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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto. ENTE 1) Ente proponente il progetto (*) Arci Servizio Civile Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Piemonte È possibile consegnare o spedire la domanda di servizio civile in uno degli indirizzi qui riportati: Via Maria Ausiliatrice, 45 ‐ 10152 Torino (TO) Via Dora Baltea, 40/B (Movicentro) ‐ 10015 Ivrea (TO) Via Angelo Brofferio, 129 ‐ 14100 Asti (AT) Via della Mendicità istruita, 14 ‐ 12042 Bra (CN) Via S. Maria di Campagnate, 26 ‐ 13900 Biella (BI) Via Sermenza, 24 ‐ 13100 Vercelli (VC) Via Pietro Caselli, 69 ‐ 15073 Castellazzo Bormida (AL) Corso Cobianchi 37 ‐ 28921 Verbania (VCO) Tel: +39 011 2215851 Email: [email protected] | 2 0 5 9 9 3 3 7 2 3 Sito Internet: http://www.arciserviziocivile.it/piemonte Rappresentante legale: Lorenzo Siviero. Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Maria Luisa Brizio, Federico Vozza, Alessandra Masi, Riccardo Zucaro, Lorenzo Siviero, Gabriele Moroni, Stefano Bego, Tiziana Beltramo. I colloqui di selezione potranno tenersi in località ̀ differenti dalle sedi di attuazione prescelte. 1.1) Eventuali enti attuatori ARCI Comitato di Torino 2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*) SU00020

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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI OPERATORI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA  Le voci contrassegnate dall’asterisco devono essere compilate obbligatoriamente a pena di esclusione del progetto.  ENTE  1) Ente proponente il progetto (*)

 Arci Servizio Civile   Informazioni aggiuntive per i cittadini: Via dei Monti di Pietralata 16 – 00157 Roma Tel: 06.41734392 Fax 06.41796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it  Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Piemonte È possibile consegnare o spedire la domanda di servizio civile in uno degli indirizzi qui riportati: Via Maria Ausiliatrice, 45 ‐ 10152 Torino (TO) Via Dora Baltea, 40/B (Movicentro) ‐ 10015 Ivrea (TO) Via Angelo Brofferio, 129 ‐ 14100 Asti (AT) Via della Mendicità istruita, 14 ‐ 12042 Bra (CN) Via S. Maria di Campagnate, 26 ‐ 13900 Biella (BI) Via Sermenza, 24 ‐ 13100 Vercelli (VC) Via Pietro Caselli, 69 ‐ 15073 Castellazzo Bormida (AL) Corso Cobianchi 37 ‐ 28921 Verbania (VCO) Tel: +39 011 2215851 Email: [email protected] |  2059933 723  Sito Internet: http://www.arciserviziocivile.it/piemonte Rappresentante legale: Lorenzo Siviero. Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Maria Luisa Brizio, Federico Vozza, Alessandra Masi, Riccardo Zucaro, Lorenzo Siviero, Gabriele Moroni, Stefano Bego, Tiziana Beltramo. I colloqui di selezione potranno tenersi in località̀ differenti dalle sedi di attuazione prescelte.    1.1) Eventuali enti attuatori  

ARCI Comitato di Torino   2) Codice di accreditamento SCN/iscrizione SCU dell’Ente proponete (*) 

     

SU00020

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3) Albo e classe SCN o Albo e sezione SCU dell’ente proponente (*)       

       

CARATTERISTICHE PROGETTO  4) Titolo del progetto (*)  

Più cultura, meno paura: interventi di animazione culturale per i giovani sul territorio torinese  5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 1) (*)       

Settore: Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport Area di intervento: 2 ‐ Animazione culturale verso giovani    6) Durata del progetto (*)

   8 mesi

 

  9 mesi  

  10 mesi  

  11 mesi  

X 12 mesi   

7) Descrizione  del  contesto  territoriale  entro  il  quale  si  realizza  il  progetto  e  dell’area  di intervento (*)  7.1) Presentazione dell’ente proponente e degli eventuali enti attuatori (*)  

Ente accreditato proponente: ASC  Nazionale  è  un’associazione  di  promozione  sociale,  costituita  nel  1996  che  opera  per  la promozione e qualificazione di un servizio civile che promuove  l’educazione alla pace e all’impegno civico,  attraverso  attività  territoriali  concrete  che  promuovano  lo  sviluppo  del  Paese  e  dell’Unione Europea. Le finalità sono espresse dallo Statuto e dal Manifesto 2007 (www.arciserviziocivile.it) ASC  e’  un’associazione  di  associazioni,  con  5  soci  nazionali  (Arci,  Arciragazzi,  Auser,  Legambiente, Uisp) e centinaia di soci locali, aggregati nelle ASC Regionali e locali.  ASC  Nazionale,  in  modo  diretto,  svolge  attività  di  promozione  durante  i  bandi,  sostiene  la progettazione delle organizzazioni,  eroga  la  formazionale  generale  ai  giovani  e  agli OLP,  effettua  il monitoraggio sull’andamento dell’esperienza, a cui partecipano sia  i giovani  in servizio che gli OLP, produce il Rapporto Annuale. Tramite le ASC Regionali e locali è a disposizione delle esigenze dei giovani e degli enti di accoglienza durante il periodo di servizio civile e promuove la collaborazione fra gli enti di accoglienza. L’Assemblea  Nazionale  è  la  sede  ove  vengono  prese  le  scelte  di  fondo  e  il  Consiglio  Nazionale  le attua. ASC  è  stato  ente  convenzionato  per  il  SC  degli  obiettori  di  coscienza  dal  1984  al  2004;  ente accreditato di SCN dal 2003 e ha in corso la procedura per diventare Ente accreditato di SCU. 

Sezione Nazionale Albo unico

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 Ente/i attuatore/i: L'Associazione Arci ‐ Comitato di Torino promuove cultura, socialità e solidarietà attraverso pratiche che  mettono  al  centro  il  protagonismo  del  socio,  la  sua  possibilità  di  partecipare,  di  decidere  e mettere  in  rete  con  gli  altri  le  proprie  capacità  e  competenze.  Per  questo  quotidianamente  il Comitato territoriale di Torino si dedica ad attività che mirano ad affermare una cultura non violenta e  pacifista  e  la  formazione  di  una  società  aperta  e  multietnica,  attività  di  promozione  culturale diffusa che consentano a tutti e tutte l'accesso ai diritti culturali, azioni volte alla riqualificazione e dell'attivazione del tessuto sociale, attività nell'ambito dell'educativa e della formazione.  Il Comitato territoriale di Torino svolge in primo luogo una funzione di coordinamento e di creazioni di reti tra le associazioni che sono ad esso affiliate, rispondendo indirettamente a una domanda di attività culturali e ricreative presente sul territorio che si manifesta nell'effervescenza del panorama dell'associazionismo  giovanile  e  dei  gruppi  informali,  che  spesso  purtroppo  risultano  esperienze estemporanee e  incapaci  di  consolidarsi nel  tempo. Questo perché  tale dinamica è  sintomo di un bisogno, spesso indefinito, che è quello di trovare il proprio spazio di protagonismo, e troppo spesso non  incontra  luoghi  e  strutture  già  esistenti  in  grado  di  trasmettere  le  proprie  competenze  e  la propria esperienza a disposizione dell'aggregazione di nuove persone.

 7.2)  Breve  descrizione  del  contesto  territoriale  e  dell’area  di  intervento.  Analisi  delle criticità/bisogni  sociali  sui quali  si  intende  intervenire e  che giustificano  la  realizzazione del progetto (*)  

Il  progetto prenderà  le mosse dal  progetto  “Da  sessant’anni  sempre aperti”  che  sarà  realizzato nel 2019. Il progetto prevede uno studio sul terzo settore nel contesto territoriale e attività di formazione a  sostegno  delle  associazioni  che  costituiranno  il  punto  di  partenza  per  alcune  delle  attività progettuali previste da questo progetto.  Contesto territoriale La Città Metropolitana di Torino, territorio entro il quale si intende realizzare il progetto qui esposto, è un territorio sociale assai ampio e variegato nel quale vivono 2.269.120 di persone (dati Istat al 01 gennaio  2018). Negli  ultimi  anni  è  rilevabile  un  calo  costante  del  numero di  abitanti,  che  riguarda anche il suo centro principale (la Città di Torino), dopo si concentra il 39% della popolazione:  

 Gli  stranieri  residenti  nella  città  metropolitana  di  Torino  al  1°  gennaio  2018  sono  220.403  e rappresentano  il  9,7%  della  popolazione  residente.  La  comunità  straniera  più  numerosa  è  quella proveniente  dalla  Romania  con  il  45,5%  di  tutti  gli  stranieri  presenti  sul  territorio,  seguita  dal Marocco (11,1%) e dalla Repubblica Popolare Cinese (4,8%).  Al  1  gennaio 2017  la popolazione giovanile  (compresa  fra  i  15 e  i  30 anni)  residente nella Città di Torino  ammontava  a  129.975  unità,  rappresentando  il  14,6%  dell'intera  popolazione  residente:  in 

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questi numeri non sono compresi tutti quei giovani non residenti che vivono la Città di Torino per la loro  formazione  (essendo  iscritti  a  scuole  superiori  o  a  istituti  universitari)  e/o  il  loro  svago  (dal momento  che  il  capoluogo  offre  la  maggior  offerta  culturale  e  ricreativa  del  territorio  Città Metropolitanale).  Non  sono  conteggiati,  non  avendo  a  disposizione  dati  precisi,  nemmeno  quei giovani  domiciliati,  e  non  residenti,  nella  città  di  Torino,  dei  quali  buona  parte  sono  studenti universitari  fuori  sede,  compresi  prevalentemente  nella  fascia  d'età  19‐25.  I  due  principali  atenei cittadini, infatti, accolgono complessivamente oltre 100.000 studenti.  Basandosi  unicamente  sui  residenti  la  distribuzione  rispetto  alle  fasce  di  età  risulta  essere  la seguente:  

  Gli istituti di istruzione secondaria presenti nella città di Torino sono 87, suddivisi in 35 licei, 29 istituti tecnici  e  23  istituti  professionali, mentre nei maggiori  centri  abitati  del  circondario  appartenenti  al territorio  di  Arci  Torino  (Moncalieri,  Nichelino,  Carmagnola)  gli  istituti  secondari  di  secondo  grado sono 19 (rispettivamente 5, 8 e 6) fra licei, istituti professionali e tecnici.   Contesto settoriale e area di intervento Il  settore  nel  quale  si  intende  intervenire  con  questo  progetto  è  quello  dell'animazione  culturale verso i giovani: la cultura è anche aggregazione, e il consumo culturale può essere al tempo stesso un momento  importante  di  ricreazione  e  socializzazione,  così  come  il  mondo  del  no  profit  offre possibilità di realizzare attività aggregative “dal basso”, facilmente accessibili alla maggioranza della popolazione  e  che  sono  al  contempo  occasioni,  per  chi  vi  partecipa,  di  alfabetizzazione  alla  vita collettiva e a delle buone prassi di cittadinanza.  A  partire  da  questa  prospettiva,  risulta  chiara  l'importanza  di  valorizzare  e  proporre  attività  che uniscano al proprio valore culturale la capacità di aggregare i cittadini, sottolineandone con forza la ricaduta positiva in un momento storico in cui nei tessuti metropolitani i legami sociali si sfilacciano con  facilità,  a  causa  di  un  diffuso  processo  di  impoverimento  che  amplifica,  ove  presenti,  le dinamiche  di  marginalizzazione  sociale;  accanto  a  ciò,  le  occasioni  di  socializzazione  in  contesti associativi,  in  cui  la  distanza  fra  l’organizzatore  e  il  pubblico  è  notevolmente  ridotta  rispetto  a contesti  più  istituzionali  (in  particolare  nella  quotidiana  attività  dei  circoli),  svolgono  anche  una funzione spesso sottovalutata di palestra alla vita collettiva e alfabetizzazione civica per coloro che vi 

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partecipano.  Benessere,  coesione  sociale  e  consumi  culturali  sono  in  questo  senso  strettamente  legati  fra  loro, tanto  che  “la  spesa  delle  famiglie  per  consumi  culturali  rappresenta  uno  degli  indicatori  chiave individuati  dall’Ue  per  la  valutazione  delle  politiche  per  lo  sviluppo  delle  condizioni  di  vita  e  del welfare nel lungo termine” (Istat, Noi Italia 2017): è allora un indicatore da non sottovalutare per gli obiettivi  di  questo  progetto  il  dato  che  le  famiglie  italiane  destinano  alla  spesa  per  ricreazione  e cultura mediamente il 6,6% della spesa complessiva, collocandosi al 21esimo posto nella classifica dei paesi  UE  28.  All’interno  del  territorio  nazionale,  i  residenti  nel  Centro‐Nord  sono  i  più  attivi  e  si distinguono per i più bassi tassi di astensione complessiva (Annuario Statistico Istat 2016), e tuttavia cambiando prospettiva è ancora troppo alta  la percentuale di chi non fruisce di spettacoli e attività culturali fuori casa, toccando quasi la metà della popolazione (48,9%) sul territorio piemontese.  Gli  ultimi  dati  dell’Osservatorio  culturale  del  Piemonte  (Relazione  annuale  2017)  pubblicati  si riferiscono al 2015 e  segnalano che “la partecipazione culturale dei  residenti  in Piemonte nel 2015 mostra una leggera ripresa che aveva dato i suoi primi segnali nel 2014, pur non riuscendo tutt’oggi a coinvolgere  la maggioranza della popolazione”. Nel 2017 si è,  inoltre,  registrato un calo dei biglietti venduti  al  cinema  (‐12%).  Trattandosi  di  stili  di  vita,  per  realizzare  un  cambiamento duraturo  e  sul lungo  periodo  sicuramente  un  pubblico  importante  per  il  nostro  progetto  è  quello  giovanile,  in quanto  composto da  cittadini  in  formazione  che porteranno nel  corso della  loro vita  gli  stili  di  vita (culturali e civici) appresi in età scolare e universitaria, ma naturalmente non solo.   Secondo quanto detto sopra, il mondo del not‐for‐profit ha bisogno di riconoscere il proprio dovere di comunicare e riconsiderare i modi e le forme attraverso le quali “offrire” al pubblico, alle istituzioni e ai media i contenuti del proprio impegno.  Negli ultimi anni, il ricco mondo dell’associazionismo torinese (al registro delle associazioni della Città di Torino sono iscritte 2.165 associazioni, e tuttavia va segnalato che non è scontata la completezza del  Registro  rispetto  alle  organizzazioni  effettivamente  presenti  sul  territorio  per  diversi  motivi: l’iscrizione non è obbligatoria; spesso le basi associative di associazioni nazionali come Arci, Uisp, etc. sono  inserite  solamente  negli  elenchi  ministeriali,  oltre  al  fatto  che  esistono  numerosi  gruppi informali che non sempre arrivano a costituirsi associazione) è riuscito a sviluppare buone capacità comunicative  sul  piano  delle  relazioni  interne  e  su  quello  dei  servizi  offerti, ma  non  altrettanto  è stato  in  grado  di  fare  rispetto  alle  proprie  capacità  comunicative  verso  l’esterno,  ponte imprescindibile  per  produrre  un’informazione  più  consapevole  e  un  impatto  positivo  sul  mondo reale,  raggiungendo  soggetti  non  ancora  sensibili  ai  propri  temi:  migliorare  lo  sviluppo  della comunicazione significa anche stringere un’alleanza più forte con la società civile di riferimento, per rispondere ai diversi bisogni sociali, culturali e formativi che essa esprime.  Le  stesse  istituzioni  locali  avvertono  la  necessità  di  “migliorare  la  qualità  e  la  trasparenza  delle organizzazioni  del  settore,  sviluppando  anche  significative  collaborazioni  con  la  pubblica amministrazione  e  il  mondo  dell'economia  tradizionale”  come  segnala  la  ricerca  «I  numeri dell'economia civile nella Città Metropolitana di Torino» pubblicata nel 2009 dall'Osservatorio della Camera di commercio di Torino.  Le strategie di comunicazione associative devono avere quale obiettivo il progressivo rafforzamento e consolidamento di quella rete di rapporti sinergici creatasi negli anni tra le varie entità operanti sul territorio, valorizzando e rivendicando  le attività e  i  risultati delle attività  realizzate sul  territorio, e allo  stesso  tempo  devono  raggiungere  i  cittadini  più  lontani  dall'associazionismo  e  dall'offerta culturale che propone.   Analisi delle criticità e dei bisogni:   

CRITICITÀ/BISOGNI INDICATORI MISURABILI

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Criticità 1.1 Scarso riconoscimento del valore sociale (in termini anche di coesione sociale) delle azioni realizzate dai soggetti no profit di promozione sociale a favore dei giovani 

1.1.1.1. Numero di pubblicazioni / raccolte dati sulle attività del no profit a Torino.  1.1.1.2. Numero di persone raggiunte dalla diffusione dei dati della mappatura.  1.1.2.1. Numero di gruppi informali e nuove associazioni raggiunte dal centro servizi. 1.1.2.2. Numero di gruppi informali / organizzazioni no profit presenti sul territorio. 

Criticità 1.2 Scarsa consapevolezza del contesto internazionale (europeo) in cui si è inseriti e scarsa conoscenza delle azioni del no profit all’estero.   

1.2.1.1 Numero di progetti di respiro internazionale attivati. 1.2.1.2. Numero di giovani italiani raggiunti dai progetti. 1.2.1.3. Numero di giovani stranieri raggiunti dai progetti.  

Criticità 2.1 Poche occasioni per la popolazione, in particolare quella giovanile, per l’approfondimento di tematiche di interesse generale legate ai concetti chiave “libertà” e “diritti”. 

2.1.1.1 Numero di istituti scolastici coinvolti.  2.1.1.2. Numero di percorsi educativi realizzati per studenti di istituti di secondo grado superiore. 2.1.1.3 Numero di studenti partecipanti ai percorsi educativi e formativi attivati. 2.1.1.4. Numero di percorsi formativi extra‐scolastici. 2.1.1.5 Numero di partecipanti coinvolti nei percorsi formativi extra‐scolastici. 

Criticità 3.1 Scarso riconoscimento dei bisogni culturali di soggetti svantaggiati e, quindi, scarsa risposta a questi, accanto a uno scarso riconoscimento del valore inclusivo di attività di carattere culturale‐aggregativo. 

3.1.1.1. Numero di attività ricreative, culturali e formative attivate rivolte a soggetti svantaggi.  3.1.1.2. Numero di soggetti svantaggiati coinvolti nelle attività ricreative e culturali. 3.1.1.3. Numero di partecipanti ad attività aggregative a carattere ludico‐sportivo.   

 

 7.3) Destinatari e beneficiari del progetto (*)  

Destinatari diretti: 

gruppi informali e associazioni di recente costituzione: si prevede il coinvolgimento di circa 40 soggetti che svolgono attività rivolte ai giovani o sono composti da giovani in maggioranza; 

soggetti no profit presenti sul territorio che collaborano regolarmente con Arci Torino: si prevede il coinvolgimento di circa 70 soggetti; 

alunni degli istituti secondari superiori presenti sul territorio: si prevede il coinvolgimento di circa 60 studenti; 

i giovani fra i 15 e i 30 anni, residenti e non (pensiamo ad esempio alla popolazione di studenti universitari fuori sede) nel territorio di competenza del comitato Arci Torino (ossia la città di Torino stessa e parte della Città Metropolitana): si prevede il raggiungimento diretto di circa 500 giovani, attraverso le diverse attività del progetto; 

giovani europei fra i 15 e i 30 anni: si prevede il coinvolgimento di circa 90 giovani stranieri e circa 30 italiani attraverso progetti transnazionali;   

associazioni europee con finalità simili a quelle di ARCI Torino: si prevede il coinvolgimento di circa 5 soggetti europei; 

 Beneficiari indiretti:  

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Sarà beneficiaria indiretta dalle attività del progetto l'intera popolazione del territorio considerato, grazie all'aumento dell'offerta culturale ed educativa diffusa sul territorio attraverso le azioni specifiche descritte di seguito, e l’intero panorama associativo torinese trarrà beneficio dal progetto in relazione alla campagna di valorizzazione delle attività sociali presenti sul territorio.  Inoltre, riceveranno una ricaduta positiva i contesti di provenienza dei giovani europei raggiunti dal progetto, in quanto i partecipanti fungeranno da moltiplicatori dell’esperienza nella loro quotidianità.

 7.4)  Indicazione  della  domanda  di  servizi  analoghi  e  della  relativa  offerta  presente  nel contesto di riferimento.  

Per  quanto  riguarda  reti  e  servizi  di  sostegno  alle  associazioni,  la  realtà  più  importante  a  Torino  è Vol.To, centro servizi per il volontariato (http://volontariato.torino.it), associazione di secondo livello i cui  aderenti  sono  esclusivamente  Organizzazioni  di  Volontariato,  lasciando  da  parte  tutte  quelle organizzazioni che hanno una forma giuridica diversa come, ad esempio, le associazioni di promozione sociale  (aps)  che  pure  realizzano  le  proprie  attività  grazie  al  lavoro  volontario  dei  propri  soci  e realizzano azioni di utilità sociale.  In  seguito  alle  deliberazioni  del  Comitato  di  Gestione  del  Fondo  Speciale  per  il  Volontariato  del Piemonte del luglio 2014 l’associazione Vol.To svolge la funzione di Centro Servizi per il Volontariato di Torino  e  Città Metropolitana,  ai  sensi  dell’articolo  15  della  Legge  266.91,  dal  D.M.  8.10.1997,  dalle relative  Disposizioni  esplicative  e  dall’articolo  13  della  Legge  regionale  38.94.  Vol.To formalmente nasce  il  1°  gennaio  2015  dalla  fusione  dei  due  Centri  Servizio  precedentemente  presenti  sul territorio, Volontariato, Sviluppo e Solidarietà in Piemonte (V.S.S.P) e Idea Solidale.  Per quanto riguarda l’offerta culturale rivolta ai giovani, sul territorio torinese troviamo la rete di spazio comunali  dei Centri  per  il  Protagonismo Giovanile:  si  tratta  di  spazi  di  “creatività  e  socializzazione” rivolti  ai  giovani  sparsi  in diverse  zone della Città di  Torino.   Negli  ultimi  anni  tuttavia  la  contrazione delle risorse pubbliche a disposizione si è fatta sentire anche per questi spazi, la cui tendenza da parte del Comune è stata sempre più di “esternalizzarli” (dal punto di vista anche delle risorse economiche) affidandoli ad associazioni. Negli  ultimi  quindici  anni  la Città di  Torino ha  inoltre  valorizzato  il  circuito  delle Case del Quartiere, “spazi  pubblici  riqualificati  grazie  alla  collaborazione  tra  istituzioni  pubbliche,  fondazioni  bancarie  e d’impresa, imprese sociali, associazioni e cittadini [… ] [questi spazi] garantiscono un punto di incontro e di riferimento per nuovi e vecchi cittadini, raccolgono e organizzano l’attività di un vasto numero di soggetti associativi e gruppi informali, creano momenti di socializzazione e svago, offrono servizi, corsi e  laboratori,  mettono  a  disposizione  spazi”  (casedelquartieretorino.org).  Esistono  sette  Case  del quartiere  sul  territorio  torinese,  composto da dieci  circoscrizioni  che  comprendono, ognuna, almeno tre  quartieri:  per  quanto  le  esperienze  esistenti  siano  positive,  quindi,  la  presenza  sul  territorio  è limitata e  insufficiente a  raggiungere capillarmente  la popolazione, soprattutto  laddove è più difficile l'aggregazione  e  la  riqualificazione  va  fatta,  oltreché  sullo  spazio  da  aprire  al  pubblico,  sull'intero quartiere.   Per quanto riguarda gli  interventi educativi  rivolti ai giovani  relativamente a tematiche di educazione civica, sul territorio è particolarmente rilevante l’attività dei presidi di Libera, i laboratori nelle scuole di Acmos,  e  gli  interventi  (scolastici  ed  extra‐scolastici)  dell’associazione  Deina  Torino,  partner  del progetto. Quest’ultima ha coinvolto nelle sue attività quattro istituti secondari della città di Torino (gli Istituti Cottini,  Spinelli, Giulio e Gobetti)  e due  in  comuni  limitrofi  (l’Istituto Erasmo da Rotterdam di Nichelino  e  l’Istituto  Baldessano  Roccati  di  Carmagnola).  Anche  il Movimento  Consumatori  realizza attività di educazione civica nelle scuole, ma con un taglio molto mirato ai servizi pubblici.  Gli istituti di istruzione secondaria presenti nella città di Torino sono 87, suddivisi in 35 licei, 29 istituti tecnici  e  23  istituti  professionali,  mentre  nei  maggiori  centri  abitati  del  circondario  appartenenti  al territorio di Arci Torino (Moncalieri, Nichelino, Carmagnola) gli istituti secondari di secondo grado sono 19 (rispettivamente 5, 8 e 6) fra licei, istituti professionali e tecnici.   Nel  contesto  territoriale  di  Torino  sono  presenti  esperienze  di  promozione  culturale  diffusa  sul 

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territorio in qualche modo analoghe alle attività che svolge ARCI Torino, che operano nei diversi settori della promozione culturale:  cinema:  

Bibliomediateca  Mario  Gromo,  centro  di  documentazione  sul  cinema  e  la  fotografia afferente al Museo Nazionale del Cinema (fondazione Maria Adriana Prolo); 

CineTeatro  Baretti:  gestito  dall'associazione  no‐profit  Baretti,  ospita  spettacoli  teatrali, cinema e rassegne, concerti e conferenze; 

AIACE  (Associazione  Italiana Amici del Cinema d'Essai) Torino,  che  coordina una  rete di sale cinematografiche d’essai;  

teatro: 

Teatro della  caduta:  è  sia uno  spazio  fisico  appartenente  alla  rete dei  Centri  comunali  di Protagonismo Giovanile, sia una compagnia teatrale, nata nel 2003, in seno alla omonima sala. Gli spettacoli che vengono proposti privilegiano la centralità dell’attore e spaziano dal monologo teatrale all’arte di strada, da progetti musicali a spettacoli comici.   

CineTeatro  Baretti:  gestito  dall'associazione  no‐profit  Baretti,  ospita  spettacoli  teatrali, cinema e rassegne, concerti e conferenze; 

musica:  

Spazio211 è uno spazio polifunzionale  inserito nel circuito dei Centri di Protagonismo Giovanile  e  rappresenta  uno  dei  punti  focali  della  cultura  alternativa  ed  underground  torinese grazie al suo cartellone di concerti di artisti nazionali e internazionali;  

Hiroshima Mon  Amour,  storico  spazio  culturale  di  Torino  Sud,  propone  concerti  con artisti di richiamo nazionale e internazionale; 

formazione ed educazione: 

Deina Torino è un'associazione di promozione sociale nata a Torino nell’estate del 2013 da un gruppo  di  ragazzi  che,  dopo  anni  di  esperienze  insieme  in  ambito  sociale  e  culturale  e  di impegno  in  percorsi  di  cittadinanza  attiva  hanno  deciso  di  costruire  insieme  nuove progettualità,  affiancando  l’associazione  nazionale  Deina  con  progetti  e  percorsi  incentrati sull’ambito regionale; 

l’associazione Acmos è nata nel 1999 da un gruppo di giovani provenienti da diverse esperienze di  volontariato e di  impegno  sociale,  accomunati  dal  desiderio  di cercare  insieme percorsi  di solidarietà  e  giustizia,  di  partecipazione  e  responsabilità,  prefiggendosi  come  scopo  di promuovere  e  sostenere  l’inclusione  democratica,  attraverso  progetti  di  educazione  ai  valori della cittadinanza attiva; 

Libera.  Associazioni,  nomi  e  numeri  contro  le  mafie  è  un  coordinamento  di  associazioni  e gruppi informali nato nel 1995, con l’intento di sollecitare l’impegno della società civile contro tutte le mafie. 

 Esiste poi la "Casa della Mobilità Giovanile e dell’Intercultura", un progetto voluto dalla Città di Torino e  coordinato  dal  Servizio  Politiche  Giovanili:  la  struttura  è  chiamata  Open011  e  nasce  non  come semplice ostello, ma come foresteria e centro culturale, progettata per sviluppare e facilitare l'incontro tra  culture ed accogliere  gruppi di  giovani e  singoli,  al  cui  interno vengono promosse ed organizzate iniziative ed eventi culturali, fra cui in particolar modo scambi internazionali. Sul  territorio  di  Torino  e  Città  Metropolitana  un’altra  associazione  molto  attiva  nel  campo  della mobilità  internazionale  è  Giosef  (Giovani  senza  frontiere)  Unito,  la  cui  principale  finalità  è  la promozione dei diritti umani, delle diversità  interculturali  e dei principi di non‐discriminazione e  che opera  regolarmente  attraverso  programmi  europei  come  l’Erasmus  +  e  lo  SVE  –  Servizio  Volontario Europeo. 

  

8) Obiettivi del progetto (*)  

Obiettivo generale del progetto è quello di consolidare i  legami sociali fra i residenti del territorio e costruirne di nuovi attraverso le modalità dell’aggregazione culturale diffusa.  

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CRITICITÀ BISOGNI

OBIETTIVI INDICATORI EX 

ANTE EX 

POST Criticità 1.1 Scarso riconoscimento del valore sociale (in termini anche di coesione sociale) delle azioni realizzate dai soggetti no profit di promozione sociale. 

Obiettivo 1.1 Raccogliere  i  risultati del  lavoro  dei  soggetti già  operanti  sul territorio  e  valorizzare la  presenza  del  no‐profit  sul  territorio nei suoi  contenuti materiali  e immateriali, promuovendo  i  valori che  ne  stanno  alla base.

1.1.1.1. Numero di pubblicazioni / raccolte dati sulle attività del no profit a Torino rivolte ai giovani 1.1.1.2. Numero di persone raggiunte dalla diffusione dei dati della mappatura.  1.1.2.1. Numero di gruppi informali e nuove associazioni raggiunte dal centro servizi. 1.1.2.2. Numero di gruppi informali / organizzazioni no profit presenti sul territorio. 

0 ‐

40 ‐

1

1500

60

+10%

Criticità 1.2 Scarsa consapevolezza del contesto internazionale (europeo) in cui si è inseriti e scarsa conoscenza delle azioni del no profit all’estero.   

Obiettivo 1.2. Realizzare  esperienze di  cittadinanza  attiva di  respiro internazionale,  per rafforzare  la conoscenza  del  e  sul territorio  torinese  di esperienze  di cittadinanza  attiva  su diversi argomenti.   

1.2.1.1 Numero di progetti di respiro internazionale attivati. 1.2.1.2. Numero di giovani italiani raggiunti dai progetti.1.2.1.3. Numero di giovani stranieri raggiunti dai progetti.  

 3  

30  

90

 4  

40  

120

Criticità 2.1 Poche occasioni per la popolazione, in particolare quella giovanile, per l’approfondimento di tematiche di interesse generale legate ai concetti chiave “libertà” e “diritti”. 

Obiettivo 2.1 Formare  le  giovani generazioni  a  buone pratiche  di partecipazione  civica e di  relazione  con  l’altro attraverso  la riflessione  su argomenti  di  interesse collettivo.  

2.1.1.1 Numero di istituti scolastici coinvolti.  2.1.1.2. Numero di percorsi educativi realizzati per studenti di istituti di secondo grado superiore. 2.1.1.3 Numero di studenti partecipanti ai percorsi educativi e formativi attivati. 2.1.1.4. Numero di percorsi formativi extra‐scolastici. 2.1.1.5 Numero di partecipanti coinvolti nei percorsi formativi extra‐scolastici. 

2 2

60

15

60

3 4

100

20

80

Criticità 3.1 Scarso accesso ai consumi culturali da parte dei giovani. 

Obiettivo 3.1 Favorire  l’accesso  dei giovani  dell’area metropolitana  di Torino  a  consumi culturali di alta qualità  

3.1.1.1 Numero di festival 3.1.1.2 Numero giornate 3.1.1.3 Numero partecipanti  

1 3 

1500

1 4 

3000

Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC:  

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• formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit; • fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio‐culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; • crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale.

 9) Descrizione delle attività con la relativa tempistica, ruolo degli operatori volontari e altre 

risorse umane impiegate nel progetto (*)  

9.1) Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi (*)   Obiettivo 1.1 Raccogliere i risultati del lavoro a favore dei giovani da dei soggetti già operanti sul territorio e valorizzare  la  presenza  del  no‐profit  sul  territorio  nei  suoi  contenuti  materiali  e  immateriali, promuovendo i valori che ne stanno alla base.  Azione 1.1.1 – Campagna di comunicazione sociale rivolta ai giovani dell’area metropolitana Questa azione sarà realizzata con il supporto tecnico del partner Officine Digitali.  

Attività 1.1.1.1 – Mappatura delle attività realizzate sul territorio da soggetti che operano nello stesso settore di intervento.  

  Attività 1.1.1.2 – Data entry e analisi dei risultati raccolti.   Attività 1.1.1.3 – Comunicazione e diffusione dei risultati della mappatura.   Azione 1.1.2 – Supporto a gruppi  informali e associazioni di recente costituzione nello sviluppo del loro progetto associativo attraverso l’attivazione di un centro servizi.       

Attività 1.1.2.1. Pianificazione e organizzazione di momenti di formazione su argomenti specifici:  democrazia  interna,  ascolto  dei  bisogni  del  territorio,  restituzione  ai  soci  dei risultati  raggiunti,  la  corretta  gestione  delle  risorse  umane  (volontari  e  staff)  ed economiche. 

  Attività 1.1.2.2. Comunicazione e diffusione calendario appuntamenti.     Obiettivo 1.2. Realizzare  esperienze  di  cittadinanza  attiva  di  respiro  internazionale,  per  rafforzare  la conoscenza del e sul territorio torinese di esperienze di cittadinanza attiva su diversi argomenti rivolte ai giovani   Azione 1.2.1 – Progetti di volontariato internazionale (SVE, Erasmus +).   Attività 1.2.1.1. Progettazione (analisi dei programmi europei, analisi di contesto, etc).   Attività 1.2.1.2.  Realizzazione progetti.   Attività 1.2.1.3. Raccolta e valutazione dei risultati.   Obiettivo 2.1 Formare le giovani generazioni a buone pratiche di partecipazione civica e di relazione con l’altro attraverso la riflessione su argomenti di interesse collettivo.    Azione 2.1.1 – Percorsi educativi Saranno  attivati  dei  percorsi  di  carattere  educativo,  rivolti  in  primo  luogo  alla  popolazione 

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giovanile   ma aperti  a  tutti,  che  svilupperanno diversi  argomenti  legati  ai  concetti  chiave “libertà” e “diritti”,   approfondendo  le  seguenti  tematiche: cittadinanza europea, analisi dei flussi  migratori,  legalità  e  antimafia  sociale,  tutela  dell’ambiente,  valori  costituzionali, antifascismo e resistenza. Questa azione sarà realizzata con l’aiuto fondamentale del partner Babelica.  

Attività 2.1.1.1 – Ideazione e organizzazione di percorsi educativi per le scuole superiori, nella  forma  dell’alternanza  scuola‐lavoro:  i  percorsi  saranno  dettagliati  dopo  aver somministrato ai  ragazzi un questionario  in modo da  conoscerne  i  bisogni  formativi  in relazione alle pratiche della cittadinanza attiva come momento di partecipazione civica e protagonismo giovanile. 

   Attività 2.1.1.2 – Percorsi formativi extra‐scolastici di promozione della lettura 

Presso  la  sede  di  Arci  Torino,  dotata  di  una  sala  polivalente  utilizzata  per  iniziative pubbliche,  si  realizzeranno  almeno  10  appuntamenti  rivolti  alla  popolazione  giovanile ma aperti a chiunque sia interessato. In ogni appuntamento si approfondirà un tema di interesse  generale  a  partire  da  testi  letterari  che  hanno  rappresentato  il  tema  sia  in forma descrittiva sia in forma metaforica. Alcuni dei temi saranno: cittadinanza europea, analisi  dei  flussi  migratori,  legalità  e  antimafia  sociale,  tutela  dell’ambiente,  valori costituzionali, antifascismo e resistenza.  Tali incontri, di due ore ciascuno, saranno sviluppati con attività basate su metodologie di apprendimento non formali, simulazioni e giochi di ruolo, video, ecc. 

  Obiettivo 3.1 Favorire l’accesso dei giovani dell’area metropolitana di Torino a consumi culturali di alta qualità   Azione  3.1.1  –  Organizzazione  di  format  artistico‐culturali  accessibili  da  un  punto  di  vista economico, con una programmazione di alta qualità, attenta alle forme artistiche innovative ed estranee alla produzione commerciale  Questa azione sarà realizzata con l’aiuto fondamentale del partner Dewrec    

Attività  3.1.1.1  – Organizzazione di  un  festival musicale  e  artistico  ad  accesso  gratuito della  durata  di  più  giorni  in  cui  siano  presenti  artisti  di  livello  internazionale,  con attenzione alle forme sperimentali e innovative. 

   

    

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9.2) Tempi di realizzazione delle attività del progetto descritte al punto 9.1(*)Diagramma di Gantt: 

Fasi ed Attività 1° 

mese2° 

mese 3° 

mese 4° 

mese 5° 

mese 6° 

mese7° 

mese8° 

mese9° 

mese10° mese

11° mese

12° mese

   

Obiettivo 1.1                        

Azione 1.1.1: Campagna di comunicazione sociale rivolta ai giovani dell’area metropolitana

                       

  Attività 1.1.1.1                        

  Attività 1.1.1.2                        

  Attività 1.1.1.3                        

Azione 1.1.2: Supporto a gruppi informali e associazioni di recente costituzione nello sviluppo del loro progetto associativo attraverso l’attivazione di un centro servizi

                       

  Attività 1.1.2.1                        

  Attività 1.1.2.2                        

Obiettivo 1.2                        

Azione 1.2.1: Progetti di volontariato internazionale (SVE, Erasmus +)

                       

  Attività 1.2.1.1                        

  Attività 1.2.1.2                        

  Attività 1.2.1.3                        

Obiettivo 2.1                        

Azione 2.1.1: Percorsi educativi                        

               Attività 2.1.1.1                        

               Attività 2.1.1.2                        

Obiettivo 3.1                        

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Azione 3.1.1                        

Attività 3.1.1.1                        

   

Avvio progetto, inserimento degli operatori volontari, incontro di coordinamento progettuale

                      

Formazione Specifica                        

Formazione Generale                        

Informazione e sensibilizzazione                         

Monitoraggio operatori volontari                        

Monitoraggio olp                        

 Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 30/35) a quella specifica, (box 36/42), al monitoraggio (box 22), sono previste attività che permetteranno ai giovani partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi attestate (box 29). I giovani partecipanti al progetto saranno altresì coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 18). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto sono funzionali alla realizzazione delle finalità previste dalla legislazione nazionale (Legge 6 marzo 2001 n. 64 e Legge 6 giugno 2016 n. 106).  

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9.3) Ruolo ed attività previste per gli operatori volontari nell’ambito del progetto (*)  Il  volontario  verrà  inserito  in  un  contesto dinamico  e  partecipativo  che  lo  stimolerà  nell’attivazione di azioni atte ad animare una fitta rete di rapporti  interpersonali e di occasioni di scambio costruttive per tutte  le  parti  coinvolte.  Il  volontario  inoltre  collaborerà  attivamente  con  gli  operatori  in  un  sistema regolato  da  una  base  di  valori,  obiettivi,  metodologie,  strategie,  interamente  condivisi  ai  fini  della realizzazione di tutte le azioni previste dal progetto.  In breve il volontario, opererà principalmente per: 

a. stimolare lo scambio, il confronto tra i vari componenti del progetto; b. contribuire alla qualità e quantità degli interventi previsti; c. favorire  momenti  di  aggregazione,  partecipazione  dei  partecipanti  alle  attività  previste  dal 

progetto; d. contribuire all’attività organizzativa in collaborazione con gli operatori; e. contribuire  nella  realizzazione  di materiale  comunicativo  per  la  diffusione  degli  eventi  e  per  le 

attività di comunicazione previste, in collaborazione con gli operatori coinvolti.   Si precisa che le attività descritte nel precedente box 9.1 e non svolte dagli operatori volontari in servizio civile verranno portate avanti dalle risorse umane descritte al box 9.4 Nello specifico in relazione alle attività previste dal progetto, i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto: 

Azioni  Attività  Ruolo 

 Trasversali a tutti le azioni. 

Organizzazione iniziative di diverso tipo. 

Supporto alla segreteria organizzativa e al coordinamento territoriale (contatti con i partner del progetto e soggetti del territorio, definizione calendario iniziative, logistica, etc). 

Comunicazione.  Supporto alla comunicazione (aggiornamento sito, elaborazionecomunicati stampa) con particolare attenzione per i social netw(gestione profili Facebook e Twitter: ideazione storytelling, etc)

Azione 1.1.1 Campagna di comunicazione sociale. 

Attività 1.1.1.1 Mappatura delle attività realizzate sul territorio da soggetti che operano nello stesso settore di intervento.  

Supporto e affiancamento in tutte le fasi: contatti con altri enti no profit, definizione obiettivi campagna e partecipazione a brainstorming, realizzazione dei materiali comunicativi (grafichebanner, etc) e diffusione. 

Attività 1.1.1.2  Data entry e analisi dei risultati raccolti.  

Supporto all’inserimento dati e valutazione dei risultati raccolti

Azione 1.1.2  Supporto  a gruppi  informali e  associazioni  di recente costituzione nello  sviluppo del loro progetto associativo attraverso l’attivazione  di un  centro 

Attività 1.1.2.1.  Pianificazione  e organizzazione  di momenti  di formazione  su argomenti  specifici: democrazia  interna, ascolto  dei  bisogni del  territorio, restituzione  ai  soci dei risultati raggiunti, la  corretta  gestione 

Supporto  alla  segreteria  organizzativa  (calendario  incontri,  reiscrizioni, etc). 

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servizi.   delle  risorse  umane (volontari  e  staff)  ed economiche. 

Azione  1.2.1  – Progetti  di volontariato internazionale (SVE,  Erasmus +). 

Attività 1.2.1.1. Progettazione (analisi dei  programmi europei,  analisi  di contesto, etc). 

Supporto alla stesura del progetto: raccolta informazioni di contesto, redazione documenti, raccolta documenti da allegare, etc. 

Attività 1.2.1.2. Realizzazione progetti. 

Supporto alla segreteria organizzativa (calendario attività, report, etc) per incontri di formazione, logistica.  

Attività 1.2.1.3. Raccolta e valutazione dei risultati. 

Supporto alla segreteria organizzativa. 

Azione 2.1.1 Percorsi educativi. 

Attività 2.1.1.1 Percorsi educativi. 

Supporto  alla  segreteria  organizzativa  (calendario  incontri,  report, iscrizioni, etc) per incontri di formazione. 

Attività 2.1.1.2 Percorsi  formativi extra‐scolastici. 

Supporto  alla  segreteria  organizzativa  (calendario  incontri,  report, iscrizioni, etc) per incontri di formazione. 

Azione  3.1.1  – Organizzazione di  format artistico‐culturali accessibili  da  un punto  di  vista economico,  con una programmazione di  alta  qualità, attenta  alle forme  artistiche innovative  ed estranee  alla produzione commerciale  

Attività  3.1.1.1  – Organizzazione  di  un festival  musicale  e artistico  ad  accesso gratuito  della  durata di  più  giorni  in  cui siano  presenti  artisti di  livello internazionale,  con attenzione alle forme sperimentali  e innovative. 

Supporto alla segreteria organizzativa (calendario del festival, prenotazione viaggi artisti, prenotazione alloggi, ecc…) Supporto all’accoglienza degli artisti 

 Gli operatori volontari del SC selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 8 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale anche alla realizzazione di alcuni obiettivi già indicati al box 8, sezione “Obiettivi rivolti agli operatori volontari di SC” che vengono qui richiamati:  • formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007;  • apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti no profit.  

  

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9.4) Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività (*) 

Attività del progetto  Professionalità  Ruolo nell’attività  Numero

Trasversali a tutte le attività 

Amministratore  Gestione amministrativa   1 

Coordinatore progetto  Gestione e coordinamento del progetto, segreteria organizzativa 

 1 

Dirigenti dell’associazione.   Coordinamento e rapporti con i partner del progetto, circoli e associazioni Arci, altri soggetti del territorio. 

Per le attività di comunicazione presenti in diverse azioni. 

Dirigente  dell’associazione  / coordinatore attività 

Redazione testi, ideazione e diffusione materiali comunicativi 

Grafico  Realizzazione grafica materiali comunicativi 

Volontari dell'associazione  Distribuzione materiali comunicativi cartacei 

Attività 1.1.1.1  Mappatura delle attività realizzate sul territorio da soggetti che operano nello stesso settore di intervento.  

Presidente  Tenuta relazioni esterne  1 

Dirigenti dell’associazione  Coordinamento e rapporti con circoli e associazioni Arci, e altri soggetti del territorio 

Attività 1.1.1.2  Data entry e analisi dei risultati raccolti.  

Dirigente dell’associazione / operatore culturale. 

Strutturazione del database, analisi dei risultati.  

Attività 1.1.2.1.  Pianificazione  e organizzazione  di momenti  di  formazione su  argomenti  specifici: democrazia  interna, ascolto  dei  bisogni  del territorio,  restituzione  ai soci dei risultati raggiunti, la  corretta gestione delle risorse  umane  (volontari e staff) ed economiche.    

Dirigente  dell’associazione  / coordinatore  attività  di formazione 

Definizione percorsi educativi, pianificazione calendario, contatti con gli istituti scolastici e i soggetti partner 

Educatori / facilitatori  Realizzazione interventi nelle scuole 

Attività 1.2.1.1. Progettazione  (analisi dei programmi  europei, analisi di contesto, etc). 

Dirigente dell’associazione / progettista. 

Definizione delle idee progettuali, redazione e presentazione progetti.  

Amministratore.   Stesura del budget dei progetti.  

Attività 1.2.1.2. Realizzazione progetti. 

Dirigente dell’associazione / referente progetto. 

Coordinamento e gestione attività di progetto.  

Soci volontari / operatori culturali.  

Realizzazione attività, logistica.  

Attività 1.2.1.3. Raccolta  e  valutazione 

Dirigente dell’associazione / referente progetto. 

Analisi e valutazione dei risultati, stesura relazione 

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dei risultati.  finale.  

Attività 2.1.1.1 Percorsi educativi 

Dirigente  dell’associazione  / coordinatore  attività  di formazione 

Definizione percorsi educativi, pianificazione calendario, contatti con gli istituti scolastici e i soggetti partner 

Educatori / facilitatori  Realizzazione interventi nelle scuole 

Attività 2.1.1.2 Percorsi  formativi  extra‐scolastici. 

Dirigente  dell’associazione  / coordinatore  attività  di formazione 

Definizione degli appuntamenti formativi, pianificazione del calendario. 

Formatori   Realizzazione interventi formativi. 

Attività  3.1.1.1  – Organizzazione  di  un festival  musicale  e artistico 

Dirigente dell’associazione  Rapporti con i partner del progetto e le istituzioni  

Addetto al fundraising  Attività di ricerca fondi tramite progettazione, ricerca di sponsor, ecc… 

Direttore artistico  Selezione e contatto con gli artisti 

Assistenti alla direzione  Selezione e contatto con gli artisti 

Tecnici dello spettacolo  Allestimento tecnico dell’area del festival 

Volontari dell’associazione  Cura degli allestimenti Accoglienza degli artisti Accoglienza pubblico 

20 

Responsabile amministrativo  Disbrigo pratiche amministrative (permessi, autorizzazioni, ecc….) 

  

  10) Numero degli operatori volontari da impiegare nel progetto (*) 

 11) Numero posti con vitto e alloggio 

 12) Numero posti senza vitto e alloggio

 13) Numero posti con solo vitto 

 14) Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa, 

monte ore annuo (*)             Con un minimo di 20 ore e un massimo di 36 ore settimanali, monte ore su              cui si sommano 20 giorni di permesso retribuito   

15) Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari (minimo 5, massimo 6)(*)   

4

0

4

0

1.145

5

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16) Eventuali particolari obblighi degli operatori volontari durante il periodo di servizio:  

Ai volontari è richiesta:  ‐  flessibilità  oraria  per  lo  svolgimento  delle  riunioni  di  coordinamento  e  per  assicurare  la presenza durante  le  iniziative e attività delle sedi di progetto, che spesso vengono realizzate  in giorni festivi e/o in orari serali; ‐  disponibilità  a missioni  da  svolgersi  fuori  la  sede  di  servizio  ed  eventualmente  fuori  Regione come previsto dal DM del 22/04/2015; ‐ disponibilità ad usufruire, per almeno una parte, del periodo di riposo compatibilmente con le esigenze del progetto; ‐ disponibilità a partecipare alle giornate di formazione nelle giornate di sabato e domenica.  

 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 

 17) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente 

Accreditato (*):  

Voce non compilata in quanto il sistema "Helios" la genera automaticamente sulla base dei dati inseriti, e all'atto dell'attivazione della funzione "presenta", la include nella documentazione del progetto. 

18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile universale con indicazione delle 

ore dedicate:  

Complessivamente, gli Operatori volontari del SC saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 21 ore ciascuno nei 6 mesi centrali del progetto, come di seguito articolato: Gli Operatori volontari del SC partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Universale che l’ente intende attuare almeno tramite incontri presso: ‐  associazioni, precipuamente giovanili con cui  la sede Arci Servizio Civile  locale organizza attività di informazione e promozione. ‐  luoghi,  formali  ed  informali,  di  incontro  per  i  giovani  (scuole,  università,  centri aggregativi,  etc.)  con  cui  la  sede  di  attuazione  intrattiene  rapporti  nell’ambito  della  propria attività istituzionale. Verranno  programmati  un minimo  di 3  incontri  di  3  ore  cadauno,  durante  i  quali  gli  operatori volontari in SC potranno fornire informazioni sul servizio civile nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un  giorno  al mese,  presso  la  sede  di  attuazione  o  presso  la  sede  locale  di  Arci  Servizio Civile,  gli  operatori  volontari  in  SC  saranno  direttamente  coinvolti  nell’attività  degli  sportelli informativi sul Servizio Civile Universale, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCU nel territorio, per complessive 12 ore.   Le azioni  sopra  descritte  tendono  a  collegare  il  progetto  stesso  alla  comunità  locale  dove  gli operatori  volontari  del  SC  prestano  servizio,  portando  alla  luce  (tramite  la  loro  testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente gli operatori volontari in SC e si esplica in 3 differenti fasi: ‐  informazione sulle opportunità di Servizio Civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) ‐  sensibilizzazione alla pratica del SCU (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) ‐  diffusione  dei  risultati  del  progetto  (da  effettuare  ex  post,  anche  grazie  alla partecipazione dei giovani in SCU alle attività promozionali dell’associazione) 

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 Comunicazione sociale:  il  testo del progetto e  le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul  sito  internet dell’ente per  l’intera durata del bando  (www.arciserviziocivile.it). Verrà  inoltre diffuso materiale  informativo  presso  le  sedi  di  attuazione  di  Arci  Servizio  Civile  interessate  dal progetto, con particolare attenzione agli sportelli  informativi che  le nostre sedi di assegnazione organizzano  nel  proprio  territorio.  La  sede  locale  di  Arci  Servizio  Civile  curerà  la  possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio.

 19) Criteri e modalità di selezione degli operatori volontari non verificati in sede di accreditamento (*) 

 

 

 20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento o acquisiti da altri enti (*)

 

Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/REC/SEL  ‐ Sistema di Reclutamento e Selezione

 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto (*)  

  

 22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento o acquistati da altri enti (*)

 

Ricorso a sistema di monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/MON/VAL  ‐ Sistema di Monitoraggio e Valutazione

 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti  

dal decreto legislativo, n. 40 del 6 marzo 2017:  

Non sono richiesti requisiti specifici  24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: 

 

 

 Per la realizzazione del progetto l’Associazione destinerà le seguenti risorse finanziarie:  

FORMAZIONE SPECIFICA  Compenso docenti € 2.000,00 Costo totale della cancelleria per la formazione spec. € 500,00 Aula attrezzata (wi‐fi, videoproiettore su telo, impianto audio) € 1.000,00    

PROMOZIONE S.C. E PUBBLICIZZAZIONE PROGETTO 

Stampa materiale cartaceo (cartoline, locandine) per promozione 

€ 500,00

Organizzazione e partecipazione a incontri informativi presso l’Università degli Studi di Torino, luoghi di aggregazione (circoli, Movicentro di Ivrea, etc)

€ 300,00

SI

SI

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Facebook advertising, invio newsletter € 50,00

   

RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI AL PROGETTO 

Sedi ed attrezzature specifiche (box 25), tra cui:  4 postazioni desktop; 1 stampanti dotata di funzione di fotocopiatrice e scanner; 1 stampante multifunzione Konica Minolta c220; 2 telefoni fissi; 1 telefono mobile; materiale di facile consumo; suite Adobe di elaborazione grafica;  1 sala riunioni polifunzionale dotata di wi‐fi, impianto audio e proiezioni;  sale e spazi attrezzati diffusi sul territorio. 

€ 10.500,00

Rimborsi di trasporto (mezzi pubblici e rimborsi carburante). € 500,00

Utenze dedicate (linee telefoniche fissa e mobile, connessione Internet, elettricità e riscaldamento).

€ 2.500,00

Materiali di preparazione per gli interventi educativi. € 100,00

Organizzazione del festival   € 10.000,00

Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2)

€ 14.000,00

 

Totale € 38.550,00 

 

  25) Eventuali reti a sostegno del progetto (partners):  

Partner Tipologia Attività (rispetto alla voce 9.1) Babelica – Associazione culturale  CF: 11229410011   

No profit Elaborazione dei contenuti e realizzazione dei percorsi formativi extra‐scolastici di promozione della lettura (attività 2.1.1.2)

Officine Digitali PI: 10962410015

Profit Collaborazione nell’organizzazione della campagna di comunicazione (attività 1.1.1.1)

Dewrec Arci CF: 97815310012

No profit Organizzazione del festival previsto all’azione 3.1.1

  26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto (*) 

 

Obiettivi: tutti 

Risorse tecniche e strumentali

Descrizione risorse Adeguatezza

Impianti logistici.  4 scrivanie, 4 computer collegati a Internet,  2 

telefoni/fax, 1 stampante e fotocopiatrice con funzioni 

di scanner. 

Realizzazione attività correlate quali: redazione documenti, elaborazione 

volantini e altro materiale di comunicazione, contatti email 

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con associazioni, circoli e  destinatari  intervento, aggiornamento sito e 

gestione social network. 

Materiale di cancelleria.  Bloc notes, penne, matite. Prendere note, appunti, stesura documenti. 

Software di elaborazione grafica. 

Suite di Adobe. Realizzazione materiali grafici. 

Software di elaborazione testi.  

Libre Office. Stesura documenti.  

Stampante multifunzione.  Konica Minolta c220.  Stampa materiali comunicativi a colori, di diversi formati, in buona 

qualità. 

  

Obiettivo 1 

Risorse tecniche e strumentali

Descrizione risorse Adeguatezza

Software di elaborazione dati.

Libre office.  Raccolta e organizzazione dati. 

Impianti logistici.  Sala riunioni.  Incontri per riunioni preparatorie e attività di accompagnamento allo sviluppo associativo.

Materiali multimediali. Testi e materiali audio‐visivi. 

Realizzazione interventi di formazione e accompagnamento. 

Impianti logistici.  Sala polivalente, attrezzata per proiezioni e iniziative pubbliche, capienza 50 

persone. 

Incontri di formazione e accompagnamento allo sviluppo associativo. 

 

Obiettivo 2 

Risorse tecniche e strumentali

Descrizione risorse Adeguatezza

Materiali di preparazione agli interventi. 

Manuali di pedagogia, testi sui temi da trattare negli 

interventi. 

Realizzazione interventi educativi e formativi, 

all’interno e al di fuori di istituti scolastici.  Materiali multimediali. Testi e materiali audio‐

visivi. 

Impianti logistici.  Sala polivalente, attrezzata per proiezioni e iniziative pubbliche, capienza 50 

persone. 

Realizzazione interventi formativi extra‐scolastici. 

 

Obiettivo 3 

Risorse tecniche e strumentali

Descrizione risorse Adeguatezza

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 Impianti logistici.

Spazio adeguato alla realizzazione di concerti (palco, servizi igienici, uscite di sicurezza) 

Realizzazione festival 

Service (audio, luci, etc) 

Allestimenti 

Sala riunioni.  Incontri necessari alla preparazione delle attività.  

  

CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI  27) Eventuali crediti formativi riconosciuti:  

No   

28) Eventuali tirocini riconosciuti:  

No   

29) Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento  del servizio utili ai fini del curriculum vitae   

ASC Nazionale, in accordo con Emit Feltrinelli, ente titolato alla certificazione delle competenze (Albo Regione Lombardia, Sezione A, 1.08.2008), rilasciano l’attestato standard e l’attestato specifico, ai sensi dell’Allegato A dell’Avviso 16 Ottobre 2018 pubblicato sul sito del DGSCN. In particolare l’attestato standard contiene: dati anagrafici dell’operatore volontario, dati degli enti coinvolti nel progetto; titolo del progetto; indicazione del superamento delle prove selettive; data di inizio e fine servizio; sede di servizio; settore ed area di impiego. Nell’attestato standard è riportato il riferimento a: •le conoscenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;  •le conoscenze e le capacità che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio. •le “competenze sociali e civiche”, di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente (2006/962/CE), che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile. Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.  

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Nell’attestato specifico saranno indicate le ulteriori competenze che l’operatore volontario ha avuto l’opportunità di maturare durante lo svolgimento del servizio, attraverso la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto cui è stato assegnato. In particolare, le ulteriori competenze sono da riferire alle competenze chiave di cittadinanza, di cui al Decreto Ministeriale n.139 del 22 agosto 2007 del MIUR, ossia: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.

 

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI   30)  Sede di realizzazione (*)  

La formazione sarà erogata presso Arci Servizio Civile Piemonte, via Maria Ausiliatrice 45, Torino. Eventuali variazioni dell'indirizzo saranno comunicate tempestivamente.

 31) Modalità di attuazione (*)  

In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente.

 32) Ricorso a sistemi di  formazione  verificati  in  sede  di  accreditamento  o  acquisiti da altri  

enti (*)  

SI   Ricorso a sistema di formazione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale descritto nel modello: ‐ Mod. S/FORM  ‐ Sistema di Formazione

 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)  

    34) Contenuti della formazione (*)  

 

 35) Durata (*) 

 

La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD).  In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore.

FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEGLI OPERATORI VOLONTARI 

 36)  Sede di realizzazione (*) 

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Presso Comitato Territoriale Arci di Torino, via Verdi 34, Torino

 37) Modalità di attuazione (*)  

La  formazione  specifica  verrà effettuata  in proprio, presso  l’ente  con  formatori dell’ente di seguito indicati

 38) Nominativo, dati anagrafici e competenze/esperienze specifiche del/i formatore/i in relazione  

ai singoli moduli (*)  

Dati anagrafici del formatore di 

formazione specifica

Competenze/Titoli/ Esperienze specifiche

Modulo/i formativo/i

Graziano Alice Eugenia  nato/a il 13/06/1985 luogo  di  nascita:  Asti (AT) cf: GRZLGN85H53A479C

Titolo di Studio: Laurea in Studi Internazionali Ruolo ricoperto presso l’ente: componente della presidenza  Esperienza nel settore: Esperienza in varie realtà associative. Dal 2013 al 2015 componente del Direttivo Arci Torino. Dal 2016 componente della Presidenza di Arci Torino Competenze nel settore: conoscenze della realtà associativa.

Modulo 4

Mandarano Daniele nato il 11/02/19888 luogo di nascita: Carmagnola (TO) cf: MNDDNL88B11B791X

Titolo di Studio: Laurea in Filosofia Ruolo ricoperto presso l’ente: Vicepresidente  Esperienza nel settore: esperto di dinamiche di aggregazione giovanile e animazione culturale. Dal 6 dicembre 2007 al 6 gennaio 2014 ha presieduto l'associazione culturale “Arci Life” fondatrice e gestrice del Circolo Culturale e ricreativo Margot. Competenze nel settore: responsabile della comunicazione verso l'esterno e coordinatore di tutti i progetti culturali, artistici e aggregativi effettuati dal circolo.

Modulo 1 Modulo 2 Modulo 4

Toso Davide nato/a il 24/08/1981 luogo di nascita: Torino (TO) cf: TSODVD81M24L219Q

Titolo di Studio: Laurea Specialistica Ruolo ricoperto: Componente della Presidenza di Arci Torino Esperienza nel settore: Esperto in formazione e gestione dei gruppi. Gestione e ideazione di attività di formazione non formale per studenti, operatori culturali e docenti su: conoscersi e fare gruppo; strategie per il potenziamento personale delle risorse: leadership, motivazione, mission del formatore e assertività; problem solving. Competenze nel settore: Responsabile delle attività e Formatore socio‐culturale nel settore della formazione non formale. Gestione dell’aula e proposta di metodologie formative rivolte a gruppi di giovani nell’ambito del Servizio Volontario Europeo ‐ Key Action 1 del programma Erasmus+ (ex azione 2 del programma Gioventù in Azione). Psicologia dei gruppi e interpersonale, gestione delle 

Modulo 1 Modulo 3

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dinamiche di gruppo e negoziazione

Massimiliano Borella nato il 06/01/1978 luogo di nascita:  Roma (RM) cf: BRLMSM78A06H501O

Titolo di Studio: Laurea in DAMS Ruolo ricoperto: componente della Presidenza di Arci Torino Esperienza nel settore: Dal 2016 è componente della Presidenza di ARCI Torino, essendo stato negli anni precedenti componente del Consiglio Direttivo. Dal 2008 è presidente del Circolo ARCI Sud, precedentemente ha partecipato attivamente alle attività di organizzazioni studentesche e sindacali. Competenze nel settore: Conoscenza della storia dell'associazione Arci Torino e del contesto di riferimento

Modulo 2

  

39) Nominativo, dati anagrafici e competenze specifiche del formatore in riferimento al  modulo concernente “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli  operatori volontari in progetti di servizio civile universale” (*) 

 

Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori in riferimento al modulo “formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di servizio civile universale”:  Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) ‐Laurea in Geologia ‐Abilitazione alla professione di Geologo; ‐Qualifica di Disaster Manager Certificato Cepas  ‐Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; ‐Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; ‐Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di SC, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); ‐dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.  Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) ‐Diploma di maturità scientifica ‐Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; ‐Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. ‐Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; ‐Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SC); ‐Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, 

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test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); ‐Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; ‐dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto.

  40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste (*)  

Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: ‐ Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; ‐ Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazioni di base; ‐ Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” ‐ Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. ‐ Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi.

  41) Contenuti della formazione (*) 

 

Vengono riportate le specifiche dei moduli formativi indicati nel box 38:  

Formatore Temi Ore

Daniele Mandarano Davide Toso

1) i protagonisti della promozione sociale: cosa sono il Terzo settore, destinatari diretti, beneficiari, stakeholder, bilancio sociale e bilancio di missione;  

2) l’Arci: storia e caratteristiche dell’associazione; 

3) attivare le reti sociali: individuare gli interessi, valorizzare le identità, costruire collaborazioni identificando obiettivi comuni

12

Modulo 1: la promozione sociale  

Formatore Temi Ore

Massimiliano Borella Daniele Mandarano 

 

1) la comunicazione: cos’è il target, strategie e valutazione dell'efficacia;  

2) la definizione del pubblico: la composizione del Terzo Settore e le sue caratteristiche;  

3) l'impatto sociale dei media audiovisivi;  4) l’uso professionale dei Social Network;  5) piattaforme web, tipologie e implementazione;  6) linguaggio grafico: web design, banner, video teaser e 

animazioni;  

12

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7) la comunicazione virale e la comunicazione cartacea (flyer, locandine)

Modulo 2: tecniche della comunicazione, comprensione e diffusione di una conoscenza basilare dei meccanismi del linguaggio audiovisivo Formatore Temi Ore

Davide Toso  

1) empatia e intelligenza emotiva; 2) gestione delle dinamiche di gruppo; 3) cambio del punto di vista; 4) comunicazione efficace in aula; 5) il ruolo del formatore / facilitatore delle dinamiche di 

apprendimento; 6) attività educative: come si organizzano, come si gestiscono, 

come si propongono; 

7) approfondimento delle tematiche proposte nei percorsi educativi

20

Modulo 3: tecniche educative e pedagogiche  

Formatore Temi Ore

Alice Eugenia Graziano Daniele Mandarano  

1) analisi dei bisogni e ideazione delle iniziative pubbliche: analisi di contesto, individuazione del bisogno, individuazione dei beneficiari, etc;  

2) la progettazione: analisi dei bandi, redazione progetti; 3) organizzare le iniziative pubbliche: le funzioni di 

coordinamento e project management, la segreteria organizzativa, definizione degli obiettivi di comunicazione, la rendicontazione finanziaria; 

4) raccogliere i risultati: valutare gli indicatori e calcolare la ricaduta sul territorio (quantitativa e qualitativa).

20

Modulo 4: progettazione e organizzazione di iniziative pubbliche  

 

Formatore Temi Ore

Dott. Andrea Morinelli Vincenzo Donadio

Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio Civile 

8 ore (complessive)

Modulo A:  Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SC sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SC, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti gli operatori volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore   

Contenuti: Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza ‐ cos’é,  ‐ da cosa dipende,  ‐ come può essere garantita,  ‐ come si può lavorare in sicurezza  

Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione 

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‐ concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) ‐ fattori di rischio ‐ sostanze pericolose ‐ dispositivi di protezione ‐ segnaletica di sicurezza ‐ riferimenti comportamentali ‐ gestione delle emergenze 

 Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza ‐ codice penale ‐ codice civile ‐ costituzione ‐ statuto dei lavoratori ‐ normativa costituzionale ‐ D.L. n. 626/1994 ‐ D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche 

 Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio.  

Modulo B: Nell’ambito delle attività svolte dagli operatori volontari di cui al precedente box 9.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box17, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore   

Contenuti: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in SC nel settore Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5   

Educazione e Promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale e dello sport  Fattori di rischio connessi ad attività di aggregazione ed animazione sociale e culturale 

verso minori, giovani, adulti, anziani, italiani e stranieri, con e senza disabilità  Fattori di rischio connessi ad attività di educazione, informazione, formazione, 

tutoraggio, valorizzazione di centri storici e culture locali  Fattori di rischio connessi ad attività sportive ludico‐motorie pro inclusione, attività 

artistiche ed interculturali (teatro, musica, cinema, arti visive…) modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni 

Focus sui contatti con le utenze e servizi alla persona  Modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni  Gestione delle situazioni di emergenza  Sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione  Segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali  Normativa di riferimento 

 Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile 

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di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 9.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:   

Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui gli operatori  volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ. 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16  

Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16  

Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui gli operatori volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 26) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 9.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 16.  

Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP del progetto.   42) Durata (*)  

La durata complessiva della formazione specifica è di 72 ore di cui 8 ore da svolgersi attraverso FAD.  La formazione specifica è parte integrante del progetto ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata agli operatori volontari entro 90 giorni dall’avvio del progetto stesso.

ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 

 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto (*)  

 

    

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Roma, 27 Dicembre 2018  

Il Responsabile Legale dell’Ente / Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente / 

Il Coordinatore Responsabile del Servizio Civile Universale dell’Ente Dott. Licio Palazzini