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SANT’ANTONIO ABATE (251–17gennaio 357) Conosciuto con diversi epiteti, fu eremita, fondatore del monachesimo cristiano e primo abate. La Festa di Sant’Antonio è un evento molto sentito a Varese, già citata in un documento del 1572 tra le “Feste di voto et consuetudine in Varese”; oggi è organizzata dai Monelli della Motta. La credenza vuole che il Santo favorisca l’incontro con la “persona giusta”, il concepimento o aiuti a ritrovare gli oggetti perduti PANE AI POVERI Nei secoli scorsi, il suono delle campane, il pomeriggio del 16 gennaio, ricordava alla città la distribuzione del pane ai poveri, dono di una facoltosa famiglia Dal 17 gennaio godiamo di un’ora di luce in più rispetto al 13 dicembre, Santa Lucia.

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SANT’ANTONIO ABATE (251–17gennaio 357)

Conosciuto con diversi epiteti, fu eremita, fondatore del monachesimo cristiano e primo abate. La Festa di Sant’Antonio è un evento molto sentito a Varese, già citata in un documento del 1572 tra le “Feste di voto et consuetudine in Varese”; oggi è organizzata dai Monelli della Motta. La credenza vuole che il Santo favorisca l’incontro con la “persona giusta”, il concepimento o aiuti a ritrovare gli oggetti perduti

PANE AI POVERINei secoli scorsi, il suono delle campane, il pomeriggio del 16 gennaio, ricordava alla città la distribuzione del pane ai poveri, dono di una facoltosa famiglia

Dal 17 gennaio godiamo di un’ora di luce in più rispetto al 13 dicembre, Santa Lucia.

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IL FALO’Sant’Antonio scese negli inferi con un maialino che, creando scompiglio, gli permise di rubare il fuoco infernale. Tornato sulla terra il Santo donò il fuoco agli uomini, incen-diando una pira. Nasce così la tradizione dei falò in suo onore che celebra-no la vittoria della luce sulle tenebre e propizia-no l’arrivo della buona stagione. A Varese, nel falò acceso il 16 gennaio sul sagrato della chiesa alla Motta, è tradizione gettare messaggi con pro-positi, desideri o richieste di intercessione: pensieri che devono restare segre-ti, perché si avverino.

PROPIZIA LE UNIONISant’Antoni gloriös Fee che troeuva an mì ‘l mè spos Lasemm minga sola in lett Sant’Antoni benedett !Sant’Antonio glorioso, fai che trovi anch’io uno spo-so, non lasciarmi sola nel letto, Sant’Antonio bene-detto!

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Tel +39 0332 28 19 [email protected] www.varesecittagiardino.it

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SANT’ANTONIO ABATE (251–17gennaio 357)

Conosciuto con diversi epiteti, fu eremita, fondatore del monachesimo cristiano e primo abate. La Festa di Sant’Antonio è un evento molto sentito a Varese, già citata in un documento del 1572 tra le “Feste di voto et consuetudine in Varese”; oggi è organizzata dai Monelli della Motta. La credenza vuole che il Santo favorisca l’incontro con la “persona giusta”, il concepimento o aiuti a ritrovare gli oggetti perduti

PANE AI POVERINei secoli scorsi, il suono delle campane, il pomeriggio del 16 gennaio, ricordava alla città la distribuzione del pane ai poveri, dono di una facoltosa famiglia

Dal 17 gennaio godiamo di un’ora di luce in più rispetto al 13 dicembre, Santa Lucia.

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IL FALO’Sant’Antonio scese negli inferi con un maialino che, creando scompiglio, gli permise di rubare il fuoco infernale. Tornato sulla terra il Santo donò il fuoco agli uomini, incen-diando una pira. Nasce così la tradizione dei falò in suo onore che celebra-no la vittoria della luce sulle tenebre e propizia-no l’arrivo della buona stagione. A Varese, nel falò acceso il 16 gennaio sul sagrato della chiesa alla Motta, è tradizione gettare messaggi con pro-positi, desideri o richieste di intercessione: pensieri che devono restare segre-ti, perché si avverino.

PROPIZIA LE UNIONISant’Antoni gloriös Fee che troeuva an mì ‘l mè spos Lasemm minga sola in lett Sant’Antoni benedett !Sant’Antonio glorioso, fai che trovi anch’io uno spo-so, non lasciarmi sola nel letto, Sant’Antonio bene-detto!

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TAUMATURGOGuarisce il male degli ardenti, conosciuto come fuoco di Sant’Antonio, un tempo curato con il gras-so del maiale. La causa è un fungo che contamina la segale, un tempo mol-to usata per panificare e che provoca l’ergotismo oppure l’infezione pro-vocata dal virus della varicella, l’herpes zoster. Le immagini sacre che rappresentano Sant’An-tonio Abate ci raccontano alcuni episodi della sua vita utilizzando i simboli: la barba bianca (il Santo è morto ultra centenario), il maiale (la cura del male degli ardenti), il bastone a forma di T (simbolo di eremitaggio e penitenza) e il fuoco (il dono che il Santo fece agli uomini)

PROPIZIA LE NASCITE Sant’Antoni gloriös fee ch’el primm el sia ‘n tos ma fuss anca ona tosetta la sia semper benedetta! Sant’Antonio glorioso, fai che il primo sia un ma-schio ma se fosse anche una bimbetta fai che sia sempre benedetta!

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SANT’ANTONIO ABATE (251–17gennaio 357)

Conosciuto con diversi epiteti, fu eremita, fondatore del monachesimo cristiano e primo abate. La Festa di Sant’Antonio è un evento molto sentito a Varese, già citata in un documento del 1572 tra le “Feste di voto et consuetudine in Varese”; oggi è organizzata dai Monelli della Motta. La credenza vuole che il Santo favorisca l’incontro con la “persona giusta”, il concepimento o aiuti a ritrovare gli oggetti perduti

PANE AI POVERINei secoli scorsi, il suono delle campane, il pomeriggio del 16 gennaio, ricordava alla città la distribuzione del pane ai poveri, dono di una facoltosa famiglia

Dal 17 gennaio godiamo di un’ora di luce in più rispetto al 13 dicembre, Santa Lucia.

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IL FALO’Sant’Antonio scese negli inferi con un maialino che, creando scompiglio, gli permise di rubare il fuoco infernale. Tornato sulla terra il Santo donò il fuoco agli uomini, incen-diando una pira. Nasce così la tradizione dei falò in suo onore che celebra-no la vittoria della luce sulle tenebre e propizia-no l’arrivo della buona stagione. A Varese, nel falò acceso il 16 gennaio sul sagrato della chiesa alla Motta, è tradizione gettare messaggi con pro-positi, desideri o richieste di intercessione: pensieri che devono restare segre-ti, perché si avverino.

PROPIZIA LE UNIONISant’Antoni gloriös Fee che troeuva an mì ‘l mè spos Lasemm minga sola in lett Sant’Antoni benedett !Sant’Antonio glorioso, fai che trovi anch’io uno spo-so, non lasciarmi sola nel letto, Sant’Antonio bene-detto!

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BENEDIZIONE Il 17 gennaio sul sagrato della chiesa alla Motta ha luogo la benedizione degli animali. Un tempo nelle stalle si ponevano le ceneri del falò, il sale benedetto durante la fe-sta e l’icona del Santo, a protezione degli anima-li. A Varese, sono molti i rituali legati al pane, in ricordo del Santo che col-tivò grano nel deserto: la benedizione dei prodotti da forno e la messa dei panificatori.

É Patrono di pompieri, panificatori, salumai e macellai; a Lui si affidano contadini ed allevatori

RITROVA OGGETTISant’Antoni dala barba bianca famm’ truà che’l che ma manca, Sant’An-toni du’l purscel famm’ truà propri che’l Sant’Antonio dalla bar-ba bianca fammi trova-re quello che mi manca, sant’Antonio del porcello fammi trovare proprio quello