SAGGISTICA FATE: UNA FEDE CELTICA

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Distribuzione INTERSCIENZE SAGGISTICA Editore: GOLEM LIBRI Pagine: 248 Formato: 13.5×21 Prezzo: 18.00 € Pubblicazione: 20/09/2016 ISBN: 9788898776092 STUDI CULTURALI E SOCIALI, SOCIETà E SCIENZE SOCIALI FATE: UNA FEDE CELTICA Elfi, folletti, gnomi e coboldi nello studio pià autorevole sulla realtà del piccolo popolo di W. Y. Evans-Wentz Nato da una ricerca sul campo svolta tra il 1907 e il 1910, questo libro è diventato ben presto un classico nel suo genere. L’autore ci conduce per mano nelle regioni incantate d’Irlanda, Scozia, Isola di Man, Galles, Cornovaglia e Bretagna, facendoci sedere accanto al fuoco con i suoi abitanti più autentici e facendoci narrare dalle loro labbra storie incredibili su spiriti, folletti e altre creature stupende. Partendo dalle testimonianze di uomini e donne entrati in contatto col misterioso “Piccolo Popolo”, Evans-Wentz delinea i contorni di quella che definisce Fede nelle Fate, una vera e propria religione popolare delle genti celtiche (e non solo), per poi spingersi a indagare le origini del mito e a interrogarsi, alle soglie della scienza, sulla reale natura degli esseri fatati. Una cavalcata tra leggende e superstizioni alla scoperta dell’antica sapienza esoterica celtica, un’opera fondamentale a cui attinse anche Tolkien e che spalanca una porta su dimensioni sconosciute, precluse allo sguardo dei più. L'AUTORE WALTER YEELING EVANS-WENTZ (1878-1965) Antropologo americano, profondo conoscitore del Buddhismo tibetano e della mitologia celtica. Influenzato da William James e W. B. Yeats, studiò dapprima alla Stanford University e poi al Jesus College di Oxford, dove conobbe T. E. Lawrence (Lawrence d’Arabia) che lo spronò a visitare l’Oriente. Viaggiò dunque in Egitto, Sri Lanka e soprattutto in India, dove incontrò Yogananda, Krishnamurti, Shunyata e altri maestri spirituali. A Darjeeling entrò in possesso di antichi testi religiosi tibetani, tra cui il manoscritto del "Bardo Thodol", che tradusse con l’aiuto di Lama Kazi Dawa-Samdup e altri, pubblicandolo nel 1927 con il titolo di "Libro Tibetano dei Morti". Da sempre interessato all’occulto e allo spiritualismo, fu membro devoto della Società Teosofica e in India incontrò Annie Besant. A lui si deve la traduzione di testi fondamentali come la "Vita di Milarepa" (1928), "Lo Yoga Tibetano e le Dottrine Segrete" (1935) e "Il Libro Tibetano della Grande Liberazione" (1967). 978-88-98776-09-2 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) INTERSCIENZE Srl - Via Felice Casati, 7/9 - 20124 Milano (MI) - P.IVA/C.F. 03964070969 - [email protected] - tel 022046733

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Distribuzione INTERSCIENZE

SAGGISTICA

Editore: GOLEM LIBRIPagine: 248

Formato: 13.5×21Prezzo: 18.00 €

Pubblicazione: 20/09/2016ISBN: 9788898776092

STUDI CULTURALI E SOCIALI, SOCIET� E SCIENZESOCIALI

FATE: UNA FEDE CELTICAElfi, folletti, gnomi e coboldi nello studio pi� autorevolesulla realt� del piccolo popolodi W. Y. Evans-Wentz

Nato da una ricerca sul campo svolta tra il 1907 e il 1910, questo libro èdiventato ben presto un classico nel suo genere. L’autore ci conduce permano nelle regioni incantate d’Irlanda, Scozia, Isola di Man, Galles,Cornovaglia e Bretagna, facendoci sedere accanto al fuoco con i suoi abitantipiù autentici e facendoci narrare dalle loro labbra storie incredibili su spiriti,folletti e altre creature stupende. Partendo dalle testimonianze di uomini edonne entrati in contatto col misterioso “Piccolo Popolo”, Evans-Wentz delineai contorni di quella che definisce Fede nelle Fate, una vera e propria religionepopolare delle genti celtiche (e non solo), per poi spingersi a indagare leorigini del mito e a interrogarsi, alle soglie della scienza, sulla reale naturadegli esseri fatati. Una cavalcata tra leggende e superstizioni alla scopertadell’antica sapienza esoterica celtica, un’opera fondamentale a cui attinseanche Tolkien e che spalanca una porta su dimensioni sconosciute, precluseallo sguardo dei più.

L'AUTORE WALTER YEELING EVANS-WENTZ (1878-1965) Antropologo americano,profondo conoscitore del Buddhismo tibetano e della mitologia celtica.Influenzato da William James e W. B. Yeats, studiò dapprima alla StanfordUniversity e poi al Jesus College di Oxford, dove conobbe T. E. Lawrence(Lawrence d’Arabia) che lo spronò a visitare l’Oriente. Viaggiò dunque inEgitto, Sri Lanka e soprattutto in India, dove incontrò Yogananda,Krishnamurti, Shunyata e altri maestri spirituali. A Darjeeling entrò inpossesso di antichi testi religiosi tibetani, tra cui il manoscritto del "BardoThodol", che tradusse con l’aiuto di Lama Kazi Dawa-Samdup e altri,pubblicandolo nel 1927 con il titolo di "Libro Tibetano dei Morti". Da sempreinteressato all’occulto e allo spiritualismo, fu membro devoto della SocietàTeosofica e in India incontrò Annie Besant. A lui si deve la traduzione di testifondamentali come la "Vita di Milarepa" (1928), "Lo Yoga Tibetano e leDottrine Segrete" (1935) e "Il Libro Tibetano della Grande Liberazione"(1967).

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