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ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014 Scheda-Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica ai sensi del D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7 febbraio 2014 ISTITUZIONE SCOLASTICA PROPONENTE Denominazione DIREZIONE DIDATTICA 5° CIRCOLO “SANDRO PERTINI” SASSARI Codice meccanografico SSEE005006 Contatti ufficiali Recapito VIA GORIZIA N. 26 SASSARI Tel/Fax: 079 292142 E-mail: [email protected] Referente Cognome e nome: Piras Maria Qualifica: Insegnante Tel. 3338041089 E-mail: [email protected] ELENCO DELLE EVENTUALI SCUOLE IN RETE (ESCLUSA LA SCUOLA PROPONENTE / CAPOFILA) n. Codice meccanografico Denominazione DIRIGENTE SCOLASTICO 1. SSIC82800R ISTITUTO COMPRENSIVO OSILO PINTUS MARIA PAOLA 2. 3. 4. 5. 6. ELENCO DEGLI EVENTUALI PARTNER COINVOLTI NEL PROGETTO n. DENOMINAZIONE Ragione sociale RAPPRESENTANTE LEGALE 7. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI - DIPARTIMENTO DI STORIA, SCIENZE DELLUOMO E DELLA FORMAZIONE CATTEDRA DI DIDATTICA E PEDAGOGIA MARIA MARGHERITA SATTA 8. COSPES SALESIANI SAR- DEGNA (CENTRO DI ORIEN- TAMENTO SCOLASTICO PRO- FESSIONALE E SOCIALE) ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE GIOVANNI LILLIU 9. UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI (UISP) ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONO- SCIUTO DAL CONI MARIA PINA CASULA 10. 11. 12. PRIORITÀ DEGLI INTERVENTI [INDICARE ALMENO DUE PRIORITÀ] PREVENZIONE DEL DISAGIO CAUSA DI ABBANDONI SCOLASTICI RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA Dati di cui all’allegato A del DM 16 gennaio 2014 N. assoluto % su tota- le alunni CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA TOTALE ALUNNI DELLISTITUZIONE SCOLASTICA (O DELLA RETE) 1.310 ALUNNI NEO IMMGRATI (DA MENO DI SEI MESI) 1 0.07 1

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ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014

Scheda-Progetto per iniziative didattiche di prevenzione e di contrasto della dispersione scolastica ai sensi del D.M. 7 febbraio 2014 e del DDG 7 febbraio 2014

ISTITUZIONE SCOLASTICA PROPONENTE

DDeennoommiinnaazziioonnee DDIIRREEZZIIOONNEE DDIIDDAATTTTIICCAA 55°° CCIIRRCCOOLLOO ““SSAANNDDRROO PPEERRTTIINNII”” SSAASSSSAARRII

CCooddiiccee mmeeccccaannooggrraaffiiccoo SSSSEEEE000055000066

CCoonnttaattttii uuffffiicciiaallii

RReeccaappiittoo VVIIAA GGOORRIIZZIIAA NN.. 2266 SSAASSSSAARRII

TTeell//FFaaxx:: 079 292142

EE--mmaaiill:: [email protected]

RReeffeerreennttee

CCooggnnoommee ee nnoommee:: Piras Maria

QQuuaalliiffiiccaa:: Insegnante TTeell.. 3338041089

EE--mmaaiill:: [email protected] ELENCO DELLE EVENTUALI SCUOLE IN RETE (ESCLUSA LA SCUOLA PROPONENTE / CAPOFILA)

nn.. CCooddiiccee mmeeccccaannooggrraaffiiccoo DDeennoommiinnaazziioonnee DDIIRRIIGGEENNTTEE SSCCOOLLAASSTTIICCOO

1. SSIC82800R ISTITUTO COMPRENSIVO OSILO PINTUS MARIA PAOLA

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6. ELENCO DEGLI EVENTUALI PARTNER COINVOLTI NEL PROGETTO

nn.. DDEENNOOMMIINNAAZZIIOONNEE RRaaggiioonnee ssoocciiaallee RRAAPPPPRREESSEENNTTAANNTTEE LLEEGGAALLEE

7. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI -

DIPARTIMENTO DI STORIA, SCIENZE DELL’UOMO E DELLA FORMAZIONE CATTEDRA DI DIDATTICA E PEDAGOGIA

MARIA MARGHERITA SATTA

8. COSPES SALESIANI SAR-DEGNA (CENTRO DI ORIEN-TAMENTO SCOLASTICO PRO-FESSIONALE E SOCIALE)

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE GIOVANNI LILLIU

9. UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI (UISP)

ENTE DI PROMOZIONE SPORTIVA RICONO-SCIUTO DAL CONI

MARIA PINA CASULA

10.

11.

12. PRIORITÀ DEGLI INTERVENTI [INDICARE ALMENO DUE PRIORITÀ] PREVENZIONE DEL DISAGIO CAUSA DI ABBANDONI SCOLASTICI RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE DI BASE � INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DI CITTADINANZA NON ITALIANA Dati di cui all’allegato A del DM 16 gennaio 2014

N.

assoluto % su tota-le alunni

CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA

TOTALE ALUNNI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA (O DELLA RETE) 1.310

ALUNNI NEO IMMGRATI (DA MENO DI SEI MESI) 1 0.07

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ALUNNI IMMIGRATI DI PRIMA GENERAZIONE 18 1.37

ALUNNI ROM, SINTI O CAMINANTI 0 0

ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITÀ (CON DOCENTE DI SOSTEGNO) 36 2.75

ALUNNI FREQUENTANTI SCUOLA IN CARCERE 0 0

ALUNNI FREQUENTANTI SCUOLA IN OSPEDALE O DOMICILIARE 2 0.15

ALUNNI FREQUENTANTI I CPIA (GIÀ CTP) 0 0

DATI RELATIVI AL RENDIMENTO DEGLI ALUNNI

PERCENTUALE NON AMESSI ALLA CLASSE SUCCESSIVA 1.30

PERCENTUALE INTERRUZIONI DI FREQUENZA (FORMALIZZATE E NON) 0

PERCENTUALE ALUNNI CON GIUDIZIO SOSPESO 0

PERCENTUALE DI RIPETENZE 1.30

PERCENTUALE DI DEBITO FORMATIVI 0

PERCENTUALE DI CLASSI CON UN PUNTEGGIO INVALSI DI ITALIANO ALMENO 2 PUNTI AL DI SOTTO DELLA MEDIA REGIONALE (SPECIFICARE DI QUALE LIVELLO SCOLASTICO: 2ª PRIMA-RIA; 5ª PRIMARIA; 1ª SEC. 1° GRADO; 3ª SEC. 1° GRADO; 2ª SEC. 2° GRADO E L’A.S. AL QUALE SI RIFERISCONO I RISULTATI CONSIDERATI) CLASSE CONSIDERATA: 2ª PRIMARIA; 5ª PRIMARIA; 1ª SEC. 1° GRADO; 3ª SEC. 1° GRADO A.S. 2012-2013)

25.00

N. TOTALE ASSENZE A.S. 2012-2013 15.878

N. SANZIONI DISCIPLINARI A.S. 2013-2013 10

CARATTERISTICHE DEL CONTESTO TERRITORIALE (*)

INDICATORE 1: APPARTENENZA A NUCLEI FAMILIARI CHE VERSANO IN CONDIZIONI DI DISA-GIO SOCIO-ECONOMICO ED EVIDENZIANO FORTE PROBLEMATICITÀ NELLA REALIZZAZIONE DEL RUOLO GENITORIALE DI MEDIATORE FRA I PROPRI FIGLI E LA COMPLESSITÀ DEL MON-DO ESTERNO

INDICATORE 2 CARENZA DI STRUTTURE E SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI RISPONDENTI AD UNA DIVERSIFICAZIONE DEI BISOGNI RELATIVI AI MINORI E ALLE FAMIGLIE

INDICATORE 3: MANCANZA DI UNA ADEGUATA E SISTEMATICA COMUNICAZIONE E COOPE-RAZIONE FRA SCUOLA , ENTI LOCALI, ISTITUZIONI PUBBLICHE ,PRIVATE E FAMIGLIE AI FINI DELLA PREVENZIONE DEL DISAGIO E DELLA COSTRUZIONE DI UN PROGETTO DI VITA DEI RAGAZZI

(*) SCEGLIERE FINO A UN MASSIMO DI TRE INDICATORI CHE SI RITENGONO SIGNIFICATIVI PER QUANTIFICARE IL RISCHIO DI DISPERSIONE SCOLA-STICA DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO ANALISI DI CONTESTO Le due Istituzioni scolastiche proponenti, che già da molti anni collaborano alla realizzazione di progetti comuni, pur essendo inserite in contesti territoriali diversi, presentano elementi di affinità relativi al pro-blema del disagio scolastico e ai bisogni formativi espressi dalle comunità di appartenenza. Come insegnanti ci troviamo sempre più a fronteggiare situazioni problematiche non più riferite solamente agli alunni con disabilità, ma anche a quelli con difficoltà di apprendimento, problemi emozionali, compor-tamenti problematici e etnie diverse. Questo ampio ventaglio di problematiche trova un denominatore comune nei “bisogni educativi speciali” che richiedono percorsi educativi e didattici sensibili alle differenze. In particolare, il Circolo Didattico “Sandro Pertini”, pur essendo inserito in un quartiere in cui non si mani-festano particolari situazioni di malessere sociale ed economico, accoglie i bambini affidati dal Tribunale di Sassari all’Istituto “Rifugio Gesù Bambino” e viene interessato, come anche la realtà di Osilo, dal feno-meno dell’immigrazione (sono presenti nella scuola alunni senegalesi, marocchini e di etnia diverse, oltre naturalmente ad alunni di altre nazionalità). Molti alunni provengono da quartieri popolari limitrofi. Difficil-

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mente la complessità determinata dall’accoglienza e dall’integrazione di questi alunni può essere valutata alla luce del solo “tasso di dispersione”. La nostra realtà scolastica è dunque caratterizzata da una forte eterogeneità delle classi. Relativamente all’Istituto Comprensivo di Osilo, si evidenzia, soprattutto nella Scuola Secondaria di Primo Grado, una significativa presenza di ragazzi poco motivati ad apprendere, con situazioni di svantaggio sociale, che faticano a raggiungere i livelli di competenze adeguate agli standard richiesti e che, sempre più di frequente, manifestano una diffusa insofferenza verso le regole della convivenza democratica, de-terminando così un elevato numero di non ammissioni e ripetenze. In entrambe le realtà sono presenti situazioni problematiche riconducibili a separazioni familiari, a famiglie ricostituite o allargate, che faticano ad esercitare il ruolo genitoriale di mediazione tra i figli e la complessi-tà del mondo esterno in cui i punti di riferimento possono essere ambigui e/o inesistenti. FINALITA’ DIDATTICHE ED EDUCATIVE Il Progetto intende attivare nuove azioni di intervento che vedano la scuola protagonista di un percorso inteso come laboratorio socio-educativo per riqualificare l’offerta formativa, favorire il successo scolastico e contrastare il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica. In particolare si propone di:

Svolgere attività di formazione e aggiornamento in servizio per i docenti sul tema del potenzia-mento dell’intelligenza, al fine di migliorare la competenza scientifica e la consapevolezza critica delle problematiche connesse alle discipline matematiche e linguistiche, per rendere più efficaci i percorsi formativi.

Offrire e attivare esperienze alternative che favoriscano un più completo ed armonico sviluppo della personalità degli alunni sul piano sociale, relazionale, affettivo e cognitivo.

Migliorare la qualità dell’offerta formativa attraverso un apprendimento costruttivo, generativo di competenze in contesti organizzati per agire e interagire

Offrire pari opportunità a tutti gli studenti per sviluppare la propria identità e personalità nel rispet-to delle diversità individuali.

Favorire la costruzione di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile

Educare all’intercultura, al rispetto di tutti, considerando la diversità culturale come una risorsa positiva, come opportunità di reciproco arricchimento

Promuovere una reale integrazione degli alunni stranieri anche attraverso la predisposizione di Piani di studio personalizzati che facilitino l’apprendimento

Acquisire maggiore consapevolezza dei linguaggi e delle procedure delle discipline per conosce-re, interpretare e rappresentare i diversi aspetti della realtà

Creare un’organizzazione scolastica efficace, capace di favorire la motivazione ad apprendere e lo sviluppo di relazioni positive con gli altri e con l’ambiente

Promuovere apprendimenti significativi e garantire il successo formativo per tutti gli alunni Favorire lo sviluppo di processi di continuità socio-psico-educativa in relazione ai diversi ordini di

scuola Costruire relazioni e reti sociali tra scuola, famiglia e territorio che sviluppino senso di apparte-

nenza, confronto e fiducia reciproca contribuendo a rendere coesa la comunità e a qualificare i contesti di vita dei ragazzi.

Sviluppare senso di autostima e fiducia nelle capacità genitoriali, come premessa per una cresci-ta evolutiva positiva dei bambini e dei ragazzi.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA Gli interventi saranno articolati nel modo seguente: AZIONE 1 DESTINATARI: DOCENTI

Attivazione di laboratori, in alternanza formazione-supervisione didattica, sui processi di appren-dimento e l’approccio metacognitivo e sulla conduzione di laboratori creativi al fine di:

- Fornire ai docenti gli strumenti per affrontare le problematiche relative all’apprendimento e all’insuccesso scolastico attraverso un approccio metacognitivo

- Favorire la sperimentazione di un percorso di ricerca azione e di strategie di insegnamen-to/apprendimento cooperativo.

- Acquisire tecniche per facilitare l’apprendimento creativo

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AZIONE 2 DESTINATARI: ALLIEVI

Laboratori sui processi metacognitivi e sul problem solving condotti dai docenti formati nel laboratorio formativo

Laboratori didattici con gruppi di 8/10 alunni per: - supportare gli alunni con difficoltà di apprendimento dovute a situazioni di svantaggio socio-

economico e culturale o ad alunni stranieri che manifestano difficoltà di integrazione. - potenziare le abilità cognitive deficitarie - superare le problematiche emotivo-relazionali - supportare gli alunni con BES attraverso l’implementazione nella didattica delle misure previste

dalla normativa vigente Laboratorio sul Programma di Arricchimento Strumentale (PAS), noto come Metodo Feuer-

stein, ampiamente sperimentato e diffuso a livello internazionale per favorire un approccio strut-turato, attivo ed efficace nei confronti degli apprendimenti, stimolare la ricerca di strategie flessi-bili di fronte a problemi nuovi e complessi e offrire una serie di "strumenti" concettuali e operativi per passare dalla teoria alla prassi, partendo dall’idea della modificabilità dell’essere umano.

Laboratorio di Orientamento per le classi terze della scuola secondaria di I grado, per pro-muovere negli studenti competenze utili ad affrontare la transizione verso i successivi percorsi scolastici e formativi, sostenendoli in particolare nella scelta della scuola secondaria di II grado.

TIPOLOGIA B

Laboratori extracurricolari in orario pomeridiano, aperti alla partecipazione di tutti gli alunni, condotti da formatori esperti e realizzati in sinergia con gli operatori della scuola. Questi rappre-sentano:

- un’occasione per sperimentare nuove forme di comunicazione corporea, musicale, artistica, at-traverso una metodologia sul fare e creare insieme

- una modalità più motivante e divertente per imparare a relazionarsi con gli altri. Saranno proposte le seguenti tipologie:

1. Laboratorio di Arteterapia, per favorire l’espressione di sé e una comunicazione efficace con gli altri attraverso l’utilizzo del linguaggio artistico (musica, danza, attività grafico-pittoriche).

2. Laboratorio Costruzione e animazione di marionette, per sperimentare e conoscere nuove di-mensioni del sé attraverso il gioco teatrale e la rappresentazione simbolica. 3. Laboratorio Arcobaleno di suoni, per sviluppare capacità di ascolto, comprensione e interpreta-zione della realtà sonora-musicale e attivare processi di comunicazione, cooperazione e socializza-zione. 4. Laboratorio Scuola d’avventura, per valorizzare la pratica sportiva non agonistica, offrire l’opportunità di confrontarsi con l’ambiente, con le proprie capacità e i propri limiti e raggiungere il benessere psico-fisico.

AZIONE 3 DESTINATARI: GENITORI E DOCENTI INSIEME, al fine di sviluppare la corresponsabilità educativa scuola-famiglia e promuovere efficaci esperienze di apprendimento, attraverso un Laboratorio sulla me-diazione educativa secondo i principi del Metodo Feuerstein e della metacognizione.

STRUMENTI DIDATTICI Tecnologie come risorsa inclusiva – La LIM come mediatore didattico privilegiato

L’utilizzo delle tecnologie consolida un’impostazione didattica innovativa, flessibile ed efficace, poiché sposta il centro di attenzione dal docente all’alunno, dal sapere al saper fare, motivando gli alunni e stimo-lando la loro cooperazione (peer tutoring) per un progetto comune. Tutte le nuove tecnologie, e in particolare la LIM, facilitano l’attività didattica, consentono agli alunni di uti-

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lizzare strumenti di cui hanno maggiore conoscenza e consapevolezza, di sperimentare e creare attività coinvolgenti e ludiche per la presentazione dei materiali o per le attività metacognitive. Relativamente agli alunni con difficoltà sensoriali, disabilità, dislessia o DSA, la LIM valorizza le abilità vi-suospaziali, musicali e analitiche, favorendo:

- percorsi di tutoring che li vedano protagonisti rispetto al gruppo - l’esplorazione e la costruzione della conoscenza attraverso il confronto e l’elaborazione condivisa - la partecipazione alle attività del gruppo e la valorizzazione di competenze, modi di apprendere e

abilità individuali - la costruzione di mappe concettuali - l’ampliamento di un testo con collegamenti ipertestuali - la ricerca di informazioni, di video e immagini in rete.

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Al fine di garantire la corretta e regolare attuazione del Progetto, sarà predisposto uno specifico Piano di Monitoraggio e Valutazione. Il Sistema di Monitoraggio e Valutazione rappresenta lo strumento in grado di verificare in maniera strutturata e continuativa l’andamento delle attività progettuali, prevedendo, nel caso, opportune azioni correttive mediante la rilevazione e l’analisi delle seguenti dimensioni:

A. frequenza delle azioni; B. gradimento dei partecipanti; C. impatto/efficacia dell’intervento formativo; D. valutazione dell’apprendimento; E. avanzamento finanziario, fisico e procedurale.

Di seguito sono descritte le metodologie e gli strumenti che si prevede di sviluppare per le attività di monitoraggio:

A) valutazione della frequenza: livello di abbandono Report presenze allievi; Registro delle presenze B) valutazione del gradimento (o della reazione) Questionario di Gradimento, compilato dai partecipanti al termine di ciascuna azione prevista

affinché possano esprimere un giudizio sui diversi aspetti; C) valutazione dell’impatto/ efficacia questionari di osservazione D) valutazione dell’apprendimento: vedi paragrafo precedente E) valutazione dell’avanzamento (monitoraggio fisico Finanziario e Procedurale)

Un buon sistema di monitoraggio e valutazione non può essere basato su una semplice raccolta di dati, ma deve essere in grado di rilevare in maniera sistematica gli scostamenti con gli indicatori di risultato definiti in fase di progettazione, al fine di esercitare una funzione di controllo e di correzione allo scopo primario di raggiungere gli obiettivi dichiarati. Per la valutazione complessiva del progetto occorre:

- rilevare l'efficacia delle singole azioni svolte e, a livello complessivo, della totalità dell’azione pro-gettuale;

- misurare i risultati in termini di efficacia/efficienza delle attività messe in atto; - valutare il grado di congruenza tra gli obiettivi formulati e quelli effettivamente conseguiti; - documentare le esperienze e socializzarle affinché possano essere trasferite ad altre realtà; - monitorare il rapporto costi-benefici, in termini non solo economici ma anche di investimento delle

risorse umane e professionali dei singoli operatori. Gli strumenti operativi utilizzati saranno: schede, questionari, test, relazioni di sintesi. RISULTATI ATTESI DOCENTI

Arricchimento delle competenze professionali relative ai processi di apprendimento e alla didatti-ca metacognitiva

Acquisizione degli elementi di conoscenza sulle condizioni che favoriscono il percorso formativo degli alunni

Maggiore consapevolezza delle forme di indagine autoriflessiva per migliorare la razionalità della prassi educativa e la comprensione delle situazioni in cui si svolge

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Maggiore efficacia delle strategie di didattica inclusiva attivate per gli studenti Creazione di un ambiente di apprendimento rispondente alle diverse esigenze e caratteristiche

degli alunni Attivazione forme di collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado presenti nel terri-

torio Maggiore attenzione alle istanze poste dalle famiglie e dal territorio

ALLIEVI

Maggiore consapevolezza del proprio modo di apprendere e acquisizione di un personale meto-do di studio

Innalzamento dei livelli di apprendimento negli alunni con difficoltà attraverso il recupero e conso-lidamento delle abilità e capacità linguistiche e logico-matematiche.

Capacità di interagire positivamente con gli altri, in piccoli e grandi gruppi, di apprendimento col-laborativo, di realizzazione di prodotti comuni.

Maggiore efficacia comunicativa attraverso l’utilizzo consapevole dei linguaggi verbali e non ver-bali

Sviluppo di competenze trasversali (life skills) relative alla dimensione personale emotiva, cogni-tiva e relazionale.

Maggiore disponibilità ad accogliere, valorizzare e accettare culture, modi di essere e di vivere diversi

Consapevole capacità di scelta del successivo percorso scolastico e formativo FAMIGLIE

Partecipazione attiva ed efficace alla vita della scuola Elaborazione partecipata del Patto di Corresponsabilità educativa per una più efficace condivi-

sione e applicazione delle azioni di contrasto alla dispersione scolastica Maggiore consapevolezza del ruolo genitoriale di mediazione educativa e capacità di presa in ca-

rico dei problemi dei propri figli DESTINATARI INDIRETTI

Integrazione dell’offerta formativa con le risorse e i bisogni del territorio Intensificazione delle relazioni interistituzionali per una condivisione delle scelte educative ai fini

della prevenzione della dispersione scolastica

ELEMENTI QUALIFICANTI IL PROGETTO SUL PIANO DELL’INNOVAZIONE DIDATTICA L’approccio assunto dall’équipe educativa e scelto quale sfondo integratore di tutto il progetto è quello preventivo-promozionale, che mira a:

• analizzare ed individuare i fattori ambientali e le risorse personali in grado di produrre agio al sin-golo, al gruppo, alla collettività;

• programmare ed attuare interventi finalizzati ad incrementare i fattori di protezione e a potenziarli in vista del benessere integrale.

Tutti gli interventi educativi attuati saranno perciò finalizzati a promuovere l’acquisizione dei fattori protet-tivi fondamentali, per supportare i destinatari a fronteggiare i propri compiti di sviluppo Le scelte metodologiche, coerentemente con l’approccio scelto e con il Piano dell’Offerta Formativa, sono orientate a sviluppare in modo sempre più consapevole una scuola inclusiva, basata sulla corre-sponsabilità educativa diffusa e sulla ricerca di strategie didattiche condivise e di metodologie innovative che considerino le discipline come strumenti per promuovere percorsi diversificati, finalizzati al raggiungi-mento delle competenze, soprattutto trasversali. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di metodologie innovative favorenti quali:

Ricerca-azione, come metodologia che ha lo scopo di individuare e migliorare una situazione problematica attraverso il coinvolgimento di ogni singolo attore. Essa richiede il pieno coinvolgi-mento di tutti gli attori dove ciascun docente assume il ruolo di attore-ricercatore, all’interno del processo che lo vede pienamente coinvolto. La prospettiva è quella di una scuola che guarda fuori dalle proprie aule, aperta al territorio, in grado di interagire in un orizzonte ampio, in un’ottica europea. L’attività progettuale è finalizzata a produrre cambiamenti del processo di ap-prendimento/insegnamento in termini migliorativi.

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Didattica Laboratoriale quale metodologia capace di coniugare il sapere e il fare, attraverso la realizzazione di compiti di realtà, di promuovere gli apprendimenti cooperando con gli altri, di sol-lecitare la scoperta di percorsi possibili, partendo da una situazione problematica, di alorizzare il territorio come risorsa per l’apprendimento e sviluppare competenze trasversali.

Apprendimento cooperativo metacognitivo che favorisce: - l’interdipendenza positiva (tutti lavorano per un progetto comune apportando il proprio contri-

buto) - l’interazione reciproca (accettazione della diversità e mutuo apprendimento) - la responsabilità verso se stessi e verso il gruppo - l’insegnamento delle abilità sociali (condivisione di scelte, regole, obiettivi e strategie) - la metacognizione (acquisizione di competenze trasversali e trasferibili)

Action learning e problem solving basato sull’approccio attivo-emotivo, dove la formazione esperienziale incoraggia gli alunni alla partecipazione diretta delle attività, alla progettazione e valutazione del percorso, all’individuazione di ipotesi di azioni e soluzioni per conseguire degli obiettivi (problem solving). Rappresenta una modalità di lavoro che genera competenze trasver-sali, in quanto applicabile sia a contesti didattici che relativi alle esperienze di vita.

Progettazione partecipata: diretto coinvolgimento dei destinatari del Progetto in stretta sinergia con gli Enti Locali e altri soggetti del territorio (Partner individuati) che con i loro apporti specifici di professionalità e competenza contribuiranno alla realizzazione del progetto nelle sue diverse fasi.

PARTNERSHIP (SPECIFICARE LE EVENTUALI MODALITÀ DI COLLABORAZIONE CON ALTRE SCUOLE O CON GLI ALTRI SOGGETTI PREVISTI DALLA LEGGE: ENTI LOCALI, COOPERATIVE DI EDUCATORI PROFESSIONALI, ASSOCIAZIONI E FON-DAZIONI PRIVATE SENZA SCOPO DI LUCRO) Per la realizzazione del Progetto, la scuola si servirà delle professionalità e della collaborazione di partner che da anni hanno offerto il loro contributo alla rete scolastica per la realizzazione di significativi progetti inerenti a diverse aree tematiche (Progetti POR sulla prevenzione della dispersione scolastica – Progetto ICF – Progetto Feuerstein): Università Degli Studi di Sassari - Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della formazione -

Cattedra di Didattica e Pedagogia, da anni impegnata nell’analisi e nello studio del fenomeno del di-sagio scolastico e nella ricerca di possibili percorsi didattici di miglioramento nei diversi ordini di scuola.

Modalità di collaborazione: Formazione docenti, Monitoraggio e Valutazione delle attività progettuali, Supervisione scientifica COSPES Salesiani Sardegna (Centro di Orientamento Scolastico Professionale e Sociale), As-

sociazione Salesiana che da oltre 20 anni opera nel territorio sardo e nazionale nell’ambito dell’Orientamento e del contrasto alla dispersione scolastica e formativa. L’Associazione è Ente ac-creditato MIUR e Centro autorizzato alla formazione e divulgazione del Metodo Feuerstein.

Modalità di collaborazione: Formazione docenti e supervisione didattica, Interventi di orientamento con gli alunni, Formazione rivolta ai genitori, Collaborazione con gli insegnanti nella realizzazione di interventi didattici inclusivi, Sostegno ai docenti nella conduzione dell’attività didattica laboratoriale, Supporto nelle attività di monitoraggio e valu-tazione UISP (Unione Italiana Sport Per Tutti) Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, che da

sempre coniuga le proposte sportive con una costante attenzione verso le problematiche ambientali e sociali.

Modalità di collaborazione: Supporto organizzativo e didattico, Conduzione dell’attività sportiva con gli alunni estesa anche alla parte-cipazione delle famiglie. Si prevede una collaborazione di rete nell’ambito del Patto per la Scuola con gli Enti Locali e le agen-zie educativo-formative al fine di promuovere un impiego integrato ed efficace delle risorse per migliora-re la qualità del sistema educativo-scolastico e stabilire relazioni più forti tra la scuola dell’autonomia e la comunità. Inoltre, si collaborerà con la Facoltà di Medicina dell’Università Degli Studi di Sassari – Corso di Laurea in Logopedia, per svolgere con gli studenti tirocinanti, attività di osservazione del contesto scolastico e dei

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processi di apprendimento degli alunni con BES, utili ai fini di un supporto all’azione didattica dei docenti. TRASFERIBILITÀ (SPECIFICARE I MODI E I LIMITI PER LA TRASFERIBILITÀ E LA MESSA A SISTEMA DELLE INIZIATIVE PROPOSTE)

Utilizzo nella pratica educativa di metodologie ampiamente sperimentate nei diversi contesti sco-lastici del territorio finalizzate all’innalzamento del successo formativo degli alunni:

- Migliorare i processi di apprendimento con il Metodo Feuerstein Un’esperienza di curriculum verticale Progetto in rete Direzione Didattica V Circolo “Sandro Pertini” – Sassari – Scuola Secondaria di I grado 5+12 “Biasi” Bri-gata Sassari – Sassari – Liceo “Margherita di Castelvì – Sassari in collaborazione con la Provincia di Sassari e il Cospes Sardegna – Pubblicazione a.s. 2011/2012

- La scuola media che vorrei - Una ricerca empirica con studenti e docenti di scuola secondaria di primo grado di G. Fi-lippo Dettori - Università Degli studi di Sassari - Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della formazione Cattedra di didattica e pedagogia - Metodologia della ricerca azione e sperimentazione del Metodo Feuerstein e della Didattica La-boratoriale. Pubblicazione Giugno 2009

- Laboratori di Orientamento scolastico attivati in diversi Comuni della Provincia di Sassari a cura del Cospes Sardegna - Laboratori di problem solving, di didattica metacognitiva, laboratori musicali, cinematografici ed espressivi realizzati dalle

scuola in rete nell’ambito dei Progetti Regionali sulla prevenzione della dispersione scolastica - Attività sportive riguardanti le scuole in rete nell’ambito del Progetto POR misura 3.6 Prevenzione della dispersione sco-

lastica e formativa - Progetto “Teatrando, musicando e scoprendo… con fantasia” Rinforzo delle azioni a supporto della genitorialità in continuita con le esperienze realizzate nel

contesto scolastico e territoriale nell’ambito dei servizi alla persona (Piano Locale Unitario dei Servizi alla Persona).

Promozione di strategie integrate per l’intervento di prevenzione della dispersione scolastica at-

traverso la co-progettazione educativa e formativa tra il sistema scuola, i servizi e il territorio. MODULO ORGANIZZATIVO ISTITUTO COMPRENSIVO, SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO, CIRCOLO DIDATTICO SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO TIPOLOGIA A NUMERO ALUNNI COINVOLTI NELLE INIZIATIVE IN PICCOLO GRUPPO 90 NUMERO DI PICCOLI GRUPPI 10 NUMERO ORE A SETTIMANA 5 NUMERO ORE DI APERTURA POMERIDIANA STRAORDINARIA DELLA/E SCUOLA/E 100 NUMERO DI SETTIMANE DI ATTIVITÀ CON GLI ALUNNI NELL’A.S. 2013-2014 6 NUMERO DI SETTIMANE DI ATTIVITÀ CON GLI ALUNNI NELL’A.S. 2014-2015 14 TIPOLOGIA B NUMERO DI ORE DI ATTIVITÀ ED EVENTI RIVOLTI ALL’INTERA COMUNITÀ SCOLASTICA TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ:

1. INCONTRI CON GENITORI 40 2. LABORATORI POMERIDIANI 200 3. ATTIVITÀ SPORTIVE 100 4. ALTRE ATTIVITÀ CULTURALI (CINEMA, ARTE, USCITE, GARE, ECC) 20 5. VOLONTARIATO PER LA SCUOLA O PER ALTRI SOGGETTI 6. ALTRO (SPECIFICARE): ____________________________________________

PIANO FINANZIARIO TIPOLOGIA A N. ORE COSTO

UNITARIO COSTO LORDO

COMPLESSIVO N. ORE DOCENZA PER SEGUIRE I PICCOLI GRUPPI (A.S. 2013-2014) 300 46,45 13.935 N. ORE DOCENZA PER SEGUIRE I PICCOLI GRUPPI (A.S. 2014-2015) 700 46,45 32.515 N. ORE ASSISTENZA, SORVEGLIANZA, 100 16.59 1.659 MATERIALI DI CONSUMO 400 TIPOLOGIA B N. ORE DOCENZA, CONSULENZA, ANIMAZIONE, APPRENDISTATO, GUIDA, ECC 360 40 14.400

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ALLEGATO AL DDG N. 25 del 7 febbraio 2014

SPESE PER APPARECCHIATURE 500 SPESE PER AFFITTO LOCALI 0 SPESE DI TRASPORTO 1.200 SPESE PER BIGLIETTI RELATIVI A SPETTACOLI E VISITE 200 ALTRE SPESE (SPECIFICARE): NOLEGGIO STRUTTURE ARRAMPICATA SPORTIVA 1.500 SPESE GENERALI SPESE DI AMMINISTRAZIONE E COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO (FINO AL 5 %) 265 SPESE PER DOCUMENTAZIONE, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE (SE A CARICO DELL’ISTITUZIONE PROPONENTE) (10% CIRCA)

6.366

TOTALE FINANZIAMENTO LORDO COMPLESSIVO RICHIESTO 72.940 EVENTUALE COFINANZIAMENTO DA PARTE DI ALTRI ENTI / COSTO TOTALE DEL PROGETTO 72.940 Documentazione finale che la scuola si impegna a consegnare a conclusione del lavoro:

� RELAZIONE SCRITTA � PRESENTAZIONE POWERPOINT � DESCRIZIONE DI ATTIVITÀ DIDATTICHE

� Registrazioni video o audio � Itinerario di lavoro � Descrizione della metodologia di formazione

� ALTRO: ________________________________________________________________________

Data: 27/02/2014

Il Dirigente Scolastico

(Dott. Gianfranco Strinna)

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ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE

Bando per il finanziamento di azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità rivolte alle scuole pubbliche.

Allegato 1

Allegato 1

Spett.le REGIONE SARDEGNA Assessorato Regionale della Difesa dell’Ambiente – Servizio Sostenibilità Ambientale, Valutazione Impatti e Sistemi Informativi Via Roma 80 – 09123 Cagliari

Oggetto: Bando per il finanziamento di azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità rivolte alle scuole pubbliche. Istituto Scolastico proponente: Direzione Didattica 5° Circolo “Sandro Pertini” Sassari

Provincia Sassari

Titolo dell’intervento: IL GIARDINO CHE NON C’È

Costo totale dell’intervento (Euro): 10.000,00

Importo del finanziamento richiesto (Euro): 10.000,00

Ai fini della concessione del contributo sopra previsto:

il/la sottoscritto/a _Strinna Gianfranco

nato a Sassari il 25/12/1969

residente a Sassari via_Nizza n.11

in qualità di Dirigente Scolastico della Direzione Didattica V Circolo “Sandro Pertini” Sassari

con sede in Via Gorizia n.26 Sassari

partita I.V.A./c.f. _ C.F. 80005750908 CHIEDE

l’assegnazione del finanziamento per la realizzazione azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità rivolte alle scuole pubbliche. In relazione all’intervento di cui trattasi

DICHIARA CHE I DATI DEL BENEFICIARIO FINALE DEL FINANZIAMENTO SONO: (in caso di raggruppamento indicare l’Istituto Scolastico Capofila)

Denominazione Direzione Didattica 5° Circolo “Sandro Pertini” Sassari

Sede operativa Sassari Via Gorizia N° 26

CAP 07100 Prov SS

PartitaI.V.A./c.f. 80005750908

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ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE

Bando per il finanziamento di azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità rivolte alle scuole pubbliche.

Allegato 1

Responsabile del Procedimento: Gianfranco Strinna

tel.079/292142 fax 079/292142

e-mail [email protected]

ELENCO DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI PARTECIPANTI:

Direzione Didattica 5° Circolo “Sandro Pertini” Sassari

Istituto Comprensivo Osilo

NUMERO CLASSI E ALUNNI COIVOLTI NEL PROGETTO

N. CLASSI: 38

N. ALUNNI: 784

NUMERO COMPLESSIVO DELLE CLASSI CHE FANNO PARTE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI

PROPONENTI

Direzione Didattica 5° Circolo “Sandro Pertini” Sassari: n. 37

SCUOLA INFANZIA

Plesso Via Gorizia n. 6

Plesso Viale Trieste n.2

SCUOLA PRIMARIA

Plesso Via Gorizia n. 24

Plesso Via Savoia n. 5

Istituto Comprensivo Osilo: n. 15

SCUOLA INFANZIA n. 3

SCUOLA PRIMARIA n. 8

SCUOLA MEDIA n. 4

PERCENTUALE CLASSI COINVOLTE SUL TOTALE DELLE CLASSI CHE FANNO PARTE DEGLI

ISTITUTI SCOLASTICI PROPONENTI

73%

Tematica scelta :

riduzione e risparmio energetico;

natura e biodiversità;

ambiente e salute;

alimentazione;

uso sostenibile delle risorse;

mobilità;

riduzione dei rifiuti attraverso il riciclo e il riutilizzo dei materiali;

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ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE

Bando per il finanziamento di azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità rivolte alle scuole pubbliche.

Allegato 1

acquisti pubblici ecologici;

intercultura;

legalità;

integrazione.

DESCRIZIONE sintetica del progetto con indicazione degli obiettivi e delle fasi (massimo 1 pagina) Il presente progetto nasce dalla consapevolezza che l’investimento di energie sull’educazione ambientale è oggi una scelta educativa prioritaria e indispensabile per rendere i bambini consapevoli del delicato equilibrio dell’ecosistema di cui fanno parte e della necessità che tutti assumano comportamentali tali da favorire il mantenimento o il ripristino di questo equilibrio. Si è ritenuto pertanto necessario progettare un percorso formativo che: - favorisca la conoscenza dell’ambiente che ci circonda e dei suoi problemi per difenderlo in modo consapevole e responsabile - sensibilizzi alla cura degli spazi verdi o cortili scolastici per recuperare il valore relazionale con il patrimonio naturalistico del proprio territorio - promuova una progettazione partecipata degli spazi - restituisca alla scuola il proprio cortile o giardino come spazio ludico, sociale e d’apprendimento per dar vita ad uno spazio laboratoriale concreto, nel quale sia possibile sperimentare attività creative attraverso: a) l’utilizzo di materiali di rifiuto per la produzione di immagini, oggetti, giocattoli e sussidi b) la realizzazione di interventi sulle superfici murarie (murales) e anche sulla pavimentazione (pitture pavimentali) c) la trasformazione del giardino in teatro vivo, in uno spazio scenico che allo stesso tempo contiene un narrare ed è narrare lui stesso d) attività di osservazione, giardinaggio e gioco: giochi di movimento, di relazione, giochi creativi - ampli il contesto educativo dall’aula all’ambiente circostante, permettendo l’espressione di qualità dinamiche e delle diverse abilità dell’alunno e dell’insegnante - renda i bambini soggetti attivi capaci di partecipare alle decisioni riguardanti il futuro del proprio territorio, accrescendo così il senso di appartenenza e di responsabilità verso lo spazio pubblico - fornisca gli strumenti per un’indagine critica e non mediata dagli adulti del loro territorio. Il progetto sarà articolato secondo diverse fasi: Nella prima fase del progetto, che è quella progettuale, il compito dei diversi soggetti (scuole, Associazioni, Istituzioni) sarà quello di individuare i campi d’indagine ed elaborare le linee d’intervento; la fase realizzativa sarà caratterizzata dalla ricerca-azione calata nella realtà e nella situazione concreta oggetto di indagine e da un percorso di formazione dei docenti attinente alle metodologie adottate. La fase di valutazione e quella della comunicazone accompagnerà come sempre il percorso progettuale nei suoi diversi momenti: iniziale, in itinere e finale, si avvarrà di strumenti di rilevazione diversificati e fornirà tutte le informazioni necessarie per avviare, sostenere, conoscere e condividere il percorso di sensibilizzazione e riflessione sulle tematiche e sui percorsi attuati. I tempi previsti per la realizzazione del progetto sono quelli risultanti dall’allegato cronoprogramma, ovvero nel periodo compreso dal mese di Ottobre 2010 (termine iniziale) al mese di Dicembre 2011 (termine finale della consegna di tutti gli atti alla Regione)

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ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL’AMBIENTE

Bando per il finanziamento di azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità rivolte alle scuole pubbliche.

Allegato 1

DICHIARA

- che non sono state ottenute, né saranno richieste agevolazioni pubbliche comunque denominate a valere su leggi statali, regionali e comunitarie, per i medesimi investimenti oggetto della presente domanda;

- di rendere tutte le dichiarazioni, di cui alla presente domanda compresi gli allegati, ai sensi del DPR 28 dicembre 2000 n. 445 e di essere consapevoli delle responsabilità penali cui si può andare incontro in caso di dichiarazione mendace e di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità;

- di prendere atto che i dati forniti con il presente allegato saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa, conformemente a quanto previsto dal D.Lgs 196/2003;

- di allegare alla presente domanda la seguente documentazione in originale o copia conforme all’originale:

dichiarazione del Dirigente Scolastico dell’Istituto proponente (o dell’Istituto capofila nel caso di

progetti presentati congiuntamente da più Istituti) che approva la proposta di intervento e che autorizza a presentare la domanda di finanziamento;

lettera di intenti nel caso in cui le scuole dichiarano di realizzare congiuntamente il progetto con l’indicazione dell’istituto scolastico capofila;

dichiarazione di adesione di eventuali soggetti coinvolti; eventuale altra documentazione ritenuta utile ai fini della migliore comprensione della proposta

progettuale.

Ulteriore documentazione da allegare alla domanda:

scheda A “Scheda progettuale”;

scheda B “Quadro economico”

scheda C “Indicatori di realizzazione e di risultato”

cronoprogramma delle attività (diagramma di Gantt o istogramma dei lavori e dei tempi di realizzazione) comprensivi di tutte le fasi procedurali.

L'incompletezza della domanda o la mancanza di tutti o parte dei documenti richiesti, saranno motivo di esclusione.

(timbro e firma del legale rappresentante dell’ente o funzionario delegato)

__________________________________________________________________________________

Luogo e data Sassari 14/10/2010

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Scheda A Schema progetto

SCHEDA A - SCHEDA PROGETTUALE

1. Contenuti del progetto Obiettivi che si intendono perseguire FINALITA’

Rendere i bambini consapevoli del delicato equilibrio dell’ecosistema di cui fa parte e della necessità che da parte di tutti vengano assunti comportamentali tali da favorire il mantenimento o il ripristino di questo equilibrio.

Sviluppare fin dalla prima infanzia processi sempre più ampi di attenzione e responsabilizzazione nei confronti dell’ambiente.

Portare alla consapevolezza che anche le singole scelte e azioni quotidiane di ciascuno, se inserite in uno sforzo comune, comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro portando a risultati significativi relativamente al risparmio delle risorse naturali e alla salvaguardia dell’ambiente naturale.

Conoscere l’ambiente che ci circonda e i suoi problemi per difenderlo in modo consapevole e responsabile

Sensibilizzare alla cura degli spazi verdi o cortili scolastici per recuperare il valore relazionale con il patrimonio naturalistico del proprio territorio.

Riappropriarsi di uno spazio vitale della scuola quale utile opportunità per sviluppare senso di appartenenza, non solo al luogo istituzionale in quanto tale, ma all’intero territorio circostante.

Restituire alla scuola il proprio cortile o giardino come spazio ludico, sociale e d’apprendimento per dar vita ad uno spazio laboratoriale concreto, ampliando il contesto educativo dall’aula all’ambiente circostante, permettendo l’espressione di qualità dinamiche e delle diverse abilità dell’alunno e dell’insegnante.

Formare docenti capaci di sviluppare un percorso progettuale che veda i ragazzi diretti protagonisti della propria educazione ambientale attraverso la creazione di un rapporto armonico con la natura e l’ambiente.

Fornire gli strumenti indispensabili per trasformare con i ragazzi questi spazi d’incontro in spazi per l’apprendimento, attraverso la progettazione e l’allestimento del verde, che svolga nello stesso tempo, un ruolo ludico e un ruolo sociale.

OBIETTIVI DI CONOSCENZA

Acquisire conoscenze sull’ambiente attraverso: o la raccolta di informazioni nel lavoro sul campo o la costruzione di conoscenze disciplinari e trasversali

Conoscere le caratteristiche del territorio che si intende trasformare Conoscere ed utilizzare gli elementi base che sottendono alla progettazione architettonica e

manutenzione di un giardino Favorire l’acquisizione dell’importanza dei materiali in quanto risorse Comprendere i limiti di utilizzo delle risorse naturali (materie prime) Acquisire conoscenze sulle trasformazioni che un materiale subisce prima di divenire prodotto di

consumo Conoscere le possibilità intrinseche di recupero, riutilizzo e riciclo per produrre nuovi oggetti Sperimentare attività ludico creative attraverso l’utilizzo di materiali di rifiuto per la produzione di

immagini, oggetti, giocattoli e sussidi utili alla trasformazione dello spazio oggetto di intervento. Scoprire spunti narrativi o emozionali nello spazio dell’abitare quotidiano trasformandolo in teatro

vivo, in spazio che allo stesso tempo contiene un narrare ed è narrare lui stesso.

Fasi e contenuti del progetto (Descrivere dettagliatamente le azioni e indicare per ogni azione il metodo di lavoro previsto, le tipologie di azioni didattico-formative e attraverso quali azioni si intendono introdurre cambiamenti verso stili di vita più sostenibili

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Scheda A Schema progetto

FASI E CONTENUTI DEL PROGETTO

DESCRIZIONE DELLE AZIONI RELATIVE

AD OGNUNA DELLE FASI

METODOLOGIA CONTENUTI

AZIONI FASE PROGETTUALE Costituzione della rete tra Scuola Primaria V Circolo Sassari e Istituto Comprensivo Osilo. Individuazione Istituzione Capofila

Contatti fra le due Istituzioni Scolastiche Incontro tra i Dirigenti e le insegnanti referenti per l’analisi della fattibilità del Progetto Individuazione Scuola capofila di rete Definizione impegni e ruoli dei partecipanti al progetto

Elaborazione Accordo di Programma

Coinvolgimento di: Centri di educazione

Ambientale e alla sostenibilità (CEAS Baratz) – Comune di Sassari

Parchi ed Aree protette (Bunnari e Porto Conte)

Ente Foreste Accademia delle Belle

Arti di Sassari Facoltà di Architettura di

Alghero Comune di Osilo Associazione Pro Loco

Osilo

Incontri con i responsabili delle diverse Associazioni ed Istituzioni individuate, finalizzati all’identificazione delle possibili aree di intervento e alla richiesta di collaborazione

Tematiche oggetto d’indagine: Uso sostenibile delle risorse Natura e biodiversità Ambiente e salute Riciclo e riutilizzo dei materiali (Riqualificazione del cortile e del giardino della scuola)

Raccolta informazioni e materiali Ricerca di esperienze significative e di informazioni utili

Elaborazione Progetto Compilazione scheda progettuale secondo le indicazioni date

AZIONI FASE REALIZZATIVA Formazione docenti

Modello di Ricerca-azione:

Ricerca calata nella realtà e nella situazione concreta oggetto di indagine Diretto coinvolgimento dei destinatari del progetto per attivare un processo di riflessione e individuare la direzione del cambiamento Progettazione del miglioramento Definizione del cambiamento previsto Valutazione del miglioramento

La ricerca -azione

Rilevazione delle rappresentazioni mentali dei ragazzi

Sensibilizzazione degli alunni alle tematiche ambientali

Scelta di una

Raccogliere dati sulle esperienze e conoscenze possedute dai bambini attraverso: brainstorming, discussione e confronto, somministrazione questionario. Letture di generi letterari di vario

Rapporto uomo-ambiente: - effetti delle attività

antropiche - fruibilità di spazi verdi nei

paesi e nelle città - emergenze ambientali - piante caratteristiche del

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Scheda A Schema progetto

problematica ambientale rilevante in relazione al contesto in cui si opera

Scelta di un ambiente particolare in funzione della problematica individuata

Ricerca sul campo Produzione di un modello

dell’ambiente prescelto Studio interdisciplinare

dell’ambiente Individuazione e

Pianificazione condivisa e progettazione partecipata

Attività dirette per la riqualificazione degli spazi della scuola

Documentazione delle diverse fasi del lavoro

tipo attinenti alla tematica. Sopraluogo aree verdi della scuola e analisi delle caratteristiche naturalistiche, architettoniche, sociali… con utilizzo della planimetria dell’edificio e dell’area esterna, rilievi e misurazioni con tecniche varie Problematizzazione Individuazione punti di forza e di criticità in relazione al contesto/problema Formulazione di ipotesi, ricerca di soluzioni Cooperazione educativa Incontri con esperti e visite guidate finalizzate alla scoperta di spazi attrezzati Approccio di tipo globale all’ambiente (dimensione percettivo-sensoriale) Attività laboratoriali e artistico espressive Teatro ambientale quale esperienza che coniuga teatralità ed educazione ambientale

territorio ed essenze “dimenticate”

Ambiente e salute Ambiente come luogo di incontro e socializzazione Il territorio come laboratorio didattico in cui trovare stimoli per la ricerca, la riflessione, la sperimentazione e la soluzione di problemi Visite guidate al parco di Bunnari, Baratz e Porto Conte Rifiuti – riciclo e riutilizzo dei materiali Plastico dell’area riqualificata Creazione Percorsi botanici e sensoriali Giardino dei colori – dei profumi – Giardino immaginario – Giardino dei sogni Mosaici con mattonelle riciclate Murales sui luoghi, usanze e tradizioni del territorio Lo spazio come dimensione personale, relazionale e interpersonale (lo spazio degli altri e lo spazio trasformato dalle interazioni) Giardino della scuola come spazio scenico

AZIONI FASE DI VALUTAZIONE

Valutazione della ricaduta del progetto sugli alunni delle classi partecipanti

Riunioni di valutazione da parte degli operatori che hanno effettuato il progetto. Scambi e riflessioni sulle ricadute del progetto, sulle possibili problematiche scaturite nel percorso. Elaborazione protocolli relativi alla partecipazione, alle attivazioni all’interno della classe, schede di rilevazione, questionari.

• Efficacia: grado di raggiungimento degli obiettivi progettuali (efficacia interna)

• Efficienza: rapporto tra risorse impiegate e raggiungimento degli obiettivi progettuali

• Rilevanza: congruenza tra obiettivi progettuali e bisogni formativi dei destinatari

• Utilità: grado di soddisfacimento dei bisogni formativi dei destinatari (efficacia esterna)

• Risultati ottenuti:

• Output: esiti attesi riferiti ai destinatari diretti (ragazzi e formatori)

• Outcome: esiti attesi riferiti ai destinatari indiretti (contesto organizzativo e contesto territoriale)

Confronto con insegnanti ed esperti

Riunioni di valutazione in itinere e finale

Confronto con i genitori per la restituzione del lavoro svolto

Rilevazione indice di gradimento

Relazione finale Relazione scritta da parte della scuola a fine progetto sulla base dei questionari e dei vari strumenti di valutazione utilizzati. Rilevazione criticità emergenti che permettano di costruire in futuro progetti sempre più vicini ai bisogni degli alunni e della specifica realtà scolastica.

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Scheda A Schema progetto

• Impatto formativo: esiti inattesi riferiti ai destinatari diretti (ragazzi e formatori)

• Impatto organizzativo: esiti inattesi riferiti ai destinatari indiretti (contesto organizzativo e contesto territoriale)

AZIONI FASE DI COMUNICAZIONE

Condivisione risultati con gli insegnanti di classe, in itinere e a fine progetto, in modo da poterli integrare nel loro percorso formativo

Fornire informazioni per avviare e sostenere un percorso di sensibilizzazione e riflessione sulle tematiche e sui percorsi attivati

Risultati del Progetto

Relazione finale della scuola Presentazione dei risultati agli organismi collegiali delle Istituzioni scolastiche coinvolte e ai genitori Risultati attesi

Acquisizione di conoscenze relative all’ambiente e alle sue problematiche, per pervenire ad ampliamenti concettuali

Capacità di osservazione, di orientamento, di ricerca di risposte alternative a problemi contingenti

Sviluppo di atteggiamenti responsabili nei confronti dell’ambiente di appartenenza e del territorio

Sensibilizzazione alla cura, rispetto e riqualificazione degli spazi verdi Acquisizione di abilità operative Consapevolezza delle conseguenze delle azioni individuali e collettive in relazione

all’ambiente e alla costruzione di un futuro sostenibile Partecipazione attiva ai lavori di gruppo offrendo il proprio contributo per il

raggiungimento di un fine comune (progettazione partecipata) Arricchimento personale sul piano affettivo, emotivo, relazionale attraverso la

convivenza e il confronto con i componenti del gruppo Potenziamento della creatività e dei diversi linguaggi espressivi

Qualità, concretezza, originalità e innovatività del progetto (descrivere le caratteristiche di innovatività e concretezza della proposta progettuale) Gli elementi che riteniamo possano qualificare il Progetto sono:

Concretezza: - il Progetto si caratterizza per la sua aderenza alla realtà di appartenenza sia nella fase di

individuazione dei bisogni formativi (problematizzazione della realtà) che nella fase operativa, tesa alla progettazione del miglioramento (cambiamento della realtà oggetto di indagine).

Innovatività e originalità Metodologia della ricerca azione:

- modalità di lavoro che collega la teoria e la prassi nell’insieme - intervento nel funzionamento del mondo reale e analisi da vicino degli effetti prodotti

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Scheda A Schema progetto

- forma di indagine autoriflessiva per migliorare la razionalità della prassi educativa e la

comprensione delle situazioni in cui si svolge - studio sistematico dei tentativi intrapresi per cambiare e migliorare tale prassi attraverso le

azioni pratiche e la riflessione sugli effetti di queste azioni.

Metodologia della cooperazione educativa: - Valorizzazione dello spirito di collaborazione e di ricerca comune - Motivazione al fare e “saper fare” in contesti diversi - Interazione con i componenti del gruppo per realizzare insieme un’esperienza comune - Acquisizione di una maggiore autonomia e responsabilità rispetto ai compiti affidati e agli

impegni presi - Creazione di ambienti di apprendimento cooperativi - Sperimentazione e applicazione pratica del tutoring

Metodologia Laboratoriale:

- Metodologia attiva e partecipativa, finalizzata a stimolare il confronto con il gruppo, la riflessione sulle proprie strategie e sul proprio stile di apprendimento, la ricerca di soluzioni al problema, la costruzione di un pensiero flessibile.

- Attivazione Laboratori di apprendimento finalizzati a garantire la sostenibilità dei luoghi e delle azioni umane in ambienti naturali

- Laboratori come proposte integrate per un approccio dinamico alla sostenibilità ambientale e alla biodiversità

- Utilizzo di linguaggi diversificati (iconico, musicale, cinematografico, mimico-gestuale,, teatrale, multimediale) e di materiali come risorse artistico-creative

Progettazione partecipata:

- diretto coinvolgimento dei destinatari del Progetto in stretta sinergia con altri soggetti del territorio (Partner individuati) che con i loro apporti specifici di professionalità e competenza contribuiranno alla realizzazione del progetto nelle sue diverse fasi.

Integrazione

- Realizzazione di percorsi naturalistici e sensoriali come spazio di valorizzazione delle diversità (integrazione alunni disabili)

Descrivere in che modo verranno diffusi i risultati ottenuti con il progetto e quale contributo si intende apportare al miglioramento dell’offerta formativa I risultati finali del progetto e i materiali prodotti saranno oggetto di ampia divulgazione e resi disponibili anche in rete, allo scopo di favorire lo scambio con altre realtà scolastiche e con il territorio. Sono previste manifestazioni informative rivolte alle famiglie e alle comunità locali, mostre, rappresentazioni, realizzazione di prodotti finali anche su supporto multimediale per documentare e diffondere i percorsi attivati e i risultati ottenuti. La fase di diffusione delle esperienze rappresenterà inoltre un’ulteriore elemento per la realizzazione di un modello di azione basato sul coordinamento di tutti gli attori locali. Il progetto, per la sua valenza culturale e sociale, è parte integrante delle attività educative organizzate dalla scuola e offre l’opportunità di ampliare l’offerta formativa attraverso un percorso di ricerca-azione, di confronto e collaborazione, sviluppando la capacità di comprendere la realtà del proprio ambiente di vita e di radicarsi in essa in modo sempre più consapevole. Mira alla costruzione di un’identità socio-territoriale e allo sviluppo delle condizioni per un sistema educativo aperto, centrato sulla pluralità dei soggetti, delle collaborazioni, sul coordinamento delle iniziative fra scuola e territorio e sull’interazione con la realtà e le sue risorse. Il progetto intende inoltre consolidare e ampliare il percorso di ricerca intrapreso nelle annualità precedenti, in relazione alle istanze culturali e ai bisogni formativi espressi dalle realtà scolastiche coinvolte, che già in passato hanno dato rilevanza ad aspetti culturali e ambientali ed insieme hanno deciso di approfondire il confronto fra contesti territoriali (città – paese), per la realizzazione di un progetto comune.

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Scheda A Schema progetto

Modello organizzativo di gestione del progetto (modalità organizzative, ruolo e funzioni del gruppo di lavoro)

Modalità organizzative: Forme di coordinamento

- Coordinamento con il Collegio dei docenti e il Dirigente Scolastico - Coordinamento con Funzioni Strumentali - Coordinamento con i Consigli di classe - Coordinamento con i docenti - Coordinamento con i partner del Progetto (Integrazione progettuale tra i soggetti

istituzionali coinvolti, con la valorizzazione delle loro specifiche competenze)

Ruolo e funzioni del gruppo di lavoro Secondo quanto previsto negli accordi fra le scuole e gli altri attori partner del Progetto, sarà costituito un Gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle istituzioni coinvolte nell’intervento, con responsabilità di coordinamento e supervisione relativamente a: - programmazione delle attività - gestione operativa - monitoraggio e valutazione interna del progetto Livelli di responsabilità

- Dirigente Scolastico Ente capofila: responsabile del procedimento - Dirigenti Scolastici: valorizzazione attività progettuali, gestione, verifica, valutazione - Responsabile del Progetto: analisi dei bisogni, coordinamento attività, verifica, valutazione,

circolarità delle informazioni e divulgazione della documentazione - Docenti ed esperti territoriali: attuazione delle attività progettuali e di formazione, verifica,

valutazione, produzione e circolazione della documentazione - Soggetti partner del Progetto: Supporto organizzativo e didattico – Consulenza tecnica e

tematica - Collaborazione - Utenza: partecipazione attiva alla progettazione e realizzazione degli interventi, fruizione del

servizio, valutazione Descrizione delle azioni previste nel progetto per lo scambio di buone pratiche Comunicazione delle diverse esperienze per produrre il valore aggiunto di un progetto che integri risorse e realizzi continuità ed espansione territoriale alle attività. - Consegna documentazione ai docenti coinvolti e/o comunque interessati - Relazioni divulgative al Collegio docenti e al Consiglio di Istituto - Promozione di dibattiti e aggiornamento dei docenti su problematiche riguardanti la sostenibilità

ambientale e la biodiversità - Questionari di conoscenza, gradimento e verifica del progetto - Realizzazione di materiale divulgativo multimediale per una distribuzione più capillare nel territorio - Pubblicazione nel sito WEB delle scuole delle esperienze realizzate - Attivazione di un forum per scambio informativo - Incontri finali rivolti alle famiglie e al territorio - Presentazione pubblica del percorso tramite TV e stampa locale

2. Coerenza e strategicità del progetto E’ prevista una coerenza integrazione del presente progetto con altri progetti già attivati dall’Istituto Scolastico proponente e/o con altri strumenti di sostenibilità ambientale attivati sul territorio? Attraverso quale modalità? Il Progetto si pone in un rapporto di stretta continuità con le esperienze realizzate in questi anni scolastici e finalizzate alla sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, con particolare riferimento ai problemi inerenti la biodiversità, la sostenibilità e la conoscenza del territorio come spazio di vita naturale e sociale.

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Regione Sardegna Bando per il finanziamento di azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità rivolte alle scuole pubbliche.

Scheda A Schema progetto

Si evidenzia la realizzazione dei seguenti Progetti: Progetti in collaborazione con il Comune di Sassari sul riciclo e utilizzo dei rifiuti – Raccolta differenziata – Teatro e ambiente – Progetto Piedibus (mobilità urbana) Progetto L.R. 26 “Noi e l’ambiente” Progetto triennale in rete con l’Istituto Comprensivo di Osilo L. 482/99 Area Naturalistica caratterizzato da percorsi di conoscenza delle essenze tipiche del territorio. La proposta educativa è attinente al contesto territoriale ed è coerente con i bisogni educativi dello stesso? (descrivere in che modo) Il progetto intende consolidare e ampliare il percorso di ricerca intrapreso nelle annualità precedenti, in relazione alle istanze culturali e ai bisogni formativi espressi dalle realtà scolastiche coinvolte, che insieme hanno deciso di approfondire il confronto fra contesti territoriali (città – paese), intensificando la collaborazione per la realizzazione di un progetto comune. L’individuazione dei bisogni si è basata su un’attenta analisi dei contesti socio-culturali di riferimento (Sassari - Osilo), in relazione alle profonde modificazioni in atto nel sistema culturale e sociale, in un’ottica di scambio e confronto tra alunni appartenenti alle diverse realtà, sviluppando i rapporti di collaborazione e la funzione sociale cooperativa. Il territorio, con il suo patrimonio storico e artistico e la ricchezza naturale e sociale, è fra le prime matrici di esperienza e conoscenza, favorendo un apprendimento attivo e di educazione di comunità. Inoltre le tematiche legate alla cittadinanza e alla sostenibilità ambientale permettono il raccordo dei diversi soggetti della realtà civile e sociale con la scuola. Il contesto territoriale è formativo quando sa moltiplicare le relazioni di scambio e relazione, di confronto e conoscenza, creando condivisione e partecipazione alle scelte ed alle azioni che costituiscono il senso dell’abitare in quel territorio e del vivere di quella comunità. Attraverso lo sguardo e la voce dei bambini e dei ragazzi, le attività culturali, le esperienze educative e didattiche, i processi di esplorazione dell’ambiente naturale e sociale, storico ed artistico, la progettazione partecipata, rassegnano significato alla vita della città e dei suoi abitanti attraverso una rivisitazione di luoghi ed esperienze. 3. Partecipazione e coinvolgimento Partecipazione e coinvolgimento dei Centri di Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS), Istituzioni locali, Associazioni, Parchi ed Aree Protette, imprese pubbliche e private, ecc. (indicare il grado di coinvolgimento e le modalità di partecipazione alle varie fasi del progetto) La partecipazione dei bambini e dei ragazzi come soggettività progettuale nei processi di cambiamento che coinvolgono l’intera collettività, guidata e sostenuta dall’apporto degli esperti e dei diversi soggetti coinvolti, rappresenta quell’elemento nuovo e dinamico, capace di ridefinire i modelli culturali e sociali dell’intera comunità. Abbassare lo sguardo dei tecnici al livello di chi è più vicino alla terra significa confrontare la questione ambiente non solamente in termini di spazio calcolato o rappresentato ma soprattutto in termini di spazio vissuto. Il progetto non è solo la risultante delle esigenze strutturali e formali, economico-funzionali o politiche, ma soprattutto una risposta consapevole all’esigenza di esperienze affettive, cognitive e sociali ed alla soddisfazione di quei bisogni fondamentali per la formazione di comportamenti – atteggiamenti da “cittadini”. Il considerare lo spazio scuola e la sua rappresentazione come viene vissuto ed immaginato dal bambino, richiede un profondo cambiamento nella professionalità dei tecnici e degli amministratori. La partecipazione dei diversi attori sarà perseguita con metodo, come l’oggetto di un preciso processo di apprendimento, integrando la mente (rigore scientifico, trasparenza e condivisione degli obiettivi, percorsi ben definiti…) con le mani (fattibilità, capacità di costruzione…) ed il cuore (creatività, emozioni, sensi, estetica e senso di appartenenza). (Ai fini dell’attribuzione di premialità allegare le lettere di adesione, in cui sia specificato il ruolo nella gestione/attuazione del progetto).

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Scheda A Schema progetto

Reti, soggetti e partner Ruolo nella gestione del progetto Lettera di adesione Direzione Didattica V Circolo “Sandro Pertini” Sassari

Istituzione Scolastica Capofila Legale rappresentanza Responsabile Amministrativo/organizzativo. Progettazione esecutiva Gestione amministrativa Coordinamento azioni monitoraggio valutazione Definizione della procedura formale per l’avvio e realizzazione delle attività didattiche e di formazione Gestione dei rapporti e delle iniziative con istituzioni coinvolte e enti/associazioni del territorio Definizione della procedura formale per la rendicontazione e gestione della documentazione Predisposizione degli strumenti per la realizzazione delle attività programmate Organizzazione eventi Elaborazione strumenti per il monitoraggio in itinere e finale Documentazione

Istituto Comprensivo Osilo Responsabile organizzativo Coordinamento azioni monitoraggio valutazione Collaborazione alla progettazione ed elaborazione delle attività didattiche e di formazione Predisposizione degli strumenti per la realizzazione delle attività programmate promozione attività integrate e sinergie con gli attori territoriali monitoraggio dei percorsi realizzati Documentazione

CEAS Lago Baratz Settore Ambiente Comune di Sassari

Partner progetto Supporto organizzativo e didattico Formazione Collaborazione con gli insegnanti e gli alunni nella realizzazione di unità didattiche Consulenze tematiche, aiuto nel rilevamento dati e accompagnamento delle classi in uscite sul campo Formazione docenti (metodologia della ricerca-azione)

Comune di Osilo Partner progetto Partecipazione Ente Locale Collaborazione alla realizzazione del progetto Promozione attività integrate e sinergie con gli attori territoriali

Ente Foreste Partner progetto Supporto organizzativo e didattico Collaborazione con gli insegnanti e gli alunni nella realizzazione di attività di educazione ambientale

Facoltà di Architettura di Alghero Partner progetto Supporto fase operativa Consulenza e pianificazione di azioni progettuali

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Scheda A Schema progetto

tese alla riqualificazione degli spazi verdi della scuola

Accademia delle Belle Arti di Sassari

Partner progetto Supporto fase operativa Consulenza e pianificazione di attività laboratoriali per la valorizzazione artistica degli spazi della scuola oggetto di intervento

Associazione Pro Loco Osilo Partner progetto Supporto fase operativa Collaborazione con gli insegnanti e gli alunni nella realizzazione di attività di educazione ambientale e nel recupero della memoria dei luoghi

4. Sostenibilità ambientale del progetto E’ previsto l’utilizzo di materiale e servizi a basso impatto ambientale e utilizzo di accorgimenti per la riduzione degli impatti sull’ambiente durante la realizzazione del progetto (ad es. utilizzo di carta riciclata)? Per la realizzazione del Progetto verranno utilizzati materiali di recupero di vario tipo, colori ad acqua con pigmenti naturali… Per le produzioni editoriali cartacee e per i materiali promozionali sarà utilizzata esclusivamente carta riciclata o ecologica.

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Scheda A Schema progetto

12) PIANIFICAZIONE OPERATIVA Diagramma di Gantt

Descrizione delle azioni relative ad ognuna delle fasi M E S I

10 1 2 3 4 5 9 10 11 12 Azioni Fase progettuale Incontro fra le due istituzioni scolastiche per l’analisi di fattibilità del Progetto

Coinvolgimento Centri di educazione ambientale e altri partner

Individuazione delle aree di intervento Raccolta informazioni e materiali Elaborazione progetto Azioni Fase realizzativa Incontri di programmazione con i docenti coinvolti nel progetto

Programmazione del percorso formativo Incontri formazione docenti Realizzazione attività ed interventi previsti nel progetto

Programmazione ed attuazione eventi finali Azioni Fase di valutazione Definizione strumenti di valutazione in itine re e finali

Valutazione della ricaduta del progetto sugli alunni delle classi coinvolte

Confronto con insegnanti ed esperti in itinere e a fine percorso

Confronto con i genitori e gli altri attori per la restituzione del lavoro svolto

Relazione finale: rilevazione criticità emergenti e punti di forza

Azioni Fase di comunicazione Richiesta istituzione scolastica e invio progetto

Condivisione risultati con gli insegnanti di classe e gli esperti, in itinere e a fine progetto

Presentazione dei risultati agli organismi collegiali e ai genitori per fornire informazioni, avviare e sostenere un percorso di sensibilizzazione e riflessione sulle tematiche e sui percorsi attivati

Relazione finale della scuola

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Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Bando per il finanziamento di azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità rivolte alle scuole pubbliche.

Scheda B Quadro economico

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Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Difesa dell’Ambiente Bando per il finanziamento di azioni di educazione all’ambiente e alla sostenibilità rivolte alle scuole pubbliche.

Scheda C Indicatori di realizzazione e di risultato

SCHEDA 3 Data Sassari 14/10/2010 Il Responsabile del Procedimento ___________________________ (timbro e firma leggibile)

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ALLEGATO SCHEDA PROGETTO PER INIZIATIVE DIDATTICHE DI PREVENZIONE E DI CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA AI SENSI DEL D.M. 7 FEBBRAIO 2014 E DEL DDG 7 FEBBRAIO 2014

1. LABORATORIO SUL PROGRAMMA DI ARRICCHIMENTO

STRUMENTALE (PAS) METODO FEUERSTEIN Il Programma permette di intervenire sull’efficacia dei processi di apprendimento, sullo sviluppo di competenze trasversali e sul potenziamento del pensiero logico. Si tratta di un metodo ampiamente sperimentato e diffuso a livello internazionale per promuovere un approccio strutturato, attivo ed efficace nei confronti degli apprendimenti ed abituare alla ricerca di strategie flessibili di fronte a problemi nuovi e complessi. Basato sulla convinzione della modificabilità dell’essere umano e sull’importanza dell’interazione tra individui per lo sviluppo delle abilità cognitive e sociali, esso offre una serie di "strumenti" concettuali e operativi per passare dalla teoria alla prassi. Trattandosi di un approccio metacognitivo, esso non si limita ad insegnare una tecnica o un insieme di conoscenze ma incide sul processo stesso dell’apprendimento ampliando il repertorio degli strumenti per conoscere. Le schede in cui si articola il PAS permettono di impegnare i ragazzi in compiti che richiedono di volta in volta l’uso di diverse funzioni cognitive, in modo da mobilitarle di frequente ed esercitarle. Queste sono le stesse che entrano in gioco in una varietà di altri compiti, ivi compresi gli apprendimenti scolastici. Il lavoro sul Programma permette inoltre di stabilire una significativa relazione fra gli studenti e con il mediatore, che diventa facilitatore degli apprendimenti e guida verso il conseguimento di obiettivi significativi, attraverso un lavoro costante di accompagnamento che porta ad estinzione i comportamenti carenti e consolida e porta a regime i processi più avanzati di pensiero. Grazie all’applicazione del PAS gli studenti potranno conseguire i seguenti obiettivi:

• imparare a gestire le informazioni in modo sistematico e non impulsivo • saper pianificare il proprio agire, anticipando difficoltà e strategie; • saper definire in maniera chiara i problemi ed essere in grado di risolverli; • acquisire pensiero creativo e critico; • sviluppare la motivazione intrinseca; • riconoscere le proprie caratteristiche e sviluppare capacità auto-valutatitive; • essere in grado di comunicare in forma adeguata al destinatario, utilizzando

un linguaggio più preciso, ricco e articolato; • saper gestire le emozioni, sostenere lo stress e contenere le ansie.

In particolare l’applicazione della teoria della modificabilità cognitiva richiede l’attuazione di tre fasi di lavoro:

1. Valutare la propensione all’apprendimento. L’intervento inizia con il programma di valutazione LPAD basato sull’analisi dinamica del pensiero, della percezione e dell’apprendimento durante la soluzione dei problemi.

2. Lavorare sulla modificabilità dell’individuo in modo da renderlo capace di continuare a modificarsi. Il processo di modificazione si sviluppa quindi con il programma di arricchimento strumentale (PAS), il cui obiettivo è di aumentare e sviluppare la capacità di apprendimento.

3. Modellare un ambiente modificante. Infine, il processo si completa (in realtà non termina mai) organizzando l’ambiente in modo che anch’esso contribuisca ad aumentare la capacità dell’individuo di imparare ad imparare. Si crea così una sinergia, una “reazione a catena” educativa.

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2. LABORATORIO DI ORIENTAMENTO PER LE CLASSI TERZE DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO L’azione progettuale dedicata all’orientamento delle classi terze della scuola secondaria di I grado si propone di promuovere negli studenti competenze utili ad affrontare la transizione verso i successivi percorsi scolastici e formativi, sostenendoli in particolare nella scelta della scuola secondaria di II grado. Questa fase rappresenta un momento molto importante nella vita dei ragazzi. Scegliere la scuola a cui iscriversi comporta spesso molte difficoltà, da un lato perché condiziona in parte il futuro scolastico e lavorativo, dall’altro perché la richiesta viene fatta in un periodo critico e delicato qual è quello della preadolescenza. A quest’età il ragazzo sperimenta il bisogno di essere più indipendente dalla famiglia e rivolge tutto il suo interesse alle relazioni con i coetanei, vissuti come portatori di valori nuovi e originali rispetto a quelli del mondo degli adulti. Questo lo porta a mettere in discussione i valori propostigli fino a quel momento, anche se ciò lo rende spesso insicuro e ansioso rispetto a come interpretare le proprie esperienze, affrontare i nuovi compiti di sviluppo e immaginare il proprio futuro. Nonostante lo sganciamento dalle figure protettive e la graduale acquisizione di autonomia, resta comunque molto forte l’influenza che i genitori possono avere nella scelta scolastica, spingendo i ragazzi ad intraprendere un particolare percorso di studi. Oltre a ciò, la scelta della scuola superiore implica il coinvolgimento di alcuni fattori fondamentali come gli interessi e le attitudini professionali degli studenti, che a questa età non sono ancora del tutto consapevoli. In questa fase così critica è dunque importante aiutare i ragazzi, favorendo la loro capacità di iniziativa, allo scopo di metterli nelle condizioni di acquisire una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie caratteristiche per essere protagonisti attivi delle proprie scelte. Attraverso l’orientamento, inteso come processo di educazione alla scelta, è possibile aiutare lo studente a capire meglio se stesso e la realtà, ad acquisire e gestire informazioni, a realizzare le proprie specifiche potenzialità, ad assumersi responsabilità, a motivare le proprie scelte. In questa ottica si intende procedere in una duplice direttiva: fornendo, da un lato, un supporto ai ragazzi in questa delicata fase di vita e dando, dall’altro, spunti di riflessione ad insegnanti e genitori perché svolgano un’azione efficace di facilitazione al processo di scelta. L’azione si articolerà in 3 FASI: • FASE 1: Laboratori di orientamento rivolti ai ragazzi delle classi terze della

scuola secondaria di I grado. I laboratori sono finalizzati a supportare gli allievi nel percorso di conoscenza di sé, con particolare riferimento alle proprie potenzialità intellettuali, alle proprie attitudini e ai propri interessi professionali.

Articolazione dei laboratori: Sono previste, per ogni gruppo, 12 ore di formazione orientativa, distribuite in 6 incontri di 2 ore ciascuno. Alla fine del percorso sono previste 2 ore di restituzione per gruppo. Tematiche previste: la conoscenza e l’esplorazione delle proprie caratteristiche personali, la riflessione sugli interessi come fattore che influenza le scelte; l’indagine sugli ambiti e le proposte formative degli istituti secondari superiori e sull’offerta formativa del territorio; la riflessione sul processo decisionale.

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Metodologia: Le attività saranno svolte in modo da favorire la partecipazione attiva dei ragazzi e lo scambio reciproco. Si prevedono, dunque, lezioni interattive, esercitazioni, compilazione di schede e questionari, riflessioni individuali e confronto in gruppo.

• FASE 2: Formazione rivolta ai docenti delle classi terze interessate dalla precedente fase, finalizzata a facilitare il loro compito di dare alle consuete attività curricolari una prospettiva orientante.

Articolazione dell’attività: sono previsti 4-5 incontri, per un totale di 10 ore. Tematiche: aspetti generali dell’orientamento informativo, formativo e consulenziale; la programmazione educativo-didattica secondo la dimensione orientativa; la promozione delle competenze trasversali negli allievi; sostegno degli allievi nel processo decisionale ed educazione alla scelta; la funzione orientativa della propria disciplina e delle unità di apprendimento Metodologia: Verrà utilizzata una metodologia attivo-partecipativa, per favorire la riflessione e lo scambio reciproco tra i destinatari della formazione.

• FASE 3: Formazione rivolta ai genitori degli alunni, per favorire la loro collaborazione con la scuola nel sostenere il processo di scelta da parte dei propri figli.

Articolazione dell’attività: sono previsti 4-5 incontri, per un totale di 10 ore. Tematiche: Tema centrale degli incontri è l’importanza della famiglia nell’orientamento dei figli e nell’accompagnamento alla scelta. In particolare: aspetti generali dell’orientamento informativo, formativo e consulenziale; la consapevolezza del proprio agire educativo e dei modelli che lo influenzano; : le competenze genitoriali: comunicazione ed emozioni; la collaborazione con la scuola nella costruzione del portfolio degli allievi. Metodologia: Anche in questo caso verrà utilizzata una metodologia attivo-partecipativa, per favorire la riflessione e lo scambio reciproco tra i destinatari dell’attività.

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3. LABORATORIO DI ARTETERAPIA

L’arteterapia è una tecnica che utilizza diversi canali espressivi per promuovere il benessere psicofisico della persona. La musica, la danza e le attività grafico-pittoriche si sostituiscono alla parola, diventando il linguaggio attraverso cui è possibile comunicare il proprio stato d’animo ed esprimere il proprio modo di essere. In questo modo è possibile per tutti trovare il proprio spazio e la modalità espressiva più congeniale al proprio modo di raccontarsi. Nel laboratorio di arte terapia il prodotto artistico non viene considerato dal punto di vista estetico ma per ciò che esprime e che comunica. Il conduttore non formula giudizi o valutazioni ma lascia libero il partecipante di esprimersi e creare ciò che sente. Ciò che conta, infatti, è il processo che ha prodotto l’opera, ed è questo che viene esaminato e valorizzato al fine di favorire cambiamento, crescita e sviluppo in chi crea. Questo clima di non giudizio e di accoglienza dell’altro favorisce, da un lato, la possibilità di esprimere se stessi al massimo grado delle proprie possibilità, dall’altro, la socializzazione, l’ascolto reciproco e la comunicazione empatica tra i partecipanti. Nell’ambito del progetto, il laboratorio di arteterapia si propone di:

- Stimolare la creatività e l’immaginazione - Imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi - Promuovere autoconsapevolezza - Educare a gestire le emozioni e a saperle comunicare - Saper lavorare in gruppo esprimendo la propria individualità e rispettando gli

altri - Conoscere il proprio corpo, prendere coscienza dei propri confini e dei propri

limiti - Potenziare l’autostima - Facilitare la comunicazione interpersonale - Sviluppare il senso di accettazione, del limite e dell’errore - Sperimentare e conoscere diverse tecniche artistiche

Sono previste le seguenti discipline:

- ascolto e produzione di ritmi, suoni e musica - attività di espressione corporea e animazione teatrale - attività di scrittura creativa - attività di espressione grafico-pittorica

Al fine di favorire, da parte del personale educativo della scuola (insegnanti, educatori e assistenti), l’apprendimento di tecniche di conduzione di laboratori di arteterapia oltre che di modalità creative di gestione della quotidiana prassi di insegnamento, si prevedono due distinte fasi, così strutturate: • FASE 1: FORMAZIONE DI BASE per docenti/educatori/assistenti

scolastici (n. 30 formati x n. 32 ore di formazione). La formazione ha carattere teorico-pratico ed è finalizzata all’acquisizione di tecniche di conduzione di laboratori utili a facilitare l’apprendimento creativo. Gli insegnanti saranno in grado, alla fine del laboratorio, oltre che di condurre essi stessi dei laboratori creativi, con il supporto degli educatori e degli assistenti scolastici, anche di utilizzare la creatività nella prassi quotidiana di insegnamento della propria disciplina.

• FASE 2: LABORATORI per gli alunni: saranno condotti dai docenti precedentemente formati, in collaborazione con educatori e assistenti e con la supervisione dell’esperto. Ogni laboratorio avrà la durata di 20 ore, suddivise in 10 incontri da 2 ore ciascuno.

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È prevista, inoltre, una terza fase utile a facilitare la relazione scuola-famiglia e il coinvolgimento dei genitori nelle attività scolastiche, favorendo la corresponsabilità nell’azione educativa. • FASE 3: ATTIVITÀ PER LE FAMIGLIE

LABORATORIO per i genitori: concepito come momento esperienziale di arteterapia, articolato in 10 ore, suddivise in incontri di 2 ore ciascuno. Gli incontri saranno condotti dall’esperto, affiancato da alcuni dei docenti precedentemente formati (1-2 docenti)

INCONTRO FINALE per bambini e genitori insieme: una mezza giornata conclusiva in cui i partecipanti sperimenteranno insieme alcune attività espressive e potranno condividere nuovi modi per comunicare.

La SUPERVISIONE da parte dell’esperto delle attività laboratoriali condotte da docenti/educatori/assistenti rappresenta un momento centrale nell’acquisizione di competenze e nel trasferimento delle stesse alla consueta prassi didattica. Questa azione comprende un momento di progettazione iniziale dei laboratori e un accompagnamento dell’esperto in fase iniziale, in itinere e in fase conclusiva, per supportare i docenti nella conduzione dei laboratori, per incentivare l’applicazione delle tecniche apprese e per rielaborare gli apprendimenti, affrontando eventuali criticità sperimentate durante la realizzazione dell’attività. METODOLOGIA DI LAVORO La fase formativa rivolta al personale della scuola privilegerà un approccio integrato teorico-esperienziale. Esso prevede, da un lato, la sperimentazione concreta delle varie discipline espressive proposte, dall’altro, la riflessione teorica utile a favorire l’applicazione delle tecniche e il loro trasferimento nella didattica.

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4. LABORATORIO COSTRUZIONE E ANIMAZIONE DI MARIONETTE

La proposta del laboratorio parte dal presupposto che l’apprendimento che passa attraverso il gioco teatrale e la rappresentazione simbolica abbia una grande importanza nel processo formativo del bambino, in quanto gli offre l’opportunità di confrontarsi con se stesso e con il gruppo in un contesto “altro” rispetto all’attività scolastica curriculare. La marionetta (o pupazzo, o burattino), proponendo immagini, parole e storie, permette al bambino di vedere, ascoltare e dar voce a parti inesplorate di sé in un contesto ludico che favorisce il superamento di barriere apparentemente invalicabili. Gli stimoli sensoriali utilizzati durante gli incontri, siano visivi, uditivi o di qualsiasi altro tipo consentono di sperimentare e conoscere nuove dimensioni del sé. Il gioco creativo e l’espressione artistica sono capaci di veicolare significati in modo semplice e diretto; il gioco incoraggia una percezione di sé globale, l’accettazione della propria individualità, del proprio personale modo di vedere e vivere emozioni e pensieri. La mediazione dell’oggetto favorisce la socializzazione, attraverso attività ludiche che implicano anche il lavorare insieme e consente il superamento della barriera verbale. Costruire una marionetta e animarla scoprendone le potenzialità espressive attraverso il movimento consente un controllo sulla realtà e offre l’opportunità di esprimere le proprie abilità latenti e di compiere delle esperienze, rinforzando la percezione di sé come individuo attivo. FASI DELL’INTERVENTO La prima fase prevede:

• la formazione del gruppo • giochi di decondizionamento e di contatto.

La seconda fase è quella che entra nello specifico del teatro di figura attraverso l’approccio al linguaggio del burattino o marionetta, imparando a conoscerne le regole di base.

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5. LABORATORIO ARCOBALENO DI SUONI

ll laboratorio musicale nasce dalla necessità di offrire ai bambini un’occasione per sviluppare una forma di espressione primaria che si lega alla parola, al movimento, all’immagine, fornendo loro uno spazio simbolico e relazionale che favorisce l’attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, lo sviluppo del pensiero creativo, il senso di appartenenza ad una comunità e l’interazione fra culture diverse. Le attività si articoleranno attraverso:

- l’esplorazione, la percezione e l’elaborazione della realtà sonora dentro e intorno al bambino attraverso l’attività ludica

- l’attività motoria e mimico-gestuale per fissare i concetti ritmici - esperienze in notazione analogica per fissare i concetti ritmici (dalla traccia

motoria nello spazio al segno grafico) - traduzione grafica dell’evento sonoro per avviare alla codifica e decodifica del

simbolo - l’uso creativo della voce e dello Strumentario Orff (improvvisazione,

invenzione e sonorizzazione di filastrocche, poesie, racconti). 6. LABORATORIO SCUOLA D’AVVENTURA

Il laboratorio di educazione sportiva “Scuola d’Avventura” si prefigge di avviare i ragazzi alla pratica dello sport nella natura avendo piena consapevolezza del rispetto della risorsa ambientale. In particolare questa attività, svolta anche in plain air, ha lo scopo di far maturare negli allievi lo spirito di fiducia nel prossimo, la scoperta delle proprie capacità, la consapevolezza dei propri limiti ed il rispetto delle risorse naturali. Una delle avventure più formanti è quella dell’arrampicata sportiva. L’attività in palestra di roccia su brevi pareti o su strutture artificiali indoor è la più funzionale al tipo di esperienze che ci si predispone di fare vivere ai ragazzi (ed inoltre garantisce un livello di sicurezza tale da far si che il motivo tecnico non prevalga su quello relazionale). Favorire tra i ragazzi, la possibilità di vivere tali esperienze, assume un valore fortemente auto educativo. La fine della “via” diviene la vetta cioè l’obiettivo del gioco e, con il tempo, la sfida ai propri limiti. L’esperienza di cercare di raggiungere la cima, ed in seguito il raggiungimento della stessa, vissute in gruppo, permettono di lavorare sia sul valore concreto del “saper fare” che su valori simbolici quali la fiducia in se stessi e quella reciproca. L’arrampicata in quanto attività sportiva “verticale” permette di creare una vasta gamma di situazioni e stimolare percezioni particolari. La risorsa maggiore di questo genere di interventi rimane quella di potere vivere esperienze di gruppo; i gruppi durante l’infanzia sono il naturale “luogo” di identificazione con i propri coetanei e sono un importante sostegno nel difficile cammino verso l’autonomia. Tutte queste esperienze e percezioni, una volta metabolizzate, possono essere ricondotte alla vita quotidiana e divenire risorse utili per affrontare e superare difficoltà come quelle che si presentano nella scuola o in ambiti familiari difficili. In questi momenti operativi si punta alla scoperta del territorio “conosciuto” nelle sue espressioni “sconosciute” quali il bosco e le pareti di roccia dimostrando che anche ciò che si pensa di conoscere presenta lati oscuri ed aspetti ancora da scoprire.

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OBIETTIVI FORMATIVI

Conoscere, rispettare la natura e stabilire con essa un rapporto emozionale

positivo; Saper controllare le proprie paure, scoprire e superare i propri limiti attraverso

un confronto diretto con alcuni elementi naturali; Trarre dalle esperienze vissute gratificazione e motivazione al fare e “saper

fare” in diversi contesti; Saper interagire con i componenti del gruppo per realizzare insieme

un’esperienza comune; Rispettare all’interno di un gruppo ruoli e competenze e riconoscere

nell’adulto un sicuro punto di riferimento; Saper chiedere e accettare l’aiuto degli altri; Favorire il raggiungimento di una maggiore autonomia e responsabilità; Svolgere un ruolo attivo e significativo nelle attività di gioco-sport individuale e

di squadra; Conoscere e apprendere la tecnica base di alcune discipline sportive poco

diffuse.