SANDS IN PILLOLE 4 ESPERIMENTO PHILADELPHIA INSABBIAMENTO MAL RIUSCITO.

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ESPERIMENTO PHILADELPHIA INSABBIAMENTO MAL RIUSCITO L’esercito Americano da sempre ha speso cifre incalcolabili per creare armamenti sempre più “fantascientifici” dai raggi laser, a macchine volanti con e senza pilota, esperimenti con le micronde ecc. Chi ci assicura quando si parla dia vvenimenti misteriosi, che invece non nascondano una macchinazione governativa oppure che siano dei genuini casi senza spiegazione? Da oltre 70 anni una storia ha talmente colpito la curiosità di tutti da far rimbalzare di continuo questa domanda riuscendo a sfuggire allo strato di sabbia che gli era stato scaricato addosso:l’eperimento Philadelphia. Un caso di cui si è già parlato nelle pagine di sands from mars e che continua ad uscir fuori, perché escono sempre delle novità che sempre più rimandano alla realtà per quanto estrema più che ad una fantasia. Il più grande segreto militare svelato malgrado l’impegno per mettere tutto a tacere, potrebbe essere quindi questo esperimento che ha influenzato film e libri da sempre tanto da essere divenuto di dominio pubblico, anche se sempre con quell’alone di scetticismo che fa sempre inclinare il piatto della bilancia ora verso la realtà ora verso la fantasia. Tutto cominciò nel 1955 in Michigan.

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CHE COSA è VERAMENTE SUCCESSO DURANTE L'ESPERIMENTO PHILADELPHIA? HANNO CERCATO DI TENERLO NASCOSTO, MA NON CI SONO RIUSCITI.

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ESPERIMENTO PHILADELPHIA INSABBIAMENTO MAL RIUSCITO

L’esercito Americano da sempre ha speso cifre incalcolabili per creare armamenti sempre più “fantascientifici” dai raggi laser, a macchine volanti con e senza pilota, esperimenti con le micronde ecc.

Chi ci assicura quando si parla dia vvenimenti misteriosi, che invece non nascondano una macchinazione governativa oppure che siano dei genuini casi senza spiegazione?

Da oltre 70 anni una storia ha talmente colpito la curiosità di tutti da far rimbalzare di continuo questa domanda riuscendo a sfuggire allo strato di sabbia che gli era stato scaricato addosso:l’eperimento Philadelphia.

Un caso di cui si è già parlato nelle pagine di sands from mars e che continua ad uscir fuori, perché escono sempre delle novità che sempre più rimandano alla realtà per quanto estrema più che ad una fantasia.

Il più grande segreto militare svelato malgrado l’impegno per mettere tutto a tacere, potrebbe essere quindi questo esperimento che ha influenzato film e libri da sempre tanto da essere divenuto di dominio pubblico, anche se sempre con

quell’alone di scetticismo che fa sempre inclinare il piatto della bilancia ora verso la realtà ora verso la fantasia.

Tutto cominciò nel 1955 in Michigan.

Morris K. Jessup, un uomo di scienza con una laurea in astronomia e una fiducia incrollabile nelle tecnologie non ancora scoperte e sperimentate, era convinto che gli alieni fossero in grado di deformare lo spazio tempo per attraversare immense distanze interstellari, ma per sua sfortuna, in quel periodo gli ufo attirano più l'attenzione di Hollywood che della comunità

scientifica, e quindi è difficile essere presi sul serio.Il 13 gennaio del 1956 però, Jessup riceve un messaggio che gli cambierà la vita.

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In quella lettera c'è scritto che dodici anni prima, in piena seconda guerra mondiale, la marina militare ha condotto degli esperimenti estremamente sofisticati su un cacciatorpediniere, lo USS Eldridge, facendolo letteralmente dissolvere

nell'aria.

Pare che durante uno dei test, la nave si sia rimaterializzata a trecentoventi chilometri di distanza, prima di scomparire di nuovo e ricomparire a Philadelphia.

Nella lettera, la tecnologia che ha permesso di rendere invisibile la nave, viene attribuita ad Albert Einstein.

I l grande genio avrebbe sviluppato in segreto una teoria unificata per legare tutte le leggi della fisica."Sicuramente era qualcosa che si cercava di ottenere da tanti anni", spiega James S. Ottaviani, ingegnere nucleare e storico

della scienza, "era l'obiettivo di Eistein.Una teoria del campo unificato combina le equazioni che governano l'interazione della materia, tra questa e la luce, ed

entrambe con la gravità.Se possiamo ottenere questa raffinata serie di equazioni che ci spiega come funzione l'Universo, forse possiamo fare

qualcosa con questi dati: deformare il flusso della luce, alterare il rapporto spazio-tempo, il teletrasporto o rendere le cose invisibili".

Questo studio era stato affrontato molti anni prima da una delle menti più eccelse ed eccentriche di tutto il mondo scientifico: Nikola Tesla,

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A cui hanno tutti hanno attinto e sviluppato e talvolta migliorato le sue intuizioni che spesso non venivano portate a termine, ma solo rimandate dagli eventi sempre burrascosi della sua vita.

Heinstein conferma di star lavorando alla sua teoria dei campi unificati che riassumerebbero in un’unica teroria tutte le leggi della fisica, ma dice anche di non aver portato a termine la ricerca in quegli anni.

Avrebbe fatto però questi studi in segreto e sviluppato questa teoria che sarebbe poi stata adoperata dall’esercito per l’esperimento sulla deformazione del flusso della luce.

"Vediamo un oggetto perchè la luce lo illumina", racconta David Maiullo, fisico all'Università di Rutgers. "Applicando la teoria del campo unificato si potrebbe deviare la luce, in modo che non colpisca più l'oggetto, ma lo circondi".

Per Jessup questa scienza non è sconosciuta, in quanto ne aveva scritto anche in un suo libro.Ma nella lettera si parla anche dei problemi di quella tecnologia.

I potenti campi elettromagnetici utilizzati per deformare lo spazio-tempo hanno ucciso dei marinai, mentre altri sono impazziti, ed alcuni incredibilmente si sarebbero fusi con lo scafo come se i loro atomi si fossero confusi con quelli

dell’acciaio della nave.Potrebbe esserci un fondo di verità scientifica?

"Il cervello funziona praticamente ad elettricità", chiarisce il dott. Sean Montgomery, neuroscienziato, "gli impulsi elettrici stabiliscono una comunicazione tra i neuroni celebrali e, quindi, i campi elettromagnetici possono realmente alterarne il

funzionamento.Per esempio, esiste il cosiddetto "Casco di Dio" che tramite onde elettromagnetiche può produrre allucinazioni".

Secondo l'autore della lettera, i sopravvissuti sono stati costretti a firmare delle clausole di riservatezza.Di coloro che non hanno firmato si sono perse le tracce.

L'autore sostiene di essere un testimone oculare, un marinaio di una nave vicina che rischia le ire della Marina Militare rivelando dei segreti nazionali e si firma come Carlos Miguel Allende.

Jessup non è sicuro: o si tratta del più grande e scandaloso insabbiamento di tutti i tempi, oppure dei deliri di un folle.Alla Marina Militare non risulta nessun Carlos Miguel Allende e nessun elemento del suo bizzarro racconto coincide con i

documenti ufficiali della USS Eldridge."Non ci sono prove che l'esperimento di Philadelphia sia realmente avvenuto, né prove che quella nave si trovasse a

Philadelphia", sottolinea Jason Stroming, fondatore della New York Paranormal Society."Secondo i diari di bordo si trovava alle Bahamas, ma se si vuole coprire un esperimento così controverso forse non lo si

annota nei diari di bordo".Ma c'è un evento curioso annotato nella lettera: nel 1943, proprio all'epoca della presunta sparizione della USS Eldridge, la

Marina Militare degli Stati Uniti sta lavorando realmente con Albert Einstein ad un progetto incentrato sulla Teoria del Campo Unificato, proprio ciò di cui parla Allende nella sua lettera.

Per mesi e mesi, Jessup scava tra gli archivi militari, seguendo ogni minima traccia e indagando su ogni singolo contatto, ma senza risultati, o così crede.

Nella primavera del 1957, Jessup viene convocato immediatamente a Washington nell'ufficio delle ricerche navali della Marina.

Jessup adesso si ritrova ad essere un indagato.Il capo d'accusa verte su un libro scritto da Jessup sugli ufo, nel quale scrive che gli alieni sono in grado di deformare lo

spazio-tempo.A Jessup viene mostrata una copia del libro piena di note a margine scritte a mano e i militari vogliono sapere chi le ha

scritte.A quanto pare, Jessup riconobbe la calligrafia di Carlos Miguel Allende. "La marina prese la cosa molto sul serio, cercando

di rintracciare Allende", racconta Stroming."Non riuscirono a trovarlo e pensarono che potesse sapere qualcosa che loro non sapevano".

Recentemente, un ricercatore di nome Jack Voleite, ha suggerito una possibile spiegazione: una tecnologia segreta chiamata "demagnetizzazione".

Nella seconda guerra mondiale, la marina militare americana sosteneva che rendesse le navi invisibili, ma non in un modo comprensibile a tutti.

"Le navi sono fatte d’acciaio, con delle caratteristiche magnetiche", spiega Maiullo."Durante la seconda guerra mondiale c'era una nuova arma segreta, le mine magnetiche, che attratte dall'acciaio, avrebbero

fatto esplodere la nave.Serviva una soluzione, e così fu inventato un sistema chiamato "demagnetizzazione", grosse bobine di filo poste sulla nave che avevano un campo magnetico, così quando una nave attraversava una zona minata, queste non esplodevano perchè la

nave era magneticamente invisibile".

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Ma Jessup non sa niente della demagnetizzazione e continua a trovare un modo grazie al quale gli ufo e la marina militare riescano a superare le barriere dello spazio-tempo.

Nel frattempo, racconta ad un amico che sta ricevendo delle strane telefonate e che qualcuno lo segue.L'ex moglie di Jessup racconta che Allende andò a trovarlo e che aveva fatto delle copie dei suoi libri con relative note a

margine.

Nessuna di queste affermazioni può essere verificata, ma supporta la teoria che forse c'era qualche complotto attorno a Jessup e ad Allende.

Ma Jessup, ha davvero qualcosa d’importante tra le mani, o sta diventando sempre più paranoico?Jessup prende appuntamento con un collega scienziato, un oceanografo, il dott. Manson Valentine, per condividere quella

che considera una scoperta significativa nella storia dell’esperimento di Philadelphia.Il collega non si presenta e quel giorno stesso, Morris Jessup viene trovato morto nella sua auto. Tutto fa pensare ad un

suicidio."Molti ritengono improbabile che Jessup si sia suicidato prima di un incontro così importante.

Pare che a dichiararlo morto fu un medico di passaggio di nome Reed, ma mai nessuno è riuscito a rintracciarlo, né è mai stata eseguita un'autopsia sul corpo di Jessup", conclude Stroming.Jessup aveva scoperto qualcosa che lo ha spinto a togliersi la vita?

E Carlos Allende?Dopo la morte di Jessup, alcuni ricercatori dichiararono di averne scoperto l’identità.

Si trattava di Carl Allen, originario della pennsylvania.Aveva sofferto di problemi e deliri mentali, ma durante la seconda guerra mondiale era stato in marina, come era scritto

nelle lettere.Una persona razionale può considerare l'esperimento di Philadelphia come un'interpretazione sbagliata, da parte di un

delirante, di una tecnologia Top-Secret, ma ormai nota.E Morris Jessup?

Ufficialmente si è suicidato!È davvero così semplice la spiegazione a questo mistero che da così tanti anni tormenta tutti?

Oppure è più semplice riscrivere la storia quando le persone o non sono attendibili oppure sono morte?