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SANITA’ ANIMALE & BIOSICUREZZA(e il laboratorio……..!?)

Alessandro DondoSC. Diagnostica Generale - SEDE

Non parleremo di…..però

PRISA 2015-2018

PIANO REGIONALE INTEGRATO 2017 DEI CONTROLLI DI SICUREZZA ALIMENTARE

Nel documento regionale vi sono ben11 corrispondenze x la parola biosicurezza

Le attività che consentono di limitare i danni che conseguono all’introduzione diuna malattia epidemica sono:

1. la predisposizione di adeguate misure di prevenzione

2. il riconoscimento tempestivo della presenza della malattia

3. l’applicazione rapida delle misure di controllo e di eradicazione

Il momento fondamentale per evitare “il danno” è però quello della prevenzione

La biosicurezza con tutto quanto sottintende, ha un ruolo fondamentale ecardine all’interno della prevenzione ed è diventato uno dei capisaldi delle nuovestrategie di intervento EU per la salute degli animali, che pone la prevenzionedelle malattie come elemento guida della futura politica comunitaria per la quale,non a caso, lo slogan che è stato scelto è: “prevenire è meglio che curare”.

Biosicurezzamisure per prevenire e/o

controllare:

diffusione

introduzione uscita

di un agente patogeno

vi sono differenze strutturali e gestionali tra i diversi sistemi produttivi che obbligano alla definizione di protocolli di biosicurezza specifici e costruiti ad hoc

Identificazione delle fonti d'infezione/contaminazione

Ma......La BIOSICUREZZA è:� la prima linea di difesa

contro le malattie� una fase della gestione

del rischio

Nonostante ciò….. molte fonti d'infezione e contaminazione sono comuni alla maggior parte degli allevamenti!!!

Cosa può fare il laboratorio?1) controlli microbiologici degli ambienti/attrezzature2) identificazione circolazione agenti patogeni/patologie in atto3) controllo stato sanitario delle nuove introduzione/rimonte4) controllo stato sierologico (post-vaccinazione)5) controllo delle altre specie conviventi 6) produzione di vaccini stabulogeni7) controllo microbiologico dei reflui zootecnici 8) Esami chimico-clinici9) Valutazione parametri e categorizzazione

mezzi di trasporto

Introduzione di animali da altri allevamenti

Animali selvatici

Presenza di altre specie domestiche

Materie prime

…e consulenza tecnica agli operatori in tema di malattie infettive e infestive

IL RUOLO DEL LABORATORIO NELLA BIOSICUREZZA....... alcuni esempi

1) CONTROLLI AMBIENTALI MICROBIOLOGICI 1

I controlli microbiologici possono avere due scopi:a) la ricerca di un patogeno specifico

b) valutazione della carica batterica mesofila, termofila e fungina(tamponi, aria, filtri, polveri)



- pre e post disinfezione (mezzi di trasporto, locali preparazione e somministrazione farmaci, stoccaggio seme etc...)

Salmonella carica batterica



- controllo delle attrezzature (aghi, sacche vaccini, etc)



- controllo delle acque e dei mangimi

Valutazione dell'efficacia del trattamento con biossido di cloro delle acque destinate all’abbeveraggio e lavaggio delle superfici in allevamenti bovini.

Prove in campo: prelievo in diversi punti dell'impianto (pozzo, post-filtrazione e post-trattamento) post-ta Calcolo della carica mesofila (36°C e 22°C) e presenza/assenza di enterococchi, coliformi, clostridi e Pseudomonas aeruginosa.

Prove in vitro: attività biocida nei confronti di S.aureus, Prototheca spp, Pseudomonas spp, Listeria etc.. a concentrazioni note.


2) IDENTIFICAZIONE CIRCOLAZIONE DI AGENTI PATOGENI e/o PATOLOGIE IN ATTO IN ALLEVAMENTO

In particolare:a) indagine sulle mortalità aziendali mediante esame necroscopicob) controllo delle parassitosi e verifica dei trattamenti c) agenti abortigeni (Neosporosi, Clamidiosi, Salmonellosi, Febbre Q.....) d) agenti mastidogeni contagiosi (S.agalactiae, S.aureus, Prototheca)e) Paratubercolosi mediante controlli ambientali delle zone a rischio (sala parto) e degli animali (esame batteriologico e sierologico) in base alla situazione dell'allevamento

conoscenza degli agenti patogeni presenti in allevamento

interventi terapeutici mirativerifica delle misure di biosicurezza adottate


3) CONTROLLO DELLO STATO SANITARIO DELLE NUOVE INTRODUZIONI 1 (sulla base della qualifica sanitaria dell’allevamento di provenienza e destinazione e dei piani di controllo in atto)

� BOVINI: IBR, BVD, Paratubercolosi………

� OVICAPRINI: Salmonellosi, Agalassia Contagiosa, BD, BT, Lentivirus (CAEV e

Maedi/Visna)………….

� SUINI: Malattia di Aujezsky, Malattia Vescicolare, Pesta Suina Classica,

Actinobacillosi, Polmonite Enzootica, PRRS ……..

� EQUINI: Herpesvirus, Anemia Infettiva, Arterite virale, Adenite equina, Strongilosi……

� CONIGLI: Myxomatosi, Malattia Emorragica Virale (valutazione dei titoli anticorpali)


3) CONTROLLO DELLO STATO SANITARIO DELLE NUOVE INTRODUZIONI 2 (sulla base della qualifica sanitaria dell’allevamento di provenienza e destinazione e dei piani di controllo in atto)

� AVICOLI:

� controllo igienico sanitario di pulcini di 1 giorno (E. coli, Enterococcus, Staphylococcus, Pseudomonas e Aspergillus)

� Salmonellosi

� Micoplasmosi

� ……….

Filiera al top per attività………..


4) monitoraggio sierologico delle profilassi vaccinali

Pensiamo ad esempio:

• Malattie delle mucose, PRRS, Aujeszky, IBR, Newcast le, micoplasmosi


5) controllo delle altre specie conviventi

CANIDI: Neosporosi, Brucellosi, Echinococcosi…..

PESTS: roditori (Salmonellosi, Leptospirosi), insetti (brachyspira)……

UCCELLI SINANTROPI: Salmonellosi, Pseudopeste, Influenza Aviare, Difterovaiolo…..

ALTRE SPECIE DOMESTICHE

ANIMALI SELVATICI: Piano regionale per il controllo sanitario della fauna selvatica


6) produzione di vaccini

I Vaccini Stabulogeni sono preparazioni estemporanee ad azioneimmunogena prodotti a partire da microrganismi patogeni e/o antigeniisolati dagli animali colpiti dalla forma infettiva dominante in un determinatoallevamento. Sono vaccini spenti destinati al trattamento esclusivo deglianimali dell’azienda da cui è stato isolato l’agente eziologico responsabiledella patologia o, al più, animali di allevamenti limitrofi, qualora ritenutoopportuno per documentati motivi epidemiologici. Essi svolgono unafunzione prevalentemente preventiva e il loro impiego è rivolto neiconfronti di alcune delle più insidiose problematiche igienico sanitarie degliallevamenti. Non trascurabile l’effetto indiretto per una riduzione deitrattamenti farmacologici


7) controllo microbiologico dei reflui zootecnici (REG. 1069/2009)

7) controllo microbiologico dei reflui zootecnici (REG. 1069/2009)

• Destinati a– preparazione di ammendanti (stallatico)– digestione anaerobia (biogas e compost)

Il laboratorio interviene: • per garantire ai sensi del Reg 1069/2009

– Criteri microbiologici del prodotto finale (Salmonella, E. coli o E. faecalis)

• per fornire strumenti per la verifica del processo di trasformazione

(C. perfringens, Campylobacter termotolleranti, E. coli VTEC)


8) Tecniche chimico-cliniche :applicate su colostro e su sangue per la valutazione di parametri ematiciEmocromocitometrico, profili biochimici, elettroforesi delle sieroproteine e delle immunoglobuline, ecc.

9) Collaborazione per applicazione Test parametrici :Per scala di valutazione del benessere animale costituita da diversi campi strutturati in macrocategorie:Management aziendale e personale,Strutture e attrezzature, Biosicurezza,Climatizzazione e sistemi di sicurezza

biosicurezza

&*

* ….l’unione fa la forza !!!!!!

La mia congiuntivite allergica continua a

peggiorare e non capisco perché…. eppure non vedo

in giro gatti !!!

Grazie

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