SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è...

26
1 SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL SISTEMA SOCIO ECOLOGICO DEL DOPO PANDEMIA temi e riflessioni emersi dalle conseguenze della pandemia di covid 19 Giovanni Luca Bisogni*, Davide Cerati*, Giovanna Fontana*, Paola Pluchino* *Associazione Analisti Ambientali Parole chiave Pandemia, green infrastructure, resilienza, sistemi socio ecologici Sommario 1. LE PREMESSE ............................................................................................................................................. 1 2. LA SALUTE, UN RIFERIMENTO CENTRALE .................................................................................................. 3 3. IL SISTEMA DI RIFERIMENTO PER L’AZIONE ............................................................................................. 6 4. AZIONI DI OGGI PER IL DOPO PANDEMIA ................................................................................................. 6 4.1 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA .......................................................................................... 7 4.1.1. Sviluppare la componente salute nella VAS .............................................................................. 7 4.1.2. Stabilire una sinergia efficace tra piano e valutazione .................................................................. 11 4.2 LE GREEN INFRASTRUCTURE ................................................................................................................. 12 5. ECONOMIA CIRCOLARE E TERRITORI: RICOSTRUIAMO CICLI E FLUSSI.................................................... 20 6. BIBLIOGRAFIA .......................................................................................................................................... 23 1. LE PREMESSE L’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia di COVID 19 ci ha messo di fronte ad una realtà per la quale le società occidentali si sono trovate impreparate; la “pandemia” ha colto la società “di sorpresa” travolgendo tutto il sistema. Essa è tornata ad essere una questione nota alla gente, forse troppo frettolosamente dimenticata, lasciata a qualche ricordo letterario, rimossa o considerata un problema lontano da noi e che non ci avrebbe mai riguardato. Invece ci ha colpito rapidamente e in modo drammatico. Ci ha messo di fronte all’evidenza che la salute pubblica è l’esito di una complessa e molteplice sinergia di fattori che coinvolge la qualità e salubrità dell’ambiente, l’organizzazione sociale ed economica, il modo di vivere . E così la salute pubblica è riemersa come una questione fondamentale che appare, oggi ancor più di prima, come “fattore condizionante” dei territori e della vita quotidiana Ci ha poi tragicamente dimostrato “la sua forza” agendo sul sistema economico e sociale in modo devastante mettendo in luce rischi e fragilità dell’organizzazione della nostra società, dei suoi meccanismi di funzionamento e finanche delle abitudini di vita e delle consuetudini dei cittadini. “Ora abbiamo tutti la percezione che la difesa della salute inizia molto prima e lontano dalla comparsa di alterazioni biologiche negli individui”( Vineis P.2020).

Transcript of SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è...

Page 1: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

1

SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL SISTEMA SOCIO

ECOLOGICO DEL DOPO PANDEMIA

temi e riflessioni emersi dalle conseguenze della pandemia di covid 19

Giovanni Luca Bisogni*, Davide Cerati*, Giovanna Fontana*, Paola Pluchino*

*Associazione Analisti Ambientali

Parole chiave

Pandemia, green infrastructure, resilienza, sistemi socio ecologici

Sommario

1. LE PREMESSE ............................................................................................................................................. 1

2. LA SALUTE, UN RIFERIMENTO CENTRALE .................................................................................................. 3

3. IL SISTEMA DI RIFERIMENTO PER L’AZIONE ............................................................................................. 6

4. AZIONI DI OGGI PER IL DOPO PANDEMIA ................................................................................................. 6

4.1 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA .......................................................................................... 7

4.1.1. Sviluppare la componente salute nella VAS .............................................................................. 7

4.1.2. Stabilire una sinergia efficace tra piano e valutazione .................................................................. 11

4.2 LE GREEN INFRASTRUCTURE ................................................................................................................. 12

5. ECONOMIA CIRCOLARE E TERRITORI: RICOSTRUIAMO CICLI E FLUSSI.................................................... 20

6. BIBLIOGRAFIA .......................................................................................................................................... 23

1. LE PREMESSE

L’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia di COVID 19 ci ha messo di fronte ad una realtà per la quale le società occidentali si sono trovate impreparate; la “pandemia” ha colto la società “di sorpresa” travolgendo tutto il sistema. Essa è tornata ad essere una questione nota alla gente, forse troppo frettolosamente dimenticata, lasciata a qualche ricordo letterario, rimossa o considerata un problema lontano da noi e che non ci avrebbe mai riguardato. Invece ci ha colpito rapidamente e in modo drammatico. Ci ha messo di fronte all’evidenza che la salute pubblica è l’esito di una complessa e molteplice sinergia di fattori che coinvolge la qualità e salubrità dell’ambiente, l’organizzazione sociale ed economica, il modo di vivere . E così la salute pubblica è riemersa come una questione fondamentale che appare, oggi ancor più di prima, come “fattore condizionante” dei territori e della vita quotidiana Ci ha poi tragicamente dimostrato “la sua forza” agendo sul sistema economico e sociale in modo devastante mettendo in luce rischi e fragilità dell’organizzazione della nostra società, dei suoi meccanismi di funzionamento e finanche delle abitudini di vita e delle consuetudini dei cittadini. “Ora abbiamo tutti la

percezione che la difesa della salute inizia molto prima e lontano dalla comparsa di alterazioni biologiche

negli individui”( Vineis P.2020).

Page 2: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

2

Ha inoltre fatto emergere aspetti dell’organizzazione socioeconomica e spaziale delle città e dei territori prima ignorati o sottovalutati. Delle numerose tematiche emerse con la pandemia solo per alcune si propongono riflessioni preliminari, legate da un filo rosso, con l’intento di incidere sull’impatto dei determinanti e sull’organizzazione e le regole socioeconomiche (consumo del capitale naturale, riduzione della biodiversità, inquinamenti, dell’ambiente, stili di vita, …) che influiscono sullo stato di salute della popolazione e sulle sue conseguenze economiche e sociali. E’ svolgendo una riflessione su alcuni di questi determinanti che sarà possibile immaginare un futuro più sostenibile e resiliente; più che attuale appare l’affermazione di Folke et al. (2002). “Migliorare la resilienza aumenta le chances di uno sviluppo sostenibile in un ambiente che cambia, ove il futuro è imprevedibile e la sorpresa è probabile” La pandemia ha posto dunque all’ordine del giorno numerose questioni sulle quali avviare una seria riflessione e forse, qualche ripensamento; questioni molte delle quali certamente note ma forse un po’ dimenticate o trascurate o oscurate da altre “priorità”; scelte che, forse, abbiamo ritenuto fossero adeguate e che invece alla lunga si stanno dimostrando inefficaci nell’affrontare le questioni di fondo della sostenibilità e della resilienza oppure questioni del tutto nuove,improvvise e “catastrofiche” -ma a dire il vero non inaspettate - che abbiamo del tutto sottovalutato nella loro importanza . Se abbiamo avuto conferma che la salute pubblica è l’esito dell’interazione tra ambiente e società, diventa indispensabile, irrinunciabile ed urgente ricomprenderla nelle politiche, strategie ed azioni per la sostenibilità e la resilienza dei territori. Un duro insegnamento deriva dalle gravi conseguenze economiche e sociali che l’emergenza sanitaria ha causato; conseguenze molto minacciose per il prossimo futuro dei nostri assetti sociali ed economici aprendo scenari futuri difficilmente prevedibili. Appare evidente l’inadeguatezza di un agire che testardamente continua a riproporre la separatezza tra uomo e natura e la pandemia ci ha ricordato che siamo in un sistema socioecologico e, dunque, le risposte devono essere di sistema, non possono più limitarsi ad affrontare un solo problema alla volta dimenticando le relazioni. IL Green Deal è un’opportunità da non perdere. E’ possibile, con un doveroso atteggiamento accorto, volgere veramente il flusso finanziario verso un esito green concreto e di ripensamento del paradigma economico, introdurre obblighi di “condizionalità multifunzionale” verso interventi e politiche, dedicate alla sostenibilità ambientale e alla resilienza del sistema socio ecologico, in modo che sia un fattore “virale” nel sistema. Il nostro domani dipende quindi dalla bontà delle soluzioni che saremo in grado di mettere in atto nel rispondere alle domande poste. Soluzioni che ci consentano di ridurre le criticità dei sistemi socio ecologici, di ripensare all’organizzazione spaziale, al ripristino delle funzioni ecologiche, alla riduzione dell’inquinamento e che nel contempo possano fornire nuove prospettive di prosperità economica. In realtà già da oggi possiamo intraprendere questa strada; se per alcune questioni legate al contagio dobbiamo metter ancora bene a fuoco quali provvedimenti progettuali e di pianificazione adottare, non dobbiamo dimenticare che altre emergenze restano attive, in primis il Cambiamento Climatico. E’ indispensabile agire da subito, incidendo nelle attività di contrasto al cambiamento climatico in essere; la cassetta degli attrezzi che abbiamo a disposizione ci consente già di intervenire in molte questioni con provvedimenti adeguati; per altri possiamo avviare una seria ricerca. Diventa quindi imprescindibile rafforzare e praticare l’interdisciplinarietà, dare corpo ad una irrinunciabile alleanza tra Architetti, Urbanisti, Ingegneri ed Ecologi, ma anche Sociologi, Economisti e tutte le altre professioni di volta in volta coinvolte, per mettere in atto progetti e piani veramente efficaci nel perseguire la sostenibilità e la resilienza.

Page 3: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

3

2. LA SALUTE, UN RIFERIMENTO CENTRALE

La domanda che ci siamo posti: sotto il profilo operativo riguarda l’intendimento del termine “salute” e quali sono i fattori che la determinano al fine di focalizzare la nostra attenzione nei confronti degli gli aspetti connessi alla qualità dell’ambiente (costruito e non), alla progettazione e pianificazione e gestione del territorio? Con l'evoluzione del concetto di "salute" sembra essere maturata anche la consapevolezza della sua complessità. Nel 1945 la carta costitutiva dell'ONU ha riconosciuto la salute come bene primario di una popolazione e ha deciso l'istituzione dell'OMS che, nel 1948, ha definito la salute come “uno stato di completo benessere fisico, psichico, e sociale, e non semplicemente assenza di malattia o di infermità”. Secondo queste due importanti organizzazioni la salute viene considerata non tanto una condizione astratta, quanto un mezzo che permette alle persone di condurre una vita produttiva sul piano individuale, sociale ed economico. La salute diventa quindi una risorsa per la vita quotidiana e non lo scopo dell’esistenza. Si tratta di un concetto positivo che valorizza le risorse sociali e personali, oltre alle capacità fisiche. (W.H. O., DoRS, 2012). Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute) ha messo in evidenza alcuni pre-requisiti necessari: la pace, le risorse economiche adeguate, il cibo e l’abitazione, un eco-sistema stabile e un uso sostenibile delle risorse secondo il principio per il quale "la salute è una risorsa che permette alle persone di condurre una vita produttiva sotto il profilo personale, sociale ed economico, non l’obiettivo del vivere”. Il riconoscimento di questi pre-requisiti sottolinea i complessi legami esistenti tra le condizioni sociali ed economiche, l’ambiente fisico, gli stili di vita individuali e la salute. Questi legami forniscono la chiave per una comprensione olistica della salute, prerequisito fondamentale per la definizione di promozione della salute (W.H. O., DoRS, 2012). Chiarisce il peso di questi fattori il termine con il quale sono definiti nel Glossario della Promozione della Salute dell’O.M.S. del 1998 "determinanti per della salute”, i fattori personali, socioeconomici e ambientali che determinano lo stato di salute delle singole persone o delle popolazioni;: il reddito e la posizione sociale, l'istruzione, l'occupazione e le condizioni di lavoro, l'accesso a servizi sanitari adeguati e gli ambienti fisici, che, se associati, creano condizioni di vita diverse che si ripercuotono sulla salute. Vengono dunque rimarcate le relazioni di causalità che caratterizzano il modello DPSIR (Determinanti, Pressioni, Stato, Impatto, Risposte, sviluppato dall'Agenzia Europea per l’Ambiente, ed indicato proprio in quegli anni come il più idoneo a rappresentare le informazioni ambientali.

Page 4: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

4

Fig. 1 Determinanti della salute e benessere di una popolazione (fonte: Rapporti ISTISAN 19/9)

Per quanto attiene i modelli di studio integrati di dati ambientali e di salute, già nel 1996 l’Agenzia americana per la protezione dell’Ambiente e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno costruito uno schema concettuale utile a guidare gli studi di epidemiologia ambientale, denominato DPSEEA dalle iniziali di Driving forces (determinanti), Pressure (pressioni ambientali), Status (stati), Exposure (esposizioni) Effects (effetti) ed Actions (Azioni).

Lo schema prevede che gli effetti sulla salute pubblica, in termini di presenza di malattie (morbilità) e persino morti, siano il risultato di pressioni esercitate dalla società, produttiva e sociale nel suo mantenersi tale e si pone esso stesso come guida per l’elaborazione di una valutazione integrata di effetti e rischi ambientali sulla salute umana.

Page 5: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

5

Fig. 2 Driving Force-Pressure-State-Exposure-Effect-Action (DPSEEA) framework. (fonte: Bushra W. et Al.2009)

E proprio sui determinanti, in piena globalizzazione di inizio millennio, si è concentrata la Carta di Bangkok per la Promozione della Salute in un Mondo Globalizzato (2005) che "definisce azioni e impegni necessari per agire sui determinanti di salute in un mondo globalizzato attraverso la promozione della salute", avendo compreso che la "globalizzazione offre nuove possibilità di cooperazione per il miglioramento della salute e la riduzione dei rischi transnazionali" (https://www.dors.it/alleg/0204/Carta_Bangkok_2005_ita.pdf) Intervenendo sui fattori dell’ambiente costruito che influenzano la salute ed il benessere potranno essere sviluppati i metodi di valutazione in grado di misurare gli effetti sulle persone ( Russell J. , Yates G., 2013). Tabella 1: Caratteristiche dell'ambiente costruito/problemi di vicinato che possono essere meglio sperimentati probabilmente in aree di svantaggio socioeconomico (Fonte: Russell J. , Yates G., 2013).

Caratteristica dell’ambiente costruito Potenziale rischio per la salute e il benessere

Alti livelli di traffico Aumento del rischio di infortunio o morte. Fattori associati al benessere mentale, quali stress, ansia e depressione. Minori livelli di spostamenti a piedi e di altre forme di mobilità attiva.

Terreni abbandonati Riduzione del capitale sociale e della percezione della sicurezza all’interno della comunità. Scarso benessere mentale e ridotta incidenza di attività fisiche all’aperto.

Scarsa qualità degli edifici residenziali Scarso benessere mentale e incremento della possibilità di comportamenti dannosi alla salute (es: fumo, consumo di alcol, inattività).

mancanza di qualità negli spazi pubblici e verdi Riduzione del benessere mentale, aumento dello

Page 6: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

6

stress, dell’inattività e minor attività sociale.

Scarsa qualità del paesaggio urbano, dei negozi e delle opportunità di impiego

Riduzione del benessere mentale, riduzione degli spostamenti a piedi e in bicicletta, riduzione dell’attività sociale e tassi più elevati di disoccupazione o lavori in povertà (sottopagati??)

Accesso limitato alla mobilità (comprese le infrastrutture per la mobilità attiva)

Bassi livelli di spostamenti a piedi e in bicicletta, comunità isolate e poco connesse, perdita di attività sociale.

Disponibilità limitata di servizi Perdita di attività sociale, aumento del tasso dei crimini, perdita dell’identità comunitaria.

Servizi che promuovono comportamenti insalubri (centri scommesse, fastfood, etc..)

Aumento della possibilità di compiere scelte insalubri come una dieta povera o il consumo di alcol, aumento del rischio di difficoltà economiche

Comportamenti antisociali e problemi di vicinato Riduzione della percezione della sicurezza e aumento di problemi di salute mentale connessi allo stress (ansia e depressione). Diminuzione dei livelli di attività sociale, specialmente nelle fasce vulnerabili della popolazione.

3. IL SISTEMA DI RIFERIMENTO PER L’AZIONE

La domanda da cui partire è: quali sono le strategie più semplici, rapide ed efficaci per curare il pianeta dai danni causati dagli impatti antropici e adeguare ad essi le politiche sociali ed economiche, in un quadro divenuto ancora più complesso a causa dei cambiamenti climatici in atto?? I “limiti planetari” dei sistemi fondamentali della vita sulla terra sono conosciuti da tempo (Rockström, J., Steffen, W., Noone, K., Persson, Å., et.al. 2009.; Steffen, W., K. Richardson, J. Rockström, S.E. Cornell, et.al. 2015. e riguardano nove grandi criticità planetarie strettamente interrelate e dovute alla forte pressione antropica; fra le quali quattro pressioni - il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, la modificazione del ciclo dell’azoto e del fosforo e le modificazioni dell’uso dei suoli - hanno già oltrepassato la soglia di criticità. Un ulteriore decisivo contributo è dato dalla “teoria della ciambella” (Kate Raworth, 2017) che sulla base della combinazione di confini sociali e planetari crea una nuova prospettiva di sviluppo sostenibile. Già qualche anno prima Mace G. (2014), ha sintetizzato il percorso compiuto dai temi-chiave del rapporto uomo-natura negli ultimi decenni evidenziando come se fino agli anni 2000 il maggiore interesse riguardava gli ecosistemi ed i loro servizi - la natura per l’uomo - negli ultimi anni sono diventati argomenti emergenti la resilienza ed i sistemi socio-ecologici cioè la natura con l’uomo. E’ evidente come siano proprio i sistemi socio- ecologici il nostro campo di azione.

4. AZIONI DI OGGI PER IL DOPO PANDEMIA

Densità e intensità sono forse due caratteristiche che meglio descrivono tematiche e riflessioni fatte riemergere dalla pandemia e che. proprio con questa, si arricchiscono di nuovi punti di vista.

Page 7: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

7

Se prendiamo a esempio il sistema di sviluppo urbano degli ultimi decenni cogliamo subito la fondamentale interazione negativa esso ha generato ; accentramento di funzioni strategiche e attrattive, intensità di flussi e processi, uso delle risorse naturali, produzione di rifiuti , consumo di energia e di immissione di sostanze ed energia e riduzione, trasformazione, sovrasfruttamento dell’ambiente naturale, modifiche ed alterazione del funzionamento degli ecosistemi, immissione di inquinanti. Questi ed altri effetti sono in buona misura causati dalla densità e dalla intensità d’uso delle attività umane e si manifestano su tutte le matrici ambientali.

A queste questioni non certo nuove, si è aggiunta oggi quella delle modalità di diffusione del virus legate alla connettività della nostra organizzazione sociale (trasporti di merci, spostamenti delle persone per motivi di lavoro) ma anche alla densità dei nostri insediamenti (densità di persone e facilità di contatti, abitudini sociali) evidenziando la rilevanza delle relazioni spaziali.

L’organizzazione spaziale dei territori ritorna quindi come tema centrale nelle riflessioni attuali (non essendone in realtà mai scomparsa), in quanto questione cruciale che arricchisce le riflessioni e le possibili strategie, azioni e proposte verso l’individuazione e la definizione di politiche pianificatorie e progetti per un territorio sostenibile.

Alcuni temi sui quali aprire una integrazione disciplinare e agire già da ora nella prassi quotidiana sono proposti nel seguito.

4.1 LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

La salute è una componente essenziale delle valutazioni ambientali (VIA, VAS, come indicato dalla direttive prima CEE poi EU (ultima le direttive 211/92/UE modificata dalla 2014/52/UE e dal D. Lgs 152/2006 come modificato dal 104/2017.

Tuttavia nella realtà è una componente che per la sua complessità ad esser affrontata e per la sua delicatezza storicamente è stata un po’ “trascurata”. Recentemente ha ripreso l’importanza che merita e viene sempre più considerata nelle procedure valutative e sviluppata nei rapporti tecnici. Segno è l’apparire di numerose linee guida per trattare la componente nelle diverse procedure (ISPRA, 2014) ed è inoltre stato sviluppato un approccio specifico per la Valutazione dell’Impatto Sanitario in progetti e linee guida rilasciate da molte regioni come ad esempio la Regione Lombardia (Regione Lombardia 2016) Tra le diverse procedure quella che sembra più in ritardo nell’affrontare la valutazione sulla componente appare la VAS, sebbene risulti sempre più urgente che i documenti tecnici la affrontino .

4.1.1. Sviluppare la componente salute nella VAS

La Direttiva 2001/42/CE indica la salute pubblica come una delle componenti che devono essere trattate, senza tuttavia fornire indicazioni più precise riguardo a come. Anche nel Decreto Legislativo 152/2006 e s.m.i., riferimenti espliciti alla salute umana e alla popolazione sono presenti nell’Allegato I - Parte Seconda nell’ambito dei criteri per la verifica della significatività degli impatti ambientali di un piano/programma, e nell’Allegato VI nell’ambito degli aspetti da considerare per la valutazione dei possibili impatti significativi sull’ambiente. La normativa, in assenza delle norme tecniche di attuazione, non fornisce indicazioni specifiche su come trattare la salute umana nell’ambito delle VAS.

Tuttavia abbiamo a disposizione una vasta letteratura che fornisce orientamenti ed informazioni per affrontare la componente salute nelle procedure di valutazione; molte regioni hanno inoltre emanato disposizioni tecniche (linee guida) per la considerazione della componente nella pianificazione e nelle procedure di valutazione (Adele Ballarini A. et Al., 2010; Regione Emilia Romagna, 2010)

Page 8: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

8

Un contributo rilevante è stato altresì fornito dalle indicazioni operative redatte da Autorità sanitarie e dagli Enti locali locali che hanno redatto documenti specifici (regolamenti di Igiene, Regolamenti edilizi, etc.) …) o dai contributi che queste forniscono in sede di procedura (procedure di VAS, VIA, conferenze dei servizi, etc.).

Nel Documento finale del progetto ( Ministero della Salute CCM - Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie. 2016) si trovano indicazioni a supporto della componente salute umana nella procedura di VAS, secondo contenuti e metodi adeguati alle differenti fasi procedurali: Verifica di assoggettabilità a VAS, Fase preliminare della VAS, Rapporto Ambientale, monitoraggio VAS di un piano/programma.

Per la fase preliminare della VAS è proposto un esempio di lista non esaustiva con una valutazione qualitativa, positiva o negativa, , di determinanti/fattori che possono guidare le valutazioni con l’obiettivo di selezionare le tematiche che richiedono adeguati approfondimenti, supportando allo stesso tempo l’individuazione degli stakeholder da coinvolgere nel processo di valutazione. ( Ministero della Salute CCM - Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie. 2016)

ISPRA (2017) fornisce chiare e utili indicazioni per la caratterizzazione delle componenti ambientali nell’ambito delle analisi di contesto previste nelle VAS di piani e programmi di diversi settori e scale territoriali differenti .

Fig. 3 - Determinanti da considerare nell’analisi qualitativa degli effetti del P/P (Fonte: Ministero della Salute CCM - Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie. 2016)

B basso; M medio; A alto

Sempre ISPRA, propone un approccio integrato di valutazione dell’impatto sulla salute e quelli delle altre procedure di valutazione ambientale (VIA, VAS, AIA) (ISPRA, 2016). .

Le linee guida di ISPRA indicano la necessità di considerare fra gli obiettivi di sostenibilità anche i benefici alla salute, che si affiancano agli obiettivi propri del piano. In particolare per quanto riguarda la salute,” sarebbe auspicabile che in ogni VAS fosse esplicitato l’obiettivo di miglioramento che si persegue con la

realizzazione del piano/programma, nonché quali azioni del piano concorrono al raggiungimento di questo

obiettivo e, dualmente, quali azioni determinano invece effetti negativi”.

Page 9: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

9

Le stesse evidenziano altresì “come, in assenza di indicazioni normative precise, la trattazione della “salute

umana” presenta numerose carenze e criticità, anche negli aspetti, sopra menzionati, quali:

- l’individuazione di obiettivi di prevenzione e riduzione di effetti negativi sulla “salute umana”,

- l’individuazione e descrizione dei potenziali rischi connessi con gli interventi previsti dal piano/programma,

- la caratterizzazione delle matrici ambientali che incidono, direttamente e/o indirettamente, sulla salute

umana dei soggetti esposti,

- la stima degli effetti che gli interventi previsti dal piano/programma possono avere sull’esposizione della

popolazione.

Necessariamente, il livello di approfondimento della trattazione della componente dipende fortemente “dal livello delle conoscenze e dei metodi di valutazione, dai contenuti e dal livello di dettaglio dei piani e dei programmi”(Box1)

Box 1

Alcune indicazioni operative per la trattazione della componente nella VAS ( (Fonte ISPRA, Manuali e Linee Guida 133/2016)

Elementi da considerare nella valutazione preliminare (fase di screening o verifica di assoggettabilità e di consultazione preliminare

o scoping)

La ricognizione preliminare delle condizioni di rischio può essere svolta con riferimento da un lato alle aree che presentino

sensibilità ambientali pertinenti con la salute e dall’altro ad alcuni tipi di attività che risultino maggiormente suscettibili di

comportare possibili rischi per la salute e l’ambiente.

Esempi di Aree:

siti potenzialmente contaminati; siti di interesse nazionale; aree ad elevato rischio di crisi ambientale; aree in cui risulti necessario

adottare misure di risanamento della qualità dell’aria; aree a pericolosità idraulica o geomorfologica perimetrate nei piani stralcio

per l’assetto idrogeologico;

Esempi di Attività insediabili:

impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale per la prevenzione ed il controllo integrato dell’inquinamento; stabilimenti

a rischio di incidente rilevante; industrie insalubri di prima classe.

È molto importante che il processo della VAS consideri fin dall’inizio le questioni relative alla salute, perché è questo il momento in

cui si definiscono le politiche da mettere in atto e si dovrebbero valutare le alternative di Piano. É necessario di conseguenza

prevedere la consultazione di soggetti competenti nella VIIAS fin dalle fasi iniziali di definizione del processo di VAS, al fine di

costruire opportunamente le informazioni e i documenti.

In particolare in questa fase il proponente e/o l’autorità procedente con i soggetti competenti dovranno:

- considerare obiettivi e target relativi alla salute quando s’individuano gli obiettivi e target ambientali che il P/P può contribuire a

perseguire;

- identificare gli aspetti rilevanti del contesto relativi allo stato di salute della popolazione (particolari criticità, gruppi vulnerabili);

- fornire indicazioni su dati e informazioni disponibili per la loro caratterizzazione (anche studi particolari). La quantità e il livello di

dettaglio dipendono dal livello del P/P (nazionale, regionale o locale) e dallo scopo del P/P. E’ preferibile che dati e informazioni

siano relativi alle questioni locali più rilevanti per la salute;

- fornire supporto per l’interpretazione dei dati e delle informazioni disponibili;

- contribuire all’individuazione dei possibili effetti (sia positivi che negativi) del P/P sulla salute della popolazione e sul benessere;

- fornire indicazioni su azioni che possono essere intraprese nell’ambito del P/P per promuovere e migliorare il benessere e

minimizzare o evitare ogni effetto negativo sulla salute che può derivare dal P/P.

Elaborazione e valutazione del rapporto ambientale

In fase di Rapporto Ambientale i principali aspetti utili a costruire il contributo tematico ambiente e salute sono:

Page 10: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

10

1) definizione degli obiettivi di protezione ambientale (per es. accessibilità agli spazi aperti, incremento di trasporto pubblico,

incentivazione percorsi ciclabili e pedonali, sostenibilità edilizia, equilibrio idrogeologico, ecc.);

2) coerenza con Piani e Normativa di settore esempi di piani;

3) definizione di effetti diretti: rumore, incidenti stradali, emissioni, etc. e indiretti: salute mentale, obesità, problemi

cardiovascolari etc.;

4) individuazione di alternative;

5) individuazione di misure di mitigazione e / compensazione;

6) definizione delle misure previste per il monitoraggio.

In particolare gli elementi cui prestare attenzione in fase di elaborazione sono:

- indicare i target specifici del P/P relativi alla salute, i dati e le informazioni (anche proxy) che consentono di monitorarne il

perseguimento;

- nello scenario di riferimento, considerare l’evoluzione degli aspetti rilevanti del contesto relativi allo stato di salute della

popolazione pertinenti al P/P; individuare possibili condizioni di criticità per la salute da considerare e approfondire nelle

valutazioni ambientali degli strumenti di attuazione dei piani (VAS dei piani attuativi, VIA dei progetti);

- assicurare la completezza ed esaustività dell’analisi dei potenziali effetti significativi sulla salute che possono derivare

dall’attuazione del P/P (effetti diretti - indiretti – cumulativi – sinergici – positivi e negativi);

- considerare le azioni che possono promuovere e migliorare la salute e il benessere nelle ragionevoli alternative di P/P;

- prevedere misure per mitigare gli eventuali effetti negativi sulla salute e il benessere.

La valutazione degli impatti socio-sanitari

Nella VAS, nei casi in cui ricorrano problematiche particolarmente ampie con numerosi possibili impatti sanitari ed ambientali,

tempi meno vincolanti e disponibilità di risorse ad hoc, si ritiene appropriata l’effettuazione di una VIS prospettica utilizzando la

metodologia internazionale già consolidata e validata in molte esperienze nazionali ed internazionali.

La valutazione dovrà poi essere svolta con una metodologia orientata alla specifica problematica ed agli obiettivi che dovranno

volta per volta essere predeterminati e dovrebbe seguire le stesse metodologie previste per la VIA per i singoli aspetti

potenzialmente impattanti sulla salute contenuti nella VAS (quindi ripetuti per i singoli inquinanti in atmosfera, acque, suoli,

rumore, campi elettromagnetici etc.). È qui difficile indicare per ogni aspetto la metodologia più appropriata da seguire, dato che

per ogni fattore di rischio l’approccio deve essere specifico

La fase di monitoraggio

La progettazione del sistema di monitoraggio di Piano si basa sulla definizione di indicatori e delle loro modalità di popolamento

(modalità di scambio delle informazioni, aggiornamento e disponibilità del dato). Tali indicatori devono essere in grado di seguire le

trasformazioni dello stato delle componenti ambientali (monitoraggio del contesto), e di monitorare gli effetti indotti

dall’attuazione del Piano e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità posti nell’ambito del rapporto ambientale (monitoraggio

del programma).

Il documento e le raccomandazioni comprenderanno tutte le indicazioni necessarie per il monitoraggio degli impatti nel tempo e le

successive valutazioni (indicatori, strumenti di monitoraggio). Va assicurata la raccolta dei dati e informazioni necessarie a

monitorare gli effetti sulla salute, contribuendo alla costruzione di una base di conoscenza comune disponibile per i successivi atti

(VAS dei piani attuativi, VIA dei progetti).

Un esempio di check list sulle questioni da considerare può essere quella indicata dalla W.W.O.(2017) riportata nel seguito.

Tab 2. Effetti da considerare per la valutazione il monitoraggio e questioni correlate (Fonte: W.H. O. 2017.).

Modificata.

Impatto domande suggerite da porre per definire le informazioni

impatti ambientali/ecologici

● quale è l’impatto dello spazio verde urbano sulla qualità dell’aria, sull’esposizione a rumore e calore urbano?

Page 11: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

11

● è di aiuto nella gestione delle acque e riduce il rischio di allagamento? ● è di aiuto nel rapporto con la natura? ● aumenta la biodiversità?

Impatti sullo stile di vita

● lo spazio verde urbano è di aiuto/aumenta i livelli di attività fisica? ● consente il trasporto attivo a piedi o in bicicletta? ● aumenta il tempo che le persone trascorrono all’aperto? ● ci sono più persone che usano lo spazio verde urbano? ● facilita stili di vita salutari e forme di ricreazione attiva?

Impatti sociali ● lo spazio verde urbano è di aiuto o incrementa la coesione sociale? ● promuove l’interazione e lo scambio sociale? ● lo sviluppo di uno spazio verde urbano facilita i processi di gentrificazione

portando allo sfollamento dei residenti locali?

Impatti di uguaglianza

● tutti i gruppi di popolazione usufruiscono e beneficiano dello spazio verde urbano?

● se no, chi sono questi gruppi che beneficiano meno o addirittura ne affrontano svantaggi?

● lo spazio verde urbano consente differenti funzioni per differenti gruppi di fruitori?

4.1.2. Stabilire una sinergia efficace tra piano e valutazione

L’ambiente è una componente fondamentale che necessariamente deve essere incluso nella pianificazione e nel progetto. La VAS e la VIA sono strumento necessari per far emergere le considerazioni ambientali nella formazione dei piani / programmi e nella stesura dei progetti.

Nelle procedure di VAS, tuttavia la sinergia tra processo di formazione del piano e quello della valutazione necessita certamente di un radicale ripensamento. Nel concreto infatti il rischio che i due processi procedano in modo poco interattivo è alquanto alto; il risultato, spesso, è un documento di valutazione che interviene ex post su proposte formulate secondo criteri altri da quelli della sostenibilità ambientale che dovrebbero guidare la redazione del rapporto ambientale e la conclusione formale del procedimento con la dichiarazione di sostenibilità delle scelte di piano/programma.

Ciò deriva certamente da molteplici cause che possono essere però rimosse (o almeno ridotte nel loro peso) attraverso l’adozione di prassi operative più collaborative e transdisciplinari e ormai irrinunciabili di fronte all’emergenza delle questioni ambientali e sanitarie anche in assenza di indicazioni normative o procedurali nuove.

Diventa indispensabile rafforzare i contenuti tecnici ed il peso procedurale delle fasi iniziali della VAS e nell’individuazione delle strategie ed obiettivi e nella prima individuazione delle azioni di piano.

Un percorso che facilita l’integrazione è la costruzione di un quadro conoscitivo ed interpretativo unico del piano urbanistico e del rapporto ambientale. Un tentativo in tal senso è nello spirito della recente normativa emiliana in materia (Emilia Romagna LR 24/2017); urbanisti/progettisti ed ecologi definiscono il quadro di riferimento ambientale e territoriale sul quale cooperano per definire criticità – vulnerabilità e sensibilità-resilienza dei sistemi. Diversi sono i documenti di riferimento che integrano da una parte la componente vincolistica e la compatibilità con le pianificazioni e dall’altra definiscono un approccio innovativo per la redazione del rapporto ambientale: (European Union, 2013; ISPRA, 2014,, 2016 , 2017.

Su tale base possono quindi essere definiti in modo più consapevole e trasparente strategie, obiettivi e azioni in grado di evidenziare le criticità ai decisori e dare risposte adeguate e orientate alla sostenibilità e resilienza..

Page 12: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

12

E’ un approccio che consente una maggiore precisazione dei contenuti ambientali del piano da una parte e dall’altra una valutazione più chiara degli aspetti di sostenibilità rispetto a quelli di compatibilità ambientale.

4.2 LE GREEN INFRASTRUCTURE

Affrontare le sfide che emergono dai cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità richiede un cambiamento radicale nei processi e nelle pratiche di pianificazione per integrare pienamente la dimensione ecologica accanto ai tradizionali problemi di pianificazione. I servizi ecosistemici urbani (ES) sono prodotti e consumati nel contesto di sistemi autonomi ma interagenti, sociali, ecologici, economici e tecnologici. La comprensione di come questi sistemi influenzano la disponibilità dell'ES urbano è fondamentale per pianificare, gestire e gestire gli ecosistemi urbani (Gomez-Baggethun et al., 2013, McPhearson et al., 2016). La chiave per creare sinergie e aumentare i benefici generati dalle GI è pianificarne l’impiego e predisporre un ambiente normativo adeguato alla loro utilizzazione, favorendo la trasversalità degli usi e delle funzioni. E’ quindi indispensabile che la pianificazione con le GI sia multidisciplinare facendo ricorso a più esperienze e competenze professionali (European Commission, 2012; Novotny et al., 2010;TCPA, 2012). Risulta altresì decisivo un clima normativo favorevole e collaborativo da parte della Pubblica Amministrazione (Mussinelli et al., 2018)

Le GI si dimostrano adeguate per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e per i benefici che apportano alla sostenibilità e alla resilienza urbana e del territorio (Donghyun K., and Seul-Ki S. 2019)

Page 13: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

13

Table 3 . Multifunctionality of GI and types of community benefits ( Fonte: Donghyun K., and Seul-Ki S.

2019)

Page 14: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

14

Numerosi sono i lavori che riconoscono alle GI un ruolo importante nel contribuire positivamente alla salute pubblica e al benessere ( es. Hartig et al., 2014. WHO Regional Office for Europe, 2017 Milner J. et AL, 2017 )

Lo spazio verde urbano è una componente necessaria per la realizzazione di città sane, sostenibili e vivibili. Gli interventi sullo spazio verde urbano possono fornire risultati positivi in termini di salute, sociali e ambientali per tutti i gruppi di popolazione, in particolare per le fasce di popolazione con uno status socio-economico più basso. Ci sono pochissimi, se non nessun altro intervento di salute pubblica che possa ottenere tutto questo ( W.H.O., 2017a).

I benefici del verde urbano possono essere massimizzati attraverso un'adeguata pianificazione, progettazione e valutazione (. W.H.O.2017b) :

• Gli interventi sul verde urbano sono più efficaci quando si utilizza un approccio duale, che coniuga il miglioramento fisico dell'ambiente urbano con l'impegno sociale e la partecipazione, promuovendo l'uso degli spazi verdi e raggiungendo i diversi utenti locali.

• Gli spazi verdi urbani sono più sostenibili quando sono sostenuti e realizzati da vari settori e stakeholder. La collaborazione intersettoriale all'interno delle autorità locali e con i gruppi e gli attori privati della comunità può aiutare gli interventi a raggiungere molteplici risultati.

• La pianificazione e la progettazione di interventi di verde urbano dovrebbero coinvolgere attivamente la comunità locale e i destinatari finali. Ciò garantirà l'impegno della comunità e la realizzazione di interventi che rispondano alle esigenze della comunità.

• Lo spazio verde urbano deve essere considerato come parte dell'intero processo di pianificazione urbana e della più ampia rete di infrastrutture verdi. Gli interventi di rinverdimento urbano dovrebbero essere integrati nei quadri di pianificazione locale e nei masterplan, e dovrebbero riflettersi in altre politiche settoriali (come l'edilizia abitativa, i trasporti, la salute, la sostenibilità, la biodiversità e così via).

Samuelsson et Al (2020) evidenziano come gli spazi Verdi urbani abbiano svolto un ruolo positivo per il distanziamento sociale imposto dalla pandemia e come l'accesso alla natura urbana sia importante per la resilienza urbana a breve e a lungo termine. Nel breve termine, fornisce la tanto necessaria capacità di buffering durante la pandemia in corso per il mantenimento della salute mentale e fisica, relazioni sociali e comunione con il mondo naturale. Allo stesso tempo, il come lo spazio e i diritti di proprietà sono organizzati per garantire l'accesso alla natura urbana, sarà un elemento decisivo per costruire la resilienza urbana generale a lungo termine.

Il verde urbano è una componente delle "infrastrutture verdi". È una parte importante degli spazi aperti pubblici e dei servizi comuni forniti da una città e può servire come luogo di promozione della salute per tutti i membri della comunità urbana. È quindi necessario garantire che gli spazi verdi pubblici siano facilmente accessibili a tutti i gruppi di popolazione e distribuiti equamente all'interno della città, come raccomanda anche WHO e FAO. (W.H.O.Regional Office for Europe. 2017a.; FAO. 2016..)

Page 15: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

15

Tab. 4 - Potenziali benefici delle foreste urbane ( Fonte: FAO. 2016).

Fig.4 Un modello causale dell'impatto del verde urbano sulla salute e sul benessere ( fonte: W.H.O.

Regional Office for Europe. 2017.)

Page 16: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

16

Tab. 5 Azioni chiave per le foreste urbane nella pianificazione (fonte:FAO, 2016)

Planning, design and management • Adopt sound standards for the design and management of urban forests with the aim of encouraging physical activities and improving mental health. Optimize the availability, accessibility, proximity, permeability and security of urban forests to promote the use of such resources by all citizens. • Maximize the thermal comfort, pollution filtration and noise reduction functions of urban forests when planning and designing public spaces and streets. • Consider including in the design and management of urban forests the production of fresh and nutritious food as well as natural and traditional remedies for use by local communities. • Include urban forests in the planning and design of hospitals and schools for their proven therapeutic and psychological benefits for patients and children. • Develop greenways/blueways to increase alternative mobility (e.g. bicycles) as a way of promoting physical and mental health and reducing pollution. • Minimize the potential undesirable impacts of urban forests on human health and well-being in designing and managing urban forests.

Fig.5 Importanza del tipo di foreta urbana per la salute e il benessere delle persone (fonte:FAO, 2016)

Le tipologie di GI o di NBS proposte sono molto numerose; molto abbondante è la letteratura scientifica e i manuali e linee guida disponibili che descrivono dettagliatamente caratteristiche modalità realizzative e campo di applicazione ed i numerosi benefici che possono apportare rispetto a numerose componenti ambientali. Un quadro sintetico delle possibili azioni attuabili e dei loro effetti è fornito dall’importante lavoro di Christopher M. Raymond et Al (2017) (fonte?) dal quale, nelle Tabelle seguenti a titolo di esempio se ne presenta una selezione per le sole azioni relative alla gestione dello spazio verde e alla salute pubblica e benessere relative all’ambito urbano.

Page 17: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

17

Tab. 6 a) Multifunzionalità delle GI e loro effetti per le città. Gestione dello spazio verde (fonte: Raymond

et Al (2017) modificata

gestione dello spazio verde

possibili Azioni Effetti previsti

▪ Catalogare, gerarchizzare e rappresentare gli spazi

verdi e blu (ad esempio, mappatura e pianificazione

territoriale)

▪ Un chiaro inventario delle NBS esistenti,

riqualificate, modificate e di quelle nuove

▪ Definire un set di requisiti qualitativi e quantitativi

chiari e misurabili per le NBS nuove e esistenti

▪ Aumentare qualitativamente e

quantitativamente le NBS (verdi e blu)

esistenti, ripristinate e di quelle nuove

▪ Utilizzare metodi di pianificazione innovativi e

interdisciplinari per la co-progettazione e la

realizzazione di spazi verdi, compreso lo sviluppo di

modelli sociali innovativi per una gestione positiva a

lungo termine (ad es. Impegno dei cittadini per la

salute)

▪ Maggiore consapevolezza e conoscenza

delle parti interessate in merito alla NBS e

ai servizi ecosistemici, nonché

partecipazione dei cittadini alla gestione

della NBS.

▪ Creare, ingrandire, attrezzare, collegare e migliorare

le infrastrutture verdi e blu implementando progetti

NBS.

▪ Migliora la connettività e la funzionalità

delle infrastrutture verdi e blu

▪ Conservare, migliorare e mantenere le aree della

NBS esistenti in rispetto della biodiversità

▪ Aumenta il raggiungimento degli obiettivi in

materia di biodiversità

Tab. 6 b) Multifunzionalità delle GI e loro effetti per le città. Salute pubblica e benessere. (fonte: Raymond

et Al (2017) modif.

salute pubblica e benessere

Azioni possibili Effetti previsti

▪ Distribuire vari tipi di spazi verdi urbani come NBS

nelle aree urbane.

▪ Fornitura di benefici per la salute e di

servizi ecosistemici, che sono disponibili

per persone di diverse fasce d'età e

contesti socio-economici.

▪ Fornire adeguati meccanismi di pianificazione

urbana e di progettazione per garantire la

disponibilità di spazio verde sufficiente a garantire

effetti positivi per la salute.

▪ Una maggiore diversità e un maggior

numero di persone che hanno la

possibilità di beneficiare degli effetti

positivi sulla salute degli spazi verdi

urbani.

▪ La progettazione di spazi verdi urbani, come parchi e

parchi giochi, dovrebbe tener conto delle esigenze

dei bambini e degli anziani, adottando misure per

ridurre al minimo il rischio di lesioni.

▪ Miglioramento delle opportunità di

esplorazione da parte dei bambini e

miglioramento del loro sistema

immunitario

▪ Fornire una corretta progettazione dello spazio

verde urbano, manutenzione e raccomandazioni per

ridurre al minimo i trade-offs (polline allergenico,

trasmissione di malattie trasmesse da vettori).

▪ Diminuzione degli effetti dannosi del

verde urbano.

Page 18: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

18

Le azioni possono trovare modalità di attuazione differenti in funzione delle realtà tecnico amministrative legandole a programmi specifici come, ad esempio per la gestione delle acque meteoriche, o allo sviluppo di singoli progetti come ad esempio sviluppo di nuovi quartieri e ambiti urbani, interventi di rigenerazione urbana, ecc.

Di notevole interesse risultano inoltre strumenti, che consentono di attuare progressivamente nella gestione ordinaria del Piano le GI legandole alle trasformazioni connesse sia alle aree di sviluppo sia alla trasformazioni anche minute che possono intervenire nella gestione dell’esistente; questo aspetto è particolarmente significativo per le riqualificazione e la rigenerazione urbana (Bisogni L. in stampa) Si possono ricordare ad esempio il Biotope Area Factor (B.A.F.) che si propone come strumento di accompagnamento al processo di progressiva riqualificazione ecologica e di adattamento urbano e Il préverdissement (Guinaudeau C., 1987) che è un insieme di tecniche che antepongono la realizzazione di interventi ambientali (solitamente piantagioni di specie vegetali) a quella delle opere insediative ed infrastrutturali di nuova realizzazione allo scopo di protezione del suolo libero e per migliorarne l’efficacia dell’inserimento nell’ambiente, nonché ridurre al contempo le pressioni dovute alle fasi di costruzione e di successivo esercizio (Bisogni G.L. 2011).

Il campo d’azione della GI è dunque “tutto il verde della città attuale”: parchi e giardini pubblici e privati, il verde tecnologico, siepi filari e macchie della cintura agricola, il sistema idrico superficiale, i délaissés, ecc. e il “nuovo verde” nato con i progetti; gli interventi attuati possono altresì assumere un carattere temporaneo o permanente. Un verde quindi che si articola in un sistema connesso e reticolare che innerva i propri servizi e distribuisce i benefici derivanti su tutto il territorio; un sistema nel quale gli interventi hanno carattere interscalare (edificio, quartiere, zona, città, cintura rurale) e sinergico integrando differenti funzioni ecologiche in risposta alla “domanda” di servizi ecosistemici determinata dalla riduzione delle criticità o dagli obiettivi di qualità ambientale e di benessere dei cittadini o di riequilibrio ecologico.

L’integrazione delle funzioni diventa quindi un prerequisito strategico da perseguire e deve essere praticato attraverso la collaborazione tra diversi soggetti pubblici e privati.

L’integrazione può essere perseguita, ad esempio, attraverso specifici programmi d’azione che prevedano l’individuazione di tecniche NBS polivalenti attuabili alle differenti scale quindi da differenti soggetti (dal singolo cittadino alla pubblica amministrazione, alle Aziende, ecc.) sia su aree distinte sia attraverso l’integrazione di più funzioni (differenti sistemazioni) sulle stesse aree operando una sorta di zonizzazione funzionale.

Ad esempio molte importanti città hanno da tempo avviato programmi di impiego delle NBS per la gestione delle acque meteoriche o di riduzione delle temperature urbane che fanno ricorso a provvedimenti riguardanti le aree private (interventi alla scala di edificio come i rain garden piuttosto che tetti e pareti verdi o piantagioni di alberi) coordinati con quelli legati al drenaggio delle acque di dilavamento delle strade urbane o dei parcheggi; ancora si sono previsti anche sistemi di smaltimento delle acque inseriti in nuovi spazi verdi con piantagioni di alberi ( o in aree verdi esistenti) nei quali sono riservate aree per funzioni differenti senza entrare in conflitto con altri usi quali ad esempio quello fruitivo.

Questi sommari cenni ad alcuni degli interventi che caratterizzano le Infrastrutture Verdi (in realtà la cassetta degli attrezzi di cui disponiamo è molto ben fornita ) rendono del tutto evidente come gli stessi provvedimenti citati o loro integrazioni e variazioni possano offrire all’Amministrazione o al Progettista altre possibilità di ampliare le funzioni da sviluppare aumentando il carattere polivalente delle GI e implementando l’efficacia del loro ruolo ecologico. Per esempio, il sistema di infiltrazione delle acque meteoriche o un bacino di ritenzione possono essere associati alla piantagione di alberi, arbusti, fiori che aiutano la biodiversità urbana; altrettanto in un parco pubblico la fauna può essere favorita attraverso la scelta delle specie vegetali appropriate. Altrettanto può essere fatto attraverso una progettazione dei giardini e degli spazi verdi non solo tramite la scelta accurata delle specie da piantare, ma anche attraverso un’accorta progettazione e manutenzione differenziata in modo da ottenere un ecomosaico ricco,

Page 19: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

19

diversificato e “stabile” per offrire vantaggi e opportunità alla biodiversità. Interessante per quanto riguarda la biodiversità è ad esempio l’approccio Animal-Aided Design (AAD) che prevede la presenza degli animali nella pianificazione in modo tale che siano parte integrante del processo di progettazione. (Bisogni L., 2019.)

Un interessante approccio che può fornire utili indicazioni alla realizzazione di una rete ecologica comunale è quello proposto da Bisogni et Al. ( 2019) per la rete ecologica della città di Pavia di una rete ecologica collaborativa cioè non solo finalizzata a garantire la connettività faunistica e corretti assetti strutturali dell’ecomosaico, ma di produrre servizi (ecosistemici) per il territorio diventando premessa per il coinvolgimento delle popolazioni locali, anche attraverso, quindi, la costruzione di relazioni eco-sociali basate sulla consapevolezza dell’importanza delle funzioni in gioco. In tal senso, una Rete collaborativa permette di conservare, implementare e gestire le infrastrutture verdi, attraverso un sistema collaborativo pubblico-privato.

Ciò consente di perseguire i seguenti obiettivi specifici:

• aumentare la dotazione di infrastrutture verdi della città;

• implementare e gestire infrastrutture verdi in grado di svolgere servizi ecosistemici utili alla città per ridurre l’entità delle criticità;

• aumentare la consapevolezza dell’importanza degli ecosistemi per il benessere della popolazione;

• aumentare il coinvolgimento dei cittadini nella gestione diretta dei beni;

• aumentare la coesione e la solidarietà;

• ridurre i costi di gestione.

Lo sviluppo della città non è più una responsabilità esclusiva dell’amministrazione pubblica, ma è frutto dell’azione di una molteplicità di soggetti pubblici e privati, che devono interagire e negoziare (Nijkamp, 2003). L’infrastruttura verde collaborativa per svolgere appieno il proprio ruolo deve essere basata su un sistema eco-sociale, che ne è parte costitutiva indispensabile per rafforzare i legami alle diverse scale comunali. Ciò significa che l’infrastruttura verde collaborativa deve fisicamente e simbolicamente svolgere ruoli e funzioni diverse per coinvolgere un pubblico differenziato; quindi deve mobilizzare competenze differenziate, pubbliche e private, per la sua progettazione e gestione.

Fig. 6 La presenza delle Green Infrastructure nel Piano Urbanistico svolgono una funzione essenziale di

raccordo con la sua valutazione ambientale (fonte. Bisogni L. 2017 )

Page 20: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

20

5. ECONOMIA CIRCOLARE E TERRITORI: RICOSTRUIAMO CICLI E FLUSSI

L'economia circolare in questo contesto storico si pone come un momento di discontinuità rispetto al passato: gli effetti economici globali della pandemia hanno definitivamente dimostrato che il modello economico globalizzato mostra una serie di criticità che espongono le economie nazionali e locali a grandissima vulnerabilità. Questo sistema economico dovrà essere ripensato in termini circolari, che non significa unicamente adottare i modelli di business dell'economia circolare, ma significa concentrarsi maggiormente sul territorio, accorciare le filiere, sviluppare un'economia più localizzata al fine di garantire una resilienza maggiore: non soltanto dal punto di vista territoriale / ambientale, ma anche in termini socio-economici. Le aziende e i territori dovrebbero investire su questo tipo di approccio, che è strettamente funzionale alla “business continuity”, alla pianificazione strategica per la continuità operativa delle aziende e quindi alla salvaguardia del tessuto economico dei territori. Non è un caso che nella valutazione dei rischi propedeutica alla predisposizione dei piani di continuità operativa si valutino, tra gli altri, anche i rischi sanitari (quali epidemie e pandemie) e i rischi ambientali (quali, per esempio, il cambiamento climatico). Negli ultimi anni i danni provocati ai territori e alle aziende (specialmente nel settore agricolo) dagli eventi meteo estremi ci hanno resi consapevoli del legame profondo tra ambiente, territorio e imprese; in questo periodo stiamo sperimentando i danni di un’emergenza sanitaria, che alcuni avevano previsto senza evidentemente che venissero adottate opportune misure preventive di mitigazione dei rischi. Investire nella resilienza nella circolarità dei territori significa non far dipendere la propria sopravvivenza dalle catene di valore globale e dai capricci dei mercati economici; significa definire il patrimonio territoriale (capitale naturale, umano, culturale ed economico) e sviluppare connessioni locali per la sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Le connessioni a livello locale possono basarsi, per esempio, sull’integrazione di capitale naturale, servizi ecosistemici e saperi tradizionali da tradurre in modelli di business di bioeconomia circolare. Esempi virtuosi in questo senso sono le cosiddette bioraffinerie integrate nel territorio, come nel caso di Matrìca (http://www.matrica.it/) che ha convertito la vecchia raffineria Eni di Porto Torres in un impianto per la generazione di processi integrati a cascata (bioeconomia circolare) ad alto valore aggiunto, a partire da una risorsa locale disponibile in grandi quantità sul territorio allo stato spontaneo sui terreni incolti: il cardo. Matrìca, nata dalla joint venture di ENI-Versalis e Novamont, è “una piattaforma integrata di chimica da fonti rinnovabili unica nel suo genere, un nuovo modello di economia che coinvolge industria, agricoltura, ambiente ed economia locale in un grande progetto di riqualificazione e innovazione”, come si può leggere sul sito. Progetti significativi su scala più piccola sono diffusi sui territori più di quanto si possa immaginare, forse perché risultano talmente “naturali” per chi li conduce da non avere sempre la consapevolezza dell’importanza dell’azione. Così si verifica, per esempio, nel caso di Bioinagro (azienda di Licata – AG), che trasforma gli sfalci provenienti da oltre 7000 ettari di ficodindieti in Sicilia in prodotti per il settore alimentare e zootecnico, cosmetico, farmaceutico, nutraceutico, del design e della bioedilizia, trasformando in biogas la sostanza organica residua: i fondatori solo recentemente hanno avuto la piena consapevolezza di “fare bioeconomia circolare”, a distanza di diversi anni dall’inizio delle attività. In “Cities in the circular economy: An initial exploration”, la Ellen MacArthur Foundation getta le basi per la creazione di modelli urbani più efficienti, più sostenibili e più resilienti, prevedendo la rigenerazione dei biocicli urbani: nelle città deve essere realizzato un sistema di bioeconomia urbana in cui i nutrienti vengano restituiti al suolo, generando valore e riducendo al minimo lo spreco di cibo; i nutrienti possono provenire dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani, dagli sfalci delle aree verdi o dalle acque reflue e possono essere utilizzati come fertilizzanti per l’agricoltura (sia urbana che rurale) o per la produzione di energia, biocarburanti e bioprodotti: questi sistemi diminuiscono la dipendenza della città dall’esterno e ne aumentano la resilienza, poiché consentono di produrre localmente cibo, materiali ed energia.

Page 21: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

21

Contemporaneamente, il verde urbano deve essere progettato e mantenuto per essere adatto agli spazi e alle persone, sia dal punto di vista funzionale che ricreativo; la funzionalità deve tener conto dei servizi ecosistemici associati al verde, in modo tale da ottimizzarli al contesto territoriale, e delle loro potenzialità di incrementare la resilienza urbana e l’adattamento ai cambiamenti climatici. In città entrano flussi di materiali biologici sotto forma di cibo e beni di consumo (carta, legno, tessili di origine naturale, bioplastiche), mentre escono rifiuti organici e acque reflue municipali: l’area urbana si limita a consumare e produrre scarto, concentrando al proprio interno sostanze nutritive dalle zone rurali ma restituendone una minima parte al suolo e al sistema agricolo. Di fatto, le città interrompono i cicli biogeochimici del fosforo e dell’azoto e determinano il loro accumulo in comparti ambientali in cui non dovrebbero trovarsi, come l’atmosfera e le acque, causando inquinamento e danni alla biosfera, oltre alla produzione di gas serra. Questa quantità enorme di risorse estremamente preziose può essere impiegata nei diversi settori riconducibili alla bioeconomia circolare e alle bioraffinerie, sistemi integrati che convertono la biomassa attraverso processi chimici, fisici e microbiologici per la produzione di energia, biocarburanti, biochemicals, bioplastiche, fibre tessili, fertilizzanti, detergenti, prodotti farmaceutici. All’interno di un sistema urbano circolare, è possibile individuare due principali flussi in uscita verso le bioraffinerie: quello legato ai rifiuti organici e agli sfalci del verde urbano, dal quale possono essere prodotti compost, biogas e biometano (quindi energia), fertilizzanti, biopolimeri; quello delle acque reflue, dal quale è possibile recuperare acqua, azoto, fosforo, cellulosa, produrre biogas e biometano, coltivare microalghe per la produzione di biocarburanti e biopolimeri. La realizzazione di bioraffinerie urbane, anche di piccola scala, consente di ridurre i costi economico-ambientali legati al trasporto verso aree lontane dalla città di rifiuti e reflui e permette di avviare un’economia di prossimità. Senza contare che alcuni prodotti possono essere utilizzati localmente proprio per sanare i cicli biogeochimici del fosforo e dell’azoto: il compost e i biofertilizzanti derivanti dalle attività bioeconomiche urbane possono essere impiegati per gli orti urbani e le aree a verde. Con l’agricoltura urbana, in particolare, il ciclo biologico va a chiudersi producendo cibo ed economia all’interno della città; la riduzione del rischio alimentare e della dipendenza dall’esterno consente di innescare meccanismi virtuosi di sicurezza sociale, aumentando la resilienza del sistema complesso urbano. Le città circolari sono rigeneranti e resilienti alla diminuzione delle risorse e al cambiamento climatico) . Sono anche pulite, prospere, vivibili e quindi attraenti per i cittadini e le aziende, per gli urbanisti e per i responsabili delle decisioni; la circolarità in una città implica la pianificazione, l'azione a diversi livelli e la mobilitazione degli stakeholder, (Byström J., 2018)( Fig.7 e Tab. 7 ) . Fig.7 La città circolare di domani ( Fonte: Byström J., 2018.)

Page 22: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

22

TAB. 7. Le 15 tappe circolari per le città ( Fonte: Byström J., 2018.)

Le città innovative che si concentrano sul 2030 opereranno creando sistemi intelligenti e neutri dal punto di vista del clima, centrati sul cittadino, sostenibili, inclusivi, resilienti e sicuri. L'obiettivo è quello di migliorare la capacità di innovazione delle città di affrontare le sfide urbane globali in una prospettiva olistica.(European Commission, 2020.).

Box 2

Pianificare per la resilienza: promuovere negli strumenti

urbanistici la creazione di aree verdi urbane e private e di orti

urbani, anche al fine di generare una filiera urbana e

periurbana per l’agrifood, con la possibilità di impattare

positivamente la sicurezza alimentare locale, l’adattamento ai

cambiamenti climatici e di favorire lo sviluppo del settore della

bioeconomia urbana.

Il valore di giardini e terrazze verdi: durante l’emergenza

COVID-19 tante persone si sono res0conto dell’immensa

fortuna di avere uno spazio verde (per quanto piccolo) privato;

tante altre probabilmente in futuro valuteranno in modo

diverso l’affitto o l’acquisto di una casa, memori della

sofferenza di non averlo avuto a disposizione nel momento in

cui lo avrebbero desiderato. Il conseguente impatto sul

mercato immobiliare in futuro potrebbe essere notevole.

Parimenti, sarà notevole l’impatto in termini di valutazione

monetaria dei servizi ecosistemici di tipo culturale

(specialmente per gli aspetti connessi al benessere psico-fisico)

legati al verde urbano, sia privato che pubblico: con il

prevedibile incremento del valore del mercato surrogato

(immobiliare) è infatti possibile prevedere un aumento nel loro

valore in termini monetari, che potrebbe avere impatto anche

sulle scelte future per la pianificazione e la normativa

Page 23: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

23

urbanistica.

Le recenti innovazioni nell'acquacoltura indoor e

nell'allevamento verticale stanno ampliando le possibilità di

sviluppo delle tecnologie agricole emergenti . Queste strutture

possono essere progettate per produrre cibo con nutrienti

riciclati, carbonio e acqua per massimizzare l'efficienza

dell'acqua, ridurre l'uso di fertilizzanti e minimizzare

l'inquinamento. L'acqua scaricata può essere trattata in modo

che sia più pulita di quando entra nell'impianto.Poiché tali

aziende agricole non richiedono terreni agricoli, possono essere

situate vicino ai centri urbani, aumentando potenzialmente la

resistenza alle interruzioni della catena di approvvigionamento

e riducendo l'energia spesa nella distribuzione. Le analisi del

ciclo di vita, considerando fattori quali i costi, l'energia, l'uso

dell'acqua e l'inquinamento, saranno importanti per sviluppare

sistemi agricoli interni che siano fattibili ed efficienti in termini

di costi.( N.A.S.2019.)

Il grande patrimonio di edifici commerciali industriali

sottoutilizzati o in disuso ma ancora in buone condizioni

possono rappresentare una interessante opportunità per

l’agricoltura urbana. Una “agricoltura urbana fuori suolo” che

ricorre anche a tecnologie e innovazioni e che può utilizzare

nutrienti prodotti dalla città . Una circolarità di produzione e

una circolarità di riuso di pezzi di città.

6. BIBLIOGRAFIA

Ballarini Adele, Bedeschi Manuela, Bianchi Fabrizio, Cori Liliana, Linzalone Nunzia, Natali Marinella. Regione Emilia-Romagna, 2010 . La valutazione di impatto sulla salute. I quaderni di Moniter. .2010;

Bisogni L., Il verde non più standard. In stampa- Atti del Convegno di studi “Standard urbanistici: proposte di rinnovamento” Promosso da: Centro Regionale di Studi Urbanistici della Lombardia - Centro Nazionale di Studi Urbanistici - 28 settembre 2018. Ordine degli Ingegneri della provincia di Milano, via A. Doria 9

Bisogni, G.L. (2011). Preverdissement un'opportunità di riequilibrio ambientale per la città. In : Approfondimento sui contenuti dell’art. 11 della l.r. 12/2005 con particolare riferimento agli istituti della perequazione e compensazione urbanistica”. Report di ricerca (novembre 2011) Fondazione Lombardia per L’Ambiente Report di ricerca. Pp35

Bisogni Luca, 2017. Nature-based solutions: il ruolo delle infrastrutture verdi nella valutazione del piano. A.A.A. Convegno di studi valutare la Rigenerazione Urbana. Napoli 27-28 ottobre 2017

Bisogni L., 2019. Milano Green Infrastructure. UCTAT Newsletters NUMERO 14 luglio, 2019)

Bisogni G. Luca, Malcevschi Sergio, Mezzapelle Pier Benedetto, Vezzani Riccardo.2019. Una Rete Ecologica “Con” La Cittá Il Piano Urbanistico Di Pavia. Reticula N.20/2019

Byström Jonas, 2018. The 15 circular steps for cities. European Investment Bank, December 2018.

Bushra Waheed, Faisal Khan and Brian Veitch, 2009. Linkage-Based Frameworks for Sustainability Assessment: Making a Case for Driving Force-Pressure-State-Exposure- Effect-Action (DPSEEA) Frameworks. Sustainability 2009, 1, 441-463; doi:10.3390/su1030441.

Page 24: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

24

https://www.researchgate.net/publication/26843410)

Carta di Bangkok per la Promozione della Salute in un Mondo Globalizzato (2005) (https://www.dors.it/alleg/0204/Carta_Bangkok_2005_ita.pdf)

Russell Jones , Gregor Yates . 2013. The built environment and health: an evidence review. Glasgow Centre for Population Health. Briefing Paper, 11. Concept Series

Dogliotti E, Achene L, Beccaloni E, Carere M, Comba P, Crebelli R, Lacchetti I, Pasetto R, Soggiu ME, Testai E. Linee guida per la valutazione di impatto sanitario (DL.vo 104/2017). Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2019. (Rapporti ISTISAN 19/9).

Donghyun Kim and Seul-Ki Song, 2019,. The Multifunctional Benefits of Green Infrastructure in Community Development: An Analytical Review Based on 447 Cases. Sustainability 2019. 11, 3917; doi:10.3390/su11143917

European Commission, 2012. The Multifunctionality of Green Infrastructure, Brussels, European Commission.

European Union, 2013. Guidance on integrating climate change and biodiversity into SEA

European Commission, 2020. The human-centred city: recommendations for research and innovation actions. European Commission Directorate-General for Research and Innovation Directorate D — Clean Planet Unit D.2 — Future Urban & Mobility Systems. Luxembourg: Publications Office of the European Union, 2020. https://publications.europa.eu/en/publications

FAO. 2016. Guidelines on urban and peri-urban forestry, by F. Salbitano, S. Borelli, M. Conigliaro and Y. Chen. FAO Forestry Paper No. 178. Rome, Food and Agriculture Organization of the United Nations.)

Folke C., J. Colding, F. Berkes. (2002). Synthesis: building resilience for and adaptive capacity in social-ecological systems. Pages 352-383 in F. Berkes, J. Colding, and C. Folke, editors. Navigating social-ecological systems: building resilience for complexity and change. Cambridge University Press, Cambridge, UK. http://dx.doi.org/10.1017/ CBO9780511541957.020

Gomez-Baggethun, E., Å. Gren, D. N. Barton, T. McPhearson, P. O’Farrell, E. Andersson, Z. Hampstead, and P. Kremer. 2013. Urban ecosystem services. Pages 175-251 in T. Elmqvist, M. Fragkias, J. Goodness, B. Güneralp, P. J. Marcotullio, R. I.McDonald, S. Parnell, M. Schewenius, M. Sendstad, K. C. Seto, and C. Wilkinson, editors. Urbanization, biodiversity and ecosystem services: challenges and opportunities: a global assessment. Springer, Dordrecht, The Netherlands. http://dx.doi.

Guinaudeau, C. (1987). Le Prèverdissement, planter avant de batir. Institut pour le développement forestier/Collection Mission du Paysage Nancy, France.

Hartig Terry, Mitchell Richard, de Vries Sjerp and Frumkin Howard, 2014. Nature and Health. Annu. Rev. Public Health 2014.35:207-228. Downloaded from www.annualreviews.org

ISPRA, Manuali e Linee Guida 109/2014. Elementi per l’aggiornamento delle norme tecniche in materia di valutazione ambientale

ISPRA, Manuali e Linee Guida 133/2016. Linee guida per la valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario (VIIAS) nelle procedure di autorizzazione ambientale (VAS, VIA, AIA)

ISPRA, Manuali e Linee Guida 148/2017Indicazioni operative a supporto della valutazione e della redazione dei documenti della VAS -

ISPRA, Manuali e Linee Guida 148/2017. Linee guida per l’analisi e la caratterizzzaione delle componenti ambientali a supporto della valutazione e redazione dei documenti della VAS

Page 25: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

25

Mace G. (2014), Whose conservation? Changes in the perception and goals of nature conservation require a solid scientific basis. Science 345, 6204: 1558-1560 704 Science 345, 1558 (2014).

McPhearson, T., S. T. A. Pickett, N. B. Grimm, J. Niemelä, M. Alberti, T. Elmqvist, C. Weber, D. Haase, J. Breuste, and S. Qureshi. 2016. Advancing urban ecology toward a science of cities. BioScience 66(3):198-212. http://dx.doi.org/10.1093/biosci/biw002

Milner James, Taylor Jonathon, Barreto Mauricio L., Davies Mike, Haines Andy, Harpham Colin, Sehgal Meena, Wilkinson Paul, on behalf of the SHUE project partners 2017 ENVIRONMENTAL RISKS OF CITIES IN THE EUROPEAN REGION: ANALYSES OF THE SUSTAINABLE HEALTHY URBAN ENVIRONMENTS (SHUE) DATABASE. PUBLIC HEALTH PANORAMA. VOLUME 3 | ISSUE 2 | JUNE 2017 | 141-356

Ministero della Salute CCM - Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie. 2016. Linee Guida VIS per valutatori e proponenti - T4HIA.

Mussinelli E., Tartaglia A., Bisogni L. Malcevschi, , S. 2018. Il ruolo delle Nature-Based Solutions nel progetto architettonico e urbano. TECHNE 15 2018. Pp. 116-123.

National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine. 2019. Environmental Engineering for the 21st Century: Addressing Grand Challenges. Washington, DC: The National Academies Press. doi: https://doi.org/10.17226/25121).

Nijkamp P. (a cura di), 2003. Le valutazioni per lo sviluppo sostenibile della città e del territorio. Franco Angeli.

Novotny, V., Ahern, J. and Brown, P. (2010), Water Centric Sustainable Communities: Planning, Retrofitting

and Building the Next Urban Environment, Hoboken, NJ, John Wiley & Sons. Raymond, C.M., Berry, P., Breil, M., Nita, M.R., Kabisch, N., de Bel, M., Enzi, V., Frantzeskaki, N., Geneletti, D., Cardinaletti, M., Lovinger, L., Basnou, C., Monteiro, A., Robrecht, H., Sgrigna, G., Munari, L. and Calfapietra, C. (2017). An Impact Evaluation Framework to Support Planning and Evaluation of Nature-based Solutions Projects. Report prepared by the EKLIPSE Expert Working Group on Nature-based Solutions to Promote Climate Resilience in Urban Areas. Centre for Ecology & Hydrology, Wallingford, United Kingdom Raworth Kate, 2017 L'economia della ciambella - Sette mosse per pensare come un economista del XXI

secolo. Edizioni Ambiente .Aprile 2017. ISBN 9788866272090)

Regione Emilia Romagna, 2010. Linee Guida per la definizione dei contenuti igienico-sanitari degli strumenti di pianificazione territoriale. Contributi n.63

Regione Lombardia, 2016. Linee Guida per la redazione del capitolo “salute pubblica” degli studi di impatto ambientale. D.g.r. 8 febbraio 2016 - n. X/4792. Rockström, J., Steffen, W., Noone, K., Persson, Å., et.al. 2009. A safe operating space for humanity. Nature

461: 472-475 DOI 10.1038/461472a

Steffen, W., K. Richardson, J. Rockström, S.E. Cornell, et.al. 2015. Planetary boundaries: Guiding human

development on a changing planet. Science 347: 736, 1259855

TCPA and WT (TOWN AND COUNTRY PLANNING ASSOCIATION AND THE WILDLIFE TRUSTS) (2012), Planning for a Healthy Environment – Good Practice Guidance for Green Infrastructure and Biodiversity, London, Town and Country Planning Association and The Wildlife Trusts. Samuelsson et Al (2020) (Samuelsson, K., Barthel, S., Colding, J., Macassa, G., & Giusti, M. (2020, April 17). Urban nature as a source of resilience during social distancing amidst the coronavirus pandemic. https://doi.org/10.31219/osf.io/3wx5a) Vineis Paolo, 2020. Un pianeta tutto da rifare. L’Espresso 12 aprile World Health Organization, 2012 . Glossario OMS della Promozione della Salute, Ginevra .Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute, DoRS, 2012).

Page 26: SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO, INSEGNAMENTI PER IL … · Partendo dall’assunto che la salute è un diritto umano fondamentale, la Carta di Ottawa (1986) 1° Conferenza Internazionale

26

WHO Regional Office for Europe, 2016. Physical activity strategy for the WHO European Region 2016–2025

World Health Organization Regional Office for Europe,2017a . Urban green spaces: a brief for action. World Health Organization 2017a)

World Health Organization 2017b WHO Urban Green Space Interventions and Health A review of impacts and effectiveness