L’ACCOGLIENZA TEMPORANEA DEI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI … the... · 2013-03-11 ·...
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Nell’ambito del Progetto Praesidium, Save the Children
ha il compito di monitorare le procedure e gli standard di
accoglienza dei minori non accompagnati e dei nuclei
familiari con minori nei Centri per migranti (CIE, CARA,
CDA) e nelle comunità per minori in Sicilia, Puglia e
Calabria
Nella situazione di emergenza Save the Children ha
intensificato le proprie attività provvedendo a garantire
anche il monitoraggio di tutte le strutture identificate per
l’accoglienza dei minori, tra cui, i centri aperti sull’isola di
Lampedusa e le Strutture di Accoglienza Temporanea
(SAT)
LE STRUTTURE
DI ACCOGLIENZA
TEMPORANEA
(SAT)
Nota n. 1100 del 18 maggio 2011 Art. 4 OPC n. 3948 del 20 giugno 2011
laddove nel territorio nazionale non si trovasse la disponibilità necessaria, il Soggetto Attuatore individuerà, d’intesa con i Comuni e le Regioni, i posti dove insistono ulteriori strutture disponibili per l’accoglienza temporanea del minore
se le Autorità di pubblica sicurezza verificano l’indisponibilità di strutture
di accoglienza nell’ambito del distretto di appartenenza, richiedono al Soggetto Attuatore l’indicazione delle strutture di prima accoglienza
sono state individuate 24 SAT
9 nel mese di luglio, 10 ad agosto e 6 a settembre 2011
Distribuzione territoriale
11 in CALABRIA, in Prov. di RC (4), CZ (3), CS (2), KR (2)
8 in SICILIA, in Prov. di PA (2), ME (2), CT (2), TP (1), RG (1)
2 in CAMPANIA*, in Prov. di NA (1) e SA (1)
1 in TOSCANA, in Prov. di GR
1 in PUGLIA, in Prov. FG
1 in BASILICATA, in Prov. di PZ
la maggior parte (18) è collocata all’interno o nelle immediate
vicinanze di piccoli centri abitati:
8 SAT si trovano in Comuni che hanno tra i 3.000 ed i 7.000 abitanti,
9 SAT in piccoli paesi che contano meno di 3.000 abitanti
(1 meno di 200, 4 tra i 1.000 e i 2.000, 4 tra i 2.000 e i 3.000 abitanti)
In circa 3 mesi
(dal 3 luglio al 27 settembre 2011)
sono stati 1.028 i minori non accompagnati
trasferiti da Lampedusa in SAT
pari al 40% circa dei minori non
accompagnati
sbarcati a Lampedusa dall’inizio del 2011
(2.594)
La maggior parte dei minori non accompagnati
trasferiti da Lampedusa nelle SAT
proviene dalla Libia (733)
295 provengono dalla Tunisia
Dei 733 MNA che provengono dalla Libia,
la maggior parte (686) è originaria
di Paesi dell’Africa sub sahariana
Gli altri sono originari di Pakistan (3) e Bangladesh (17), Corno
d’Africa (15 Somalia, 1 Etiopia e 1 Eritrea) e Libia (4)
572 (56%) hanno tra i 16 ed i 17 anni;
i più grandi, che compiranno 18 anni entro la fine del 2011 sono 116 (11%)
334 (33%) hanno tra i 14 ed i 16 anni
i più piccoli sono 6, di cui 2 hanno 12 anni e 4 13 anni
il maggior numero di minori non accompagnati (336)
è stato trasferito nelle SAT dopo aver trascorso a
Lampedusa tra i 10 ed i 20 giorni
molto elevato è anche il numero di quanti sono rimasti a
Lampedusa per più tempo:
234 tra i 20 ed i 30 giorni,
212 tra i 30 ed i 40 giorni
e 143 tra i 40 ed i 50 giorni
42 minori hanno atteso più di 50 giorni il
trasferimento da Lampedusa
L’individuazione e l’utilizzo di Strutture di Accoglienza Temporanea (SAT) per minori stranieri non accompagnati ha rappresentato una positiva risposta all’emergenza, perché le SAT:
hanno consentito di ridurre il tempo di permanenza dei minori stranieri non accompagnati a Lampedusa
garantiscono condizioni di accoglienza migliori di quelle offerte dai centri di prima accoglienza in frontiera, tra cui i centri sull’isola di Lampedusa
Non sono necessariamente le SAT più piccole a garantire
standard migliori: i minori accolti in due tra le SAT con la capienza maggiore si sono dimostrati tra i maggiormente soddisfatti delle condizioni di accoglienza offerte
le SAT non sono dislocate uniformemente sul territorio nazionale
ci sono SAT collocate in contesti abitativi troppo isolati, in cui i minori soffrono la condizione di isolamento e attendono con maggiore insistenza il trasferimento in comunità
non ci sono SAT predisposte all’eventuale necessità di accoglienza per ragazze
ci sono enti gestori con meno esperienza nell’accoglienza dei MNA che hanno più difficoltà a gestire situazioni di tensione che si possono creare tra i ragazzi o nei confronti degli operatori
tra i servizi offerti, il più carente è l’assistenza e
l’orientamento legale
la preparazione degli operatori in materia di tratta e
protezione internazionale è nella maggior parte dei casi
inadeguata
ECCESSIVO PROLUNGARSI
DEL PERIODO DI PERMANENZA IN SAT
TEMPO MAGGIORE DI PERMANENZA:
SAT Sicilia, 87 MNA in SAT tra i 70 e i 90 giorni
SAT Toscana, 78 MNA in SAT da più di 70 giorni
il maggior numero di minori (205, pari al 30%)
ha trascorso in SAT tra i 40 ed i 50 giorni
113, pari al 17%, hanno trascorso in SAT tra i 70 e gli 80
giorni
52 , pari all’8%, hanno trascorso in SAT quasi 3 mesi
ECCESSIVO PROLUNGARSI
DEL PERIODO DI PERMANENZA
IN SAT
Le preoccupazioni di Save the Children
la condizione di incertezza sul proprio futuro rende i ragazzi più vulnerabili, insicuri, preoccupati e più facilmente soggetti a malumori, crisi e stati depressivi, nonché irascibili
gli enti gestori vivono una situazione di disagio per l’evidente difficoltà nella programmazione delle attività, dal momento che non sanno chiaramente se e come portare avanti attività didattiche e ricreative
ECCESSIVO PROLUNGARSI
DEL PERIODO DI PERMANENZA
IN SAT
Le preoccupazioni di Save the Children
l’apertura della tutela e la richiesta del permesso di soggiorno non sono sempre garantiti durante il periodo di permanenza dei minori in SAT, ma sono rimandati al momento e al luogo del successivo trasferimento in comunità per minori
non è chiaro se e con quali criteri venga individuata la migliore soluzione per il minore: non risulta, infatti, che tutte le SAT compilino schede personalizzate per ciascun minore funzionali alla scelta della migliore collocazione definitiva
106 MNA collocati in SAT
(10% circa del totale dei MNA collocati in SAT)
si sono allontanati dalle SAT delle seguenti Regioni:
30 in Campania, 26 in Calabria, 50 in Sicilia
(0 in Puglia, Basilicata e Toscana).
gli allontanamenti sono principalmente di minori tunisini o
di ragazzi (tunisini e sub sahariani), che si sono allontanati
per evitare la procedura di accertamento dell’età
Da gennaio 2012, Save the Children ha ricevuto numerose segnalazioni che evidenziavano una situazione molto critica dal punto di vista dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati sul territorio regionale;
Save the Children e il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, sulla base di un protocollo di partenariato, hanno deciso di monitorare congiuntamente le condizioni di accoglienza dei minori non accompagnati accolti a livello regionale in strutture emergenziali.
all’inizio del mese di aprile 2011, la Regione Lazio ha messo a disposizione 6 strutture del territorio regionale (di cui 2 a Roma, 3 nella Prov. di Frosinone e 1 nella Prov. di Latina) per contribuire a ridurre il numero dei minori non accompagnati presenti a Lampedusa
da settembre, sul territorio regionale del Lazio e, in particolare, a Roma, si è registrato un intensificarsi dell’afflusso di migranti, provenienti da altre parti d’Italia
il Comune di Roma ha attivato, di sua iniziativa, altre 13 strutture, oltre ad aver utilizzato anche 4 delle 6 strutture che la Regione Lazio aveva messo a disposizione nel mese di aprile
NON SONO STRUTTURE DI ACCOGLIENZA TEMPORANEA
individuate dal Soggetto Attuatore per l’assistenza dei minori stranieri non accompagnati nell’ambito dell’Emergenza Nord Africa
sono state utilizzate per l’accoglienza emergenziale di mna
19 STRUTTURE
15 a ROMA
3 nella Provincia di FROSINONE
1 nella Provincia di LATINA
1 struttura di Roma e 1 in Provincia di Frosinone non sono più attive per l’accoglienza emergenziale di mna
nell’ambito del Comune di Roma, il Municipio maggiormente interessato dalla presenza di queste strutture è l’VIII-Delle Torri (con 7 strutture attive)
i Municipi V-Tiburtina
e il VII-Centocelle
ne hanno 2 ciascuno
altri Municipi su cui insiste 1 struttura:
IX-San Giovanni,
XI-Appia Antica, XVIII-Aurelia
Un aspetto particolarmente critico,
rilevato dal team di monitoraggio
fin dalle prime visite,
è la presenza di
MIGRANTI DI DUBBIA MINORE ETA’,
in certi casi di migranti palesemente adulti
Per questo motivo si è ritenuto opportuno distinguere
3 gruppi:
1. i minori non accompagnati trasferiti da Lampedusa
2. i migranti identificati come minori e pertanto accolti
nelle strutture emergenziali per minori in seguito al
loro rintraccio sul territorio regionale
3. i migranti accolti consultati durante l’attività di
monitoraggio
PRESENZA DI MIGRANTI ADULTI
i ragazzi che hanno effettivamente meno di 18 anni
vivono una situazione di forte disagio e
insicurezza, oltre che di rischio
STANDARD MINIMI PER ACCOGLIENZA MNA
NON GARANTITI
forti criticità relative sia alle condizioni strutturali
degli edifici che all’offerta di beni e servizi
LA SITUAZIONE ATTUALE
9.029 migranti di cui 671 donne 243 minori in nucleo familiare e 1.272 minori non accompagnati I minori arrivati via mare sono stati quindi 1.515, pari al 14%
Arrivi via mare
Non è in ogni caso possibile sapere quale sia la reale consistenza degli arrivi di migranti via mare perché esistono modalità di arrivo diverse dagli sbarchi
e meno “visibili”
come gli arrivi presso i porti di Ancona, Bari e Brindisi e Venezia
I controlli sulle motonavi di linea provenienti dalla Grecia vengono effettuati solo “a campione”
e non è sempre garantita la presenza di operatori di ONG
La maggior parte dei migranti sono di nazionalità tunisina (2.025), somala (1.351), afgana (1.342)
e egiziana (1.083)
Dei 1.272 minori non accompagnati, la maggior parte sono di nazionalità afgana (366), egiziana (355) e somala (211)
865 i minori non accompagnati e neomaggiorenni in 118 comunità monitorate (51 Sicilia, 46 Puglia e 21 Calabria)
52% in Sicilia, 33% in Puglia e il 15% in Calabria
Soltanto un terzo sono arrivati prima del 2012 La maggior parte ha infatti fatto ingresso in Italia nel 2012
708 minori non accompagnati arrivati via mare a partire dal 1 gennaio 2012
si sono allontanati dalle comunità per minori monitorate dai Team di Save the Children
… L’EMERGENZA E’ FINITA???
Mancanza di un sistema di accoglienza informatizzato in grado di garantire il collocamento dei minori non accompagnati sull’intero territorio regionale o nazionale in strutture che offrano standarddi accoglienza conformi al rispetto dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, da verificare periodicamente attraverso un sistema di monitoraggio strutturato Soltanto 54 minori non accompagnati, di cui 13 arrivati via mare in Sicilia e 41 in Puglia, sono stati collocati in comunità in altre Regioni (Campania, Lazio e Marche)
Differenza di standard tra diverse Regioni e all’interno della stessa Regione Servizi di mediazione culturale e consulenza legale inadeguati mancanza di risorse certe per la copertura economico-finanziaria dell’onere dell’accoglienza e carenza diffusa nelle attività ricreative, di alfabetizzazione e
di inserimento scolastico limitato accesso ad opportunità di formazione e avvio al lavoro
Tempi di nomina e caratteristiche del tutore
Ottenimento del permesso di soggiorno Riconoscimento della protezione internazionale Raggiungimento della maggiore età