San Giorgio su Legnano - Gv 5,19-24 LA PARROCCHIA: FONTANA DEL · 2017-09-16 · Festa del...

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Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta San Giorgio su Legnano Domenica 10/09/2017 Recapiti: don Antonio Parroco: tel 0331-401051; fax 0331 412482 don Andrea: 338-7874881/Suore:0331 402174/Oratorio: 0331 401570 www.parrocchiadisangiorgio.com/ [email protected] RADIO SOTERA (parrocchiale) FM HZ 89,100 collegata con RADIO PUNTO (San Vittore Olona) FM HZ 88,150 CALENDARIO LITURGICO Domenica 10 settembre 2017 II DOPO IL MARTIRO SAN GIOVANNI IL PRECURSORE S. Messe ore 17.30-8.00-10.30-17.30 Lunedi 11 Feria h 8.30 Caspani Antonio e Cazzaniga Enrica/ Leoni Giuseppina e Masetti Ermete Martedi 12 S. Nome della b. V. Maria h 8.30 Provasio Maria/Gianni/Giuseppe Mercoledi 13 S. Giovanni Crisostomo vescovo e dottore della Chiesa h 8.30 Parini Luigi e Palmira/Chiodini Cristina/ Giorgio h 20.30 SOSPESA Giovedi 14 Esaltazione della Croce h 08.30 Agistri Antonietta/Carlo/Suor Rosa A- mabile Venerdi 15 B. Vergine Maria Addolorata h 8.30 h 18.30 SOSPESA Sabato 16 Ss. Cornelio, papa e Cipriano, vescovo ore 17.30 Oricchioni Francesca/Leoluca/ Bellavia Antonia/Morelli paolo/Olivetto/ Labbate/Bollati Luigi/Fiorangela/Giovanni/ Lazzati Rosa/Poretti Luigi Domenica 17 III dopo il Martirio del Precursore h 8.00 Bonardi Luigi/Giudici Mario e Beniamina/Cavaleri Ermanno/Fornara For- tunata h 10.30 Pro populo h 18.00 Fa. Losa/Montorfano Anno 18 N° 02 Orari apertura CHIESA PARROCCHIALE 7.00 - 12.00/ 15.00 - 18.30 ANNO PASTORALE 2017-18 Accogliamo con gioia il VESCOVO MARIO LA PARROCCHIA: FONTANA DEL VILLAGGIO Nella Esortazione Apostolica Evangelii Gau- dium così Papa Francesco sulla parrocchia: 27. Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini, gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione. La riforma delle strut- ture, che esige la conversione pastorale, si può intendere solo in questo senso: fare in modo che esse diventino tutte più missionarie, che la pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e aperta, che ponga gli agenti pastorali in costante atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti colo- ro ai quali Gesù offre la sua amicizia. Come diceva Giovanni Paolo II ai Vescovi dell’Oceania, «ogni rinnovamento nella Chiesa deve avere la missione come suo scopo per non cadere preda di una specie d’introversione ecclesiale». 28. La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pasto- re e della comunità. Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemen- te, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie». Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. La parrocchia è presenza ecclesia- le nel territorio, ambito dell’ascolto della Paro- la, della crescita della vita cristiana, del dialo- go, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione. Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario. Però dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento delle parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine alla gente, e siano ambiti di comunione viva e di parteci- pazione, e si orientino completamente verso la missione. La Parola della Domenica Gv 5,19-24 “Non il sole e la luna, ma il Signore sarà per te luce eter- na”. Il grande disegno del regno di Dio è oggi tracciato dalle lettu- re bibliche. Il profeta ci tra- smette la promessa di Dio di trasformare in oro ciò che oro non è per dare al suo popolo ogni bene ed eliminargli ogni ostacolo di male. La parola di Gesù sancisce il dono che il Padre ha fatto all'umanità nella presenza sulla terra del Figlio, artefice e garante dell'amore e della salvezza preparata e stabilita dal Padre per l'umanità. E l'apostolo Paolo ci presenta Cristo, in pienezza, primizia dei risorti e via al Regno, dove tutto sarà in Dio. Un quadro che fa tre- mare per la sua sovrabbon- danza di grazia e di mistero, cui la mente umana non può accedere, ma può avvicinarsi il cuore, nella relazione di a- more e di filiale fiducia tra creatura e il suo Creatore. Preghiamo Tu hai un braccio potente, forte è la tua mano, alta la tua destra. Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, amore e fedeltà precedono il tuo volto. Sal 88 (89),14-15 Domenica 17 settembre GIORNATA DIOCESANA PER IL SEMINARIO “Alzati, va’ e non temere!” Vogliamo vivere la Giornata del Seminario di quest’anno, desiderando rispondere all’invito rivolto da Papa Francesco a tutta la Chiesa in occasione del Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” indetto per il 2018. Da questo invito il Seminario è pro-vocato a diventare sempre più quello che è stato fin dall’inizio: luogo di verifica e discernimento per tutti coloro che sono chiamati ad intraprendere la strada del ministero ordinato. BEATO IL POPOLO CHE CAMMINA ALLA LUCE DEL TUO VOLTO

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Foglio settimanale della Parrocchia Beata Vergine Assunta San Giorgio su Legnano

Domenica 10/09/2017

Recapiti: don Antonio Parroco: tel 0331-401051; fax 0331 412482

don Andrea: 338-7874881/Suore:0331 402174/Oratorio: 0331 401570

www.parrocchiadisangiorgio.com/ [email protected]

RADIO SOTERA (parrocchiale) FM HZ 89,100 collegata con

RADIO PUNTO (San Vittore Olona) FM HZ 88,150

CALENDARIO LITURGICO

Domenica 10 settembre 2017 II DOPO IL MARTIRO SAN

GIOVANNI IL PRECURSORE

S. Messe ore 17.30-8.00-10.30-17.30

Lunedi 11 Feria

h 8.30 Caspani Antonio e Cazzaniga Enrica/Leoni Giuseppina e Masetti Ermete

Martedi 12 S. Nome della b. V. Maria

h 8.30 Provasio Maria/Gianni/Giuseppe

Mercoledi 13 S. Giovanni Crisostomo vescovo e dottore della Chiesa

h 8.30 Parini Luigi e Palmira/Chiodini Cristina/Giorgio h 20.30 SOSPESA

Giovedi 14 Esaltazione della Croce

h 08.30 Agistri Antonietta/Carlo/Suor Rosa A-mabile

Venerdi 15 B. Vergine Maria Addolorata

h 8.30

h 18.30 SOSPESA Sabato 16 Ss. Cornelio, papa e Cipriano, vescovo ore 17.30 Oricchioni Francesca/Leoluca/Bellavia Antonia/Morelli paolo/Olivetto/Labbate/Bollati Luigi/Fiorangela/Giovanni/Lazzati Rosa/Poretti Luigi Domenica 17 III dopo il Martirio del Precursore h 8.00 Bonardi Luigi/Giudici Mario e

Beniamina/Cavaleri Ermanno/Fornara For-

tunata

h 10.30 Pro populo h 18.00 Fa. Losa/Montorfano

Anno 18 N° 02

Orari apertura CHIESA PARROCCHIALE

7.00 - 12.00/ 15.00 - 18.30

ANNO PASTORALE

2017-18

Accogliamo con

gioia il VESCOVO

MARIO

LA PARROCCHIA:

FONTANA DEL

VILLAGGIO

Nella Esortazione Apostolica Evangelii Gau-

dium così Papa Francesco sulla parrocchia:

27. Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa, perché le consuetudini,

gli stili, gli orari, il linguaggio e ogni struttura ecclesiale diventino un canale adeguato per

l’evangelizzazione del mondo attuale, più che per l’autopreservazione. La riforma delle strut-ture, che esige la conversione pastorale, si può

intendere solo in questo senso: fare in modo che esse diventino tutte più missionarie, che la

pastorale ordinaria in tutte le sue istanze sia più espansiva e aperta, che ponga gli agenti

pastorali in costante atteggiamento di “uscita” e favorisca così la risposta positiva di tutti colo-

ro ai quali Gesù offre la sua amicizia. Come diceva Giovanni Paolo II ai Vescovi

dell’Oceania, «ogni rinnovamento nella Chiesa deve avere la missione come suo scopo per

non cadere preda di una specie d’introversione ecclesiale».

28. La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può

assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pasto-re e della comunità. Sebbene certamente non

sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemen-te, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie». Questo suppone che realmente stia in

contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata

dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. La parrocchia è presenza ecclesia-le nel territorio, ambito dell’ascolto della Paro-la, della crescita della vita cristiana, del dialo-

go, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione. Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e

forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità,

santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario. Però dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento

delle parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine alla gente, e siano ambiti di comunione viva e di parteci-

pazione, e si orientino completamente verso la missione.

La Parola della Domenica Gv 5,19-24

“Non il sole e la luna, ma il

Signore sarà per te luce eter-

na”.

Il grande disegno del regno di

Dio è oggi tracciato dalle lettu-

re bibliche. Il profeta ci tra-

smette la promessa di Dio di

trasformare in oro ciò che oro

non è per dare al suo popolo

ogni bene ed eliminargli ogni

ostacolo di male. La parola di

Gesù sancisce il dono che il

Padre ha fatto all'umanità

nella presenza sulla terra del

Figlio, artefice e garante

dell'amore e della salvezza

preparata e stabilita dal Padre

per l'umanità. E l'apostolo

Paolo ci presenta Cristo, in

pienezza, primizia dei risorti e

via al Regno, dove tutto sarà

in Dio. Un quadro che fa tre-

mare per la sua sovrabbon-

danza di grazia e di mistero,

cui la mente umana non può

accedere, ma può avvicinarsi

il cuore, nella relazione di a-

more e di filiale fiducia tra

creatura e il suo Creatore.

Preghiamo

Tu hai un braccio potente,

forte è la tua mano, alta la tua

destra. Giustizia e diritto sono

la base del tuo trono,

amore e fedeltà precedono il

tuo volto. Sal 88 (89),14-15

Domenica 17 settembre GIORNATA DIOCESANA PER IL SEMINARIO

“Alzati, va’ e non temere!” Vogliamo vivere la Giornata del Seminario di quest’anno, desiderando rispondere

all’invito rivolto da Papa Francesco a tutta la Chiesa in occasione del Sinodo dei

Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” indetto per il 2018. Da

questo invito il Seminario è pro-vocato a diventare sempre più quello che è stato fin

dall’inizio: luogo di verifica e discernimento per tutti coloro che sono chiamati ad

intraprendere la strada del ministero ordinato.

BEATO IL POPOLO CHE

CAMMINA ALLA LUCE DEL

TUO VOLTO

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“Il Battesimo è la ‘porta’ della fede e della vita cristiana. Gesù Risorto lasciò agli Apostoli questa consegna:

«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato» (Mc 16,15-16). La missione della Chiesa è evangelizzare e ri-mettere i peccati attraverso il sacramento battesimale. Il Battesimo è in un certo senso la carta d’identità del cri-

stiano, il suo atto di nascita”. (Papa Francesco)

Cosa fare quando nasce un bambino e si vuo-

le dare il grande dono del Battesimo che lo rende Figlio di Dio e lo inserisce nella Chiesa?

1. Contattare il parroco con sollecitudine per

un primo incontro, la richiesta del Sacra-mento e la compilazione della scheda con i

dati necessari;

2. Il martedi precedente il Battesimo incontro di catechesi comunitario in parrocchia alle ore 21.00

per i genitori, il padrino e la madrina guidato dal Parroco;

3.Il venerdi precedente il Battesimo incontro co-munitario in chiesa alle ore 21.00 sempre con la

presenza dei genitori, padrino e madrina per l’organizzazione della celebrazione del Sacra-

mento accompagnati da alcune incaricate;

4. La Domenica stabilita celebrazione del Battesi-mo in chiesa alle ore 15.30.

CELEBRAZIONE BATTESIMI ANNO PASTORALE 2017-18

Domenica 17 settembre/ 15 ottobre/ 19 novembre/ 10 dicembre/ 06 gennaio Festa del

Battesimo di Gesù/ 04 febbraio/ 11 marzo/ 08 aprile/ 13 maggio/ 17 giugno/ 15 luglio

PARADOSSI DEL NOSTRO TEMPO

44. Ciclicamente ritorna sulla stampa la notizia

che qualcuno non vede di buon occhio il croci-

fisso esposto nelle Scuole e propone di toglierlo

per i motivi più disparati. Intanto perché il Croci-

fisso offenderebbe coloro che non sono cristia-

ni ma di altre religioni. Chissà perché non ho

mai sentito un aderente ad una religione non

cristiana diffidare il Crocifisso. Spesso e volen-

tieri sono cristiani che hanno dimenticato di

essere stati battezzati che per una sorta di furo-

re ideologico vorrebbero staccare questo segno

che richiama tutti all’amore e al rispetto reci-

proco. Altre volte, a supporto di questo volontà

di eliminare questo segno cristiano si arriva ad

affermare che sarebbe di disturbo per i bambini

vedere questo uomo insanguinato morire in

modo così brutale. Forse dimenticano costoro

che i nostri ragazzi, ahimè, possono poi vedere

sul Web decapitazioni e crocifissioni di uomini,

donne e bambini solo perché discepoli di Cristo.

L’ipocrisia non finisce mai di sorprendere. Im-

pariamo tutti a guardare il Crocifisso che ci in-

segna a vivere con maggiore tolleranza tra di

noi, rispettandoci e servendoci a vicenda do-

nando noi stessi come Lui sulla Croce.

FESTA PATRONALE

Lunedi 11 settembre ore 21.00 presso il Centro parrocchiale

INCONTRO SULL’ENCICLICA DEL PAPA “LAUDATO SII”

In occasione della Giornata Nazionale per la salvaguardia del creato.

Relatore: don Walter MAGNONI responsabile Ufficio per la pastorale sociale e del

lavoro della Diocesi

Domenica 17 settembre ore 10.30 S. Messa solenne

Lunedi 18 settembre ore 21.00 S. Messa e Ufficio generale per tutti i defunti della parrocchia a conclusione della

Festa patronale

Presso il centro parrocchiale è allestita la Pesca di beneficenza pro parrocchia

Sui pieghevoli in circolazione altre proposte

CAMMINI DELL'INIZIAZIONE CRISTIANA Il cammino, che si vive come famiglia, va percorso dal suo inizio,

quindi se qualche famiglia non ha preso parte al 1°anno non

può inserirsi a cammino avviato, ma inizierà dal 1°anno anche

se la maggior parte dei bambini avrà un anno in meno rispetto

al proprio figlio. Relativamente ai Sacramenti non fa alcun pro-

blema se i bambini li riceveranno un anno dopo l'età tradiziona-

le (ad esempio se alla Prima Comunione saranno in Quinta ele-

mentare invece che in Quarta).

Riportiamo di seguito, per comodità e perché si evitino so-vrapposizioni con altri impegni, i giorni degli incontri di ca-techismo dei bambini (del 2°, 3° e 4° anno; il primo anno

non prevede incontri solo per i bambini), incontri che si af-fiancano a quelli vissuti la domenica con tutta la famiglia.

2° anno: Mercoledì dalle 16.45 alle 18.00

3° anno (Prima Confessione e Prima Comunione): Giovedì dalle 16.45 alle 18.00

4° anno (Cresima) : Venerdì dalle 16.45 alle 18.00

Il catechismo della Prima Media è di Lunedì dalle 16.45 alle 18.00, mentre quello di Seconda e Terza Media il Venerdì

sera dalle 20.45 alle 22.00.

LE ISCRIZIONI AI CAMMINI DEL CATECHISMO SI RACCO-

GLIERANNO DOMENICA 1 OTTOBRE POMERIGGIO, come

indicato sui moduli che a breve saranno in distribuzione.

Non si raccolgono iscrizioni in altri momenti.

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Un vivo ringraziamento alle volontarie e volontari che dedicano un po’ del loro tempo per le necessarie puli-

zie settimanali dell’ambiente. Necessitano però altri volontari che aiutino in questo lodevole servizio.

Si tratta di dare la disponibilità il

Lunedi mattina dalle ore 9.00 alle ore 10.30. Se pensi di offrire la tua disponibilità, che andrà a sconto dei tuoi peccati, rivolgiti al Parroco o presentati in

Oratorio il Lunedi che intendi incominciare questo servizio alle ore 9.00.

Troverai delle signore sorridenti e disponibili desiderose di essere aiutate.

POLISPORTIVA In Oratorio anche la pratica sportiva è importante perché svolge una non indifferente attività educativa. An-

che in questo ambito necessitano giovani e adulti non anzitutto appassionati di calcio ma soprattutto “in umanita” che si mettano accanto ai bambini e ai ragazzi che intendono vivere lo sport come momento di

gioco e di aggregazione. Cerchiamo per questo ambito

qualche giovane o papà che si renda disponibile per questo servizio.

Venerdì 22 settembre ore 21 al Cinema di Canegrate

SERATA di TESTIMONIANZE GIOVANI, foto e racconti delle esperienze

estive:Z.E.N. Palermo, Carcere Trapani, Perù, Terra Santa

Gli ignorati stupri. Il «branco» che agisce ogni notte

Caro direttore,

vorrei far giungere a lei, ai suoi colleghi e a tutti gli amici lettori di "Avvenire" una breve riflessione che ho elaborato in questi

giorni circa un recente, drammatico avvenimento che come donna mi ha fatto riflettere molto, ma mi ha anche indignata. Scri-

vo di getto e quasi di corsa, e perciò chiedo perdono per la forma di questo scritto.

Ma temo che le mie parole, altrimenti, diventino troppo vecchie.

Mi ha molto colpito come su giornali e tv si sono succedute notizie e informazioni, e si sono accumulati commenti, sullo stu-

pro di branco compiuto a Rimini, dove la notte del 25 agosto una coppia di fidanzati polacchi e una persona transessuale so-

no stati rapinati e violentati sulla spiaggia della famosa località turistica. Ciò che mi ha maggiormente ferita e indignata è sta-

to il fatto che nelle ultime cinque trasmissioni del telegiornale delle ore 20 il caso e i suoi sviluppi sono stati la prima notizia.

Ogni volta, per oltre cinque minuti d’orologio, in tantissimi abbiamo visto ripetersi scene, luoghi, persone e altri dettagli di quel

vergognoso stupro di branco, a cominciare dal fatto che gli stupratori erano tutti stranieri e alcuni di loro persino minorenni.

Se si voleva far passare ai telespettatori un messaggio orientato alla paura del diverso, dello straniero, del rifugiato, temo che

ci sia proprio riusciti. Se si voleva far aprire gli occhi sulle violenze sessuali che accadono ogni notte (e non solo di notte) an-

che nella nostra Italia, si è mancato gravemente l’obiettivo.

Ieri sera, insomma, dopo l’ennesimo, lungo servizio televisivo, sono stata travolta da un’onda di delusione e di amarezza e da

un senso di ribellione. È stato davvero doloroso e insopportabile constatare quanta povertà e superficialità è stata messa in

campo dai mezzi di comunicazione, e in più di un caso quale volontà di indottrinamento. E ho incominciato a fare paragoni tra

quel terribile e straordinario misfatto e i tanti invece ordinari e altrettanto terribili misfatti che ogni notte avvengono sulle no-

stre strade con ragazzine straniere che subiscono stupri "a pagamento" da "clienti", magari benpensanti, ai quali nessuno sta

chiedendo conto delle loro azioni... Come mai questo non fa mai notizia e non suscita scalpore? Come mai anche noi italiani,

e soprattutto noi donne, non ci scomponiamo affatto nel vedere le tante ragazzine, anche minorenni, che ogni notte vengono

comprate e vendute, schiavizzate e violentate da cinici sfruttatori e da migliaia e migliaia di "clienti"? Chi pensa a loro? Chi si

preoccupa di denunciare le migliaia di stupri sistematici e organizzati che avvengono nelle nostre città, non lontano dalle no-

stre case, nell’indifferenza di chi vede e passa oltre, proprio come nella parabola del buon samaritano?

Sono una suora della Consolata, e nella mia lunga vita missionaria, esattamente dal 1993, dopo 24 anni di servizio in Kenya,

mi sono trovata a vivere una nuova forma di missione nel mio stesso Paese, così spesso per la sua grande storia definito

"cristiano" e "cattolico", a contatto con migliaia di ragazzine straniere, particolarmente nigeriane che vengono costrette a met-

tere in vendita il loro giovane corpo per soddisfare l’ingordigia di soldi dei trafficanti e le voglie e la povertà morale di "clienti"

in stragrande maggioranza italiani, e al 90% battezzati, molte volte con moglie e figli. Quali valori si vivono e si propongono,

oggi, in questa nostra società che consuma tutto, e tutto, anche le donne, riduce all’usa e getta?

Ricordo, caro direttore, una ragazzina assai minuta di 19 anni che un giorno, parlandomi della sua storia, mi disse: «Sister, ma

tu sai che in una notte io ho avuto 13 clienti...». Ne fui scossa e le chiesi come fosse stato possibile. Lei mi rispose: «Ero richie-

sta e usata perché ero molto piccola e giovane e ai clienti piacciono le minorenni…».

Già, perché si spera che le persone più giovani non abbiano e non trasmettano malattie sessuali… Già, anche se quelle ragaz-

zine potrebbero benissimo essere le figlie di tanti di loro... Che squallore! In una notte, quella giovanissima, piccola donna ha

subìto 13 stupri, e chi se ne è accorto? Chi ha denunciato tale crimine? Chi ha visto il 'branco' in azione e l’ha fermato, chi ha

portato il misfatto sulle prime pagine dei giornali e nei titoli di testa dei tg? Il mio augurio, caro direttore, a chi opera nei mezzi

di comunicazione è che possa lavorare per far emergere sempre e solo il coraggio della verità.

(Eugenia Bonetti—Tratto da Avvenire Giovedi 7 settembre 2017)

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RIFLESSIONI E PENSIERI CASTELVETRANO 2017 BEATRICE VIGNATI

Ho capito una cosa molto importante grazie a questa esperienza…

Basta fare mente locale su come a priori giudichiamo chi ha sbagliato, o chi viene accusato, o chi ci viene detto colpevo-

le da una notizia in televisione, o pensare a quelle che vengono etichettate come “disgraziate” a bordo di una strada, ad

aspettare qualcuno che si fermi. Tutte queste cose vanno gettate via, và detto che prima stiamo parlando di uomini e

donne e non di prostitute e carcerati.

Sotto gli sguardi e pensieri increduli di persone che mi dicevano “ma cosa stai facendo?” “ma tu sei matta, cosa ci vai a

fare in carcere?” ho voluto mettermi in discussione… provare ad avere poche certezze, rendermi conto dei problemi rea-

li, di gente reale. Scoprire altre realtà, problematiche più vere e più “grandi”. Scegliere il confronto con loro non solo

per dare a loro qualcosa, ma anche per ricevere, crescere di più.

Riscoprire il lato umano senza pregiudizi, conoscere in modo sincero, senza barriere e senza aver paura di far emergere

le mie fragilità. Imparare a convivere con poche cose, e con sentimenti e valori veri.

Cosa sapevo prima del mondo del carcere, e delle ragazze di strada? Probabilmente molto poco, e tanto per sentito dire,

perché non mi sono neanche mai informata… forse appunto, mi mancava sapere realmente cosa ci sta dietro, cosa pro-

vano queste persone. Una frase de “Il Piccolo Principe” che mi piace molto è “ la vera realtà è quella invisibile agli oc-

chi”… questo è stato un po’ il “motore” con il quale sono partita.

Cos’ho trovato appena arrivata? Non posso dire di aver trovato un ambiente uguale a Legnano e dintorni! A partire dal

paesaggio, dalle persone, dai modo di essere e fare. Mi sono sentita subito a casa, grazie all’accoglienza delle suore, che

si sono rivelate sin da subito fantastiche.

La realtà del carcere al primo impatto mi ha lasciato un attimo di vuoto…

come se durante una sinfonia ci fosse un’improvvisa pausa… prima di entra-

re non pensavo proprio a niente, volevo essere pronta solo ad accoglierli. È

stato importate non avere noi per primi, delle barriere con loro. Dare amore

sempre e comunque, questa è una cosa certa che di sicuro ora, tra una setti-

mana o tra un anno lascerà la scia nelle loro menti e nei loro cuori. Essere

pronti a donare, ad ogni condizione, in qualsiasi caso. All’inizio qualcuno dei

detenuti era un po’ dubbioso, scontroso…. Ma la “scia del bene” li ha coin-

volti, ho proprio visto il cambiamento di comportamento e atteggiamento in

loro… la voglia di volersi veramente incontrare. Questo mi ha riempito di

gioia, mi ha fatto capire che è proprio vero, amore, carità, solidarietà sono

sentimenti veri, invisibili agli occhi, ma in questo caso visibili nel loro cam-

biamento.

I momenti di formazione, in questo senso, sono stati importanti per farci entrare nell’ottica giusta, per farci riflettere e

porci delle domande… ho capito come realizzare, mettere in pratica le parole di carità, fede, che Gesù ci trasmette tra-

mite il Vangelo. I momenti di riflessione e preghiera hanno alternato i momenti in cui dovevamo veramente metterci

alla prova… concretizzare la parabola del buon samaritano.

Mi sono resa conto che molte volte ho ricevuto aiuto da altre persone, amici, conoscenti, allora mi sono detta che anche

io forse posso riuscire a lasciare un segno, essere in qualche modo di aiuto, come gli altri hanno fatto con me.

L’incontro con l’altro, che molto spesso ci frena e ci spaventa, magari solo perché non parla la nostra lingua. Torno a

casa ricca, di questa esperienza, anche di quello che abbiamo potuto fare con le ragazze di strada nigeriane.. è stato più

difficile perché ci sono problematiche, logistiche a me estranee, molto spesso mi sentivo e mi sento impotente… non so

cosa posso fare veramente per loro…. E allora ho deciso di fare quello che mi è più spontaneo, essere a completa dispo-

sizione, senza barriere, lasciarmi coinvolgere e lanciarmi anche in cose che non ho mai fatto.

Penso di aver visto il Signore in ognuno dei loro sguardi, sia delle donne, che degli uomini detenuti… forse anche solo

per un attimo..

Spero tanto che possano riuscire a trovarlo anche loro, senza nascondersi dietro a una maschera che realmente non ci

appartiene. Mostrarsi, in modo incondizionato e senza filtri, postporre il bene, l’amore, la solidarietà, la carità.

Un grazie infinite a due cavalieri che nel buio ci hanno saputo dirigere, guidandoci in questo mondo che piano piano

abbiamo iniziato a conoscere… e scoprendo che in realtà è uguale al nostro, solo che è visto da un’altra prospettiva.

Vi devo molto, è indescrivibile tutto quello che mi avete dato e trasmesso, Suor Cinzia e Suor Luisa!

Con affetto

Beatrice Giorgia Roberta Luca Federico

A TUTTI GLI STUDENTI DI OGNI ORDINE E GRADO BUON INIZIO DI ANNO

SCOLASTICO L’augurio a tutti perché la scuola diventi luogo di crescita nel sapere senza trascurare quella

umana. Anche alle famiglie l’augurio perché l’accompagnamento dei figli in questo ambito e la

partecipazione attiva alla vita della Scuola sia luogo di crescita e di testimonianza.