Sara Lando » Tempo di esposizione, apertura di diaframma, ISO

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Tempo di esposizione, apertura di diaframma, ISO.

Posted: gennaio 13th, 2009 I Author: admin I Filed under: I 12 Comments»

Dopo I'ultimo tutorial, mi e' stato chiesto di fare un tutorial superbase per chi non sa nemmeno cosa sia la profondita' di campo, e quindi

eccocl.

II mio prode aiutante Sigmund Freud mi aiutera' nelle dimostrazioni.

Dunque.

L'esposizione di una foto dipende essenzialmente da 3 fattori: tempo di esposizione, apertura di diaframma, sensibilita' del sensore 0 della

pellicola (ISO).

Questi tre valori sono legati tra loro e fanno la differenza tra una foto esposta correttamente e una che invece no.

Per renderlo piu' intuitivo, immaginate di dover riempire un bel bicchierone graduato per fare il r isotto in busta, visto che non sapete cucinare.

Vi servono 400 ml d'acqua: se ne mettete di piu' vi viene un risotto liquido (foto sovraesposta) se ne mettete di meno, il riso rimane crudo (foto

sottoesposta),

II tempo che ci mettete a riempire il bicchiere e' il tempo di esposizione e dipende da quando aprite il rubinetto (apertura di diaframma).

Se aprite poco il rubinetto avrete un flusso piccolo piccolo e molto preciso, non farete uscire dal bicchiere nemmeno una goccia d'acqua e ci

metterete molto piu' tempo.

Se aprite un sacco il rubinetto ci metterete due secondi, rna e' facile che schizziate un po' in giro.

Qual e' la scelta migliore da fare? Dipende. Dipende da quello che volete ottenere e dal soggetto.

E qui entra in campo Sigmund Freud, perche" va bene le ghetto-metafore, rna e' piu' facile se ve 10 faccio vedere.

PROFONDITA'DI CAMPO.

Direttamente legata all'apertura di diaframma e' la profondita' di campo, cioe' I 'area all'interno della quale quello che fotografo e' a fuoco.

Elevati numeri f indicano un diaframma molto chiuso: la luce passa in un filiiino ed ha tutto il tempo di andare a impressionare la pellicola in

modo ordinato e pulitino.

Invece bassi numeri f indicano un diaframma bello aperto, con la luce che entra tracotante come fan ubriachi ad un concerto di musica ruttona,

spintonando le altre particelle in modo da andare a fare il pogo sotto il palco, senza preoccuparsi troppo di arrivare con tutti e quattro gli arti.

Ovviamente ci sono quelli che hanno pagato il biglietto in tribuna (le particelle di luce che vanno ad impressionare l' area di messa a fuoco) e

che non vengono selvaggiamente picchiati, rna piu' basso e' il numero f, meno poltrone avra' la tribuna (e avere due poltrone circondate dal

pogo puo' essere comunque rischioso per I'area a fuoco)

a livello pratico qual e' la differenza?

Prego, Sigmund:

come vedete, nella foto di sinistra, scattata con un'apertura ridotta (fll) Sigmund e 10 sfondo sono a fuoco. Nella foto di destra, invece, scattata

a f2.8, Sigmund e' a fuoco, rna il post-it di sfondo mica tanto.

In generale per i ritratti e' meglio usare aperture che sfochino 10 sfondo (non c'e' DAVVERO bisogno di tenere belle a fuoco le macchineparcheggiate dietro la vostra fidanzata. Sui serio), mantenendo il soggetto nitido (occhei la foto artistica, rna se mettete a fuoco un bel primo

piano sulla punta del naso a flA e' facile che gli occhi vengano sfocati. Potete risollevare la situazione intitolando la foto "pori del naso", rna

non e' sempre fattibile).

Mentre nei panorami si tende a preferire una profondita' di campo un minimo piu' estesa,

Nota: I 'apertura di diaframma non e' I 'unica cosa che influenza la profondita' di campo. Per farla molto breve: maggiore e' la distanza dal

soggetto, maggiore e ' la profondita' di campo (ovvero essere a un metro invece che a un metro e mezzo e 'molto piu' influente che essere a 500

metri invece che a 400). E inoltre un teleobiettivo ha una PDC molto piu' ristretta di un grandangolo (che infatti viene piu' comodo se abbiamo

bisogno di avere afuoco sia 1 0 sfondo che ilprimo piano).

Ovviamente se apro molto il diaframma ho bisogno di tempi di esposizione piu' brevi per riempire il mio bicchiere d'acqua, mentre se tengo il

diaframma chiuso ci mettero' un sacco di piu' .

E cosa me ne frega?

Se sto fotografando un sasso e ho la macchina ben piantata su un cavalletto, fondamentalmente niente.

Ma le cose cambiano se devo fotografare a mano libera 0 se il mio soggetto si muove.

Vai col ritmo, Sigmund!

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In queste foto, Sigmund stava facendo headbanging come ogni bobblehead che si rispetti e sc nella prima una velocita' di 1160di secondo e'

riuscita a fermare il movimento, il secondo di esposizione chc ci e' voluto nella foto di destra non ha avuto 10 stesso successo.

Ma qual e' la velocita' minima sotto la quale evito di avere foto mosse senza un cavalletto? Eh, dipende. Dipende da quanta siete in grado di

tenere ferma la macchina mentre scattate e da quanto veloce e' il movimento del soggetto.

A spanne possiamo dire che esiste una regola di reciprocita' tra la lunghezza della focale e il tempo necessario a fermare il movimento: con un

50 mm a 1/60 di secondo avrete foto ferme. Con un teleobiettivo di 300 mm, col piffero: vi serve 11320.

(ghetto trucco: quando c 'e 'poca luce, potete tranquillamente scattare anche a 1115 di secondo a mana libera. Cercate una posizione stabile

(tipo appoggiate Ie spal/e a un muro) e trattenete ilfiato quando scattate. Ancora meglio: mettete if timer e trattenete il fiato quando la

macchina scatta e voi non spostate niente con Ievostre ditone tozze e violente)

E come faccio se il mio esposimetro mi dice di scattare a 1/30 di secondo e io ho ASSOLUTAMENTE bisogno di scattare a 1/60? Ommioddio,come faccio?

Apro il diaframma! (Ve l'avevo detto che erano correlati)

1130a f 8 corrisponde a 1160a f5.6

Se sono veramente scassamaroni e voglio avere sia 1/60 che f8 (perche' voglio avere una maggiore profondita' di campo) posso fare 2 cose:

1) accendere la luce (aumentare la quantita' di luce nell'ambiente con una lampada aggiuntiva oppure con un flash)

2) alzare gli ISO.

GLIISO

Nella metafora del bicchiere, gli ISO e' come se fossero il filtro dellavandino, quello che trattiene Ie schifezze, i sassolini, la sabbia e tutte Ie

cose che preferiremmo non dover infilare nel nostro risotto per evitarci i calcoli renali.

ISO bassi corrispondono a filtri a maglia sottile, che trattengono piu' 0 meno tutte Ie impurita', rna che magari rallentano 10 scorrere dell'acqua.

Piu' alti gli ISO, piu' larghe Ie maglie del filtro, piu' acqua passa (rna anche piu' schifezze)

In linea di massima, siccome la grana e il rumore digitali fanno sanguinare gli occhi da quanta sono brutti, e' sempre meglio scattare con gli

ISO piu' bassi possibile.

Tenete conto chc se ad una certa distanza puo' sembrare che ci sia poca differenza

se guardiamo lc cose da vicino, la differenza c'e' eccome:

soprattutto nelle zone scure, e' facile che venga una schifezza (e in stampa si vede anche di piu'). E' vero che esistono programmi che riducono

il rumore, rna e' anche vero che la maggior parte delle volte 10 fanno in modo urendo. E bisogna imparare un attimo a dosarli, perche' gli

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scempi di neat image sono spesso molto peggio del rumore che tentano di correggere.

E questo e' abbastanza quanto.

Un ultimo appunto: nelle compattine il controllo della profondita' di campo, anche con diaframmi molto aperti, e' spesso un casino.

Questo perche' Ie lentine minuscole e le focali cortissime non aiutano particolarrnente.

E qui entra in funzione photoshop.

12 Commenti a Tempo di esposizione, apertura di diaframma, ISO.

1. Girogio scrive:

12 gennaio 2010 aile II :58

Veramente un ottimo articolo!!! 10 che sono un neofita I'ho trovato estremamente semplice ed esaustivo!!

2. warmlsd scrive:

16 gennaio 2010 aile 13:47

Intervento brillante, sei grande!

grazie

3. Robbi scrive:

19 febbraio 2010 aile 11:59

Non puoi immaginare quanto mi sei stata d'aiuto ...

Complimenti e Grazie ..

4. Andrea scrive:

28 maggio 2010 aile 11:09

piu 10rileggo pili mi emoziono @"BRAVERR1MA"!

5. Michele scrive:

15 giugno 2010 aile 15:25

Grazie, veramente utile.

6. Davide scrive:

24 agosto 2010 aile 11:41

Da neofita trovo I'articolo molto interessante, a volte lc metafore rischiano un po' di confondere (troppo forzate?) rna e una mia

opinione, nel complesso chiariscono le idee, grazie Q)

7. Wendy scrive:

12 settembre 2010 aile 10:18

Grazie /\/\molto interessante .. e tu molto simpatica xD

8. Sportstersport scrive:

29 novembre 2010 aile 12:43

WOW!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ho capito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Era ora T H AN K S

9. Francesca scrive:

9 febbraio 2011 aile 14:19

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grazie mille!! Finalmente ho capito!! SMACK!

Francy

10. Rosalba scrive:

22 febbraio 2011 alle 23:44

Ah finalmente una che parla "potabile!"

11. Michele scrive:

4 maggio 2011 alle 07:45

Articolo molto bello, interessante ed esaustivo.

mancano le foto di Sigmud quando si analizza la profondita di campo .. . il primo esempio per capirci!

12. Margherita scrive:

17maggi02011 alle 14:12

Grazie infinite!

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