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... dai più piccoli ai più grandi, lo ritroviamo nella loro capacità di mettersi in gioco, di schierarsi in prima linea, di sperimentar-si, di incuriosirsi, di meravigliarsi, di stu-pirsi.
Essere in grado di cogliere ed incorag-giare tali capacità è, forse, la cosa più diffi-cile a cui noi adulti siamo chiamati. Ci viene più facile, molto spesso, perderci nei cinguettii dei vari so-cial tweeter dimenti-cando il nostro ruolo di educatori. Essere adulti richiede coeren-za nei comportamenti e tutti (genitori, do-centi, amministrato-ri…) dobbiamo far corrispondere le paro-le alle azioni, onde evitare che i nostri piccoli si confondano crescendo nella con-traddizione tra il ver-bale e il non verbale. L’azione è, infatti, molto più incisiva; es-sa fa breccia più di mille parole.
L’accoglienza, la tolle-ranza, la condivisione, la solidarietà se le te-stimoniamo nel nostro vivere quotidiano aiu-teranno a migliorare
prima noi stessi e poi la società di cui siamo parte.
Il tempo del Natale è propizio alla nostra rinascita, ci offre la possibilità di stupirci dinanzi al mistero del-la nascita, ci consente di rivedere il nostro essere nel mondo, dandoci l’opportunità di vivere la nostra u-manità.
Le bambine ed i bam-bini, nessuno escluso, sono la nostra umani-tà, la parte migliore di ciascuno di noi e il nostro impegno è, e sempre sarà, quello di aiutare e sostenere ciascuno di loro nella scoperta dei propri talenti, affinché pos-sano coltivarli e custo-dirli per vivere una vita piena, in armonia con se stessi e con il mondo.
La nostra scuola, con la sua variegata offer-ta formativa, nel di-spiegare le professio-nalità di tutti gli opera-tori scolastici, è impe-gnata, come testimo-niano le pagine a se-guire, nello svelamen-to dei tesori che si nascondono in cia-scuna bambina ed in ciascun bambino.
Il bello dei bambini è in tutto quello che so-no e che fanno, è nel-la loro unicità e spon-taneità.
Ad ogni bambina e ad ogni bambino voglio augurare, dal profon-do del mio cuore, un gioioso Natale, in modo speciale lo au-guro a tutti coloro che vivono momenti non facili.
Ciascuno di voi è te-neramente presente nei nostri pensieri.
Auguro un sereno Na-tale a tutti i genitori, al personale scolastico (docenti, collaboratori, DSGA ed amministra-tivi), a quanti ci colla-borano ( Amministra-tori comunali, asso-ciazioni, enti ecclesia-stici) e mai fanno mancare il loro appor-to.
Buon Natale a tutte le vostre famiglie e a quanti avranno la pa-zienza di leggerci fino all’ultima parola.
Dott.sa G. Esposito.
Il bello dei bambini...
Sommario:
Esperienze Scolastiche 2
Viaggiando si impara 3
Artisti con ... 4
... La pixel art 5
Interviste e non solo 6
Natale e ... 7
Giochi 8
Volume 17, Numero 1
Dicembre 2017
SA.MA.LACÀ
CIRCOLO DIDATTICO “EDUARDO DE FILIPPO”
A scuola di .... GENTILEZZA Il 21 e 22 Settembre 2017 le prime C/D hanno partecipato alla 2° Giornata Nazionale dei Giochi
de l la Gent i lezza o rgan izza ta dall’Associazione Culturale “Cor et Amor” che si occupa di diffondere la conoscenza e la pratica della gentilez-za attraverso il gioco. Quest'anno la Giornata Nazionale dei Giochi della Gentilezza è stata dedicata a "circondare i bambini di pace". Poiché la Giornata Internazionale della Pace è il 21 Settembre, è stato possibile giocare per due giornate. Il gioco scelto dalle classi prime C/D è stato “Il fazzoletto della gentilezza” che si è svolto in palestra. Il gioco è stato inse-rito nel programma visibile sul sito www.giornatanazionaledeigiochidellagentilezza.it e per la partecipazione le
classi hanno ricevuto un attestato. L’attività è stata poi arricchita il 13 novembre giorno in cui ricorre la Gior-nata mondiale della gentilezza, una ricorrenza nata dall'iniziativa di gruppi umanitari e dalla loro Dichiarazione della gentilezza del 13 novembre 1997. Una giornata non cambia gli stili di vita, è chiaro, ma ha il valore di ac-cendere una luce per riflettere sull'im-portanza della gentilezza. Dire: grazie, prego, scusa, per favore va infatti al di là della buona educazione per diventare atteg-giamento e modo di essere. I bam-bini hanno festeg-giato questa ri-correnza realiz-zando, con l’aiuto delle insegnanti, l’albero della gen-tilezza. Classi prime C/D
La lettura da Quadrifoglio Lunedì 23 0ttobre siamo andati al “Nuovo quadrifoglio”. Eravamo due bambine per ogni quinta accompagna-te dalle maestre Rosaria Avvocato e Mary Cerchia. Ognuno ha letto il pro-prio libro, poi abbiamo festeggiato con caramelle e biscotti e, siccome fuori pioveva ci siamo trattenute più a lun-go. Dopo aver festeggiato hanno letto ancora due bambine, poi la maestra Rosaria ci ha dato dei fogli, matite e forbici ed abbiamo realizzato delle lanterne con la forma di zucca. Questo incontro in cartoleria è stato organizzato per l’iniziativa “IO LEGGO PERCHE” grazie alla quale sono stati invitati gli adulti a comprare dei libri per donarli alla scuola. Leggere in cartoleria è stato bello !
Sara e Roberta 5ªC
un momento molto divertente e, ridendo e scherzando, abbiamo imparato come bisogna compor-tarsi per non sporcare e inquinare l'ambiente che ci circonda. Finito
lo spettacolo, noi bambini siamo tornati nelle nostre classi e abbiamo realiz-zato dei disegni per spie-gare la storia "animata" dalle nostre mamme. Grazie mamme. Seconde Capoluogo Zucche di Halloween e
cuscini colorati, si spengono le luci
LIBRIAMOCI Duran te la se t t im ana d i "Libriamoci" la nostre mamma ci hanno fatto una bellissima sorpre-sa. Sono venute in classe per leg-gerci "animando" un racconto intitolato "MUU MUU e l'in-credibile prato fiori-to". Dapprima han-no cominciato a leggere, poi pian piano si sono "trasformate" nei personaggi del rac-conto: ecco la muc-ca, la papera, il maialino,... E' stato
e iniziamo a viaggiare su un tap-peto volante… pagine di un libro letto da una strega, ora tutti zitti che ho voglia di ascoltare! 2ª C.B. Per la giornata dedicata alla lettura la mamma di una nostra amica è venuta a scuola e ha letto la storia della strega Mattacchiona. Erava-mo seduti su cuscini morbidi e sdraiati su tappeti e tutto intorno era illuminato da piccole lucine, è stata veramente una bellissima
esperienza.
F. Iozzino, 2ª C.B.
Pagina 2
presente ha portato qualcosa che ri-cordasse noi da piccoli. La mia nonna ha portato un piccolo camicino ricama-
to da lei.
Alla fine dopo aver can-tato e declamato la poe-sia, è stato offerto loro un cioccolatino e i lavo-retti realizzati da ciascu-no. Dovrebbe essere la festa dei nonni più spes-so per poter rivivere più volte questa giornata.
L. Iozzino 4ªA C.B.
Una scuola nuova Mi chiamo Claudio e fino all’anno scor-so frequentavo una scuola a Bologna. Quest’anno, invece, sono arrivato in una scuola nuova che si chiama “Eduardo De Filippo. Sono passati ormai più di tre mesi da quando è ini-ziata l’anno scolastico. Ho conosciuto nuove maestre e nuovi compagni di classe. Mi hanno accolto molto bene e in pochi giorni sono diventato uno di loro. Le maestre sono gentili e molto disponibili, anche se a volte le faccia-mo arrabbiare. Con i compagni vado d’accordo: in particolare sono affezio-nato a Carmine che è diventato il mio migliore amico. Mi piace tanto andare a scuola perché imparo tante cose interessanti. C. Rossetti 3ª E.
Festa dei nonni
Per il giorno 2 Ottobre le maestre han-no organizzato un incontro per la festa dei nonni: i quali sono venuti a scuola. Abbiamo organizzato attività laboratoriali per realiz-zare alcuni lavoretti. Chi ha fatto un fiore, chi una nuvola, chi un cuore.. Tutti dovevamo imparare una canzoncina dal titolo “Aggiungi un posto a ta-vola” cambiando alcune parole; l’abbiamo cantata ai nonni che erano presenti in classe ed è stato bello vedere i loro volti gioiosi. Ogni nonno o nonna
Volume 17, Numero 1
ESPERIENZE SCOLASTICHE
... È stato bello perché men-
tre ascoltavo mi è ritornato
in mente quando mamma, da
piccol, mi raccontava sempre
una fiaba prima di addor-
mentarmi.
L. La Mura 3ª C
SA.MA.LACÀ
Il 13 novembre 2017 noi alunni
delle classi quinte A-B-E abbiamo
fatto un viaggio di istruzione a Ro-
ma accompagnati anche dalla no-
stra dirigente dott.ssa Gilda Espo-
sito. Abbiamo attraversato Porta
Maggiore e siamo entrati a Roma,
la città eterna. Dal pullman abbia-
mo visto i resti delle Terme di Ca-
racalla, il Circo Massimo, la Bocca
della Verità e il maestoso Colosse-
o detto anche Anfiteatro Flavio,
perché costruito dall’imperatore di
cui porta il nome. Siamo scesi dal
pullman e siamo andati all’Altare
della Patria o Vittoriano, dove ab-
biamo incontrato la guida Benny,
che ci ha raccontato un po’ la sto-
ria di quel luogo. Camminando
siamo giunti alla Fontana di Trevi
dove, secondo la leggenda, se
lanci di spalle alla fontana una mo-
neta e questa arriva in acqua ritor-
nerai a Roma. Siamo entrati nella
Galleria Alberto Sordi da dove,
dopo un breve giro, abbiamo rag-
giunto Piazza Colonna. Lì abbia-
mo ammirato la colonna di Marco
Aurelio su cui sono incise tutte le
sue vittorie e al cui interno ci sono
203 scalini con cui è possibile arri-
vare in cima. Sulla stessa piazza
si affaccia Palazzo Chigi. Siamo
poi passati sul colle di Montecitorio
e giunti al Pantheon, il monumento
più antico di Roma, che prima del
settecento era un tempio dedicato
agli dei. Abbiamo raggiunto piazza
Navona dove Benny ci ha spiegato
la storia delle tre fontane. Qui ci
siamo seduti su delle panchine e
abbiamo pranzato. Dopo pranzo
siamo andati nella libreria del Se-
nato dove una dipendente ci ha
parlato della Costituzione nata il
27 dicembre del 1947 quando, a
Palazzo Giustiniani, fu firmata dal
Capo Provvisorio dello Stato Enri-
co De Nicola. Durante la visita alla
libreria ci è stata spiegato la fun-
zione del Senato nell’iter legislati-
vo e ci è stata mostrata la macchi-
na “ Michela” inventata da Gio-
vanni Michela Zucco utilizzata,
ancora oggi, in Senato per trascri-
vere tutto ciò che accade durante
le sedute perché è capace di scri-
vere più di duecento parole in un
minuto. È stata una giornata inten-
sa e indimenticabile!
5ªB
ma un bullo pratica il bullismo an-che perché non riesce ad esprimersi in altri modi. Ci sono diversi tipi di bulli: ci sono quelli che picchiano, detti maneschi, e altri che non fanno male al corpo, ma alla mente, cioè offen-dono e prendono in giro. Un bullo però col tempo cresce e, se non si ferma, la sua
La nostra scuola ha aderito, an-che quest’anno, al progetto “Non Burllarti di me” presentato dalla dottoressa Annalucia Galizia che affronterà il problema in tutte le classi del Circolo.
Il bullismo purtroppo è molto fre-quente soprattutto nelle scuole. Fare il bullo non vuol dire solo es-sere prepotente per sentirsi forte,
voglia di fare del male, potrebbe peggiorare fino a farlo diventa-re un delinquente.
4ª C. B.
E’ facile prendersela con i più
deboli.
E se domani il debole fossi tu?
Pagina 3
VIAGGIANDO SI IMPARA
dicembre, lo stesso giorno in cui è nata la Costituzione. Più tardi ci siamo recati a Palazzo
Madama che è la sede del Senato dove sono stata intervistata da una giornalista mentre un opera-tore mi riprende-vano. Mi hanno fatto leggere il primo articolo della Costituzione che recita così:
“L’Italia è una repubblica democra-tica fondata sul lavoro. La sovrani-tà appartiene al popolo che la e-
sercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. La stessa ripresa mi è stata fatta in vari ambienti del Palazzo Madama. Una dipendente della libreria del Senato mi ha spiegato che tutti i bambini nati il 27 dicembre che fanno visita al Senato hanno fatto e faranno un video per celebrare il compleanno della Costituzione che quest’anno compie settant’anni. In questa giornata mi sono sentita speciale e ho capito tante cose sul nostro Stato e sulla Costituzione che prima non conoscevo.
G. Montuori 5ª B
Una giornata per me! Mentre ascoltavo le spiegazioni della guida è arrivata un’impiegata della libreria che ha chiesto: “Chi è Giada Montuori?”. I miei compagni si sono girati a guar-darmi ed io, tutta felice, mi sono diret-ta verso la donna. Lei mi ha dato un regalo: un libro sulla prima Costituzione italiana, uno sulla nuova, un notebook, una cartolina, una penna e una matita. La dipendente mi ha spiegato che mi è stato dato quel regalo perché sono nata il 27
“La Costituzione è sempre
presente nella vita scolastica
perchè ogni scuola è una pic-
cola comunità sociale dove si
vivono opportunità multietni-
che e multiculturali”
Visita alla città di Roma e alla sede istituzionale del Senato
ONORIAMO L’ART. 2 DELLA COSTITUZIONE IMPARANDO A RICONOSCERE E A GARANTIRE I DIRITTI DELL’UOMO
L’ora del
codice.
Oggi 6 Di-cembre è stata una giornata bel-lissima: ab-biamo fatto una cosa
diversa dal solito. La giornata è cominciata, come sempre, con l’inizio delle lezioni, ma qualche cosa è cambiata. Du-rante la prima ora di è arrivata la maestra Fiorenza che ci ha invitati a seguirla al piano superiore, dove si trova l’ufficio della preside, per vedere la Stella di Natale realizza-ta dai bambini di altre classi per “l’ORA DEL CODICE”. Siamo, poi, scesi giù e le maestre ci hanno detto di realizzare la no-stra Stella: abbiamo impiegato un po’ di tempo ma alla fine siamo riusciti a completarla. Il lavoro è stato fantastico: abbia-mo utilizzato dei fogli quadrati di
cartoncino giallo, i pixel, e li abbia-mo attaccati al muro del nostro corridoio. Quando è stato il proprio turno ognuno ha incollato e pre-muto molto i suoi quadratini, come ci ha raccomandato la maestra, per non farli cadere. E’ stato molto bello perché abbia-mo lavorato in gruppo e siamo stati tutti uniti e attenti nel lavoro da completare. Ci siamo divertiti molto. Terze A-B-C - E’ un’attività che mi piace molto perché mi aiuta a costruire qual-cosa. (Carolina) - Mi piace perché mi rilassa(Marco) - Mi è piaciuto molto perché quan-do abbiamo realizzato i disegni nel corridoio ognuno di noi ha dato il proprio contributo per realizzare un unico lavoro(Simone) - E’ stato un lavoro divertente ed interessante(Giuseppe S.- Anna-pia-Giuseppe A)
- Con il coding abbiamo realizzato scene con tanti personaggi tra cui Babbo Natale (India, Carlo, Miche-le) - E’ un’attività gioco che mi ha aiu-tato a seguire istruzioni precise(Enrico) - Ho provato tanta gioia mentre allestivamo il corridoio (Francesca- Nello) - E’ un’attività che richiede tanta concentrazione(Emanuele) - E’ stato un lavoro realizzato con tanta collaborazione e con un mondo di colori(Lucia Pia- Anto-nella- Annamaria Emma) - Mi è piaciuto molto perché ci sia-mo aiutati e per realizzare tutto ci è voluta tanta determinazione(Francesco) - La realizzazione della stella mi ha dimostrato che insieme possia-mo realizzare tutto (Sebastian) - L’attività di coding ci aiuta a rea-lizzare personaggi e oggetti che incontriamo nelle discipline.(Asia)
3ª A
o anche una ricetta. Se l’algoritmo è sbagliato il pro-gramma non funziona; il dise-gno è incomprensibile e la torta non la possiamo mangiare. La scorsa settimana, per la CODE WEEK, abbiamo fatto dei dise-gni in pixel - art sulle pareti del-la scuola, noi alunni delle quin-te abbiamo fatto delle stelle e
Il coding
Il coding è il linguaggio compu-tazionale, cioè il linguaggio di programmazione. Utilizza una sequenza di istruzioni che si chiama algoritmo. L’algoritmo serve per far funzionare pro-grammi, giochi per computer, per fare un disegno in pixel art
delle palline ed abbiamo così decorato i corridoi per Natale.
O . A l f a n o
5ªE
Pagina 4 Volume 17, Numero 1
ARTISTI CON ...
Classe II C
SA.MA.LACÀ
madre è balbuziente. Il mio ve-stito è bianco e il mio cuore d’oro. Chi sono?
...................................................(ovou)
La mia vita può durare qualche ora, quello che produco mi di-vora. Sottile sono veloce, gros-sa sono lenta e il vento molto mi spaventa. Chi sono?
...................................(alednac)
INDOVINELLI
È figlio di tua madre e di tuo padre ma non è tuo fratello né tua sorella. Chi è?
............................................(oi)
È nero quando lo compri, rosso quando lo usi e bianco quando lo getti. Cos’è?
...................................(enobrac)
Mio padre fa il cantante, mia
Si saluta solo se si è alzata, cos’è? .....................(areidnab)
Per i bambini solo un goccio, per i grandi è il preferito ma dalle donne è adorato solo se a letto vien portato. Che cos'è?
......................................(èffac)
Perdo la testa la mattina, ma la riprendo la sera...chi sono?
...................................(onicsuc)
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... LA PIXEL ART
Ora prova tu con la pixel –art ....
abbiamo decorato con la pixel art i corridoi della scuo-la. Abbiamo realizzato delle palline natalizie di diversi co-lori. È stato molto divertente ed interessante seguire le
loro istruzioni. Ancora più sorprendente è stato osser-vare il lavoro ultimato. Ci sia-mo sentiti dei piccoli artisti!
Classi seconde del Circolo
Noi bambini delle classi
seconde abbiamo partecipa-to, insieme a tutti gli alunni della nostra scuola, all’Ora del Codice. Guidati dalle ma-estre Enza, Fiorenza e Iole,
Scacchiera 10 x 10
Green e,1 – f,1 f,2 d,3 – e,3 – g,3 c,4 – f,4 c,5 – d,5 – f,5 – g,5 – h,5 d,6 – e,6 – g,6 – h,6 b,7 – c,7 – e,7 – f,7 – h,7 – i,7 b,8 – c,8 – d,8 – f,8 – g,8 – i,8
Yellow e,2 – f,3 – g,4 – c,6 – d,7 – e,8
Red d,4 – e,5 – f,6 – g,7 – h,8
Brown e,9 – f,9 – e,10 – f,10
a b c d e f g h i l
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Legenda: v=verde – n=nero – r=rosso – b=bianco –
ro=rosa
1 3v – 7r – 4v
2 2v – 9r – 3v
3 1v – 1r – 6b – 4r – 2v
4 1v – 8b – 4r – 1v
5 1v – 2b – 5ro – 2b – 3r – 1v
6 1v – 1b – 2ro – 1n – 1ro – 1n – 2ro – 1b – 1v – 3r
7 1v – 2b – 2ro – 1r – 2ro – 2b – 2v – 2r
8 1v – 9b – 2v – 2b
9 1v – 4b – 1r – 4b – 2v – 2b
1
0
2v – 7b – 5v
a b c d e f g h i l
1
2
3
4
5
6
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8
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Intervista alla maestra Enza
Filosa.
In occasione della festa di O g n i s s a n t i abbiamo letto un testo di
Andrea Camilleri, scrittore sicilia-no, sulle tradizioni della sua terra relative al periodo citato. Siccome a scuola c’è è la maestra Enza Filosa, di origine siciliana, abbia-mo pensato di intervistarla per sa-perne di più. La maestra Enza ci ha parlato del suo passato: lei è nata a Sortino, in provincia di Sira-cusa, paese famoso per la produ-zione di miele, infatti i dolci tipici del periodo dei morti sono quasi tutti a base di questo alimento: i
sanfurricchi, i piretti e il torrone di giggiulena. La maestra ci ha rac-contato che prima della Comme-morazione dei defunti i bambini scrivevano una letterina ai cari scomparsi in cui chiedevano dei doni che ricevevano la mattina del 2 novembre. Dopo andavano al cimitero per ringraziare i parenti. Era un modo per non aver paura della morte e per sentire ancora vicine le persone che non c’erano più. La maestra Enza vive qui da molti anni e si trova bene, ma della sua Sicilia le manca tutto, perciò, quando può, prepara i dolci tipici della sua infanzia, in particolare il torrone di giggiulena, che è un impasto di miele e semi di sesa-mo. L. D’Apice e M. La Mura 5ª E
Descrivo l’Autunno.
In Autunno le foglie si infuriano dispe-ratamente, si girano, sdrucciolano, ondeggiano e poi raggiungono il suolo. I rami degli alberi somigliano a delle sottili come spade affilate. La natura in Autunno è meravigliosa, stupenda e splendida perché le foglie sono colorate come un arcobaleno. Qualche volta c’è un mormorio continuo quando le foglie for-mano uno strato fru-sciante. L’Autunno ha l’aria più fresca, il mat-tino e sfavillante e luccicante. Le notti, invece, sono me-ravigliosamente fredde perciò mi met-to nel letto sotto le coperte al calduc-cio. L’Autunno mi appassiona perché è molto colorato. M. Orazzo 4ª A
Una sana merenda
Quest’anno a scuola per la prima volta, da lunedì 23 ottobre, alle ore 10,50 suona la campanella, per la consumazione della merenda. Noi delle classi seconde stiamo cercando di consumare una me-
La sicurezza nella scuola Il 22 novembre è stata la giornata della sicurezza nelle scuole e le mae-stre ci hanno spiegato tutte le norme necessarie per stare a scuola e a casa in modo sicuro. E’ stata una spiegazio-ne veramente interessante soprattutto quando ci hanno spiegato quali sono le regole in caso di terremoto. Il giorno 23 poi ci sono state proprio le prove di evacuazione, dopo i tre suoni brevi ci siamo riparati sotto i banchi poi al suo-no lungo è iniziata l'evacuazione. Que-sta volta siamo stati veramente bravi e ordinati, la maestra è stata contenta e ci ha detto:”Questa volta ci saremo salvati veramente tutti” 3ª C. B.
renda sana. Le maestre infatti ci hanno spiegato che la merenda ha un ruolo di primo piano nella cre-scita e, se sana, aiuta a stare me-glio, a mantenere costante il livello di attenzione, a migliorare le per-formance donando grande energi-a. Nelle tre classi abbiamo realiz-zato un cartellone e, se consumia-mo a merenda cibi sani, applichia-mo su di esso un " bollino" come premio. Nelle tre classi è scattata una vera e " sana" sfida a chi tota-lizzerà più bollini. Seconde Capoluogo
Pagina 6
confessato che quando aveva la nostra età, non scriveva testi molto belli. Dice di avere quasi un miglia-io di libri, ma che vorrebbe averne ancora di più. Il primo libro che ha letto è stato Robinson Crusoe, ma quello che gli è piaciuto di più par-la della libertà: “Sostiene Pereira” di Tabucchi Antonio. Per il suo pri-mo libro ha preso spunto da An-drea Camilleri. L’anno scorso ha conseguito il secondo posto al pre-mio “La Giara” con il libro “ Pale-stra Italia” mentre a novembre pubblicherà il suo nuovo libro inti-tolato “La primavera cade a no-
vembre”. Il suo scrittore preferito è Pier Paolo Pasolini. Dice anche che noi tutti usiamo l’un per cento delle parole esistenti della lingua italiana perché leggiamo poco. Lascia un po’ di sé in tutti i suoi libri e non rilegge mai quelli già letti. Fare lo scrittore non è facile perché è necessario scrivere sem-pre la verità. Dopo l’intervista An-gelo ci ha letto una pagina del suo primo libro. Io sono rimasta colpita dalla sua sincerità e dal modo in cui univa nomi, similitudini, aggetti-vi e metafore creando frasi che ti toccano il cuore. R. Maiello
Intervistiamo uno scrittore. Venerdì 10 novembre, noi alunni delle classi quinte A-B-E-C-D ave-vamo appuntamento nell’aula con-siliare per intervistare lo scrittore Angelo Mascolo, che, oltre al suo lavoro di archeologo e giornalista, dedica moltissimo tempo alla scrit-tura .Durante l’intervista Angelo ci ha detto che la sua passione per la scrittura risale agli anni del lice-o. Angelo ha iniziato a scrivere seriamente a vent’ anni per la vo-glia di raccontare ciò che gli acca-deva e che notava intorno a sè. Da piccolo era molto vivace e a-mava la storia e la letteratura. Ha
Volume 17, Numero 1
INTERVISTE E NON SOLO
SA.MA.LACÀ
INVERNO
I tassi bianchi e
Neri con sazietà
Vanno in letargo
E le nere
Rondini migrano
Nell’
Orizzonte
4ªA C. B.
Il Drago di Ghiaccio contro
il Drago di Fuoco.
Un giorno in un inverno freddissi-mo, il Drago di Fuoco andò a pren-dere la bambina dell’estate di no-me Seria. Lei salì in groppa e in-sieme andarono dal Drago di Ghiaccio che in quel momento aveva Adora sul dorso. Seria gri-dò : ”All’attacco” e il Drago di Fuo-co sputò una fiammata che quasi scioglieva interamente il Drago di Ghiaccio. Questi, però, soffiò così forte fino a congelare il Drago di Fuoco che cadde senza rompersi mentre Seria scappò via a casa sua. Il Drago di Fuoco si sciolse in primavera grazie al calore del sole e scappò via a gambe levate per non tornare mai più.
M. Elefante 4ª C
Lettera a Gesù Bambino Caro Gesù Bambino, ti scriviamo per chiederti dei gran-di regali: ci aiuti a portare l’amore nelle famiglie dove manca? Dovre-sti distribuire un po’ di buon senso tra i grandi perché nel mondo tan-te sono le persone che soffrono per la fame, la sete e le guerre. Aiuta quelli che pensano di salvar-si provocando la morte degli altri e quelli che sono insensibili alle sof-ferenze altrui. Guida quei poveretti che, pur di scappare dal loro pae-se, rischiano la vita sui barconi in mezzo al mare. Sono tanti i bimbi che non si sono salvati e noi sap-piamo che sono con te al sicuro, in Paradiso.
3ª A– B– C
le femmine; la chitarra antica, un tamburo realizzato con un cerchio
di pelle di peco-ra che emette-va un s u o n o s t r a n o ba t ten -
doci le mani, una fisarmonica con tasti simili a quelli del pianoforte, che suonavano i maschi. Hanno eseguito per noi delle dolci melo-die natalizie e in tutti noi è nato il desiderio di
A paranza ro tramontana
Oggi 6 Dicembre per noi alunni di
terza A – B – C è stata una giorna-
ta diversa dalle altre.
Dopo aver studiato geometria e realizzato una Stella con i pixel, la maestra Antonietta ci ha presenta-to un gruppo musicale: “ A paran-za ro tramontana”, composto da due maschi e tre femmine che e-seguono canti popolari tradizionali con strumenti musicali che non conoscevamo. Isidoro ce li ha mostrati: il putipù, lo sceta vajasse, il tricche ballac-che e le nacchere, che suonavano
ballare. Per fortuna ad un certo punto ci è stato chiesto di alzarci e di danzare insieme alle ragazze. Con la maestra Rosaria, poi, ci siamo messi a fare il trenino e dei girotondi scatenandoci. Dopo una bella foto ricordo nel giardino della scuola siamo rien-trati in classe dove abbiamo dise-gnato il tamburello. E’ stato proprio bello sentire e ve-dere, insieme ai miei compagni, strumenti musicali di una volta. Terze A-B-C
Pagina 7
NATALE E...
ta tanti regali ma è un’occasione
per ritrovarci con parenti e cugini
e giocare insieme a tom-
bola. Ogni anno con la
nonna paterna partecipo
al presepe vivente della
mia parrocchia, è un'e-
sperienza molto bella che
mi piace ripetere ogni
anno e che aspetto con
ansia. Per noi è la festa più bella
di tutte.
S. Manzo, F. Sicignano, 3ª C.B.
NATALE
Neve sugli
Abeti nel
Tempo d’Avvento e con
Addobbi,
Luci
E colori nelle case
4ªA C. B.
È Natale Mancano pochi giorni al Natale
però, già da tempo,
nell'aria si respira
tanta festa, basta
guardare le strade
tutte illuminate e le
vetrine dei negozi
piene di addobbi na-
talizi. Per me il Nata-
le è una festa molto bella e gioiosa
non solo perché nasce Gesù Bam-
bino e noi aspettiamo con gioia
l'arrivo di Babbo Natale che ci por-
Quest'anno il Na-tale è ancora più bel-lo perché ho la mia sorellina Nunzia .
Gr= grigio-M.C= marrone chiaro - Gi= giallo
MERCATINI DI NATALE
Anche quest’anno le mamme hanno organizzato degli stupendi mercatini lavorando sodo per allestirli. Purtroppo il tempo non è stato clemente ma noi bambini siamo stati bravi ad animare sia la piazza che la scuola con i nostri canti e i nostri balli.
Io ho provato felicità ed imbarazzo perché era la prima volta che cantavo col pubblico. (Antonio)
Sono proprio contento perché ho ven-duto la bottiglia di spumante di ciocco-lata e una piantina al sindaco(Enrico)
Ho provato una forte emozione e tanta allegria(Claudia)
Sono stata proprio felice(Angela)
Auguriamo a tutti di trascorrere un
Natale di pace e serenità e di gode-
re dell’amore e dell’amicizia.
Tanti auguri di Buon Natale!
La redazione
Questa nuova esperienza mi ha entusiasmato molto (Marco)
Anche per me è stata una nuova esperienza ed ho provato un po’ di vergogna anche se mi sono divertita (Chiara)
Quando abbiamo cantato insie-me è stato emozionante perche tutti ci ascoltavano con occhi lucidi (Lucia Pia)
Mi sono sentita libera di scate-narmi nel ballo( Emma)
Sono stato felice di ballare con i miei amici (Giuseppe)
Terze A-B-C
Il dolce di Natale
Il dolce di Natale si prepara tutti insieme,
ci vuole pazienza e tanta allegria.
Si aggiunge la gentilezza e un po' di armonia,
un pizzico di dolcezza e tanta tenerezza,
una manciata di abbracci,
non possono mancare!
si unisce tutto insieme e si cuoce piano piano.
Quando è pronta, una bella spolverata
di tanto tanto amore ed ecco qua,
pronto da gustare
il dolce di Natale!
G. Somma 5ªC.B.
Circolo Didattico
Eduardo De Filippo
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REDAZIONE
Dirigente: dottoressa Gilda Esposito
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