San Domenico di Guzman Nasce nel 1171 circa La mamma si chiamava la beata Giovanna dAza Il papà si...

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San Domenico di Guzman

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  • San Domenico di Guzman
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  • Nasce nel 1171 circa La mamma si chiamava la beata Giovanna dAza Il pap si chiamava Felice di Gusman
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  • Nasce a Caleruega un piccolo paesino della Spagna
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  • Nel 1200 lEuropa di san Domenico un po diversa dalla nostra
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  • Fin da piccolo i suoi genitori, ed imparticolar modo la mamma Giovanna, gli mostrarono che Dio va amato sopra ogni cosa In Verit per il suo maestro interiore, di cui sinnamorava sempre di pi era Ges
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  • Lamore per il Signore gli insegnava anche a saper rinunciare alle sue cose. Si racconta che allet di quindici anni, mentre si trovava nella citt di Palencia per studiare, fu disposto a vendere tutti i suoi preziosissimi libri pur di soccorrere la gente che moriva di fame a causa di una bruttissima carestia. Domenico disse: Come posso studiare su pelli morte, mentre tanti miei fratelli muoiono di fame.
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  • Terminati gli studi, a 24 anni, il giovane Domenico, assecondando la chiamata del Signore, entra tra i canonici regolari della cattedrale di Osma, dove viene consacrato presbitero. I Canonici erano presbiteri che, radunati generalmente nella cattedrale, vivevano insieme, seguendo una regola ed emettendo i voti di povert, castit ed obbedienza.
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  • Nel 1203 Diego di Aebs, vescovo di Osma, dovendo compiere una delicata missione diplomatica in Danimarca per incarico di Alfonso VIII, re di Castiglia, si sceglie come compagno Domenico, dal quale non si separer pi
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  • Il contatto vivo con le popolazioni della Francia meridionale in bala degli eretici catari, e l'entusiasmo delle cristianit nordiche per le grandi imprese missionarie verso l'Est, costituiscono per Diego e Domenico una rivelazione: anch'essi saranno missionari.
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  • Di ritorno da un secondo viaggio in Danimarca scendono a Roma (1206) e chiedono al papa di potersi dedicare all'evangelizzazione dei pagani.
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  • Ma Innocenzo III orienta il loro zelo missionario verso quella predicazione nell'Albigese (Francia) da lui ardentemente e autorevolmente promossa fin dal 1203. Domenico accetta il nuovo compito
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  • Rimarr eroicamente nel sud della Francia anche quando tutti quelli che erano con lui, perch mandati dal papa, se ne andranno. Inoltre a causa dell'improvvisa morte di Diego (30 dicembre 1207) rimarr solo. Come in un deserto
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  • Iniziarono pubblici e logoranti dibattiti, colloqui personali, trattative, predicazione, opera di persuasione, preghiera e penitenza. Domenico desiderava con tutto il cuore far conoscere la verit di Ges a chi in realt non lo conosceva.
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  • Rimase solo fino al 1215 quando Folco, vescovo di Tolosa, che nel 1206 gli aveva concesso S. Maria di Prouille per raccogliere le donne che abbandonavano l'eresia e per farne un centro della predicazione, proprio sostenuta dalla preghiera di queste prime monache. Il vescovo Folco lo nomina predicatore della sua diocesi.
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  • Finalmente alcuni amici si stringono attorno a Domenico che sta pensando ad un ardito piano: dare alla Predicazione una forma stabile e organizzata.
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  • Insieme Folco si reca nell'ottobre del 1215 a Roma per partecipare al Concilio Lateranense IV e anche per sottoporre il suo progetto al papa Innocenzo III.
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  • L'anno successivo, il 22 dicembre del 1216, Onorio III dar l'approvazione ufficiale e definitiva allidea di Domenico. Il suo Ordine si chiamer Ordine dei Frati Predicatori.
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  • Si racconta che proprio mentre era a Roma, San Domenico, tutto intento a fare approvare il suo Ordine dei Frati Predicatori, ebbe una visione mentre pregava con tutto il cuore. Gli apparvero San Pietro che gli consegn il bastone, segno che era chiamato a condurre il gregge di Dio, e San Paolo che gli consegn le sue lettere segno che avrebbe annunciato al mondo intero la Buona Novella che Ges.
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  • Successe anche che in questi viaggi verso Roma, Domenico conoscesse un altro personaggio straordinario: San Francesco dAssisi. Tutti e due amavano profondamente Ges e per un attimo pensarono di avere avuto la stessa idea. Poi capirono che lo Spirito Santo li guidava su strade diverse, ma per servire ed amare lunico Ges. Impararono molto luno dallaltro e divennero buoni amici. Questa amicizia fraterna continua ancora oggi.
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  • Il grano ammassato marcisce, seminato fruttifica Il 15 agosto 1217 il santo Fondatore dissemina i suoi figli in Europa, inviandoli soprattutto a Parigi e a Bologna, principali centri universitari del tempo.
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  • Poi Domenico con un'attivit meravigliosa e sorprendente usa tutte le sue ultime energie per la diffusione della sua opera. Nel 1220 e nel 1221 presiede aBologna ai primi due Capitoli Generali destinati a scrivere la magna carta e a precisare gli elementi fondamentali dell'Ordine :
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  • La predicazione per la salvezza delle anime. Predicazione La caratteristica principale (il carisma), dei Domenicani La predicazione per la salvezza delle anime. Il nome che salva GES
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  • Studio per conoscere sempre meglio Ges Salvatore e tutte le Verit nel mondo che ci parlano di Lui.
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  • Vita comune per imparare ad essere un cuor solo ed unanima sola proprio come le comunit degli Apostoli
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  • Le regole di vita san Domenico in obbedienza alla Chiesa che vietava di creare nuove regole, per evitare che ce ne fossero troppe, assunse la regola di santAgostino. Intorno a questa poi aggiunse tutte quelle cose necessarie per vivere al meglio la predicazione, secondo il modello delle prime comunit degli Apostoli. Il regolamento molto importante, anche se ci da un po fastidio, perch ci aiuta a fare o ci ricorda ci che sappiamo essere importante, ma che ahim non sempre abbiamo voglia di fare.
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  • Liturgia comune Per potere vivere come le prime comunit degli Apostoli necessario pregare insieme, proprio come facevano loro. Allora i frati si trovano la mattina per le lodi, a mezzogiorno per lora media e lufficio delle letture, e la sera per il vespro. La notte prima di addormentarsi, poi, ogni frate prega personalmente la compieta. Ma la preghiera comune per eccellenza, intorna alla quale ruota tutta la comunit dei Domenicani la Santa Messa
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  • Gli amici e fratelli, che hanno conosciuto Domenico, raccontano, che il suo amore per Gesu era tale che quando celebrava la Messa, del suo Signore, egli versasse lacrime in abbondanza. Proprio come Ges, a cui Domenico sempre pi assomigliava, pianse per quegli uomini che avevano rifiutato il suo amore, cos Domenico piangeva per quelli che non conoscevano lAmore di Dio e per quelli che lavevano rifiutato. Spesso diceva: che ne sar dei peccatori.
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  • La preghiera personale Il momento in cui il Signore parla al nostro cuore, facendoci capire quanto ami ciascuno di noi. Il momento in cui impariamo ad ascoltare e a comprendere che cosa il Signore vuole da noi, da me.
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  • LOrdine dei Domenicani si diffonde rapidamente in tutta Europa.in seguito in tutto il mondo
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  • Torniamo a Domenico
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  • Maggio 1221: a Bologna per partecipare al secondo Capitolo Generale. Nei mesi di giugno e luglio predica nelle citt del Veneto. Alla fine di luglio lascia Venezia e torna a Bologna, esausto. il 6 agosto. Steso su un povero pagliericcio in una celletta non sua, fra Domenico muore consolando i suoi frati che lo attorniano. Le sue ultime parole furono: Non piangete dice loro perch vi sar pi utile e vi procurer maggior frutto dopo morte di quanto non abbia fatto in vita.
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  • Domenico accolto nella gloria dei cieli
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  • Gregorio IX, a lui legato da una profonda amicizia, lo canonizzer tredici anni dopo. Esattamente il 3 luglio 1234
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  • Un segreto che potremo definire il suo asso nella manica. Il segreto del suo successo. C un ultimo segreto da svelare su Domenico
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  • Maria la Madre di Dio
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  • O San Domenico, che ai tuoi figli in pianto hai dato una meravigliosa speranza, assicurando il tuo aiuto dopo la morte, adempi, o Padre, quanto hai promesso, soccorrendoci con la tua intercessione. Tu che risplendesti per tanti miracoli compiuti a favore degli infermi, rafforza la nostra debolezza, offrendoci l'aiuto di Cristo. Adempi, o Padre, quanto hai promesso soccorrendoci con la tua intercessione
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  • Insieme a Domenico ascoltare Cristo che Parla
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  • Realizzazione curata da Fra Davide Maria Paolo Pedone o.p. Immagini reperite nei vari siti dellOrdine Domenicano