Sant' Agostino - Tutti a Bordo-dislessia

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Lavoro multimediale di Filosofia realizzato dagli alunni Luigi Pappalardo e Maria Esposito del Liceo Scientifico "B:Rescigno" di Roccapiemonte (SA) . Il lavoro è nato da una esperienza significativa di tutoring e di teaching realizzato dagli alunni di quarta come presentazione delle proprie conoscenze su Sant'Agostino agli alunni della classe terza.

Transcript of Sant' Agostino - Tutti a Bordo-dislessia

  • Aurelio Agostino dIppona Il massimo pensatore cristiano del primo millennio e,

    certamente, anche uno dei pi grandi

    geni dell'umanit in assoluto

  • La Patristica e Agostino

    Il cristianesimo afferm la propria continuit con il pensiero greco e si propose come lultima e la pi compiuta manifestazione di esso. In tal modo si attesta implicitamente lunit della filosofia e della religione. Pertanto, era naturale, da un lato, interpretare la dottrina cristiana mediante concetti desunti dalla filosofia greca, riconducendo cos la prima alla seconda, e, dallaltro, riportare il significato del pensiero greco a quello della riflessione cristiana. Il periodo di questa elaborazione dottrinale viene indicato con il nome di patristica: i padri della Chiesa sono infatti quegli scrittori cristiani dellantichit che hanno contribuito allelaborazione dottrinale del cristianesimo e la cui opera stata accettata e fatta propria dalla Chiesa.

    Pappalardo L.- Esposito M.

  • Pappalardo L.- Esposito M.

  • Pappalardo L.- Esposito M.

  • Pars destruens del pensiero agostiniano

    Manicheismo: religione professata dal principe Mani (III secolo d.C.), che ammetteva nel mondo due princpi opposti, uno del Bene e laltro del Male, in lotta eterna e necessaria tra loro.

    Donatismo: movimento scismatico che prendeva il nome dal vescovo Donato di Case Nere, suo fondatore, e che basava la propria dottrina sul principio dellassoluta intransigenza della Chiesa nei confronti dello Stato.

    Pelagianesimo: teologia cristiana, il cui nome deriva dal monaco irlandese Pelagio; egli riteneva che il peccato originale non macchiasse la natura umana e che luomo fosse in grado di operare virtuosamente senza bisogno del soccorso straordinario della grazia.

    Pappalardo L.- Esposito M.

  • Pars construens del pensiero agostiniano

    Soliloquia: dichiarano che la ricerca dellanima individuabile nella ricerca di Dio.

    Confessiones: ripercorrono la conversione al cristianesimo di Agostino.

    De Civitate Dei: difende il cristianesimo dalle accuse dei pagani, analizza le questioni sociali-politiche dell'epoca e tratta della salvezza dell'uomo.

    De Trinitate: asserisce che l'insegnamento di Dio avviene attraverso le Sacre Scritture e indaga le speculazioni che riguardano la Trinit, adducendo molti esempi di analogie tra Dio e le sue creature, analizzando in particolare l'animo umano.

    De Vera Religione: afferma che la fede cristiana fa aderire l'uomo alla verit e lo rende idoneo ad afferrarne il contenuto, a comprenderne il significato; la vera religione e la vera filosofia non sono tra loro in contrapposizione, ma concorrono insieme, pur nella rispettiva specificit a legare l'uomo all'unico vero Dio.

    Pappalardo L.- Esposito M.

  • La Teologia e lAntropologia

    Dio: condizione di ricerca e garanzia di verit. Essere (Padre)

    Verit (Figlio)

    Amore (Spirito Santo)

    Luomo: limmagine della Trinit (memoria, intelligenza, volont).

    opposizione di uomo vecchio (vita secondo la carne) e uomo nuovo (vita secondo lo spirito)

    Pappalardo L.- Esposito M.

  • Gli enigmi

    Il tempo: non una dimensione oggettiva, ma soggettiva (distensio animi).

    memoria del passato

    attenzione per il presente

    attesa del futuro

    Il male: non qualcosa di sostanziale, ma privazione di bene.

    distinzione tra mali fisici e morali

    Peccato come deficienza della volont

    Pappalardo L.- Esposito M.

  • Il tempo

    Dio lautore non solo di ci che esiste nel tempo, ma del tempo stesso. Il tempo, per quanto infinito nel passato e nel futuro, presuppone il mutamento e rimane estraneo allimmutabilit di Dio, che assenza di tempo, o eternit.

    Bisogna distinguere tra eternit, che realt permanente, cio eterno presente senza passato e futuro, e tempo, che implica il mutamento. Il tempo trova nellanima la propria realt: nel distendersi (distensio) della vita interiore delluomo attraverso la memoria, lattenzione e lattesa, nella continuit interiore della coscienza che conserva dentro di s il passato e si protende verso il futuro.

    Pappalardo L.- Esposito M.

  • Il male

    Poich Dio ha creato tutte le cose, tutto ci che , in quanto , bene. Essere e bene coincidono: alla luce di questo presupposto, il male non pu configurarsi che come privazione di bene. Infatti le cose del creato, per poter essere corruttibili, devono essere in qualche modo bene, poich altrimenti non avrebbero in s nulla che possa corrompersi. E se lessere si identifica con il bene, il male, metafisicamente parlando, non ha una realt sua propria. I mali fisici che affliggono luomo costituiscono la giusta pena per il peccato originale, mentre il male morale risiede nel peccato, che consiste nella deficienza della volont, che rinuncia a Dio e si volge a ci che inferiore.

    Pappalardo L.- Esposito M.

  • La citt di Dio La stessa alternativa fondamentale che domina la vita delluomo singolo, quella tra il

    vivere secondo la carne e il vivere secondo lo spirito, domina anche la storia dellumanit. Questultima si svolge a partire dalla lotta di due citt, o regni: il regno della carne e il regno dello spirito, la citt terrena o citt del diavolo, che la societ degli empi, e la citt celeste o citt di Dio, che la comunit dei giusti. Nessun contrassegno esteriore distingue le due citt, che sono mescolate insieme fin dallinizio della storia umana e che lo saranno fino alla fine dei tempi. La citt terrena e la citt celeste si intrecciano indissolubilmente verso uno scopo; si pu parlare, dunque, di una condizione lineare ed escatologica.

    Pappalardo L.- Esposito M.

  • Realizzato da: Pappalardo Luigi Saverio, Esposito Maria Classe IV D, Liceo Scientifico B. Rescigno

    Lezione di filosofia del 22 maggio 2013, effettuata nella classe III D

    sotto la supervisione

    della prof.ssa Franca Storace