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Bollettino Salesiano

ANNO LXXV

I° LUGLIO 1951

NUMERO 13

Santa Maria Domenica MazzarelloConfondatarice delle Figlie di Maria Ausiliatrice

24 Giugno 1951

È giorno di universale esultanza nel mondointero, di gioia tutta pura e filiale nella grandefamiglia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, diserena, affettuosa partecipazione nei Salesianie in tutti gli amici delle Opere di S . GiovanniBosco, questo 24 giugno 1931,

S . S. Pio XII annuncia, dalla Basilica diS . Pietro, che Maria Domenica Mazzarello èproclamata Santa ; il gioioso squillo dellecampane ne dà la lieta novella al cielo diRoma e nel prolungato dindonare par disentire l'eco dei cuori in festa, delle preghieredei presenti nella Basìlica e delle migliaia emigliaia dì persone, che, in unione di spirito,

lontane col corpo, ma pur intimamente vi-cine ed unite, ne accolgono, sulla terra, ilgradito solenne annuncio .Ma il festoso messaggio, da tempo, correvagià di bocca in bocca, per tutte le vie, pertutte le case ; ha sorpassato monti ed oceanie, dovunque fiorisce un'opera di S . GiovanniBosco, ha risposto un'eco di gioia, una pre-ghiera dì ringraziamento a Dio . Una fiammanuova si è accesa in ogni cuore per onorare laSanta, si è destato tutto un fiorire di propo-siti e di desideri di inneggiare a Maria Maz-zarello, la cui figura appare adorna del cer-chìo luminoso dei Santi .

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Umile Fondatrice di una grande opera .

Umili i natali, oscuro ìl borgo natio, vissutìfra la preghiera e il lavoro ì prìmì ventitreanni, di nessuna risonanza glì inizi dell'opera ;eppure, oggi, è uno spettacolo meravìgliosocontemplare, abbracciare lo svolgimento, ladilatazìone delle case e delle opere, che, conMaria Mazzarello, ebbero origine ìn Mornesenel Monferrato .

Una stanza, meno di dieci orfanelle, qualchecompagna di lavoro nell'ormaì lontano 1862,oggì, ìnvece, circa 13 .000 suore, oltre milleistitutì indicano il propagarsi dell'opera. Nesia benedetto il Sìgnore!

Sempre nell'orbita di D. Bosco .

L'ha detto con autorevole parola il IV Suc-cessore del Santo, ìl Rev .mo D. Pietro Rical-done, scrìvendo ai Salesiani, il 24 aprile c . a . :Questa glorificazione della Con fondatrice delle

Figlie di Maria Ausiliatrice viene ad aggiun-gere un serto di gloria sul Capo del nostrogrande Padre . La prossima Santa, infatti, nonsi stancava di ripetere alla nascente Congrega-zione che, nella imitazione di D . Bosco, ognunadi esse avrebbe trovato il cammino della San-tità che Iddio voleva da loro» .

Alle Madrì Capitolari, ìl 6 maggio c . a . : « Franon molto tributeremo gli omaggi della nostradevozione, non più alla Beata, ma alla Santa .

Prepariamoci al grande avvenimento con queisentimenti di umiltà profonda, di zelo ardente,di pietà vivificata dalla fede, di lavoro santificatoe sacrificato, che tanto rifulsero nella prossimanuova Santa; sentimenti vivi e pro fondi, solosorpassati dal filiale, costante, illimitato suoamore a S. Giovanni Bosco ».

Anche il decreto pontìficio ne ricorda laparticolare, bella caratterìstìca : « E perchèle fanciulle non rimanessero prìve di egualebeneficio, (cioè, la cristìana educazione) SanGiovanni Bosco, non senza dìvìna ispira-zione, scelse Maria Domenica Mazzarello,nella quale aveva ravvisate tali doti dì pru-denza e di sapienza da gìudicarla capace dìcosì importante opera .

Infatti dotata dì mìrabìle semplìcìtà edumiltà, dì sìngolare prudenza e dì ogni altravirtù, si rese degna non solo di governarel'Istituto delle Figlie dì Maria Ausiliatrice,ma di essere considerata Confondatrice edemula del Santo Fondatore » .

La gloria dei miracoli .

È la prova, che la Chiesa richiede con rigo-rosissimo esame prima di permettere l'onoredell'altare .

Dio ha glorìficato con la luce dei miracolìla santità umile e nascosta di Maria Mazza-rello .

Il 14 agosto 1941 Suor Maggiorina Avalle,in Roppolo, presso Biella, dalla scienza me-dica destìnata alla morte, pregava, insiemecon l'infermiera assistente, la B . Maria Maz-zarello. Pochi ìstanti dopo sì addormentavaper svegliarsi, improvvisamente e completa-mente, guarita da flògosi suppuratìva subacutarecediva nell'addome .Il 24 novembre 1945 Carla Ramponi, in

Castano, prov. di Milano, riceveva l'estremaunzione . Una piccola reliquia della BeataMaria Mazzarello veniva posata sulla testadella moribonda, la quale, alle ore 18 dellostesso giorno, completamente guariva da ne-frite acuta con grave uremia .

Aì mìracoli istantaneì delle due prodigioseguarìgioni bisogna aggìungere l'espansionedell'Istìtuto dal 1872 al corrente anno 1951 .E cco, in sìntesi brevissima, le consolanticifre :

Il 5 agosto 1872 D . Bosco, in Mornese,impone l'abito a Marìa Mazzarello e a 14 suecompagne, che già conducevano vita comunecon la Santa .

Il 14 maggio 1881 Maria Mazzarello muoree lascia 189 Suore in 26 case, di cui 6 inAmerica.

Oggi le Suore sono 12 .823 in 1077 case,di cui 77 nelle Missìoni . L 'Europa conta705 case, l'America 324, l'Asia 35, l'Africa 13 .

Viene da esclamare : « Veramente si nota ildito di Dio! » .

Concludiamo con le parole del PonteficeP io XI, che, il 20 novembre 1938, dichiaròBeata la nostra Santa :

« Ecco una creatura che col suo nome, con lasua fama, col suo esempio, gira e dottrina giàil mondo intero, proclamando la gloria di Cristo,il Quale solo può compiere questo miracolo :fare di un'umile donna, una tale grandezza ebellezza morale da potersi collocare in alto ecostringere il mondo a decretarle ogni onore eogni gloria » .

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IN FAMIGLIAVisita di S. Em. il Sig. Cardinale Giacomode Barros Camara, Arcivescovo di Rio deJaneiro .

Fu ospite graditissimo per alcuni giorni, visitòla Casa Madre, si compiacque di celebrare laS. Messa per la festa della Beata Maria Mazza-rello e si recò anche a vedere il grande IstitutoSalesiano per le Arti Grafiche,che sorge sul colle natio diS. Giovanni Bosco .L'Em.mo Cardinale re puta

sua principale occupazione l'in-teressarsi dell'istruzione cate-chistica, fu, quindi, lietissimo divedere ed esaminare tutta lacomplessa attrezzatura catechi-stica della Congregazione Sale-siana e ad un corrispondentedella V oce del Popolo disse :« Sono rimasto contento ed am-mirato per ciò che ho visto aTorino. Per me Torino è lacittà del catechismo. Qui, trale molte realizzazioni, ho tro-vato un uomo, nel IV Suc-cessore di D . Bosco - DonRicaldone - le cui realizza-zioni poderose, in fatto di catechismo, sono stateper me, e son certo lo siano per molti, per ilinondo intero, una vera scuola, una ondata dirinascita catechistica ».

E giunga all'Em. Cardinale Giacomo de BarrosCamara l'augurio che possa nella sua archidio-cesi promuovere e sviluppare una vasta campa-gna per l'insegnamento catechistico .

Festa della B. Maria Domenica Mazzarello .(6 maggio) .

Venne celebrata con tanto più fervore ed en-tusiasmo in quanto che era già allietata dalladolce speranza di vedere presto dichiarata Santaquesta soave figura, che la Provvidenza fece sboc-ciare all'ombra di S . Giovanni Bosco .

Solenni per il servizio e la musica le varie fun-zioni liturgiche : la S . Messa delle 7,30 celebratada S. Em. il Sig. Card. Giacomo de BarrosCarrara, Arcivescovo di Rio de Janeiro ; alle ioil Pontificale di S . E. Mons. Carlo Re, dell'isti-tuto della Consolata ; alle 17 Vespri solenni conpanegirico pronunciato dal Teol . Eraldo Canale,predicatore del mese mariano .

Festa di Maria Ausiliatrice,

Dopo i Vespri solenni di mercoledì 23, pon-tificati da S . E. Mons. Giovanni Pinardi, co-minciò l'afflusso sempre più crescente dei pel-legrini e dei devoti durato ininterrottamente finoad ora tardissima di giovedì 24, in massa supe-riore agli altri anni. La piazza del Santuariooffriva uno spettacolo accogliente per la fantasma-gorica ed artistica illuminazione .

Devotissima la veglia notturna con una follacostantemente numerosa, la quale assisteva alleSs . Messe iniziate alle 0,30 di giovedì 24, affol-

landosi ai confessionali e alla balaustra, dando,così, una magnifica prova di fede .

Alle 6,30 celebrò il veneratissimo Rettor Ma,-giore ; alle 10, solenne Pontificale di S . E. Mons .Carlo Re, dei Missionari della Consolata ; alle15, Vespri cantati dalle Alunne delle Figlie diMaria Ausiliatrice ; alle 16,30, seconda funzionecon benedizione di S. E. Mons. Carlo Re, ilquale pontificò alle 18,30 per i secondi Vespri .Contemporaneamente principiava la maestosa,tradizionale processione con la statua di MariaAusiliatrice, preceduta dalle Associazioni, Ora-toriani, Collegi, selva di stendardi, Suore, Pic-colo Clero, Sacerdoti e le LL . EE . FrancescoBottino e Carlo Re, tra migliaia e migliaia didevoti assiepati su i viali .

Alla benedizione col SS . Sacramento un veropavimento di teste si profilava dal presbitero,nella basilica e nella piazza fino al Corso Re-gina Margherita .

Il servizio liturgico fu disimpegnato dal Pic-colo Clero diretto dai Cerimonieri della Basilica,mentre la locale Schola Cantorum e quella del Pon-tificio Ateneo del Rebaudengo, sotto la guida deiMaestri Salesiani Don Luigi Lasagna e Sig . En-rico Scarzanella, eseguivano la Messa IV Sancti

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Petri del M° A. De Bonis, l'Exultate Deo delM° Pagella, l'Ad Te levavi del Palestrina ed altremusiche, il tutto a quattro voci dispari .

Era presente l'autore della nuova e bellissimaM essa .L'esecuzione del Pontificale fu gentilmente

trasmessa dalla rete nazionale della Rai.Consolanti i frutti spirituali, giacchè si calco-

lano a 70.000 le SS . Comunioni durante il mese,di cui 20.000 i giorni della vigilia e della festa .Maria Ausiliatrice ancora una volta ha volutoriaffermare che la Basilica di Valdocco è la suacasa e da essa si effonde la sua gloria .

Pellegrinaggi .

Il mese di maggio ha visto un continuo e cre-scente affluire di pellegrini, che venivano anche dalontano per pregare Maria Ausiliatrice nellasua casa, faro della sua gloria .1 maggio : Pellegrinaggio da Verderio Superiore(50), da Lungavilla Tortona (38), Pioltello (52),Solza (87), Pontoglio (92), Paderno d'Adda (6o),Bergamo (53 studenti Scuole medie), VenderiSuperiore (58), Seregno (55 alunni), Parrocchiadel S. Cuore di Novara, da Monza, Castellanza(100 studenti), Mulazzano (120) .2 maggio : Visita Giubilare della Parrocchia del

S. Cuore .3 maggio: Da Crescentino (20), da Riva S . Vi-

tale (Svizzera) (75), pellegrini dell'Istituto SanPier Canisio per il 25.mo di quell'Istituto .

5 maggio : 500 Oratoriani dell'Istituto « EdoardoAgnelli », ai quali rivolse paterne parole lo stessoRettor Maggiore ; da Ròdero (50), Nese (50),Collegio Nazionale delle Fanciulle da Milano,Studenti di Padova col Preside e gl'Insegnanti .6 maggio: Da Arco, Brescia (50), Crema (40),

Graffignana(41),Sorazza(75), Borgo S. Dal-mazzo (36), Lione (50 francesi), Parrocchia delCarmine di Bergamo (54), Pieve di Teco (40),Ierago-Varese 100 oratoriane delle Figlie diMaria Ausiliatrice .

7 maggio: Somalia (54)-8 maggio: T radate Legnano (100), IstitutoBarbara Melzi » ; Capriglio, il paese natio di

Mamma Margherita (150) .Gli Agenti della Questura con S . E . il prefetto

della città di Torino, il Questore ed altre auto-rità, ascoltano la S . Messa all'altare di MariaAusiliatrice, per la loro festa patronale di S . Mi-chele Arcangelo .

Istituto Magistrale di Bergamo alta (8o).9 maggio: Da Cividate Alpiano (52), 40 Sa-

cerdoti della Congregazione della Divina Prov-videnza del Servo di Dio D . Luigi Orione ; daCastano 8o studenti con i loro insegnanti .

io maggio: Da Seregno (5o), Casapinta (glialunni oratoriani), Frassineve di Condove, Isti-

tuto Missionario « S . Francesco Saverio» diPiacenza (10 Sacerdoti e 35 alunni di Teologia) ;150 alunni e Professori del Circolo di Robbio(Pavia), da Quincinetto (51 alunni), da BustoArsizio (50), da Busto Garolfo (110 alunni delleelementari e 25 insegnanti), da Orio Canavese(47), da Pallanza (120 alunni delle elementari coninsegnanti), da Monza (50 alunne e Suore del-l'Istituto « B . Maddalena da Canossa»), da Vil-lafalletto (50), da Rivalta (38), Istituto e Novi-ziato Salesiano di Varazze con i Superiori (15o) .

11 maggio: Da Monza, Collegio « Bianconi »(50), da Aix les Bains (34), da Nizza Marittima,la Parrocchia di 5 . Pietro e gli allievi dell'Isti-tuto Salesiano .

12 maggio: Scuola Avviamento « Casa Vedani »da Angera 130 giovanette e 10 Suore .

13 maggio: Da Montegrosso d'Asti (40), daBusto Garolfo e Villa Cortese (oltre 500), Stram-bino (56), da Vignole Borbera 55 operai ed ope-raie del cotonificio, da Cinisello (63 studentessee 6 suore), Cooperatori Salesiani di Marsiglia(90), da Sartirana di Merate (140), da Roccad'Arazzo (40), da Seregno, Ditta Saponi LuigiGonfalonieri (48) .

14 maggio: Chiasso (200), da Gerra Gamba-rogno, pellegrini svizzeri, da Bergamo (Semina-risti ed oratoriani), da Villanova di Albenga (45),da Nizza mare (25), da Romengo (42 scolari coninsegnanti) .

15 maggio: Pellegrini tedeschi (120) con l'ispet-tore Salesiano Don Giovanni Greiner, ai qualirivolse, nella loro lingua, un affettuoso discorsoil Rettor Maggiore . Pellegrinaggio da Barge(38), da Verbania (55), Istituto S . Gaetano, operadi D . Guanella, da Milano (208), Istituto SanGiuseppe da Milano (130 alunne e alcune suoredel Preziosissimo Sangue), Dame Patronesse dellaCrocetta (20) .

17 maggio : Da Pegli (40), da Lupago d'Erba(49), da Casale Corte Cerro (43 alunni), da Airasca(120), da S . Damiano d'Asti (60 alunni scuoleelementari), da Monza (studenti delle Commer-ciali), da Milano (150 alunne delle elementari),da Pavollo (42), da Torino-S . Paolo (DamePatronesse 110), Morbegno-Gerola (120), NoviziSalesiani di Villa Moglia e Pinerolo, da Torino-Monterosa (5o Dame Patronesse, da S . Biagiodi Mondovì, Comitato centrale Dame Patronessedi Torino .19 maggio: Dame Patronesse del Rebaudengoe di Valsalice, da Trieste (27), d a Corenno Plinio .

20 maggio: Da Bergamo (130), da Gorzone (50),da Lodi Vecchio (140), da Garlate (40) con ilParroco D . Luigi Perego, ex allievo della CasaMadre ai tempi di S . Giovanni Bosco, da Castel-lanza, da Figino, dalla Svizzera, da Bergamo(Ufficio Missionario 200, Opere Barberigo 150)da Lodi (220), da Pavia (42), da Lecco (40) .

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21 maggio : Alunni Scuola Pestalozzi ; pellegrinidi Monfalcone di ritorno da Lourdes, da Monte-magno (70), pellegrini milanesi di ritorno daLourdes (80) .22 maggio : Da Mango d'Alba (50), da Costan-

zana Vercellese (120), infermieri e Suore ospedaleFatebenefratelli di Milano (50), da RefrancoreAsti (25) .23 maggio: Da Roma, allievi dei Salesiani

« Borgo ragazzi di D . Bosco », da Pallanza, alunnidei Marianisti (15o) .

24 maggio: Da Vinchio d'Asti, da Chiasso,da Fobbiano di Castelnuovo, Suore Missionariedella Consolata (70)-26 maggio : Da Vinchio d'Asti, da Casalino

Novarese (35), da Ottiglio Monferrato (60), daNone Canavese (200), da Mendrisio-Svizzera (36),da Novara (36), da Lumezzana (40), da Pinerolo(50 alunne Scuole medie e commerciali).27 maggio : Da Arzo (4o), da Rancate-Svizzera

(30) .28 maggio : Da Cento (57)-20 maggio : Da Caluso (Istituto Orfanelle 80) .31 maggio: Da Perosa Argentina Istituto Sa-

lesiano, da Soragna (100) .

Il nuovo Vicario Apostolico di Rajaburi .

Il S . Padre benignamente si è degnato di ele-vare un altro figlio di S . Giovanni Bosco alladignità episcopale .

Rimasto vacante, per la morte del compiantoMons. Gaetano Pasotti, il Vicariato Apostolico diRajaburi nel Siam, la S . Sedeha provveduto il successorenella persona dell'ispettoreD . Pietro Carretto .S. E. Mons. Pietro Carretto

è nato in Alessandria, il 9 giu-gno 1912 . Aspirante nel col-legio missionario «Cardinal Ca-gliero » di Ivrea . dopo la ve-stizione partì nel 1928 per ilSiam . Compiuto il noviziatoBang Nok Khuek, quivi emisela prima professione religiosanel 1929, quella perpetuanel 1911 . Oltre agli studi ec-clesiastici seguì anche un corseparticolare, onde venire appro-vato per l'insegnamento nellescuole pubbliche . Fu ordinatosacerdote a Bang Nok Khuekil 18 marzo 1939 .

Si dedicò alle opere assi-stenziali giovanili e nominato poi ispettore delleopere salesiane in Thailandia, dette sviluppo alleopere caritative e della buona stampa, curando

anche la vocazione di giovani siamesi al sacer-dozio e alla vita religiosa .Mons. Pietro Carretto è fratello del prof . Carlo,

presidente centrale della G .I.A.C.

Il Giubileo di diamante dell'Unione dei Coo-peratori Salesiani commemorato solenne-mente a Catania .

Il Giubileo di diamante dell'Unione dei Coo-peratori Salesiani 9 maggio 1876 - 9 maggio1951 -- è stato celebrato a Catania nella sedeispettoriale di via Cifali 7, in tono solenne, degnodella memoranda ricorrenza e delle tradizionisalesiane di Catania .

Salone affollato di cooperatori, cooperatrici,ex allievi, ex allieve, di rappresentanze dei variistituti dei Salesiani e delle Figlie di MariaAusiliatrice, il pubblico delle grandi occasioni .

Al palco della presidenza l'Ecc .mo _ArcivescovoMons. Guido Bentivoglio, l'Ecc.mo Mons. Gio-vanni Iacono, vescovo di Caltanissetta e l'Ispet-tore Prof. D . Secondo Manione, eletto Direttoregenerale delle scuole salesiane. Inviarono cordialiadesioni l'Arcivescovo di Siracusa, i Vescovi diCaltagirone, di Acireale, di Nicosia e di PiazzaArmerina .

Regolatore del convegno fu il Prof . D. AntonioFasulo, il quale, dopo avere additato il campo diattività e di benemerenze dell'Unione dei Coo-peratori, fissò lo scopo, il carattere del raduno ediede la parola al Rev.mo Mons. Giuseppe Car-ciotto, Vicario Generale, che, in qualità di Di-

rettore Diocesano dei cooperatori, porse il sa-luto agli Ecc.mi Vescovi e ai convenuti . Siiniziò quindi la trattazione dell'ordine del giorno .

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I quattro punti: 1) origine e scopo ; - 2) svi-luppo; - 3) vantaggi e benemerenze della Coope-razione salesiana ; - 4) la cooperazione salesianain Sicilia furono toccati e svolti in tono di spi-gliata, simpatica familiarità, con eloquenti ri-lievi densi di statistiche, di imponenti sintesi econstatazioni .

Il segretario D. Fausto Curto ricordò gliumili inizi e gli scopi dell'associazione divenutamondiale e additò in D . Bosco il precursore del-l'Azione cattolica .Lo sviluppo dell'Unione fu illustrato da

D . Stefano Nicoletti, Parroco di S . Maria dellaSalette . Alla morte di Don Bosco i Coopera-tori Salesiani erano già 80 mila ; oggi superanoil milione. L'organo dell'associazione, il Bollet-tino Salesiano, si pubblica in numerose lingue,in centinaia di migliaia di copie . Questo mera-viglioso sviluppo ha avuto imponenti afferma-zioni in memorandi congressi salesiani tenuti aBologna, a Torino, a Buenos Aires, a S . Pauloe in altri centri .

Per il terzo tema, il regolatore, ricordata lalettera-testamento rivolta dal Santo ai Coopera-tori e additando l'insieme delle miracolosamenteaccresciute opere salesiane, esclamò con D . Bosco :« Questo è il frutto della carità dei Cooperatori ;queste le benemerenze della cooperazione sale-siana » .

Della cooperazione salesiana in Sicilia furonorilevate le benemerenze nello sviluppo dell'operae nel campo specifico dell'organizzazione .

Il venerando vescovo di Caltanissetta, Mons .Iacono, figura esemplare di cooperatore, ricordòinsigni cooperatori siciliani del clero e del laicato,cui va il merito della fondazione e dello sviluppodi case dei Salesiani e delle Figlie di MariaAusiliatrice nell'Isola generosa .

Il riuscitissimo convegno fu chiuso dalla pa-rola del Rev. Prof. D. Manione e di S . E. Mons .Bentivoglio, che espressero sentimenti di com-piacenza, di ringraziamento e di augurio e dallabenedizione degli Ecc.mi Vescovi presenti .

La sera di giovedi 10 maggio, nell'OratorioSalesiano S. Filippo Neri, D. Fasulo tenne un'in-teressante conferenza con proiezioni su « LeOpere Salesiane» sviluppatesi nel mondo, grazieall'apporto e al sostegno morale e materiale deiCooperatori salesiani .

Il 75° delle Missioni Salesiane celebrato aMilano .

Nell'Aula Magna dell'Università Cattolica diMilano, per iniziativa dei locale Istituto Sale-siano, si tenne il 18 febbraio 1951 la commemo-razione del settantacinquesimo delle MissioniSalesiane nel mondo . Una larga partecipazione

di ex allievi, cooperatori ed amici di Don Bosco,con numerose personalità ecclesiastiche, civili epolitiche portò l'adesione all'« ininterrotta seriedi gloriose conquiste per la fede e la civiltà»della famiglia salesiana, come si espresse il si-gnificativo telegramma del Santo Padre Pio XII .

L'entrata nell'aula del Console Generale del-l'Argentina Dr. Boldt, ex allievo salesiano, detteoccasione ad una manifestazione di simpatia versola grande Nazione amica, che fu la prima ad ac-cogliere i Missionari Salesiani .

Tenne il discorso ufficiale l'On. Edoardo Cle-rici, Sottosegretario al Commercio Estero . L'ora-tore definì l'undici novembre 1875, partenza deiprimi dieci missionari salesiani da Genova, comela data, che rese mondiale l'opera di Don Boscocon aprirle il campo delle Missioni Estere .

Mo r cone (Benevento) - Festa di S. Gio-vanni Bosco .

Da alcuni anni, nella cappella delle Coste, sicelebra con grande solennità la festa di San Gio-vanni Bosco. Anche quest'anno la festa, cele-brata l'ultima domenica di aprile, ebbe grandesuccesso. La popolazione accorse numerosa altriduo predicato dal Salesiano Don Luigi DiFiore, missionario nell'India del Sud .

Frequenza ai Ss . Sacramenti, tre Messe, pro-cessione colll'immagine del Santo . Notiamo chequesta festa incominciata per l'iniziativa di duezelanti Sacerdoti, Don Michele Delli Veneri eDon Alfonso De Palma, ha già prodotto grandifrutti di bene ed ha fatto sperimentare quantosia grande presso Dio l'intercessione di DonBosco . Infatti per tre anni successi in cui vi eragrande siccità, proprio nel giorno della festa diDon Bosco, cadde acqua abbondante .

La prima festa di San Giovanni Bosco aColle Val d'Elsa .

Il 6 maggio u . s., a nemmeno sei mesi dal-l'arrivo dei Salesiani, nel monumentale tempio diSant'Agostino in Colle Val d'Elsa, fu celebrata,per la prima volta, la festa di San Giovanni Boscopreparata da un triduo predicato da Mons .Dott. Edamo Logi, Vicario generale. Numerosifedeli alla messa celebrata dall'Ecc .mo VescovoMons. Francesco Niccoli, il quale assistette an-che pontificalmente alla Messa solenne cantatada Mons. Puluzzuoli, arcidiacono della Catte-drale . La cantoria maschile del nascente Oratoriofestivo eseguì la messa di L . Perosi a due vocidispari, in onore dei Ss . Gervasio e Protasio .

Sua Eccellenza tenne, infra Missam . l'omelia,rapidamente sintetizzando la vita del grande

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apostolo della gioventù, formulando voti perl'erigendo Oratorio Domenico Savio e per l'o-pera salesiana, la quale, varcando la spondadell'Elsa, vi ha piantato le tende dell'amore edella carità .

Nel pomeriggio vi fu la benedizione dei bam-bini della parrocchia e ai Vespri solenni Mons .Vicario tessè il panegirico del Santo, seguito dallatrina benedizione impartita da Mons. Vescovo .

Il servizio liturgico fu ottimamente disimpe-pegnato dai chierici del Seminario minore .

Missionari Argentini partiti per il Giappone .

In margine al 75° delle Missioni, possiamocon piacere notare che la Repubblica Argentinaha inviato al Giappone quattro giovani Chierici,una vera primizia, che partono per le missioniestere in questo anno giubilare delle missioni .

Mostra Catechistica Salesiana a Cagliari .

In occasione del Congresso Eucaristico - Ma-riano regionale svoltosi dal 23 al 29 aprile u . s .,cui presenziò S. Em. il Card. Adeodato Piazza,fu allestita una grandiosa mostra catechistica pro-tratta sino al 7 maggio .

La collaborazione artistica di pittori, artigianie di tutte le s colaresche e parrocchie della diocesidi Cagliari procurò una quantità e varietà di in-teressanti lavori da rendere problematico il lorocollocamento .

Fra i numerosissimi lavori degli alunni sipotevano ammirare molti grafici, disegni e di-pinti di vero senso artistico, vite di Gesù, vite dellaMadonna, la giornata del bambino, i Sacramentie tante altre storie illustrate e descritte con abi-lità non comune, le cui vedute e lettura furonoun vero godimento .Un apporto notevole fu dato dagli artisti conquadri e sculture .Ma il settore più informativo e didattico fu

quello della stampa allestito e illustrato dal Cen-tro Catechistico Salesiano .

Questo settore era basato sul sistema di intui-zione figurativa ed esposizione bibliografica indi-canti le tracce necessarie per perfezionare ladidattica catechistica .Essendo le sole formule imparate a memoria

dai bambini insufficienti, se non sono spiegate eillustrate dall'insegnante, la mostra fece vedere itesti scritti, illustrati e stampati secondo la men-talità e l'età degli allievi di oggi .

Quadri catechistici, grafici, scene evangeliche arilievo, quaderni pel compito, cineracconti dellaStoria Sacra, filmine catechistiche e tanti altrisussidi didattici formavano la parte catechisticainformativa più importante della mostra .

La mostra inoltre fece vedere anche esemplaridi scuole catechistiche di grandi e piccole pos-sibilità .

Vi era pure l'organizzazione dell'oratorio coirelativi sport, ove i ragazzi e i giovani espandonoin vita attiva ciò che apprendono nella scuoladi religione .

Non mancavano le organizzazioni parrocchialinella loro organicità .

Due grandi e ben indovinate scene, vivacementedipinte, invitavano tutti i visitatori a fare cono-

scenza con le giovanissime riviste Giovani! perragazzi e Primavera per le ragazze . Queste dueriviste hanno destato vivissimo interesse special-mente nei genitori e negli insegnanti .La mostra fu visitata da S. Em. il Card .

Piazza, da S. Ecc . Mons. Botto, Arcivescovodi Cagliari e da tutti i Vescovi della Sardegna,dalle autorità regionali e comunali, da numero-sissimo pubblico e varie scolaresche di Cagliari edei paesi vicini .

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La visita straordinaria della Superiora Ge-

nerale delle Figlie di Maria Ausiliatricealle case di Spagna, Portogallo e Isole

Canarie .

L'antivigilia della festa di M aria Ausiliatrice22 maggio u . s. - la Rev.ma Madre LINDA

LUCOTTI, Superiora Generale delle Figlie di

Maria Ausiliatrice, faceva ritorno a Torino, dopooltre quattro mesi d'assenza, per la visita straor-dinaria alle tre Ispettorie Spagnole, compresele Case del Portogallo e delle Isole Canarie .

Partita il 9 gennaio per Madrid, aveva prose-guito poi per Lisbona ad iniziare la visita nellavicina grande Casa di Caparoca, che accogliep iù di 400 fanciulle orfane o particolarmentebisognose d'assistenza . Passata quindi nellealtre Case portoghesi, tutte con analoghe opere

di beneficenza, sostò, altresì, in diverse loca-lità, dove sono richieste insistentemente altrenuove fondazioni, fra cui una iniziata pocotempo dopo .

Dal Portogallo, ripassando ancora da Madrid,scendeva nel febbraio a Siviglia, per raggiungeredi là, in aereo, le Case delle Isole Canarie, confiorentissime Opere, specie gli attrezzati « Ho-gar-Escuela » o Scuole Professionali, di preferenza

per orfane, e con possibilità dipromettenti e rapidi sviluppi .

Rientrata in Siviglia, com-pletava la visita all'Ispettoriadel Sud «Maria Ausiliatrice»,raggiungendo tutte le altre

18 Case, fino alle più lontanesull'alto della Sierra, trovandoqui pure, sia nelle Case an-tiche sia nelle più recenti,rigogliosa vitalità di lavoro edi gioventù .

In aprile, compiva la visitaall' Ispettoria « S . Teresa» diMadrid, che le presentò altromagnifico sviluppo di opere .

Nella solaCapitale,cinquebelle e fiorentissime Case el'affermarsi delle Scuole Pro-fessionali, che, con i vari labo-ratori specializzati, assicurano.finche il pane a centinaia di

giovanette povere.Compiuto quindi tutto il

giro, dall'antica Casa di Sala-manca fino alle recenti e lon-tane Case del Nord, passava

a Pamplona, iniziando la visitaalle 14 Case della terza Ispet-

toria « N. S. del Pilar».Non le mancò neppur qui

il conforto di trovare un ma-gnifico incremento di Opere,

specialmente popolari, e divedere a centinaia le fanciulle

e le giovanette affollare leScuole, i Laboratori, gli Ora-tori festivi e i Catechismi .

A Barcellona, già benedettadalla visita di San Giovanni

Bosco, ammirò, fra l'altro, l'estendersi degliOratori festivi alla periferia della città, cosìda rispondere ad uno dei bisogni più urgentidell'ora .

In tutto il suo lungo giro, continuato senzasosta con rapidi itinerari e concluso a Barcellona,la Rev.ma Madre potè constatare la mirabilefecondità, che hanno avuto nella Spagna le do-lorosissime prove degli anni di guerra civile, con-trassegnati anche per le Figlie di Maria Ausi-

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liatrice da distruzioni, incendiripetuti, nonchè dal martiriodi due Suore .

Prima della bufera devasta-trice, infatti, non v'era che unasola Ispettoria con una ven-tina di Case ; ora le tre Ispet-torie contano complessivamente52 Case, di cui tre con Novi-ziati fiorenti di vacazioni .

Prove di compiacimento edi stima le vennero dai mu-nifici Benefattori, che con ge-nerosa larghezza provvidero atante Opere benefiche, nonchédalle Autorità e dalle popola-zioni, che andarono a gara nelprepararle accoglienze festose,con la squisita cordialità pro-pria della nobile e cattolicaSpagna .

BRASILE - - Congresso di Maria Ausiliatrice

dei Cristiani e della Pace sociale in Niteroi

(Rio de Janeiro) .

Il più antico istituto salesiano del Brasile (Col-legio di Santa Rosa), fondato ancora da S . Giov .Bosco nel 1883, collocato su una ridente collinadell'immensa baia di Rio de Janeiro, ha celebratofeste grandiose per commemo-rare il titolo ora concesso dallaS. Sede di Basilica minore altempio di M. Ausiliatrice iviesistente e il privilegio dellaincoronazione cinquantenaria al-l'immagine, che Don Boscostesso aveva donato .

Ebbero luogo feste localibrillantissime con l'interventodi S . Em . il Cardinale Ca-m ara di Rio de Janeiro e dinumerosi arcivescovi e vescovi,autorità, rappresentanti del Go-verno ed enti, della miglioresocietà e di enorme massa dipopolo di Niteroi, delle vici-nanze e particolarmente dellaCapitale del Brasile .Anche il Congresso

si tenne allo Stadio di Niteroi,e di cui fu l'anima S . E . il

Vescovo Mons . Giovanni deMatha de Andrade - riuscìuna importante affermazionedei princìpi cristiani, di amoreal Papa, alla gioventù e alleFamiglia. La bella statua, pri-

ma di essere coronata, era stata portata in pel-legrinaggio in tutti i comuni del littorale del-l'immensa baia . Il tragitto da Rio a Niteroi fuun trionfo per la meravigliosa processione ma-rittima : barconi apparecchiati con sontuosità perla Vergine Santa e comitive cantanti lodi sacre,mentre due potenti riflettori della Marina Na-zionale proiettavano un mare di luce sulla barcadella Madonna e sulle altre .

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Oratore fu l'Arcivescovo Salesiano di CuiabàS . E . Mons . Francesco de Aquino Corréa, ilDelegato Pontificio per l'incoronazione S . Em .il Cardinale di Rio de Janeiro ; il « paraninfo »o padrino fu S . E. il Presidente della Repub-blica rappresentato da S . E. il Governatore delloStato di Rio .

Anche S. Santità partecipò alle grandi mani-festazioni con il seguente telegramma :S. Santità si compiace paternamente per l'at-

tuazione del Congresso di Maria Ausiliatrice diN iteroi e fa voti perchè le preghiere fiducioseallaRegina della Pace ottengano la tanto desiderataconcordia sociale e intanto benedice largamentel'Ecc . Vescovo Diocesano, i Salesiani, gli Ispettori,le Commissioni organizzatrici ed ognuno dei Con-gressisti.

MONTINI, Sostituto .

GERMANIA - Nuova opera Salesiana perla salvezza della gioventù operaia .

L'ideatore dell'opera è l'ingegnere EvaldoKucznierz, un fuggiasco della Slesia, che percausa degli avvenimenti è divenuto insegnanteprofessionale. Egli, conoscendo i bisogni dei gio-vani uscenti dalle classi elementari, i quali vor-rebbero imparare un mestiere, ma non trovanochi li accetti come garzoni, si propose di cer-care una soluzione. A tale scopo scrisse un im-portante articolo, che venne largamente diffusoper propugnare l'idea di fondare delle Scuoleprofessionali . La Camera del Lavoro di Muhl-dorf ammise la necessità di venire incontro allemigliaia di giovani e di provvedere per loro .Egli disse: « è necessaria un'opera, ma le operehanno poi bisogno di uomini, che le sosten-gano e le sviluppino » .

Si cerca un luogo, un edificio adatto per leScuole professionali. Si trova che il complessodi trenta padiglioni con solo pianterreno, co-struiti durante la guerra per una grande fabbricadi munizioni, sarebbe ambiente adatto per loscopo, appena l'IRO non abbia più bisogno diquegli edifici per i profughi .

Il 5 ottobre 1949 si radunano nei locali dellaCamera di Altòtting i rappresentanti e gli incari-cati delle autorità, del Governo, dell'Artigianatoe Industria, delle Scuole industriali e dell'Auto-rità ecclesiastiche per studiare il grave proble-ma. L'ing . Kucznierz espone le sue idee, chevengono accolte favorevolmente dalla Giunta pro-vinciale e dai rappresentanti delle Camere del La-voro e dell'Industria, ma altri rappresentantinon sono favorevoli e manca l'approvazione delGoverno . In quella adunanza era presente unsacerdote salesiano, quale rappresentante della Cu-ria arcivescovile di Monaco e della Società sale-siana. Egli fece rilevare che i tanti « se e ma » sono

originati dalla mancanza di fiducia nella DivinaProvvidenza e da debole volontà di collaborare .Porta l'esempio di Don Bosco, che, innanzi alledifficoltà, non indietreggia, ma cerca di scio-glierle, contento di cominciare modestamente econvinto che lo sviluppo e il progresso verrannoin seguito. Termina dicendo che se tutti eranointeressati alla riuscita dell'Opera, i Salesianisarebbero pronti a collaborare e dare il loro gene-roso aiuto .

Le sue parole riscuotono l'approvazione del-l'adunanza . Eccoci all'opera . Tre volte nell'IstitutoSalesiano di Monaco si erano caricati i camionscon rimorchio per trasportare nella nuova Scuolal'attrezzatura più indispensabile per potere ac-cogliere i giovani ed iniziare l'opera, e tutte trele volte venne l'ordine di sospendere .

Si fece l'acquisto di mobili e macchine, dimateriali greggi e si cercò il personale atto perla direzione dei laboratori . Finalmente il 2 lu-glio 1950 venne il permesso di cominciare . Allorasi pensò subito di cambiare quel nome di tristiricordi e il luogo si chiamò « Waldwinkel » (An-golo della foresta), nome gradito alla gioventù .

Il 22 novembre 1950, tutti i 150 giovani ac-colti nel « Waldwinkel » si schierarono dinnanzial grande salone teatro, aspettando l'arrivo delVescovo ausiliare Mons . Dott. Neuhausler, chevenne per benedire solennemente l'Opera, sortaa Waldwinkel, presso Aschau in Baviera .

L'ing. Kucznierz, l'architetto Dorr e i Sale-siani accolgono l'Ecc .mo vescovo, ausiliare delCardinale di Monaco, al suono festivo delle notedella banda . Nel grande salone dei diverti-menti, adibito a cappella per la circostanza, siradunano le autorità e i giovani per assisterealla S . Messa. Il Vescovo rivolge ai presenti lasua parola . Ringrazia anzitutto tutti coloro cheprestarono in qualche modo il loro appoggio ;chiama l'opera « Opera Don Bosco », poichè nonha solo lo scopo di insegnare ai giovani un me-stiere, onde guadagnarsi onestamente il pane,ma soprattutto di formarli alla vita cristiana ecivile, perchè onorino la famiglia e la patria .Passò quindi a benedire i locali .

Erano presenti i rappresentanti del Ministrodelle Finanze e del Lavoro, i deputati provin-ciali di Muhldorf e di Altòtting, impiegati alleati,i dirigenti dell'Assistenza sociale giovanile, rap-presentanti della Radio e della Stampa . Tutti ipresenti espressero la loro meraviglia nel consta-tare quanto si era fatto in così breve tempo .

I giovani, terminata la Messa, andarono al loroposto di lavoro e diedero una prova di quantoavevano già imparato a fare .

Gli ospiti partirono assai soddisfatti per avereconstatato che anche i religiosi, in perfetto accordocon i laici, promuovono un'Opera, che fa tantoonore alla carità pubblica e all'attività cattolica .

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URUGUAY-Montevideo - Nuova ScuolaIndustriale «Beato Domenico Savio» .

L'instancabile parroco di Maronàs P . GuillernoYémi, grande Cooperatore salesiano, ebbe lagioia di vedere finalmente in attuazione il suovivo desiderio, per cui da anni lavorava affron-tando grandi difficoltà: la posa della prima pietradella Scuola di Arti e Mestieri e dell'Oratoriofestivo, che saranno un monumento vivente diriconoscenza al Beato Domenico Savio . Stannosorgendo in un sobborgo della città eminente-mente industriale, pieno di fanciulli poveri .

L'8 ottobre u . s ., a chiusura dei festeggiamentiin onore del Beato, S . E. Mons. Alfredo Pacini,Nunzio Apostolico, compiva, dinanzi a tutta lafolla, la funzione della benedizione della primapietra dell'erigenda Scuola Professionale .Circondavano l'Ecc .mo Prelato il P . Yémi, i

Padrini dell'Opera, le autorità, i Cooperatori ele Cooperatrici, l'Ispettore dei Salesiani nell'Uru-guay Sig. D. Amilcare Pascual, e D . Zanninetti,

Novara - Le celebrazioni in onore del BeatoDomenico Savio a Novara hanno superato le pro-porzioni di una manifestazione cittadina ed hannoassunto carattere diocesano . Tutta la diocesi venne,infatti, interessata da una santa crociata per la di-fesa dei fanciulli . Un attivissimo comitato si misevolentieri a disposizione del Direttore Prof . DonLuigi Ricceri, per curare anche i minimi parti-colari .

Fu così che domenica 15 aprile vide l'artisticasala del Broletto, gremita di autorità e di persona-lità (S . E . il Prefetto, il Presidente del Tribunale,il Presidente dell'Amministrazione provinciale, ilProvveditore agli studi ecc .) attorno all'Ammi-nistratore Apostolico della Diocesi, S. E. Mons .Gilla Vincenzo Gremigni, per la commemora-zione civile, tenuta dal nostro ex allievo Sen .Avv. Bortolo Galletto, Rappresentava il RettorMaggiore il rev.mo Don Renato Ziggiotti .Per le solenni funzioni del triduo il venerando

Capitolo offerse il magnifico Duomo, parato edilluminato con grazia squisita, adorno degli storiciarazzi e delle tele della Beatificazione . Fin dalmattino del 19, il vasto tempio si gremì deigiovani degli Istituti della città alla Messacelebrata dal Rev .mo Don Giorgio Seriè, delCapitolo Superiore. Contemporaneamente anchel'Istituto Salesiano si affollava di Insegnanti edi Sacerdoti per un duplice convegno : peda-gogico e sacerdotale . Oltre trecento Insegnantiascoltarono la Messa celebrata dal nostro Don

salesiano, attualmente incaricato della Scuola .Mentre si compiva la cerimonia, la banda degliArtigiani del «Don Bosco» di Montevideo ese-guiva un brillante concerto musicale .

PORTOGALLO - D. Bosco Patrono deglisportivi portoghesi.

Il giornale O Porto del 14 novembre u. s . pub-blicava : « Lo sport è una forza, che tutti rico-noscono. Ora è necessario ed è bello che abbiaun Patrono . Il più indicato è S . Giovanni Bosco . . .fu lui che volle portare la sua influenza delicatae soave alla scuola, al lavoro, allo sport e a tuttele attività. La famosa squadra " S. Lorenzo diAlmagro ", si è formata ed è cresciuta in unIstituto salesiano . Il suo giorno festivo è il 31 gen-naio. In quel giorno più di mille bandiere nelCorso! Le bande dei salesiani e del " Terço " .

» Sarà questa una festa unica, la maggiore diOporto, come la festa dello sport» .

I trionfi del beato Domenico SavioGiuseppe Gemmellaro, che aperse il convegno,in chiesa, con una fervida allocuzione, quindimossero processionalmente per le vie della cittàper l'acquisto del giubileo .

S. E. celebrò per i sacerdoti, convenuti dallediocesi di Novara e Vigevano, in numero di oltreduecento, per la giornata sacerdotale salesiana ediede il via al convegno di studi con le sue pasto-rali indicazioni .

Poi i sacerdoti passarono in teatro, dovesotto la presidenza del signor Don Seriè e ladirezione dei Direttori diocesani dei Cooperatori,Mons. Silvio Beltrami e Padre Balduzzi, ascolta-rono la magistrale esposizione di Don Gemmel-laro e si scambiarono pratiche esperienze per ade-guare il sacro ministero alle esigenze dei tempi,nello spirito di Don Bosco. Conclusero il con-vegno la presentazione dei sussidi catechisticidella nostra Libreria della Dottrina Cristiana e leparole del sig . Don Seriè e di S. E. Mons. Gre-m igni . Nel pomeriggio, il Clero, preceduto dalVescovo, che reggeva la croce, sfilò per le viedella città all'acquisto del giubileo : i maestri,invece, scesero in teatro per la conferenza com-memorativa del Beato tenuta tra il più vivo in-teresse dal signor Don Gemmellaro, alla pre-senza del Provveditore agli Studi e di altre Auto-rità scolastiche .

La prima Messa del secondo giorno del triduofu riservata alle Comunità religiose femminili ; sisuccedettero quindi 1500 alunni ed alunne ; il

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sabato, le scolaresche tenute dai religiosi, circaun migliaio ; celebrarono, successivamente, Mons .Mario Longo Dorni, . Mons. Giulio Baroli eMons. Lino Cassani, venerando ex allievo deitempi di Don Bosco . Nel pomeriggio del sabatoil predicatore del triduo, Rev . Don Guido Favini,tenne in Duomo una conferenza particolare allemadri, che vennero numerose .

Imponenti a tutte le funzioni le masse giovanili :a sera una marea di popolo seguiva con crescentecommozione l'esaltazione della cara figura del-l'angelico giovanetto .

Fra tanto fervore, radioso di sole, il 22 aprilevide, in Duomo, rinnovarsi la Pasqua con lemigliaia di comunioni distribuite specialmentealle Messe della gioventù maschile e femminiledegli Istituti religiosi e di Azione Cattolica

Splendido il pontificale di S . E. Mons. Gre-migni, che cantò le glorie del Savio in unavibrante omelia . La Scuola di Canto del nostroIstituto Sant'Ambrogio di Milano ; diretta daimaestri Loss e Musso, eseguì magistralmente lamessa in onore del Beato Domenico Savio delPagella e mottetti a 4 voci dispari .

Prestavano servizio all'altare il venerandoSeminario ed il Piccolo Clero del nostroIstituto . Davanti all'altare le autorità cit-tadine .

Nel pomeriggio, l'apoteosi . Più di cin-quemila giovani sfilarono dall'istituto Sale-siano, in mezzo a fittissime ali di follaammirata e commossa, per i corsi princi-pali della città, fino al Duomo, portandoin trionfo la statua del Beato, su artisticocarro preparato dalle Figlie di Maria Ausi-liatrice, tra una fiorita di gigli . Un altrocarro allegorico, che ricordava l'apparizionedel Savio a Don Bosco, apriva il corteo,allietato dalle bande dell'Oratorio di Vige-vano, condotta con folta rappresentanza digiovani dal Padre Balduzzi, e dei nostriOratori di Torino Monterosa, di Milanoe del nostro Istituto di Novara . Col Ca-pitolo della Cattedrale erano presenti iCanonici della Basilica di San Gaudenzioe i Parroci della città, i Rev .di Cappuc-cini, l'Azione Cattolica coi dirigenti ed il

fior fiore delle sue associazioni. Dietro alVescovo, in cappa. magna benedicente, lamassa di popolo. La processione sostò nel-l'antica Piazza del Rosario, ove Padre Fa-sola diresse i canti e le invocazioni .

S. E. Mons. Gremigni rivolse ancora lasua parola alla massa di oltre ventimilapersone, che gremiva la piazza e le viecircostanti e poi impartì la Benedizionecol Santissimo Sacramento . Quindi il corteoriprese fino al Duomo, dove la statua fuaccolta con vibranti acclamazioni dal po-

polo, e Sua Eccellenza coronò la manifesta-zione con un'altra paterna parola e la sua be-nedizione .

Caltagirone - Triduo e festa solenne in onoredel Beato Domenico Savio, alla fine di aprile u . s .

I festeggiamenti ebbero quale mèta l'esaltazionedella pedagogia di S. Giovanni Bosco nella figuradel Beato Domenico Savio . Furono trattati conbrio e competenza i temi : L'educazione comefondamento dell'ordine sociale ; la famiglia, ilcollegio e l'oratorio nella pedagogia di S . Gio-vanni Bosco .Predicatore del triduo fu il Rev .do P. Ettore

Albino ; la Messa Pontificale fu celebrata dalVescovo Mons . Pietro Capizzi, il quale tenne ilpanegirico del Beato . Sempre la folla, special-mente ;giovanile, gremiva la chiesa .

Termini Imerese (Palermo) - L'omaggio aS. Giovanni Bosco e al Beato Domenico Saviosi svolse nel duomo, alla fine di aprile, promossodal Rev.do Clero, con a capo l'Arciprete Mons .Giuseppe Formosa, dai Cooperatori e dall'A . C .

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Nel pomeriggio del mercoledi 25 aprile futenuto un convegno dal Salesiano D . AntonioFasulo, il quale ricordò i fausti avvenimenti ericorrenze delle famiglie di Don Bosco : i giubilei didiamante delle Missioni Salesiane e dell'Unionedei Cooperatori ; la beatificazione di DomenicoSavio e la prossima canonizzazione della BeataMaria Mazzarello .

Grandiosa la manifestazione di chiusura, lasera di domenica, nel monumentale tempio affol-lato come per le più grandi occasioni .

Nave (Brescia) - Sincero omaggio di devo-zione e di entusiasmo riuscirono i solenni fe-steggiamenti in onore del Beato DomenicoSavio, promossi dallo Studentato Filosofico Sa-lesiano .

I giorni dal 1° al 4 marzo u . s . videro una verafolla di fedeli e di ragazzi dimostranti la loropietà e la loro simpatia per il nostro piccoloSanto .La domenica, 4 marzo, echeggiò delle voci di

circa 300 ragazzi convenuti dai paesi vicini . Peressi celebrò la S . Messa il Vescovo SalesianoS . E. Mons. Candido Rada, che al Vangeloesaltava la figura-modello di Domenico Savio,

Alle 10,30, nella chiesa Parrocchiale, il Rev .Arciprete Don B. Giacomini cantò la S . Messacon assistenza pontificale .La Schola dei chierici eseguì la Missa S . Eduardi

Regis a tre voci pari del M° L. Refice ed altrimottetti d'occasione .Al Vangelo Sua Eccellenza con parola per-

suasiva tratteggiò la figura del Beato nei suoiaspetti caratteristici di pietà, purezza e apostolato,rivolgendosi soprattutto ai genitori .

Nel pomeriggio, tra i canti e le preghiere deigiovani, veniva solennementeportata in trionfo la statuadel Beato dall'Istituto Sale-siano fino alla Parrocchiale, oveattendeva una devota folla difedeli in preghiera . Quivi ilRev. Sig . Arciprete con parolecommoventi invocava su tuttala gioventù la protezione diDomenico Savio .

La benedizione Eucaristicaimpartita da S. E. Mons. Radae il bacio della reliquia chiu-devano la giornata .

Castello di Godego (Tre-viso) - Domenica 8 otto-bre 1950 la buona popolazionedi Godego volle festeggiaresolennemente il novello BeatoDomenico Savio, che da. piùdi un trentennio è il titolare

e il modello della locale Sezione Aspirantidell'A . C.

La festa fu preceduta da un triduo predicatodal Salesiano Prof. Don Vittorio Bortolaso nellachiesa parrocchiale, mentre altri confratelli Sale-siani lo tenevano contemporaneamente nellechiese parrocchiali circonvicine .

Il mattino della domenica, nella chiesa Abba-ziale del centro, Mons . Timoteo Campi, Abatedei Benedettini di S . Giustina in Padova, tennesolenne Pontificale, durante il quale l'AssistenteDiocesano della G . I . A . C . rivolse infocate pa-role alla folta massa dei fedeli presenti .

Verso le 2 pomeridiane cominciarono a river-sarsi, nel cortile dell'Istituto, i giovani delle treforanie di Castello di Godego, Castelfranco eSan Zenone degli Ezzelini, che si mossero piùtardi in corteo devoto, fra canti, musiche e pre-ghiere, verso il nuovo campo sportivo dell'Ora-torio Parrocchiale, dedicato al novello Beato . Sudi un terrazzo prospiciente il campo era statacollocata la statua marmorea del Beato .

Parteciparono al corteo S . E, il Vescovo diTreviso, gli Abati mitrati di S. Giustina inPadova, di Castelfranco e di Castello di Go-dego, l'on . Senatore Galletto di Vicenza, il Presi-dente Diocesano della G .I.A .C. e i Superiori egli alunni dell'Istituto Salesiano, insieme con unafolta schiera di due mila giovani con bandiere edistintivi .Dopo che il Sen . Avv . Galletto tenne la com-

memorazione ufficiale, Mons . Antonio Mantiero,Vescovo di Treviso, rivolse ai presenti calde epaterne parole, indicando a tutti, nel propo-sito del piccolo Beato, « La morte, ma non pec-cati », un progranna di vita cristiana e di apo-stolato.

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Solenne rievocazione del giovanetto Dome-nico Savio nella sala francescana di culturadi Assisi .

Una folla, particolarmente di giovani, gremivadomenica 22 aprile, la Sala Francescana di Culturadi S. Damiano, ove ebbe luogo una solennerievocazione del giovanetto Domenico Savìo,discepolo di D . Bosco . Fra i convenuti eranole Autorità Provinciali e Comunali, Presidi eProfessori, gli Istituti Salesiani di Perugia eTrevi, il Convitto Nazionale e le Scuole Supe-riori di Assisi . La rievocazione lumeggiava ilgrave problema educativo, sul quale esordiva laSig.na Merini, in una vibrante introduzione :«Gioventù che s'impegna» . Rapidamente elladelineava le vie maestre della psicologia giova-nile e la responsabilità di chi deve educare perla vita. Di qui la necessità di un orientamentoverso basi granitiche, cementate di fede e disana morale, sulle quali la giovinezza possa si-curamente innestare le proprie energie per vi-vere poi, con pienezza di vocazione, quandoimmancabile scoccherà l'ora della responsabilità .

Il Dr. Ferruccio Lantini, in un'interessantelezione, affermava che dalla personalità umanainnestata nel soprannaturale sgorgano le più altemanifestazioni della creatura umana : sentimentoe volontà, mente e cuore fusi in un tutto unico .La necessità, quindi, di un'educazione che svi-luppi e non sciupi, o devii, le intime e vitalienergie giovanili, se non si vorranno, domani,dei deboli, dei vili, dei falliti nella vita, il piùtriste fallimento, retaggio purtroppo d'una falsaeducazione moderna . Con lo stesso materiale sipuò costruire una bicocca, una taverna, un tem-pio, disse un grande scienziato. Pochi maestrihan compreso questa grande verità, pochissimil'hanno realizzata come S . Giovanni Bosco,plasmando il Savio fino alla santità .

L'oratore splendidamente rievocava la radiosafigura del giovanetto, il quale si affidò nelle manidel Santo come creta nelle mani del vasaio, la-sciandosi plasmare con una docilità vivificata davolontà indomita di perfezione .

Il pubblico, che seguiva visibilmente commosso,applaudì calorosamente gli oratori, sottolineandocon non meno calore i brani polifonici eseguiti dallaSchola Cantorum di S. Damiano e di S . Mariadegli Angeli, sotto la direzione del P . M. Nicolini .

Due particolari manifestazioni in onore delB. Domenico Savio tenute da fanciullimalati .

Napoli - La prima solenne manifestazione didevozione, che sia stata pubblicamente resa inNapoli, - fuori della Famiglia Salesiana - al

Beato Domenico Savio, si ebbe il 21 aprile u . s .all'Istituto Ortofrenico « Michele Sciuti », di-pendente dallo Stabilimento di S . Maria Verte-coeli . Vi sono ricoverati 105 fanciulli minorati,fisicamente e psichicamente, tra cui trenta-quattro audimuti . L'Amministrazione dello Sta-bilimento ha, voluto consacrarli al Beato, ponen-doli sotto la sua protezione . Una commoventefunzione ebbe luogo nella Cappella dell'Istituto,con l'intervento delle Autorità Ecclesiastiche, Ci-vili e Militari e dell'Ispettore D . Antonio Toigo,accompagnato da D. Giuseppe Roncagliolo, Di-rettore Didattico della Pia Casa Arcivescoviledei Sordomuti .

I 105 ragazzi, ciascuno con la medaglia delBeato, cantando l'inno in suo onore, sfilaronoprocessionalmente, precedendo l'artistico quadroad olio, che riproduce l'immagine ufficiale delBeato, la quale fu benedetta dall'Ill .mo e Rev.moMons . Luigi Rinaldi, Vicario Generale dell'Ar-chidiocesi di Napoli . Dopo la benedizione delquadro, la recita delle preghiere e la esposizionedi esso alla venerazione dei fedeli, fu eseguitoun saggio di canto e declamazione dato dai fan-ciulli minorati e quindi una ricca premiazione .D'ora innanzi questa infanzia tanto sventuratastarà sotto la protezione del Beato, al quale èaffidata con la piena fiducia che ne facilitì ilrecupero ed il livellamento ; d'ora innanzi icari ricoverati saranno riguardati come « I pic-coli del B . Domenico Savio » .

Mongreno (Torino) . Sanatorio infantile . -Probabilmente è la prima volta che il Beato Do-menico Savio viene festeggiato in un ambientecome quello di Mongreno . Oltre un centinaiotra fanciulli e fanciulle, dai 5 ai 15 anni e giàprovati nella tenera età dalla malattia e dallesofferenze, dal 19 al 21 aprile, con un triduopredicato dal Salesiano D . Umberto Pasquale,vennero debitamente preparati ed animati allafesta da tempo attesa .

Il mattino della domenica 22 aprile, nella saladestinata a Cappella, sopra l'altarino adorno diluci e fiori, dominava un bel quadro del BeatoDomenico Savio, che dal cielo mirò certamentecon sguardo di compiacenza e predilezione tuttiquei cari fanciulli accostarsi all'altare .

Commovente e caratteristica la funzione po-meridiana. Quando, verso le ore 1 5,30, giunsela banda musicale dell'Oratorio «Conti Rebau-dengo », si ordinò la processione verso la chiesaParrocchiale, che domina, dall'alto di un colle, lacittà di Torino . Tra suoni e canti devoti proce-devano le fanciulle ed i fanciulli guidati dalleloro infermiere, seguivano la banda musicale, ilConsiglio dell'Associazione Domenico Savio at-torno al Sacerdote, che recava la reliquia delBeato e, da ultimo, un folto gruppo di parenti e

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buonì popolani . Una splendida giornata di solee lo spettacolo dei ciliegi in fiore formavanouna meravigliosa cornice alla lunga fila .

Alla chiesa, dopo brevi parole del Sacerdote,che additò ai presenti il Beato come modello dipurezza, di volontà nella lotta contro il peccato,la Benedizione di Gesù Eucaristico scese a rin-saldare i buoni propositi, ed il bacio dato da tuttialla reliquia fu come una solenne promessa difedeltà alla parola data .

Dopo il ritorno, la filodrammatica dell'Ora-torio « Conti Rebaudengo » con una brillante eriuscitissima rappresentazione teatrale chiuse lagiornata tra la generale soddisfazione ; e quando,al termine, il sacerdote si accinse a ritirare il belreliquiario con la reliquia del Beato, esposta tuttoil giorno sull'altarino della sala principale, si udìun grido generale ingenuo e spontaneo : « Padre,lasci ancora con noi Domenico Savio! » . E tuttiaccorrevano per dare l'ultimo bacio .

Istambul (Turchia) - Triduo solenne seguitopoi dalla festa del 19 novembre, cui intervenneS. E. Mons . Andrea Cassùlo, Delegato Apostolico,che celebrò la Messa della Comunione generaleed assistette pontificalmente alla Messa cantata .

Il magnifico elogio sul Beato fu tenuto da unPadre Francescano O. M .

La manifestazione religiosa si chìuse con untrattenimento nella « Casa d'Italia», dove era in-tervenuto un numeroso pubblico, che rimaseentusiasta della bella celebrazione, e molti asse-rivano di non avere mai sentito e visto cosetanto belle . Era, infatti, la prima volta che sidava un trattenimento simile nella grande saladella «Casa d'Italia» .

Granada (Nicaragua) - Grandioso fu an-zitutto il Congresso intercollegiale per onorare ilBeato Domenico Savio .

Allo scopo di dare maggìor splendore giunseroespressamente da Honduras S . E. Mons. Giu-seppe Turcios, Arcivescovo di Tegucigalpa, e daEl Salvador S . E. Mons. Pietro Arnoldo Aparí-cio, Vescovo di San Vicente; entrambi salesiani .

Le giornate preparatorie polarizzarono tuttigli studenti della città e la gioventù dei dintorni .Parteciparono alle adunanze anche distinti Coo-peratori, generose Cooperatrici e molti Ex allievi .

I temi proposti, precedentemente studiati ediscussi, furono brillantemente presentati al grandepubblico giovanile, che rimase entusiasta .

Gli argomenti trattati da valenti oratori furono :La formazione della gioventù, la vocazione, l'AzioneCattolica, la Grazia di Dio e i giovani .

Il 12 novembre tenne il Pontificale l'Ecc .moArcivescovo Mons. Giuseppe Turcios nell'ampiacattedrale della città con l'assistenza dell'Ecc .moNunzio Apostolico, S . E. Mons. Antonio Taffi .

Gli alunni ed alunne di tutti i collegi della cittàe delle città vicine gremivano le ampie navatedel tempio . S. E. Mons. Aparício tessé le lodidel novello Beato, entusiasmando tutti i pre-senti a seguire gli esempi da lui lasciati .

I festeggiamenti ebbero il loro epilogo con ungrande corteo, al quale parteciparono tutti igiovani della città, scuole pubbliche e private,rappresentanza dei collegi della capitale, Ma-nagua, e Sua Ecc . Mons . Antonio Taffi, NunzioApostolico col seguito degli altri ecc .mi Prelati .

Le indimenticabili giornate scolpirono nei cuoridei giovani la fulgida figura del Giovane Beato,come campione da imitare .

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tive e un interessante dibattito sull'importanzadell'arte e della scienza nei confronti del pro-gresso e della civiltà, presieduto dal Governa-tore medesimo, chiusero la grande manifesta-zione . Sua Eccellenza chiese ed ebbe una vitadi Don Bosco, dicendo: « L'India ha bisognodi un uomo come questo », ed ebbe parole diencomio tali per l'opera che svolgono i Salesianiin Assam, quali nessuno aveva ancora usato .

Diocesi di Krishnagar . - Il primo decennaledella Scuola superiore San Giuseppe diKhulna .

La « Scuola San Giuseppe » di Khulna hacompiuto nel 195o il suo decimo anno di vita .

Il gennaio 1940 segnava l'inizio, con pochestanzette ed un numero esiguodi ragazzi : 4o in tutto .

Intanto i primi quarantaallievi aumentarono anno peranno: nel 1943 salirono a 110,e nel 1945 a 250. Furono glianni duri e difficili della guerrae della invasione giapponese .Nel 1947, con la divisione del-l'India, la scuola attraversòancora momenti difficili, ep-pure riuscì a mantenere i36o alunni e nel gennaio 1950raggiunse la bella cifra di 470 .

Successi lusinghieri ha otte-nuto la scuola nei risultatidegli Esami per le Matricolepresso l'Università di Calcutta, dove i nostrialunni del decimo anno ottennero sempre un'al-tissima percentuale di promossi, raggiungendoalcune volte il 100% . Nel 1950 si distinseroanche nelle competizioni sportive interstuden-tesche, conquistando la coppa del calcio e pa-recchi primati nell'atletica leggera .Negli ordinamenti della Scuola superiore è

inserito pure un programma di insegnamento asfondo morale. Il Missionario ha la possibilitàdi avvicinare e parlare di Gesù Cristo ad un grup-petto di alunni . L'anno scorso fu battezzato unex alunno della Scuola, figlio di un avvocatobramino .

La Scuola Tecnica Don Bosco a Krishnagar .

La « Don Bosco Technical School » di Krishna-gar ha rinnovato con il 1950 parte della sua at-trezzatura e dei suoi edifici .

La Scuola Meccanica ha rifornito il suo la-boratorio di nuovo scelto macchinario ed è sti-mata presso le migliori fabbriche della città edella vicina Calcutta, dove gli allievi vengono

assunti, una volta terminato il corso di appren-disti. Il laboratorio di falegnameria è pure benattrezzato, con annessa grande segheria per laselezione dei tronchi, opera degli allievi dellascuola meccanica .

Al fianco della Scuola Tecnica i Salesiani diri-gevano pure da anni una scuola media . Or que-sta ha portato le classi fino alla decima, condu-cendo i giovani alla soglia dell'università.

Apostolato di chierici e novizi Salesiani nellecolline azzurre del sud India .

Nella vasta parrocchia di Kotagiri (NilgirisDistrect) sulle colline azzurre del sud India, glistudenti di filosofia e i novizi Salesiani svolgonoun apostolato fecondo e originale .

Alla domenica si spargono nei villaggi vicini,

e dirigono 5 oratori festivi, di cui solo uno èfrequentato da cattolici . Non è un semplice con-tatto a motivo di divertimenti, ma viene impartitol'insegnamento del Catechismo e istruzioni diindole morale. Il contatto con le anime dei fan-ciulli apre quello con i loro parenti . Gli abitantiappartengono a una casta detta « Badagas », ri-spettosi e senza pregiudizi per il lavoro deigiovani missionari. Sono quasi trecento i giovani,che corrispondono alle cure dei salesiani .

Un avvenimento singolare fu la festa in onoredel Beato Domenico Savio e trionfale fu ilsuo passaggio in questa terra pagana . Da unoratorio all'altro fu accolto Domenico Savio dallepopolazioni, dai ragazzi e dai maestri Hindù consegni di entusiasmo e venerazione . Tutti gli am-malati furono portati al passaggio della statuadi Domenico Savio, e a loro veniva offertoil bacio della reliquia del Beato .

A Kairbetta, uno dei cinque villaggi, gli abi-tanti in massa ricevettero la statua e i ragazzila posero su un trono, davanti alla loro scuola,ed ivi rappresentarono alcune scene della vitadell'alunno di Don Bosco .

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La festa dei Genitori a Kairbetta (India Sud) .

I novizi salesiani, che dirigono un oratoriofestivo a Kairbetta, nel distretto di Nilgiris delSud India, organizzarono il primo gennaio 1951la « Giornata dei Genitori » . Rappresentanze dei6 oratori festivi vi si dettero convegno per ren-dere più solenne la celebrazione .

La giornata comprendeva la gara di Catechismo

per i Cristiani e di formazione morale per ipagani, la benedizione del cortile dei giochidell'oratorio e un trattenimento in onore deiparenti dei ragazzi, clic frequentano gli Oratoril'estivi . La statua di Maria Ausiliatrice, entrouna bella nicchia, veniva portata dai ragazzi,la maggior parte pagani, attraverso le vie delvillaggio e poi intronizzata quale custode deicortili e campi di divertimento . Sulla nicchiafurono scritte a caratteri cubitali le parole N aamT ai (La nostra mamma) . Il Sindaco pagano,che accettò di presiedere la giornata dei genitori,volle pure essere presente all'intronizzazione diMaria SS . Ausiliatrice, e fece da padrino allabandiera dell'Oratorio, benedetta in questa cir-costanza .

Il trattenimento in onore dei genitori fu moltosignificativo e cordiale . Si fece quindi la distri-buzione dei premi di catechismo, di morale edi assiduità. Parlò, fra gli altri, il presidentedell'unione lavoratori, pagano, il quale uscì inqueste parole : « Il Missionario deve essere perciascuno di noi più che un amico, un padre,un fratello » . E sottolineava il grande bene cheil Missionario va facendo nella nuova India

Siccità e carestia nella Missione del NorthArcot .

La missione salesiana del North Arcot (Ma-dras) è stata duramente colpita da una continuasiccità .

Da 4 anni i monsoni nord-orientali non hannofatto la loro comparsa, per cui i campi inariditinon hanno dato alcun raccolto . Soltanto presso ipozzi si coltivano alcuni tratti di terreno, irri-gati con mezzi ancora primitivi e lenti .Miserissime sono le condizioni della popola-zione locale e sforzi energici vanno compiendoi Missionari per soccorrere tanta miseria .

Ad Arni è stata aperta una scuola di tessiturae piccolo artigianato. A Wandiwash si provvede

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un pasto quotidiano ad oltre 300 bambini e bam-bine. In totale 2 .750 orfanelli d'ambo i sessihanno trovato vitto e alloggio in orfanotrofi di-retti dai Salesiani .

Il lavoro dei missionari e grandemente aiutatodalle Suore . Le più numerose sono le Figliedi Maria Ausiliatrice, le quali contano nell'India14 case, di cui sei nell'Assam. Vi sono poi altrefamiglie religiose femminili, come le Suore divostra Signora delle Missioni, quelle della SantaB artolomea Capitanio ecc . ; prestano l'opera lorole Congregazioni indigene fondate nell'Archidio-cesi di Madras e nella diocesi di Shillong ; re-centemente sono giunte in aereo anche cinquesuore Missionarie Spagnole fondate dall'Arci-vescovo Salesiano Mons . Marcellino Olaechea,il cui scopo è di recarsi nelle missioni estere .

Terminiamo con una notizia possiamo dire difamiglia .

Universitari Indiani Aspiranti alla vita Sa-lesiana .

Trivandrum (Travancore-India) . - Nellacapitale dei Travancore i Salesiani hanno, da al-cuni anni, aperta una casa, che ospita un grupposcelto di giovani della costa malabarica, che inten-dono dare il proprio nome alla CongregazioneSalesiana per essere poi missionari nella lorostessa patria . Frequentano come esterni il nuovomagnifico Collegio Universitario « Mar Ivanios »affiliato all'Università statale di T rivandrum .Così prima di entrare nel noviziato, potrannoottenere i gradi accademici, ormai necessari perpoter esercitare qualsiasi insegnamento . Ognimattina in bicicletta si recano al « Mar Ivanios

TESORO SPIRITUALE

I Cooperatori che, confessati e comunicati, visitano unachiesa o pubblica cappella (i Religiosi e le Religiose la lorocappella privata) e quivi pregano secondo l'intenzione delSommo Pontefice, possono acquistare .

L'INDULGENZA PLEN ARIA

Ogni mese1) In un giorno del mese, a loro scelta

2) Il giorno in cui fanno l 'Eserc izio della Buona morte3) Il giorno in cui partecipano alla Conferenza mensile

salesiana.

Nel mese di Agosto anche :6 - Trasfigurazione di N . S. G. C .

15 - Assunzione di Maria SS .16 - S . Rocco .22 - Cuore Immacolato di Maria .

College», che sorge sopra un colle prospicientela città . Nei primi esami si sono distinti soprai 600 e più studenti delle varie facoltà . In casaperò i bravi aspiranti alla vita salesiana si di-menticano di essere universitari e si prestanocon tutta naturalezza a tutte le faccende dome-stiche . Da qualche tempo si è unito anche ungiovane ingegnere della città, che aveva dinnanzia sè una brillante carriera . Egli alterna lo studiodel latino con il lavoro manuale . Richiestocome mai si fosse deciso a lasciare tutto per farsireligioso, rispose: « Mi sono sentito fortementeattratto al vedere la vita così felice di questigiovani, nella casa di Don Bosco

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Nel Vicariato Apostolico di Sakania .

Elisabethville (Congo Belga-Katanga) .

Il Vicariato Apostolico di Sakania ha il suoPiccolo Seminario a Kakyelo, in locali nuovi,spaziosi, igienici .

Le scuole elementari sono in aumento, tuttemolto frequentate e vigilate dai missionari, e con-trollate da un Missionario Ispettore Scolastico .

Funzionano a Kipushya e a Sakania, rispetti-vamente, una scuola Normale e una di Insegna-mento Pedagogico ; presentemente vi dànno le-zione professori europei . Le nove residenzemissionarie hanno tutte un internato per ragazzi,mentre una sola un internato per ragazze .

Le scuolette rurali assommano a 135 con untotale di 3760 alunni, invece le scuole primariecentrali sono 12 con 765 allievi .

Una grande scuola professionale a La Kafubucompleta il quadro degli sforzi che stanno com-piendo i missionari salesiani per elevare la culturadi quelle popolazioni .

In totale la popolazione scolastica del Vica-riato Apostolico arriva a 4717 tra alunni e alunne .

Una lode va pure tributata al Governo Colo-niale e all'Ispezione Scolastica del Congo, laquale non solo desidera scuole belle, bene ammo-biliate, con abbondante materiale scolastico, maaiuta in modo concreto .

La più importante azione sociale intrapresa ediretta molto attivamente è l'insegnamento pro-fessionale per maestri e capi d'arte, e l'insegna-mento agricolo .

La scuola di La Kafubu forma, da molti anni,il fior fiore degli operai e migliora ogni annoil suo insegnamento . Sakania forma muratori,

mattonieri e fabbricanti di calce ; e la missionedi Kiniama, invece, prepara agricoltori .

Nei tre centri missionari di La Kafubu, Mu-soshi e Sakania, le Figlie di Maria Ausiliatrice,grazie alla loro azione benefica nel campo dellamedicina, esercitano una influenza enorme fra lapopolazione . Queste religiose in ogni loro cen-tro missionario dànno corsi di economia domestica,e concorrono ad elevare il livello di vita delladonna indigena .

La fuga degli indigeni verso i centri minerarie industriali non può essere frenata che con l'at-taccamento al suolo natio ; di qui la creazione dipiù villaggi indigeni con pescicultura, officine diaddestramento e magazzini di compre e vendite .

Per la propagazione della Fede cattolica e permantenere le pratiche religiose, prestano preziosoaiuto i catechisti indigeni e gli istruttori dellescuole rurali ; essi sono il lievito in mezzo allamassa, l'eco delle prediche e delle direttive im-parate alla missione centrale . Vi è il gruppochino, specie di patronato domenicale per i gio-vani .

Funziona l'associazione degli ex-allievi, chevengono radunati mensilmente per ritemprare lospirito nella seria volontà di mantenersi esem-plari in mezzo a migliaia di indifferenti e scostu-mati . Il Don Bosco Shinwe, rivista mensile degliex-allievi, narra gli avvenimenti della Chiesa,annuncia e spiega le feste religiose e serve perunire i cristiani con i loro maestri .

Il numero di battezzati, quest'anno, è superiorea quello scorso ; quello dei matrimoni tra i fe-deli si mantiene eguale ma si prevede per l'annoprossimo un aumento delle cifre precedenti .

Solo a Mokambo i missionari cattolici sonodisturbati dal proselitismo dei protestanti Meto-disti e Avventisti .

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Grazie attribuite all'intercessione diMARIA AUSILIATRICE e di S . GIOV. BOSCO

Raccomandiamo v ivamente ai graziati, nei casi di guarigione,di specificare sempre bene la malattia e le circostanze più im-portanti e di segnare chiaramente la propria firma . Sarà benepotendolo, aggiungere uni certificato medico .

Non si pubblicano integralmente le relazioni di grazie ano-nime o firmate colle semplici iniziali.

Riconoscenza a Maria Santissima Ausiliatrice .

Tre volte ho potuto sperimentare la materna prote-zione di Maria Ausiliatrice e di S . Giovanni Bosco .La prima volta durante una lunga causa civile, conclu-sasi definitivamente con una sentenza tutta a me fa-vorevole. Successivamente, allorché degente all'ospe-dale per grave attacco diabetico e progressiva infe-zione del sangue, mi trovai, in seguito a mia fiduciosainvocazione a Maria SS . e S . Giovanni Bosco, in menod'una settimana completamente guarito .

Ultimamente, e cioè nello scorso mese di ottobre,si manifestò la tenerezza di Maria SS . per una miacara figliuola afflitta (per prolungato esaurimento tra-scurato) da una insistente e grave emorragia .

Colla piú viva speranza in Maria SS . Ausiliatrice,esortai la mia consorte e l'inferma ad iniziare con meuna fervida novena d'implorazione quale veniva sug-gerita da S . Giov . Bosco . La grazia non tardava a ma-nifestarsi, poiché la sofferente, prima del terminedella novena, migliorava rapidamente, entrando quasisubito in piena convalescenza ed ora sta benissimo .In riconoscenza invio una modesta offerta .

Torino .

P. T .

È salva l'articolazione della gamba .

La notte del 26 novembre 1949, in servizio come diri-gente nella stazione di Gallarate, venivo travolto dauna colonna di carri in manovra, che mi stritolavanola gamba sinistra, subito amputata, di poco sotto alginocchio, all'ospedale civico di questa città .

Culto e Graziedi Maria AusiliatriceGli organizzatori dei pellegrinaggi sono vivamentepregati di scrivere per tempo e prendere gli op-portuni accordi col Rettore del Santuario di MariaAusiliatrice - via Cottolengo . 32 - Torino (709)

L'operazione fu seguita da infezione, che degenerò incancrena. Era quindi necessario un nuovo interventochirurgico, che, per maggiore sicurezza, avrebbe am-putato la gamba sopra al ginocchio .È una cosa terribile perdere l'articolazione. Avevo23 anni, volevo guarire e camminare ancora bene .

Mi rivolsi perciò con fede a Maria SS . Ausiliatrice .chiedendo la grazia di salvarmi il ginocchio .

Pregai tanto e, sicuro che Ella mi avrebbe aiutato,alla vigilia del secondo intervento, malgrado il parerecontrario di diversi dottori, che temevano una nuovainfezione, supplicai il Primario dell'ospedale di sal-varmi l'articolazione, assumendo tutte le responsabi-lità dell'esito dell'operazione .

Egli fece il possibile e, non avendo sufficiente tes-suto per cucire, lasciò la ferita aperta in alcune parti .Dopo 15 giorni mi alzavo dal letto con la ferita ci-

catrizzata e, verso la fine di gennaio del corrente anno,uscivo dall'ospedale . Ora, di nuovo in servizio pressogli uffici della mia stazione, munito di arto ortopedico,viaggio e cammino senza bastone, andando, grazieall'articolazione salvata, anche in bicicletta .

Ad un anno esatto dalla disgrazia ringrazio di cuorela Vergine Santa Ausiliatrice e per « Grazia ricevuta »invio offerta per le Opere Salesiane .

Stazione di Gallarate (Varese) .

Sottocapo GIUSEPPE ALIPRANDINI.

Bambino guarito da mastoidite .

Riconoscente all'Ausiliatrice adempio la promessa dipubblicare la grande grazia concessa al mio cuginettoMariano di anni 6, residente a Marsiglia . Egli il 13 no-vembre era in fin di vita, colpito da mastoidite, consintomi di meningite cerebro-spinale . Mi rivolsi subitoall'Ausiliatrice, ed il bambino, operato di mastoidite,guarì, in pochi giorni, perfettamente ed ora gode ot-tima salute .

Mariano, col papà ex allievo salesiano e con la mam-ma, si unisce con me per un pubblico ringraziamento .

Grazie, o Maria Ausiliatrice, d'aver cambiato ilnostro dolore in gioia!

Torino .

NELLA MONTI .

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Esito felice di operazione difficilissima .

Mia madre, Marietta Maesano ved . Tropea, di anni71, da 30 e più anni affetta di malattia cardiaca e allacistifellea, fu sorpresi da dolore fortissimo per unatrombosi alla gamba sinistra, che la rese immobile .In seguito la gamba veniva affetta da cancrenasecca, per cui il piede si mummificò e la tibia si avv iòal disfacimento . Fin da principio, consultati profes-sori e medici, fu dichiarato che si sarebbe dovuta am-putare la gamba, ma, considerate le condizioni generalidell'inferma, l'operazione avrebbe avuto un esito ne-gatici . Si attese in quello stato estremamente dolo-rante per ben dieci mesi, ma visto che, progredendola cancrena, s i sarebbe andato in poco tempo incontroalla morte e, d'altra parte, avendo osservato un miglio-ramento al cuore, fu deciso dalla stessa inferma di farsil'amputazione, pur sapendo che l'esito sarebbe statomolto incerto . Mia madre, rassegnata alla volontà diDio. dimostro un coraggio sorprendente . In tali tristipresentimenti, io mi rivolsi con fede a Maria Ausilia-trice e a S. Giovanni Bosco . Il 27 aprile fu eseguital'operazione, che è riuscita senza complicazioni e si

nota una progressiva guarigione .Rendo grazie a Maria SS . Ausi-liatrice e a S. Giovanni Bosco .

Aci Catena (Catania) .

AGOSTINA TROPEA fu SEBASTIANO .

Guarita da trombosi .

La signora Margherita Sargiottoved. Sopegno nel dicembre scorso

veniva improvvisamente colpita datrombosi cerebrale con perditadella conoscenza e della parola .Trascorse così alcuni giorni tra la

vita e la morte, malgrado le cureaffettuose e intelligenti del medico,il quale, non nascondendosi la gra-vità del male, dichiarava che, datal'età (73 anni), anche in caso di

guarigione, non avrebbe più ricuperato totalmentel'uso delle sue facoltà . La famiglia si rivolse con granfede all'intercessione di Maria SS . Ausiliatrice e diS. Giov . Bosco, dei quali essa è divotissima .La preghiera fu esaudita : le condizioni dell'amma-lata migliorarono sensibilmente, ed ora completa-mente ristabilita tiene in persona a soddisfare il suodebito di riconoscenza a Maria Ausiliatrice e S . Gio-vanni Bosco .

Carmagnola Sac. D. PIETRO CORTASSO,

Guarito da frattura della base cranica .Il 28 gennaio 1950, mi recavo, dal nostro Istituto di

Genova-Sampierdarena, a Rapallo, nella casa delleFiglie di Maria Ausiliatrice, per iniziare un corso dipredicazione, per la festa di S . Giov . Bosco .

Giunto a Rapallo, ero vicino all'Istituto delle Suore,quando avvertii un forte colpo alla testa, quasi datocon una mazza di ferro, e, nel voltarmi per domandare :« Ma perchè? » caddi supino per terra, da dove, quasisollevato da una forza misteriosa, immediatamente mi

alzai.Molta gente venne in miosoccorso e sentivo ripetere: «Ha ilcervello di fuori, bisogna portarlosubito all'ospedale». Intesi che

ero stato investito da un camioncon rimorchio . All'ospedale, laSuora, che mi accolse, ripetev aanche lei : « Povero Padre, ha ilcervello di fuori » e affermava ciòcon tanta dolorosa convinzione cheio portai la mano alla testa, si-curo di prendere fra le dita partedel mio cervello, ma osservai lamano lorda di abbondante sangue .Medicato d'urgenza, fu redatto il

seguentereferto: « Grave ferita alparietale sinistro con probabilefrattura dell'osso, ferita all'occi-pite ; grave contusione all'emito-race sinistro con probabile frat-tura di costole

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Rimasi ricoverato nell'ospedaleper ben sessantasette giorni perfrattura di costole e conseguentepleurite traumatica .

Il muro, contro il quale avreidovuto rimanere schiacciato dalrimorchio, sostiene una villa, doveDon Bosco fu ospite e celebrò laS. Messa .

Don Bosco volle concedermi dipoter ancora lavorare per l'animamia e di quante soro la consola-zione di a vvicinare a Gesù conparole di Fede e di Amore .

Scrivo detta relazione, a di-stanza di un anno, per gratitudineal caro Padre S . Giovanni Bosco .

Vibo Valentia, gennaio 1951 .

Sac. GIOVANNI TEDESCHI.

C'era solo più qualche oradi vita .

Da tre mesi mi trovavo costrettaa giacere in un letto, immobile cdincosciente . Avevo un'emorragiasubmeningea con broncopolmo-nite ed altre complicazioni. I me-dici, dopo avermi prodigate tuttele cure e fatte punture lombari,dichiararono disperata la mia gua-rigione. Infatti una violenta crisimi rese gravissima . Furono av-visati tutti i parenti, che ac-corsero subito al mio capezzale .Io, pure delirante, invocava il no-me di Maria Ausiliatrice e di SanGiovanni Bosco . I miei familiariiniziarono novene e preghiere, spe-rando sempre in un miracolo di-vino . Ecco che dopo alcuni giornisuperai, davanti all'occhio stupe-fatto del medico, l'ultima crisi eda poco a poco guarii abbastanzabene .

Goggiano .ENRICA BERTONI.

Sembrava moribondo .

La sera del 1 5 agosto scorso,mio fratello era andato a letto confebbre alta . La cosa pareva insi-g nificante . Tutti dicevano che fraqualche giorno si sarebbe alzato .Intanto i giorni passavano e miofratello peggiorava. I medici nonsapevano quale malattia si fosse,se malaria o tifo, perchè l'amma-lato accusava mal di pancia acutoe brividi di freddo . Dopo quindicigiorni era in fin di vita . I geni-tori erano doppiamente addolorati :

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per il figlio, che moriva e per un altro, il primogenito,che proprio in quei giorni doveva partire missionarioper il Brasile . Non sapevo cosa fare . Avevo con meuna reliquia di S . Giov . Bosco e col consenso del ma-lato gliela metto sotto il cuscino . Frano le due po-meridiane . Il sacerdote era venuto per confessarloper l'ultima volta. Con più fede invocai l'aiuto dellaMadonna Celeste unitamente a Maria Mazzarello eS. Giov. Bosco, con promessa di far pubblicare lagrazia . E la grazia venne la sera stessa . Uno specia-lista chiamato da Catania accorreva al letto del mori-bondo alle ore 22 dello stesso giorno, e riusciva asalvare mio fratello . Adesso sta bene .

Palermo .

Ch . FRANCO VALENTI .

"Fuori pericolo" .

L'estate scorsa, la nostra famiglia fu terribilmentecolpita dalla malattia del tifo, che mietè tra di noi bendue vittime . Trasportati d'urgenza all'ospedale i su-perstiti, cioè Mario e le cinque mie figlie, tutte col-pite dalla terribile malattia ; queste, nell'angoscia delmomento, visto che per Mario erano sopravvenute com-plicazioni gravissime, per cui egli si trovava in fin di vita,lo raccomandarono a Maria Ausiliatrice e a S. Giov .Bosco, facendo voto di pubblicare la grazia e mandareun'offerta in caso di guarigione . Dopo giorni ango-sciosi di ansia e di trepidazione intensa, ecco, final-mente, l'attesa notizia : « Mario è fuori pericolo! » . . .Si è, infatti, completamente rimesso e gode ottima sa-lute ; così pure le mie cinque figlie, compresa la piùpiccola, Pierina, per cui pure era sopravvenuta unagrave complicazione, che ci aveva molto preoccupati .Riconoscente all'Augusta Regina e a Don Bosco .

S. Rocco - Montà d'Alba .

LUIGIA CASETTA PELASSA .

DICHIARAZIONE MEDICANell'estate scorsa ho esaminato a San Rocco Montà di Alba

e all'Ospedale Civile di Alba i componenti della FamigliaCasetta colpiti da infezione Etoerthiana e paratifica ; la formamorbosa si presentò subito fin dall'inizio molto grave e conpercentuale insolitamente elevata di complicazioni temibili,c asi da rendere la prognosi non soltanto severa e riservata madecisamente infausta .

La terapia attuata con particolare diligenza, nulla omettendoanche delle ultime e migliari conquiste, sembrava pur troppodestinata all'insuccesso, quando poco a poco quasi per in-sorgenza di aiuto soprannaturale e divino lo stato clinicodegli ammalati incominciò a migliorare, attenuandosi lo statotossico infettivo e presentando la complicazione in atto, lentoma deciso e progressivo miglioramento .Ho personalmente osservato e studiato gli ammalati ; possoquindi affermare con sicura coscienza la verità di quanto horiferito.

Torino

In fede.OLIVIERI Dr . GIUL IO .

Medico-Chirurgo Municipale .

"Sia ringraziata la Vergine Ausiliatrice econ essa S. Giovanni Bosco" .

Il 25 aprile scorso anno fui colpita da embolia endo-cardica, che, oltre a mettermi il cuore in uno statomolto difficile e molto delicato, mi aveva anche colpitoil centro della parola (centro di Broca), togliendomila favella per circa un mese. I medici espressero amio marito la loro convinzione che non sarei sopra-vissuta a tale malattia . Ma io, dotata di una fede for-

tissima nella Madonna, e consigliata dal sacerdotedell'ospedale Don Angelo Colombi, ardentementepregai S . Giovanni Bosco, perchè intercedesse pressol'Altissimo e la B . Vergine . E la grazia venne . Orasto bene, e accudisco a tutte le faccende di casa mia .

E la grazia venne anche per mio figlio .Il 17 di gennaio u . s . fu ricoverato d'urgenza in un

ospedale pediatrico di Milano . La diagnosi era : Set-ticemia, sintomi di meningite, e un ascesso nella testa .I medici specialisti ne prevedevano il trapasso da unmomento all'altro, ma, dopo quattro giorni di pre-ghiere alla Madonna e S . Giovanni Bosco, mio figliomigliorò e, in 20 giorni, con la grazia di Dio, le curedei medici, superò la crisi . Senza interventi chirurgicialla testa, è tornato a casa guarito, ed ora si unisce conme e mio marito per esternare tutta la nostra ricono-scenza. Soddisfiamo la nostra promessa .

Melegnano.GIUSEPPINA MORGNONI.

" Mi rivolsi a lui con fede ardentissima " .

Ero ammalata per un esaurimento sì forte che nonpotevo neppure camminare e tenevo il letto .

Una cooperatrice salesiana di Caserta mi esortò arivolgermi a S. Giovanni Bosco : anzi essendo dettacooperatrice venuta a trovarmi, iniziammo insicure lanovena .

La notte precedente la festa, mi sembrò che S . Gio-vanni Bosco, in sogno, mi dicesse : Recita l'Ave M aria

e sarai guarita . Fu proprio allora che con fede arden-tissima invocai il suo aiuto e la mattina del 31 gennaio,sentendomi bene, chiesi alla mia famiglia l'occorrenteper vestirmi .

Sulle prime i miei parenti credettero che fossi quasiimpazzita, invece avevo realmente riacquistate le forze,grazie al paterno intervento di S. Giovanni Bosco .Mi alzai e tosto andai a trovare la mia amica di Ca-serta, per poi correre alla Chiesa dei Salesiani e rin-graziare, così, S . Giovanni Bosco della bella grazia .

Casagiove (Caserta)

GAETANA VALENT INO .

" Maria Ausiliatrice e S . Giovanni Bosco mihanno esaudita " .

Il 25 ottobre u . s . venni colpita da polmonite dop-pia che superai felicemente, lasciandomi solo un po'di catarro al pomone destro, che, a detta del medico,si sarebbe sciolto col tempo, come avvenne . Ma dopoun mese, ecco di nuovo una febbre persistente, chemi costrinse a letto . Chiamato il medico, dichiaròtrattarsi di pleurite secca con bronchite pure seccaal polmone sinistro con infiammazione e febbri inte-stinali . Avvertita mia figlia, Suora dalle Figlie di MariaAusiliatrice, mi consigliò di fare una novena a MariaAusil . e S . Giovanni Bosco . Il mio stato era veramentegrave, perchè ancora convalescente da grave malattia .Promisi un'offerta con pubblicazione della grazia .

Dopo soli otto giorni, con meraviglia di tutti, ildottore dichiara che la pleurite era superata e così purescomparse l'infiammazione intestinale e la febbre, ri-manendo in me solo un po' di debolezza .

Ora mantengo la promessa inviando un'offerta.Cittadella

ANGELA BATT ISTELLA in BIZZOTTO.

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Guarito da grave investimento .Mio padre, ritornando dal lavoro, venne investito

gravemente da un ciclista .Il medico subito accorso constatò la frattura cranica

dalla parte sinistra . Dopo varie radiografie, il medicodisperava di salvarlo, avendo rotta, internamente, perben otto cm . la testa . Dopo più giorni di lotta controil male, una notte sembrava proprio al colmo del do-lore . Ci raccomandammo alla SS . Vergine, e appenagiorno, corsi da un sacerdote per fare benedire alcunipannolini. Quel sacerdote mi regalò un'immagine diS. Giovanni Bosco . L'ammalato, al contatto delle cosesacre, si calmò improvvisamente e migliorò semprepiù fino alla completa guarigione . Il medico stessorimase meravigliato, ma fu il primo a dire che l'am-malato era guarito per l'intervento divino .Oggi mio padre sta bene e lavora . Grazie infinite

alla Madonna e a S. G . Bosco .Carate Brianza .

RITA SIRONI .

Salvo per miracolo!S. Giov. Bosco mi ha salvato da morte l'adorato

mio piccolo Franco di anni 4 .Un male complicato e misterioso, che forse neppure

la scienza medica era riuscita a individuare, me loaveva ridotto agli estrerni . I dottori riuniti a consultocrollavano il capo, parlavano di polmonite, di peri-tonite ecc . lo ero disperata! E nella mia disperazionecorsi in cerca di una reliquia di S . Giov . Bosco e l'ap-pesi al collo del mio morente ; appesi ancora sul capodel bambino l'immagine del Santo e poi . . . l'affidaia Lui . Inattesamente la creaturina, che era assopita,si desta, mi guarda, mi sorride : « Mamma - mi diceadditando l'immagine di D . Bosco - mamma, quellozio mi ha detto che guarisco » .

Piansi, pianse con me il marito, piansero i familiaritutti ; si sospettò un delirio, ma, il giorno dopo, il mioFranco si metteva decisamente sulla via della guari-gione . Ed ora che veramente è guarito, invio a S. Gio-vanni Bosco con riconoscente entusiasmo la mia mo-desta offerta e ne rendo noto il potente patrocinio .

Roddi.

FELICINA GIACOSA .

Guarita da pleurite .Durante lo scorso anno, nel mese di gennaio, fui

presa da un attacco pleurico. Dopo due mesi didolori e forti cure, andai da un dottore, il qualesubito riconobbe il male, sottoponendomi ad ener-giche cure. Passato ancora un mese di tormento, ildottore, rivisitandomi, dichiarò di trovarsi davanti adun caso difficile da combattere : mi facessi perciò co-raggio e pazienza a proseguire le cure .

La tristezza non dava tregua al mio animo depresso,anche per il mio bambino, bisognoso di cure materne .Un giorno d i male estenuante, mi convinsi che soloun miracolo mi poteva salvare da così terribile malore .La sera, nelle mie preghiere, mi rivolsi con fede aMaria SS. Ausiliatrice e S . G. Bosco, chiedendo lagrazia . Al mattino successivo, constatai con vera gioiadi non avere più il dolore . Lasciai passare qualchegiorno, poi mi recai dal medico : constatò egli stessola grazia avvenuta . Ringrazio con molta fede M . Ausi-liatrice ed il caro Santo .

Novi Ligure .

BRUNA RUFFINI .

Ringraziano ancora della loro intercessioneMaria SS. Ausiliatrice e S. Giovanni Bosco :

Anna Salvo (Celmurano) fa sapere che una sua parenteè potuta partire per l'America, superando ogni difficoltà inseguito a preghiera a S . Gio, . Bosco .

La Sig .ra Bonanno ha ricevuta, per intercessione di S . Gio-carmi Bosco, una grazia segnalatissima .

Almerina Menegolo Gambaretto è sempre riconoscente aS. Giovanni Bosco per la valida protezione accordata alsuo unico figlio in mezzo a tanti pericoli .

Giuseppe Cristina, brigadiere dei Carabinieri, attribuisceall'aver invocato Maria Ausiliatrice se, in un bombardamentoa Vienna, rimase salvo, mentre all'interno morirono tutti isuoi cinquanta compagni d'armi .

Carolina Mangani da Maria Ausiliatrice ottiene la guari-gione da carcinoma .

Marianna Severi (Veggia). Scrive: "Con animo ricono-scente e grato ringrazio Maria Ausiliatrice e San GiovanniBosco, che, alla fine della seconda novena, mi hanno otte-nuta la grazia tanto desiderata,, .

La famiglia Colombo, da Seregno, annuncia la .guarigionedel giovane figlio da un ostinato deperimento .Vittoria Idda è grata a Maria Ausiliatrice, perchè fece ca-pire al medico la vera causa del male e per la guarigione dalmedesimo.Michelina De Focatiis (Caserta) è riconoscente a MariaAusiliatrice per la materna protezione in tempo di guerra

e per essere stata guarita da lunga e gravissima malattia .G. Scalia (Messina) ringrazia Maria Ausiliatrice e S . Giov.

Bosco per il felice ritrovamento di un buono di L . 200.000 .Luigina Chianale(Testona-Torino) rende nota la guari-

gione del padre e l'arresto di un principio di meningitedel figliuolo .M. L . da Brignano Frascata (Alessandria), notifica il po-

tente intervento, a suo favore, di Maria Ausiliatrice e SanGiovanni Bosco .Irma Mazza (Darmeletto Novara) deve a Maria Ausi-

liatrice e a S . Giovanni Bosco la guarigione da un forteesaurimento nervoso e da un continuo malessere .

Il Comm. Cesare Casamorata (Firenze) ringrazia S . Gio-vanni Bosco per la felice soluzione di un affare importante

e l'esito degli esami della figliuola Maria Grazia .Gemma Gilot (Venezia) è grata a S . Giovanni Bosco, che

l'ha aiutata in un momento difficilissimo .Iginia Dolce (Chianciano) ha ottenuto una bella grazia

da Maria Ausiliatrice per intercessione di S . Giovanni Bosco .Ada Mattielo, da Camino al Tagliamento, annuncia la

sua completa guarigione dopo un atto operatorio al fegato .Felicita Cottini ringrazia S . Giovanni Bosco con il cuore

pieno di riconoscenza per grazia ricevuta .Luigia Rossi (Costa di Monticelli-Bergamo) guarisce da

gravi complicazioni polmonari .Domenica Candelo (Santo Stefano a Mare) è guarito per la

potente intercessione di S . Giov . Bosco da forte mal dicuore .

Adriana Nocentini fa conoscere la guarigione della figliuolada ascesso .

Giuseppe Filipello (Andereno) ha avuta la figlia gravementemalata per otite e meningite felicemente superate . È gra-zioso il particolare che il miglioramento cominciò il giornodella festa di S . Giovanni Bosco .

Giorgio Maddalena assicura che solo alla protezione diS . Giovanni Bosco ascrive il suo esser tuttora tra i vivi .

Una devota di M . Ausiliatrice ringrazia per la sua validaprotezione, che è giovata nel farla guarire da disturbi cardiaci .

Una madre ringrazia Maria Ausiliatrice, che ha aiutato lafigliuola in preda ad un gravissimo abbattimento .Mario Manca (Pavia) è riconoscente a S . Giovanni Boscoper una grazia molto importante .

Suor Angela Tarranon rende nota l'efficace protezione diMaria Ausiliatrice sulla propria famiglia .

Primina Barosselli (Rocca Susella di Pavia) ha visto, di-remmo con i propri occhi, la chiara protezione di MariaAusiliatrice sul figlio Carlo .

Suor Giovanna Zacco ni ringrazia Maria Ausiliatrice peraver teso il suo materno manto a protezione di una sorella

e di un fratello durante l'ultima guerra.Luigia Simboli (Porto Civitanova Marche) da Maria Ausi-

liatrice è stata maternamente aiutata dopo una lunga serie digravi malattie, che duravano da oltre cinque anni .

Luciana Maccherini di Grosseto ringrazia Maria Aus . perla sua valida protezione .

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del BEATO DOMENICO SAVIOGrazie attribuite all'intercessione

Guarigione dopo pericolosa caduta .

Per intercessione di S . Giovanni Bosco e del BeatoDomenico Savio, ottenni una segnalata grazia, chefaccio pubblicare con un'offerta per le Opere Sale-siane . Il 4 agosto u . s . in seguito a pericolosa cadutadal balcone della mia casa nel sottostante cortile, fuicolpita agli arti inferiori, con gravi ripercussioni allacolonna vertebrale . Ridotta in uno stato pietoso, ri-masi vari giorni fra la vita e la morte, con dolori atroci,che non mi lasciavano un istante di pace . Già mi ras-segnavo a morire, credendo di vedere in tale stato dicose manifesta la volontà di Dio, quando il mio bimboFiorenzo, allievo dell'Istituto Salesiano di Novara,mi esortò a ricorrere a S . Giovanni Bosco ed al BeatoDomenico Savio per la grazia di una completa guari-gione . Tosto iniziammo insieme con grande fervoree fiducia una novena, ed oh, prodigio! Fin dal primo

Segnalano dall'Olanda due belle grazie

1) Guarita da emorragia.

Una madre di 8 bambini da Wiemventrogen (Olanda)soffriva molto per continue emorragie . Domenica 3 sett .1950, dopo che era stata ricoverata all'ospedale, si eraperduta ogni speranza di salvarla . Dalla sala venivatrasportata nella camera dei moribondi dell'ospedaledi Hurler . Alcune trasfusioni di sangue non avevanoavuto alcun risultato . In quel mentre giunse dallaCasa Salesiana di Wanbach una reliquia del B . Do-menico Savio, e fu messa subito sotto il guancialedell'ammalata, e l'emorragia cessò di colpo . E le trasfu-sioni da allora in poi riuscirono a ridonarle la vita ela completa salute .

2) Il dottore disse : " Uno su mille " .

Avevamo ricevuto una reliquia del Beato DomenicoSavio e un giorno accadde che la domestica del par-roco (nostro benefattore) dovesse sottomettersi ad unaoperazione difficile : estrazione di calcoli biliari . Noile portammo la reliquia ; e le dicemmo di confi-dare nel giovane Beato . L'operazione riuscì bene,

ma poi venne improvvisamenteuna grave complicazione e la si-tuazione era diventata disperata . Iparenti e le persone amiche siraccomandarono con maggior fer-

vo re al B . Domenico Savio. L'am-malata passò due giorni e duenntti sempre agonizzante . Il terzo

gio rno però si notò un migliora-m ento improvviso e il medico, nonca ttolico, passando a visitarla, disse :

Questo è un vero miracolo, perchèuno su mille riesce a scampare dallamalattia da cui era stata colpita

Questo avveniva quattro setti-mane fa . La signora è guarita epuò già recarsi in chiesa a rin-

graziareil suo grande protettore.Olanda.B. S.

giorno mi sentii improvvisamentesollevata, scomparvero, all'istante,le acute sofferenze ed il migliora-mento continuò gradatamente, sen-za sosta, fino alla completa gua-rigione raggiunta già da qualchemese. Col cuore pieno di grati-tudine, elevo a' miei celesti Pro-tettori l'inno della riconoscenza,dell'amore e della preghiera .

Recetto (Novara).

DOMENICA VITTONE B ARBERO .

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Sfebbrato in un sol giorno .

Si ammala di morbillo un mio nipotino : Eduar-duccio Bucca, di non ancora tre anni . Il giorno diS . Giuseppe il male si aggrava, la febbre è altissima .La sera, tardi, corro dal piccolo, gli faccio baciare lareliquia del Beato Domenico Savio, gliela poggio sullatestina e sul cuore, poi la metto sotto il guanciale . Prego .faccio pregare il malatino così : « Bimbo bello, fammipassare la febbre! » . L' indomani il piccolo è comple-tamente sfebbrato .

Dal più profondo del cuore ringrazio DomenicoSavio .

Messina.LINA DE FRANCESCO.

Guarisce da forte deperimento .

Una mia consorella di 24 anni, per forte deperimento,si era ridotta irriconoscibile . Le vennero due glandoleal collo, che le cagionarono sofferenze indicibili . Ildottore curante ne estrasse il liquido per mesi, la po-verina soffriva tanto . Il dottore stesso si andava per-

dendo di coraggio, la malattia si presentava seria . loesortai la buona consorella a ricorrere a DomenicoSavio, proprio in quei giorni stavamo leggendone lavita . Insieme con essa incominciai la novena congrande fiducia .

ANIME RICONOSCENTICi hanno segnalalo grave ottenute per intercessione di Maria

Ausiliatrice e di S. Giovanni Bosco, della Beata Mazza-iello e degli altri Servi di Dio - alcuni hanno anche in-iiato offerte per la celebrazione di sante liesse di ringra-ziamento, per le _1lissioni salesiane o per altre opere di DonBosco - i seguenti :

Accornero V ., Artis C ., Aggio AI ., Aghemo A ., Aliberti D„Auncrio F., Andronico G ., Ansaldi AI .

Bacilli C ., Baraverde AM . e '1' ., Bastari A ., Beilis F ., Bella G .,Bcliio NI ., 13envignati AL, Bergadamo T ., Bergantaschi L . eO., Bertoletti M ., Bibolini I ., Blengino Al ., Boccia S ., Bom-bardi D ., I3orgarello Al ., Bosco F ., Brero G ., Brunetti F .,Bruno R., Bussi A. F .

Calirncri A ., Calvetto 'I' ., Campanella F ., Campora A .Caretto A ., Carignano I, ., Carizzoni V ., Carlevaro D ., Car-minati B ., Carmosino 1) . N ., Carpe,gna G ., Casalegno V. G .,Cascacarono N ., Casolari F., Cassone P., Castagneri AI .,Castagni ( ; ., Castelletti N ., Cauda M., Cavallo I,. Cavori I' .,C . B ., Cericola VI ., Cerrato S ., Chiabotto G ., Chiara l_Chiesa G., Chiesa abbian 1, ., Cibrario L ., Clara C ., Coniugi :Barberi o, Conti M ., Coraglia a ., Corbetta N . . Cordova T .,Costa C., Costamagna A ., Costanzo C ., Crespi R ., CrippaG. A ., Crugnola I ., C . 5 . F ., Cucco AI ., Curli 13 .

Daci G., Dalla Vecchia R ., Dalmasso P ., Davico A., De-hernardi P., Dellacasa M ., Delpiano C., Depaoli T ., mez-zani E., Dotta T .

Ewehietto Al .Fante: Anfossi, Avogadro, RaIksis, Becchio, 13orgon0to,

Gai, uccelli, Orecchi, Rehoa e Torri ; l'assetta A ., Favre F . .Ferrara G . . Ferraro G ., FerreroV ., Flcres D . A' ., Fornari,France,chi, Franconc '\I., Franzino D ., Frascadare C .G. e F_ Asti, Gav 1 . ., Gal 1' ., Gallina L ., Castaldi AI..

Gatto G ., Gaveggi P ., Gedda M., Germano F., Ghia Bianco,Ciacchino C ., Giacometto S ., Giallombardo N., Diletta O . .Dilli Sr . AI ., Giudice R ., G . AL, Conella T ., Gramaglia Al .Griffa AL, Grignolo sorelle, Guglielminetto 1, ., G . V .

Landolina C ., Lamoniarsino Al., Lauro R . . Lento I ._,Leone R ., Leopardi G ., Levigne C . S ., Locatelii L. Loren-zctto R ., 1,ualdi E .Macri R . . Alainctti I ., Alanasssero (

\sanassero R .

Da quel giorno la Suora incominciò a sentirsi meglio,le glandole dopo poco scomparvero completamente .Il dottore la dichiarò fuori pericolo ; sono ormai dueanni, la Suora si è ristabilita completamente .

Ringraziamo di cuore il Beato Domenico Savio .Rieti .

Sr . CELINA.

Ringraziano ancora il Beato Domenico Savio :

Edvige Santagostino Bonizzoni (Garlasco) ha ottenuto dalB . Domenico Savio un'efficace protezione per gli esami dellefigliuole .Laura Ricetti Oggero (Cavagnolo) ottiene dal Beato la

guarigione di un suo bambino da ipertosse e febbre sui 40 gr .Felicita Cottini rende noto che il B . Domenico Savio le

ha concesso una bella grazia .N . N. è riconoscente al B. Dom . Savio per tre segnalatifavori, con cui il Beato gli ha mostrata la sua protezione .

Afanuzzi A ., Marconi Al ., Martinetti AI ., 'lcotti _l ., MerloAI ., Miglio P., A-liletto I ., Minora _1 ., Monaco A ., A'lnn-tessori A. M.

Negri T ., N . N. di Torino, N . Al ., _Notarlo Can .ca .Offer M ., O . Gaetano, Olgiati A ., Oliveri R .Paganotto AI ., Pasta A . . I'almrro P . F ., Parolin P., Pasto-

rio T ., Pautasso C ., Peretti A'1 ., l'erinciolo G ., Perino F .,Perolini AI ., Perotti F ., l'esce C ., Pia Persona, Piano G .,Pin R ., Pitarelli C., P . AI ., Podio 12 ., Ponso A ., Puglieri A' .,l'ulicini Prof. D .Raffo C ., Raggi A., Ran>azzotti Al ., R . B ., Ree F ., R . G .,

Ricca 1, ., Ricciulli N . . Rissotti V ., Rolandone 1, ., Rollooe IR .,Rossi A ., Rubin F ., Ruggcri P.

Saglietti 1, ., Sartirana C., Sessa R ., ,Scianna N ., SiccardiC., Siciliano C ., Signorelli P . Sinu>nini S., Soave A . . Son,-mariva I., Spano B .Tabacchini B., Tabruchi O ., Tamiotti A., Tarantella E .

Teppese L ., Tessieri C., T. G., Tocci B ., Tomaso C .,Tomba, Tonolot, Torasso V ., Torre P., Trapani T, 'I'rin-chero A .Vacca G., Valpè G ., Vecchiuti E ., Vedovotto A ., Vemini

F., Verona C ., Verrua L ., Vigato M ., Vigoni G ., Vi,goni T .,Vissani I ., \'strutti R,Zanetta P., Zella T ., Zonca B., Zucco I .

IN FIDUCIOSA ATTESARarconnarnliamo caldamente alle preghiere di tutti i dettoti di

.Maria Ausiliatrice, le segmenti persone e le loro particolariintenzioni :Albesiano AI ., .\Mais G ., AI-ù AI . P ., Babini F ., Bianco C.,

Barbero T., I3ernardi G ., B6 S ., Ronfante A ., I3raggio C .,Bracchi R ., Brero G ., Calcagno Al ., Caldera C., Carlino O .,Camino coniugi, Cattanco R ., Chiabotto G ., Chiappo G .,Librario I, ., Cimino Al ., Cristino G ., Del Signore Al . C.,Destefano A ., Dezzani E ., Dotto Al ., Durando :AI., Ferrarlo I, .,Ferrara 1 ., Ferraro G ., Fessia F . e F., Gazza G ., Ghisotti A-Giacobini AL, Girelli Al ., Grignolo sorelle, G. V ., Lento I ..,Alagliocco G . e C ., Alarchetti A., Alarghcrita G ., A'lesan-zana G ., Aliletti 1, ., _Mina P ., AI . 5 ., Napoli A ., Nervi fam .a .,N . AI ., Piechiura G ., l'in R ., Rcgaldo l' . . 'l'abbia f, . Ta-volada D ., Torno \l . . Tomaso C ., Volta G .

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NECROLOGIO

SALESIANI DEFUNTI :

Ch. PIETRO TSIANG, da Shanghai (Cina), † a Shanghaiil 17-XI-1950 a 39 anni.

La vita fu resa preziosa innanzi a Dio dalle sue lunghesofferenze .

Sac. GESÙ ALMAZAN, da Torrijo del Campo (Spagna),† a Barcellona-Sarrià il 2 3-XI-1950 a 65 anni.

Pieno di ammirabile zelo nell'assistenza condotta semprecon vigilanza e carità .

Sae. GIUSEPPE MEZÈ, da Liubliana (Jugoslavia),† ivi il 1 9-II-1951 a 70 anni .

Instancabile, provvedeva con calma tutto a tutti, prodigòse stesso nella scuola e fu consigliere esperto e buono atante anime .Coad. GIULIO TONIN, da San Vito di Arsiè (Belluno) .

† a Parma il 9 -IV-1951 a 75 anni .Visse di virtù e di sacrifici, di confidente pietà e prolun-

gata preghiera.Coad. ALESSANDRO BARBERIS, da Castelletto Ti-

cino (Novara), † a Chiari (Brescia) l'11-II-1951 a 73 anni .La parola buona, il tratto gentile e premuroso lo resero

caro a tutti, prezioso per la diligenza nel suo ufficio di por-tinaio-

C oad. GIUSEPPE FALETTI, da S . Raffaele (Torino),† a Torino Oratorio l'8 aprile 1951.

Trascorse molti anni nelle case di America, attendendo condiligenza e bel garbo alle sue svariate occupazioni . Gli ul-timi anni fu addetto all'anticamera del Rettor Maggiore edera proverbiale la sua gentilezza nell'accogliere i numerosiospiti . Ebbe il piacere di vedere fra i figli di S . GiovanniBosco un nipote sacerdote, mentre una nipote entrava trae Figlie di Maria Ausiliatrice .

COOPERATORI DEFUNTI :

S. E. Mons . ETTORF FELICI, Arcivescovo titolare diCorinto e Nunzio apostolico d i Irlanda, si è spento il 9-V u . s .

La notizia della sua morte ha profondamente addoloratoquanti conoscevano e apprezzavano l'ottimo diplomatico pon-tificio, il quale nella sua lunga e indefessa opera al serviziodella Chiesa si era distinto per la bontà, zelo, acutezza del-l'ingegno, la non comune cultura letteraria e la sua arguziase mpre gentile . Nel 1927 venne nominato Nunzio presso laRepubblica del Cile.Nell'aprile 1938 venne trasferito inIugoslavia, dove rimase coraggiosamente al suo posto anchedurante il terribile bombardamento di Belgrado, avvenutonell'aprile del 1941. Dal novembre 1949, la fiducia del Santopadre gli aveva affidata la Nunziatura in Irlanda .

Dovunque spiegò la sua opera , si mostrò sempre amicis-simo dell'Opera Salesiana

N . D . Contessa MARIA DI SARDAGNA red . GRIMANI,† a Venezia l'11 maggio u, s . a 84 anni .

Visse nella più schietta semplicità, facendo del bene atutti, e molto soffrendo . Ultima della sua nobile famiglia,ancor vivente, legò le sue sostanze alle Opere Salesiane, of-frendo la sua casa per l'Aspirantato di Castello di Godego( Treviso), riducendosi a vivere in una umile stanzetta incasa dei suoi fittavoli . Ebbe profonda e sentita devozione aM aria Ausiliatrice e a San Giovanni Bosco, offrendo le penedella sua ultiuta dolorosa malattia a vantaggio delle voca-zioni salesiane .

Nei pomeriggio del 20 aprile u. s . nella città di Teguci-galpa, Repubblica dell'Honduras nel Centro America, spi-rava nel bacio del Signore la insigne Cooperatrice Salesiana,Signora AMPARO ved ZELEDON, all'età di 81 anno .

Dotata di buona fortuna e di squisita delicatezza di cuore,spese l'una e l'altra a beneficio delle opere di carità . Resi-dente da molti anni nella Repubblica di Costa Rica (AmericaC entrale) sostenne con il suo generoso obolo il nostro fio-rente Oratorio festivo della città di San José ; diede svi-luppo all'opera delle nostre scuole di Arte e Mestieri nellastessa città, che già funzionano con tre laboratori . In rico-noscimento di tante opere di carità verso i figli di San GiovanniBosco, il quarto Successore di Don Bosco, il Rev .mo DonPietro Ricaldone, la condecorò come insigne BenefattriceSalesiana . A Tegucigalga sostenne con la sua carità il Semi-nario Arcivescovile diretto dai figli di Don Bosco, donando

al Seminario una Borsa Perpetua di 5 .000 dollari . Ricevettecosì dal Sommo Pontefice la decorazione Pro Ecclesia etPontifice,

La sua profonda pietà, la spinse a recarsi l'anno scorso,come umile pellegrina, a Roma, per lucrare il giubileo allabella età di 80 anni .

I Salesiani rimpiangono la scomparsa di questa nobiledonna e sciolgono questo voto di gratitudine verso così insignebenefattrice, che godrà in cielo il premio di tante virtù .FELICINA GASTINI, moriva in Torino il giorno 12

maggio in età di anni 83 .Figlia di Cario Gastini, che fu uno dei primissimi, più

affezionati allievi di Don Bosco, il nome del quale ricorresoventi volte nelle pagine delle M emorie Biografiche delSanto, si mantenne essa pure costantemente affezionatissimaalle Opere Salesiane .

L'Unione ex allieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice,assai fiorente nella loro Casa di Piazza Maria Ausiliatrice n . 1,la ebbe stia prima Presidente e, nello svolgimento della suamansione, iniziatosi sotto la immediata direzione del Servodi Dio Don Filippo Rinaldi, si mostrò poi fino agli ultimigiorni della sua vita, piena di attività, ricca sempre di santee geniali iniziative improntate alla più sana modernità .

La defunta fu madre esemplare ; ai figli che ne piangonola scomparsa ed ai parenti tutti, le più sincere condoglianzee l'assicurazione di abbondanti suffragi .FRANCESCA DALLA VECCHIA ved . DAL BIANCO,

deceduta a Lugo di Vicenza dopo santa e laboriosa vital'8 aprile u . s ., dopo d'aver regalato alla Congregazione Sa-lesiana il primo dei suoi figli, portato col suo sacrificio quasial termine degli studi .ANNIBALE FONTANELLA, munito di tutti i conforti

religiosi spirava serenamente il giorno 10 marzo 1 951 inCastelletto Cervo (Vercelli) .

Padre di numerosa famiglia, ebbe la gioia di donare allaCongregazione Salesiana, l'ultimo suo figlio .GIUSEPPE DOLCIMASCOLO, † a Castronovo di

Sicilia il 10-III-1951 a 95 anni .Fu anima squisitamente cristiana per la carità, e salesiana

per l'attaccamento a D . Bosco e alle nostre opere, cui procurònon pochi benefattori, lieto pure di aver cooperato alla vo-cazione e al Sacerdozio del nipote salesiano .PIETRO IACOPONELLI, † a Castronovo il 19-II-51

a 80 anni .Provato più volte dalla sventura, mostro tanta serenità e

rassegnazione, che lo caratterizzarono per tutta la vita . Fedenella Provvidenza ed amore a Maria Ausiliatrice e a S . Gio-vanni Bosco furono il suo programma .PAOLO LA ROCCA, † a Partanna (Trapani) il 6-IV-1951

a 76 anni d'età, dopo breve malattia cristianamente sopportata .Sposo, padre, cittadino incomparabile, lascia retaggio di

sublimi sentimenti e di elette virtù cristiane .Morì dicendo: Non ho mai fatto male ad alcuno ; se

ne ho ricevuto, perdono tutti di cuoreIl Signore lo premiò con la vocazione del figlio Don Anto-

nino alla Società Salesiana .

ALTRI COOPERATORI DEFUNTI :

Accatino Pietro, M irabello Monf.(Aless.)-Anlero Avida,Viarigi (Asti) - Bertoglio Adele, Magenta (Milano) - CaldaraAnnunziata, Ghemme (Novara) - Casoli Robuschi Emma,Albareto (Parma) - Castelli Scolari Agnese, Noggerup(Austra-lia) - Castelluzzo Angela, Cininno (Palermo) - ChionettiBrigida, Piozzo (Cuneo) - Crerier Claudina, Emarese (Aosta)- Croce D . Vincenzo, Lettere (Napoli) - Cudin Umberto,Morsano al Tagliamento (Udine) - Culacciati Maddalena, Sa-gliaun di Crenna ( Pavia) - Dotta Maddalena, Gottasecca(Cuneo)- Gambone Anna, V inovo (Torino) - Giusti Can . Giacomo,Nepi (Viterbo) - Gotta Albina Rossignoli, Vignale Monfer-rato (Aless .) - Herin Maquignaz Carolina, Cervinia (Aosta) -Ingegneri Domenico, Adria (Rovigo) - Lafranconi Giuseppe,Rongio (Conio) - Moletta Giuditta, Sandirigo (Vicenza)-Novetti Maria, M ondovi(Cuneo)- Odoni Paolo,Ponte S. Pie-tro (Bergamo) - Pianaro Domenico, Bassano del Grappa(Vicenza) - Piccone Salvatore, Torino - Prandi Prof. Oreste,Alba (Cuneo) - Riccini Cav . Icaro, Montefano(Macerata) -B uschena Vittoria, Vi gnale Monf. (Aless .) - Sandrucci Dott.Giovanni, Baige (Cuneo) - Semeria Caterina, Bestagno (Im-peria) - Trussardi D. Angelo, Gavarno (Bergamo) - Zavat-taro Paolo, Roma

Page 31: Santa Maria Domenica Mazzarellobiesseonline.sdb.org/1951/195113.pdfDe Bonis, l'Exultate Deo del M Pagella, l'Ad Te levavidel Palestrina ed altre musiche, il tutto a quattro voci dispari

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Borsa SALUTE DEGLI INFERMI, a cura di SchiaviTeresa - S,,nvnrt prcc . 1o .000 - N . vers . 5oo - Tot . zo .loo,

Borsa S. ('('ORI< DI GESU 3I. AUSILIATRICE DONBOSC0, a cura di fil . V . (Padova) - Somma prcc . 13 .000- N, vers . zooo - Tot . 15 .000 .

Borsa ,SS . TR(NI'1,4, a cura di una pia (i .uino) - Summaprec . 10 .000 - N. vers . i5 .ooo - Tot. 25.000 .

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(Segue) .