Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in ... · Ardenne, nel cuore della regione...
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Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile all’estero Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*)
Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Nazionale Via Monti di Pietralata 16 ‐ 00157 Roma Per informazioni: ‐ 06.41734392 ‐ Fax 06.41796224 ‐ Email: [email protected] ‐ www.arciserviziocivile.it Responsabile informazione e selezione dell’Associazione locale: Vincenzo Donadio, Piera Frittelli, Sergio Zaccaria
1.1) Eventuali enti attuatori
Arci Servizio Civile
2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*)
3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*)
CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto(*)
Eco‐cittadinanza: passiamo all’azione
Sezione Nazionale
SU00020
Albo unico
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)
Settore: promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunità di italiani all'estero. Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi; Codifica: 4
6) Durata del progetto (*)
8 mesi
9 mesi
10 mesi
11 mesi
X 12 mesi
7) Descrizione del contesto socio politico ed economico del paese o dell’area geografica dove si realizza il progetto; precedente esperienza dell’ente proponente il progetto nel paese o nell’area geografica anche in relazione alla propria mission; presentazione dei partner esteri. (*)
Il progetto avrà sede in Vallonia, una delle tre regioni che compongono il Belgio. Il Regno del Belgio, stato fondatore dell’Unione Europea, é uno stato federale dal 23 aprile 1993 retto a monarchia costituzionale. Un tipo di federalismo del tutto unico nel suo genere dove l’interazione tra stato, regioni e comunità locali é complesso e nel quale trovano riconoscimento le regioni autonome delle Fiandre, della Vallonia e di Bruxelles e le tre comunità linguistiche francese, nederlandese e tedesca. Il sud del Belgio è abitato dalla comunità francese che, per la quasi totalità, coincide con la regione della Vallonia. La regione delle Fiandre, a nord, è invece abitata prevalentemente dalla comunità fiamminga. La capitale Bruxelles costituisce una regione a sé. Un’altra comunità riconosciuta a livello politico‐istituzionale è quella germanofona, che occupa la porzione orientale della Vallonia, al confine con la Germania. La complessità del sistema non ha potuto arginare le tensioni latenti tra le componenti nazionali, fiamminghe e francofone, degenerate tra il 2010 e il 2011 in una grave crisi di stallo politico domestico, che ha registrato ben diciotto mesi di governo ad interim. Dopo quasi cinque mesi di trattative, da metà ottobre 2014 si è insediato un nuovo governo federale di centro‐destra, diretto dal liberale francofono, Charles Michel. Le redini del neoesecutivo, tuttavia, sono fermamente nelle mani di Bart de Wever, uscito come il vero vincitore dalle elezioni del 25 maggio 2014, una tornata elettorale fondamentale per il Belgio, vista la congiunzione in una stessa giornata delle elezioni federali, regionali ed europee. Il partito separatista fiammingo si è aggiudicato la maggioranza relativa dei consensi in praticamente tutti e tre i livelli istituzionali e ha potuto così dirigere le trattative per la formazione del nuovo governo federale, grazie all’accordo con i liberali di entrambi i gruppi linguistici e i democristiani fiamminghi. Per la prima volta negli ultimi 30 anni, invece, il partito socialista guidato dell’ex primo ministro Elio Di Rupo, pur confermandosi il maggiore tra i partiti francofoni, è rimasto fuori dal governo federale e siede all’opposizione. Dal suo insediamento il nuovo governo ha dato avvio a un discreto programma economico in senso liberale, piuttosto radicale per gli standard del paese, tradizionalmente legato alla presenza di un solido welfare state. Tra le riforme principali attuate finora: l’innalzamento dell’età pensionabile
a 67 anni entro il 2030, la sospensione del meccanismo di adeguamento dei salari all’inflazione e uno spostamento del peso fiscale dal lavoro ai consumi (anche energetici). L’attuale sistema federale attribuisce alle regioni forti poteri in materia di economia, occupazione, agricoltura, energia, trasporti (eccetto che per le ferrovie statali), ambiente, commercio, piani urbanistici, supervisione delle province, dei comuni e delle compagnie intercomunali. Le comunità, invece, definiscono le politiche culturali (gestione di teatri, librerie, media e audiovisivi), amministrano i settori dell’istruzione e della salute (cura e prevenzione medica) e promuovono iniziative di welfare, tra cui assistenza e servizi agli immigrati, aiuto alle famiglie e protezione dei giovani. Inoltre, sia le comunità sia le regioni hanno un proprio parlamento e un proprio governo e godono di una certa autonomia decisionale nel settore della ricerca scientifica e delle relazioni internazionali. Entrando nel merito della Vallonia, la regione a cui questo progetto é rivolto, è opportuno innanzitutto specificare che essa ha un proprio Parlamento formato da 75 deputati eletti a suffraggio universale, i quali hanno il compito di dibattere sui temi in cui le regioni hanno competenze e di controllare il Governo vallone. I 75 deputati valloni, insieme ai 19 deputati francofoni del Parlamento della Regione di Bruxelles, formano il Parlamento della Comunità Francese del Belgio. La principale amministrazione della regione é il Servizio Pubblico della Vallonia (SPW). La volontà di rendere la Vallonia un’identità separata amministrativamente prese piede solamente dopo che la lingua olandese venne riconosciuta come lingua nazionale; allo stesso modo il movimento vallone ha cominciato ad avanzare tale rivendicazione per mantenere un territorio monolingua anche al sud del Belgio. Nel 1932 le rivendicazioni fiamminghe e vallone hanno determinato la fissazione del confine linguistico che separa i comuni fiamminghi e valloni. Proprio la struttuta unitaria dello stato belga, con la consequenziale impossibilità di procedere a riforme strutturali mirate, fu la causa della situazione di crisi degli anni ’60 nel comparto metallurgico e nell’estrazione del carbone, le principali attività del territorio vallone. Solo nel 1970 si concretizzarono le richieste fiamminghe mosse nel 1932, e nel 1980, dopo un decennio di combattimenti, i valloni hanno ottenuto l’autonomia delle regioni. La comunità francese é l’entità federale che ha l’autorità sulla parte francofona della regione della vallonia nelle materie di sua competenza, quali l’insegnamento, la cultura, lo sport e i media pubblici. Peculiarmente, la comunità germanofona esercita la stessa autorità sulla parte germanofona della regione della Vallonia, la quale rappresenta, tuttavia, una parte residuale: 2% della popolazione e 5% del territorio. Dal punto di vista geografico, il territorio della Vallonia ha un’estensione di 16 844 km2, suddiviso nelle seguenti province: Brabante vallone, Hainaut, Liegi, Lussemburgo e Namur. In termini di area, la più grande è la provincia del Lussemburgo che è anche il meno popolato dei cinque con 4.440 km2 per 280.023 abitanti, ossia una densità di popolazione di 63 abitanti per km² e la più piccola provincia è quella di Brabant con 1.090 km2, con una densità di 363 abitanti per km². Hainaut è la provincia più popolata con 1 335 471 abitanti, vale a dire una densità di 352 abitanti per km². Il territorio vallone è inoltre suddiviso in 20 arrondissements suddivisi in 262 comuni, di cui 65 con il titolo di Ville. Una grande parte del territorio é occupata dalla catena montuosa delle Ardenne, nel cuore della regione naturale che assume il medesimo nome, che corrisponde ai resti di un antico massiccio montuoso che in origine aveva un’altitudine paragonabile a quella delle Alpi, ed invece ad oggi il punto più alto é di 694 m nel luogo chiamato “signal de Botrange”. La popolazione vallone (secondo la pubblicazione” Féderation Wallonie‐Bruxelles en chiffres 2018) é di 3.614.473 abitanti, circa il 30% di tutta la popolazione belga. I giovani tra i 19 e i 24 anni rappresentano il 7% della popolazione. Come accennato in precedenza, l’economia della Vallonia si basa sull’industria pesante. Tuttavia, questa regione è sempre alla ricerca di un nuove opportunità sfruttando la sua posizione nel cuore dell'Europa occidentale, concentrandosi, tra le altre cose, sulle nuove tecnologie. Ma la disoccupazione rimane troppo alta, aumenta la povertà, e l'immigrazione sembra incontrollata e potrebbe rappresentare un onere considerevole per i servizi sociali. Il governo vallone ha anche lanciato un piano di ripresa, attivo dal 2004, che ha ricevuto il nome popolare di Plan Marshall. Grazie ad esso, nel 2009 si sono registrati i primi risultati: 27.000 posti di lavoro creati e molte
persone addestrate in vari campi (compreso l'apprendimento linguistico). Nello stesso anno il governo vallone ha annunciato la prosecuzione del Piano Marshall, includendo un nuovo cluster di competitività: il cluster delle tecnologie ambientali. Il Piano Marshall privilegia e rafforza i legami tra Vallonia e Bruxelles. Per il rilancio dell'economia della Vallonia, il governo della Regione ha anche fornito 360 milioni di euro per la riconversione, la bonifica dei terreni inquinati e fornitura di terreni per i nuovi settori economici (nel giugno 2009 il ministro vallone dell'economia ha approvato più di 2700 ettari). Arci Servizio Civile ha già svolto la sua prima esperienza di progetti di Servizio Civile Nazionale all’estero in Belgio nel periodo compreso tra settembre 2017 e settembre 2018 nella città di Bruxelles in un altro progetto. Inoltre è previsto a Gennaio 2019 l’avvio in servizio di 4 volontari selezionati per il progetto “Eco‐cittadinanza dalla teoria alla pratica”, di cui la presente proposta progettuale rappresenta un follow up. In particolare, in considerazione del fatto che le criticità riscontrate sono ancora presenti nelle realtà territoriali prima indicate, con la presente proposta si intende estendere la portata degli obiettivi progettuali già fissati nella precedente proposta che avrà presto avvio sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Arci Servizio Civile ha una consolidata esperienza in progetti di Servizio Civile Nazionale sia in Italia che all’estero nel settore dell’ambiente, con particolare riferimento all’educazione al consumo critico e alla sostenibilità. Enti partner : Ekrikrok Ekrikrok é un’associazione senza scopo di lucro creata da due giovani della cittadina di Gembloux, che ha per obiettivo quello di informare e di sensibilizzare i cittadini su un consumo sostenibile, ed in particolare di agire per il mantenimento e lo sviluppo di un’alimentazione anch’essa sostenibile, in una prospettiva di promozione della salute e dell’educazione allo sviluppo. Ekikrok agisce essenzialmente seguendo tre assi:
la sensibilizzazione : laboratori, corsi, stages, conferenze, momenti conviviali per apprendere, comprendere, condividere il sapere e le buone pratiche, intorno all’alimentazione sana e durevole, nel tentativo di rivolgersi ad un pubblico non solo locale ma il più grande possibile;
l’épicerie (negozio bio) : si tratta di una bottega bio che tratta prodotti provenienti dai circuiti a chilometro 0, che favoriscono le relazioni di prossimità tra produttori e consumatori e che permettono la messa a disposizione per i membri dell’associazione di prodotti scelti, sani e sostenibili. La bottega é aperta una volta a settimana;
gli orti biologici : vi sono 65 aree a Bossiére gestite dall’associazione, divenute luogo di sperimentazione, di convivialità e di messa in pratica delle tecniche di orticultura e di creazione di biotopi favorevoli alla biodiversità. Essi si ispirano ai principi della permacultura e della cultura biologica.
Le Fagotin Le Fagotin é una fattoria didattica, un centro natura e allo stesso tempo presenta al suo interno una struttura con 52 posti letto per ospitare coloro i quali desiderano godere di una vacanza sostenibile e responsabile. Esso é situato in un piccolo villaggio sulle Ardenne belghe, ed offre la possibilità di riconnettersi con la natura, andando alla scoperta del mondo della fattoria e del mondo rurale in generale. L’approccio pedagogico si basa essenzialmente su fattori sensoriali ed affettivi, che permettono di stimolare un rapporto attivo sia con la natura che con gli animali. L’obiettivo della fattoria é quello di sviluppare l’informazione e il senso critico, e tale presa di coscienza dovrà portare ciascuno a modificare i propri comportamenti in un’ottica di sviluppo sostenibile e vitale. Le attività della fattoria didattica si rivolgono ad un pubblico variegato: bambini, famiglie, classi scolari con un accoglienza specifica verso le persone portatrici di handicap. Parc Naturel de Gaume
Un parco naturale é un territorio rurale, di alto interesse biologico e geografico. Ma a differenza di una riserva naturale, che é uno spazio protetto in cui le attività umane sono severamente regolamentate, un parco naturale é uno spazio dove le attività umane sono incoraggiate nella misura in cui esse servono a migliorare la qualità della vita in mezzo alla natura (la mobilità, i servizi, l’energia, etc.), sempre nel rispetto dell’ambiente. Il Parc Naturel de Gaume si trova nella parte sud della Vallonia, nella provincia del Lussemburgo, ed é gestito e animato da una squadra di 10 persone. Le attività di cui essi si occupano sono svariate e sono presentate in un piano di gestione che é stato redatto insieme ad una delegazione della popolazione. Di seguito si riportano degli esempi di tali azioni:
mantenere la biodiversità e il paesaggio in tutta l’aerea del Parco;
valorizzare l’agricoltura sviluppando le filiere complete produttive e il marchio “Gaume” che ne attesta l’origine e la qualità;
promuovere questi prodotti locali accostandoli alla valorizzazione dell’habitat naturale.
promuovere il turismo responsabile e in generale la vita culturale in tutto il territorio
incitare lo sviluppo e l’utilizzo di energie rinnovabili.
8) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*) 8.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)
Ente attuatore in Italia Arci Servizio Civile (ASC) è un’associazione senza fini di lucro che opera sul territorio nazionale e favorisce la creazione di una rete nazionale e internazionale di esperienze di servizio civile. Le finalità che muovono l’azione di ASC sono espresse nel “Manifesto 2007“, elaborato dalle Assemblee Regionali e dalla XII Assemblea Nazionale di ASC e nello Statuto Nazionale, aggiornato durante la XIII Assemblea Nazionale. ASC Ha gestito dal 1986 la convenzione ARCI per obiettori di coscienza e dal 28 giugno 2001 è subentrata come titolare diretto nel rapporto con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. Dall’agosto 2004 è Ente accreditato di I classe per l’impiego di giovani in SCN. Dall’aprile 2007 è iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di promozione sociale. Sino ad oggi hanno svolto Servizio Civile Nazionale nella nostra associazione circa 24.000 giovani. Enti attuatori all’estero: Ekikrok Ekrikrok é un’associazione senza scopo di lucro creata da due giovani della cittadina di Gembloux, che ha per obiettivo quello di informare e di sensibilizzare i cittadini su un consumo sostenibile, ed in particolare di agire per il mantenimento e lo sviluppo di un’alimentazione anch’essa sostenibile, in una prospettiva di promozione della salute e dell’educazione allo sviluppo. Ekikrok agisce essenzialmente seguendo tre assi:
la sensibilizzazione : laboratori, corsi, stages, conferenze, momenti conviviali per apprendere, comprendere, condividere il sapere e le buone pratiche, intorno all’alimentazione sana e durevole, nel tentativo di rivolgersi ad un pubblico non solo locale ma il più grande possibile;
l’épicerie (negozio bio) : si tratta di una bottega bio che tratta prodotti provenienti dai circuiti a chilometro 0, che favoriscono le relazioni di prossimità tra produttori e consumatori e che permettono la messa a disposizione per i membri dell’associazione di prodotti scelti, sani e sostenibili. La bottega é aperta una volta a settimana;
gli orti biologici : vi sono 65 aree a Bossiére gestite dall’associazione, divenute luogo di sperimentazione, di convivialità e di messa in pratica delle tecniche di orticultura e di creazione di biotopi favorevoli alla biodiversità. Essi si ispirano ai principi della permacultura e della cultura biologica.
Ekikrok é situato nel villaggio di Bossiére, nella provincia di Namur. La superficie di quest’ultima è di 3.666 km², con 490.947 abitanti (dato aggiornato al primo gennaio del 2017), con una densità abitativa di 133.92 abitanti per km². La provincia di Namur é una provincia della Vallonia ed essa confina con le province belghe di Hainaut, Brabante vallone, Liegi e Lussemburgo, e con la Francia a sud. Il suo capoluogo è la città di Namur. La componente "biodiversità" é particolarmente importante nella provincia e l'Unità Ambientale (appositamente istituita) mira a partecipare alla recupero e alla preservazione sostenibile dell'ambiente attraverso differenti azioni periodiche, a tutela delle specie vegetali ed animali.
Le Fagotin Le Fagotin é una fattoria didattica, un centro natura e allo stesso tempo presenta al suo interno una struttura con 52 posti letto per ospitare coloro i quali desiderano godere di una vacanza sostenibile e responsabile. Esso é situato in un piccolo villaggio sulle Ardenne belghe, ed offre la possibilità di riconnettersi con la natura, andando alla scoperta del mondo della fattoria e del mondo rurale in generale. L’approccio pedagogico si basa essenzialmente su fattori sensoriali ed affettivi, che permettono di stimolare un rapporto attivo sia con la natura che con gli animali. L’obiettivo della fattoria é quello di sviluppare l’informazione e il senso critico, e tale presa di coscienza dovrà portare ciascuno a modificare i propri comportamenti in un’ottica di sviluppo sostenibile e vitale. Le attività della fattoria didattica si rivolgono ad un pubblico variegato: bambini, famiglie, classi scolari con un accoglienza specifica verso le persone portatrici di handicap. La provincia di Liegi si trova nella parte est del territorio vallone, ha una posizione ideale nel cuore dell'Europa, al crocevia di tutti i principali mezzi di comunicazione, come l'aeroporto di Liegi, internazionalmente riconosciuto come aeroporto specializzato in merci, la rete ferroviaria che si trova al crocevia di 4 assi principali del trasporto ferroviario europeo ed il porto autonomo di Liegi che é il terzo porto più importante dell’intera Europa. Parc Naturel de Gaume Un parco naturale é un territorio rurale, di alto interesse biologico e geografico. Ma a differenza di una riserva naturale, che é uno spazio protetto in cui le attività umane sono severamente regolamentate, un parco naturale é uno spazio dove le attività umane sono incoraggiate nella misura in cui esse servono a migliorare la qualità della vita in mezzo alla natura (la mobilità, i servizi, l’energia, etc.), sempre nel rispetto dell’ambiente. Il suddetto parco si trova nella parte sud della Vallonia, nella provincia del Lussemburgo, ed é gestito e animato da una squadra di 10 persone. Le attività di cui essi si occupano sono svariate e sono presentate in un piano di gestione che é stato redatto insieme ad una delegazione della popolazione. Di seguito si riportano degli esempi di tali azioni:
mantenere la biodiversità e il paesaggio in tutta l’aerea del Parco;
valorizzare l’agricoltura sviluppando le filiere complete produttive e il marchio “Gaume” che ne attesta l’origine e la qualità;
promuovere questi prodotti locali accostandoli alla valorizzazione dell’habitat naturale.
promuovere il turismo responsabile e in generale la vita culturale in tutto il territorio
incitare lo sviluppo e l’utilizzo di energie rinnovabili. Il parco si trova a Rossignol, nel comune della ragione vallona di Tintigny. La popolazione conta di circa 4.280 individui, distribuiti equamente nell’intero comune. Il comune è situato nella provincia del Lussemburgo belga, la cui capitale è Arlon. È la più grande provincia del Regno con una superficie di 4.440 km2, per una popolazione di soli 274.000 abitanti. L'agricoltura biologica rappresenta il 40% del settore vallone; la superficie agricola copre il 33% del territorio e le foreste rappresentano il 63% delle aree boschive vallone, rendendo il Lussemburgo belga la più verde delle province belghe.
8.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)
Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Il contesto territoriale nel quale il progetto si svilupperà é quello della Regione della Vallonia, la regione più a sud tra le tre belghe. La sua popolazione costituisce il 32% di quella nazionale ed é prevalentemente francofona, con l'eccezione di una piccola comunità ai confini con la Germania, la Comunità Germanofona del Belgio di lingua tedesca, che comprende i comuni ceduti dalla Germania al Belgio nel 1919 e annessi alla Germania nazista nel 1940‐1945. La Vallonia, regione mineraria di precoce industrializzazione e principale motore dell'economia belga fino agli anni settanta, ha sofferto profondamente della crisi del settore siderurgico e si è affacciata alle soglie del XXI secolo con esigenze di riconversione industriale, con un livello di sviluppo inferiore a quello dei Paesi limitrofi e con un elevato tasso di disoccupazione. Tuttavia é stato rilevato che la disoccupazione dei giovani valloni é in calo dal 2013. Come si spiega questa diminuzione? Sicuramente una forte spinta positiva deriva dal recupero di attività intermedie, nelle quali sono molti i giovani impiegati, e dei benefici di cui essi sono destinatari speciali: ne sono un esempio gli aiuti per l’occupazione derivanti dal programma “Garanzia giovani” elargiti dal luglio 2013. Il programma "Garanzia giovani" è un'iniziativa volta a combattere la disoccupazione giovanile, proponendo a tutti i giovani inoccupati con meno di 25 anni un'offerta di impiego nei 4 mesi dopo la fine dei loro studi scolastici o la perdita del loro impiego. Questa offerta deve consistere in un’occupazione, un apprendistato, una formazione professionale o un reinserimento a scuola ed essere adatta alle esigenze e alla situazione di ciascuno. Oggi la quota di giovani di età inferiore ai 25 anni è proporzionalmente maggiore nella regione vallona rispetto al resto del Belgio. Questa tendenza si prevede debba invertirsi nei prossimi decenni. Dal 2008 la Vallonia ha avuto un tasso di fertilità che è in linea con quello di tutto il Belgio, ma che dovrebbe essere leggermente più basso in futuro a causa dell'alto tasso di fertilità atteso a Bruxelles.Il tasso NEET (dall’inglese “Not in Employment, Education or Training“) è la percentuale della gioventù in un determinato gruppo di età (qui 18‐24 anni) che non sono né impiegati né impegnati nell’istruzione o formazione. In Vallonia, nel 2016, il 16,4% di giovani compresi in questa fascia d’età non è in istruzione, formazione o occupazione. La Vallonia è situata al di sopra del livello europeo (15,2% per i giovani europei con un’età media di 28 anni). Va rilevato che circa la metà degli NEET hanno almeno un diploma nell'istruzione secondaria superiore. Le differenze di genere sono poco accentuate, soprattutto per i gruppi di età più giovani. Il tasso NEET è leggermente superiore per le donne dai 25 ai 29 anni e dai 30 ai 34 anni rispetto agli uomini della stessa età. Ciò potrebbe essere spiegato con un ritiro dalle attività lavorative o dagli studi, in relazione alla volontà di creare una famiglia e all'arrivo dei bambini. La finalità di questo progetto è avvicinare i giovani a quella che viene definita eco‐cittadinanza: l'ecologia e la cittadinanza costituiscono la coscienza ecologica dell'appartenenza ad un ambiente (terra, continente o paese) che garantisca l’esistenza dell’individuo ed implichi per lui diritti e doveri in un territorio. Ad esempio: il diritto di godere di un ambiente sano e il dovere di non contaminarlo per preservare questo ambiente sano. L'uso del suffisso "cittadino" nel termine "eco‐cittadinanza" si riferisce a diversi aspetti della cittadinanza. In primo luogo, è la caratteristica che riunisce un gruppo di persone nella stessa organizzazione politica di una società o di una comunità politica. L'eco‐cittadino appartiene a un'entità globale, ad un ambiente specifico. La cittadinanza dimostra anche la possibilità che i cittadini agiscano sul processo decisionale pubblico, attraverso i loro rappresentanti. Nelle società aperte le decisioni sull'ambiente sono difficili da cogliere, poiché ci sono molti attori e i "rappresentanti" degli eco‐cittadini non hanno una realtà omogenea. Ogni eco‐cittadino ha i mezzi per assicurare uno sviluppo sostenibile (cioè lo sviluppo che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere quelle delle generazioni future, che preserva la vita umana e gli ecosistemi, intimamente legati) dalle sue azioni quotidiane o per difendere l'idea di eco‐cittadinanza con le autorità, ad esempio
attraverso il voto o le petizioni. Pertanto essere eco‐cittadino significa essere consapevoli di appartenere a un territorio a cui il nostro modo di vivere è direttamente collegato e su cui abbiamo un impatto. Spesso sottovalutiamo l’importanza delle aree protette che, oltre ad essere custodi del patrimonio naturale, forniscono un’ampia gamma di servizi a costo zero che potrebbero apportare benefici alla società e all’economia. In Vallonia vi sono oltre 400 siti naturali annoverati ed é necessario preservare e rafforzare la biodiversità dell’intero ecosistema, per meglio affrontare la sfida relativa al cambiamento climatico. La strategia Belga di adattamento al cambiamento climatico approvata nel 2010 mira alla preservazione della diversità genetica delle foreste ed alla conservazione degli ecosistemi contaminati dall’attività umana, con il fine di migliorarne la resistenza. La suddetta strategia insiste sull’importanza di mettere in relazione, per quanto possibile, clima e biodiversità, per ciò che concerne la legiferazione. Inoltre, essa propone che la protezione degli ecosistemi rientri nei cinque punti del prossimo piano d’azione per l’adattamento climatico in Belgio. L’ultima Relazione sull’Adattamento al Cambiamento Climatico in Vallonia, commissionata dall’Agenzia per l’Aria e il Clima, è d’accordo con la Strategia, ma in questa regione solo lo 0,7% del territorio beneficia dello status di riserva naturale, mentre gli esperti affermano che la cifra più adatta dovrebbe garantire la copertura di circa il 5‐10% dei territori per favorire il successo della preservazione. Nonostante la decisione del governo vallone di creare 18 nuove riserve naturali e di ampliare 3 tra quelle già esistenti, la regione ha ancora molta strada da fare per aumentare il suo impegno ed essere più attiva nel preservare la propria natura. Bisogna riconoscere che la Vallonia è ancora lontana dal realizzare gli obiettivi contenuti nella Strategia per la Biodiversità Nazionale in Belgio, redatta a seguito dell’impegno che il paese ha preso nella negoziazione della Convenzione per la Biodiversità delle Nazioni Unite. Con questa strategia, il Belgio si è impegnato a proteggere il 17% dei suoi territori e dei suoi interni, con la creazione di una rete di zone protette. Nel frattempo, in assenza di una cartografia esaustiva del patrimonio naturale vallone e della sua rete ecologica, la protezione del suo territorio ristagna. È con massima urgenza che la regione della Vallonia, attraverso il Ministero dell’ambiente, in carica per il clima, e del Ministero dell’agricoltura in carica per la natura, deve mettere fine alla compartimentazione di questi due settori prendendo, con urgenza, misure per meglio coordinarli. Considerare questi due aspetti come le facce di una stessa medaglia ottimizzerebbe la loro sinergia favorendo un’azione effettiva ed efficace, che possa favorire lo sviluppo della sostenibilità della regione. Inoltre, essendo la Vallonia un territorio che da secoli basa la propria economia sulle produzioni derivanti dal comparto della chimica e delle industrie pesanti, i suoli dei vecchi siti industriali o dei luoghi di stoccaggio di prodotti chimici e idrocarburi risultano essere “infrequentabili”, a causa della presenza nel suolo di sostanze pericolose. Da parecchi anni, gestire e sanare questi siti inquinati costituiscono due delle principali prerogative del Governo. Si tratta di preservare la salute umana, la qualità delle acque e la biodiversità, ma anche di favorire un nuovo sviluppo locale ridando valore ai campi e rendendoli attrattivi per le attività economiche, il turismo, il tempo libero, nuove costruzioni edilizie, etc. Con la messa in opera del “Decrét Sols” (del 5 dicembre 2008), la Vallonia si é dotata di un mezzo per combattere più efficacemente l’inquinamento locale. In definitiva, l’obiettivo generale del suddetto progetto é quello di orientare l’intera comunità della Vallonia, ed i giovani in modo particolare essendo i veri custodi del patrimonio culturale ed ambientale futuro, verso una coscienza eco‐cittadina compatibile con uno sviluppo sostenibile e con la salvaguardia dell’ambiente di cui possano usufruire le generazioni del domani.
8.2.1 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 7.1
CRITICITA’/BISOGNI INDICATORI MISURABILI
Criticità 1. Difficoltà nel diffondere pienamente nel territorio vallone una cultura e delle abitudini eco‐compatibili. Ancora scarsa e non pienamente sufficiente la conoscenza degli gesti quotidiani necessari per uno sviluppo sostenibile, il rispetto dell’ambiente con effetti positivi per la salute delle famiglie. Si effettuano ancora in misura ridotti acquisti di prodotti della terra provenienti dalle reti commerciali della filiera corta, da produttori valloni quindi a KM 0 o da agricoltori biologici. Ancora insufficiente l’abitudine di nutrirsi secondo i principi di un’alimentazione sostenibile.
Indicatore 1.1 numero attività di formazione rivolte a famiglie, bambini e portatori di handicap realizzate Indicatore 1.2 numero “passeggiate natura” per scoprire il patrimonio naturale della Vallonia realizzate Indicatore 1.3 numero di partecipazioni a feste e sagre locali attraverso stand informativi o distribuzione prodotti Indicatore 1.4 numero alberi alberi distribuiti e messi a dimora nell’area delle riserve naturali
Criticità 2 In un mondo sempre più orientato ad una visione individualista, i giovani tendono a procurarsi un benessere immediato. Ciò si evince anche nel modo in cui essi si relazionano con l’ambiente: consumi incontrollati, cattiva alimentazione, insufficiente rispetto della regolamentazione in materia di raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti.
Indicatore 2.1. numero attività di sensibilizzazione e formazione sull’alimentazione sostenibile rivolte a giovani realizzate Indicatore 2.2 numero cantieri ambientali rivolti ai giovani realizzati per la gestione degli orti collettivi Indicatore 2.3 numero visite a animazioni in fattoria realizzate
Criticità 3 La collaborazione tra le varie associazioni che si occupano di ambiente presenti sul territorio é presente, ma necessita di un maggiore impulso. Le informazioni possedute da ognuna di esse, riguardanti il contesto ambientale, potrebbero essere condivise a più larga scala. Così gli enti, per raggiungere gli scopi per i quali sono stati fondati, necessitano di sforzi in termini di tempo e di risorse economiche maggiori rispetto a quelli che sarebbero necessari in un contesto di conoscenza reciproca e più ampia mutualità.
Indicatore 3.1 numero incontri periodici tra rappresentanti delle varie associazioni in tema di eco‐sostenibilità realizzati Indicatore 3.2 numero testimonianze raccolte sul tema del paesaggio per la realizzazione della “Carta dei paesaggi” Indicatore 3.3 frequenza temporale delle attività di comunicazione relative alla collaborazione tra associazioni sul tema dell’eco‐sostenibilità
8.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)
I destinatari saranno:
➢ Famiglie, bambini, portatori di handicap che risiedono nel territorio interessato dal progetto
(la Regione della Vallonia in primo luogo) che parteciperanno alle attività di formazione e animazione e alle gestione degli orti collettivi e alle passeggiate natura
➢ Giovani di età compresa tra i 14‐25 anni presenti sul territorio interessato dal progetto (la Regione della Vallonia) che parteciperanno alle attività di animazione e formazione sul tema dell’alimentazione sostenibile
➢ Le associazioni attive nel campo della protezione dell’ambiente , degli stili di vita sostenibili, presenti sul territorio
➢ 6 giovani italiani che verranno coinvolti nel progetto quali volontari in Servizio Civile I beneficiari invece saranno:
➢ Tutta la popolazione presente nel territorio interessato dal progetto
➢ Il mondo associativo e la società vallona nel suo complesso
➢Le istituzioni legislative e governative belghe sia a livello regionale che federale che si occupano di politiche ambientali
8.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.
Nell’area di Gembloux uno dei comuni interessati dal progetto, sono molti i centri culturali presenti nel territorio e le attività che vengono proposte alle differenti fasce d’età. In particolare nel settore della cooperazione allo sviluppo dell’ambiente sono presenti: ‐ l’associazione “D’Autres Mondes” (centro culturale e d’impiego, che propone tra le sue attività anche giornate pedagogiche e di formazione rivolte a giovani) ‐ il centro culturale “Vivre en fol Cie ASBL” (compagnia teatrale permanente che si rivolge a grandi e piccini, con spettacoli che toccato argomenti dell’attualità con un pizzico di ironia). Nel comune di Rossignol dove si svolgerà una parte delle attività progettuali, oltre alle attività da poter svolgere immersi nella natura con il Parco, sono molte le iniziative culturali che vengono promosse. Su tutte spiccano quelle proposte del Centro Culturale di Rossignol‐Tintigny, che mette in scena diversi spettacoli e attività educative in differenti periodi dell’anno, con una speciale e accurata attenzione verso i temi legati alla inclusione e allo sviluppo dei giovani. Nell’area delle Ardenne belghe dove si svolgeranno invece altre attività progettuali nel settore ambientale molto forte é l’impegno delle istituzioni locali sul tema della tutela della biodiversità. É stato creato il Dipartimento per lo Sviluppo Sostenibile all’interno della provincia di Liegi, il quale si occupa tra le tante cose proprio di lavorare anche per la promozione della biodiversità e di sensibilizzare la comunità su tali tematiche. Nella comunità del territorio della provincia di Liege, il settore educativo e per la gioventù è molto ricco sia per la sua diversità che per la sua qualità. La sua notorietà é diffusa da oltre trenta anni e sono molti i partner esteri, gli organizzatori dei vari centri culturali, le “case di cultura” che propongono differenti iniziative in tutta la provincia.
9) Obiettivi del progetto (*)
Criticità Obiettivo Indicatori Ex Ante Indicatori Ex Post
Criticità 1 Difficoltà nel diffondere pienamente nel territorio vallone una cultura e delle abitudini eco‐compatibili.
Obiettivo 1.1 Diffondere una più ampia conoscenza sul territorio Vallone dei gesti quotidiani
Indicatore 1.1.1numero attività di formazione rivolte a famiglie, bambini e portatori di handicap
Ind. Ex post 1.1.1 numero attività di formazione rivolte a famiglie, bambini e portatori di handicap
Ancora scarsa e non pienamente sufficiente la conoscenza degli gesti quotidiani necessari per uno sviluppo sostenibile, il rispetto dell’ambiente con effetti positivi per la salute delle famiglie. Si effettuano ancora in misura ridotti acquisti di prodotti della terra provenienti dalle reti commerciali della filiera corta, da produttori valloni quindi a KM 0 o da agricoltori biologici. Ancora insufficiente l’abitudine di nutrirsi secondo i principi di un’alimentazione sostenibile. .
necessari ad uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. L’intera comunità sarà supportata col fine di riorientarne i consumi e le abitudini alimentari verso i principi dell’alimentazione sostenibile. Ulteriore finalità di tali attività, e non per ultima, sarà quella di rendere la comunità più coesa e orientarla in un’ottica di sostegno reciproco. strumenti di informazione, orientamento, accompagnamento individualizzato e dei percorsi educativi previsti nel progetto ;
realizzate10
realizzate 20
Indicatore 1.1.2 numero “passeggiate natura” per scoprire il patrimonio naturale della Vallonia realizzate 6
Ind. Ex post 1.1.2: numero “passeggiate natura” per scoprire il patrimonio naturale della Vallonia realizzate 10
Indicatore 1.1.3 numero di partecipazioni a feste e sagre locali attraverso stand informativi o distribuzione prodotti: 8
Ind. Ex post 1.1.3 numero di partecipazioni a feste e sagre locali attraverso stand informativi o distribuzione prodotti: 14
Indicatore 1.1.4 numero alberi distribuiti e messi a dimora nell’area delle riserve naturali 100
Ind. Ex post 1.1.4 numero alberi distribuiti e messi a dimora nell’area delle riserve naturali 150
Criticità 2 In un mondo sempre più orientato ad una visione individualista, i giovani tendono a procurarsi un benessere immediato. Ciò si evince anche nel modo in cui essi si relazionano con l’ambiente: consumi incontrollati, cattiva alimentazione, insufficiente rispetto della regolamentazione in materia di raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti
Obiettivo 2.1 Generare nei giovani una spinta motivazionale che li porti ad un consumo più consapevole e alla conoscenza dei principi dell’eco‐cittadinanza.
Indicatore 2.1.1 numero attività di sensibilizzazione e formazione sull’alimentazione sostenibile rivolte a giovani realizzate: 10
Ind. Ex post 2.1.1 numero attività di sensibilizzazione e formazione sull’alimentazione sostenibile rivolte a giovani realizzate: 18
Indicatore 2.1.2 numero cantieri ambientali rivolti ai giovani realizzati per la gestione degli orti collettivi: 15
Ind. Ex post 2.1.2 numero cantieri ambientali rivolti ai giovani realizzati per la gestione degli orti collettivi : 25
Indicatore 2.1.3 numero visite a animazioni in fattoria realizzate 10
Ind. Ex post 2.1.3 numero visite a animazioni in fattoria realizzate 20
Criticità 3 La collaborazione tra le varie associazioni che si occupano di ambiente presenti sul territorio é presente, ma necessita di un maggiore impulso. Le informazioni possedute da ognuna di esse, riguardanti il contesto ambientale, potrebbero essere condivise a più larga scala. Così gli enti, per raggiungere gli scopi per i quali sono stati fondati, necessitano di sforzi in termini di tempo e di risorse economiche maggiori rispetto a quelli che sarebbero necessari in un contesto di conoscenza reciproca e più ampia mutualità.
Obiettivo 3.1 accrescere nei componenti delle varie associazioni la consapevolezza dell’importanza del networking e dello scambio di buone pratiche.
Indicatore 3.1.1 numero incontri periodici tra rappresentanti delle varie associazioni in tema di eco‐sostenibilità realizzati: 5
Ind. Ex post 3.1.1 numero incontri periodici tra rappresentanti delle varie associazioni in tema di eco‐sostenibilità realizzati: 8
Indicatore 3.1.2 numero testimonianze raccolte sul tema del paesaggio per la realizzazione della “Carta dei paesaggi”: 20
Ind. Ex post 3.1.2 numero testimonianze raccolte sul tema del paesaggio per la realizzazione della “Carta dei paesaggi”:Ind. Ex 30
Indicatore 3.1.3 frequenza temporale delle attività di comunicazione relative alla collaborazione tra associazioni sul tema dell’eco‐sostenibilità: ‐ Almeno 1 attività (post su social, newsletter ecc) ogni 2 settimane
Ind. Ex post 3.1.3 frequenza temporale delle attività di comunicazione relative alla collaborazione tra associazioni sul tema dell’eco‐sostenibilità: ‐ Almeno 2 attività (post su social, newsletter ecc) ogni 2 settimane
Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC: • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.
10) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse umane impiegate nel progetto (*)
10.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*) Il progetto si realizza presso tre strutture presenti nella zona della Vallonia, l’obiettivo generale del progetto é quello di orientare l’intera comunità della Vallonia, ed i giovani in modo particolare essendo i veri custodi del patrimonio culturale ed ambientale futuro, verso una coscienza eco‐cittadina compatibile con uno sviluppo sostenibile e con la salvaguardia dell’ambiente di cui possano usufruire le generazioni del domani. Per questo motivo il raggiungimento dei tre obiettivi specifici che riguardano tutte e tre le sedi di attuazione vedranno la realizzazione delle stesse attività: Obiettivo 1.1 Diffondere una più ampia conoscenza sul territorio Vallone degli eco‐gesti necessari ad uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. L’intera comunità sarà supportata col fine di riorientarne i consumi e le abitudini alimentari verso i principi dell’alimentazione sostenibile. Ulteriore finalità di tali attività, e non per ultima, sarà quella di rendere la comunità più coesa e orientarla in un’ottica di sostegno reciproco. Azione 1.1.1 Accompagnare la comunità presente sul territorio vallone nel rafforzamento di una coscienza e consapevolezza eco‐cittadina.
Attività 1.1.1.1 Organizzare formazioni e animazioni negli orti collettivi per famiglie, bambini, e persone portatrici di handicap.
Attività 1.1.1.2 Organizzare passeggiate natura per scoprire l’immenso patrimonio naturale della regione vallone.
Attività 1.1.1.3 Valorizzazione dei prodotti locali: allestire degli stand informativi e degustativi in occasione di feste o fiere. Partecipare alle attività di distribuzione dei prodotti locali.
Attività 1.1.1.4 Organizzare azioni specifiche di sostegno all’aerea del Parco Naturale: ex: distribuzione alberi da frutto, e sostenere azioni di piantagione o messa a dimora di alberi.
Obiettivo 2.1. Generare nei giovani una spinta motivazionale che li porti ad un consumo più consapevole e alla conoscenza dei principi dell’eco‐cittadinanza. Azione 2.1.1 Accompagnare i giovani ad acquisire una maggiore consapevolezza dei gravi problemi ambientali del 21esimo secolo
Attività 2.1.1.1 Organizzazione attività di animazione sull’argomento dell’alimentazione sostenibile.
Attività 2.1.1.2 Organizzare cantieri ambientali rivolti ai giovani con l’obiettivo coadiuvare il lavoro di sistemazione gli orti collettivi (giardino in altezza, recinzioni in legno, spirale di erbe aromatiche, etc.) Piantare, provvedere alla manutenzione e alla raccolta delle colture ortofrutticole, piantate sugli orti collettivi.
Attività 2.1.1.3 Organizzare visite ed animazioni in fattoria. Cura degli animali della fattoria prima dopo la visita.
Obiettivo 3.1 Accrescere nei componenti delle varie associazioni la consapevolezza dell’importanza del networking e dello scambio di buone pratiche. Azione 3.1.1 Creare una più fitta rete di collaborazione, per mezzo della quale condividere informazioni riguardanti la situazione attuale dell’ambiente nel quale si opera e portare avanti
obiettivi comuni, mettendo insieme capacità e competenze di ogni singola associazione.
Attività 3.1.1.1 Organizzare incontri periodici tra i rappresentanti delle varie associazioni, per fare un punto sull’avanzamento dei lavori in materia di eco‐sostenibilità.
Attività 3.1.1.2 Nel quadro della Carta dei Paesaggi: valorizzazione dei paesaggi tipici della regione, indagini sulla popolazione, cercare memorie e testimonianze.
Attività 3.1.1.3 Organizzare attività di comunicazione: campagne promozionali, social network etc.
10.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 10.1(*) Diagramma di Gantt:
Fasi ed Attività 1° mese
2° mese
3° mese
4° mese
5° mese
6° mese
7° mese
8° mese
9° mese
10° mese
11° mese
12° mese
Obiettivo 1.1
Attività 1.1.1.1
Attività 1.1.1.2
Attività 1.1.1.3
Attività 1.1.1.4
Obiettivo 2.1
Attività 2.1.1.1
Attività 2.1.1.2
Attività 2.1.1.3
Obiettivo 3.1
Attività 3.1.1.1
Attività 3.1.1.2
Attività 3.1.1.3
AZIONI TRASVERSALI
Avvio del progetto, inserimento dei volontari, incontro di coordinamento progettuale
Formazione Specifica
Formazione Generale
Informazione e sensibilizzazione
Monitoraggio operatori volontari
Monitoraggio olp
Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 37/42) a quella specifica, (box 43/49), al monitoraggio (box 29), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 36). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 25). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).
10.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*) Gli operatori volontari di SC saranno impegnati, nelle tre sedi di attuazione, a svolgere le seguenti attività:
Obiettivi del progetto Attivita’ Il ruolo dell’operatore volontario di SC sarà di
Obiettivo 1.1 Diffondere una più ampia conoscenza sul territorio Vallone degli eco‐gesti necessari ad uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. L’intera comunità sarà supportata col fine di riorientarne i consumi e le abitudini alimentari verso i principi dell’alimentazione sostenibile. Ulteriore finalità di tali attività, e non per ultima, sarà qualle di rendere la comunità più coesa e orientarla in un’ottica di sostegno reciproco.
Attività 1.1.1.1 Organizzare formazioni e animazioni negli orti collettivi per famiglie, bambini, e persone portatrici di handicap.
Collaborazione nell’organizzazione di formazioni e animazioni rivolte ad un pubblico variegato.
Attività 1.1.1.2 Organizzare passeggiate natura per scoprire l’immenso patrimonio naturale della regione vallona.
Partecipazione all’organizzazione di passeggiate natura nel territorio, rivolte ad un pubblico variegatoCollaborare con la Guida natura all’organizzazione logistica delle visite e alla loro promozione.
Attività 1.1.1.3 Valorizzazione dei prodotti locali: allestire degli stand informativi e degustativi in occasione di feste o fiere. Partecipare alle attività di distribuzione dei prodotti locali.
Collaborazione nell’allestimento di stand informativi e per la distribuzione dei prodotti locali. Collaborare alla organizzazione delle fasi promozionali dei suddetti eventi : redazione comunicati stampa, promozione attraverso newsletter e reti sociali.
Attività 1.1.1.4 Organizzare azioni specifiche di sostegno all’aerea del Parco Naturale: ex: distribuzione alberi da frutto e sostenere azioni di piantagione o messa a dimora di alberi.
Partecipazione in collaborazione con il personale addetto a tutte le fasi delle differenti azioni di sostegno a tutela dell’area del Parco Naturale.
Obiettivo 2.1 Generare nei giovani una spinta motivazionale che li porti ad un consumo più consapevole e alla conoscenza dei principi dell’eco‐cittadinanza.
Attività 2.1.1.1 Organizzazione attività di animazione sull’argomento dell’alimentazione sostenibile.
Partecipazione all’organizzazione di attività di sensibilizzazione sull’alimentazione sostenibile : organizzazione logistica degli eventi di animazione, preparazione dei materiali diattici, promozione degli eventi.
Attività 2.1.1.2 Organizzare cantieri ambientali rivolti ai giovani con l’obiettivo di coadiuvare il lavoro di sistemazione degli orti collettivi (giardino in altezza, recinzioni in legno, spirale di erbe aromatiche, etc.) Piantare, provvedere alla manutenzione e alla raccolta delle colture ortofrutticole, piantate sugli orti collettivi.
Collaborazione all’organizzazione logistica , alla gestione dei gruppi e alle attività pratiche che caratterizzano i cantieri ambientali.
Attività 2.1.1.3 Organizzare visite ed animazioni in fattoria. Cura degli animali della fattoria prima dopo la visita.
Partecipazione all’organizzazione logistica dellevisite e alla cura degli animali.
Obiettivo 3.1 Accrescere nei componenti delle varie associazioni la consapevolezza dell’importanza del networking e dello scambio di buone pratiche.
Attività 3.1.1.1 Organizzare incontri periodici tra i rappresentanti delle varie associazioni, per fare un punto sull’avanzamento dei lavori in materia di eco‐sostenibilità.
Collaborazione nell’organizzazione logistica degli incontri periodici. Collaborazione nel mantenimento di rapporti tra i partner.
Attività 3.1.1.2 Nel quadro della Carta dei Paesaggi: valorizzazione dei paesaggi tipici
Partecipazione alla ricerca di testimonianze e memorie sulla popolazione. Realizzazione interviste, Elaborazione materiali
della regione, indagini sulla popolazione, cercare memorie e testimonianze.
Attività 3.1.1.3 Organizzare attività di comunicazione: campagne promozionali, social network etc.
Collaborazione in tutte le fasi della campagna di comunicazione sia nell’ideazione che nell’implementazione on line e off line .
Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 8, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato: ‐ formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; ‐ apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; ‐ partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 25.
10.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*) Le risorse umane, impegnate nel progetto, vengono specificate per sedi di attuazione:
Attività del progetto Professionalità Ruolo nell’attività Numero/Sede di
attuazione corrispondente
Attività 1.1.1.1 Formatore/animatore Affiancare i volontari nell’organizzazione di formazioni e animazioni negli orti collettivi. Guidare i volontari nell’apprendimento di tecniche di animazione adatte ad un pubblico variegato.
1 Ekikrok
Attività 1.1.1.2 Guida naturalistica Affiancare i volontari nell’organizzazione di passeggiate natura e nella creazione dei contenuti delle escursioni.
1 Le Fagotin
Attività 1.1.1.3 Responsabile progetti Affiancare i volontari nell’allestimento di stand informativi in occasione di feste e fiere.
1 Parc de Gaume 1 Ekikrok
Attività 1.1.1.4 Responsabile progetti Affiancare i volontari nelle azioni specifiche a sostegno del parco (es: distribuzione alberi da frutto e piantumazione)
1 Parc de Gaume
Attività 2.1.1.1 Esperto in alimentazione Affiancare i volontari 1 Ekikrok
sostenibile nell’organizzazione di attività
di animazione, impartendo nozioni sui principi dell’alimentazione sostenibile.
Attività 2.1.1.2 Responsabile progetti Affiancare i volontari nell’organizzazione di cantieri ambientali.
1 Ekikrok 1 Le Fagotin
Attività 2.1.1.3 Responsabile cura animali
Affiancare i volontari nell’organizzazione di visite in fattoria.
1 Le Fagotin
Attività 3.1.1.1 Responsabile progetti Guidare i volontari nell’apprendimento di tutte le fasi che costituiranno il processo di networking (riunioni, incontri etc) per avanzare sulla tematica della eco‐sostenibilità nella regione vallone.
1 Le Fagotin 1 Ekikrok 1 Parc de Gaume
Attività 3.1.1.2 Responsabile progetto Carta dei Paesaggi
Supportare i volontari nello svolgimento delle attività nel quadro della Carta dei Paesaggi.
1 Parc de Gaume
Attività 3.1.1.3 Esperto di comunicazione/ social network/web
Affiancare i volontari nelle attività di comunicazione.
1 Le Fagotin 1 Ekikrok 1 Parc de Gaume
11) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*) 12) Modalità di fruizione del vitto e alloggio(*)
I 2 volontari che effettueranno servizio presso il Parco Naturale di Gaume saranno alloggiati presso un dormitorio che dispone di 30 camere singole adibito all’accoglienza periodica dei diversi volontari che svolgono attività in loco. Tale struttura è situata accanto agli uffici del parco dove i volontari effettueranno servizio. I 2 volontari che effettueranno servizio presso la fattoria didattica il Fagotin, saranno alloggiati presso la struttura di proprietà della fattoria che dispone di 52 posti letto. Possibilità di condividere una camera doppia. I 2 volontari che effettueranno servizio presso Ekikrokk potranno essere ospitati in una famiglia oppure essere alloggiati in appartamento condiviso con altri volontari europei, possibilità di condividere una camera doppia.
13) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa, monte ore annuo (*) Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito 14) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (5 o 6) (*)
6
1.145
5
15) Mesi di permanenza all’estero ed eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio(*):
10 mesi all’estero. ‐ Flessibilità oraria ‐ Impiego occasionale in giorni festivi nel caso di specifiche attività. ‐ Partecipazione ad eventi di promozione del servizio civile organizzati dall’associazione. ‐ Disponibilità ad effettuare servizio civile al di fuori della sede indicata, in Italia o all’estero, per un massimo di 30 giorni nell’anno di servizio civile. ‐ Le giornate di formazione generale, specifica (vedi box relativi) potrebbero essere svolte anche nella giornata del sabato. ‐ Disponibilità alla fruizione di giorni di permesso in occasione di chiusura dell’associazione (festività natalizie, estive, ponti…) e relativo stop del progetto, per un massimo di 10 permessi su 20 a disposizione.
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Particolari condizioni di rischio per la realizzazione del progetto connesse alla situazione politica e sociale esistente nell’area d’intervento prescelta(*):
Nessuna. Vedi piano sicurezza allegato
17) Piano di sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità degli operatori volontari e dell’altro personale impegnato nel progetto, Protocollo di sicurezza e nominativo del Responsabile della sicurezza(*):
Vedi piano sicurezza allegato Responsabile della sicurezza: FRANCOIS RONVEAUX
18) Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari connesse alla realizzazione del progetto:
Nessuna
19) Sede/i di attuazione del progetto di appoggio in Italia ed Operatori Locali di Progetto(*): “Voce non compilata in quanto il sistema "Helios" la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all'atto dell'attivazione della funzione "presenta", la include nella documentazione del progetto.” 20) Sede/i di attuazione del progetto all’estero e relativo/i ente/i attuatore/i (*):
N. Ente che ha presentato il progetto Paese estero Città Cod. ident. sede
N. op. vol. per sede
Ente attuatore all’estero
Personale di riferimento sede estera (cognome nome)
1 Arci Servizio Civile Belgio Rossignol 138409 2 Arci Servizio Civile ‐ Parc Naturel de Gaume
NICOLAS ANCION
2 Arci Servizio Civile Belgio Stoumont 138407 2 Arci Servizio Civile ‐ Le Fagotin
BERNADETTE ABRAS
3 Arci Servizio Civile Belgio Bossiére 138404 2 Arci Servizio Civile ‐ Ekikrok
FRÉDÉRIQUE DEHAYE
21) Modalità di comunicazione della presenza degli operatori volontari all’autorità consolare o diplomatica italiana presso il paese in cui si realizza il progetto(*):
Comunicazione via PEC dei nominativi degli operatori volontari in partenza al Consolato Generale di Charleroi e al Dipartimento prima della partenza. Registrazione dei volontari presso il consolato successivamente all’arrivo.
22) Modalità di collegamento e comunicazione con la sede italiana dell’ente proponente il progetto assicurata agli operatori volontari(*):
Arci Servizio Civile sarà in costante contatto con le sedi partner di progetto. Gli uffici di questi ultimi sono dotati di telefono, fax e mail a disposizione per esperti, operatori, stagisti e volontari. Arci Servizio Civile ha come per i suoi operatori e volontari in missione o servizio civile all’estero una modalità di comunicazione che prevede: ‐mail settimanali, sullo stato di attuazione del progetto e sull’inserimento e/o le difficoltà incontrate dai volontari nel lavoro e nelle attività; ‐ comunicazione telefonica bisettimanale ‐ presenza giornaliera in loco dell’OLP in Italia nel corso della durata del progetto. ‐ rilevazione mensile, tramite la somministrazione di un questionario, dello stato di avanzamento del progetto e della valutazione complessiva dello stesso da parte dei volontari.
23) Modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari durante il periodo di permanenza all’estero(*):
Il periodo di permanenza all’estero inizierà a metà del secondo mese di servizio e si concluderà a metà del dodicesimo mese di servizio.
24) Eventuale assicurazione integrativa a copertura dei rischi indicati alla precedente voce 16)
Nessuna
25) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle ore dedicate:
Complessivamente, gli operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐ associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione ‐ luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (esempio: scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante la loro presenza in Italia, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, nei 3 mesi di presenza in Italia, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SC nel territorio, per complessive 12 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i
volontari del SCN prestano servizio, nel periodo iniziale per far emergere le connessioni fra le problematiche locali e quelle del Paese ove si svolgerà il progetto e nel periodo conclusivo per, attraverso l’illustrazione dell’esperienza svolta, evidenziare le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso è intervenuto, dando un senso concreto alla solidarietà internazionale. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐ informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐ sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐ diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SC alle attività promozionali dell’associazione). Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.
26) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)
27) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
SI
28) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)
29) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione
30) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:
I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. Saranno valutate positivamente le competenze linguistiche con particolare riferimento alla conoscenza della lingua francese in primo luogo che può essere dimostrata anche attraverso apposita certificazione.
Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione
SI
31) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto:
Le risorse finanziarie messe a disposizione dalle tre sedi di attuazione estere sono state raggruppate nelle seguenti macro‐voci: 1) Area: RISORSE TECNICHE STRUMENTALI AL PROGETTO Area gestionale (spese generali per tutti gli obiettivi) Altro personale all’estero non attinente l’accreditamento € 10.000,00 Rimborso spese per autovetture di proprietà degli enti € 3.000,00 n. 6 postazioni di lavoro complete (computer con collegamento ad internet, scanner e stampante, telefono) costi manutenzione x 12 mesi € 700,00 n. 3 fotocopiatrici costi manutenzione e assistenza x 10 mesi € 2.800,00 n. 3 videocamere, n. 3 lettore dvd, 3 videoproiettore con telecomando e schermo proiezione Totale area € 16.500,00 2) Area: FORMAZIONE SPECIFICA Segreteria attrezzata Compensi e Rimborsi spese dei docenti impegnati nella formazione specifica € 6.000,00 Costo complessivo delle dispense € 500,00 Costo totale della cancelleria per al formazione specifica € 1.200,00 Costo biglietti mezzi pubblici e rimborsi mezzi di terzi per la partecipazione e realizzazione di moduli formativi in luoghi diversi dalla sede di formazione € 900,00 Totale area € 8.600,00 3) Area: PROMOZIONE DEL SERVIZIO CIVILE E PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO Realizzazione, stampa e affissione di locandine presso le sedi universitarie, bar, parrocchie e uffici “informagiovani”. € 300,00 Realizzazione di n.04 incontri cui saranno invitati i giovani interessati allo svolgimento del servizio civile presso la sede di Roma (predisposizione sala con attrezzature informatiche e materiale informativo) € 400,00 Totale area € 700,00 Totale generale € 25.800,00
32) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):
Nominativo Copromotore e/o Partner
Tipologia (no profit, profit, università)
Attività Sostenute (in riferimento al punto 8.1)
Le Fagotin No profit 1.1.1.1, 1.1.1.2, 2.1.1.2, 2.1.1.3, 3.1.1.1, 3.1.1.2, 3.1.1.3
Parc de Gaume No profit 1.1.1.2, 1.1.1.4, 2.1.1.2, 3.1.1.1, 3.1.1.2, 3.1.1.3
Ekikrok No profit 1.1.1.1, 1.1.1.3, 2.1.1.1, 3.1.1.1, 3.1.1.2, 3.1.1.3
33) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)
I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 8) e le modalità di attuazione (box 9) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore:
Risorsa Attività:
Per ogni sede Telefono, computer, collegamento telefonico e internet, stampante, ecc
Formazione e animazioni negli orti collettivi , organizzazione passeggiate natura, stand informativi su prodotti locali, distribuzione e piantumazione alberi
Per ogni sede Sale riunioni attrezzate di tavoli e sedie Lavagna con fogli intercambiabili, pennarelli, cartoncini e materiale di cancelleria vario per le attività di gruppo; proiettore per diapositive e schermo;, pannelli informativi e bacheche; videoproiettore, lettore DVD e VHS
Sedi Ekikrok e Le Fagotin
Gazebo, tavoli, sedie, pannelli espositivi Materiale cartaceo informativo sui prodotti locali. Prodotti alimentari locali biologici
Sede Parc de Gaume
Attrezzature da giardino: pale, picconi, secchi, tubi da irrigazione, guanti, concime, forbici da potare ecc
Obiettivo 2.1: Generare nei giovani una spinta motivazionale che li porti ad un consumo più consapevole e alla conoscenza dei principi dell’eco‐cittadinanza
Per ogni sede Sale riunioni attrezzate di tavoli e sedie; Lavagna con fogli intercambiabili, pennarelli, cartoncini e materiale di cancelleria vario per le attività di gruppo; proiettore per diapositive e schermo;, pannelli informativi e bacheche; videoproiettore, lettore DVD e VHS Materiali informativi cartacei e multimediali su alimentazione sostenibile
Attività: attività di animazione sull’alimentazione sostenibile, Organizzazione di cantieri ambientali negli orti collettivi , visite e animazioni in fattoria
Sedi Ekikrok e Le Fagotin
Terreni messi a disposizione per orti collettivi. Attrezzature per la cura degli orti collettivi: pale, picconi , secchi, carriola, guanti, sementi e sementai, concime, tubi da irrigazione, ecc
Sede Le Fago
Spazi e attrezzature per la cura degli animali in fattoria e per le
Tin organizzazioni di visite
didattiche: Stalle, mangimi, carriole, attrezzi per mungitura, contenitori ecc.
Obiettivo 3.1 Accrescere nei componenti delle varie associazioni la consapevolezza dell’importanza del networking e dello scambio di buone pratiche.
Per ogni sede Sale riunioni attrezzate di tavoli e sedie; Lavagna con fogli intercambiabili, pennarelli, cartoncini e materiale di cancelleria vario per le attività di gruppo
Attività: Organizzazione incontri periodici tra associazioni su ecosostenibilità , Raccolta memoria e testimonianze per Carta dei paesaggi, Organizzazione di attività di comunicazione
Sede Parc de Gaume
Videocamera/macchina fotografica oppure registratore vocale/ computer con collegamento ad internet
Per ogni sede Telefono, computer, collegamento telefonico e internet, stampante, ecc
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI 34) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
35) Eventuali tirocini riconosciuti:
36) Attestazione/Certificazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:
ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a: • le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.; • le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di
servizio. • le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI 37) Sede di realizzazione (*)
La formazione generale sarà erogata presso Arci Servizio Civile Nazionale via dei Monti di Pietralata, 16 Roma. Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente.
38) Modalità di attuazione (*)
In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.
39) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)
Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM ‐ Sistema di Formazione
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
41) Contenuti della formazione (*)
42) Durata (*)
La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo
SI
ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.
FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI 43) Sede di realizzazione (*)
Tutte le formazioni saranno realizzate alla Plateforme pour le Service Citoyen ‐ Rue du Marteau 21, 1000 Bruxelles. Il Modulo “settimana d’integrazione” sarà realizzato nel centro giovanile Vriendenkring Dialoog vzw – Remylaan 13 – 3018 Wijgmaal (Belgio) con pernottamento sul posto .
44) Modalità di attuazione (*)
La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati
45) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione ai singoli moduli (*)
Dati anagrafici del formatore specifico
Competenze/esperienze specifiche
Modulo formazione
Belien Sophie : nata il 24/08/1987 a Charleroi ( Belgio)
Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile accompagnamento giovani in service citoyen/formatrice Competenze/esperienze specifiche: Esperta nell’accompagnamento dei volontari, nell’organizzazione e gestione di formazioni sui temi della educazione ai media
Comunicazione, media e uso consapevole dei social network
Donneaux Sophie: nata il 14/10/1974 a Liége (Belgio)
Ruolo ricoperto presso l’ente: Psicologa e responsabile dell’accompagnamento individuale dei giovani in service citoyen Esperienza nel settore: Esperta nell’accompagnamento dei volontari, competenze nell’ambito clinico e psicologico e nell’ambito dell’ecologia, esperta nell’organizzazione e gestione di formazioni
Ambiente, ecologia e consumo responsabile
Intercultura
Comunicazione interpersonale e momento di scambio
Settimana d’integrazione
Bilancio di metà percorso
Maturazione e orientamento
Degans Frank : nato il 2/12/1975 a Bruxelles (Belgio)
Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile della
Comunicazione, media e uso consapevole dei social
comunicazione Competenze/esperienze specifiche: Esperto nella realizzazione di campagne di comunicazione rivolte ad un pubblico giovane, organizzazione eventi, rapporti con i media, gestione social network e siti internet
network
Michiels Luc : nato il 28/09/1957 a Etterbeek, Bruxelles (Belgio)
Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile dei partenariati Competenze/esperienze specifiche: Esperienza più che ventennale nel settore associativo, con particolare e approfondita conoscenza del settore ambientale e giovanile dove ha coordinato e diretto importanti progetti.
Ambiente, ecologia e consumo responsabile
Maturazione e orientamento
Settimana d’integrazione
Mezzina Serena : nata il 30/04/1977 a Taranto (Italia)
Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile dei progetti europei/formatrice Competenze/esperienze specifiche: Esperta nella progettazione europea, nella gestione di partner internazionali, nell’organizzazione e gestione di formazioni sui temi della cittadinanza europea
Le istituzioni dell’UE e la Cittadinanza europea
Moreau Leslie: nata il 31/10/1991 a Charleroi (Belgio)
Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile accompagnamento giovani in service citoyen/formatrice Esperienza nel settore: Esperta nella gestione organizzativa e operativa di progetti, esperta in formazioni sui temi della partecipazione politica, della cittadinanza attiva e della comunicazione interpersonale ed esperta nella neouropsicologia giovanile.
Intercultura
Comunicazione interpersonale e momento di scambio
Settimana d’integrazione
Bilancio di metà percorso
Io e la democrazia
Maturazione e orientamento
Van Craesbeeck Luc Maurice J : nato il 08/05/1975 a Namur (Belgio)
Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile accompagnamento giovani in
Intercultura
Comunicazione interpersonale e
service citoyen/formatore Esperienza nel settore: inquadramento dei giovani in sevice citoyen, gestione della loro missione, animazione durante il soggiorno e durante i tempi di formazione
momento di scambio
Settimana d’integrazione
Bilancio di metà percorso
Io e la democrazia
Maturazione e orientamento
Van Innis Nathalie : nata il 21/05/1973 a Tirlemont (Belgio)
Ruolo ricoperto presso l’ente: Coordinatrice della Plateforme pour le Service Citoyen in Vallonia Esperienza nel settore : esperta nel recrutamento dei volontari, nell’organizzazione e gestione di formazioni, nella ricerca di fondi.
Intercultura
Comunicazione interpersonale e momento di scambio
Settimana d’integrazione
Bilancio di metà percorso
Io e la democrazia
Ambiente, ecologia e consumo responsabile
Van der Straten Alban : nato il 15/09/1982 a Bruxelles
Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile relazioni istituzionali Competenze/esperienze specifiche: Esperto in tutte le tematiche relative alla legislazione e politica Belga e Europea.
Io e la democrazia
Le istituzioni dell’UE e la Cittadinanza europea
46) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)
Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”: Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile;
‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.
47) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)
Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.
48) Contenuti della formazione (*)
Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 45:
Formatore Temi Ore
Donneaux Sophie Michiels Luc Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie
Le aspettative e le motivazioni dei giovani per il loro impegno solidale, creare dinamica di gruppo, il progetto di Service Citoyen in Belgio e confronto con il progetto di Servizio Civile in Italia e con i principali Servizi Civili europei
28
Modulo: Settimana d’integrazione
Formatore Temi Ore
Donneaux Sophie Principali strumenti di comunicazione 7
Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie
interpersonale(comunicazione non violenta, verbale e non verbale, ascolto attivo). Primo incontro e momento di scambio tra i ragazzi in servizio civile e i ragazzi in service citoyen (racconti di vita, scambio di esperienze, descrizione del loro primo mese di volontariato)
Modulo: Comunicazione interpersonale e momento di scambio
Formatore Temi Ore
Donneaux Sophie Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie
Il proprio e l’altrui quadro di riferimento culturale, cosa si intende per cultura, Introdurre i giovani all'approccio interculturale, consentendo loro di appropriarsi di queste tre fasi: ‐ Conosci il tuo quadro di riferimento (riflessione sull'identità) ‐ Comprendere il quadro di riferimento dell'altro (shock culturale, valori non universali e valori culturalmente prioritari). ‐ Negoziare per essere in grado di fare coabitare questi quadri di riferimento (valori contro emozioni ‐ rinvio alla comunicazione non violenta).
7
Modulo: Intercultura
Formatore Temi Ore
Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie Van der Straten Alban
Le istituzioni e il sistema politico in Belgio 7
Modulo: Io e la democrazia
Formatore Temi Ore
Donneaux Sophie Michiels Luc Van Innis Nathalie
L’ecologia, ambiente, biodiversità, eco‐cittadinanza, alimentazione sostenibile e consumo responsabile
7
Modulo: Ambiente, ecologia e consumo responsabile
Formatore Temi Ore
Mezzina Serena Van der Straten Alban
Le istituzioni europee e la cittadinanza europea 7
Modulo: Le istituzioni dell’UE e la Cittadinanza europea
Formatore Temi Ore
Belien Sophie Degans Frank
Come organizzare una campagna di comunicazione rivolta ad un pubblico giovane,i social network (il il loro uso consapevole)e i siti internet nel mondo associativo, l’organizzazione di eventi,
7
Modulo: comunicazione, media e uso consapevole dei social‐network
Formatore Temi Ore
Donneaux Sophie Fare un bilancio dopo 4/5 mesi dall’inizio del 8
Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie
progetto di servizio civile sull’andamento dell’esperienza e avere un momento per scambiare le proprie impressioni con gli altri volontari in servizio civile e in service citoyen.
Modulo: Bilancio di metà percorso
Formatore Temi Ore
Donneaux Sophie Michiels Luc Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J
Accompagnamento dei giovani verso la definizione di un progetto di vita e di obiettivi mirati alla fine del loro progetto di servizio civile, aiutarli a valorizzare tale esperienza
22
Modulo: Maturazione e orientamento
Formatore Temi Ore
Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio
Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile
8 ore (complessive)
Modulo A: Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore
Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é, ‐ da cosa dipende, ‐ come può essere garantita, ‐ come si può lavorare in sicurezza
Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze
Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994
‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.
Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 10.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box19/20, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore
Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore “Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità italiane all’estero”, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 fattori di rischio connessi ad attività verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, tutoraggio, fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico‐motorie pro inclusione, attività
artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni
Focus sui contatti con l’utenze e servizi alla persona modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni gestione delle situazioni di emergenza sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali normativa di riferimento
Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 10.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:
Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 33) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 19
Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 33) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 10.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 19
Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 33) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 10.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 19.
Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto.
49) Durata (*)
La durata complessiva della formazione specifica è di 108 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD.
La formazione specifica è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del
monte ore.
La formazione specifica verrà erogata in due tempi:
Per almeno il 70% del totale delle ore, comprensive del modulo relativo a formazione e
informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari, entro e non oltre 90 giorni
dall’avvio del progetto.
Per le restante parte, e comunque non oltre il 30% del totale delle ore, relativamente ai
contenuti che interessano le attività che partiranno in una fase successiva all’avvio in servizio
dei volontari (cfr. box 10.2), entro e non oltre il terz’ultimo mese del progetto.
ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 50) Modalità di monitoraggio del percorso di formazione (generale e specifica) predisposto (*)
Roma, 27 Dicembre 2018
Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente /
Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini