SAGGISTICA È BENE DEFINIRE IL BENE? di Enrico Berti

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Distribuzione INTERSCIENZE SAGGISTICA Editore: ORTHOTES Pagine: 52 Formato: 11.5×16.5 Prezzo: 10.00 € Pubblicazione: 31/07/2015 ISBN: 9788897806967 FILOSOFIA, SOCIETÃ E SCIENZE SOCIALI È BENE DEFINIRE IL BENE? di Enrico Berti Il punto di partenza assunto nel saggio è la definibilità del bene, una volta che ci si occupi di esso non in quanto assoluto e irraggiungibile, ma piuttosto vedendolo come bene umano, praticabile e realizzabile. Come tale, esso è l’oggetto delle aspirazioni umane e concretamente indicato nei diritti fondamentali, nelle varie libertà e nei diritti politici, che documenti ufficiali hanno ormai sancito. Da Aristotele fino alla sua ripresa da parte di Martha Nussbaum, la felicità, per quanto fragile, si sostanzia proprio di questi beni, che possono essere presentati come vere e proprie “capacità”. Completa il testo un intervento di Berti sull’Etica nicomachea di Aristotele, da cui emerge il carattere pratico di una filosofia che punti a definire che cos’è il bene, ossia aristotelicamente la felicità, per l’uomo. L'AUTORE Enrico Berti, nato a Valeggio sul Mincio (Verona) nel 1935, è professore emerito dell’Università di Padova, Doctor honoris causa dell’Università Nazionale e Capodistriana di Atene. Ha insegnato filosofia nelle università di Perugia, di Padova, di Ginevra, di Bruxelles e di Lugano. È stato presidente nazionale della Società Filosofica italiana, vicepresidente della Fédération Internationale des Sociétes de Philosophie e presidente dell’Institut International de Philosophie di Parigi. È socio nazionale dell’Accademia dei Lincei e membro della Pontificia Accademia delle Scienze. Le sue ricerche si sono rivolte sin dall’inizio ad Aristotele, di cui Berti ha studiato la concezione generale del sapere, la fisica, la metafisica, l’etica, la politica, la retorica e la poetica; quindi si sono rivolte alla fortuna di Aristotele nel medioevo, nell’età moderna e nell’età contemporanea. In particolare esse hanno riguardato il problema della contraddizione e la dialettica, la distinzione tra le varie forme di razionalità, la concezione dello Stato, il tema dei diritti umani. Dal punto di vista teoretico Enrico Berti aderisce ad un orientamento di tipo metafisico, proponendo una concezione della metafisica classica in chiave problematica e dialettica. Egli è interessato soprattutto al confronto tra la metafisica di tradizione aristotelica e il dibattito filosofico contemporaneo, sia sul versante della filosofia analitica che su quello dell’ermeneutica. Le sue pubblicazioni più recenti sono: Filosofia pratica (Napoli 2004); Aristotele: dalla dialettica alla filosofia prima, con saggi integrativi (Milano 2004); Incontri con la filosofia contemporanea (Pistoia 2006); Storia della Filosofia dall’antichità ad oggi (in collab. con F. Volpi, Roma-Bari 2007); In principio era la meraviglia. Le grandi questioni della filosofia antica (Roma-Bari 2007); Dialectique, physique et métaphysique. Études sur Aristote (Louvain-la-Neuve 2008); Aristotele nel Novecento (Roma-Bari 1992, seconda ediz. con nuova prefazione 2008); A partire dai filosofi antichi (con Luca Grecchi, Padova 2009); Sumphilosophein. La vita nell’Accademia di Platone (Roma-Bari 2010); Ser y tempo en Aristóteles (Buenos Aires 2011); Invito alla filosofia (Brescia 2011); La ricerca della verità in filosofia (Roma 2014). § Di Berti Orthotes ha pubblicato È bene definire il Bene? (2015). 978-88-97806-96-7 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) INTERSCIENZE Srl - Via Felice Casati, 7/9 - 20124 Milano (MI) - P.IVA/C.F. 03964070969 - [email protected] - tel 022046733

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Distribuzione INTERSCIENZE

SAGGISTICA

Editore: ORTHOTESPagine: 52

Formato: 11.5×16.5Prezzo: 10.00 €

Pubblicazione: 31/07/2015ISBN: 9788897806967

FILOSOFIA, SOCIET� E SCIENZE SOCIALI

È BENE DEFINIRE IL BENE?di Enrico Berti

Il punto di partenza assunto nel saggio è la definibilità del bene, una volta checi si occupi di esso non in quanto assoluto e irraggiungibile, ma piuttostovedendolo come bene umano, praticabile e realizzabile. Come tale, esso èl’oggetto delle aspirazioni umane e concretamente indicato nei dirittifondamentali, nelle varie libertà e nei diritti politici, che documenti ufficialihanno ormai sancito. Da Aristotele fino alla sua ripresa da parte di MarthaNussbaum, la felicità, per quanto fragile, si sostanzia proprio di questi beni,che possono essere presentati come vere e proprie “capacità”. Completa iltesto un intervento di Berti sull’Etica nicomachea di Aristotele, da cui emergeil carattere pratico di una filosofia che punti a definire che cos’è il bene, ossiaaristotelicamente la felicità, per l’uomo.

L'AUTORE Enrico Berti, nato a Valeggio sul Mincio (Verona) nel 1935, è professoreemerito dell’Università di Padova, Doctor honoris causa dell’UniversitàNazionale e Capodistriana di Atene. Ha insegnato filosofia nelle università diPerugia, di Padova, di Ginevra, di Bruxelles e di Lugano. È stato presidentenazionale della Società Filosofica italiana, vicepresidente della FédérationInternationale des Sociétes de Philosophie e presidente dell’InstitutInternational de Philosophie di Parigi. È socio nazionale dell’Accademia deiLincei e membro della Pontificia Accademia delle Scienze. Le sue ricerche sisono rivolte sin dall’inizio ad Aristotele, di cui Berti ha studiato la concezionegenerale del sapere, la fisica, la metafisica, l’etica, la politica, la retorica e lapoetica; quindi si sono rivolte alla fortuna di Aristotele nel medioevo, nell’etàmoderna e nell’età contemporanea. In particolare esse hanno riguardato ilproblema della contraddizione e la dialettica, la distinzione tra le varie formedi razionalità, la concezione dello Stato, il tema dei diritti umani. Dal punto divista teoretico Enrico Berti aderisce ad un orientamento di tipo metafisico,proponendo una concezione della metafisica classica in chiave problematica edialettica. Egli è interessato soprattutto al confronto tra la metafisica ditradizione aristotelica e il dibattito filosofico contemporaneo, sia sul versantedella filosofia analitica che su quello dell’ermeneutica. Le sue pubblicazionipiù recenti sono: Filosofia pratica (Napoli 2004); Aristotele: dalla dialettica allafilosofia prima, con saggi integrativi (Milano 2004); Incontri con la filosofiacontemporanea (Pistoia 2006); Storia della Filosofia dall’antichità ad oggi (incollab. con F. Volpi, Roma-Bari 2007); In principio era la meraviglia. Le grandiquestioni della filosofia antica (Roma-Bari 2007); Dialectique, physique etmétaphysique. Études sur Aristote (Louvain-la-Neuve 2008); Aristotele nelNovecento (Roma-Bari 1992, seconda ediz. con nuova prefazione 2008); Apartire dai filosofi antichi (con Luca Grecchi, Padova 2009); Sumphilosophein.La vita nell’Accademia di Platone (Roma-Bari 2010); Ser y tempo enAristóteles (Buenos Aires 2011); Invito alla filosofia (Brescia 2011); La ricercadella verità in filosofia (Roma 2014). § Di Berti Orthotes ha pubblicato È benedefinire il Bene? (2015).

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