Sbagli di prospettiva - Michil Costa

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SBAGLI DI PROSPETTIVA michil costa

Tutto è relativo, ma se sbagliamo anche la prospettiva partiamo da un concetto di

base erroneo. Natura come capitale, il profitto come unico scopo aziendale, la

monocultura turistica, sono sbagli di prospettiva.

Bisogna rimettere il senso sulla prospettiva, capire globalmente per agire localmente, allontanarsi

da un concetto di base erroneo, che scaturisce da preoccupanti sintomi di provincialismo, da un

punto di vista ristretto, deformato.

LA NATURA La natura non è un capitale da sfruttare a nostro piacimento e per il nostro rendiconto, è una

risorsa da proteggere e salvaguardare. La natura dovrebbe avere i suoi diritti, uno status giuridico

alla pari degli esseri umani. La salvaguardia è l’unica possibilità che abbiamo, se non vogliamo che

per forza e per necessità entri a far parte delle nostre vite un’ecocrazia, una dittatura ecologica.

Meno architettura extra orbitante, meno inquinamento acustico e luminoso, più consapevolezza

del bello, consapevolezza per l’armonia del paesaggio. Impariamo dai nostri antenati, tuteliamo ciò

che ci è stato tramandato, riduciamo il traffico, ottimizziamo l’illuminazione; guardiamo il nostro

Mundus Mirabilis dall’alto delle cime dolomitiche, nel peggiore dei casi il nostro sguardo potrà

perdersi nel cielo stellato.

LA CULTURA La cultura non è una strategia di marketing. Dobbiamo rivedere questo concetto obsoleto,

ridando senso a ciò che comunichiamo, rivalutando le prospettive culturali. Impariamo a conoscere

il nostro luogo, raccontiamone la storia vera fatta di leggende e parole antiche, impariamo a capire

la Landschaft e la ricchezza che custodisce. Collaboriamo l’uno con l’altro, creiamo reti solide fatte

di solidarietà e rispetto reciproco, impariamo a conoscerci per condividere ciò che siamo con i

viaggiatori dell’anima.

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IL TURISMO

Il turista non è una vacca da mungere. Non abbiamo clienti, ma ospiti. Non la monocultura

turistica, ma un turismo sostenibile fatto di dialogo tra hostis e hospes, di valori condivisi è la

nostra ricchezza. Ognuno ha l’ospite che si merita. C’è bisogno di ridare senso alla cultura

dell’ospitalità, occuparsi dell’altro è piacere, non un effetto collaterale.

L’ECONOMIA Il profitto come unico scopo aziendale, è uno sbaglio di prospettiva. Ridiamo senso ai valori

quali dignità umana, solidarietà, sostenibilità ecologica, giustizia sociale, trasparenza. Muniamoci

di coraggio, l’Economia del Bene Comune è un’alternativa concreta al nostro sistema economico

ormai obsoleto. In Casa abbiamo stilato il nostro 2. Bilancio del Bene Comune, con 372/1000

punti. Abbiamo un “Code of Conduct” da seguire nell’acquisto della merce, per noi e per i nostri

fornitori. Dobbiamo porci le domande giuste: come stanno i nostri collaboratori? Qual è il mio

contributo al bene comune? Qual è il mio contributo al futuro di MadreTerra? Gli stipendi dei miei

collaboratori sono equi? Da dove arriva il pesce che servo e come è stato pescato?

In futuro il Bilancio del Bene Comune sarà un must per tutte le imprese, ci saranno sgravi

fiscali, sovvenzionamenti, contributi per chi oltre al profitto, dà valore al bene comune. Il 17

settembre 2015 l’EESC (European Economic and Social Committee) ha votato a favore di una presa

di posizione attiva per l’Economia del Bene Comune: un’economia etica varrà la pena.

www.michilcosta.net

www.hotel-laperla.it

www.dirittidellanaturaitalia.it

www.economia-del-bene-comune.it

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