Samuelson Beni Pubblici

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  • 8/18/2019 Samuelson Beni Pubblici

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    Samuelson e l’ottimo paretiano in un mondo con beni pubblici 

     Materiali per il corso di Scienza delle finanze –  a.a. 2010-11

    Abbiamo visto nella prima lezione che la condizione di efficienza

    (OTTIMO PARETIANO) in un mondo in cui vi sono solo beni privati, che

    in base al primo teorema è automaticamente soddisfatta da un equilibrio

    concorrenziale, è che il tasso marginale di trasformazione sia uguale ai

    tassi marginali di sostituzione per ogni coppia di beni per tutti i soggetti.

    Come si modifica tale condizione in un mondo in cui vi sono anche beni

     pubblici?

    La risposta a questa domanda fu fornita in uno scritto importante,

    esemplare per rigore e concisione, da P. Samuelson nel 1954.

    Il grande studioso individuò la condizione di efficienza nell’uguaglianzatra SMTG,Y= ∑SMS

     jG,Y(j=1,2…n)

     .

    Samuelson, nell’anno successivo, ne diede una dimostrazione grafica,

    molto semplice, che qui riprendiamo.

    Abbiamo supposto un mondo in cui vi siano due soggetti (1,2), e due beni

    G, Y di cui il bene G è un bene pubblico puro.

     Nel grafico 1 abbiamo riportato nella parte superiore la frontiera della

     produzione tra i due beni, che esprime come sappiamo le combinazione dei

    due beni che rispettano il requisito della pareto ottimalità nella produzione.

    Abbiamo poi riportato una curva di indifferenza del sogetto 1, che

    individua le combinazioni dei due beni che gli assicurano un livello di

    utilità pari a U*1. 

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    Tale livello di utilità esprime un ipotetico livello, arbitrariamente scelto a

     piacere, tra gli infiniti livelli possibili.

    Abbiamo disegnato nella parte inferiore, per differenza tra le due curve

    suddette, le combinazioni tra i due beni disponibili per il secondo soggetto

    (2), compatibili con le due ipotesi prima individuate, e cioè quella di

    limitare le combinazioni prodotte tra i due beni a quelle pareto efficienti e

    quelle di assicurare la utilità U*1 al primo soggetto.

    E’ chiaro che quelle combinazioni si ottengono come differenza delle due

    curve indicate nella parte superiore del grafico. Chiamiamo quelle

    combinazioni curva delle possibilità residue per il soggetto 2. Essa

    risulterà crescente, fino al punto in cui è massima la distanza tra le due

    curve indicate nella parte superiore, poi decrescente, quando tale distanza

    si annulla. L’annullamento di tale distanza implica che è  necessario

    attribuire tutto il bene privato prodotto al primo soggetto, se gli si vuoleattribuire un’utilità pari a U*1, per cui al secondo soggetto residuerà solo il

    consumo del bene pubblico, che per ipotesi (ossia per definizione di bene

     pubblico) è uguale per entrambi.

    Di tutte quelle combinazioni sulla curva delle possibilità residue, un

    ipotetico programmatore centrale che voglia realizzare una situazione di

    ottimo paretiano, dovrà scegliere quella in cui è massima l’utilità  del

    secondo soggetto. Si tratterà infatti di una combinazione che per una data

    utilità attribuita al primo soggetto, massimizza l’utilità del secondo,

    rispettando al contempo la pareto ottimalità nella produzione.

    La combinazione ottimale per il soggetto 2 risulta allora pari a B, in cui il

    secondo soggetto ottiene

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    la quantità G* di bene pubblico (uguale a quella consumata dal primo

    individuo) e la quantità Y*2 di bene privato.

    La quantità di bene privato che si combina con la quantità G* per

    rispettare la pareto ottimalità nella produzione è Y*, come si vede dal

    grafico superiore osservando le coordinate della frontiera di produzione.

    Al primo soggetto verrà attribuita una quantità Y*1 del bene Y (dove Y*1

    +  Y*2 =  Y*). La combinazione ottimale è stata trovata cercando la curva

    di indifferenza più elevata che il soggetto 2 riesce a raggiungere per una

    data utilità del soggetto 1, quella combinazione in cui la pendenza della

    curva delle possibilità residue per 2 è uguale alla pendenza della curva di

    indifferenza più elevata raggiungibile, quella tangente in B alla curva R.

    Dal momento che la curva R è stata ottenuta per differenza tra la frontieradi produzione e la curva del livello di utilità attibuta al soggetto 1, la sua

     pendenza sarà uguale alla differenza delle pendenze delle due curve. Ma

    ciò vuol dire che nel punto B vale l’uguaglianza:

    SMSG,Y2 (pendenza curva di indifferenza soggetto 2) =

    = SMTGY - SMSG,Y1 

    Quindi la condizione SMSG,Y1 +SMSG,Y

    2  = SMTGY

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    Grafico 1 Ottima combinazione tra bene pubblico e bene privato e

    loro distribuzione tra i due soggetti ai fini di ottenere un ottimo

    paretiano

    U*1 

    Y*

    Y* 1 

    G*

    Y* 2 

    Z

    A

     

    B

    O

    U*2 

    G* 

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    Il punto che abbiamo ottenuto caratterizzato dalle combinazioni Z,A,B, è solo una

    delle combinazioni pareto efficiente. L’abbiamo ottenuta ipotizzando l’ ipotetico

    valore U*1 dell’utilità da attribuire al soggetto 1. Se supponiamo di modifiacare quel

    valore, otterremo con un analogo ragionamento una nuova terna Z’,A’,B’, che

    esprime la combinazione tra i dui prodotti e la loro distribuzione tra i due soggetti

    compatibili con le condizioni di efficienza paretiana. 

    Ripetendo l’esercizio n volte siamo in grado di descrivere una nuova frontiera del

     benessere che esprime la massima utilità che può ottenere il soggetto 2 per ogni data

    utilità del soggetto 1, cioè tutti i punti pareto efficienti.

    Grafico 2: Frontiera del benessere

    Solo se disponessimo di un funzione del benessere sociale (FBS) potremmo scegliere

    tra questi punti il punto di Ottimo sociale, che ad esempio, nel caso della FBS

    indicata in figura (di cui si riporta un isoquanto) coincide con il punto K.

    O

    U2 

    U1 

    K