SARZANA-BRUGNATO Via Don Minzoni, 56 Domenica, 17 ... · possesso di don Mirko ... Palletti,...

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iovedì scorso è iniziato nelle scuole della Liguria il nuovo anno scolastico. Nell’occasione, come in passato, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti rivolge anche nostro tramite i migliori auguri per un periodo scolastico proficuo ed utile, auguri rivolti, ognuno per le proprie competenze e per i propri ruoli, al personale dirigente, docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado, agli alunni ed alunne delle stesse ed alle famiglie. Le grandi tasformazioni in atto nella società italiana hanno inevitabili riflessi nel mondo della scuola, dove si preparano le generazioni future. L’augurio del vescovo è che questo avvenga nel pieno rispetto e nella piena valorizzazione della persona umana, senza distinzioni di alcun genere. In una intervista alla televisione diocesana Tele Liguria Sud, Palletti si è augurato in particolare che il nuovo anno sia fruttuoso, e che faccia maturare appieno “quella umanità che portiamo dentro di noi”. Nell’intervista, condotta da Italo Lunghi, il vescovo ha anche messo in risalto il ruolo essenziale delle diverse componenti del mondo della scuola, a cominciare da quello della famiglia, giudicato “fondamentale”. Un impegno specifico in direzione di una scuola davvero in grado di far crescere in umanità è poi affidato agli insegnanti di religione cattolica, che ancora nei giorni scorsi, alla Spezia, hanno partecipato al corso di aggiornamento annuale, dedicato quest’anno alla figura ed all’azione pedagogica di don Lorenzo Milani, sulla cui tomba di Barbiana, nel Mugello, si è recato di recente a pregare Papa Francesco. L’ufficio Scuola nazionale della Conferenza episcopale italiana, del resto, ha rilanciato quest’anno proprio in questa occasione un passo di un intervento del Papa sul tema della pace, e quindi dello sviluppo integrale ed armonico della società, che sottolinea: “La pace si costruisce mediante l’educazione e la formazione della sapienza, di un umanesimo che comprende come parte integrante la dimensione religiosa”. Anche agli insegnanti partecipanti al corso, coordinato dall’ufficio diocesano Educazione e scuola, aveva portato il suo saluto e il suo augurio monsignor Palletti. G San Venerio e la lezione del silenzio «Troppo spesso i nostri dialoghi sono fatti di parole che vengono dette, forse ascoltate, ma non condivise interiormente» Colpisce l’esempio profetico dell’eremita DI GIUSEPPE SAVOCA roppo spesso i nostri dialoghi sono fatti di parole che vengono dette, forse ascoltate, ma non condivise interiormente»: l’omelia per la festa di San Venerio, patrono del Golfo della Spezia, è stata per il vescovo Luigi Ernesto Palletti occasione per una catechesi di particolare attualità. Il vescovo si è infatti soffermato sulla figura dell’eremita, come nella sua vita fu Venerio, monaco all’isola del Tino, ed ha detto tra l’altro. “Eremita, cioè uomo del silenzio: quel silenzio che dovrebbe essere uno degli aspetti fondamentali della vita e che invece oggi è una delle cose più rare intorno a noi: c’è rumore, parola, distrazione, impegno, ma il silenzio, quello vero, è veramente raro”. Eppure senza silenzio non c’è riflessione, e senza riflessione non si scende dentro noi stessi; e senza scendere dentro noi stessi non si incontrano né Dio né i fratelli. Di qui il valore attuale dell’eremita, ovvero colui che ci ricorda il valore del silenzio. Ma bisogna intendersi sul senso del “silenzio”. Quando qualcuno ti parla ed è interessante quello che dice – ha osservato Palletti –, il silenzio è in tutte le dimensioni: interne ed esterne, perché vuoi capire, e quando qualcuno suona qualcosa di bello fai silenzio, perché vuoi sentire e gioire di ciò che ti sta giungendo alle orecchie. L’eremita, dunque, non è l’uomo del “non–suono”, è l’uomo della parola: proprio perché si mette in ascolto di Dio che parla, egli si rende conto di aver bisogno del silenzio. E’ il silenzio del profeta, il silenzio di un Dio che ci parla in quella brezza leggera, il silenzio che parla quasi sussurrando alle orecchie dell’uomo. Di questo silenzio davvero abbiamo bisogno, sia nella nostra relazione con Dio, che è fondamentale, sia anche nella nostra relazione con i fratelli. Il silenzio dell’eremita – dice il vescovo – non porta all’isolamento, porta alla solitudine, questo è vero, chiunque fa silenzio cerca la solitudine per T « ascoltare meglio, ma non l’isolamento dai fratelli. Nel contempo, l’eremita è anche segno profetico, perché ci insegna a leggere la nostra esistenza. Non è un profeta che annuncia il futuro, quasi in una dimensione magica, ma il profeta che, accogliendo la parola, sa leggere il presente e, nel presente le condizioni del futuro. E’ il profeta che sa leggere la mia vita dentro la promessa di Dio. E che insegna a me a leggerla, a leggere un futuro che non è magico, né casuale né accidentale, e neppure un futuro che io posso costruire con la mia sola volontà, è il futuro che io devo costruire dentro la promessa di Dio. Il profeta, ancora, è l’uomo del primato di Dio. “Oggi – sottolinea il vescovo – abbiamo perso l’orizzonte di Dio. Anche come credenti, a volte, perché siamo riusciti a fare un secolarismo credente. A dire: io vivo nel mondo e il mondo è tutta la mia vita, però, credo, credo che Dio mi ama, credo che Dio mi vuole bene, credo che Dio mi protegge… Tutto questo è buono, ma se togliamo Dio come senso profondo della nostra vita, noi abbiamo trasformato Dio in un modo per essere più felici, quasi come a dire che lo siamo diventati da soli, che siamo autonomi e non abbiamo bisogno di Dio, però se c’è Dio possiamo essere più felici. E così abbiamo generato un secolarismo credente”. Non è questo il credere del Vangelo, che ci dice che l’uomo creato da Dio è uomo fino in fondo solo nella relazione con Dio. Il Vangelo, dunque, ci dice che la nostra esistenza ha senso perché Dio è la pienezza della nostra esistenza e il nostro cammino terreno è importante e fondamentale, perché lì è gettato e deve crescere il seme dell’eternità. Tolto questo, Dio diventa semplicemente un valore aggiunto, non necessario. Noi invece abbiamo bisogno di Dio, perché da Lui provieniamo ed a Lui tendiamo. L’eremita lo fa come segno profetico in una vita tutta particolare, e lo fa perché risuoni in mezzo a noi in quella luce che ci indica il cammino. In questo modo, secondo il vescovo Palletti, noi possiamo valorizzare appieno la figura di san Venerio: l’uomo del silenzio che ci richiama ad un ascolto nuovo, l’uomo della profezia che ci richiama a leggere il nostro presente nella luce della promessa di Dio, l’uomo del primato di Dio che ci ricorda che Dio non è un “di più”, ma è l’essenza della nostra chiamata. Nuovo parroco alla Neve on Mirko Mochi, religioso salesiano, è il nuovo parroco della chiesa santuario di Nostra Signora della Neve, alla Spezia, affidata alla cura pastorale dei figli di Don Bosco sin dalla sua fondazione. L’immissione in possesso di don Mirko nell’incarico di parroco avrà luogo sabato 30 settembre (tra due sabati) alle 18.30 nel corso della Messa presieduta dal vescovo Luigi Ernesto Palletti. Don Mochi, toscano di origine, ha svolto diversi ruoli nelle comunità salesiane a Roma ed a Firenze. Alla Spezia sostituisce don Gianni D’Alessandro, trasferito nella comunità di Alassio, anch’essa una comunità “storica” della Liguria, fondata da Don Bosco già nel 1870. Ad un tempo, don Fabrizio Di Loreto, già presente alla Spezia da vari anni, sarà il direttore dell’istituto salesiano “San Paolo”. Ai nuovi nominati un augurio cordiale di buon lavoro, a don Gianni, che in questi anni ha spesso collaborato con la nostra pagina, un saluto e un ringraziamento altrettanto cordiali. D a Chiesa, come ogni anno, dedica il mese di ottobre alla preghiera ed alle iniziative in favore delle Missioni, per cui si parla di ottobre come “mese missionario”. Avvicinandosi l’inizio, il centro missionario, guidato dal direttore don Giovanni Tassano e dal diacono Bruno Canese, ha fatto conoscere il programma diocesano, quest’anno molto ricco. Sarà infatti allestita, secondo le indicazioni di Papa Francesco, una mostra sul tema “Evangelii gaudium: una Chiesa che esce”: quindici pannelli, corredati di fotografie, in cui l’enciclica di Francesco viene presentata, con il commento di diversi “testimoni della fede” del nostro tempo. Impreziosisce la mostra una serie di fotografie. La mostra sarà ospitata per una settimana ciascuna nelle diverse zone pastorali, dove si terrà anche un evento specifico: dal 25 settembre al 1° ottobre nella chiesa concattedrale di Brugnato; dal 2 all’8 ottobre alla Spezia, nella chiesa santuario di Nostra Signora della Neve in viale Garibaldi; dal 9 al 15 ottobre a Sarzana, nella basilica concattedrale; dal 16 al 22 ottobre, alla Spezia, presso la cattedrale di Cristo Re. La Giornata missionaria sarà celebrata domenica 22 ottobre sul tema “La messe è molta”. Per quanto riguarda il materiale, alle singole parrocchie arriverà, insieme alla rivista “L’animatore missionario”, un campione singolo, mentre il quantitativo necessario dovrà essere prelevato presso il centro missionario diocesano. Il centro, in via Don Minzoni 56 primo piano, è già attivo con aperture straordinarie, che sono le seguenti: il martedì ed il giovedì dalle 10 alle 12, il mercoledì ed il venerdì dalle 16 alle 17. Prelievi in orari diversi possono essere concordati telefonando, anche lasciando un messaggio in segreteria, al n. 0187.739212. L Auguri a Staffieri In occasione della celebrazione in Catte- drale alla Spezia per la festa di San Ve- nerio, il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, iniziando la sua omelia, ha ri- volto al suo predecessore, l’emerito Bas- sano Staffieri (alla guida della diocesi dal 1999 al 2007), gli auguri più cordiali per l’anniversario della sua ordinazione epi- scopale, avvenuta il 9 settembre 1989, tre giorni dopo il suo compleanno. Con- sacratore principale fu l’allora presiden- te della Conferenza episcopale italiana cardinale Ugo Poletti. Ai calorosi auguri per questa duplice ricorrenza uniamo di cuore i nostri, anche a nome dei lettori di queste pagine diocesane: «ad multos annos!». Ricordo delle stimmate Le comunità francescane celebrano ogni anno la «Festa delle stimmate», a ricor- do del particolare segno divino impres- so sulla carne del «Poverello» di Assisi. Og- gi alle 18 il vescovo Palletti presiederà u- na celebrazione eucaristica in questa oc- casione al Santuario francescano di Sant’Antonio di Gaggiola (http://www.fra- tigaggiola.it/). Celebrazioni di Cresima Il vescovo monsignor Luigi Ernesto Pal- letti si trova oggi ad Arcola dove alle 11 celebra l’Eucaristia e amministra la Cre- sima nella parrocchia di San Rocco al Ponte. Farà altrettanto in altre due par- rocchie il prossimo fine settimana: sa- bato alle 18.30 a San Terenzo al Mare e domenica alle 10 alle Grazie. Groppo festeggia il parroco La piccola parrocchia di Groppo, in alta Val di Vara, festeggia oggi il suo parroco, canonico don Elio Bertoni, che con i suoi sessantadue anni di Messa è il più an- ziano parroco in attività di servizio del- la diocesi. Non solo, è anche l’unico sa- cerdote ancora vivente ad avere impar- tito la Comunione alla beata Itala Mela, essendo a quel tempo vice parroco dei Santi Giovanni e Agostino. Don Elio cele- bra oggi la Messa alle 9.30. Seguirà una festa, che vedrà il parroco di Groppo as- sieme ai «suoi» fedeli per questo impor- tante anniversario. Concerto d’organo Si conclude oggi la rassegna di musiche d’organo «Il suono del tempo», organiz- zata nel periodo estivo dall’associazione «Cèsar Franck» con il contributo della Fondazione Carispezia. Il concerto fina- le, tenuto dal maestro organista spezzi- no Ferruccio Bartoletti, si tiene questa sera alle 21.15 nella chiesa dei Santi Fi- lippo e Giacomo a Nicola di Luni. Parte- cipa il coro della Cattedrale di Massa di- retto da Renato Bruschi. L’ingresso è li- bero. Sindacati al “Controluce” Nell’ambito della proiezione del film «In doubius battle – Il coraggio degli ultimi», dedicato alle lotte sindacali americane del secolo scorso, il cineclub «Controlu- ce» ha ospitato alla Spezia un dibattito con la presenza dei tre responsabili dei sindacati confederali: Lara Ghiglione per la Cgil, Antonio Carro per la Cisl e Nadia Maggiani per la Uil. È stato trattato l’ar- gomento “Essere sindacato oggi”. La Spezia. Incontro ecumenico per la difesa comune del Creato ggi pomeriggio si tiene alla Spezia l’annunciato incontro ecumenico per la ricorrenza della Giornata mondiale della salvaguardia del Creato. L’incontro, promosso dalla Chiese cristiane presenti alla Spezia, inizierà alle 15.30 nella sala multimediale di Tele Liguria Sud, vicina alla cattedrale e di fronte al mare: il rapporto con il mare e con i paesi che vi si affacciano, del resto, sarà proprio uno dei punti al centro delle riflessioni proposte. Il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti guiderà la preghiera iniziale per riconoscere con gratitudine il dono che riceviamo, appunto la Terra in cui viviamo, e per invocare l’aiuto del Signore a saperlo custodire in modo adeguato. Porterà quindi una testimonianza Vincenzo Resasco, sindaco di Vernazza nelle Cinque Terre, parlando dei problemi che una forte presenza turistica può far emergere. Seguiranno alcune riflessioni teologiche, offerte dal vicario generale diocesano monsignor Enrico Nuti, docente di teologia morale, e dalla pastora valdese di Firenze Letizia Tomassone, autrice di un libro sulla crisi ambientale. Tutti sono invitati. O Nuovo anno scolastico, gli auguri del Pastore Catechesi del vescovo Palletti in occasione della festa del patrono del Golfo spezzino Don Pagano, ingresso a San Francesco omenica prossima don Franco Pagano, che è anche rettore del Seminario vescovile, farà l’ingresso come nuovo parroco della parrocchia di San Francesco a Sarzana. La celebrazione, che sarà presieduta dal vescovo Luigi Ernesto Palletti, avrà luogo alle 16 nell’antica chiesa medievale dedicata al “Poverello” di Assisi. D La zona sacra all’isola del Tino, “luogo del silenzio” di san Venerio e dei suoi monaci salesiani mosaico Monsignor Staffieri Si avvicina l’ottobre missionario SARZANA-BRUGNATO www.spezia.chiesacattolica.it Domenica, 17 settembre 2017 LA SPEZIA A cura dell’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali Via Don Minzoni, 56 19121 La Spezia tel. e fax 0187.734865 e-mail: [email protected] l’iniziativa

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iovedì scorso è iniziatonelle scuole dellaLiguria il nuovo anno

scolastico. Nell’occasione,come in passato, il vescovodiocesano Luigi ErnestoPalletti rivolge anche nostrotramite i migliori auguri perun periodo scolasticoproficuo ed utile, auguririvolti, ognuno per le propriecompetenze e per i propriruoli, al personale dirigente,docente e non docente dellescuole di ogni ordine e

grado, agli alunni ed alunne delle stesse ed allefamiglie. Le grandi tasformazioni in atto nella societàitaliana hanno inevitabili riflessi nel mondo dellascuola, dove si preparano le generazioni future.L’augurio del vescovo è che questo avvenga nel pienorispetto e nella piena valorizzazione della personaumana, senza distinzioni di alcun genere. In unaintervista alla televisione diocesana Tele Liguria Sud,Palletti si è augurato in particolare che il nuovo annosia fruttuoso, e che faccia maturare appieno “quellaumanità che portiamo dentro di noi”. Nell’intervista,condotta da Italo Lunghi, il vescovo ha anche messoin risalto il ruolo essenziale delle diverse componentidel mondo della scuola, a cominciare da quello dellafamiglia, giudicato “fondamentale”. Un impegnospecifico in direzione di una scuola davvero in gradodi far crescere in umanità è poi affidato agliinsegnanti di religione cattolica, che ancora neigiorni scorsi, alla Spezia, hanno partecipato al corso

di aggiornamento annuale,dedicato quest’anno alla figuraed all’azione pedagogica didon Lorenzo Milani, sulla cuitomba di Barbiana, nelMugello, si è recato di recentea pregare Papa Francesco.L’ufficio Scuola nazionale dellaConferenza episcopaleitaliana, del resto, ha rilanciatoquest’anno proprio in questaoccasione un passo di unintervento del Papa sul temadella pace, e quindi dellosviluppo integrale edarmonico della società, chesottolinea: “La pace sicostruisce mediantel’educazione e la formazionedella sapienza, di unumanesimo che comprendecome parte integrante ladimensione religiosa”. Ancheagli insegnanti partecipanti alcorso, coordinato dall’ufficiodiocesano Educazione escuola, aveva portato il suosaluto e il suo auguriomonsignor Palletti.

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San Venerio e la lezione del silenzio

«Troppo spesso i nostri dialoghi sono fatti di parole che vengono dette, forse ascoltate,ma non condivise interiormente»Colpisce l’esempio profetico dell’eremita

DI GIUSEPPE SAVOCA

roppo spesso i nostridialoghi sono fatti diparole che vengono dette,

forse ascoltate, ma non condiviseinteriormente»: l’omelia per lafesta di San Venerio, patrono delGolfo della Spezia, è stata per ilvescovo Luigi Ernesto Pallettioccasione per una catechesi diparticolare attualità. Il vescovo si èinfatti soffermato sulla figuradell’eremita, come nella sua vita fuVenerio, monaco all’isola del Tino,ed ha detto tra l’altro. “Eremita,cioè uomo del silenzio: quelsilenzio che dovrebbe essere unodegli aspetti fondamentali dellavita e che invece oggi è una dellecose più rare intorno a noi: c’èrumore, parola, distrazione,impegno, ma il silenzio, quellovero, è veramente raro”. Eppuresenza silenzio non c’è riflessione, esenza riflessione non si scendedentro noi stessi; e senza scenderedentro noi stessi non si incontranoné Dio né i fratelli. Di qui il valoreattuale dell’eremita, ovvero coluiche ci ricorda il valore del silenzio.Ma bisogna intendersi sul sensodel “silenzio”. Quando qualcuno tiparla ed è interessante quello chedice – ha osservato Palletti –, ilsilenzio è in tutte le dimensioni:interne ed esterne, perché vuoicapire, e quando qualcuno suonaqualcosa di bello fai silenzio,perché vuoi sentire e gioire di ciòche ti sta giungendo alle orecchie.L’eremita, dunque, non è l’uomodel “non–suono”, è l’uomo dellaparola: proprio perché si mette inascolto di Dio che parla, egli sirende conto di aver bisogno delsilenzio. E’ il silenzio del profeta, ilsilenzio di un Dio che ci parla inquella brezza leggera, il silenzioche parla quasi sussurrando alleorecchie dell’uomo. Di questosilenzio davvero abbiamo bisogno,sia nella nostra relazione con Dio,che è fondamentale, sia anchenella nostra relazione con i fratelli.Il silenzio dell’eremita – dice ilvescovo – non portaall’isolamento, porta allasolitudine, questo è vero, chiunquefa silenzio cerca la solitudine per

T«ascoltare meglio, ma nonl’isolamento dai fratelli. Nelcontempo, l’eremita è anche segnoprofetico, perché ci insegna aleggere la nostra esistenza. Non èun profeta che annuncia il futuro,quasi in una dimensione magica,ma il profeta che, accogliendo laparola, sa leggere il presente e, nelpresente le condizioni del futuro.E’ il profeta che sa leggere la miavita dentro la promessa di Dio. Eche insegna a me a leggerla, aleggere un futuro che non èmagico, né casuale né accidentale,e neppure un futuro che io possocostruire con la mia sola volontà, èil futuro che io devo costruiredentro la promessa di Dio. Ilprofeta, ancora, è l’uomo delprimato di Dio. “Oggi – sottolineail vescovo – abbiamo persol’orizzonte di Dio. Anche comecredenti, a volte, perché siamoriusciti a fare un secolarismocredente. A dire: io vivo nel mondoe il mondo è tutta la mia vita,però, credo, credo che Dio mi ama,credo che Dio mi vuole bene,credo che Dio mi protegge… Tuttoquesto è buono, ma se togliamoDio come senso profondodella nostra vita, noiabbiamo trasformato Dioin un modo per essere piùfelici, quasi come a dire chelo siamo diventati da soli,che siamo autonomi e nonabbiamo bisogno di Dio,però se c’è Dio possiamoessere più felici. E cosìabbiamo generato unsecolarismo credente”. Nonè questo il credere delVangelo, che ci dice chel’uomo creato da Dio èuomo fino in fondo solonella relazione con Dio. IlVangelo, dunque, ci diceche la nostra esistenza hasenso perché Dio è lapienezza della nostraesistenza e il nostrocammino terreno èimportante e fondamentale,perché lì è gettato e devecrescere il semedell’eternità. Tolto questo,Dio diventa semplicementeun valore aggiunto, non

necessario. Noi invece abbiamobisogno di Dio, perché da Luiprovieniamo ed a Lui tendiamo.L’eremita lo fa come segnoprofetico in una vita tuttaparticolare, e lo fa perché risuoniin mezzo a noi in quella luce checi indica il cammino. In questomodo, secondo il vescovo Palletti,noi possiamo valorizzare appienola figura di san Venerio: l’uomo delsilenzio che ci richiama ad unascolto nuovo, l’uomo dellaprofezia che ci richiama a leggere ilnostro presente nella luce dellapromessa di Dio, l’uomo delprimato di Dio che ci ricorda cheDio non è un “di più”, ma èl’essenza della nostra chiamata.

Nuovo parroco alla Neveon Mirko Mochi, religiososalesiano, è il nuovo parroco

della chiesa santuario di NostraSignora della Neve, alla Spezia,affidata alla cura pastorale dei figlidi Don Bosco sin dalla suafondazione. L’immissione inpossesso di don Mirkonell’incarico di parroco avrà luogosabato 30 settembre (tra duesabati) alle 18.30 nel corso dellaMessa presieduta dal vescovo Luigi

Ernesto Palletti. Don Mochi, toscano di origine, ha svolto diversiruoli nelle comunità salesiane a Roma ed a Firenze. Alla Speziasostituisce don Gianni D’Alessandro, trasferito nella comunità diAlassio, anch’essa una comunità “storica” della Liguria, fondata daDon Bosco già nel 1870. Ad un tempo, don Fabrizio Di Loreto,già presente alla Spezia da vari anni, sarà il direttore dell’istitutosalesiano “San Paolo”. Ai nuovi nominati un augurio cordiale dibuon lavoro, a don Gianni, che in questi anni ha spessocollaborato con la nostra pagina, un saluto e un ringraziamentoaltrettanto cordiali.

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a Chiesa, come ogni anno,dedica il mese di ottobre allapreghiera ed alle iniziative in

favore delle Missioni, per cui siparla di ottobre come “mesemissionario”. Avvicinandosil’inizio, il centro missionario,guidato dal direttore donGiovanni Tassano e dal diaconoBruno Canese, ha fatto conoscereil programma diocesano,quest’anno molto ricco. Saràinfatti allestita, secondo leindicazioni di Papa Francesco, unamostra sul tema “Evangeliigaudium: una Chiesa che esce”:quindici pannelli, corredati difotografie, in cui l’enciclica diFrancesco viene presentata, con ilcommento di diversi “testimonidella fede” del nostro tempo.Impreziosisce la mostra una seriedi fotografie. La mostra saràospitata per una settimanaciascuna nelle diverse zonepastorali, dove si terrà anche unevento specifico: dal 25 settembreal 1° ottobre nella chiesaconcattedrale di Brugnato; dal 2all’8 ottobre alla Spezia, nellachiesa santuario di Nostra Signoradella Neve in viale Garibaldi; dal 9al 15 ottobre a Sarzana, nellabasilica concattedrale; dal 16 al 22ottobre, alla Spezia, presso lacattedrale di Cristo Re. La Giornatamissionaria sarà celebratadomenica 22 ottobre sul tema “Lamesse è molta”. Per quantoriguarda il materiale, alle singoleparrocchie arriverà, insieme allarivista “L’animatore missionario”,un campione singolo, mentre ilquantitativo necessario dovràessere prelevato presso il centromissionario diocesano. Il centro,in via Don Minzoni 56 primopiano, è già attivo con aperturestraordinarie, che sono le seguenti:il martedì ed il giovedì dalle 10alle 12, il mercoledì ed il venerdìdalle 16 alle 17. Prelievi in oraridiversi possono essere concordatitelefonando, anche lasciando unmessaggio in segreteria, al n.0187.739212.

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Auguri a StaffieriIn occasione della celebrazione in Catte-drale alla Spezia per la festa di San Ve-nerio, il vescovo diocesano Luigi ErnestoPalletti, iniziando la sua omelia, ha ri-volto al suo predecessore, l’emerito Bas-sano Staffieri (alla guida della diocesi dal1999 al 2007), gli auguri più cordiali perl’anniversario della sua ordinazione epi-scopale, avvenuta il 9 settembre 1989,tre giorni dopo il suo compleanno. Con-sacratore principale fu l’allora presiden-te della Conferenza episcopale italianacardinale Ugo Poletti. Ai calorosi auguriper questa duplice ricorrenza uniamo dicuore i nostri, anche a nome dei lettoridi queste pagine diocesane: «ad multosannos!».

Ricordo delle stimmateLe comunità francescane celebrano ognianno la «Festa delle stimmate», a ricor-do del particolare segno divino impres-so sulla carne del «Poverello» di Assisi. Og-gi alle 18 il vescovo Palletti presiederà u-na celebrazione eucaristica in questa oc-casione al Santuario francescano diSant’Antonio di Gaggiola (http://www.fra-tigaggiola.it/).

Celebrazioni di CresimaIl vescovo monsignor Luigi Ernesto Pal-letti si trova oggi ad Arcola dove alle 11celebra l’Eucaristia e amministra la Cre-sima nella parrocchia di San Rocco alPonte. Farà altrettanto in altre due par-rocchie il prossimo fine settimana: sa-bato alle 18.30 a San Terenzo al Mare edomenica alle 10 alle Grazie.

Groppo festeggia il parrocoLa piccola parrocchia di Groppo, in altaVal di Vara, festeggia oggi il suo parroco,canonico don Elio Bertoni, che con i suoisessantadue anni di Messa è il più an-ziano parroco in attività di servizio del-la diocesi. Non solo, è anche l’unico sa-cerdote ancora vivente ad avere impar-tito la Comunione alla beata Itala Mela,essendo a quel tempo vice parroco deiSanti Giovanni e Agostino. Don Elio cele-bra oggi la Messa alle 9.30. Seguirà unafesta, che vedrà il parroco di Groppo as-sieme ai «suoi» fedeli per questo impor-tante anniversario.

Concerto d’organoSi conclude oggi la rassegna di musiched’organo «Il suono del tempo», organiz-zata nel periodo estivo dall’associazione«Cèsar Franck» con il contributo dellaFondazione Carispezia. Il concerto fina-le, tenuto dal maestro organista spezzi-no Ferruccio Bartoletti, si tiene questasera alle 21.15 nella chiesa dei Santi Fi-lippo e Giacomo a Nicola di Luni. Parte-cipa il coro della Cattedrale di Massa di-retto da Renato Bruschi. L’ingresso è li-bero.

Sindacati al “Controluce”Nell’ambito della proiezione del film «Indoubius battle – Il coraggio degli ultimi»,dedicato alle lotte sindacali americanedel secolo scorso, il cineclub «Controlu-ce» ha ospitato alla Spezia un dibattitocon la presenza dei tre responsabili deisindacati confederali: Lara Ghiglione perla Cgil, Antonio Carro per la Cisl e NadiaMaggiani per la Uil. È stato trattato l’ar-gomento “Essere sindacato oggi”.

La Spezia. Incontro ecumenico per la difesa comune del Creato

ggi pomeriggio si tiene alla Spezia l’annunciatoincontro ecumenico per la ricorrenza della Giornatamondiale della salvaguardia del Creato. L’incontro,

promosso dalla Chiese cristiane presenti alla Spezia,inizierà alle 15.30 nella sala multimediale di Tele LiguriaSud, vicina alla cattedrale e di fronte al mare: il rapportocon il mare e con i paesi che vi si affacciano, del resto, saràproprio uno dei punti al centro delle riflessioni proposte. Ilvescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti guiderà lapreghiera iniziale per riconoscere con gratitudine il donoche riceviamo, appunto la Terra in cui viviamo, e perinvocare l’aiuto del Signore a saperlo custodire in modoadeguato. Porterà quindi una testimonianza VincenzoResasco, sindaco di Vernazza nelle Cinque Terre, parlandodei problemi che una forte presenza turistica può faremergere. Seguiranno alcune riflessioni teologiche, offertedal vicario generale diocesano monsignor Enrico Nuti,docente di teologia morale, e dalla pastora valdese diFirenze Letizia Tomassone, autrice di un libro sulla crisiambientale. Tutti sono invitati.

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Nuovo anno scolastico,gli auguri del Pastore

Catechesi del vescovo Palletti in occasionedella festa del patrono del Golfo spezzino

Don Pagano, ingressoa San Francesco

omenica prossimadon Franco Pagano,

che è anche rettore delSeminario vescovile, faràl’ingresso come nuovoparroco della parrocchiadi San Francesco aSarzana. La celebrazione,che sarà presieduta dalvescovo Luigi ErnestoPalletti, avrà luogo alle 16nell’antica chiesamedievale dedicata al“Poverello” di Assisi.

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La zona sacra all’isola del Tino, “luogo del silenzio” di san Venerio e dei suoi monaci

salesiani

mosaico

Monsignor Staffieri

Si avvicina l’ottobremissionario

SARZANA-BRUGNATO

www.spezia.chiesacattolica.it

Domenica, 17 settembre 2017

LA SPEZIA A cura dell’Ufficio Diocesanoper le Comunicazioni Sociali

Via Don Minzoni, 5619121 La Spezia tel. e fax 0187.734865

e-mail: [email protected]

l’iniziativa

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