia ha previsto - all’interno delle previsioni di Bilancio - due

capitoli specificatamente destinati ai volontari in servizio civile, mirati, in

particolare, a rispondere ai bisogni formativi dei volontari nonchè alla

promozione del servizio civile nazionale. Non si è in grado di fornire la

previsione di spesa per il 2011 in quanto il bilancio dell’Ente non è ancora

stato adottato. Nel 2010 l’importo complessivo stanziato per i due capitoli è

stato di 23.500 Euro.

Il Comune di Brescia investe nel progetto:

� Risorse umane per affiancare, monitorare, sostenere e formare i

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volontari €. 1.600 (OLP €. 1.000 – tutor €. 600);

� Risorse economiche: la formazione specifica dei volontari comporterà un

costo di €. 2.000 per il pacchetto formativo;

� Promozione del Servizio Civile Nazionale (volantini e locandine): €. 300

� Risorse strumentali e tecniche €.: 1.130

- €. 300 materiale di cancelleria;

- €. 830 abbonamenti annuali alla rete urbana

Ai volontari del servizio civile verrà inoltre garantito il pasto (il cui costo

unitario ammonta a €. 7,59 ed è a carico del Comune di Brescia) nelle

giornate in cui il loro orario di servizio prevederà una presenza di almeno 7

ore articolate in una fascia mattutina e in una pomeridiano/serale. La

presenza mattutina o pomeridiana non dovrà essere inferiore ad almeno 2 ore

di servizio.

24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Accordi di collaborazione alla realizzazione del progetto sottoscritti da:

� Società Coop. Sociale Pandora Onlus;

� Terza Università della Libera Età;

� Associazione Omnibus;

� Società sportiva Rugby Brescia.

25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:

personal computer, stampanti, collegamento internet, telefoni, fax,

proiettore, lettore cd, scanner, cancelleria, abbonamenti autobus,

bicicletta, libri

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

no

27) Eventuali tirocini riconosciuti : no

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28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

A conclusione del progetto si ritiene che i volontari abbiano acquisito le

seguenti competenze:

Competenze di base

capacità di:

√ svolgere la propria attività con la dovuta riservatezza ed eticità;

√ adeguarsi al contesto: linguaggio, atteggiamenti, rispetto delle regole

e degli orari;

√ riconoscere il ruolo e le funzioni dei servizi preposti alla presa in

carico di minori;

√ organizzare i propri impegni sotto il profilo dei tempi, dei mezzi e

delle risorse;

√ fronteggiare le situazioni impreviste.

Competenze tecnico-professionali:

capacità di:

√ calibrare la propria relazione d’aiuto in rapporto ai bisogni dei minori;

√ trasferire agli operatori professionali le specifiche richieste dei

minori;

√ collaborare alla progettazione di interventi finalizzati alla costruzione

di rapporti relazionali;

√ riconoscere le figure professionali operanti nel servizio, i loro ruoli

specifici e le competenze nonchè collaborare con le stesse.

Le competenze sopradescritte verranno certificate con un attestato

rilasciato dal Comune.

Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione:

La sede di realizzazione della formazione è scelta sulla base del

posizionamento geografico delle sedi di attuazione del progetto: è pertanto

previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nella seguente sede:

Servizio Formazione del Settore Personale del Comune di Brescia -

V.lo Borgondio n. 29 - Brescia

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30) Modalità di attuazione:

In proprio, presso l’Ente avvalendosi del proprio formatore del servizio

civile nonché di personale dipendente con provata esperienza nelle materie

oggetto del programma formativo. I docenti sono individuati dal servizio

formazione che ha istituito un elenco di formatori interni preparati e

formati.

31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

no

32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Metodologia mista, cioè le lezioni conterranno tecniche sia frontali sia

metodologie attive (lavori di gruppo, brainstorming, giochi di ruolo,

discussioni aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem

solving, …)

33) Contenuti della formazione:

Nei moduli formativi di seguito elencati verranno trattati gli argomenti

previsti dalla determina del Direttore Generale UNSC 04.04.2006 n. prot.

18593/i - Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN - e

precisamente:

Modulo 1 (4 ore): L’identità del gruppo in formazione;

Modulo 2 (6 ore): L’identità individuale come volontario in servizio civile

nazionale rispetto alla scelta progettuale; Modulo 3 (3 ore): Presentazione del Comune di Brescia e dei suoi Servizi;

Modulo 4 (3 ore): La normativa vigente e la Carta di impegno etico Modulo 5 (4 ore): Diritti e doveri del volontario del servizio civile;

Modulo 6 (3 ore): Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due

realtà; Modulo 7 (3 ore): Il dovere di difesa della Patria; Modulo 8 (3 ore): La difesa civile non armata e nonviolenta; Modulo 9 (4 ore): La solidarietà e le forme di cittadinanza Modulo 10 (3 ore): Servizio civile nazionale, associazionismo e volontariato Modulo 11 (4 ore): Il lavoro per progetti Modulo 12 (3 ore): La protezione civile.

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34) Durata:

43 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione:

Servizio Formazione del Settore Personale del Comune di Brescia e sedi

disponibili nell’Ente

36) Modalità di attuazione:

La formazione specifica è effettuata in proprio, presso l’ente avvalendosi

di personale dipendente con provata esperienza nelle materie oggetto del

programma formativo. A tale proposito si precisa che i docenti sono

individuati dal servizio formazione, che ha istituito un elenco di formatori

interni preparati e formati.

37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

1. Bonizzoni Silvia – nata a Brescia il 17.12.1971

2. Antonio Moro – nato a Como il 21.11.1964

3. Sbaraini Veronica – nata a Brescia il 12.07.1971

4. Martello Flavio – nato a Brescia il 03.08.1942

5. Fontana Cristina – nata a Brescia il 14.04.1965

6. Abeni Gabriella – nata a Ospitaletto il 04.05.1946

7. Mattei Angelo – nato a Salò il 28.06.1972

8. Faiferri Daniela – nata a Ponte di Legno il 13.11.1954

9. Rizzotto Matteo – nato a Brescia il 31.08.1982

38) Competenze specifiche del/i formatore/i:

1. Responsabile Servizio Minori del Settore Servizi Sociali e Politiche

per la Famiglia del Comune di Brescia;

2. Responsabile Settore Giovani, Sport e Innovazione del Comune di Brescia;

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3. Responsabile Area Formazione del Centro Servizi Volontariato; 4. Docente di scuola media superiore; 5. Docente di scuola secondaria di primo grado; 6. Mediatore famigliare e pedagogista; 7. Educatore professionale; 8. Coordinatore e responsabile animatori della cooperativa

interculturale Pandora

9. Allenatore sportivo

39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

Lezioni frontali con l’obiettivo di far conoscere le principali

problematiche sociali e le diverse modalità di aiuto nonché condividere

linguaggi e significati delle diverse modalità di intervento.

Tecniche di formazione attiva: i volontari saranno invitati ad esprimere i

propri vissuti relativamente alla diversità anche in una prospettiva

interculturale, i propri dubbi i propri pregiudizi;

Laboratori esperienziali: simulazione di intervento in cui i volontari avranno

la possibilità di misurarsi con le attività pratiche che verranno espletate

durante l’anno di servizio.

40) Contenuti della formazione:

I MODULO: 16 ORE

Conoscenza servizi e interventi del Comune di Brescia rivolti alle famiglie

con minori (CAG, tutela, prevenzione, mediazione culturale etc.)

Servizi aggregativi e animativi per i minori e le famiglie

Docente: Silvia Bonizzoni

II MODULO: 8 ORE

Orientamento scolastico e lavorativo. Promozione del tempo libero

Docente: Antonio Moro

III MODULO: 4 ORE

Il volontariato a Brescia. I Servizi offerti dal Centro Servizi

Volontariato

Docente: Veronica Sbaraini

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IV MODULO: 4 ORE

L’approccio didattico” – strumenti e comunicazione.

Docente: Flavio Martello

V MODULO: 4 ORE

Stare bene a scuola: didattica e prevenzione del disagio

Docente: Cristina Fontana

VI MODULO: 4 ORE

Le regole: necessità di condivisione con la famiglia e le agenzie educative

Docente: Gabriella Abeni

VII MODULO: 8 ORE

“Riconoscimento precoce dei segnali di disagio” “Approccio e strumenti

per la relazione con ragazzi a rischio dipendenza da sostanze/alcool e

microcriminalità”

Docente: Angelo Mattei

VIII MODULO: 12 ORE

Animazione sociale – La progettazione; il laboratorio, Strumenti e

metodologie, brainstorming; il gioco; il gioco di ruolo; costruire una meta

per stanare le risorse; la valutazione.

Docente: Daniela Faiferri

IX MODULO: 12 ORE

La pratica sportiva declinata non solo in chiave agonistica ma quale

strumento educativo/formativo e di integrazione”.

Docente: Matteo Rizzotto 41) Durata:

72 ore

Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:

Il piano di monitoraggio della formazione (generale e specifica) è finalizzato

a verificare:

� l’adeguatezza dei contenuti proposti in relazione alla realizzazione del

progetto;

� la validità del metodo formativo adottato;

� i risultati ottenuti con la formazione in relazione alle conoscenze

acquisite dai volontari.

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1) Per la realizzazione del piano di monitoraggio si prevede la

somministrazione di questionari (sia al termine della formazione generale

che di quella specifica) Il modello di questionario è in uso presso il servizio

formazione del Comune e prende in considerazione i seguenti elementi:

pianificazione formativa, aspettative e bisogni attesi, obiettivi formativi,

contenuti, articolazione del corso, metodologia, conduzione e docenza,

organizzazione e grado di soddisfazione.

2) Incontro finale con il gruppo dei volontari, il tutor ed il responsabile del monitoraggio, per una verifica complessiva della formazione che favorisca

l’acquisizione di consapevolezza sulle conoscenze e competenze acquisite,

sui valori trasmessi, sulle modalità individuali di relazionarsi con il

contesto;

3) E’ prevista la possibilità di colloqui individuali con il tutor a richiesta del singolo volontario.

Brescia, li 25.03.2011

Il delegato del Sindaco

in materia di Servizio Civile Nazionale

(Dr. Claudio Reboni)