Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in ... · Ardenne, nel cuore della regione...

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Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile all’estero Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*) Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Nazionale Via Monti di Pietralata 16 ‐ 00157 Roma Per informazioni: ‐ 06.41734392 ‐ Fax 06.41796224 ‐ Email: [email protected] ‐ www.arciserviziocivile.it Responsabile informazione e selezione dell’Associazione locale: Vincenzo Donadio, Piera Frittelli, Sergio Zaccaria 1.1) Eventuali enti attuatori Arci Servizio Civile 2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*) 3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*) CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto(*) Eco‐cittadinanza: passiamo all’azione Sezione Nazionale SU00020 Albo unico

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Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in servizio civile all’estero  Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto.  ENTE  1) Ente proponente il progetto (*) 

Arci Servizio Civile   Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it  Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Arci Servizio Civile Nazionale Via Monti di Pietralata 16 ‐  00157 Roma Per informazioni: ‐ 06.41734392 ‐ Fax 06.41796224 ‐ Email: [email protected] ‐  www.arciserviziocivile.it Responsabile informazione e selezione dell’Associazione locale: Vincenzo Donadio, Piera Frittelli, Sergio Zaccaria 

 1.1) Eventuali enti attuatori  

Arci Servizio Civile 

  

2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*)    

3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*)       

  CARATTERISTICHE PROGETTO  4) Titolo del progetto(*)  

Eco‐cittadinanza: passiamo all’azione 

      

Sezione Nazionale 

SU00020 

Albo unico 

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5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)  

Settore: promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunità di italiani all'estero.   Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi; Codifica: 4 

 6) Durata del progetto (*)       

  8 mesi 

 

  9 mesi 

 

  10 mesi 

 

  11 mesi 

 

X  12 mesi 

   7)  Descrizione  del  contesto  socio  politico  ed  economico  del  paese  o  dell’area  geografica  dove  si realizza  il  progetto;  precedente  esperienza  dell’ente  proponente  il  progetto  nel  paese  o  nell’area geografica anche in relazione alla propria mission; presentazione dei partner esteri. (*)  

Il  progetto  avrà  sede  in  Vallonia,  una  delle  tre  regioni  che  compongono  il  Belgio.  Il  Regno  del Belgio,  stato  fondatore  dell’Unione  Europea,  é  uno  stato  federale  dal  23  aprile  1993  retto  a monarchia  costituzionale.  Un  tipo  di  federalismo  del  tutto  unico  nel  suo  genere  dove l’interazione tra stato, regioni e comunità locali é complesso e nel quale trovano riconoscimento le  regioni  autonome  delle  Fiandre,  della  Vallonia  e  di  Bruxelles  e  le  tre  comunità  linguistiche francese, nederlandese e tedesca. Il sud del Belgio è abitato dalla comunità francese che, per la quasi  totalità,  coincide  con  la  regione della Vallonia.  La  regione delle  Fiandre,  a nord, è  invece abitata prevalentemente dalla comunità fiamminga. La capitale Bruxelles costituisce una regione a  sé.  Un’altra  comunità  riconosciuta  a  livello  politico‐istituzionale  è  quella  germanofona,  che occupa  la  porzione  orientale  della  Vallonia,  al  confine  con  la  Germania.  La  complessità  del sistema  non  ha  potuto  arginare  le  tensioni  latenti  tra  le  componenti  nazionali,  fiamminghe  e francofone, degenerate tra il 2010 e il 2011 in una grave crisi di stallo politico domestico, che ha registrato ben diciotto mesi di governo ad interim. Dopo quasi cinque mesi di trattative, da metà ottobre  2014  si  è  insediato  un  nuovo  governo  federale  di  centro‐destra,  diretto  dal  liberale francofono, Charles Michel. Le redini del neoesecutivo, tuttavia, sono fermamente nelle mani di Bart  de  Wever,  uscito  come  il  vero  vincitore  dalle  elezioni  del  25  maggio  2014,  una  tornata elettorale fondamentale per  il Belgio, vista  la congiunzione  in una stessa giornata delle elezioni federali,  regionali  ed  europee.  Il  partito  separatista  fiammingo  si  è  aggiudicato  la maggioranza relativa dei  consensi  in praticamente  tutti  e  tre  i  livelli  istituzionali  e ha potuto  così dirigere  le trattative  per  la  formazione  del  nuovo  governo  federale,  grazie  all’accordo  con  i  liberali  di entrambi i gruppi linguistici e i democristiani fiamminghi. Per la prima volta negli ultimi 30 anni, invece,  il  partito  socialista  guidato  dell’ex  primo  ministro  Elio  Di  Rupo,  pur  confermandosi  il maggiore tra i partiti francofoni, è rimasto fuori dal governo federale e siede all’opposizione. Dal suo insediamento il nuovo governo ha dato avvio a un discreto programma economico in senso liberale, piuttosto radicale per gli standard del paese, tradizionalmente legato alla presenza di un solido welfare state. Tra le riforme principali attuate finora: l’innalzamento dell’età pensionabile 

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a 67 anni entro il 2030, la sospensione del meccanismo di adeguamento dei salari all’inflazione e uno  spostamento  del  peso  fiscale  dal  lavoro  ai  consumi  (anche  energetici).  L’attuale  sistema federale  attribuisce  alle  regioni  forti  poteri  in  materia  di  economia,  occupazione,  agricoltura, energia,  trasporti  (eccetto  che  per  le  ferrovie  statali),  ambiente,  commercio,  piani  urbanistici, supervisione delle province, dei  comuni e delle  compagnie  intercomunali.  Le  comunità,  invece, definiscono le politiche culturali (gestione di teatri, librerie, media e audiovisivi), amministrano i settori  dell’istruzione  e  della  salute  (cura  e  prevenzione  medica)  e  promuovono  iniziative  di welfare,  tra  cui  assistenza  e  servizi  agli  immigrati,  aiuto  alle  famiglie  e  protezione  dei  giovani. Inoltre,  sia  le  comunità  sia  le  regioni  hanno  un  proprio  parlamento  e  un  proprio  governo  e godono di una certa autonomia decisionale nel  settore della  ricerca scientifica e delle  relazioni internazionali. Entrando  nel  merito  della  Vallonia,  la  regione  a  cui  questo  progetto  é  rivolto,  è  opportuno innanzitutto  specificare  che  essa  ha  un  proprio  Parlamento  formato  da  75  deputati  eletti  a suffraggio  universale,  i  quali  hanno  il  compito  di  dibattere  sui  temi  in  cui  le  regioni  hanno competenze  e  di  controllare  il  Governo  vallone.  I  75  deputati  valloni,  insieme  ai  19  deputati francofoni  del  Parlamento  della  Regione  di  Bruxelles,  formano  il  Parlamento  della  Comunità Francese  del  Belgio.  La  principale  amministrazione  della  regione  é  il  Servizio  Pubblico  della Vallonia (SPW). La volontà di rendere la Vallonia un’identità separata amministrativamente prese piede  solamente  dopo  che  la  lingua  olandese  venne  riconosciuta  come  lingua  nazionale;  allo stesso modo il movimento vallone ha cominciato ad avanzare tale rivendicazione per mantenere un territorio monolingua anche al sud del Belgio. Nel 1932 le rivendicazioni fiamminghe e vallone hanno determinato la fissazione del confine linguistico che separa i comuni fiamminghi e valloni. Proprio la struttuta unitaria dello stato belga, con la consequenziale impossibilità di procedere a riforme  strutturali  mirate,  fu  la  causa  della  situazione  di  crisi  degli  anni  ’60  nel  comparto metallurgico  e  nell’estrazione  del  carbone,  le  principali  attività  del  territorio  vallone.  Solo  nel 1970 si concretizzarono le richieste fiamminghe mosse nel 1932, e nel 1980, dopo un decennio di combattimenti, i valloni hanno ottenuto l’autonomia delle regioni. La comunità francese é l’entità federale che ha l’autorità sulla parte francofona della regione della vallonia nelle materie di sua competenza,  quali  l’insegnamento,  la  cultura,  lo  sport  e  i  media  pubblici.  Peculiarmente,  la comunità  germanofona  esercita  la  stessa  autorità  sulla  parte  germanofona  della  regione  della Vallonia,  la  quale  rappresenta,  tuttavia,  una  parte  residuale:  2%  della  popolazione  e  5%  del territorio.   Dal punto di vista geografico, il territorio della Vallonia ha un’estensione di 16 844 km2, suddiviso nelle seguenti province: Brabante vallone, Hainaut, Liegi, Lussemburgo e Namur.  In termini di area, la più grande è la provincia del Lussemburgo che è anche il meno popolato dei cinque con 4.440 km2 per 280.023 abitanti, ossia una densità di popolazione di 63 abitanti per km² e la più piccola provincia è quella di Brabant con 1.090 km2, con una densità di 363 abitanti per km². Hainaut è la provincia più popolata con 1 335 471 abitanti, vale a dire una densità di 352 abitanti per km².  Il  territorio vallone è  inoltre  suddiviso  in 20 arrondissements  suddivisi  in 262 comuni, di  cui 65 con  il  titolo  di  Ville.  Una  grande  parte  del  territorio  é  occupata  dalla  catena  montuosa  delle Ardenne, nel cuore della regione naturale che assume il medesimo nome, che corrisponde ai resti di un antico massiccio montuoso  che  in origine aveva un’altitudine paragonabile a quella delle Alpi, ed invece ad oggi il punto più alto é di 694 m nel luogo chiamato “signal de Botrange”.  La  popolazione  vallone  (secondo  la  pubblicazione”  Féderation  Wallonie‐Bruxelles  en  chiffres 2018) é di 3.614.473 abitanti, circa  il 30% di tutta  la popolazione belga.  I giovani tra  i 19 e  i 24 anni rappresentano il 7% della popolazione. Come accennato in precedenza, l’economia della Vallonia si basa sull’industria pesante. Tuttavia, questa  regione  è  sempre  alla  ricerca  di  un  nuove  opportunità  sfruttando  la  sua  posizione  nel cuore  dell'Europa  occidentale,  concentrandosi,  tra  le  altre  cose,  sulle  nuove  tecnologie. Ma  la disoccupazione rimane troppo alta, aumenta la povertà, e l'immigrazione sembra incontrollata e potrebbe rappresentare un onere considerevole per i servizi sociali. Il governo vallone ha anche lanciato un piano di ripresa, attivo dal 2004, che ha ricevuto il nome popolare di Plan Marshall.  Grazie ad esso, nel 2009 si sono registrati  i primi risultati: 27.000 posti di  lavoro creati e molte 

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persone  addestrate  in  vari  campi  (compreso  l'apprendimento  linguistico).  Nello  stesso  anno  il governo vallone ha annunciato la prosecuzione del Piano Marshall, includendo un nuovo cluster di  competitività:  il  cluster  delle  tecnologie  ambientali.  Il  Piano  Marshall  privilegia  e  rafforza  i legami  tra  Vallonia  e  Bruxelles.  Per  il  rilancio  dell'economia  della  Vallonia,  il  governo  della Regione ha anche fornito 360 milioni di euro per la riconversione, la bonifica dei terreni inquinati e  fornitura  di  terreni  per  i  nuovi  settori  economici  (nel  giugno  2009  il  ministro  vallone dell'economia ha approvato più di 2700 ettari). Arci Servizio Civile ha già svolto la sua prima esperienza di progetti di Servizio Civile Nazionale all’estero in Belgio nel periodo compreso tra settembre 2017 e settembre 2018 nella città di Bruxelles in un altro progetto.  Inoltre è previsto a Gennaio 2019 l’avvio in servizio di 4 volontari selezionati per il progetto “Eco‐cittadinanza dalla teoria alla pratica”, di cui la presente proposta progettuale rappresenta un follow up.  In particolare, in considerazione del fatto che le criticità riscontrate sono ancora presenti nelle realtà territoriali prima indicate, con la presente proposta si intende estendere la portata degli obiettivi progettuali già fissati nella precedente proposta che avrà presto avvio sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.  Arci  Servizio  Civile  ha  una  consolidata  esperienza  in  progetti  di  Servizio  Civile  Nazionale  sia  in Italia  che  all’estero  nel  settore  dell’ambiente,  con  particolare  riferimento  all’educazione  al consumo critico e alla sostenibilità.   Enti partner :   Ekrikrok  Ekrikrok é un’associazione senza scopo di lucro creata da due giovani della cittadina di Gembloux, che ha per obiettivo quello di informare e di sensibilizzare i cittadini su un consumo sostenibile, ed  in  particolare  di  agire  per  il  mantenimento  e  lo  sviluppo  di  un’alimentazione  anch’essa sostenibile, in una prospettiva di promozione della salute e dell’educazione allo sviluppo. Ekikrok agisce essenzialmente seguendo tre assi: 

la  sensibilizzazione  :  laboratori,  corsi,  stages,  conferenze,  momenti  conviviali  per apprendere,  comprendere,  condividere  il  sapere  e  le  buone  pratiche,  intorno all’alimentazione  sana  e  durevole,  nel  tentativo  di  rivolgersi  ad  un  pubblico  non  solo locale ma il più grande possibile; 

l’épicerie  (negozio bio)  :  si  tratta di una bottega bio che  tratta prodotti provenienti dai circuiti  a  chilometro  0,  che  favoriscono  le  relazioni  di  prossimità  tra  produttori  e consumatori e che permettono la messa a disposizione per i membri dell’associazione di prodotti scelti, sani e sostenibili. La bottega é aperta  una volta a settimana; 

gli orti biologici    : vi sono 65 aree a Bossiére gestite dall’associazione, divenute luogo di sperimentazione,  di  convivialità  e  di messa  in  pratica  delle  tecniche  di  orticultura  e  di creazione  di  biotopi  favorevoli  alla  biodiversità.  Essi  si  ispirano  ai  principi  della permacultura e della cultura biologica.  

Le Fagotin Le Fagotin é una fattoria didattica, un centro natura e allo stesso tempo presenta al suo interno una  struttura  con  52  posti  letto  per  ospitare  coloro  i  quali  desiderano  godere  di  una  vacanza sostenibile e responsabile. Esso é situato in un piccolo villaggio sulle Ardenne belghe, ed offre la possibilità  di  riconnettersi  con  la  natura,  andando  alla  scoperta  del mondo della  fattoria  e  del mondo rurale in generale. L’approccio pedagogico si basa essenzialmente su fattori sensoriali ed affettivi, che permettono di stimolare un rapporto attivo sia con la natura che con gli animali.  L’obiettivo  della  fattoria  é  quello  di  sviluppare  l’informazione  e  il  senso  critico,  e  tale  presa  di coscienza  dovrà  portare  ciascuno  a modificare  i  propri  comportamenti  in  un’ottica  di  sviluppo sostenibile  e  vitale.  Le  attività  della  fattoria  didattica  si  rivolgono  ad  un  pubblico  variegato: bambini,  famiglie,  classi  scolari  con  un  accoglienza  specifica  verso  le    persone  portatrici  di handicap. Parc Naturel de Gaume 

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Un parco naturale é un territorio rurale, di alto interesse biologico e geografico. Ma a differenza di  una  riserva  naturale,  che  é  uno  spazio  protetto  in  cui  le  attività  umane  sono  severamente regolamentate,  un  parco  naturale  é  uno  spazio  dove  le  attività  umane  sono  incoraggiate  nella misura  in  cui  esse  servono  a migliorare  la  qualità  della  vita  in mezzo  alla  natura  (la mobilità,  i servizi, l’energia, etc.), sempre nel rispetto dell’ambiente. Il Parc Naturel de Gaume  si trova nella parte sud della Vallonia, nella provincia del Lussemburgo, ed é gestito e animato da una squadra di 10 persone. Le attività di cui essi si occupano sono svariate e sono presentate in un piano di gestione che é stato redatto insieme ad una delegazione della popolazione. Di seguito si riportano degli esempi di tali azioni: 

mantenere la biodiversità e il paesaggio in tutta l’aerea del Parco; 

valorizzare l’agricoltura sviluppando le filiere complete produttive e il marchio  “Gaume” che ne attesta l’origine e la qualità; 

promuovere questi prodotti locali accostandoli alla valorizzazione dell’habitat naturale. 

promuovere il turismo responsabile e in generale la vita culturale in tutto il territorio 

incitare lo sviluppo e l’utilizzo di energie rinnovabili.  

 8) Descrizione del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto e dell’area di intervento (*)  8.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)  

Ente attuatore in Italia Arci Servizio Civile (ASC) è un’associazione senza fini di lucro che opera sul territorio nazionale e favorisce  la  creazione  di  una  rete  nazionale  e  internazionale  di  esperienze  di  servizio  civile.  Le finalità  che  muovono  l’azione  di  ASC  sono  espresse  nel  “Manifesto  2007“,  elaborato  dalle Assemblee Regionali e dalla XII Assemblea Nazionale di ASC e nello Statuto Nazionale, aggiornato durante la XIII Assemblea Nazionale.  ASC Ha gestito dal 1986  la convenzione ARCI per obiettori di  coscienza e dal 28 giugno 2001 è subentrata  come  titolare diretto nel  rapporto con  il Dipartimento della Gioventù e del  Servizio Civile Nazionale. Dall’agosto 2004 è Ente accreditato di  I  classe per  l’impiego di giovani  in SCN. Dall’aprile 2007 è iscritta al Registro Nazionale delle Associazioni di promozione sociale.  Sino ad oggi hanno svolto Servizio Civile Nazionale nella nostra associazione circa 24.000 giovani.  Enti attuatori all’estero:  Ekikrok Ekrikrok é un’associazione senza scopo di lucro creata da due giovani della cittadina di Gembloux, che ha per obiettivo quello di informare e di sensibilizzare i cittadini su un consumo sostenibile, ed  in  particolare  di  agire  per  il  mantenimento  e  lo  sviluppo  di  un’alimentazione  anch’essa sostenibile, in una prospettiva di promozione della salute e dell’educazione allo sviluppo. Ekikrok agisce essenzialmente seguendo tre assi: 

la  sensibilizzazione  :  laboratori,  corsi,  stages,  conferenze,  momenti  conviviali  per apprendere,  comprendere,  condividere  il  sapere  e  le  buone  pratiche,  intorno all’alimentazione  sana  e  durevole,  nel  tentativo  di  rivolgersi  ad  un  pubblico  non  solo locale ma il più grande possibile; 

l’épicerie  (negozio bio)  :  si  tratta di una bottega bio che  tratta prodotti provenienti dai circuiti  a  chilometro  0,  che  favoriscono  le  relazioni  di  prossimità  tra  produttori  e consumatori e che permettono la messa a disposizione per i membri dell’associazione di prodotti scelti, sani e sostenibili. La bottega é aperta  una volta a settimana; 

gli orti biologici    : vi sono 65 aree a Bossiére gestite dall’associazione, divenute luogo di sperimentazione,  di  convivialità  e  di messa  in  pratica  delle  tecniche  di  orticultura  e  di creazione  di  biotopi  favorevoli  alla  biodiversità.  Essi  si  ispirano  ai  principi  della permacultura e della cultura biologica. 

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Ekikrok é situato nel villaggio di Bossiére, nella provincia di Namur. La superficie di quest’ultima è di 3.666 km², con 490.947 abitanti (dato aggiornato al primo gennaio del 2017), con una densità abitativa di 133.92 abitanti per km². La provincia di Namur é una provincia della Vallonia ed essa confina con le province belghe di Hainaut, Brabante vallone, Liegi e Lussemburgo, e con la Francia a  sud.  Il  suo  capoluogo  è  la  città  di  Namur.  La  componente  "biodiversità"  é  particolarmente importante nella provincia e l'Unità Ambientale (appositamente istituita) mira a partecipare alla recupero e alla preservazione sostenibile dell'ambiente attraverso differenti azioni periodiche, a tutela delle specie vegetali ed animali. 

 Le Fagotin Le Fagotin é una fattoria didattica, un centro natura e allo stesso tempo presenta al suo interno una  struttura  con  52  posti  letto  per  ospitare  coloro  i  quali  desiderano  godere  di  una  vacanza sostenibile e responsabile. Esso é situato in un piccolo villaggio sulle Ardenne belghe, ed offre la possibilità  di  riconnettersi  con  la  natura,  andando  alla  scoperta  del mondo della  fattoria  e  del mondo rurale in generale. L’approccio pedagogico si basa essenzialmente su fattori sensoriali ed affettivi, che permettono di stimolare un rapporto attivo sia con la natura che con gli animali.  L’obiettivo  della  fattoria  é  quello  di  sviluppare  l’informazione  e  il  senso  critico,  e  tale  presa  di coscienza  dovrà  portare  ciascuno  a modificare  i  propri  comportamenti  in  un’ottica  di  sviluppo sostenibile  e  vitale.  Le  attività  della  fattoria  didattica  si  rivolgono  ad  un  pubblico  variegato: bambini,  famiglie,  classi  scolari  con  un  accoglienza  specifica  verso  le  persone  portatrici  di handicap. La  provincia  di  Liegi  si  trova  nella  parte  est  del  territorio  vallone,  ha  una  posizione  ideale  nel cuore  dell'Europa,  al  crocevia  di  tutti  i  principali mezzi  di  comunicazione,  come  l'aeroporto  di Liegi,  internazionalmente riconosciuto come aeroporto specializzato  in merci,  la rete ferroviaria che si trova al crocevia di 4 assi principali del trasporto ferroviario europeo ed il porto autonomo di Liegi che é il terzo porto più importante dell’intera Europa.   Parc Naturel de Gaume Un parco naturale é un territorio rurale, di alto interesse biologico e geografico. Ma a differenza di  una  riserva  naturale,  che  é  uno  spazio  protetto  in  cui  le  attività  umane  sono  severamente regolamentate,  un  parco  naturale  é  uno  spazio  dove  le  attività  umane  sono  incoraggiate  nella misura  in  cui  esse  servono  a migliorare  la  qualità  della  vita  in mezzo  alla  natura  (la mobilità,  i servizi,  l’energia, etc.),  sempre nel  rispetto dell’ambiente.  Il  suddetto parco si  trova nella parte sud della Vallonia, nella provincia del Lussemburgo, ed é gestito e animato da una squadra di 10 persone. Le attività di cui essi si occupano sono svariate e sono presentate in un piano di gestione che é stato redatto insieme ad una delegazione della popolazione. Di seguito si riportano degli esempi di tali azioni: 

mantenere la biodiversità e il paesaggio in tutta l’aerea del Parco; 

valorizzare l’agricoltura sviluppando le filiere complete produttive e il marchio  “Gaume” che ne attesta l’origine e la qualità; 

promuovere questi prodotti locali accostandoli alla valorizzazione dell’habitat naturale. 

promuovere il turismo responsabile e in generale la vita culturale in tutto il territorio 

incitare lo sviluppo e l’utilizzo di energie rinnovabili. Il parco si trova a Rossignol, nel comune della ragione vallona di Tintigny. La popolazione conta di circa  4.280  individui,  distribuiti  equamente  nell’intero  comune.  Il  comune  è  situato  nella provincia del Lussemburgo belga, la cui capitale è Arlon. È la più grande provincia del Regno con una superficie di 4.440 km2, per una popolazione di soli 274.000 abitanti. L'agricoltura biologica rappresenta il 40% del settore vallone; la superficie agricola copre il 33% del territorio e le foreste rappresentano  il  63% delle  aree boschive  vallone,  rendendo  il  Lussemburgo belga  la  più  verde delle province belghe. 

 

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8.2) Breve descrizione del contesto territoriale e dell’area di intervento. Analisi delle criticità/bisogni sociali sui quali si intende intervenire e che giustificano la realizzazione del progetto (*)  

Descrizione  dell’area  di  intervento  e  del  contesto  territoriale  con  relativi  indicatori  rispetto  alla situazione di partenza:  Il contesto territoriale nel quale il progetto si svilupperà é quello della Regione della Vallonia, la regione più a sud tra le tre belghe. La sua popolazione costituisce il 32% di quella nazionale ed é prevalentemente francofona, con l'eccezione di una piccola comunità ai confini con la Germania, la Comunità  Germanofona  del  Belgio di lingua  tedesca,  che  comprende  i  comuni  ceduti dalla Germania al  Belgio  nel 1919  e  annessi  alla Germania  nazista nel 1940‐1945.  La  Vallonia, regione mineraria di precoce industrializzazione e principale motore dell'economia belga fino agli anni settanta, ha sofferto profondamente della crisi del settore siderurgico e si è affacciata alle soglie del XXI secolo con esigenze di riconversione industriale, con un livello di sviluppo inferiore a quello dei Paesi limitrofi e con un elevato tasso di disoccupazione. Tuttavia é stato rilevato che la  disoccupazione  dei  giovani  valloni  é  in  calo  dal  2013.  Come  si  spiega  questa  diminuzione? Sicuramente una forte spinta positiva deriva dal recupero di attività intermedie, nelle quali sono molti i giovani impiegati, e dei benefici di cui essi sono destinatari speciali: ne sono un esempio gli aiuti  per  l’occupazione  derivanti  dal  programma  “Garanzia  giovani”  elargiti  dal  luglio  2013.  Il programma  "Garanzia  giovani"  è  un'iniziativa  volta  a  combattere  la  disoccupazione  giovanile, proponendo  a  tutti  i  giovani  inoccupati  con meno  di  25  anni  un'offerta  di  impiego  nei  4 mesi dopo la fine dei loro studi scolastici o la perdita del loro impiego. Questa offerta deve consistere in un’occupazione, un apprendistato, una formazione professionale o un reinserimento a scuola ed  essere  adatta  alle  esigenze  e  alla  situazione  di  ciascuno.  Oggi  la  quota  di  giovani  di  età inferiore  ai  25  anni  è  proporzionalmente  maggiore  nella  regione  vallona  rispetto  al  resto  del Belgio. Questa tendenza si prevede debba invertirsi nei prossimi decenni. Dal 2008 la Vallonia ha avuto  un  tasso  di  fertilità  che  è  in  linea  con  quello  di  tutto  il  Belgio, ma  che  dovrebbe  essere leggermente  più  basso  in  futuro  a  causa  dell'alto  tasso  di  fertilità  atteso  a  Bruxelles.Il  tasso  NEET  (dall’inglese  “Not  in  Employment,  Education  or  Training“)  è  la  percentuale  della gioventù  in  un  determinato  gruppo  di  età  (qui  18‐24  anni)  che  non  sono  né  impiegati  né impegnati  nell’istruzione  o  formazione.  In  Vallonia,  nel  2016,    il  16,4%  di  giovani  compresi  in questa fascia d’età non è in istruzione, formazione o occupazione. La Vallonia è situata al di sopra del livello europeo (15,2% per i giovani europei con un’età media di 28 anni). Va rilevato che circa la metà degli NEET hanno almeno un diploma nell'istruzione secondaria superiore. Le differenze di  genere  sono  poco  accentuate,  soprattutto  per  i  gruppi  di  età  più  giovani.  Il  tasso  NEET  è leggermente superiore per le donne dai 25 ai 29 anni e dai 30 ai 34 anni rispetto agli uomini della stessa  età.  Ciò  potrebbe  essere  spiegato  con  un  ritiro  dalle  attività  lavorative  o  dagli  studi,  in relazione alla volontà di creare una famiglia e all'arrivo dei bambini.   La finalità di questo progetto è avvicinare  i giovani a quella che viene definita eco‐cittadinanza: l'ecologia e la cittadinanza costituiscono la coscienza ecologica dell'appartenenza ad un ambiente (terra,  continente  o  paese)  che  garantisca  l’esistenza  dell’individuo  ed  implichi  per  lui  diritti  e doveri  in un  territorio. Ad esempio:  il  diritto di  godere di un ambiente  sano e  il dovere di non contaminarlo  per  preservare  questo  ambiente  sano.  L'uso  del  suffisso  "cittadino"  nel  termine "eco‐cittadinanza"  si  riferisce  a  diversi  aspetti  della  cittadinanza.  In  primo  luogo,  è  la caratteristica che riunisce un gruppo di persone nella stessa organizzazione politica di una società o  di  una  comunità  politica.  L'eco‐cittadino  appartiene  a  un'entità  globale,  ad  un  ambiente specifico.  La  cittadinanza  dimostra  anche  la  possibilità  che  i  cittadini  agiscano  sul  processo decisionale  pubblico,  attraverso  i  loro  rappresentanti.  Nelle  società  aperte  le  decisioni sull'ambiente sono difficili da cogliere, poiché ci sono molti attori e i "rappresentanti" degli eco‐cittadini  non  hanno  una  realtà  omogenea.  Ogni  eco‐cittadino  ha  i  mezzi  per  assicurare  uno sviluppo sostenibile (cioè lo sviluppo che soddisfa le esigenze del presente senza compromettere quelle delle generazioni future, che preserva la vita umana e gli ecosistemi, intimamente legati) dalle sue azioni quotidiane o per difendere l'idea di eco‐cittadinanza con le autorità, ad esempio 

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attraverso  il  voto  o  le  petizioni.  Pertanto  essere  eco‐cittadino  significa  essere  consapevoli  di appartenere  a  un  territorio  a  cui  il  nostro  modo  di  vivere  è  direttamente  collegato  e  su  cui abbiamo un impatto. Spesso sottovalutiamo l’importanza delle aree protette che, oltre ad essere custodi  del  patrimonio  naturale,  forniscono  un’ampia  gamma  di  servizi  a  costo  zero  che potrebbero  apportare  benefici  alla  società  e  all’economia.  In  Vallonia  vi  sono  oltre  400  siti naturali annoverati ed é necessario preservare e rafforzare la biodiversità dell’intero ecosistema, per  meglio  affrontare  la  sfida  relativa  al  cambiamento  climatico.    La  strategia  Belga  di adattamento al cambiamento climatico approvata nel 2010 mira alla preservazione della diversità genetica delle foreste ed alla conservazione degli ecosistemi contaminati dall’attività umana, con il  fine  di  migliorarne  la  resistenza.  La  suddetta  strategia  insiste  sull’importanza  di  mettere  in relazione, per quanto possibile, clima e biodiversità, per ciò che concerne la legiferazione. Inoltre, essa  propone  che  la  protezione  degli  ecosistemi  rientri  nei  cinque  punti  del  prossimo  piano d’azione  per  l’adattamento  climatico  in  Belgio. L’ultima  Relazione  sull’Adattamento  al Cambiamento Climatico in Vallonia, commissionata dall’Agenzia per l’Aria e il Clima, è d’accordo con la Strategia, ma in questa regione solo lo 0,7% del territorio beneficia dello status di riserva naturale, mentre gli esperti affermano che la cifra più adatta dovrebbe garantire la copertura di circa il 5‐10% dei territori per favorire il successo della preservazione. Nonostante la decisione del governo  vallone  di  creare  18  nuove  riserve  naturali  e  di  ampliare  3  tra  quelle  già  esistenti,  la regione ha ancora molta  strada da  fare per aumentare  il  suo  impegno ed essere più attiva nel preservare la propria natura. Bisogna riconoscere che la Vallonia è ancora lontana dal realizzare gli  obiettivi  contenuti  nella  Strategia  per  la  Biodiversità  Nazionale  in  Belgio,  redatta  a  seguito dell’impegno che il paese ha preso nella negoziazione della Convenzione per la Biodiversità delle Nazioni Unite. Con questa strategia, il Belgio si è impegnato a proteggere il 17% dei suoi territori e dei suoi interni, con la creazione di una rete di zone protette. Nel frattempo, in assenza di una cartografia esaustiva del patrimonio naturale vallone e della sua rete ecologica, la protezione del suo  territorio  ristagna. È  con  massima  urgenza  che  la  regione  della  Vallonia,  attraverso  il Ministero  dell’ambiente,  in  carica  per  il  clima,  e  del Ministero  dell’agricoltura  in  carica  per  la natura, deve mettere fine alla compartimentazione di questi due settori prendendo, con urgenza, misure  per  meglio  coordinarli.  Considerare  questi  due  aspetti  come  le  facce  di  una  stessa medaglia  ottimizzerebbe  la  loro  sinergia  favorendo  un’azione  effettiva  ed  efficace,  che  possa favorire lo sviluppo della sostenibilità della regione.   Inoltre, essendo la Vallonia un territorio che da secoli basa la propria economia sulle produzioni derivanti dal comparto della chimica e delle  industrie pesanti,  i suoli dei vecchi siti  industriali o dei  luoghi  di  stoccaggio  di  prodotti  chimici  e  idrocarburi  risultano  essere  “infrequentabili”,  a causa della presenza nel suolo di sostanze pericolose. Da parecchi anni, gestire e sanare questi siti inquinati costituiscono due delle principali prerogative del Governo. Si tratta di preservare la salute  umana,  la  qualità  delle  acque  e  la  biodiversità, ma  anche di  favorire  un nuovo  sviluppo locale  ridando  valore  ai  campi  e  rendendoli  attrattivi  per  le  attività  economiche,  il  turismo,  il tempo  libero,  nuove  costruzioni  edilizie,  etc.  Con  la  messa  in  opera  del  “Decrét  Sols”  (del  5 dicembre  2008),  la  Vallonia  si  é  dotata  di  un  mezzo  per  combattere  più  efficacemente l’inquinamento locale.   In  definitiva,  l’obiettivo  generale  del  suddetto  progetto  é  quello  di  orientare  l’intera  comunità della Vallonia, ed i giovani in modo particolare essendo i veri custodi del patrimonio culturale ed ambientale futuro, verso una coscienza eco‐cittadina compatibile con uno sviluppo sostenibile e con la salvaguardia dell’ambiente di cui possano usufruire le generazioni del domani.          

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 8.2.1 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 7.1  

CRITICITA’/BISOGNI  INDICATORI MISURABILI 

Criticità 1. Difficoltà nel diffondere pienamente nel territorio vallone una cultura e delle abitudini eco‐compatibili. Ancora scarsa e non pienamente sufficiente la conoscenza degli gesti quotidiani necessari per uno sviluppo sostenibile, il rispetto dell’ambiente con effetti positivi per la salute delle famiglie. Si effettuano ancora in misura ridotti acquisti di prodotti della terra provenienti dalle reti commerciali della filiera corta, da produttori valloni quindi a KM 0 o da agricoltori biologici. Ancora insufficiente l’abitudine di nutrirsi secondo i principi di un’alimentazione sostenibile.  

Indicatore 1.1 numero attività di formazione rivolte a famiglie, bambini e portatori di handicap realizzate Indicatore 1.2 numero “passeggiate natura” per scoprire il patrimonio naturale della Vallonia realizzate Indicatore 1.3 numero di partecipazioni a feste e sagre locali attraverso stand informativi o distribuzione prodotti Indicatore 1.4 numero alberi alberi distribuiti e messi a dimora nell’area delle riserve naturali    

Criticità 2 In un mondo sempre più orientato ad una visione individualista, i giovani tendono a procurarsi un benessere immediato. Ciò si evince anche nel modo in cui essi si relazionano con l’ambiente: consumi incontrollati, cattiva alimentazione, insufficiente rispetto della regolamentazione in materia di raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti.  

Indicatore 2.1. numero attività di sensibilizzazione e formazione sull’alimentazione sostenibile rivolte a giovani realizzate Indicatore 2.2 numero cantieri ambientali rivolti ai giovani realizzati per la gestione degli orti collettivi Indicatore 2.3 numero visite a animazioni in fattoria realizzate  

Criticità 3 La collaborazione tra le varie associazioni che si occupano di ambiente presenti sul territorio é presente, ma necessita di un maggiore impulso. Le informazioni possedute da ognuna di esse, riguardanti il contesto ambientale, potrebbero essere condivise a più larga scala. Così gli enti, per raggiungere gli scopi per i quali sono stati fondati, necessitano di sforzi in termini di tempo e di risorse economiche maggiori rispetto a quelli che sarebbero necessari in un contesto di conoscenza reciproca e più ampia mutualità.  

Indicatore 3.1 numero incontri periodici tra rappresentanti delle varie associazioni in tema di eco‐sostenibilità realizzati Indicatore 3.2 numero testimonianze raccolte sul tema del paesaggio per la realizzazione della “Carta dei paesaggi” Indicatore 3.3 frequenza temporale delle attività di comunicazione relative alla collaborazione tra associazioni sul tema dell’eco‐sostenibilità    

 

 8.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)  

 I destinatari saranno:  

➢ Famiglie, bambini, portatori di handicap che risiedono nel  territorio  interessato dal progetto 

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(la  Regione  della  Vallonia  in  primo  luogo)  che  parteciperanno  alle  attività  di  formazione  e animazione e alle gestione degli orti collettivi e alle passeggiate natura  

➢  Giovani  di  età  compresa  tra  i  14‐25  anni  presenti  sul  territorio  interessato  dal  progetto  (la Regione  della  Vallonia)  che  parteciperanno  alle  attività  di  animazione  e  formazione  sul  tema dell’alimentazione sostenibile  

➢ Le associazioni attive nel campo della protezione dell’ambiente  , degli stili di vita sostenibili, presenti sul territorio   

➢ 6 giovani italiani che verranno coinvolti nel progetto quali volontari in Servizio Civile   I beneficiari invece saranno:  

➢ Tutta la popolazione presente nel territorio interessato dal progetto  

➢ Il mondo associativo e la società vallona nel suo complesso 

➢Le istituzioni legislative e governative belghe sia a livello regionale che federale che si occupano di politiche ambientali  

  8.4) Indicazione della domanda di servizi analoghi e della relativa offerta presente nel contesto di riferimento.  

Nell’area di Gembloux uno dei comuni interessati dal progetto, sono molti i centri culturali presenti nel territorio e le attività che vengono proposte alle differenti fasce d’età.  In particolare nel settore della cooperazione allo sviluppo dell’ambiente sono presenti:   ‐  l’associazione “D’Autres Mondes” (centro culturale e d’impiego, che propone tra le sue attività anche giornate pedagogiche e di formazione rivolte a giovani) ‐ il centro culturale “Vivre en fol Cie ASBL” (compagnia teatrale permanente che si rivolge a grandi e piccini, con spettacoli che toccato argomenti dell’attualità con un pizzico di ironia). Nel comune di Rossignol dove si svolgerà una parte delle attività progettuali, oltre alle attività da poter  svolgere  immersi nella natura con  il Parco,  sono molte  le  iniziative culturali  che vengono promosse.  Su  tutte  spiccano  quelle  proposte  del  Centro  Culturale  di  Rossignol‐Tintigny,  che mette  in  scena  diversi  spettacoli  e  attività  educative  in  differenti  periodi  dell’anno,  con  una speciale e accurata attenzione verso i temi legati alla inclusione e allo sviluppo dei giovani.   Nell’area delle  Ardenne belghe  dove  si  svolgeranno  invece  altre  attività  progettuali  nel  settore ambientale molto forte é l’impegno delle istituzioni locali sul tema della tutela della biodiversità. É  stato  creato  il  Dipartimento  per  lo  Sviluppo  Sostenibile  all’interno  della  provincia  di  Liegi,  il quale si occupa tra le tante cose proprio di lavorare anche per la promozione della biodiversità e di sensibilizzare la comunità su tali tematiche. Nella  comunità  del  territorio  della  provincia  di  Liege,  il  settore  educativo  e  per  la  gioventù  è molto ricco sia per la sua diversità che per la sua qualità. La sua notorietà é diffusa da oltre trenta anni e sono molti i partner esteri, gli organizzatori dei vari centri culturali, le “case di cultura” che propongono differenti iniziative in tutta la provincia.  

 9) Obiettivi del progetto (*)  

Criticità  Obiettivo  Indicatori Ex Ante Indicatori Ex Post 

Criticità 1  Difficoltà nel diffondere pienamente nel territorio vallone una cultura e delle abitudini eco‐compatibili. 

Obiettivo 1.1 Diffondere una più ampia conoscenza sul territorio Vallone dei gesti quotidiani 

Indicatore 1.1.1numero attività di formazione rivolte a famiglie, bambini e portatori di handicap 

Ind. Ex post 1.1.1  numero attività di formazione rivolte a famiglie, bambini e portatori di handicap 

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Ancora scarsa e non pienamente sufficiente la conoscenza degli gesti quotidiani necessari per uno sviluppo sostenibile, il rispetto dell’ambiente con effetti positivi per la salute delle famiglie. Si effettuano ancora in misura ridotti acquisti di prodotti della terra provenienti dalle reti commerciali della filiera corta, da produttori valloni quindi a KM 0 o da agricoltori biologici. Ancora insufficiente l’abitudine di nutrirsi secondo i principi di un’alimentazione sostenibile.  . 

necessari ad uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. L’intera comunità sarà supportata col fine di riorientarne i consumi e le abitudini alimentari verso i principi dell’alimentazione sostenibile. Ulteriore finalità di tali attività, e non per ultima, sarà quella di rendere la comunità più coesa e orientarla in un’ottica di sostegno reciproco. strumenti di informazione, orientamento, accompagnamento individualizzato e dei percorsi educativi previsti nel progetto ; 

realizzate10 

realizzate 20 

Indicatore 1.1.2 numero “passeggiate natura” per scoprire il patrimonio naturale della Vallonia realizzate 6 

Ind. Ex post 1.1.2:  numero “passeggiate natura” per scoprire il patrimonio naturale della Vallonia realizzate  10 

Indicatore 1.1.3 numero di partecipazioni a feste e sagre locali attraverso stand informativi o distribuzione prodotti: 8 

Ind. Ex post 1.1.3 numero di partecipazioni a feste e sagre locali attraverso stand informativi o distribuzione prodotti: 14 

Indicatore 1.1.4 numero alberi distribuiti e messi a dimora nell’area delle riserve naturali 100 

Ind. Ex post 1.1.4  numero alberi distribuiti e messi a dimora nell’area delle riserve naturali 150    

Criticità 2 In un mondo sempre più orientato ad una visione individualista, i giovani tendono a procurarsi un benessere immediato. Ciò si evince anche nel modo in cui essi si relazionano con l’ambiente: consumi incontrollati, cattiva alimentazione, insufficiente rispetto della regolamentazione in materia di raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti     

Obiettivo 2.1  Generare nei giovani una spinta motivazionale che li porti ad  un consumo più consapevole e alla conoscenza dei principi dell’eco‐cittadinanza.          

Indicatore 2.1.1 numero attività di sensibilizzazione e formazione sull’alimentazione sostenibile rivolte a giovani realizzate: 10  

Ind. Ex post 2.1.1 numero attività di sensibilizzazione e formazione sull’alimentazione sostenibile rivolte a giovani realizzate: 18 

Indicatore 2.1.2 numero cantieri ambientali rivolti ai giovani realizzati per la gestione degli orti collettivi: 15 

Ind. Ex post 2.1.2   numero cantieri ambientali rivolti ai giovani realizzati per la gestione degli orti collettivi : 25 

Indicatore 2.1.3 numero visite a animazioni in fattoria realizzate 10  

Ind. Ex post 2.1.3 numero visite a animazioni in fattoria realizzate 20  

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Criticità 3 La collaborazione tra le varie associazioni che si occupano di ambiente presenti sul territorio é presente, ma necessita di un maggiore impulso. Le informazioni possedute da ognuna di esse, riguardanti il contesto ambientale, potrebbero essere condivise a più larga scala. Così gli enti, per raggiungere gli scopi per i quali sono stati fondati, necessitano di sforzi in termini di tempo e di risorse economiche maggiori rispetto a quelli che sarebbero necessari in un contesto di conoscenza reciproca e più ampia mutualità. 

Obiettivo 3.1 accrescere nei componenti delle varie associazioni la consapevolezza dell’importanza del networking e dello scambio di buone pratiche. 

Indicatore 3.1.1 numero incontri periodici tra rappresentanti delle varie associazioni in tema di eco‐sostenibilità realizzati: 5 

Ind. Ex post 3.1.1  numero incontri periodici tra rappresentanti delle varie associazioni in tema di eco‐sostenibilità realizzati: 8 

    Indicatore 3.1.2 numero testimonianze raccolte sul tema del paesaggio per la realizzazione della “Carta dei paesaggi”: 20 

Ind. Ex post 3.1.2  numero testimonianze raccolte sul tema del paesaggio per la realizzazione della “Carta dei paesaggi”:Ind. Ex  30 

    Indicatore 3.1.3 frequenza temporale delle attività di comunicazione relative alla collaborazione tra associazioni sul tema dell’eco‐sostenibilità:  ‐ Almeno 1 attività (post su social, newsletter ecc) ogni 2 settimane 

Ind. Ex post 3.1.3 frequenza temporale delle attività di comunicazione relative alla collaborazione tra associazioni sul tema dell’eco‐sostenibilità: ‐ Almeno 2 attività (post su social, newsletter ecc) ogni 2 settimane 

 

 Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC:  • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN  e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.  

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  10) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre risorse umane impiegate nel progetto (*) 

 

10.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)   Il progetto si realizza presso tre strutture presenti nella zona della Vallonia,  l’obiettivo generale del progetto  é  quello  di  orientare  l’intera  comunità  della  Vallonia,  ed  i  giovani  in  modo  particolare essendo  i  veri  custodi  del  patrimonio  culturale  ed  ambientale  futuro,  verso  una  coscienza  eco‐cittadina compatibile con uno sviluppo sostenibile e con la salvaguardia dell’ambiente di cui possano usufruire le generazioni del domani.  Per questo motivo il raggiungimento dei tre obiettivi specifici che riguardano tutte e tre le sedi di attuazione vedranno la realizzazione delle stesse attività:  Obiettivo 1.1 Diffondere una più ampia conoscenza sul territorio Vallone degli eco‐gesti necessari ad uno  sviluppo  sostenibile  e  rispettoso  dell’ambiente.  L’intera  comunità  sarà  supportata  col  fine  di riorientarne  i  consumi  e  le  abitudini  alimentari  verso  i  principi  dell’alimentazione  sostenibile. Ulteriore  finalità  di  tali  attività,  e  non  per  ultima,  sarà  quella  di  rendere  la  comunità  più  coesa  e orientarla in un’ottica di sostegno reciproco.  Azione  1.1.1  Accompagnare  la  comunità  presente  sul  territorio  vallone    nel  rafforzamento  di  una coscienza e consapevolezza eco‐cittadina.  

Attività 1.1.1.1 Organizzare formazioni e animazioni negli orti collettivi per famiglie, bambini, e persone portatrici di handicap. 

Attività 1.1.1.2 Organizzare passeggiate natura per scoprire l’immenso patrimonio naturale della regione vallone. 

Attività  1.1.1.3  Valorizzazione  dei  prodotti  locali:  allestire  degli  stand  informativi  e degustativi in occasione di feste o fiere. Partecipare alle attività di distribuzione dei prodotti locali. 

Attività  1.1.1.4  Organizzare  azioni  specifiche  di  sostegno  all’aerea  del  Parco  Naturale:  ex: distribuzione alberi da frutto, e sostenere azioni di piantagione o messa a dimora di alberi.  

Obiettivo  2.1.  Generare  nei  giovani  una  spinta  motivazionale  che  li  porti  ad  un  consumo  più consapevole e alla conoscenza dei principi dell’eco‐cittadinanza.  Azione 2.1.1 Accompagnare i giovani ad acquisire una maggiore consapevolezza dei gravi problemi ambientali del 21esimo secolo  

Attività  2.1.1.1  Organizzazione  attività  di  animazione  sull’argomento  dell’alimentazione sostenibile. 

Attività 2.1.1.2 Organizzare cantieri ambientali rivolti ai giovani con l’obiettivo coadiuvare il lavoro  di  sistemazione    gli  orti  collettivi  (giardino  in  altezza,  recinzioni  in  legno,  spirale  di erbe aromatiche, etc.) Piantare, provvedere alla manutenzione e alla raccolta delle colture ortofrutticole, piantate sugli orti collettivi. 

Attività 2.1.1.3 Organizzare visite ed animazioni  in fattoria. Cura degli animali della fattoria prima dopo la visita. 

 Obiettivo 3.1 Accrescere nei componenti delle varie associazioni la consapevolezza dell’importanza del networking e dello scambio di buone pratiche.   Azione 3.1.1 Creare una più fitta rete di collaborazione, per mezzo della quale condividere informazioni riguardanti la situazione attuale dell’ambiente nel quale si opera e portare avanti 

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obiettivi comuni, mettendo insieme capacità e competenze di ogni singola associazione.  

Attività 3.1.1.1 Organizzare incontri periodici tra i rappresentanti delle varie associazioni, per fare un punto sull’avanzamento dei lavori in materia di eco‐sostenibilità. 

Attività 3.1.1.2 Nel quadro della Carta dei Paesaggi: valorizzazione dei paesaggi tipici della regione, indagini sulla popolazione, cercare memorie e testimonianze. 

Attività 3.1.1.3 Organizzare attività di comunicazione: campagne promozionali, social network etc. 

  

    

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10.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 10.1(*) Diagramma di Gantt:  

Fasi ed Attività 1° mese 

2° mese 

3° mese 

4° mese 

5° mese 

6° mese 

7° mese 

8° mese 

9° mese 

10° mese 

11° mese 

12° mese 

 

Obiettivo 1.1  

Attività 1.1.1.1                         

Attività 1.1.1.2                         

Attività 1.1.1.3                         

Attività 1.1.1.4                         

Obiettivo 2.1 

Attività 2.1.1.1                         

Attività 2.1.1.2                         

Attività 2.1.1.3                         

Obiettivo 3.1 

Attività 3.1.1.1                         

Attività 3.1.1.2                         

Attività 3.1.1.3                         

AZIONI TRASVERSALI 

Avvio del progetto, inserimento dei volontari, incontro di coordinamento progettuale 

                       

Formazione Specifica                         

Formazione Generale                         

Informazione e sensibilizzazione                          

Monitoraggio operatori volontari                         

Monitoraggio olp                         

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 Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 37/42) a quella specifica, (box 43/49), al monitoraggio (box 29), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 36). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 25). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106). 

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10.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*)  Gli operatori volontari di SC saranno impegnati, nelle tre sedi di attuazione, a svolgere le seguenti attività:  

Obiettivi del progetto  Attivita’ Il ruolo dell’operatore volontario di SC sarà di

 Obiettivo 1.1  Diffondere  una  più  ampia conoscenza  sul  territorio Vallone  degli  eco‐gesti necessari  ad  uno  sviluppo sostenibile  e  rispettoso dell’ambiente.  L’intera comunità  sarà  supportata col  fine  di  riorientarne  i consumi  e  le  abitudini alimentari  verso  i  principi dell’alimentazione sostenibile.  Ulteriore finalità di tali attività, e non per  ultima,  sarà  qualle  di rendere  la  comunità  più coesa  e  orientarla  in un’ottica  di  sostegno reciproco.  

Attività 1.1.1.1  Organizzare formazioni e animazioni negli orti collettivi per famiglie, bambini, e persone portatrici di handicap. 

Collaborazione nell’organizzazione di formazioni e animazioni rivolte ad un pubblico variegato. 

Attività 1.1.1.2  Organizzare passeggiate natura per scoprire l’immenso patrimonio naturale della regione vallona. 

Partecipazione all’organizzazione di passeggiate natura nel territorio, rivolte ad un pubblico variegatoCollaborare con la Guida natura all’organizzazione logistica delle visite e alla loro promozione. 

Attività 1.1.1.3 Valorizzazione dei prodotti locali: allestire degli stand informativi e degustativi in occasione di feste o fiere. Partecipare alle attività di distribuzione dei prodotti locali. 

Collaborazione nell’allestimento di stand informativi e per la distribuzione dei prodotti locali. Collaborare alla  organizzazione delle fasi promozionali dei suddetti eventi : redazione comunicati stampa, promozione attraverso newsletter e reti sociali. 

Attività 1.1.1.4 Organizzare azioni specifiche di sostegno all’aerea del Parco Naturale: ex: distribuzione alberi da frutto e sostenere azioni di piantagione o messa a dimora di alberi. 

Partecipazione  in collaborazione con il personale addetto a tutte le fasi delle differenti azioni di sostegno a tutela dell’area del Parco Naturale. 

 Obiettivo 2.1 Generare nei giovani una spinta motivazionale che li porti ad  un consumo più consapevole e alla conoscenza dei principi dell’eco‐cittadinanza.  

Attività 2.1.1.1 Organizzazione  attività di animazione sull’argomento dell’alimentazione sostenibile. 

Partecipazione all’organizzazione di attività di sensibilizzazione sull’alimentazione sostenibile : organizzazione logistica degli eventi di animazione, preparazione dei materiali diattici, promozione degli eventi. 

Attività 2.1.1.2 Organizzare cantieri ambientali rivolti ai giovani con l’obiettivo di coadiuvare il lavoro di sistemazione  degli orti collettivi (giardino in altezza, recinzioni in legno, spirale di erbe aromatiche, etc.) Piantare, provvedere alla manutenzione e alla raccolta delle colture ortofrutticole, piantate sugli orti collettivi. 

Collaborazione all’organizzazione logistica , alla gestione dei gruppi e alle attività pratiche che caratterizzano i cantieri ambientali. 

Attività 2.1.1.3 Organizzare visite ed animazioni in fattoria. Cura degli animali della fattoria prima dopo la visita. 

Partecipazione all’organizzazione logistica dellevisite e alla cura degli animali. 

 Obiettivo 3.1  Accrescere nei componenti delle varie associazioni la consapevolezza dell’importanza del networking e dello scambio di buone pratiche.   

Attività 3.1.1.1 Organizzare incontri periodici tra i rappresentanti delle varie associazioni, per fare un punto sull’avanzamento dei lavori in materia di eco‐sostenibilità. 

Collaborazione nell’organizzazione logistica degli incontri periodici. Collaborazione nel mantenimento di rapporti tra i partner. 

Attività 3.1.1.2 Nel quadro della Carta dei Paesaggi: valorizzazione dei paesaggi tipici 

Partecipazione alla ricerca di testimonianze e memorie sulla popolazione. Realizzazione interviste, Elaborazione materiali 

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della regione, indagini sulla popolazione, cercare memorie e testimonianze. 

Attività 3.1.1.3 Organizzare attività di comunicazione: campagne promozionali, social network etc. 

Collaborazione in tutte le fasi della campagna di comunicazione sia nell’ideazione che nell’implementazione on line e off line .  

 Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività  individuali e collettive.  In particolare questa  loro partecipazione  è  funzionale  alla  realizzazione  dell’obiettivo  indicato  al  box  8,  sezione  “obiettivi  dei volontari” che viene qui riportato: ‐ formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; ‐  apprendimento  delle  modalità  e  degli  strumenti  del  lavoro  di  gruppo  finalizzato  alla  acquisizione  di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; ‐ partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 25.  

  

10.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*)  Le risorse umane, impegnate nel progetto, vengono specificate per sedi di attuazione:  

Attività del progetto  Professionalità  Ruolo nell’attività Numero/Sede di 

attuazione corrispondente 

Attività 1.1.1.1  Formatore/animatore  Affiancare i volontari nell’organizzazione di formazioni e animazioni negli orti collettivi. Guidare i volontari nell’apprendimento di tecniche di animazione adatte ad un pubblico variegato. 

1 Ekikrok 

Attività 1.1.1.2  Guida naturalistica  Affiancare i volontari nell’organizzazione di passeggiate natura e nella creazione dei contenuti delle escursioni. 

1 Le Fagotin 

Attività 1.1.1.3  Responsabile progetti  Affiancare i volontari nell’allestimento di stand informativi in occasione di feste e fiere.  

1 Parc de Gaume 1 Ekikrok 

Attività 1.1.1.4  Responsabile progetti  Affiancare i volontari nelle azioni specifiche a sostegno del parco (es: distribuzione alberi da frutto e piantumazione) 

1 Parc de Gaume 

Attività 2.1.1.1  Esperto in alimentazione  Affiancare i volontari  1 Ekikrok 

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sostenibile  nell’organizzazione di attività 

di animazione, impartendo nozioni sui principi dell’alimentazione sostenibile. 

Attività 2.1.1.2  Responsabile progetti  Affiancare i volontari nell’organizzazione di cantieri ambientali. 

1 Ekikrok 1 Le Fagotin 

Attività 2.1.1.3  Responsabile cura animali 

Affiancare i volontari nell’organizzazione di visite in fattoria. 

1 Le Fagotin 

Attività 3.1.1.1  Responsabile progetti  Guidare i volontari nell’apprendimento di tutte le fasi che costituiranno il processo di networking (riunioni, incontri etc) per avanzare sulla tematica della eco‐sostenibilità nella regione vallone. 

1 Le Fagotin 1 Ekikrok 1 Parc de Gaume 

Attività 3.1.1.2  Responsabile progetto Carta dei Paesaggi 

Supportare i volontari nello svolgimento delle attività nel quadro della Carta dei Paesaggi.  

1 Parc de Gaume 

Attività 3.1.1.3  Esperto di comunicazione/ social network/web 

Affiancare i volontari nelle attività di comunicazione. 

1 Le Fagotin 1 Ekikrok 1 Parc de Gaume 

 

  11) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*)   12) Modalità di fruizione del vitto e alloggio(*)  

I  2  volontari  che  effettueranno  servizio  presso  il  Parco  Naturale  di  Gaume  saranno  alloggiati presso  un  dormitorio  che  dispone  di  30  camere  singole  adibito  all’accoglienza  periodica  dei diversi volontari che svolgono attività in loco. Tale struttura è situata accanto agli uffici del parco dove i volontari effettueranno servizio. I 2 volontari  che effettueranno servizio presso  la  fattoria didattica  il  Fagotin,  saranno alloggiati presso    la  struttura  di  proprietà  della  fattoria  che  dispone  di  52  posti  letto.  Possibilità  di condividere una camera doppia. I 2 volontari che effettueranno servizio presso Ekikrokk potranno essere ospitati  in una famiglia oppure  essere  alloggiati  in  appartamento  condiviso  con  altri  volontari  europei,  possibilità  di condividere una camera doppia.   

  13) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari,             oppure, in alternativa, monte ore annuo (*) Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali,  monte ore su cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito  14) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (5 o 6)  (*)   

1.145 

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15) Mesi di permanenza all’estero ed eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio(*):  

10 mesi all’estero. ‐ Flessibilità oraria ‐ Impiego occasionale in giorni festivi nel caso di specifiche attività. ‐ Partecipazione ad eventi di promozione del servizio civile organizzati dall’associazione. ‐ Disponibilità ad effettuare servizio civile al di fuori della sede indicata, in Italia o all’estero, per un massimo di 30 giorni nell’anno di servizio civile. ‐ Le giornate di formazione generale, specifica (vedi box relativi) potrebbero essere svolte anche nella giornata del sabato. ‐ Disponibilità alla fruizione di giorni di permesso in occasione di chiusura dell’associazione (festività natalizie, estive, ponti…) e relativo stop del progetto, per un massimo di 10 permessi su 20 a disposizione. 

 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE  16) Particolari condizioni di rischio per la realizzazione del progetto connesse alla situazione politica e sociale esistente nell’area d’intervento prescelta(*):  

Nessuna. Vedi piano sicurezza allegato 

 17) Piano di sicurezza finalizzato alla salvaguardia dell’incolumità degli operatori volontari e dell’altro personale impegnato nel progetto, Protocollo di sicurezza e nominativo del Responsabile della sicurezza(*):  

Vedi piano sicurezza allegato  Responsabile della sicurezza: FRANCOIS RONVEAUX 

 18) Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari connesse alla realizzazione del progetto:  

Nessuna 

                   

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19) Sede/i di attuazione del progetto di appoggio in Italia ed Operatori Locali di Progetto(*):  “Voce non compilata in quanto il sistema "Helios" la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all'atto dell'attivazione della funzione "presenta", la include nella documentazione del progetto.”   20) Sede/i di attuazione del progetto all’estero e relativo/i ente/i attuatore/i (*):  

N.  Ente che ha presentato il progetto  Paese estero  Città  Cod. ident. sede 

N. op. vol. per sede 

 Ente attuatore all’estero 

Personale di riferimento sede estera (cognome nome) 

1  Arci Servizio Civile  Belgio  Rossignol  138409  2  Arci Servizio Civile  ‐ Parc Naturel de Gaume 

NICOLAS ANCION 

2  Arci Servizio Civile  Belgio  Stoumont  138407  2  Arci Servizio Civile  ‐ Le Fagotin 

BERNADETTE ABRAS 

3  Arci Servizio Civile  Belgio  Bossiére  138404  2  Arci Servizio Civile  ‐ Ekikrok 

FRÉDÉRIQUE DEHAYE 

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 21)  Modalità di comunicazione della presenza degli operatori volontari all’autorità consolare o  diplomatica italiana presso il paese in cui si realizza il progetto(*):  

Comunicazione via PEC dei nominativi degli operatori volontari in partenza al Consolato Generale di Charleroi e al Dipartimento prima della partenza.  Registrazione dei volontari presso il consolato successivamente all’arrivo. 

 22)  Modalità di collegamento e comunicazione con la sede italiana dell’ente proponente il progetto  assicurata agli operatori volontari(*):  

Arci  Servizio Civile  sarà  in  costante  contatto  con  le  sedi partner di progetto. Gli  uffici  di  questi ultimi sono dotati di telefono, fax e mail a disposizione per esperti, operatori, stagisti e volontari. Arci Servizio Civile ha come per i suoi operatori e volontari in missione o servizio civile all’estero una modalità di comunicazione che prevede:  ‐mail  settimanali,  sullo  stato  di  attuazione  del  progetto  e  sull’inserimento  e/o  le  difficoltà incontrate dai volontari nel lavoro e nelle attività;  ‐ comunicazione telefonica bisettimanale  ‐ presenza giornaliera in loco dell’OLP in Italia nel corso della durata del progetto.  ‐ rilevazione mensile, tramite la somministrazione di un questionario, dello stato di avanzamento del progetto e della valutazione complessiva dello stesso da parte dei volontari. 

 23)  Modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari durante il periodo di  permanenza all’estero(*):  

Il periodo di permanenza all’estero inizierà a metà del secondo mese di servizio e si concluderà a metà del dodicesimo mese di servizio. 

 24) Eventuale assicurazione integrativa a copertura dei rischi indicati alla precedente voce 16)  

Nessuna 

 25) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione  delle ore dedicate:  

Complessivamente, gli operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐  associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione ‐  luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (esempio: scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante la loro presenza in Italia, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, nei 3 mesi di presenza in Italia, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SC saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SC nel territorio, per complessive 12 ore.  Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i 

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volontari del SCN prestano servizio, nel periodo iniziale per far emergere le connessioni fra le problematiche locali e quelle del Paese ove si svolgerà il progetto e nel periodo conclusivo per, attraverso l’illustrazione dell’esperienza svolta, evidenziare le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso è intervenuto, dando un senso concreto alla solidarietà internazionale.  L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐  informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐  sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐  diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SC alle attività promozionali dell’associazione).  Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. 

 26) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*)  

 

 27) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)  

SI 

                                    28) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)  

 

 29) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*) 

 

Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL  ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione 

 30) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:  

I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio  curriculum vitae,  con  formati  standardizzati  tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore.  Saranno  valutate  positivamente  le  competenze  linguistiche  con  particolare  riferimento  alla conoscenza  della  lingua  francese  in  primo  luogo  che  può  essere  dimostrata  anche  attraverso apposita certificazione.   

  

Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL  ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione 

SI 

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31) Eventuali  risorse  finanziarie  aggiuntive  destinate  in  modo  specifico  alla realizzazione del progetto:  

Le risorse finanziarie messe a disposizione dalle tre  sedi di attuazione estere  sono state raggruppate nelle seguenti macro‐voci:  1) Area: RISORSE TECNICHE STRUMENTALI AL PROGETTO Area gestionale (spese generali per tutti gli obiettivi) Altro personale all’estero non attinente l’accreditamento € 10.000,00 Rimborso spese per autovetture di proprietà degli enti  € 3.000,00  n. 6 postazioni di lavoro complete (computer con collegamento ad internet, scanner e stampante, telefono) costi manutenzione x 12 mesi € 700,00  n. 3  fotocopiatrici costi manutenzione e assistenza x 10 mesi € 2.800,00 n. 3 videocamere, n. 3 lettore dvd, 3 videoproiettore con telecomando e schermo proiezione  Totale  area € 16.500,00   2) Area: FORMAZIONE SPECIFICA Segreteria attrezzata Compensi e Rimborsi spese dei docenti impegnati nella formazione specifica € 6.000,00 Costo complessivo delle dispense € 500,00  Costo totale della cancelleria per al formazione specifica € 1.200,00  Costo biglietti mezzi pubblici e rimborsi mezzi di terzi per la partecipazione e realizzazione di moduli formativi in luoghi diversi dalla sede di formazione € 900,00  Totale  area € 8.600,00   3) Area: PROMOZIONE DEL SERVIZIO CIVILE E PUBBLICIZZAZIONE DEL PROGETTO Realizzazione, stampa e affissione di locandine presso le sedi universitarie, bar, parrocchie e uffici “informagiovani”. € 300,00  Realizzazione di n.04 incontri cui saranno invitati i giovani interessati allo svolgimento del servizio civile presso la sede di Roma (predisposizione sala con attrezzature informatiche e materiale informativo) € 400,00 Totale area € 700,00   Totale generale €  25.800,00  

 32) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):  

Nominativo Copromotore  e/o Partner 

Tipologia (no profit, profit, università) 

Attività Sostenute  (in riferimento al punto 8.1) 

Le Fagotin  No profit   1.1.1.1,  1.1.1.2,  2.1.1.2, 2.1.1.3,  3.1.1.1,  3.1.1.2, 3.1.1.3  

Parc de Gaume  No profit  1.1.1.2,  1.1.1.4,  2.1.1.2, 3.1.1.1, 3.1.1.2, 3.1.1.3 

Ekikrok  No profit  1.1.1.1,  1.1.1.3,  2.1.1.1, 3.1.1.1, 3.1.1.2, 3.1.1.3 

 

 33) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*)  

I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 8) e le modalità di attuazione (box 9) del progetto, si  indicano di seguito  le  risorse  tecniche  e  strumentali  ritenute  necessarie  ed  adeguate  per  l’attuazione  del progetto e fornite dal soggetto attuatore: 

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  Risorsa  Attività:   

Per ogni sede   Telefono, computer, collegamento telefonico e internet, stampante, ecc  

Formazione e animazioni negli orti collettivi , organizzazione passeggiate natura, stand informativi su prodotti locali, distribuzione e piantumazione alberi   

Per ogni sede   Sale riunioni attrezzate di tavoli e sedie Lavagna con fogli intercambiabili, pennarelli, cartoncini e materiale di cancelleria vario  per le attività di gruppo; proiettore per diapositive e schermo;, pannelli informativi e bacheche; videoproiettore, lettore DVD e VHS  

Sedi Ekikrok e Le Fagotin 

Gazebo, tavoli, sedie, pannelli espositivi Materiale cartaceo informativo sui prodotti locali.  Prodotti alimentari locali biologici  

Sede Parc de  Gaume  

Attrezzature da giardino: pale, picconi, secchi, tubi da irrigazione, guanti, concime, forbici da potare ecc 

  Obiettivo 2.1: Generare nei giovani una spinta motivazionale che li porti ad un consumo più consapevole e alla conoscenza dei principi dell’eco‐cittadinanza 

Per ogni sede  Sale riunioni attrezzate di tavoli e sedie; Lavagna con fogli intercambiabili, pennarelli, cartoncini e materiale di cancelleria vario  per le attività di gruppo; proiettore per diapositive e schermo;, pannelli informativi e bacheche; videoproiettore, lettore DVD e VHS Materiali informativi cartacei e multimediali su alimentazione sostenibile   

Attività: attività di animazione sull’alimentazione sostenibile, Organizzazione di cantieri ambientali negli orti collettivi , visite e animazioni in fattoria 

Sedi Ekikrok e Le Fagotin 

Terreni messi a disposizione per orti collettivi.  Attrezzature per la cura degli orti collettivi: pale, picconi , secchi, carriola, guanti, sementi e sementai, concime, tubi da irrigazione, ecc  

Sede  Le Fago 

Spazi e attrezzature per la cura degli animali in fattoria e per le 

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Tin  organizzazioni di visite 

didattiche: Stalle, mangimi, carriole, attrezzi per mungitura, contenitori ecc.   

Obiettivo 3.1 Accrescere nei componenti delle varie associazioni la consapevolezza dell’importanza del networking e dello scambio di buone pratiche. 

Per ogni sede  Sale riunioni attrezzate di tavoli e sedie; Lavagna con fogli intercambiabili, pennarelli, cartoncini e materiale di cancelleria vario  per le attività di gruppo  

Attività: Organizzazione incontri periodici tra associazioni su ecosostenibilità , Raccolta memoria e testimonianze per Carta dei paesaggi, Organizzazione di attività di comunicazione 

Sede Parc de Gaume 

Videocamera/macchina fotografica oppure registratore vocale/ computer con collegamento ad internet   

Per ogni sede  Telefono, computer, collegamento telefonico e internet, stampante, ecc   

 

 CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI  34) Eventuali crediti formativi riconosciuti:  

 

 35) Eventuali tirocini riconosciuti:  

 

 36) Attestazione/Certificazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:  

ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a: •  le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;  •  le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di 

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servizio. •  le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.  Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.  

 FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI  37) Sede di realizzazione (*)  

La formazione generale sarà erogata presso Arci Servizio Civile Nazionale via dei Monti di Pietralata, 16 Roma. Eventuali variazioni dell’indirizzo saranno comunicate tempestivamente. 

 38) Modalità di attuazione (*)  

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente. 

 39) Ricorso a sistemi di  formazione verificati  in  sede di accreditamento  o acquisiti da altri enti (*)  

Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM  ‐ Sistema di Formazione 

 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)  

 

 41) Contenuti della formazione (*)  

 

 42) Durata (*)  

La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD).  In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo 

SI 

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ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. 

 FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI  43) Sede di realizzazione (*)  

Tutte le formazioni saranno realizzate alla Plateforme pour le Service Citoyen ‐  Rue du Marteau 21, 1000 Bruxelles. Il Modulo “settimana d’integrazione” sarà realizzato nel centro giovanile Vriendenkring Dialoog vzw – Remylaan 13 – 3018 Wijgmaal (Belgio) con pernottamento sul posto . 

  44) Modalità di attuazione (*)  

La formazione specifica verrà effettuata in proprio, presso l’ente con formatori dell’ente di seguito indicati 

 45) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione ai singoli moduli (*)  

Dati anagrafici del formatore specifico 

Competenze/esperienze specifiche 

Modulo formazione 

Belien Sophie : nata il 24/08/1987 a Charleroi ( Belgio) 

Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile accompagnamento giovani in service citoyen/formatrice  Competenze/esperienze specifiche: Esperta nell’accompagnamento dei volontari, nell’organizzazione e gestione di formazioni sui temi della educazione ai media 

Comunicazione, media e uso consapevole dei social network  

Donneaux Sophie: nata il 14/10/1974 a Liége (Belgio) 

Ruolo ricoperto presso l’ente: Psicologa  e  responsabile dell’accompagnamento individuale  dei  giovani  in service citoyen Esperienza  nel  settore: Esperta nell’accompagnamento  dei volontari,  competenze nell’ambito  clinico  e psicologico  e  nell’ambito dell’ecologia,  esperta nell’organizzazione e gestione di formazioni   

Ambiente, ecologia  e consumo responsabile 

Intercultura 

Comunicazione interpersonale e momento di scambio 

Settimana d’integrazione 

Bilancio di metà percorso 

Maturazione e orientamento  

 

Degans Frank : nato il 2/12/1975 a Bruxelles (Belgio) 

Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile della 

Comunicazione, media e uso consapevole dei social 

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comunicazione  Competenze/esperienze specifiche: Esperto nella realizzazione di campagne di comunicazione rivolte ad un pubblico giovane, organizzazione eventi, rapporti con i media, gestione social network e siti internet 

network 

Michiels Luc : nato il 28/09/1957  a Etterbeek, Bruxelles (Belgio) 

Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile dei partenariati Competenze/esperienze specifiche: Esperienza più che ventennale nel settore associativo, con particolare e approfondita  conoscenza del settore ambientale e giovanile dove ha coordinato e diretto importanti progetti.   

Ambiente, ecologia  e consumo responsabile 

Maturazione e orientamento 

Settimana d’integrazione 

Mezzina Serena : nata il 30/04/1977 a Taranto (Italia) 

Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile dei progetti europei/formatrice Competenze/esperienze specifiche: Esperta nella progettazione europea, nella gestione di partner internazionali, nell’organizzazione e gestione di formazioni sui temi della cittadinanza europea 

Le istituzioni dell’UE e la Cittadinanza europea 

Moreau Leslie: nata il 31/10/1991 a Charleroi (Belgio) 

Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile accompagnamento giovani in service citoyen/formatrice Esperienza nel settore: Esperta nella gestione organizzativa e operativa di progetti, esperta in formazioni sui temi della partecipazione politica, della cittadinanza attiva e della comunicazione interpersonale ed esperta nella neouropsicologia giovanile.  

Intercultura 

Comunicazione interpersonale e momento di scambio 

Settimana d’integrazione 

Bilancio di metà percorso 

Io e la democrazia 

Maturazione e orientamento  

 

Van Craesbeeck Luc Maurice J : nato il 08/05/1975 a Namur (Belgio) 

Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile accompagnamento giovani in 

Intercultura 

Comunicazione interpersonale e 

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service citoyen/formatore Esperienza nel settore: inquadramento dei giovani in sevice citoyen, gestione della loro missione, animazione durante il soggiorno e durante i tempi di formazione

momento di scambio 

Settimana d’integrazione 

Bilancio di metà percorso 

Io e la democrazia 

Maturazione e orientamento  

Van Innis Nathalie : nata il 21/05/1973 a Tirlemont (Belgio) 

Ruolo  ricoperto  presso  l’ente: Coordinatrice  della Plateforme  pour  le  Service Citoyen in Vallonia Esperienza nel settore : esperta nel recrutamento dei volontari, nell’organizzazione e gestione di formazioni, nella ricerca di fondi. 

Intercultura 

Comunicazione interpersonale e momento di scambio 

Settimana d’integrazione 

Bilancio di metà percorso 

Io e la democrazia 

Ambiente, ecologia  e consumo responsabile 

  

Van der Straten Alban : nato il 15/09/1982 a Bruxelles 

Ruolo ricoperto presso l’ente: Responsabile relazioni istituzionali  Competenze/esperienze specifiche: Esperto in tutte le tematiche relative alla legislazione e politica Belga e Europea.  

Io e la democrazia 

Le istituzioni dell’UE e la Cittadinanza europea 

 46) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*)  

Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”:  Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas  ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; 

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‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.  Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. 

 47) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)  

Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. 

 48) Contenuti della formazione (*)  

Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 45:  

Formatore  Temi  Ore 

Donneaux Sophie Michiels Luc Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie  

Le aspettative e le motivazioni dei giovani per il loro impegno solidale, creare dinamica di gruppo, il progetto di Service Citoyen in Belgio e confronto con il progetto di Servizio Civile in Italia e con i principali Servizi Civili europei 

28 

Modulo: Settimana d’integrazione  

Formatore  Temi  Ore 

Donneaux Sophie  Principali strumenti di comunicazione  7 

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Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie  

interpersonale(comunicazione non violenta, verbale e non verbale, ascolto attivo). Primo incontro e momento di scambio tra i ragazzi in servizio civile e i ragazzi in service citoyen (racconti di vita, scambio di esperienze, descrizione del loro primo mese di volontariato)  

Modulo: Comunicazione interpersonale e momento di scambio 

Formatore  Temi  Ore 

 Donneaux Sophie Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie 

Il proprio e l’altrui quadro di riferimento culturale, cosa si intende per cultura, Introdurre i giovani all'approccio interculturale, consentendo loro di appropriarsi di queste tre fasi: ‐ Conosci il tuo quadro di riferimento (riflessione sull'identità)  ‐ Comprendere il quadro di riferimento dell'altro (shock culturale, valori non universali e valori culturalmente prioritari). ‐ Negoziare per essere in grado di fare coabitare questi quadri di riferimento (valori contro emozioni ‐ rinvio alla comunicazione non violenta).  

Modulo: Intercultura  

Formatore  Temi  Ore 

Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie Van der Straten Alban  

Le istituzioni e il sistema politico in Belgio  7 

Modulo: Io e la democrazia  

Formatore  Temi  Ore 

Donneaux Sophie  Michiels Luc Van Innis Nathalie  

L’ecologia, ambiente, biodiversità, eco‐cittadinanza, alimentazione sostenibile e consumo responsabile 

Modulo: Ambiente, ecologia e consumo responsabile  

Formatore  Temi  Ore 

Mezzina Serena Van der Straten Alban  

Le istituzioni europee e la cittadinanza europea  7 

Modulo: Le istituzioni dell’UE e la Cittadinanza europea  

Formatore  Temi  Ore 

Belien Sophie Degans Frank 

Come organizzare una campagna di comunicazione rivolta ad un pubblico giovane,i social network (il il loro uso consapevole)e i siti internet nel mondo associativo, l’organizzazione di eventi, 

Modulo: comunicazione, media e uso consapevole dei social‐network  

Formatore  Temi  Ore 

Donneaux Sophie  Fare un bilancio dopo 4/5 mesi dall’inizio del  8 

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Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J Van Innis Nathalie  

progetto di servizio civile sull’andamento dell’esperienza e avere un momento per scambiare le proprie impressioni con gli altri volontari in servizio civile e in service citoyen.  

Modulo: Bilancio di metà percorso  

Formatore  Temi  Ore 

Donneaux Sophie Michiels Luc Moreau Leslie Van Craesbeeck Luc Maurice J  

Accompagnamento dei giovani verso la definizione di un progetto di vita e di obiettivi mirati alla fine del loro progetto di servizio civile, aiutarli a valorizzare tale esperienza  

22 

Modulo: Maturazione e orientamento  

 

Formatore  Temi  Ore 

Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio 

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile   

8 ore (complessive) 

Modulo A:  Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore   

Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é,  ‐ da cosa dipende,  ‐ come può essere garantita,  ‐ come si può lavorare in sicurezza  

Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione ‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze 

 Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 

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‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche 

 Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.  

Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 10.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box19/20, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore   

Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore “Promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità italiane all’estero”, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5    fattori di rischio connessi ad attività verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri,   fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, tutoraggio,   fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico‐motorie pro inclusione, attività 

artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni 

Focus sui contatti con l’utenze e servizi alla persona  modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni  gestione delle situazioni di emergenza  sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione  segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali  normativa di riferimento 

 Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 10.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:   

Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori  volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 33) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 19  

Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 33) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 10.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 19  

Page 35: Scheda progetto per l’impiego di operatori volontari in ... · Ardenne, nel cuore della regione naturale che assume il medesimo nome, che corrisponde ai resti di un antico massiccio

Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 33) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 10.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 19.  

Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto. 

 49) Durata (*)  

La durata complessiva della formazione specifica è di 108 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD. 

La formazione specifica è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del 

monte ore.  

La formazione specifica verrà erogata in due tempi: 

Per almeno il 70% del totale delle ore, comprensive del modulo relativo a formazione e 

informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari, entro e non oltre 90 giorni 

dall’avvio del progetto. 

Per le restante parte, e comunque non oltre il 30% del totale delle ore, relativamente ai 

contenuti che interessano le attività che partiranno in una fase successiva all’avvio in servizio 

dei volontari (cfr. box 10.2), entro e non oltre il terz’ultimo mese del progetto. 

 ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE  50) Modalità di monitoraggio del percorso di formazione (generale e specifica) predisposto (*)  

 

 Roma, 27 Dicembre 2018   

Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente / 

Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini