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Salute dei bambini e sicurezza del cibo
ISDE- Associazione Medici per l'Ambiente
Dr.ssa Patrizia Gentilini Medico Oncoematologo, Comitato Scientifico ISDE Italia
Libero adattamento in italiano da parte di ISDE del
Training package for health care providers OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) www.who.int/ceh
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Definire: v I principali rischi di origine alimentare per
§ Embrione/feto § Neonati allattati al seno o artificialmente § Bambini e neonati che ricevono alimenti complementari
v Come ridurre la contaminazione alimentare in fase di § Produzione § Conservazione § Preparazione
OBIETTIVI FORMATIVI
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PRINCIPALI RISCHI DI ORIGINE ALIMENTARE
v Biologici § Virus § Batteri § Protozoi § Parassiti § Prioni
v Chimici § Tossine § Pesticidi § POP § Metalli pesanti § Additivi alimentari § Altro
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PRIONI
v Le malattie da prioni (encefalopatie spongiformi trasmissibili) colpiscono l'uomo e gli animali
v Si caratterizzano per: § lunghi periodi di incubazione § caratteristici cambiamenti spongiformi associati con la perdita di
neuroni § mancata induzione di una risposta infiammatoria
v La malattia più nota è la variante di Creutzfeld-Jakob provocata dal consumo di tessuti nervosi di bestiame infetto (descritta per la prima volta nel 1996).
v Una volta sintomatica, la malattia da prioni ha un decorso
progressivo generalmente rapido e sempre fatale.
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TOSSINE
v Botulino v Micotossine (aflatossine) v Microcistine (tossine di alghe verdi-azzurre)
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CAMBIAMENTI CLIMATICI GLOBALI
v Innalzamento delle temperature ambientali n Comportamenti alimentari diversi n Crescita più rapida dei patogeni alimentari
v Più ospedalizzazioni pediatriche per diarrea/disidratazione n es. 8% in più per ogni °C sopra la media normale durante El iño
Checkley. Lancet 2000:355;442
Alberta 1992-2000. Casi riferiti di diarrea da Campylobacter, E coli, Salmonella per settimana e temperatura Fleury. Int J Biometerology, 2006, 50:385-91
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RISCALDAMENTO GLOBALE E PATOLOGIE DIARROICHE
Temperatura media annua e tassi medi riferiti di malattia diarroica, Isole Pacifiche (1986-1994). r2 = 0.49; p < 0.05.
Singh. Environmental Health Perspectives, 2001, 109: 155-159.
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CAMBIAMENTI CLIMATICI GLOBALI & MICOTOSSINE
v Siccità: indebolisce il seme delle piante, consentendo una maggior contaminazione fungina
v Inondazioni: provocano condizioni di umidità che promuovono la crescita fungina
v In particolare si prevede che le aflatossine diventeranno più diffuse
v I bambini piccoli sono i più vulnerabili Bunyavanich S et al. Ambul Pediatr 2003;3:44-52.
Enrique Montenegro
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SOSTANZE CHIMICHE
v Pesticidi v Inquinanti organici persistenti
(POP) v Mercurio v Piombo v Additivi alimentari
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SOSTANZE CHIMICHE: PESTICIDI v Incidono negativamente sullo sviluppo del sistema nervoso degli animali:
§ Composti organoclorurati § Composti organofosforici § Carbammati § Erbicidi clorofenossici § Piretroidi
v Sostanze chimiche diverse per scopi diversi:
§ Insetticidi § Erbicidi § Fungicidi § Rodenticidi § Fumiganti § Repellenti per insetti
Ceppi, Corra
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SOSTANZE CHIMICHE: INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI
DDT nel latte materno (Svezia)
Dieldrin nel latte materno (Svezia) Solomon, 2002
Solomon, 2002
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SOSTANZE CHIMICHE: MERCURIO
Mercurio nei corpi acquatici Biotrasformato in metilmercurio Bioconcentrato nella catena alimentare Pesci predatori e longevi la fonte principale Feto e prima infanzia i più vulnerabili
n Lo sviluppo cerebrale il più sensibile
EPA
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SOSTANZE CHIMICHE: MERCURIO
v I pesci predatori sono ricchi di Hg e poveri di Omega 3
v I pesci piccoli sono ricchi di Omega 3 e poveri di Hg
WHO
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SOSTANZE CHIMICHE: PIOMBO v Le coltivazioni possono essere contaminate da piombo
aerotrasportato
v Il cibo può essere contaminato con piombo presente in: § Ceramiche vetrificate § Saldature delle lattine § Spezie § Acqua da tubi in piombo § Il latte materno può contenere piombo
v Il neurosviluppo è il più sensibile § Possono non esserci soglie § La prima infanzia è la più vulnerabile
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SOSTANZE CHIMICHE: ADDITIVI ALIMENTARI
v Additivi diretti (o intenzionali) § Conservanti § Coloranti o esaltatori di sapidità
v Additivi indiretti o involontari § Liscivia da imballaggio/trattamento
• Ftalati • Bisfenolo A
v Integratori di nutrienti § Folato, Vitamina D, Iodio, Ferro
v Gli integratori alimentari che hanno superato i test previsti dalle normative e sono stati valutati (p.es. da parte del JEFCA) sono ritenuti sicuri
WHO
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ADDITIVI ALIMENTARI: MELAMINA
v Calcoli renali v Insufficienza renale v Morte
Fonti:
Latte in polvere (Cina, 2008)
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RISCHI ALIMENTARI: FETO IN VIA DI SVILUPPO
Patologia/Agente Rischio Riduzione del rischio
Toxoplasmosi (Toxoplasma gondii)
Le donne infettate nel corso della gravidanza possono trasmettere l'infezione al feto, con rischio di morte endouterina o difetti di nascita come disturbi uditivi o visivi o ritardo mentale.
Evitare il consumo di carne cruda o non cucinata. Evitare il contatto con le feci di gatto o lo stretto contatto con gatti.
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RISCHI ALIMENTARI: FETO IN VIA DI SVILUPPO
Patologia Rischio Riduzione del rischio
Listeriosi (Listeria monocytogenes)
Le donne infettate durante la gravidanza possono trasmettere l'infezione al feto, con il rischio di aborto spontaneo o problemi visivi, uditivi, mentali o altro nel neonato.
La listeria è distrutta con la cottura, ma cresce alle temperature di refrigerazione. EVITARE IL CONSUMO DI: Paté refrigerati, creme di carne, carne fredda, formaggi freschi non pastorizzati, formaggi erborinati, latte non pastorizzato, insalate pronte o in busta, pesce affumicato, pesce crudo, cibo refrigerato scaduto.
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RISCHI ALIMENTARI: FETO IN VIA DI SVILUPPO Patologia/Agente Rischio Riduzione del rischio
Metalli pesanti (piombo, mercurio)
I metalli pesanti possono attraversare la placenta e causare l'esposizione del feto in via di sviluppo. Queste sostanze possono essere neurotossiche, provocare ridotta intelligenza e problemi comportamentali.
Metilmercurio: Evitare di consumare grosse quantità di pesce che bioaccumula il metilmercurio, come i grossi predatori (tonno, pesce spada ecc.). Piombo: Evitare piatti di ceramica e cibo in lattine con saldature in piombo. Lavare accuratamente frutta e verdura. Evitare gli alimenti prodotti o preparati nei pressi di strade trafficate.
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RISCHI ALIMENTARI: FETO IN VIA DI SVILUPPO
Patologia/Agente Rischio Riduzione del rischio
POP incluse diossina e PCB
I POP possono attraversare la placenta e causare l'esposizione del feto in via di sviluppo. I POP possono causare problemi comportamentali, disturbi ormonali e cancro.
Evitare alimenti (in particolare carne e latticini) che possono contenere livelli elevati di POP (inquinanti organici persistenti) NOTA: È importante ridurre l'impiego e le emissioni di POP e fissare dei limiti per gli alimenti e i mangimi
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RISCHI ALIMENTARI: FETO IN VIA DI SVILUPPO
Patologia/Agente Rischio Riduzione del rischio
Alcol etilico Bere alcolici durante la gravidanza può provocare difetti alla nascita e disturbi dello sviluppo. Uno degli esiti più severi è la sindrome feto-alcolica (FAS) - disturbi cerebrali, ritardo della crescita e malformazione facciale.
Evitare il consumo di alcolici e di alimenti contenenti alcol durante la gravidanza.
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POTENZIALI RISCHI PER I NEONATI ALLATTATI AL SENO Agente Rischio Misure di riduzione del rischio
Virus HIV, CMV, altri Laddove l'allattamento sostitutivo è accettabile, fattibile, affrontabile, sostenibile e sicuro, si raccomanda alle madri HIV positive di evitare l'allattamento al seno.
Piombo Disturbi neurocomportamentali
Evitare ceramiche, lattine con saldature in piombo, lavare accuratamente gli alimenti
Mercurio Disturbi neurocomportamentali
Evitare i grossi pesci predatori
POP Problemi neurocomportamentali, ormonali, cancro
Evitare eccessivi cali ponderali durante l'allattamento al seno
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POTENZIALI RISCHI PER I NEONATI ALLATTATI ARTIFICIALMENTE
Agente Rischio Misure di riduzione del rischio
Batteri Latte in polvere ricostituito con acqua contaminata
Allattare al seno o bollire l'acqua prima di ricostituire la formulazione
Melamina Latte in polvere per neonati di alcune case produttrici cinesi (2008)
Allattare al seno o controllare la provenienza del latte in polvere
E sakazakii, Salmonella
Latte in polvere per neonati
Allattare al seno o ricostituire la formulazione con acqua a > 70° C, fredda, non conservare
Nitrati Latte in polvere ricostituito con acqua contaminata
Allattare al seno o usare acqua con un basso contenuto di nitrati
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BAMBINI E NEONATI SOPRA I 6 MESI § Cucinare bene ogni alimento. § Evitare di conservare gli alimenti
cucinati.
§ Evitare il contatto tra alimenti crudi e cotti.
§ Lavare frutta e verdura.
§ Usare acqua sicura.
§ Lavare spesso le mani.
§ Proteggere il cibo da insetti, roditori e altri animali.
§ Conservare gli alimenti non deperibili in un luogo sicuro.
§ Mantenere perfettamente puliti tutti i locali dove si preparano gli alimenti.
§ Acquistare cibo da fonti affidabili.
§ Seguire delle buone regole di igiene personale durante la manipolazione e preparazione del cibo.
§ Non consumare alimenti a base di uova crude o latte e succhi di frutta non pastorizzati.
§ Evitare di conservare gli alimenti a temperatura ambiente per più di 2 ore.
§ Assicurarsi che chi è affetto da diarrea, in particolare i bambini, si lavino le mani dopo essere stati in bagno.
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Si ringrazia l’Organizzazione Mondiale della Sanità per avere concesso a ISDE di utilizzare e adattare per
l’Italia questi materiali
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First draft prepared by Katherine M. Shea, MD, MPH (USA) Input from: FOS/WHO (J. Schlundt) and PCS/WHO (A. Trischter) With the advice of the Working Group on Training Package for the Health Sector:
Cristina Alonzo MD (Uruguay); Yona Amitai MD MPH (Israel); Stephan Boese-O’Reilly MD MPH (Germany); Stephania Borgo MD (ISDE, Italy) ; Irena Buka MD (Canada); Lilian Corra MD (Argentina), PhD (USA); Ruth A. Etzel MD PhD (USA); Amalia Laborde MD (Uruguay); Ligia Fruchtengarten MD (Brazil); Leda Nemer TO (WHO/EURO); R. Romizzi MD (ISDE, Italy); Katherine M. Shea MD MPH (USA).
Reviewer: Gerald Moy (WHO) WHO CEH Training Project Coordination: Jenny Pronczuk MD Medical Consultant: Ruth A. Etzel MD PhD Technical Assistance: Marie-Noel Bruné MSc Latest update: December 2009 (C. Espina, PhD)
ACKNOWLEDGEMENTS
WHO is grateful to the US EPA Office of Children’s Health Protection for the financial support that made this project possible and for some of the data, graphics and text
used in preparing these materials.
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DISCLAIMER
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