8/7/2019 Salvate il soldato Spartacus

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Salvate il soldato Spartacus

Son tutti l, schierati. Li guardi con emozione. Al gesto della mano, loro, muovono.

Non ti chiedi sia giusto ci che fai, non giustifichi, non rabbonisci folle con demagogici incitamenti.

Tutt'intorno ai tuoi momenti, ronzano problemi, urla, parole che non afferri; al contrario sfuggi e nella furia dei tuoi giochi di

potere ti rifugi.

Ed ogni giorno un nuovo campo di battaglia si squaderna di fronte il tuo sguardo che fissa nemici presenti ma invisibili;

quanto ardore!

Eppure cresci: lo spazio della tua stanza implode e ti ritrovi in strada, schiavo fra inetti, reietto tra i perfetti.

E mi chiedo se tu sarai capace di esser ancora cos innocentemente e prepotentemente ancora l, sul fronte a combattere i

nemici: la noia, l'indifferenza, i soprusi, la corruzione, la violenza...

Se tu sarai ancora convinto di vincere, mi chiedo, anche se combatti solo, solo e da una vita. Ed ora che il mondo vecchio e

tu ancora giovane, mi chiedo se lotti contro i giorni vuoti, le esistenze sprecate e lo strascicarsi infelice, tu che oggi difendi la

carne pulsante che allora i balocchi dissimulavano, che non comprendevi.

Non sei ancora morto, e al tuo grido, non sei pi solo, e si sollevano i distanti compagni, all'urlo del salvate il soldato

Spartacus!

Salvatemi, s, salvatemi fratelli schiavi... ch non voglio morire se non padrone di me soltanto...

No! Lasciatemi qui... ch posso morire solo cos: vittima delle detonazioni di questa libert!