Santi nello Sport RubatiisegretidelPapa:2arresti

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-TRX IL:02/11/15 22:56-NOTE: -MSGR - 14 PESARO - 1 - 03/11/15-N: €1,20* ANNO 137- N˚ 302 ITALIA Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma Pesaro Martedì 3 Novembre 2015 • S. Silvia IL GIORNALE DEL MATTINO Commenta le notizie su ILMESSAGGERO.IT ` Fuga di notizie in Vaticano: monsignor Balda e la Chaouqui accusati di essere le talpe ` Bergoglio dà l’ok all’operazione. «Prove concrete». La donna collabora e torna in libertà Il ruolo dei cittadini Per bonificare la Capitale i commissari non bastano Buongiorno, Leone! L’importanza dell’ultimo quarto nel vostro segno: impegna le ambasciate, richiede nuove spese relative all’Esercito e alla Marina, agita i rapporti con l’estero, può dare vigore agli affari del Paese... Per voi, stacca una foglia secca dall’albero della vita, professionale più che privata, ma lascia posto a nuove imprese, talvolta a nuovi sentimenti. L’uomo trova la forza nell’amore di una donna, le donne riescono a prendersi cura degli altri in modo ammirevole. Auguri. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’oroscopo a pag. 33 LEONE, SI PREPARA UNA SVOLTA FELICE Disastro aereo «Il terrorismo non va escluso» ROMA È scontro sui tagli tra Re- gioni e governo. I governatori attaccano: «Servizi a rischio». E Renzi li convoca: «Ora ci di- vertiamo, via gli sprechi e nes- sun aumento delle tasse». Che fosse il punto più delicato del- la manovra si era capito da giorni. Da quando, dopo aver deciso i tagli alle Regioni, il go- verno ha vietato di aumentare per tutto il 2016 le tasse locali. Amoruso e Bassi alle pag. 4 e 5 Regioni-governo scontro sui tagli «Servizi a rischio» ` Renzi convoca i governatori: «Ci divertiamo Via gli sprechi e nessun aumento delle tasse» Il retroscena Dal falso tumore ai veleni, la rete dei tradimenti Colpo a Cosa Nostra. Il procuratore: crolla l’omertà, fatto storico Corte dei Conti «Chiesa favorita sull’8 per mille» Lazio caos Furia di Lotito contro i giocatori: «Vergognatevi fuori gli attributi» Abbate nello Sport A pag. 2 I personaggi Il prelato Opus Dei e la sua protetta L’anniversario Pasolini, l’eredità ancora attuale di un grande artista quarant’anni dopo La Porta a pag. 26 Franca Giansoldati È una brutta storia fatta di rancori mai sopiti, ambizio- ni frustrate, promozioni mancate, ripicche. Stavolta non c’entra la Spectre, nemme- no un complotto politico. A pag. 3 In arrivo il decreto da 300 milioni Roma, Tronca avrà sette “vice” La regia del Giubileo a Gabrielli Imprenditori contro il pizzo A Bagheria rivolta anti-boss Oscar Giannino L a Corte dei Conti ha pun- tato il dito contro le ano- malie dell’8 per mille. Continua a pag. 18 La polemica Gaffe su ebrei e gay Il Coni accusa Tavecchio: parole inaccettabili Santi a pag. 29 Rubati i segreti del Papa: 2 arresti Giuseppe D’Amato L a Kogalymavia passa al con- trattacco. La compagnia aerea russa, proprietaria del velivo- lo precipitato nel Sinai, ha di- chiarato che «l’unica possibile causa della sciagura è un impatto metallico sull’aeromobile». Come riportano le prime indiscrezioni riguardanti le analisi delle scatole nere, l'Airbus 321 si è disintegrato dopo 23 minuti di volo, provocan- do la morte di 224 persone. L’intel- ligence di Usa e Russia non esclu- dono l’attentato terroristico». A pag. 15 Mercuri a pag. 15 Simone Canettieri N ella Capitale governata da due super prefetti le tesse- re del mosaico non sono ancora tutte in ordine. Di sicuro, però, cominciano ad ar- rivare i primi risultati. A pag. 9 Salvatore Lupo O rmai capita. Il pubblico ap- prende di un’operazione di polizia svoltasi a Bagheria contro una delle mafie più antiche, e basata anche sulle de- nunce di imprenditori e com- mercianti determinati a rompe- re la catena del pizzo. Continua a pag. 18 Sirignano a pag. 16 Il procuratore di Palermo Lo Voi (Foto Lapresse) In alto Villa Valguarnera a Bagheria ROMA Fuga di notizie riservate del Papa, due arresti. Vatileaks atto secondo tre anni e mezzo do- po il maggiordomo papale, Pao- lo Gabriele, finito in cella per aver trafugato documenti nella segreteria di Benedetto XVI. Ora il nuovo scandalo a San Pietro ha portato all’arresto di un ecclesia- stico e di una ex collaboratrice laica: monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, spagnolo, 54 anni, e Francesca Immacolata Cha- ouqui, 33 anni. Papa Francesco approva i provvedimenti. «Prove concrete». La donna collabora e torna in libertà. Mangani a pag. 2 Giovanni Sabbatucci È passato poco meno di un anno dai primi clamorosi arresti legati a Mafia Capi- tale. E si sta per aprire a Roma, nell’aula-bunker di Re- bibbia, il processo con rito im- mediato che vede imputati molti fra i principali personag- gi coinvolti in quell’inchiesta. È di per sé una buona notizia: perché il pubblico dibattimen- to - cui si è arrivati con relativa rapidità rispetto ai tempi usuali della nostra giustizia - potrà illuminare ulteriormen- te quelle estese zone d’ombra che le indagini avevano già portato allo scoperto, quella realtà opaca che molti cono- scevano o intuivano ma pochi avevano il coraggio di denun- ciare. E forse aiuterà a suscitare in tutto il Paese una riflessio- ne critica che vada al di là del- le deprecazioni generiche fon- date su antiche e collaudate re- toriche letterarie “antiroma- ne” (la città su cui immanca- bilmente piove fango, la capi- tale immorale, per sua natura corrotta e parassitaria). È an- che un bene che l’inizio del processo coincida con l’inse- diamento al Comune di Roma di un commissario, il prefetto Francesco Paolo Tronca, ben accolto, a quanto sembra, dal- le principali forze politiche e benedetto, il giorno stesso del suo arrivo nella Capitale, addi- rittura dal Papa. Una pura coincidenza (nes- suno poteva prevedere tempi e modalità della rocambole- sca caduta del sindaco Mari- no), che può servire però a marcare una svolta, a creare il clima adatto a un nuovo ini- zio. Continua a pag. 18

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-TRX IL:02/11/15 22:56-NOTE:

-MSGR - 14 PESARO - 1 - 03/11/15-N:

€1,20* ANNO 137- N˚ 302ITALIA

Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 RomaPesaro

Martedì 3Novembre2015 • S. Silvia ILGIORNALEDELMATTINO Commenta lenotizie su ILMESSAGGERO.IT

`Fuga di notizie in Vaticano: monsignor Balda e la Chaouqui accusati di essere le talpe`Bergoglio dà l’ok all’operazione. «Prove concrete». La donna collabora e torna in libertà

Il ruolo dei cittadini

Per bonificarela Capitalei commissarinon bastano

Buongiorno, Leone! L’importanzadell’ultimoquarto nel vostrosegno: impegna le ambasciate,richiedenuovespese relativeall’Esercito e alla Marina, agita irapporti con l’estero, può darevigore agli affari del Paese... Pervoi, staccauna foglia seccadall’alberodella vita,professionale più cheprivata,malascia postoa nuove imprese,talvolta a nuovi sentimenti.L’uomo trova la forza nell’amoredi una donna, le donne riescono aprendersi cura degli altri in modoammirevole.Auguri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

L’oroscopo a pag. 33

LEONE, SI PREPARAUNA SVOLTA FELICE

Disastro aereo«Il terrorismonon va escluso»

ROMA È scontro sui tagli tra Re-gioni e governo. I governatoriattaccano: «Servizi a rischio».E Renzi li convoca: «Ora ci di-vertiamo, via gli sprechi e nes-sun aumento delle tasse». Chefosse il punto più delicato del-la manovra si era capito dagiorni. Da quando, dopo averdeciso i tagli alle Regioni, il go-verno ha vietato di aumentareper tutto il 2016 le tasse locali.

Amoruso eBassialle pag. 4 e 5

Regioni-governoscontro sui tagli«Servizi a rischio»`Renzi convoca i governatori: «Ci divertiamoVia gli sprechi e nessun aumento delle tasse»

Il retroscenaDal falso tumoreai veleni, la retedei tradimenti

Colpo a Cosa Nostra. Il procuratore: crolla l’omertà, fatto storico

Corte dei Conti«Chiesa favoritasull’8 per mille»

Lazio caosFuria di Lotitocontro i giocatori:«Vergognatevifuori gli attributi»Abbate nello Sport

A pag. 2

I personaggi

Il prelato Opus Deie la sua protetta

L’anniversarioPasolini, l’ereditàancora attualedi un grande artistaquarant’anni dopoLa Porta a pag. 26

FrancaGiansoldati

Èuna brutta storia fatta dirancori mai sopiti, ambizio-ni frustrate, promozionimancate, ripicche. Stavolta

non c’entra la Spectre, nemme-no un complotto politico.

Apag. 3

In arrivo il decreto da 300 milioniRoma, Tronca avrà sette “vice”La regia del Giubileo a Gabrielli

Imprenditori contro il pizzoA Bagheria rivolta anti-boss

OscarGiannino

La Corte dei Conti ha pun-tato il dito contro le ano-maliedell’8permille.

Continuaapag. 18

La polemicaGaffe su ebrei e gayIl Coni accusaTavecchio: paroleinaccettabiliSanti a pag. 29

Rubati i segreti del Papa: 2 arresti

GiuseppeD’Amato

La Kogalymavia passa al con-trattacco. La compagnia aerearussa, proprietaria del velivo-lo precipitato nel Sinai, ha di-

chiarato che «l’unica possibilecausa della sciagura è un impattometallico sull’aeromobile». Comeriportano le prime indiscrezioniriguardanti le analisi delle scatolenere, l'Airbus 321 si è disintegratodopo 23 minuti di volo, provocan-do la morte di 224 persone. L’intel-ligence di Usa e Russia non esclu-dono l’attentato terroristico».

Apag. 15Mercuria pag. 15

SimoneCanettieri

NellaCapitale governatadadue super prefetti le tesse-re del mosaico non sonoancora tutte in ordine. Di

sicuro, però, cominciano adar-rivare iprimirisultati.

Apag. 9

SalvatoreLupo

Ormai capita. Il pubblico ap-prende di un’operazione dipolizia svoltasi a Bagheriacontro una delle mafie più

antiche, e basata anche sulle de-nunce di imprenditori e com-mercianti determinati a rompe-re la catena del pizzo.

Continuaapag. 18Sirignanoa pag. 16

Il procuratore di PalermoLo Voi (Foto Lapresse) In alto VillaValguarnera a Bagheria

ROMA Fuga di notizie riservatedel Papa, due arresti. Vatileaksatto secondo tre anni e mezzo do-po il maggiordomo papale, Pao-lo Gabriele, finito in cella peraver trafugato documenti nellasegreteria di Benedetto XVI. Orail nuovo scandalo a San Pietro haportato all’arresto di un ecclesia-stico e di una ex collaboratricelaica: monsignor Lucio AngelVallejo Balda, spagnolo, 54 anni,e Francesca Immacolata Cha-ouqui, 33 anni. Papa Francescoapprova i provvedimenti. «Proveconcrete». La donna collabora etorna in libertà.

Mangania pag. 2

GiovanniSabbatucci

Èpassato poco meno di unanno dai primi clamorosiarresti legati a Mafia Capi-tale. E si sta per aprire a

Roma, nell’aula-bunker di Re-bibbia, il processo con rito im-mediato che vede imputatimolti fra i principali personag-gi coinvolti in quell’inchiesta.È di per sé una buona notizia:perché il pubblico dibattimen-to - cui si è arrivati con relativarapidità rispetto ai tempiusuali della nostra giustizia -potrà illuminare ulteriormen-te quelle estese zone d’ombrache le indagini avevano giàportato allo scoperto, quellarealtà opaca che molti cono-scevano o intuivano ma pochiavevano il coraggio di denun-ciare.

E forse aiuterà a suscitarein tutto il Paese una riflessio-ne critica che vada al di là del-le deprecazioni generiche fon-date su antiche e collaudate re-toriche letterarie “antiroma-ne” (la città su cui immanca-bilmente piove fango, la capi-tale immorale, per sua naturacorrotta e parassitaria). È an-che un bene che l’inizio delprocesso coincida con l’inse-diamento al Comune di Romadi un commissario, il prefettoFrancesco Paolo Tronca, benaccolto, a quanto sembra, dal-le principali forze politiche ebenedetto, il giorno stesso delsuo arrivo nella Capitale, addi-rittura dal Papa.

Una pura coincidenza (nes-suno poteva prevedere tempie modalità della rocambole-sca caduta del sindaco Mari-no), che può servire però amarcare una svolta, a creare ilclima adatto a un nuovo ini-zio.

Continuaapag. 18

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-TRX IL:02/11/15 23:00-NOTE:RIBATTERE

-MSGR - 20 CITTA - 2 - 03/11/15-N:RIBATTERE

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Martedì 3Novembre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

L’INCHIESTAROMA Vatileaks atto secondo. Treanni e mezzo fa era toccato almaggiordomo papale, Paolo Ga-briele, finire in cella per aver tra-fugato documenti nella segreteriadi Benedetto XVI. Ora il nuovoscandalo a San Pietro ha portatoall’arresto di un ecclesiastico e diuna ex collaboratrice laica: mon-signor Lucio Angel Vallejo Balda,spagnolo, 54 anni, Opus Dei, giàsegretario della Prefettura degliAffari economici della Santa sede,e Francesca Immacolata Cha-ouqui, 33 anni, calabrese dellaprovincia di Cosenza, di padrefranco-marocchino, ex compo-nente della Commissione referen-te sulle strutture economico-am-ministrative della Santa Sede. Ilprovvedimento nei suoi confrontiè durato poco, la donna è stataconvocata in Vaticano sabatoscorso, ma è stata rilasciata rapi-damente perché ha cominciato acollaborare.

LA FUGA DI NOTIZIENel mirino degli inquirenti d'Ol-tretevere ci sono due libri di pros-sima uscita e una fuga clamorosadi notizie: uno è del giornalistadell'Espresso Emiliano Fittipaldi,l'altro di Gianluigi Nuzzi, già auto-re del volume “Sua Santità”, che èstato al centro del primo Vatile-aks. E proprio a Nuzzi Chaouquiaveva manifestato la sua simpatiasu Twitter, rispondendo a un suocinguettio del 2012, nel pieno del-la stagione dei corvi contro Bene-detto XVI: «Hai fottutamente ra-gione», aveva commentato le po-lemiche sulla fuga di notizie. Poi,

nel maggio di tre anni fa, citandoPaolo Gabriele, aveva fatto altreconsiderazioni sui social: «Le let-tere continueranno a uscire e sa-crificare Paolo non sarà servito aniente».Insomma sono questi, finora, icontorni della nuova bufera giudi-ziaria scoppiata per la rinnovataazione dei “corvi”, la fuga di noti-zie e le carte segrete finite in in-chieste giornalistiche. Dopo quasisei mesi di indagini della Gendar-meria - l'inchiesta è partita a mag-gio - i clamorosi sviluppi si sonoconcretizzati tra sabato e domeni-ca. Monsignor Lucio Angel Val-lejo Balda è ancora agli arresti, lasua posizione è al vaglio degli in-quirenti. La sua protetta, la ram-pante lobbista e pierre, entrata asoli 27 anni a far parte del Cosea, ètornata a casa. «Sono molto sere-na e tranquilla. Confido di uscireinnocente dalla vicenda», ha di-chiarato. Mentre il suo avvocato,Giulia Bongiorno, ha spiegato che«non ci sono stati interrogatoricon lampade in faccia. Nessunaincolpazione e nessun scontrocon il Vaticano per Chaouqui». So-no stati depositati dei documentia supporto delle dichiarazioni re-se. «La mia assistita - ha aggiuntoil difensore - si è detta estranea atutto, ma si è messa a disposizio-

ne fornendo la massima collabo-razione».

GLI INTERROGATORIIl suo interrogatorio continueràprobabilmente già oggi e altri cene saranno. Le cose da chiariresembrano parecchie, con conti-nui veleni sparsi per le sacre stan-ze. Come è avvenuto nei giorniscorsi, a sentirla Chaouqui saran-no il promotore di giustizia GianPiero Milano e l’aggiunto RobertoZanotti, gli stessi che hanno con-validato i due arresti rimettendoin libertà l’indagata. Di quanto ac-caduto e dei provvedimenti emes-si è stato subito informato PapaBergoglio che ha dato la sua ap-provazione. Sembra che le provecontro i presunti “corvi” siano«molto forti e concrete», sebbenela posizione dei due indagati siaconsiderata diversa. E comunquenon si sa ancora se per Vallejo Bal-da partirà anche un procedimen-to canonico. Dopo l'arresto del sa-cerdote, la prelatura dell'OpusDei ha manifestato «sorpresa e do-lore», sottolineando di non di-sporre «di alcuna informazionesul caso». «Se l'accusa si dimo-strasse confermata, sarebbe parti-colarmente doloroso per il dannoarrecato alla Chiesa», hanno spie-gato. Pur non essendo nessunodei due cittadino vaticano, a pro-cedere autonomamente sono sta-te le autorità Oltretevere dal mo-mento che il reato sarebbe statocommesso nella città-Stato. La di-vulgazione di notizie e documentiriservati viene punita dal Codicepenale della Santa Sede con la re-clusione fino a otto anni.

CristianaMangani©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PERSONAGGIOCITTÀ DEL VATICANO La corsa diFrancesca era iniziata nel mi-gliore dei modi. Porta Sant'An-na perennemente spalancata,le guardie svizzere che batteva-no i tacchi, i corridoi delle loggevaticane pronti a darle il benve-nuto. La familiarità con la qua-le entrava e usciva dal Portonedi Bronzo la faceva sentire unpo' come a casa sua. Il che percerti versi era vero, almeno finoad un anno fa. Poi le cose sonocambiate, capovolgendosi, tan-to che da diversi mesi circolavauna specie di divieto che le im-pediva di entrare senza preavvi-so a Sant'Anna; questo dopouno spiacevole incidente cheha interessato i genitori del pre-mier Renzi, ai quali l'intrapren-dente Chaouqui avrebbe pro-messo di introdurli personal-mente da Papa Francesco.

Bergoglio informato per tem-po che quel giorno nella sala dapranzo lo aspettava una speciedi trappola finse una indisposi-zione, saltando pure il desina-

re, pur di non mortificare nes-suno.

LA SCALATALa marcia di Francesca al di làdel Tevere è stata velocissima, ealtrettanto in fretta si è conclu-sa. Eppure il suo fulgido ingres-so negli uffici che contano e nel-le stanze dei bottoni era statofacilitato alcuni anni fa da mon-signor Vallejo Balda, suo buonamico, anche se ora i due non siparlano più. Una amicizia in-franta anche se fu lui a farla in-serire in diversi ambienti, prin-cipalmente in quelli finanziari,iniziando dalla Prefettura degliAffari Economici. Dopo l'elezio-ne di Francesco, nel 2013, Fran-cesca fu nominata membro del-la Cosea, la commissione coi su-perpoteri ispettivi. Per tutti fuuna sorpresa.

LA SORPRESANessuno se l'aspettava. Il Papafirmò un chirografo apposta,un atto di gran peso. La doman-da che in questi giorni si rincor-re con insistenza è come sia sta-to possibile affidare tanto pote-

re ad una lobbista di 32 anni, se-misconosciuta, nata in Cala-bria da madre italiana e da pa-dre marocchino, con un mode-sto curriculum alla Ernst &Young e pubbliche relazioniper la Orrick, Herrington & Su-tcliffe. Non faceva mistero di es-sere amica di Nuzzi, il giornali-sta di Vatileaks e di Bisignani.

LA GAFFEIn Segreteria di Stato sapevanoche nel 2012 ebbe pure qualcheguaio perchè su Twitter sosten-ne una falsità, e cioè che Bene-detto XVI aveva la leucemia; poioffese apertamente anche Ber-tone e il ministro Tremonti. Nelclima di sospetti esistente in Va-ticano nel 2013, post Vatileaks,

quando la Segreteria di Statoera stata quasi esautorata e nonveniva più ascoltata come pri-ma per via degli effetti della ge-stione Bertone, il Papa rimasecolpito positivamente dal mon-signore spagnolo e dalla suaschiettezza nel denunciargli ivari mali della curia. Gli credet-te. Ben presto al Papa arrivaro-no diversi segnali di sorpresa,anche se nessuno osava conte-stare una sua decisione perso-nale e fatta a tale livello. Era evi-dente che Bergoglio era stato te-nuto all'oscuro di informazionicomuni ma preziose. Sarebbeforse bastato andare su Inter-net o consultare la Segreteria diStato.

I PROBLEMII guai per la Chaouqui arrivaro-no successivamente con una fe-sta in terrazzo, organizzata inVaticano grazie a munificisponsor, il giorno della beatifi-cazione dei due Papi – Wojtyla ePaolo VI. L'evento riuscì a man-dare su tutte le furie Bergoglio.Del resto lo spettacolo che la cu-ria e il Vaticano offrinvano al

mondo con un party modaiolo epieno di vip come quello, nonrientrava di certo nello spiritofrancescano auspicato dal nuo-vo corso. Le fotografie pubblica-te su diversi siti mostravano 150

invitati intenti a stappare cham-pagne e mangiare tartine al sal-mone. Era un affronto. “Quei 20mila euro si potevano dare aipoveri”. Così fu chiesta dal Pon-tefice una indagine per conosce-re chi fosse lo scriteriato adaver autorizzato il rinfresco. Gliautori erano proprio FrancescaImmacolata Chaouqui e monsi-gnor Balda, come evidenziò an-che il cardinale Versaldi. Il ven-to da quel momento per la gio-vane lobbista iniziò a girare ma-le.

Fra.Gia.©RIPRODUZIONE RISERVATA

DUE LIBRI NEL MIRINOFINITO IN CELLA L’EXSEGRETARIO DEGLIAFFARI ECONOMICILEI AVEVA COLLABORATOCON L’ECCLESIASTICO

IL RITRATTOCITTÀ DEL VATICANO A volte i rove-sci della fortuna riservano sorpre-se. Monsignor Vallejo Balda, l'ec-clesiastico in cella con l'accusa dialto tradimento nei confronti delPapa, finisce la sua carriera scari-cato sostanzialmente da tutti. Luiche era cresciuto in Spagna all'ombra dell'Opus Dei, ed era arri-vato in curia, anni fa, con una rac-comandazione in tasca del cardi-nale di Madrid, Rouco Varela, al-tro grande amico dell'Opus Dei.Alla notizia del suo arresto la Pre-latura ha immediatamente diffu-so un comunicato per misurare lerispettive distanze. La nota preci-sava anche che la realtà fondatada Escrivà de Balaguer non dispo-ne affatto di informazioni sul ca-so investigativo scoppiato in que-

sti giorni, ma che se l'accusa risul-tasse confermata sarebbe «parti-colarmente doloroso per il dannoarrecato alla Chiesa». Fine.

Cinquantatrè anni, laureato infilosofia e giurisprudenza, Baldaprima dell'esperienza romana ècresciuto facendosi le ossa in unaparrocchia. Il cardinale RoucoVarela avendo individuato in luidoti organizzative, lo ha segnala-to a Bertone. Inizialmente VallejoBalda ricopriva il ruolo di segreta-rio della Prefettura degli affari

economici della Santa Sede. Lasua fortuna è stato l'incontro aSanta Marta con il nuovo pontefi-ce. La lingua materna, lo spagno-lo, ha favorito il dialogo. E cosìBergoglio lo ha voluto come se-gretario della Cosea (la commis-sione referente sull’organizza-zione della struttura economi-co-amministrativa della Santa Se-de) creata ad hoc per «proseguirenell’opera di introduzione di ri-forme e finalizzata a una semplifi-cazione e razionalizzazione degliorganismi esistenti». L'anno scor-so quando la commissione è statasciolta perché aveva finito il com-pito per fare posto al super dica-stero dell'economia, Vallejo Bal-da si aspettava di ottenerne la gui-da. Ne era sicuro. La mancata no-mina è stata all'origine della suainsoddisfazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesca, la lobbista protettatra feste con i vip e sfide ai potenti

Vatileaks2, arrestatimonsignor Baldae la pierre Chaouqui«Rubavano segreti»`Rischiano fino a 8 anni, il Papa ha dato l’ok all’operazioneLei rimessa in libertà: ha collaborato. «Prove forti e concrete»

LA 32ENNE CALABRESEORGANIZZÒ UN PARTYIN OCCASIONEDELLA BEATIFICAZIONEDEI DUE PONTEFICI:BERGOGLIO SI INFURIÒ

NEL 2012 EBBEALCUNI PROBLEMIPER UN TWEETNEL QUALE SCRISSEDI UNA MALATTIADI RATZINGER

NUOVI VELENI Un altro scandalo, tra segretti e arresti, scuote il Vaticano dopo Vatileaks 1 (foto LAPRESSE)

Lo spagnolo cresciuto in parrocchialanciato dall’incontro con Bergoglio

ESPONENTEOPUS DEI,DELUSO PERUNA NOMINACHE NONAVEVAOTTENUTO

Francesca Chaouqui

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Martedì 3Novembre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

Sarannonelle libreriequestogiovedì leduepubblicazioni chesiannuncianoesplosiveecheaffrontanounostesso tema:scandali e segretidelVaticanoapartiredalrapportocon lefinanze.Si trattadiAvariziadiEmilianoFittipaldieViaCrucisdiGianluigiNuzzi(foto), il primopubblicatodaFeltrinelli,il secondodaChiarelettere.UnaVatileaks2diquestiultimianni, conal sogliodiPietroPapaFrancesco.Lasala stampadellaSantaSedesottolineacomeentrambi i libri siano«fruttodiungrave tradimentodella fiduciaaccordatadalPapae,perquantoriguardagliautori,diunaoperazioneper

trarrevantaggiodaunattogravemente illecitodi consegnadidocumentazioneriservata».Riservandosiulteriori

provvedimenti, ilVaticanosottolineache«pubblicazionidiquestogenerenonconcorrono inalcunmodoastabilirechiarezzaeverità»enonsono«unmodoper

aiutare lamissionedelPapa».QuellodiFittipaldi,

giornalistadeL'Espresso, èun'inchiestachepartedadocumentioriginali (circa20paginedel librosonooccupatedariproduzioni fotografichedeglioriginali), con l'intenzionedisvelarericchezza, scandali esegretidellaChiesadiFrancesco.QuellodiNuzzi è

inveceun'analisi incui sipartedaregistrazioniedocumentiineditiperraccontare ladifficile lottadiPapaFrancescopercambiare laChiesa.Fittipaldiharaccoltoda fonticonfidenzialiunagrandequantitàdidocumenti internidelVaticano(verbali, bilanci,relazioni)e grazieaquestotraccia inAvarizia (224pagine,14euro) leprimemappedell'impero finanziariodellaChiesa.ConViaCrucis (336pagine, 18euro)Nuzzi raccontadiPapaFrancesco,nominatodapocopiùdi tremesi,mentresferraundurissimoattaccocontro lanomenclaturadaanniacapodelle finanzedellaSantasede,denunciando: «I costi sonofuori controllo.Ci sonotrappole...».

IL RETROSCENACITTÀ DEL VATICANO È una brutta sto-ria fatta di rancori mai sopiti, am-bizioni frustrate, promozioni man-cate, ripicche. Stavolta non c'entrala Spectre, nemmeno un complot-to politico, magari ordito dai con-servatori per indebolire l'energicaazione riformatrice del pontifica-to. La filiera che è stata aggregatapazientemente dai gendarmi attra-verso una montagna di riscontriinvestigativi, fotografa solo un qua-dro sconfortante, fatto di relazionistrumentali, di pressioni per otte-nere favori, di azioni opache permantenere le proprie posizioni diinfluenza dentro e fuori al Vatica-no. Di evangelico in tutto questoc'è ben poco. Due giorni fa al Vera-no, durante la messa per Ognissan-ti, avevano colpito le parole del Pa-pa pronunciate a braccio, improv-visamente: «Perché non guardia-mo la faccia di quelli che vanno ingiro a seminare zizzania: sono feli-ci? O quelli che cercano sempre leoccasioni per imbrogliare, per ap-profittare degli altri, sono felici?No, non possono essere felici».

Una cosa appare certa che PapaFrancesco, al contrario di quelloche accadde nel 2012, quando infu-riava Vatileaks parte prima, sem-brerebbe intenzionato ad andarefino in fondo. Senza timori di sortaperché, come ha detto molte voltedurante la messa a Santa Marta,quando si entra in una stanza e siavverte odore di muffa o di chiuso,

bisogna spalancare la finestra e fa-re entrare l'aria pulita, frizzantina,salutare.

LA PRUDENZADurante le fasi del primo Vatileaksquando finirono a processo il mag-giordomo invasato, un tecnico deicomputer e un gendarme infedele- tutti pesci piccoli – anche PapaRatzinger come Bergoglio diedeordine alla gendarmeria di proce-dere con le indagini. Solo che i pas-saggi successivi si fermarono sen-za un vero perché. Nessuno si misedi traverso ma l'inazione portò gra-dualmente alla paralisi dell'inchie-sta. Poi ci furono le dimissioni diRatzinger, il conclave, l'elezionedel nuovo Papa e la cosa finì nel di-menticatoio, nella speranza che ve-nisse archiviata anche nei cuori.Ma evidentemente non era desti-no. Così la Vatileaks parte secondache ha portato agli arresti di Fran-cesca Chaouqui e monsignor Lu-cio Vallejo Balda, viste le premes-se, sembrerebbe destinata a mette-re la parola “fine” alle deviazioniinterne che ancora presenta il si-stema. Ma come si è arrivati ai cla-

morosi arresti di sabato? E questiarresti hanno a che fare con le tos-sine fatte circolare due settimanefa con la falsa notizia riguardanteil tumore benigno al cervello delpontefice e la storia improbabiledel chirurgo giapponese (peraltro

indagato a Salerno) che lo avrebbeavuto in cura? Nessuno al momen-to può dirlo ma è probabile che uncollegamento possa saltare fuori. Igendarmi hanno avuto un manda-to ben preciso. Fare uscire tutto ilpus.

L'inchiesta attuale è nata da unfurto avvenuto nell'ufficio del revi-sore dei conti, il dottor Milone, ilquale si era accorto di un amman-co di documenti. Questa indaginesi è rivelata provvidenziale, unaautentica miniera che ha fattoemergere prove evidenti, schiac-cianti, chiarissime contro la Cha-ouqui e monsignor Balda metten-do di conseguenza l'accento sullerelazioni con i giornalisti Nuzzi eFittipaldi. Non solo. La rete eviden-ziata comprende un ventaglio diipotesi, ben più ampio di quanto sipotesse pensare. Chaouqui quan-do sabato pomeriggio si è presen-tata spontaneamente in Vaticanonon si aspettava di certo l'arrestoanche se si è messa a disposizione.Anche monsignor Vallejo Balda ècaduto dalle nuvole, ma contraria-mente alla sua ex collega si rifiutadi collaborare. La gravità di quelloche ha fatto è evidente, ha calpesta-to il solenne giuramento di fedeltàfatto al Papa nel 2013, quando ebbel'incarico di guidare la commissio-ne Cosea. Alto tradimento. Sottra-zione e divulgazione di documentiriservati. E così che ancora una vol-ta le celle vaticane si sono riempi-te.

FrancaGiansoldati©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il maggiordomo infedeleche tradì Benedetto XVI

Tutti i veleni e il falso tumorela rete dei tradimenti al Papa

PREOCCUPATO Francesco ha chiesto aria pulita nell’inchiesta (Foto LAPRESSE)

`È probabile che ci sia una relazionetra gli arresti e la voce della malattia

UN GROVIGLIO DIRANCORI E RIPICCHEL’INDAGINE È PARTITADOPO LA DENUNCIADEL REVISORE DEI CONTI:DOCUMENTI SCOMPARSI

Treanni fa l’arrestodelmaggiordomodiBenedettoXVI,PaoloGabriele, Paoletto, come lochiamavano inVaticano.Quasiun“figlio”perRatzinger, chetuttavia trafugò, godendodellapiùampia fiduciadelpontefice,unagrandequantitàdidocumenti riservati. Ilprocesso,lacondanna,epoi la grazia, con ilVaticanocheperòsi adoperaancheper trovargliunnuovolavoro.Vatileaks 1 fuunverocicloneche investì ilpontificatodiRatzinger, con ladiffusionedellecarteprivatedelPapa,dagliscottantidossier sulle finanzeairrilevantibigliettinipersonali.

Il precedente

I luoghi di “Vatileaks 2”

F

CA

D G

A Segreteriadi Stato

Forse sottrattidocumenti riservati

B Revisore contigenerale

Pc violatonell’ufficio di viadella Conciliazione

C CasaSanta Marta

Divulgateconversazioniprivate di Francesco

D Gendarmeria

La polizia internaindagada maggio 2015

E PrefetturaAffari Economici

Ne era segretariomons. Vallejo Balda,principale indiziato

F Tribunale

Interrogatoridel Promotoredi Giustizia anche perFrancesca Chaouqui

G PrigioneDove è agli arrestiil monsignorespagnolo (già celladi Paolo Gabriele)

H Sala StampaMinaccia azionilegali contro i libriin uscita di Nuzzie Fittipaldi

B

E

H

Vatileaks 1si conclusecon la condannadel maggiordomodi Benedetto XVI,poi graziatoda Papa Ratzinger

`Il mandato di Francesco: aria pulitaS’indaga sui possibili collegamenti

I due libri scandalo al centro dell’inchiestaUscita prevista il 5 novembre

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-TRX IL:02/11/15 22:31-NOTE:

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Martedì 3Novembre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

Il premier lancia una doppia sfida:agli Enti locali e alla sinistra del PdIL RETROSCENAROMA «Divertirsi» con le spese del-le regioni, come ha promesso ierisera Matteo Renzi, è esercizio faci-le. Soprattutto quando a protesta-re per i tagli alla spesa sanitaria èun presidente di regione come Ser-gio Chiamparino, che ha a bilan-cio sei miliardi di debiti, destinatia lievitare dopo la sentenza dellaCorte dei Conti e in attesa di unprovvedimento del governo chesalvi il Piemonte. La “letteratura”sugli sprechi delle amministrazio-

ni regionali è sterminata e palazzoChigi è da tempo frequentato daRoberto Perotti, super esperto dispese-folli delle amministrazionilocali, e da Yoram Gutgeld. I duehanno più di un’idea su dove potertagliare nelle regioni - senza inci-dere sui servizi e sulla sanità e sen-za nuove tasse o ticket, come vuoleil presidente del Consiglio - e su co-me spendere i fondi strutturali eu-ropei che da decenni rimandiamoa Bruxelles. A palazzo Chigi ieri sifaceva notare che «ai comuni pia-ce la legge di stabilità» e che le re-gioni che protestano «non sono

tutte, anzi». Resta il fatto che sulpiede di guerra sono proprio quel-le con i governatori di centrosini-stra (Chiamparino, Emiliano, Ma-rini) e che i temuti tagli allo statosociale saranno oggetto delle ri-vendicazioni che la sinistra del Pdfarà a Renzi nell’incontro con igruppi parlamentari questa sera.Ancora una volta i localismi inter-ni al Pd che ha, e non solo a Roma,«più correnti delle contrade di Sie-na», rischiano di minare il percor-so del governo e di contraddire la”narrazione” del presidente delConsiglio che da giorni difende la

LA MANOVRAROMA Che fosse il punto più delica-to della manovra si era capito dagiorni. Da quando, dopo aver de-ciso i tagli alle Regioni, il governocon una norma aveva subito pro-vato a legare le mani ai governa-tori, vietando di aumentare pertutto il 2016 le tasse locali. Unamisura dalla quale sono stateescluse solo le Regioni in deficitsanitario. Ma il fronte con i gover-natori ieri si è surriscaldato. Pri-ma è stato il servizio studi di Ca-mera e Senato a quantificare in 17miliardi di euro la riduzione dispesa chiesta nel prossimo trien-nio alle Regioni. Poi è stato il tur-no del presidente (dimissionario)della Conferenza Stato Regioni,Sergio Chiamparino, ad attaccareal alzo zero il governo durante lasua audizione in Commissione bi-lancio al Senato proprio sulla ma-novra. Chiamparino ha giudicato«insostenibili» i tagli. Addiritturametterebbero a rischio «la so-pravvivenza» delle Regioni. Dei5,9 miliardi di spending reviewcontenuti nella legge di Stabilità,ben 4 miliardi sarebbero a caricodei governatori. In molti, ha so-stenuto Chiamparino, sarebberocostretti ad aumentare le tasse o iticket. Secondo il governatore delPiemonte, con le risorse messe a

disposizione del governo, potreb-be essere addirittura difficile ga-rantire a tutti i farmaci innovati-vi, che in molti casi sono farmacisalva-vita. Per questo motivo ilpresidente della Conferenza Sta-to-Regioni ha immediatamentechiesto un incontro al governo.

LA REAZIONEMatteo Renzi non se l’è fatto ripe-tere due volte e a stretto giro hadato mandato ai suoi collaborato-ri di convocare il tavolo. Nel farloavrebbe anche commentato:«Ora ci divertiamo». È chiaro cheil premier è pronto a sfidare i go-vernatori sul terreno dei rispar-mi. Renzi avrebbe spiegato aisuoi che impedirà alle Regioni diaumentare le tasse e scaricare icosti delle loro inefficienze sui cit-tadini. «Piuttosto», avrebbe det-to, «eliminino gli sprechi». Il fac-cia a faccia con i ci potrebbe esse-re già domani. In realtà sia la po-sizione delle Regioni, che quella

del governo, appaiono al momen-to tattiche. «È chiaro che al mo-mento i governatori tendono a di-re che i tagli sono insostenibili eun’intesa appare lontana», spiegaalMessaggero il vice ministro del-l’Economia Enrico Morando,«ma una soluzione si troverà, per-ché le distanze non sono cosìgrandi e qualche modifica è possi-bile». Il punto più delicato è quel-lo della Sanità dove, ricorda Mo-rando, «non c’è stato un taglio deifondi, ma solo un aumento ridot-to a un miliardo di euro». Su que-sto fronte il governo potrebbe da-re qualcosa in più, soprattutto suifarmaci innovativi, come quelliper l’epatite C, e sul finanziamen-to dei Lea, i livelli essenziali di as-sistenza.Ieri sulla legge di Stabilità sonoarrivati anche i dubbi dei tecnicidel Parlamento, in particolaresulla Tasi, che limiterebbe gli spa-zi di movimento dei sindaci. L’An-ci in realtà non si è lamentata del-le misure, chiedendo solo che nel2017 il governo restituisca un tri-buto proprio ai Municipi. Per ilpresidente di Confindustria, Gior-gio Squinzi, la legge di stabilità èda promuovere sugli impieghi,perché per la prima volta da anniè espansiva, ma è da bocciare sulversante della spending.

AndreaBassi©RIPRODUZIONE RISERVATA

Lite governo-RegioniRenzi all’attaccochiama i governatori`Per Chiamparino «tagli insostenibili, farmaci salvavita a rischio»Il premier convoca il tavolo: «Ora ci divertiamo, taglino gli sprechi»

Il premier Matteo Renzi (foto LAPRESSE)

I DUBBI DEI TECNICIDEL PARLAMENTOSULLA TASI: «LEGALE MANI AI SINDACI»SQUINZI PROMUOVELA MANOVRA

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Martedì 3Novembre2015www.ilmessaggero.it

Primo Piano

legge di stabilità che finalmente«dà e non toglie». Da ex sindaco, inservizio permanente effettivo, econvinto sostenitore del municipa-lismo sturziano, Renzi continua anutrire diffidenza nei confrontidelle regioni e ha seguito con inte-resse il taglio delle regioni che Hol-lande ha fatto di recente in Franciaportandole da 22 a 14. Dopo l’ap-provazione della riforma costitu-zionale, è intenzione del governoprocedere nella stessa direzionedando seguito alla proposta di leg-ge presentata dai parlamentari delPd Ranucci e Morassut che riduceda venti a dodici le regioni con unrisparmio valutato di due miliardima che potrebbe crescere a 15 qua-lora la spesa sanitaria tornasse nel-la competenza dello Stato.

MarcoConti©RIPRODUZIONE RISERVATA

`L’accusa al governo: meccanismoopaco, discriminante e senza controlli

A PALAZZO CHIGISI FA NOTARECOME A PROTESTARESIANO SOPRATTUTTOLE AMMINISTRAZIONIDI CENTROSINISTRA

LA RELAZIONEROMA La macchina dei fondi raccol-ti dall’8 per mille è ancora nellanebbia più fitta. E questo non è piùammissibile, torna ad accusare laCorte dei Conti. Non solo perchè«favorisce» il beneficiario numerouno, la Chiesa Cattolica, più ag-gressivo anche nel marketing, maanche perchè sta diventanto unamacchina troppo onerosa per l’E-rario, che sfugge peraltro a qualsi-asi verifica di natura amministrati-va sull’utilizzo dei fondi.

GLI INTERVENTIBasti pensare che, secondo i nume-ri snocciolati dai magistrati conta-bili, le risorse arrivate alla Chiesasono salite dai 200 milioni del 1990a oltre 1 miliardo nel 2014(1.054.310.702,82 euro). Vale a direche il grosso della torta arrivatal’anno scorso supera gli 1,2 miliar-di totali. Gli spiccioli (170 milioni)rimangono allo Stato, che li utiliz-za per lo più per ripianare il debitoe colpevolmente, accusano i magi-strati, da una parte non incentivale erogazioni e d’altra sonnecchia,senza intervenire nella revisionedel meccanismo. Il resto va alle al-tre confessioni, di fatto«discrimi-nate», con in testa la Chiesa Evan-gelica Valdese con quasi 41 milio-ni. Parole che pesano come pietre.Se si seguisse il modello spagnolo,conclude la Corte dei conti, la mu-sica sarebbe diversa.

Certo, qualche miglioramentoc’è stato, se si parla di trasparenza,

ammettono i giudici. Fino a pochimesi fa il governo non pubblicavanemmeno le attribuzioni alle sin-gole confessioni, né tantomeno ladestinazione dei fondi. Ora il pres-sing dei magistrati contabili haportato a qualche miglioramento,seppure timido: da aprile 2015 sulsito del ministero è pubblicata al-meno la ripartizione dei fondi. Maresta ancora nella nebbia il detta-glio dell’utilizzo. Così come rima-ne il nodo di un eccesso di spotsponsorizzati dalla Chiesa che, ri-corda la relazione «rischia di disto-gliere fondi da finalità proprie».

Le cifre in gioco sono enormi ela crescita del 400% incassata dal

Cei «fa in parte venir meno le ra-gioni che giustificano il cospicuointervento finanziario dello Statodisegnato dall’8 per mille» nel1990 (allora sostituì risorse chepervenivano dallo Stato alla Chie-sa nella misura di circa 200 milio-ni). Il punto, dunque, è che mentrelo Stato si trova costretto a causadella crisi a «ridurre le spese socia-li», la quota di Irpef prelevata da 42milioni di contribuenti «a favoredelle confessioni continua ad in-crementarsi». La relazione si spin-ge ad affermare che «il cospicuo in-tervento finanziario dello Stato di-segnato dall'8 per mille ha contri-buito ad un rafforzamento econo-mico senza precedenti della Chie-

sa Italiana». Ad aggravare la situa-zione è l’assenza di controlli, a par-tire da quelli sui fonti destinati alCei (388.251.190 utilizzati per il so-stentamento del clero, i433.321.320,67 per le esigenze diculto e 245.000.000 per gli inter-venti caritativi). I bilanci dovrebbe-ro passare dal ministero dell'Inter-no al Tesoro per finire sotto la len-te di apposite sezioni. Ma secondoi giudici,«i dati, cosa sconosciuta aquesta direzione, non sono mai ar-rivati agli uffici». Ora sembra chenel 2016 quantomeno il governo at-tiverà una campagna pubblicita-ria. Si vedrà.

RobertaAmoruso©RIPRODUZIONE RISERVATA

`Oltre un miliardo i fondi arrivatialla Cei, solo 170 milioni allo Stato

ESECUTIVI SOTTO ACCUSA:«NON RIFORMANOIL SISTEMA, NONINCENTIVANOLE EROGAZIONI E USANOI FONDI PER IL DEBITO»

Sergio Chiamparino

Governocautosulpianopensionirilanciatodalpresidentedell'Inps,TitoBoeri. SecondoquantoriportatodaAdnkronos,PalazzoChiginon intendecorreresuunamateriacosìdelicataepenserebbepiuttostoaunadelega«lunga»,attentaall'equità sociale, conrisorseda inserirenellaLeggediStabilitàdel2017.L'esecutivoharilevatodiversi aspetticriticinelpianodelnumerounodell'Inpssoprattuttoperquel cheriguarda le risorseper

far fronteadunamaggioreflessibilità inuscita: ipotizzareunfinanziamentocopertodaltagliodei vitalizipotrebbeinfatti averemarginidiincostituzionalitàe incorrerenel rischiodiunabocciaturadapartedellaConsulta.Maanchefinanziare l'uscita anticipataattraversounarimodulazionedegli assegnidianzianitànonsarebbeperpalazzoChigiun'opzionepercorribileperchépotrebbeportareiniquità sociali contrastandocosì lamissiondelgoverno.

Palazzo Chigi freddo sul piano-Boeri

Riforma pensioni

Corte dei conti: con l’8 per milleChiesa favorita, buco per il fisco

Il ministro Padoan (foto ANSA)

Il fabbisogno statale

Fonte: Ministero Economia e Finanze

L’andamento del fabbisogno cumulato nel corso dell’anno

Dati in milioni di euro 201520142013

2.43

7

14.9

59

36.4

48

47.5

20

56.2

97

42.9

00

51.6

00

48.3

45

40.7

63

42.4

49

60.4

85

80.3

27

566

-3.343

12.7

703.758

23.249

29.431

33.815

32.119

24.300

21.888

31.7

12

41.8

54

76.0

85

76.5

0455.800

81.3

44

77.0

00

87.5

42

94.8

01

49.9

42

67.9

6549.627

GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

AVANZO

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-MSGR - 14 PESARO - 35 - 03/11/15-N:

[email protected]

Martedì3Novembre2015

REDAZIONE:Viale della Vittoria, 35 (AN)T071/34386F071/3580726

Il casoSanta Marta, la Provinciamette i beni in venditaEffetto domino per sbloccare i lavori all’istituto alberghiero, si speranella cessione di un immobile inserito nella lista delle alienazioniBenelli a pag.37

SANITÀL'area donatori dell'ospedaleSanta Croce ritorna oggi al pia-no terra del padiglione C, dopocirca un anno trascorso nella se-de provvisoria per consentire ilavori di sistemazione. Ora gliambienti del servizio, nella me-dicina trasfusionale, sono "piùaccoglienti e luminosi", assicu-ra una nota dell'Azienda Mar-che Nord. "L'area donatori è sta-ta ristrutturata - specifica Fio-renzo Giammattei, responsabi-le della struttura - e adeguata al-le normative vigenti. Le novitàsaranno spiegate alla città in unsecondo momento, durante lacerimonia inaugurale che co-munque si prevede nel giro dibreve tempo. Tanto per darequalche anticipazione, avremodue poltrone in più: una perl'aferesi, e una per la donazioneordinaria del sangue. In questomodo contiamo di abbreviare itempi. Nuova la sala d'attesa enuova anche la saletta per il ri-poso subito successivo alla do-nazione. Ci sarà inoltre unastanza riservata ai volontaridell'associazione Avis". Con isuoi circa 2.800 iscritti, la sezio-ne fanese Solazzi contribuisce a

oltre il 60 per cento delle dona-zioni per l'ospedale Santa Crocedi Fano: in totale si aggirano in-torno alle 4.600 all'anno. I lavo-ri per ristrutturare l'area dona-tori hanno dunque riservatouno spazio al punto di acco-glienza Avis, cui si alterna unaquarantina di volontari. I dona-tori vi trovano un piccolo risto-ro, per ricaricarsi dopo il prelie-vo del sangue. "Il nostro servizio- afferma Giuliana Peroni, presi-dente della sezione Avis Solazzi- è nato in via sperimentale unpaio di anni fa, credo unico inItalia nel suo genere. I donatorilo gradiscono, ma piace ancheal personale del reparto, che tro-va nei nostri volontari un aiutoquando si tratta di disbrigare al-cuni aspetti burocratici o di ac-compagnare i donatori al collo-quio. Due giorni al mese, di soli-to il primo e l'ultimo giovedì, ilnostro punto di accoglienza of-fre anche un piccolo rinfresco.La nostra attività sta producen-do ottimi risultati, segno che leiniziative promozionali stannocogliendo nel segno". Un recen-te successo è stato Colora la vita,nella pista Zengarini. Molto par-tecipata anche la 24 ore di bea-ch volley. Raddoppiata la Dona-zione in Rosa dal 15 al 30%. PerNatale, infine, è in programmaun evento con le scuole.

OsvaldoScatassi©RIPRODUZIONE RISERVATA

Con l’ulteriore rafforzamento delcampo di alta pressione, sta au-mentando l’umidità relativa neglistrati atmosferici prossimi al suo-lo e nelle prossime notti dobbia-mo attenderci la formazione di fo-schie anche dense e nebbie sui fon-divalle regionali, i particolare suquelli pesaresi ed anconetani. Du-rante il giorno, invece, il cielo saràsereno o poco nuvoloso, con qual-che addensamento sul Montefel-tro. Domani, un blando passaggiofrontale determinerà una maggio-re variabilità sul crinale appenni-nico. Le temperature odierne sa-ranno comprese tra 8 e 19˚C; le mi-nime oscilleranno tra 0 e 10˚C.

IL RICONOSCIMENTOE alla fine arrivò anche un rico-noscimento per i bagnini dellaNemo di Gabicce. Al termine del-la stagione estiva, il capo del com-partimento marittimo e coman-dante del porto di Pesaro, capita-no di fregata Angelo Capuzzima-to, ha voluto conferire un elogioa Paolo Bratti di Gabicce Mareper «la meritoria attività posta inessere in qualità di presidentedell’associazione Nemo Salvatag-gio e delegato territoriale dellaFederazione Italiana SalvamentoAcquatico». Gli assistenti ba-gnanti dell’associazione sono sta-ti i protagonisti, sotto il coordina-mento della Guardia Costiera di

Pesaro, durante i mesi dell’estateappena trascorsa, di numeroseoperazioni di salvataggio in ma-re svolte sulle spiagge libere e sullitorale di Gabicce, sempre conottimi risultati, «dimostrando dipossedere una eccellente prepa-razione ed addestramento pro-fessionale, merito della passionee dell’impegno profuso nello

svolgimento di una importantis-sima funzione pubblica, sotto laguida seria ed esperta del presi-dente Paolo Bratti». «Il preziososervizio offerto dagli uomini edalle donne assistenti bagnantidell’associazione Nemo Salvatag-gio di Gabicce Mare - ha dichiara-to il comandante Angelo Capuz-zimato - non può che essere moti-vo d’orgoglio per le istituzionioperanti in mare ed in particola-re per la Guardia Costiera, peraver concorso al salvataggio dinumerose vite umane che si tro-vavano in situazioni di pericoloin mare». La Capitaneria ricordache, anche se l’estate è finita, incaso di emergenza in mare, si de-ve chiamare il Numero Blu dellaGuardia Costiera 1530.

Giorno & NotteAl Rossiniarriva Bisiocon “Fatherand son”Marsigli a pag.42

IL DISAGIONon vedono il tubo del gas e lo le-sionano con l'escavatore. Un hotele tre abitazioni rimangono senzametano per tutta la giornata. Tuttoè successo a Trasanni, frazione al-le porte di Urbino, attorno alle15.30 quando, durante dei lavori,un escavatore ha danneggiato il tu-bo di media pressione del metanocausando una falla nella conduttu-ra e una fuoriuscita abbondante digas. Immeditata la chiamata ai vi-gili del fuoco anche perché la pres-sione molto alta del gas (attorno aicinque Bar quando viaggia nellecondutture) non ha permesso aglioperai di tamponare la falla. I lorosforzi sono sempre andati a vuoto.Così lo sbuffo di metano ha conti-nuato per quasi duo ore a riempire

l'aria della frazione. L'odore fortedel gas era ben distinguibile a di-verse centinaia di metri dal luogodell'incidente. A livello precauzio-nale perciò i vigili del fuoco di Ur-bino hanno interrotto la correntenella ditta Mpc, troppo vicina allafalla e per lo stesso motivo nelledue abitazioni sovrastanti l'azien-da. Hanno poi spruzzato acqua ne-bulizzata per evitare il formarsi disacche di metano nell'aria finquando, attorno alle 17.30, i tecnicidi Marche Multiservizi hannochiuso la griglia di distribuzione.La distribuzione del metano è sta-ta interrotta in tre abitazioni di viaCalmazzante e all'hotel "La Meri-diana" ma i tecnici sarebbero anda-ti avanti a oltranza per terminare ilavori di riparazione del tubo.

AndreaPerini©RIPRODUZIONE RISERVATA

FanoPolemicaper l’alberodi Natale, tutticontro la CislApag.41

METEO

Fermo

Ascoli P.

Macerata

Pesaro

ANCONA

IL COMANDANTEDEL PORTOCAPUZZIMATOHA INCONTRATOIL PRESIDENTEDELLA NEMO

Super sfida, sale la febbre

Sale il numero degli indagati nell'inchiesta sul buco milionario diBanca Marche. Nei due anni d'in-dagine la Procura di Anconaavrebbe accertato nuovi illecitiper i quali sono ancora in corsocomplessi e delicati accertamen-ti, iscrivendo altre persone, in ag-giunta alle 36 già individuate datempo, nel registro degli indagati.Si tratterebbe di fatti per i quali itermini sono ancora aperti. Circo-stanza che potrebbe portare laProcura dorica a spacchettare ul-teriormente l'inchiesta madre, di-videndola in due fascicoli. E' ipo-tizzabile che i magistrati decida-no di chiudere il cerchio su una

prima tranche con gli episodi piùdatati e quindi a rischio prescri-zione, proseguendo invece gli ac-certamenti sugli illeciti più recen-ti. Intanto ieri il procuratore capofacente funzioni Irene Bilotta e imilitari delle Fiamme Gialle han-no illustrato i dettagli dell'attivitàeseguita nel weekend, ovvero lanotifica dell'avviso di chiusuradelle indagini per due fatti circo-stanziati all'ex direttore generaledi Banca Marche Massimo Bian-coni e a due imprenditori, concontemporanea esecuzione di se-questri per un importo comples-sivo di circa 15 milioni di euro.

Laricia pag.36

Buco BdM, crescono gli indagati`Otre ai 36 in arrivo contestazioni a persone ancora non coinvolte, 15 i milioni sequestrati`Corsa contro il tempo: Bianconi e i due imprenditori stralciati per evitare la prescrizione

Al Santa Croceultimatala nuova areaper i donatori

Il meteoAttenzionealla nebbia

Il bilancioVola il turismoe il Comunefa cassa

La Guardia Costiera elogia i bagnini coraggiosi

Alcol nella stufadonna ustionata

ALL’OSPEDALEDI FANOPREVISTOANCHEUN LOCALERISERVATOALL’AVIS

Tavullia corre con Valentino nella preparazione di un evento chedomenica si annuncia affollatissimo. Mascionia pag.40

Tavullia. Per Rossi attesi 5000 fans

Piùpresenze turistichee latassadi soggiornopermettepiù incassi alComune.Congli albergatori cheaquestopuntovoglionoessere«protagonisti» su comespenderegli introiti.

Apag.37

L’incontro

Stava accendendo la stufa a le-gna e per dare vigore al fuoco haavuto l'idea di lanciare un gettod'alcol. Ma in un attimo si è ritro-vata avvolta dalle fiamme.

Rossia pag.40

Tranciano tubo del metanoalbergo e case senza gas`A Urbino durante degli scavi, in serata tecnici al lavoro per il ripristino

Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze

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Martedì 3Novembre2015www.ilmessaggero.it

Marche

L’INCHIESTAANCONA Sale il numero degli inda-gati nell'inchiesta sul buco milio-nario di Banca Marche. Nei dueanni d'indagine la Procura di An-cona avrebbe accertato nuovi il-leciti per i quali sono ancora incorso complessi e delicati accer-tamenti, iscrivendo altre perso-ne, in aggiunta alle 36 già indivi-duate da tempo, nel registro de-gli indagati. Si tratterebbe di fattiper i quali i termini sono ancoraaperti. Circostanza che potrebbeportare la Procura dorica a spac-chettare ulteriormente l'inchie-sta madre, dividendola in due fa-scicoli. E' ipotizzabile che i magi-strati decidano di chiudere il cer-chio su una prima tranche congli episodi più datati e quindi a ri-schio prescrizione, proseguendoinvece gli accertamenti sugli ille-citi più recenti.

Intanto ieri il procuratore ca-po facente funzioni Irene Bilottae i militari delle Fiamme Giallehanno illustrato i dettagli dell'at-tività eseguita nel weekend, ov-vero la notifica dell'avviso dichiusura delle indagini per duefatti circostanziati all'ex diretto-re generale di Banca MarcheMassimo Bianconi e a due im-prenditori, con contemporaneaesecuzione di sequestri per unimporto complessivo di circa 15milioni di euro. Al centro di en-trambi gli episodi i presunti gua-dagni ottenuti da Bianconi peraprire linee di credito a favoredei due imprenditori: l'immobi-liarista bolognese Vittorio Casa-le e il pugliese Davide Degenna-ro, una potenza nella sua regio-ne, dove tra l'altro ricopre la cari-ca di presidente dell'Interporto.Per tutti la contestazione è corru-zione tra privati. Proprio Degen-naro è uno dei nuovi indagati. Ilsuo nome non compare tra i 37(ore 36 perché Giuseppe Cala-mante è deceduto) indicati nellaseconda richiesta di proroga.L'episodio per il quale gli è stato

notificato l'avviso di chiusuradelle indagini risale al 2011 e ruo-ta sempre attorno al palazzo divia Archimede ai Parioli. Secon-do la ricostruzione degli inqui-renti, dopo l'arresto di Casale,l'imprenditore pugliese, giàcliente di BdM, avrebbe ottenutol'apertura di un credito per circa10 milioni, simulando in cambiol'acquisto della Archimede, la so-cietà riconducibile alla famigliadi Bianconi proprietaria dell'im-

mobile nella capitale. Il motivo?Casale, che nel 2009 aveva ven-duto il palazzo alla Archimedeper sette milioni di euro, per poiprenderlo in affitto e corrispon-dere alla famiglia Bianconi 50mila euro al mese, una cifra digran lunga superiore rispetto almutuo acceso dalla Archimedeper l'operazione immobiliare,(questo è il primo episodio finitosub judice), non c'era più nessu-no che versasse all'ex dg di BdMil canone di locazione. Degenna-ro avrebbe quindi stipulato duecontratti preliminari, mai diven-tati definitivi, con Bianconi, li-quidando alla Archimede 3,7 mi-lioni a titolo di acconto. A Bian-coni le Fiamme Gialle hanno se-questrato il palazzo ai Parioli ol-tre a contanti per circa 310 milaeuro. Sotto chiave anche venticonti correnti, partecipazioni so-cietarie, due case a Bologna, unaa Parma e una Roma di proprietàdegli altri due indagati e dei co-niugi.

LetiziaLarici©RIPRODUZIONERISERVATA

I MILIONI SEQUESTRATISONO QUINDICIBILOTTA E FIAMME GIALLEILLUSTRANO IL CONTESTOL’ALTRO IMPRENDITOREÈ DAVIDE DEGENNARO

I 3 MILIONI DELIBERATIDALLA REGIONEANCORA NON EROGATIBRANDONI: «NONPOSSIAMO PIÙATTENDERE»

Sanzio, Falconara minaccia pignoramenti

«Abbiamochiestoun incontroalGovernononsoloperquellocheriguardagli aspetti legatialla leggedi stabilità.Abbiamointenzionediproporreall'esecutivounpatto con leregioniper i prossimianni». Èquantohadichiarato ilpresidenteCeriscioli alterminedella riunionedellaConferenzadelleRegioni .«Siamodisponibili anchead

andarenel concretoe capire ilruolo che leRegionihannoperil territorio: salute, sociale,sviluppoeconomico, trasporti,infrastrutture, servizi, scuola,formazione, cultura. Inparticolaredopo lachiusuradelleProvince che,privedirisorse,nonriesconoasostenere speseper servizi emanutenzionedi stradeededifici scolastici».

Buco Banca Marcheaumentano gli indagatiCorsa contro il tempo

La sede di Banca Marche

Ceriscioli alla conferenza delle Regioni«Governo, vogliamo capire il nostro ruolo»

Il governatore

Il pm Irene Bilotta

INFRASTRUTTUREANCONA Un'altra tegola sta per ab-battersi sull'Aeroporto delleMarche. Con la privatizzazionebloccata, l'operazione Novaportin forse, il rischio di una fuga diinvestitori e il cda da nominare,ora scoppia anche la grana credi-tori. Il primo ad alzare la voce è ilComune di Falconara che, insie-me alle banche, Equitalia, forni-tori, è tra i soggetti che vantanonei confronti di Aerdorica 37 mi-lioni di euro di crediti. Ed è allar-me: senza i 3 milioni di euro dicontributi approvati a settembredal Consiglio regionale, salterà ilpiano di rateizzazione dei debitivarato nel 2014 da Aerdorica. E ilrischio pignoramento sarebbe aquel punto dietro l'angolo.

RIVALSEIl sindaco di Falconara, GoffredoBrandoni, concede pochi giorniad Aerdorica per avere rispostesulla capacità di onorare il debi-to. «A dicembre 2014 - dice il sin-daco - abbiamo concesso ad Aer-dorica la rateizzazione , 94 tran-

che da 9mila euro al mese,del de-bito di 849mila euro, tra Tari eIci, che la società ha con il Comu-ne di Falconara. Delle prime die-ci rate, però, solo tre sono statepagate. Il punto è che la Regionenon ha ancora versato all'aero-porto i 3 milioni di euro delibera-ti e senza quelle risorse i credito-ri non possono essere pagati. Senon avremo risposte a breve, ilComune procederà per le vie le-gali». Il che significa rischio di pi-gnoramento beni. «Il contributoregionale? - dice l'assessore al Bi-lancio, Fabrizio Cesetti - Tempitecnici. Tutta la documentazio-ne è in corso di notifica alla Com-missione europea per il via libe-ra». In pratica la Ue (che peresprimersi ha 60 giorni di tempodalla ricezione dell'atto) dovràvalutare se la legge promulgatadal Consiglio regionale per lostanziamento straordinario di ri-sorse ad Aerdorica, si configuricome aiuto di Stato. Ma Brando-ni non ci sta. «Il Consiglio regio-nale è espressione della volontàpopolare - dice - Non sta né incielo né in terra che, di fronte adun'urgenza, tutto si blocchi per

avere il parere preventivo dell'Europa. L'aula ha votato: si pro-ceda subito».

Anche gli altri creditori po-trebbero non voler più aspettare:ci sono gli 11 milioni di debiti conle banche, rateizzati a dieci anni,con la sospensiva per il biennio2014-2015; 17 milioni di debitierariali tra Equitalia e Comunedi Falconara; 9 con i fornitori. In-tanto è una settimana cruciale,questa, per la scelta del nuovocda e la messa a punto del bandoper la ricerca del partner. Oggil'ormai ex presidente GiovanniBelluzzi sarà a Roma per fare ilpunto con Giuseppe Farese, pre-sidente del collegio sindacaleche dopo le dimissioni del cda hain mano le redini dell'aeroporto.In settimana, poi, il collegio po-trebbe incontrarsi con il presi-dente della Regione Luca Ceri-scioli, ieri impegnato a Roma sul-la legge di stabilità. L'assembleastraordinaria per nominare ilnuovo cda dovrebbe essere con-vocata in queste ore, per riunirsila prossima settimana.

ClaudiaGrandi©RIPRODUZIONERISERVATA

Tornail PremioValoreLavoro

`Oltre ai 36 in arrivo contestazioni a persone ancora non coinvolteLo stralcio su Bianconi e i due imprenditori per evitare la prescrizione

INIZIATIVEANCONA Ritorna per il nono annoconsecutivo Premio valore lavo-ro, la manifestazione promossada Regione Marche con il FondoSociale Europeo per condivideretra aziende, istituzioni, cittadinile buone pratiche realizzate a fa-vore delle risorse umane all'in-terno delle realtà imprenditoria-li marchigiane.

«La nuova programmazioneregionale del Fse per il settennio2014-2020 si è posta come obiet-tivo fondante - ha ricordato l'as-sessore regionale al Lavoro Lo-retta Bravi - la promozione diuna ripresa, che consenta di ri-mettere in moto il sistema occu-pazionale, coinvolgendo priori-tariamente i giovani, con un'at-tenzione particolare alle donne.Coerentemente con questa finali-tà, il Premio vuole offrire un pub-blico riconoscimento a quelle re-altà produttive che, attraversoprogetti concreti, hanno sì crea-to opportunità di sviluppo perl'azienda, ma tutelando al con-tempo la crescita e l'occupazio-ne, che hanno promosso la for-mazione dei propri dipendenti,che hanno dato ospitalità e spa-zio a giovani per tirocini o perstage. Sappiamo che la nostra re-gione è ricca di esperienze positi-ve ed il Premio è una modalitàpositiva per condividerle e farleemergere». Da quest'anno posso-no concorrere a diventare BuonaPratica tutte le imprese che lo so-no state già nelle prime sette edi-zioni purchè presentino un pro-getto nuovo.

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Martedì 3Novembre2015www.ilmessaggero.it

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Fano

IL CASODeve ancora essere installato inpiazza centrale, il nuovo alberodi Natale, ma le polemiche fiocca-no già. Le ha aperte il sindacatoCisl, che ha definito sconcertantela spesa programmata dal Comu-ne di Fano per il simbolo delle Fe-stività. Hanno risposto per le ri-me l'Amministrazione comuna-le e le associazioni di categoria,in modo anche piuttosto severonel caso di Confcommercio: "Pro-feti di sventura ne abbiamo già inabbondanza". L'intervento inizia-le di Cisl contiene un'imprecisio-ne, attribuendo al nuovo alberodi Natale il costo (21.500 euro) af-frontato dal Comune per l'interoprogramma degli eventi: accen-sione delle luminarie, mercatini,iniziative a carattere solidale,spettacoli teatrali, feste in piazzadi Capodanno e dell'Epifania. Sene rammarica una nota dell'Am-ministrazione: "Il contributo è lostesso dello scorso anno e vuolefavorire l'attività commerciale incentro storico, incentivando iconsumi e di conseguenza l'eco-nomia locale. Nei 21.500 eurorientra anche l'albero di Natalein piazza 20 Settembre". L'abeteartistico progettato dal graficoPaolo Del Signore (lo stesso delprendi-getto carnevalesco) e dall'architetto Stefano Seri è la princi-pale novità delle prossime Feste,consiste in una struttura in legnoalta 12 metri, larga 6 e pesante144 quintali. Invece dei rami, pan-nelli triangolari con disegni cherichiamano luoghi e storia dellanostra città. L'albero costerà45.000 euro e sarà pagato nell'ar-co di tre anni: se ne faranno cari-co gli sponsor privati, per un ter-zo, e per il resto il gruppo orga-nizzatore degli eventi natalizi:Proloco, Comune e associazionidi categoria, che con il contribu-to degli operatori commercialiraggiungono una disponibilità to-tale di 60.000 euro (compresi i21.500 dell'ente locale).

IL CALENDARIOAltra novità annunciata dall'as-sessore Carla Cecchetelli e da

Etienn Lucarelli della Proloco, èl'accessione delle luminarie apartire dalla fine del mese e nonpiù dall'8 dicembre, che comun-que resta la data inaugurale delleFestività. "Non è il modo miglioredi spendere risorse pubbliche inquesto momento drammatico -ha commentato Giovanni Giova-nelli di Cisl - Chiediamo pertantoal sindaco Massimo Seri di incre-mentare la spesa sociale. Meglio

una città più solidale, con menofamiglie e persone emarginate,che un albero di Natale alla modi-ca cifra di 21.000 euro". Una lineaconfermata anche dopo le primerepliche. "Né voglia di protagoni-smo né polemica a tutti i costi",ha argomentato Giovanelli, con-tinuando a incalzare in tema disociale: fondo anti-crisi e fondoper i tirocini (a suo dire poco ge-nerosi in entrambi i casi), bloccodel settore a causa del caso-ambi-to. "Un intervento incomprensi-bile - ha sostenuto Tiziano Petti-nelli di Confesercenti - forse det-tato da una lettura superficiale,che non mette a fuoco l'impor-tanza delle iniziative natalizie siaper le attività commerciali siaper il personale assunto. Se si la-vora di più, tutti sono più tran-quilli: un sindacato dovrebbe sa-perlo". Ha aggiunto Confcom-mercio: "La protesta della Cisl hail sapore di una polemica politicache prende a pretesto il Natale.Di fronte alle necessità dei citta-dini e di un'economia che stenta,non possiamo regredire, ma dob-biamo cercare con poca spesa dirilanciare i consumi".

OsvaldoScatassi© RIPRODUZIONERISERVATA

`Contestata la spesa pari a 21.500 euroIl Comune: «Somma per gli interi eventi»

` Confcommercio e Confesercenti:«Una polemica incomprensibile»

L’INCIDENTEResta con la mano incastratanella seminatrice. Paura ierimattina in un casolare di viaRialdone nel comune di Montedove Letizia Pompili, 43 anni,originaria di Orciano, è statasoccorsa con l'eliambulanza. Ladonna si trovava alle 09,30 insie-me al marito che, in quel mo-mento, stava guidando su untrattore le operazioni di seminain un campo di grano di sua pro-prietà. Dietro il trattore era ag-ganciato il macchinario per lasemina. Improvvisamente, percause in corso di accertamentoda parte dei carabinieri di Mon-te Porzio, la mano destra della44enne è finita negli ingranaggidella seminatrice. Il marito ha

immediatamente chiamato isoccorsi mentre la moglie urla-va per il dolore. Sul posto sonoarrivati i volontari della Potes diMarotta che vista la gravità dellecondizioni della donna hannochiesto l'intervento dell'eliam-bulanza. Sul posto anche i vigilidel fuoco di Fano che hanno la-vorato per circa un'ora per libe-rare la mano rimasta incastratanegli ingranaggi. La donna ri-

schia di perdere l'uso di due ditagravemente lesionate nell'inci-dente e che dovranno essere sot-toposte a un delicato interventodi ricostruzione. Sotto choc ilmarito. Il cugino della coppiache vive accanto è stato tra i pri-mi a intervenire. «Ci siamo ac-corti quando sono rientrato a ca-sa dopo la messa - ha riferitol'uomo - Siamo tutti sconvolti,speriamo per lei che non si trattidi niente di grave». Insieme almarito la donna gestisce un ne-gozio di ferramenta che si trovalungo via Cante di Montevec-chio. Nel fine settimana sono so-liti lavorare in campagna. Pro-prio nel corso di questi lavori av-viati per la semina nei campi cheè successo il grave incidente.Sulla dinamica sono stati avviatigli accertamenti da parte del

personale dell'ispettorato del la-voro. La 43enne si trova ora rico-verata in prognosi riservata all'ospedale Torrette di Ancona do-ve dovrà essere operata. La ma-no finita negli ingranaggi era av-volta da un guanto, ma la sottileprotezione nulla ho potuto con-tro la macchina.Appena una settimana fa un in-fortunio simile è accaduto a aSassocorvaro nella fabbrica diproduzione pasta fresca Saluccisrl in località San Leo. Teresa DeCicco, 51 anni di Sassocorvaro,ha perso quattro dita della manodestra ed ora è ricoverata all'ospedale Torrette nel centro spe-cializzato in Chirurgia della ma-no, dove è stata sottoposta a undelicato intervento chirurgico

JacopoZuccari©RIPRODUZIONERISERVATAq

L’ACCORDOLe tribune per il pubblico saran-no installate anche nei campi dacalcio a Cuccurano e a Ponte Sas-so, che finora ne erano sprovvi-sti. Oltre a provocare scomodità,la mancanza di posti a sedere erada anni una fonte di potenzialipericoli. La soluzione a entrambii problemi è ora assicurata da unaccordo, già definito, fra l'Ammi-nistrazione fanese e le due socie-tà sportive, che hanno collabora-to al progetto. "Sono contenta -ha commentato l'assessore Cate-rina Del Bianco - Un accordo trail pubblico e il privato ci permet-te di dare risposte concrete a re-altà sportive che, con tanto impe-gno e anche con sacrificio, gesti-scono gli impianti comunali. Lasicurezza è un tema molto delica-to a tutti i livelli, perché in caso diinfortuni agli spettatori tutta laresponsabilità ricade sulla presi-denza. Ma non ci fermiamo qui.Insieme con l'assessorato ai La-vori pubblici stiamo program-mando interventi di manutenzio-ne nelle palestre e in altre strut-ture che ne abbiano bisogno". Ledue tribune, una per Cuccuranoe l'altra per Ponte Sasso, sonostrutture gemelle, avendo en-trambe 91 posti a sedere al massi-mo, ritenuti sufficienti in base alnumero medio degli spettatori eal livello dei campionati. Tra l'al-tro, una capienza superiore alle

100 persone avrebbe innescatocomplicazioni ulteriori, perchéla normativa sull'agibilità avreb-be fatto scattare vincoli più strin-genti. Entrambe le tribune costa-no 10.000 euro e saranno pagateognuna in due tranche. A Cuccu-rano, finora, il pubblico ha guar-dato le partite da un fosso e non èil massimo soprattutto in caso dipioggia. A Ponte Sasso, invece,per i posti a sedere è stato utiliz-zato un terrapieno che però rica-de in un'area privata: si è dunquepreferito trovare un'altra soluzio-ne. "Quando si interviene per mi-gliorare gli impianti sportivi - haaffermato Enrico Nicolelli, consi-gliere comunale del Pd - è sem-pre una cosa positiva. A maggiorragione lo è, considerando che laprecedente Amministrazione haoperato con il contagocce in que-sto settore. Si dimostra inoltreche stiamo seguendo tutte le real-tà associative, non solo di Fanocentro, e che in periferia possonoesserci strutture complete".

O.S.©RIPRODUZIONE RISERVATA

La riproduzione dell’alberoil sindaco Massimo Serie l’assessore Cecchetellinel tondo Paolo Del Signore

GRAVE INFORTUNIOA MONTE PORZIODOVE MARITO E MOGLIESTAVANO LAVORANDOIN CAMPAGNA, LA DONNARISCHIA DUE DITA

LA PROPOSTACi sono luoghi della nostra cittàche non hanno un nome ufficia-le, pur essendo molto frequenta-ti. Tre consiglieri d'opposizione,Davide Delvecchio dell'Udc, Ara-mis Garbatini e Alberto Santo-relli della lista Progetto Fano,suggeriscono di colmare la lacu-na intitolandoli a "concittadinistimabili". La loro proposta è didare al parcheggio ex Cif il nomedi Guglielmo Omiccioli, tecnico,medaglia d'oro al valor civile. Ilparcheggione del cimitero urba-no potrebbe essere intitolato adAldo Deli, partigiano, insegnan-te e storico. Il parcheggio in viaGiustizia, a fianco di Arcadia, ad

Ezio Tecchi, libraio. Il parcheg-gio (o giardino) dell'ex Agip, afianco della scuola Corridoni, aRino Magnini, insegnante, poetae commediografo dialettale. Ilsottopasso ferroviario di vialeCairoli a Gian Bruno Auspici,ferroviere, assessore. La passeg-giata del Lisippo a Nello Maiora-no, funzionario Iacp e presiden-te del consiglio comunale. La ro-tatoria nei pressi di San Cristofo-ro a Mario Zengarini, insegnan-te e uomo di sport. Delvecchio,Garbatini e Santorelli raccolgo-no un precedente appello delgiornalista Carlo Moscelli, lan-ciato attraverso FanoInforma.La proposta dei tre consigliericomunali sarà discussa e votatadal consiglio comunale.

CINEMAMARTEDI’DELL’ARTERaddoppiano da questasettimana gli appuntamenti con ilcinema di qualità al Malatesta ePoliteama con la rinnovatarassegna “mARTEdì – Cattedralidella Cultura”. Oggi e domanisarà infatti possibile ammirarel’attesissimo documentarioprodotto da Sky su “Firenze e gliUffizi”. Al Cinema Malatesta“Firenze e gli Uffizi” potrà essereapprezzato grazie alle immaginiad alta definizione. Spettacoli alleore 21.15 di martedì e dimercoledì, sempre con biglietto a8 euro . Giovedì 5 novembre alCinema Politeama non mancherànaturalmente in serata (ore 21.15)il consueto appuntamento con ilciclo d’essai, che proporrà questasettimana il film “Un mondofragile”, presentato a Cannes dalregista colombiano CésarAugusto Acevedo.

Tutti contro la Cisl per la gaffesui costi dell’albero di Natale

E’ intervenuta l’eliambulanza

Le tribune anche sui campidi Cuccurano e Ponte Sasso

«Intestiamo i luoghi cariai fanesi più stimati»

Hannotrovatodavverodi tutto icarabinieriquando,nellagiornatadi ieri, hanno fermatoun’autoperuncontrollonellazonadiOstra.Una lavastoviglie,unacaldaia,untelevisoreLcdealtri elettrodomestici,probabilmente fruttodialcunicolpi inabitazioni, eranostoccatiall’internodelmezzo, risultatoancheessorubato il 29ottobrescorsoaFano.Conducenteepasseggeriall’arrivodeimilitarihannolasciato l’auto,una stationwagonesonoscappati. I

carabinieri, all’internodellamacchina,hanno inoltre trovatodiversi arnesidascasso. Lamerceverràrestituitaaiproprietariquantoprima.Intantosegnalati ancora furtinellanotteacavallo tradomenicae lunedìmentre lagentedormeoè fuori casa,questavolta i colpi sonoavvenutiall’internodelFanese, lungo laValmetauro.Bottinoconsistenteinquanto tragli oggetti trafugatinellecasevisitate figuranoanchedeiRolex.

Scoperta refurtiva dentro auto rubata

Carabinieri

PATTO TRAAMMINISTRAZIONEE SOCIETÀ SPORTIVESODDISFATTAL’ASSESSOREDEL BIANCO

Mano intrappolata nella seminatrice

LA CREAZIONE ARTISTICACHE SARÀ ALLESTITAIN PIAZZA VENTI SETTEMBREPER LE FESTIVITÀINNESCA LA PROTESTADEL SINDACATO CISL

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Martedì 3Novembre2015www.ilmessaggero.it

Sport

`ASCOLI Nonattraversaunbuonmomento ilMonticelli. Lasconfittacon laFermanacipuòstaremala squadradiStallonehamoltodarecriminare. Ilrigorechehasbloccato ilrisultatoèapparsoalquantodubbioeha tagliato legambeagliascolani che,dopounbuonprimotempo,nonhannoavutola forzadi rientrare inpartita.Rispettoall'iniziodelcampionato ilMonticellioranonriesceadavere lagiustareazione.Oltreacertediscutibilidecisioniarbitralimettiamocianche ladeabendatachehavoltato lespalle. IlMonticelli,inoltre, sembraallepreseconunasortadi "maledizione"per idifensori centrali. PrimaSosi,poiAdamoli, poiancoraSosi einfineStangoni (aFermo)hannoricevutocartellini rossi. LesqualifichehannocostrettoStalloneacambiare sempre lacoppiacentraledifensiva.Notalieta lacontinuitàconcui ilcentravantiGiorgioGalli (nellafoto)vaarete.L'attaccanteèaquota6enonostante lanonpiùverdeetà, continuaadessere fraimigliori realizzatoridelcampionato.Coni suoigol ilMonticellipotràcertamentecentrare l'obiettivosalvezza.

LinoManni©RIPRODUZIONE RISERVATA

CALCIO SERIE BASCOLI «L'Ascoli Picchio FC 1898comunica che l'allenatore MarioPetrone, di comune accordo con ilClub, da oggi non sarà più il tecni-co dell'Ascoli. Un gesto di serietà,correttezza e professionalità deltecnico, legato al presidente Belli-ni da un grande rapporto umano.La Società, nel ringraziare l'allena-tore della promozione in serie B alquale riconosce alti valori moralie professionali, gli augura i miglio-ri successi». Con questo comunica-to ieri mattina l'Ascoli Picchio haufficializzato la fine del rapportocon Petrone. Fine che era nell'ariada sabato scorso dopo la violentacontestazione dei tifosi durante edopo la partita persa in casa con laPro Vercelli. Quarta sconfitta con-secutiva, anche questa figlia delnon gioco espresso dalla squadra.Il presidente Bellini giovedì scorsoaveva dato un mese di tempo a Pe-trone ma poi ha dovuto fare unfrettoloso dietrofront. Il presiden-te comincia a conoscere certe di-namiche del calcio.

LE 50 PANCHINE DI MARIOMario Petrone lascia l'Ascoli dopoun anno e mezzo. Era arrivatonell'estate 2014 proveniente dalBassano dove aveva conquistatola promozione in C1 e la Supercop-pa di categoria. Lo hanno scelto ilpresidente Bellini e il dg Lovato inuna "rosa" che comprendeva an-che Giampaolo e Toscano. CoppaItalia a parte Petrone è andato 50volte in panchina: 39 in Lega Pro(compresa la semifinale playoff) e11 in serie B. Questo il bilancio diun anno e mezzo in bianconero:22 vittorie, 15 pareggi, 13 sconfitte.Ha esordito il 31 agosto 2014 in Pi-stoiese-Ascoli (0-1), ha chiuso sa-bato con Ascoli-Pro Vercelli (0-1).Nel campionato in corso Petrone

ha raccolto 10 punti in 11 partitefrutto di 3 vittorie, un pareggio e 7sconfitte (primato negativo insie-me alla Ternana).

CACCIA AL NUOVO TRAINERL'allenamento di ieri è stato diret-to da Bergamo e Arpili, rispettiva-mente vice di Petrone e preparato-re atletico, mentre il ds Marroccu-su mandato di Bellini- ha prose-guito i contatti con i candidati allapanchina bianconera. Diego Lo-pez (ex Cagliari e Bologna) resta inpole position ma dovrà rivedere - edi parecchio - il suo ingaggio vistoche a Bologna nel passato campio-nato ha percepito 400 mila euro.«Sì, mi ha telefonato Marroccu estiamo valutando - ammette Lo-pez al telefono da Cagliari - Non èuna questione di soldi. So che adAscoli c'è una situazione non faci-le ma questo non mi spaventa per-ché ho lavorato in piazza difficilicome Cagliari e Bologna». Altricandidati restano Di Carlo e Man-gia, come pure Pillon e Novellino.La lista si allunga con Ballardini,Gautieri, Camplone, Menichini eZola, senza trascurare i tecnici lo-cali come Silva, Monaco e Destroche meglio di altri conosconol'ambiente. Marroccu e il presi-dente stanno valutando le richie-ste economiche, lo staff con cuiquesti tecnici vorrebbero lavoraree - non ultima - la durata del con-tratto. La proposta di 7 mesi, ovve-ro fino alla fine del campionato,non alletta nessuno. Quasi tuttichiedono un contratto di un annoe mezzo ovvero fino a giugno 2017.

“AVANTI PICCHIO” IN TVParte stasera il nuovo rotocalcosportivo "Avanti Picchio". La tra-smissione settimanale andrà inonda in diretta su Super J, canale603 del digitale terrestre, e direttaaudio sulle frequenze di RadioAscoli. Sarà fruibile contempora-neamente anche in streaming at-traverso i siti di Radio Ascoli e diSuper J (video), per poterla segui-re ovunque nel mondo. Il condut-tore è Alberto Crementi: la primapuntata verrà messa in onda livedal Caffè Meletti con tanti ospiti.Nel posticpo Cagliari-Vicenza 2-0.

BrunoFerretti©RIPRODUZIONE RISERVATA

CALCIO SERIE DSAN BENEDETTO Due partite zerogol incassati. Se si considerano idieci subiti nei tre incontri prece-denti si capisce subito che l'aria ècambiata in casa Samb. C'è la ma-no di Ottavio Palladini in questaimportante inversione di tenden-za. Il tecnico rossoblù ha ridato lagiusta quadratura alla squadra equesti dati lo stanno a testimonia-re. A centrocampo le cose sonocambiate. Con Barone dinanzi al-la difesa e Sabatino e Trofo a rad-doppiare sugli inserimenti ester-ni ecco che anche gli under posi-zionati sulle fasce ne hanno bene-ficiato. Senza dimenticare, poi, illavoro oscuro ma efficace di Pa-lumbo che spesso arretra sulla li-nea mediana dando una mano aicompagni di reparto.

I campionati si vincono anchecon la migliore difesa ed il fattoche Palladini sia riuscito a regi-strare questo reparto è senza dub-bio di buon auspicio per il futuro.Certo, si potrà obiettare che ilGiulianova è ben poca cosa, ma ilfatto che gli abruzzesi non abbia-no costruito neppure un'azionedegna di questo nome in fase of-

fensiva, la dice lunga sull' impo-stazione data da Palladini. Fa be-ne, inoltre, il tecnico a dare fidu-cia a Bonvissuto. Il centravanti si-ciliano è ancora lontano dalla mi-gliore condizione che potrà acqui-sire solo mettendo altri minutinelle gambe.

Positivo anche l'esordio di Pi-no sulla corsia destra difensiva

così come il ritorno sull' out oppo-sto di Flavioni. Entrambi i terziniora saranno attesi alla classicaprova del nove nella insidiosa tra-sferta di Scoppito contro l' Ami-ternina. Insomma è una Samb incontinua crescita che dovrà, perora, vedersela con un San Nicolòin gran spolvero ed un Matelicache ormai è diventata una realtàimportante di questo campiona-to. Comunque c'è sempre il calen-dario a dare una mano a Sabatinoe compagni. Dopo la gara in terrad'Abruzzo, infatti, i rossoblù rice-veranno la Folgore Veregra perpoi recarsi a Jesi ed infine ecco idue turni casalinghi consecutivicon Recanatese e Olympia Agno-nese. Analizzando la classifica at-tuale, a parte il club calzaturierodiretto dall'ex Luigi Zaini vicinis-simo alla zona play off, per il re-sto si tratta di formazioni che at-tualmente occupano le posizionibasse della classifica. Senza di-menticare, poi, che a dicembreriaprirà il calciomercato conFranco Fedeli che cercherà diportare in rossoblù calciatori ca-paci di fare compiere alla squa-dra il definitivo salto di qualità.

BenedettoMarinangeli©RIPRODUZIONE RISERVATA

CALCIO SERIE DFANO Mai vista una cosa simile.Perché di crisi anche più deva-stanti e persistenti di quella chesta passando il Fano è piena lastoria, ma non è mai successo chefinisse in una buca tanto profon-da una squadra che fino al meseprima viaggiava tre metri sopra ilcielo. A lasciare basiti non è tantoil confronto fra il cammino esal-tante della scorsa stagione e lostallo del momento. In fondo, èun campionato diverso, un po' ilFano è cambiato (non in meglio, èufficiale) ed è cambiato anche il li-vello della concorrenza. Quelloche disorienta è il parallelo fra leprime sei partite e le quattro a se-guire. Numeri impressionanti,ma prima in positivo e poi in ne-gativo. Si dirà: all'inizio i granatahanno affrontato formazioni dimedio-basso profilo e adesso in-vece alcune fra le migliori. Nem-meno questo però spiega. Troppala differenza fra il 5-0 alla Recana-tese e il 5-1 incassato dal SanNicolò o fra la disinvoltura concui la squadra di Alessandrini di-sponeva delle partite e l'impoten-za di cui è poi finita prigioniera. A

Teramo, ma anche contro il Chie-ti, che al Mancini ha fatto un figu-rone e la settimana dopo una figu-raccia con il Matelica, o a Jesi,contro una squadra in ripresa mache non è di prima fascia. Dovec'era efficienza, adesso si coglieinadeguatezza, dove colpiva la so-lidità, emerge ora fragilità. Spari-te anche le qualità individuali e in

evidenza solo i difetti, che magarici sono sempre stati ma di cui siera persa cognizione. Quand'è co-sì, difficile anche curare. Perchénon si sa bene quale sia la malat-tia e non si può portare tutti dallopsicanalista.

«Mi rendo conto che non èsemplice, ma dobbiamo indivi-duare il problema e trovare la so-luzione» invoca il presidente Ga-bellini, che dopo Teramo ha fattosfoggio di saggezza. Il suo invito astare uniti non è stato lasciato ca-dere dai tifosi, che l'altra serahanno atteso l'Alma al rientro.Confronto franco, come si usa trapersone che si conoscono bene esi stimano, e appoggio assicura-to, se in campo si vedrà tutta ladedizione che serve. «Situazionicosì non ricordo di averne vissu-te. Mi prendo la responsabilità,forse non sono stato bravo a tra-smettere. Ma a parte lavorarci so-pra, non trovo altro modo» fa in-vece Alessandrini, che medita an-che qualche cambiamento tatti-co. A livello di uomini, con Noda-ri, Torta e Borrelli fuori gioco,non avrebbe comunque di chesbizzarrirsi.

A.A.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Diego Lopez in pole per sostituire Petrone sulla panchina dell’Ascoli

ASCOLI, LOPEZ IN POLE POSITION

Il Monticellisi consolacon bomberGalli: 6 reti

Calcio serie D

Allenamento sorvegliato dalla Digos

HA DIRETTOBERGAMOVICETRAINERGIORGISALTAVICENZA

`Risolto il contratto con Petrone che lascia dopo un anno e mezzoLa dura contestazione dei tifosi ha indotto Bellini a cambiare idea

`Il tecnico uruguaiano: «Sto valutando, non è una questione di soldiLe difficoltà non mi spaventano perchè ho lavorato in piazze difficili»

IL PRESIDENTE:«NON È SEMPLICEMA VA INDIVIDUATOIL PROBLEMA»ALESSANDRINI MEDITACAMBI TATTICI

ORA L’AMITERNINAPER LA CAPOLISTAPOI TRE MATCHCASALINGHINELLE PROSSIMEQUATTRO PARTITE

Samb, nessun gol subito in due partitePalladini ha trovato le contromosse

CALCIO SERIE BASCOLI Per l'Ascoli ripresa sorve-gliata da una pattuglia dellaDigos ma stavolta non ce n'era bi-sogno. Erano circa 200 i tifosibianconeri a Castel di Lama perassistere al primo allenamentodel dopo Petrone. Chi sperava pe-rò di vedere già all'opera il nuovoallenatore è rimasto deluso. La se-duta è stata diretta dallo staff tec-nico: il vice Bergamo e il prepara-tore Arpili hanno diviso l'organi-co in due gruppi mentre Vallesiseguiva come al solito i tre portie-ri. I bianconeri hanno anche so-stenuto una partitella finale amezzo campo. All'Eco Services inrappresentanza della società era-no presenti il ds Marroccu, co-stantemente attaccato al cellula-re, e l'azionista Faraotti. Non si è

visto invece il direttore generaleLovato che dopo il nuovo assettosocietario ha assunto una posizio-ne più defilata. Per il nuovo tecni-co dell'Ascoli, chiunque esso sia,non arrivano però notizie inco-raggianti dall'infermeria. Pirroneanche ieri ha continuato nel suolavoro di recupero personalizza-to e difficilmente sarà pronto perla trasferta di Vicenza. Stesso di-scorso per Giorgi alle prese conun fastidio muscolare che ne harichiesto la sostituzione già pri-

ma dell'intervallo contro la ProVercelli. Il centrocampista quasisicuramente salterà la sfida con iveneti e, anzi, lo stop potrebbe es-sere anche più lungo (si parla diun paio di partite). Hanno saltatola seduta pure Grassi (che ha la-sciato l'Eco Services prima dell'inizio dell'allenamento), Bellomo(in permesso), Cacia ed Antonini(lavoro a parte). Oggi doppia ra-zione di lavoro a Castel di Lama(ore 9,30 e 15). Intanto Jankto èstato convocato nella NazionaleUnder 20 della Repubblica Cecadall'8 al 14 novembre per la dop-pia amichevole con l'Olanda.Jankto raggiungerà la Nazionalesubito dopo il match di sabatocon il Vicenza e si riaggregherà alteam bianconero il 15 novembre,il giorno di Ascoli-Perugia.

MaurizioNorcini©RIPRODUZIONE RISERVATA

IL DS MARROCCU SEGUEANCHE ALTRE PISTEFORSE OGGI L'ANNUNCIODEL NUOVO TRAINERCHE ESORDIRÀSABATO A VICENZA

Fano ancora sotto choc dopo TeramoGabellini: «Serve subito una soluzione»

Page 10: Santi nello Sport RubatiisegretidelPapa:2arresti

μLa giunta accoglie l’impianto dell’urbanistica

Ex zuccherificioDefinite le linee guida

μIl Ds Canestrari invita a reagire tutti insieme

Il Fano si è persoe i motivi sono tanti

Fano

Non c’è un solo motivo per lacrisi dell’Alma Juventus Fa-no, reduce da un pareggio etre sconfitte nelle ultime 4partite, dopo una serie di 30risultati utili. I 2 gol segnati afronte degli 11 subiti sono piùdi un campanello d’allarme edirigenti e allenatore sono allavoro per capirci qualcosa alpiù presto, mentre la squadracomincia la preparazione invista della partita interna didomenica prossima al Manci-ni con la Fermana, un incon-tro che potrebbe segnarel’uscita dal tunnel.

Barbadoro Nello SportFano

La giunta ha fatto sue le indi-cazioni proposte dai tecnicidell'Ufficio Urbanistica perquanto riguarda il futuro as-setto dell'area dell'ex zuc-cherificio, proponendole co-me base di partenza per ilconfronto promesso con leassociazioni di categoria egli ordini professionali. In-

nanzi tutto l'esecutivo ha ri-conosciuto la superficie, og-getto della variante revoca-ta, come un'area risorsa perl'intera città. Posta nei pres-si del fiume Metauro, essa sitrova all'accesso di una zonaa forti valenze ambientali ri-conosciute a livello europeo,relativa alla conservazionedegli habitat naturali, dellaflora e della fauna selvati-che.

Foghetti In cronaca di Fano

Ambito sociale, si pagano le cooperativeIn Consiglio un debito fuori bilancio per 421 mila euro. Mandolini: “Un rompicapo”

Il business si chiama ValentinoRicci per domenica propone pacchetti alberghieri ad hoc e musei aperti

LAVARIANTE

Fano

“La situazione che ho trovatoall’Ambito territoriale socialedi Fano è un rompicapo come ilcubo di Rubik”. E’ quanto affer-ma il coordinatore pro tempo-re Maurizio Mandolini chiama-to a sanare le irregolarità chesono state rilevate nell’affida-mento degli incarichi e a garan-tire la continuità dei servizi. Ilprimo passaggio si compie conla delibera oggi in Consiglio co-munale per un debito fuori bi-lancio di 421.817,14 euro per leprestazioni delle cooperative.

Furlani In cronaca di Fano

Sivilla in azione al Mancini

Pesaro

Tutti con Valentino. La sua Tavul-lia domenica sarà un cuore pulsan-te con migliaia e migliaia di tifosi edelegazioni dei fan club del nume-ro 46 provenienti un po' da tutt'Italia. Il sindaco di Tavullia, Fran-cesca Paolucci sta preparando la

task force per il maxi evento di do-menica. Sale la febbre Rossi, e cosìi sindaci Matteo Ricci e FrancescaPaolucci hanno anticipato chel'anteprima del progetto naziona-le di "Pesaro città dei motori" saràpresentato nell'occasione della ga-ra dell'anno. L'attesa sta per fini-re, dai sindaci il leitmotiv è: "Veni-

te a tifare Valentino nella Terradei motori". Per l'occasione, pac-chetti alberghieri ad hoc e museidel motociclismo aperti. Il popologiallo è in fibrillazione e si mobili-ta per sostenere e abbracciare ide-almente Valentino. I primi cittadi-ni di Pesaro e Tavullia, rilancianol'obiettivo di promuovere ancor di

più i due territori dove l'adrenali-na e la passione per lo sport a dueruote è particolarmente viva e for-te. L'idea è abbinare all'ultima epiù combattuta gara del Moto Gp,che si potrà vivere dai maxi scher-mi nelle piazze di Pesaro, Tavulliae Cartoceto.

Francesconi In cronaca di Pesaro

L’aeroporto di Falconara

MILAONDER

A lta tensione governo-Regioni sulla leg-ge di stabilità. I 17 miliardi di tagli previ-sti a partire dal 2017 mettono a rischio,

secondo Sergio Chiamparino, la stessa so-pravvivenza degli enti locali e il mancato in-cremento della spesa sanitaria nel 2016 po-trebbe far aumentare i ticket e compromette-re la distribuzione dei farmaci salvavita. Ungrido d’allarme che Matteo Renzi coglie...

Continuaa pagina 13

Ancona

Come in un pericoloso effet-to domino, la bocciatura daparte dell’Enac della proce-dura per privatizzare l’Ae-roporto delle Marche, haprovocato una reazione acatena che sta riportando agalla numerose questioni ri-maste sopite. Ne è un esem-pio il contenzioso del Comu-ne di Falconara con Aerdo-rica di 850 mila euro: il ri-schio è che l’amministrazio-ne chieda il pignoramentodei beni per ottenere quan-to dovuto da Imu e Tari.

Marinangeli A pagina 5 Bianciardi A pagina 3

μL’imprenditore Degennaro e il palazzo di Bianconi

Inchiesta Banca MarcheAumentano gli indagati

Regioni in trincea

μIpotizzati altri 10milioni, si tratta

Tagli su tagliper una sanitàsenza tregua

μContenzioso col Comune di Falconara per Imu e Tari

Rischio pignoramentodei beni di Aerdorica

μCeriscioli con Umbria e Toscana

“Pensiamomacroma solo se uniti”

A pagina 2

μIl tecnico dell’Inter non è passato inosservato

Roberto Mancini ad AnconaSelfie, autografi e tribunale

Comirato Nello Sport

SPORT

Ancona

Tagli alle Regioni: a Roma si continua a di-scutere mentre a Palazzo crescono le preoc-cupazioni. Le cifre: 150 milioni sulla sanitàper il 2016 ma, è la novità, un’ulteriore ridu-zione tra i 9 e i 10 milioni per il 2015. Si tratta.

Buroni A pagina 2

Un gruppo di medici in corsia

RIDUZIONIANNUNCIATE

LOSCALONELMIRINO

Il comandante della Gdf Fabrizio Crisostomi e il procuratore capo Irene Bilotta

MANOVRA&POLEMICHE

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VIA BERTI, 20 – 60126 ANCONATEL. 071.214981 - FAX 071.205549 Dal1860ilquotidianodelleMarche

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Page 11: Santi nello Sport RubatiisegretidelPapa:2arresti

“Essere capofilaci permetterà di guidare

il cambiamentoda protagonisti”

Renziconvocae sfidai presidenti

FEDERICABURONI

Ancona

Tagli alle Regioni: a Roma sicontinua a discutere mentre aPalazzo crescono le preoccupa-zioni sulle riduzioni annuncia-te. Le cifre? Sono note: 26 mi-lioni di euro per l’extrasanita-rio, 150 sulla sanità per il 2016ma, ed è questa la novità delleultime ore, un’ulteriore ridu-zionetra i 9 e i 10 milioni ancheper il 2015. Per ora ipotesi, tan-t’è che si tratta a oltranza. Og-gi, un nuovo round. Ieri, dalleMarche, due rappresentanti: ilgovernatore e l’assessore al Bi-lancio, Fabrizio Cesetti, che hapreso parte alle riunioni dellecommissioni Salute e Affari fi-nanziari. Il tutto mentre tornain ballo la questione di Torret-te con il presidente convinto anon mollare la presa sul diret-tore Galassi e per questo pron-to a un accordo con l’universi-tà.

I taglialleMarche“Abbiamo chiesto un incontroal Governo non solo per quelloche riguarda gli aspetti legatialla Legge di stabilità. Abbia-mo intenzione di proporre al-l’esecutivo un patto con le Re-gioni per i prossimi anni”. Èl’annuncio del presidente LucaCeriscioli che, ieri, ha parteci-pato alla Conferenza dei presi-denti dove si discuteva propriodella manovra. Il governatoretaglia corto e, sui tagli annun-ciati, rilancia all’esecutivo: “Da

parte nostra, tutta la collabora-zione per provare a costruire econtribuire a concorrere al ri-lancio del Paese”. La sottoline-atura: “Questo non può pre-scindere dal capire che cosa ilGoverno ha intenzione di farecon le Regioni e se la Legge distabilità e i tali previsti nei pros-simi anni sono l’ennesima tap-pa che prelude la chiusura diun altro ente”. Ceriscioli insi-ste: “Siamo disponibili anchead andare nel concreto e a capi-re il ruolo che le Regioni hannoper il territorio: salute, sociale,sviluppo economico, trasporti,infrastrutture, servizi, scuola,formazione, cultura. In partico-lare, dopo la chiusura delleProvince che, prive di risorse,non riescono a sostenere speseper servizi e manutenzione distrade ed edifici scolastici”. In-tanto, però, nei giorni scorsi,l’assessore Cesetti aveva fattoquattro conti: con la Legge distabilità, per le Marche, la ridu-zione dei trasferimenti dal Go-verno dovrebbe essere di circa26 milioni di euro. Si abbatte-rebbe così l’ennesima scuresulla Regione giàalle prese conforti riduzioni di fondi statalinegli ultimi anni. I tagli, se con-fermati, riguarderanno settoriimportanti per i quali potreb-bero aprirsi seri interrogativiper la sopravvivenza stessa dialcuni servizi. Cesetti avevaparlato di possibili rischi per ilfondo per le politiche sociali, ilfondo per la non autosufficien-za, il trasporto pubblico localee l’istruzione. Un futuro, dun-que, a tinte fosche per le Mar-

che che si accingono a metteremano all’assestamento di bi-lancio dove già sarà difficilemettere a regime le scarse ri-sorse. Nubi all’orizzonte, so-prattutto per il bilancio di pre-visione2016.

LasanitàI rischi non sono solo per il2016. Avverte Cesetti: “Sullasanità, anche quest’anno, ri-schiamo un taglio perché il fon-do 2015 deve essere ancora de-terminato, si parla di una ridu-zione di 300 milioni che per leMarche corrisponderebbero acirca 9 o 10 milioni di euro. Do-vremmo, comunque, assorbir-lo. Ma, anche in questo caso, sista cercando di trattare”. Se-condo Cesetti, nel complesso,la Legge di stabilità è “positiva

per il Paese ma bisogna capireche tipo di sanità vogliamo e, intal senso, va rimodulata”. Già,perché, le maggiori difficoltà cisaranno per il 2016, come ave-va annunciato lo stesso ammi-nistratore. “È stato conferma-to l’incremento di un miliardoe questo significa che, il prossi-mo anno, avremo due miliardiin meno rispetto a quelli previ-sti. La coperta resta corta”. Ilproblema è, insiste l’assessoreCesetti, che “con questi soldi,dobbiamo portare avanti i nuo-vi Lea, livelli essenziali di assi-stenza, il piano vaccini, i farma-ci innovativi come quelli per l’e-patite C e poi c’è il nuovo con-tratto di lavoro per tutto il com-parto. A questo, si aggiunganogli emotrasfusi. Tutto questovale, insieme, almeno 5 o 6 mi-

liardi”.

Il fronteTorretteMentre a Roma si tratta suifondi, a Torrette resta l’impas-se sul cambio della direzione. Ilpresidente Ceriscioli non sem-bra davvero intenzionato amollare la presa sul direttorePaolo Galassi e, in questi gior-ni, starebbe cercando di chiu-dere un accordo con l’Universi-tà per il change. In settimana,forse, potrebbero esserci un in-contro. L’ipotesi su cui si lavo-rerebbe sarebbe quella di Fran-co Pesaresi, direttore dell’Aspdi Jesi, l’azienda pubblica servi-zi alla persona dell’Ambito so-ciale di Jesi nonché ex dirigen-te dei servizi sociali del comu-ne di Ancona.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Ancona

Tra Enrico e Luca ci sono unalunga storia alle spalle e un fu-turo da scrivere insieme. TraEnrico e Luca, soprattutto, c’èla stessa macro-idea da mette-re in pratica: Marche, Toscanae Umbria insieme al motto del-l’unione che fa la forza. Enricoè il primo a rilanciare: scriveuna lunga lettera al “CorriereFiorentino” per spiegare i pos-sibili vantaggi di quella fusionea tre. Della serie: “Più forza epiù peso in Europa per le sfideglobali”. Come contraddirlo, infondo l’Italia di Mezzo ha il suoperché. Così Luca condivide sututta la linea, ma a patto che...E procede per gradi. Primo:“Le nostre Marche dovrannonecessariamente restare uni-te”. Secondo: “Le realtà virtuo-se devono fare squadra, non sipossono accorpare Regioni persalvarne altre dal default”. Ter-zo: “Partiamo da chi sta lavo-rando più concretamente sul-l’unione di alcuni servizi”. Sin-tesi nella sintesi: tra il governa-tore toscano, Enrico Rossi, equello marchigiano, Luca Ceri-scioli, è quasi casa. Avanti così.Il presidente Rossi parte da lon-

tano, da molti secoli prima del-l’unità e del regionalismo, e ci-ta i grandi che si sono mossi inquelle tre regioni: Giotto, “mi-grante dal Mugello ad Assisisulle orme di San Francesco”;Piero della Francesca, “umani-sta errante per antonomasia,da San Sepolcro ad Arezzo, Pe-rugia, Urbino, Loreto e Anco-na”; e Raffaello “attratto a Fi-renze dai modelli di Masaccio,Donatello, Leonardo e Miche-langelo”.Il collega Ceriscioli è più pre-

sente che altro. “Bisogna parti-re - dice lui - dalle Regioni chehanno un’omogeneità territo-riale e che affrontano problemicomuni, lavorando sull’unionedi alcuni servizi”. Concretezzaper bandiera, e continua così ilgovernatore: “Mi vengono inmente alcuni esempi, piccoli at-ti: dall’ufficio unico a Bruxellesalla sanità, con le strutture diconfine da mettere in condivi-sione”. Poi - va oltre - “potrem-mo affrontare nodi strategicidel turismo o delle infrastruttu-

re”. Somma tutto e del risultatone fa metodo: “Occorre prepa-rare bene il terreno, costruire econdividere prima di parlare diveri e propri accorpamenti”.Ceriscioli mixa le coordinateper arrivare al denominatorecomune: “Nessuna cartina geo-grafica preconfezionata, ma co-minciamo a lavorare su proget-ti e servizi, che poi sono cam-biamenti che servono per mi-gliorare la vita dei nostri cittadi-ni”. Tiene d’occhio il navigato-re di bordo: “La discussione sul-l’accorpamento delle Regioninon è, per ora, un tema postoall’ordine del giorno dal Gover-no”. Tara la velocità: “Certo -avverte - lo diventerà nel prossi-mo futuro e non ci possiamosottrarre dall’affrontarlo an-che perché essere capofila cipermetterà di guidare il cam-biamento da protagonisti, di ar-rivare a un nuovo assetto istitu-zionale con un percorso armo-nizzato e graduale”. Un percor-so - è un’altra delle sue condi-zioni - “che prima di tutto do-vrà avere nella collaborazioneistituzionale il suo punto di par-tenza, ridisegnando i confinipartendo da punti essenziali”.Fissa l’elemento degli elemen-ti, Ceriscioli: “La nostra regio-ne dovrà restare unita: è già dif-ficile integrare soggetti diversifiguriamoci se proviamo a farlopartendo da una divisione in-terna”.Chissà se Enrico è in linea.

m.c.b.©RIPRODUZIONERISERVATA

Roma

Alta tensione governo-Regio-ni sulla Legge di stabilità. I 17miliardi di tagli previsti a par-tire dal 2017 mettono a ri-schio, secondo Sergio Chiam-parino, la stessa sopravviven-za degli enti locali e il manca-to incremento della spesa sa-nitaria nel 2016 potrebbe faraumentare i ticket e compro-mettere la distribuzione deifarmaci salvavita. Un gridod’allarme che Matteo Renzicoglie al volo, accogliendo larichiesta di incontro partitadal sistema regionale, che pe-rò ora, fa intuire il premier,dovrà confrontarsi diretta-mente con lui. Il commentodel presidente del Consiglioalla convocazione fissata perdomani preannuncia infattiscintille. “Ora ci divertiamo,sul serio”, ha confidato il pre-mier ai suoi.

Da quanto lasciato trape-lare, Renzi non sembra in al-cun modo intenzionato a mo-dificare l’impostazione dellamanovra: “Sulla sanità ci so-no più soldi del passato”,avrebbe ribadito, difendendoil mantra di questa legge distabilità: “Le tasse devonoscendere” e le Regioni nonsaranno autorizzate ad au-mentare le imposte. “Elimini-no piuttosto gli sprechi”,avrebbe argomentato.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Ascoli L’assessoreLuigiLattanzinel“Borsinodellasettimana”del10ottobreèfinito“giù” pererrore.Accantoallasuafotoc’erainrealtà il nomediGinoLattanzigiùper“leoperepubblichediAscoli chelascianoadesiderare”.MaLuigiLattanzièresponsabilediUrbanisticaeAmbienteenullahaachefarecon leoperepubbliche.Per l’errorece nescusiamoconl’interessato.

Grande distribuzionescatta lo sciopero

Sulla sanità il rischio di ulteriori tagliC’è l’ipotesi di una sforbiciata da 10 milioni e si tratta ad oltranza. Il governatore a Roma con l’assessore Cesetti

“Questo non può prescinderedal capire che cosa

lo Stato abbia intenzionedi fare con le Regioni”

Il governatore della Toscana Enrico Rossi

Ancona

“Laviolenzadigenerenonsicontrastasolocon larepressionemaanchesul pianoculturale,continuiamoachiederealgovernomaggioreattenzionesuquestiaspettieunpiùconcretosostegnoallerealtàcheoperano inprimalineasuquestofronte”.Adaffermarlol’onorevoleLara RicciattidiSel,inmeritoall’interrogazionedepositataquestamattina,relativaaidatidelrapportosullaviolenzacontro ledonne,prodottodallagiuntaregionaledelleMarche.“Selèdatempoimpegnatasuquestoterreno-continuaRicciatti -,mac’èancoramoltoda fare.Abbiamodatempodepositatounapropostadi leggeper introdurrel’‘educazionesentimentale’nellescuole,per sradicaresulnascerelaculturadella violenzanellerelazioni interpersonali.Mac’è lanecessitadiunanalogolavoroancheper gliadulti.ConlacollegaCelesteCostantino,primafirmatariadellapropostadi leggediSel,abbiamoavutounproficuoconfronto, pochesettimanefa,con ilCavdiPesaroelastrutturadiemergenzaperlaprimaaccoglienzadelledonnechesubiscono violenza”.

“Più sostegnocontro la violenza”

NOTIZIEFLASHLuigi Lattanzifinito giù per errore

Ancona “Fumata nerapertredeiquattrocontrattichedisciplinano irapportidi lavoronelcommercio”. InunanotaFilcamsCgil, FisascatCislUiltucsUil indicono loScioperoper legiornatedel7novembre edel19dicembre,nella grandedistribuzione,nelcommercioaldettagliochebattebandieraConfesercentienelladistribuzionecooperativa.

Il governatore Luca Ceriscioli con l’assessore regionale al Bilancio Fabrizio Cesetti

LERIDUZIONIANNUNCIATE

μL’ok di Ceriscioli all’ipotesi di fusione con Umbria e Toscana. “Cominciamo ad accorpare i servizi”

“Marche macro, ma solo se restano unite”OLTRE I CONFINI

RICCIATTI

LOSCONTRO

2 Martedì3Novembre 2015

Onlinewww.corriereadriatico.itMARCHE

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Page 12: Santi nello Sport RubatiisegretidelPapa:2arresti

MARIATERESABIANCIARDI

Ancona

C’è un nuovo indagato per il ma-xi buco di Banca Marche: è l’im-prenditore barese Davide De-gennaro, che nella giornata di ie-ri ha ricevuto l’avviso di chiusuraindagini nell’ambito dell’inchie-sta stralcio portata avanti perchiarire le operazioni trasversalidell’ex direttore generale Massi-mo Bianconi. E c’è un capo d’ac-cusa pesante, quello di corruzio-ne tra privati, per almeno un pa-io di operazioni che avrebberocontribuito a impoverire drasti-camente le casse dell’istituto dicredito a vantaggio del superma-nager di via Fontedamo.

Nei giorni scorsi la Guardiadi finanza ha proceduto al seque-stro di beni per 15 milioni di euro- in parte riguardanti presuntiprofitti di reato e in parte pre-ventivi per equivalente -: si trattadi venti conti correnti, partecipa-zioni societarie, due abitazioni aBologna, una a Parma e due aRoma, tra cui la palazzina in viaArchimede nella zona dei Parioliintestata a una società riconduci-bile alla moglie e alla figlia diMassimo Bianconi. I sigilli sonostati apposti nelle Marche, in Pu-glia e Lombardia dal Nucleo dipolizia tributaria della fiammegialle nelle scorse ore e riguarda-no l’ex dg di Banca Marche, l’im-mobiliarista Vittorio Casale el’imprenditore pugliese Degen-naro. La contestazione per tuttiè relativa l’articolo 2635 del codi-ce civile, la corruzione tra priva-ti.

LeaccuseLe indagini, coordinate dal

procuratore capo facente funzio-ni, Irene Bilotta e portata avantidai Pm Serena Bizzarri, AndreaLaurino e Marco Pucilli, avreb-bero ricostruito l’attività paralle-la di Massimo Bianconi, che inqualità di direttore generale diBanca Marche si sarebbe “ado-perato per far concedere linee dicredito a breve tempo in man-canza delle condizioni e delle ga-ranzie finanziarie previste”. Loha spiegato proprio la dottores-sa Bilotta nel corso della confe-renza stampa alla presenza delcomandante provinciale dellaGuardia di Finanzia di Ancona

Fabrizio Crisostomi.

IlpalazzoaiParioliDue i fatti per cui si è giunti

alla chiusura di questo stralcio eai relativi provvedimenti cautela-ri. Il primo episodio, che avrebbecausato a Banca Marche un dan-no da 4,6 milioni di euro, riguar-

da il presunto “prezzo” pagato aBianconi per la concessione di li-nee di credito in mancanza dicondizioni da parte di VittorioCasale: lo strumento sarebbe sta-to il palazzo sequestrato dallaGuardia di finanza al quartiereParioli di Roma. L’edificio di pre-gio, proprietà di una società ri-

conducibile allo stesso Casale, èstato acquisito dalla Archimedesrl collegabile a Bianconi la qua-le ha acceso un mutuo “ammor-tizzato” dal canone di locazionepagato da un’altra società riferi-bile sempre all’imprenditore bo-lognese per utilizzare l’immobi-le. Un’operazione che avrebbefatto entrare nelle tasche dell’exDgcirca 310 mila euro .

Davide Degennaro, semprecliente di Bm nonché presuntobeneficiario di aperture di credi-to molto “agevolate”, sarebbe su-bentrato dopo l’arresto di Casalenel 2011 in relazione a una vicen-da del tutto distinta da quellamarchigiana, per continuare a

far avere a Bianconi il prezzo del-la corruzione tra privati conun’operazione simulata di acqui-sto dello stesso immobile. In que-sto seconda vicenda, il dannoche gli inquirenti ipotizzano perl’istituto di credito sarebbe statodi 10,3 milioni di euro. All’ex Dgoltre al palazzo romano - valuta-to prudenzialmente 3,7 milionidi euro - sono stati sequestraticonti per oltre 300 mila euro. Lealtre tre abitazioni finite nel miri-no della Finanza sono riconduci-bili a Vittorio Casale, mentre aDegennaro sono stati sequestra-ti beni per quasi 5 milioni di eu-ro.

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Ancona

“Non è finita qui”. E’ sibillinama decisa la risposta del procu-ratore capo facente funzioni Ire-ne Bilotta in merito all’inchiestasu Banca Marche. “I sequestrieffettuati nei giorni scorsi - hasottolineato - hanno a oggettofatti per i quali si è proceduto inmodo separato e prioritario.L’indagine, partita ad ampioraggio, si è via via focalizzata suconcrete, specifiche e singole vi-cende come sempre occorre fa-re nelle indagini penali, perchéoccorre giungere ad enuclearesingoli accadimenti penalmen-te rilevanti, forniti di uno stan-dard probatorio sufficiente perpotere sostenere l’accusa in giu-dizio”.

Due anni per stralciare que-sto filone d’indagine con la pa-lazzina romana fulcro dell’in-chiesta dove spunta anche l'im-prenditore pugliese Davide De-gennaro in quale non risulta trai 37 indagati (ora 36, perchèuno è deceduto) dell'indagine“madre”, che non è ancora chiu-sa. Per la parte più corposa dell'inchiesta sono conclusi i termi-ni ma il numero degli indagati èsalito nei due anni di investiga-zioni: per alcuni fatti i terminisono ancora aperti e non è

escluso che la procura possaoperare altri stralci “spacchet-tando” ulteriormente l'inchie-sta principale, che riguarda unaserie di reati tra cui l'associazio-ne per delinquere finalizzata,tra l'altro, all'appropriazione in-debita e ai reati societari. Ieri idettagli dell'attività eseguita loscorso fine settimana, ovvero lanotifica degli avvisi di chiusuradelle indagini emessi dal gip diAncona Antonella Marrone el'esecuzione dei sequestri, sonostati illustrati dal procuratoreBilotta assieme del comandanteprovinciale della Guardia di Fi-nanzia di Ancona Fabrizio Cri-sostomi e al comandante del Nu-cleo di polizia tributaria Massi-miliano Di Lucia.

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Ancona

Secondo gli inquirenti c'eraun “gruppo organizzato” cheagiva come un'associazioneper delinquere ai vertici diBanca Marche, precipitatafra il 2007 e il 2012 nel bara-tro di un miliardo di perdite,fino al commissariamento diBankitalia scattato nell'otto-bre 2013. È questa la pesan-tissima ipotesi d'accusa chedopo mesi di indagini la pro-cura di Ancona ha trasforma-to in incolpazione prelimina-re a carico di 12 delle 27 per-sone raggiunte da un Decre-to di perquisizione e seque-stro notificato dalla Guardiadi finanza nei mesi scorsi. Ilreato associativo viene pro-spettato per 12 fra ex presi-denti e amministratori di Bme della controllata Mediolea-sing spa. Crediti, mutui e fi-dejussioni “facili” per centi-naia di milioni concessi agruppi imprenditoriali, perlo più del settore costruzioni,“con la consapevolezza che icrediti non sarebbero stati, inparte o interamente, riscossialle scadenze”. A vario titolo,per i reati più gravi sono inda-gati gli ex presidenti di BmLauro Costa e Michele Am-brosini, l'ex vice presidenteTonino Perini, l'ex direttoregenerale Massimo Bianconi,il suo vice Stefano Vallesi, gliex direttori generali di BmLeonardo Cavicchia, PierFranco Giorgi, Claudio Dell'Aquila. E ancora, l'ex diretto-re generale di MedioleasingGiuseppe Barchiesi, l'alloravice direttore generale FabioBaldarelli, l'ex capo dei servi-zi commerciali Daniele Cuic-chi, l'ex vice direttore Gior-gio Giovannini. Le irregolari-tà riguarderebbero i crediticoncessi al Gruppo Lanari, alGruppo Casale e “ulteriori al-tri sui quali sono in corso gliaccertamenti (tra cui il Grup-po Degennaro, il Gruppo Cic-colella, il Gruppo Celius, ilGruppo Foresi e plurimi al-tri)”.

Una girandola di affida-menti che fra il 2007 e il 2012avrebbe cagionato a Bm “undanno patrimoniale di rile-vante gravità”. Successiva-mente gli indagati sono au-mentati con il coinvolgimen-to di altre dieci persone: que-sto fasciolo è stato riunito alprocedimento madre che ha27 indagati, tra ex ammini-stratori della banca e impren-ditori, per il dissesto finanzia-rio che a portato al commis-sariamento dell'istituto dicredito. Ultima in ordine ditempo la conferma, da partedella Consob, di sanzioni pe-cuniarie per 420 mila eurocontro 16 ex vertici di Bm: lesanzioni riguardano le caren-ze informative nel prospettodell'aumento di capitale che,nel 2012, portò all'emissionedi 212 milioni di azioni alprezzo di 0,85 euro per com-plessivi 180 milioni.

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μIrene Bilotta: “L’indagine si è focalizzata su concrete e specifiche vicende che sono state via via approfondite”

Il procuratore capo: “Non è finita qui”

Il palazzo di giustizia di Ancona

In alto laconferenzastampa allaGuardia difinanza con ilprocuratorecapo IreneBilotta. Asinistra Bianconi

Banca Marche, sequestri per 15 milioniSi allarga l’inchiesta sul maxi buco dell’istituto di credito. Indagato anche l’imprenditore Davide Degennaro

μIl fascicolo

Pesantile accuseagli exvertici

Ci sono voluti due annidi controlli per arrivare

agli avvisi resi notiin questi ultimi giorni

IL CREDITONELMIRINO

LEIPOTESIDIREATO

Martedì3Novembre2015 3

Onlinewww.corriereadriatico.it MARCHE

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Page 13: Santi nello Sport RubatiisegretidelPapa:2arresti

Fano

Le irregolarità amministrativerilevabili nell’Ambito territoria-le sociale 6 non sono attribuibili,secondo i rilievi dei dirigenti delComune di Fano, solamente achi ha affidato i servizi ma anchea chi ha ricevuto gli incarichi.Questo emerge anche dalla rela-zione del nuovo coordinatore

Mandolini, allegata alla deliberadel debito fuori bilancio oggi inConsiglio. Il servizio Home CarePremium fu assegnato per unaprima tranche di 175.977 euro,rispetto a un finanziamentocomplessivo di 488 mila euro(frazionamento fatto senza uncriterio evidente, salvo quello diessere al di sotto della soglia de-gli appalti europei che richiedo-no regole più stringenti per l’evi-denza pubblica), in base a una

procedura in economia a cui fu-rono invitati 5 operatori. Vinse,con un ribasso d’asta del 5,1%,l’associazione temporanea di im-prese costituita dalle cooperati-ve Coos Marche e Labirinto. Ilcontratto fu firmato il 25 febbra-io 2014 ma l’Ati fu formalmentecostituita solo tre mesi dopo, il 21maggio 2014, quindi come rilevail coordinatore Mandolini quelcontratto è da ritenere nullo.Un’anomalia speculare era stata

rilevata dal dirigente dei servizisociali Giuseppe De Leo riguar-do al servizio di sollievo per il di-sagio psichico affidato all’Ati co-stituita dalle cooperative Cresce-re e Labirinto: l'associazione,che ha ricevuto affidamenti inproroga fino al 2015, si era for-malmente sciolta il 31 marzo2012. Significativa è la circostan-za che emerge dalla relazione diMandolini riguardo al secondoaffidamento dell’Home Care

Premium, il 2 ottobre 2014, nuo-vamente all’Ati Coos Marche eLabirinto. La coordinatrice ave-va indetto un’altra procedura ineconomia ma all’invito a presen-tare un’offerta risposero solo lecooperative già affidatarie e il ri-basso quella volta fu solamentedell’1%. Anche le vicende succes-sive agli esposti, allorché nessu-na cooperativa sociale ha prote-stato per il fatto che i servizi fos-sero stati affidati agli stessi ope-

ratori senza regolare appalto,evidenziano come il settore dellecooperative sociali sembri unmonolite. Questa è l’implicazio-ne più rilevante delle anomalieamministrative rilevate che inve-stono l’imparzialità e il buon an-damento della pubblica ammini-strazione. Eppure non è statomai trattato nelle ripetute ester-nazioni politiche dall’assessoreai servizi sociali Bargnesi.

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LORENZOFURLANI

Fano

“Un rompicapo come il cubo diRubik, che abbiamo iniziato a ri-solvere adottando il metodo astrati”.

Maurizio Mandolini usa que-sta metafora per illustrare la si-tuazione che ha trovato assu-mendo la funzione di coordinato-re pro tempore dell’Ambito ter-ritoriale sociale 6, dopo il licen-ziamento da parte del Comunedi Sonia Battistini per il venirmeno del rapporto fiduciario inseguito a una serie di irregolari-tà contestatele negli appalti deiservizi, già oggetto di esposti allaProcura della Repubblica e allaCorte dei Conti.

La missione di Mandolini è du-plice: sanare le irregolarità e ga-rantire la continuità dei servizi.Il primo passaggio si compie conla delibera che l’assessore ai ser-vizi sociali Marina Bargnesi por-ta oggi in Consiglio comunaleper il riconoscimento di un debi-to fuori bilancio di 421.817,14 eu-ro in relazione alle prestazionidelle cooperative Labirinto, Co-os, Crescere e di altri fornitorinell’ambito del progetto HomeCare Premium finanziato dal-l’Inps, per il periodo da maggio2013 a dicembre 2014. Quellefatture erano state bloccate da-gli uffici del Comune per irrego-

larità negli affidamenti. Ci sonopoi da sanare la tranche del 2015e da regolarizzare il servizio futu-ro. Lo stesso vale per il serviziodi sollievo per le famiglie di per-sone con disagio psichico.

Maurizio Mandolini, lei è an-che coordinatore dell’Ambitosociale di Senigallia; quali veri-fiche ha compiuto sul servizioHomeCarePremium?

“Come ho detto venerdì incommissione, ho trovato un si-stema di gestione amministrati-va frammentato, sconnesso e la-birintico. Riguardo all’Hcp,l’Inps ha validato tutte le rendi-contazioni e i 421 mila euro diquesto debito fuori bilancio sonogià nelle casse del Comune. Hoapprofondito tre aspetti. Primo,l’effettività delle prestazioni: leprestazioni si sono svolte corret-tamente. Secondo, l’entità delcosto rendicontato: i costi sonocongrui perché li ha stabilitil’Inps nel protocollo sottoscrittodal Comune di Fano capofila del-

l’Ambito sociale. Terzo, l’impe-gno di spesa: come i revisori deiconti, anch’io ho potuto desume-re come non siano stati perfezio-nati i corretti impegni di spesa ela corretta individuazione deisoggetti contraenti, che hannoerogato le prestazioni”.

Allora perché pagare loro lefatture?

“Perché, come stabilisce l’arti-colo194 del testo unico degli entilocali, ci sono stati un’utilità e unarricchimento per il Comune.Sorge un’obbligazione”.

Se l’affidamento dei servizinonera regolare, come puòga-rantirne ora la continuità vistoche una gara d’appalto ancoranonl’haindetta?

“Per ragioni di urgenza ho affi-

dato incarichi, ammessi dallalegge, a chi gestiva già il servizioal di sotto della soglia dei 40 milaeuro fino al 30 novembre perl’Hcp e fino al 30 dicembre per ilservizio di sollievo”.

Poi indiràlegared’appalto?“Da tecnico prospetterò delle

soluzioni al comitato dei sindacidell’Ambito sociale”.

ASenigallia comesi èregola-toconl’HomeCarePremium?

“Ho adottato tutto un altro si-stema, quello di accreditare isoggetti capaci di fornire questiservizi perché ne hanno titolo eprofessionalità e dando al cittadi-no utente, attraverso un albo, uncatalogo prestazionale, la facol-tà di scegliere autonomamente ilsoggetto a cui rivolgersi. Questometodo supera il problema dellagara. Il Comune in questo casofa governance e non indice gared’appalto, come se dovesse asfal-tare una strada, perché si occu-pa di esseri umani fragili”.

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Anomalie anche delle aziende, il settore come un monolite

“Ambito sociale, a Fano c’è un rompicapo”Il neo coordinatore spiega il metodo per sanare le irregolarità. Debito fuori bilancio per 421 mila euro

Oggi in Consiglio la deliberaper pagare le cooperative

Fatture già bloccate a causadi affidamenti impropri

I servizi prorogati finoa novembre e dicembre

Mandolini a Senigallia nonbandisce gare d’appalto

Fano

E' stato riaperto lo stato d'agita-zione nell'ambito dei trasportisanitari e gli operatori, appog-giati dai sindacati, sono pronti afermare le ambulanze. Il motivoè il mancato pagamento da par-te dell'Area Vasta 1 delle fattureper i servizi prestati nell'ambitodei trasporti, cosa che sta met-tendo in ginocchio sia le azien-de che le associazioni. Il malcon-tento dei lavori è ormai da mesialle stelle, ma era stato placato

da un accordo raggiunto lo scor-so 8 ottobre, che però non sa-rebbe andato in porto. Infatti leparti interessate, tra cui rappre-sentanti dei lavoratori, delleaziende, dell'Area Vasta, di Mar-che Nord e dei sindacati, si era-no incontrati in Prefettura edera stata trovata una concilia-zione: l'azienda sanitaria si eraimpegnata per liquidare le fattu-re, affinchè i privati potesserofare altrettanto con i loro dipen-denti. "Purtroppo gli accordinon sono stati rispettati - affer-ma Vincenza De Leo della CislFisascat - poiché attendevamo i

pagamenti entro il mese di otto-bre, ormai terminato. Nessunaricevuta di pagamento ci è statainviata da parte di Area Vasta equindi abbiamo riaperto lo sta-to di agitazione che era statomomentaneamente bloccato,in attesa che la situazione si ri-solvesse".

Nell'apprendere questo inten-to, dalla Prefettura è arrivata ladisponibilità ad aprire un tavolonegoziale e questa mattina leparti si incontreranno a Pesaroper discutere i prossimi passi.Ad attendere questo incontrosono tutte le organizzazioni che

gestiscono i trasporti sanitari,quindi l'Ati composta da OneEmergenza, Croce Verde e Sola-ris cui spettano 680.000 euro,la Croce Rossa che ha annuncia-to l'interruzione di tutti i servizia partire da questa notte e le as-sociazioni di volontariato. Traqueste ultime, c'è l'Antares i cuivolontari ieri mattina hanno te-nuto un'azione simbolica di pre-sidio di fronte alla sede di AreaVasta in via Ceccarini. "Siamoormai in ginocchio - spiega ilpresidente Giorgio Scrofani -Non solo abbiamo arretrati dal2014, ma non riceviamo nem-meno più i rimborsi per le spesevive. Siamo stati oltre un'ora difronte alla sede dell'Area Vastae nessuno ci ha dato una rispo-sta". s.f.

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Fano

Lacarenzapiùevidente nellagestionedell’Ambito territorialesociale6,chealmeno in partespiegaleanomalieamministrativecontestate dalComuneattraversodue espostiallaCortedeiConti ealla ProcuradellaRepubblicae ilsuccessivolicenziamentodellacoordinatrice,è lamancanza diunostafftecnicoinunenteche gestisceservizipermilionidieuropercontodioltre10Comuni.Nona casonellasuadifesal’excoordinatriceSoniaBattistinisiè richiamataallacondizionediemergenza incui siètrovataa operaresenza inecessariausili. Il coordinatoreprotemporeMandolini, cheèstatochiamato daSenigalliaa

sanare lasituazione,sièportatodietroisuoicollaboratori“Noisiamounteamditrepersone, impegnatonellaricostruzionedelpregresso -sottolineaMandolini -.Nell’Ambito in questomomentooperano4 professionistedellacooperativaCrescere collegatealprogettoHcp.Per il resto l’Ambitononhapersonale. E’evidente chenonèuna cosanormale,comefaunorganismochedevegestirequesti servizianon averedipendenti?”.PerciòMandolinioffrealcomitatodeisindaci ancheuncontributoperdareall’Ambitounastrutturaadeguata. Sulpianooperativo,grandeèlacollaborazioneche egli riconosceinquesta fasealsegretariogeneraleRenzi,allaresponsabiledeiservizi finanziaria Mantonie alcapodigabinettoCelani.

GLI INCARICHI

Il coordinatore dell’Ambito territoriale sociale di Fano (con incarico atempo), Maurizio Mandolini, dirigente del Comune di Senigallia, e l’assessoreai servizi sociali Marina Bargnesi. La delibera di oggi in Consiglio comunaleriguarda il servizio Home Care Premium per persone non autosufficienti

IL CASOCHESCOTTA

LAVERTENZA

Lavoratori a aziende minacciano il blocco dei servizi

Dipendenti e associazioni minacciano il blocco dei servizi. L’Area Vasta non onora l’impegno di pagare entro ottobre

Trasporti sanitari, nuova riunione convocata in Prefettura

ILRILIEVO

“Senza personale non si può operare”

IV Martedì3Novembre2015

FANOT: 0721 31633 F: 0721 67984E: [email protected]

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Fano

Bersagliatodallereazioniallasuapresadiposizionecontro lespesenatalizie, il responsabiledellaCisldiFanoGiovanniGiovanellimotivail sensodiquantodetto."Ildatodellapovertàedellaemarginazionesocialedovutaallacrisi economica- evidenzia-continuaadessere in continuoaumentoestaraggiungendoinalcunefasce dipopolazionepercentualimoltoalte.LaCislcomelaCgilhaconvenutocon ilComunediFanoedin particolare

conl'assessoreaiservizi socialisullagestione,sui requisitiesullamodalitàdipartecipazionedegliutential fondoanticrisi.Lerisorsemesseadisposizionedelfondoanticrisi sonoinparte delComune(50.000euro)ed in partedellafondazione Carifano(30.000euro).Oggirimaniamostupitichementrein quel tavolosoprattuttoper i tirocinidiinserimentoavevamorichiestopiùrisorsecomestrumentodicontrastoallapovertà eall'emarginazione, ilComuneinvecestanziarisorsesignificativeper l'alberodiNataleele luminarie”.

Il responsabile sindacale Giovanelli rilancia“Soldi non per i tirocini ma per le luminarie”

Mozione di Progetto Fanoe Udc per ricordre

la memoria di concittadiniscomparsi di recente

Fano

Nel giorno della commemora-zione dei defunti, i consigliericomunali Alberto Santorelli,Aramis Garbatini di ProgettoFano e Davide Del Vecchio del-l’Udc, raccogliendo l'invito lan-ciato da Carlo Moscelli su “Fa-noinforma”, hanno presentatouna mozione con la quale si im-pegna la giunta a ricordare sti-mabili personaggi fanesi, mor-ti anche di recente, con apposi-te intitolazioni di luoghi simbo-lo.

Generalmente occorre chetrascorrano 10 anni dal deces-so per intitolare una via ad unpersonaggio, ma la Prefettura,come già fatto per l’intitolazio-ne della pista polivalente diSassonia a Cimmino e Piccinet-ti, può concedere delle dero-ghe, soprattutto per quanto ri-guarda parcheggi, passeggiateo rotatorie, dato che questonon comporterebbe problemiper l’anagrafe non essendocinumeri civici.

Queste nello specifico le pro-poste contenute nella mozio-ne: intitolare il parcheggio exCif a Guglielmo Omiccioli (Fa-no 1938 - Vietri 1972), tecnico,Medaglia d’oro al valor civile; ilparcheggione del cimitero ur-bano ad Aldo Deli (Fano 1924 -2015) partigiano, insegnante,storico; il parcheggio di viaGiustizia a fianco del comples-so residenziale Arcadia adEzio Tecchi (Fano 1949-2015),libraio; il parcheggio (o giardi-

no) ex Agip, a fianco della Cor-ridoni, a Rino Magnini (Fano1939-2015), insegnante, poetae commediografo dialettale; ilsottopasso ferroviario di vialeCairoli, da far affrescare dabravi writers, a Bruno Auspici(Fano 1942-2015), ferroviere,assessore; la passeggiata del Li-sippo a Nello Maiorano (Fano1943-2015), funzionario Iacp,consigliere e poi presidente delconsiglio comunale; la rotato-ria dell’interquartieri nei pres-si di San Cristoforo a MarioZengarini (Fano 1942-2015),insegnante ed uomo di sport.

In passato la commissionetoponomastica, probabilmen-te a corto di idee ha intitolatoalcune vie di Fano a varietà ar-boree, come via dei Mandorli,via dei Lecci, via dei Tigli. Ri-cordare invece personaggi fa-nesi, stimati dalla popolazionecostituisce un atto ben più si-gnificativo. Tra l’altro da tem-po si sta facendo largo la pro-posta di intitolare il futurocampo di aviazione a Lucio Pol-verari.

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“Seri dopo un anno rompeil silenzio con inesattezzee idee non sue. Ecco dovemettere le telecamere”

MASSIMOFOGHETTI

Fano

In riferimento alle dichiarazio-ni espresse dal segretario dellaCisl di Fano Giovanni Giovanel-li, l'Amministrazione comunaleprecisa che il contributo dato al-la Pro Loco di Fano di 21mila e500 euro per le iniziative natali-zie, che favoriscono l'attivitàcommerciale del centro stori-co, quale spinta all'aumento deiconsumi e quindi all'economialocale, tra cui rientra anche l'al-bero di Natale in piazza VentiSettembre, è la stessa impegna-ta lo scorso anno.

"Spiace sottolineare - è scrit-to in una nota - come un sinda-cato che svolge un ruolo impor-tante e determinante nell'assi-stenza ai lavoratori e ai pensio-nati sia caduto in questa polemi-ca e non abbia ritenuto oppor-tuno chiedere ulteriori informa-zioni direttamente all'Ammini-strazione comunale che è sem-pre disponibile a fornire ognispiegazione relativa all'impiegodi denaro pubblico".

Della presa di posizione dellaCisl si è risentita anche la Con-fcommercioche ha consideratoquanto espresso dal sindacatopiù una polemica politica cheuna protesta motivata da istan-ze sindacali. L'associazione dicategoria chiarisce innanzi tut-to che il budget di spesa per leprossime festività è di circa60.000 euro, di cui la quota di

21.000 costituisce la comparte-cipazione del Comune, mentrele altre entrate a copertura so-no della ProLoco, della Con-fcommercio, della Confesercen-ti, dei commercianti del centrostorico e di alcuni sponsor. Inquesto bilancio non figura solola realizzazione dell'albero na-talizio in piazza Venti settem-bre, ma sono contemplate le ini-ziative relative alla festa dell'Epifania, alla festa per l'ultimodell'anno, agli spettacoli a tea-tro, al mercatino di Natale, e all'illuminazione del centro e deiquartieri. Quindi prenderselacon l'albero, per la Confcom-mercio è davvero pretestuoso.

Il direttore della associazio-ne di categoria Francesco Mez-zotero evidenzia anche che l'al-bero di Del Signore è riutilizza-bile perché artificiale e rappre-senta un cambiamento di men-talità. "E' stata abbracciata, in-fatti, la filosofia di una città chericicla, che non spreca, che è so-lidale - sottolinea Mezzotero -.Per queste festività il Comuneha impegnato gli stessi soldidell'anno passato ma già nel2015 un grosso sacrificioè statofatto. E' stata cancellata la Fanodei Cesari e tutti d'accordo si èpreferito rinunciare ad un im-pegno di 130mila euro per co-prire un mancato trasferimen-to della Regione ai servizi socia-li. Una rinuncia antieconomicaperché la manifestazione erastata venduta a importanti touroperator che poi hanno diserta-to Fano. Quindi un taglio dolo-roso ma condiviso. Quello chenon è tollerabile è la miopia dichi, come Giovanni Giovanelli,vedesolo una città piegata su sestessa. Di profeti di sventure neabbiamo in abbondanza".

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“Natale, polemica politica”La giunta alla Cisl: stessa cifra del 2014. Confcommercio: profeti di sventura

Fano

Alla tradizionale rassegnad’essai del giovedì si affianche-rà da questo mese a maggioun ciclo di nove spettacoli riu-niti sotto la denominazione di“mARTEdì – Cattedrali dellaCultura”. Non si tratterà peròdi proiezioni programmate so-lo il martedì, come avvennenella rassegna di alcuni mesifa, poiché ogni proposta saràreplicata in almeno due gior-nate e in alcune occasioni an-

che in tre date differenti, con-sentendo così a tutti una piùagevole visione. I nove appun-tamenti (due nel mese inaugu-rale di novembre, così come inquello conclusivo di maggio,mentre ce ne sarà uno soltan-to in tutti gli altri mesi inter-medi) saranno accomunatidal desiderio di veicolare attra-verso le sale cinematografichesegreti e suggestioni dellagrande arte, che potrà esserefruita attraverso le immaginiad alta definizione. Questo, in

dettaglio la lista degli appunta-menti fissati nei giorni in ca-lendario: oggi e domani, alleore 21.15 al Malatesta si proiet-terà Firenze e gli Uffizi; In se-guito le proiezione avverran-no al Malatesta alle 21.15 e alPoliteama il giorno seguentealle 18.30. Il 24 e il 25 novem-bre il Teatro alla Scala; il 26 e27 gennaio nelle due saleFrancisco Goya; il 23 e 24 feb-braio Leonardo Da Vinci; il 22e 23 marzo Renoir sconosciu-to: l’11 e il 12 aprile Le basilichepapali di Roma; il 32 e 4 mag-gio Istanbul e il museo dell’in-nocenza di Pamuk; il 24 e il 25maggio Da Monet a Matisse; il9 dicembre solo al Politeamaalle 18.30 e 21.15 L’accademiaCarrara.

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L’albero di Natale dipinto da collocare in piazza di dubbia resa estetica

ALBEROEANIMAZIONE

La proposta per rotatorie e passeggiate

“Intitoliamo i luoghia fanesi meritevoli”

Nello Maiorano scomparso a agosto

Fano

Stanchi ma con il cuore pieno digioia: sono arrivati così al tra-guardo della 45˚ maratona diNew York Marco Savelli e Ro-berto Polverari che domenicahanno disputato una delle garepodistiche più importanti almondo. La loro partecipazioneha portato una rappresentanzafanese in mezzo al fiume di oltre50.000 podisti che hanno intra-preso uno spettacolare percor-so: dalla partenza sul ponte diVerrazzano fino a Central parkpassando per i quartieri dellacittà, per un totale di 42,195 chi-lometri. "Un'esperienza favolo-sa che porteremo sempre nelcuore" è stato il commento emo-zionato dei fanesi al momentodi tagliare il traguardo, tra gliapplausi di centinaia di migliaia

di persone festanti. Una garanon semplice, ma che Savelli ePolverari hanno portato a ter-mine con grande determinazio-ne, pensando ad una causa benpiù grande. I due podisti infattiindossavano una maglietta nel-la quale era riportato lo slogan"Run for Federico", al fine diportare speranza alla famigliaMezzina, dimostrando che tut-to è possibile se ci si crede vera-mente. L'altra causa sostenutada Savelli e Polverari è stataquella del Lisippo, tanto che nel-la maglietta di leggeva anche"Please Presidente Obama giveus back our Lisippo", frase conl'intento di portare l'attenzionesulla contesa statua attribuita al-lo scultore greco ed attualmen-te custodita al Getty Museum diMalibù. s.f.

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Savelli e Polverari a New York per Federico

“Un’esperienza favolosa”Lamaratona è solidale

Da sinistra Marco Savelli e Roberto Polverari dopo la maratona di New York

Fano

La sicurezza sul piano politicosi accompagna spesso alla pole-mica perché non di raro le di-chiarazioni dei vari esponentisono determinate da opportu-nismo e ragioni di visibilità.

Il portavoce di Fano di Fra-telli d’Italia An, AlessandroSandroni, replica seccamentealle dichiarazioni di ieri del sin-daco, che annunciava il proget-to di collocare telecamere di vi-deosorveglianza agli ingressiurbani di Fano, lamentandosicontestualmente della mancan-za di fondi. “Oltre a preoccu-parsi di posti e nomine e di ta-gliare nastri - afferma Sandroni- dopo mesi di silenzio il sinda-co torna a parlare di sicurezza,

ma ne parla con delle inesattez-ze e con meriti e scelte non sue.Vogliamo ricordare che Fdi-An Fano circa un anno fa,in-contrava il sindaco per conse-gnare un documento sulla sicu-rezza a Fano con proposte, ideee progetti per una Fano più si-cura dalle periferie al centro. Inquesto documento parte fonda-mentale erano proprio le tele-camere e la videosorveglianza,tanto da individuare i punti sen-sibili per l'installazione. Stazio-ne ferroviaria - Pincio - Lido -

Foro Boario erano i punti, se-condo noi, di maggiore impor-tanza per la sicurezza e preven-zione. Le telecamere installatepresso la stazione di Fano, sonomerito dell'allora consigliereregionale Roberto Zaffini chedurante l'assestamento di bilan-cio era riuscito ad ottenere20.000 euro per l'integrazionedel sistema di video sorveglian-za del Comune di Fano che finoad allora aveva delle telecame-re in alcuni punti della città, manon operative. Ricordiamo alsindaco che c'era anche la pro-posta di creare una consulta ur-bana alla sicurezza per costrui-re una cabina di regia e avereuna mappa dettagliata delle zo-ne sensibili”.

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Sandroni di Fratelli d’Italia ricorda al sindaco il progetto presentato

“Videosorveglianza e consulta”

Iniziativa fino a primavera con nove film

Proiezioni d’essaidedicate alla grande arte

Fano

Il presidente del Consiglio re-gionale, Antonio Mastrovin-cenzo, ha ricevuto nei giorniscorsi a Palazzo delle Marchei cantori del Coro giovaniledelle Marche. Formato da cir-ca 30 ragazze e ragazzi prove-nienti da realtà corali già esi-stenti, in particolare dai cori“Incanto Malatestiano” di Fa-no, “La Corolla” di Ascoli Pi-ceno e “Colors of voice” di Ur-bania, il coro era stato sceltoper rappresentare le Marcheall'Expo 2015. Il gruppo è di-retto da Francesco Santini eMario Giorgi. Al termine dell'incontro il presidente Mastro-vincenzo ha consegnato unatarga al Coro giovanile delleMarche con la seguente moti-vazione: “Per la lodevole atti-vità e l'apprezzato contributocon cui ha dato voce alla no-stra regione ad Expo 2015”.

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Dalla in Regione

Una targaper il corogiovanile

Il coro giovanile delle Marche

LACONTROREPLICA

Martedì3Novembre 2015 V

Onlinewww.corriereadriatico.it FANO

Page 15: Santi nello Sport RubatiisegretidelPapa:2arresti

SanLorenzoinCampo

Terzo appuntamento, da og-gi, del ciclo "Quando il tempodiviene memoria - IncontrAr-ti", promosso dall'Ammini-strazione comunale presso ilpolo culturale biblioteca mul-timediale "Adriano Cardini".Dopo l'ottimo successo dell'iniziativa che ha visto prota-gonista il regista, animatore eillustratore Simone Massi, èin programma "Frammentidi memoria fotografica". Fi-no al 20 novembre, nell'ora-rio di apertura della bibliote-ca, si potrà ammirare la mo-stra fotografica a cura di Gior-gio Pegoli. Foto-reporter diguerra, residente a Senigal-lia, nel corso della sua carrie-ra ha realizzato tantissimi re-portage nelle più disparatezone di guerra. Possiede unarchivio fotografico con piùdi 50.000 immagini. Ha rice-vuto per il suo lavoro l'onorifi-cenza di "Cavaliere dell'Ordi-ne al Merito della RepubblicaItaliana". Nel 1994, alla 15esi-ma edizione del Mtstfest diCattolica, ha ricevuto il pre-mio come giornalista dell'an-no. Pegoli interverrà sabato14. "Dopo le emozioni che ciha regalato Massi - spiega ilsindaco Davide Dellonti - un'altra iniziativa di notevolequalità. Basta leggere il curri-culum di Pegoli per renderse-ne conto. Una mostra assolu-tamente da non perdere".

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MontePorzio

Un incidente sul lavoro que-sta mattina ha reso drammati-ca la giornata di una coppia dicontadini impegnati nella se-mina di un campo situato invia Pozziloco di Monte Por-zio. Una signora è rimastra in-castrata con la sua mano de-stra tra gli ingranaggi di unaseminatrice. Erano circa le 10quando la donna stava lavo-rando nel campo con il maritoche conduceva il trattore e leilo seguiva controllando la se-mina. Per sistemare gli ingra-naggi del mezzo agricolo è ri-masta con la mano destra in-castrata mentre la macchinaera in funzione.

Subito l'uomo ha chiama-to i soccorsi e sul posto è giun-to un'ambulanza del 118 e unasquadra dei vigili del fuocoper aiutare la stessa a liberarel'arto rimasto incastrato. In-tanto è stata chiamata anchel'eliambulanza alzatasi in voloda Ancona. Una volta rimossol'arto dagli ingranaggi si è po-tuto constatare che il mignoloe l'anulare della mano destraerano gravemente danneggia-ti. Condotta sull'eliambulan-za la signora è stata trasporta-ta all'ospedale di Torrette diAncona. l.se.

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Montefelcino

Richiesta danni alla pubblicaamministrazione sottoscrittadagli agricoltori di Sterpeti diMontefelcino a causa delle inon-dazioni del Metauro nel 2011.Prima di istruire la causa il giu-dice dovrà stabilire se esiste omeno l'eccezione di incompe-tenza. Che l'avvocato di parte ri-tiene non sussista. Si è svolta aUrbino "l'udienza di precisazio-ne delle conclusioni (PC) per lacausa - riferisce Metauro No-stro rappresentato dall'avvoca-to Sara Api - a seguito dell'ecce-zione di incompetenza del giu-dice ordinario di Urbino in favo-re del Tribunale delle acquepubbliche di Roma sollevatadalle controparti. L'istruttoriadella causa non si è svolta inquanto il giudice ritiene di volerdecidere, prima di tutto, al finedi evitare inutili lungaggini, laquestione di competenza solle-vata". Il giudice deciderà se "re-spingere l'eccezione di incom-petenza avversaria, trattenen-do la causa e rimettendo la stes-

sa in istruttoria per la decisionedi merito; accogliere l'eccezio-ne di incompetenza per mante-nere viva la causa o di riassume-re il giudizio avanti il Tribunale

delle Acque di Roma". Due lesentenze in aggiunta che, a giu-dizio dell'avvocato, conferma-no tutte la competenza del Tri-bunale ordinario di Urbino. Nelmerito il legale "ha concluso co-me da atto di citazione e dun-que per la condanna della pub-blica amministrazione al paga-mento dei danni subiti dall'esondazione del Metauro".

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MASSIMOFOGHETTI

Fano

La giunta ha fatto sue le indi-cazioni proposte dai tecnicidell'Ufficio Urbanistica perquanto riguarda il futuro as-setto dell'area dell'ex zuccheri-ficio, proponendole come ba-se di partenza per il confrontopromesso con le associazionidi categoria e gli ordini profes-sionali. Innanzi tutto l'esecuti-vo ha riconosciuto la superfi-cie, oggetto della variante re-vocata, come un'area risorsaper l'intera città. Posta neipressidel fiume Metauro, essasi trova all'accesso di una zonaa forti valenze ambientali rico-nosciute a livello europeo, re-lativa alla conservazione deglihabitat naturali, della flora edella fauna selvatiche. Il valo-re dell'area determinato an-che dalla viabilità esistenteche ne permette una facile ac-cessibilità dalle direttrici prin-cipali di accesso a Fano che sa-rà amplificato con la realizza-zione delle strade previste dalprogetto delle opere compen-sative alla terza corsia dell'au-tostrada a 14. Dato che la boz-

za predisposta dai tecnici dell'Uffici Urbanistica, rispetta taliprincipi, la giunta ha approva-to una serie di linee guida sucui dovranno incentrarsi leproposte, i commenti e i pare-ri dei cittadini, prima che ven-ga redatta una nuova variantevera e propria che segua uniter proprio rispetto alla reda-zione del nuovo Piano Regola-tore Generale. Prima di tuttosi è deciso di favorire ed incen-tivare le valenze ambientali,turistiche, sportive e del tem-po libero, dell'area; di mante-nere una sola area commercia-le sul fronte di via dell'ex zuc-cherificio, di tipo no food, diun'estensione massima di2.500 metri quadri; di ripro-porre le due torri silos per re-cuperare l'identità dei luoghi;di salvaguardare e recuperarele aree umide; di creare un'area chiusa al traffico, comple-tamente pedonale, aperta allamobilità dolce, attraverso larealizzazione di parcheggiesterni lato mare e lato montee la possibilità di percorrerlain auto soltanto all'esterno delperimetro. Si è deciso anche diconservare le case colonichesituate in prossimità dellearee umide che rappresente-ranno la porta dell'asta fluvia-le del Metauro e il centro di vi-site polifunzionale. Per quan-to riguarda i tempi e le proce-dure da seguire, si è deciso an-che di organizzare un eventopubblico che preveda una mo-

stra delle riflessioni e delleidee progettuali che si sonosusseguite negli anni, com-prensivo di una passeggiata inbicicletta che conduca i cittadi-ni a rendersi conto degli ele-menti di forza e di debolezzadelle aree interessate dal pro-

getto. Seguirà una serie di ta-voli di confronto da completa-re in 3 mesi, con gli enti pub-blici (Provincia, Regione, Ca-mera di Commercio, Arpam,Aato, Aset), con gli Stati Gene-rali, con rappresentanti inter-ni ed esterni al Comune cheoperano nei settori turismo,cultura, sport, ambiente, servi-zi sociali, giovani, attività pro-duttive e con il mondo impren-ditoriale in modo particolaresu alcune idee progettuali, co-me la piscina la torre albergo, i

laghi da pesca, le palestre. Se-guirà inoltre la pubblicazionedi un bado relativo ad un con-corso di idee per la progetta-zione dell'area che tenga con-to degli indirizzi emersi e so-prattutto della sostenibilitàambientale economica dellaesecuzione dei lavori, fino adarrivare alla nuova variante oeventualmente ad un accordodi programma come si pro-spetta per le Terme di Cari-gnano.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Ex zuccherificio, ecco le linee guidaLa giunta accoglie le indicazioni tecniche e apre il confronto con associazioni e ordini

Il direttore dellaConfcommercio critico con

il progetto elaboratodall’ufficio urbanistica

Gli scheletri eretti nell’area ex zuccherificio ormai sovrastati dal verde

MontemaggiorealMetauro

Appuntamento domani alle 21a Villanova di Montemaggioreal Metauro. La biblioteca co-munale ha organizzato un in-contro aperto al pubblico incollaborazione con il museostorico del fiume Metauro W.Churchill. In apertura, conver-sazione informale in occasionedella giornata dell'Unità Nazio-nale dal titolo "Conflitti e uomi-ni, coraggio e inconsapevolez-za" a cura di Francesca Tonuc-ci e Marta Marchetti. Seguiràla proiezione del film di Er-manno Olmi Torneranno i pra-ti, uscito lo scorso anno pro-prio in concomitanza con le ce-lebrazioni del centenario dellaprima guerra mondiale, pelli-cola che è valsa a Olmi il Globod'Oro 2015 - Gran Premio dellastampa estera. Il film, ambien-tato nelle trincee dell'Altopia-no di Asiago durante il conflit-to, è liberamente ispirato alracconto "La paura" di Federi-co De Roberto (1921). Tutti ifatti narrati sono realmente ac-

caduti e appartengono alla me-moria collettiva. Il 4 novembre1918 terminava la grande guer-ra, un conflitto che ha segnatoin modo profondo l'inizio delsecolo scorso, determinandoradicali trasformazioni politi-che e sociali. Con regio decreton.1354 del 23 ottobre 1922, il 4novembre fu dichiarato festanazionale.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Conversazione informale e proiezione filmica

Festa dell’Unità NazionaleAppuntamenti in biblioteca

Rinviata la discussione sulla competenza del tribunale di Urbino

Metauro, esondazione e risarcimentiIl giudice prende tempo per decidere

Prima di istruire la causasi dovrà stabilire se esiste

o meno l’eccezionesollevata dalla controparte

Fano

“E’ stato un bel compito di ar-chitettura da approvare in pie-no, ma ho l’impressione che sitratti di un sogno difficilmenterealizzabile”: così ha commen-tato la proposta elaborata dal-l’Ufficio Urbanistica del Comu-ne di Fano per quanto riguardail futuro assetto dell’area del-

l’ex zuccherificio, il direttoredella Confcommercio faneseFrancesco Mezzotero. L’asso-ciazione di categoria è statasempre una delle più vivacicontestatrici della soluzione diadibire prevalentemente l’areaa centro commerciale, quindiora la soluzione di prevederesoltanto 2.500 metri quadri dicommerciale, pari a uno deitanti capannoni esistenti nellazona industriale, la soddisfa in

tutti i sensi, ma non crede, so-prattutto in questo periodo incui la crisi continua a limitareogni sorta di investimenti, chele previsioni elaborate dallaAmministrazione Comunale si-ano fattibili. “Occorre – ha det-to – fare i conti con la proprietàche ancora oggi non si è espres-sa! L’assessore Paolini stessoha ammesso che la propostadovrebbe venire incontro an-che alle necessità di remunera-

zione dell’investimento stesso,ma vorrei vedere chi oggi siprende la briga di costruire ledue torri, per farci un albergo,quando è difficile individuareuna ditta che costruisca una ca-

sa da porre sul mercato. L’ulti-mo albergo che è stato costrui-to, come il Tag di Bellocchi, harichiesto un periodo di tempomolto superiore a quanto sa-rebbe stato necessario in tempinormali” . Tra l’altro Mezzote-ro ricorda che è ancora in attoun ricorso al Tar, con il qualeMadonna Ponte richiede al Co-mune di Fano un risarcimentodi 40 milioni di euro.

©RIPRODUZIONERISERVATA

Mezzotero: “E’ un sogno difficile da realizzare”

Parte l’iter che porteràa una nuova variante

inserita nel prossimo Pianoregolatore generale

Ora è a Torrette

Seminatricetranciadue ditaa una donna

L’ANNIVERSARIO

La torre civica

LAVERTENZA

Prosegue la vertenza giudiziaria degli agricoltori per i risarcimenti

LASTORIA INFINITA/2

LASTORIAINFINITA/1

L’INFORTUNIO

Ciclo di eventi

Frammentidi memoriefotografichecon PegoliL’ESPOSIZIONE

VI Martedì3Novembre2015

Onlinewww.corriereadriatico.itFANO •VALCESANO

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33MARTEDÌ3 NOVEMBRE 2015

IL GIORNOil Resto del Carlino

LA NAZIONE

Pino Di Blasio

NONÈUNTAGLIO, ma un atto di fede.Bisogna crederci per calcolare risparmipotenziali e cancellare migliaia di pol-trone nei consigli. Il dogma della spen-ding review 2016, per quanto riguardail delicato capitolo delle società parteci-pate, è scendere «progressivamente»dalle attuali 8mila a mille. Obiettivoche scatteràprimacon il testounicodel-la riforma della pubblica amministra-zione, poi con un decreto che arriverànella prossima primavera. Intanto lalegge di stabilità ha sforbiciato un mi-gliaio di posti nei vari consigli d’ammi-nistrazione e negli organi di vigilanza.Mentre i risparmi effettivi saranno unaffaredeiComuni azionisti, nonpiù co-stretti a ripianare i deficit dellemunici-palizzate in rosso.Ma è inevitabile associare la parola«flop» alla spending review targata Yo-ramGutgeld, anche su questo capitolo.Si vagheggiava di 10miliardi da rispar-miare, disboscando quella foresta di so-cietà spesso in perdita e quasi semprepoco efficienti. A parziale scusante, ladifferenza sostanziale tra le politicheadottate subito da Gutgeld e le ricetteproposte da ‘mister Mani di forbice’,Carlo Cottarelli, prima di ritornare alFondo Monetario. «Sulle partecipateho presentato 35 proposte specifiche -ha detto Cottarelli in una recente inter-vista al Qn - e la chiusura delle societàsenza dipendenti era solo una parte deldossier. Nei 2 o 3 miliardi di risparmiipotizzati c’erano anche cose poco pia-cevoli per i cittadini, tra cui l’aumentodei biglietti per il trasportopubblico lo-cale, che ha prezzi più bassi rispetto alrestod’Europa.Oltre al tagliodel perso-nale nelle società per ridurre deficit pe-santi».

SUI PIANI del Governo arriva un aval-lo importante: quello diGiovanni Va-lotti, presidente di Utilitalia e verticediA2A, unadellemultiutility più gran-di d’Italia. «Premesso che condividol’obiettivo del Governo di razionalizza-re il settore - è l’incipit di Valotti . biso-gna fare, però, chiarezza nel settore del-le partecipate. Dividere, cioè, tra quelle

strumentali, che sono circa 6mila, equelle che offrono servizi ai cittadini.La differenza sta nel destinatariodell’attività sociale: nel primo caso lepartecipate strumentali lavorano perl’ente pubblico, Comune o Regione,nel secondo per i cittadini».Una volta sancita questa distin-zione?

«Possiamo tagliare per decreto le stru-mentali, ma con le partecipate di servi-zio pubblico dobbiamo salvaguardareil pattodiretto con il cittadino e la capa-cità di erogare servizi essenziali. Sonomeno di 1.200 società in Italia, ci sonoaziende che hanno forte capacità di in-vestimento e che potrebbero aspirare auna gestione industriale dei servizi, cheragioni su aree vaste e sia più efficiente.Questa è la linea di intervento per le‘utilities’, l’unica capace di generare ri-sparmi».Lei pensa a tre o quattro colossidei servizi, come in Spagna?

«In Italia dobbiamo creare grandi im-prese, è indubbio. Come federazionestiamoagendoda lobby, per farmatura-re la convinzione affinché le impresefacciano la loro parte e ragionino di ag-gregazioni e fusioni.Maanche ilGover-no deve avere un ruolo attivo; innanzi-tutto disegnando un quadro normativo

più certo, regole chiare che non venga-no modificate spesso. E anche incenti-vi finanziari per aiutare i processi di ag-gregazione. Nel settore dei servizi pub-blici, in tutti i campi, c’è sempre qual-che trappola giuridica che intralcia l’at-tività industriale».Lei credeall’obiettivodi ridurre lepartecipate amille?

«Si può dare una bella rasoiata, non sose mille sia un obiettivo possibile. C’èanche il fronte del trasporto pubblicolocale, chenon fa parte diUtilitalia e haaltre regole. Lì è impossibile che le im-prese si autosostengano, non possonoreggere solo con i biglietti. Per questoconcentrerei i tagli sulle partecipatestrumentali e lascerei al mercato, conl’aggiunta di incentivi, dare la spintaper le fusioni».Chiamato in causa sulla questione tra-sporto,Massimo Roncucci, presiden-te di Asstra, l’associazione che racco-glie 120 aziende del settore, dice la sua:

«Finché non arriva il decreto, non sipuò ragionare sui tagli. Chiaro che iltrasporto è il servizio più critico, abbia-mo bisogno delle sovvenzioni pubbli-che, perchè le tariffe coprono solo unapartedei costi.Ma tendiamougualmen-te a una logica industriale, a migliorarei servizi chiedendo il ritoccodei bigliet-ti. Vorremmo essere un settore con re-goledimercato, non assimilato allemu-nicipalizzate».Sembrate divisi tra il «bubbone»Atac e il consorzio unico in Tosca-na...

«L’esempio Toscana non è esportabile,siamo favorevoli a gare con lotti più pic-coli e non alla gara regionale. Perché seperdi, sparisci, e se vinci ti sveni. Atac,poi, non fa parte diAsstra, è schiacciatadai debiti e la soluzione è complicata.Si cura male, se fallisse l’azienda, il Co-mune di Roma fa crac. Si potrebbe par-tire mettendo a gara pezzi di serviziopubblico,ma la situazione romana com-plica tutto».

LEGARE FIRENZE SPINGE PER LA SOCIETA’ UNICA. PIAZZI: «PRIMA LAQUOTAZIONE»

Estra eToscanaEnergia, la fusione del gas

Partecipate, un decreto come scure«Manon toccate le aziende di servizi»Valotti, presidenteUtilitalia: «Tagliaremigliaia di società strumentali»

Roncucci, Asstra: «Noipensiamo amigliorarei servizi. Ma le entratedei biglietti non bastano»

SIENA

L’ULTIMA assemblea dei sin-daci azionisti, quelli dell’areaSiena, Prato e Arezzo, ha acce-so il disco verde sul dossier fu-sione. Ora tocca al manage-ment di Estra portare avanti lapratica di alleanza con la rivaleToscanaEnergia e mettere in-sieme i 700mila contatori dei

fiorentini con gli oltre 400mi-la della Toscana sud. Estra èuna delle multiutility più atti-ve sul territorio nazionale, fre-sca vincitrice di una commes-sa record da 200 milioni di eu-ro per fornire il gas a 11 ammi-nistrazioni regionali, oltre chefornitrice di Grandi Stazioni.Toscana Energia ha un socioindustriale forte al suo inter-

no, Italgas, distribuisce l’ener-gia nel ricco territorio fiorenti-no e ha strappato l’appalto aEstra per l’ambito di Prato. Aspingere per la fusione, ma so-lo sulla distribuzione del gas(Estra ha una società a parte, sichiama Centria), è stato il sin-daco fiorentino Dario Nardel-la. «Noi non ci opponiamo allafusione - ha precisato l’ad di

Estra, Alessandro Piazzi -mavorremmo chiarire bene le re-gole della governance sulla na-scitura società unica del gas inToscana. Stiamo pensando aquotarci in Borsa e abbiamoconquistato altrimercati regio-nali. Se l’obiettivo è distribui-re il gas e vincere tutte le garein Toscana, dobbiamo sceglie-re una cabina di regia forte».ESTRAL’ad Alessandro Piazzi

«GLI AIUTIDAL GOVERNOPER LE FUSIONI»Giovanni Valotti,presidente di A2Ae di Utilitalia,mette nel mirino lesocietà strumentali

Il rapporto di Utilitalia sulla partecipazione pubblica nei servizi a retesfata diversi luoghi comuni. E assegna alle «utilities» più ricche il ruolodi locomotica del settore. Il migliaio di imprese di servizi pubblici ha un attivodi 88 miliardi totali, patrimoni netti per 28,4 miliardi e utili lordi per 7,4.

Attivi superiori agli 88miliardi per le imprese di serviziLe più ricche per patrimonio generano il 40%dei fatturati

Il problematrasporti

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••7PRIMOPIANOMARTEDÌ 3 NOVEMBRE 2015

Ambulanze,Cecconi ad alzo zeroIl deputatoM5S: «Comenel 2012 cambieranno solo i nomi»

CASONAZIONALE

LAMENTATAMANCATATRASPARENZANELLAGESTIONEDELTRASPORTOSANITARIO FINITONELLABUFERAINTANTOOGGI E’ PREVISTOUN INCONTRO INPREFETTURA

LE ASSENZE al lavoro dei di-pendenti dell’AreaVasta 1 (stati-stica AsurMarche) ha come effet-to immediato l’alzata di scudi del-le parti sociali. Le quali, dopo an-ni di battaglie sulla gestione delpersonale, non ci stanno a bollarecome fannulloni i lavoratoridell’azienda. «La conta fatta sullepresenzedell’AreaVasta 1 assomi-glia ad una inutile caccia alle stre-ghe mentre la responsabilitàdell’errata riorganizzazione, conunadistribuzionedel personale le-gata più agli equilibri politici chea criteri operativi, va attribuita al-trove – sbotta il segretario FplUil

Laura Biagiotti –. Ci si limita apubblicare dati con sottintese ac-cuse senza prima ragionare suuna complessità che oramai è sot-to gli occhi di tutti».

MENTRE Lanfranco Biagiotti,che è vice-segretarioFpCgil, inve-ce chiama direttamente in causail direttore generale Carmine diBernardo. «Deve immediatamen-te fare chiarezza per evitare che diquei dati venga fatta una letturadistorta, creando un’avversioneingiustificata verso i lavoratori -afferma -. Noi non difendiamocerto i furbetti,ma bisogna sapere

che ci sono servizi che funziona-no con due o quattro dipendenti,e basta una gravidanza o un’aspet-tativa per le quali non vengonofatte sostituzioni, per arrivare apercentuali di assenza molto alte.Piuttosto, facciamo il ragiona-mento opposto. Leggo che il re-parto di Radiologia di Urbino ha

tassi d’assenza che toccano il 70per cento: domandiamoci perchéè in quelle condizioni e se non val-ga la pena chiuderlo - è la provoca-zione dell’esponente della Cgil -Ma non cerchiamo il capro espia-torio tra le vere vittime».

TESI sostenuta anche dalla segre-taria generale Uil Fpl: «Dietroquei dati esistono situazioni di di-sagio che i dipendenti hanno vis-suto, e vivono, nel generale caosdella sanità diventata sempre piùun affare politico». Personale in-sufficiente dove serve, nessuna so-stituzione in caso di malattia ogravidanza, mancanza di diretti-

ve e protocolli chiari e soprattuttoil diminuire servizi e distretti sa-nitari «hanno portato ad un tourde force dei dipendenti, spostatiovunque per coprire turni su tur-ni». «Prima di dare un significatoai numeri nudi e crudi – riprendela Biagiotti - è necessariomastica-re un po’ di statistica.Dove è sem-pre valido il detto ‘fare ilmatrimo-nio coi fichi secchi’: questo è ciòche da anni succede nella nostrasanità dove aspettiamo ancora ri-forme concrete e realizzabili. Cre-do sia troppo facile oggi dare lacolpa al personale che è solo ilme-ro esecutore di unprogetto sull’or-lo del fallimento».

Il caso delle ambulanze èsemplice: negli ultimicinque anni l’Asur areavasta 1 ha rinnovatol’appalto da 5 milionisulla parola, senza gara

SANITA’BOLLENTE«IL DUE novembre è un giornotriste per la sanità pesarese, per-ché, a partire da oggi, le ambulan-ze del nostro territorio potrebbe-ro rimanere definitivamente neigarage, lasciando un enorme vuo-to nel servizio sanitario». Lo so-stiene Andrea Cecconi, il deputa-to pesarese diM5S, che è anche diprofessione infermiere dell’azien-da sanitaria locale. «È unadecisio-ne che discende dal fatto chel’Asur, ormai da mesi, non è ingrado di garantire il pagamentodei servizi di trasporto sanitariopubblico – aggiunge il parlamen-tare – Il problema è che la situazio-ne echeggia grottescamente ciòche si verificò appena 3 anni facon il fallimento di Croce ItaliaMarche, autentico colosso su basenazionale. Sono infatti già annun-ciati – spiega Cecconi – riorganiz-zazioni, licenziamenti e, neanchea dirlo, pesanti disservizi. Ora co-me allora a farne le spese sarannoi cittadini».

IL PARLAMENTARE ponepoi l’accento su i punti di contat-to con la crisi del 2012. «Non è so-lo la vicenda ad essere identica,

ma persino i protagonisti non ac-cennano a cambiare. In buona so-stanza siamodi fronte al solito pa-pocchio all’italiana, per cui tuttisappiamogià chi sostituirà l’attua-

le consorzio, accaparrandosi unafetta importante di un appalto da20 milioni in 3 anni: si tratta diCroce ItaliaOnlus, ‘figlia’ illegitti-madella vecchiaCroce ItaliaMar-che. Cambieranno gli adesivi sul-le ambulanze ma i mezzi e i lavo-ratori rimarranno gli stessi e le di-namiche non cambieranno. Così– denuncia il deputato di M5S –

Croce ItaliaOnlus è composta dal-le stesse persone che componeva-no Croce Italia Marche e finiràper accaparrarsi lo stesso appal-to».

SPARA ad alzo zero il parlamen-tare: «Orfeo Mazza, il dirigenteche, insieme a Maria Capalbo eraa conoscenzadelle storture del ser-

vizio trasposto sanitario torneràalla dirigenza dell’Area Vasta 1.L’unica differenza con il passatoè dato dal vertice politico: anzi-ché il pesareseAlmerinoMezzola-ni oggi abbiamo il pesarese LucaCeriscioli,ma c’è da chiedersi qua-le sia la differenza, sempre che visia».

«DINANZI alla gestione di unservizio pubblico che riproduceciclicamente se stesso, senza maicambiare e senza riuscire a garan-tire una forma anche minima ditrasparenza, nonposso che consta-tare l’imbarazzante silenzio dellaprefettura e della procura dellaRe-pubblica. A quanto pare – conclu-de il parlamentare pesarese– sonoil solo a credere che i servizi pub-blici essenziali vadanomonitoratie garantiti sulla base di criteri dimerito».

Laproroga

Le Iene

UNAPPALTOSEMPRERINVIATO

LEASSENZEALL’ASURCGIL E UIL: «I NUMERI VANNO INTERPRETATI, C’E’ UNA CARENZADI PERSONALE E RITARDI ORGANIZZATIVI»

Sindacati in trincea: «Le vittime non siano il capro espiatorio»«DI BERNARDO PARLI»«L’aziendadeve fare subitochiarezza sui dati resi notiper evitare giudizi negativi»

Poi il programma delle«Iene» ha filmato come leambulanze non si ferminoun attimo e facciano moltitrasporti in un’ora adispetto del contratto

LA SERRATALe ’croci’ sospendono l’attivitàvisto che l’Asur non paga piùdamesi per le note disfunzioni

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••11MARTEDÌ 3 NOVEMBRE 2015

e-mail: [email protected]: [email protected]

Nell’ultimo numero della sua sto-rica rubrica ‘Il nuovo Pepe’, l’iro-nico giornalista CarloMoscelli halanciato un appello serio alle isti-tuzioni perché ricordino perso-naggi fanesimorti anche di recen-te, con apposite intitolazioni diluoghi simbolo della città. Un in-vito subito raccolto dalla mino-ranza. Nel giorno della comme-morazione dei defunti, infatti, ilconsigliere Alberto Santorelli

(Progetto Fano) ha presentatouna mozione in consiglio comu-nale, sottoscritta anche dal colle-ga Aramis Garbatini e DavideDelvecchio (Udc). «Premesso checi sono regole per l’intitolazionedi vie o piazzemanondi parcheg-gi o rotatorie – si legge su «Pepe»-, e che è possibile chiedere dero-ghe anche per personaggi mortida meno di dieci anni; premessoche è quasi deciso di intitolare ilmolto futuro parco del campod’aviazione aLucioPolverari; fac-cio un appello alla fanesità del sin-

dacoMax Serius ed alla sensibili-tà dei consiglieri comunali dimaggioranza e di minoranza: sidia un nome a luoghi che nonl’hanno ricordando fanesi di cuisi perderebbe la memoria».Moscelli, che è un appassionatostudioso di toponomastica, propo-

ne l’intitolazione del parcheggioexCif aGuglielmoOmiccioli (Fa-no 1938-Vietri 1972), Tecnico,Medaglia d’Oro al V.C., morì nelsoccorso ad un operaio colpito dauna violenta folgorazione. Per ilparcheggione del Cimitero Urba-no intitolazione adAldoDeli. Per

il parcheggio dell’Arcadia ad EzioTecchi e per il parcheggio (o giar-dino) exAgip, a fiancodellaCorri-doni, a RinoMagnini. Il sottopas-so ferroviario di viale Cairoli (dafar affrescare da bravi wraiters) aBruno Auspici, la passeggiata delLisippo aNelloMaiorano, la rota-

toria nei pressi di San Cristoforoa Mario Zengarini. «Da sottoli-neare – conclude Moscelli -chetutte queste intitolazioni noncomporterebbero problemi perl’anagrafe non essendoci numericivici….». Con il suo documento,che ricalca lo scritto di Moscelli,il consigliere di Progetto Fanovuole impegnare la giunta ad acco-gliere in toto la proposta.Non appena è venuta a conoscen-za della cosa, la socialissima segre-taria della Cgil Simona Ricci, hasubito tweettato: «Tutti uomini.Ma una donna fanese no eh? Unapartigiana, una artista, una don-na!». «E’ una sensibilità che ho,come è noto – commenta la Ricci– tant’è che Moscelli mi prendesempre in giro per il mio ‘femmi-nismo’.Manon è solo una sensibi-lità mia. Tant’è che c’è un movi-mento italiano ed europeo chia-mato ‘Toponomastica femminile’che vede gruppi di donne di tuttii colori politici battersi per que-sto. Perché da uno studio emergeche il 90%delle vie di tutte le cittàè intitolato ad uomini. Gente me-ritevole e rispettabile, per carità...ma ci saranno pure donne degne,o no? A questo punto lancio unappello anche io, agli studiosi del-la città: stilate un elenco di nomidi donne fanesi meritevoli».

Tiziana Petrelli

GLIULTIMI LUTTICHEHANNOTOCCATOFANO

E’ felice Alberto Ballerini: «Per Fortuname l’hanno ritrovata». Siriferisce alla Peugeot 308 station wagon nera che i ladri gli avevanorubato da dentro casa lo scorso 29 ottobre, quando batterono atappeto tutte le abitazioni di via Ferretto. L’hanno ritrovata icarabinieri di Ostra che dopo la segnalazione dei colleghi di Fanohanno fermato quell’auto sospetta. Alla vista dei militari glioccupanti si sono dati alla fuga a piedi. Nell’auto, già restituita,c’erano anche una lavastoviglie ad incasso, una tv Lcd, una caldaia.

NELL’AUTODEI LADRI LAVASTOVIGLIE ECALDAIA

PRIMA li hanno picchiati, poi calunniati.Erano otto napoletani contro due fanesi,uno scontro fisico finito con i fanesi inospedale e l’immediato arresto degli altriper lesioni. Al termine delle indagini con-dotte dal commissariato di Fano sono sta-ti tutti rinviati a giudizio. Per uno di loro,Umberto Longobardi, il processo è già fi-nito nel 2014 davanti al gup: visti alcunisuoi precedenti penali l’uomo ha preferitopatteggiare subito 8 mesi di reclusione ed

evitare il processo. Pena sospesa subordi-nata allo svolgimento di lavori di pubblicautilità. Per gli altri 7 si sono aperte invecele aule del tribunale di Pesaro dove do-vranno comparire il prossimo 18 gennaio(secondaudienza istruttoria) per dare la lo-ro versione dei fatti. Tre giorni dopo, percinque di loro, potrebbe invece esserci an-che il rinvio a giudizio per calunnia chie-sto dal procuratoreLetizia Fucci.Unulte-riore procedimento penale conseguente al-la denuncia fatta da Alessandro Leglib,

una delle due vittime di quel pestaggio alLidodell’8 giugno 2013 alle 4 delmattino.«Nell’interrogatorio di garanzia dopo ilfermo di polizia – spiega l’avvocato di Le-glib,AlbertoBordoni – SimonaLongobar-di, Antonio Longobardi, Chiara Cione,RaffaeleDiPalo eAntonioRuggiero (oggitra i 21 e 28 anni, ndr) si inventarono diessere stati loro, le vittime di Leglib. LaLongobardi ha dichiarato che ‘lui stavapicchiando l’amica, era ubriaco, mi haguardato e senza dire nulla mi ha dato un

pugno’.Ma questa versione non regge: in-tanto perché ne mancavano tre e poi per-ché le versioni degli imputati per calun-nia, sebbene convergessero su questa tesi,non erano coerenti tra loro. Ora: la leggeconsente all’imputato di raccontare il fal-so per difendersi... ma, per scagionarsi,non può incolpare di quel reato persone dicui conosce l’innocenza. Calunnie, queste,che risultano dai verbali dell’interrogato-rio e a cui se ne aggiunsero altre in Rete».

ti.pe.

IL BRANCOCHEPICCHIO’ UNACOPPIADI FANESI AL LIDOE’ ACCUSATOANCHEDI CALUNNIA

SIMONA RICCI«Esiste la toponomasticafemminile: perché il 90%delle strade è...maschio»

Intitoliamovie agli illustri fanesi. E le donne?Giornalista lancia l’iniziativa, segretariaCgil lo bacchetta: «Solo uomini, non è giusto»

VOLTI CHEHANNOFATTO

LASTORIARECENTE

Da sinistra, in sensoorario: Ezio Tecchi,Aldo Deli, RinoMagnini, BrunoAuspici; NelloMaiorano

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•• 12 FANO MARTEDÌ 3 NOVEMBRE 2015

I ‘SOCIAL’ protagonisti della po-litica cittadina. Un gruppo di fa-nesi che dibatte abitualmente sul-la pagina facebook della «Fanoche vogliamo....democratica conlibertà di espressione» ha decisodi dare vita ad un vero e propriomovimento d’opinione. Insiemehanno elaborato un programmaed un manifesto etico, mentre èancora da scegliere il nome che,comunque, sarà diverso da «LaFano che vogliamo...» e sarà pre-sentato all’opinione pubblica abreve.

A SPIEGARE che cos’è questonuovo movimento d’opinione, èuno dei fondatori, e cioè AttilioDappozzo (già impegnato con laMeMmt -Mosler EconomicsMo-dern Money Theory for PublicPurpose, che tra l’altro portò aFa-no nel dicembre di due anni fa ilfondatore stesso dell’associazio-ne, il giornalista Paolo Barnardper parlare di Europa, monetaunica, economia e lavoro): «Sia-moun gruppodi una ventina sim-patizzanti – scrive Dappozzo –che si riunisce abitualmente damolti mesi. Al centro del nostrointeresse c’è la Costituzione e i va-lori da essa sancita.Non siamo an-tieuropeisti,ma critichiamo forte-mente questa Europa e anche lasua moneta, l’euro. Noi non sia-mo né di destra né di sinistra, ilnostro obiettivo è far conoscere ai

cittadini la realtà delle cose per-ché possano scegliere con spiritocritico».Possiamoaffermarecheèna-ta, al di fuori dei partiti tradi-zionali, un’alternativa all’at-tuale centro sinistra?

«Non si può certo dire – rispondeDappozzo – che l’Amministrazio-ne comunale stia rispondendo al-le aspettative dei cittadini. Soprat-

tutto manca un progetto sulla cit-tà futura. I sindaci del passato,Aguzzi, Carnaroli, Giuliani, maanche quelli precedenti, hannodovuto subire il condizionamen-to degli elettori e delle grandi im-prese.Oggi che sono gli stessi pro-prietari dei terreni a rinunciareall’edificabilità, il Comune haun’occasione unica: rivedere ilPrg e progettare la città futura sen-za vincoli esterni. Anche sul fron-te della cultura noi pensiamo cheFano non debba fare concorrenzaa Rimini, ma abbia bisogno dieventi culturali elevati, di spesso-re, come sono il Festival dei due

Mondi di Spoleto o Festival Ra-vello. La gente – conclude Dap-pozzo – è assetata di cultura, nonci sono solo i ragazzini al Lido ela corsa allo sballo».

ILNUOVOmovimento si inseri-sce in una situazione politica ab-bastanza spenta, con il Pd che permesi ha discusso sulle nuove cari-che, il centro sinistra che è rima-sto a guardare e il centro destrache, dopo un anno e mezzo dalleelezioni comunali, è ancora alla ri-cerca della sua nuova identità.

AnnaMarchetti

DUE NUOVE tribune da 91 posti ciascuna per due campi dacalcio cittadini: uno al centro sociale Ponte Sasso e l’altro aCuccurano. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tral’assessorato allo Sport e due società sportive: l’UnioneSportiva di Ponte Sasso e la Asb di Cuccurano. Entrambehanno anticipato i soldi e ottenuto la rateizzazione deipagamenti. Si parla di 10mila euro a tribuna. «Una decisionepresa per consentire al pubblico – ha spiegato l’assessore alloSporto Caterina Del Bianco – di seguire le partite (parliamo di150 spettatori ogni volta) in sicurezza».

LETRIBUNETTE, infatti, eviteranno che gli spettatori salga-no su unmuretto divisorio a Ponte Sasso o si concentrino nelfosso provinciale a Cuccurano. L’assessore Del Biancoannuncia, inoltre, prossimi interventi, in collaborazione conl’assessorato ai Lavori pubblici, di consolidamento delcircuito ciclisticoMarconi e dei tetti di alcune palestrecittadine che hanno problemi di infiltrazioni d’acqua. Inparticolare i lavori più urgenti sono nella palestra aCuccurano e nelle strutture dove si gioca a pallavolo.

L’EX SINDACO Stefano Aguz-zi, ora consigliere comunale deLaTuaFano, chiede chiarezza, at-traverso una interrogazione, sullanomina dell’advisor che dovrà ac-compagnare Aset spa e Aset hol-ding verso la fusione. In particola-re Aguzzi fa riferimento alla garapubblica per l’individuazionedell’advisor. «La gara – affermanell’interrogazione – è stata effet-tuata, la società che dovrà redige-re lo studio sembra individuataanche se ancora non è stato sotto-scritto il contratto ufficialmente».Qualora la scelta ricada, comesembra, su unnoto studio di com-mercialisti associato di Rimini, ilconsigliere comunale d’opposizio-ne chiede «conferma sul nomedel-la società vincitrice». Aguzzi vuo-le anche sapere «se la giunta el’Amministrazione sono a cono-scenza del fatto che uno dei socidi questo studio é stato recente-mente rinviato a giudizio dal tri-bunale di Forlì».

ALLALUCE di questi elementi,l’ex sindaco si chiede «se giunta esindaco, non ritengano opportu-no sospendere l’assegnazione inattesa di chiarimenti sulla vicen-da». Per Teodosio Auspici, il vicepresidente di Aset holding, la so-cietà che ha indetto la gara, non ci

sarebbe alcun motivo di preoccu-pazione e l’iter procedurale stareb-be proseguendo regolarmente.«Come previsto per legge – spiegaAuspici – Aset Holding è attentaperché vada tutto per il meglio.Non vorrei che sia in atto un ten-tativo di far fallire la fusione chenoi cerchiamo di realizzare». Suquesto punto, però, Aguzzi ricor-da nell’interpellanza che «la fusio-

ne tra Aset Spa e Aset Holding èun obiettivo fondamentale per ilmantenimento di servizi di quali-tà a Fano e nel territorio. Inoltre èimportante che il loro controllo ela loro proprietà rimanga salda-mente inmano pubblica. Per que-sto durante ilmiomandato da sin-daco, avevo predisposto un pianoindustriale redatto in buona partedai tecnici delle aziende e il consi-glio comunale aveva approvato at-ti importanti per la fusione. Attisuccessivamente revocati dall’at-tuale Amministrazione che per ilpiano industriale non ha volutoavvalersi dei tecnici aziendali, maha preferito individuare un advi-sor tramite gara pubblica».

CARENZE E PROPOSTE«Manca un progetto di cittàfutura. Finora sindaci succubidei diktat delle imprese»

LA POLITICA IN MOVIMENTO E’ NATO UN NUOVO GRUPPO

Dappozzo e la pazza ideaalternativa al centrosinistraCultura, Prg e altro: presto una lista civica?

TANDEMAttilio Dappozzo (asinistra) con Paolo Barnard

LAFUSIONE L’EX SINDACOCHIEDECAUTELA

«Aset, occhio all’advisorUno dei soci è sotto processo»

LA REPLICA DI AUSPICI«Non vorrei che si tentassedi ostacolare l’unioneche cerchiamo di realizzare»

IMPIANTI SPORTIVICUCCURANO E PONTE SASSO

Nuove tribune per due campi

Page 20: Santi nello Sport RubatiisegretidelPapa:2arresti

••13FANOMARTEDÌ 3 NOVEMBRE 2015

GIOVANNI Ciaschini è irreperibile.Da giorni. E’ il 71enne gestore di nightfanese condannato nel luglio scorso atre anni di reclusione per lesioni vistoche aveva sparato 11 colpi di pistola con-tro il nuovo compagno della sua ex don-na. In unprimomomento era stato accu-sato di tentato omicidio ma al processo(con rito abbreviato) il suo avvocatoMarcello Cecchini era riuscito a dimo-strare che quegli spari non erano per uc-ciderema per spaventare il nuovo spasi-mante della ex compagna, da cui Cia-schini aveva avuto una figlia. I colpi in-fatti erano stati sparati a terra. Il fatto av-venne il 12 dicembre del 2014 in unpar-cheggio di via Fanella. Il gup, dopo lacondanna, impose a Ciaschini la firmain questura ogni tre giorni. Ma non si

presenta più da almeno due settimane.Dice l’avvocato Marcello Cecchini:«Ho perso sue notizie. Mi ha inviatoqualche giorno fa unmessaggio con que-ste parole: “me ne vado”. Da quel mo-

mento non ho più suo notizie. Spero so-lo che non abbia fatto schiocchezze.Quella vicenda lo ha provatomolto. Cia-schini è una persona che ha subìto vera-mente tanti torti nella sua vitama aven-

do un caratteremolto particolare, che lorendeva amico di tutti, ha potuto sem-pre affrontare la vitamordendola. Poi leconseguenze non lo hanno mai spaven-tatoma è fatto così. Adesso questa sceltadi sparire non so, mi preoccupa».

L’ULTIMAnotizia suCiaschini è di ie-ri. La Corte d’Appello di Ancona lo hariconosciuto colpevole dell’incendiodel proprio night, il Bolero, condannan-dolo a tre anni di reclusione. In primogrado, era stato assolto insieme al coim-putato Marco Battisti, un concorrenteritenuto il mandante. Il pm aveva fattoappello contro entrambi, ma per Batti-sti la stessa accusa ha chiesto l’inammis-sibilità per mancanza di addebiti. Que-sti c’erano solo per Ciaschini.

IL FATTODADIVERSI GIORNI L’EX TITOLAREDI NIGHT E’ IRREPERIBILE

Ciaschini?E’ uccel di boscoSms al suo avvocato: «Me ne vado». Proprio ieri condannato

Giovanni Ciaschini spara 11colpi contro il nuovocompagno della sua exdonna. Da tentato omicidiol’accusa fu derubricata. Iericondannato in appello perl’incendio del suo night

L’incendiodelnightpoi la sparatoriapermotivi di gelosia

La vicendaDICEMBRESCORSOI rilievi dellapolizia nelparcheggiodoveCiaschiniesplose 11colpi dipistola controil 38enneSimoneGuazzolini diSant’Angeloin Vado,andando poisubito acostituirsi

«SE 21MILA euro per il Natale vi sembrantroppi...». Il Comune di Fano non ha fatto intempo a mandare una nota che gettasse acquasul fuoco della polemica sollevata dalla Cisl Fa-no sui costi dell’Albero in tempo di crisi, che ilresponsabile Cisl l’aveva già rinfocolata. «Ilcontributo dato alla Pro Loco di Fano di21.500 euro per le iniziative natalizie – precisal’amministrazione in una nota - che favorisco-no l’attività commerciale del centro storicoquale spinta all’aumento dei consumi e quindiall’economia locale, tra cui rientra anche l’albe-ro di Natale in piazza XX Settembre, è la stes-sa impegnata lo scorso anno. Spiace sottolinea-re come un sindacato che svolge un ruolo im-portante e determinante nell’assistenza ai lavo-ratori e ai pensionati sia caduto in questa pole-mica e non abbia ritenuto opportuno chiedereulteriori informazioni direttamente all’ammi-nistrazione comunale che è sempre disponibi-le a fornire ogni spiegazione relativa all’impie-go di denaro pubblico».

SUBITO DIETRO la nota di Giovanni Gio-vanelli: «La Cisl di Fano è intervenuta sullaquestione albero di Natale non per polemicané per presenzialismo. Le risorse messe a di-sposizione del fondo Anticrisi sono in partedelComune (50.000) ed in parte della fondazio-ne Carifano (30.000). Rimaniamo stupiti chementre in quel tavolo avevamo richiesto più ri-sorse per aumentare il numero dei tirocini diinserimento lavorativo come strumento di con-trasto alla povertà e all’emarginazione, il Co-mune invece stanzia risorse significative perl’albero di Natale e le luminarie. Sono scelte.Rimane poi attualmente sospesa in un limboinaccettabile la questione dell’AmbitoTerrito-riale 6 ...Rinnoviamoquindi l’invito a fare scel-te coerenti con il periodo che stiamo vivendo».

ILCASO LAQUESTIONE SPESE

Natale inizia coi litigiVolano ancora straccitra la Cgil e il Comune

IL LEGALE, CECCHINI«Spero solo che non abbia fattosciocchezze. E’molto provato.La scelta di spariremi preoccupa»

Vi aspettiamo per festeggiare insieme il primo compleanno.

EMPORIO FRATELLI CARLIVIA M. D’AZEGLIO 1/E - BOLOGNA

Festeggiate con noidal 1 al 7 novembre!

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•• 18 MARTEDÌ 3 NOVEMBRE 2015

di FRANCO BERTINI– FANO –

AFANO esistono due ombe-lichi: quello del centro sto-rico che era ed è il Caffé

Centrale e quello della spiaggiache era, anzi fu, come si dice per ipersonaggi illustri, ilDancing Flo-rida. Oggi che ci vanno anchequelli del dopolavoro sette giornie sette notti tutto compreso, direFlorida non fa nessun effetto, madirlo nel 1947 quando per l’Italiasi sentiva ancora l’odore acre del-la guerra era evocare paradisi eso-tici e lontani dilatati a dismisuradalla parola stranieraDancing a fa-re coppia e infatti, in quell’anno,fu proprio una specie di paradisoin terra la nascita a Fano delDan-cing Florida. Fu proprio «in uno diquei lunghi pomeriggi estivi, nei qua-li non si faceva mai sera, che Enzo

Biagiotti, soprannominato “Gigiòn”,mentre le chiacchiere sugli argomentipiù disparati dominavano, si sentìproporre dal signor Giuseppe Solazzi(sor Giulio per gli amici) un’iniziati-va stimolante: “perché non valorizziquel mio campo di cavoli che fa dacornice ai campi da tennis in zonaLi-do? Perché non lo trasformi in salada ballo a cielo aperto, circondata da-gli alberi?Tutto si armonizzerebbe be-ne: sport di giorno e bella musica disera».

PIÙ che una proposta era un pro-getto esecutivo e infatti ecco chesui cavoli di un tempo sorse ilFlo-rida. Che se chiudete gli occhi ègià tutto un programma. Il cantoredi questa epoca cittadina che peranni coinvolse tutta lameglio gio-ventù fanese e dei dintorni è Ro-dolfo Colarizi, come si definisce

lui stesso, nell’ordine, manager,giornalista, saggista, che ha inclusonella sua lunga lista di pubblica-zioni anche questoC’era una voltail Florida... (Tecnoprint 2014, 135pagine, prezzo 18,50 con dirittid’autore devoluti all’Adamo on-lus), titolo in cui la struggente no-stalgia che vuol risvegliare sta tut-ta nei tre puntini di sospensioneoltre che nella serie di foto chenon hanno bisogno di commen-to.

LUOGO peccaminoso e morbo-so ilFlorida, proprio come si addi-ce a un dancing frequentato da vi-telloni felliniani, ma anche “trap-pola per la vita” perché su quellapista e fra quei tavoli si consuma-rono amori frivoli e fugaci,ma an-che sodalizi duraturi. C’è ancheuna confessione esplicita dell’au-tore: «...quella pista da ballo, armo-

niosamente circondata da una corni-ce romantica, è stata subdola e galeot-ta per molti di noi. Infatti siamo inparecchi e in parecchie ad aver trova-to moglie o marito con la complicitàdi quel locale dal ventre molle e acco-gliente». Su quella pista e fra queitavoli scivolarono artisti e perso-naggi fra più famosi del mondo,ma ciò che importa davvero, scri-ve bene Colarizi, «per noi che l’ab-biamo attraversato rappresenta unmosaico di esperienze, sogni, scivolo-ni, successi, una giara, insomma, cheognuno ha provato a riempire conquanto riteneva lusinghiero».

BENDETTO,ma ilmeglio è nel-le parole che sono la chiave peraprire questo forziere dei ricordi:… in uno di quei lunghi pomeriggiestivi nei quali non si faceva mai se-ra... Perfetto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

SPESSO sulle pagine del Carlino appaio-no foto di “come eravamo”: i diplomatidi un liceo, un gruppo di vecchi sportivi,

i soci di un circolo; insomma foto ricordo diun tempo che fu. Capita anche che si faccianole cose più in grande. E’ il caso dell’ultimo vo-lume del dottor Rodolfo Colarizi dopo 21pubblicazioni scientifiche e 17 opere di narra-tiva. Ha alle spalle un’invidiabile carriera inuna multinazionale farmaceutica, la collabo-razione e la direzione di riviste scientifiche e

divulgative nel settore diabetologico. Torna-to a casa si è dedicato con particolare passionealla scritturamemorialistica sulle vicende del-la nativa Cartoceto e dell’amata Fano, alter-nando indagini storico sociali e vicende fami-liari e amicali.

PER LA FOTO ricordo di un ritrovo indi-menticanile delle stagioni estive fanesi il Flo-rida negli ultimi decenni del secolo passato,Colarizi ha pubblicato il volumeC’era un vol-

ta il Florida... dove raccoglie memorie, profili,foto di quel tempo ormai lontano. Per i fanesiun libro godibilissimo intriso di lunghi pome-riggi en flaneur, di serate in costume indimen-ticabili, di personaggi più omeno noti. Certoritroveranno un pezzo della gioventù perdu-ta. Per i lettori comuni unmodello per rivive-re il tempo lontano,ma sempre vivo nei ricor-di.

Nando Cecini©RIPRODUZIONE RISERVATA

Libri

DA DOPODOMANI sarà in libreria un volume che giàdalle anticipazioni fa discutere: “Per indegnitàmorale. Il caso Pasolini nell’Italia del buoncostume” (Laterza), di Anna Tonelli (foto), docentedi Storia contemporanea all’Università di Urbino.Si tratta di una ricerca originale che ripercorrestoricamente alcune tappe centrali della vita delloscrittore, inserite nel contesto del dopoguerra.

IN LIBRERIAANNATONELLI, PASOLINI E ILBUONCOSTUME

A lato, nel 1947, Maria Teresa Bagnaresi,Maria Luisa Manfrini, Tina Adanti,GinaMorbidi e Rosina Zauli.Sopra, l’orchestra Biscottini e ilvolteggio (anno 1953) di Rodolfo Colarizi

DALLE IMMAGINITANTEEMOZIONI

Unpezzodi gioventù

gioiosa

LASTORIA RODOLFOCOLARIZI HA RICOSTRUITO LA STORIADEL LOCALE CHE FUGALEOTTO PERGENERAZIONI

Sul campo di cavoli nacque la gioia di vivereNel 1947Fano doveva ancora dimenticare i boati delle bombe.Così spuntò il Florida