Sardegna Sud Est giugno 2009

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Welcome to Sardinia www .sar degnasudest .c om in questo numero Il sole, il mare, la natura incontaminata che si mostra orgogliosa nelle inconfondibili coste impreziosite da spiagge da sogno. Caratteristici angoli con vista moz- zafiato sul mare ove la macchia mediterranea offre generose pennellate di puro colore. Ma anche l'entro- terra, così selvaggio e ricco di attrattive. È questa la Sardegna che vi invitiamo a scoprire.È questa la nostra terra, autentica perla del Mediterraneo e meta predi- letta, ogni anno, per un turismo dal palato “sopraffino” . Particolarmente interessante è la parte sud-orientale, così lontana dalla mondanità chiassosa di altre, seppur rinomatissime località isolane. Pensando proprio a questi luoghi, così fortemente rappresentativi di que- st'isola antica, nelle sue tradizioni e nel suo affascinan- te territorio, il nostro giornale ha trovato la sua dimen- sione. Spunti importanti al fine di creare per Voi, itine- rari turistici e percorsi eno-gastronomici imperdibili alla scoperta di una Sardegna che non smette mai di stupire.Quella vera! Sardegna Sud-Est vuole essere per voi un compagno di viaggio affidabile e puntuale! Una guida ideale per una vacanza sapientemente gestita tra momenti di autentico relax e appuntamen- ti nei luoghi e nelle località più rinomate dal punto di vista storico, naturalistico e paesaggistico, senza mai trascurare l'aspetto peculiare dei “servizi” . Informare dunque è prima di tutto il nostro obiettivo. Dettagliando percorsi, veicolando la vostra attenzione sulle attrattive da non perdere, raccontando quelle che potrebbero essere le vostre giornate in Sardegna. Far Conoscere la Sardegna significa per noi trasmette- re quel gusto per la tradizione, quell'amore per la terra, quella capacità di cogliere la bellezza nella semplicità. Con Sardegna Sud-Est ci proponiamo dunque di rea- lizzare un'operazione che sia utile dal punto di vista informativo, ma che consegni nelle vostre mani un periodico interessante e valido.Una lettura piacevole e asciutta che vi tenga compagnia nelle calde giornate estive, magari distesi sulla sabbia finissima di una delle nostre splendide spiagge.Il nostro giornale potrà dun- que diventare il punto di riferimento per le vostre vacanze nell'isola. Il nostro giornale, un compagno insepara- bile per le vostre vacanze in una delle zone più belle dell’isola ITINERARI I porti turistici del Sud Est Pag. 20 STORIA La storia meravigliosa di Costa Rei Pag. 21 ESCURSIONI I 7 fratelli e i “tacchi” d’Ogliastra da pag. 33 GASTRONOMIA Alla scoperta degli antichi sapori da pag. 41 Benvenuti in Sardegna

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Tourist information journal

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Welcome to Sardinia

www.sardegnasudest.com

in questo numero

Il sole, il mare, la natura incontaminata che si mostra

orgogliosa nelle inconfondibili coste impreziosite da

spiagge da sogno. Caratteristici angoli con vista moz-

zafiato sul mare ove la macchia mediterranea offre

generose pennellate di puro colore.Ma anche l'entro-

terra, così selvaggio e ricco di attrattive. È questa la

Sardegna che vi invitiamo a scoprire.È questa la nostra

terra, autentica perla del Mediterraneo e meta predi-

letta, ogni anno, per un turismo dal palato “sopraffino”.

Particolarmente interessante è la parte sud-orientale,

così lontana dalla mondanità chiassosa di altre,seppur

rinomatissime località isolane. Pensando proprio a

questi luoghi, così fortemente rappresentativi di que-

st'isola antica, nelle sue tradizioni e nel suo affascinan-

te territorio, il nostro giornale ha trovato la sua dimen-

sione. Spunti importanti al fine di creare per Voi, itine-

rari turistici e percorsi eno-gastronomici imperdibili

alla scoperta di una Sardegna che non smette mai di

stupire.Quella vera! Sardegna Sud-Est vuole essere per

voi un compagno di viaggio affidabile e puntuale!

Una guida ideale per una vacanza sapientemente

gestita tra momenti di autentico relax e appuntamen-

ti nei luoghi e nelle località più rinomate dal punto di

vista storico, naturalistico e paesaggistico, senza mai

trascurare l'aspetto peculiare dei “servizi”. Informare

dunque è prima di tutto il nostro obiettivo.

Dettagliando percorsi,veicolando la vostra attenzione

sulle attrattive da non perdere, raccontando quelle

che potrebbero essere le vostre giornate in Sardegna.

Far Conoscere la Sardegna significa per noi trasmette-

re quel gusto per la tradizione,quell'amore per la terra,

quella capacità di cogliere la bellezza nella semplicità.

Con Sardegna Sud-Est ci proponiamo dunque di rea-

lizzare un'operazione che sia utile dal punto di vista

informativo, ma che consegni nelle vostre mani un

periodico interessante e valido.Una lettura piacevole e

asciutta che vi tenga compagnia nelle calde giornate

estive,magari distesi sulla sabbia finissima di una delle

nostre splendide spiagge.Il nostro giornale potrà dun-

que diventare il punto di riferimento per le vostre

vacanze nell'isola.

Il nostro giornale, un compagno insepara-bile per le vostre vacanze in una delle zone più belle dell’isolaITINERARI

I porti

turistici

del Sud Est

Pag. 20

STORIA

La storia

meravigliosa

di Costa Rei

Pag. 21

ESCURSIONI

I 7 fratelli

e i “tacchi”

d’Ogliastra

da pag. 33

GASTRONOMIA

Alla scoperta

degli antichi

sapori

da pag. 41

Benvenuti in Sardegna

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numero 6/06. Periodico Giugno, Luglio, Agosto, Settembre.

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9 29CCaagglliiaarrii,, iill ffaasscciinnoo ddeell ccaappoolluuooggoo

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11 33VViiaaggggiioo ssuullllaa ccoossttaavveerrssoo ll’’OOgglliiaassttrraa

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17 43AArrmmuunnggiiaa,, mmuusseeoo aa cciieelloo aappeerrttoo

LLaa nnaattuurraa eemmeerrggee ddaallllaa ccuucciinnaa

19 48VViillllaappuuttzzuu,, ggiiooiieellllooddeellllaa ccoossttaa ssuudd eesstt

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L'impegno e il lavoro di questi

anni ci ha consentito di creare e

rafforzare preziose sinergie e col-

laborazioni con una vasta rappre-

sentanza di operatori del settore

turistico. Anche grazie al loro

supporto, siamo oggi in grado di

fornirvi informazioni aggiornate e

precise con un ricchissimo calen-

dario di eventi e appuntamenti

legati alle tradizioni e agli aspetti

più peculiari della cultura sarda.

L'arrivo in Sardegna, soprattutto

per chi la visita per la prima volta,

è certamente un'esperienza indi-

menticabile. Pur conoscendola a

fondo, noi stessi, natii di que-

st'isola magica, restiamo talvolta

estasiati dinnanzi all'immenso

patrimonio naturalistico che essa

ci offre. Ci sentiamo davvero dei

privilegiati. Ecco perchè, accom-

pagnare il turista alla scoperta

della nostra amata isola attraver-

so il nostro periodico, è un impe-

gno che varca i confini della pro-

fessione. Raccontare la Sardegna

è per noi prima di tutto “passio-

ne”.

Speriamo dunque di trasmettervi

a pieno questo sentimento, con-

segnandovi le chiavi di una

vacanza tutta da vivere. Una

vacanza organizzata al meglio

che, attraverso la scelta più indi-

cata dei luoghi da visitare, delle

strutture ricettive alle quali far

riferimento, degli itinerari più

interessanti da percorrere, sia

prima di tutto “ottimizzazione” dei

tempi. Sotto il braccio il nostro

Sardegna Sud- Est, nella mente la

certezza di godersi una vacanza

in Sardegna gustando le migliori

immagini di questa terra dalle

mille risorse, i profumi, i sapori

più tipici... Così ci piace immagi-

nare il “turista” appagato. Perchè

l'accoglienza per chi sceglie la

nostra isola per le sue vacanze,

dev'essere adeguata alle aspetta-

tive. In questo senso il nostro

giornale rappresenta una novità.

Laddove talvolta i servizi d'infor-

mazione turistica non asseconda-

no del tutto le esigenze della

domanda, entra in gioco

Sardegna Sud-Est.

Welcome to Sardinia

The sun, the sea, the whitest beaches, but also the inland area, so wild and full

of appeal. This is the Sardinia that we invite you to discover. The south east is

particularly interesting, so far removed from the showy luxury of other more

well known areas of the island. In these places, so strongly representative of

this ancient island, our newspaper has found its calling, creating tourist itineraries and unmissa-

ble wine and gastronomy tours for you. Sardegna Sud-Est wants to be a loyal and timely travel-

ling companion for you! An ideal guide for a holiday to divide between moments of real relaxa-

tion and appointments in the best known places and areas. Our main objective is to ‘inform’.

Detailing tours and drawing your attention to attractions which are not to be missed. With

Sardegna Sud-Est we propose to offer you reading material that will keep you company through

the hot summer days, perhaps lying on the finest sand on one of our splendid beaches.The effort

and work over the last years has enabled us to create and reinforce invaluable partnerships with

a vast representation of operators in the tourist sector. It is thanks to their support that we are

now able to provide you with up to date information, with the fullest calendar of events and

dates linked to traditions and the most typical aspects of the Sardinian culture. We will lead you,

then, to the best choices of places to visit, the accommodation to head to and the most intere-

sting itineraries to follow. With a copy of our Sardegna Sud-Est under your arm, you can be cer-

tain of enjoying a holiday in Sardinia, experiencing the very best of what this land has to offer.

This is how we like to imagine the satisfied tourist. The way we welcome people who choose our

island for their holidays should be tailored to their expectations. Sometimes the tourist informa-

tion services do not fulfil all of the expectations of the tourist’s enquiry. This is where Sardegna

Sud Est comes in. We wish you an unforgettable summer and we urge you to take our newspa-

per with you. With Sardegna Sud-Est, holidays in Sardinia are easier!

Die Sonne, das Meer, die schneeweißen Strände, aber auch das Innenland, so wild und

reich an Attraktionen. Das ist Sardinien, welches wir Sie einladen zu entdecken.

Besonders interessant ist der Süd- Osten, so weit entfernt von der lärmenden

Mondänität der anderen berühmten Ortschaften der Insel. An diesen Orten, so stark

repräsentativ dieser alten Insel, hat unsere Zeitung ihre Dimension gefunden, mit der Aufstellung von Reise-

und önogastronomischen Routen für Sie nicht zu versäumen. "Süd-Ost Sardinien" möchte für Sie ein zuver-

lässiger und ausführlicher Reisebegleiter sein! Ein idealer Führer für einen Urlaub zwischen Augenblicken der

authentischen Entspannung und Terminen in den berühmtesten Gebieten und Ortschaften zu erleben.Unser

erstes Ziel ist "zu informieren". Durch die detaillierte Beschreibung der Routen Ihre Aufmerksamkeit auf die

Attraktionen hinleitend. Mit "Süd-Ost Sardinien" schlagen wir Ihnen eine Lektüre vor, welche Ihnen in den

heißen Sommertagen Gesellschaft leisten soll,vielleicht entspannt auf dem Sand von einem unserer wunder-

schönen Strände. Der Einsatz und die Arbeit dieser letzten Jahre hat uns erlaubt, eine kostbare

Zusammenarbeit mit einer umfassenden Vertretung der Unternehmer des Tourismusbereiches zu verwirkli-

chen und zu verstärken. Auch dank ihrer Unterstützung können wir Ihnen heute aktualisierte Informationen

bieten mit einem sehr reichen Programm von Ereignissen und Terminen, verbunden mit den Traditionen und

den typischsten Aspekten der sardischen Kultur.Wir werden Sie also zur geeignetsten Wahl der Orte zu besi-

chtigen,der Aufnahmestrukturen auf die Sie Bezug nehmen können,der interessantesten Routen zum zurüc-

klegen, führen.Unter dem Arm unser "Süd-Ost Sardinien", im Sinne die Sicherheit einen Urlaub auf Sardinien

zu genießen, die besten Bilder dieses Landes, mit tausend Ressourcen, auskostend. So stellen wir uns den

zufriedenen "Touristen" vor. Die Aufnahme für jenen, der unsere Insel für seine Ferien wählt, soll den

Erwartungen nachkommen. Manchmal entsprechen die touristischen Informationsdienstleistungen nicht

den Bedürfnissen der Nachfrage. Und hier treten wir von "Süd- Ost Sardinien" ins Spielfeld.Wir wünschen

Ihnen einen unvergeßlichen Sommer und laden Sie ein, unsere Zeitung mitzunehmen. Mit "Süd-Ost

Sardinien" sind die Ferien auf Sardinien leichter!

Info

www.sardegna

sudest.com

Estate 2009

Quattro edizioni in programma anche per

l’Ogliastra, Giugno, Luglio, Agosto e Settembre.

Distribuzione capillare nel periodo di maggior

afflusso turistico, attraverso tutti gli uffici di infor-

mazione turistica, dislocati in tutto il territorio.

Tempestività nel raggiungere i lettori ospiti del

Sud Est, grazie al coinvolgimento del comparto

ricettivo locale: hotel, camping, residences, case

vacanza

Sardegna Sud Est al servizio delterritorio

Page 6: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com6 Giugno 09

Page 7: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com 7Giugno 09

Il mare,con i suoi incredibili riflessi,così

limpido da poter intravedere bianchi

fondali di sabbia finissima. Le incredi-

bili calette, le coste, le spiagge. Non

sono le uniche attrattive presenti nella

Sardegna Sud-Est, ove è impossibile

non farsi rapire dalla varietà e la bellez-

za dei paesaggi, così fedeli nelle coste

alle splendide immagini da cartolina

note oggi a tutto il mondo e così sor-

prendenti nell'entroterra. Qui appare

la Sardegna meno conosciuta. Quella

che non ti aspetti.Una Sardegna capa-

ce di “incantare” con i colori accesi di

una vegetazione mediterranea e

variegata. Montagne aspre, antiche

vallate testimoni di una storia millena-

ria, un ambiente incontaminato e a

tratti selvaggio. Immagini, profumi e

suoni che si irradiano dal profondo

dell'anima di una terra che ha tantissi-

mo da raccontare. Una terra i cui frutti

rappresentano la vera essenza di un

autentico angolo di paradiso. Chi ha

avuto il piacere di visitare la Sardegna

e il sud-est in particolare, conosce

bene questi sapori e questi aromi e

difficilmente li dimentica. Basti pensa-

re al pesce, immancabile nelle tavole

sarde, soprattutto nelle zone costiere.

Spigole, orate, triglie, grandi pesci di

fondale come dentici, ricciole e cernie.

Ma anche deliziosi crostacei come

l'aragosta, i gamberi e molluschi

d'ogni sorta come polpi,calamari,sep-

pie, arselle e cozze. Che dire poi dei

prodotti più tipici come la “bottarga”

(autentica delizia preparata con le

uova di muggine)? Oppure i formaggi

dai sapori decisi e appetitosi, il rinoma-

to maialetto allo spiedo,sapientemen-

te presentato su un letto di mirto pro-

fumato,e molte altre delizie.La sempli-

cità e la genuinità sono comuni deno-

minatori nella cucina sarda e così

come a tavola, questa stessa semplici-

tà aè rievocata nei gesti della quotidia-

nità e nelle arti.Basti pensare alla musi-

ca e agli strumenti musicali più tipici,

le launeddas,costruiti con canne palu-

stri attraverso tecniche custodite gelo-

samente. La materia prima si lega

sempre, immancabilmente alla terra,

da tempo immemore.Le sonorità pro-

dotte sono dunque ruvide e affasci-

nanti allo stesso tempo.

Sardegna Sud Est,la terra del sognoAmbiente,cultura,gastronomia ed ospitalità per una vacanza indimenticabile

Sardinia South East, the land of dreams

Those who have had the pleasure of visiting Sardinia,

and the south east in particular, know well and appre-

ciate the flavours and aromas that are most typical of

this land. Fish is never missing from the Sardinian

table, especially in coastal areas. Sea bass, sea bream,

mullet, white bream, the great fish of the sea floor such as red snapper,

amberjack and grouper, but also delicious crustaceans like lobster, prawns

and molluscs of every type.‘Bottarga’, an authentic delicacy prepared from

the eggs of mullet roe, is one of the most famous products. Sardinian

cheeses have marked and appetising flavours and often accompany the

famous ‘maialetto allo spiedo’, suckling pig roasted on a spit, presented in

the traditional way on a bed of perfumed myrtle. Simplicity and authenti-

city are common themes in Sardinian cuisine.The same simplicity is retai-

ned in everyday life and in the arts.The most typical musical instruments

in Sardinia are the ‘Launeddas’, made from marsh reed following jealously

guarded techniques.

Wer das Vergnügen hatte Sardinien zu besuchen und besonders den

Süd-Osten, kennt und schätzt die typischsten Geschmäcke und

Aromen dieses Landes. Der Fisch ist unfehlbar auf den sardischen

Tischen, hauptsächlich an den Küstenzonen. Seebarsch, Goldbrasse,

Meerbarbe, Brasse, große Fische der Wassertiefen wie Zahnbrasse,

Seriola dumerili, Zackenbarsch aber auch köstliche Krustentiere wie Langusten, Garnelen

und jede Art von Mollusken.Unter den berühmtesten Produkten,der "Rogen",authentische

Köstlichkeit,zubereitet mit den Eiern der Meeräsche.Die sardischen Käse haben kräftige und

appetitanregende Geschmäcke und oft begleiten sie das berühmte Schwein, am Spieß

gebraten, zubereitet nach der Tradition auf einem Bett aus wohlriechender Myrte. Die

Einfachheit und die Unverfälschtheit sind gemeinsame Nenner in der sardischen Küche.

Dieselbe Einfachheit ist ins Gedächtnis zurückgerufen in den Gesten der Alltäglichkeit und

in den Künsten.Die typischsten Musikinstrumente Sardiniens sind "die Launeddas",ange-

fertigt mit Schilfröhren durch Verfahren welche bedacht aufbewahrt werden. Das

Rohmaterial ist immer schon seit alten Zeiten mit der Erde verbunden.Das Gebiet des Süd-

Osten Sardiniens ist charakterisiert durch die tausendjährige Geschichte und Kultur.

Info

www.sardegna-

sudest.com

Castiadas, M.te Turno

Baunei, Cala Goloritzè

il trenino verde

ph. E. Loi

ph. E. Loi

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www.sardegnasudest.com8 Giugno 09

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www.sardegnasudest.com 9Giugno 09

Le bellezze naturalistiche restano

tuttavia il fiore all'occhiello per il

comparto turistico isolano.

Pensando ai litorali da visitare, è

quasi impossibile delineare una

classifica dei luoghi più belli. Dalla

punta più a sud percorrendo il ter-

ritorio verso nord, lo spettacolo è

davvero sorprendente. Dalla

Spiaggia dei centomila “Il Poetto”

che, nonostante un recente disa-

stroso tentativo di ripascimento,

continua ad essere anno dopo

anno meta prediletta per i cagliari-

tani,per tanti sardi provenienti dal-

l'hinterland e per una consistente

rappresentanza di turisti stranieri,si

snoda un meraviglioso itinerario.

La spiaggia dei centomila

Cagliari, la spiaggia del Poetto e le circo-

stanti falesie della Sella del Diavolo,ecco

le meraviglie che la rendono un gioiello

nel Mediterraneo.Tra storia e cultura,tra

cielo e sole, mare e terra, la città appare

come un luogo eletto di un turismo

sempre più entusiasta e mai pago di

questa straordinaria alchimia di attratti-

ve. Benvenuti a Karalis dunque. La sua

luce, la sua storia e le sue bellezze sono

apprezzabili nei quartieri storici Marina,

Stampace, Castello. Il lungo litorale del

Poetto,con i suoi 7Km.di spiaggia,il fiore

all'occhiello di questa perla del

Mediterraneo, meta ogni anno di

migliaia di turisti provenienti da tutto il

mondo. Cagliari, capoluogo della

Sardegna vanta una tradizione enoga-

stronomica tipica. La cucina marinara

allieta e soddisfa i palati più esigenti,con

i suoi frutti freschissimi. Prodotti di un

mare cristallino e unico al mondo. Nel

1896,Cagliari era popolata da poco più

di 50 mila abitanti.Fino ad allora la città

colonizzata era governata da diverse

monarchie straniere che si sono succe-

dettero con le trame di un'aristocrazia

collegata a doppio filo. I rappresentanti

delle grandi famiglie,per la prima volta,

in pratica i nobili di Cagliari, fecero stra-

da alla nuova borghesia commerciale e

liberale. Il Comune abbandonò le stret-

te stradine di castello (Casteddu, così si

chiamava la città), ed uscendo dalle

scinante che mai. Il mare rende equili-

brio e mette a disposizione dell'uomo

le sue grandi risorse rigeneranti. Madre

natura compie il suo corso. Come nel

caso dello stagno di Molentargius.

Un'oasi di pace nel cuore di Cagliari di

importanza notevole, in quanto habitat

naturale dei bellissimi fenicotteri rosa

che qui, come solo in pochissimi altri

posti al mondo,nidificano.

antiche mura fortificate - che in più di

un'occasione salvarono la sua gente

dalle invasioni - scese a valle. Il cuore

pulsante dell'economia si stabilisce

davanti al porto, icona della moderna

città mercantile. E qui che i pescatori

Cagliaritani trovano lo sbocco alla loro

attività naturale. Ma se la stessa ubica-

zione in una posizione così strategica,

fece all'epoca di Cagliari una città mer-

cantile,rimane salvo il concetto che per-

mise che il fianco potesse essere vulne-

rabile. E' qui che subì i numerosi bom-

bardamenti della Seconda Guerra

Mondiale. Il 19 maggio 1950, venne

riconosciuta alla città la medaglia d'oro

al valor militare. In quel preciso istante il

mare riprende tra le sue braccia la città

e curandola dalle ferite la rese più affa-

Cagliari, il fascino del capoluogo

Cagliari, the charm of the principal city

Cagliari, Poetto beach and the surrounding cliffs of the Sella del

Diavolo; these are the wonders that make it a jewel of the

Mediterranean. Surrounded by history and culture, sun and sky,

earth and sea, the city is emerging as a place sought out by ever

more enthusiastic tourists who never tire of its extraordinary mix of attractions.So welco-

me to Karalis.Its light,its history and its beauty can be appreciated in the historic quarters of

Marina,Stampace and Castello.The Poetto coastline,with its 7km of beach,the jewel in the

crown of this pearl of the Mediterranean,each year the destination of choice for thousands

of tourists from all over the world.Cagliari,principal city of Sardinia,boasts a characteristic

wine and gastronomy tradition.The seafood cuisine excites and satisfies even the most

demanding palates with the freshest raw ingredients,produce of a crystalline sea which is

unique in the world.In 1896,Cagliari had a population of little more that 50 thousand inha-

bitants.Until then the colonised city had been ruled by a series of different foreign monar-

chies who were replaced by an aristocracy very closely connected to the monarchy.For the

first time,the representatives of the great families, in essence Cagliari’s nobility,paved the

way for the new commercial and liberal bourgeoisie.The Council abandoned the little nar-

row streets of Castello (Casteddu,as the city was called),and,leaving the city’s ancient for-

tified walls,which on more than one occasion had saved its people from invasions,came

downhill.The beating heart of the economy was established in front of the port,symbol of

the modern merchant city.It is here that Cagliari’s fishermen find the source for their natu-

ral activity.But while it was its setting in such a strategic position that in the past made

Cagliari a merchant city,it is also the attribute that made the area vulnerable and during the

Second World War it suffered numerous bombardments.On 19 May 1950,the medal of

honour was awarded to the city for military bravery.In this precise instant it was as though

the sea took the city into its arms again and,healing its wounds,made it more enchanting

than ever.The sea restored equilibrium and revitalised man with its great regenerating

resources. Mother Nature completed her course.This is also the case of the lagoon of

Molentargius.It is an oasis of peace in the heart of Cagliari,of significant importance thanks

to its role as the natural habitat of the beautiful pink flamingoes that nest here,one of very

few nesting sites in the world.

Cagliari,der Strand des Poetto und die umliegenden Klippen der Sella del

Diavolo,das sind die Schönheiten,welche es zu einem Schmuckstück des

Mittelmeeres machen.Zwischen Geschichte und Kultur,zwischen Himmel

und Sonne, Meer und Land, erscheint die Stadt als ein auserlesener Ort

eines immer begeisterten Tourismus und nie zufrieden mit dieser außergewöhnlichen Alchimie

von Attraktionen. Also willkommen in Karalis.Sein Licht,seine Geschichte und seine Schönheiten

sind schätzenswert in den historischen Stadtvierteln Marina,Stampace,Castello.Der ausgedehnte

Küstenstreifen des Poetto mit seinem 7 km langen Strand,ist das Aushängeschild dieser Perle des

Mittelmeeres,jedes Jahr Ziel von Tausenden Touristen,aus allen Teilen der Welt kommend. Cagliari,

Hauptstadt Sardiniens rühmt eine typische önogastronomische Tradition.Die Meeresküche erfreut

und stellt die anspruchsvollsten Gaumen mit ihren sehr frischen Früchten zufrieden.Produkte eines

kristallklaren und einzigartigen Meeres auf der Welt. Im 1896 war Cagliari von wenig mehr als fün-

fzigtausend Einwohnern bewohnt.Bis dahin war die kolonisierte Stadt von verschiedenen aus-

ländischen Monarchien regiert,welche sich mit den Handlungen einer mit ihr zweifädig verbun-

denen Aristokratie abgelöst hat. Die Vertreter der großen Familien,d.h.die Adeligen von Cagliari

machten zum ersten Mal Bahn für das neue kommerzielle und liberale Bürgertum.Die Gemeinde

verließ die engen Straßen von Castello (Casteddu,so benannte sich die Stadt) und die alten gefe-

stigten Mauern,welche in mehr als einer Gelegenheit ihr Volk vor den Invasionen retteten und zog

talwärts. Das pulsierende Herz der Ökonomie legt sich vor dem Hafen fest,Ikone der modernen

Handelsstadt.Hier finden die Fischer von Cagliari den Ausgangspunkt für ihre natürliche Aktivität.

Aber wenn dieselbe Lage in einer so strategischen Position zu jener Zeit eine Handelstadt aus

Cagliari machte,bleibt das Konzept offen,das erlaubte,daß die Seite verletzlich sein könne.Hier erlitt

sie die zahlreichen Bombardierungen des zweiten Weltkrieges. Am 19.Mai 1950 wurde der Stadt

die Goldmedaille für die Militärtapferkeit verliehen.In jenem Augenblick nimmt das Meer die Stadt

erneut in seine Arme auf und ihre Verletzungen heilend,machte es sie faszinierender als je.Das

Meer gibt Gleichgewicht und stellt dem Menschen seine großen regenerierenden Ressourcen zur

Verfügung.Mutter Natur erfüllt seinen Lauf. Wie im Fall des Teiches von Molentargius.Eine Oase

des Friedens,im Herzen von Cagliari,von bemerkenswerter Wichtigkeit,da er natürliches Habitat

der wunderschönen rosaroten Flamingos ist,welche hier wie in sehr wenigen anderen Orten der

Welt,nisten.

ph. A. Masala

ph. A. Masala

ph. A. Masala

Cagliari, Il Poetto e Marina Piccola

Cagliari, vista sul porto

Page 10: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com10 Giugno 09

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www.sardegnasudest.com 11Giugno 09

Un percorso unico che percorrendo

il Viale Poetto partendo da Cagliari,

offre un colpo d'occhio suggestivo

sugli stagni di Quartu Sant'Elena (a

pochi km dal capoluogo e rinoma-

tissimi per le grandi colonie di feni-

cotteri rosa che li popolano) da un

lato e dall'altro direttamente sul lun-

gomare. Chilometro dopo chilome-

tro, procedendo in direzione

Villasimius, il paesaggio muta,

mostrandosi a tratti aspro nella scar-

sa vegetazione. È qui che la strada si

inerpica tra le montagne. Pochi tor-

nanti dividono lo sguardo ignaro del

visitatore da un panorama spettaco-

lare. Superate le prime montagne

appare il mare. Azzurro e limpido, ad

accarezzare deliziose insenature e

spiagge bianchissime. I litorali di

Geremeas, Torre delle Stelle, Solanas,

si fanno ammirare dall'alto, suscitan-

do in chi li scruta l'irrefrenabile desi-

derio di fare almeno un tuffo in quel-

le acque cristalline per poi adagiarsi

al sole sulla sabbia finissima e abba-

gliante. Proseguendo il percorso, la

tappa obbligata è Villasimius. Un

vitale centro turistico preso d'assalto

ogni anno da migliaia di turisti. Qui

sorge anche l'Area Marina Protetta di

Capo Carbonara-Villasimius. Un vero

paradiso per gli amanti del diving,

per la ricchezza e la bellezza dei fon-

dali, habitat incontaminato di una

fauna acquatica unica al mondo. Da

queste parti, le vacanze possono

rivelarsi davvero esaltanti. La molte-

plicità di strutture ricettive (alberghi,

camping, ristoranti, locali di ogni

genere), l'efficienza dei servizi, rap-

presentano una risposta efficace alla

forte domanda turistica specialmen-

te nel “clou” del periodo estivo. C'è

spazio infatti per il puro divertimen-

to, ma anche l'opportunità di goder-

si una vacanza in pieno relax. Anche

Costa Rei è altra rinomatissima meta

(non lontana da Villasimius), con il

suo grazioso centro urbano e la piaz-

zetta che accoglie spesso manifesta-

zioni e sagre di vario genere. La

spiaggia di Costa Rei si caratterizza

per la sabbia dorata e le imponenti

dune sabbiose. Il mare è un'autenti-

ca piscina con le acque trasparenti e

popolate da miriadi di piccoli pesci

che talvolta, si avvicinano curiosi ai

piedi dei bagnanti in prossimità del

bagnasciuga. Per poter visitare le più

belle spiagge del Sud-Est Sardegna e

godere a pieno delle bellezze che

esse offrono, occorrerebbero mesi. I

luoghi, i litorali, i fondali sono talmen-

te vari e meravigliosi ognuno per le

sue peculiarità, che meriterebbero

lunghi soggiorni da giugno fino a

settembre inoltrato. Da Costa Rei,

proseguendo verso Muravera,

Villaputzu, Porto Corallo, Marina di

Tertenia e Marina di Gairo si osserva-

no paesaggi più selvaggi e certa-

mente non meno suggestivi.

Viaggio sulla costa,verso l'OgliastraSosta obbligatoria a Villasimius e Costa Rei,per ammirare un mare da favola

Journey along the coast, from Cagliari towards Ogliastra

Starting with ‘Poetto’, the beach of the masses, which has always been dear to the

Cagliaritans, many Sardinians from the inland area and the ever-present groups of

foreign tourists, an impressive itinerary unfolds. A unique trail which, departing from

Cagliari, offers an enchanting view of the lagoon of Quartu Sant’Elena on one side (a

few kilometres from the main city and very famous for the large colonies of pink fla-

mingoes that inhabit it) and on the other directly out onto the seafront. Proceeding in the direction of

Villasimius, the landscape changes and the road begins to climb up into the mountains. A few turns

separate the visitor’s unsuspecting eyes from a spectacular panorama. Once you pass the first mountains,

the sea appears.The coastline of Geremeas,Torre delle Stelle and Solanas can be admired from above, pro-

voking the desire just to jump into the cristalline water. Continuing on the route,Villasimius is an unmis-

sable stop. A vibrant tourist centre that is invaded by thousands of tourists each year. Here you can find

the Protected Marine Area of Capo Carbonara-Villasimius. A real paradise for diving enthusiasts because

of the richness and beauty of the ocean floor, an unspoilt habitat which is home to aquatic species uni-

que in the world. The plethora of accommodation, including hotels, campsites, restaurants and bars of

every type, and well organised facilities, represent an efficient response to high tourist demand. Costa Rei

is another very famous destination not far from Villasimius, with a pleasant town centre and town squa-

re which often hosts events and fairs of various kinds. Proceeding towards Muravera, Villaputzu, Porto

Corallo, Marina di Tertenia and Marina di Gairo you will be following scenery which is wilder but certain-

ly no less impressive. Here nature is luxuriantly evident in the vegetation. Sometimes it is necessary to

pass through entire pine forests or large areas of undergrowth and Mediterranean maquis to reach the

beaches.

Vom Strand der Hunderttausenden, "der Poetto" seit eh und je bevorzugtes Ziel für die

Einwohner von Cagliari und für die vielen Sarden welche vom Hinterland kommen und

für eine beträchtliche Vertretung von ausländischen Touristen, entwickelt sich eine

wunderschöne Route. Eine einzigartige Strecke, welche von Cagliari ausgehend, einen

beeindruckenden Blickfang auf die Teiche von Quartu S. Elena bietet, nur wenige

Kilometer von der Hauptstadt entfernt und sehr berühmt wegen der großen Kolonien von rosaroten

Flamingos welche sie auf beiden Seiten, direkt an der Strandpromenade besetzen.Richtung Villasimius wei-

terfahrend, ändert sich die Landschaft und die Straße schlängelt sich zwischen den Bergen hoch. Wenige

Haarnadelkurven trennen den unwissenden Blick des Besuchers von einem überwältigenden Panorama.

Nachdem man die ersten Berge hinter sich gelassen hat erscheint das Meer. Die Küsten von Geremeas,Torre

delle Stelle, Solanas lassen sich von oben bewundern und wecken in jenem der sie betrachtet einen unen-

tbehrlichen Wunsch wenigstens einen Sprung in jene kristallklaren Gewässer zu machen. Fortfahrend auf

der Strecke ist die obligatorische Etappe Villasimius, ein lebhaftes Touristenzentrum jedes Jahr von tausen-

den Touristen bestürmt. Hier erhebt sich die geschützte Meeresfläche von Capo Carbonara-Villasimius. Ein

echtes Paradies für die Liebhaber des Diving, wegen des Reichtums und der Schönheit der Wassertiefen,

unberührtes Habitat einer weltweit einzigen Wasserfauna. Die Vielfalt der Beherbergungstrukuren wie

Hotels, Camping, Restaurants, Lokale jeder Art, die Effizienz der Dienstleistungen stellen eine überzeugende

Antwort gegenüber der starken Touristenanfrage, dar. Costa Rei ist ein sehr berühmtes Ziel, nicht weit

entfernt von Villasimius, mit seinem reizenden Stadtzentrum und der kleinen Piazza die Veranstaltungen

Volksfeste verschiedener Art aufnimmt. Nach Muravera, Villaputzu, Porto Corallo, Marina di Tertenia und

Marina di Gairo fortfahrend, beobachtet man wildere Landschaften, aber bestimmt nicht weniger eindruck-

svoll. Hier zeigt sich die Natur wuchernd in der Vegetation.

Villasimius, Porto Giunco

Baunei, trekking a Cala Goloritzè

ph. archivio Provincia d’Ogliastra

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““TTrraavvoollttii ddaa uunn iinnssoolliittoo ddeessttiinnoonneellll''aazzzzuurrrroo mmaarree dd''aaggoossttoo””è un

film del 1974 scritto e diretto da

Lina Wertmüller.TTrraammaaRaffaella Pavone Lanzetti passa le

sue vacanze su uno yacht in

mezzo al mediterraneo, assieme ai

suoi ricchi amici.

Durante la crociera non fa altro

che rimarcare il proprio elevato

rango sociale umiliando i suoi sot-

toposti, tra cui Gennarino

Carunchio, un marinaio siciliano

rozzo.

Gennarino si ritrova a dover soddi-

sfare le richieste della "padrona",

fino a che, per un guasto al moto-

re di un gommone, i due si ritrove-

ranno soli in mare aperto.

Approdati su un'isola deserta, i

ruoli si invertono, e la Lanzetti

diventerà giocoforza schiava del

marinaio, che sfoga su di lei anti-

che frustrazioni sessuali e sociali,

facendo nascere una forte passio-

ne tra i due.RReemmaakkeeDel film è stato realizzato un rema-

ke dal titolo Travolti dal destino

(titolo originale Swept Away) diret-

to dal regista Guy Ritchie ed inter-

pretato da Madonna e da Adriano

Giannini, figlio di Giancarlo.

Qui la natura si mostra rigoglio-

sa nella vegetazione, laddove

talvolta per raggiungere le

spiagge occorre attraversare

intere pinete o ampi tratti di

boscaglia e macchia mediterra-

nea. Si giunge dunque in

Ogliastra, uno dei luoghi più

belli in Sardegna e una delle

zone più amate per un turismo

da “intenditori”. Gli ogliastrini

hanno certamente il merito

d'aver saputo conservare, custo-

dire e valorizzare le proprie tra-

dizioni facendone tesoro e ren-

dendole fonte d'ispirazione ine-

sauribile per una concezione del

“fare turismo” divulgativa del-

l'immenso patrimonio culturale

sardo.

Ecco perchè oggi in Ogliastra si

osserva un turismo differente

rispetto a quello presente in

altre rinomatissime zone della

Sardegna. È un turismo per certi

aspetti più attento alle sfumatu-

re. Un turismo che alla vacanza

in Sardegna, oltre al mare, al sole

e alla mondanità chiede cono-

scenza. Vivere dunque la sardità

nella sua interezza con le sue

tradizioni, i suoi costumi e le

prerogative di un popolo antico

e orgoglioso. Qui in Ogliastra più

che mai si coglie quello spirito

ospitale che contraddistingue il

carattere dei sardi. La bellezza

dei luoghi fa il resto. Le splendi-

de spiagge che da Barisardo a

Porto Frailis fino ad Arbatax con

la caratteristica spiaggia della

Capannina, impreziosita dalla

splendida pineta (ove è possibi-

le gustare freschissime specialità

di mare presso l'omonimo chio-

sco-bar ristorante), rappresenta-

no un patrimonio naturalistico

di straordinario valore. Tanto

mare dunque, ma anche qui

tanto divertimento e intratteni-

mento. Arbatax e Tortolì, ma

anche e soprattutto la graziosa

S.Maria Navarrese sono, special-

mente la sera, meta prediletta

per chi desidera fare una pas-

seggiata tra i negozi del centro

aperti fino a tarda sera, oppure

cenare o ascoltare un po' di

musica nei locali più alla moda e

magari andare a ballare. Dalla

mattina alla sera, la vacanza in

questo Sud-Est Sardegna può

diventare una fantastica avvenu-

ra da raccontare. Pensando alla

bellezza del territorio e in parti-

colare allo splendido mare che

bagna le sue coste, ci vengono

in mente le immagini di un film

che ha divertito e ammaliato

intere generazioni. “Travolti da

un insolito destino nell'azzurro

mare d'Agosto” era il titolo del

film. Quell'azzurro mare

d'Agosto, ma soprattut-

to quella scogliera

scoscesa, quella

sabbia bianchissi-

ma, erano i preziosi

tesori di Cala Luna.

Info

www.sardegna-

sudest.com

Ogliastra,il turismo per intenditoriVivere la sardità nella sua interezza,con le sue tradizioni e i suoi costumi

Straordinaria location per il set di

un fortunato film “cult” del '74

diretto dalla Wertmuller e magi-

stralmente interpretato da

Giancarlo Giannini e Mariangela

Melato, Cala Luna si è rivelata allo-

ra al grande pubblico in tutta la

sua poetica bellezza, attirando

negli anni sucessivi un numero

eccezionale di turisti.Ubicata a sud

di Cala Gonone, tra le splendide

falesie del Golfo di Orosei (nelle

quali si apre anche la suggestiva

Grotta del Bue Marino),Cala Luna è

la punta di diamante di questo

Sud-Est Sardegna, vera e propria

terra del sogno. Un paradiso tra

cielo e terra ove la perfetta armo-

nia tra ambiente,cultura,gastrono-

mia ed ospitalità, garantisce il pre-

supposto d'eccezione per una

vacanza indimenticabile!

Ogliastra, destination of the discerning tourist

Una delle spiagge più belle del Mediterraneo

And so we arrive in Ogliastra, one of the most beautiful

places in Sardinia. In Ogliastra you can observe a kind of

tourism which, beyond the sea, the sun and luxury of a

holiday in Sardinia, deserves recognition. In this

enchanting ‘piece of Sardinia’ you experience more than

ever the hospitable spirit that distinguishes the Sardinians’ character. The

beauty of the places does the rest.The splendid beaches, from Barisardo to

Porto Frailis and Arbatax, with the characteristic beach of the Capannina,

enriched by the splendid pine forest (where at the bar and restaurant of the

same name you can sample the freshest seafood specialities), represent a

natural heritage of extraordinary value. Arbatax, Tortolì and also the pretty

S. Maria Navarrese are destinations favoured by those who want to take a

walk around the shops in the town centre which are open until late in the

evening, go out for dinner or listen to some music in the most fashionable

bars. From morning until night, a holiday in this south east Sardinia can

become a fantastic adventure to tell people about.To conclude our holiday

through the splendid beauty of these places, we must reserve a special

mention for the outstanding beach of Cala Luna. Situated south of Cala

Gonone, between the splendid cliffs of the Golfo di Orosei, overlooked by

the enchanting Grotta del Bue Marino (Monk Seal Cave), Cala Luna is the

jewel in the crown of south east Sardinia, real and true land of dreams. An

authentic paradise between heaven and earth.

Manchmal muß man ganze Pinienwälder oder weite Abschnitte

von Niederwald und Mittelmeer-Macchia durchqueren. Man

erreicht also die Ogliastra, eines der schönsten Gebiete Sardiniens.

In der Ogliastra stellt man einen Tourismus fest der vom Urlaub in

Sardinien außer dem Meer,der Sonne und der Mondanität,Kenntnis

erfordert. In diesem bezaubernden "Teil Sardiniens" nimmt man mehr als je den

gastfreundlichen Geist, der den Charakter der Sarden kennzeichnet, auf. Die Schönheit

der Ortschaften bildet den Rest.Die wunderschönen Strände, welche sich

von Barisardo bis Porto Frailis bis Arbatax ausdehnen,mit dem charakteristischen Strand

der Capannina, bereichert durch den wunderschönen Pinienwald, wo es möglich ist fri-

sche Meeresspezialitäten beim gleichnamigen Kiosk-Bar Restaurant zu genießen, stel-

len ein Naturvermögen von außerordentlichen Wert dar. Arbatax und Tortolì, aber auch

das liebliche S. Maria Navarrese sind bevorzugte Ziele für jene die einen Spaziergang

zwischen den Geschäften des Zentrums, bis spät Uhr abends geöffnet, machen wollen

oder zu Abend essen oder ein wenig Musik in den modernsten Lokalen hören möchten.

Vom Morgen bis zum Abend kann der Urlaub im Süd- Osten Sardiniens ein fantastisches

Abenteuer zum erzählen werden. Um unsere Reise zwischen den wunderbaren

Schönheiten dieser Gebiete zu beenden ist es obligatorisch den wunderschönen Strand

von Cala Luna zu zitieren. Im Süden von Cala Gonone, zwischen den herrlichen Klippen

der Bucht von Orosei, auf die sich auch die faszinierende Grotte des Bue Marino öffnet,

ist Cala Luna der Diamantenpunkt dieses Süd-Osten Sardiniens, wahre Traumerde. Ein

authentisches Paradies zwischen Himmel und Erde.

CCaallaa LLuunnaa,, BBaauunneeii

Curiosità

Ogliastra, la costa

Baunei, Portu Cuauph. E. Loi

ph. E. Loi

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www.sardegnasudest.com 15Giugno 09

Continuando il nostro viaggio alla

scoperta dell'affascinante sud-est

Sardegna non possiamo non sof-

fermarci a raccontare l'antico terri-

torio del Gerrei a nord del

Campidano. Parliamo infatti di una

zona di significativa rilevanza sto-

rica per la presenza di numerosi

siti archeologici. Una zona per

certi aspetti del tutto inesplorata

e per questo decisamente interes-

sante per gli amanti dell'avventu-

ra e degli sport all'aria aperta

come il trekking. La particolarità

dei percorsi, la varietà dei paesag-

gi e la possibilità di scegliere itine-

rari (più o meno difficoltosi) che

assecondino esigenze diverse,

attirano da queste parti importan-

ti rappresentanze di turisti italiani,

ma anche e soprattutto tanti stra-

nieri. La presenza del Flumendosa

e dei piccoli rii ad esso collegati

hanno reso queste zone fertili e

ricche di una fitta vegetazione.

Ampie vallate si aprono negli alto-

piani ai piedi dei quali la macchia

mediterranea offre il meglio della

flora più tipica. Antiche piante

come lecci, sugheri e olivastri

fanno capolino tra piccoli e grandi

arbusti e la vegetazione selvatica.

A circa un'ora di viaggio da

Cagliari, percorrendo la SS 387 tro-

viamo San Nicolò Gerrei. Un vitale

piccolo centro che si affaccia in

una valle suggestiva racchiusa tra

le montagne del Gerrei a sud del

fiume Flumendosa. Il territorio cir-

costante è ricco di bellezze natu-

rali quali boschi, foreste, valli, e

importanti sorgenti d'acqua. Nell'

antichità, il paese fu abitato dai

romani, la cui presenza oggi è

testimoniata da un importante

santuario risalente al II sec. a. C. e

situato in località Santu Iacci, nelle

campagne limitrofe. Nel medioe-

vo, Gerrei era noto al Giudicato di

Cagliari al quale apparteneva

come “Pauli Gerrei”, (dalla locazio-

ne geografica del paese che occu-

pava il fondo di una valle e che a

quei tempi era zona paludosa).

Proseguendo sulla SS 387 incon-

triamo i paesi di Villasalto ed

Armungia ove sorge il Museo

etnografico S’omu de is ainas (la

casa degli attrezzi), un luogo che

merita d'essere visitato per il con-

tenuto storico culturale della sua

esposizione. Un vero e proprio

spaccato della quotidianità d'un

tempo.

Il Gerrei,l'entroterra delle meraviglieUn viaggio attraverso una zona di significativa rilevanza storica e archeologica

I siti archeologici nel Gerrei rappre-

sentano la fonte primaria per un

comparto turistico più che mai

proiettato verso una dimensione

internazionale, anche grazie ai

nuovi e più evoluti sistemi informa-

tivi (internet in primo luogo). Tra i

siti di maggior rilievo vi è la necro-

poli megalitica di Pranu Mutteddu,

vicino Goni. Un'imponente sito

risalente alla cultura di Ozieri e

costituito dalle classiche domus de

janas (tombe scavate all’interno

della roccia), da sepolture a circolo

e menhir (chiamati anche perdas

fittas) costituiti da pietre (anche di

figura antropomorfa) disposte in

gruppo o allineate. A Ballao trovia-

mo invece il Pozzo Sacro di

Funtana Coberta, caratterizzato da

una suggestiva struttura esterna e

copertura a Tholos (o falsa cupola)

alta circa due metri e da una scala

che conduce ad una camera semi

interrata. Qui si sviluppa un pozzo

che tuttora pare sia attivo. Queste

ed altre, sono le meraviglie del

Gerrei, ove ci si può stupire nello

scoprire una dimesione storico

artistica dal valore inestimabile.

Il Gerrei, la meraviglia dell’entroterraI siti archeologici del gerrei

Continuing our journey of discovery of enchanting south east Sardinia we cannot

forget to stop and tell you about the ancient territory of Gerrei, north of

Campidano. An area which in certain respects is completely unexplored and for

this reason it is especially interesting for adventure lovers and enthusiasts of open

air sports such as trekking. The variety of the landscape and the possibility of choosing routes of

varying difficulty attracts significant numbers of Italian tourists, but foreigners more than anything

else. The presence of the Flumendosa river and of the small brooks connected to it have made these

areas fertile and rich with thick vegetation. Wide valleys open in the plateaus with Mediterranean

maquis at their feet, offering the best of the most typical flora. Holm oaks, cork trees and olive trees

stand out among the wild vegetation. At around an hour away from Cagliari, following the SS 387,

we find San Nicolo Gerrei, a vibrant small centre which faces a scenic valley closed between the

mountains of Gerrei to the south of the Flumendosa river. In ancient times, the village was inhabited

by the Romans, whose presence is recalled today by an important sanctuary dating back to the

second century BC and situated in the area of Santu Iacci, in the nearby countryside.The archaelogi-

cal sites in Gerrei represent the primary source of a dynamic and vibrant tourist sector. The megali-

thic necropoli of Pranu Mutteddu, near Goni, are recommended. An imposing site dating back to the

culture of the Ozieri and made up of the classic domus de janas (tombs carved out of the interior of

rocks), and from circular sepulchres and menhirs (also called perdas fittas) made of stones (also in

anthropomorphic shape) arranged in groups or in lines. At Ballao we find the Sacred Well of Funtana

Coberta, characterized by an impressive external structure, a Tholos roof (or false dome) around two

metres high and a staircase leading to a room which is partially underground. There is a well here

which even today seems to be active. Proceeding towards Ogliastra one can perceive a progressive

transformation of the landscape, towards rougher characteristics, enriched by lush vegetation. These

areas are not lacking in archaeological remains either, like the menhir and the domus de janas.

However, more than any other attraction the so called ‘ghost villages’ stand out for their peculiarity.

Spectral places where life has been lived but which today have become mute spectators of the pas-

sing of time. The most notable, Gairo and old Osini, are both completely deserted, but at the same

time filled with a unique fascination.

Mit unserer Reise zur Entdeckung des faszinierenden Süd- Osten Sardiniens wei-

terfahrend, können wir nicht vergessen das alte Gebiet des Gerrei, im Norden des

Campidano, zu beschreiben. Eine Zone unter einem bestimmten Gesichtspunkt völ-

lig unerforscht und deswegen für die Liebhaber des Abenteuers und der

Sportarten im Freien wie Trekking entschieden interessant. Die Vielfältigkeit der

Landschaften und die Möglichkeit mehr oder weniger schwierige Routen zu wählen, ziehen eine

wichtige Vertretung von italienischen Touristen aber auch viele Ausländer an. Die Anwesenheit des

Flumendosa und der kleinen Bäche mit ihm verbunden haben diese Zonen fruchtbar und reich an

einer dichten Vegetation gemacht. Weite Talebene öffnen sich auf die Hochebenen, an ihrem Fuße

bietet die Mittelmeer-Macchia das Beste der typischsten Flora. Steineichen, Korkeichen und wilde

Olivenbäume ragen zwischen der wilden Vegetation empor. Zirka eine Fahrstunde von Cagliari

entfernt, die Bundesstraße 387 entlangfahrend finden wir San Nicolò Gerrei. Ein kleines vitales

Zentrum das sich auf ein beeindruckendes Tal öffnet, eingeschlossen zwischen den Bergen des Gerrei,

südlich des Flusses Flumendosa, gelegen. Im Altertum wurde das Dorf von den Römern bewohnt,

deren Anwesenheit heute durch ein wichtiges Heiligtum auf das II. Jahrhundert v. Chr. zurückgehend

und im Gebiet Santu Iacci gelegen, in den umliegenden Feldern, bewiesen ist. Die archäologischen

Ausgrabungsstätten stellen im Gerrei eine wesentliche Quelle für einen dynamischen und vitalen

Tourismusbereich dar. Zu erwähnen die megalithische Nekropolis von Pranu Mutteddu, in der Nähe

von Goni. Eine beeindruckende Ausgrabungsstätte zurückgehend auf die Kultur von Ozieri und aus

den klassischen domus de janas (Gräber in das Innere des Felsen gegraben), den kreisförmigen

Begräbnisstätten und den Menhiren (auch perdas fittas benannt) bestehend, zusammengesetzt aus

Steinen (auch mit anthropomorphischer Gestalt) in einer Gruppe oder in einer Reihe aufgestellt. In

Ballao finden wir hingegen den Brunnentempel von Funtana Coberta, gekennzeichnet von einer

bedeutungsvollen externen Struktur und Tholos Bedeckung (oder falsche Kuppel), zirka zwei Meter

hoch und von einer Stiege welche zu einem Kellerzimmer führt. Hier entwickelt sich der Brunnen, der

noch immer aktiv zu sein, scheint. Weiterfahrend Richtung Ogliastra spürt man eine progressive

Änderung der Landschaft, von Zeit zu Zeit rauher, von Zeit zu Zeit bereichert von einer prächtigen

Vegetation. Auch in diesen Zonen fehlen die archäologischen Zeugnisse wie Menhire und die domus

de janas nicht. Unter allen Attraktionen stechen wegen ihrer Besonderheit die so genannten

"Geisterdörfer" hervor. Unheimliche Orte, wo sich einmal das Leben befand und heute nur noch

schweigende Beobachter der Zeit, die vorübergeht. Die bekanntesten Gairo und das alte Osini, alle

beide völlig menschenleer, aber gleichzeitig reich an einem besonderen Zauber.

Funtana Coberta, Ballao

Goni, l’area archeologicadi Pranu Muttedu

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Armungia, il museo a cielo apertoIl museo diffuso,la valorizzazione del patrimonio storico,artistico e culturale

Armungia,the open-air museum

Armungia stands on a hill at 365 metres above sea level, in the central part of Gerrei, a mostly

mountainous inner region of south-west Sardinia.

It lies at 65 kilometres from Cagliari and 30 from Muravera and its beautiful beaches.Visitors can-

not avoid to be enchanted by the silence of the woods and the scents of the country.Several long-

trunked tree woods can be found in the areas of Murdega,Is Storis,Miali and Is Forreddus.The lat-

ter is a municipal reforestation company of 130 hectares,with cycling tracks,rest areas and all the facilities visitors might

need in order to enjoy lovely picnics or walks in the green.Apparently the town was founded by the Punics and it should

owe its name to a leader named Aretusa.Armungia is rich in nuraghic testimonies: in the centre of the residential area

stands a nuraghe with a conical trunk shape.According to Giovanni Lilliu’s studies the nuraghe dates back to the Sardinian

Middle Bronze Age (1500-1400 B.C.) Armungia is an open air museum thanks to the several historical/archaeological

monuments and the traces of day-to-day culture present along its small streets.

The ethnographic museum,Emilio Lussu’s house,the forge,the Nuraghe and the small houses all around are micro-testi-

monies of a complex and vast culture which gives a symbolic value to the heritage and the identity of the community.The

Museum system consists of the historical-ethnographic Museum,“ Sa Domu de is Ainas”(The house of tools),“la Bottega

del Fabbro”(The Forge),the Urban Nuraghe and the Church of Beata Vergine Immacolata.

Armungia liegt auf einem Hügel, 365 m über dem Meeresspiegel, im Zentrum des Gerrei, ein

Gebiet im Landes Innere im Süd- Osten Sardiniens, das überwiegend aus Bergen besteht. Die

Entfernung von Cagliari ist 65 km,von Muravera und von seinen wunderbaren Stränden 30.Die

ruhigen Wälder und die Düfte des Landes stellen eine natürliche Umwelt dar, die nicht kein

Interesse seitens der Besucher hervorrufen können. Zahlreich sind die Hochwälder in den

Gegenden von Murdega,Is Storis,Miali und Is Forreddus.Die letzt genante ist ein Waldunternehmen der Gemeinde mit 130

Hektar,es ist mit Pisten für Mountain- Bikes,mit Raststätten und mit Strukturen ausgestattet,die es einem erlauben,schö-

ne Picknicks und Spaziergänge mitten im Grünen zu genießen.Auf die Punier ist Gründung der Ortschaft zurückzuführen,

die ihren Namen vom Heer- Führer Aretusa hat.Die auffallendsten archäologischen Fundstücke des Gemeindegebietes von

Armungia sind auf die Zeit der Nuraghen- Kultur zurückzuführen:Im Wohnzentrum erhebt sich die Kegelstumpf- Nuraghe,

die, nach den Forschungen von Giovanni Lilliu, auf die mittlere sardische Bronzezeit zurückzuführen ist, d.h. mit der

Zeiteinstufung von ca.1500-1400 v.Chr..Entlang der schmalen Straßen von Armungia folgen außer den Monumenten,die

zweifelsfrei von geschichtlich- archäologischem Interesse sind,Spuren der Alltagskultur aufeinander,die eine Zuschreibung

der Bezeichnung ausgebreitetes Museum ermöglicht. Das Völkerkundemuseum, das Haus von Emilio Lussu, der

Schmiedeladen,die Nuraghe und die kleinen dort umliegenden Häuser sind Teil und Erbgut der Gemeinschaft der klein-

sten Zeugnisse einer komplexen und weiten Kultur,die einen symbolischen Wert und Wichtigkeit haben,mit dem sich die

Identität der Gemeinschaft wiederspiegelt.Das Museumsgefüge besteht aus:dem Völkerkundemuseum;„Sa Domu de is

Amas“ (das Haus der Arbeitsgeräte); das Museumshaus „la Bottega del Fabbro“ (der Schmiedeladen); die

Gemeindenuraghe;die Kirche der seligen Jungfrau.

Numeri Utili

CCoommuunnee / Town hall 070 958285

OOssppeeddaallee / Hospital070 994501

GGuuaarrddiiaa MMeeddiiccaa / First-aid station070 994501

CCaarraabbiinniieerrii / Police station 070 994501

GGuuaarrddiiaa FFoorreessttaallee / Forest rangers070 994501

IInnffoo.. TTuurriissttiicchhee / Tourist info 070 994501

FFaarrmmaacciiaa / Chemist’s070 994501

nuragica: nel centro dell’abitato

s’innalza il nuraghe tronco-conico

risalente, secondo gli studi di

Giovanni Lilliu, all’età del Bronzo

Medio sardo, databile cioè al 1500-

1400 a.C. Circa. Lungo le stradine

di Armungia oltre ai monumenti

di indubbio interesse storico-

archeologico, si susseguono trac-

ce della cultura del quotidiano che

consentono l’attribuzione dell’ap-

pellativo di museo

diffuso. Il museo

etnografico, la

casa di Emilio

Lussu, la botte-

ga del fabbro,

il Nuraghe, e le piccole case intor-

no ad esso sono parte e patrimo-

nio della collettività, micro-testi-

monianze di una cultura

complessa ed ampia, che

hanno un valore simbo-

lico ed una pregnanza

tale che in essa si

rispecchia l’identi-

tà della comuni-

tà. Il sistema

Museale com-

prende: il Museo

storico - etnogra-

fico; SSaa DDoommuu ddee iissAAiinnaass; la Bottega del

Fabbro; il Nuraghe

Urbano; la Chiesa della

Beata Vergine

Immacolata.

Armungia è situata su una collina

a 365 m. sul livello del mare, collo-

cata nella parte centrale del

Gerrei, zona interna della

Sardegna sud-orientale a carattere

prevalentemente montagnoso.

Dista 65 km. da Cagliari e 30 da

Muravera e dalle sue splendide

spiagge. I silenzi dei boschi ed i

profumi della campagna costitui-

scono un paesaggio naturale che

non può non suscitare l’interesse

del visitatore. Numerosi i boschi di

alto fusto nelle zone di Murdega, Is

Storis, Miali e Is Forreddus.

Quest’ultima, un’azienda boschiva

comunale di 130 ettari, è attrezza-

ta con piste per mountain bike,

aree per la sosta e con strutture

tali da consentire piacevoli picnic

e passeggiate in mezzo al verde. Si

fa risalire ai Punici la fondazione

del paese il cui nome deriverebbe

dal condottiero Aretusa. Nel

comune di Armungia le emergen-

ze archeologiche più evidenti del

territorio sono relative alla civiltà

Armungia, il nuraghe

Sopra: la bottega del fabbro

Emilio Lussu

Armungia,il centro storico

Sa Dumu de is Ainas

Il museo storico-etnografico Sa

domu de is Ainas, dispone di un

patrimonio di circa 600 reperti, è

una struttura espositiva che rac-

conta la cultura contadina delle

comunità del Sarrabus Gerrei,

attraverso l’esposizione degli

strumenti agricoli e la ricostruzio-

ne della coltivazione e della lavo-

razione del grano e della vite.

OOrraarriioo MMuusseeoo:: giovedi, venerdi,

sabato,domenica.

mattina 9-13 pomeriggio 16-19

IInnffoo TTeell.. 0709589011

Un autentico tuffo nel passato per immergersi

nell'universo della cultura contadina

del Sarrabus-Gerrei.

Page 18: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com18 Giugno 09

Page 19: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com 19Giugno 09

Villaputzu,gioiello della costa sud est

Un piccolo paradiso

Villaputzu jewel of south east coast

On the extreme North of Sarrabus,Villaputzu developed around the 10th Century when theArabs started raiding the coasts,thus forcing the local popolation into migrating inwards.Only afew kilometers away is Porto Corallo,a long sandyshore interrupted at a point by the mouth ofthe Flumendosa,the longest river of the island,which separates Villaputzu from Muravera.PortoCorallo owes its name to the coral which can be extracted from its creeks.A port capable of wel-coming 500 boats has being operating for some years.Torre di Porto Corallo (The Tower of Porto

Corallo) stands opposite the port.This tower was built by the Spanish in the 16th Century in order to contrast the pira-tes' aggressions.Castello di Quirra (The Castle of Quirra) and (La Torre di Murtas) are also part of the cultural inheritan-ce of Villaputzu.The Castle is close to Chiesa di San Nicola (The Church of San Nicola),not far from the small town.Withits towers,an inner garden and some typical rooms of the period,such as the accomodation of the lord of the manor,the chapel and the armoury,this Castle was the residence of the Earls of Carroz for several decades.The Tower of Murtaswas built about a century later,in order to stop attacks from the coast.Other examples of this defensive system are Torredi San Lorenzo (The Tower of San Lorenzo)and Torre Motta (The Tower of Motta). Villaputzu organizes shows and feastsall year long.One of the most moving Summer feasts is the Feast in honour of Madonna del Mare (Madonna of theSea),held in August in Porto Corallo.In addition to the most known tourist destinations Villasimius,Costa Rey and Muravera,there is a less famous,yet fasci-nating place to see in the area:Porto Corallo,a small patch of land washed by the sea and protected by the mountains.Long, silver-coloured sand beaches alternate with gorgeous reefs where you can lay down and sun bathe.There aremany small coves scattered along the coast,where you can swim and relax,mirror calm creeks where you can admirethe lush sea flora.And, if you just turn around,you will discover that you are immersed in the green of Mediterraneanshrub, full with colours and fragrances that pervade junipers, century-old oaks, oleasters, and wide streeps of myrtle.Porto Corallo is a small paradise,equipped with all sorts of comforts.From the small harbour you can take a walk on thecoastline,where you will find a nice camping place,some picnic areas and finally the beach,equipped with refreshmentbooths,sunshade and deck-chair rent service,as well as a diving center.Close to the beach there is a recently built tou-rist resort,with its pretty stone houses in the typical Mediterranean colours.There are houses for rent, sport facilities,asupermarket,fast-food,tobacconist’s,pizzerias and restaurants with terraces facing the sea,a real chance to discover thewine and gastronomic treasures of South Sardinia:from fish of the bay to the delicious local meat dishes to be tastedwith the excellent Sardinian wines.The resorts has also a wellness center, where you will can enjoy relax with sauna,massage,multi-sensory shower,gym and swimming pool.There’s also entertainment for all:children and adults,duringthe day as well as in the evening.In short,Porto Corallo is indeed worth a stop during your holiday itinerary.

Villaputzu liegt im extremen Norden des Sarrabus und ist ein Zentrum, das sich um das 10.Jahrhundert entwickelt hat: in diese Zeit sind auch die ersten Einfälle der Arabier an denKüsten zurückzuführen,welche die Wanderung der lokalen Bevölkerung in das Landesinnereprovozierten.Wenige Kilometer vom Ort entfernt befindet sich die Lokalität von Porto Corallo,Küstenstück, aus einem sandigen Küstenstreifen bestehend, der in einem Stück von denMündung des Flumendosas- der längste Fluss Sardiniens, der Villaputzu von Muravera

trennt- unterbrochen wird. Porto Corallo wird so genannt, weil von den Einbuchtungen zwischen seinen KlippenBruchstücke von wundervollen Korallen zu gewinnen sind. Seit einigen Jahren ist der Hafen in Betrieb, mit 500Bootsplätzen.Dem Hafen gegenüber liegt der Turm von Porto Corallo- im 16.Jahrhundert von den Spaniern gebaut,um den Überfällen der barbarischen Piraten entgegenzuwirken. Kulturelles Erbgut von Villaputzu sind auch dasSchloss von Quirra und der Turm von Murtas.Das erstgenannte liegt nahe der Kirche von San Nicola,nicht weit vonder Ortschaft entfernt, das Schloss war jahrzehntelang die Residenz der Grafen von Carroz , es besteht aus Türmen,einem Innenhof und einigen Bereichen, die für Konstruktionen dieser Zeit typisch sind, wie das Haus desSchlossherrn, die Kapelle und die Waffenkammer.Der Zweitgenannte wurde ca.ein Jahrhundert nach dem Schlossgebaut, um den Angriffen an den Küsten entgegenzuwirken, gemeinsam mit den Türmen von San Lorenzo undMotta ist er Teil eines über Jahrhunderte vorbereiteten Verteidigungssystem.Die Gemeinde organisiert im Sommerund auch das ganze Jahr über Veranstaltungen und Feste. Eines der emotionsreichsten Feste wird während desSommers veranstaltet, es ist das Fest zu Ehren der Madonna des Meeres, welches im August am Hafen von PortoCorallo stattfindet.Neben den bekanntesten touristischen Zielen,wie Villasimius,Costa Rey und Muravera,gibt es im Gebiet einen weni-ger bekannten, obwohl faszinierenden Ort, den man besuchen muß: Porto Corallo, kleine Landsstrecke zwischenMeer und Bergen.Lange,silberfarbene Sandstrände wechseln mit dem herrlichen Felsenriff,wo man liegen und son-nenbaden kann.Es gibt zahlreiche kleine Büchte, wo man schwimmen und sich entspannen kann, sowie die üppi-ge Meerflora bewundern kann. Man braucht nur auf das Landsinnere zu blicken, um den Mittelmeerbusch zuentdecken,die üppige,farbenprächtige und duftreiche Vegetation,die inmitten von Wacholdern,jahrhundertenaltenEichen,Oleastern und Myrten wächst.Porto Corallo ist ein kleines Paradies mit allem Komfort.Von dem kleinen Hafenher,kann man an der Küste entlang spazieren:dort findet man einen schönen Campingplatz,einige Picknicksgebieteund schließlich den Strand,der mit Kiosks,Sonnenschirm- und Liegestuhlverleihservice, sowie einem Diving Centerausgestattet ist. In der Nähe des Strandes befindet sich ein neulich eröffnetes Touristenressort mit hübschenSteinhäusern in den typisch Mittelmeerfarben. Es gibt einen Hausvermietungsservice, Sportanlagen, einenSupermarkt,Fast-food,Tabakladen,Pizzerias und Restaurants auf Terrassen zum Meer:eine einzigartige Gelegenheit,um die Schätze der Wein- und Esstradition Süd-Sardiniens kennenzulernen und zu genießen, vom Fisch aus Buchtbis auf das köstliche Fleischgerichte, die man mit dem vorzüglichen sardischen Wein kosten kann. Das Ressort hatauch ein Wellness Zentrum,das allerlei Entspannung anbietet mit Sauna,Massage,Erlebnisdusche,Fitnesscenter undSchwimmbad.Unterhaltung für alle, Kinder oder Erwachsene, tagsüber und am Abend ist auch garantiert.Es lohntsich also,Porto Corallo in Ihre Urlaubsroute einzuschließen!

Numeri Utili

CCoommuunnee / Town hall 070 997013

OOssppeeddaallee / Hospital070 609991

GGuuaarrddiiaa MMeeddiiccaa / First-aid station070 6097737

CCaarraabbiinniieerrii / Police station 070 997022

PPoorrttoo TTuurriissttiiccoo / Small harbour070 996142

IInnffoo.. TTuurriissttiicchhee / Tourist info 070 996134

FFaarrmmaacciiaa / Chemist’s070 997052

cappella e l'armeria. La seconda

invece fu costruita circa un seco-

lo dopo il castello per fermare gli

attacchi costieri e, insieme alla

torre di San Lorenzo e a Torre

Motta, fa parte del sistema difen-

sivo predisposto nei secoli. Il

paese organizza nel periodo esti-

vo, così come nell'arco dell'intero

anno, manifestazioni e festività:

una delle più emozionanti,

durante l'estate, è la festa in

onore della Madonna del Mare,

che si tiene in agosto a Porto

Corallo.

Tra le più note località turistiche

come Villasimius, Costa Rey e

Muravera, fa timidamente capolino

Porto Corallo, uno squarcio di terra

bagnato dal mare e protetto dalle

montagne. Distese di sabbia, dal

tipico colore argentato,sono inter-

rotte da spettacolari scogliere su cui

ci si può distendere per godersi il

sole; lungo tutta la costa sono sparse

piccole calette dove poter stare in

totale tranquillità, insenature naturali

creano specchi d’acqua cristallina in

cui ci si può immergere per ammira-

re la flora marina.Dalla stessa spiag-

gia basta voltare lo sguardo per

accorgersi di esser immersi nel verde

della macchia mediterranea, colori e

profumi danzano magicamente tra

ginepri, querce secolari, olivastri e

immancabili distese di mirto selvati-

co.Porto Corallo è un piccolo paradi-

so dotato di ogni confort. Dal portic-

ciolo inizia la passeggiata sul litorale

dove possiamo trovare un grazioso

campeggio ed alcuni punti ristoro

sino ad arrivare alla spiaggia attrez-

zata con Chioschi, servizio di noleg-

gio ombrelloni e sdraio e un diving

center.

Poco distante sorge il villaggio turi-

stico, di recente costruzione, con

deliziose case in pietra e dai tipici

colori mediterranei. Casa vacanze,

Impianti sportivi, market, fast food,

tabacchi, pizzerie e ristoranti con ter-

razza sul mare per scoprire ed

apprezzare i sapori eno-gastronomi-

ci tipici del sud sardegna, variando

tra pesce del golfo e saporite carni

locali accompagnati da ottimi vini

nostrani. Nel cuore del villaggio un

attrezzata isola del benessere è a

completa disposizione per farti pas-

sare una vacanza all‘insegna del

relax con saune, massaggi, docce

emozionali, palestra e piscina, e del

divertimento con animazione diur-

na e serale sia per gli adulti che per i

più piccini.

Insomma, Porto Corallo è una tappa

che non deve mancare nell’itinerario

delle vostre vacanze.

Villaputzu, situato all'estremo

nord del Sarrabus, è un centro

che si è sviluppato intorno al X

secolo: a questo periodo risalgo-

no, infatti, le prime incursioni

arabe contro le coste, che provo-

carono la migrazione della popo-

lazione locale verso l'interno. A

pochi chilometri dal paese si può

raggiungere la località Porto

Corallo, area costiera costituita

da un lungo arenile interrotto in

un tratto dalla foce del

Flumendosa, il secondo fiume

dell'Isola, che separa Villaputzu

da Muravera. Porto Corallo è così

chiamato poiché nelle insenatu-

re tra gli scogli è possibile estrar-

re frammenti di splendido coral-

lo. Da alcuni anni è in funzione il

porto, capace di 500 posti barca.

Antistante il porto, sorge la Torre

edificata dagli spagnoli nel XVI

secolo per contrastare le aggres-

sioni dei pirati barbareschi.

Patrimonio culturale di

Villaputzu sono anche il castello

di Quirra e la torre di Murtas: il

primo, situato vicino la chiesa di

San Nicola, poco distante dal

paese, fu per diversi decenni resi-

denza dei conti Carroz, dotato di

torri, di un cortile interno e di

alcuni ambienti tipici delle

costruzioni del periodo, come

l'abitazione del castellano, la

Villaputzu, spiaggia di Murtas

Villaputzu, torre di P.to Corallo

Villaputzu,spiaggia di Porto Tramatzu

Info

www.comune.

villaputzu.ca.it

Page 20: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com20 Giugno 09

Page 21: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com 21Giugno 09

La storia meravigliosa di Costa Rei

The wonderful story of Costa Rei

As in a fairy tale, the tourist history of Costa Rei began when a 22 year old boy, son of the

owner of a Belgian estate agency, heard for the first time about a certain Aga khan, who

had just bought 2,000 hectares of land on the north east coast of Sardinia with the aim of

establishing a tourist centre.And so the legendary Costa Smeralda was born.Back in 1962,

the news started the young Guido Van Alphen dreaming,and he decided to set off towards the island of his dre-

ams:Sardinia.He had already heard from a few of his compatriots about a corner of the Sardinian coastline that

was still unexplored, not too far from the island’s principal city but still wilderness.And so began the journey of

Guido van Alphen, one of the many pioneers who created the history of localized tourism and who, thanks to

their entrepreneurial spirit, gave not only life but also a name to one of the most important tourist areas in

Sardinia. In 1962 the gulf which is now called Costa Rei was an area dedicated solely to sheep farming, with

over 15 kilometres of untouched beaches.Roads were non-existent,and reaching the area by car was a difficult

and exhausting task.Proceeding towards Castiadas and Muravera one came across only vast areas of uninhabi-

ted wilderness, and enormous beaches of the whitest sand bordered by a dense Mediterranean maquis. After

Villasimius, the first inhabited centre consisted of a recently discontinued penal colony of former prisoners from

the Castiadas prisons, and Oliaspeciosa which later became a municipality. Over the course of a long journey

along the east coast as far as Tortoli, Dorgali and the Costa Smeralda, Guido van Alphen carefully evaluated the

various options and sites of great tourist interest, yet decided to opt for the purchase of the land belonging to

the shepherds of Villagrande situated in the Municipality of Muravera. In short, the first Costa Rei S.p.A compa-

ny was born.

TThhee oorriiggiinn ooff tthhee nnaammee CCoossttaa RReeii

In the 1960s, areas of land could be located only thanks to military maps, which could only be bought in

Cagliari. On one of these maps you could make out a lagoon called Piscina Rei and a small hill that was called

Sa Punta Rei. Costa Rei immediately jumped out as the perfect name, a tourist brand, exotic. It was therefore

decided to also name the first hotel built on the coast Hotel Villa Rei.From then on the name Costa Rei was used

to refer to the whole Gulf, from Cala Sinzias as far as Capo Ferrato.The hotel Villa Rei opened the Costa Rei tou-

rist season at the beginning of summer 1965.

Other pioneers arrived, also from Belgium, who embarked on the task of parcelling out the land.The first Villas,

perfectly integrated into the surrounding area, were designed and constructed with a flat roof covered with

earth where a garden could be cultivated.The original idea was to make the structures invisible in the middle

of the Mediterranean maquis, so as not to deface in any way the wild and enchanting landscape that was to

greet the first guests of Costa Rei.

Come nelle favole, la storia turistica

di Costa Rei comincia nel momen-

to in cui un ragazzo di 22 anni,

figlio del titolare di una agenzia

immobiliare belga, sente parlare

per la prima volta di un certo Aga

khan, che aveva appena comprato

2000 ettari di terreno sulla costa

nord orientale della Sardegna con

l’intenzione di insediare un centro

turistico. Era nato il mito della

Costa Smeralda”. In quel lontano

1962, la notizia fece sognare il gio-

vane Guido Van Alphen, che decise

di partire alla volta dell’isola dei

suoi sogni : la Sardegna. Aveva già

sentito parlare da alcuni connazio-

nali di un lembo di costa sarda

ancora inesplorato, non troppo

distante dal capoluogo isolano ma

ancora selvaggio. Arrivato a

Cagliari e ottenuto il primo contat-

to con un intermediario del luogo,

conosce il giovane Pietro Valerio,

sposato con una ragazza di

Villasimius e trasferitosi in

Sardegna dalla penisola . Valerio

conosceva bene le località più

belle del sud est e le famiglie di

pastori provenienti dallaBBaarrbbaaggiiaa, che allora erano gli unici

possidenti terrieri della costa sud

orientale. Inizia così il viaggio di

Guido van Alphen uno dei tanti

pionieri che hanno fatto la storia

del turismo locale e che grazie al

suo intuito imprenditoriale diede

non solo i natali ma anche il nome

ad una delle più importanti locali-

tà turistiche della Sardegna. Nel

1962 il golfo che adesso si chiama

Costa Rei era una zona ad esclusi-

va vocazione pastorale, con oltre

15 chilometri di spiagge vergini.

Non esistevano strade, e raggiun-

gere la località in auto era impresa

ardua e faticosa. Dopo svariati chi-

lometri di strada bianca, il premio

di tanta fatica era comunque la

visione di scenari mozzafiato, che

si presentavano lungo la strada

panoramica che partendo dal

golfo di Cagliari collegava il

Capoluogo alla costa orientale.

Passando per Solanas e proceden-

do verso Villasimius, s’incomincia-

vano comunque ad intravedere le

prime, timide avvisaglie di quella

che poi si sarebbe rivelata una

vera e propria industria turistica. La

prima struttura turistica ricettiva

sorgeva a Torre delle Stelle, un vil-

laggio di proprietà di uno svizzero,

e pochi chilometri più avanti si

intravedeva quello che poi diven-

terà il Grand Hotel Capo Boi, di

proprietà di un belga , sito a poca

distanza dal centro urbano dell’at-

tuale Comune di VViillllaassiimmiiuuss.

Allora, appena 50 anni fa,

Villasimius era un piccolissimo

borgo di pescatori e carbonai che

offriva ai visitatori soltanto piccolo

albergo ristorante , la “Stella

d’Oro”,un solo bar ed un distributo-

re di carburante. Procedendo versoCCaassttiiaaddaass e Muravera si potevano

trovare solo estese aree disabitate

e selvagge, enormi spiagge di sab-

bia bianchissima contornata da

una foltissima macchia mediterra-

nea. Dopo Villasimius, il primo cen-

tro abitato era costituito dalla

colonia degli ex detenuti delle car-

ceri di Castiadas , appena dismes-

sa, e da Oliaspeciosa poi diventato

Comune. Nel corso di un lungo

viaggio lungo la costa orientale,

fino a Tortolì , Dorgali e la Costa

Smeralda Guido van Alphen valu-

ta attentamente le varie proposte

ed i siti di maggior interesse turisti-

co, e decide comunque di optare

per l’acquisto delle terre di pro-

prietà dei pastori di Villagrande

site nel Comune di Muravera. Nel

frattempo in Belgio, grazie alla

buona pubblicità del padre e della

sua Agenzia Immobiliare, il giova-

ne Guido non fa fatica a trovare i

soci di capitale per costruire un

albergo ed un villaggio turistico. Si

trattava di una strategia utile per

far salire sensibilmente i valori dei

terreni che s’intendevano acqui-

stare per poi rivendere ai suoi stes-

si connazionali. In breve nasce la

prima società Costa Rei S.p.A.

Subito dopo altri pionieri, sempre

dal Belgio, intraprendono la realiz-

zazione delle prime lottizzazioni.

Con le imprese approdarono a

Costa Rei anche le opere di un gio-

vanissimo architetto il belga Eric

Balliu, vincitore del prestigioso

Premio Roma Architettura, che

aveva deciso di mettere alla prova

il proprio ingegno e la propria

creatività proprio a Costa Rei. Fu

Eric Balliu a concepire il disegno

delle prime Ville, perfettamente

integrate con l’ambiente circo-

stante, realizzate con un tetto

piano e ricoperto di terra per

poterci coltivare un giardino.

L’idea, peraltro oggi attualissima,

era nata con l’intento di rendere

invisibili le costruzioni all’interno

della macchia mediterranea, in

modo da non deturpare in nessun

modo lo scenario selvaggio e sug-

gestivo che si sarebbe prospettato

ai primi ospiti di Costa Rei.

Purtroppo non la videro in questo

modo i costruttori che arrivarono

Costa Rei, Guido Van Alphensulla

Costa Rei

Castiadas, le vecchie carceri

Villasmius

Durante il medioevo il

principale insedia-

mento era sorto nei

pressi del promontorio

di Capo Carbonara. L'antica citta-

dina viveva proprio grazie all'attivi-

tà dei carbonai che potevano

sfruttare le ampie distese boschive

dei monti circostanti. Il centro era

comunemente chiamato in lingua

sarda Crabonaxia” ,tradotto in

Italiano come '' Carbonara''.

Castiadas

Le vecchie carceri di Castiadas furono costruite nel 1875. Insieme a

sette guardie carcerarie erano sbarcati nell’isola trenta detenuti,con

il compito di bonificare e ridar vita ad una zona rimasta disabitata per

più di 1500 anni a causa delle carestie e delle epidemie cui era sog-

getta.Fu così che riprese la vita,grazie all'arrivo dei carcerati che,anno dopo anno,

pietra dopo pietra,realizzarono quella che poi divenne la colonia penale più grande

d’Italia,fino al raggiungimento di oltre 1000 detenuti,100 agenti di custodia e oltre a

70 impiegati e relativi familiari. Il duro lavoro dei detenuti non mancò di ottenere

importanti risultati nel campo dell’agricoltura e della pastorizia. La colonia penale

cessò di esistere nel 1952,quando l’ETFAS,Ente di Trasformazione Fondiaria Agraria

della Sardegna,prese in consegna la zona per attuarvi la riforma agricola.Ai conta-

dini tra cui anche tanti tunisini in fuga dalle dittature presenti in patria,vennero asse-

gnati i poderi derivanti dagli espropri statali.Ogni assegnatario aveva l'obbligo di col-

tivare il proprio fondo, producendo quantità di raccolto tali da garantire almeno il

sostentamento del relativo nucleo familiare.La maggior parte dei terreni lungo la

costa sud orientale partendo da Castiadas e procedendo verso l’Ogliastra,erano di

proprietà di sardi abitanti all’interno dell’isola,chiamata anche “ Barbagia”*. E le fami-

glie che vendettero i primi terreni ai pionieri del turismo della costa sud est erano di

origine ogliastrina precisamente di Villagrande Strisaili.

Barbagia

Il suo nome sembra derivare dal latino Barbaria perché fu a lungo

una zona resistente alla colonizzazione romana della Sardegna,

tanto da latinizzarsi in ritardo rispetto al resto dell'isola:in tal senso va

ricordato che il termine "Barbarus" designava in senso letterale colo-

ro i quali non erano cittadini romani e non parlavano dialetti latini.Gli abitanti di que-

sta regione sono chiamati "barbaricini".Il termine Barbagia venne esteso dai Romani

a tutti quei territori sardi fortemente resistenti alla colonizzazione

successivamente . Per loro le

costruzioni , soprattutto se belle,

dovevano poter essere ammirate e

non nascoste .

LL’’ oorriiggiinnee ddeell nnoommee CCoossttaa RReeiiNegli anni 60 i terreni potevano

essere individuati solamente gra-

zie alle carte militari, acquistabili

solo a Cagliari c/o la libreria Dessì.

In una di queste carte, si poté nota-

re uno stagno che si chiamava

Piscina Rei ed una collinetta che si

chiamava Sa Punta Rei. Costa Rei

apparve subito un nome azzecca-

to, un marchio turistico, esotico. Si

decise pertanto di chiamare

anche il primo albergo nato sulla

costa con il nome di Hotel Villa

Rei. Subito dopo, con la prima pub-

blicità stampata, si utilizza il nome

Costa Rei per tutto il Golfo, da Cala

Sinzias fino a Capo

Ferrato.L’albergo Villa Rei apre la

stagione turistica di Costa Rei

all’inizio dell’estate 1965.

Page 22: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com22 Giugno 09

Page 23: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com 23Giugno 09

Il mare, una meraviglia da esplorare

The sea, to experience and explore

The Sardinian ocean boasts an

ex tremely r ich habitat where

splendid creatures roam but

which at the same time repre-

sent hidden dangers for man. In Sardinia, the danger

of marine species is almost always l inked to the pos-

sibil ity that they could inject poisons, some more

dangerous than others. This is the case for example

of the weever, par t icular ly cunning because i t

camouflages itself in the sandy depths, to subse-

quently strike with the poisonous spines positioned

on its back. Other than the weever, in the Sardinian

seas there are also a few species of jellyfish with

stinging venom, but also moray eels, whose bite can

be fairly painful and can cause infection. However

attacks by these multicoloured sea serpents are fair-

ly rare. Another inhabitant of these seas is the stin-

gray, a strange breed that can reach a considerable

size. A beautiful and fascinating creature but at the

same time par ticularly dangerous because of the

power ful and extremely poisonous sting in its tail (a

genuine weapon). Gentle and reser ved, the stingray

will not attack a human unless in self defence. In

Sardinia this is not the only par t of the natural world

to sometimes have unpleasant surprises in store. The

marine ecosystem is cer tainly among the richest

ecosystems in Sardinia. You need only to think of the

protected Marine Area of Vil lasimius-Capo Carbonara

in the south east. Diving in these depths is an unfor-

gettable experience. The clear and unspoilt water

allows you to admire the vast prairies of Poseidonia

plants. Near the rocks you can make out walls of red

and yellow bubbles, where different coloured moray

eels have found a home. Also, the area is not lacking

in lobsters, groupers, white bream, sea bream and

shoals of l ittle silver fish that swim quickly, creating

fascinating patterns. Moving fur ther down in the

depths of the ocean there are sea bream and amber-

jacks, blue sharks and even the odd.

Auf Sardinien geht die Gefahr der

Lebewesen aus dem Meer meist mit

der Möglichkeit einher, dass jene uns

mehr oder weniger giftige

Substanzen injizieren können. So ist

dies der Fall bei der Tracina, einer tüc-

kischen Fischart, die ihre Farbe dem sandigen Meeresgrund

anpasst und dort mit den sich am Rücken befindenden gif-

tigen Stacheln auf ihre Opfer lauert. Außer der Tracina fin-

det man in den sardischen Meeren einige giftige, brennen-

de Quallenarten, sowie Muränen, deren Biss ziemlich

schmerzhaft und infizierend sein kann, auf. Trotzdem sind

Attacken derartiger bunter Meeresschlangen aber selten.

Ein weiterer Meeresbewohner ist die Pastinaca, eine beson-

dere Art, die eine beachtliche Größe erreichen kann. Eine

schöne und faszinierende Kreatur, die auf Grund ihrer gifti-

gen Stacheln, die am Schwanz (eine echte Waffe) ange-

bracht sind, als besonders gefährlich gilt. Die sanfte und

scheue Pastinaca greift den Menschen nur im Falle einer

Verteidigung an. Sardinien verfügt nicht nur über eine

Tierwelt, die hin und wieder böse Überraschungen bietet.

Es gibt auch einige Pflanzenarten, wie zum Beispiel die

Digitale Purpurea (die nur auf Sardinien und Korsika wild

wächst), die ein buntes und schönes Erscheinungsbild hat,

aber durch und durch auf Grund der Präsenz von Digitalis

und anderen Glykosiden, äußerst giftig istEines der rei-

chsten Ökosysteme in Sardinien ist das Meer. Es genügt an

die geschützte Meeresfläche von Villasimius – Capo

Carbonara zu denken. Das Tauchen in diesen Wassertiefen

ist ein unvergeßliches Erlebnis. Das durchsichtige und

unverseuchte Wasser erlaubt die ausgedehnten Flächen mit

Seegras bedeckt zu bewundern. In der Nähe der Klippen

kann man die Wände bedeckt mit roten und gelben

Gewächs sehen wo sich bunte Muränen niederlassen. Es

fehlen auch Langusten, Zackenbarsche, Brassen,

Goldbrassen und Fischschwärme aus kleinen silbernen

Fischen die schnell schwimmen und faszinierende Bahnen

zeichnen nicht und in den Wassertiefen bewegen sich

Zahnbrassen und Gelbschwanzmakrelen, Blauhaie und

einige einsame Pfeilhechte.

mondo sommerso. Organismi dai

colori sgargianti e creature miste-

riose si lasciano cullare tra i flutti

come in una romantica danza,

suscitando emozioni fortissime e

stupore in chi li osserva. L'acqua

limpida e incontaminata consente

di ammirare le vaste praterie di

poseidonie, anche in profondità più

alte di quelle alle quali solitamente

la specie è abituata. In prossimità

degli scogli si possono scorgere i

muri di gorgoglie rosse e gialle, ove

le murene trovano dimora e ben

mimetizzate attendono un passo

falso di un'ignara preda. Non man-

cano poi aragoste, cernie, saraghi,

orate, banchi di piccoli pesci argen-

tei che nuotano veloci disegnando

affascinanti traiettorie, e più giù

nelle profondità dei fondali si muo-

vono dentici e ricciole, verdesche e

qualche solitario barracuda. Tra gli

abitanti dei mari sardi vi sono anche

creature famose per la loro perico-

losità. In un “ensamble” armonioso

dove tutto cambia e si trasforma tra

cielo, terra e mare, la Sardegna

mostra orgogliosa il suo piccolo

miracolo. Una natura ancora intatta

ove tutto è vita e bellezza e dinnan-

zi alla quale l'uomo pur prendendo

parte al grande spettacolo da essa

offerto, resta innocuo spettatore.

Il mare sardo vanta un habitat ricchis-

simo,ove si muovono splendide crea-

ture e al contempo si celano vere e

proprie insidie per l'uomo.

Naturalmente a differenza dei mari

tropicali, le acque sarde sono decisa-

mente più sicure.Le probabilità di fare

incontri “indesiderati” durante un'im-

mersione o più semplicemente una

nuotata, sono abbastanza limitate. In

Sardegna, la pericolosità delle specie

marine è quasi sempre legata alla

possibilità che queste possano iniet-

tare veleni più o meno nocivi.È il caso

per esempio della Tracina (comune-

mente detta “Aragna” in Sardegna),

particolarmente insidiosa per via del

suo mimetizzarsi nei fondali sabbiosi

per poi colpire con le spine velenose

poste sul dorso. Il veleno iniettato

dalla Tracina è molto doloroso e, in

alcuni casi può anche portare alla

morte,causando uno shock anafilatti-

co. Oltre alla Tracina, nei mari sardi

sono presenti anche alcune specie di

meduse dal veleno orticante, ma

anche murene il cui morso può risul-

tare piuttosto doloroso e infettante.

Tuttavia gli attacchi da parte di questi

variopinti serpenti di mare sono piut-

tosto sporadici. Altro abitante di que-

sti mari è la Pastinaca. Una particolare

razza che può raggiungere dimensio-

ni considerevoli. Una creatura bella e

affascinante ma al contempo partico-

larmente pericolosa per via del

potente e velenosissimo pungiglione

di cui è dotata la coda (una vera e

propria arma). Mite e schiva, la

Pastinaca non attacca l'uomo se non

per difesa. In Sardegna non è il solo

mondo animale a riservare talvolta

spiacevoli sorprese.

Villasimius, Punta Molentisph. E.Trainito per A.M.P.

Un’immersione nel mare d’ogliastra

sotto: Girasole, spiaggia

Tra gli ecosistemi più ricchi, quello

marino in Sardegna è considerato

un vero e proprio paradiso sia dai

naturalisti che dagli appassionati di

immersione. Basti pensare all'Area

Marina protetta di Villasimius-Capo

Carbonara nel sud-est. Qui, nel

silenzio ovattato del profondo blu,

si trovano una molteplicità inim-

maginabile di forme di vita.

L'immersione in questi fondali è

un'esperienza indimenticabile, un

viaggio in un universo parallelo.

Qui, le vigenti norme a tutela del-

l'ambiente e i divieti di pesca e di

sfruttamento delle risorse marine,

hanno consentito alla vita di svilup-

parsi in tutte le forme possibili

dando origine ad uno straordinario

Page 24: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com24 Giugno 09

Page 25: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com 25Giugno 09

delle specie che vi abitano: riserva

integrale, generale o parziale,

dove sono vietate la caccia, la

pesca e la discarica dei rifiuti, oltre

a tutte le attività che possano

compromettere il perfetto equili-

brio della natura. Negli anni pas-

sati il mare di Villasimius servì da

passaggio per i popoli che instau-

ravano legami con le città portua-

li del continente e offriva altresì

un ottimo riparo dai venti per le

navi mercantili. Oggi ciò che vera-

mente merita attenzione è il

mondo sommerso che conserva

le testimonianze della lunga fre-

quentazione dell’uomo in queste

acque, come i relitti di alcune navi

naufragate, che possono essere

visitati grazie agli appositi “sentie-

ri blu”. Inoltre, i fondali contano la

presenza di numerose specie di

L’area marina protetta di

Villasimius è stata istituita nel

1998. Si estende nell’estrema

parte del sud-est della Sardegna,

quasi a formare un ideale triango-

lo e comprende un territorio ed

una varietà di specie marine

d’inestimabile valore.

Atta alla protezione dello spazio

naturale che essa comprende, lo

scopo che si prefigge è quello di

coniugare uno sviluppo socio-

economico vantaggioso, il rispet-

to dell’ecosistema. L’area è stata

suddivisa in tre zone a seconda

La magia del mondo sommersoL’area marina di villasimius, un esempio di rispetto del mare sardo.

The magic of the underwater world

La Mappa Das Wasserschutzgebiet von

Villasimius wurde 1998 dazu

ernannt. Es liegt im extremen

Süd- Osten Sardiniens, mit der

Form eines fast perfekten

Dreiecks, und umfasst ein

Gebiet und eine Vielfalt von Meeresspezies mit

unschätzbarem Wert. Die Gegend ist für den Schutz die-

ses natürlichen Ortes geeignet, das Ziel, dass man sich

gesetzt hat ist es, eine vorteilhafte sozial- ökonomische

Entwicklung zu zeugen, mit dem vollen Respekt des

Ökosystems. Die Gegend wurde in drei Zonen aufgeteilt,

je nach dem welche Spezies dort leben: vollständiges,

allgemeines oder partielles Reservat, wo die Jagt, das

Fischen, das entladen von Abfall und alle Tätigkeiten, die

das natürliche Gleichgewicht stören können verboten

sind. Das Meer von Villasimius war in der

Vergangenheit vor allem eine Meerweg für die Völker, die

Beziehungen mit den Hafenstädten auf dem Festland

errichteten, dieser bot sich für sieFrachtschiffe auch als

hervorragender Schutz vor dem Wind an.Was heute wir-

klich große Aufmerksamkeit verdient, ist die

Unterwasserwelt, die das Zeugnis dafür ist, dass diese

Gewässer in der Vergangenheit vom Menschen lange

Zeit frequentiert wurden, wie uns einige Schiffsrelikte

zeigen können, es besteht die Möglichkeit, dank der

sogenannten “Blauen Wege“, diese Wracks zu besichti-

gen. Außerdem zählt der Meeresgrund eine große

Vielzahl an Spezies der Meerestier- und Pflanzenwelt,

wie z.B. die “Pinna Nobilis“ und die “Posidonia Oceanica“

. Das ganze ist von großem Wert und von

grundlegender Wichtigkeit dafür, dass in der Zukunft alle

die

ses wunderbare Wasserspektakel genießen können.

The protected sea area of

Villasimius was established in

1998. It spreads out in the

extreme part of the south-east

of Sardinia, almost forming an

ideal triangle, and it compre-

hends a territory and a variety of sea species of priceless

value.

It aims to respect and protect the ecosystem,promoting

a fruitful social-economic development. The area has

been divided into three zones according to the species

there living: integral, general or partial reserve, where all

the activities that might compromise the perfect balan-

ce of nature, such as hunting, fishing and dumping are

prohibited.

In the past the sea of Villasimius was a passage for the

people who made deals with the maritime towns of the

continent and was also an excellent shelter from the

winds for the mercantile boats.

What is really worth the attention today is the underwa-

ter world which keeps the testimonies of the man’s pre-

sence, such as the relicts of some wrecked ships which

can be visited thanks to appropriate “blue itineraries”.

Moreover, the depths count the presence of many species

of sea flora and fauna, such as “pinna nobilis” and “posi-

dona oceanica”. It all has a fundamental value and impor-

tance in order to let everybody enjoy this extraordinary

underwater show in the future.

IInn ttuuttttaa ll’’AArreeaa MMaarriinnaa PPrrootteettttaa nnoonn èè ccoonnsseennttiittoo::

La caccia, la cattura, la raccolta, il danneggiamento e, in genere, qua-

lunque attività che possa costituire pericolo o turbamento delle spe-

cie animali e vegetali, ivi compresa l’immissione di specie estraneee;

L’alterazione con qualunque mezzo, diretta o indiretta, dell’ambiente geofisico e

delle caratteristiche biochimiche dell’acqua, nonché la discarica di rifiuti solidi e

liquidi e, in genere, l’immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare, anche

transitoriamente, le caratteristiche dell’ambiente marino;

L’introduzione di armi, esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, nonché

di sostanze tossiche e inquinanti;

Le attività che possano comunque arrecare danno, intralcio o turbativa alla realizza-

zione di programmi di studio e di ricerca scientifica da attuarsi nell’area.

Le Regole

fauna e flora marina, come la

pinna nobilis e la posidonia ocea-

nica.

Tutto questo ha un valore e

un’importanza fondamentale per

far sì che tutti in futuro, possano

godere di questo straordinario

spettacolo sottomarino.

Info

www.ampcapo-

carbonara.it

Zona riserva integrale “A”SETTORE OVEST DELL’ ISOLA DI SERPENTARAo 39°07” .83N 009°36” .43Ep 39°08” .78N 009°34” .76Eq 39°09” .18N 009°34” .76Er 39°09” .18N 009°36” .46E

Zona riserva generale “B “ISOLA DEI CAVOLI – CAPO CARBONARAa 39°06” .29N 009°30” .62E (in costa)b 39°05” .39N 009°30” .30Ec 39°04” .08N 009°31” .94Ed 39°04” .92N 009°33” .10Ee 39°05” .95N 009°31” .87Ef 39°06” .05N 009°31” .28E (in costa)Zona riserva generale “B”SETTORE EST DELL’ ISOLA DI SERPENTARAo 39°07” .83N 009°36” .43E

s 39°07” .83N 009°36” .84Et 39°09” .33N 009°36” .84Er 39°09” .18N 009°36” .46EZona riserva generale “B”SECCA DI BERNIl 39°06” .47N 009°33” .31Em 39°06” .70N 009°32” .25En 39Zona riserva generale “B”SETTORE SUD DELL’ ISOLA DEI CAVOLIg 39°04” .12N 009°31” .88Eh 39°03” .72N 009°32” .47E5 39°03” .37N 009°32” .05E4 39°03” .37N 009°31” .40Ei 39°03” .37N 009°31” .13E

Zona Riserva parziale “C”AREA MARINA PROTETTA1 39°07”.54N 009°25” .47E (sulla costa)2 39°06”.54N 009°26” .47E3 39°05”.62N 009°28” .49E4 39°03”.37N 009°31” .40E5 39°03”.37N 009°32” .05E6 39°07”.40N 009°37” .19E7 39°09”.50N 009°37” .19E8 39°09”.13N 009°34” .13E (sulla costa)

Centro Immersioni Sardegna

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www.sardegnasudest.com26 Giugno 09

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www.sardegnasudest.com 27Giugno 09

La Tracina

Comunemente chiamata anche «ARAGNA», è il pesce

più velenoso del Mediterraneo. La puntura provoca un

dolore urente che aumenta rapidamente, di durata

variabile da poche decine di minuti fino a 24 ore, talvol-

ta così forte da poter causare la perdita di conoscenza.

La zona colpita appare inizialmente biancastra,divenen-

do rapidamente rossa e tumefatta, con un gonfiore che

poi si estende alle parti vicine. Talvolta si verificano

anche difficoltà di respirazione, febbre, mal di testa, nau-

sea e vomito; nei casi più gravi si hanno anche convul-

sioni.

Dato che la tossina che viene inoculata è termolabile, il

trattamento richiede la disinfezione della ferita e l'im-

mersione della parte colpita in acqua salata calda, per

almeno due ore (possibilmente almeno un'ora). In alcu-

ni casi più gravi può essere necessario un controllo

medico e una terapia antibiotica. Si consiglia sempre la

profilassi antitetanica.

Le Meduse

Le meduse dei nostri mari non sono pericolose come

altre presenti in zone lontanissime, per esempio nei mari

tropicali, ma sono pur sempre causa di fastidio, come

arrossamenti, dolori e vesciche.

È sempre bene evitare di fare il bagno dove esse sono

presenti; soprattutto, anche se vengono appena sfiorate,

bisogna evitare di toccarsi poi gli occhi.

Gli arrossamenti e le vesciche provocate dal contatto con

i tentacoli delle meduse si curano con applicazioni di

soluzioni diluite di ammoniaca, impacchi di acqua salata

calda, alcol, pomate antistaminiche o corticosteroidee,

che inattivano il veleno dei tentacoli.

Nel caso che frammenti di tentacoli restino attaccati alla

cute, vanno rimossi facendo attenzione a non schiacciar-

li per non spremere altro veleno; bisogna evitare l'uso di

acqua dolce, che favorirebbe la fuoriuscita del veleno dai

tentacoli. Solo in caso di contatto con il viso o con gli

occhi,bisogna procedere il più precocemente possibile a

un abbondante lavaggio con acqua dolce fresca o con

prodotti specifici per il lavaggio oculare reperibili in far-

macia.

La Murena

E un pesce serpentiforme, considerato pericoloso e

velenoso a causa del suo aspetto aggressivo. In realtà è

molto timido e vive abitualmente riparato in tane costi-

tuite da spaccature degli scogli. Non attacca, ma morde

solo per difesa se si sente minacciato da vicino.

Il morso, a causa dei numerosi denti robusti e aguzzi e

della forza delle mascelle, è molto doloroso; contraria-

mente a quanto si crede non è velenoso, ma s'infetta

molto facilmente.E pertanto fondamentale procedere a

un'immediata disinfezione della ferita, seguita da tera-

pia antibiotica e profilassi antitetanica sotto controllo

medico.

I Ricci di mare

Vivono sugli scogli e presentano aculei molto acumina-

ti che si spezzano facilmente. Non iniettano veleno, ma

la puntura è dolorosa e s'infetta facilmente.

Bisogna procedere a un'accurata disinfezione della feri-

ta e a una rimozione degli aculei con una pinzetta steri-

lizzata.Può essere utile la terapia antibiotica e la profilas-

si antitetanica.

Pesci Pericolosi

TThhee LLeesssseerr WWeeeevveerr

The Lesser weever is the most poisonous fish in the Mediterranean.The sting causes a pain which can last from 10 minu-

tes to 24 hours and can be so severe that it can cause unconsciousness.Sometimes it can lead to difficulties breathing,fever,

headache and sickness. In the most serious cases the victim may also have convulsions.

Because the toxins inoculated are thermolabile,the affected part should be immersed in hot salt water for at least 2 hours.In more serious cases

a medical visit and antibiotics may be necessary.An antitetanus injection is recommended.

JJeellllyy FFiisshh

The jelly fish present in our seas are not as dangerous as those found in tropical seas but it is always best to avoid swimming when they are

present. Jellyfish stings can be healed by applying ammonia solutions, warm saltwater compresses, alcohol and antihistamine ointment.

If pieces of the tentacles are attached to the skin, avoid using fresh water as this causes the poison to come out of the tentacles.Only in case of

contact with the face or eyes should fresh water be used.

TThhee MMoorraayy EEeell

It does not attack, but bites only out of defence if it feels under threat from something nearby.

The bite, due to its many strong and pointed teeth and strength of its jaw, is very painful; it is not poisonous but becomes

infected very easily.

Treatment with antibiotics and an antitetanus injection under the supervision of a doctor.

SSeeaa UUrrcchhiinnss

They live on rocks and have very sharp spines that break easily.They do not inject poison, but the sting is

painful and becomes infected easily.

Disinfection of the wound and removal of the spine with a sterilized pair of tweezers.Treatment with anti-

biotics and antitetanus injection.

TThhee LLeeggeenndd ooff AArrjjaa ‘‘““LLaattrrooddeeccttuuss ttrreeddeecciimmgguuttttaattuuss”” ((ppaaggee 3333))

The Malmignatta, or falange volterrana (Latrodectus tredecimguttatus) is an arachnid from the Araneomorfi

family. In Italy, along with Loxosceles rufescens, it is one of the few Italian species of arachnid whose bite can be

very dangerous for humans.

The female’s bite is not painful in the first instance but immediately after causes sweating, nausea, retching, fever, heada-

che and, in the most serious cases, loss of senses and in extremely rare cases death.

Seek emergency medical help immediately.

TThhee VVeellvveett AAnntt

Sardinia is one of the places with a high population of these velvet ants!

The velvet ant belongs to the vespoid family, which means it is related to the bee and wasp.The sting of a velvet ant, for a healthy person, is

almost completely harmless,but for someone with certain allergies or health problems it can be very dangerous.The bite of this insect can cause

pathogenic illnesses.

Il mare è bello,talvolta pericoloso

ph. Centro Immersioni Sardegna

Tel. 070.991399 - 3389797979

LLee ttoorrppeeddiinnii ssoonnoo iinn ggrraaddoo ddii eemmeetttteerree ppootteennttii ssccaarriicchhee eelleett--ttrriicchhee..La torpedine ocellata è il rappresentante più noto, vive nel

Meditterraneo e nell'Atlantico orientale, su fondali sabbiosi, a

profondità variabili da un metro a più di cento. E' lunga al massi-

mo 60 centimetri, ha un dorso bruno con macchie blu-cenere e

nere. Possiede due organi elettrici posti nella parte anteriore del

corpo, fra la testa e la pinna pettorale, che essa utilizza sia come armi

difensive sia per parallizzare le prede. L'entità delle scariche non supera i

60-80 volt, tali scosse possono stordire un uomo.

LLee rraazzzzeeLa razza monaca o dal muso lungo vive nel Meditterraneo e nell'Atlantico orientale sino a

Capo Nord. Misura fino a 1,50 metri di lunghezza. Caccia all'agguato affondandosi nella

sabbia, da dove sorveglia i dintorni servendosi dei suoi occhi dorsali e poi quando avvista

le prede, piomba all'improvviso su di esse. Parenti stetti degli squali, sono caratterizzati dal

corpo piatto romboidale, grandi pinne pettorali a forma di ali, coda sottile e lunga, occhi

posti sul dorso, bocca ventrale.

Alcune razze hanno un aculeo velenoso posto alla fine della coda con il quale stordi-

scono o uccidono le loro prede. Una di queste è la "pastinaca" un pesce che può

misurare oltre due metri di lunghezza, di cui metà è occupata dalla coda. Il tri-

gone è un animale che vive soprattutto nei fondali del Mar Mediterraneo,

Oceano Atlantico e Mar Nero. E' un pesce insidioso, poiché si nasconde

sotto la sabbia e se casomai qualcuno inavvertitamente lo urta, si sente

minacciato, attorciglia la coda intorno al "nemico" fino a che non lo

punge con il suo puntiglione. A causa della puntura di questo animale

il 4 settembre 2006 e' morto Steve Irwin noto anche come Crocodile

Hunter.

Page 28: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com28 Giugno 09

Page 29: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com 29Giugno 09

La fauna sarda è un vero e pro-

prio patrimonio naturale preser-

vato grazie all’isolamento dovuto

alla posizione geografica della

Sardegna. Nel territorio di que-

st'antica isola, trovano ancora

oggi rifugio alcune specie piutto-

sto rare. Molte di queste sono

state salvate dall’estinzione gra-

zie all’opera di salvaguardia intra-

presa da associazioni indipen-

denti e corpi forestali. Verso la

fine degli anni settanta, il numero

dei grandi mammiferi erbivori ha

subito un drastico ridimensiona-

mento, soprattutto a causa della

caccia e del bracconaggio sel-

vaggio. Ma anche il degrado dell'-

habitat con gli incendi che ogni

anno affliggono la Sardegna e il

disboscamento, hanno fatto la

loro parte, infliggendo danni ine-

stimabili al patrimonio floro fau-

nistico isolano. Ci sono voluti

molti anni e specifiche azioni di

tutela per stabilizzare e ripopola-

re le vaste aree in cui vivevano

quegli stessi erbivori. Il Muflone

(la pecora selvatica originaria

della Corsica e della Sardegna) è

una delle specie a rischio. Tipico

delle zone rocciose caratterizzate

da una vegetazione non omoge-

nea, questo agile animale non

disdegna tuttavia le zone a livello

del mare.

Buona parte del patrimonio naturali-

stico della Sardegna discende unica-

mente dagli ecosistemi delle “zone

umide”. Le aree umide del Sarrabus

costituiscono nel loro insieme il terzo

sito naturalistico per importanza del

genere in Sardegna, dopo quelli

dell'Oristanese e del Cagliaritano.

L’elemento che meglio definisce la ric-

chezza naturalistica delle zone umide

del territorio del Sarrabus ove si regi-

strano peraltro i maggiori sforzi di

tutela (a livello locale e internazionale),

è l’insieme definito come “Stagni di

Colostrai, delle Saline e di Feraxi”.

L’avifauna di questo sito è la compo-

nente più interessante dal punto di

vista naturalistico, con alcune specie

rarissime come la beccaccia di mare,llaa ggaarrzzeettttaa, il mignattaio e la pesciaio-

la, che appaiono in questi luoghi

durante l' inverno e assai sporadica-

mente. Si registrano inoltre d'estate,

altre presenze più o meno frequenti. Il

cavaliere d'Italia (abbastanza raro in

Italia), il curioso pollo sultano con il

caratteristico piumaggio blu e il becco

rosso vivo e l'elegante fenicottero rosa

(del quale si contano innumerevoli

splendidi esemplari). Il falco pescatore,

la volpoca e la spatola sono presenze

fisse che indicano ancor più, la straor-

dinaria biodiversità di questo ecosiste-

ma. Il complesso degli Stagni di

Colostrai e delle Saline, e di

Feraxi è oggi un 'oasi naturalisti-

ca di grande rilievo sia dal punto di

vista turistico che da quello ambienta-

le. Non a caso riconosciuta recente-

mente in Europa quale “ Sito

d’Importanza Comunitaria e Zona a

protezione speciale”.

Fauna sarda:una tipicità da preservareIn quest'antica isola,trovano ancora oggi rifugio alcune specie piuttosto rare

Le zoneumideLe specie animali in Sardegna

sono più varie di quanto si possa

pensare. Alcune di esse come il

cinghiale, presenti prevalente-

mente nella macchia e negli

anfratti rocciosi dei boschi, sono

facilmente riconoscibili e talvol-

ta abituate alla presenza dell'uo-

mo e avvicinabili nel contesto

del loro habitat naturale. Molte

altre si mimetizzano perfetta-

mente nella boscaglia e risulta

praticamente impossibile osser-

varle se non a seguito di lunghi

estenuanti appostamenti. Il

Gatto Selvatico Sardo è uno di

questi. Un animale solitario ed

inavvicinabile che rimane nasco-

sto nella tana o in mezzo alla

folta vegetazione durante il gior-

no, per poi uscire allo scoperto

solo all’alba o al crepuscolo per

cacciare. L’habitat che più gli si

addice è la classica foresta medi-

terranea sempreverde in cui la

presenza di fittissimi arbusti e

piante, gli consente di condurre

una vita isolata e tranquilla.

Sardinian fauna, a unique characteristic to protect

Il Cinghiale

The animal species in Sardinia are more varied than you could ever

imagine.Some of them,like the wild boar,are easily recognisable in

the midst of their natural habitat.Many others camouflage themsel-

ves in the woodland and it becomes impossible to observe them

other than after long periods of observation.The Sardinian Wild Cat is one of these.A solita-

ry,unapproachable animal that remains hidden in burrows or in the middle of dense vege-

tation during the day,coming out into open ground to hunt only at dawn or dusk.In south

east Sardinia there are large colonies of wild boar,but alongside these we also find other ani-

mals, among them martens, dormice, griffons, golden eagles, peregrine falcons, kestrels,

sparrow-hawks,buzzards and many other species.It isn't rare to observe splendid golden

eagles surveying the Heels of Ogliastra in search of prey.As well as the wild boar,the mou-

flon (a wild sheep),the Sardinian deer and the fallow deer (which disappeared some time

ago but was recently reintroduced) are also present in this area.In the Ogliastra area there

are about forty different species of amphibians,reptiles,fish and mammals and at least thir-

ty species of bird,both migratory and resident.One of the most rare mammals is the monk

seal.At one time it could be admired in the seas of Ogliastra,but today the species is almost

completely extinct or at least reduced to a few animals.A good part of the natural heritage

of Sardinia originates from the ecosystems of the ‘humid zones’.Together,the humid areas

of Sarrabus,the ‘Lagoons of Colostrai,Saline and Feraxi’constitute the third most important

naturalist site of this type in Sardinia,after those in Oristano and Cagliari.The avifauna (bird

species) of this site is the most interesting aspect,with a few extremely rare species such as

the sea woodcock,the glossy ibis and the smew,that appear in these places during the win-

ter fairly sporadically.In summer,sightings are recorded of other more or less frequent resi-

dents.The black winged stilt (quite rare in Italy),a peculiar sultan chicken with its characte-

ristic blue plumage and bright red beak,and the elegant pink flamingo (of which there are

many).The osprey,the shelduck and the spoonbill are permanent residents which are testa-

ment to the extraordinary biodiversity of this ecosystem.Today, the group of lagoons of

Colostrai,Saline and Feraxi is a naturalist reserve of great importance and it is no conciden-

ce that it has recently been recognised in Europe as a ‘Site of Community Importance and

Special Protection Area’.

Die Tierarten in Sardinien sind unterschiedlicher als man denkt. Einige

unter ihnen wie das Wildschwein sind leicht ihn ihrem Naturhabitat

erkennbar.Viele tarnen sich im Niederwald und man kann sie nicht sehen,

nur nach langen Postierungen. Die sardische Wildkatze ist eine dieser

Tierarten.Ein solitäres und unnahbares Tier,welches in seinem Bau oder in der dichten Vegetation

den ganzen Tag versteckt bleibt,um dann beim Morgengrauen oder in der Dämmerung zur Jagd

aus der Deckung zu treten.Im Süd-Osten Sardiniens gibt es große Kolonien Wildschweine aber wir

finden auch weitere Tiere, unter diesen Mardern, Siebenschläfer, Gänsegeier, Steinadler,

Wanderfalken,Turmfalken,Sperber,Mäusebussarde und viele andere Arten.Es ist nicht selten der

Fall wunderschöne Exemplare von Steinadlern auf der Suche nach Beute die tacchi der Ogliastra

überfliegen zu sehen.Außer dem Wildschwein gibt es in diesen Gebieten auch den Mufflon,den

sardischen Hirschen und den Damhirschen, vor einiger Zeit verschwunden und neulich wieder

eingeführt. Im Territorium der Ogliastra gibt es zirka vierzig Tierarten, unter diesen Amphibien,

Reptilien,Fische und Säugetiere und zumindest dreißig Arten von Zugvögeln und verschiedene

andere.Eines der seltensten ist die Mönchsrobbe.Einmal konnte man sie im Meer der Ogliastra

bewundern aber heute ist die Art fast vollkommen ausgestorben oder auf wenige Exemplare

reduziert.Der Großteil des Naturreichtums Sardiniens stammt von den Ökosystemen der "feu-

chten Zonen".Die feuchten Flächen des Sarrabus "Teiche von Colostrai,der Saline und von Feraxi"

bilden zusammen die dritte wichtigste naturverbundene Niederlassung in Sardinien,nach denen

im Gebiet von Oristano und von Cagliari.Die Vogelwelt dieser Niederlassung ist die interessanteste

Komponente mit einigen sehr seltenen Arten wie die Meerschnepfe, der Braune Sichler, der

Zwergsäger,welche in diesen Gebieten im Winter sehr selten auftauchen.Im Sommer registriert

man weitere Anwesenheiten mehr oder weniger häufig.Der Stelzenläufer (in Italien ziemlich sel-

ten), das neugierige Purpurhuhn mit dem charakteristischen blauen Federkleid und kräftigen

roten Schnabel und der elegante rosarote Flamingo (von dem man viele wunderschöne

Exemplare zählt).Der Fischadler,die Brandgans und der Löffler sind ständig anwesend und zeigen

noch mehr die außerordentliche Biodiversität dieses Ökosystems. Der Komplex der Teiche von

Colostrai,Saline und Feraxi ist heute eine Naturoase von großer Bedeutung und ist vor kurzer Zeit

in Europa als "wichtiger Ort für die europäische Gemeinschaft und als Zone mit besonderem

Schutz" anerkannt.

Cinghiale

La Garzetta

La garzetta è lunga circa 55-65 cm, il suo peso varia

da 350 a 650 g ed ha un'apertura alare di 85-95 cm.

Il piumaggio è interamente bianco, il lungo becco è

nero, come le zampe, mentre i piedi sono giallastri.

L'iride è gialla. In abito nuziale questo airone svilup-

pa alcune penne ornamentali molto lunghe sulla

nuca, alla base del collo e sul mantello. Non esiste

una caratteristica evidente che differenzia i due sessi.

La Garzetta

Aiutandosi con le lunghe zampe

e sfruttando la rapidità e la preci-

sione dei suoi colpi di becco,

caccia le sue piccole prede in

acque basse. Spesso la si può

osservare in piccoli gruppi o

insieme ad altri aironi. Durante il

suo volo lento e regolare, la gar-

zetta ripiega il collo verso il

corpo formando una caratteristi-

ca "S".

ph.M. Pispisa

ph.M

.Pis

pisa

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www.sardegnasudest.com30 Giugno 09

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L’oasi naturale dei sette fratelliL'entroterra sardo vanta un patri-

monio inestimabile, benchè non sia

conosciuto al pari delle zone costie-

re. Nel sud-est dell'isola in particola-

re, si nascondono autentici tesori. In

esso si possono scoprire testimo-

nianze affascinanti di un antico pas-

sato e al contempo una natura rigo-

gliosa e incontaminata. L'oasi dei

Sette Fratelli è uno splendido spac-

cato di un territorio variegato dal

punto di vista paesaggistico e natu-

ralistico. L'intera area che occupa

circa 6.190 ettari ( 62 kmq ), si pre-

senta particolarmente suggestiva,

sovrastata dalla piccola ma rinoma-

ta catena montuosa (dalla quale

prende il nome); il Massiccio graniti-

co dei Sette Fratelli.

Originariamente in questa zona esi-

steva un'antica foresta, oggi quasi

del tutto scomparsa a causa dello

sfruttamento del territorio da parte

dell'uomo. Tuttavia, ciò che resta

della vegetazione di un tempo si

conserva con vigore sia per via del

clima favorevole che per i vincoli

ambientali che hanno posto fine

all'abbattimento dissennato degli

alberi e delle piante caratteristiche

del luogo. Oggi si auspica un sep-

pur lento recupero di questo

importante patrimonio ambientale,

con un ritorno alla situazione origi-

naria. L'oasi dei Sette Fratelli è uno

dei luoghi più amati dai sardi per

escursioni, gite e lunghe passeggia-

te utili a ritemprare il corpo e la

mente. Gli splendidi paesaggi e gli

scorci suggestivi che si offrono agli

occhi del visitatore, sono l'ideale per

sentirsi tutt'uno con la natura e le

sue preziose meraviglie. Il bosco,

lassù tra le valli dei Sette Fratelli, rac-

coglie in sè elementi tipici della

flora isolana. Nella macchia-foresta

emergono lecci, querce da sughero,

piante di corbezzolo, mirto (dal

quale si estrae un prezioso nettare

con il quale si produce un liquore

delizioso dal sapore intenso) e un

sottobosco dai mille profumi e

colori che caratterizza l'ambiente e

lo rende particolarmente romanti-

co. L'acqua è da queste parti un ele-

mento fortemente caratterizzante

del paesaggio, nonostante i monti

sardi siano notoriamente piuttosto

aridi. Nell'oasi dei Sette Fratelli ci si

può imbattere sovente in vere e

proprie piscine naturali, piccole

cascate e rigagnoli d'acqua limpida

e freschissima che con impeto vita-

le si fanno strada tra le rocce grani-

tiche. In questa vasta area del sud-

est sardo, si respira quall'aria tipica

degli ambienti mediterranei. Un'aria

familiare che i sardi conoscono

bene e che amano particolarmente,

specialmente nelle calde giornate

estive, quando la ricerca del refrige-

rio dai caldissimi raggi solari diventa

obiettivo primario per vivere una

giornata all'insegna del relax più

completo.

The nature reserve of “Sette fratelli”

The Sardinian inland area, particularly in the south east of

the island,boasts an inestimable heritage,despite not being

as well known as the coastal areas. The Seven Brothers

(Sette Fratelli) nature reserve is a splendid cross section of

an area that is rich and varied in terms of scenery and nature.The entire area,

which covers around 6,190 hectares (62 kmÇ) is dominated by the small but

famous mountain chain from which it gets its name; the granite Seven Brothers

Massif.The woodland,up among the valleys of the Seven Brothers,contains spe-

cimens that are typical of the island’s flora.Highlights of the maquis forest inclu-

de holm oaks, cork oaks, strawberry plants and myrtle (the berries of which are

used to produce a delicious liquor) and a lush undergrowth which characterizes

the area. In the Seven Brothers nature reserve you can come across real natural

swimming pools,small waterfalls and brooks of fresh crystal clear water making

its path through the granite rocks with vital force.

Das sardische Innenland, vor allem im Süd-Osten der Insel, rühmt

sich eines unschätzbaren Eigentums, auch wenn es nicht so

bekannt ist wie die Küstenzonen. Die Oase der Sette Fratelli ist

vom naturlandschaftlichen Gesichtspunkt aus ein wunderschöner

Abschnitt eines reichen und verschiedenartigen Gebietes. Die

gesamte Fläche besetzt zirka 6190 Hektar (62 Quadratkilometer), sie ist überragt von

der berühmten Bergkette (von der sie den Namen bekommt, der Granitmassiv der

Sette Fratelli).Der Wald,zwischen den Tälern der Sette Fratelli,sammelt in sich die typi-

schen Elemente der Inselflora. In der Wald- Macchia ragen Steineichen, Korkeichen,

Erdbeerbäume, Myrte (ihre Beeren werden verwendet um einen köstlichen Likör her-

zustellen) und ein üppiges Unterholz hervor,welches die Umwelt charakterisiert.In der

Oase der Sette Fratelli kann man auf echte Naturschwimmbäder, kleine Wasserfälle

und Bächlein aus durchsichtigem und frischem Wasser stoßen, die sich eine Straße

zwischen den Granitfelsen bahnen.

La malmignatta, o falange volterra-

na (Latrodectus tredecimguttatus)

è un aracnide del sottordine

Araneomorfi. In Italia è, assieme al

Loxosceles rufescens,è una delle

poche specie italiane il cui morso

può rivelarsi molto pericoloso per

gli umani.

Prende anche il nome di vedova

nera mediterranea, Arja (Argia) o

s’Alza in Sardegna. Il morso della

femmina, pur se meno pericoloso di

quello della cugina americana (la

famigerata Vedova nera), non è

doloroso al momento ma successi-

vamente provoca sudorazione, nau-

sea, conati di vomito, febbre, cefalea

e nei casi più gravi perdita di sensi e

rarissime volte la morte. In caso d'in-

cidente, l'unico consiglio, dettato

dalla pura razionalità, su cui possia-

mo fare affidamento è di recarsi il

prima possibile al pronto soccorso.

È attualmente ritenuto la causa del

tarantismo in Italia, per lungo

tempo erroneamente attribuito alla

Lycosa tarentula

Il mito dell’arja La Mutilla

Quella che sembra una formi-

ca, non assomiglia per niente

alla vera Argia! In realtà essa è

la femmina (senza ali) della "

Mutilla” L’ Argia (ragno veleno-

so) si deve dunque distinguere

da Fromigàrgia (formica vele-

nosa).

L’Argia è un ragno di piccole

dimensione identificabile nella

femmina di Latrodectus

Tredecimguttatus, mentre la

Fromigàrgia è la femmina della

Mutilla Europea.

Questa formica, se si sente

minacciata, emette uno strano

suono e punge col suo pungi-

glione lungo oltre mezzo cen-

timetro.

La Sardegna è una delle locali-

tà ad elevata diffusione di que-

ste "Mutille"!

Questo insetto ha preso "ille-

galmente" il nome del veleno-

sissimo ragno perché le sue

punture dolorose, in passato,

venivano scambiate per i

morsi dell 'odiato aracnide

(Arja)!

La Mutilla, appartenente alla

famiglia dei vespoidi, quindi è

una parente delle api e delle

vespe! Se la puntura di una

mutilla, per una persona sana,

è quasi del tutto innocua, per

un'altra con determinate aller-

gie o altri problemi di salute,

può essere molto pericolosa.

I morsi di questi insetti posso-

no comunque generare malat-

tie patogene per l'uomo, come

per esempio accade per le

punture delle zecche, che

generano rickettsiosi (febbre

bottonosa).

La Mutilla

“Il Pellicano”M.te 7 Fratelli

Escursione,M.te 7 Fratelli

La Malmignatta o Argia

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www.sardegnasudest.com 35Giugno 09

Un silenzio impreziosito dai dolci echi della

natura e capace di infondere pace ed armonia

nell'animo del visitatore. Questo stesso silenzio

domina tra i Tacchi d'Ogliastra, monti calcareo-

dolomitici, così chiamati per la loro conforma-

zione tipica simile ad un tacco di scarpa. Dalle

falde meridionali del massiccio del

Gennargentu si dipanano, come una catena

montuosa, i “Tacchi”e “tonneri”, erte pareti calca-

ree. Luoghi unici e selvaggi ove trova dimora

una flora e una fauna d'eccezionale rilevanza

naturalistica. In questi ambienti è possibile

ammirare creature di rara bellezza,come l'aquila

reale, il muflone,ma anche boschi secolari di lec-

cio e molte altre specie animali e vegetali. Il

Tacco in Monte Tisiddu, il Monte Arquerì, il Tacco

Arba di Ussassai, il Monte Lumburau, il Taccu

Anguil'e Ferru e Punta Corongiu di Jerzu, si

estendono per una superficie di circa 28 km

quadrati, abbracciando i territori dei comuni di

Ulassai,Osini,Gairo e Ussassi.Luoghi certamente

poco esplorati dal turismo di massa, e per que-

sto ancora più suggestivi e ricchi di fascino.

Perda Liana (1293 m.), per la sua posizione isola-

ta, è per le sue caratteristiche morfologiche un

autentico monumento naturale e probabilmen-

te il più noto in Sardegna. Tra questi monti, nei

vasti altipiani che offrono un colpo d'occhio

altamente scenografico è abbastanza comune il

fenomeno carsico. Qui, la progressiva erosione

della massa rocciosa ha generato numerose

grotte, alcune delle quali di grande interesse

scientifico.Tra queste meritano una menzione la

grotta di Orroli e di Serbissi a Osini, ma anche e

soprattutto quella di Ulassai “Su Marmuri”.

Accanto alle grotte, in questi luoghi, si può

osservare la presenza di numerosi complessi

nuragici. L'incontro senza tempo tra la natura e

gli antichi insediamenti umani le cui tracce sono

ancor oggi ben evidenti, è una delle ragioni per

le quali questo “spaccato di Sardegna” conserva

un fascino particolare.Nella vasta area dei tacchi

si contano quattordici Nuraghi. Quello di

Serbissi per esempio (situato a 964 metri),

Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu e

Pranu. Il ritrovamento in questa stessa area di

sole quattro Tombe dei Giganti può far suppor-

re che eventuali altre testimonianze funerarie

siano state distrutte o più semplicemente che

vigessero altre metodologie di sepoltura. La

massiccia presenza di rocce calcaree è una

caratteristica tipica anche del territorio di Baunei

(sempre nella provincia dell'Ogliastra). Questo

territorio è rinomato per le sue spettacolari bel-

lezze paesaggistiche e località turistiche di gran-

de pregio come Santa Maria Navarrese, confi-

nante con il borgo di Tancau,frazione di Lotzorai.

Da queste parti, negli ultimi anni il comparto

turistico ha avuto un'importante sviluppo

soprattutto con lo sfruttamento e la promozio-

ne delle zone costiere. Baunei conserva tuttavia

quel carattere chiuso e riservato che rappresen-

ta la vera essenza del popolo sardo. Ancor oggi

presso le abitazioni del borgo principale emer-

ge l'antica tradizione di chiara impronta agro-

pastorale. Il centro storico, piuttosto particolare

ha nella chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari

(XVII secolo) il suo esempio architettonico più

interessante, con la rara e particolarissima

copertura a cupole. L'esposizione e l'altitudi-

ne (480m.) restano senza dubbio i punti di

maggior pregio di Baunei, dal quale si offre

uno stupendo panorama sull'Ogliastra con

piena vista su un vasto territorio collinoso nel

quale si stagliano le vette più alte del

Gennargentu.Dall'entroterra fino alla costa,que-

sti luoghi non hanno paragoni in italia per il

carattere aspro selvaggio e le peculiarità uniche

della natura tipicamente mediterranea. Le

poche spiagge presenti, raggiungibili solo attra-

verso percorsi impervi o via mare, sono autenti-

ci gioielli incastonati in un bianco scri-

gno di rocce calcaree e impreziosite

da una cornice lussureggiante di

rigogliosa macchia mediterranea.

Cala Elune (o Cala Luna), Cala Sisine,

Cala Mariolu (in sardo viene anche

chiamata "Ispulixi de nie", cioè Pulce

di neve) e Cala Goloritzé (caratterizza-

ta dal monolite Pedra longa), sono

luoghi paradisiaci unici al mondo per

la particolarità degli arenili e il mare

cristallino. Ogni anno queste meravi-

gliose calette vengono letteralmente

prese d'assalto da centinaia di turisti

provenienti da tutto il mondo. È un

via vai continuo che via mare e via

terra (per i più sportivi) regala emo-

zioni indimenticabili. Questo è il vero

mare della Sardegna e questa è la sua

autentica magia.

Info

www.sardegna-

sudest.com

Il tempo regala emozioni indimenticabili

Time unforgettable emotions

The ‘Heels of Ogliastra’, dolomitic limestone mountains so called for their form which is similar to the heel of a shoe, represent another splendid cross

section of the Sardinian inland area.The heels are steep calcareous rock faces which extend like a chain of mountains from the southern foot as far as

the massif of Gennargentu.They are unique and wild places where you can find flora and fauna of exceptional importance to naturalists. In these areas

it is possible to admire the golden eagle and the mouflon (a wild mountain sheep).There are also secular holm oak forests and many other animal and

plant species.The Heel in Mount Tisiddu, Mount Arquerì, Heel Arba of Ussassai, Mount Lumburau,Taccu Anguil'e Ferru and Punta Corongiu of Jerzu surround the territories of

the municipalities of Ulassai, Osini, Gairo and Ussassi. Perda Liana (1293m), is a real natural monument because of its isolated position and its morphological characteristics

and is probably the most well known in Sardinia. Among these mountains, on the vast plateaus that offer an incredibly scenic view, the karst phenomena is fairly common.

Here, the progressive erosion of the rocky mass has created numerous caves, some of which are of great scientific interest like the cave of Orroli and Serbissi at Osini, but par-

ticularly the one at Ulussai,‘Su Marmuri’.As well as the caves, in these places you will note the presence of numerous nuraghic systems.The one at Serbissi, for example (situa-

ted at 964 metres), Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu and Pranu.The colossal presence of calcareous rock is also a typical characteristic of the Baunei area (also in

the province of Ogliastra).This area is notable for the spectacular beauty of its landscape and famous tourist destinations such as Santa Maria Navarrese, the neighbouring

village of Tancau and the hamlet of Lotzorai.Baunei retains that closed and reserved character which represents the real essence of the Sardinian people.The most interesting

architectural example in the historic centre is the parish church of San Nicola di Bari (17th century),with its rare domed roof.The setting and altitude (480m) remain Baunei’s

main strengths.The few beaches, reached only by inaccesible footpaths or from the sea, are authentic jewels set in a white casket of calcareous rocks and set off by a luxu-

rious frame of lush Mediterranean maquis. Cala Elune (or Cala Luna), Cala Sisine, Cala Mariolu (which in Sardinian dialect is also called "Ispulixi de nie", which means Snow

Flea) and Cala Goloritzé (characterized by the Pedra longa monolith), are unique places in the world for the particular characteristics of the stretches of sand and the crystal

blue sea. Every year these outstanding bays are invaded by hundreds of tourists who come from all over the world.

Ein weiterer wunderschöner Abschnitt des sardischen Innenlandes ist von den "Tacchi der Ogliastra" dargestellt, Kalkdolomitberge, so benannt wegen

ihrer Gestalt eines Schuhabsatzes ähnlich. Die tacchi sind erhobene Kalkbergwände, die sich wie eine Bergkette über die südlichen Erdschichten des

Gebirgsmassivs des Gennargentu ausdehnen.Es sind einzigartige und wilde Gebiete, wo eine Flora und Fauna von außergewöhnlicher Naturbedeutung

ihre Niederlassung findet. In diesen Gebieten kann man den Steinadler und den Mufflon bewundern. Es gibt außerdem hundertjährige

Steineichenwälder und viele andere Tier- und Pflanzenarten. Der Tacco auf dem Monte Tisiddu, der Monte Arquerì, der Tacco Arba von Ussassai, der Monte Lumburau, der

Tacco Angiul' e Ferru und Punta Corongiu von Jerzu umarmen die Gebiete der Gemeinden von Ulassai, Osini, Gairo und Ussassi. Perda Liana (1293 Meter) ist wegen seiner

einsamen Position und seinen morphologischen Eigenheiten ein authentisches Natur Monument und wahrscheinlich das berühmteste in Sardinien. Zwischen diesen

Bergen, auf den weiten Hochebenen, die einen sehr effektvollen Blickfang bieten, ist das Karstphänomen sehr verbreitet. Hier hat die zunehmende Erosion der Felsmasse

viele Grotten gebildet,einige von großem,wissenschaftlichem Interesse wie die Grotte von Orroli und von Serbissi in Osini aber hauptsächlich jene von Ulassai "Su Marmuri".

Neben diesen Grotten kann man in diesen Gebieten die Anwesenheit von zahlreichen Nuraghenkomplexen beobachten. Zum Beispiel die Nuraghe von Serbissi (auf einer

Höhe von 964 Metern gelegen), Urceni, Is Cocorronis, Mela, Sanu, Su Samuccu und Pranu. Die massive Anwesenheit von Kalkfelsen ist auch eine typische Eigenheit des

Gebietes von Baunei, daselbst in der Provinz der Ogliastra. Dieses Gebiet ist bekannt wegen seiner großartigen Landschaftsschönheiten und der berühmten

Fremdenverkehrsorte wie S.Maria Navarrese, angrenzend an die Ortschaft von Tancau, Ortsteil von Lotzorai. Baunei bewahrt seinen verschlossenen und zurückhaltenden

Charakter, der die wahre Essenz des sardischen Volkes darstellt. Die Altstadt hat an der Pfarrkirche des Hl. Nicola von Bari (XVII Jahrhundert) ihr interessantestes, architekto-

nisches Beispiel durch seine seltene Kuppelbedeckung. Die Lage und die Höhe (480 Meter) bleiben zweifellos Zeichen des hohen Wertes von Baunei. Die wenigen Strände,

nur durch unzugängliche Wege oder über das Meer erreichbar, sind authentische Juwele, eingefaßt in einen weißen Schrein von Kalkfelsen und bereichert durch den üppi-

gen Rahmen der wuchernden Mittelmeer-Macchia. Cala Elune oder Cala Luna, Cala Sisine, Cala Mariolu (auf sardisch wird sie auch "Ispulixi de nie" benannt, das heißt

Schneefloh) und Cala Goloritzé vom Monolith Pedra longa charakterisiert, sind einzigartige Orte auf der Welt wegen der Besonderheit der Sandstrände und des kristallkla-

ren Meer. Jedes Jahr werden diese wundervollen Buchten von Hunderten Touristen aus aller Welt bestürmt.

Gairo, Perda Liana

Baunei, Cuile

Osini, Scala di S. Giorgio

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Un bravo escursionista deve sempre avere rispetto

della natura e dell’ambiente che lo circonda, com-

portandosi civilmente. Deve quindi evitare di dar

noia agli eventuali compagni di viaggio ma ancor

più, evitare di infastidire animali o danneggiare le

piante che popolano l’ecosistema visitato. Nella

fattispecie, occorre evitare di produrre rumori

molesti e improvvisi che possano turbare la quiete

del luogo. Evitare di toccare, spostare, muovere o

manomettere la segnaletica presente lungo i sen-

tieri utili per orientarsi in mezzo alla natura.

Un’azione simile potrebbe causare a qualcuno

spiacevoli disavventure.

Il rispetto dell’ambiente,alcune regoleUn bravo escursionista deve sempre avererispetto della natura e dell’ambiente

Respect the environment, certain rules

A good traveller should always have respect for nature and for the environment around

him,behaving in a considerate manner.He should avoid making irritating and sudden noi-

ses that could disturb the peace of the place.Avoid touching,moving,displacing or tampe-

ring with the system of signs that are present along the footpaths, useful when finding

your way in the midst of nature. Under no circumstances should rubbish, litter or anything

similar be left, let alone bottles or pieces of glass. The last two are actually particularly dangerous because with

the reflection of the sun they can function as a lens and start a fire. In the same way you should avoid throwing

half lit or extinguished cigarette ends in the area around you. By doing this you could accidentally start a fire,

and the filter of the cigarette is also made of non biodegradable materials and thus highly polluting. It is sad-

dening to see that often our splendid beaches are treated like ashtrays.Those who intend to venture into the

heart of nature are advised to leave their cars in the lay-bys. It is best to avoid the footpaths deep within the

undergrowth.In case of rain,getting back to your vehicle could be dangerous if not, in fact, impossible.Camping

is always forbidden in non designated areas, as much for the safety of the impromptu campers as for the ani-

mals and plants. If you would like to spend a few days immersed in nature, you should always find out before-

hand if there is a site nearby that is equipped for camping. Furthermore you must not collect plants, protected

species of shrub, or animals or geological specimens.Should you come across a wounded animal, you are advi-

sed to try to help it, but most importantly to alert the forestry commission in the area where you find the ani-

mal and inform them of its conditions.If you do not know the footpaths you are following,it is better not to take

them.In the same way, you should never try to scale rocky cliffs in adverse weather conditions, especially if you

are not accompanied by an expert guide and if you do not have the necessary equipment.

Ein guter Wanderer muss immer Respekt vor der ihn umgebenden Natur haben

und sich zivilisiert verhalten. Plötzlicher, störender Lärm, der die Stille eines

Ortes gefährdet, muss vermieden werden. Außerdem sollte auf keinen Fall die

Beschilderung, die der Orientierung entlang der Wege dient, verändert oder

beschädigt werden. Das Hinterlassen von Müll, Altpapier oder Ähnlichem, sowie auch von

Flaschen und Glasscherben,gilt es absolut zu unterlassen.Letztere sind in der Tat besonders gefä-

hrlich, denn durch die einstrahlende Sonne wirken diese wie optische Linsen und können so

einen Brand auslösen.Genauso dürfen weder glühende noch gelöschte Zigarettenkippen einfach

weggeworfen werden, denn auch dadurch könnte ein Brand entstehen. Noch dazu bestehen

Zigarettenfilter aus nicht biologisch abbaubaren Materialien und sind daher sehr umweltschä-

dlich. Es ist trostlos zuzusehen, wie unsere wunderschönen Strände immer mehr zu

„Aschenbechern“ werden. Für jene die sich anschicken, inmitten der Natur Abendteuer zu erle-

ben, sei geraten, ihr Auto auf dem Parkplatz abzustellen. Es ist besser, kleine Wege mitten im

Gehölz zu meiden, denn im Falle eines Regens könnte die Bergung des Fahrzeuges gefährlich,

wenn nicht sogar unmöglich sein.

Campen in nicht dafür vorgesehenen Gebieten ist zur Sicherheit der Ausflügler, sowie der Tiere

und Pflanzen vor Ort, immer verboten. Wenn Sie wünschen, einige Tage inmitten der Natur zu

verbringen, sollten Sie sich auf jeden Fall vor Abfahrt über das Vorhandensein bzw. das

Nichtvorhandensein von Lagerplätzen informieren.

Das Aufsammeln von geschützten Pflanzen und Strauchwerk,sowie von Tieren und geologischen

Funden ist untersagt. Sollten sie je auf ein verletztes Tier stoßen, sollte diesem wenn möglich

Hilfe geleistet werden, aber vor allem muss die örtliche Forstbehörde verständigt werden.

Vergessen Sie nicht, dieser auch den Zustand des Tieres mitzuteilen. Sollten die zu begehenden

Wege unbekannt sein, ist es besser sie zu verlassen.Genauso sollten bei schlechtem Wetter keine

Felswände erklettert werden, vor allem nicht ohne erfahrenen Führer oder unzureichender

Ausrüstung. In Parks und Naturschutzgebieten ist Jagen und Fischen strengstens verboten. In der

Tat dienen die genannten Gebiete dem Schutz seltener oder vom Aussterben bedrohter Arten.

Deshalb sollte unbedingt auch Augenmerk auf den Habitatschutz gelegt werden.

La Natura non è una discarica

In alcun modo si devo-

no abbandonare rifiuti

di qualsiasi genere,

cartacce o simili, botti-

glie o frammenti di vetro, mozzico-

ni di sigaretta semiaccesi o spenti,

l'ambiente impiega centinaia di

anni per smaltire gli stessi.

In alcun modo si devono abban-

donare rifiuti, cartacce o simili. Per

i boschi, si deve raccogliere qual-

siasi cosa e condurla fino al

campo base o al rifugio più vicino

dove poterla lasciare nelle mani

del personale addetto o meglio

ancora, portare tutto in città ove

poi ci si assicurerà di buttare tutto

negli appositi contenitori. La

natura non è una discarica! Non

bisogna mai abbandonare botti-

glie o frammenti di vetro. Questi

ultimi sono infatti particolarmen-

te pericolosi poiché col riflesso

del sole possono fungere da lente

e scatenare un incendio. Allo stes-

so modo occorre evitare di getta-

re nell'ambiente mozziconi di

sigaretta semiaccesi o spenti. Così

facendo si potrebbe appiccare

accidentalmente un incendio.

Non solo, infatti occorre sottoli-

neare che il filtro della sigaretta è

costituito da materiale non bio-

degradabile e pertanto altamente

inquinante. È desolante constata-

re che spesso le nostre splendide

spiagge risultino dei veri e propri

“posacenere”. Una delle abitudini

peggiori dei bagnanti incivili, è

infatti quella di occultare i mozzi-

coni di sigaretta sotto la sabbia,

non curandosi del fatto che l'am-

biente impiega centinaia di anni

per smaltire gli stessi. Per coloro

che si accingono ad avventurarsi

in mezzo alla natura è consigliabi-

le lasciare la propria autovettura

nelle piazzole di sosta. Meglio evi-

tare i sentieri immersi nella

boscaglia. In caso di pioggia, il

recupero del veicolo potrebbe

risultare arduo e pericoloso se

non addirittura impossibile.

Trascorrere una notte alla “diac-

cio” privi dell’attrezzatura neces-

saria è infatti un'esperienza scon-

sigliabile! In presenza di corsi

d’acqua non si devono utilizzare

solventi, detersivi o simili per evi-

tare di inquinarne la potabilità e

avvelenare gli animali del luogo.

Anche il campeggio è sempre

vietato nelle aree non addette, sia

per la sicurezza dei campeggiato-

ri improvvisati che per quella di

animali e piante.

Se desiderate trascorrere qualche

giorno immersi completamente

nella natura, dovete sempre infor-

marvi prima di avviarvi, sulla pre-

senza o meno di un eventuale

sito vicino addetto al bivacco.

Inoltre non bisogna raccogliere

piante, arbusti di specie protetta,

ne animali o reperti geologici.

Qualora ci si imbatta in un anima-

le ferito, occorre tentare di pre-

stargli delle cure, ma soprattutto

avvisare il corpo forestale della

zona in cui si trova l’animale e

imformarlo circa le sue condizio-

ni. Se non si conoscono i sentieri

da percorrere, è meglio abbando-

narli per evitare di mettere a

rischio la sicurezza propria e di

eventuali compagni di viaggio.

Allo stesso modo, non bisogna

mai tentare di scalare pareti roc-

ciose in condizioni climatiche sfa-

vorevoli, soprattutto se non si è

accompagnati da una guida

esperta e privi dell'attrezzatura

necessaria.

Aquila Reale

ph. Archivio Provincia Ogliastra ph. Archivio Provincia Ogliastra

Gennargentu,esemplare di peonia

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www.sardegnasudest.com38 Giugno 09

Page 39: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com 39Giugno 09

Si tratta infatti di luoghi idonei a

preservare specie rare o in via

d'estinzione. È necessario dun-

que fare attenzione a non dan-

neggiare il loro habitat nel

migliore dei modi e prestare

sempre molta attenzione a dove

si cammina e cosa si potrebbe

calpestare! Gli incendi restano

tuttavia il pericolo numero “uno”

per la vegetazione e gli animali.

La distrazione o peggio il vanda-

lismo, sono le cause principali

dello svilupparsi di roghi che

spesso divampano per ettari ed

ettari di terreno distruggendo

non solo specie vegetali, ma

anche animali e in qualche caso

abitazioni e persone. È acclamato

che la maggior parte degli incen-

di è causata dall'incuria dell'uo-

mo ma soprattutto, da atti crimi-

nosi riconducibili allo stesso.

Coloro che per via di un atteg-

giamento superficiale o per dolo

appiccano un incendio, sono

perseguibili per legge e soggetti

a pesanti sanzioni se non addirit-

tura alla reclusione. Per evitare

che il fuoco divori tutto e

distrugga un patrimonio natura-

le importantissimo, si possono

seguire elementari regole com-

portamentali. Non mettere in

moto la macchina in prossimità

di sterpaglie secche, il calore pro-

dotto dalla marmitta potrebbe

generare un rogo. Quando si

fuma in macchina, occorre spe-

gnere la cicca nel posacenere

interno e mai lanciarla dal fine-

strino! Il fuoco ed i falò che si

accendono (anche nelle aree

autorizzate) debbono essere

controllati e opportunamente

spenti prima di abbandonare il

luogo dell'escursione o della

semplice gita. I segnali di perico-

lo posti sul ciglio della strada,

sono sempre utili per capire se ci

si trova in una zona più o meno a

rischio di incendi. Se ci si trova in

presenza di un incendio occorre

subito chiamare il pronto inter-

vento, ma se l'incendio è stato

appena appiccato, si può tentare

di soffocarne le fiamme con un

ramo verde, tenendo sempre le

spalle al vento. Non bisogna mai

sostare in prossimità del fuoco, si

potrebbe impedire il passaggio

ai mezzi di soccorso. Se si è a

conoscenza di sentieri che

potrebbero facilitare le operazio-

ni di spegnimento, bisogna pron-

tamente indicare la loro posizio-

ne alla guardia forestale oppure

ai vigili del fuoco. Spegnere da

soli un vasto incendio può risul-

tare un errore addirittura “fatale”.

In certi casi, l'unica via da pratica-

re è propria la fuga, non dimen-

ticando naturalmente di avvisare

le autorità competenti e gli

addetti alla sicurezza e, se possi-

bile, aiutare coloro che si trovino

in pericolo.

Caccia vietata per salvare le specie a rischioI parchi e le riserve,sono luoghi idonei a preservare specie rare o in via di estinzione

Hunting forbidden to save endangered species

In parks and nature reserves hunting and fishing are strictly forbidden. In fact these are places designed to

protect rare species or species which are close to extinction.So it is necessary to be careful not to damage their

habitat. Fires are the ‘number one’ danger for vegetation and animals. Carelessness, or worse, vandalism, are

the main causes of fires which often spread over hectares of land, destroying not only plant species but also

animals and in some cases houses and people.To avoid fire consuming everything and destroying a very important natural heri-

tage, we can follow a few simple behavioural rules. Do not start your car close to dry brushwood; the heat produced by the

silencer could start a blaze.Fires and lit bonfires (even in authorised areas) must be controlled and correctly extinguished befo-

re leaving the excursion area. Danger signs displayed at the side of the road are always useful to help you understand whether

you are in an area of high or low risk of fires.You should never stop close to a fire as this could impede the passing of the emer-

gency services.Trying to extinguish a large fire alone could be a fatal mistake. In certain cases, the only thing to do is really to

flee, naturally not forgetting to alert the competent authorities and the security staff and, if possible, helping others who find

themselves in danger.Protecting nature is everybody’s responsibility.Without its habitat the human race would die out, exactly

in the same way as is happening to many animal species. So even on holiday, during times of complete relaxation, we must

never forget to respect the fundamental rules of sensible behaviour to protect the environment. Following these few rules, we

will show consideration, but most importantly we will spend relaxing and pleasant days in the pursuit of peace.

Brände stellen aber nach wie vor für Vegetation und Tiere die Gefahr „Nummer 1“ dar.Die Zerstreuung, oder

noch schlimmer, der Vandalismus ist Hauptursache für das Entstehen von Feuer, welche sich oft auf viele

Hektar ausdehnen, und so nicht nur Pflanzen sondern auch Tiere und nicht selten auch Behausungen und

Personen vernichten.Um zu vermeiden, dass ein Feuer alles umliegende verschlingt und so eventuell ein

wichtiges Naturgut zerstört, kann man gewissen elementaren Verhaltensregeln folgen: Das Auto nicht in unmittelbarer Nähe

von trockenem Gestrüpp starten,denn der heiße Auspuff könnte zur Entstehung von Flammen führen.Lagerfeuer (auch wenn

auf dafür vorgesehenen Flächen entzündet) müssen kontrolliert und vor Verlassen des Exkursionsortes gründlich gelöscht wer-

den.Die am Rand der Strassen anzutreffenden Gefahrenschilder geben Auskunft darüber,ob und wie stark eine Zone brandge-

fährdet ist. Auf keinen Fall darf das Auto in der Nähe des Feuers abgestellt werden, da so die Zufahrt durch Löschfahrzeuge

erschwert oder gar verhindert werden könnte. Einen großen Brand allein versuchen zu löschen, kann sich als fataler Fehler

herausstellen.In vielen Fällen ist der einzige richtige Weg,die Flucht zu ergreifen,jedoch nicht ohne die zuständigen Autoritäten

und die Sicherheitsangestellten informiert und - wenn möglich - jenen, die sich in Gefahr befinden, geholfen zu haben. Die

Natur zu schützen ist die Pflicht eines Jeden.Wenn der Mensch seines Habitats beraubt werden würde, würde er aussterben,

genauso wie es für viele wichtige Tierarten der Fall ist.Selbst wenn wir uns auf Urlaub befinden, also in einem Moment abso-

luter Entspannung, dürfen wir nie auf die fundamentalen Verhaltensregeln, die dem Schutz der Natur dienen, vergessen.Wenn

wir diese wenige Regeln befolgen, können wir unsere Kultiviertheit beweisen, vor allem werden wir jedoch schöne Tage mit

ruhigem Gewissen genießen können.

ph. Matteo Pispisa

ph. Matteo Pispisa

ph. Matteo Pispisa

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www.sardegnasudest.com40 Giugno 09

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www.sardegnasudest.com 41Giugno 09

Fedele al suo territorio, caratte-

rizzato da una natura inconta-

minata e a tratti sevaggia, la

cucina tipica sarda propone

piatti semplici e genuini. Per

questo oggi è molto apprezzata

anche in ambiente nazionale ed

estero. I sapori e gli aromi sono

facilmente riconoscibili e mai

occultati da salse o preparati

che possano soffocare il gusto

originario della materia prima.

Le ricette più rinomate e cono-

sciute nascono dall'incontro di

materie prime essenzialmente

legate alla terra. La ricchezza del

mare resta tuttavia una grande

risorsa nell'ambito di una diver-

sificazione gastronomica che

trova nei frutti di queste acque

cristalline un'ottima alternativa.

A Cagliari e nel vicino hinter-

land per esempio, è piuttosto

diffusa la cucina marinara.

Naturalmente non manca mai

l'aragosta, assoluta regina delle

tavole sarde nelle zone costiere,

ma deliziose sono anche altre

pietanze come la burrida, le

incomparabili grigliate di pesce

bianco freschissimo, i primi di

mare come gli spaghetti alle

arselle, ricci di mare e tante altre

delizie. Il patrimonio gastrono-

mico dell'entroterra, resta

comunque l'emblema della

cucina isolana con piatti rino-

mati dal gusto inconfondile. Tra

Alla scoperta degli antichi saporiDiscovering ancient flavours

The tastes and aromas of typical Sardinian cuisine are easily recognisable and never con-

cealed by sauces or mixes that can hide the original flavour of the primary material,often

linked to produce obtained from the land.The abundance of the sea, however, is still a

great resource and produce obtained from the sea is an excellent alternative. In Cagliari

and the surrounding inland area, marine cuisine is fairly widely available. Lobster is the absolute queen of

Sardinian tables in the coastal regions, but other seafood dishes are also delicious, such as burrida, unrivalled

grilled white fish, spaghetti with clams, sea urchins and risotto with seafood.The gastronomic heritage of the

inland area, however, remains the symbol of the island’s cuisine with famous dishes of unmistakeable taste.

Preparation follows the rules of ancient recipes, using natural aromas.The method of cooking on a spit is the

most common.You need only to think of roast suckling pig or roast lamb. But steamed and soup dishes are

also common on the typical Sardinian table. Steamed wild boar or the delicious pecora in cappotto, mutton

cooked in broth with green vegetables and potatoes, are noteworthy examples.

Die Geschmäcke und die Düfte der typischen sardischen Küche sind leicht erkennbar

und nie verborgen von Saucen oder anderen Produkten die den originellen Geschmack

der Zutaten, oft verbunden mit der Erde, bedecken. Der Reichtum des Meeres bleibt

trotzdem eine große Ressource welche in seinen Früchten eine ausgezeichnete

Alternative findet. In Cagliari und im nahen Hinterland ist die Meeresküche ziemlich verbreitet. Die Languste

ist an den Küstenzonen absolute Königin auf den sardischen Tischen aber köstlich sind auch weitere

Meeresgerichte wie die burrida, die unvergleichbaren Grillgerichte mit weißem Fisch, die Spaghetti mit

Muscheln, mit Seeigeln und der Fischreis. Der gastronomische Reichtum des Hinterlandes, bleibt auf jeden

Fall das Emblem der Küche der Insel mit berühmten Gerichten mit einem unverwechselbaren Geschmack.

Die zubereiteten Speisen folgen den Grundsätzen der alten Rezepte, mit Gebrauch von natürlichen Aromen.

Das Braten am Spieß ist die meist angewendete Kochart.Man braucht

nur an das gebratene Schweine- oder Lammfleisch denken.

questi emergono le carni

d'agnello e il prelibato maialet-

to “detto Porceddu”. Le prepara-

zioni seguono come da tradizio-

ne, i dettami delle antiche ricet-

te, con l'utilizzo di aromi natura-

li e tempi di cottura piuttosto

lunghi. La cottura allo spiedo è

decisamente la più diffusa, ma

nella tipica tavola sarda sono

comuni anche le preparazioni in

umido come il cinghiale (dal

quale si ricava anhe un ottimo

sugo), in brodo (come la delizio-

sa pecora in cappotto) e non

solo. Le carni sono particolar-

mente tenere e pregiate per

via dell 'allevamento allo

stato brado che tiene l'ani-

male in sintonia con la natu-

ra, la terra e i frutti da essa

prodotti.

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www.sardegnasudest.com 43Giugno 09

parazione dei più squisiti for-

maggi locali come il pecorino, la

ricotta, “su casu ageru" e "casu

marzu". Anche il pane e i dolci

nascono da tradizioni e lavora-

zioni antiche. Basti pensare

all'appetitoso e fragrante pane

casareccio; pane pintau, pistoc-

cu, moddizzosu, accompagnato

quasi sempre in tavola dai vini

locali. È particolarmente rino-

mato il profumato vino canno-

nau d'Ogliastra. Pabassinas,

panisceddas, amarettus, cigiri

pistidau, pardulas, gattou, sono

sono alcuni dei dolci più tipici.

Autentiche delizie preparate da

mani sapienti, a base di man-

dorle, uva, ricotta e tanti altri

ingrediente semplici e naturali.

In Sardegna, il rapporto con la

natura emerge in tanti aspetti

della quotidianità e si riflette

con forza nei costumi e nelle

tradizioni del popolo sardo.

Ovini e suini fanno parte da

sempre del tipico paesaggio

sardo, in perfetta sintonia con le

più antiche tradizioni pastorali.

Nella gastronomia isolana non

mancano naturalmente i legumi

e gli ortaggi. Fave, piselli, pomo-

dori, zucchine e melanzane ven-

gono utilizzate spesso per ela-

borare appetitosi contorni, ma

anche per impreziosire deliziosi

condimenti per primi e secondi

piatti. Le pietanze più tipiche,

sono quasi sempre legate

all'aspetto stagionale e ai tempi

delle produzioni agro-pastorali.

Nel sud-est Sardegna si osserva-

no variazioni gastronomiche

i n t e r e s -

santi e peculiari. Ricette che da

sempre caratterizzano i luoghi e

le usanze più tipiche. Nel cuore

di Sarrabus Gerrei la presenza di

molteplici ovili offrono la possi-

bilità di degustare ottimi for-

maggi e prodotti tipici diretta-

mente in loco, immergendosi in

un ambiente caratteristico e

suggestivo. Ottimo pecorino,

ricotte salate e preparati a base

di formaggio fresco e miele

delizioso, capaci di incantare i

palati più esigenti. Nella zona di

Muravera, il paesaggio si carat-

terizza per la presenza di molte-

plici agrumeti, tra il mare e le

lagune. La sagra delle arance a

tal proposito è un evento

imperdibile e un'occasione spe-

ciale per gustare i migliori frutti

della nostra terra.

Anche l'Ogliastra è terra di tra-

dizioni culinarie rino-

mate. Qui si

p o s s o n o

gustare i

culur-

gio-

La natura emerge anche nella cucina

Nature in the kitchen

Meats are particularly tender and prized for their free range rearing. Naturally, vegetables are not lacking in the

island’s gastronomy. Beans, peas, tomatoes, courgettes and aubergines are used to create appetising side dishes,

but also to enrich delicious condiments for first and second courses. In the heart of Sarrabus Gerrei the abundan-

ce of sheep farms allows the possibility of tasting cheeses and typical products right ‘on site’, immersed in a cha-

racteristic and picturesque environment. Excellent pecorino cheese, savoury ricotta, products based on fresh cheese and delicious

honey and many other specialities. Ogliastra is also a land of famous culinary traditions. Here you can sample culurgiones (sheets

of pasta folded and closed in the form of little parcels with decorated edges, filled with potatoes, fresh pecorino and mint) and the

traditional ‘malloreddus’ (small dumplings made of pasta). Second courses maintain the same theme in common with the rest of

the island, with roast pork infused with the aromas of wild myrtle, but also, and more than anything else, roast mutton. The excel-

lent sheeps’ milk produced is also an ideal base for the preparation of the most exquisite local cheeses such as “su casu ageru" and

"casu marzu". Breads and sweets originate from ancient traditions and methods. You need only to think of the appetising and fra-

grant pane casareccio; pane pintau, pistoccu and moddizzosu, almost always accompanied at the table by local wines. The fragrant

wine Cannonau d’Ogliastra is particularly famous. Pabassinas, panisceddas, amarettus, cigiri pistidau, pardulas and gattou, are some

of the most typical sweets, prepared by skilful hands using almonds, grapes, ricotta and many other simple and natural ingredients.

Aber an der typischen sardischen Tafel sind auch die geschmorten oder mit einer Suppe zubereitete Speisen

allgemein verbreitet. Das geschmorte Wildschwein oder das köstliche Lammfleisch in der Suppe gekocht mit

Gemüse und Kartoffel sind bedeutende Beispiele. In der Gastronomie der Insel fehlen natürlich die

Hülsenfrüchte und das Gemüse nicht. Feldbohnen, Erbsen, Tomaten, Zucchini und Auberginen werden verwen-

det um appetitanregende Zuspeisen zu kochen aber auch um schmackhafte Soßen für erste und zweite Gänge zu bereichern. Im

Herzen des Sarrabus Gerrei bietet die üppige Anwesenheit von Schafställen die Möglichkeit direkt am Ort Käsesorten und typische

Produkte zu kosten, während man sich in eine charakteristische und eindruckvolle Atmosphäre eintaucht. Ausgezeichneter

Schafkäse, gesalzene Topfensorten, zubereitet mit Frischkäse und köstlichem Honig und viele weitere Spezialitäten. Auch die

Ogliastra ist ein Gebiet mit berühmten kulinarischen Traditionen. Hier kann man die culurgiones probieren (zusammengefaltener

Teig, wie eine kleine Tüte, mit verzierten Rändern, gefüllt mit Kartoffel, frischem Schafkäse und Pfefferminzblätter) und die tradi-

tionellen "malloreddus" (Nudelklößchen). Die zweiten Gänge bewahren den Leitfaden der auf dem Rest der Insel verbreitet ist, mit

gebratenem Spanferkel aromatisiert mit wilder Myrte aber auch mit gebratenem Schaffleisch. Die ausgezeichnete Schafmilch ist

auch die ideale Basis für die Zubereitung der köstlichen Käsesorten wie " su casu ageru "und "casu marzu". Auch das Brot und die

Süßigkeiten entstehen aus alten Traditionen und Verarbeitungen. Man braucht nur an das appetitanregende und wohlriechende

hausgemachte Brot denken. Pane pintau, pistoccu, moddizzosu, fast immer bei Tisch von lokalen Weinen begleitet. Besonders

berühmt ist der duftende Wein Cannonau der Ogliastra. Pabassinas, panisceddas, amarettus, cigiri pistidau, pardulas, gattou sind

nur einige der typischsten Süßigkeiten, von erfahrenen Händen mit Mandeln, Trauben, Topfen und vielen weiteren einfachen und

natürlichen Zutaten, zubereitet.

nes (sfoglia piegata e chiusa a

sacchetto con lembi decorati a

spiga, riempita con patata, for-

maggio pecorino fresco e

menta) e i tradizionali "mallo-

reddus" (gnocchetti di pasta). I

secondi piatti mantengono il

filo conduttore comune al

resto dell ' isola, con il

porchetto arrosto

aromatizzato con il

mirto selvatico, ma

anche e soprat-

tutto la pecora

arrosto. L'ottimo

latte di pecora

prodotto è

anche la base

ideale per la pre-

Le Sebadas

Le Sebadas sono da anno-

verarsi tra le specialità

sarde più gustose e cono-

sciute oltre i confini del-

l'isola.

Una sottile sfoglia fatta di

uovo e farina di grano duro,

un cuore di formaggio fre-

sco e filante, vengono

servite ricoperte da

un velo di miele o

da un cucchiaio di

zucchero.

Degustabili in qualsiasi

ristorante locale! Sono sem-

pre proposte come dolce

dessert.

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Page 45: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com 45Giugno 09

San Tomas, un’olio da gambero rosso

altissima qualità, un fatto che gli

ha permesso di ottenere impor-

tanti riconoscimenti a livello

regionale. Siamo attentissimi nella

fase di raccolta delle olive che

vengono poste in cassette forate

per permettere loro di ‘respirare’

econservate in celle frigorifere ad

un temperatura di 18 gradi. Entro

24 ore dalla raccolta vengono

macinate in moderni frantoi a

freddo. Questo è un punto fonda-

mentale per conservare intatti i

profumi». Il risultato è un olio

extravergine dal gusto legger-

mente piccante, molto gradevole

all’olfatto. L’azienda olivicola San

Tomas vende l’intera produzione

nel nord Italia e all’estero, un

biglietto da visita niente male per

Castiadas e per l’intero sud-est

dell’Isola. «Proprio così – puntua-

lizza Pierangelo Cimetti – quelli

sono i nostri mercati di riferimen-

to. I nostri prodotti sono apprez-

zati molto. In Germania, Gran

Bretagna e Italia settentrionale

quindi, la richiesta maggiore del-

l’olio San Tomas, quasi un pezzo

di Sardegna che ‘vive’ all’estero e

che soddisfa i palati degli esigen-

ti acquirenti che scelgono di

gustare anche a casa loro ciò che

di buono hanno assaggiato nella

nostra isola. L’olio extravergine

prodotto nell’azienda castiadese

può essere degustato in loco. I

Cimetti, persone estremamente

disponibili, ricevono i visitatori

ogni giorno dalle nove del matti-

no alle venti per far assaggiare

pane, olio e olive. Un piacere cui è

consigliato vivamente di non

rinunciare.

Passione, tanta passione, impe-

gno, sacrificio e professionalità.

Sono gli ingredienti grazie ai

quali nasce un olio extravergine

di qualità superiore, quello pro-

dotto dall’azienda olivicola San

Tomas di Castiadas (località Sitò),

considerato uno dei migliori

dell’Isola. Gli “autori” di questo

piccolo miracolo castiadese sono

i componenti della famiglia

Cimetti. L’azienda, infatti, è rigo-

rosamente a conduzione familia-

re, ed è forse questo uno dei

segreti di questo prodotto di

OLIVICOLTURA SAN TOMASloc. Sitò 09040 CASTIADASTel. 070.9947028

Il mensile “Il Gambero Rosso”lo ha selezionato tra i migliori oli

The oil with the taste of Sarrabus

Passion, much passion, commitment, sacrifice and professionalism. These are theingredients of the successful extra virgin oil of San Tomas di Castiadas, consideredone of the best ones of the Island.The “authors” of this small miracle are the mem-bers of the Cimetti family.“We are proud of the results we have - explains PierangeloCimetti,who moved from Milan to the countryside of Castiadas almost ten years ago

- they are the fruit of numerous sacrifices”.The Cimettis took over a former Ersat house in Castiadas andthere they begun with the cultivation of olive trees.2800 plants are currently accommodated in six hec-tares of land.The result is a slightly spicy extra virgin olive oil,with a pleasant fragrance.San Tomas sellsthe entire production in the north of Italy and abroad, a great presentation for Castiadas and the entiresouth-east of the Island.The Cimettis receive visitors every day from eight in the morning to eight atnight, to make them taste the oil on one exquisite slice of bread.A pleasure no one should miss.

Dove siamo / where we areL’oliodelSarrabus

Page 46: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com46 Giugno 09

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www.sardegnasudest.com 47Giugno 09

Il vero formaggio del sarrabusDove siamo / where we aresmettendo questa passione al

figlio maggiore, che, dopo una lau-

rea nella scuola lattiero casearia di

Lodi, numerosi stages all’estero, e

una decennale esperienza nel set-

tore, ha deciso di far fruttare tanto

lavoro, tanti sacrifici e una grande

passione, portando avanti un

sogno di famiglia, un proprio casei-

ficio artigianale. Dalla fusione di

esperienza e nuove tecnologie,

nascono i Formaggi di Muravera,

prodotti sani e genuini che accon-

tentano sia gli amanti dei sapori

antichi tradizionali, sia chi si avvici-

na per la prima volta al prodotto

caseario. Infatti la Sardaform,oltre ai

classici pecorini stagionati e semi-

stagionati, propone una vasta

gamma di formaggi “giovani” e

innovativi, freschi e molli, formaggi

aromatizzati, formaggi speziati, che

si allontanano dall’immagine stan-

dardizzata del formaggio pecorino,

come un formaggio da dispensa, e

da grattugia.

La produzione varia dai classici

canestrati, dai cotti ai semicotti, ai

formaggi alle erbe. Ottimi i formag-

gi freschi, da tavola, e versatilissimi

per la preparazione di dolci. La

Sardaform di Muravera non trascu-

ra neanche la produzione di ricotta

fresca, ricotta salata, e, il classico

tradizionale “casu axedu”.

Questi formaggi vengono prodotti

esclusivamente con latte prove-

niente da allevamenti del Sarrabus,

assoluta garanzia di qualità e

genuinità.

Poco fuori il centro urbano di

Muravera, a pochi Km. da

Villasimius e Costa Rei, si può

acquistare il prodotto principe

della gastronomia sarda “Il formag-

gio”. Nel 2005 a Muravera, piccolo

centro nella costa orientale sarda,

nasce la Sardaform, un piccolo

caseificio artigianale a conduzione

familiare. La famiglia Cappai, vanta

da tre generazioni, un’antica tradi-

zione nel settore lattiero caseario. Il

capo famiglia, per quasi 50 anni ha

collaborato con grandi aziende, sia

locali che a livello nazionale, tra-

VENDITA AL PUBBLICOFORMAGGI DI MURAVERA

Ex S.s. 125 Ingresso di Muravera Km. 61,800

Cell. 3479452664Cell. 3387251918

The real cheese of Sarrabus

Just outside the town of

Muravera, at a few km

distance from Villasimius

and Costa Rei, you can find

the main product of Sardinian gastronomical

products:“cheese”. Sardaform, a small family run

artisan business producing cheese was establi-

shed in 2005 in Muravera, a small town in the

Sardinian West coast.

Three generations of the Cappai family have been

working following the ancient Sardinian dairy

traditions. Muravera cheeses are genuine and

healthy cheese that satisfy both lovers of traditio-

nal taste and those who try Sardinian cheese for

the first time.

Fresh cheese,as well as table cheese and traditio-

nal ripe cheese are excellent.

All cheeses are produced using only milk from

cattles bread in the Sarrabus area: a guarantee of

the highest quality and genuinity.

Caseificioartigianalea conduzionefamiliare

Page 48: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com48 Giugno 09

In tanti si domandano cosa significhi l'im-

magine impressa sulla bandiera sarda.

Quelle 4 teste scure con la testa fasciata da

una benda. E quello Scudo crociato di

rosso che fa pensare a qualcosa di forte-

mente rivoluzionario. I sardi sono un popo-

lo notoriamente legatissimo alla propria

terra; per questo i “Quattro Mori” hanno

prima di tutto un valore affettivo e in virtù

di questo legame vengono condotti con

orgoglio in giro per il mondo. Il vero signi-

ficato di quell'immagine impressa nella

bandiera sarda, è ancora oggi oggetto di

discussione tra gli storici. Secondo antiche

tradizioni spagnole, il simbolo dei Quattro

Mori fu creato da Pietro I d’Aragona, attor-

no all’anno 1000 per celebrare la vittoria di

Alcoraz sul popolo arabo, temibile nemico

che in quell'epoca mirava a conquistare

tutto il mediterraneo. Si suppone che il

simbolo dei quattro mori sia stato conces-

so alla terra sarda solo nel 1379 quando fu

annessa al Regno Aragonese. Durante i vari

secoli, l'immagine subì alcuni cambiamen-

ti (tra questi anche lo spostamento della

benda a coprire gli occhi), mantenendo

tuttavia le caratteristiche predominanti

come la posizione e direzione in cui le

teste guardavano. Tuttavia sono molti i miti

locali che si narrano riguardo allo stemma.

Questi ultimi riconducono in gran parte ad

una famigerata battaglia contro i mori,

attorno all’anno mille. Evento particola-

mente cruento in occasione del quale il

popolo sardo sconfisse gli arabi e impalò le

teste dei loro generali come monito contro

future invasioni. Tra storia e leggenda, mito

e realtà, la bandiera dei quattro mori resta

comunque un potente simbolo di apparte-

nenza, seppur con un emblematico tra-

scorso velato da un alone di mistero.

Tramandare valori, tradizioni, cultura e un

importante patrimonio letterario legato

alle leggende e al mito, è prerogativa tipi-

ca del popolo sardo. Un popolo che per il

suo carattere schivo e il suo attaccamento

alla terra, ha conservato nel tempo una for-

tissima identità. Un'identità che nei suoi

quattro mori ha trovato dimora e che

ancor oggi, tra passato e presente si distin-

gue con forza e con orgoglio al di là del

mare e della terra stessa.

Orgoglio di un popolo,tra storia e leggenda.Pride of a people, between history and legend

Many people wonder about the meaning of the image depicted on the Sardinian flag. Those four dark heads with their

heads bound by a bandana. And that shield crossed in red that evokes something that is intensely revolutionary. The

Sardinians are a people who are strongly attached to their land and for this reason more than anything else the ‘Four

Moors’ are of sentimental value and, because of this bond, they are carried proudly all over the world. The real meaning

of this image depicted on the Sardnian flag is still the subject of discussion between historians today.According to ancient

Spanish traditions, the symbol of the Four Moors was created by Pietro I of Aragon around the year 1000 to celebrate the victory of Alcoraz

over the Arab people, a feared enemy which in that period was threatening to conquer the entire Mediterranean. It is thought that the sym-

bol of the Four Moors was only granted to the Sardinian land in 1379 when it was annexed to the House of Aragon. Over the centuries, the

image has been the subject of a few changes, (among them even moving the bandana to cover the eyes) however still retaining the essen-

tial elements such as the position and direction in which the heads were looking. However, many local myths are told regarding the crest.

Most of these myths can be traced back to a notorious battle with the Moors, around the year 1000.They were particularly bloody events in

which the Sardinians defeated the Arabs and impaled the heads of their generals as a warning against future invasions. In any case, amidst

history and legend, myth and reality, the flag of the four Moors remains a powerful symbol of belonging, albeit with a symbolic past veiled

in an aura of mystery.To hand down values, traditions, culture and an important literary heritage linked to legend and myth, is a typical qua-

lity of the Sardinian people. A people who, because of their reserved character and attachment to their land, have retained over time a very

strong identity. An identity which in their Four Moors has found its home and which still today stands out between past and present with

strength and pride, even beyond the sea and the land itself.

Viele fragen sich, was das Bild, das sich auf der Fahne Sardiniens befindet, bedeute. Jene vier dunklen Köpfe mit einer

Stirnbinde auf dem Kopf. Und dieses Schild mit einem roten Kreuz das an etwas besonders Revolutionäres erinnert. Die

Sarden sind – wie bekannt - ein mit dem eigenen Land verbundenes Volk; daher haben die “Vier Mohren” vor allem

einen gefühlsmä‚igen Wert und dadurch werden sie mit Stolz in der ganzen Welt herumgezeigt. Die wahre Bedeutung

dieses Bildes das sich auf der Fahne Sardiniens befindet, ist noch heute Gegenstand von Diskussionen mit den Historikern.Nach alten spani-

schen Traditionen wurde das Symbol der Vier Mohren von Peter I. von Aragonien um das Jahr 1000 erschaffen um den Sieg von Alcoraz über

das arabische Volk, einem zu fürchtenden Feind der zu dieser Zeit versuchte, den ganzen Mittelmeerraum zu erobern, zu feiern. Man nimmt

an, daß das Symbol der Vier Mohren dem Land Sardinien erst 1379 zugestanden wurde als es dem Aragonesischen Reich angeschlossen

wurde. Im Laufe verschiedener Jahrhunderte erfuhr das Bild einige Veränderungen (unter ihnen auch das Verschieben der Binde auf die

Augen), wobei jedoch die überwiegenden Merkmale wie die Position und die Richtung in die die Köpfer schauten, beibehalten wurden.

Dennoch existieren viele lokale Mythen die über dieses Wappen erzählen.Sie führen gro‚teils auf eine berüchtigte Schlacht gegen die Mohren,

um das Jahr 1000 zurück. Ein besonders blutiges Ereignis in dem das sardische Volk die Araber besiegte und die Köpfe ihrer Generäle als

Mahnung gegen eventuelle zukünftige Invasionen auf Stangen aufspießte. Zwischen Geschichte und Legende, Mythus und Wirklichkeit, die

Fahne der Vier Mohren bleibt trotzdem ein starkes Symbol der Zugehörigkeit, eine emblematische Vergangenheit die mit einem geheimni-

svollen Nimbus umgeben ist.Die Überlieferung der Werte,Traditionen,der Kultur und einem wichtigen Literaturschatz der mit den Legenden

und dem Mythus verbunden ist, ist typisch für das sardische Volk. Ein Volk, das mit seinem zurückhaltenden Charakter und seiner

Verbundenheit mit der Erde seine starke Identität beibehalten hat. Eine Identität die in den Vier Mohren einen Platz gefunden hat der sich

noch heute mit Kraft und Stolz, in der Vergangenheit und Gegenwart jenseits des Meeres und der Erde selbst hervorhebt..

Page 49: Sardegna Sud Est giugno 2009

www.sardegnasudest.com 49Giugno 09

Nel sud-est Sardegna le produzioni artigia-

nali sono numerose e vantano profonde

ed antiche tradizioni.Tramandate di padre

in figlio,con esse si trasmette la somma arte

di donare agli oggetti creati non solo mira-

bile fattura, ma anche una connotazione

unica,“d'antico”.L’artigianato sardo non è solo

“mera produzione di oggetti di pregio”,ma

anche e soprattutto “cultura”. Un modo di

lavorare che nasce da un microcosmo di

idee,sentimenti ed emozioni.Una dimen-

sione dove ceramiche,ttaappppeettii,coltelli,cesti-

ni,gioielli e oggetti d'ogni genere diventano

pezzi di pregiato valore storico e culturale,al

di là del loro utilizzo nel quotidiano. Con

molta probabilità, il Sarrabus è anche terra

d'origine delle famose “Launeddas”,i più tipi-

ci strumenti musicali sardi, la cui tecnica di

costruzione vanta una tradizione antichissi-

ma, che resiste tutt'ora nelle mani dei più

esperti artigiani.

Le ceramiche sarde narrano la storia

e il percorso compiuto dagli antichi

artigiani che alla fedeltà all’antico

stile, uniscono la praticità e la creati-

vità artistica del mastro ceramista.

Una figura preziosa che con il suo

tornio e le mani nude, modella e

crea oggetti di assoluta bellezza. In

queste creazioni, si apprezzano gra-

ziose decorazioni dai colori vivaci,

spesso ispirate alla vita contadina e

alla natura, con stilizzazioni di figure

d'animali, fiori e piante. Oggetti

adatti ad ornare una tavola, ma

anche una teca.

Con gli antichi telai in orizzonta-

le di legno, vengono eseguiti

prodotti di nicchia molto ricer-

cati per via della pregevole fat-

tura.

Lana, cotone, lino sono i tessuti

con cui si eseguono cuscini,

tovaglie, tendaggi e copriletti

dai colori vivaci e sgargianti

accostati a tinte più tenui e deli-

cate. Le forme rappresentate

narrano antiche storie di un

tempo lontano, quando animali

e uomini vivevano in totale coa-

bitazione, immersi nella natura.

Artigianato della costa,tra storia e culturaLe CeramicheSarde

Coastal artisans, between history and culture

I Tappeti

Sardinian craft is

not just ‘produc-

tion of quality

objects’ but also

and above all ‘art

and culture’. An expert art, where

ceramics, rugs, knives, baskets,

jewels and objects of every type

become pieces of rich historical

and cultural value, beyond their

everyday use. In the ceramic crea-

tions you can appreciate gracious

decorations in vivid colours, often

inspired by farm and nature life,

with stylised impressions of ani-

mal figures, flowers and plants.

With the antique horizontal wood

canvases, products of fine wor-

kmanship are created. Wool, cotton

and linen are the materials used to

create cushions, tablecloths, cur-

tains and bedspreads in bright and

intense colours alongside paler

and more delicate tones.

Das sardische

Handwerdk ist

nicht nur

“Herstellung von

wertvollen Gegenständen” sondern auch

vor allem “Kunst und Kultur”.Eine außeror-

dentliche Kunst, in der Töpferei,Teppiche,

Messer,Körbe,Schmuck und jede Art von

Gegenständen Stücke von außerordentli-

chem kulturellen und geschichtlichen

Wert werden,abgesehen von ihrem tägli-

chen Gebrauch. In der Töpferei werden

hübsche farbfreudige Dekorationen

geschätzt die sich oft an das ländliche

Leben und an die Natur anlehnen, mit

Stilisierung von Tierfiguren, Blumen und

Pflanzen. Mit den alten, horizontalen

Holzwebstühlen werden

Qualitätsprodukte hergestellt. Wolle,

Baumwolle, Leinen sind die Stoffe aus

denen Pölster, Tischtücher, Vorhänge und

Bettüberwürfe hergestellt werden, in

bunten und grellen Farben, kombiniert

mit sanften und delikaten Farbtönen.

Sig. Nieddu, uno dei più anzianicestinai del Sarrabus

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www.sardegnasudest.com50 Giugno 09

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Il sud est è una zona particolar-

mente importante dal punto di

vista della produzione artigianale.

Qui prevalgono oggetti d'artigia-

nato derivanti dall'asfodelo; in

particolare cestini, ma anche l'ar-

tigianato del telaio con meravi-

gliosi tappeti. E poi ancora bisac-

ce, ferro battuto, legno lavorato.

Nell'antico territorio del Sarrabus

Gerrei è piuttosto diffusa la cultu-

ra della realizzazione del “coltello”

che pur non essendo il fiore

all'occhiello della produzione

locale, vanta tra le sue file, degni

rappresentanti. Sono infatti

numerosi da queste parti, i cultori

di questa antica arte e sono

altrettanto numerosi gli oggetti

prodotti. Dai coltelli classici (is

arresojas), a quelli più raffinati

con manici preziosi intagliati e

finemente lavorati in lleeggnnoo, in

corno di muflone e talvolta anche

in corallo e in argento. Tra i più

interessanti esempi nell'ambito

della tradizione artigianale sarda,

vi è certamente l'antica arte della

filigrana, presente un po' in tutta

l'isola, sebbene in forme e carat-

teri che si differenziano a secon-

da del luogo di produzione. I gio-

ielli in filigrana si caratterizzano

per le forme e soggetti legati alle

tradizioni locali. La decorazione

dominante è la donna sarda, oltre

che per vezzo anche per funzione

religiosa e votiva, allorchè i mastri

orafi intrecciano sin dai tempi

antichi, splendidi anelli, orecchini,

medaglie e “bottoni mammellari”

simbolo della fertilità femminile e

donati anticamente come buon

auspicio. L'ingegno degli artigiani

sardi si manifesta maggiormente

nei materiali più poveri che, come

per incanto, assumono forme di

straordinaria bellezza e originali-

tà. Basti pensare agli utensili, così

vari e realizzati con massima cura

del dettaglio. Specchi, lampadari

in ferro battuto ed acciaio, vasi,

accessori vari per l'arredamento

della casa. Il gusto è quasi sempre

rustico e al contempo legato alla

tradizione della terra con i suoi

frutti. Il Sarrabus-Gerrei è cono-

sciuto come una terra per molti

aspetti selvaggia, ma al contem-

po ricca di tradizioni e tesori

nascosti. Nell'artigianato di questi

luoghi si possono scoprire crea-

zioni dal valore inestimabile crea-

te con estrema abilità, ricercatez-

za dei particolari, amore e passio-

ne per un lavoro che vive del-

l'ispirazione primaria derivata

dalla madre terra.

Le produzioni artigianali del sud est

Artisan trades of Ogliastra

Ogliastra is a particularly important area from the perspective of artisan production. Here artisan products created from

asphodel are most common, particularly baskets, but also artisan loom work, producing outstanding rugs. And then there

are also blacksmiths,wrought iron and wood carving.In the ancient territory of Sarrabus Gerrei the tradition of knife making

is very widespread, to the extent of being the jewel in the crown of local production, praised by its ranks of worthy repre-

sentatives.There are many different types; from the classical knife (is arresojas) to more refined ones with precious carved

handles finely worked in wood, in mouflon horn and sometimes also in coral and silver. In all likelihood, Sarrabus is also the birthplace of the

famous ‘Launeddas’, the most traditional Sardinian instrument.In the world of Sardinian artisan culture, the art of filigree strongly stands out.An

art which is present in the whole of the island.The styles and inspiration for the jewels in filigree are linked to local traditions.Master goldsmiths

can be traced back to ancient times, creating splendid rings, earrings, medals and ‘buttons in the form of womens’ breasts’, which are authentic

symbols of feminine fertility and were given as gifts in ancient times as good omens.Wood is another material used to work splendid products.

With it carpenters create carved chests, the classical Sardinian chairs covered in cane and many other everyday objects. The ingenuity of

Sardinian artisans is evident in the most basic materials that, as though by magic, are made into extraordinarily beautiful and original pieces.

You need only to think of utensils, so varied and created with the utmost attention to detail. Mirrors, lamps in wrought iron and steel, vases,

various accessories to furnish the house and many others...

Die Ogliastra ist eine in handwerklicher Hinsicht besonders wichtige Gegend.Hier überwiegen Kunstgegenstände die vom

Affodill abstammen;besonders Körbe aber auch wundervolle Teppiche die mit dem Webstuhl hergestellt werden.Und dann

noch Satteltaschen,Schmiedeeisen,geschnitztes Holz.Im ursprünglichen Gebiet des Sarrabus Gerrei ist vor allem die Kultur

der Erzeugung von “Messern” verbreitet, die obwohl nicht unbedingt Aushängeschild der Lokalproduktion sind, dennoch

würdige Vertreter in ihren Reihen haben.Es gibt viele Typen;von klassischen Messern (is arresojas) bis zu den eleganten,mit

wertvollen holzgeschnitzten Griffen,Griffen aus Mufflonhörnern,manchmal auch aus Koralle und Silber.Aller Voraussicht nach liegt im Sarrabus

auch der Ursprung der berühmten “Launeddas”, die typischsten Musikinstrumente Sardiniens. Innerhalb des traditionellen sardischen

Handwerks zeichnet sich auch die alte Kunst des Filigranschmucks aus. Eine Kunst die auf der ganzen Insel betrieben wird. Die Formen der

Filigranschmuckstücke sind den lokalen Traditionen entnommen.Die Goldschmiede flechten seit Urzeiten prächtige Ringe,Ohrringe,Medaillen

und “Knöpfe deren Form an Frauenbrüste erinnert”,authentische Symbole der weiblichen Fruchtbarkeit die früher als Glücksbringer verschenkt

wurden. Auch Holz ist eines der Materialien das zu wunderschönen Produkten verarbeitet wird. Die Tischler erzeugen geschnitzte Truhen, die

klassischen, mit Flechtwerk bespannten sardischen Stühle und viele andere Erzeugnisse des täglichen Lebens. Das Talent der sardischen

Handwerker zeigt sich am besten in den sogenannten “armen“ Materialien die aber, wie durch Zauber, Formen außergewöhnlicher Schönheit

und Originalität annehmen. Denken wir doch nur an die Werkzeuge die so unterschiedlich und mit der besten Pflege zum Detail ausgeführt

werden.Spiegel, Lampen aus Schmiedeeisen und aus Stahl,Vasen, verschiedene Einrichtungsgegenstände und vieles mehr ……

Anche il legno è uno dei

materiali utilizzati per la

lavorazione di splendidi

prodotti. Con esso i fale-

gnami realizzano cassapanche inta-

gliate, le classiche sedie sarde impa-

gliate e molti altri oggetti di uso

comune.

Il legno

I Coltelli

ha una tradizione antichissima, come testimoniato

dalla massiccia presenza dei bronzetti nuragici. Oggi

è di primaria importanza quella del ferro, con la

produzione di coltelli famosi in tutto il

mondo.

Tertenia, donna al telaio

Coltelli, realizzazionidel mastro coltellaio

Anedda Roberto

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Windsurf,il protagonista dell’estate

Windsurf, the protagonist of the summer

Windsurf is the oldest and bestknow among water sports, which

spread beginning in the 80’s. There are many establishement where

one can learn how to windsurf, from Porto Tramtzu (Villaputzu) to the

beaches of Costa Rei finishing at Porto Giunco (Villasimius). Kitesurf is

the latest born among water sports. This inflatible kite in which the surfer is bound

has been becoming popular on beaches all over the world. It seems easy and fun but

it’s important to state beforehand that practice this sport it’s necessary to take a cour-

se at specialized center. At Porto Giunco (Villasimius) one can find a school and pre-

pared istructors. The last sport, but not for importance, is wavw surfing. Due to its

position, Sardinis is considered the best place to practice this sport in the entire

Mediterranean Sea. If you are dynamic and lovers of this sport, the wind and our

waves are waiting for you to liveyour vacation in Sardinia to the fullest

spiaggia priva di ostacoli, per

permettere una partenza sicura

e magari un’amico che sappia

aiutarci nel momento della par-

tenza e “dell’atterraggio” dell’ala.

Il kitesurf è sicuramente spetta-

colare e bello da vedere, ma ha

bisogno di grandi spazi e delle

dovute attenzioni. L’ultimo sport,

ma non per importanza è il surf

da onda. Il surf vede le proprie

origini nell’Oceano Pacifico ed è

sport nazionale in Australia e

nelle isole delle Hawaii. Le tavole,

originariamente in legno, oggi

sono realizzate con clarck-foam

(poliuretano) e resina. Nuotando

incontro alle onde si arriva alla

line-up, il punto in cui le onde

cominciano a infrangersi. Da qui,

remando con la sola forza delle

braccia, ci si mette in piedi per

cavalcare le onde, facendo le

manovre (tricks) e mettendo in

discussione le proprie doti di

equilibrio. Anche se l’estate non

regala nella nostra costa grandi

mareggiate, ricordate che con

una tavola tipo mini malibu, di

circa 2,40 m si riesce a surfare già

con mezzo metro d’onda. La

Sardegna vista la sua posizione è

considerata il migliore luogo per

la pratica di questi sport in tutto

il Mediterraneo. Se siete dinamici

e amanti dello sport, il vento e le

nostre onde aspettano solo voi,

per vivere a pieno le vostre

vacanze in Sardegna.

l windsurf è il più anziano e

conosciuto tra gli sport acquati-

ci, si è diffuso a partire dagli Anni

Ottanta. Per praticarlo serve

tavola, albero, vela e boma, ma

soprattutto il vento… Il windsurf

è una sorta di evoluzione della

barca a vela, molto più pratico

nel trasporto e dinamico nelle

evoluzioni; permette di uscire

per mare in tutte le condizioni

cambiando tavola e vela in base

alla forza del vento e allo stato

del mare. Sono tanti gli stabili-

menti balneari dove è possibile

imparare, non avete che l’imba-

razzo della scelta! Il kitesurf è

l’ultimo nato tra gli sport acqua-

tici. Questo aquilone gonfiabile

(kite) al quale il surfista è vincola-

to attraverso 4 o 5 cavi (linee)

lunghi circa trenta metri, sta spo-

polando nelle spiagge di tutto il

mondo. Navigare in libertà sulla

superficie del mare, ma anche

saltare dieci e più metri in alto,

avendo la sensazione di volare!

Questo è il kitesurf. Sembra facile

e divertente e come tutte le

novità attira tante persone, ma è

importante premettere che per

praticare questo sport, è neces-

sario un corso presso un centro

specializzato. Non solo, è fonda-

mentale un vento costante e

possibilmente da mare, avere la

Villasimius, windsurf

Geremeas, Kitesurf

Villasimius,windsurfing a Porto Giunco

Muravera,spiaggia di Torre Salinas

ph. A. Masala

ph. A. Masala

ph. A. Masala ph. A. Masala

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