Sandro Venturini A.S.S. 3 ALTO FRIULI TRIESTE, 30 Maggio 2013 Risultati e prospettive...
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Sandro Venturini
A.S.S. 3 ALTO FRIULI
TRIESTE, 30 Maggio 2013
Risultati e prospettiveRisultati e prospettive
PIANOPIANO
NAZIONALNAZIONAL
EE
EDILIZIAEDILIZIA
IL CONTESTO ENTRO CUI SI COLLOCA IL PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE IN EDILIZIA
Indici infortunistici elevati: 31% degli eventi mortali avviene in edilizia (INAIL Anno 2010)
Forte contrazione della produzione: - 26 % tra 2008-2012 (Osservatorio ANCE, Giugno 2012)
Conseguente riduzione di addetti e aumento dei lavoratori autonomi
Carenza di organizzazione e qualificazione Elevato ricorso al subappalto (ruolo
dell’affidataria), affidamento dei lavori al “massimo ribasso”, concorrenza sleale ...
Ruolo ancora poco incisivo dei committenti e dei coordinatori
LINEE GUIDA PER I DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE (Accordo Stato – Regioni, Luglio 2002)
Lavorare per obiettivi di salute e per progetti Definire le priorità in base ai fattori di rischio con
maggiore impatto sulla salute Mettere in atto un set di azioni sinergiche
(controllo, assistenza, informazione, formazione, …)
Assicurare omogeneità e qualità Promuovere l’integrazione tra le istituzioni e il
confronto con i portatori d’interesse Misurare e valutare processo e esito (indicatori di
salute valutazione di efficacia) Rendere conto dei risultati raggiunti
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCIE AUTONOME
PIANO NAZIONALE TRIENNALE DI PREVENZIONE IN EDILIZIA 2008-2010
PROROGATO AL 2012Parte integrante del Patto per la tutela della
salute nei luoghi di lavoro recepito con DPCM 17/12/2007
Condiviso con Ministero del Lavoro, Ministero della Salute INAIL, EX ISPESL, INPS, Parti
Sociali
Prima volta in ItaliaPrima volta in Italia
OBIETTIVI DEL PIANO NAZIONALE EDILIZIA
Obiettivo generale di salute
Obiettivi specificiRiferiti al sistema nazionaleRiferiti ai sistemi territoriali
Riduzione degli Riduzione degli infortuni mortali e infortuni mortali e
gravi in ediliziagravi in edilizia
Riduzione degli Riduzione degli infortuni mortali e infortuni mortali e
gravi in ediliziagravi in edilizia
OBIETTIVI SPECIFICI NAZIONALI
Migliorare il sistema nazionale integrato (istituzioni centrali, istituzioni regionali, parti sociali) per la programmazione, l’attuazione, il monitoraggio e la valutazione del Piano Nazionale Edilizia (Cabina di Regia Nazionale);
Migliorare la capacità di condivisione degli obiettivi generali basati sull’analisi epidemiologica;
Migliorare l’efficacia formativa; Predisporre un sistema informativo specifico,
come parte integrante del SINP
OBIETTIVI SPECIFICI TERRITORIALI
Diminuire la disomogeneità delle attività di controllo, e promozione della salute, stabilendo dei minimi comuni
Migliorare la capacità di intervento coordinato tra le strutture territoriali istituzionali per un aumento di efficacia rispetto al raggiungimento degli obiettivi di salute
Sostenere la sperimentazione di buone prassi del lavoro inter-istituzionale e la loro implementazione nei territori
AZIONI DEL PIANO NAZIONALE EDILIZIA
a) Azioni di vigilanza e controllo ( 5000 cantieri/anno)
b) Azioni di assistenza
c) Iniziativa straordinaria di informazione e comunicazione
d) Confronto con associazioni imprenditoriali e sindacati
e) Piano di valutazione di processo (e di risultato)
Non solo vigilanzaNon solo vigilanza
Azioni integrate tra vari soggetti Azioni integrate tra vari soggetti articolate a livello nazionale e articolate a livello nazionale e
territorialeterritoriale
RISULTATI ATTESI
Garanzia del raggiungimento degli obiettivi fissati per la vigilanza (5.000 cantieri), da parte delle Regioni
Piani Regionali di Prevenzione con indicate modalità di vigilanza omogenee: controllo diffuso del territorio, privilegio delle ispezioni nei cantieri sotto il minimo etico di sicurezza, quota di ispezioni in sinergia con DPL, INAIL, INPS (20%)
In tutte le Regioni dovevano essere svolti corsi di aggiornamento per operatori dei Servizi di Prevenzione e Vigilanza
RISULTATI ATTESI
Avvio della banca delle soluzioni di sicurezza condivise e delle migliori procedure di prevenzione
Avvio del sistema informativo specifico per il settore edile, in collegamento con il SINP
Effettuazione, in collaborazione con Ministero e Istituti Centrali, di una campagna nazionale di informazione sui rischi e le problematiche dell’edilizia
Redazione di un report con la valutazione di processo e di risultato
RISULTATI RAGGIUNTI: Vigilanza
Stabilita una procedura operativa di vigilanza e diffusa in tutto il territorio nazionale
Incremento del numero delle ispezioni sugli obiettivi prioritari (superati i 50.000 previsti)
Condivisi aspetti critici di prevenzione e di modalità di vigilanza con le DTL (autonomi e coperture)
Svolta vigilanza congiunta sugli aspetti di sicurezza e regolarità contrattuale (3,7% raggiunto sul 20% previsto)
Sviluppati modelli innovativi di controllo dei cantieri che utilizzano un’azione preliminare di programmazione mirata (es. notifica on-line, sistema MAIC)
RISULTATI RAGGIUNTI
2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011Notifiche
pervenute212.5
91223.11
1214.11
4241.86
4250.51
5266.30
2272.5
97292.87
0324.1
79324.57
4
Cantieri ispezionati
27.466
28.794 34.450 36.881 40.346 41.45751.91
354.117
53.165
54.683
% cantieri ispezionati su
notifiche
13% 13% 16% 15% 16% 14% 19% 19% 16% 17%
Cantieri in regola
11.559
10.959 14.944 15.918 23.966 24.76929.91
432.620
33.722
36.153
% in regola su ispezionati
42% 38% 43% 43% 59% 60% 57% 60% 63% 66%
N.RO CANTIERI ISPEZIONATI PER REGIONE
1.9
06
1.3
22
1.1
92
3.7
38
4.9
62
1.7
14
6.1
56
1.5
74
9.7
68
1.5
80
25
4
2.4
73
1.2
27
51
0
1.8
53
1.2
89
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78
5.0
93
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9
3.7
25
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63
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12
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22
8.3
22
1.5
79
26
6
2.5
41
13
48
52
9
20
11
13
60
14
57
5.4
28
2.1
94
21
9
4.4
75
1.3
58
1.1
88
1.1
31
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6.2
78
1.3
60
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47
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03
8.9
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60
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30
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2009 2010 2011
% CANTIERI ISPEZIONATI PER REGIONE
0%
50%
100%
150%
200%
250%
300%
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2008 2009 2010 2011
32%
33%
44% 47
%
36%
33%
39%
39%
48%
34%
61%
60%
42%
55%
46%
21%
29%
28%
16%
48%
45%
40%
32%
45%
57%
48%
32%
24%
42%
36%
33%
32%
30%
61%
45%
45%
46%
23%
35%
28%
13%
48%
42%
37%
31%
40%
52%
29% 32
%
21%
43%
24%
33%
24%
12%
59%
55%
53%
36%
15%
40%
26%
15%
48%
41%
34%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
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2009 2010 2011
% CANTIERI NON A NORMA PER REGIONE
RISULTATI RAGGIUNTI: Formazione
Effettuata formazione operatori (differenziata per Regione) anche con moduli didattici sperimentali e-Learning
Proposta formazione a coordinatori, datori di lavoro, lavoratori (differenziata per Regione e/o per ASL)
Sperimentate buone pratiche: Formazione personalizzata a piccoli gruppi
(Regione Toscana) Formazione 16 ore FORMEDIL condivisione
nazionale
RISULTATI RAGGIUNTI: Assistenza
Realizzato il portale www.prevenzionecantieri.it, sempre più un punto di riferimento per gli operatori pubblici e privati che si occupano della materia
Svolta la campagna informativa nazionale: spot radio e TV, numero monografico Ambiente&Sicurezza del Sole 24 ore, in collaborazione tra Regioni, INAIL e Ministero del Lavoro
Elaborato report finale (in www.prevenzionecantieri.it)
Effettuata una valutazione di efficacia su scala locale (ALS Novara) con evidenze soddisfacenti e definiti indicatori e standard, utili per la riprogrammazione dell’attività
www.prevenzionecantieri.it
800 documenti 800 documenti disponibilidisponibili120.000 visite in 2 anni120.000 visite in 2 anni
800 documenti 800 documenti disponibilidisponibili120.000 visite in 2 anni120.000 visite in 2 anni
LINEE DI SVILUPPO FUTURE: Rilancio
Vigilanza come strumento di prevenzione:Mirata sulle situazione più critiche: safety
intelligence e “minimo etico” di sicurezza Controllo di tutto il territorio: monitoraggio Maggiore integrazione organi di vigilanza
Focus su malattie professionali Politiche sinergiche con Amm. Pubbliche,
Parti sociali (Comitati paritetici), Ordini e Collegi
Coinvolgimento produttori di materiali, attrezzature e impianti
LINEE DI SVILUPPO FUTURE: Rilancio
Nuova campagna informativa nazionale target specifici (Istituzioni, Imprese, Lavoratori)
Sviluppo di azioni di formazione più efficaci
Nuovi indicatori di attività per valutazione di efficienza ed efficacia
Integrazione tra banche dati come parte specifica del SINP partendo dai Flussi informativi INAIL/Ispesl - Regioni
LINEE DI SVILUPPO FUTURE: Rilancio
Le Grandi Opere
Coordinamento nazionale delle esperienze
Elaborazione e condivisione buone pratiche
Definizione modelli organizzativi e
procedure per la vigilanza
Condivisione sistemi informativi dedicati
Sandro Venturini
A.S.S. 3 ALTO FRIULI
TRIESTE, 30 Maggio 2013
Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione
PIANOPIANO
NAZIONALNAZIONAL
EE
EDILIZIAEDILIZIA