Salvatore Satta Salvatore Satta nella terra di nella terra di Thomas MannThomas Mann

Satta nella Nuoro fine ‘800

“Nuoro non era che un nido di corvi, eppure era, come e più della Gallia, divisa in tre parti …”

L’infanzia a NuoroL’infanzia a Nuoro

I primi sedici anni della sua vita, a cavallo della 1ª Guerra Mondiale, passarono a Nuoro, che era poco più che un borgo diviso fra pastori e contadini, con in mezzo un ceto borghese nascente.

Il suo tessuto urbanistico risente di ciò, i due “paesi” di Sèuna e San Pietro, ognuno a sé stante, uniti dalla “Bia Maiore”, dove trovavano posto i primi “palazzi” borghesi.

Le case dei pastori e dei contadiniLe case dei pastori e dei contadini

I “Palazzi” borghesiI “Palazzi” borghesi

I personaggi de “Il Giorno del giudizio”I personaggi de “Il Giorno del giudizio”

Il café “Tettamanzi, teatro di p assi memorabili de ll’opera del Il café “Tettamanzi, teatro di p assi memorabili de ll’opera del Satta, dove si mescolavano la vecchia nobiltà con i nuovi Satta, dove si mescolavano la vecchia nobiltà con i nuovi borghesi, per finire con i matti del villaggio …borghesi, per finire con i matti del villaggio …

La ferrovia e l’uomo-cavallo …La ferrovia e l’uomo-cavallo …

FraFra i personaggi più struggenti v’era Raffaele, l’uomo-cavallo, che i personaggi più struggenti v’era Raffaele, l’uomo-cavallo, che credendosi tale accompagnava il treno in partenza al gran credendosi tale accompagnava il treno in partenza al gran galoppo. Mangiava biada e dormiva in piedi. Così, in piedi, galoppo. Mangiava biada e dormiva in piedi. Così, in piedi, addossato al muro, fu trovato morto una mattina gelidaaddossato al muro, fu trovato morto una mattina gelida …

La piazza dell’infanzia nuoreseLa piazza dell’infanzia nuorese

La madreLa madre

… … Tu stai al mondo soltanto perché c’è posto!» dice don Tu stai al mondo soltanto perché c’è posto!» dice don Sebastiano a donna Vincenza, mentre con il lume in mano la Sebastiano a donna Vincenza, mentre con il lume in mano la osserva in un angolo, più dimenticata che viva …osserva in un angolo, più dimenticata che viva …

Salvatore Satta: il giurista e lo scrittoreSalvatore Satta: il giurista e lo scrittore

Un giurista scomodoUn giurista scomodoSe la sua opera narrativa è fatta di soli due libri, è invece

vastissima la sua opera giuridica, che ancora colloca Satta fra i punti di riferimento centrali della cultura giuridica italiana.

Nel suo “Soliloqui e colloqui di un giurista”, sorta di testamento storico-etico ove sono raccolti i suoi interventi accademici più rilevanti, il tema della centralità dell’Uomo, nella concretezza dei suoi Diritti, prevale su ogni concessione alla visione astratta del Diritto tanto cara a molta parte del mondo giuridico suo contemporaneo

La centralità del processo in quanto giudizio (processus iudicii, si chiamava infatti secondo la formula antica) ,in Salvatore Satta è il “ponte” fra la sua produzione scientifica e quella narrativa.

C’è continuità fra i concetti espressi ne “Il mistero del processo”, uno dei saggi più celebri del Nostro, e “Il giorno del giudizio”, dove l’Autore rimanda alla natura divina del Giudizio, sul quale gli uomini hanno posto il fondamento della propria esistenza.

“… “… qui venturus est iudicare vivos et mortuos …”qui venturus est iudicare vivos et mortuos …”

L’attualità del pensiero giuridicoL’attualità del pensiero giuridicoSalvatore Satta fu precursore anche nella visione dei

rapporti fra politica e magistratura, che ancora oggi costituiscono argomento “che scotta” in Italia

Già nel 1970 intuiva che l’inerzia del Parlamento consegnava nelle mani dei giudici poteri che non competevano loro.

Negli anni della contestazione coniò il termine di “pretorini d’assalto”, che pronunziavano sentenze politiche, operando non per lo Stato, ma per qualche partito …

Il De profundis: quale Europa dopo l’orrore della II Il De profundis: quale Europa dopo l’orrore della II Guerra?Guerra?

Il rifiuto di Luigi Einaudi

Il narratoreIl narratoreDal microcosmo di Nuoro al Mondo

George Stainer, recensendo “Il giorno del Giudizio” nelle pagine del New Yorker, parla di un romanzo “antropologico”, intendendo con questo termine che vi si trova una “descrizione fondamentale e filosofica della condizione dell’uomo”.

Questa qualità riecheggia le pagine dei BuddenbrookDove la storia familiare è solo il pretesto per guidare il lettore dentro la Storia tout court, per comprendere appieno un cambiamento epocale, dove il mondo non sarà più lo stesso …

La malattia come metafora

Nella sua prima opera giovanile, La veranda, Satta affronta in maniera autobiografica il tema della malattia e dell’incombenza della morte, nei due anni in cui lottò contro la tisi nel sanatorio di Merano.

Il parallelismo con la “Montagna incantata” di Mann salta subito all’occhio. Ciò che accomuna le due opere è, anche in questo caso, la capacità di andare oltre la cronaca (seppure “ben raccontata”) per esplorare una delle grandi “categorie” dell’umanità: la malattia, appunto.

Il mistero dell’opera : postuma e incompiutaIl mistero dell’opera : postuma e incompiuta

“… scrivo queste pagine che nessuno leggerà, perché spero di avere tanta lucidità da distruggerle prima della mia morte …

Per chi intende scrivere Satta? Per i morti? Per sciogliere un voto? “…

“… “… come in una di quelle assurde processioni sfilano in teorie come in una di quelle assurde processioni sfilano in teorie interminabili, ma senza cori e candelabri, gli uomini della mia interminabili, ma senza cori e candelabri, gli uomini della mia

gente. gente.

Tutti si rivolgono a me, tutti vogliono deporre nelle mie mani il Tutti si rivolgono a me, tutti vogliono deporre nelle mie mani il fardello della loro vita, la storia senza storia del loro essere nati. fardello della loro vita, la storia senza storia del loro essere nati.

Parole di preghiera o d’ira sibilano col vento fra i cespugli di Parole di preghiera o d’ira sibilano col vento fra i cespugli di timo.timo.

Una corona di ferro dondola su una croce disfatta. E forse Una corona di ferro dondola su una croce disfatta. E forse mentre penso la loro vita, perché scrivo la loro vita, mi sentono mentre penso la loro vita, perché scrivo la loro vita, mi sentono come un ridicolo dio,che li ha chiamati a raccolta nel giorno del come un ridicolo dio,che li ha chiamati a raccolta nel giorno del

giudizio, per liberarli in eterno della loro memoria …”giudizio, per liberarli in eterno della loro memoria …”

Nelle sue ultime lettere all’amico Albanese, ma anche nelle testimonianze dei familiari, traspare la volontà di rendere pubblico il romanzo. La malattia, probabilmente, gli impedisce di farlo personalmente. La funzione liberatoria dello scriverlo, comunque, era stata assolta.

La stranezza di un’opera distinta in due parti, dove la seconda occupa lo spazio di una pagina, è forse solo una concessione letteraria, ma anche il suo testamento spirituale:

“… bisogna svolgere la propria vita sino in fondo, fino al momento in cui si cala nella fossa. E anche allora bisogna che ci sia uno che ti raccolga, ti resusciti, ti racconti a te stesso e agli altri come in un giudizio finale”

Salvatore Satta nel suo mondo di ricordi Salvatore Satta nel suo mondo di ricordi intimi: lintimi: le nozze e nozze

Pulcetta mia, benché il parlar sia indarnoe più indarno l’oprar, io parlo ed opro.E parlando ed oprando il nulla scoproche voi fa lieti e me fa triste e scarno.

__E invece sono lieto e grasso, e ho scrittocosì solo per la rima.

Ciao a tuttiIl canarino

Ritorno alle originiRitorno alle origini

L’autoironia L’autoironia

Satta padre tenero e gigioneSatta padre tenero e gigionePadrigale

Madre, suoceri, figli e canarinidormono tutti di un profondo sonno.Solo colui che vi e’ maestro e donnoveglia sui vostri placidi destini.

_Suoceri, madre, canarini e figlitoccati da una magica bacchettanon attendono il giorno che li aspetta,fuori dai loro morbidi giacigli.

_Suoceri, figli, canarini e madree mettiamoci pure le fanteschenon conoscon le vie limpide e frescheche l’ alba traccia al camminante padre.

Iona

La moglie Laura: un ruolo centrale La moglie Laura: un ruolo centrale

L’associazione SattaL’associazione Satta

Il Manifesto culturale

L’Associazione Culturale Onlus Salvatore Satta Giurista e Scrittore nasce come laboratorio di idee, luogo di riflessione, progettazione e dibattito intorno alla figura e all’opera dello scrittore e giurista Salvatore Satta. È costituita da persone di varia provenienza e differenti principi politici che credono nella democrazia e hanno in comune valori civili come la condivisione di ideali, la responsabilità, l’autonomia e la necessità del confronto.

Nasce nell’idea di perseguire i seguenti obiettivi:

• Coltivare il ricordo della figura di un grande interprete della cultura contemporanea, e testimoniare dell’alto valore artistico ed etico della sua opera multiforme, sollevando il velo che la offusca, nell’intento di attualizzare un messaggio universalmente riconosciuto.

• Offrire un’occasione di impegno e partecipazione con iniziative che riecheggino in un vasto perimetro culturale, oltre le mura della città di Nuoro, e non abbiano carattere meramente celebrativo.

• Percorrere vie nuove attraverso programmi e manifestazioni nell’idea che si radichino di stagione in stagione, e siano riconoscibili come attività legate al nome dell’Autore.

• Essere lo strumento di una città libera e civile, che sostiene e conferma il dibattito fra le tematiche identitarie e il mondo altro tramite il pensiero critico e la prassi dialettica, attraverso l’approfondimento degli argomenti culturali che, di volta in volta, saranno ritenuti coerenti con gli obiettivi dei diversi avvenimenti.

… l’Associazione si ripromette di: • Accogliere gli apporti provenienti dall’esterno, a

conferma che le idee apprezzabili e condivisibili vadano coltivate in ambiti geografici dissimili, e portino alla realizzazione di una rete di attività comuni.

• Contribuire alla crescita della città anche in termini economici, nella convinzione che l’ industria culturale sia uno dei più credibili volani di sviluppo per Nuoro .

In quest’ottica desidera:

• Promuovere l’adesione di soggetti differenti, dalle istituzioni alle forze politiche e sociali

• Qualificare il tessuto urbano • Allargare orizzonti • Aprire menti • Guardare ai giovani • Ricercare nuovi talenti ed offrirgli spazi e opportunità di

affermazione• Coinvolgerli, dove possibile, come destinatari di progetti e

protagonisti della loro programmazione: la conoscenza nelle sue più varie forme è di per sé ricchezza civile e base di quella economica sollecitando curiosità e ideazione, stimolo e spinta al rinnovamento e cambiamento di una società debole.

La scuola ha l’importanza maggiore e alla scuola si rivolgono alcune iniziative per inculcare il senso di

appartenenza a una civiltà, capace di elaborare modelli originali in termini di stile artistico e valore etico,

rappresentati nella fattispecie proprio dal nostro grande concittadino.

In questo senso i soci fondatori intendono: • Dare un contributo di idee alla città di Nuoro: • Costruire ponti e non elevare muri • Superare le barriere della reciproca diffidenza • Unirsi nello sforzo comune di restituire alla città e al

mondo una figura che ha onorato e onora una grande comunità senza frontiere, nel solo desiderio di servire ideali civili e culturali.

• La certezza che la figura e l’opera di Salvatore Satta non possano essere circoscritti in un ristretto cerchio territoriale determina i soci a credere fermamente che, con idee e operazioni culturali, altri si uniscano nella creazione di un’ideale fratellanza intellettuale.

• Gli strumenti comunicativi saranno quelli dell’universo attuale che supera barriere e concetti di insularità mentale che rischino di costituirsi come limite.

• I contributi di intellettuali, artisti e figure della città e del circondario saranno occasione di confronto con artisti, intellettuali e rappresentanti della società civile di realtà diverse.

GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE

AASSOCIAZIONE SSOCIAZIONE CCULTURALE ULTURALE ““SSalvatore Satta, giurista e scrittore”alvatore Satta, giurista e scrittore”OnlusOnlusVia Ciusa Romagna, 2 Via Ciusa Romagna, 2 08100 – Nuoro (Sardegna)08100 – Nuoro (Sardegna)Web: Web: www.salvatoresatta.itwww.salvatoresatta.itEmail: Email: ilgiornodelgiudizio@tiscali.itilgiornodelgiudizio@tiscali.it