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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: SPES – Associazione Promozione e Solidarietà R12NZ02016 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Documentare il Volontariato 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): D 01: Patrimonio artistico e culturale – Cura e conservazione biblioteche 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Contesto settoriale generale A partire dai primi anni 90 si è sviluppata in Italia un’attenzione, anche nell’ambito sociale, per le tematiche di carattere informativo e documentale. Soprattutto il terreno informativo, parallelamente all’evolversi della cosiddetta società dell’informazione, è stato quello più praticato: la TV del dolore, Telethon, il Segretariato Sociale RAI, sono sufficienti queste citazioni per dare conto di un decennio di effervescenza informativa sociale che ha visto impegnati i media ma anche tante associazioni che hanno prodotto bollettini, riviste, siti, ricerche sull’atteggiamento dei media nei confronti dell’emarginazione. E’ più recente, invece, un interesse verso il settore della documentazione, che è decollato definitivamente con l’esplodere della stagione del mondo del “terzo settore” e, in particolare, di una delle sue forme strutturate: il volontariato. Ma che cosa si intende per documentazione? E che cosa è la documentazione “sociale”? Il concetto stesso di documentazione richiama l’idea della memoria; serve la documentazione per ricostruire la storia, per non perdere il ricordo e per salvaguardare le tradizioni culturali e Regione Lazio 2

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto: SPES – Associazione Promozione e Solidarietà

R12NZ02016 2) Codice di accreditamento: 3)

Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto: Documentare il Volontariato

5)

Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): D 01: Patrimonio artistico e culturale – Cura e conservazione biblioteche

6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il

progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili:

Contesto settoriale generale A partire dai primi anni 90 si è sviluppata in Italia un’attenzione, anche nell’ambito sociale, per le tematiche di carattere informativo e documentale. Soprattutto il terreno informativo, parallelamente all’evolversi della cosiddetta società dell’informazione, è stato quello più praticato: la TV del dolore, Telethon, il Segretariato Sociale RAI, sono sufficienti queste citazioni per dare conto di un decennio di effervescenza informativa sociale che ha visto impegnati i media ma anche tante associazioni che hanno prodotto bollettini, riviste, siti, ricerche sull’atteggiamento dei media nei confronti dell’emarginazione. E’ più recente, invece, un interesse verso il settore della documentazione, che è decollato definitivamente con l’esplodere della stagione del mondo del “terzo settore” e, in particolare, di una delle sue forme strutturate: il volontariato. Ma che cosa si intende per documentazione? E che cosa è la documentazione “sociale”? Il concetto stesso di documentazione richiama l’idea della memoria; serve la documentazione per ricostruire la storia, per non perdere il ricordo e per salvaguardare le tradizioni culturali e

Regione Lazio 2

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popolari della società. Pensare alla documentazione come archivio, come raccoglitore di documenti, come deposito di esperienze è piuttosto facile e intuibile. Ma la documentazione non è solo o soltanto questo perché essa si occupa del recupero/trattamento delle informazioni con il principale scopo di “metterle a disposizione” in modo rielaborato e filtrato. Una documentazione attiva, quindi, che non si risolve nell’archiviazione dei dati ma che viene pensata nelle sue diverse fasi (raccolta-trattamento-diffusione di informazioni) in maniera circolare e in diretto rapporto e coincidenza con l’informazione. In tal senso il termine “documentazione” si potrebbe riscrivere anche così: Document’Azione.Se questa nuova definizione viene messa in relazione con il fenomeno del volontariato, inteso nel senso più moderno, che è quello di azione gratuita tesa a cambiare la realtà sociale per espugnare i fenomeni di emarginazione, povertà, intolleranza e ingiustizia verso i più deboli, la prospettiva cambia totalmente. Il documento diventa, perciò, uno strumento e occasione di riflessione, approfondimento, di crescita culturale e quindi operativa, soprattutto, per le associazioni di volontariato e le pone in condizione, forse anche in dovere, di svolgere il ruolo attivo di diffusori di cultura soprattutto sui temi in cui sono specializzati. Ogni associazione di volontariato, infatti, nella sua attività quotidiana acquisisce, produce e raccoglie documenti che rappresentano la storia, l’identità e le informazioni delle diverse forme, sulle questioni sociali di cui si occupano. Tuttavia tutte le ricerche condotte in materia indicano ancora troppo marginale ed episodica l'attività che le associazioni (dove i volontari sono impegnati a lottare con le difficoltà di una realtà italiana in cui mancano i fondi e le risorse umane investite sul terzo settore) dedicano alla lettura di libri e riviste o alla produzionedi informazione e documentazione sulle proprie attività. Ad oggi nel Lazio risultano iscritte al Registro Regionale del volontariato 1249 organizzazioni di volontariato, sulle circa 2000 attualmente stimate come attive nella Regione.In linea con le considerazioni sopra riportate anche la maggior parte delle organizzazioni di volontariato attive nel Lazio pur producendo o raccogliendo una grande quantità di documenti specialistici non hanno consapevolezza del loro valore o, anche quando questa è presente non si hanno le competenze per la sua conservazione, gestione e valorizzazione. In questo contesto territoriale il Centro di Servizio per il volontariato del Lazio SPES nasce proprio per fornire un supporto concreto alle organizzazioni di volontariato. Infatti, come definito dal Decreto del Ministero del Tesoro dell’8 Ottobre 1997, i Centri di Servizio per il Volontariato espletano una missione di pubblico servizio per cui hanno lo scopo di sostenere e qualificare l’attività di volontariato. A tal fine erogano le proprie prestazioni sotto forma di servizi a favore delle organizzazioni a favore delle organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte nei registri regionali. SPES ha, sin dall’inizio della sua operatività, delineato tra i suoi principali obiettivi quello di promuovere e valorizzare la documentazione, prodotta da e sul mondo del volontariato e del Terzo Settore. Per far questo, il Centro di Servizio Spes, ha avviato due attività parallele: un progetto (denominato Bibliotecaonline) che ha agevolato la nascita di nuove biblioteche delle organizzazioni di volontariato presenti sul territorio della Regione e la riorganizzazione di un centro di documentazione specialistico: il Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore.

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Contesto territoriale e settoriale – Le associazioni di volontariato La maggior parte delle organizzazioni di volontariato attive nel Lazio (vedi dato numerico sopra citato) pur producendo o raccogliendo una grande quantità di documenti speciali stici, non avendone la consapevolezza del loro valore, non gestisce il proprio patrimonio docu mentale che rimane, così, non fruibile o, solo in alcuni casi, utilizzato dagli stessi “addetti ai lavori”. Nonostante, ciò, alcune associazioni finiscono per diventare non solo gli unici custodi e gestori di una documentazione specialistica ma anche, specialmente in realtà locali, luoghi di informazione e cultura. Dei validi esempi sono rappresentati dalle “biblioteche” di tre delle organizzazioni di volontariato coinvolte in questo progetto di servizio civile: l’associazione Mondo Cultura onlus di Campo di Carne, l’organizzazione di volontariato GAR (Gruppo Archeologico Romano) e l’ente Auser nazionale. Ad una attenta valutazione, infatti, i loro consistenti patrimoni documentali (circa 22000 titoli in totale), prima dell’intervento dei ragazzi in servizio civile del precedente progetto, si presentavano: altamente specializzati nei settori d’azione sociale delle stesse associazioni (promozione culturale, anziani, assistenza), totalmente disorganizzati e, soprattutto, fruite soltanto da una utenza interna e prive di qualsiasi tipologia di catalogazione e di servizi rivolti all’utenza. In questo contesto territoriale del Lazio e sulla base di queste considerazioni, quindi, Spes, vuole dare continuità al proprio operato, procedendo alla revisione del suo progetto, avviato nel 2001, denominato Bibliotecaonline: un progetto di rete tra le banche dati bibliografiche di alcune organizzazioni del Lazio che ha portato alla realizzazione di un catalogo collettivo on line di 30 associazioni di volontariato, con un patrimonio condiviso di circa 30.000 documenti. Questo progetto, configurando un modello perseguibile e aggiornato, ha ottenuto dei buoni risultati grazie al contributo dei 16 volontari impiegati nei precedenti progetti di servizio civile: Volontariatopuntodoc, Scaffale della Solidarietà e Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore; i volontari, infatti, in collaborazione con i volontari delle stesse associazioni, hanno trasformato in “biblioteche fruibili” i patrimoni documentali “sommersi”(circa 15.000 volumi) conservati dall’Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi UCIIM e dall’Associazione Lipa e avviato la catalogazione del 50% della documentazione (ca. 12000 documenti) dell’ente Auser nazionale, dell’Associazione Mondo Cultura Onlus di Campo di Carne e dell’organizzazione di volontariato GAR (Gruppo Archeologico Romano). Per dare un’idea dell’importanza dei patrimoni documentali delle ultime due associazioni sopra indicate è sufficiente considerare alcuni dati: la biblioteca del GAR è uno tra i preziosi fondi documentali specializzati in archeologia dove è possibile consultare anche le carte topografiche antiche o i documenti inediti relativi alle campagne archeologiche e ai campi di ricerca; documentazione, questa, che in conseguenza alle limitazioni applicate alle biblioteche pubbliche specializzate, non è possibile esaminare nelle stesse che, comunque, a Roma, sono un numero molto esiguo (complessivamente pari a n. 8 biblioteche). La Biblioteca M. Malibran dell’Associazione Mondo Cultura, invece, è l’unica realtà documentale gestita direttamente da una associazione di volontariato presente sul vasto territorio (della superficie 17.774 ettari e 62.471 abitanti) del Comune di Aprilia dove, comunque, sono presenti soltanto n. 3 biblioteche pubbliche. Con questo progetto di servizio civile Spes, quindi, vuole completare le attività avviate nelle associazioni sopra descritte, sviluppare il coinvolgimento di altre organizzazioni di volontariato (vedi Obiettivi specifici) e avviare, nelle stesse, alcuni servizi (come l’apertura al pubblico, il prestito locale e l’organizzazione di eventi culturali) al fine di creare, così, un collegamento tra le associazioni stesse e tra queste e la rete bibliotecaria pubblica locale (vedi Obiettivi specifici).

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Contesto territoriale e settoriale – Il Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore Parallelamente a queste attività rivolte alle associazioni di volontariato, si è evidenziata la necessità di riorganizzare il Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore, gestito direttamente da SPES dal 2006, anche in riferimento al nuovo concetto di biblioteca e/o centro di documentazione indicato dalle linee guida IFLA/UNESCO: “ le biblioteche e i centri di documentazione non sono più solo custodi e gestori di collezioni su carta ma luoghi che, interessati dalla trasformazione del tipo di materiale conservato e dalla tipologia di utenti, si sono evoluti con l'introduzione delle tecnologie informatiche e multimediali, fino ad assumere ruoli complessi come offrire risorse e servizi ... per soddisfare le esigenze individuali e collettive di istruzione, informazione e sviluppo persone con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione”. Sulla base di questi obiettivi comuni, Spes, vuole procedere nella riorganizzazione del Centro di Documentazione sul Volontariato e del Terzo Settore trasformandolo in un luogo dove, accanto al tradizionale ruolo di custode e gestore di collezioni su carta, si svolgono in maniera crescente nuove attività di promozione/fruizione della cultura per i cittadini e si forniscono servizi sempre più diversificati. Il Centro di Documentazione raccoglie i patrimoni documentali di due grandi realtà del Terzo settore: il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio-SPES e la Fondazione Italiana per il Volontariato-FIVOL ereditandone e rinnovandolo, in una prospettiva di lungo corso, il principale obiettivo: promuovere e diffondere la cultura della solidarietà e del volontariato. Il Centro di Documentazione si presenta come un punto di riferimento consolidato, attento alle novità apportate dalle ricerche e dagli studi di settore, di produzione italiana ed internazionale, che rientrano nella propria area disciplinare e ne caratterizzano la specializzazione; l’area disciplinare è costituita, infatti, da tutto ciò che documenta la nascita e l’evoluzione della cultura della solidarietà sociale espressa dal “terzo settore” e, in particolare, da una delle sue forme strutturate: il volontariato. Relativamente al volontariato il Centro si propone la raccolta organizzata e la conservazione della documentazione di settore che si traduce in una grande cura dei periodici (sia “spenti” che in corso), delle fonti e dei documenti che riguardano le motivazioni, la storia, la configurazione giuridica, i metodi di lavoro, le attività, le esperienze e le relative aree d’ intervento. La definizione di area disciplinare, sopra citata, e la scelta di non approfondire solo alcuni settori di azione del volontariato rendono il Centro un importante punto di riferimento per il settore “sociale” non solo nel territorio regionale ma ha anche a livello nazionale. A conferma di ciò, di seguito, vengono presentate in forma di tabelle due analisi settoriali condotte rispettivamente sia nel contesto territoriale regionale di riferimento (Tabella I) sia a livello nazionale (Tabella II) con particolare indicazione dei servizi offerti dagli stessi enti analizzati. Il contesto settoriale della regione Lazio è caratterizzato dalla presenza di n. 15 Poli locali di Biblioteche, di cui n. 7 principali, che collegano complessivamente n. 520 enti alla rete nazionale delle biblioteche italiane; tra i principali Poli, di seguito analizzati, il Polo RMS coordinato dall’Università La Sapienza di Roma e dalla Regione Lazio è costituito da n. 311 biblioteche, tra cui il Centro di Documentazione Spes-Fivol, e rappresenta quasi il 50% delle realtà attive sul territorio regionale seguito soltanto dal Polo delle Biblioteche di Roma (n. 47 biblioteche afferenti) e dal Polo delle biblioteche pubbliche statali di Roma (n. 40 biblioteche).

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Tabella I

DENOMINAZIONE POLO

NUMERO

BIBLIOTECHE ADERENTI

NUMERO

DOCUMENTI PRESENTI relativi al “VOLONTARIATO”

NUMERO DOCUMENTI

PRESENTI relativi al “TERZO

SETTORE”

NUMERO DOCUMENTI

PRESENTI relativi al

“NON PROFIT”

Polo Biblioteca nazionale centrale di

Roma

7

273

39

109

Polo degli Istituti culturali di Roma

19

36

12

40

Polo Consorzio per il Sistema Bibliotecario

Castelli Romani

34

44

10

26

Polo Biblioteche di Roma

47

89

33

42

Polo giuridico - Roma 28 153 157 534 Polo delle biblioteche

pubbliche statali di Roma

40

10

30

30

Polo Comune di Roma

23 10 3 14

Polo Università La Sapienza di Roma e

Regione Lazio

311

240

70

279

La prima tabella (Tabella I), sintetizza i risultati di una ricerca quantitativa condotta sui patrimoni documentali dei principali Poli di Biblioteche della regione Lazio (n. 7) e pone in evidenza l’esigua presenza, nelle stesse strutture, di documenti relativi alle principali aree tematiche (Terzo Settore, Volontariato, Non Profit) che, invece, specializzano il Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore. Relativamente ai servizi, inoltre, tutte le biblioteche analizzate in questa tabella, essendo regolamentate soltanto dal sistema Indice SBN, sono caratterizzate, a differenza del Centro, soltanto dai “canonici” servizi rivolti all’utenza: apertura al pubblico, consultazione, prestito interbibliotecario e servizio fotocopie. L’importanza del Centro di Documentazione, invece, a livello nazionale può essere confermata dalla creazione, in collaborazione con altri centri, dell’esperienza di Rete Nephila: l’unica rete esistente sul territorio italiano che collega e favorisce la cooperazione tra i centri di documentazione e le biblioteche operanti in diverse regioni, provenienti dal mondo del non profit e specializzate in tematiche del sociale. In riferimento a ciò, la seconda tabella (Tabella II) riportando, in sintesi, i dati di una ricerca quantitativa condotta (con particolare attenzione alle loro principali aree tematiche e ai servizi offerti) sulle 15 strutture che attualmente costituiscono Rete Nephila, pone in evidenza come il Centro di Documentazione Spes-Fivol sia realmente un punto di riferimento qualificato, con valenza nazionale, per un'utenza “specialistica”.

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Tabella II

DENOMINAZIONE ENTE aderente a RETE NEPHILA

PRINCIPALI AREE TEMATICHE

della BIBLIOTECA/CENTRO di DOCUMENTAZIONE

SERVIZI rivolti all’UTENZA

Cesvot (Centro di Servizi per il Volontariato-Toscana)

Cooperazione internazionale, Disabilità, Lavoro, Terzo Settore

Consultazione, Servizio fotocopie, Ricerche

bibliografiche tematiche

Centro di Documentazione Handicap di Bologna

Handicap, Minori, Emarginazione, Politiche sociali, Volontariato e Terzo

Settore

Consultazione, Servizio fotocopie, Consulenza

bibliografica Centro Nazionale per il Volontariato di Lucca

Politiche e servizi sociali Consultazione, Servizio fotocopie

Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara

Volontariato e Terzo Settore, Politiche e servizi sociali

Consultazione, Prestito, Servizio fotocopie

Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo

Settore

Politiche e servizi sociali

Volontariato e Terzo Settore (con tutte le tematiche correlate: auto

mutuo aiuto, cooperazione internazionale, dipendenze,

immigrazione, handicap, anziani)

Consultazione,

Servizio fotocopie, Servizio di orientamento e di consulenza

specifica per tesi di laurea, Ricerche bibliografiche

tematiche, Segnalazioni delle principali riviste

Biblioteca Bigiavi –

Università di Bologna Scienze sociali Consultazione, Servizio

fotocopie Centro studi Maderna Anziani, Scienze sociali, Scienze socio-

sanitarie Consultazione, Prestito,

Servizio fotocopie, Ricerche bibliografiche tematiche

Regione autonoma Valle d’Aosta, Assessorato sanità,

salute e politiche sociali

Scienze sociali, sanitarie, educative

Consultazione, Servizio

fotocopie Centro documentazione e

archivio storico CGIL Regione Toscana

Materie giuridiche, economiche, storiche, sociali, sindacali

Consultazione, Servizio

fotocopie CISF – Centro Internazionale

Studi Famiglia

Famiglia, Bioetica, Terza Età

Consultazione, Servizio fotocopie

Biblioteca e Centro documentazione Santa

Francesca Romana Associazione di Volontariato

Sviluppo, Economia internazionale, Educazione alla Pace, Diritti umani

Consultazione, Servizio fotocopie

Istituto G.F. Minguzzi Psichiatria, Salute mentale, Emarginazione sociale

Consultazione, Prestito, Servizio fotocopie

CGM Brescia Imprese sociali, Cooperazione sociali Consultazione, Servizio fotocopie

Centro Studi Sociali “Luigi Scrosoppi”

Immigrazione, Integrazione sociale, Cooperazione sociale

Consultazione, Servizio fotocopie

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Il Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore – I partner La dimensione nazionale del Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore è ulteriormente rafforzata dal ruolo di socio rivestito da Spes all’interno del CSV.net., il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), costituito nel 1999 dagli stessi CSV come proprio organo di rappresentanza. Nel corso del 2005, la rete dei CSV ha erogato 174mila prestazioni a favore di oltre 70mila utenti la cui stragrande maggioranza è costituita da associazioni di Volontariato e Volontari: 99.113 consulenze, 64.717 servizi di carattere logistico, 41.350 ore di formazione, 3.366 attività di promozione del volontariato, oltre a un impegno di 15.342.281 euro per sostenere progetti delle associazioni di volontariato. I Centri di Servizio per il Volontariato attualmente presenti in tutte le province italiane, tranne Bolzano, sono complessivamente n. 77 di cui n. 71 aderiscono al Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato. Il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio – Spes è uno dei soci del CSV.net con il quale ha recentemente sottoscritto una convenzione (allegata alla stessa Scheda di Progetto) che stabilisce una stretta collaborazione relativa alla programmazione e allo svolgimento di attività, di rilievo nazionale, realizzate direttamente o negli spazi gestiti dal Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore. Le principali attività svolte in collaborazione tra i due enti saranno: la creazione di un fondo documentale specializzato sul sistema dei Centri di Servizio italiani, la realizzazione e promozione di ricerche e pubblicazioni relative ai CSV italiani e l’organizzazione di incontri o iniziative di sostegno alla crescita culturale degli stessi enti e delle associazioni di volontariato. Nello stesso ambito, inoltre, Spes ha avviato un rapporto di collaborazione con il Cesiav, il Centro studi e iniziative per l'associazionismo e il volontariato. Questo ente, a partire dalla fine degli anni ottanta, ha avuto un ruolo determinante nello sviluppo delle iniziative rivolte alla qualificazione e alla crescita del volontariato e dell'associazionismo in Italia e, in maniera particolare, dei Centri di servizio per il volontariato. Il Cesiav, infatti, svolge, dal 1997, su decisione dell'Osservatorio nazionale per il volontariato, l'Analisi e monitoraggio sull'avvio dei Centri di servizio in Italia e il coordinamento di gruppi di lavoro che hanno portato alla nascita e allo sviluppo dei CSV in n. 17 regioni italiane tra cui anche il Lazio. In particolare, infatti, il Cesiav collaborerà con il Centro di Servizi per il Volontariato del Lazio – Spes, nelle attività di creazione e digitalizzazione di un fondo documentale speciale, all’interno del Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore, dedicato alle tematiche relative alla storia e alle attività dei Centri di Servizio per il Volontariato italiani. (vedi Obiettivi specifici).

Il Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore – I servizi

Il Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore rappresenta, quindi, un punto di riferimento qualificato, con valenza nazionale, non solo per un pubblico esterno costituito da categorie fortemente interessate all'auto-apprendimento e alla ricerca documentaria specializzata sui temi di attualità e del mondo associativo ma anche per un'utenza “specialistica” come ricercatori, studenti universitari e volontari: nel biennio 2006-2007 sono state accolte e seguite circa 1200 persone. Il Centro di documentazione offre, infatti, in maniera corrispondente alle linee guida IFLA/UNESCO, sopra esplicitate, una serie di servizi “aggiuntivi”, che si vogliono potenziare con la collaborazione dei volontari in servizio civile di questo progetto, che sono: l’apertura al

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pubblico, la consultazione, l’orientamento, la consulenza specifica per tesi di laurea, le bibliografie a tema, le segnalazioni delle principali riviste del Volontariato e del Terzo Settore, il servizio di orientamento degli studenti, il servizio di fotocopie e il supporto aggiuntivo ad alcune delle fasce più deboli di utenti (disabili, ipovedenti, anziani); in particolare il Centro ha progettato di avviare il servizio di consegna dei testi alle principali associazioni che si occupano di disabili e che nel Lazio sono complessivamente n. 221 di cui n. 126 relative alla disabilità fisica e sensoriale e n. 95 per i disabili intellettivi (dato del 2005). Inoltre in riferimento alle attività di promozione/fruizione della cultura Spes organizza e realizza, annualmente, iniziative per la diffusione dell’utilizzo della biblioteca come, ad esempio, le giornate del libro (vedi Obiettivi specifici).

Il Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore – Il patrimonio documentale Il patrimonio documentale, oggetto di annui incrementi (vedi Obiettivi specifici) riguardanti le novità bibliografiche dei settori di interesse istituzionalmente posseduti dal Centro, è ad oggi, cosi composto:

• circa 9500 monografie che contemplano diversi generi, tra i quali ricerche, rapporti, atti di convegni e seminari, guide, manuali e relazioni;

• 500 seriali (tra testate correnti e numeri monografici) tutti specializzati nel sociale e che si occupano direttamente o indirettamente del terzo settore e di volontariato; tra questi particolare attenzione merita l’intera collezione, completa di abstarct e spogli analitici, della “Rivista del Volontariato”che ha rappresentato, dal 1992 al 2005 uno strumento di promozione della cultura della solidarietà, del non profit e della cooperazione sociale;

• 550 video e cd-rom; • circa 3250 spogli informatizzati e disponibili per la consultazione; • 150 tesi di laurea consultabili.

L’intero patrimonio documentale, sopra descritto, è stato catalogato secondo gli Standard Internazionali di Catalogazione e indicizzato attraverso dei descrittori (parole chiave) del Thesaurus sul Terzo settore (elaborato da un gruppo di studio della Fivol di Roma con la collaborazione di esperti nelle scienze biblioteconomiche), utilizzati anche per il recupero delle informazioni bibliografiche. Tutti i documenti che costituiscono la raccolta del Centro risultano specialistici (come è evidente dalla Tabella I) e inediti (da una ricerca nei maggiori opac italiani circa il 70% del suo posseduto risulta non presente all’interno del Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane). Proprio per la sua natura specialistica e per la peculiarità della sua documentazione Spes ha avviato, nel 2007, la propria partecipazione al Servizio Bibliotecario Nazionale coordinato dal Polo RMS dell’Università La Sapienza di Roma e della Regione Lazio. Tale servizio è la rete delle biblioteche italiane promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali con la cooperazione delle Regioni e Università; le biblioteche aderenti (attualmente 2715) sono raggruppate in Poli locali (61) che a loro volta sono collegati al sistema Indice SBN, nodo centrale della rete, che contiene il catalogo collettivo delle biblioteche della rete. Ciò vuol dire che è sufficiente collegarsi al sito ufficiale di SBN, www.sbn.it o al sito del Polo locale, http://sbn.uniroma1.it, per avere completo accesso ai cataloghi delle singole biblioteche, e quindi anche a quello del Centro di documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore. Tuttavia ad oggi, non tutti i fondi posseduti presso il Centro sono stati catalogati informaticamente in SBN, per cui per poter ottenere le informazioni necessarie alla consultazione degli utenti, devono essere consultati contemporaneamente più cataloghi on-

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line: la banca dati della Fivol presente nell’Opac dello stesso ente e il catalogo Spes sul portale del volontariato del Lazio (www.volontariato.lazio.it). E’, quindi, proprio per questo che, ad oggi, risulta ancora più determinante il proseguimento del lavoro di catalogazione informatizzata (vedi Obiettivi specifici), a cui i volontari si dedicheranno, perché ciò renderà reperibile e fruibile, a livello nazionale, tutto il patrimonio documentale conservato nel Centro di Documentazione e permetterà, ampie forme di collaborazione interbibliotecaria a livello sia regionale che nazionale. Per dare un’idea dell’importanza e della mole dei documenti presenti nel catalogo collettivo del Polo RMS, a cui il Centro di Documentazione ha aderito, si riportano alcuni dati, aggiornati al 2007, relativi a:

- numero di biblioteche: 311 (96 dell’Università la Sapienza di Roma, 194 della Regione Lazio e 21 di Enti territoriali);

- totale incrementi annuali – notizie bibliografiche (Titoli): 310756; - totale incrementi annuali – notizie bibliografiche (Autori): 123679; - totale incrementi annuali – documenti: 609206; - totale prestiti : 171.641.

7)

Obiettivi del progetto: Obiettivi generali

• promuovere e divulgare la cultura della solidarietà e del volontariato; • diffondere il sapere e la cultura del volontariato presso diverse tipologie di

destinatari, con particolare attenzione alle fasce più deboli; • valorizzare tutta la documentazione prodotta e acquisita dalle associazioni di

volontariato, anche minori, presenti nel territorio regionale; • contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei

giovani (L. 6 marzo 2001, n. 64 – Articolo I - Lettera e ).

Obiettivi specifici 1. incrementare il patrimonio documentale attualmente conservato presso il Centro

di documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore; 2. mettere in rete le informazioni bibliografiche e contenutistiche relative al

patrimonio del Centro di Documentazione; 3. raccogliere e analizzare i documenti prodotti e conservati dai principali Centri di

Servizio per il Volontariato italiani; 4. riorganizzare e rendere fruibile la documentazione di n. 2 organizzazioni di

volontariato del Lazio non sede di attuazione dello stesso progetto; 5. completare le attività di catalogazione e revisione dei dati bibliografici presso le

Associazioni partner del presente progetto; 6. realizzare eventi culturali inerenti le tematiche sul Terzo Settore; 7. migliorare e ampliare i servizi rivolti all’utenza dal Centro di Documentazione e

dalle associazioni sedi di attuazione del presente progetto. Indicatori di risultato 1. incremento del 20% (circa 550 testi) del patrimonio documentale posseduto dal

Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore; 2. catalogazione condivisa, analisi e gestione fisica di circa 10000 volumi e di n. 5

testate di periodici conservati nel Centro di Documentazione; 3. raccolta, analisi e digitalizzazione di un fondo documentale speciale sui CSV

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italiani costituito da circa n. 1000 documenti; 4. reperimento, organizzazione e informatizzazione di circa n. 10000 testi; 5. catalogazione e gestione fisica di n. 12.000 documenti e correzione di circa n.

30000 informazioni bibliografiche; 6. realizzazione di n° 6 eventi (presentazione di libri, convegni e dibattiti sul

mondo del volontariato e del terzo settore) relativi al Centro di Documentazione e n° 2 eventi relativamente alle Associazioni partner;

7. Miglioramento dei servizi relativi a: Centro di Documentazione

• ampliamento dell’orario di apertura al pubblico: da 3 a 4 giorni alla settimana;

• attivazione del servizio di prestito interno e interbibliotecario; • aumento del 10% delle presenze (attualmente pari a circa 1000

l’anno); • aumento del 15% delle opere consultate (attualmente pari a circa

5000 l’anno); • aumento del 20% delle richieste di riproduzione (attualmente

pari a circa 600 l’anno); • aumento del 10% delle consulenze per tesi di laurea (attualmente

pari a circa 50 l’anno); • creazione e diffusione, per via telematica n. 4 numeri di

newsletter sulla documentazione; • attivazione del servizio di consegna diretta di testi con

particolare attenzione ad alcune delle fasce più deboli della popolazione.

Associazioni di volontariato

• ampliamento dell’orario di apertura al pubblico da 1 a 2 giorni a settimana;

• avviamento del servizio di prestito locale. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia

qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile:

8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Il piano di attuazione del progetto prevede lo svolgimento delle seguenti attività: A. Reperimento, catalogazione e informatizzazione della documentazione; B. Promozione C. Rapporti con l’utenza A queste attività si aggiunge la formazione di volontari in servizio civile che avrà luogo nei primi 3 mesi di realizzazione del progetto e lo Stage esplicitato nella voce 46 della stessa Scheda di Progetto. Le attività sopra descritte avranno luogo in diverse sedi di attuazione, quali: 1) SPES Centro di Servizio per il Volontariato 2) Gruppo Archeologico Romano (GAR) 3) Associazione Mondo Cultura onlus

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Il coordinamento generale e il monitoraggio delle attività è affidato a Spes, che provvederà trimestralmente alla preparazione di piani di lavoro di dettaglio. Si riporta qui sotto il diagramma di Gantt relativo all’articolazione temporale delle 3 fasi del progetto, che comunque si svolgerà nell’intero anno di realizzazione del progetto.

Attività/mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Reperimento, catalogazione e

informatizzazione della documentazione

Promozione

Rapporti con l’utenza

FORMAZIONE

STAGE

8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. A – Reperimento, catalogazione e informatizzazione della documentazione Le attività di reperimento, catalogazione e informatizzazione delle informazioni bibliografiche relative al patrimonio documentale del Centro di Documentazione saranno attuate attraverso:

• Trattamento bibliografico e gestione fisica dei nuovi acquisti; • Catalogazione informatica, attraverso il software Sebina, e collocazione fisica

delle sezioni di patrimonio librario non ancora presenti nel catalogo online integrato;

• Ri-collocazione e interventi di ripristino ‘fisico’ della fruibilità di collezioni di riviste “storiche” conservate;

• Controllo della consistenza delle raccolte di periodici; • Attività di spoglio, con relativa redazione di inventari dettagliati e di abstract,

di n. 3 testate di periodici correnti presenti nel Centro e di n. 2 raccolte di riviste storiche non conservate nello stesso;

• Esecuzione di ricerche bibliografiche e realizzazione di dossier, bollettini bibliografici tematici e percorsi di lettura;

• Ricerca bibliografica ed elaborazione di bibliografie, sui materiali conservati e prodotti dai Centri di Servizio per il Volontariato italiani;

• Attività di spoglio e di analisi dei documenti sopra citati; • Digitalizzazione di circa n. 1000 documenti con l'ausilio di hardware/software

specifici; • Avvio delle operazioni di organizzazione, catalogazione e informatizzazione

delle informazioni relative alla documentazione di n. 2 organizzazioni di volontariato non partner del progetto.

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Le attività di reperimento, catalogazione e informatizzazione delle informazioni bibliografiche (attraverso l’ausilio di maschere di imputazione dell’applicativo, prodotto e aggiornato da Spes) relative ai patrimoni documentali delle associazioni direttamente coinvolte nel progetto (Mondo Cultura, Gar ecc.) saranno attuate attraverso:

• Analisi qualitativa e quantitativa dei patrimoni documentali; • Creazione, trattamento bibliografico di “fondi speciali” per ciascuno dei

patrimoni documentali; • Revisione e correzione dei dati (circa 10000 su 30000 schede bibliografiche

totali) riversati in precedenza dalle stesse associazioni all’interno della banca dati Bibliotecaonline;

• Trattamento su qualsiasi supporto delle sezioni di patrimonio non ancora presenti all’interno della banca dati Bibliotecaonline;

• Avvio delle operazioni di spoglio di n. 1 testata di periodico spento conservato presso il GAR;

• Creazione e compilazione di diverse tipologie di catalogo cartaceo propri per ciascuna associazione;

• Redazione di bibliografie circoscritte all’ambito sociale di riferimento di ciascuna organizzazione;

• Riorganizzazione fisica del patrimonio librario ed elaborazione dei nuovi spazi adibiti a biblioteca;

• Riversamento e relativo controllo, delle informazioni bibliografiche, inserite all’interno del sito www.bibliotecaonline.it, dove è possibile localizzare tutti i documenti presenti presso le diverse strutture;

• Formazione, come “responsabile di biblioteca”, di un volontario interno a ciascuna associazione, attraverso un affiancamento diretto dei volontari in servizio civile.

B - Promozione Le attività sono finalizzate alla promozione dei diversi servizi caratterizzanti, rispettivamente, sia il Centro che le altre sedi di attuazione del progetto; in particolare:

• Implementare il servizio di comunicazione e informazione relativa alle attività culturali promosse annualmente dagli enti sopra citati;

• Stabilire contatti di scambio e collaborazione con autori/autrici e case editrici per l’acquisto e/o promozione di testi;

• Ideare e realizzare strumenti di pubblicizzazione delle attività culturali organizzate da ciascun ente;

• Organizzare n. 8 complessivi eventi culturali (presentazione di libri, convegni, seminari o attività di ricerca) inerenti alle tematiche del mondo del Terzo Settore indicativamente nei mesi indicati dal diagramma di Gantt sopra riportato;

• Sviluppare i contatti con altri centri di documentazione, biblioteche specialistiche, associazioni ed enti culturali presenti nel territorio regionale e nazionale;

• Sviluppare attività di promozione (tra cui organizzazione e realizzazione di eventi particolari come dibattiti culturali sulla documentazione, presentazione di libri) rivolte ai Centri di Servizio per il Volontariato italiani.

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C - Relazioni con l’utenza Relativamente ai rapporti con l’utenza del Centro di Documentazione, le attività previste riguardano:

• Creazione e divulgazione, per via telematica, di n. 4 numeri di newsletter (costituite da: lista delle nuove acquisizioni del Centro, bollettini tematici aggiornati, indici degli spogli e degli abstract delle riviste) sulla documentazione e rivolti a: centri di documentazione, biblioteche specialistiche, associazioni ed enti culturali presenti nel territorio regionale e nazionale;

• Potenziamento di particolari servizi rivolti all’utenza e legati alla particolarità del Centro stesso: le bibliografie a tema, il servizio di orientamento degli studenti e delle segnalazioni delle principali riviste del Volontariato e del Terzo Settore;

• Attivare il servizio di consegna diretta di testi presso le principali associazioni, attive nel Lazio, che si occupano di disabili;

• Miglioramento della fruizione dei servizi del Centro per gli utenti disabili che in biblioteca richiedono un supporto aggiuntivo rispetto alla prestazione ordinaria del personale (legge 9 gennaio 2004, n. 4, Art. 5).

Le attività di relazione con l’utenza nelle sedi delle associazioni sono volte al miglioramento e/o ripristino di alcuni servizi; in particolare saranno orientate a:

• Ampliamento dell’orario di apertura al pubblico delle biblioteche; • Miglioramento del servizio di accoglienza al pubblico della biblioteca; • Avviamento del servizio di prestito locale.

8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. Le risorse umane necessarie per lo svolgimento delle attività di cui al precedente punto 8.2 variano a seconda della sede di attuazione del progetto. Per il Centro Documentazione: n° 1 responsabile di settore, dipendente SPES n° 2 operatori dipendenti SPES n° 1 informatico dipendente SPES Per l’Associazione Mondo Cultura: n° 10 volontari di cui n° 6 figure professionali che svolgono la propria attività nell’Associazione a titolo volontario: n. 1 esperto di computer, n. 1 operatore sociale, n. 1 insegnante elementare, n. 1 docente di conservatorio, n. 1 diplomata in danza classica e moderna e n. 1 centralinista professionale; tra questi in qualità di presidente della stessa Associazione anche l’OLP e il formatore dello stesso progetto (vedi voce 38 della stessa Scheda). Per il GAR (Gruppo Archeologico Romano) n° 15 volontari di cui n° 10 figure professionali che svolgono la propria attività nell’Associazione a titolo volontario: n. 2 esperti di computer, n. 1 tecnico topografico, n. 2 laureandi in archeologia, n. 1 esperto di didattica scolastica, n. 2 amministrativi-contabili, n. 2 esperti nell’ambito della comunicazione; tra questi in

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qualità di presidente della stessa Associazione anche l’OLP e il formatore dello stesso progetto (vedi voce 38 della stessa Scheda). 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. Relativamente alle attività descritte al punto 8.2, i volontari in servizio civile saranno coinvolti come segue. A - Reperimento, catalogazione e informatizzazione della documentazione Per le attività relative al punto A, i volontari in servizio civile affiancheranno gli operatori del Centro di Documentazione in:

• attività di catalogazione del materiale librario pregresso (non ancora informatizzato, consultabile solo tramite schedario cartaceo o nelle banche dati non integrate Bibliotecaonline e Fivol) attraverso il programma condiviso di gestione bibliografica Sebina;

• lavori di spoglio e redazione di inventari dettagliati e di abstract di n. 3 testate di periodici correnti conservate nel Centro;

• ricognizione, su territorio nazionale, delle biblioteche e dei Centri di Documentazione che possiedono riviste storiche specializzate sul Volontariato e sul Terzo Settore, non presenti nel Centro;

• attività di ricerca, analisi, spoglio, redazione di inventari dettagliati e di abstract (funzionale alla completezza delle informazioni) di n. 2 testate di riviste specializzate storiche non conservate presso il Centro di Documentazione;

• redazione di bibliografie e di dossier tematici volte all’acquisizione di nuovi documenti o di particolare interesse per l’utenza;

• raccolta, analisi, studio dei documenti prodotti dai Centri di Servizio per il Volontariato presenti sul territorio nazionale ed europeo;

• operazioni di digitalizzazione di n. 1000 circa documenti relativi ai CSV; • riordinamento, inventariazione, etichettatura, catalogazione e classificazione

del patrimonio conservato presso due associazioni non sedi di attuazione nel progetto.

Nelle altre sedi di attuazione (Mondo Cultura, GAR ecc.), i volontari in servizio civile, collaboreranno nelle attività di:

• catalogazione, attraverso l’ausilio delle maschere di imputazione dell’applicativo, prodotto e aggiornato da Spes, di tutto il patrimonio documentale del GAR e dell’Associazione Mondo Cultura Onlus;

• creazione, riordinamento, ricollocazione, inventariazione, etichettatura, catalogazione e classificazione dei “fondi speciali” di ciascuna associazione: i fondi tematici, storici, di donazione o locali;

• attività di riordinamento, analisi e spoglio di n. 1 testata di periodico “chiusa” conservata presso l’associazione GAR;

• compilazione di diverse tipologie di cataloghi cartacei; • redazione di bibliografie relative all’ambito sociale di riferimento delle stesse

associazioni; • revisione e riordinamento del patrimonio documentale catalogato; • riorganizzazione di tutto il patrimonio librario, sua successiva collocazione e

gestione degli spazi fisici destinati ad accoglierlo.

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B - Promozione Nelle attività di promozione i volontari in servizio civile supporteranno il personale del Centro di Documentazione e i volontari delle associazioni per:

• organizzazione e realizzazione di eventi culturali come presentazioni di libri, saggi ed altro materiale documentale di stringente attualità;

• realizzazione di strumenti di informazione e comunicazione dell’offerta culturale proposta sia dal Centro che dalle associazioni;

• sviluppo dei contatti con altri centri di documentazione, biblioteche specialistiche, associazioni ed enti culturali presenti nel territorio regionale e nazionale;

• attività di promozione (tra cui organizzazione e realizzazione di eventi particolari come i dibattiti culturali sulla documentazione) rivolte sia ai Centri di Servizio per il Volontariato italiani sia ai Centri di Documentazione specializzati.

C - Relazioni con l’utenza Relativamente ai rapporti con l’utenza, i volontari in servizio civile, presso il Centro di Documentazione, collaboreranno attivamente nelle attività di:

• preparazione di bollettini bibliografici tematici funzionali alla compilazione di n. 4 numeri di newsletter sulla documentazione;

• gestione dei servizi rivolti all’utenza: l’apertura, l’accoglienza, il servizio di lettura, la ricerca e il reperimento dei materiali e la fotocopiatura degli stessi;

• orientamento e assistenza di base agli utenti nell’uso della strumentazione informatica;

• gestione del servizio di prestito (locale e interbibliotecario) e dell’archivio utenti;

• aiuto e assistenza, nella fruizione dei servizi sopra citati, agli utenti disabili e ipovedenti;

• consegna diretta di testi presso le principali associazioni che nel territorio regionale si occupano di disabili;

• assistenza all’utenza nelle attività di ricerca bibliografica su supporto cartaceo e sui cataloghi on-line;

• collaborazione nelle attività di supporto, sul piano della documentazione rivolte ai Centri di Servizio per il Volontariato italiani e ai Centri di Documentazione specializzati.

Nelle altre sedi di attuazione, i volontari in servizio civile supporteranno il personale e i volontari delle associazioni (Mondo Cultura, GAR ecc.) nelle attività di:

• gestione dei servizi rivolti all’utenza: l’apertura, l’accoglienza, il servizio di lettura, la ricerca e il reperimento dei materiali;

• ricerca, sia cartacea che su supporto multimediale, per il reperimento delle informazioni e dei documenti;

• orientamento e assistenza di base agli utenti nell’uso della strumentazione informatica;

• gestione del servizio di prestito locale o per “terzi” (prestito di testi conservati nelle biblioteche pubbliche locali).

Attività di STAGE: Tra il VII° e il IX° mese di realizzazione del progetto i volontari svolgeranno un periodo di stage della durata di 30 ore presso la sede della Società Cooperativa

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Biblionova come meglio esplicitato nella voce 46 della stessa Scheda di Progetto. I volontari in servizio civile supporteranno gli operatori nelle singole sedi di attuazione del progetto nelle attività di cui al punto 8.2; per poter svolgere adeguatamente il loro servizio, per i volontari è previsto un corso, parte integrante della formazione specifica, sulle procedure informatiche in uso presso il Centro di Documentazione e presso le sedi di realizzazione del progetto. Infine per meglio qualificare la presenza a contatto con l’utenza diversificata, saranno dotati di nozioni sufficienti a rispondere adeguatamente in caso di emergenze di primo soccorso (vedi formazione).

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 12) Numero posti con solo vitto:

13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 15)

Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: - Disponibilità a missioni, trasferte e trasferimenti per un periodo non

superiore ai 30 giorni; - Flessibilità oraria; - Disponibilità al lavoro di gruppo.

5

1400/12h

0

6

0

6

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CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE

16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto:

Nominativi degli Operatori Locali di Progetto

N. Sede di

attuazione del progetto

Comune Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per sede Cognome e nome Data di nascita C.F.

1

ASSOCIAZIONE MONDO CULTURA

ONLUS

Aprilia (LT) Via Maria Malibran, 7 1171

2

Bombini Maria Grazia 27/09/1945 BMBMGR45P67H501M

2

SPES ASSOCIAZIO

NE PROMOZION

E E SOLIDARIET

A’

Roma Via Dei Mille, 6 55721

3

Nunzi Agnese 08/01/1980 NNZGNS80A48L117Q

3

GAR – Gruppo

Archeologico Romano

Roma Via Baldo degli Ubaldi, 168 67338

1

Gazzetti Gianfranco 13/01/1952 GZZGFR52A13H501N

4 5 6 7 8 9 10

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11 12 13 14 15 16 17 18

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17) Altre figure impiegate nel Progetto:

TUTOR

RESP. LOCALI ENTE ACC.

N. Sede di

attuazione del progetto

Comune Indirizzo Cod. ident. sede

N. vol. per sede Cognome e

nome

Data

di nascita

C.F. Cognome e

nome

Data di

nascita C.F.

1

ASSOCIAZIONE MONDO CULTURA

ONLUS

Aprilia (LT)

Via Maria Malibran, 7 1171

2

2

SPES ASSOCIAZIO

NE PROMOZION

E E SOLIDARIET

A’

Roma Via Dei Mille, 6 55721

3

Mantovani Chiara

Troia Irene

Vecchi

Govinda

21/11/1975

04/08/1975

09/01/1980

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M4

4H501E

VCCGND80A49A269T

Fonovic Ksenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

3

GAR - Gruppo Archeologico

Romano Roma Via Baldo degli Ubaldi, 168

67338

1

Mantovani Chiara

Troia Irene

Vecchi

Govinda

21/11/1975

04/08/1975

09/01/1980

MNTCHR75S61D773Z

TRORNI75M4

4H501E

VCCGND80A49A269T

Fonovic Ksenija

01/03/1969

FNVKNJ69C41Z118X

4 5 6 7

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8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

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18)

Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: L’Associazione Promozione e Solidarietà – SPES, realizzando i compiti istituzionalmente attribuiti ai Centri di Servizio per il Volontariato, è impegnata nella promozione e diffusione del Servizio civile Nazionale, grazie anche alla sua articolazione territoriale di Sportelli territoriali diffusi in tutta la Regione. In particolare, nel 2006, SPES ha svolto attività di promozione del servizio civile, a titolo non oneroso, nell’ambito della campagna “Cittadini solidali” promossa dall’Assessorato alle Politiche sociali del Lazio e realizzata dalla CRESC Lazio (Conferenza regionale enti di servizio civile).

La promozione dei progetti di Servizio civile Nazionale vedrà la pubblicazione della notizia sul sito www.volontariato.lazio.it con numerose pagine di approfondimento dei singoli progetti, nonché sui siti delle singole associazioni partner.

Inoltre ci sarà un’assidua operazione di volantinaggio sia per quanto riguarda l’affissione di manifesti promozionali in punti cruciali di passaggio quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e particolari luoghi di aggregazione giovanile come pub, bar, librerie; sia per quanto riguarda la distribuzione di volantini da parte di personale addetto.

Infine saranno pubblicate campagne promozionali sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, e emittenti radiofoniche con esplicito riferimento ai progetti proposti dall’Ente.

A titolo esemplificativo si propone la presa visione di una delle manchette pubblicate in occasione del Bando 2007:

Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione:

Realizzazione apposite pagine su sito web: 6 ore

Realizzazione manifesti e volantini: 5 ore

Realizzazione manchette: 2 ore

Attacchinaggio manifesti promozionali: 6 ore

Volantinaggio: 16 ore

Totale: 35 ore

Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto (operatori, volontari e partner) che avranno il compito di diffondere gli obiettivi del proprio progetto all’interno del proprio

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network sociale. In particolare per i progetti di servizio civile relativi alla documentazione SPES, dopo una attenta azione di screening del territorio regionale, ha distribuito circa 3000 tra volantini e locandine nelle Università direttamente collegate all’attività di documentazione (Facoltà di Lettere e Filosofia delle Università pubbliche e private di Roma, SSAB-Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari, Scuola Vaticana di Biblioteconomia, Facoltà di Conservazione dei Beni culturali dell’Università La Tuscia di Viterbo), nei principali Istituti culturali presenti nella città di Roma (Accademia nazionale di San Luca, Istituto storico italiano per il medioevo, Istituto di patologia del libro, Istituto nazionale per la grafica, CIDE, ISTAT …) e in alcune biblioteche e archivi presenti nello stesso territorio regionale (Biblioteca nazionale centrale di Roma, Biblioteca Angelica, Biblioteca dell’Archivio di Stato, Biblioteca Vallicelliana, Archivio storico capitolino, Biblioteca Vaticana, Biblioteche delle facoltà universitarie sopra elencate, Biblioteca comunale di Aprilia, Biblioteca comunale Aldo Manuzio di Latina … ).

19)

Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Il processo di selezione, a cui i candidati vengono sottoposti, si articola in più fasi, l’una immediatamente successiva all’altra. La prima riguarda la compilazione di una scheda che recupera, approfondendole, le informazioni curriculari ed esperienziali già, in parte, fornite dal candidato nella compilazione degli allegati della domanda. La seconda fase riguarda il colloquio personale, realizzato dal selezionatore esperto di Spes ed un referente responsabile dell’Associazione, sede di realizzazione del progetto. Quest’ultimo avrà in particolare cura di presentare, nel dettaglio e il più fedelmente possibile, le condizioni di realizzazione del progetto con l’intenzione di far emergere soprattutto la Disponibilità all'espletamento del servizio da parte del candidato. Il selezionatore esperto, sulla base di una traccia più avanti proposta, tenderà a sondare in particolare le motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario, l’Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità, l’Idoneità a svolgere le mansioni, Particolari doti e abilità umane, nonchè la piena Condivisione da parte del candidato degli obiettivi specifici previsti dal progetto. Il selezionatore esperto, dopo aver raccolto le impressioni del responsabile dell’Associazione, procede all’assegnazione dei punteggi per ogni singola voce della scheda, secondo le modalità di seguito indicate, arrivando così ad attribuire alla voce Valutazione finale, un punteggio frutto della somma dei punti attribuiti a ciascun elemento. Tale punteggio si andrà quindi a sommare a quello derivato dalla considerazione degli elementi curriculari, così come previsto dall’UNSC, determinando con ciò la collocazione del candidato all’interno della graduatoria.

Strumenti utilizzati la traccia utilizzata in sede di colloquio ricalca le voci proposte dall'UNSC nell'allegato 4 - con le modifiche di seguito illustrate. Le domande poste, così come il loro ordine, seguono una modalità prettamente colloquiale che varia di volta in volta. Alcune delle variabili presenti nell'allegato 4, vengono sondate attraverso domande che poco si discostano dalle voci stesse; se ne forniscono a tal proposito alcuni esempi: Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario -

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Aderiresti ad altri progetti di servizio civile o è un'esperienza che faresti solo in questo caso? Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto -Trovi che ci sia un'attinenza (riscontri continuità) tra il tuo curriculum e le scelte di studio e/o di professione che questa esperienza di servizio civile ti offre? Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio - Hai già altri impegni di studio, lavoro o familiari? Quanto ed eventualmente quando questi ti rendono non disponibile a svolgere le attività previste? Condivisione da parte del candidato degli obiettivi - Hai svolto prima d'ora attività assimilabili a quelle proposte dal progetto? Avevi intenzione di sperimentarti in attività simili a quelle del progetto, anche seguendo altre strade? Per quanto, invece, riguarda le variabili Idoneità del candidato a svolgere le mansioni; Particolari doti e abilità umane; queste vengono sondate attraverso indicatori in parte dedotti dal lavoro in plenaria, in parte recuperati con il colloquio: capacità nel lavoro autonomo, comunicatività, tratti emotivi, flessibilità, sono alcuni tra i principali indicatori che vanno a costruire la valutazione relativa all'idoneità e alle particolari doti. Variabili che si intendono misurare e relativi indicatori: La variabile principale che si intende misurare è il grado di adeguatezza del candidato rispetto alle attività previste dal progetto; gli indicatori considerati sono quelli dell' Idoneità del candidato e delle Particolari doti e abilità umane. Altra variabile considerata è quella della motivazione, valutata sulla base di indicatori quali quelli della Condivisione da parte del candidato degli obiettivi, dell’Interesse all’acquisizione di particolari abilità e professionalità e delle Motivazioni generali per la prestazione del servizio civile. La Disponibilità nei confronti delle condizioni richieste, può essere riferita solo in parte alle motivazioni; sarà, quindi, cura del selezionatore comprendere le ragioni insite in una ridotta disponibilità, che non dovrà penalizzare il candidato nel caso di impegni di studio, altre esperienze lavorative o altre ragioni valutate imprescindibili, per quanto riguarda l'area delle motivazioni. Eventuali condizioni di rigidità poste dal candidato saranno, comunque, incrociate con quelle previste dal progetto. Indicazioni delle soglie minime di accesso previste dal sistema: Le soglie minime di accesso saranno eventualmente previste dai singoli progetti. Metodologie e tecniche utilizzate: Nell'individuazione e definizione dei criteri cui rifarsi per ottenere una valutazione dei candidati si è messo a punto il presente sistema di selezione che consta delle variabili ricavabili dal curriculum (cfr. anche l'allegato 3), dal lavoro in plenaria e dal colloquio personale, secondo le modalità sopra descritte. Da entrambi questi momenti ne scaturisce la compilazione della seguente "scheda di valutazione" :

Fattori di valutazione approfonditi durante il colloquio e loro intensità

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Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto: giudizio (max l0 punti):............. Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto: giudizio (max l0 punti):............. Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: giudizio (max l0 punti):…………… Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto: giudizio (max l0 punti):……………. Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del servizio (es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...): (specificare il tipo di condizione): ..........................................................................................…………… giudizio (max l0 punti):.. ......…………. Particolari doti e abilità umane possedute dal candidato e altri elementi di valutazione: giudizio (max l0 punti):............. Valutazione finale: giudizio (max 60 punti):............. Il punteggio massimo è pari a 60 ed è il risultato della somma dei punteggi attribuita a ciascuna delle sei voci che la compongono. Accanto alla scheda di valutazione di cui sopra, saranno considerate le "precedenti esperienze" e "i titoli di studio, i titoli professionali, le esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e le eventuali altre conoscenze" secondo il valore a tali variabili riconosciuto ed accordato dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, con la determinazione del Direttore Generale del 30 maggio 2002. Il punteggio massimo che un candidato può ottenere, pertanto, rimane pari a 110 punti.

20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si 21)

Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: L’attività di Monitoraggio del progetto è realizzata in coordinamento con le attività di monitoraggio e valutazione delle attività di formazione dei volontari. L’analisi sull’andamento del progetto, nonché sul monitoraggio e valutazione della formazione dei volontari coinvolge: - l’Ente accreditato SPES, in qualità di responsabile dell’andamento del progetto, - l’Ente IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento, in qualità di organismo preposto al monitoraggio e valutazione del progetto,

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- l’Olp, in quanto figura più vicina ai volontari ed interna al progetto, - i volontari in servizio civile, partecipanti al progetto e beneficiari delle attività di formazione. Il monitoraggio del progetto è svolto con le seguenti finalità:

1. Monitorare in modo pianificato l’attinenza delle attività realizzate con gli obiettivi previsti nel progetto (efficacia ed efficienza di processo),

2. Realizzare interventi in itinere con azioni correttive in caso di scostamenti significativi nel rapporto obiettivi/risultati,

3. Comunicare nei tempi e nei modi regolamentati l’andamento del progetto all’Ufficio del Servizio Civile Nazionale (UNSC) attraverso documenti cartacei ed il sistema Helios,

4. Rendere visibile e documentare le attività del progetto, le iniziative e gli obiettivi attesi e raggiunti,

5. Recuperare elementi necessari al riconoscimento ed alla certificazione da parte dello IAL delle competenze acquisite dai volontari in servizio civile.

L’Ente accreditato SPES, in collaborazione con lo IAL, raccoglie e monitora i dati del progetto raccolti attraverso l’Olp e i volontari. Per quanto riguarda l’Olp, descrive alcuni elementi del progetto grazie a Questionari, formulati ad hoc, relativi alla fase iniziale, intermedia e finale dall’avvio del progetto. I dati richiesti sono:

• dati identificativi del progetto, • periodo di riferimento, • Eventuali modifiche e scostamento dagli obiettivi - azioni previste -

indicatori di risultato previsti nel progetto, problemi e/o motivazioni dello scostamento (Voce 7-8 Scheda Progettuale),

• rete territoriale prevista e rete territoriale effettivamente attivata, in termini di partenariati, co-promotori (Voce 25 Scheda Progettuale), stage e altri soggetti legati al mondo del lavoro (Voce 46 Scheda Progettuale),

• peculiarità e collegamento col mondo del volontariato (Voce 8-44 Scheda Progettuale),

• eventuali variazioni e/o aggiunte delle risorse finanziarie e di quelle tecniche e strumentali occorse dalla presentazione del progetto all’avvio dello stesso (Voci 24 e 26 della Scheda Progettuale),

• punti di forza e debolezza azioni realizzate, • eventuali esiti non previsti, • note e suggerimenti • eventuali materiali prodotti (video, foto, volantini, articoli, ecc.)

Rispetto ai volontari l’Olp fornisce periodicamente dati inerenti: • numero volontari e ore a settimana per singolo volontario, tramite invio

mensile riepilogo foglio presenze (assenze per malattia o per permesso), • esplicita e riferisce l’adesione del volontario alle attività del progetto, • riporta le competenze maturate (anche di concerto con le verifiche

periodiche previste dal piano di formazione generale e specifica dei volontari),

• difficoltà incontrate da parte dei volontari, • capacità acquisite non previste, • note e suggerimenti, • eventuali materiali prodotti (video, foto, volantini, articoli, ecc.).

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L’attività di monitoraggio e valutazione per i volontari è orientata principalmente su due aspetti:

valutazione degli esiti progettuali in termini di competenze acquisite, previste e non,

valutazione da parte dei destinatari delle prestazioni offerte dal sistema formativo/organizzativo del quale fruiscono.

Lo strumento di rilevazione, indirizzato ai volontari stessi, consiste in un questionario composto principalmente da domande a risposta chiusa, lasciando comunque alcune domande aperte per osservazioni e suggerimenti. Gli indicatori analizzati sono:

• attività di affiancamento dell’Olp, • contenuti dell’attività (con riguardo alla rilevanza, pertinenza, difficoltà,

tempi, proporzione), • ambiente fisico (comodità, areazione, illuminazione, rumori), • il gruppo di lavoro (livello professionale, omogeneità, motivazioni, rapporti

interpersonali, risultati del lavoro di gruppo). Al termine del progetto l’Ente SPES, in collaborazione con lo IAL, formula un giudizio complessivo sul suo andamento, attraverso l’analisi di: - eventuali scostamenti dai risultati previsti e le possibili cause endogene e/o esogene, - suggerimenti e riflessioni emersi dai volontari e dagli Olp, - eventuali effetti non previsti (positivi e negativi), - elementi di riproducibilità (possibili buone prassi da pubblicizzare e diffondere), - congruenza tra gli obiettivi realizzati/raggiunti e i loro tempi di realizzazione. Il confronto dei dati rilevati del progetto con i dati raccolti durante il monitoraggio ha funzione di reindirizzo in ottica migliorativa in vista della nuova progettazione. Si prevede l’analisi di dimensioni ed aspetti non previsti ma ritenuti rilevanti per il monitoraggio e la valutazione, l’integrazione con eventuale materiale e documenti (video, foto, depliant, manifesti, cd-rom, articoli su supporto cartaceo e/o telematico, altro) realizzati nel corso del Servizio civile.

22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

Si 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

Possesso del diploma di scuola media superiore, tenuto conto del livello di complessità relativo alle attività.

24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione

del progetto:

Formazione specifica 4.500 Bilancio competenze 1.200 Pubblicizz. Progetto 500 Manutenzione banche dati 1.000

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Materiali e promozione delle attività 800 Eventi pubblici 2.000 Spese trasferta 400 Totale 10.400

25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto

rivestito dagli stessi all’interno del progetto: -

Il CESIAV – Centro Studi e Iniziative per l’Associazionismo ed il Volontariato interverrà quale partner del progetto nella costituzione di un fondo documentale speciale, interno al Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore, dedicato alle tematiche relative alla storia e alle attività dei Centri di Servizio per il Volontariato in Italia. Il CSV. NET - Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato interverrà quale partner del progetto nella programmazione e nello svolgimento di attività, di rilievo nazionale, realizzate direttamente o negli spazi gestiti dal Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore.

26)

Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Si ritiene opportuno fornire tutti gli strumenti e le attrezzature (informatiche e non solo) idonei a rendere possibile la piena realizzazione del progetto: - 3 postazioni computer dotate del pacchetto office e dell’accesso ad Internet; - programma informatico autoprodotto e aggiornato da Spes per la catalogazione

del patrimonio documentale; - software di catalogazione Sebina; - internet, fax, telefono, fotocopiatrice, scanner, programma OCR; - materiale d’ufficio e cancelleria; - documentazione cartacea e materiali di consultazione disponibili nelle

associazioni.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27)

Eventuali crediti formativi riconosciuti: Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 30847 del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica). Università degli Studi di Cassino (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 22878 dell’8 settembre 2005 a firma del Dirigente Area 3 – Servizi agli studenti – Ufficio Ordinamenti Didattici).

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28)

Eventuali tirocini riconosciuti : Il Corso di Laurea in Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce il Servizio civile Nazionale quale tirocinio esterno, come da accordo stipulato in data 23/10/2007 ed allegato. L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce Crediti Formativi Universitari (CFU) per le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi a cui il titolo di studio può dare accesso come indicato alla lettera f) dell’art.10, c.1 del DM 509/99, come deliberato dal Senato Accademico in data 22/09/2004 (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali –Ufficio Didattica). La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma riconosce le attività realizzate nel corso del Servizio civile Nazionale validi ai fini di tirocini formativi come da convenzione allegata.

29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del

servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Nel corso dell’espletamento del Servizio i volontari acquisiranno fondamentali nozioni dell’ambito della biblioteconomia, della bibliografia ed una conoscenza approfondita degli standard internazionali di descrizione catalografica e della loro applicazione pratica; la conoscenza della raccolta di regole e la capacità di utilizzo del software di catalogazione Sebina; le competenze per l’organizzazione e la gestione dei servizi di biblioteca con particolare riferimento ai servizi di accoglienza e di relazione con gli utenti e la realizzazione di iniziative dedicate al mondo del non-profit. Tali competenze professionali risultano essere compatibili con il profilo professionale del documentarista e del bibliotecario e valutabili sia in caso di concorsi pubblici (per le varie figure professionali delle biblioteche e dei Centri di documentazione), sia per un possibile inserimento nel mercato del lavoro privato (es. cooperative di catalogazione e gestione bibliografica). Il progetto si pone inoltre l’obiettivo di sviluppare nei volontari in servizio civile una coscienza/conoscenza dei doveri di solidarietà sociale e di cittadinanza attiva attraverso le attività teoriche, pratiche e formative svolte nei 12 mesi. IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, ente accreditato presso la Regione Lazio, riconosce e certifica le competenze acquisite dai volontari durante l’espletamento dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da accordi allegati, sottoscritti in data 25 e 30 ottobre 2007. L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisite attraverso il modulo formativo di “Esecutore BLSD”, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC, come da accordo allegato, sottoscritto il 22/10/2007. Il valore legale del certificato di “Esecutore BLSD” è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche.

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La società Fusilla s.r.l valorizza l’esperienza di servizio civile attraverso il rilascio di attestato di frequenza al modulo informatico, valido ai fini curriculari e per l’accesso all’esame della Patente europea per l’uso del PC (ECDL), come da accordo sottoscritto il 29/10/2007 e qui accluso. La Società Cooperativa Biblionova, come da documentazione allegata, riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili dai volontari in servizio civile del progetto “Documentare il Volontariato” sopra esplicitate.

Formazione generale dei volontari 30)

Sede di realizzazione: Sede centrale dell’Ente accreditato Spes: Via dei Mille, 6 – Roma Via Nazionale, 39 – Roma Casa del volontariato provinciale: via Dandolo, 7 - Latina

31)

Modalità di attuazione: La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede, con formatori propri e formatori esperti.

32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:

Si

33)

Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso” formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare una effettiva occasione di crescita personale. La formazione generale si svolgerà entro i primi cinque mesi di servizio, in modo da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole, con aule formate da non più di 25 unità (come previsto dalle Linee Guida). Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di apprendimento. Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento. Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate:

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- è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione; - il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative - il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento in quanto luogo di “sospensione” della pratica per avviare un processo di ricerca sulle conoscenze e le competenze (sia “tecniche” che relazionali) che l’esperienza man mano condotta dai volontari ha consentito loro di accumulare affinché esse possano essere elaborate (ossia rese più consapevoli ed esplicite) proprio grazie al lavoro formativo; - infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai partecipanti. Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori. Saranno inoltre promosse occasioni di scambio e condivisione con i volontari dell’associazione, presso le quali i giovani sono impegnati, in relazione ad alcuni contenuti emersi nel corso del percorso formativo e con particolare riferimento a quelli sul rapporto tra volontariato, associazionismo e Servizio civile e il lavoro per progetti. In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile nazionale. Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per un monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%). In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, nel decimo e nell’ultimo modulo.

34)

Contenuti della formazione: Il sistema formativo messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte. La formazione generale si svolgerà entro i primi 5 mesi di servizio e avrà inizio in concomitanza con l’avvio del progetto. Sarà articolata secondo 11 moduli, per la durata totale di 42 ore. Di seguito si propone la progressione dei moduli, che segue criteri di opportunità ed adeguatezza per la migliore realizzazione del progetto e solo alcuni elementi di dettaglio che si aggiungono, non sostituendoli, ai contenuti previsti dalle Linee Guida.

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1. L’identità del gruppo in formazione. Questo primo modulo costituisce un fondamentale momento di accoglienza e conoscenza dei volontari avviati (4 ore) 2. La solidarietà e le forme di cittadinanza 3. Presentazione dell’Ente (Spes) Questi due moduli saranno realizzati all’inizio del percorso formativo (fatto salvo il modulo propedeutico sopra proposto) valutando necessaria l’esatta contestualizzazione dello svolgimento del progetto. Risulta, dunque, opportuno presentare in stretta successione sia l’Ente presso il quale, e a cura del quale, si realizza il progetto sia i temi sottesi al mondo della solidarietà organizzata e delle forme di cittadinanza attiva, che questa assume. Una particolare attenzione sarà dunque data alla introduzione delle forme di cittadinanza, propedeutica alla più dettagliata e successiva trattazione delle realtà associative, così come previste dal sistema legislativo italiano: volontariato, associazionismo, cooperazione sociale (6 ore) 4. Il sistema Servizio civile: la normativa vigente e la Carta d’impegno etico 5. Diritti e doveri del volontario in servizio civile Con questi due moduli vengono recuperate e ulteriormente dettagliate le informazioni già fornite all’atto di avvio dei volontari relativamente ai vincoli normativi del servizio civile (8 ore) 6. Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà 7. Il dovere di difesa della Patria 8. La difesa civile non armata e non violenta 9. La protezione civile Questi quattro moduli formativi seguono la medesima progressione proposta dalle linee Guida; sono qui articolati in un unico blocco per la stretta interconnessione dei contenuti, ma saranno, naturalmente, realizzati in diverse giornate formative. Per quanto riguarda il tema della protezione civile, questo vedrà, accanto alla presentazione del Sistema di protezione civile nazionale, anche la trattazione del ruolo ricoperto dal volontariato impegnato in questo ambito (16 ore) 10. Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato Il modulo sarà finalizzato ad una disamina attenta ed approfondita che tracci affinità e differenze tra le forme di impegno sociale ed organizzato reso possibile dai “corpi sociali intermedi”, all’interno dei quali si svolge il servizio civile prestato nei progetti di Spes, ed il Servizio Civile stesso. La collocazione di questo modulo al quasi termine dell’iter formativo generale è funzionale a sviluppare una partecipazione attiva sui temi sollevati, da parte dei volontari stessi, a questo punto, già inseriti nelle strutture e nelle attività progettuali (4 ore). 11. Il lavoro per progetti Con quest’ultimo modulo formativo si forniranno nozioni relative al lavoro per progetti, utile a consegnare ai volontari strumenti volti ad una loro prima positiva autonomizzazione relativamente alla programmazione ed organizzazione delle attività in cui sono inseriti (4 ore).

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35) Durata: E’ previsto un totale di 42 ore.

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36)

Sede di realizzazione: Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore via Nazionale, 39 00184 Roma Spes: Via dei Mille,6 – Roma Spes: Via del Pigneto, 12 – Roma Casa del volontariato provinciale: via Dandolo, 7 - Latina

37)

Modalità di attuazione: a) In proprio presso l’ente con formatori dell’ente stesso. c) Affidata ad altri soggetti terzi

38)

Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Agnese Nunzi, nata a Terni il 08/01/1980 Angela Dragonetti, nata a Senise il 23/01/1957 Alessio Affanni, nato a Roma il 24/06/1975 Gianfranco Gazzetti, nato a Roma il 13/01/1952 Maria Grazia Bombini, nata Roma il 27/09/1945 Nozioni di Informatica Francesco Carrà, nato a Roma il 25/12/1954 Gabriella Urbani, nata a Roma l’11/08/1964 Nozioni di primo soccorso e corso BLSD Cristian Vender, nato a Roma il 19.12.1973 Giovanni Del Savio, nato a Roma il 21.07.1956 Fabio Selvaggio, nato a Roma il 29.08.1968 Lorella Calafato, nata a Roma il 04.04.1963

39)

Competenze specifiche del/i formatore/i: Agnese Nunzi:

• Laurea in Scienze della Documentazione, Archivistiche, Biblioteconomiche e Vocali conseguita presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo

• Partecipazione, e superamento dei relativi esami, ai corsi di formazione avanzata SBN/UNIX-Client Server e Sebina

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• Buona conoscenza e capacità di utilizzo dei programmi informatici usati in Italia per la catalogazione dei patrimoni librari (Sebina, Database di Lombardia Informatica e SBN UNIX Client/Server)

• Buona conoscenza e capacità operative dei sistemi nazionali per l’archiviazione dei beni archivistici (Sesamo, Arianna e WinIsis) e del protocollo elettronico

• Attività pluriennale di gestione dei servizi di biblioteca e archivio, di attività di catalogazione e inventariazione di fondi speciali. Attività di front-office (prestito, gestione archivio lettori, accoglienza al pubblico) e di back-office (catalogazione e organizzazione fondi). Attività di riordinamento e inventariazione, su supporto informatico, di serie archivistiche

• Impegnata, dal 2003, in attività di catalogazione e gestione della documentazione presso il Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio - Spes e in particolare dal 2004 coordinamento il lavoro di catalogazione svolto anche dai volontari in servizio civile

• Formatore per il progetto di servizio civile denominato “Volontariatopuntodoc” promosso nell’anno 2004-2005 dal Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio - Spes

• Formatore e OLP (Operatore Locale di Progetto) per i progetti di servizio civile sulla documentazione denominati “Scaffale della Solidarietà” (2006-2007) e “Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore” (2007-08) entrambi promossi dal Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio – Spes

• Partecipazione al corso di alta formazione, sulla catalogazione conpartecipata con il software Sebina, organizzato dal Polo RMS-Sbn della Regione Lazio

Angela Dragonetti

• Laurea in Sociologia conseguita presso l’Università La Sapienza di Roma • Partecipazione al corso di biblioteconomia curato dalla Società Biblionova • Attività pluriennale (dal 1993 al 2005) di responsabile dei servizi stampa

periodica, archivio organizzazioni e letteratura grigia del Centro di Documentazione Fivol

• Collaborazione, nel Centro di Documentazione Fivol, nelle attività di aggiornamento del “Thesaurus sul Volontariato ed il Terzo Settore” e del sistema informativo documentazione

• Attività pluriennale di gestione dei servizi di apertura, consulenza al pubblico e della redazione di abstract del Centro di Documentazione Fivol

• Partecipazione al corso di alta formazione promosso dal Polo RMS-Sbn della Regione Lazio

• Formatore del progetto di servizio civile sulla documentazione denominato “Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore” (2007-08) e promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio – Spes

Alessio Affanni

• Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” il giorno 16/10/2000 con tesi in diritto penale su “Il delitto di false comunicazioni sociali”

• Frequentazione, dal 3/2001 al 5/2001 di un Corso integrato di formazione

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interdisciplinare presso il FORMIT • Svolgimento dal 9/2001 al 7/2002 il servizio civile presso la FIVOL,

Fondazione Italiana per il Volontariato, al settore “Documentazione e consulenza”

• Collaborazione dal 9/2002 al 9/2003 con il Movimento Apostolico Ciechi (M.A.C.), con sede in Roma

• Socio fondatore ed attuale presidente dell’IRSAC (ISTITUTO DI RICERCA, STUDIO, ASSISTENZA E CONSULENZA PER IL VOLONTARIATO ED IL TERZO SETTORE) dove opera nei settori di: amministrazione, informazione, informatica e gestione del sito internet www.irsac.it , formazione

• Partecipazione, come membro promotore, alla costituzione del Comitato “L. Tavazza”, nel 2006, per la realizzazione in Roma di un centro documentazione per il volontariato ed il terzo settore

• Svolgimento di numerose docenze • Supporto e collaborazione agli incontri formativi per i volontari in servizio

civile, svolti nell’anno 2007 dal Centro di servizio per il volontariato-SPES • Realizzazione, come co-autore, del volume “Le forme dell’impegno”,

realizzato dall’ IRSAC in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato del Lazio SPES

• Realizzazione, in collaborazione con G. Paolo Manganozzi, il volume “DIT 4 – Dizionario tematico delle leggi su volontariato, terzo settore e politiche sociali (Raccolta normativa dal 1975 al 2005)”

Gianfranco Gazzetti

• Laurea in Lettere Antiche conseguita presso l’Università La Sapienza di Roma

• Partecipazione alla Scuola di perfezionamento in Archeologia presso l’Università La Sapienza di Roma

• Attività pluriennale di docenza per corsi di perfezionamento e seminari • Coordinamento, nel 1976, delle attività di riordino e salvataggio della

biblioteca di Gemona del Friuli • Sistemazione del Museo e della biblioteca civica di Ischia di Castro • Direzione del corso di formazione per archivi storici per conto dello IAL-

CISL • Collaborazioni pluriennali con le Soprintendenze Archeologiche di Roma,

del Lazio e dell’Etruria Meridionale • Ispettore e archeologo coordinatore presso la Soprintendenza Archeologica

per l’Etruria meridionale • Formatore e OLP (Operatore Locale di Progetto) del progetto di servizio

civile sulla documentazione denominato “Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore” (2007-08) e promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio – Spes

Maria Grazia Bombini

• Impegnata attivamente nel volontariato da 33 anni • Presidente dell’Associazione Mondo Cultura onlus e direttrice della

Biblioteca M.Malibran della stessa associazione • Partecipazione a diversi corsi relativi alle tematiche sociali (dipendenze,

autismo, minori)

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• Partecipazione al corso di progettazione europea • Partecipazione al corso di operatore di strada per la mendicita minorile • Partecipazione al corso base, come uditore, di formazione alla catalogazione

in Sbn promosso dalla Regione Lazio • Collaborazione pluriennale nel progetto “Mendicità minorile e bassa soglia”

promosso dalla Prefettura e dalla Provincia di Latina • Referente del Banco Alimentare per l’Associazione Mondo Cultura onlus • Referente, per l’Associazione Mondo Cultura onlus, nella Consulta

Regionale Handicap con nomina per le Barriere Architettoniche • OLP (Operatore Locale di Progetto) per i progetti di servizio civile sulla

documentazione denominati “Volontariatopuntodoc” (2004-05), “Scaffale della Solidarietà” (2006-2007) e “Centro di Documentazione sul Volontariato ed il Terzo Settore” (2007-08) tutti promossi dal Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio – Spes

Formatori Modulo di Informatica (a cura di Fusilla s.r.l.)

Francesco Carrà

• 2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di Protezione Civile del Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni, analisi e sviluppo sistema gestionale per il Fondo Interprofessionale Fondoprofessioni)

• 2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio CESV-Spes

• 2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto dell’Associazione “Performare” in due corsi di 60 ore finanziati dalla Regione Lazio

• 2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE, con docenze di HTML, CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su incarico A.L.FOR

• Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007

Gabriella Urbani

• 1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

• Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito del Programma Speciale “Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES

• Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di Formazione Professionale “Progettista sistemi e processi aziendali”, progetto co-finanziato dall’Unione Europea, approvato dalla Regione Lazio

• Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di autoformazione (“Matera e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”), metodologia riconosciuta ambito UE

• Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di navigazione del corso interattivo di e-learning “Obiettivo:

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comunicare” • Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e

“Metodi di Gestione dell’aula” per personale MAFRAU Srl • Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per

conto della Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007

Formatori Nozioni di primo soccorso e corso BLSD (a cura di UPTER - Sport) Cristian Vender

• Laurea infiermeristica I livello presso l’Università di Tor Vergata • Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. –

E.R.C Università Cattolica del Sacro Cuore • Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER

SPORT • Diploma di istruttore di base IRC • Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS • Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di

primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007

Giovanni Del Savio

• Attestato di infermiere generico conseguito presso l’ospedale Militare di Roma “Celio” nell’anno 1981

• Attestato di Abilitazione all’esercizio della Shiatsu–Terapia conseguito nell’anno scolastico 1993/1994 presso la Scuola Italiana Shiatsu di Roma diretta da R. Palombini

• Corso di Formazione Professionale “Prevenzione antinfortunistica domiciliare e del tempo libero” organizzato dal Consorzio Telematica per il Sistema Riabilitativo presso il Dipartimento di Elettronica ed Automatica - Università di Ancona approvato dall’Amministrazione Provinciale di Ancona e finanziato dal Fondo Sociale Europeo 2001 Ob. 3 Asse C4 Misura a2, della durata di 100 ore

• Corso Basic Life Support – Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council presso il centro di formazione IRC EMT – Roma nei giorni 16 e 17 aprile 2003 e di averlo superato con votazione di 85/100

• Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007

Fabio Selvaggio

• Laurea Breve in Scienze Infermieristiche con la votazione di 70/70 e lode con una tesi su “La toracoscopia e le Implicazioni Infermieristiche” presso l’Università Tor Vergata – IDI

• Master in Management Infermieristico per Funzioni di

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Coordinamento(con esperienze di Coordinamento affiancato presso il policlinico A.Gemelli) con votazione 108/110 con una tesi su“ La Continuità Assistenziale del Paziente Critico”

• corso esecutore BLSD (Basic Life Support and Defibrillation)-Università Cattolica Sacro Cuore – Roma

• corso esecutore PHTLS (Pre Hospital Trauma Life Support) della NAEMT tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele

• Corso Istruttore BLSD con il centro di formazione EMT(Emergenza Medica nel Territorio) tenutosi a Roma presso il Parco Scientifico S.Raffaele

• Corso esecutore ATLS (Advanced trauma Life Support) con l’American College of Surgeons tenutosi presso l’Università Cattolica Sacro Cuore – Roma

• Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007

Lorella Calafato

• Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito presso l’Ist. Prof. per il Commercio “Pietro della Valle”

• Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria rilasciato dalla Croce Rossa Italiana –Volontario del Soccorso

• Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per infermieri Professionali di Frascati

• Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia

• Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia

• Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia

• Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico” (biennale) rilasciato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con votazione finale 110/110

• Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare di Base e defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation Council svoltosi presso Upter-Sport

• Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council

• Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007

40)

Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I primi incontri saranno dedicati innanzi tutto alla presentazione degli ambiti di impiego in cui i volontari presteranno servizio oltre che alla presentazione

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dell’associazione stessa e dei relativi responsabili o comunque delle persone che fungeranno da punto di riferimento per i volontari. Già in questi primi incontri i vari argomenti saranno affrontati facendo ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive che prevedono il coinvolgimento in prima persona dei formandi, considerati come primi protagonisti del processo di apprendimento. Per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate: • è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che – a seconda

degli obiettivi specifici di ciascun modulo formativo - potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione;

• il lavoro in piccoli gruppi, per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative;

• il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento in quanto luogo di “sospensione” della pratica per avviare un processo di ricerca sulle conoscenze e le competenze (sia “tecniche” che relazionali) che l’esperienza man mano condotta dai volontari ha consentito loro di accumulare affinché esse possano essere elaborate (ossia rese più consapevoli ed esplicite) proprio grazie al lavoro formativo;

• si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi, simulazioni presentati dai formatori o dai partecipanti;

• verranno somministrati test di apprendimento in modo tale da poter confrontare la situazione iniziale e quella finale dei partecipanti alla formazione, così come previsto dal monitoraggio della formazione specifica e dal piano di Bilancio delle competenze (v. voci 43 e 46 della presente Scheda progettuale).

Per quanto riguarda il modulo informatico, la formazione si articolerà in 10 ore di aula e 10 ore nell’uso di un LMS (Learning Management System) con tecnologia open source (Docebo). Docebo è una piattaforma che consente ad ogni singolo utente di fruire il modulo informatico citato in modalità e-learning. Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario, in modalità e-lerning, e saranno così articolate:

- all’inizio, presentazione della piattaforma LMS e svolgimento del test d’entrata (5 ore)

- alla fine, re-test finale, scambio e socializzazione delle principali difficoltà in vista della prova d’esame per il conseguimento della Patente europea (ECDL) (5 ore).

Il termine del modulo informatico sarà calcolato entro i primi 5 mesi di servizio dedicati alla formazione, lasciando così a ciascun volontario un periodo adeguato al completamento dei learning object. Sia le ore in aula che quelle svolte in modalità e-learning sono da considerarsi all’interno delle ore previste per la formazione specifica, rientrando, quindi, nelle ore di servizio previste dal progetto. Saranno messe a disposizione presso le sedi di realizzazione del progetto e/o della formazione postazioni attrezzate idonee allo svolgimento del modulo sia on-line che off-line. La piattaforma adotta lo standard Scorm 1.2 per il tracciamento della fruizione di ciascun singolo learning object da parte dell’utente. Ciascun utente autorizzato a seguire il corso avrà accesso alla piattaforma attraverso

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user-id e password, che consente alla piattaforma di: 1. riconoscere l’utente ogni volta che accede; 2. registrare i dati di monitoragio - o metadati.

Attraverso l’LMS sarà possibile erogare contenuti “altri” rispetto al corso come file word, pdf, filmati audio e video, animazioni. La piattaforma è inoltre dotata di sistemi di comunicazione sincrona (chat) o asincrona (forum, mail) che danno facoltà all’utente di dialogare sia con il tutor che con gli altri utenti su tematiche relative:

ai contenuti dei singoli learning object; alla modalità di utilizzo della piattaforma.

Questi sistemi di comunicazione sono integrabili, attivati, utilizzati in base a: 1. agli obiettivi didattici del corso; 2. le tematiche o problematiche che via via si presentano 3. esigenze di socializzazione tra gli utenti.

L’LMS consente infatti di creare tra gruppi di utenti, tutti gli utenti, gli utenti ed il tutor (in modalità uno a uno, uno a molti, molti a molti), una comunità virtuale di apprendimento all’interno della quale si possono porre domande, ricevere suggerimenti, raccontare esperienze e conoscenze acquisite. In questo il tutor avrà un ruolo fondamentale:

faciliterà l’utilizzo degli strumenti di comunicazione; stimolerà gli utenti a partecipare; proporrà temi di discussione, che potranno essere proposti anche dagli utenti

stessi. I vantaggi dell’utilizzo di un tale sistema integrato di formazione sono così riassunti:

1. l’LMS offre la possibilità agli utenti di seguire percorsi didattici personalizzati, ovvero scelti sulla base delle personali modalità di apprendimento e “tempi di studio”.

2. favorisce una condivisione dell’esperienza formativa al di là dei contenuti. 3. è flessibile in quanto permette, laddove non sia possibile avere una

connessione internet, di fruire del corso off line (anche su Cd-rom) ed inviare i dati di monitoraggio in un secondo momento.

Infine, il modulo formativo sulle nozioni di primo soccorso e BLSD sarà sviluppato attraverso contribuiti teorici e la realizzazione di esercitazioni e applicazioni pratiche su manichini.

41) Contenuti della formazione: Nel rispetto degli obiettivi del progetto la formazione specifica dei volontari, condotta da un esperto tutor documentarista, si articolerà su più livelli e si svilupperà in due distinte fasi: formazione specifica comune e un’ulteriore “fase di accompagnamento”, che varia in relazione alle “strutture” in cui i ragazzi in servizio civile andranno ad operare. Formazione specifica comune: I° MODULO – Le Biblioteche e i Centri di Documentazione nel sociale (totale ore 16) • Il mondo del non profit e del volontariato: le principali tematiche e la sua

documentazione specialistica (2 ore);

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• I Centri di Servizio per il Volontariato italiani: l’organizzazione, le principali attività, la documentazione prodotta e conservata (3 ore);

• Le Biblioteche e i Centri di Documentazione nel sociale in Italia: l’organizzazione, le specializzazioni, i servizi offerti all’utenza (2 ore);

• Il patrimonio specialistico del Centro di Documentazione: la storia, le principali caratteristiche e specializzazioni, l’organizzazione della documentazione (3 ore);

• I servizi di front-office (prestito, gestione archivio utenti, accoglienza al pubblico) e di back-office (catalogazione e organizzazione fondi) di una biblioteca specialistica (3 ore);

• Le strategie di promozione della biblioteca e della lettura: internet e il web per le biblioteche, le newsletter, la cooperazione tra biblioteche (3 ore).

A cura di Agnese Nunzi, Alessio Affanni II° MODULO - Informatico (totale ore 20) Word Processor; Internet e Posta elettronica; alcune funzioni del pacchetto Office suddiviso nei seguenti learning object (10 ore):

5 per WORD: Avviare Word, Iniziare a lavorare, Posta elettronica, La formattazione del testo, Stampa del documento;

4 per EXCEL: Avviare Excel, Il foglio elettronico, Celle e intervalli, Le formule; 5 per INTERNET: Avviare Internet, Introduzione al web, Come si naviga,

Funzioni di supporto, Posta elettronica; 4 per POWER POINT: Avviare Power Point, Azioni e animazioni, Modifica delle

diapositive, Gli oggetti; 6 per ACCESS: avviare Access, concetti generali, le tabelle, le query, le

maschere, le macro e le altre funzioni di Access All’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario, in modalità e-lerning, si svolgeranno lezioni in aula secondo la seguente articolazione:

- all’inizio, presentazione della piattaforma LMS e svolgimento del test d’entrata (5 ore)

- alla fine, re-test finale, scambio e socializzazione delle principali difficoltà in vista della prova d’esame per il conseguimento della Patente europea (ECDL) (5 ore).

A cura della Società Fusilla – Condotto da Francesco Carrà e Gabriella Urbani III° MODULO – La DESCRIZIONE BIBLIOGRAFICA: norme, metodologie, tecniche della catalogazione, soggettazione e della ricerca bibliografica - (totale ore 20) • Gli standard internazionali ISBD(M) e ISBD(S) per le pubblicazioni

(monografie e seriali) e le norme per la catalogazione degli Audiovisivi: illustrazione a livello teorico e pratico - 8 ore;

• Le norme RICA e ISO: illustrazione, teorica e pratica, della catalogazione per Autori e dell’indicizzazione per Soggetto - 4 ore;

• La catalogazione semantica: illustrazione, teorica e pratica, delle fondamentali nozioni operative del Sistema di Classificazione Decimale Dewey (CDD) e del Thesaurus sul Volontariato e il Terzo Settore (elaborato da un gruppo di studio della FIVOL) - 4 ore;

• La ricerca bibliografica on line: I concetti di opac e polo bibliotecario, I principali opac nazionali e territoriali, le modalità operative per la consultazione e la ricerca sui cataloghi on line - 4 ore.

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A cura di Agnese Nunzi e Angela Dragonetti IV° MODULO – L’analisi, la valorizzazione e la fruizione della documentazione sociale (totale ore 10) • Le attività di spoglio dei seriali: le principali caratteristiche e modalità operative;

illustrazione, teorica e pratica, della creazione di indici analitici e abstract - 4 ore;

• L’analisi tematica dei documenti: la ricerca bibliografica specialistica, le principali chiavi di accesso alla notizia, l’analisi delle modalità operative funzionali alla creazione di bibliografie e dossier tematici - 2 ore;

• L’organizzazione e la valorizzazione di patrimoni documentali specialistici: I criteri e le metodologie utilizzate - 2 ore;

• I principali servizi rivolti all’utenza: la consultazione, il prestito, la consulenza bibliografica, l’assistenza - 2 ore.

A cura di Agnese Nunzi, Angela Dragonetti e Gianfranco Gazzetti V° MODULO - Esecutori BLSD (totale ore 10) • Nozioni di Primo soccorso – 5 ore; • Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce – 5 ore. A cura dell’Ente UPTER Sport – Condotto da Cristian Vender, Giovanni Del Savio, Selvaggio Fabio, Calafato Lorella VI° MODULO - Fase di accompagnamento, che procederà nelle singole strutture, dove gli elementi generali appresi verranno contestualizzati sia sul piano disciplinare specifico sia per meglio rispondere alle esigenze di lavoro delle singole organizzazioni: CENTRO DI DOCUMENTAZIONE sul VOLONTARIATO ED IL TERZO SETTORE (totale ore 30) • Il programma condiviso di gestione bibliografica SeBiNa: la raccolta di regole e

di modalità operative relative ai servizi di front-office (prestito, gestione archivio utenti, accoglienza al pubblico) e di back-office (catalogazione e organizzazione fondi) – 10 ore;

• La realizzazione della versione elettronica di un libro (e-text): le modalità operative e l’utilizzo di hardware/software specifici quali scanner e programmi OCR - 8 ore;

• La formazione su compiti specifici come ad esempio: a) il riconoscimento delle notizie bibliografiche, la cattura e l’inserimento dei dati inventariali e di collocazione; b) la ricerca nel catalogo cartaceo e online finalizzato alla richiesta di consultazione e alla redazione di specifiche bibliografie tematiche; c) l’inventariazione di collezioni di riviste; d) lo spoglio dei periodici; e) lo spoglio ed analisi contenutistica delle pubblicazioni seriali prodotte dai Centri di Servizio per il Volontariato italiani; e) la digitalizzazione di documenti – 8 ore;

• L’organizzazione e la valorizzazione di patrimoni documentali specialistici: la raccolta di regole, criteri e metodologie utilizzate per i patrimoni documentali non specializzati o per i piccoli nuclei di raccolte documentarie – 4 ore.

A cura di Agnese Nunzi, Angela Dragonetti.

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GAR e MONDO CULTURA (totale ore 30) • Le due associazioni di volontariato: la storia, le attività, i settori di

specializzazione, le principali caratteristiche del patrimonio documentale conservato - 5 ore;

• La raccolta di regole utilizzate per la creazione, catalogazione semantica e gestione, di fondi documentali “speciali”, tematici o storici: illustrazione teorica e pratica – 5 ore;

• L’applicativo di gestione bibliografica prodotto e aggiornato da Spes: le caratteristiche fondamentali e l’individuazione dei più corretti criteri operativi, in funzione alle caratteristiche dell’applicativo e soprattutto alle necessità di accesso alla notizia e all’informazione dell’utente finale – 10 ore;

• La banca dati bibliografica presente all’interno del sito www.bibliotecaonline.it: spiegazione, teorica e pratica, delle norme relative al riversamento periodico, alla correzione dei dati e alla localizzazione dei documenti presenti presso le diverse associazioni di volontariato (attraverso una ricerca per Autore, Titolo, Parole chiavi, Tipologia di materiale e biblioteca – associazione – o provincia di provenienza) – 3 ore;

• La realizzazione di strumenti volti a migliorare la fruizione del patrimonio documentale conservato nelle associazioni: le diverse tipologie di catalogo, piantine, indicatori di scaffali e ripiani – 3 ore;

• La formazione su compiti specifici come ad esempio: a) l’organizzazione e la catalogazione dei fondi speciali; b) l’inventariazione di collezioni di riviste; c) i servizi di front-office – 4 ore.

A cura di Agnese Nunzi, Gianfranco Gazzetti, Maria Grazia Bombini. 42)

Durata: 106 ore

Altri elementi della formazione 43)

Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Il monitoraggio e la valutazione della formazione generale e specifica è realizzata dall’Ente SPES e dallo IAL, ente accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. I volontari e gli Olp sono facilitati nel descrivere e condividere, nelle diverse fasi del percorso di formazione, alcuni aspetti ritenuti significativi utili al monitoraggio della formazione nonchè del progetto. L’Ente SPES raccoglie e organizza il materiale per la formazione, gli elaborati e le riflessioni dei soggetti coinvolti con incontri con i volontari egli Olp.

Il monitoraggio e la valutazione della formazione è realizzata in coordinamento con le attività di monitoraggio del progetto. Il confronto dei dati rilevati durante il monitoraggio e la valutazione del percorso formativo (generale e specifico) ha funzione di reindirizzo in ottica migliorativa in vista della nuova

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progettazione. Il piano di monitoraggio sulla formazione si prefigge i seguenti obiettivi

specifici con funzione di controllo finalizzato al miglioramento1 della formazione erogata ai volontari: a) monitoraggio di quantità Sia per la formazione generale che per quella specifica è prevista la rilevazione dei seguenti dati quantitativi raccolti e forniti dagli OLP e/o dal Tutor:

elenco volontari partecipanti, n. ore di presenza per ciascuno dei partecipanti, luogo di svolgimento e date e orari degli incontri previsti dai due percorsi

formativi (generale e specifico), registro dei volontari partecipanti al corso con firme di inizio e fine lezione,

segnalazione degli assenti e delle rispettive motivazioni, firme dei formatori presenti in aula,

nominativi degli esperti intervenuti corredati di curriculum, indicazione delle tematiche trattate e delle metodologie utilizzate.

b) monitoraggio di qualità Il monitoraggio e la valutazione della qualità della formazione generale e specifica rileva e analizza: 1. le reazioni dei partecipanti, 2. l’apprendimento/cambiamento, che può essere registrato nell’ambito delle

conoscenze, della capacità, e della condotta, 3. l’attività di docenza (chiarezza, efficacia, professionalità), 4. i metodi didattici. Le prove di verifica della formazione generale sono realizzate, con una tempistica definita, e l’utilizzo di strumenti di rilevazione rivolti ai volontari destinatari dell’azione formativa, secondo le seguenti modalità: • Questionario di ingresso, volto a rilevare la situazione di partenza di ciascun

formando e le aspettative che nutre sia rispetto al servizio sia in rapporto alla formazione generale e specifica. Discussione in gruppo di quanto emerso con i giovani volontari partecipanti alla formazione.

• Questionario di metà percorso volto a fare il punto su quanto acquisito da ciascun partecipante e sul grado di soddisfazione in relazione alle modalità di realizzazione della formazione.

• Questionario di Fine percorso elaborato ad hoc, focus group con i giovani volontari finalizzato all’elaborazione di un Bilancio finale dell’esperienza formativa.

I volontari sono chiamati a valutare:

- il contributo della formazione generale in relazione all’esperienza del Servizio Civile,

- i contenuti dei moduli formativi, - argomenti/tematiche che richiederebbero approfondimenti, - l’esperienza globale della formazione.

La valutazione della formazione specifica avviene attraverso prove di verifica strutturate (test, questionari, prove pratiche) a cura del singolo formatore secondo la seguente connessione logica:

1 Ministero della Solidarietà Sociale – Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, Circolare 24 maggio 2007 prot. UNSC/21346/II.5 – “Monitoraggio sulla formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale”

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COMPETENZE ATTESE → TEST → COMPETENZE ACQUISITE In particolare per la formazione informatica, il monitoraggio sarà realizzato attraverso l’uso della piattaforma (descritta nella voce 40 della presente scheda progettuale) che, prevedendo il riconoscimento dell’utente ogni volta che accede, consente la registrazione dei dati di monitoragio - o metadati – che sono:

qualitativi (risultati dei test); quantitativi (pagine visitate a tempo di fruizione) relativi al

percorso formativo effettuato in più sessioni di fruizione. I dati di monitoraggio saranno gestiti dal tutor assegnato al corso e successivamente comunicati agli operatori dello IAL. c) valutazione funzionale della formazione La valutazione dell’esperienza formativa, sia generale che specifica, ha finalità di:

restituzione ai volontari di aspetti significativi emersi nella formazione collegati al progetto ed al Servizio Civile Nazionale, con la finalità di ragionare con i volontari sulle differenze che si riscontrano tra le loro aspettative e l’inizio dell’avvio del progetto,

accompagnare i volontari nella rielaborazione di quanto avvenuto dall’inizio al termine del servizio (capacità acquisite previste e non, rispondenza del progetto alle esigenze del volontario/a), in funzione anche della certificazione delle competenze (cfr. voci 29 e 46 della scheda progettuale),

fornire indicazioni utili per rielaborare le difficoltà incontrate in ottica migliorativa sia per il progetto che per i singoli volontari.

Le competenze specifiche acquisite dai volontari dall’azione formativa sono inserite nel dossier personale del volontario a cura degli operatori che svolgono l’attività di bilancio delle competenze. Si prevede l’analisi di dimensioni ed aspetti non previsti ma ritenuti rilevanti per il monitoraggio e la valutazione della formazione, l’integrazione con eventuale materiale e documenti (video, foto, depliant, manifesti, cd-rom, articoli su supporto cartaceo e/o telematico, altro) realizzati nel corso della formazione.

CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA AI 20 PUNTI AGGIUTIVI

44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato.

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Il Centro di Servizio per il Volontariato Spes, istituito in base alla Legge Quadro sul Volontariato n. 266/91, ha lo scopo di qualificare l’attività di volontariato fornendo, gratuitamente, servizi di promozione, informazione, consulenza, formazione. L’Associazione Mondo Cultura onlus di Campo di Carne (Aprilia) è un’organizzazione di volontariato nata nel 2000. Iscritta al Registro Regionale del Volontariato, come previsto dalla Legge Regionale sul Volontariato 29/93, nella sezione Servizi Sociali, svolge numerose attività tra le quali il sostegno socio-assistenzale ai disabili, attività ricreative e di sport e numerosi servizi di promozione culturale; per lo sviluppo di queste attività l’Associazione Mondo Cultura onlus si avvale soltanto di personale volontario (attualmente circa 270) tra cui il presidente Maria Grazia Bombini che, in questo progetto di servizio civile, ricopre il ruolo di OLP (Operatore Locale di Progetto) e formatore. L’Associazione dispone di n° 273 soci volontari e di n° 6 figure professionali che svolgono la propria attività nell’Associazione a titolo volontario: n. 1 esperto di computer, n. 1 operatore sociale, n. 1 insegnante elementare, n. 1 docente di conservatorio, n. 1 diplomata in danza classica e moderna e n. 1 centralinista professionale.

Il Gruppo Archeologico Romano – GAR è una organizzazione di volontariato che nasce nel 1963 con lo scopo di contribuire, attraverso la partecipazione diretta da volontari, alla tutela, salvaguardia, valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Il GAR fa parte, con un centinaio di altre sedi territoriali nei maggiori centri italiani, dei Gruppi Archeologici d'Italia, promotori e fondatori del Forum Europeo delle Associazioni Archeologiche e, recentemente, di Koinè che raggruppa le associazioni culturali dei paesi del Mediterraneo. I Gruppi Archeologici d'Italia sono, inoltre, iscritti all'Albo del Volontariato Civile, all'Albo della Protezione Civile. Negli anni il Gruppo Archeologico Romano ha testimoniato il suo impegno di promozione culturale attraverso l’organizzazione di eventi culturali, di attività di ricerca e di progetti volti al recupero e alla valorizzazione di aree archeologiche. Oggi si avvale, come allora, di sole forze volontarie (circa 900 soci) tra le quali il presidente Gianfranco Gazzetti che, in questo progetto di servizio civile, ricopre il ruolo di OLP (Operatore Locale di Progetto) e formatore. L’Associazione dispone di circa 900 soci volontari di cui n. 15 attivamente impegnati nel progetto; tra questi n° 67 figure professionali che svolgono la propria attività nell’associazione a titolo volontario, quali n. 15 esperti di computer, n. 10 tecnici topografici, n. 25 laureandi in archeologia, n. 9 esperti di didattica scolastica, n. 3 amministrativi-contabili, n. 5 esperti nell’ambito della comunicazione.

45) Valorizzazione del percorso formativo

Metacompetenze - Empowerment - Formazione Per la valorizzazione del percorso formativo Spes ha stabilito principalmente accordi con i seguenti enti terzi volti rispettivamente al: Riconoscimento del percorso formativo L’Ente IAL Istituto per la Formazione Professionale di Roma e Lazio,

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impegnato nel monitoraggio e valutazione della formazione specifica, oltre che dell’impiego dei volontari nell’insieme del progetto, rilascerà un attestato di riconoscimento del percorso formativo, relativo alla formazione specifica. Rilascio di attestato L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi dell’art. 1, c. 2 bis della Legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui valore legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche (cfr. formazione specifica alla Voce 41 del progetto). Sviluppo di strategie di empowerment Nell’ottica di strategie di empowerment, l’Ente IAL, Istituto per la Formazione professionale di Roma e Lazio, fornirà assieme al bilancio delle competenze (v. voce 46), che consente una comparazione tra competenze attese e competenze possedute all’inizio del percorso, proprie del bilancio stesso, anche una verifica di quelle acquisite al termine dell’anno di servizio civile, attraverso un’azione di monitoraggio e verifica dell’intera esperienza di servizio civile dei volontari (cfr. Voci 21 e 43 del progetto). Il bilancio, consegnato individualmente a tutti i giovani che abbiano completato il periodo di servizio, costituirà un utile strumento a sostegno della pianificazione del futuro professionale e di vita messo a disposizione del singolo volontario. Sviluppo di competenze trasversali La Società Fusilla srl, attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica e professionale, fornirà ai volontari impiegati nel progetto competenze di tipo informatico abilitanti a sostenere l’esame per il conseguimento della Patente europea per l’uso del PC (ECDL). La partecipazione al modulo formativo informatico sarà certificata con attestato, valido ai fini curriculari. Il modulo sarà inoltre realizzato attraverso l’uso di metodologie formative innovative quali l’e-learning, così come illustrato alle voci 40 e 41 della presente Scheda progettuale. Si evidenzia, inoltre, come l’attestato di “Esecutore BLSD” possa essere compreso all’interno del percorso di sviluppo di competenze trasversali risultando tale qualifica spendibile in diversi contesti sociali e di lavoro. La Società Cooperativa Biblionova, come da documentazione allegata, riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili dai volontari in servizio civile del progetto “Documentare il Volontariato” esplicitate alla voce 29 della stessa scheda progettuale. Infine, si rileva come, in riferimento allo sviluppo di metacompetenze, il percorso formativo previsto per i volontari in servizio civile garantirà loro l’acquisizione di capacità relazionali per l’organizzazione e la gestione dei servizi di biblioteca, nozioni di biblioteconomia, bibliografia, catalografia e la capacità di utilizzo del software di catalogazione Sebina. Tali competenze professionali risultano essere compatibili con il profilo professionale del documentarista e del bibliotecario e valutabili sia in caso di concorsi pubblici (per le varie figure professionali delle biblioteche e dei Centri di documentazione), sia per un possibile inserimento nel

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mercato del lavoro privato (es. cooperative di catalogazione e gestione bibliografica).

46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoro

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Bilancio e certificazione delle competenze Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio. L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR n. 1510 del 21/11/2002 con codice di accreditamento 0071IL-6. Descrizione All’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle competenze, finalizzato alla definizione di un profilo individuale che consenta, coerentemente con il contesto e con le risorse individuate, di inserire, nel limite del possibile, il singolo volontario in strutture idonee rispetto alle caratteristiche personali (attitudinali, motivazionali, ecc..). A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il singolo beneficiario a definire con precisione le proprie capacità, competenze e aspirazioni professionali. Nell’ottica dell’adozione di strategie di empowerment, al termine del periodo di servizio civile, si procederà ad una valutazione e certificazione delle competenze acquisite e derivate dallo svolgimento dell’intero percorso, superando, con ciò, gli obiettivi classici del solo bilancio delle competenze, il cui intento è la comparazione delle competenze attese con quelle possedute all’inizio, e non anche alla fine, di un’attività lavorativa. Per lo sviluppo di questa azione conclusiva si stabiliranno collegamenti con le attività di monitoraggio e valutazione tanto del progetto quanto della formazione, con particolare riferimento a quella specifica. Per la verifica delle competenze acquisite dai volontari in ambito non formativo sarà cura dell’Operatore Locale di Progetto elaborare un documento di sintesi (di cui verrà fornita traccia all’inizio di progetto) che riporti le attività in cui il volontario è stato coinvolto e, per ogni tipologia di attività, le competenze acquisite. Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenze L’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi che consenta agli OLP di orientare i volontari in servizio civile in attività che valorizzino ed accrescano le loro capacità ed attitudini personali. Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi operativi:

Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio; Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella

elaborazione/realizzazione di un progetto professionale e di vita; Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti; Certificare, in chiusura di progetto, le competenze acquisite sia nell’ambito

della formazione che in quello delle attività realizzate. Struttura dell’intervento Ognuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà rivolta a piccoli gruppi (6 persone circa) secondo la seguente articolazione:

Fase Preliminare Fase Investigativa Fase Conclusiva

Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata.

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Fase preliminare con: Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle

competenze e sua funzione nell’ambito del progetto nel suo insieme; Attivazione e motivazione dei destinatari

Fase investigativa con Questionario in plenaria al fine di: Identificare i bisogni individuali; Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale; Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita

e valutazione del grado di possesso; Individuare competenze specifiche da utilizzare nel corso del progetto; Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di

motivazione; Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico,

per poter prefigurare percorsi realistici di sviluppo personale e professionale.

Fase conclusiva con

analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle possibilità di evoluzione professionale nel settore individuato dal progetto;

Certificazione delle competenze acquisite durante le attività di progetto, elaborata verificando con il volontario gli esiti delle valutazioni effettuate durante lo svolgimento del progetto e contenute nel dossier individuale

Prodotti di bilancio: Per la fase preliminare: Contratto di bilancio Per la fase investigativa: Portfolio delle competenze Per la fase conclusiva: Progetto di sviluppo personale e attestato di acquisizione di competenze

Stage

I volontari in servizio civile del progetto “Documentare il Volontariato”, in ottemperanza dell’accordo sottoscritto in data 25 ottobre 2007, tra la Società Cooperativa Biblionova e Spes – Associazione Promozione e Solidarietà, svolgeranno nella struttura sopra indicata uno stage così strutturato:

• FINALITA’: attraverso lo stage i volontari in servizio civile potranno applicare le nozioni, ricevute nel corso della formazione specifica, relative alla catalogazione descrittiva e semantica, utilizzando diversi software, di diverse tipologie di materiale (cartaceo, audiovisivo e fotografico) in una struttura, come la Società Cooperativa Biblionova che opera dal 1978 nel settore delle biblioteche. In quasi 30 anni di attività, infatti, Biblionova ha descritto, soggettato e classificato circa 500.000 unità bibliografiche, per strutture di diverse dimensioni, pubbliche e private (in totale i maggiori clienti sono circa 80 di cui circa il 50% presente sul territorio della Regione Lazio) utilizzando i diversi software più diffusi sul territorio nazionale. Nel corso degli ultimi anni la Società si è dedicata anche al campo archivistico e, molto attenta all’evoluzione tecnologica, alla realizzazione di cataloghi multimediali. La Società Cooperativa Biblionova, infatti, non fa soltanto uso di innovativi programmi informatici ma dal 1988, accanto ai percorsi

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formativi di base, organizza corsi di aggiornamento professionale sulle problematiche posti alla documentazione dalla rapida evoluzione delle tecnologie.

• TEMPI: i volontari del progetto di servizio civile “Documentare il

Volontariato” svolgeranno uno stage della durata complessiva di 30 ore, presso la sede legale e amministrativa della Società Cooperativa Biblionova sita in via Rodi, 49 – Roma.

• MODALITA’ DI ATTUAZIONE: i volontari del progetto di servizio

civile “Documentare il Volontariato” svolgeranno uno stage, della durata complessiva di 30 ore, nella sede legale e amministrativa della Società Cooperativa Biblionova sita in via Rodi, 49 – Roma. Lo stage, dopo una prima presentazione della struttura organizzativa della società, verterà sulla spiegazione e applicazione pratica delle innovative modalità operative, con diversi software, utilizzate dalla stessa società per la catalogazione di diverse tipologie di materiale (cartaceo, audiovisivo e fotografico) e per la realizzazione di cataloghi multimediali. Inoltre, nello stesso periodo di stage, per gli stessi volontari in servizio civile sarà possibile prendere in visione degli innovativi servizi di biblioteca che la società rivolge, direttamente e indirettamente, a particolari tipologie di utenza.

Accordi per il riconoscimento delle competenze Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica professionale, valorizza l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nel progetto, rilasciando attestato di frequenza al modulo informatico, utile ai fini curriculari e valido per sostenere l’esame della Patente europea per l'uso del computer (ECDL).

Roma, 30 ottobre 2007 Il Progettista Giuliana Cresce Il Responsabile del Servizio civile nazionale Francesca Amadori