abbiamo scelto di lavorare in compagnia...via ma ti ritrovo qua!" "Sbagli, t'inganni, ti sbagli...

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Quest’anno abbiamo scelto di lavorare… in compagniadei mostri. I mostri come noi, i mostri che incontriamofuori, tra la gente, i mostri reali e i mostri immaginari, ifantasmi che ci portiamo dentro, le maschere cheutilizziamo per nascondere, difendere o accentuare lenostre piccole imperfezioni, innocenti o no, a voltenecessarie, spesso malinconiche.E tra mostri e strani personaggi, tra paura, fantasia ebisogno di prenderci cura delle nostre sensazioni, ilnostro copione sarà guidato dal caso, certi del fatto cheanche un destino apparentemente avverso, non cispaventerà, anche con un risultato momentaneamentedisarmante, non ci smarriremo, perché uniti dall’invisibilefilo della ricerca e dell’accoglienza, della scoperta diemozioni comuni, del lavorare tutti insieme perraggiungere, ognuno con il proprio passo, un obiettivocondiviso.Che il caso sveli la sua prima mossa…

E ora giochiamo a dadi, tra mostri e strane creature…

La paura è una sensazione buia e tempestosa, certe volte senza senso e per cose non vere.

Tratto da: «UNA NOTTE AL MUSEO» di SARA A.

Era una notte buia e tempestosa e decisi di andare al museo archeologico. Mentre guardavo i reperti archeologici

sentii un sussurro e all’improvviso scoprii di essere circondata da mummie.

La paura è avere qualcosa dentro di me.

Tratto da: «LA TIGRE INFUOCATA DI PAURA» di ANDREA B.Io e il mio amico Christian siamo andati in montagna a riparare la casa di mio padre.Quando siamo arrivati abbiamo aperto la porta e c’era un cucciolo di tigre.

La paura è una sensazione di brivido e frescura che pian piano ti assorbe nel nulla immensodove ti sale l’ansia.

Tratto da: «LO SCHELETRO DELLA MAPPA» di DILETTA A.

Io e Luca stavamo giocando in cortile , decidemmo di salire in soffitta per prendere i costumi ma c’erano

soltanto: ciabatte, un costume della disco, dei CD, una mappa… Ad un tratto mi chiesi che cosa c’entrasse una

mappa e Luca mi disse: «Forse non è una mappa ma una cartina!? E no, non lo era. Poi trovammo un forziere , lo

aprimmo e dentro c’era: un osso !!

La paura è quando ti spaventi per qualcosa come il buio, perché puoi pensare che c’èqualcuno e poi vedi tutto nero.

Tratto da: «IL MOSTRO» di CHRISTIAN A.In un bosco nei sotterranei di una casa, c’era un gruppo di militari, che si chiamavano: Rosso, Kevin, Bian e Verde. Verde disse: - Ma che dobbiamo controllare? E Bian disse: - Dentro alla stanza c’è un mostro, con una coda a punta, con delle braccia e con degli artigli enormi, è molto forte, è molto furbo, è molto incredibile e ammazza la gente!!

La paura è una sensazione di disagio e dispersione che ti viene quando senti il cuore chebatte molto forte e ti senti solo. Però mi piace pensare che poi se ne andrà e cerco disuperarla.

Tratto da: «UN FANTASMA IN CANTINA» di SOFIA B.Il signor Brown e il suo fedele maggiordomo stavano passeggiando per le strade di Londra in una nuvolosa giornata d’inverno. - Signor Brown- disse il maggiordomo - ha letto il giornale stamattina? - No – disse con tono tranquillo – Perché? -Beh, perché sul Times di New York c’era scritta una cosa che mi ha completamente cambiato la mente, capisce? - sussurrò con tono esterrefatto e subito dopo impallidì.

La paura è quando hai molta ansia. E’ un sentimento strano, a volte fastidioso. Qualchevolta ti puoi far venire le farfalle nello stomaco, brividi o altre cose del genere, altrevolte ti può far sobbalzare o gridare.

Tratto da: «IL FANTASMA VANSFORTAM» di ELISA C.Ero nella piazza centrale di Londra dove Vanessa mi aveva dato appuntamento. Che strano, la piazza di solito era sempre piena di persone che parlano, si sentono voci, si vedono negozi aperti, venditori ambulanti ma quella sera era deserta! MOLTO MOLTO STRANO!Stanco di stare in piedi, mi sedetti su una panchina. Ma mentre camminavo calpestai qualcosa… guardai e… ECCO COS’ERA! Una pozzanghera rossa!! Sembrava sangue!!!!

La paura è la sensazione che qualcuno prova quando immagina di trovare persone incasa propria, soprattutto di notte. Il cuore ti batte forte, forse hai paura. Non solo ibambini hanno paura, ma anche gli adulti che possono aver paura di perdere i figli o chela casa vada a fuoco…

Tratto da: «MR FIRE» di CAMILLA C.Il 31 ottobre del 1982, Jon misurava a grandi passi il portico abbandonato. Un certo “Mr Fire” gli aveva mandato una lettera che diceva: “Caro Jon, mi chiamo Mister Fire, aspettami a mezzanotte nel vecchio portico, ho una sorpresa che ti attende!” Mentre rileggeva la lettera per vedere se avesse sbagliato luogo, un’ombra apparve dal nulla: - Salve Jon- esitò - ti ho convocato qui per la tua sorpresa!

ALL’ALBA SORGERO’ FROZEN

La neve che cade sopra di me,

copre tutto col suo oblio,

in questo remoto regno,

la regina sono io.

Ormai la tempesta nel mio

cuore irrompe già,

non la fermerà la mia volontà.

Ho conservato ogni bugia,

per il mondo la colpa è solo

mia.

Così non va,

non sentirò un altro no!

D'ora in poi lascerò,

che il cuore mi guidi un po',

scorderò quel che so,

e da oggi cambierò.

Resto qui,

non andrò più via.

Sono sola ormai,

da oggi il freddo è casa mia!

A volte è un bene, poter scappare un po',

può sembrare un salto enorme,

ma io lo affronterò.

Non è un difetto, è una virtù,

e non la fermerò mai più.

Nessun ostacolo per me, perché

d'ora in poi troverò la mia vera identità,

e vivrò, sì, vivrò,

per sempre in libertà.

Se è qui il posto mio,

io lo scoprirò.

Il mio potere si diffonde intorno a me.

Il ghiaccio aumenta e copre ogni cosa

accanto a sé.

Un mio pensiero cristallizza la realtà.

Il resto è storia ormai,

che passa e se ne va!

Io lo so, sì lo so,

come il sole tramonterò,

perché poi, perché poi

all'alba sorgerò!

Ecco qua, la tempesta che,

non si fermerà.

Da oggi il destino appartiene a me.

Imparare a vivere in mezzo agli altri le piccole o grandi diversità di ognuno…

Adesso… sulla scacchiera del destino, quale avventura vivrai?

La fantasia è gioia e amore, felicità e gioco.

Tratto da: «ENTRO NELLA PORTA MAGICA E IL MONDO INIZIA» di SARA A.

Entrata nella porta magica, in cui aspettavo da tempo di entrare, scoprii che era una locanda normale ma non del tutto perché c’erano degli uomini un po’ strani che secondo me erano alieni, insomma stavo camminando e scoprii una piccola porticina. Per aprirla ci voleva una chiave…

La fantasia è un’emozione di gioia e felicità, che ti apre la mente e ti ispiraa fare cose grandiose.

Tratto da: «NEL MODO DELLE FAVOLE» di DILETTA A.

Ero in giardino a leggere il libro delle favole più belle. Quando lo aprii mi risucchiò e mi trasportò nello stesso posto, ma era diverso c’era un pozzo … Sentii una voce quiete e tranquilla, allora mi nascosi dietro a dei cespugli io guardai fuori e vidi una persona con capelli neri legati con una fascia, aveva un vestito ma era rovinato e intorno aveva tanti animali che cantavano con lei.

La fantasia è quando immagini qualcosa come maghi, streghe, unicorni, mostri, orchi,principesse e draghi che stanno tutti intorno a te.

Tratto da: «L’UNICORNO» di CHRISTIAN A.Un unicorno viveva in un bosco, in città tanti cacciatori volevano prenderlo, ma mai nessuno lo uccideva e un giorno una bambina lo vide e l’unicorno le andò vicino.

Per me la fantasia è sognare.

Tratto da: «IL DRAGO INFUOCATO» di ANDREA B.Un bambino giocava con i suoi amici in un parco e aveva trovato nella sabbia una collana con unciondolo. Lo portò a casa, lo aprì e uscì un meraviglioso drago.

La fantasia è quando pensi cose irreali e cominci a sognare. È anche un sentimento cheprovi, è un mondo che puoi immaginare come vuoi e che magari in futuro si avvererà.

Tratto da: «UN UNICORNO PERDUTO» di SOFIA B.Jenna, Carl e Tiana stavano passeggiando e presi dalla curiosità entrarono in quel luogo strano. Allora si misero a camminare nel vialetto di Cappuccetto sgridando il lupo, poi andarono a mangiare qualche dolce alla casetta della strega, poi vollero andare nel bosco di Biancaneve quando sotto a un albero scorsero una luce, si avvicinarono inquieti, videro che si stava allargando sempre di più ed entrarono…

La fantasia è quando l’immaginazione si accende facendoti buttare fuori tutte le cose possibili e impossibili. È un sentimento divertente e utile anche per imparare e inventare. Ti può far venire in mente cose divertenti, belle, brutte o tragiche, devi inventare tu…

Tratto: «LE FIABE IN PERICOLO» di ELISA C.Lavinia si trovava ancora una volta nel regno delle fiabe ma tutti parlavano tristemente. Cappuccetto Rosso disse: - Mi dispiace Lavinia, non puoi più stare qui, seguimi e non fare domande.Lavina la seguì. La portò davanti ad un albero, l’albero delle fiabe, e le disse: - Ogni petalo equivale a una fiaba. Quando i petali cadono, una fiaba svanisce. Il prato era quasi pieno di petali, ne era rimasto uno e non si sapeva a quale fiaba equivalesse…

La fantasia è quando qualcuno immagina una cosa che non potrà mai esistere, ma essendouna cosa bella e avventurosa, continui finchè non hai più idee.

Tratto da: «OLTRE LA PORTA» di CAMILLA C.Lisa girò l’angolo e infine guardò stupita: - Credo sia l’ultima porta! L’ultima porta che mi farà uscire dal labirinto di Fortstage! - urlò soddisfatta. Provò a girare il pomello della porta, ma non si apriva. Si girò intorno e vide una scatola, pensando: - Forse qui ci sarà una chiave?

SAMARCANDA

R.OBERTO VECCHIONIC'era una gran festa nella capitale

perché la guerra era finita.

I soldati erano tornati tutti a casa ed

avevano gettato le divise.

Per la strada si ballava e si beveva vino,

i musicanti suonavano senza interruzione.

Era primavera e le donne finalmente

potevano, dopo tanti anni, riabbracciare i

loro uomini. All'alba furono spenti i falò

e fu proprio allora che tra la folla,

per un momento, a un soldato parve di

vedere una donna vestita di nero

che lo guardava con occhi cattivi.

Ridere, ridere, ridere ancora,

Ora la guerra paura non fa,

bruciano nel fuoco le divise la sera,

brucia nella gola vino a sazietà,

musica di tamburelli fino all'aurora,

il soldato che tutta la notte ballò

vide tra la folla quella nera signora,

vide che cercava lui e si spaventò.

"Salvami, salvami, grande sovrano, fammi fuggire, fuggire di qua,

alla parata lei mi stava vicino, e mi guardava con malignità"

"Dategli, dategli un animale, figlio del lampo, degno di un re,

presto, più presto perché possa scappare, dategli la bestia più veloce

che c'è "corri cavallo, corri ti prego fino a Samarcanda io ti guiderò,

non ti fermare, vola ti prego corri come il vento che mi salverò

oh oh cavallo…” 4V

Fiumi poi campi, poi l'alba era viola, bianche le torri che infine toccò,

ma c'era tra la folla quella nera signora, stanco di fuggire la sua testa

chinò: "Eri fra la gente nella capitale, so che mi guardavi con

malignità, son scappato in mezzo ai grilli e alle cicale, son scappato

via ma ti ritrovo qua!"

"Sbagli, t'inganni, ti sbagli soldato io non ti guardavo con malignità,

era solamente uno sguardo stupito, cosa ci facevi l'altro ieri là?

T'aspettavo qui per oggi a Samarcanda eri lontanissimo due giorni

fa, ho temuto che per ascoltar la banda non facessi in tempo ad

arrivare qua. Non è poi così lontana Samarcanda, corri cavallo, corri

di là... ho cantato insieme a te tutta la notte corri come il vento che

ci arriverà … oh oh cavallo 4V

Non serve fuggire, basta vivere…

Sono di nuovo qui…prova a catturarmi…

La paura è un miscuglio di pensieri che ti girano per la testa.

Tratto da: «LA MAESTRA TIRAMISU’» di GAIA C.Mi chiamo Alessio. I miei genitori mi hanno iscritto in una scuola e stamattina ci metterò piede per la prima volta. Sono arrivato e il cancello era chiuso. Suonò la campanella e il cancello si aprì con uno scricchiolio che faceva arricciare i capelli, entrai, chiesi al bidello quale fosse la mia classe e lui indicò la classe IA.

La paura per me è quando una cosa mi sale fino alla gola e non riesco a mandarla viaperché mi agita talmente tanto che è difficilissimo eliminarla.

Tratto da: «FRANKESTEIN E L’ALBERO PAUROSO» di VIOLA C.Mi sono svegliata e mi ritrovai davanti ad un albero, la luna era piena, l’albero sembrava il mio riflesso ma…era solo un albero con tantissimi gufi sopra.

Per me la paura è quando senti il cuore che batte fortissimo e anche quando ti senti solo.

Tratto da: «LA CASA» di VALERIO D.Era una giornata come tutte le altre, mi ero appena alzato dal letto, avevo fatto colazione, ed ero uscito dicasa. Dovevo andare a casa del mio amico Vincenzo.Mi aveva dato sul foglietto un indirizzo sbagliato: non si capiva nulla di quello che c’era scritto, così mi sonoperso in un bosco.

La paura è un colore e questo colore è il nero.

Tratto da: «LA MUMMIA» di GIORGIA F.Ero appena tornata da scuola, ero stanchissima ma dovevo fare una ricerca sugli Egizi. Presi il mio libro sugli Egizi e cercai informazioni. Ad un tratto sentii dei rumori al piano di sotto, avevo tanta paura. Mi decisi di andare a vedere, scesi le scale e vidi … Una MUMMIA! e dissi: -Sì sì, che bello scherzo ma ora uscite fuori… mamma? papà? – Nessuno mi rispose…

La paura è una convinzione dell’uomo. Anche io ho paura, ma nella miatesta so che non esiste il conte Dracula, ma io ho comunque paura di lui.O le ombre nel buio, non sono altro che cassetti, armadi, finestre a cuidiamo una forma spaventosa.

Tratto da: «IL MONDO PARALLELO» di ISABELLA G.Sembrava un giorno come tanti altri. John e i suoi amici Bernard, David e le gemelle Bea e Mia, siincontrarono al solito incrocio per andare a scuola tutti insieme, come ogni mattina.

Per me la paura è una sensazione molto spaventosa che sta nel nostro cuore. In questomondo tutti hanno paura, forse di qualcosa di diverso. Io ho paura di perdermi dallamamma e forse qualcuno ha paura di qualcos’altro.

Tratto da: «LA STATUA» di ADHORA H.In un paese c’era un bambino che si chiamava Michele, una volta per strada trovò un pezzo d’argento, Michele era molto felice. Dopo averlo preso vide che era sporco e così lo pulì con la carta e dopo averlo pulito vide una statua.

La paura è un’emozione che ti fa provare terrore, tristezza e rabbia.

Tratto da: «GIOLLY E SLAPPY» di PIETRO M.Un pagliaccio di nome Giolly, era veramente pauroso, lui non era un semplice pagliaccio, ma un pagliaccio assassino. Io un giorno lo vidi che con un coltello, aveva ucciso una signora, che aveva incontrato la notte. Giolly abitava in una casa, abbandonata nel 1000 a.C.

L’ELEFANTE E LA FARFALLA

MICHELE ZARRILLO

Sono l'elefante e non ci passo

mi trascino lento il peso addosso.

Vivo la vergogna

e mangio da solo e non sai

che dolore sognare per chi non può mai.

Sono l'elefante e mi nascondo

ma non c'e' rifugio così profondo.

Io non so scappare che pena mostrarmi cosi'

al tuo sguardo che amo e che ride di me.

Una farfalla sei leggera e libera su me

mai non ti raggiungerò mai

mi spezzi il cuore e te ne vai lassù

Sono l'elefante che posso fare

inchiodato al suolo e a questo amore.

Provo ad inseguirti

ma cado e rimango così'

non puoi neanche aiutarmi ti prego vai via.

Una farfalla tu sei

leggera e libera su me

mai non ti raggiungerò mai

mi spezzi il cuore e te ne vai da me.

Dentro di me dentro di me

ho un cuore di farfalla

e non potrai vedere mai

quanto lui ti assomiglia

dentro di me dentro di me

ho un cuore di farfalla

e non potrai vedere mai

quanto lui ti assomiglia

Dentro di me dentro di me

ho un cuore di farfalla.

Mantenere il cuore leggero anche quando tutto il resto sembra pesante…

Non la senti anche tu, questa piccola inquietudine nell’aria?

La fantasia è il ritmo dei sogni e dei colori.

Tratto da: «L’INCONTRO» di GAIA C.Capii che non era un sogno: era proprio vero! Ero entrata nella porta magica! Ero rimasta intrappolata…per fortuna vidi qualcuno…oh sì adesso li riconosco: sono Harry Potter, Ron ed Hermione!

Per me la fantasia è una storia in cui si parla di cose fantastiche, cioè di cose che esistonoo non esistono come per esempio l’unicorno o l’astuccio volante.

Tratto da: «MONDOPAZZIA» di VIOLA C.Sono entrata nella porta e ho visto tantissimi pianeti, ne ho visto uno un po’ strano perché aveva dei pazzi scatenati: uno si metteva le dita nel naso, l’altro si toglieva l’occhio, io non sapevo cosa fare, allora mi sono messa a giocare con dei trenini.

La fantasia è felicità che senti, immaginazione e pensieri.

Tratto da: «IL REGNO DI ERAES» di VALERIO D.Mi chiamo Bruno Express. Ero andato in gita al Museo con la mia classe e poi mi ero perso.Mi sono ritrovato davanti ad una porta dove c’era scritto: “Primo eroe del regno di Eraes”. Sono entrato e hovisto due cartelli con scritto: “Regno di Eraes”, e sull’altro “Regno di Mortus”.

La fantasia è immaginare cose che non sono vere e che non potrebbero mai accadere.

Tratto: «IL BOSCO INCANTATO» di GIORGIA F.Ero con i miei amici. Stavamo giocando con la palla, ad un tratto la palla andò a finire vicino ad un cespuglio edissi: -La vado a prendere io! Andai a prenderla ad un tratto vidi un bosco molto, ma molto bello, era comeincantato. Ci andai e vidi delle FATE.

La fantasia è l’opposto della paura perché la fantasia è il tuo mondo in cui non hai paura diniente.

Tratto da: «IL SEGRETO DELLA LUNA» di ISABELLA G.Nel mondo degli argomenti, nell’argomento scuola le mie maestre hanno detto a me e alle mie amiche Elisa eSofia, che si farà una gita vicino all’isola di Mako dove ci attende una bella avventura.

La fantasia è una cosa molto divertente che le persone immaginano. Io e soprattutto ipiccoli, andiamo matti per il fantasy.

Tratto: «IL REGNO DEI MOSTRI» di ADHORA H.Una volta c’era una bambina che si chiamava Violetta e sognava solo di andare in un altro mondo perché non le piaceva il modo reale. In realtà sognava di andare in un mondo fantastico.

La fantasia è un mondo di cose misteriose e fantastiche, per esempio gli gnomi.

Tratto da: «UN LUOGO IMMAGINARIO» di PIETRO M.Un giorno entrai nella porta magica e vidi un luogo che si chiamava “Il mondo dei simboli”. C’erano dei simboli che neanche conoscevo, quello più importante è il simbolo immaginario che era fatto di un po’ di tutto: era il simbolo più importante e chi lo rubava veniva condannato a morte.

IL PAGLIACCIO

C. CREMONINI

Sono il guardiano del Paradiso

per me si va soltanto se sei stato buono

sono il pagliaccio e tu il bambino

nel circo ho tutto

e vivo solo di quel che sono

la sera quando mi sciolgo il trucco

riscopro che sono un pagliaccio anche sotto

Ma infondo io sto bene qua

tra le mie facce e la mia falsità

ma infondo io sto bene qua

trovando in quel che sono

Un po' di libertà

Oh no! Non ridere perché

lo sai meglio di me

che non ho più voglia per risponderti

perché sei

sei come me

Sono la sfera di un indovino

nei miei disegni è scritto e vedo il tuo futuro

sono il pagliaccio e tu il bambino

farò pagare caro ad ogni uomo il suo sorriso

la sera quando mi sciolgo il trucco

riscopro che sono un pagliaccio anche sotto

e sullo specchio del camerino

mi faccio della stessa droga per cui vivo,

la vanità

ma infondo io sto bene qua

tra le reti del mio circo che non va ma infondo io sto bene

qua

trovando in quel che sono

un po' di libertà

Oh No! Non ridere perché

lo sai meglio di me

che non ho più voglia per risponderti

perché sei,

sei come me

Pensi di essere migliore di me e di potermi giudicare, ma se ti guardi dentro sei un “mostro” come me….

Quell’ombra sul muro… e dentro di me… mi fa venire i brividi…

La paura per me è un colpo d’ansia che ti lascia la pelle d’oca per la paura.

Tratto da: «IL VAMPIRO GOSTROURS» di FRANCESCO O.Un giorno, stavo andando a scuola attraversando la solita strada buia dove ci sono dei pipistrelli, che quando li vedo mi fanno un po’ paura, perché mi fanno pensare ai vampiri.

La paura è uno spavento molto grande.

Tratto da: «L’APOCALISSE» di FEDERICO P.Sono Jon Natahn II l’unico sopravvissuto all’apocalisse di 10 anni fa che ora vi racconterò.Era il 1985 facevo parte dell’FBI stavamo cercando Jim Festerly e trovammo la sua casa…ci entrai, era un luogo lugubre come se fosse abbandonato; all’improvviso vidi una luce accendersi mi sentivo il cuore in gola, ma senza esitare tirai fuori la mia pistola, sparai un colpo e vidi un’orrenda creatura cadere con un buco nello stomaco.

La paura è una sensazione che ti immobilizza la circolazione del sangue e ti gela ilcervello. È una cosa difficile da allontanare, ti si affanna il respiro, hai il cuore pesante.Più ti spaventi e più ti viene da battere i denti e meno ossigeno hai. Provi a sotterrare ilpensiero, ma spunta di nuovo a tua insaputa quando meno te lo aspetti.È un bosco stregato in cui tu sei triste, solo, abbandonato…

Tratto da: «IL PADRONE DEL TEMPO» di ELENA P.Si diceva e si dice ancora, che esiste un mostro buono che, all’ insaputa di tutti ogni mezzanotte, carica l’orologio e con una formula segreta fa rintoccare le lancette del Big Ben, che diventa argentato, ma di un argento così intenso da far invidia alla luna! Ebbene io lo conosco da quando sono nato , io e lui siamo un tutt’uno. Infatti sono io quel mostro!

La paura è uno spavento che ti succede all’improvviso.

Tratto da: «UNA VACANZA DA PAURA» di ANDREA P.Paolo è a casa sua, i suoi genitori gli dicono che andranno in vacanza in Sardegna, ma Paolo non sapeva che era un posto molto tenebroso e ripugnante e che tutte le persone che ci sono andate, non sono più tornate.

La paura è un sentimento negativo e di solitudine. Per me rappresenta bene il nero delletenebre. La paura è una specie di mostro che ci vuole far uscire fuori i sentimenti negativi inmodi diversi. Tutti hanno paura di qualcosa, anche io.

Tratto da: «UN GIALLO PAUROSO» di FRANCESCA R.Era una notte buia e tempestosa. Nel museo Louvre di Parigi, c’era un’ombra sospetta nel corridoio che lasciava una scia di sangue sul bel tappeto rosso, quando ad un tratto qualcuno prese la GIOCONDA. Il giorno seguente, nella stazione di polizia, il commissario Frencky Benson era seduto alla sua scrivania quando ad un tratto bussarono alla sua porta. Era il poliziotto Bassettoni con una lettera per Frencky!!!

La parola è un’emozione, un sentimento, una cosa che ti fa paura.

Tratto da: «LO SCHELETRO» di GIULIO S.Stavo studiando a casa, era notte, poi sentii un rumore, sbirciai dalla porta e vidi qualcuno, mi misi sotto il lettoe trattenni il fiato.

La paura è un sentimento che sta dentro di noi, uno spavento. La paura è una cosa astratta che non si può toccare.

Tratto da: «UNA STORIA DA BRIVIDO» di FRANCESCO T.Marco si alza dal letto, si veste e va a scuola: deve andare in gita al cimitero. C’era molta nebbia e ad un certo punto non vede più niente e perde la fila e allora non sa cosa fare e urla ma nessuno gli risponde poi si gira e trova un vampiro.

Per me la paura è piangere, gridare, tremare, il cuore che batte forte.

Tratto da: «NEL CASTELLO DEL VAMPIRO» di ALESSIA C.Alessia, Giorgia ed Elisa per le vacanze di Natale vanno a visitare il castello di Dracula…..entrano, la porta si chiude….BUUUUM…e loro urlano.

VIA C. BAGLIONI

La mia sigaretta brilla rossa insieme a luci di periferia

zampate della vita sulle mie ossa

sei più sincera quando dici una bugia

Sull'asfalto acquoso una luna affilata

tagliare i fili che legano le stelle

stringo al cuore una lattina vuota

e scopro che hai lasciato le unghie sulla mia pelle

finestrini aperti a dissetarmi di vento

la mia ruota incollata sulla striscia bianca della mezzeria

Gli occhi come due pezzi di vetro

tu non sei come ti credevo io

un autotreno mi ruggisce dietro

ma perché hai fatto il mondo così triste, Dio?

Alberi si drizzano ai lati della strada

mi corrono accanto e il buio se l'inghiotte

alla radio un rock arrabbiato come un pugno allo

stomaco che mi stringe nella notte

un dolore e un lampo di fuoco rosso

dentro a questo amore che io non posso, io non posso più

Voglio andar via i piedi chiedono dove ma via

tanto non ti perderò perché tu non sei stata mai mia

voglio andar via da quei tuoi occhi che tirano sassi

e come in un duello far dieci passi e poi

guardarci un'ultima volta e via

Dimmi che cos'è che ci hanno fatto

dimmi cosa c'è che io non so

perché tutto è finito come cenere in un piatto

e quei ragazzi che eravamo no, non ci sono più

E scambiare due parole brevi

con la notte blu dei benzinai

io ti baciavo mentre tu piangevi

e adesso che io piango, tu chi bacerai?

Un caffè che drizza i capelli, un pacchetto di fumo

e il vento rilegge il mio giornale

e domani uscire di nuovo, farmi una faccia allegra

per il prossimo Carnevale

un dolore freddo come un rasoio

per un altro giorno che nasce, muoio, muoio, muoio

Voglio andar via

i sogni cercano dove ma via

anche all'inferno ci sarà qualcuno a farmi compagnia

voglio andar via

da te, che goccia a goccia hai spremuto il mio cuore

e dagli straccivendoli ricomprare quel che resta del mio

amore e andare via

Anche l’amore, quando si nutre di rancore e rabbia, può diventare «mostruoso»…

So che, a questo punto, vorresti fuggire… ma sono ancora qui…

Per me la fantasia è un mondo di cose strane. Puoi inventarti tantissimeparole nuove.

Tratto da: «ALLA RICERCA DELLA PIETRA PREZIOSA» di FRANCESCO O.Stavo in un posto tutto bianco ed ero isolato, c’ero solo io, ad un tratto sentii un rumore che faceva zzzzgggaaa… io con tanta paura mi avvicinai e sentii una voce di un vecchio che diceva : - Quanti anni hai? E io dissi :- 6! Mi diceva di entrare in una casa bianca, ci entrai e…

La fantasia è immaginazione.

Tratto da: «JIMMY LA BESTIA E LA BOTTIGLIA MAGICA» di FEDERICO P.Sono Jimmy la bestia, vivo nel mondo stecco ma voglio scappare e distruggere la bottiglia magica che si sta impossessando del mondo. Quindi presi Cilly la mia spada infermiera e la borsa di mamma con il Colosseo, entrai nella figura e stavo al “colosseoooo” però c’era un romano, impugnai la spada e gli dissi: -Buongiorno! - e lui mi chiese: - Come ti chiami?

Vi spiego la fantasia… Sei dentro l’avventura e non hai più paura. Ti lasci trasportare, sei un lupo di mare che tesori va a rubare, sei una principessa che balla nel castello, ma nella fiaba manca una cosa: salverai la principessa? Troverai il tesoro? Ancora non lo sai, ma non hai più paura e dai il via all’avventura. Squali feroci affronterai, orchi cattivi scaccerai e principesse salverai… ma solo se… ci riuscirai…

Tratto da: «I QUATTRO DIAMANTI» di ELENA P.Siamo dentro alla Porta Magica, un luogo pieno di emozioni e io sono Elena. Insieme alle mie amiche sto andando a recuperare i diamanti dell’armonia.

La fantasia è una sensazione che ti fa immaginare o pensare quello che vuoi.

Tratto da: «UNA GUERRA FRA NANI» di ANDREA P.Dopo essere tornato nella navicella di Tommy, vedo un baule in fiamme e subito dopo spengo il fuoco con l’acqua, lo apro e vedo che dentro non c’era niente ma dopo cinque minuti mi risucchia e mi ritrovo in un bosco strano.

La fantasia è un mare di colori sparsi, è la testa piena di idee che riesci atirar fuori, ognuna particolare. A me fa uscir fuori la felicità, mi viene daridere. Qualche volta è come se dovessi spingere per far uscire il mondo.

Tratto da: «MELODY E IL MONDO DELLE STORIE» di FRANCESCA R.Ciao sono Melody: un biscotto con gocce di cioccolato. Vivo con la mia famiglia: la peste della mia sorellina Elena, un mignon alla crema, Stella, mia madre, un cannolo siciliano, e papà Luca una crepes. Ritornando a noi, oggi mi sono svegliata senza sveglia perché mia sorella Elena me l’ha presa insieme al mio peluche Lilly. Vorrei prendere quella peste, ma non posso mi devo vestire, fare la doccia, lavare i denti. Mi avvicino alla sala per fare colazione e vedo quella peste di mia sorella farsi un panino disgustoso con cetriolini e sottaceti.. BLEAH. Ero infuriata, ma ho preso qualcosa da mangiare e sono scappata per andare a scuola.

La fantasia è quando dai sfogo all’immaginazione, è libertà di pensare.Tratto da: «IL CASTELLO MAGICO» di GIULIO S.Ero in un negozio e ho trovato una scatola: era un portale per il regno di Fantasia.Vidi Jack, il mio amico, e gli chiesi:-Perché mi hai chiamato ?

La fantasia è una bella cosa che immagini.

Tratto da: «IL GIORNO DI PRIMAVERA» di FRANCESCO T.Un giorno Giampiero si sveglia, fa colazione, si veste ed esce per fare una passeggiata. Incontra i suoi amici Giulio ed Alex e vanno in un bosco pieno di alberi.

Per me la fantasia è avere ali per volare, aiutare le persone, poter parlare con gli animali, con i pesci e con i delfini, essere una fata per poter fare ai bambini tanti regali.

Tratto da: «ALESSIA E LADYBUG» di ALESSIA C.Una mattina a casa mia vedo Ladybug, me la trovo davanti e mi porta a Parigi…

CREDIMI ANCORA M. MENGONI

Sono un re matto

Cambio spesso regole

Non perdo mai

Nero e poi bianco

Muovo luce e tenebre per vincere

Freddo nel fuoco

Io non ho paura...

Giura non averne mai

Ora

Credimi ancora

Prendi un respiro

Lasciati andare

Datti la spinta per saltare

Ora

Hai le mie mani

Stringimi forte

Non guardare indietro

Non ti lascerò

(forse sì forse no...)

Mi trasformerò

Saro' lupo e rondine per gli occhi tuoi

Ti confonderò

Sarò forte e debole e mi amerai

Restami accanto qui nel mio labirinto

Ora Credimi ancora

Cambia il destino Non ti voltare

Se mi vuoi Vieni e non pensare

Ora Hai le mie mani Tienile ancora

Adesso puoi fidarti Io non ti perderò

(forse sì forse no...)

Ora Hai le mie mani

Tienile ancora Adesso puoi fidarti

Non ti perderò (forse sì forse no...)

Prendi un respiro Lasciati andare

Datti la spinta per saltare

Ora Hai le mie mani

Stringimi forte

Non guardare indietro

Non ti lascerò

Il coraggio di restare se stessi nei continui cambiamenti della vita…

ABBI CURA DI ME S. CRISTICCHI

Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare

Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole

Più che perle di saggezza sono sassi di miniera

Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera

Non cercare un senso a tutto perché tutto ha senso

Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo

Perché la natura è un libro di parole misteriose

Dove niente è più grande delle piccole cose

È il fiore tra l’asfalto lo spettacolo del firmamento

È l’orchestra delle foglie che vibrano al vento

È la legna che brucia che scalda e torna cenere

La vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere

Perché tutto è un miracolo tutto quello che vedi

E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri

Tu allora vivilo adesso come se fosse l’ultimo

E dai valore ad ogni singolo attimo

Ti immagini se cominciassimo a volare

Tra le montagne e il mare

Dimmi dove vorresti andare

Abbracciami se avrò paura di cadere

Che siamo in equilibrio Sulla parola insieme

Abbi cura di me 2v

Il tempo ti cambia fuori, l’amore ti cambia dentro

Basta mettersi al fianco invece di stare al centro

Conoscere la propria vita, conoscere il valore di ogni momento, per proteggerla e imparare ad amare…

L’amore è l’unica strada, è l’unico motore

È la scintilla divina che custodisci nel cuore

Tu non cercare la felicità semmai proteggila

È solo luce che brilla sull’altra faccia di una lacrima

È una manciata di semi che lasci alle spalle

Come crisalidi che diventeranno farfalle

Ognuno combatte la propria battaglia

Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia

Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso

Perché l’impresa più grande è perdonare se stesso

Attraversa il tuo dolore arrivaci fino in fondo

Anche se sarà pesante come sollevare il mondo

E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte

E ti basta solo un passo per andare oltre

Ti immagini se cominciassimo a volare

Tra le montagne e il mare

Dimmi dove vorresti andare

Abbracciami se avrai paura di cadere

Che nonostante tutto Noi siamo ancora insieme

Abbi cura di me qualunque strada sceglierai, amore

Abbi cura di me Che tutto è così fragile

Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino

Perché mi trema la voce come se fossi un bambino

Ma fino all’ultimo giorno in cui potrò respirare

Tu stringimi forte e non lasciarmi andare.

Abbi cura di me. S. CRISTICCHI

Il labirinto di emozioni che vi abbiamo presentato è solo il primo atto di un percorso che, tra voci di dentro e voci di fuori, vedrà la sua naturale evoluzione alla fine del prossimo anno, quando la voglia di indagare l’esistenza e il bisogno di costruire un mondo più umano raggiungerà la sua massima consapevolezza. E allora… non sarà più il caso a svelare le sue mosse, ma saremo noi, alla guida della nostra vita, proiettata verso la sua pienezza…