Salute e mercato Adriano Cattaneo IRCCS Burlo Garofolo, Trieste [email protected].

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Salute e mercato

Adriano Cattaneo

IRCCS Burlo Garofolo, Trieste

[email protected]

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“Ogni persona ha diritto a un adeguato livello di vita che assicuri a lui e alla sua famiglia la salute e il benessere, inclusi il cibo, il vestiario, l’abitazione, l’assistenza medica e i servizi sociali necessari, e il diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, disabilità, vedovanza e vecchiaia.”

ONU, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948

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“L’approccio più comune all’assistenza sanitaria nei paesi in via di sviluppo è stato quello di trattarla come un diritto di cittadinanza e di tentare di fornire a tutti servizi gratuiti. Questo approccio di solito non funziona.”

World Bank, Financing health services in developing countries, 1987

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World Development Report 1993: Investing in Health

• Pagina 12: “Un maggiore affidamento sul settore privato per l’erogazione di servizi clinici può aiutare ad aumentarne l’efficienza.”

• Pagina 16: “I paesi che intraprendono il cammino di importanti cambiamenti di politica sanitaria sono forti candidati ad un aumento dell’aiuto.”

• Pagina 57: “Né la teoria nè l’esperienza ci permettono di formulare una regola generale sulla misura in cui il settore pubblico dovrebbe erogare direttamente l’assistenza sanitaria, pur continuando a finanziarla. Nella maggior parte dei casi, l’obiettivo primario delle politiche pubbliche dovrebbe essere la promozione della concorrenza tra erogatori di servizi.”

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La salute come

diritto

La salute come

bene di consumoFinanziamento

Fiscalità generaleAssicurazioni

sociali

Fondi integrativiHMOs Assicurazioni

private

Pagamento diretto

Programmazione, committenza, acquisto di servizi

SSN Committentinon-profit

Committentifor-profit

Acquistoindividuale

Produzione – Erogazione dei servizi

Privati non-profit

Privati for-profitSSN

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Tasse

• Dove l’assicurazione è pubblica, il finanziamento proviene dalle tasse

Ma:• Nei paesi a basso reddito i gruppi di popolazione da

tassare (ricchi, ceti medi, commercianti) sono piccoli ed il gettito è necessariamente basso (inoltre, sono questi stessi gruppi che governano)

• La raccolta di tasse non è facile, e il sistema amministrativo di molti paesi a basso reddito è inadeguato

• I sistemi fiscali possono essere regressivi, proporzionali o progressivi (con conseguenze sull’equità)

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Finanziamento regressivo dei servizi sanitari

25% 12,5%

regressivity

Income 1

Income 2

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Finanziamento proporzionale dei servizi sanitari

25% 25%

proportionality

Income 1

Income 2

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Finanziamento progressivo dei servizi sanitari

25% 40%

progressivity

Income 1

Income 2

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Finanziamento dei servizi sanitari e

solidarietà • Solidarietà di reddito:

– il ricco contribuisce proporzionalmente più del povero

= equità verticale

• Solidarietà di rischio:– il sano contribuisce quanto il malato

= equità orizzontale

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Assicurazioni (private e sociali)• Assicurano l’accesso ai servizi sanitari quando ce n’è

bisogno• Proteggono il reddito e le proprietà famigliari dal

possibile eccesso di spesa per servizi sanitari molto costosi

Ma:• Ci son voluti 100 anni per svilupparle in Europa, con

dure lotte politiche pur in tempi di rapida crescita economica (sapremo difenderle?)

• Amministrativamente sono troppo complicate per l’attuale capacità gestionale di molti paesi a basso reddito

• I poveri possono essere esclusi, anche con premi annuali molto bassi

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0 20 40 60 80 100

BurkinaCambodiaCameroon

CoteEthiopiaGeorgia

IndiaMyanmar

NigeriaPakistanVietNamAustraliaCanadaFrance

GermanyJapan

NorwaySpain

UKUSA

Spesa sanitaria privata (out-of-pocket) in percentuale rispetto alla spesa sanitaria totale

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Chi propone (impone) le user fees?E perché?

• Governi (neoliberismo, pensiero unico)• Banca Mondiale e Fondo Monetario

Internazionale (Agenda per le Riforme)– Recenti ripensamenti

• UNICEF (Bamako Initiative)– Non più

Perché? Per migliorare:• efficacia• efficienza• equitàdei servizi sanitari.

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L’efficacia deriverebbe da:– maggiore disponibilità di farmaci– selezione dei pazienti più gravi– migliore qualità delle cure

• Ma:– gli introiti sono relativamente irrisori (rispetto alle spese

sia correnti che in conto capitale)– salvo rari casi, la disponibilità di farmaci non è

aumentata, anzi …– i pazienti più gravi sono anche i più poveri; non usano i

servizi quando sanno che si deve pagare– perché vi siano benefici è necessario che i potenziali

utenti usino i servizi; se le user fees fanno diminuire l’uso dei servizi, a cosa serve migliorarne la qualità?

– non vi è prova che la qualità delle cure sia migliorata

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User fees ed esclusione

Dis

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fam

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Tempo e stagioni

esclusione temporanea

esclusione permanente

CS OspedaleCS

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L’efficienza deriverebbe da:– uso del livello di assistenza più appropriato da

parte degli utenti– miglioramento nella disponibilità di materiali

essenziali, come i farmaci• Ma:

– gli utenti vanno dove si spende meno (negozio, mercato, privato, tradizionale), ritardando l’arrivo al livello di assistenza appropriato

– non è sufficiente avere materiali essenziali, bisogna anche saperli gestire

– quando la prescrizione di farmaci contribuisce al salario dell’operatore, vi è tendenza alla sovraprescrizione

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L’equità deriverebbe da:– decentralizzazione e controllo da parte della comunità– maggior uso da parte dei poveri di servizi di qualità– protezione dei poveri mediante schemi di esenzione

• Ma:– non è facile decentralizzazione il controllo e la gestione– non vi è prova né di maggior uso né di migliore qualità– gli schemi di esenzione non riescono ad identificare i

veri poveri e tendono a proteggere chi è già protetto– i costi amministrativi diventano un fardello dove le

entrate sono limitate– pianificazione nazionale e regionale più complicata– si accentuano le differenze tra zone ricche e povere– priorità stravolte a scapito delle attività preventive– possibili conflitti d’interesse: coloro che decidono

potrebbero essere gli stessi che incassano

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Gli utenti sono disposti a pagare? Sì, ma per farlo:

• non iscrivono i figli a scuola

• prendono denaro a prestito

• vendono prodotti (agricoli, artigianali)

• vendono capitale (terra, abitazione, mezzi di trasporto)

In altre parole, si impoveriscono

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Le user fees sono proposte per due situazioni opposte:

– quando la spesa per la sanità è troppo bassa o in diminuzione, per assicurare ulteriori entrate ai servizi sanitari

– quando la spesa per la sanità è troppo alta o in aumento, per frenare la domanda e migliorare l’efficienza contenendo i costi

• In entrambi i casi:– non sono stati dimostrati effetti positivi su

efficacia ed efficienza dei servizi– sono stati dimostrati effetti negativi su accesso,

uso ed equità dei servizi

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Crescita dell'esportazione di beni e servizi, 1980-2000

0

50

100

150

200

250

300

350

400

In p

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(198

0=10

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0

1500

3000

4500

6000

7500

9000

10500

12000

Mil

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i U

S$

Beni Servizi

Crescita servizi

Crescita beni

Crescita PIL

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0

500

1000

1500

2000

1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000

Bulgaria

Estonia

Romania

Slovenia

EU average

992701 Total health expenditure in PPP$ per capita

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Il mercato della salute• Enorme e in crescita: 3 milioni di miliardi di US$ solo

nei paesi dell’OCSE (i 28 paesi più ricchi e industrializzati)

• In quasi tutti esiste già un settore privato in competizione con il pubblico, esiste cioè la “concorrenza”; per il WTO in questo modo i servizi sanitari cessano di essere servizi pubblici e devono assogettarsi alle regole del libero mercato

• I paesi più forti, USA in testa, hanno interesse ad entrare nei mercati esteri (e lo stanno già facendo) attraverso le loro multinazionali e compagnie di assicurazioni

• Le conseguenze potrebbero essere molto gravi, soprattuto in termini di equità

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World Trade Organization (WTO)

Luogo e data di nascita: Ginevra, 1 Gennaio 1995Paternità: General Agreement on Trade and Tariffs

(GATT)

• Membri: paesi che accettano le sue regole (148)• Scopo: sviluppare accordi sul commercio e farli

rispettare• Corollario: essendo i servizi sanitari una merce,

sono soggetti ad accordi commerciali

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WTO: principi generali

• Riduzione delle barriere doganali, dei dazi e dei sussidi, fino all’eliminazione

• Trattamento di nazione più favorita (non si possono avere dazi preferenziali né si può bandire o limitare l’importazione di un prodotto da un paese se si continua ad importarlo da un altro)

• Trattamento nazionale (trattare le compagnie straniere come quelle nazionali)

• Eliminazione di quote restrittive all’import/export delle merci e dei servizi

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WTO e salutePrincipali accordi riguardanti la salute:• TRIPS: Trade-Related aspects of Intellectual

Property rightS, ossia l’accordo sui brevetti, compresi farmaci ed ogni altro prodotto o tecnologia sanitaria

• GATS: General Agreement on Trade in Services, ossia l’accordo che prevede la completa liberalizzazione dei servizi e la possibilità per gli attori commerciali di operare in qualsiasi paese, scavalcando il monopolio pubblico (ove esiste)– Il GATS attuale è del 1994 (Uruguay Round) e pone

ancora dei limiti alla liberalizzazione di scuola e sanità

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GATS e salute• Gli accordi sui servizi sanitari dovevano essere rivisti

a Seattle (1999); non se ne fece nulla• Negli accordi di Doha (2001) è previsto un nuovo

round triennale (2002-05) con l’obiettivo di equiparare la sanità a tutti gli altri tipi di servizi, per una completa liberalizzazione

• A Cancun (2003) e ad Hong Kong (2005) non si è registrato nessun progresso, a causa della mancata conclusione dei negoziati sull’agricoltura, nonostante i molti incontri intercorsi dietro le quinte (di cui poco o nulla si sa) tra le varie conferenze interministeriali

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GATS e servizi sanitari

• Fornitura transfrontaliera: non si spostano i consumatori, solo i servizi (telemedicina, ma anche acquisto o gestione di vecchi e nuovi servizi nel paese bersaglio)

• Presenza temporanea di persone: l’operatore sanitario si sposta in un altro paese per offrire un servizio

• Consumo all’estero: il consumatore va dove gli viene offerto il servizio (turismo sanitario)

• Presenza commerciale: il fornitore di un servizio (dalla multinazionale al singolo infermiere) si stabilisce in un altro paese

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Cosa rende diversi dalle altre merci i servizi sanitari?

• La natura del mercato e la particolare asimmetria tra domanda ed offerta

• La gamma limitata di servizi da mettere in commercio

• La possibilità che si crei un monopsonio (acquirente unico o pochissimi acquirenti)

• Il possibile squilibrio tra fluttuazione dei prezzi e variazioni del bisogno

• I possibili conflitti d’interesse• I possibili effetti su accesso, uso ed equità

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Possibili effetti del commerciodi servizi sanitari in termini di equità

• Concentrazione nel settore privato ad alto costo ed alta qualità/tecnologia

• Maggioranza dei cittadini che si affidano al settore pubblico o privato low-cost

• Competizione per catturare la domanda tra settore pubblico e privato (aumento dei costi amministrativi e per il marketing)

• Ostacoli alla condivisione di buone pratiche• Tagli ai servizi (e al personale) che non producono

profitti, soprattutto nelle aree più povere• Abbandono dei servizi a rischio di perdite economiche• Aumento del “brain drain”• Ostacoli alla messa in atto di politiche governative in

favore di equità (ma anche qualità e contenimento dei costi) per le possibili interferenze sul libero commercio

• In definitiva, fine del principio “uguale accesso per uguale bisogno”

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Sta già succedendo• In Thailandia, Brasile, Argentina ed altri paesi a

medio reddito, l’ingresso di investitori privati (multinazionali USA) ha favorito:– Il drenaggio di operatori sanitari dal pubblico al privato– L’aumento dei prezzi e la riduzione dell’accesso per le

classi medie e basse– La riduzione dei sistemi di assicurazione sociale e

aumento delle persone non assicurate– L’emigrazione dei migliori operatori verso gli USA

Succederà anche in Italia e nell’UE?

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Grazie per l’attenzione