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(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ROMA CAPITALE 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: VIAGGIO INTERGENERAZIONALE 2 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): ASSISTENZA 01 I NZ 01772 ALBO REGIONE LAZIO

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(Allegato 1)

SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

ENTE

1) Ente proponente il progetto:

ROMA CAPITALE

2) Codice di accreditamento:

3) Albo e classe di iscrizione:

CARATTERISTICHE PROGETTO

4) Titolo del progetto:

VIAGGIO INTERGENERAZIONALE 2

5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):

ASSISTENZA 01

I

NZ 01772

ALBO REGIONE LAZIO

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6) Descrizione sintetica del progetto:

L’area di intervento del progetto è rappresentata dagli ospiti della comunità “Casa

Vittoria” destinata a persone anziane prive di alloggio e di reddito, gestita dal

Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute di Roma Capitale, Direzione

Servizi alla Persona e Integrazione Socio – Sanitaria, U.O. Interventi di Supporto

alle Persone Fragili.

L’Amministrazione capitolina, nell’ottica di favorire il benessere e la qualità di vita

degli ospiti presenti nella struttura residenziale, si è da sempre posta l’obiettivo di

attivare una serie di programmi animativi e preventivi/terapeutici con la finalità di

facilitare la costruzione di relazioni, potenziare il senso di autonomia attraverso il

soddisfacimento di bisogni e sviluppare la percezione di condivisione e supporto

ambientale. L'anziano viene coinvolto in attività motorie, manuali, grafico-

pittoriche, teatrali, verbali e musicali.

Il presente progetto vuol gettare una base per instaurare un ponte intergenerazionale

tra giovani e anziani ospiti della struttura favorendo una valorizzazione del vissuto e

delle competenze dell’anziano come esperienza di vita per il giovane.

La presenza dei giovani volontari porterà un elemento innovativo all’interno della

comunità e verosimilmente stimolerà anche gli anziani ospiti più reticenti (che

tendono all’isolamento) a partecipare alle attività proposte.

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7) Obiettivi del progetto:

L’obiettivo generale del progetto consiste nel miglioramento della qualità di vita

della persona anziana ospite delle strutture residenziali.

La qualità di vita in età avanzata è connessa alla possibilità di mantenere dei legami

sociali che agiscono come dispositivi di tutela della salute psichica e fisica.

L’anziano ospite in una struttura residenziale vive una situazione di particolare

fragilità caratterizzata molto spesso da solitudine.

In tal senso l’obiettivo specifico del progetto mira a favorire l’integrazione sociale

dell’anziano ospite attraverso lo scambio intergenerazionale. L’integrazione è quel

processo sociale e culturale attraverso cui l’individuo esprime il suo senso di

appartenenza alla società. Tale processo può essere favorito, nel caso degli anziani,

dallo scambio con generazioni più giovani.

Dalla relazione tra giovani e anziani è possibile favorire benefici reciproci come ad

esempio: valorizzazione delle esperienze attinenti alla storia personale dell’anziano

e conseguente aumento nella persona anziana del senso di autostima ed autoefficacia

indispensabile per uscire dallo stato di solitudine; i giovani avranno l’opportunità di

ampliare il proprio bagaglio di conoscenze attraverso l’ascolto di racconti

di esperienze vissute, di capacità apprese nel corso della vita. Lo scambio

di opinioni, consigli e aiuti pratici può rappresentare un’importante risorsa per

superare le difficoltà quotidiane degli uni e degli altri.

Il presente progetto si pone, inoltre, la finalità di promuovere nei giovani volontari la

crescita civile, la responsabilità sociale e l’accoglienza delle persone più fragili.

8) Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto

I risultati che s’intendono perseguire con l’attuazione del progetto riguardano la

realizzazione di attività innovative e il potenziamento di attività già presenti nella

struttura Casa Vittoria.

Le attività saranno orientate a migliorare lo spazio di vita degli ospiti: i giovani

volontari avranno il compito di riorganizzare e valorizzare gli spazi ed i tempi

all’interno dei quali gli ospiti scandiscono le proprie giornate, tenendo in

considerazione i bisogni degli anziani che emergeranno dagli scambi relazionali.

I giovani giocheranno un ruolo attivo nell’arco dell’intero progetto e le attività

principali che svolgeranno sono le seguenti:

- Report giornaliero in cui riportare quanto osservato e appreso (osservazione

partecipata);

- Partecipazione alle attività quotidiane degli ospiti con particolare attenzione

all'ascolto e alla relazione;

- Partecipazione ed organizzazione alle attività di socializzazione e di eventi;

- Realizzazione di eventi finalizzati all'esposizione delle creazioni e degli

elaborati prodotti;

- Riqualificazione del parco interno alla struttura che prevede la mappatura

delle piante esistenti ed il ripristino del percorso ginnico destinato agli anziani;

- Attività che prevede la cura dell’ orto e delle aiuole presenti nella struttura

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Casa Vittoria;

- Realizzazione di un’attività creata e progettata dai volontari secondo le loro

attitudini;

- Reportage fotografico delle attività innovative svolte;

- Realizzazione di un opuscolo in cui illustrare e far conoscere le attività

realizzate (orto, riqualificazione delle aree verdi) e le caratteristiche del parco che

rappresenta un bene di utilità pubblica;

- Preparazione di una rassegna fotografica con presentazione alla cittadinanza

delle attività innovative svolte e distribuzione opuscolo;

- Sopralluoghi nei servizi sociali destinati agli anziani offerti da Roma

Capitale e ad altre strutture socio-assistenziali

- Partecipazioni ad incontri periodici per il monitoraggio delle attività e la

supervisione del progetto, anche in collaborazione con gli altri volontari

9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:

10) Numero posti senza vitto e alloggio:

11) Numero ore di servizio settimanali dei volontari:

12) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :

13) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:

Disponibilità alla flessibilità degli orari e nei giorni festivi

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14) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione

dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe

15) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale

indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):

SI Sistema proprio in quanto Ente di prima classe

16) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli

richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:

17) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Assist srl,

Assist è una società che offre consulenza, assistenza tecnica e gestionale.

UNIBE

Università del Benessere per la terza Età, è la prima ed unica Università dedicata gli

over 60 in cui la proposta formativa è incentrata sul benessere.

Coop. COTRAD Onlus

La Cooperativa COTRAD Onlus si occupa attivamente di persone anziane dal

1978, avendo acquisito il Know how, proprio rispetto a questa particolare fascia

d'utenza attraverso la fusione per incorporazione, con la Cooperativa Cultura

Popolare.

Coop. PEGASO

La Cooperativa Pegaso opera da numerosi anni nel settore della Terza Età, offrendo

servizi di tipo preventivo al fine di rendere gli anziani stessi i protagonisti della

propria salute e del proprio benessere.

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

18) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

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19) Eventuali tirocini riconosciuti :

20) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,

certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

Competenze e professionalità acquisibili durante l'espletamento del

servizio civile, validabili ai fini del curriculum vitae:

- Descrizione terzo livello: Ascoltare attivamente

- Descrizione terzo livello: Senso critico

- Descrizione terzo livello: Monitorare

- Descrizione terzo livello: Valutare e prendere decisioni

- Descrizione terzo livello: Analizzare sistemi

- Descrizione terzo livello: Gestire il tempo

- Descrizione terzo livello: Gestire risorse materiali

- Descrizione terzo livello: Comprendere gli altri

- Descrizione terzo livello: Adattabilità

- Descrizione terzo livello: Selezionare strumenti

- Descrizione terzo livello: Mettere a punto obiettivi e strategie

- Descrizione terzo livello: Organizzare, pianificare e dare priorità al lavoro

- Descrizione terzo livello: Pensare in modo creativo

- Descrizione terzo livello: Pianificare il lavoro e le attività

- Descrizione terzo livello: Prendere decisioni e risolvere problemi

- Descrizione terzo livello: Assistere e prendersi cura di altri

- Descrizione terzo livello: Comunicare con superiori, colleghi o subordinati

- Descrizione terzo livello: Documentare, registrare informazioni

- Descrizione terzo livello: Lavorare con i computer

- Descrizione terzo livello: Stabilire e mantenere relazioni interpersonali

Il riconoscimento verrà formalizzato attraverso un attestato proposto al termine

dei progetti.

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Formazione generale dei volontari

21) Contenuti della formazione:

Macroaree:

1 - “Valori e identità del SCN”

- L’identità del gruppo in formazione e patto formativo

- Dall’obiezione di coscienza al SCN

- Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e

nonviolenta

- La normativa vigente e la Carta di impegno etico

2 - “La cittadinanza attiva”

- La formazione civica

- Le forme di cittadinanza

- La protezione civile

- La rappresentanza dei volontari nel servizio civile

3 - “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile”

- Presentazione dell’Ente

- Il lavoro per progetti

- L’organizzazione del servizio civile e le sue figure

- Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale

- Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Moduli:

Modulo A il patto formativo Agenda Presentazione dei progetti Attività di conoscenza Documento di lavoro Raccolta delle aspettative

Modulo B

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Dall’Obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale: evoluzione

storica, affinità e differenze tra le due realtà

Il dovere di difesa della Patria

La difesa civile non armata e non violenta

Non violenza come scelta di vita.

Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti

Modulo C

Esposizione delle caratteristiche e delle peculiarità dei ruoli e delle

figure professionali coinvolte nei progetti del Comune di Roma ai

sensi della Circolare 10.11.2003 dell’UNSC.

Ruolo del volontario in servizio civile;

Diritti e doveri del volontario;

Gli aspetti etici del volontariato;

Motivazioni e aspettative;

Cenni fondamentali della Costituzione – Unione Europea

Il servizio civile internazionale

Il servizio civile tra UNSC ed Enti; Modulo D

La cittadinanza attiva

La protezione civile

La solidarietà e le forme di cittadinanza

Carta di impegno etico

Funzioni UNSC. - Il servizio civile nel Comune di Roma.

La dimensione di partecipazione alla società civile attraverso la scelta

di una esperienza istituzionale;

La rappresentanza dei volontari nel Servizio Civile

Modulo E

Legislazione del Servizio Civile;

Legge 230/98;

Legge 64/01.

Normativa vigente

Servizio civile Nazionale: associazionismo e volontariato;

Modulo F

I progetti di servizio civile di Roma Capitale;

Metodo della progettazione nel lavoro degli Enti

Modulo G

Organizzazione di Roma Capitale

Regolamento dell’organizzazione degli uffici e servizi

Cenni di Legislazione degli Enti Locali

Statuto – Autonomia statutaria, autonomia organizzativa;

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Riforma del Titolo V della Costituzione L. 3/2001 – concetto di

sussidiarietà;

Il servizio civile come processo di comunicazione e cultura

Modulo H

I rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro

Le misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro

22) Durata:

75 ore

Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari

23) Contenuti della formazione:

1. L’evoluzione dell’assistenza dal dopoguerra ad oggi.

( 6 ore)

Dalla Legge Crispi alla 328/00

Il ruolo dell’assistenza e le politiche sociali

Dall’assistenzialismo alla cittadinanza

Diritti e società del rischio

2. Roma Capitale, il decentramento amministrativo ed i Servizi sociali

(6 ore)

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Competenze e ruoli degli enti locali

La territorialità

I Servizi Sociali oggi

Il lavoro di rete

3. I servizi rivolti alla Terza Età

( 6 ore)

I Sistemi di aiuto

Tipologie di servizi

I Servizi per anziani a Roma

Servizi sociali e Servizi sanitari

4. Ruolo del Terzo settore e delle reti informali

(6 ore)

Il sistema di welfare contemporaneo e le risorse del Terzo Settore

Quadro normativo e programmatico

La programmazione e gestione dei servizi

Le Reti informali ed il rapporto con i servizi

5. Casa Vittoria: da mendicicomio a centro di aggregazione

(6 ore con intervento non formale dell’OLP)

La storia

Dall’isolamento al coinvolgimento

L’attività della nuova gestione

6. Bisogni in cambiamento: gli scenari sociali

( 6 ore)

L’evoluzione demografica a Roma

Sociologia della Terza Età

L’evoluzione dei servizi alla persona

Dinamiche e rapporti intergenerazionali

7. La valorizzazione della Persona Anziana

( 6 ore )

La popolazione che invecchia

Invecchiamento e ambiente

Stabilità e cambiamento della personalità lungo il corso della vita

Invecchiamento di successo

8. Gli Strumenti del lavoro sociale con gli anziani

( 10 ore)

L’osservazione

La documentazione professionale

La relazione

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Il metodo delle storie di vita

9. Modulo dedicato alle visite ai servizi

( 24 ore)

Casa di Riposo Capitolina “Roma 3”

Centro Diurno Alzheimer “Il Pioppo”

Residenza Sanitaria Assistenziale della ASL RMD III Distretto

Strutture di Pronta Accoglienza

10. APPLICAZIONE DEL D. LGS. N.81 - Sicurezza e Prevenzione ( 8 ore)

Aspetti generali del D. lgs. 626/94 e del D. Lgs. N. 81/08

I soggetti della prevenzione:

il medico competente;

il datore di lavoro, i dirigenti e i preposti;

il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;

i lavoratori addetti al Pronto Soccorso, antincendio, evacuazione.

Obblighi, responsabilità, sanzioni

Il medico competente, la prevenzione e la sorveglianza sanitaria

Il ciclo produttivo del comparto e i principali rischi specifici

Misure di prevenzione collettiva presenti sul posto di lavoro

Procedure riferite alla mansione

Rischi connessi alla propria mansione/posto di lavoro

Dispositivi di Protezione Individuale obbligatori

Obblighi, responsabilità, sanzioni

Il servizio di prevenzione/protezione (

I lavoratori incaricati dell’attività di pronto soccorso, di lotta antincendio e di

evacuazione dei lavoratori

I piani di emergenza

Il soccorso antincendio

L’evacuazione

24) Durata:

52 ore (7 giornate da 6 ore + 2 giornate da 5 ore) per le lezioni in didattica attiva

8 ore modulo Sicurezza e Prevenzione – applicazione d. lgs. N. 81

24 ore (4 giornate da 6 ore) per visite a servizi

4 ore per i test sui risultati della formazione

Tot. 88 ore

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25) Orientamento lavorativo:

Argomento Metodologia ore

Analisi del contesto socio-

economico e del sistema di

lavoro locale:

1) settori economici,

2) tipologia di aziende,

3) competenze

richieste.

Lezione frontale

Laboratori informatici

Incontri con Referenti del mondo

delle imprese

3

Le politiche attive del

Lavoro: chi le realizza, a chi

si rivolgono

Lezione frontale

Incontri con Referenti istituzionali

3

Il curriculum vitae e la

lettera di accompagnamento

Lezione frontale

Laboratori informatici

Incontri con Referenti dei Servizi per

la ricerca del lavoro

2

Il colloquio di lavoro: come

affrontarlo al meglio e

promuovere se stessi

Simulazioni, incontri con

responsabili delle R.U. di realtà

aziendali

2

L’autoimprenditoria: i

percorsi ed i soggetti

istituzionali

Conoscere le opportunità di

finanziamento e le agevolazioni a

livello comunitario, nazionale e

locale e le procedure da espletare per

l’avvio di un’impresa; la redazione

del piano d’impresa.

2

Cercare lavoro è un momento particolare nella vita di ciascuno; un momento carico

di aspettative, dubbi, incertezze. Trovare un’occupazione è uno dei “lavori” più

impegnativi, soprattutto in un contesto mutevole ed incerto come quello attuale:

occorre, pertanto, favorire la conoscenza del contesto socio-culturale di riferimento,

del mercato del lavoro e del suo funzionamento, delle opportunità offerte dal sistema

istituzionale e non solo.

L'orientamento rappresenta, quindi, un sostegno a quanti si trovano a vivere processi

di transizione (fine del percorso formativo, avvio della ricerca del lavoro o il rientro

nel mercato del lavoro). Non va dimenticato che il soggetto dell’orientamento, nel

nostro caso il giovane volontario del servizio civile, è al centro del processo di

orientamento, e va considerato soggetto attivo e non oggetto dell’orientamento.

Il servizio di orientamento deve tener conto delle risorse personali dell’individuo,

degli sbocchi professionali, dei percorsi formativi, del mercato del lavoro entro cui

ci si muove.

L’orientamento è un processo continuo che coinvolge i soggetti istituzionali e non

che ruotano intorno al giovane, soprattutto nei momenti di transizione tra

formazione e lavoro e viceversa.

Le azioni dell’orientamento devono essere coerenti con le esperienze già maturate

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(anche nel caso in cui esse siano considerate negative) e con le opportunità ed i

vincoli esistenti nelle diverse situazioni, allo scopo di rafforzare le competenze e

individuare ipotesi concrete di lavoro.

L’ intervento di orientamento deve tener conto di:

- tipologia di intervento (informazione, empowerment, consulenza)

- azioni (ricostruzione, allargamento, strategie di coping)

- argomenti dell’orientamento (proprie risorse, percorsi formativi, sbocchi

occupazionali, il mercato del lavoro)

- condizioni/vincoli (personali, sociali, strutturali).

L’attività di orientamento, esercitata da operatori qualificati si caratterizza, in

particolare, per l'offerta di attività informative e formative (analisi contesto socio-

economico, dati sul mercato del lavoro, legislazione, previsioni occupazionali,

opportunità formative, etc.) utili al soggetto in orientamento.

Nel processo di orientamento il soggetto diventa protagonista, con la guida

dell’operatore rafforza le competenze di comprensione, di valutazione e di

fronteggiamento del contesto di riferimento, in particolare attraverso l'acquisizione

di efficaci tecniche di ricerca attiva del lavoro.

La ricerca del lavoro passa attraverso le politiche attive del lavoro: tutte quelle

iniziative messe in atto dalle istituzioni per promuovere l'occupazione e

l'inserimento lavorativo, quest'ultimo inteso sia come lavoro dipendente sia come

auto-impiego e quindi creazione di nuova imprenditorialità.

Le politiche attive si differenziano dalle politiche passive in quanto queste ultime

mirano a ridurre il disagio sociale connesso alla disoccupazione attraverso misure di

supporto (es. come il sostegno al reddito), mentre quelle attive intendono, invece,

inserire (o re-inserire) nel mercato del lavoro coloro che ne sono esclusi.

Coerentemente con l'Agenda di Lisbona e la Strategia Europea per l'Occupazione

(SEO), le politiche attive del lavoro mirano realizzare in modo coordinato un

insieme di politiche in materia di lotta alla disoccupazione, articolate inizialmente

nei 4 obiettivi fondamentali (i cosiddetti pilastri SEO):

- occupabilità: accrescere le capacità di un individuo di trovare lavoro;

- imprenditorialità: sviluppare lo spirito imprenditoriale ed attuare

l’autoimpiego;

- adattabilità: aggiornare le conoscenze individuali per adeguarle ai

mutamenti del mercato del lavoro;

- pari opportunità: favorire le politiche di uguaglianza delle opportunità

per tutti ed aumentare i tassi di occupazione femminile.

Gli strumenti per realizzare questi obbiettivi sono: la formazione, la riqualificazione,

gli strumenti di orientamento, l’alternanza scuola – lavoro, i tirocini e le work

experiences, il servizio civile.

La programmazione e l'attuazione delle politiche attive del lavoro passa attraverso

un lavoro costante di analisi della situazione locale e di progettazione di misure

adeguate a rispondere ai fabbisogni rilevati. Le risorse finanziarie necessarie sono

reperite soprattutto attraverso i Fondi Europei, che rappresentano uno strumento

importante per realizzare azioni innovative (studi, ricerche, scambio di buone

pratiche, sperimentazioni, ecc.).

La ricerca del lavoro non può non tener conto del contesto socio-economico in cui

ci si vuole inserire: quanto richiesto a Milano è diverso da quanto richiesto a

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Palermo, così come le esigenze delle grandi aziende sono diverse da quelle delle

piccole. Inoltre, vanno considerati i limiti individuali imposti dalla famiglia od altri

vincoli rispetto alla possibilità di spostarsi.

Lo specifico mercato va analizzato rispetto ai diversi contesti: occorre valutare le

esigenze organizzative in modo da impostare il proprio piano di marketing.

Grande o piccola azienda? Il sistema economico italiano è caratterizzato dalla

piccola impresa, a volte ritenute, a torto, meno interessanti o professionalizzanti per

costruirsi un profilo professionale: negli ultimi anni si è riscontrato che vi sono dei

punti di contatto fra i profili professionali delle piccole e grandi aziende, rendendo le

competenze acquisite trasferibili da un contesto all’altro.

Strumenti indispensabili per la ricerca del lavoro sono il Curriculum e la lettera di

accompagnamento: durante la formazione si analizzeranno le varie tipologie e si

vedrà come esso rappresenti il primo passo per chiunque cominci a cercare lavoro.

La selezione: L’obiettivo del colloquio di selezione è riscontrare la corrispondenza

fra il candidato e le esigenze del ruolo organizzativo. Il selezionatore può adottare

diverse tipologie in relazione a:

- Abilità specifiche richieste rispetto al ruolo

- Tipologia di ricerca del lavoro (tipo contratto)

- Caratteristiche del candidato

- Professionalità.

Generalmente i colloqui sono almeno 2 o 3, di cui uno sicuramente con il proprio

capo diretto.

Per il selezionatore un colloquio è efficace quando fa comprendere la

corrispondenza fra persona e ruolo ed evidenzia le caratteristiche del candidato.

L’intervista può essere strutturata, in cui si susseguono domande precise utili alla

raccolta delle informazioni o non strutturata, con domande che non seguono una

successione rigida e che spesso vengono stimolate dalle risposte del candidato. Altre

indicazioni importanti relative alle interviste è il loro carattere individuale o di

gruppo.

Prepararsi al colloquio e vincere lo stress, gestire l’attesa: durante la formazione

si faranno delle simulate in cui sarà possibile evidenziare il capitale professionale

ed esperienziale, gli obiettivi professionali e di carriera, le esigenze ed i vincoli che

ciascuno ha, anche senza esserne pienamente consapevole.

Durante le simulate si proporranno le domande più frequenti che i selezionatori

rivolgono durante l’intervista ai candidati.

Per quanto riguarda l’autoimprenditoria, durante la formazione verrà affrontata

intendendola non solo come capacità di far nascere o condurre aziende, ma

come dimensione della persona, capace quindi di affrontare il lavoro in modo

flessibile e pro-attivo, individuando problemi e soluzioni efficaci e originali. È

un’occasione per scoprire i propri punti di forza originali e gli stimoli a essere

presenze attive, flessibili, efficaci, capaci di innovazione in ogni ambito.

Si parlerà delle caratteristiche che deve possedere chi vuole mettersi in proprio, delle

leggi che agevolano l'autoimpiego per la realizzazione e l'avvio di piccole attività

imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione,

della realizzazione del business plan.

E’ prevista la presenza in aula di testimoni privilegiati (responsabili R.U. aziende,

selezionatori, esperti del mondo del lavoro, ecc.) e, se possibile, saranno effettuate

visite nei Centri che si occupano di politiche attive per il lavoro e autoimprenditoria.

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26) Promozione delle Pari Opportunità (giovani stranieri, giovani a bassa scolarizzazione,

portatori di handicap):

Si prevede la presenza di 1 giovane straniero nel Servizio Civile Nazionale e 1

candidato volontario con bassa scolarizzazione

27) Innovazione:

La realizzazione di attività innovative rappresenta uno dei risultati principali del

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progetto “Viaggio Intergenerazionale 2”.

La riqualificazione del parco interno alla struttura e l’attività dell’orto e della cura

delle aiuole di Casa Vittoria, con la partecipazione attiva degli ospiti anziani e dei

volontari, rappresentano una forma di “amministrazione del bene comune”. Le aree

verdi assolvono ad una serie di funzioni, a cominciare da quelle legate al decoro e

alla bellezza, fino a quelle che riguardano la sosta, i momenti ricreativi, lo sport ed il

tempo libero. La funzione più importante esercitata dagli spazi aperti è riconducibile

alla qualità ambientale: la qualità di vita delle persone dipende anche dalla presenza

di spazi aperti, cioè non costruiti.

28) Partnership e azioni di rete:

Assist srl,

Assist è una società che offre consulenza, assistenza tecnica e gestionale.

La società metterà a disposizione professionisti del terzo settore che favoriranno la

relazione tra gli anziani ospiti della struttura e i giovani volontari. Gli esperti del

sociale, attraverso le loro competenze specifiche, sosterranno nelle diverse fasi del

progetto i giovani volontari e favoriranno l’ascolto e l’incontro tra generazioni.

UNIBE

Università del Benessere per la terza Età, è la prima ed unica Università dedicata gli

over 60 in cui la proposta formativa è incentrata sul benessere.

L’Unibe offrirà il suo supporto in particolare per l’attività di riqualificazione delle

aree verdi.

Coop. COTRAD Onlus

La Cooperativa COTRAD Onlus si occupa attivamente di persone anziane dal

1978, avendo acquisito il Know how, proprio rispetto a questa particolare fascia

d'utenza attraverso la fusione per incorporazione, con la Cooperativa Cultura

Popolare. Le risorse umane individuate per il progetto sono: 2 Educatori

Professionali e 6 Operatori Socio Sanitari.

Tali figure si occupano di svolgere le attività socio-ricreative all’interno della

struttura Casa Vittoria e sono presenti durante tutto l’arco della giornata.

Coop. PEGASO

La Cooperativa Pegaso opera da numerosi anni nel settore della Terza Età, offrendo

servizi di tipo preventivo al fine di rendere gli anziani stessi i protagonisti della

propria salute e del proprio benessere.

Le risorse individuate sono: 1 educatore – assistente sanitario che si occupa della

promozione e dello svolgimento di attività a a carattere socio- ricreativo sia

all’interno della struttura “Casa Vittoria” che all’esterno (es. gite).

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29) Networking territoriale:

A partire dal momento della Formazione Generale, le classi vengono formate in

modo tale da fare incontrare i volontari assegnati ai diversi progetti e inoltre si

organizzano momenti comuni per visite-incontri con altri uffici di Roma Capitale

(protezione civile, musei e siti della sovrintendenza) o con altri Enti del Terzo

Settore.

Durante i dodici mesi di Servizio Civile, dopo il terzo mese di attività i volontari di

tutti i progetti partecipano ad un incontro generale convocato dall’Ufficio Servizio

Civile di Roma Capitale, dove raccontano le loro esperienze in relazione all’attività

svolta nel proprio progetto, rispondendo a domande e osservazioni rivolte dai

volontari degli altri progetti.

Inoltre tutti i volontari partecipano agli Eventi che i singoli progetti periodicamente

organizzano in modo aperto al pubblico o alla propria specifica utenza, al fine di

approfondire la conoscenza delle attività degli altri volontari e di verificarne anche

la ricaduta concreta sui cittadini-utenti del servizio o della specifica attività di

Servizio Civile.

Infine, gli ex-volontari di Roma Capitale, hanno attivato da diversi anni una pagina

Facebook, attraverso la quale nuovi e vecchi volontari possono scambiarsi opinioni,

critiche e proposte.

Tutte le azioni sopra descritte consentono ai volontari di incontrarsi e scambiare

esperienze mediamente per più di tre volte durante i 12 mesi di servizio.

Data